Reg. Tribunale di Palermo n° 22/2007 - Anno IX numero 5 Maggio 2013
C APACI - C ARINI - C INISI - I SOLA DELLE F EMMINE - P ARTINICO - T ERRASINI - T ORRETTA
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I L P A E S E D E L M E S E T O R R E T T A
Case popolari già occupate
Don Pietro D’Aleo
Riprendiamoci Torretta
Belmonte Mezzagno
pag. 6
pag. 20
pag. 28
pag. 36
www.ilvespro.it
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SOMMARIO 6
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Direttore Responsabile Ambrogio Conigliaro
[email protected]
cell. 3389763840
in Redazione Filippo Mannino
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(Cinisi-Terrasini)
[email protected] cell. 3283798231
32
Fabio Zerillo
[email protected]
Gianluca Ricupati (Partinico)
[email protected] cell. 3287252134
Rubriche
05 Editoriale CARINI 06 Occupate le nuove case popolari 09 Il 25 aprile della vergogna 12 Rifiuti, rifiuti, sempre rifiuti 14 Tutti al mare... 28 Arrediamo la città 27 Terra dell’incertezza dei diritti 38 Carini comanda nel Karate esordienti CINISI 20 Don Pietro D’Aleo 42 Vogliamo promesse elettorali o... TORRETTA 28 Riprendiamoci Torretta ISOLA DELLE FEMMINE 29 Piccoli contadini crescono TERRASINI 41 La Festa di li schetti... VARIE 10 What’s coperto? 22 Quando la giustizia è un trofeo 26 Ci prendono in giro... 30 Caro Papà 32 Che cos’è il Gay Pride 34 Abduction 43 Tennistavolo 46 Orario Treni
Pino Balsamo, Flavia Fontana, Franco Cicala, Giovanni Armetta, Giampiero Finocchiaro, Antonio Oliveri.
RUBRICHE Il Consulente fiscale 11 Cedolare secca sugli affitti Le interviste di Flavia 13 Pino Badalamenti Oroscopo 15 L’oroscopo di maggio Franco Cicala 16 Il fascino degli occhi
Pubblicità
[email protected] cell. 3389763840 fax 0918660056 Editore Icaro s.c.a.r.l. via S. D’acquisto, 23 - Carini Stampa Tipografia Priulla - Palermo Chiuso in Redazione il 7/5/2013
A scuola di Pasticceria 31 La pasta di zucchero Il Paese del mese 36 Belmonte Mezzagno Lo abbiamo visto per voi 44 Flight La fiaba del mese 45 Fabulonia
REDAZIONE In copertina: Le nuove case popolari già occupate
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EDITORIALE A l p e g g i o n o n c ’è m a i f i n e ? Ci sarebbe da chiedersi se effettivamente il vecchio detto, che accompagna la rassegnazione, può essere cambiato dalla volontà dei cittadini, ormai abituati e standardizzati a subire, a non reagire, ad adattarsi all’immutabilità del sistema. Come ogni anno, di questi tempi, siamo sepolti dai rifiuti, siamo sempre più in crisi economica e la politica, che in teoria dovrebbe occuparsi della gestione e amministrazione della polis-città, è più impegnata nella lotta per sopravvivere che per amministrare, sempre più attenta a rispettare i vincoli imposti dal potere finanziario che ai bisogni della gente, guardandosi bene dal tagliare i propri privilegi a discapito dei servizi ai cittadini. Al governo nazionale finalmente fanno tutto alla luce del sole, dopo anni di accordi sotterranei di finte proteste, di leggi ad personam che poi i ”nemici“ hanno curiosamente dimenticato di cancellare, di leggi incostituzionali immediatamente promulgate, salvo poi essere annullate dalla Corte Costituzionale, ma che intanto nel tempo di vigenza hanno avuto il loro effetto. E, visto che siamo in argomento ”politica“, non manca il solito turno elettorale: a fine maggio le comunali in molte città e comuni d’Italia, i primi di giugno in molti comuni e città siciliane. Tanto per cambiare tutto si rallenta e si ferma in attesa di... Ci sono luoghi che si avvantaggiano da questi eventi. Un esempio su tutti: Partinico. Strade riasfaltate, aiuole fiorite, immondizia tolta, servizi che quasi funzionano... Miracoli elettorali. Intanto l’abbandono sociale continua. A Carini hanno occupato le case popolari in costruzione, bloccando il cantiere. Mancano ancora diversi mesi di lavori da compiere e le case hanno soltanto i muri perimetrali alzati, senza impianti, senza servizi. I Carabinieri, a seguito di una denuncia presentata dalla ditta costruttrice, ha identificato gli occupanti il giorno successivo all’occuapazione: 24 persone, delle quali 22 donne e 2 uomini; la maggior parte provenienti dalla vicina Palermo. E gli aventi diritto agli alloggi, che aspettano da oltre 10 anni? A proposito di degrado sociale... A Carini si è festeggiato, come ogni anno, il 25 Aprile. Mai era però accaduto che al picchetto d’onore, davanti al Monumento ai Caduti, partecipassero pure le auto in sosta. Rimanendo a Carini, il Comune si appresta a varare il regolamento per l’assegnazione degli spazi demaniali nel lungomare per la fruizione del mare. Lo scorso anno denunciammo una situazione di abbandono totale. Dopo 1 anno poco o nulla è cambiato... (a.c.)
ULTIMORA Carini: sgomberate le case popolari occupate. A giornale impaginato e pronto per la stampa ci hanno avvisato che le case popolari in costruzione alla Zona PEEP, occupate la vigilia del 25 Aprile, sono state sgomberate. Non con la forza, ma con la ragione. E’ stato spiegato agli occupanti che il cantiere sarebbe rimasto bloccato, fin quando loro avrebbero occupato i locali degli alloggi in costruzione, e che 0gni alloggio sono necessari circa 50 mila euro per le definizioni. A quel punto tutti sono usciti, liberando il cantiere, ma occupando uno spazio esterno con una tenda, dove alcuni rimarranno accampati in attesa...
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C A R I N I
O C C U P A T E L E N U O V E C A S E P O P O L A R I Tra qualche giorno la graduatoria definitiva degli assegnatari sarà pubblicata all'Albo Pretorio on line del Comune di Carini e successivamente sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Si è svolto martedì 30 aprile il sorteggio ch e h a definito la graduatoria degli assegnatari delle case popolari in costruzione alla Zona PEEP di Carini, case occupate abusivamente nei giorni scorsi da cittadini che preferiscono la violenza e l'arroganza al rispetto delle regole. Un sorteggio, con eccesso di disinformazione di molti organi di stampa, che si è svolto nella massima trasparenza e serenità nella sala consiliare del Comune di Carini, alla presenza delle forze dell'ordine (Carabinieri, Polizia, Polizia Municipale) che ad un certo punto sono andati fuori dalla sala ad aspettare visto che tutto era tranquillo e sereno. Il sorteggio si è reso necessario per definire la sequenza degli assegnatari giunti a pari merito, nella valutazione dei titoli presentati nel 2000, quando fu pubblicato il bando per l'assegnazione degli alloggi popolari che si sarebbero realizzati a Carini. La graduatoria in realtà è già stata resa pubblica nel 2003 ed allora furono presentati vari ricorsi, mai esitati dall'Istituto Autonomo Case Popolari (IACP) che ha restituito al Comune di Carini le istanze pervenute. Dall'esito dei ricorsi diversi richiedenti hanno totalizzato il medesimo punteggio ed a tal fine si è reso necessario il sorteggio per definire un ordine numerico sequenziale per determinare la posizione in graduatoria.
Sono oltre 250 i nominativi giudicati idonei ed elencati tra gli aventi diritto, ma soltanto in 30 avranno in questa occasione diritto all'alloggio popolare, dopo un'attesa di oltre 13 anni, occupanti abusivi permettendo. Dopo la pubblicazione si procederà alla verifica definitiva dei titoli presentati e quindi all'eventuale eliminazione dalla graduatoria di chi non ha più diritto con conseguente scorrimento (considerato che sono trascorsi oltre 10 anni dalla prima graduatoria è possibile che qualcuno in questi anni abbia acquistato casa, oppure non ha più figli a carico, ecc…). Già alla fine degli anni '90 si doveva procedere all'assegnazione dei 100 alloggi popolari realizzati alla Zona PEEP sul finire degli anni '80, alloggi costruiti tra i campi di carciofi, senza viabilità, fognature, servizi, e quindi lasciati all'incuria ed al vandalismo. Dopo il ripristino furono immediatamente occupati da abusivi, in massima parte trasferitisi dalla vicina città di Palermo, ed in seguito, grazie ad una legge di sanatoria varata dal governo Cuffaro nel 2002, rimasti lì a discapito degli aventi diritto. Grazie alla sanatoria lo scorso anno sono stati stipulati pure i contratti di fornitura elettrica (per oltre 10 anni regolarmente rubata all'Enel) e di acqua (anche questa per 10 anni a carico dei contribuenti). Stesso rischio si è corso alcuni anni fa con i nuovi alloggi popolari costruiti sempre nella Zona Peep in via Padre Pietro Migliore. Un paio di mesi prima della fine dei lavori alcuni abusivi tentarono di occuparli, ma furono immediatamente allontanati e gli alloggi assegnati agli aventi diritto, che furono costretti a vigilare giorno e
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notte il cantiere per evitarne l'occupazione. Nel caso dei nuovi alloggi in costruzione la situazione è abbastanza diversa, il cantiere che sta lavorando ha ancora circa 8 mesi di lavori da svolgere, tanto che le palazzine sono ancora grezze, con i soli muri perimetrali, senza impianti elettrici, senza servizi igienici. Nonostante tutto, tutti e 30 gli alloggi sono stati occupati da donne e bambini bloccando di fatto il cantiere. Come scritto il giorno dopo l'occupazione, è strano che 2 giorni dopo l'avviso pubblicato online sul sito del Comune, che preannunciava il sorteggio per la definizione della graduatoria, sia partita l'occupazione. Evidentemente gli occupanti navigano online e tengono sotto controllo l'albo pretorio online del Comune di Carini… Cosa accadrà ora? La situazione sta diventando insostenibile per gli abitanti del quartiere e per il vicino istituto scolastico “Laura Lanza”. Nella giornata di giovedì 2 maggio gli occupanti, saputo della procedura di assegnazione degli alloggi, hanno bloccato le vie di accesso ribaltando i cassonetti dell'immondizia, di fatto impedendo il regolare deflusso delle oltre 1000 persone
(tra alunni e docenti) della scuola e, nel pomeriggio, dando fuoco ai rifiuti non solo di quelli cosparsi per strada ma anche di tutta l'area, rischiando di far andare a fuoco la sede centrale della “Laura Lanza”. Nei prossimi giorni si rischia di assistere ad una vera e propria guerra civile, viste le premesse, quando si procederà allo sgombro degli alloggi per consegnarli agli assegnatari aventi diritto. Chi rimarrà a vigilare e tutelare un diritto atteso per tanti anni? Dove sono le istituzioni pubbliche di tutela? Cosa ci fanno bambini all'interno di un cantiere, con tutti i pericoli che ne conseguono? Molti cittadini si chiedono come mai non intervengono i servizi sociali a loro tutela. Intanto è cominciata al compravendita degli alloggi occupati, come avvenuto in questi anni negli altri alloggi occupati. Ma come, non occupavano per necessità, perché senza casa?
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C A R I N I : I L 2 5 A P R I L E D E L L A V E R G O G N A Come ogni anno celebrata in Piazza Duomo la ricorrenza del 25 Aprile, Festa della Liberazione... Dovrebbe essere una delle ricorrenze più sacre delle pubbliche amministrazioni, ma evidentemente a Carini non è così, visto quanto accaduto lo scorso 25 aprile in Piazza Duomo a Carini. Non è stata predisposta alcuna ordinanza di chiusura al traffico, nemmeno quella parte che ogni domenica, da alcuni mesi, viene inutilmente chiusa e nella quale molti ineducati cittadini carinesi fanno quello che vogliono: spostano le transenne di chiusura, posteggiano nell'area pedonale, transitano allegramente con macchine e motori, tra l'indifferenza generale.
Sconcerto nelle facce dei partecipanti al corteo, in particolare dei più anziani che hanno conosciuto la guerra e magari hanno perso amici e parenti che hanno lottato per la libertà dell'Italia. Non riuscire a predisporre un servizio per commemorare tutti coloro che hanno dato la propria vita per la nostra libertà, la dice lunga sulle capacità dei nostri amministratori, sempre bravi a rimbalzare le colpe su gli altri. Fa ancora più rabbia vedere nella stessa piazza vari cartelli di divieto di sosta che prevedono, per il giorno successivo 26 aprile, la sosta vietata (anche davanti alla farmacia che
Il corteo, con bandiere, rappresentanza di Carabinieri, Polizia Municipale, Marina Militare e associazioni, è partito come sempre dal Palazzo Comunale. Assente il Sindaco, a rappresentarlo il Vice Sindaco Salvo Nazzarini. Bloccato il transito alle auto per far passare il corteo, si arriva così in Piazza Duomo. Qui, tra la sorpresa generale, il Monumento ai Caduti, tutto agghindato con bandiere tricolore, era circondato da auto in sosta vietata che ne impedivano praticamente l'accesso. I 2 soli Vigili Urbani in servizio, che dovevano impedire alle auto di transitare sul Corso Umberto, accedere in Piazza da via Garibaldi, regolare il traffico... non sono riusciti nel miracolo di essere presenti in contemporanea in più luoghi, tant'è che 4 auto erano tranquillamente posteggiate, in divieto, d'avanti al Monumento dove era previsto il picchetto d'onore per ricordare i caduti. Anche gli stessi proprietari delle auto, non curanti della parata arrivata in Piazza, facevano gli indifferenti ai fischi dei 2 Vigili che esortavano a rimuoverle.
svolge un servizio pubblico) in buona parte della piazza per la sosta di un gruppo di auto d'epoca, per le quali il sindaco Agrusa nutre una certa, e curiosa, simpatia come più volte manifestato in passato ma anche in questa occasione.
