USTICA LINES Martedì, 27 settembre 2016
USTICA LINES Martedì, 27 settembre 2016
Ustica Lines 27/09/2016 MF Pagina 2
ELISABETTA RAFFA
BluFerries, non ci sarà stop
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Porti 27/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 19
RAOUL DE FORCADE
Porti, il governo punta a Sud 27/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 19
A Gioia Tauro sbloccati 15 milioni per le... 27/09/2016 Gazzetta del Sud Pagina 32
Protestano i portuali disoccupati 27/09/2016 TempoStretto
Autorità portuale, Bisignano: "Con Gioia 26/09/2016 IlDiarioMetropolitano
Artisti napoletani contro razzismo e xenofobia
DONATA MARRAZZO
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Trasporti Marittimi 27/09/2016 L' Avvisatore Marittimo
Costa Crociere, nasce il campus per gli ufficiali 27/09/2016 L' Avvisatore Marittimo
«Trasporti, Italia sulla strada giusta»
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MF Ustica Lines
Continueranno i collegamenti veloci tra Sicilia e Calabria
BluFerries, non ci sarà stop Rientra l' allarme delle scorse settimane. La questione alla commissione trasporti della Camera, verso un affidamento definitivo alla controllata di Rfi Non ci sarà alcuno stop ai collegamenti veloci tra la Sicilia e la Calabria gestiti da BluFerries. L' allarme lanciato nelle settimane scorse rispetto a un blocco a partire dall' 1 ottobre prossimo e che aveva suscitato una forte levata di scudi sia da parte delle associazioni di utenti che dei sindacati di categoria è rientrato. In Commissione Trasporti alla Camera si sta discutendo un affidamento definitivo alla controllata di Rfi, la società del gruppo del Gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce le tratte marittime tra la sponda siciliana e quella calabrese, del collegamento tra Messina e Villa San Giovanni. «Ho discusso della cosa con l' amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile», conferma il parlamentare Enzo Garofalo, «e mi ha ribadito che non esiste alcun progetto di dismissione del traghettamento veloce. Ovviamente, vorrebbero dal Governo un accordo ufficiale ed è di questo che si sta discutendo in Commissione Trasporti a Montecitorio». Quando sulle ceneri del Consorzio Metromare la società pubblica BluFerries e l' armatore privato Ustica Lines si divisero le tratte tra la sponda calabrese e quella siciliana, di fatto RFI si accollò la gestione della MessinaVilla San Giovanni assumendosene anche tutti gli oneri economici e senza ricevere alcun sostegno economico statale, diversamente da quanto invece avvenuto con UL. I biglietti dei 30 mila passeggeri che ogni anno scelgono la flotta pubblica non sono sufficienti a coprire i 2 milioni di costi, che pesano interamente sul bilancio di BluFerries, mentre il settore economicamente più conveniente è quello del gommato pesante. «Da troppo tempo i collegamenti sullo Stretto sono gestiti in maniera del tutto precaria, specialmente per quanto riguarda la società statale, con il servizio veloce tra il porto storico di Messina e Villa San Giovanni perennemente a rischio», commenta Michele Barresi, delegato regionale OrSA Trasporti, «è indispensabile uscire da questa situazione di emergenza cronica, con il servizio che è affidato sempre quando si è a un passo dalla scadenza. Se quanto affermato dall' amministratore delegato di BluFerries dovesse essere vero, sarebbe un passo in avanti concreto verso il miglioramento dei collegamenti nell' area dello Stretto. Ovviamente, l' assegnazione definitiva a Rete Ferroviaria Italiana non può prescindere dalla salvaguardia dei posti di lavoro nell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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MF Ustica Lines
indotto». Attualmente, infatti, i servizi di pulizia e di biglietteria sono affidati da BluFerries a società esterne. Se il servizio dovesse essere assegnato definitivamente a RFI, che ovviamente può contare sul proprio personale interno per queste mansioni, si porrebbe il problema della perdita dei posti di lavoro dell' indotto. «Un punto questo», chiosa ancora Barresi, «sul quale il nostro sindacato non è disposto a cedere, perché la città non si può permettere la perdita di neanche un solo posto di lavoro. Per quanto concerne quindi il futuro del collegamento veloce sullo Stretto, il ministero dei Trasporti, cui competono precise responsabilità sulla mobilità in questa area, deve provvedere al ripristino immediato dei finanziamenti sospesi». Di recente BluFerries ha predisposto un piano industriale che prevede 30 milioni di euro di investimenti nei prossimi 10 anni. Ma lo stanziamento è destinato all' acquisto di due navi da destinare al gommato pesante, mentre non risulta che ci siano fondi per la flotta che gestisce i collegamenti veloci per i pendolari. (riproduzione riservata)
