Uno sguardo … tra tradizione e innovazione
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO” CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI Test Center accreditato AICA ECDL – European Computer Driving Licence - ECDL - Webstarter VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169
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Olombo
Tra tradizione e innovazione
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Premessa Il territorio Il quartiere “Montegranaro-Salinella” Presentazione della scuola Utenza e bisogni dell’utenza Risorse umane Risorse strutturali Obiettivi generali del Processo Formativo Finalità della scuola secondaria di 1° grado Profilo delle competenze dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Mappa POF Il Piano dell’Offerta Formativa Obiettivi POF Organizzazione didattica Organigramma Curricolo per competenze Metodologie Strategie Verifica e valutazione Valutazione del comportamento Criteri di valutazione degli alunni Autoanalisi e monitoraggio di istituto Progetto CAF Invalsi Il curricolo locale Il curricolo locale (schema) Il curricolo nazionale Traguardi per lo sviluppo delle competenze Attività alternativa per gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica Il centro sportivo Integrazione ed inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali Bisogni Educativi speciali Integrazione alunni diversabili Integrazione alunni con disturbi specifici dell’apprendimento Integrazione alunni stranieri e Protocollo di accoglienza BES non certificati: azioni di intervento Progetti di istruzione domiciliare e per il servizio della scuola in ospedale Sportello di ascolto Biblioteca Scolastica Progetto Comenius Progetti extracurricolari Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Progetto “Diritti a scuola” Solidarietà e Unicef Progetti extracurricolari (schema) Progetti Pon (Fse e Fesr) Ambienti per l’apprendimento (FESR) Rapporti scuola-famiglia Disponibilità incontri docenti-genitori Patto educativo di corresponsabilità Viaggi d’istruzione e visite guidate Rapporti con il territorio La formazione dei docenti La continuità educativa Accoglienza Orientamento Criteri di formazione delle classi La scuola in rete Incarichi a.s. 2012-2013 Funzioni strumentali al POF Piano dell’Offerta Formativa del Centro Territoriale Permanente Regolamento d’istituto e Patto educativo di corresponsabilità
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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO” CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI Test Center accreditato AICA ECDL – European Computer Driving Licence ECDL - Webstarter VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169 www.colombogov.it
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PREMESSA La Scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” definisce la propria offerta formativa progettando e realizzando” interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento” (Art.1 del Regolamento dell’Autonomia). La scuola, difatti, garantisce percorsi flessibili, diversificati e funzionali alle esigenze e vocazioni di ciascun alunno per formarlo come cittadino consapevole e responsabile, opera per favorire l’inclusione di ciascun allievo al fine di realizzare appieno il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento per tutti gli gli studenti in situazione di difficoltà e verifica periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno (C.M. n.8 del 6 marzo 2013). La rivoluzione digitale, la globalizzazione, la convivenza di culture e religioni diverse determinano profonde trasformazioni sociali e culturali e richiedono, pertanto, continue innovazioni metodologiche e contenutistiche dell’azione educatrice. La scuola “Colombo” raccoglie le sfide e le trasforma in ulteriori opportunità nel rispetto delle individualità, riconoscendo i talenti e promuovendo la crescita di tutti e di ciascuno. Ed è in tale ottica che la scuola si impegna anche alla diffusione della cultura d’impresa. Questo comporta educare il giovane, con particolari iniziative didattiche, sin dalle scuole medie affinchè sviluppi capacità organizzative, capacità di problem-solving, capacità relazionali e capacità di gestire risorse. Sviluppare la coscienza civica, imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella scuola e nella società, interpretare criticamente il mondo globalizzato e tecnologicamente avanzato in cui le ragioni dell’avere spesso prevalgono su quelle dell’essere sono esigenze fatte proprie dall’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” e rappresentano finalità irrinunciabili della scuola secondaria di primo Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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grado “Colombo”. La materia si propone di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana’…(art.3 Costituzione). Un’attenzione particolare è riservata agli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Gli interventi didattici individualizzati e personalizzati interagiscono con i servizi del territorio, contribuiscono allo sviluppo della cultura dell’inclusione e promuovono i valori dell’uguaglianza e della pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di condizioni personali e sociali (art.3 Costituzione). La scuola “Colombo” accoglie gli alunni stranieri e ne promuove l’inserimento consapevole ed equilibrato nella comunità scolastica e territoriale attraverso percorsi personalizzati e l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative. Nel corso del triennio le attività previste tendono a mantenere il necessario livello di motivazione allo