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W H A T ’S C O P E R T O ?
di Francesco Paolo Caracausi
Parliamo di quella sorta di tassa occulta che in qualità di avventori ci troviamo a dover pagare senza discussione e senza apparente giustificazione. Un menu di ristorante o pizzeria è uno dei cimenti più impegnativi della vita moderna. Ci si imbatte in improbabili assemblaggi di ingredienti creati fa t i c o s a m e n t e d a l r i s t o ra t o re o s s e s s i o n a t o dall'inseguimento dell'inappetenza e dei vezzi dell'avventore moderno. Ma, quantunque si cerchi di districarsi fra componenti e prezzi, difficilmente si può prevedere quanto si pagherà. Una trappola è già apparecchiata: la trappola del coperto e del servizio. Cos'è il coperto? Perché è stato inventato? Proviamo a ragionare, sollecitando riflessioni che abbiano il compito di rimuovere dal torpore della rassegnazione. Il coperto, nelle intenzioni del suo inventore, dovrebbe servire a coprire le spese del pane o forse anche degli strumenti adoperati per mangiare? Nei paesi meno ingegnosi e fantasiosi del nostro, il pane lo si paga a parte, e lo si sa già, è nel menu, un tanto al pezzo se vi servono panini, un tanto a cestino se servono
pane a fette. Se non se ne prende non se ne paga. E perché in pizzeria, in cui non portano il cestino del pane, si paga pure il coperto? Che mi avete dato con due euro a testa di coperto? Il costo del servizio dovrebbe invece servire a ripagare del lavoro svolto nel recare i piatti dalla cucina al tavolo, o chissà che altro? Ma questo “trasporto” dipende dal costo intrinseco della pietanza oppure soltanto dalla “fatica” del cameriere? E la quantità di gas impiegata per cuocere gli spaghetti al pomodoro è diversa da quella usata per cuocere gli spaghetti alle vongole? E allora perché far pagare il servizio in misura percentuale all'importo totale dei cibi ordinati? Ma se fra i compiti “istituzionali” del ristorante c'è quello di fornire le posate, di cucinare e poi recare i piatti ai tavoli perché far pagare questi servizi a parte? Il prezzo della pietanza non potrebbe includere tutto? E' troppo difficile da mettere in pratica? O è solo uno dei tanti modi in cui può esprimersi la furbizia? Sono stùpidi i ristoratori degli altri paesi europei? Ovviamente i turisti non capiscono, ed il più delle volte ordinano soltanto il primo piatto, sempreché non disertino il ristorante a favore del solito panino. Difficilmente torneranno in un ristorante in cui hanno pagato la presunta pietanza col nome incomprensibile (what's coperto?) senza averla ordinata (je ne l'ai commandé pas! ). C'è un ristorante vicino al Pantheon, ma non è il solo, che ha capito da tempo, da più di trent'anni; lì si paga soltanto quello che è scritto nel menu, e l'hanno capito anche i turisti che lo visitano a frotte. E tutte le volte che vado a Roma lo visito anch'io, che non sono turista ma che visito Roma sempre con gli occhi meravigliati del turista. E vado solo lì. Cari ristoratori, volete fare un esperimento rivoluzionario? Volete riscattare la cattiva fama (di furbi) che, seppur con le debite eccezioni, aleggia su di voi? Togliete il coperto ed il servizio e scrivete in bell'evidenza sul menu ai tavoli, e sui menu esposti all'esterno, una scritta come questa: “prezzi tutto compreso, coperto e servizio inclusi, etc.”. Ovviamente è giusto che creiate una voce del menu dal titolo “cestino di pane” col suo costo appropriato. Mandate agli alberghi della vostra città dei bigliettini da visita o dei depliant del vostro locale con su scritto nelle lingue principali, giapponese compreso, ed in bella mostra, che voi avete clear prices, all inclusive, no tax added. Misurate gli introiti prima e dopo l'eliminazione del coperto e del servizio e fatemi sapere come va a finire. Se poi volete ringraziarmi per questa idea, una pizza l'accetto volentieri. Buon appetito!
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I l C o n s u l e n t e f i s c a l e
C E D O L A R E S E C C A S U G L IA F F I T T I Cosa bisogna fare per non sbagliare La cedolare secca sugli affitti, ossia l'imposta sostitutiva che il locatore può scegliere di pagare in sostituzione di Irpef e relative addizionali, imposta di registro e di bollo, sui canoni di locazione percepiti, è stata la novità che ha maggiormente caratterizzato il 2011. Ce ne siamo occupati tante volte (a settembre del 2010, a maggio del 2011) cercando di dare risalto a questo nuovo meccanismo di tassazione, spesso, ma non sempre, favorevole per il contribuente. In questo numero ci occuperemo degli adempimenti in capo al locatore, indispensabili ed inderogabili, affinché questa specifica “opzione” non sia contestata o addirittura revocata dall'Amministrazione finanziaria. Ma andiamo con ordine. Registrazione del contratto: Il locatore che decida di registrare un contratto di locazione optando per la cedolare secca, procederà con la registrazione dello stesso in modalità telematica, attraverso un'apposita piattaforma denominata “Siria” disponibile nel sito dell'agenzia delle entrate. Tuttavia il modello Siria ha degli obblighi compilativi che, se non rispettati, costringeranno il locatore a registrare il contratto in modalità cartacea, presentando il modello 69 allo sportello dell'agenzia delle entrate. Le condizioni per poter effettuare la registrazione in piattaforma telematica sono: Non più di tre locatori e tre pertinenze. Quindi se nel contratto sono indicati più di tre locatori, altresì se sono indicate più di tre pertinenze, il locatore e/o i locatori, accertato che anche solo una di queste condizioni non è verificata, dovranno procedere a registrare allo sportello dell'Agenzia delle Entrate e conseguentemente presentare il modello 69 in forma cartacea. Nel caso in cui vi sia ritardo nella registrazione, ovvero siano trascorsi più di trenta giorni dalla stipula del contratto, si dovrà anche in questo caso procedere alla registrazione con modello 69 e regolarizzare la tardività attraverso l'istituto del ravvedimento operoso. La regolarizzazione avviene attraverso il pagamento di una sanzione ridotta calcolata sull'imposta di registro “ ipotetica” che si pagherebbe in un contratto ordinario. Opzione successiva alla registrazione L'esercizio dell'opzione della cedolare secca può essere effettuato dal locatore in un momento successivo alla registrazione del contratto di locazione. Tale momento dipende, ovviamente, dalla convenienza fiscale che il locatore può trarre aderendo a tale regime. Quindi, se il locatore vuole aderire alla cedolare secca durante la vita utile del contratto deve:
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– spedire una raccomandata al conduttore con la quale lo informa della volontà di aderire al regime sostitutivo della cedolare secca e di rinunciare agli aumenti ISTAT del canone (come previsto dalla normativa vigente); – entro 30 giorni dalla scadenza dell'annualità, presentare il modello 69 all'Agenzia delle Entrate per comunicare la scelta effettuata. Attenzione Esercitare l'opzione oltre il termine previsto per il versamento dell'imposta di registro dovuta annualmente, determina l'impossibilità di accedere al regime agevolato della cedolare secca per l'annualità in relazione alla quale l'opzione non è stata esercitata nei termini. Revoca dell'opzione Il locatore ha la possibilità di revocare l'opzione in qualsiasi momento presentando all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate il modello 69. In caso di revoca, ovviamente, sarà necessario comunicare anche al conduttore la decisione di far decadere il regime opzionale, alla luce di quanto prevede la disciplina dell'imposta di registro che considera responsabili in solido al versamento i due attori del contratto. Trasferimento di immobile locato: Nel caso in cui venga trasferita la proprietà di un immobile già locato, ad esempio in caso di cessione, donazione, ecc..), i nuovi titolari possono optare per la cedolare secca presentando il modello 69 entro il termine dei 30 giorni. Non sarà obbligatorio quindi stipulare un nuovo contratto di locazione. Proroghe del contratto Tutte le tipologie di contratti di locazione abitativi è prevista la proroga, ad eccezione del contratto di abitazione transitoria, per il quale non è possibile prorogare. In caso di proroga del contratto di locazione, anche tacita, l'opzione della cedolare secca deve essere esercitata entro 30 giorni dal momento della proroga. Dovrà al tal fine essere presentato dal locatore apposito modello 69 debitamente compilato. Risoluzione del contratto Nel caso di risoluzione anticipata di un contratto stipulato con opzione per la cedolare secca, non sarà dovuta l'imposta di registro per la risoluzione (euro 67,00). Ricordiamo infine che l 'aliquote dell'imposta sostitutiva è pari al 21 % . In caso di contratti di locazione a canone concordato l'aliquota scende al 19%.
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C a r i n i : R i f i u t i , r i f i u t i , s e m p r e r i f i u t i Scriverne è ormai diventato inutile, ma anche mostrarne le immagini ha lo stesso effetto, in questo eterno gioco di rimpalli di colpevolezza. Le uniche certezze, in questo ennesimo tempo di disservizi e puzze, sono: la mancanza assoluta di un minimo cenno di raccolta differenziata, il degrado del territorio sotto vari punti di vista (sanitario, qualità della vita, immagine turistica, ...), il menefreghismo non solo dei nostri amministratori ma anche degli organi di controllo che non controllano un bel niente. Le immagini parlano da sole, per i più duri di comprendonio abbiamo aggiunto qualche didascalia. Stazione metropolitana di Piraineto. Montagne di rifiuti accolgono gli utenti della frequentatissima stazione. L’altezza dei cumuli e la loro distribuzione indica che “qualcuno” utilizza l’ampio parcheggio come luogo di stoccaggio dei rifiuti. Chi sarà e, soprattutto, è legale? Rifiuti “compattati” in via Amerigo Vespucci angolo via Mattarella. Due grossi parallelepipedi di rifiuti triturati e compattati hanno fatto bella mostra di se a pochi metri dal Bioparco di Sicilia. Anche questi depositati dallo stesso “qualcuno” di sopra?
E, per non farci mancare nulla, incendi a go-go e diossina per tutti. E’ stato identificato il piromane, ma che fine ha fatto?
MAG2013 ilvespro | 13 F l a v i a F o n t a n a
P I N O B A D A L A M E N T I
L e i n t e r v i s t e d i F l a v i a
Assessore alla Cultura, Turismo e Sport del Comune di Carini Assessore lei è dal 2000 impegnato in politica. Cosa significa coltivare interessi politici? Dal 2000 come Consigliere Comunale, mentre dal 1998 impegnato attivamente nelle dinamiche delle problematiche locali. Un impegno sociale presso la chiesa della Madonna SS. delle Grazie di Villagrazia di Carini in qualità di responsabile di gruppo. Dato che lei è anche assessore al turismo, cosa si può fare per incrementare il turismo a Carini? Ha delle idee ma ovviamente delle idee che si possono concretizzare al più presto? Al momento stiamo facendo accordi con tour operator internazionali per la fruizione del nostro territorio, contemporaneamente stiamo lavorando per migliorare i servizi di accoglienza e la promozione dei siti artisticoculturali. Ma il mio impegno non si limita all'attività turistica, ma attraverso il potenziamento dello “Sportello Informagiovani” stiamo cercando di dare risposte ai giovani del territorio, attraverso la formazione, la partecipazione a stages formativi. Il mio impegno continua con la realizzazione di uno sportello per il Microcredito e Servizi al Lavoro, che sarà funzionale già dalla prossima stagione estiva. Con questo sportello si intende dare un contributo alle aziende e attività esistenti e a chi si appresta ad aprire nuove attività(Microcredito per attività produttive), inoltre è rivolto a soggetti in condizioni svantaggiate attraverso l'accesso al Microcredito Sociale. Ci sarà un programma estivo per questa prossima stagione? Certo, stiamo lavorando anche se non ci sono fondi economici, ma con l'impegno e la volontà di associazioni locali e non, con le strutture comunali (Rip. III e V) e con le scuole che mettono a disposizioni dell'amministrazione la propria professionalità stiamo realizzando un cartellone vario e ricco di eventi culturali e sportivi. Già dal mese di Aprile abbiamo realizzato eventi culturali quali: “Festa di Primavera”, “Settimana della Cultura”, nei primi giorni di maggio “Maggio in Festa”. Qualcuno ha detto che il comune di Carini, ha fatto degli sprechi inutili, adesso si vuole fare qualcosa per recuperare? Da quando mi sono insediato, dal gennaio 2013, il mio operato ha cercato di valorizzare l'esistente lavorando in sinergia con le risorse locali.
Cosa si farà prossimamente per i cittadini che vi hanno votato e non? Cosa si farà per la collettività! Non ho mai fatto distinzione fra cittadini carinesi, io mi sento rappresentativo di tutti i cittadini del territorio e mi spenderò per garantire il meglio a tutti. La gente attraverso delle interviste che abbiamo fatto, si lamenta e parecchio per vari motivi; rifiuti, cani randagi, buche nelle strade, mancati servizi ecc. Cosa pensate di fare per sopperire queste mancanze? Ancora oggi i finanziamenti elargiti agli enti locali da Regione, Provincia, Stato, non sono congrui al fabbisogno dell'attuale popolazione che annualmente cresce in maniera smisurata e tagli e ritardi nei pagamenti hanno ostacolato l'operato dell'amministrazione. Spesso l'amministrazione ha dovuto fare i conti con debiti e contenziosi legali (espropri non pagati, risarcimenti danni, SORI), il 60% di coloro che usufruiscono dei servizi comunali ad oggi non pagano la TARSU. Le difficoltà, materialmente, esistono nel dare ai cittadini dei servizi primari per la raccolta dei rifiuti, per il randagismo e la manutenzione di strade. Le soluzioni sono: uscita ATO “ATO PAI” e “APS” che hanno un costo eccessivo per un carente servizio offerto. Ma tale soluzione dipende dagli amministratori regionali che dovrebbero leggiferare e/o operare in tal senso.