ELISABETTA RAFFA
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Il Sole 24 Ore Porti
Merci e passeggeri. Una circolare del ministero limita i compiti delle port Authority in attesa della riforma
Porti, il governo punta a Sud Investimenti e accordi per rilanciare i principali scali del Mezzogiorno Dopo l' approvazione della riforma della governence portuale, che racchiude tutti gli scali italiani all' interno di 15 Autorità di sistema portuale (ed elimina le attuali 24 port Authority), il Governo si muove per gestire la fase amministrativa transitoria ma punta anche a favorire lo sviluppo delle banchine italiane, a partire dal Sud. Concentrandosi in particolare su quegli scali, come Napoli, Taranto, Gioia Tauro, Brindisi, che hanno subito crisi di traffici, pur avendo le potenzialità per avere cospicue movimentazioni di merci. La scorsa settimana una circolare del ministero delle Infrastrutture ha messo in chiaro che le Adsp «non possono essere operative» finché «la loro costituzione non sarà perfezionata» con l' insedimento dei nuovi organi. E che le attuali Autorità portuali devono «evitare di porre in essere atti che per il contenuto o per la durata siano suscettibili di incidere sulle comptenze relative alla programmazione e pianificazione dei nuovi enti». Insomma, in questa fase le Authority possono solo svolgere l' ordinaria amministrazione e non scelte strategiche. Nel frattempo, però, si punta al rilancio dei porti del Sud. A Taranto è partita nei giorni scorsi l' operatività della piattaforma logistica, messa in funzione con 40 milioni d' investimenti, grazie a capitali pubblicoprivati (Autorità portuale e società Taranto Logistica), sulla quale sta operando il gruppo G r i m a l d i c o n traghetti. Intanto vanno avanti i lavori di ammodernamento del terminal polivalente. E nel 2017 partiranno le crociere, con le toccate della compagnia anglosassone Thomson. Si tratta di nuove attività, sviluppate anche grazie alla strategia di diversificazione attuata fra Autorità portuale e Mit, indirizzata a sottrarre lo scalo dalla monofunzione transhipment, che lo aveva portato ad avere i traffici container ridotti a zero dopo l' addiodi Evergreen. Un' operazione analoga, in virtù di un accordo di programma, è in atto su Gioia Tauro, dove è ripreso il traffico roro (rotabili), grazie a Grimaldi e al terminalista Blg. Sono anche stati ultimati i lavori per portare il pescaggio a 18 metri lungo tutta la principale banchina di accosto transhipment e si punta alla realizzazione di un bacino di carenaggio(si veda l' articolo accanto). È stata anche conclusa la gara e il contratto per l' avvio della realizzazione del gateway ferroviario e del collegamento multimodale tra il porto e la stazione di San Ferdinando. Sia a Gioia Tauro che a Taranto, poi, opereranno uffci dall' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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Il Sole 24 Ore Porti
Agenzia per il lavoro portuale preposti, per tre anni, a riqualificare e ricollocare i lavoratori attualmente in esubero nei due scali di transhipment: 442 nel primo e 518 nel secondo. A Napoli, dopo l' intervento diretto del ministro dei trasporti, Graziano Delrio, nell' approvazione in comitato portuale della variazione di bilancio che ha anche salvato 149 milioni di fondi Ue non impegnati nella programmazione 20072013, il commissario Antonio Basile si prepara ad avviare la gara pubblica per l' approfondimento del pescaggio del porto. Un progetto fermo dal 2007 e che ha provocato la perdita di numerosi traffici. Infine a Brindisi sono quasi ultimati i lavori del nuovo terminal Costa Morena, una piastra logistica da 200mila metri quadrati per la quale manca solo il collaudo di parte dei piazzali ma su cui già stanno operando alcune navi. Nel porto, spiega il commissario Mario Valente, «sono aperti cantieri per più di 50 milioni che permetteranno il riassetto del porto, compresa la razionalizzazione di ex aree militari e dei varchi d' ingresso e uscita. Di questi 50 milioni, 29 sono dedicati ai lavori per Costa Morena Est». Intanto Delrio si prepara a risolvere la questione delle Regioni che hanno chiesto una deroga alle fusione della port Autority in Adsp. Si tratta di Liguria, Sardegna Campania e Sicilia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
RAOUL DE FORCADE
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Il Sole 24 Ore Porti
Il caso. Il futuro nelle riparazioni navali