studio e alla partecipazione alle attività didattiche. Le verifiche sono periodiche; le strategie di rinforzo, di approfondimento e di recupero sono varie e collegate alle carenze o alle potenzialità. I risultati sono monitorati e confrontati con gli standard di riferimento diffusi in ambito UE ed OCSE. Voti, prove oggettive, verifiche, scrutini, rilevazioni INVALSI, certificazioni delle competenze accompagnano in modo trasparente il percorso di ogni singolo alunno e garantiscono la valutazione corretta del raggiungimento dei traguardi. La loro comunicazione agli alunni ed alle famiglie è tempestiva. I voti che valutano apprendimento e comportamento sono trasparenti e coerenti con il percorso formativo seguito. L’offerta formativa della scuola “Colombo” abbandona la strada dei programmi pletorici e si orienta verso una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che permetta ai nostri alunni di scoprire la bellezza di ciascuna disciplina e di maturare interesse per la conoscenza. E’ per questo che la scuola ha introdotto nella sua pratica educativa nuovi linguaggi e ricorre a contenuti digitali utilizzando tutte le opportunità del programma “la scuola digitale” (http://www.indire.it) per cui si è dotata delle nuove tecnologie, dalle reti di PC, alla navigazione Internet, ai programmi informatici più aggiornati, agli scanner, alle lavagne interattive multimediali, alle nuove opportunità dell’apprendimento online. L’aggiornamento delle dotazioni multimediali della scuola è costante e sostenuto con i fondi strutturali europei (FESR). La scuola è dotata di collegamenti Wi-fi nell’intero edificio grazie anche al progetto Wi-fi del Miur. Nello svolgimento della propria azione educativa la Scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” assume – in particolare per l’anno scolastico 2013-2014 - come criterio condiviso di guida e come sfondo integratore per l’azione didattica la tematica trasversale “TARANTO: punto e capo”. Il progetto non vuole mettere da parte la questione ambientale, ma ricostruire l’immagine di Taranto dopo che stampa e televisione nazionali l’hanno dipinta solo come la città dei veleni mostrando che “oltre i veleni c’è di più”. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Il raggiungimento di traguardi essenziali Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e del Consiglio dell’unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Competenza digitale; Imparare a imparare; Competenze sociali e civiche; Spirito di iniziativa ed imprenditorialità; Consapevolezza ed espressione culturale. La scuola secondaria di primo grado Colombo, in linea con le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012, intende promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze- chiave europee. Pertanto il curriculum formativo dei nostri allievi garantisce traguardi adeguati allo sviluppo della loro età evolutiva, tradotti in conoscenze coese, coerenti e aperte ai successivi sviluppi del percorso scolastico. In particolare sono considerati traguardi essenziali: - una buona preparazione in Italiano - una buona preparazione in Matematica - una buona preparazione in Scienze - una buona preparazione in Lingua inglese L’uso corretto e consapevole della lingua italiana ricopre un ruolo di rilievo per l’esercizio del diritto di parola e di cittadinanza. Buone competenze matematiche e scientifiche costituiscono una esigenza urgente per colmare il gap formativo evidenziato dalle rilevazioni PISA-OCSE tra l’Italia e le altre nazioni sviluppate e tra le aree diverse del nostro Paese. La scuola “Colombo” si apre alla cultura scientifica laboratoriale e predispone un curriculum atto a superare la scissione tra cultura umanistica e cultura scientifica. La lingua inglese acquisita in maniera chiara e adoperata correntemente è traguardo necessario ed essenziale della nostra scuola. E’ considerata un veicolo comunicativo indispensabile allo sviluppo di una cittadinanza attiva in un mondo globalizzato.
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Sintesi delle priorità Il nostro curriculum è costruito sui reali bisogni formativi degli adolescenti che ci sono affidati. Le attività proposte mirano a garantire a tutti competenze che trasformano i nostri allievi in studenti consapevoli della conoscenza e dell’impegno nello studio. L’apertura alle nuove tecnologie, alle attività laboratoriali informatiche, scientifiche, linguistiche, musicali, la promozione della pratica sportiva, i progetti innovativi tendono a far emergere e a valorizzare potenzialità, talento e creatività dei nostri alunni. Gli alunni della scuola “Colombo” acquisiscono vari metodi di studio (“imparare ad imparare”) con il contributo di tutti gli insegnanti che seguono il modello del teamteaching, della pari dignità degli insegnanti e degli insegnamenti impartiti. Considerazioni finali La scuola “Colombo” si impegna con il suo Piano di Offerta Formativa a fare dell’esperienza scolastica degli alunni un segmento fondamentale per la loro crescita umana, sociale, culturale e civile. Nei tre anni gli studenti costruiscono saperi essenziali, acquisiscono metodi interpretativi per comprendere la società e il mondo, sviluppano competenze indispensabili per proseguire nel loro iter scolastico e formativo per tutto l’arco della vita. Con la sua proposta di attività, con le sue modalità didattiche e le iniziative particolari, la nostra scuola, rispondendo ad un principio fondamentale della Costituzione, contribuisce a “rimuovere gli ostacoli (…) che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione (…) all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” [art. 3].