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C A R I N I : T U T T IA L M A R E . . . Sta per ricominciare la stagione estiva e si prepara l’accoglienza ai turisti ed ai bagnanti. Anche Carini non vuole essere da meno e si sta dotando di un piano spiagge per la fruizione del mare. A giorni andrà in discussione in Consiglio Comunale il regolamento per l’affidamento dei tratti di costa liberati dalle case abusive demolite in questi 15 anni. Anche in questo caso le immagini parlano da sole... Dopo le demolizioni riaffiorano gli “scogli”...
Spiaggia recuperata dopo le demolizioni. Notare la sabbia fine...
Torrente Vernagallo: chiare, fresche, dolci acque... direttamente a mare.
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O R O S C O P O a cura de “Il Sentiero”
ARIETE: Amore, Venere dai Gemelli, spumeggiante e intrigante come non mai, accende la complicità con la persona amata. Ogni giorno sarà una vera e propria festa per gli innamorati. Lavoro, il Sole, Mercurio, Marte, Urano e anche Venere vi aiuteranno a vincere nelle competizioni. Salute, ottima. TORO: Amore, Marte nel segno risveglia la passione e un insaziabile desiderio di emozioni. Se riuscirete a controllare suscettibilità e gelosia, il rapporto di coppia sarà spumeggiante. Lavoro, il vigoroso transito di Marte, concorrerà a rendervi pieni di energia per vincere ogni battaglia. Salute, riposate di più. GEMELLI: Amore, cari amici, esprimete un desiderio, perché, dal 9 in poi con Venere nel segno ben alimentata da Giove, anch'esso ancora nel segno, ogni giorno sarà una festa per gli innamorati! Lavoro, Giove, Venere dal 9), Mercurio (dal 16) e il Sole (dal 20) preannunciano straordinarie performance nell'esercizio della professione. Salute, ottima. CANCRO: Amore, il vigoroso e rigenerante sostegno astrale di Marte dal Toro, alimentato dal Sole, da Mercurio e anche da Venere, promette e permette il giusto slancio e la necessaria intraprendenza per ravvivare il vostro desiderio di amare. Lavoro, promettenti Stelle dal Toro vi aiuteranno alla rivincita sugli ostacoli che vi hanno messo Ko in questo periodo. Salute, discreta. LEONE: Amore, attenzione ai malcontenti che vi causeranno notevoli sbalzi di umore, rischiando di ingarbugliare l'intesa raggiunta con la persona che amate. Venere e Marte, bisticciando dal Toro, presagiscono queste turbolenze. Lavoro, circostanze e persone non esattamente favorevoli né benevoli cercheranno di testare la validità dei vostri proponimenti, siate calmi e tutto andrà per il verso giusto. Salute, ottima. VERGINE: Amore, il vigoroso e complice Marte dal Toro vi fornirà la giusta carica e una sana dose di intraprendenza che vi faranno scoprire nuovamente innamorati dell'amore! Lavoro, il Sole, Mercurio e Marte, strategici sostenitori dal Toro, vi permetteranno di rilanciare la vostra immagine e posizione professionale. Salute, attenzione agli sbalzi di temperatura.
BILANCIA: Amore, la straordinaria congiunzione astrale VenereGiove dai Gemelli promette incantate e suggestive emozioni. La relazione con la persona amata si arricchirà di frizzante intesa. Lavoro, finalmente arrivano i rinforzi: le benefiche e rigeneranti Stelle dai Gemelli- Giove in primis, vi promettono una uscita dalla crisi. Salute, ottima. SCORPIONE: Amore, il Sole, Mercurio, Venere e Marte, contrari e contrariati dal Toro, accendono si la passione ma amplificano anche (e non poco) la vostra già di per sé proverbiale gelosia! Il mese di preannuncia impegnativo e tormentato. Lavoro, l'insidioso Marte al vostro Sole, lascia presagire numerose interferenze, sulle vostre iniziative. Salute discreta. SAGITTARIO: Amore, la complicità con la persona amata si arricchirà di passionalità, permettendovi di trascorrere momenti di spumeggiante erotismo. Un insaziabile desiderio di emozioni potrebbero anche spingere alcuni di voi ad avvicinarsi a persone già impegnate. Lavoro, gli impegni di tutti i giorni sembreranno procedere al rallentatore e non garantiranno immediati risultati. Salute, ottima. CAPRICORNO: Amore, il Sole, Mercurio, Venere e soprattutto Marte, perfetti messaggeri dal Toro, non solo riscalderanno il vostro cuore, ma inaugureranno una straordinaria parentesi per i sentimenti…facendovi riscoprire, nuovamente e come mai, innamorati dell'amore! Lavoro, le benevoli Stelle dal segno del Toro con Marte, vi aiuteranno ad una rapida uscita dalle crisi che più volte hanno rischiato di mettervi K.O. Salute, ottima. ACQUARIO: Amore, le Stelle avverse, per mezzo di persone persuasive e circostanze non congeniali, testeranno la validità del vostro legame e l'intensità dei sentimenti per il partner. Lavoro, Maggio non è il mese adatto per avviare i cambiamenti, sarebbe meglio attendere tempi migliori. Salute, discreta. PESCI: Amore, la strategica complicità astrale che si verrà a creare tra il Sole, Mercurio, Marte e Venere dal Toro vi regalerà il giusto slancio per ravvivare il vostro sensibile desiderio di amare! Lavoro, ben quattro Pianeti desiderano assecondare le vostre iniziative permettendovi di centrare al primo tentativo l'obiettivo prestabilito! Salute, discreta.
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M i s t e r o
F r a n c o C i c a l a
I L F A S C I N O D E G L IO C C H I , O V V E R O I L “M A L O C C H I O ”
L'occhio è considerato l'organo che getta il cattivo influsso. Il potere segreto dello sguardo è conosciuto dai tempi più antichi. I romani credevano allo sguardo iettatore (malocchio) che designavano col nome di fascinum o fascinus, lo speciale incantesimo che ritenevano operato da una categoria di geni malefici o da uomini, in danno di qualcuno che si vantasse della propria felicità e che suscitasse la loro invidia. Contro di esso era comunemente adoperato l'amuleto che era il segno distintivo del dio Priapo, che in codesto suo patrocinio era appunto invocato col nome di deus fascinus. Se ne vedevano riprodotti ovunque: lo appendevano sulle porte delle case, era portato al collo, specie dai bambini, i generali reduci dalla vittoria lo legavano al carro di trionfo. Apuleio scrisse: “I vostri occhi, essendo entrati, per mezzo dei miei, nel mio interno, accesero il fuoco nel fondo del mio corpo e nel midollo delle mie ossa”. Lo sguardo intenso, continuo, frequente, che si dirige negli occhi di un altro ha il potere di dominare. Gli occhi si attaccano agli altri occhi, gli sguardi agli sguardi, un fluido passa fra i due sguardi e per essi lo spirito dell'uno si attacca allo spirito dell'altro, e l'accende. Gli innamorati conoscono bene questo. Da un polo all'altro il fluido circonda, avvolge l'altro come una nube, in un'atmosfera di luce abbagliante, avvolge a fiotti, a ondate, a fasci. Poi stordisce e soggioga, ammalia e rende succube. Da quel momento la vittima non ha più nulla di suo, agisce come automa, mossa da chi l'ha fatta sua preda. Non ha più volontà; è diventa solo strumento, fantoccio che opera e agisce mosso da altri. Attraverso gli occhi passa la misteriosa forza che entra e agisce. Anche l'incantatore riesce dapprima ad affascinare il serpente con la monotona cantilena cadenzata o col suono del suo magico flauto, poi con lo sguardo segue tutte le sue mosse. Allora il serpente, quasi comandato, si
erge, si stira o si arrotola, gli si attorciglia addosso e, divenuto innocuo, obbedisce a ogni suo cenno (chi è stato in India, avrà visto queste scene indimenticabili). Il malocchio è un'influenza intensa che un individuo manda a un altro con la volontà di nuocergli. La parola (malocchio) deriva dal fatto che questo invio spesso si esprime e si accompagna con uno sguardo carico di negatività, con l'occhio bieco e ostile per danneggiare la persona nella salute, negli affari, nelle cose, negli affetti. L'occhio getta l'influsso malefico donde l'epiteto “iettatore” (da iettare nel dialetto napoletano). Il malocchio è antico quanto il mondo: è cominciato con l'invidia del serpente e agisce oggi con l'invidia in tutti i campi delle attività umane. La potenza del malocchio deriva dal pensiero proiettato coscientemente e con intensità, ma può avvenire anche senza intenzione da individui portatori di cariche negative. Anche uno spirito forte è infastidito dalle onde malefiche c h e g l i ve n go n o inviate. Non ne sarà colpito, perché ben corazzato, ma ne sarà disturbato come il cavallo è infastidito dalle mosche, anche se non riescono a impedirgli la corsa. Gli influssi di alta potenzialità lo disturberanno, il fiume di onde gli impedirà il libero esercizio di tutte le facoltà nel grado ottimale. Spesso l'individuo non si avvede della causa, attribuendo ad altri motivi i suoi disturbi. E' noto l'influsso maliardo che sono capaci di sviluppare certi tipi di donne per ipnotizzare uomini deboli e indifesi. Questi cadono come pere cotte, perdono la testa, spesso anche la reputazione e gli averi, incapaci di reagire a questo tipo di malia. Ritenevano di essere forti, mentre dimostrano di essere più deboli di quelle che suppongono loro conquiste. Non sanno di essere deboli pesciolini caduti nella rete mentre si credono conquistatori. Ma anche troppe donne, ingenue e buone, cadono sotto il dominio di uomini che sanno affascinarle con promesse, suggestioni e complimenti.