A Gioia Tauro sbloccati 15 milioni per le banchine Quindici milioni di euro per il Porto d i Gioia Tauro, d a s p e n d e r e s u b i t o i n l a v o r i d i banchinamento dell' area destinata alle riparazioni navali. Una somma non prevista nell' esercizio finanziario di questo anno ma che, con una correzione formale, è stata messa a bilancio e, dopo tutti i passaggi di rito, approvata: il Comitato portuale, riunitosi la scorsa settimana, rende immediatamente disponibili i fondi. È il primo passo concreto verso la riqualificazione del porto. Entro un anno le banchine potrebbero essere già operative. Ancora primo scalo di transhipment nel Mediterraneo, con 2 milioni e 700mila container movimentati, il porto calabrese tenta la strada della diversificazione: considerata l' involuzione del settore del trasbordo, gli effetti drammatici della crisi e la concorrenza straniera, è pronto ad accogliere al suo interno nuove attività. I grandi spazi dell' area e quelli a ridosso delle banchine, l' ampiezza degli accosti, la profondità dei fondali (superiore a quella degli altri porti nazionali e del bacino del mediterraneo), rendono possibile un nuovo assetto funzionale e strutturale. L' obiettivo è assorbire maggiori traffici e aumentare la competitività. L' operazione è molto complessa: il prossimo lavoro di banchinamento prelude a un nuovo bacino di carenaggio, sulla cui realizzazione è stato condotto un dettagliato studio di fattibilità. «Che ci fa essere ottimisti afferma il Comandante Andrea Agostinelli, commissario straordinario dell' Autorità portuale in 36 mesi il porto di Gioia Tauro potrebbe avviarsi a un nuovo corso». Gli interventi per il bacino per la riparazione e la manutenzione delle navi sarà a carico della Regione. L' Autorità portuale spenderà invece circa 50 milioni per lavori sui 5.125 metri complessivi di banchine. In cantiere anche il nuovo terminal intermodale che la Sogemar Spa (l' ente gestore che si è aggiudicato la gara internazionale) realizzerà per 40 milioni di euro (la metà derivanti dal Pon Reti e Mobilità 2007 2013, a carico dell' Autorità portuale di Gioia Tauro) e gestirà con una concessione trentennale. L' ottimismo di Agostinelli, che sta per lasciare l' incarico passando il testimone al prossimo presidente dell' Autorità portuale, scaturisce, oltre che dall' intensa attività svolta, anche dall' impegno del Governo che, in una prospettiva di sviluppo dello scalo, ha sottoscritto nel mese di luglio l' accordo di programma per il rilancio del porto, prevedendo anche l' istituzione di un' agenzia del lavoro: dal 1° gennaio 400 esuberi saranno riqualificati e rioccupati. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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Il Sole 24 Ore Porti
DONATA MARRAZZO
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Gazzetta del Sud Porti
Movimentazione merci
Protestano i portuali disoccupati Giovedì mattina convocata riunione nella sede dell' Authority Proteste ieri mattina di alcuni soci della cooperativa "Gruppo portuale Milazzo" che ex art. 17 si occupa della movimentazione delle merci sulla banchina commerciale. Un gruppo di lavoratori che non è rientrato tra i 9 addetti utilizzati per questa commessa ha bloccato per qualche ora le attività al fine di richiamare l' attenzione delle varie autorità s u u n a situazione che aloro dire è diventata insostenibile. È noto infatti che la coop, a seguito del nuovo bando emesso dall' Autorità portuale, è auto rizzata per l' impiego massimo di 9 addetti, ove se ne riscontri la necessità da parte delle imprese autorizzate. Il direttivo della stessa cerca di far ruotare tutti i soci, destinando persino una parte degli introiti di coloro che lavorano ma ciò non è sufficiente. Sul posto sono intervenute le forze dell' ordine e la capitaneria di porto e alcuni rappresentanti sindacali. La situazione è rientrata dopo che l' Autorità portuale h a deciso di convocare per giovedì alle 9,30 una riunione presso la propria sede di Messina col sindaco, il comandante del porto, il responsabile della Comet e la coop Gruppo portuale Milazzo. Sulla questione è intervenuta con una nota inviata tra l' altro anche al prefetto, pure Confindustria. «Pur comprendendo il disagio delle maestranze in questo momento al di fuori del ciclo operativo si legge in una nota a firma del presidente Sebastiano D' Andrea queste manifestazioni di protesta non potranno che essere catalogate come manifestazioni di privati cittadini che richiedono ascolto e tutela per le proprie ragioni, ma le cui forme di protesta non possono ledere il diritto delle imprese e delle loro maestranze a svolgere il proprio lavoro nella massima serenità e tranquillità. Per questo chiediamo che vengano adottate le misure opportune per consentire il normale svolgimento delle attività lavorative.3(g.p. )
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TempoStretto Porti
politica