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IL TERRITORIO TARANTO Città della Puglia, capoluogo di provincia, di circa 200.000 abitanti. Sorge a 15 m. sul livello del mare, è situata sul Mar Ionio. Attualmente la città si compone di 3 parti: -a nord la zona del porto commerciale; -al centro, su un’isola, la città vecchia; -a sud i quartieri moderni. I tre nuclei urbani, allineati da Nord-Ovest a Sud-Est e collegati fra loro da ponti, di cui uno girevole, dividono il Mar Piccolo, vasto bacino interno, dal mare aperto. Di grande importanza è il porto militare, ospitato nella parte più occidentale del Mar Piccolo. E’ soprattutto centro industriale con un’industria siderurgica, cementifici, raffinerie di petrolio, industrie alimentari, tessili, chimiche e di abbigliamento; praticata la pesca. Ancora in via di sviluppo il turismo. IL NOME E’ legato alle sue origini, infatti un’antica leggenda narra che, circa 120 anni prima della fondazione di Roma, Taras, figlio di Nettuno, sbarcò sulla costa jonica e vide un delfino mentre celebrava un rito in onore del divino padre. L’apparizione fu interpretata come un segno del cielo e pertanto in quel luogo Taras fondò la città di Taranto. IL PASSATO Preistoria: ritrovamenti archeologici, di straordinario interesse la necropoli con corredi funerari di grande varietà e bellezza, resti di un acquedotto e di terme. Età greca: fondata da coloni spartani verso il sec. VIII, Taranto sostenne molte guerre con le popolazioni indigene, su cui prevalse, divenendo celebre per le ricchezze ed il fasto, in quella Magna Grecia che rinnovò sulle sponde dello Jonio lo splendore della civiltà greca.
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Età romana: nel 281 fu sconfitta da Roma che la sottomise. Età medievale: fu conquistata da Goti, Longobardi, Bizantini, Saraceni e Normanni che ne fecero un importante feudo, poi passò agli Svevi e in seguito agli Angioini. Età moderna: raggiunse un nuovo grande splendore sotto il governo dei del Balzo e degli Orsini. Età contemporanea: nel 1860 fu conquistata da Garibaldi che la tolse ai Francesi, divenendo parte del Regno d’Italia. Oggi: la città e le sue contrade ricordano gli antichi monumenti di una civiltà ellenica che le fu propria e che riaffiora nelle testimonianze dei reperti archeologici conservati nel Museo Nazionale. Il suo centro storico custodisce palazzi di notevole prestigio architettonico.
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IL QUARTIERE “MONTEGRANARO-SALINELLA”
Cenni storici La scuola è situata nella V Circoscrizione “Montegranaro-Salinella”, così detta in quanto, in tempi remoti, vi aveva sede una estesa coltivazione di frumento o, più semplicemente, un grande deposito, che serviva probabilmente a conservare tutto il grano necessario al sostentamento dell’antica città. Delimitato dalle vie Japigia, Leonida, Demostene, Magna Grecia,Virgilio, il quartiere si estende sul territorio che divide l’insenatura interna del golfo da quella esterna, un triangolo che partendo da Montegranaro giungeva al Pizzone, dove inizialmente sorgeva l’antica Taras. Al di là di questa striscia di terra, là dove aveva inizio la via Profundaria, secondo la maggior parte degli storici, si estese probabilmente la prima necropoli tarantina. I resti delle mura che cingevano questa area sono stati ritrovati in parte nell’area dell’ospedale della Marina Militare ed in parte lungo Corso Italia, dove è possibile vedere grossi blocchi di pietra con iscrizioni in lingua greca, oltre ai resti di un acquedotto e di un edificio probabilmente sorto accanto a delle terme. La zona denominata Salinella, secondo gli scritti di Plinio il Vecchio, era caratterizzata dalla presenza di due laghi (Salina e Salinella) dai quali si raccoglieva, dopo l’annuale prosciugamento, un’ottima qualità di sale, utile alla conservazione dei cibi. Intorno ai due specchi d’acqua si coltivava la bambagia.
Il presente Il quartiere, nella conformazione attuale, è sicuramente tra i più popolosi ed abitati, costituendo una delle aree di principale interesse economico della città. L’area identificata come Montegranaro si connota quale valida alternativa commerciale e abitativa alle vie del centro. Dal 2005, in seguito alla nuova organizzazione delle circoscrizioni cittadine, il rione “Italia-Montegranaro” è stato accorpato al quartiere “Salinella” dando vita alla nuova denominazione. Dei tanti problemi affrontati, restano ancora aperte alcune questioni da risolvere al fine di dotare il quartiere di attività sociali e culturali, senza trascurare le necessità più immediate come l’illuminazione o le condotte fognarie. Sono allo studio diverse soluzioni per una nuova pianificazione urbanistica dell’area.