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C A R I N I
A R R E D I A M O L A C I T T À
Domenica 7 aprile alle ore 17.00, nel salone delle feste presso il Castello La Grua Talamanca di Carini, si è svolto il convegno promosso dalla Bottega d'Arte di Pippo Giambanco sul tema “Arrediamo la città”. A fare gli onori di casa è stato Salvo Di Maria in arte “Aremi” - che dopo i saluti di rito ha introdotto l'Assessore alla Cultura del Comune di Carini, Giuseppe Badalamenti, il quale ha ribadito l'assoluta necessità che Carini riprenda il ruolo di una centralità culturale che non può essere solo il Castello La Grua Talamanca perché la città ha tutta una serie di luoghi - come il Duomo, la Chiesa degli Agonizzanti, la Chiesa del Rosario e il convento dei domenicani, la Chiesa e il Convento del Carmine, la Chiesa di San Vincenzo, il complesso Belvedere, il Centro francescano “Padre Kolbe” e tante piccole e grandi realtà - che meriterebbero, unitamente alla sua posizione geografica, una maggiore attenzione di carattere anche “arredativo” con istallazioni artistiche e mostre “on the road” per rendere maggiormente accogliente la cittadina. Carini infatti, continua l'assessore Badalamenti, è situata su una collinetta sulla quale si adagia tutto il centro storico che meriterebbe una maggior presa di coscienza anche da parte degli stessi carinesi e una più attenta valutazione delle potenzialità culturali e turistiche,
di Francesco M. Scorsone
non mancando di rimarcare, però e con amarezza, la situazione igienica dovuta alla raccolta delle i m m o n d i z i e , n o n c e r to p e r co l p a d e g l i amministratori comunali. Probabilmente, diciamo noi, che la situazione è drammatica in tutta la Sicilia. Sarà colpa degli ATO, sarà colpa delle discariche, sarà colpa della regione siciliana, sarà colpa di chi non si sa, sta di fatto che la questione rifiuti in Sicilia è un problema secondo solo alla disoccupazione. Altro intervento di grande qualità è stato quello della storica d'arte Vinny Scorsone che già in passato si era occupata con uno scritto “sul cielo della corte” proprio dell'ambiente che ci ospitava constatando che era in atto qualche “distrazione”. La dott.ssa Scorsone ha centrato la questione “arredativa” della città prendendo spunto da ciò che è successo nella nuova Gibellina ad opera di Ludovico Corrao che, con molto coraggio, ha coinvolto artisti di fama internazionale facendo loro realizzare opere “en plein air” di notevolissimo spessore a cominciare dalla Stella di Consagra che dà il benvenuto a una città stellare. Gibellina “contiene” opere che la storia le invidierà per sempre. Una città che in nessun altro modo sarebbe stata ricordata se non per il terremoto. Oggi da Parigi a New York da Tokio a Londra, chi si interessa d'arte (e anche chi no) sanno dove si trova Gibellina, nota per il suo enorme parco d'arte, per il Museo delle Trame del Mediterraneo, per la
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Galleria d'Arte Moderna e per la Fondazione Orestiadi che ha dato lustro a gran parte del bacino del Mediterraneo. Altrettanto importante è l'operazione meritoria di Antonio Presti a Castel di Tusa con il suo atelier sul mare, per il “Museo Diffuso” del Parco dei Nebrodi, per il suo impegno per il quartiere Librino di Catania. Da qualche anno infatti è stata realizzata “La porta del Librino” una bellissima struttura che ha coinvolto alunni delle scuole e artisti anch'essi importantissimi; insomma tutta una serie di situazioni ed eventi che certamente vedono in primo piano l'iniziativa privata ma soprattutto l'entusiasmo delle persone comuni che riesce a coinvolgere. Un breve accenno è stato fatto anche all'intervento open space - della Fondazione La Verde La Malfa di San Giovanni La Punta CT e al suo parco voluto caparbiamente dalla sua fondatrice Elena La Verde. Ma gli esempi sono tanti e certamente Carini può realizzare nel suo territorio il sogno di Pippo Giambanco con opere di notevole impegno artistico, ma anche piccoli interventi di bonifica degli angoli più caratteristici della città. Beninteso tutto ciò è sub iudicio in quanto ci vorrà come sempre la volontà politica che sembra non manchi. Volontà confermata da Gaspare Passalacqua, capo ripartizione V del Comune, intervenuto all'evento promosso da Pippo Giambanco e dalla sua Bottega d'Arte sul tema più volte ribadito “Arrediamo
la città”. Il convegno è stato accompagnato dalla mostra di pittura della Bottega d'arte di Pippo Giambanco che intorno a sé ha riunito gli allievi e collaboratori del progetto prima richiamato: Anna Balsamo, Aremi, Daniela Marcianò,Giuseppe Collurafici, Giusi Lombardo, Lidia Badalamenti, Loredana Cusumano, Maria Luce Balsamo e Vita Grigoli. Progetti, dipinti, ceramiche, piccole istallazioni concorrono a dare vitalità all'evento che abbiamo seguito e al quale non si può non dare o meglio non formulare un augurio pieno per la riuscita del progetto. Pippo e molti allievi mi sono sembrati determinati, entusiasti e anche caparbi. Sono convinto che se sceglieranno la strada della semplicità, della collaborazione, dell'umiltà, dell'onestà intellettuale e della correttezza potranno fare molta di quella strada che è stata indicata in questo convegno. La mostra “Arrediamo la città” è visitabile fino al 30 aprile 2013 presso il Castello di Carini Via Castello, 13 tutti i giorni escluso il lunedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Contatti: Comune di Carini tel. e fax 091 8815666 Pippo Giambanco Bottega d'Arte Via Castello,13 Carini tel. 328 7735079
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D o n P i e t r o D ’A l e o Al servizio della collettività cinisense
C I N I S I
Abbiamo intervistato Don Pietro D'Aleo, parroco della Parrocchia Ecce Homo di Cinisi, in occasione del suo venticinquesimo anniversario al servizio della nostra collettività cinisense. Egli, negli anni, con il suo esemplare servizio di sacerdote, ha contribuito a mettere in rilievo punti di forza e debolezza nelle interrogazioni individuali e di gruppo!! Ciò sicuramente si è riflesso nelle c o n d o t t e collettive per l'avvio sinergico di meccanismi sociali che oggi vedono la chiesa dell'Ecce Homo un Santissimo Santuario, continuamente partecipato ed arricchito di iniziative pastorali ed associative!! Bisogna allora ringraziare Don Pietro D'Aleo per la sua irreprensibile e tenace volontà, con la quale riesce a trainare e ad aggregare!! Don Pietro, ci può rappresentare la sua storia all'interno della parrocchia Ecce Homo? “Arrivando a Cinisi ho trovato una situazione un po' disastrosa per quanto riguarda la Chiesa dell'Ecce Homo. Questa infatti immediatamente mi è
sembrata troppo piccola e non tanto ben custodita, rispetto a come avrebbe dovuto essere. Ecco che mi sono dato subito da fare per rendere l'ambiente più accogliente e per ristabilire l'attenzione alla chiesa, che ritengo essere molto importante!! Non si può abbandonare un'opera che è stata costruita dai nostri padri, che deve accogliere i fedeli!! Si è cercato negli anni di risollevare la parrocchia Ecce Homo rendendola sempre più vivace e più attraente!! Mi sono accorto, quando sono arrivato a Cinisi, che la partecipazione dei fedeli era molto povera. Di uomini disponibili ne trovai soltanto cinque o sei!! Successivamente si è dato il via ad una catechesi più intensa, anche se i locali non erano per nulla adatti. Negli anni sono stati intrapresi impegni in cui i bambini sono stati di attrazione per quanto riguarda i genitori. E poi pian piano abbiamo visto in chiesa le famiglie al completo!! Ci siamo dati da fare, negli anni, per l'acquisto di un terreno in cui abbiamo realizzato un capannone, adibito a chiesa, molto accogliente. Quella che oggi chiamiamo Chiesa Redemptoris Mater, sita in Piano Peri!! Oggi possiamo godere lì della presenza dei locali annessi: canonica ed aule catechistiche. Ciò di cui personalmente mi rammarico è di non essere riuscito, dopo tanti anni di continue insistenze, circa 15 o 20 anni, a fare realizzare un anello di congiunzione tra il paese di Cinisi e Piano Peri! Per arrivare in chiesa Redemptoris Mater bisogna attraversare la statale SS113. Ciò ha sempre causato disagio principalmente alle famiglie, perché i bambini devono essere
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necessariamente accompagnati dai genitori con le macchine, procurando un non facile deflusso. I nostri amministratori da 15 anni, non soltanto gli odierni, mi hanno davvero molto deluso!!” Son passati 25 anni da quando Lei è arrivato a Cinisi!! Come ha visto cambiare la cittadinanza? “Un certo cambiamento è avvenuto!! Intanto, riguardo alla partecipazione più numerosa alla liturgia.: i fedeli sono sempre più numerosi, anche in altre realtà!! È stato un rinnovamento generale anche dovuto all'arrivo del concilio Ecumenico Vaticano II, in cui tutti si sentono coinvolti. Anche su Piano Peri, in cui si sta facendo un rinnovo della tinteggiatura, sto vedendo i giovani che si sono dati da fare per rendere quel luogo sempre più accogliente!!” Perché questa mancanza di sensibilità da parte dei nostri amministratori, alla realizzazione di questo anello di congiunzione? “Credo che altri siano gli interessi!! Avranno sicuramente i loro progetti, anche se nel piano triennale delle opere pubbliche quest'opera è stata inserita tre o quattro volte. Non si è capito l'importanza di questa strada. Avrebbe sicuramente dato la possibilità di arricchire la zona con i terreni circostanti e non soltanto di agevolare la chiesa in Piano Peri”.
È un'opera semplice da realizzare? “E' semplicissima!! Attualmente il tracciato che si dovrebbe coinvolgere è libero senza costruzioni. Un domani, in seguito alla realizzazione di nuove costruzioni sarà molto più difficile la realizzazione!! In verità saranno circa 200 o 300 metri di lunghezza e non credo ci vorranno risorse così ingenti. Addirittura avevamo proposto noi di realizzare la strada!! Se il comune avesse espropriato i terreni noi l'avremmo realizzata!! Già c'erano persone disposte a dare dei milioni per creare quest'opera”. Oggi Roma ha un nuovo Vescovo che si chiama Papa Francesco!! “La Chiesa oggi sta vivendo un momento importante. Non basta gridare che bello questo papa, che buono, che umile, è necessario che noi cristiani cambiamo. Bisogna diventare più umili, più caritatevoli, più vivaci ed impegnati e più veri nella chiesa. Il papa è il successore di Pietro, cioè Colui che ci da l'esempio e non Colui che ci impressiona per il suo modo di agire!! Vorrei che la nostra gente e tutto il mondo cattolico capisse che è un momento bellissimo per la chiesa, ma è un momento che ci deve vedere veramente impegnati a crescere di più nella fede!!”
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Q u a n d o l a g i u s t i z i a è u n t r o f e o
S O C I E T A ’
Piccole esperienze dell'avv. Annalisa Maria Vullo... Durante la mia carriera, sono capitati degli strani casi. Sono quei casi che lasciano un po' senza parole e fanno pensare all'uso distorto della giustizia: come se quest'ultima non fosse un valore ma un” premio”. Un premio che và attribuito non a chi ha ragione ma a chi pensa a tutti costi d'averne e se non lo conquista perché sbaglia, cerca tutti gli escamotage per arrivarci. Ebbene prima di addentrarci nelle storie di “ giustizia che diventa ingiustizia “ dobbiamo gettare l'occhio al sistema giudiziario e vederlo come una macchina che ultimamente fa un “ po' acqua da tutte le parti “ , in cui le imputazioni formulate dai pubblici ministeri se dissacrate dal Giudice e dagli avvocati, diventano per loro una “ sconfitta “e non più un accertamento del caso per analizzare se davvero un soggetto ha commesso un reato ma talvolta sono sentenze anticipate. Ad es. se Tizio viene sorpreso con della canapa indiana, fermato dai carabinieri e tratto in arresto il Pubblico Ministero di solito formulerà un capo d'accusa: “ Tizio è accusato ex art…… per spaccio di stupefacente commesso in data x “. Sull'imputazione il Giudice deve, attraverso la macchina della giustizia, accertare se il fatto è vero . Oggi la Corte della Cassazione ha emanato dei criteri per constatare se un soggetto è uno spacciatore o utilizza lo stupefacente per fini personali. Tali parametri che hanno scagionato un soggetto che aveva 0,5 kg. di hashish, in una recente sentenza della Corte di Cassazione Penale sono: vita particolarmente dispendiosa del possessore, bilancini elettronici di precisione per la pesatura, materiale per il confezionamento, soldi in contati e divisione in dosi del materiale stupefacente; se vi sono questi presupposti il soggetto è indubbiamente uno spacciatore. Ultimamente in un fatto concreto i carabinieri hanno trovato della canapa indiana in un sacchetto della spesa sotto uno zaino quasi dimenticata, e addirittura parte di questo materiale era fuoriuscito. Non trovando null'altro hanno trovato nelle stanze adiacenti ” la vecchia bilancia della nonna”, ossia quella che per pesare utilizzava due braccia in cui in uno si mettevano dei piombini e nell'altro ciò che si voleva pesare . Ovviamente ciò non può essere considerato un bilancino di precisione se si aggiunge che mancavano anche i pesetti e la vita del soggetto economicamente era abbastanza contenuta tanto che, per guadagnare qualche soldo il soggetto in questione lavorava a “ giornate “, un po' faceva l manovale ed un po' il giardiniere quando ne aveva la possibilità. In fase di convalida di arresto il Giudice delle Indagini preliminari
(ricordiamoci bene che il Giudice è un soggetto che si pone sopra le parti ed analizza senza pregiudizi ) interrogando sotto giuramento il soggetto che aveva tale materiale e rifacendoci ai parametri della Suprema Corte di Cass., non convalidava l'arresto lasciando libero il detentore che avrebbe comunque subito una sanzione amministrativa. Tutti contenti perché “ giustizia era fatta “ ma: a questo povero soggetto dopo due settimane arriva una notifica in cui si diceva che il Pubblico Ministero aveva inoltrato il suo caso alla Cassazione perché doveva essere punito come spacciatore …… Ma allora si parla di Giustizia o di trofei ? Del resto aveva deciso un Giudice e ciò che ha sollevato il sospetto che tale decisione non era piaciuta a nessuno e le frasi che avevano accompagnato l'atto della notifica di tale documento erano: “ ti è piaciuto prendere un avvocato bravo ? Ora ti farai una passeggiata a Roma “. Ciò allora lascia pensare che se per fare felice la macchina della giustizia devono essere tutti puniti la Magistratura invece di far proprio il principio che “ la legge è uguale per tutti “ dovrebbe utilizzare un nuovo principio “ la legge deve essere come decide la pubblica accusa “. Un altro strano caso è accaduto l'anno scorso. Una coppia di coniugi che non andava d'accordo all'ennesima lite ed alla decisione del marito di andare via , la moglie inoltra una denuncia così esagerata nei confronti del marito, accusandolo di percosse di essere ubriacone ecc. ecc. che la Procura demanda i controlli al Tribunale dei Minori per far togliere la Patri Potestà al padre. In seguito ad accertamenti, ascoltati i figli, la richiesta di togliere la patria potestà al padre viene rigettata ed il procedimento si conclude con un'archiviazione. Il Pubblico Ministero non contento e celando gli atti del Tribunale dei Minori, chiede l'allontanamento del marito dalla moglie e dai figli al Giudice delle Indagini Preliminari. In seguito ad una memoria fatta dall'avvocato del padre, viene tolto tale obbligo anzi proprio la moglie ubriaca, incidenta la macchina con abbordo i figli. Il padre ha possibilità di prendere con se un figlioletto. Ora io mi domando per esserci Giustizia decidono i Procuratori della Repubblica ( ricordiamo che rappresentano la pubblica accusa ) che devono vincere come se la Giustizia fosse un trofeo o semplicemente vince l'imparzialità di un soggetto terzo? Una cosa è certa oggi come oggi è meglio non averci a che fare con la giustizia , perché se si vince un processo c'è sempre qualcuno deluso …
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C IP R E N D O N O I N G I R O . . . La situazione politica italiana può essere definita in tanti modi; sopratutto dispregiativi. Nel periodo compreso tra la consultazione elettorale di Febbraio e l'attuale abbiamo preso atto che ci sono vincitori senza maggioranza e quindi a priori in difficoltà nella formazione di una coalizione di governo. Un movimento politico che ha ottenuto un risultato eccellente nei numeri e che non riesce a mettere in pratica questa forza. Una coalizione di opposizione che invece di contestare si pone in maniera collaborativa di fronte ai problemi della nazione ma che da tanto l'impressione di essere il vincitore morale, quello reale e anche l'ago della bilancia a seconda delle situazioni che si presentano. La composizione del parlamento parrebbe equilibrata, per una nazione a bassa litigiosità ma le vicende della repubblica italiana non lo sono mai state e così gli osservatori esterni si chiedono come sia possibile che gente praticante la fede di liberare il mondo dal berlusconismo (termine che significa tutto e niente) adesso ha contribuito a formare un governo annullando la possibilità di andare nuovamente alle elezioni. In tanti hanno scimmiottato la storiella della necessità di una nuova legge elettorale, che dia stabilità e quindi maggioranze chiare e responsabili, sia davanti ai palazzi romani che nelle nostre piazze. Dimenticano sempre che nella realtà dei fatti la legge elettorale si sarebbe potuta modificare già mesi fa ma le stesse persone che guidano
le attuali coalizioni non hanno trovato allora un accordo che avrebbe risparmiato le nostre annoiate orecchie delle chiacchiere davanti ai microfoni variopinti dei vari inviati speciali. Nemmeno dopo l'assurda pantomima dell'elezione del presidente della repubblica si è riusciti a trovare un punto di contrasto tra i due grandi mostri elettorali. Non si tratta di ringiovanire i ranghi o altre amenità, semmai di cancellare i quadri attuali che hanno cristallizzato le loro posizioni, legandosi a vicenda e rendendo vana ogni singola protesta dal basso dei partiti più piccoli che vengono esclusi dal gioco. I rimborsi elettorali hanno messo dello squilibrio tra coloro che sono rappresentati e chiunque abbia tentato portare avanti le proprie idee a qualsiasi livello. In Sicilia si continua a parlare di modelli di coabitazione responsabile ma sembra più una monarchia annacquata. Nel frattempo gli stessi membri dell'odiato governo precedente sono ancora lì a comporre il nuovo e il popolo italiano continua a restare sotto il giogo delle tasse troppo alte per sviluppare impresa, creare impresa, far sopravvivere l'impresa con la previsione di nuove imposte come l'aumento dell'I.V.A. che colpirà ancora i consumi. In attesa delle nuove gestioni dell'acqua pubblica e dei rifiuti con i loro prevedibili aumenti, resi necessari dai disavanzi attuali e dall'avvio delle nuove gestioni. Il dubbio che ci prendano in giro si è materializzato?