Autorità portuale, Bisignano: "Con Gioia Tauro potremmo avviare le zone economiche speciali" In attesa della risposta del ministro Delrio alla richiesta di proroga per i tre porti siciliani, che, presumibilmente, verrà accolta in maniera parziale e per un periodo breve, dato che è stata presentata nella maniera più improponibile possibile , ritengo che l' avvio della riforma del sistema portuale logistico nazionale non possa più essere rinviato, a partire dai sistemi plurimodali individuati .Sistemi che presentano criticità e vantaggi; ed a proposito di quest' ultimi, credo che ancora non sia stato preso in considerazione un aspetto particolare che potrebbe costituire un autentico moltiplicatore in termini di sviluppo economico per quel sistema definito del Mar tirreno meridionale e dello Stretto. Sistema che vede la compresenza di due importanti sistemi portuali: quale quello di Gioa Tauro individuato dall' Unione Europea come porto core e quello d i Messina , individuato dalla stessa Unione Europea come porto comprehensive, che potrebbero vedere realizzato nelle aree portuali o retroportuali di loro competenza un meccanismo di sviluppo territoriale sperimentato con successo in altri paesi e non solo europei, quale la zona economica speciale o Zes .La Zes è una zona in cui vengono applicate specifiche leggi finanziarie ed economiche con l' obiettivo di attrarre investitori stranieri grazie ai vantaggi che possono ricevere, e cioè incentivi per la realizzazione degli investimenti iniziali, agevolazioni doganali, esenzioni fiscali, deroghe ai contratti di lavoro, disponibilità di terreni a canoni di locazione ridotti ed utenze a tariffe agevolate.Nella Zes sono ammesse imprese che svolgono attività logistico distributiva o di natura industriale o imprese di servizi che svolgono le attività di importazione, deposito, conferimento, trasformazione, assemblaggio e riesportazione di merci; con l' assoluto divieto della produzione e stoccaggio di materiali radioattivi e la produzione di sostanze chimiche che possono avere un impatto negativo sull' ambiente.E le Zes, a scanso di equivoci, non sono gestite dai vari organismi di gestione dei sistemi portuali, ma da un soggetto giuridico pubblico e privato con, quindi, il coinvolgimento pieno e partecipe degli operatori privati, promosso dalla regione interessata. Come sempre avviene in Italia, solo adesso (in ritardo rispetto agli altri paesi europei) ci si sta accorgendo di tale nuova occasione di sviluppo, e proliferano le richieste di istituzione delle Zes, che necessitano dell' appoggio pieno delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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TempoStretto Porti
varie realtà istituzionale e territoriali.Dalla richiesta che riguarda l' intera regione della Sardegna a quelle di Livorno e Civitavecchia, a quella recentissima proposta dal sindaco di Milano Sala per la localizzazione di una Zes nelle aree dell' ex Expo, così come ci si sta muovendo in Puglia per quanto riguarda le aree retroportuali di Brindisi. Sarebbe interessante valutare appieno la possibile correlazione che può venire dalla richiesta di istituzione di zone economiche speciali distinte, sia per il porto di Gioa Tauro che per le aree di pertinenza dell' autorità portuale di Messina. Ma per Gioa Tauro è stato presentato un disegno di legge ad hoc e la regione Calabria, nella interlocuzione col governo nazionale avuta in occasione del masterplan per il sud, ha fatto propria tale richiesta, che è supportata anche dall' esistenza di una zona franca ( o free zone), mentre per Messina, la proposta inviata con lungimiranza quasi due anni fa dal presidente De Simone, e che riguardava la realizzazione di una Zes nell' area di Giammoro e d inoltrata al Presidente della regione ed ad altri rappresentanti istituzionali e politici, non ha avuto alcun riscontro. Gli unici segnali positivi e di attenzione sono venuti dai due sindaci del territorio interessato, i Comuni di Pace del Mela e San Filippo del Mela, con il sindaco di Pace del Mela che ha rilanciato l' idea di una zona franca portuale ; e proprio nei giorni scorsi tale sinergia è stata suggellata dalla sottoscrizione di un' intesa con l' AP di Messina per il nuovo piano regolatore delle aree demaniali marittime relative ai comuni di Pace del Mela e San Filippo del Mela.Protocollo di intesa in cui viene auspicata la possibilità di prevedere l' attivazione di una Zes, sulla base degli strumenti e finanziamenti strutturali comunitari, e correlata alle Ali (aree di logistica integrata) promosse dai ministeri delle infrastrutture dei trasporti e dell' ambiente e tutela del territorio. E' auspicabile che tale grossissima occasione venga colta nel modo migliore, considerando anche che si tratterebbe di due Zes istituite in due città metropolitane. Michele Bisignano.