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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L’edificio, costruito nel 1977 ed entrato in funzione nel 1979, è situato in via Medaglie d’Oro 117. E’ composto da due corpi di fabbrica affiancati, il primo formato da un solo piano, il secondo strutturato su tre piani con aule confortevoli e luminose di recente oggetto di manutenzione ordinaria. La scuola dispone di due palestre coperte e due scoperte con campo di pallavolo e pallacanestro, di un’aula magna con postazione multimediale e palco per attività teatrali, di un laboratorio scientifico-tecnologico, di un laboratorio linguistico, di un laboratorio artistico-espressivo, di un laboratorio musicale, di una biblioteca per gli studenti, di tre aule d’informatica dove si svolgono ricerche in Internet, lezioni e corsi per alunni ed adulti, essendo la scuola anche Test Center accreditato AICA per l’ECDL – European Computer Driving License - e l’ECDL Webstarter. Le dotazioni tecnologiche sono in gran parte dovute al FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). La scuola dispone, inoltre, di 13 lavagne multimediali interattive (LIM) e di altri sussidi didattici per alunni e docenti utilizzati per agevolare ogni tipo di attività. L’ingresso per docenti, personale della scuola e utenti è in via Medaglie d’Oro mentre, per ragioni di sicurezza, l’ingresso e l’uscita degli alunni avviene da via De Carolis. La scuola è dotata di Piano di Sicurezza redatto e regolarmente aggiornato dal Responsabile per la Sicurezza (RSPP). Alcuni lavori di messa a norma sono stati di recente eseguiti dal Comune di Taranto.
La scuola La palestra interna
La palestra esterna
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UTENZA Il bacino di utenza della nostra scuola è ricco e vario: la maggior parte degli studenti risiede a Taranto, nel quartiere “Montegranaro - Salinella”, altri provengono da altri quartieri della città, anche periferici, o dai Comuni limitrofi. In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per istruzione e cultura, per costumi e valori. Gli alunni della nostra scuola sono generalmente motivati poiché il contesto sociale di provenienza è attento alla loro formazione umana e culturale. E’ presente, tuttavia, una fascia di alunni per i quali la scuola è l’unico luogo di aggregazione socioculturale. Le famiglie sono sensibili alle esigenze della scuola, danno importanza alle iniziative proposte, concorrono al miglioramento dell'offerta anche attraverso la partecipazione agli Organi Collegiali. Solo una minoranza è poco attenta ai bisogni dei ragazzi e poco si interessa al loro andamento scolastico e alla loro educazione, che viene, pertanto demandata unicamente alla scuola. Per le situazioni particolari sopra citate la scuola attiva percorsi educativi personalizzati e progetti specifici. Gli studenti della Scuola secondaria di 1° grado nell’a.s. 2013-14 sono complessivamente 680.
Bisogni dell'utenza Le finalità della scuola sono definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è quindi posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti pensano e realizzano i progetti educativi e didattici in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri degli alunni. Le attese e i bisogni educativi sono quindi articolati e differenti, inevitabilmente condizionati dal contesto socio-culturale di provenienza. Essi rappresentano lo stimolo ad ampliare l’offerta formativa, al fine di armonizzare eventuali squilibri nella formazione degli alunni e di legarli il più possibile alla scuola, intesa come ideale referente educativo capace di assicurare a tutti percorsi di inclusione. In questi ultimi anni, inoltre, vi è un aumento di famiglie di origine straniera e la scuola è impegnata nell’accoglienza di nuove esigenze culturali e formative Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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attraverso progettualità che favoriscono l’intercultura e la valorizzazione delle differenze. Le risposte che la scuola, attraverso l’articolazione del piano dell’offerta formativa, intende dare ai bisogni prioritari, rappresentano gli strumenti per combattere il fenomeno della dispersione scolastica, intesa in senso lato come insuccesso scolastico, assenze, abbandono, demotivazione allo studio, scarsa stima di sé. Gli alunni più