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L a p o s t a d e i l e t t o r i . . . C A R I N I : T E R R A D E L L ’I N C E R T E Z Z A D E ID I R I T T I Sarà noto alla maggioranza dei Nostri lettori che dalla sera del 24 aprile 2013, a seguito dell'ennesima incursione barbarica dei nuovi Unni , è stata divelta la cancellata dell'ingresso del cantiere edile per la costruzione di 30 alloggi di edilizia economica e popolare, destinati ad altrettanti nuclei familiari di carinesi che avevano presentato istanza nell'anno 2000, che ha permesso a diverse persone di entrare nelle tre palazzine e scegliersi l'abitazione di proprio gradimento, esercitando un diritto di prelazione, dettato dall'incapacità di esercitare i propri diritti attraverso le forme legali, attraverso violenza sulle cose. Siamo di fronte ad un nuovo saccheggio del territorio messo in atto con forme più o meno organizzate di sopruso che di fatto annullano le forme di diritto cui aspira la maggioranza della popolazione locale. Di fronte a questo fenomeno ciclico (quasi come le stagioni climatiche) ci chiediamo quali siano le forme di risposta della c.d. società civile che assiste passivamente a quanto accade. Allo stato attuale gli alloggi non sono affatto ultimati e pertanto neanche passati con formale atto nella proprietà Pubblica dell'Ente proprietario. In questo stato di cose è ancora l'impresa che sta eseguendo i lavori che sta subendo un vero e proprio esproprio coatto dalla
sede di lavoro ad opera di persone che presumono di vantare un credito dalla società e dallo Stato per appartenere a nuclei svantaggiati economicamente e con problematiche familiari complicate, attribuendosi quindi il diritto di avere un alloggio a spese della collettività. Ora tutta la comunità si chiede : cosa succederà? come mai lo Stato è assente o comunque assume atteggiamenti così morbidi ed accomodanti nei confronti dei violenti, tanto da far trasparire una labilità dell'esercizio del diritto? che fine faranno gli alloggi? sarà come le altre situazioni analoghe che Carini ha vissuto nel decennio scorso, con la stessa vicenda che ha poi visto vincere gli occupanti abusivi che sono stati sanati da una opportuna leggina regionale ? Un'elemento importante ci sembra di poter esternare a tutta la collettività : ognuno di noi è parte dello Stato e deve fornire il suo contributo utile al ripristino della legalità, lasciando alle Forze dell'Ordine il compito di individuare i responsabili; al potere politico di assumere decisioni serie ed importanti sul ritorno dello status quo ante – occupazione; alla Magistratura di dare risposte efficaci sulla certezza della pena. L'unione di intenti attraverso atti e comportamenti concreti consentirà a questa comunità di crescere e finalmente di dare una risposta a chi pensa che sempre e comunque vince la violenza.
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R I P R E N D I A M O C IT O R R E T T A
P O L I T I C A di Fabio Zerillo
Tra poco si terranno le elezioni amministrative per il rinnovo dei consigli comunali e dei sindaci nei comuni siciliani, posticipati rispetto alle date previste per il resto d'Italia. Nel caso del comune di Torretta ci si ritrova alle urne dopo cinque anni e dove nel frattempo l'amministrazione, rappresentata dal sindaco Guastella, è arrivata al suo termine non senza polemiche dell'ultimo momento, come ad esempio l'opinabile nomina di due nuovi assessori quando il traguardo era già in vista e si presume che ben poco potranno incidere. Dall'esperienza amministrativa e in parte dalla spontanea iniziativa locale si è formato un movimento che avrà come primo banco di prova proprio le prossime amministrative, cui si è dato il nome “Riprendiamoci Torretta”. Una prova importante se si considera il numero di elettori nel piccolo comune; ogni voto può essere decisivo in una fase di liquidità politica come l'attuale. Il tutto va a sommarsi alle peculiarità di Torretta, con tanta gente in corsa in rapporto al numero di abitanti. Qui si insinua la nuova proposta che avrà come candidato a sindaco Benedetta Gambino, insegnante e già assessore per quindici mesi con delega alla pubblica istruzione, servizi sociali, pari opportunità, cultura e bilancio della giunta di Guastella. Nonostante tutto si tratta di una proposta che sa di cambiamento per diversi motivi: l'età media delle persone che la accompagneranno durante il percorso che porta alle urne, per la rottura del cordone con i protagonisti degli anni passati o anche soltanto per la candidatura di una donna al di fuori dello stereotipo di un rispetto delle pari opportunità che sa di beffardo nei confronti delle stesse donne. Veniamo alle proposte. Il programma fa riferimento alle nuove esigenze di un comune in via di sviluppo demografico, che ad oggi ha delle necessità funzionali alla nuova generazione e tiene in considerazione la voglia di ecologia dilagante, obbligata dopo aver visto i risultati che i comuni del nostro comprensorio hanno ottenuto nella gestione dei rifiuti che ancora (e chissà per quanto tempo) non sono diventati risorsa. Così Benedetta Gambino e i suoi collaboratori hanno elaborato una proposta per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, intesa anche al risvolto economico nell'interesse della comunità di Torretta. Alla base della creazione di un impianto in loco saranno i fondi europei disponibili allo scopo. Anche in questo caso il progetto vede una novità rispetto alla raccolta differenziata, disinnescata dalla capacità dell'impianto di separare gli scarti al momento e per i costi dell'energia utile al funzionamento che tramite lo sfruttamento di biogas potrebbe incidere sulla diminuzione del costo finale della spesa energetica del comune, lasciando al cittadino la possibilità di ripensare il suo rapporto con l'ambiente che lo circonda. Non ci si può fermare qui per convincere gli elettori. E si passa da un punto all'altro: recupero degli edifici a rischio; sfruttamento delle tecnologie di autosufficienza energetica per gli edifici pubblici come le scuole, ad esempio; rimediare alle deficienze della viabilità; rinnovo dello spirito dei cittadini a partecipare alla vita pubblica verso l'ideale di un comune a misura d'uomo. Guardando ad una generazione che tra poco dovrà affrontare i problemi di ogni giorno. Coinvolgendo chi ha deciso di fare di Torretta un nuovo luogo per vivere e vincere l'apatia dei cittadini.
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Piccoli contadini crescono di Iolanda Aiello
Un laboratorio botanico per scoprire il fascino della terra e dei suoi doni. Un vero laboratorio botanico, un giardino dove i più' piccoli potranno sperimentare in tutte le sue fasi, l'arte e la magia dalla coltivazione e gestione di un orto in modo naturale e senza alchimie. Tutto questo e' stato possibile grazie disponibilità' di un privato, il Signor Rocco Longo, che ha concesso in uso gratuito un suo appezzamento di terreno, un giardino già' ricco di ulivi sovrastato dalla spettacolare parete rocciosa che incornicia Capaci e Isola delle femmine.
Il progetto, inaugurato domenica 28 aprile, rientra nelle attività' educative del progetto intitolato "uno scrigno in ogni favola" dell'associazione MOSAICANDO, attività' che mirano a sviluppare nell'individuo il senso dello spirito associativo e del rispetto reciproco. Ad anticipare la prima irrigata e' stata l'acqua benedetta di Don Pietro Macaluso, a seguire si e' dato il via alla messa a dimora delle piantine di ortaggi di stagione, il tutto tra canti e balli e degustazione di prodotti tipici. Tra i presenti, tutti coloro che hanno reso possibile il progetto: il Pres. Codifas Ambrogio Vario; il Pres. dell'Ass. Mosaicando Giusy Careri; la psicologa dell'Ass. Mosaicando Dott.ssa La Russa. Lorto e' disponibile a chi lo vorrà' visitare
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di Vito Pipitone
C A R O P A P À
Aspetta… calma, senza fretta la vita non è sempre un telenovela, storiella o barzelletta, te lo può dire chiunque, chi più ne ha più ne metta. Comunque vada questo testo, rimarrà sempre maledetta ma benedetta, dal Signore che si prende sempre il più bel fiore senza rancore, senza motivo, senza giustificazione della sofferenza di una ferita aperta col dolore che lo calpesta. Pensieri, ricordi ritornano in testa, come un album immaginario con ogni momento a scelta e giorno dopo giorno sei sempre li a sfogliare, perché impossibile cancellare ma avvicinare la tua anima alla rassegnazione della comprensione, che questa è la nostra sorte: dopo la vita c'è la morte. E se assisti alla scomparsa di qualcuno devi essere forte, perché è come avere dentro un buco enorme, un dilatatore nel cuore. Un bacio, un ultimo abbraccio, lo desideri così tanto da diventare pazzo, ti viene da piangere ma hai esaurito le lacrime versate su momenti passati,
allora è ora di rimboccarsi le maniche ispirandosi a scene magiche, come la sua immagine che ti guarda da lontano danzando, sulle nuvole tuonando, forza nel tuo cuore come un fulmine. Caro Papà non ti potrò mai essere abbastanza grato per farmi affrontare questa realtà abbastanza preparato, mi hai allenato mentalmente, fortificato interiormente e non per niente queste parole non le rimo ma le esprimo fieramente. Ti voglio bene La tua mancanza si sente.
Tantissimi auguri al piccolo Alberto per il suo 1° compleanno, da nonni, zii e cuginetti. Ti vogliamo un mondo di bene!!!
L A P A S T A D IZ U C C H E R
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A s c u o l a d i . . . P a s t i c c e r i a
Per decorare le Vostre torte... 30 gr di acqua 15 gr di burro 20 gr di glucosio 30 gr di miele 2 fogli di gelatina
di Enzo Pellerito
Procedura: far bollire e versare in planetaria, aggiungere 500 gr di zucchero impalpabile poi colorare a piacere. Buon lavoro!