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26 settembre 2016
IlDiarioMetropolitano Porti
Artisti napoletani contro razzismo e xenofobia Domani alle ore 11.00, presso il Salone degli Specchi si Palazzo Zanca, l' Assessore alla Cultura, Daniela Ursino, incontrerà una delegazione di artisti impegnati nella Crociera della Musica Napoletana. In occasione della XXXVII giornata del turismo, domani si svolgerà una manifestazione, che permetterà lo scambio culturale e musicale, dove unico obiettivo sarà inviare un messaggio di fratellanza e affinità tra città mediterranee contro il razzismo e la xenofobia. Giunta alla nona edizione, la crociera, ospitata a bordo di MSC Poesia, esporta nei principali porti del Mediterraneo la canzone classica meridionale. La nave, salpata dal porto di Napoli, si dirigerà verso Messina, La Valletta, Palma di Maiorca, B a r c e l l o n a , M a r s i g l i a e Genova. D o p o Messina, l' evento itinerante raggiungerà infatti mercoledì 28 Malta, dove si svolgerà una visita guidata della città ed un' esibizione congiunta di musicisti maltesi e napoletani; venerdì 30 gli artisti si recheranno presso la scuola di musica "Taller de Musics" di Barcellona per incontrare i maggiori esponenti della rumba catalana, i Rumbamazigha. Il 2 ottobre, infine, nella sede dell' Associazione ViadelCampo29Rosso di Genova, si terrà il gemellaggio tra la scuola dei cantautori genovesi e la canzone napoletana, nel ricordo dell' indimenticabile Fabrizio De Andrè. La crociera della musica napoletana è attualmente uno dei pochissimi esempi in Italia di turismo emozionale, capace di trasformare un momento ludico in un evento di comunicazione e promozione del territorio, e suscitare nei partecipanti il senso di riscoperta delle proprie radici, lanciando al tempo stesso un messaggio di vicinanza tra i popoli del Mediterraneo.
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27 settembre 2016
L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi
Costa Crociere, nasce il campus per gli ufficiali Un campus all'avanguardia per l'addestramento degli ufficiali delle navi da crociera, con annessi un centro medico avanzato, un hotel a 11 piani e 176 stanze e un ristorante. Ad Almere, in Olanda, poco distante da Amsterdam, si trova l'Arison Maritime Center, il centro di formazione d'eccellenza per le operazioni marittime del gruppo Carnival, in cui studiano e si esercitano anche gli ufficiali delle navi Costa Crociere. Il centro è stato aperto a fine luglio da Carnival Corporation, il colosso nel settore dei viaggi che controlla dieci compagnie internazionali di crociere, tra cui l'italiana Costa. Sorge su un'area di 10mila metri quadri, è ecocompatibile e ha comportato un investimento diretto di 75 milioni di euro. «Anche grazie ai recenti investimenti di Carnival Corporation, l'Arison Maritime Center è oggi il centro marittimo più avanzato al mondo per la formazione e il miglioramento continuo della sicurezza e dell'eccellenza del settore crociere» ha spiegato il direttore Hans Hederstroem. Cuore della struttura è la Csmart Academy: operativa già dal 2009, ogni anno qui si formano 6500 ufficiali di coperta e di macchina del gruppo Carnival, inclusi quelli Costa Crociere. Fiori all'occhiello della Csmart sono i quattro simulatori di ponte di comando e gli altrettanti di sala macchine, esatta riproduzione degli originali che si trovano sulle navi, oltre ad altri 40 simulatori con postazioni singole per l'addestramento mirato. I simulatori di ponte ricreano scenari d'emergenza e condizioni marittime reali, incluso il traffico navale, le interferenze degli aerei, gli eventi atmosferici e la presenza di animali oltre a riprodurre 60 porti di tutto il mondo come quelli di New York, Miami, Copenaghen e Stoccolma
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27 settembre 2016
L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi
«Trasporti, Italia sulla strada giusta» Delrio al G7 in Giappone: «Stiamo già lavorando alle smart road» «L'Italia è nella giusta direzione per l'innovazione tecnologica delle infrastrutture al centro del G7 Trasporti». È il commento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dopo il vertice tra i responsabili dei dicasteri dei sette paesi tenuto il 2325 settembre Karuizawa in Giappone con la Commissaria Europea ai Trasporti Violeta Bulc e presieduto dal Ministro Keiichi Ishii. «Dal tema della guida autonoma posto dal primo G7 in Germania spiega Delrio la Presidenza giapponese ha posto il tema delle strade rinnovate e intelligenti, con le quali veicoli sempre più autonomi dovranno mettersi in dialogo. I ministri dei Paesi del G7 si sono quindi messi alla guida di questo percorso sfidante che dovrà permettere allo stesso veicolo di viaggiare nello stesso modo in tutti i paesi: quindi, standard per l'interoperabilità dei sistemi stradali e dei veicoli al di là dei confini nazionali e continentali, aumento della qualità delle infrastrutture, armonizzazione delle leggi, maggiore efficienza economica, capacità di generare crescita da parte dell'intero sistema». I Paesi del G7 hanno dato il via ad un gruppo di lavoro in questo campo. «Fondamentale sarà per i nuovi veicoli che le strade siano di qualità, hanno sottolineato i ministri continua Delrio e questo dice che la scelta compiuta dal nostro governo di procedere con manutenzioni profonde e intelligenti di strade e viadotti affidati ad Anas e anche ad altre concessionarie non è solo un atto dovuto dopo anni di incuria, ma anche un atto che prepara a far viaggiare veicoli sempre più tecnologici che scambiano e ricevono informazioni dall'esterno mentre sono in moto». La necessità di una legislazione condivisa è stata posta anche dai produttori invitati a intervenire all'incontro, uno per Paese, per Italia Fca, con il direttore della ricerca e innovazione veicolo Enrico Pisino. «La Struttura tecnica di missione del ministero ha continuato Delrio sta già lavorando da tempo a uno standard nazionale sulle smart roads e questa è un'esperienza che porteremo al tavolo di lavoro del G7». In generale il processo deve vedere il coinvolgimento di «decisori politici, centri di ricerca, industrie, università e può essere generatore di una economia nuova continua il ministro se le infrastrutture migliorano la sicurezza e riducono il rischio, permettono trasporto sostenibile, turismo e lavoro, vedono nelle infrastrutture possibili effetti stock sulla crescita, diventano una occasione di ricerca e sviluppo». Seguendo la strategia definita nell'Allegato infrastrutture al Def 2016, «Connettere l'Italia», molte e profonde sono le novità introdotte che Delrio ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016
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L' Avvisatore Marittimo Trasporti Marittimi
illustrato al G7: «Abbiamo introdotto la pianificazione nazionale per logistica, strade, autostrade e porti ha detto il ministro mettendo al centro le opere in base alla loro utilità, non alla loro dimensione, evitando l'overdesign, cioè il sovradimensionamento e lo spreco di risorse, favorendo soluzioni efficaci dal punto di vista economico e l'intermodalità». I lavori continueranno ora a livello tecnico e l'aggiornamento ci sarà al prossimo G7 Trasporti che si terrà il prossimo anno in Italia. «Abbiamo proposto inoltre spiega Delrio di affrontare i temi della sostenibilità sociale delle infrastrutture, trattando del terzo pilastro della `crescita´ indicata da Europa 2020, sostenibile, intelligente, inclusiva. Un tema di grande attualità accolto favorevolmente dai ministri: dalla mobilità come diritto per tutti, alle connessioni tra centri e periferie, Nord e Sud, per pari opportunità, una nuova cultura responsabilizzante della progettazione, il dibattito pubblico, i social per la condivisione ».
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