disinteressati verranno coinvolti, attraverso interventi di motivazione e di orientamento, previa adeguata ricerca metodologica, in attività di recupero, connesse con l’impegno curricolare ed extracurricolare, da svolgere in gruppi non numerosi e diversi dalle classi ordinarie. Per gli alunni amanti dello studio e capaci di acquisire nuove abilità e competenze, perché ciascuno sviluppi al massimo le proprie potenzialità di crescita, sono proposte invece iniziative specifiche di approfondimento. La nostra scuola, proponendosi di mettere al centro del processo di apprendimento gli allievi , le loro esigenze e le loro peculiarità, di "accompagnare" la loro crescita personale , di formarne e potenziarne le capacità individuali, di aiutarli a scoprire consapevolmente le proprie attitudini, ha individuato i seguenti Bisogni degli Alunni: star bene a scuola avere la possibilità di mettersi in relazione con gli altri poter sperimentare situazioni di confronto e di crescita rispondere a curiosità di tipo cognitivo acquisire consapevolezza di sé, autostima e ruolo sociale
Bisogni delle Famiglie:
ricevere uno stimolo culturale e pedagogico nella propria azione educativa svolgere un ruolo partecipativo nella vita scolastica instaurare un rapporto di fiducia con l'agenzia scolastica trovare nella scuola un supporto nell'affrontare situazioni difficili
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RISORSE UMANE
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RISORSE STRUTTURALI SALA PROFESSORI PRESIDENZA
AULA MAGNA
LABORATORI INFORMATICO SCIENTIFICO MUSICALE LINGUISTICO ARTISTICOESPRESSIVO
SEGRETERIA
EDIFICIO
PALESTRE COPERTE SCOPERTE
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BIBLIOTECA
AULE SOSTEGNO
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OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO SCUOLA SCUOLA DELL’EDUCAZIONE DELL’EDUCAZIONE INTEGRALE INTEGRALE DELLA PERSONA DELLA PERSONA SCUOLA CHE SCUOLA CHE COLLOCA NEL MONDO COLLOCA NEL MONDO
SCUOLA ORIENTATIVA SCUOLA ORIENTATIVA
SCUOLA DELLA SCUOLA DELLA PREVENZIONE DEI DISAGI PREVENZIONE DEI DISAGI EE DEL RECUPERO DEL RECUPERO DEGLI SVANTAGGI DEGLI SVANTAGGI
LA LASCUOLA SCUOLA SECONDARIA SECONDARIA DI DI I IGRADO GRADO SCUOLA DELL’IDENTITA’ SCUOLA DELL’IDENTITA’
SCUOLA SCUOLA DELLA MOTIVAZIONE DELLA MOTIVAZIONE EE DEL SIGNIFICATO DEL SIGNIFICATO
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FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. In tale ottica alla scuola spettano alcune finalità specifiche: Rimuovere ogni ostacolo alla frequenza Promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio Prevenire l’evasione dell’obbligo e contrastare la dispersione Perseguire il miglioramento della qualità del sistema di istruzione Valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta Guidare gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza Promuovere negli studenti la pratica consapevole della cittadinanza Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali Far acquisire le competenze trasferibili dalle situazioni scolastiche alla vita sociale Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
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PROFILO DELLE COMPETENZE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il profilo che segue descrive le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che gli studenti della scuola secondaria di primo grado Colombo devono mostrare di possedere. Tali competenze costituiscono l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano ( indicazioni nazionali per il curricolo- 2012). Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazionee della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerche di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze digitali e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali, e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
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IL POF SI FONDA SU
SI AVVALE DI SI ARTICOLA IN CURRICOLO NAZIONALE 80%
PUNTI CARDINE
QUALI
VALORIZZAZIONE DELLE IDENTITA’
CONSAPEVOLEZZA DEI DIRITTI E DEI DOVERI
FUNZIONI STRUMENTALI
CURRICOLO REGIONALE
F.S 1
CURRICOLO LOCALE 20% RISPETTO DELLE DIVERSITA’
F.S.3 F.S. 5
ATTUATO IN
RISPETTO DELLE REGOLE DELLA SOCIALITA’
ATTIVITA’ LABORATORIALI LILILI
ORARIO SCOLASTICO CURRICOLARE
CHE COMPRENDE
ORARIO SCOLASTICO EXTRACURRIC.