BAR - PASTICCERIA - GELATERIA - ROSTICCERIA
CORSO ITALIA, 123 - CARINI (PA) TEL. 091 8669430
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S O C I E T A ’ Alessio Giandomenico Mameli Salvatore Biundo
C H E C O S ’E ’I L G A Y P R I D E Gli esempi di Sicilia e Sardegna
Il giorno internazionale dell'orgoglio omosessuale, bisessuale e transessuale è il 28 giugno, in commemorazione della prima rivolta, scoppiata nel locale newyorkese “Stone-wall Inn” il 28 giugno 1969, condotta da omosessuali, bisessuali e transessuali, che poi si diffusero per le strade di New York per protestare contro le angherie e i soprusi perpetrati dalla maggioranza e, in suo nome, dalle forze dell'ordine, ai danni della comunità GLBT (cioè dell'insieme di persone omosessuali, bisessuali e transessuali). Qualche sito sul primo gay pride: http://www.gay.tv/news/attualita/la-rivolta-distonewall-19692009-40-anni-dopo-la-notte-che-hacambiato-la-storia-del-movimento-lgbt http://it.wikipedia.org/wiki/Moti_di_Stonewall http://www.arcigaymilano.org/crono/sezione.asp?I DEvento=410&sez=Movimento+GLBT&sotto=Storia La ragione d'essere del gay pride, oltre a quella di manifestare la propria differenza e farne motivo di festa e di rivendicazione di diritti, ancora oggi sta nel mostrare a chi ignora o finge di ignorare il fatto che in natura esistono anche persone di orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale e che queste persone, come tutte le altre, hanno dei diritti che vanno riconosciuti dal Parlamento e dal Governo italiano senza indugi ed esitazioni di alcuna sorta. Con la vita delle persone non si tergiversa né si scherza. Nonostante il nome della manifestazione (“gay pride”, cui però si sta affiancando sempre di più l'uso della parola “pride”, senza accompagnarla alla parola “gay”), va precisato che a tale evento non partecipano solo le
Gay Pride Palermo 2012
Gay Pride Palermo 2012
persone omosessuali (gay e lesbiche) ma anche bisessuali, transessuali, nonché le persone eterosessuali che non nutrono pregiudizi verso le persone di altro orientamento sessuale o identità di genere e che partecipano perché amano gli eventi festosi o perché curiosi e desiderosi di capire e scoprire la cosiddetta “altra sponda”. L'evento è organizzato in varie date comprese tra il mese di giugno e di luglio, dalle Comunità LGBT delle rispettive città e regioni, per mettere in evidenza la disparità di trattamento giuridico (per esempio non possono sposarsi o comunque essere riconosciuti dallo Stato come coppia con tutti i diritti legati a detto riconoscimento) che subiscono queste persone che quotidianamente vedono lesi o non riconosciuti diritti che dovrebbero essere universalmente tutelati specialmente in quelli che sono gli Stati più moderni, evoluti e democratici. Sarebbe opportuno prendere esempio da alcuni stati degli USA (essenzialmente quelli del New England, più lo stato di Washington, l'Iowa e in parte anche l'Oregon e la California), e per citare alcuni stati europei, dalla Danimarca (che riconosce le coppie omosessuali già dal 1989, sia pure solo con le unioni civili), dalla Spagna (che ha esteso, durante il governo di Josè Rodriguez Zapatero, il matrimonio civile alle coppie omosessuali), dalla Francia (che lo ha fatto proprio in questo anno), dal Regno Unito (che lo sta per fare), da Israele (che pur non riconoscendo per nessuna coppia il matrimonio civile, riconosce pari diritti e doveri anche alle coppie omosessuali), eccetera. Un grosso ostacolo, comunque da abbattere, ad ogni costo, è la religione e l'uso strumentale che si fa di essa per legittimare i propri pregiudizi contro l'omosessualità e la transessualità. Le religioni riconoscono come “naturali” solo le persone con orientamento sessuale eterosessuale e con un'identità di genere coerente con il proprio
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sesso anatomico, mentre tutti gli altri individui, per esse, sono quasi da considerare non appartenenti alla specie umana, sono extraterrestri, indemoniati, malati da curare, esseri contro natura, depravati, criminali, soggetti da eliminare o da discriminare e da tenere nascosti (nella migliore delle ipotesi). Le religioni sono invenzioni umane e come tali riflettono tutte le imperfezioni di cui il genere umano è dotato, oltre ciò sono anacronistiche in molti loro aspetti ed insegnamenti. Le religioni non uniscono ma dividono le persone perché stabiliscono chi è fedele e chi è infedele e quale trattamento riservare agli infedeli: si può arrivare a gettare a terra i grattacieli con aerei di linea oppure si possono scatenare vere e proprie guerre sante. Molti omosessuali sono picchiati solo per il loro orientamento sessuale. Bisogna scegliere: o si sta dalla parte delle divinità e dei religiosi o si sta dalla parte delle persone e dei loro diritti. Le religioni tengono i fedeli al buio nelle tenebre dell'ignoranza e ciò al fine di poter meglio dirigere le masse a loro piacimento. La religione è una visione limitata dell'esistente. Culture diverse dalla nostra (cultura occidentale) presentano numerose diversità. Le religioni non ve le fanno conoscere perché rischiano di perdere consenso e con esso i fedeli e in ultima analisi il potere. Il mondo è bello perché vario, perché diverso; provate ad immaginare un mondo uniforme, dove tutto è uguale e tutti sono uguali, che mondo sarebbe? Le persone sono tante e s o n o d i ve rs e : d i c i a m o n o all'omologazione e si alla diversità. Per quanto riguarda la famiglia è sbagliato parlare di una sola famiglia. In senso estensivo tutta l'umanità è una grande famiglia. Non esiste la famiglia ma una pluralità infinita di famiglie composte non solo da persone di sesso diverso ma Gay Pride Palermo 2012 anche da persone dello stesso sesso. L'attuale mancato riconoscimento di questa realtà, in Italia ma anche altrove dove l'ingerenza delle religioni - in senso negativo - sulla politica e quindi sulla legislazione è notevole, è dovuta alla religione: dobbiamo scardinare il pensiero religioso per permettere alle persone di acquisire consapevolezza della molteplicità della realtà: la diversità esiste e bisogna riconoscerla. Il Gay Pride è quella manifestazione in cui si cerca di veicolare un messaggio: esistiamo pure noi anche se voi non volete e fate di tutto per non riconoscerci. Il prossimo mese di giugno, esattamente giorno 22, a Palermo si terrà il Gay Pride Nazionale, cioè (solitamente) il gay pride più importante tra quelli organizzati, in Italia, da Arcigay. L'anno scorso si è tenuto a Bologna, ma
praticamente ogni anno si svolge in una città diversa. Su Palermo, dal 14 al 23, confluiranno persone da tutta Italia! Sarà un periodo di festa. Contribuiscono alla realizzazione dell'evento assieme al Comitato Palermo Pride (comitato ospitante e organizzatore): Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit (Movimento italiano transessuali). Il Palermo Pride 2013 gode del patrocinio del Comune di Palermo nonché di quello della Regione Sicilia. Per informazioni: http://palermopride.it/2013 http://livesicilia.it/2013/03/16/ecco-il-palermopride-2013-orlando-sara-un-grande-evento_281888 Il 29 giugno, invece, ci sarà il Sardegna Pride, a Cagliari. L'anno scorso, il 30 giugno, ci fu il Cagliari Pride, cui parteciparono ben 6000 persone (tante, se rapportate alla popolazione sarda). Quest'anno, l'associazione ARC (l'associazione GLBT di Cagliari) organizza un pride ancora più grande, che coinvolge anche il Movimento Omosessuale Sardo (l'associazione GLBT con sede a Sassari) e altre associazioni (tra cui La “Centro di documentazione delle donne” di Cagliari). Il Pride di Cagliari si inserisce in una lunga serie di iniziative culturali che iniziano con la giornata mondiale contro l'omofobia (17 maggio) e il giorno dell'orgoglio omosessuale (il 28 giugno). Arc, in questo arco temporale, presenta la Queeresima, composta, oltre che dalla fiaccolata contro l'omofobia e la Pride parade alla fine, anche da convegni, presentazioni di libri e una rassegna cinematografica. Noi abbiamo scelto il nome "Queeresima" con riferimento non tanto alla Quaresima, ma al suo significato etimologico (“quadragesima dies”). Quaresima deriva da "quadragesima" che vuol dire "quarantesima" in latino. Della Q u a re s i m a , co m e e ve nto religioso, non ce ne importa niente. E' un fatto che riguarda i cristiani. La Queeresima è solo la quarantina di giorni di cultura Queer, svolta (per la prima volta) a Cagliari dal 17 maggio al 30 giugno 2012. Noi ne siamo fieri. Noi facciamo cultura, i neofascisti invece creano solo ignoranza e discriminazioni, odio e violenza. Purtroppo c'è stato chi addirittura ha sostenuto che ci fosse dietro lo zampino di Belzebù! Per informazioni, si consultino i siti: http://www.queeresima.it http://www.asssociazionearc.eu Chi è interessato e desidera approfondire l'argomento, oltre a poter trovare tantissimo materiale su Internet, può leggere la nota Che cosa chiediamo con il Gay Pride: h t t p s : / / w w w. f a c e b o o k . c o m / n o t e s / a l e s s i o giandomenico-mameli/che-cosa-chiediamo-con-il-gaypride/434036646636700
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IT E R M I N II N U F O L O G I A
A B D U C T I O N
Lo scorso mese ho iniziato a spiegare cosa è un rapimento alieno (quello che in gergo ufologico viene definita un'abduction) ora aggiungerò alcuni piccoli particolari. Rimando però il grosso delle informazioni al convegno che io ed il mio gruppo terremo in data 19 maggio 2013 (probabilmente alle 16:00) al castello baronale di Carini; in loco spiegherò in dettaglio questa tematica molto complessa e sarò quindi a disposizione del pubblico sia per rispondere alle domande sia per prendere atto di eventuali testimonianze. Il convegno è aperto al pubblico e totalmente gratuito, ci sarà anche una pausa caffè probabilmente offerta da un bar. Prima di entrare nel vivo dell'articolo, tengo a spiegare una importante nozione linguistica riguardante le italianizzazioni della parola abduction. In Italia, abbiamo due parole utilizzate in campo medico per indicare il movimento di un arto, se questo viene allontanato dal corpo si dice abdotto, se questo viene riportato verso il corpo si dice addotto; questi termini molto simili a quello americano, vengono utilizzati in gergo ufologico spesso in modo scorretto. Quando si vuole indicare un rapimento alieno, è d'obbligo dire abdotto, ovvero allontanato, la persona che ritorna a casa è invece addotta, quindi seppur entrambe le parole siano corrette, indicano due fasi differenti dell'evento. Siccome nella maggior parte dei casi si parla dei momenti che si susseguono all'atto forzato della presa di un individuo, fino alla conclusione del rapimento stesso, mentre il termine addotto è corretto solo se vogliamo parlare del momento in cui esso viene riportato al luogo di rapimento, o quando esso si ridesta, ne consegue che il termine più idoneo ad indicare un rapimento è abdotto. Il primo rapimento alieno di epoca moderna è quello di Antonio Villas Boas, rapito una notte in cui egli si trovava a compiere il lavoro di fattore da solo, l'evento si è verificato in Brasile nel 1957, per la prima volta si parla di prelievi forzati ed ibridazione della specie umana con quella aliena. Il secondo caso importante (che è anche quello più studiato della storia) è quello dei Coniugi Barney e Betty Hill entrambi forzatamente prelevati dalla loro auto nel 1961 negli Stati Uniti al confine con il Canada; secondo la loro testimonianza, tale esperienza li avrebbe portati addirittura a visionare tra le altre cose- anche dati storici dell'umanità e della razza extraterrestre che li avrebbe rapiti. Il terzo caso è quello più famoso di tutti per via del film “Bagliori nel Buio”, che vede protagonista il boscaiolo Travis Walton ed una serie di suoi colleghi di lavoro ed amici, testimoni nel 1975 del suo rapimento in una foresta degli Stati Uniti. Quello invece dell'italiano Pier Fortunato Zanfretta è il caso più studiato e famoso della nostra nazione, il metronotte subì diversi rapimenti tra il 1978 ed il 1981 e annovera più testimoni di ogni altro evento di abduction del mondo. Nel 1989 si verifica invece il caso di Linda Cortile che fa il giro del Mondo, addirittura tra i testimoni oculari ci sarebbe il Segretario dell'ONU Perez De Quellar. Linda è una casalinga sposata e con figli, viene prelevata dagli extraterrestri e fatta fluttuare fuori dalla finestra di un grattacielo nel centro di New York davanti agli occhi esterrefatti del Segretario Onu e delle per-
sone che lo accompagnavano. Un altro caso famoso per gli ufologi ma non al grande pubblico è quello di Kathie Davis (anch'esso avvenuto negli USA) una casalinga con due figli di cui ci parla tantissimo il grande ricercatore defunto Budd Hopkins in uno dei suoi più famosi libri “Intruders”. Tutti questi casi sono stati documentati e sono ufficialmente accettati dalla comunità di studi ufologici internazionali, i soggetti sono stati sottoposti ad ipnosi regressiva, sono inoltre stati fatti test e visite mediche che ne hanno accertato non solo la sanità mentale ma un'intelligenza al di sopra della media. Ci sono molti casi famosi a cui potremmo accennare, ma lo spazio per parlarne è limitato ed alcune cose le approfondirò al convegno prossimo venturo. Sulla tematica dei rapimenti alieni vi sono molte teorie, alcune verosimili, altre assurde, ma tra di esse talune emergono più di altre e sono supportate da prove significative e non solo testimoniali, inutile dire che per studiare questi casi bisogna dare un certo peso alle testimonianze stesse, all'interpretazione di alcuni presunti sogni e, qualora sia possibile, a sedute di ipnosi regressiva, accertamenti medico sanitari, test psicologici, ecc.. Sarebbe opportuno che tali esami venissero eseguiti da un professionista che però non fosse prematuramente messo al corrente del motivo delle indagini, questo fattore è importante al fine di evitare che possano sorgere pregiudizi nei confronti del paziente, e soprattutto che l'ipnotizzatore non influenzi in alcun modo il test; è altrettanto importante che il ricercatore ufologico sia accettato alle sedute di ipnosi e possa, qualora sia necessario, intervenire in essa; in ogni caso un testimone non deve mai subire suggestioni o pressioni, , le informazioni che rilascerà devono fluire spontaneamente e successivamente devono essere discusse con il soggetto risvegliato. In nazioni come la Cina, alcuni abdotti vengono presi in studio da organismi statali o comunque con fondi pubblici, in queste nazioni viene anche utilizzata la macchina della verità per lo studio dei casi, quest'ultima sperimentazione ha portato ad interessanti risultati, è infatti emerso che gli abdotti non mentono, ed addirittura ci sono casi importanti e famosi in studio da 10-15 anni, che vengono considerati un dato di fatto e non un presunto evento. Anche negli Stati Uniti e nel Regno Unito i casi di abduction vengono presi molto in considerazione, vengono studiati e vengono descritti minuziosamente in resoconti e libri, certo anche negli USA gli psicologi e gli psichiatri con scarsa apertura mentale affibbiano agli individui abdotti sindromi inesistenti o schizofrenia latente, ma uno dei Paesi dove meno bene viene affrontato il problema, è proprio l'Italia dove l'ufologia più diffusa non tiene nemmeno in considerazione alcuni importanti fattori legati alla casistica internazionale e gli studi di ricercatori stranieri; l'unica considerevole ricerca in tal senso nel nostro Paese, è stata condotta da Corrado Malanga le cui idee e teorie a parer mio sono in gran parte discutibili, ciò non toglie che nel suo lavoro, siano presenti molti interessanti spunti, approfondimenti e novità che potrebbero arricchire di particolari gli studi sulle abduction.
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I l P a e s e d e l m e s e
B E L M O N T E M E Z Z A G N O “U Mizzagno"
Belmonte Mezzagno fu fondato da Giuseppe Emanuele Ventimiglia, Principe di Belmonte, nel XVIII secolo. Oggi è un comune di 11.000 abitanti distante dal capoluogo circa 13 km. Il suo territorio fa parte del SIC (Sito naturalistico di Interesse Comunitario) denominato “Monte Grifone”. Il paese è circondato da diversi rilievi, che contribuiscono a dargli una forma di anfiteatro naturale, tra questi troviamo pizzo "Belmonte" da cui prende il nome. Diverse sono comunque le teorie dell'origine del nome: - La prima deriva appunto dall'omonimo pizzo Belmonte che sovrasta la città; - la seconda, un po' leggendaria, è quella che fa risalire il nome alla parola “mezz_agno”, ovvero mezzo agnello che i contadini pagavano al principe ogni anno per avere in enfiteusi le terre da coltivare; - la terza, è dovuta alla posizione geografica della cittadina, che probabilmente significherebbe terra di mezzo o territorio situato fra diverse valli o ancora a mezza altezza. Il centro sorge fra brulli rilievi, su un'area attraversata da due torrenti; i principali prodotti agricoli sono cereali, olive, frutta e uva da mosto. Attivo è l'allevamento di bovini, di suini e di ovini. Il paese è noto per le sue produzioni alimentari tradizionali: i formaggi pecorini e caprini e il miele, in particolare quello di Sulla e di Eucalipto. Il settore artigianale vanta un'antica tradizione nella produzione di strumenti musicali e nella ebanisteria, infine negli ultimi anni ha avuto sviluppo il settore terziario e industriale: quest'ultimo consiste principalmente nelle aziende specializzate in ceramica e nell'utilizzo e raffinazione di materiali estratti a fini edilizi, dove vi è la presenza di una particolare onice. Nel patrimonio artistico del paese troviamo: - La chiesa Madre, sita nella piazza principale del paese dedicata al S. S. Crocifisso, nella quale, artisticamente, è da notare il prospetto imponente, con una bella e originale scalinata a due braccia che si rifà ai temi del
tardo barocco. All'interno si possono ammirare: sull'altare maggiore il grande Crocifisso, donato dallo stesso Principe Ventimiglia, scolpito in legno di cipresso, che esprime una commovente e composta drammaticità, nelle pareti laterali i due altari sui quali si trovano due grandi tele raffiguranti Santa Rosalia e la Sacra Famiglia entrambe attribuite al Novelli. - la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, con l'attiguo convento delle Suore Francescane di Madre Maria di Gesù Santocanale; Altre chiese rilevanti sono la cappella del Rosario e la chiesetta della Madonna dei Poveri. Oltre le chiese vi sono altri monumenti che nel suo insieme costituiscono interessanti attrattive per i visitatori, tra i quali spiccano: - Lo Stagnone, importante opera idraulica del XVIII Secolo. Serviva per approvvigionare il paese. Oggi è un vano libero di 350 m² restaurato dal Comune, in futuro dovrebbe ospitare il Museo Etnoantropologico dell'Acqua, intitolato al giudice eroe e vittima della mafia Paolo Borsellino, le cui radici passano da Belmonte Mezzagno che vide i natali della propria madre. - Abbiviratura vecchia è una fontana che risale al 1902, sita in piazza Tenente Chinnici ;
- La Villa comunale dedicata a Madre Teresa di Calcutta; - Il "Baglio" - la "casina" del Principe - i murales - le ceramiche di via Fani. Per finire, e per gli amanti della speleologia, nel territorio sono presenti diverse grotte di origine carsica, con le particolari formazioni di stalattiti "inverse" e stalagmiti: Antro scala dei Muli - Grotta dei Laghetti - Pozzo Fiandra - Pozzo Landro - Sette Camere - Zubbietto Zubbio. Tradizioni locali diverse sono le manifestazioni folkloristiche e religiose presenti nel paese durante
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l'anno tra queste meritano particolare atte n z i o n e l e seguenti : - la Vampa di San Giuseppe, che ha luogo ogni anno alla vigilia del 19 marzo e viene organizzata dall'omonima confraternita e c o n s i s t e nell'accensione di una catasta di legna piazzata al centro di piazza Mazzini dove, durante il rito, La “Casina” v e n g o n o pronunciate delle invocazioni in lingua siciliana locale rivolte al Santo come omaggio devozionale finché la catasta non viene completamente consumata dal fuoco; - Calvario di Gesù Cristo. Si effettua ogni anno ai primi di maggio e si tratta di una vera e propria escursione di tipo alpinistico data la natura impervia del Monte, sul quale si trovano 13 cappelle che fungono da tappe della Via Crucis di Nostro Signore. Altri due pellegrinaggi tradizionali presenti nel corso dell'anno sono: quello del 7 Ottobre diretto verso la Cappella del Rosario e quello diretto alla Chiesa della Madonna dei Poveri in maggio. - Settembre in festa: dove durante tutto il mese si svolgono varie attività culturali, rassegne teatrali, tornei sportivi amatoriali, mostre e serate musicali. - Nella prima settimana di ottobre, ed esattamente quella che comprende la festa di San Francesco d'Assisi, è ormai tradizione portare i propri animali domestici alla celebrazione della Benedizione degli Animali, evento che riscuote grande apprezzamento in particolare da parte dei più piccoli. Per finire molto caratteristiche sono le novene che precedono le festività dell' Immacolata e del Santo Natale, nelle varie chiese belmontesi, dove vengono eseguiti dei lunghi canti religiosi dialettali molto caratteristici prima delle relative messe. In paese vi sono molte Confraternite tra le quali una molto folkloristica è la Confraternita del Crocifisso (denominata pure I Fratelli r'u Signuri ) i quali hanno il compito particolare di presiedere ad alcuni momenti religiosi della Settimana Santa in parrocchia, vestiti con gli abiti tradizionali della confraternita ed indossando un cappuccio appuntito che ricopre interamente il volto. Una altra figura caratteristica del paese sono i Tamburinai, che hanno il compito di annunciare con la loro presenza, determinandolo, i vari percorsi processionali. Il cinema a Belmonte Negli anni sessanta Belmonte conobbe quello che può
essere definito il "miracolo economico belmontese". Furono anni in cui oltre il boom nel settore edile il paese attraversa un periodo di benessere e prosperità. Oggi purtroppo quegli anni sono lontani. Belmonte così come tantissimi comuni siciliani e del Sud dell'Italia vive in un periodo di grave crisi economica che ha fatto crescere il fenomeno emigratorio ed è proprio in quel periodo che alcuni angoli del paese sono serviti come scenari in alcuni film tra questi particolare attenzione merita il film “Gelosia”, tratto dal romanzo “Il marchese di Roccaverdina”, con Erno Crisa e Marisa Belli girato nel 1953 da Pietro Germi ed il film “Il Mafioso”, con Alberto Sordi e Norma Be Personalità legate a Belmonte Mezzagno - Giuseppe Emanuele Ventimiglia. Principe di Belmonte, ha fondato la Chiesa Madre e costruito lo Stagnone ; era uno dei personaggi più influenti della Corte di Carlo III e successivamente di Ferdinando di Borbone. Egli si dedicò personalmente al popolamento di Belmonte. Grazie alla sua politica dai centri limitrofi al feudo del Minzagno cominciarono ad arrivare molti contadini desiderosi di ottenere dei terreni a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle dove si trovavano; - Giuseppe Benigno. Patriota (1819 - 1860) - nato a Belmonte Mezzagno. - Francesco Ciancimino. Commendatore (1893 -1982). Fu Direttore Generale del Tesoro, due volte Capo di Gabinetto nel Ministero del Tesoro - Direttore Generale Cassa Depositi e Prestiti, Direttore Poligrafico di Stato, firmando le Banconote dell' epoca. - Gaetano Allotta. Saggista Italiano – Intendente di Finanza a riposo - giornalista e pubblicista, ha svolto un' intensa attività saggistica, ha ottenuto diversi riconoscimenti tra qui il premio alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Global 500 Roll of Honour delle Nazioni Unite, il P r e m i o Taormina, ha avuto due Onorificenze, C ava l i e re d i Lo Stagnone Gran Croce dell'ordine al merito della Repubblica Italiana, Cavaliere di grazia magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta. - Franco Romano. Giudice è stato Segretario Generale del Consiglio Superiore della Magistratura e presidente del Tribunale di Palermo. - Italo Mazzola.(1929 - 2007) Politico e Sindacalista Deputato Parlamentare dal 1968 al 1972. - Giovanni Avanti. Politico, attuale Presidente della Provincia di Palermo. - Francesco Saverio Romano. Politico. È dal 2001 deputato al Parlamento, è stato sottosegretario al lavoro e Ministro dell' Agricoltura nel Governo Berlusconi.
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MAG2013 ilvespro | 41 F i l i p p o M a n n i n o
L A F E S T A D IL IS C H E T T IR A P P R E S E N T A E R R A S I N I U N E V E N T O U N I C O A L M O N D OT
Un evento quest'anno che ha visto la partecipazione attiva di diversi attori nel supporto alla festa con un unico protagonista “li Schietti”.
Domenica 31 marzo scorso la piazza Duomo di Terrasini era davvero piena di spettatori. Questa è di fatto la prima festa di li schietti ad essere svolta in piazza, dopo la profonda trasformazione che la piazza stessa ha subito. L'assessore al turismo Carlo Favazza si dichiara contento per l'esito della manifestazione: “Credo si possa dire che la gente sta partecipando alla manifestazione!! Anche sabato scorso con i bambini, abbiamo avuto un ottimo weekend in cui abbiamo ricevuto tanti complimenti da parte di tutti. Oggi è la festa dedicata ai grandi e ci rende felici vedere tanta gente che si diverte nell'ammirare uno spettacolo unico al mondo nel suo genere. Abbiamo cercato di coinvolgere davvero tutti coloro che hanno voluto contribuire alla buona riuscita della festa, che ringrazio sentitamente, la Protezione Civile, il corpo dei Vigili Urbani, la Pro Loco di Terrasini ed i Comitati per rendere al meglio la giornata ”. Il rappresentante del gruppo Folk, Salvatore Carbone, dichiara: “Quest'anno a Terrasini abbiamo avuto la possibilità di portare ben quattro gruppi, le stelle del Garibaldi di Raffadali, i Picciotti da Purtedda di Agrigento, il Tara Ta Ta di Casteltermini ed il gruppo Camastra di Messina. Questa di Terrasini è una gran bella manifestazione all'altezza della situazione, perché c'è un coinvolgimento da parte delle istituzioni ed anche della cittadinanza, che è intervenuta a vedere
in massa sia i gruppi sia anche tutta la cerimonia della manifestazione. Complimenti davvero a coloro i quali hanno organizzato l'evento! Certo in tempi di crisi, che è ovunque, con i gruppi folk si svezza la crisi invitando la gente a scendere in piazza, mettendo un po' di economia in moto. Magari questo esito potrà essere di buon auspicio per il futuro. Almeno in questi momenti di serenità di Pasqua godiamoci qualcosa di folcloristico! Questi sono eventi che abbiamo ereditato dai nostri antenati e abbiamo il dovere di portarli avanti, che è la cosa più giusta ”. Andrea Cracchiolo, vice presidente del comitato Schietti di Terrasini, esprime il suo parere su come si è svolta la festa: “Non me lo sarei mai immaginato! Oggi stiamo vedendo una bellissima festa, grande e calorosa. Un grazie va rivolto all'assessore Favazza, che ha contribuito a portare un rinnovamento, dato che io non ricordo mai a Terrasini una sfilata così bella e ben organizzata! Anche la cavalcata dei cavalli è stata molto apprezzata, grazie al sindaco Massimo Cucinella. Un grazie anche al presidente Pietro Lo Cricchio ed a tutto il Comitato! Sono orgoglioso del positivo esito di questa manifestazione! Personalmente seguo la festa di li Schietti da quando avevo 16 anni, oggi di anni ne ho 63, e siccome a me piace questa festa, unica nel suo genere in tutto il mondo, sono orgoglioso della sua riuscita. Inoltre è seguita da persone appassionate che continuano a tramandarla e di questo sono contento!”
continua...