CHE COLLABORANO CON I COORDINATORI
CONSEGUIRE
F.S.6 CHE S’IMPEGNANO PER CHE S’IMPEGNANO PER
MIGLIORARE OTTIMIZZARE LE RISORSE UMANE LE RISORSE UMANE POTENZIALITA‘
’
Piano OPERATORI SCOLASTICI
F.S.4
CHE ATTIVA
PROGETTI PER
UNA PROFICUA COLLABORAZIONE TRA
F.S 2
MIGLIORARE E AMPLIARE
dell’Offerta a.s. 2013/14 L’OFFERTA FAMIGLIE Formativa TERRITORIO FORMATIVA
POTENZIALITA’
RISULTATI RISULTATI
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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa è: - il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della scuola - un atto di indirizzo interno per orientare verso il conseguimento di una finalità, armonizzando le attività - un atto dichiarativo di intenti da portare a conoscenza di alunni e famiglie. Il Piano dell’Offerta Formativa si articola attraverso: - il collegamento alle indicazioni nazionali per il curricolo (profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina) - la progettazione e la realizzazione di interventi educativi, di formazione e istruzione tesi allo sviluppo della persona, adeguati alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche dei soggetti coinvolti. Pertanto la scuola individua: - Le esperienze di apprendimento più efficaci - Le scelte didattiche più significative - Le strategie più idonee e le modalità più efficaci ed efficienti, rivolte a determinati soggetti che vivono in un determinato luogo, al fine di garantire il successo formativo. - i contenuti necessari per personalizzare i percorsi formativi
La scuola Colombo basa la propria azione educativa, conformemente al documento Cultura Scuola Persona, sui seguenti PUNTI – CARDINE: Valorizzare l’identità Rispettare la diversità Avere consapevolezza dei diritti e dei doveri Rispettare le regole della socialità Imparare ad imparare Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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OBIETTIVI DEL POF Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità consapevole e responsabile Rispettare le varie forme di diversità, disabilità o di svantaggio Interagire con la società contemporanea attraverso la conoscenza ed il rispetto dei diritti e dei doveri Sviluppare competenze e capacità di scelta in relazione alle attitudini di ognuno attraverso un metodo di lavoro efficace
La scuola promuove apprendimenti significativi per tutti gli alunni attraverso: La valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti L’attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino disuguaglianze Lo sviluppo dell’esplorazione e della scoperta al fine di promuovere la curiosità e l’interesse verso nuove conoscenze La collaborazione nell’apprendimento attraverso forme di interazione e scambio sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro La promozione del proprio modo di apprendere consapevolmente al fine di “imparare ad apprendere” e costruire il proprio sapere La realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
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ORGANIZZAZIONE DIDATTICA La scuola ha adottato un orario obbligatorio di 30 ore settimanali di insegnamenti curriculari (italiano, storia, cittadinanza e costituzione, geografia, matematica, scienze, lingue straniere, educazione artistica, musicale, tecnica, motoria). L’orario scolastico prevede per tutte le classi e tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì, l’uscita alle 14:00. L’ingresso è fissato alle ore 8:00. La scuola favorisce l’ inserimento dei nuovi alunni in un clima di fiducia e di serenità che si realizza tramite incontri con gli alunni delle quinte classi elementari durante l’anno precedente l’iscrizione e incontri con le famiglie prima dell’inizio delle lezioni per conoscere gli insegnanti e gli spazi disponibili. Ogni anno la scuola si attiva per iniziative di accoglienza tese a rassicurare gli alunni nel nuovo ambiente e finalizzate a favorire l’integrazione, la conoscenza e lo stare bene insieme. Anche per l’anno in corso, il collegio dei docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo si chiuderà il 31 gennaio 2013, il secondo il 9 giugno 2014.
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ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. MASSIMO ROMANDINI
D.S.G.A. PAOLA MAIORANO
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF.SSA VINCENZA MANTOVANI
PROF.SSA ANGELA PICCIARELLI
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1 PROF.SSA OGGIANU PROF.SSA ORLANDO
AREA 3 PROF.SSA FRUNZIO PROF.SSA MONFREDI
AREA 2 PROF. ETTORE MASTELLONI
AREA 4 PROF.SSA ESPOSITO PROF.SSA TOTARO
AREA 5 PROF.SSA GOMIERATO
PERSONALE ATA AMMINISTRATIVI
PERSONALE ATA COLLABORATORI SCOLASTICI
ORGANI COLLEGIALI
COLLEGIO DEI DOCENTI
AREA 6 PROF:SSA GALIZIA PROF.SSA SURIANO
COMMISSIONI DIPARTIMENTI COMITATI
CONSIGLIO D’ISTITUTO
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CURRICOLO PER COMPETENZE Definisce: le finalità, i risultati di apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i mezzi, i tempi, gli strumenti e i criteri di valutazione, le risorse interne ed esterne e la rete di relazioni che permetteranno agli allievi di conseguire la competenze. E’ strutturato: per Obiettivi di Apprendimento, in riferimento agli Obiettivi Generali del Pof e alle Indicazioni Nazionali, nel rispetto dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze e del profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione. E’ scandito: per Obiettivi Specifici di Apprendimento. Sviluppa: il processo formativo per il raggiungimento delle competenze culturali di base, quali requisiti fondamentali per accedere al sapere e per continuare ad apprendere, competenze sociali per relazionarsi e lavorare in gruppo, competenze disciplinari relative ai contenuti delle discipline, competenze trasversali che riguardano i processi attivabili in vari campi. Prevede: la scelta dei contenuti disciplinari in rapporto agli Obiettivi di Apprendimento.
Intende: il Curricolo in termini qualitativi più che nozionistici, l’individuazione di saperi irrinunciabili sempre in continua evoluzione.
con
Costituisce: l’80% del Curricolo Nazionale. Prevede: verifiche: - quadrimestrali - finali
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METODOLOGIE Nel Piano dell'offerta formativa, poiché l'attenzione rivolta alle finalità formative si coniuga con le modalità di apprendimento, il Collegio dei Docenti si prefigge di promuovere capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) attraverso conoscenze essenziali, nuclei concettuali fondanti che devono necessariamente essere compresi ed assimilati consapevolmente. Per tale motivazione la nostra scuola fa riferimento a metodi, procedure e strategie di tipo attivo in cui gli alunni non restano passivi recettori delle conoscenze, ma sono coinvolti e divengono artefici del proprio processo di apprendimento. Le diverse metodologie, rispettose della libertà di insegnamento e della specificità della disciplina, presentano orientamenti e tipologie comuni finalizzati a: - stimolare la curiosità degli alunni - aumentare il loro livello di motivazione, partecipazione e apprendimento - conseguire il successo formativo. Esse sono: - personalizzazione: diversificare i percorsi di apprendimento per garantire il diritto allo studio, interpretando i bisogni e le esigenze di ciascun alunno; - apprendimento per scoperta: acquisire autonomia nel pensare, progettare, decidere e valutare - attività laboratoriale: costruire percorsi significativi d’apprendimento per coniugare momenti operativi e momenti conoscitivi; - apprendimento cooperativo: promuovere le diverse potenzialità di ciascuno per perseguire fini comuni attraverso l’operare in gruppo
STRATEGIE Attività collettive Lavori di gruppo Attività a classi aperte Attività individuali Attività individualizzate: recupero, consolidamento, potenziamento La lezione si connoterà come input a fare, a motivare, ad affrontare problemi, per questo il compito dell'insegnante sarà: 1. Pubblicizzare gli obiettivi Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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2. Motivare al lavoro da svolgere 3. Attirare l'attenzione 4. Verificare la presenza dei prerequisiti necessari ad un apprendimento significativo 5. Parcellizzare gli apprendimenti in sequenze modulari 6. Fornire il modello della prestazione richiesta 7. Provvedere al transfert (generalizzazione)
VERIFICA - VALUTAZIONE “Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”(Indicazioni nazionali per il curricolo- 2012); serve come accertamento finalizzato alla messa a punto e al controllo delle procedure didattiche la cui efficacia e validità si misura con la capacità di condurre i diversi allievi al conseguimento di livelli omogenei di apprendimento attraverso itinerari flessibili e differenziati. L’attività di valutazione si sviluppa nel corso dell’intero anno scolastico seguendo un percorso che parte dalla conoscenza degli alunni, attraverso l’osservazione sistematica e la rilevazione oggettiva degli apprendimenti, elementi indispensabili per poter calibrare l’attività didattica e la programmazione. Si considerano i progressi compiuti in relazione al perseguimento degli obiettivi prefissati in termini di conoscenze acquisite, capacità espresse, comportamenti maturati. La valutazione complessiva, a cadenza quadrimestrale, tiene conto quindi degli esiti cognitivi conseguiti o non raggiunti. La verifica è effettuata attraverso: - prove oggettive strutturate (questionari aperti, questionari V/F, questionari a scelta multipla, tabelle, mappe concettuali, fruizione e produzione di diverse tipologie testuali) per accertare le competenze acquisite di conoscenza, comprensione, analisi e sintesi - prove soggettive (interrogazioni orali) per attestare l’acquisizione della capacità espressiva e del codice competente. La valutazione degli esiti formativi considera - lo sviluppo personale, sociale, relazionale - l’interesse, la partecipazione, l’impegno Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Sono stati individuati alcuni criteri di valutazione del docente e quelli adottati dal docente per gli alunni: CRITERI di valutazione del docente: - criterio della collegialità - criterio della corresponsabilità - criterio della coerenza e della trasparenza - criterio dell’imparzialità CRITERI di valutazione per gli alunni: - valutazione delle competenze (disciplinari e trasversali) acquisite - valutazione dell’alfabetizzazione culturale - valutazione della partecipazione e relazionalità - valutazione dell’impegno - valutazione dell’attenzione
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per la valutazione del comportamento e quindi per l’assegnazione del voto di condotta da esprimere in decimi sulla scheda, si tiene conto dei seguenti indicatori:
assumere comportamenti responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente portare a termine con affidabilità gli impegni presi rispettare le regole convenute (come da Regolamento di istituto); assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi.