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V O G L I A M O P R O M E S S E E L E T T O R A L IO C O N C R E T E Z Z A ? Cari lettori, mentre leggiamo queste righe c'è chi continua a muovere i passi verso le prossime elezioni amministrative di Cinisi. L'attuale amministrazione Palazzolo, che ormai ha fatto il suo tempo, lascerà di certo un segno tangibile nella storia del nostro paese. Bisogna ricordare che l'odierna amministrazione, eletta con liste civiche, è succeduta dopo un periodo di Commissariamento amministrativo, che ha visto come obbiettivo l'approvazione del tanto atteso Piano Regolatore Generale (P.R.G.) ancora oggi inchiodato al palo. Le campagne elettorali del 2004, bandivano: la realizzazione di ricorsi vari contro l'attuale P.R.G.; la realizzazione di nuovi sistemi viari per lo sviluppo del territorio di Cinisi; si millantava l'inadeguatezza del progettista incaricato dall'Assessorato Territorio ed Ambiente, certa architetto Marino; si puntava allo sviluppo Turistico del territorio; si affrontavano temi, mai concretamente risolti, quali quelli della questione dello sviluppo e rivalutazione del territorio montano di Cinisi; si doveva dotare il territorio di Cinisi di parcheggi pubblici, che certamente avrebbero generato sviluppo; si doveva dare supporto alle aree Artigianali e Commerciali, cui questo P.R.G. prevede; i politici dell'epoca argomentavano sullo sviluppo che il nuovo sistema, per l'epoca, cioè l'attuale sistema ATO di raccolta rifiuti e gestione rete idrica, avrebbe portato a Cinisi e tante altre ragioni che voi attenti lettori sicuramente porterete in ricordo. Fatto sta che dal 2004 ad oggi di quel P.R.G., discutibile senza dubbio, in quanto potenziabile, soltanto poco o nulla è stato attuato. C'è da dire che il P.R.G. è un piano che individua le potenzialità del territorio per il bene della collettività e non per i pochi eletti. Ancora oggi, nel 2013, fare rispettare le Leggi dello Stato è cosa ardua!!? Anzi, si cerca di ostacolare chi a queste fa appello. Ma di cosa stiamo parlando!!? Certamente questa non è la democrazia che ci vantiamo di insegnare ai nostri figli!! In quel P.R.G. erano previste strade e non sono state realizzate!! Vero è che la Via del Mare è una bellissima opera, ma ha contribuito a mantenere il territorio non in Sicurezza ed in uno stato di degrado, di certo non a favore dello sviluppo Turistico!! Qualcuno ricorderà i pannelli illustrativi di come doveva essere realizzata quell'opera. In quel P.R.G. erano previsti parcheggi pubblici e non sono stati realizzati!! Anzi in quelle aree oggi sorgono case. Alla faccia della lotta all'abusivismo edilizio!! Si millantava che le logiche clientelari dovevano appartenere ormai al passato, cosa che non è successa in quanto ancora oggi questo sistema è vivo e vegeto!! Quindi di cosa volete si discuta nella prossima campagna elettorale? La parola a voi cari elettori!! Certamente in un periodo di revisione della spesa (o spending review) bisogna fare i conti con un bilancio in
cui le spese sono maggiori delle entrate. Un esempio di spesa eccessiva sembra essere quella del così detto, da come si legge nella determina n. 496 del 24/04/2013, impegno di spesa per manutenzione e gestione impianto di illuminazione pubblica, e determina n. 517 del 02/05/2013, liquidazione fattura n. 1330010823 del 28/02/2013 dell'importo mensile di €. 20.735,55 compresa IVA al 21%. Cioè signori qui stiamo parlando di circa € 248.826,60 l'anno e nessuno è indignato!! Ma che ruolo hanno i Consiglieri Comunali? Di certo si ricandideranno!! Tante sono le spese che potrebbero essere riviste per garantire: servizi alla collettività, lavoro ai dipendenti pubblici ed innescare sistemi virtuosi di appalti pubblici per lo sviluppo e la crescita!! Invece pare sempre più che rimaniamo aggrappati alle logiche clientelari!! Fin quando ci manteniamo ancorati alle prossime elezioni con la speranza di soddisfare il proprio tornaconto individuale, le cose non cambieranno tanto rispetto ad oggi!! Forse che, nelle prossime tornate elettorali, si dovranno affrontare temi importanti per il nostro futuro, come la stabilizzazione del 60 % circa dei dipendenti comunali di Cinisi!!? Ma dove si troveranno i soldini? Forse che si dovrà affrontare il tema di come stabilizzare il sistema dei rifiuti, che ci metterà sempre più economicamente in ginocchio? Sapere come sarà gestito, da chi e con quali mezzi è cosa ardua e rischiosa!! Forse che si dovrà concretamente risolvere la questione del depuratore e della rete idrica e fognaria? Altri temi questi sempre aperti e mai risolti!! Di certo, cari elettori, ne vedremo delle belle!!
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C A R I N IC O M A N D A N E L K A R A T E E S O R D I E N T I Lo scorso 14 aprile si è s v o l t a a Siracusa, presso il palazzetto dello sport della omonima cittadella sportiva, la fase Regionale di qualificazione al Campionato Italiano Karate “Esordienti B” di “Kumitè” Maschile e Femminile. Hanno partecipato a questo evento tantissimi atleti provenienti da tutta la Sicilia e numerosa era la rappresentazione atletica partita da Carini, grazie all'Associazione Sportiva del Maestro di Karate Macello Iraci che con i suoi atleti ha ottenuto uno splendido secondo posto societario. Infatti dopo svariati ed emozionanti incontri si sono qualificati i seguenti atleti che hanno meritato l'accesso al Campionato Italiano che si terrà ad Ostia presso il Pala-Filkjam nei prossimi 1 e 2 Giugno 2013: Categoria 56 Kg maschile (giunto al primo posto): di Paolo Gianluca (campione regionale) Categoria 56 Kg maschile (giunto al secondo posto): Baiada Paolo (vice campione regionale) Categoria 56 Kg Femminile (giunta al secondo posto): Pecoraro Teodora (vice campionessa regionale) Gli altri atleti partecipanti: Balsamo Angelo (cat. 56 Kg), Cangelosi Giuseppe (cat. 63 Kg), Cucuzza Luca (cat. 56); Galluzzo Gianluca (cat. 50 Kg), hanno ottenuto piazza-
menti a partire dal 7° posto contribuendo a far guadagnare punti utili alla società. Agli atleti che parteciperanno al campionato italiano i migliori auguri da parte di tutti!
T e n n i s t a v o l o : M a n u e l M a n c i n i s e m p r e m e g l i o . Ottimo mese quello di aprile per Manuel Mancini, tesserato per la società TT Mazzola di Palermo. Nel campionato Regionale di serie C/2 la squadra, del quale è capitano, ha a g g i u n t o 2 importanti vittorie in casa ed a Marsala che hanno permesso di risalire la classifica in attesa degli ultimi 2 incontri per tirare le somme sull'annata sportiva. In entrambe le gare Manuel ha ottenuto 3 nette vittorie.
Dello stesso tenore l'andamento nei due tornei societari di 5^ ctg. disputatisi a Palermo : il 1° Memorial “Giacomo Rallo” del 14 aprile dove Manuel è giunto 2° ed il 9° torneo ASD TT Mazzola dove si è piazzato 1° battendo in finale il quotato Nicolini, dimostrando di avere progredito nella preparazione tecnica ed agonistica e principalmente di essere maturato. Un grande in bocca al lupo per il prossimo torneo individuale e di doppio che lo vedrà impegnato a Roma nei prossimi 18 e 19 maggio. Al prossimo mese per il compendio della stagione. (nella foto a lato: Manuel Mancini viene premiato dal tecnico Patrizio Mazzola)
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L o a b b i a m o V i s t o p e r v o i
F L I G H T
Robert Zemeckis, USA 2012
Ho visto questo film due giorni prima di prendere, in cattive condizioni meteo, un aereo per un paese dell'Europa del nord. Diciamo solo che la coincidenza non è stata delle più fortunate… Non voglio mettervi paura, ma la storia che racconta il film prende spunto dalla vicenda di un aereo di linea americano che, per un volo interno di quasi un'ora, durante il decollo in condizioni meteo turbolente, si trova ad effettuare un atterraggio d'emergenza. Comprensibile che mi sia portato dietro un po' di agitazione… Questo lungometraggio di Zemeckis, tuttavia, si fa apprezzare nonostante la tensione paurosa di cui ho già detto. Un guasto tecnico rende urgente un atterraggio di fortuna ma, soprattutto, mette alla prova la straordinaria abilità del comandante che è il contrario esatto di uno stinco di santo! Alcolizzato, fumatore incallito, ha trascorso una notte di sesso con una delle sue assistenti di volo e si è concesso persino droghe leggere e pesanti. Eppure, all'orario stabilito, tanto lui quanto la sua assistente, si presentano pronti per il decollo. Il comandante, impersonato dal sempre eccellente Denzel Washington, a tratti dorme ma quando arriva l'emergenza mostra una eccezionale lucidità, compie una manovra miracolosa e salva passeggeri ed equipaggio da morte certa, con la sola perdita di quattro persone in tutto. Tutto questo accade nei primi minuti del film che poi racconta la sua vicenda giudiziaria e la sua progressiva presa di coscienza. Inizialmente appare paradossale che un atto eroico gli costi il rischio della galera, ma via via il comandante si accorge di avere vissuto in una prigione impalpabile fatta di dipendenze e false illusioni. Quando infine arriverà il momento di mentire per salvarsi o dire la verità, sceglierà questa e, condannandosi in tal modo da sé alla galera, capirà di avere però raggiunto la libertà. Il film propone in sostanza una storia semplice, ma come tutti i film di Zemeckis (Ritorno al futuro, Forrest Gump, Cast Away, etc.), riflette sulle sfumature del “tempo” e della sua percezione. In Flight il tempo scorre attraverso la memoria, offuscata prima e lucida poi, di un uomo che in cielo è stato capace di un controllo di miracolosa abilità e che invece non aveva saputo mantenere in terra. Con un percorso inverso, dunque, la sua resurrezione sarà dal cielo alla terra.
MAG2013 ilvespro | 45 A n t o n i o O l i v e r i
L a F i a b a d e l m e s e
FABULONIA …“E' con profondo sdegno ed immenso rammarico che sono qui, ora, ad annunciare il Re senza sudditi!”... Così una voce flebile annunciò la probabile fine del piccolo regno. Re Stante era il sovrano di un piccolo regno ai confini della terra conosciuta e viveva in un castello enorme arroccato su un monte, al centro del regno di Fabulonia. La sua famiglia regnava incontrastata da più di mille anni ed egli condivideva il trono con la moglie Re-Gina. I due non avevano figli e questo perché Re Stante si era sempre rifiutato di dare un seguito al suo regno attraverso degli eredi. Dopo diversi anni di guerre e battaglie per la conquista delle terre confinanti, i sudditi, stufi dei modi autoritari e dispettosi del loro re, un bel giorno decisero di abbandonare Fabulonia, alla ricerca di fortune, al di là del mare. Rimasero soli, Re Stante, Re-Gina, ed un pugno di fedeli a difesa del castello. “Sire, Sire. Che faremo ora? Non è rimasto più nessuno”, esortò Mas-Tino, il più fidato dei servi del Re, rimasto tra gli ultimi alla corte di Fabulonia. “Oibò. Non lo so, Mas-Tino”, rispose ReStante, assorto dal mille pensieri. “Dovremo inventarci qualcosa. Gli altri ci hanno abbandonato ed io senza il mio popolo sono perduto. Oggi mi recherò sulle colline, per chiedere aiuto a MagoIago e capire se ci sono ancora speranze per noi. Le nubi si addensano minacciose sulle nostre teste e il nostro destino sembra segnato”. Come promesso, nel pomeriggio di quello stesso giorno, Re-Stante, sellò il suo docile cavallo bianco e al galoppo si diresse verso la capanna di MagoIago, in cerca di risposte su un futuro quanto mai privo di certezze. “Chi disturba il mio sonno”, esclamò il Mago nel vedere sull'uscio di casa il sovrano con un pugno di denari nella mano? “Mago-Iago, sono il Re di Fabulonia ed ho bisogno del tuo aiuto. I miei sudditi mi hanno abbandonato. Del resto non li biasimo. Sono stati anni di battaglie e di sconfitte ed il cibo scarseggia. Io ho esagerato e la mia sete di conquista mi ha rovinato. Forse hanno fatto bene ad andarsene e magari
prima parte
troveranno fortuna altrove”, disse il Re, con lo sguardo perso nel vuoto. “Queste monete d'oro sono per te.. Le avrai quando sarai in grado di dirmi che fine farà il mio regno e che futuro ci sarà per me e per mia moglie”. “Chi ti dice che io voglia aiutarti”? Rispose MagoIago, scoppiando in una risata sinistra, “Potrei.. ma non voglio i tuoi denari. Se lo farò dovrai cedere il tuo regno e scegliere un successore.” “Mi stai chiedendo una cosa sulla quale devo riflettere. Come posso su due piedi abbandonare il mio regno e scegliere un mio erede”, ribatté subito Re-Stante, sbalordito dalla richiesta. “Questo è quanto… Se vuoi il mio aiuto così è… altrimenti alza i tacchi e non farti più vedere”, sbottò Mago-Iago alquanto seccato. “Ok. Del resto è ora che io mi faccia da parte e dia la priorità al bene della mia gente”, continuò il sovrano. “Ho già deciso. Mi farò da parte… Il nuovo Re sarà Mas-Tino, il mio fedele servitore”. “Se questa è la tua volontà… Ritorna al castello e comunica ai tuoi fedeli rimasti, le due decisioni. Una volta fatto ciò ritorna da me ed io ti racconterò il tuo futuro”, concluse Mago-Iago, poco prima di ritirarsi nella sua camera da letto. Re-Stante fece come promesso al Mago. Tornò al suo regno e con una rapida cerimonia solenne, nominò, tra lo stupore dei pochi presenti, Mas-Tino sovrano unico del regno di Fabulonia. Il mattino seguente tornò alla capanna di MagoIago, ma nell'avvicinarsi al casolare sentiva, tra se, che qualcosa di strano stava per accadere. Poco prima di entrare sentì delle voci familiari e decise di affacciarsi furtivamente alla finestra della capanna. Erano Mago-Iago e Mas-Tino che discutevano pacatamente. Accostò l'orecchio al vetro e… “Siamo riusciti ad ingannarlo. Per anni sono stato il tirapiedi di quel buono a nulla. Era capace solo di lamentarsi e di non fare altro. Ora questo è il mio regno ed io e te riconquisteremo tutte le terre perdute. Con la mia astuzia e la tua potenza diventeremo invincibile ed immortali”.
...continua