La valutazione espressa dal Consiglio di classe in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO OBIETTIVI : Assumere comportamenti responsabili, di sé, degli altri e dell’ambiente. Portare a termine gli impegni presi. Rispettare le regole convenute. Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi. VOTO CRITERI 10 -comportamento corretto responsabile ed educato -rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità -promozione di comportamenti solidali -osservanza del regolamento d’istituto -rispetto degli ambienti,delle strutture e dei materiali della scuola -frequenza assidua delle lezioni e rispetto degli orari -partecipazione motivata e consapevole alle attività -impegno, volontà, disponibilità a collaborare costruttivamente 9 -comportamento corretto ed educato -rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità -osservanza del regolamento d’istituto -rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola -frequenza regolare delle lezioni e rispetto degli orari -attenzione e partecipazione alle attività -puntualità negli adempimenti scolastici, disponibilità a collaborare 8 - comportamento generalmente corretto ed educato -globale rispetto degli altri e delle diversità -rispetto del regolamento d’istituto -frequenza nel complesso regolare, occasionali assenze e ritardi -buona partecipazione e collaborazione alle attività 7 - comportamento non sempre corretto ed educato -non sempre rispettoso degli altri e dei loro diritti -osservanza non sempre puntuale del regolamento d’istituto - sostanziale rispetto degli ambienti,delle strutture -richiami scritti nel registro di classe -frequenza irregolare e scarsa puntualità in classe -limitato interesse, saltuario impegno 6 - comportamento inadeguato -limitato rispetto degli altri e dei loro diritti -inosservanza del regolamento d’istituto -scarso rispetto delle strutture e dei materiali della scuola -ammonizioni verbali e richiami scritti per comportamenti scorretti -ripetute assenze e ritardi non giustificati -saltuario interesse per le attività e comportamento fonte di disturbo 5 -Comportamento irresponsabile -mancanza di rispetto per gli altri e le diversità -scarso rispetto per le strutture e i materiali scolastici -richiami scritti e sospensione per un periodo superiore a 15 giorni -continue assenze e ritardi non giustificati -interesse e impegno assenti per le attività N.B. ALLA FORMULAZIONEDELLA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CONCORRE ALMENO LA MAGGIORANZA DEGLI INDICATORI RIFERITI A CIASCUN VOTO Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LIV.
VOTO
CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti
COMPETENZE
CAPACITÀ’
Applicazione delle conoscenze Abilità linguistiche ed espressive
Rielaborazione ed applicazione delle conoscenze in contesti nuovi Organizzazione dei contenuti
Comunica in modo proprio, efficace ed articolato. Affronta autonomamente anche compiti complessi, applicando le conoscenze in odo corretto e creativo.
8
Ha conoscenze complete.
Comunica in maniera chiara ed appropriata. Affronta compiti anche complessi in modo accettabile.
C
7
Conosce adeguatamente gli elementi fondamentali della disciplina.
Comunica in modo adeguato anche se semplice. Esegue correttamente compiti semplici, affronta quelli più complessi se guidato.
E’ un diligente ed affidabile esecutore, pur non avendo piena autonomia. Opera collegamenti semplici.
D
6
Conosce gli elementi minimi della disciplina.
Comunica in modo semplice con qualche incertezza. Esegue semplici compiti senza errori sostanziali
Coglie gli aspetti fondamentali ma le sue analisi sono semplici e non approfondite.
E
5
Ha conoscenze incerte ed incomplete
Comunica in modo non sempre coerente e proprio Applica le conoscenze minime con errori pur non gravi e imprecisioni
Ha difficoltà a cogliere i nessi logici e quindi ad analizzare i temi, questioni e problemi e a fare collegamenti.
F
3-4
Ha conoscenze frammentarie e gravemente lacunose
Comunica in modo decisamente stentato e improprio. Non arriva ad applicare le conoscenze minime e commette gravi errori anche nell’eseguire semplici esercizi.
Ha difficoltà a cogliere concetti e relazioni essenziali che legano tra loro i fatti anche più elementari.
9-10
B
Impegno Partecipazione Metodo di lavoro Progresso nell’apprendimento
E’ autonomo ed organizzato. Collega conoscenze attinte da ambiti pluridisciplinari. Analizza in modo critico, con un certo rigore. Documenta il proprio lavoro, cercando soluzioni adeguate per situazioni nuove . Ha una propria autonomia di lavoro. Analizza in modo complessivamente corretto e compie alcuni collegamenti, arrivando a rielaborare in modo abbastanza autonomo.
Ha conoscenze complete, con approfondimenti autonomi.
A
OBIETTIVI TRASVERSALI
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AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO L'auto-valutazione è indispensabile per una "scuola di qualità", che si pone come obiettivo quello di soddisfare i bisogni impliciti ed espliciti dell'utenza. Obiettivo di un adeguato sistema di qualità è anche quello di far sì che l'organizzazione impari a soddisfare questi bisogni nel modo migliore. Un efficace sistema di auto- valutazione serve a: confrontarsi continuamente con l'esterno così da avere la certezza di essere in sintonia con i cambiamenti e con l'evoluzione in atto dell'ambiente esterno; ricevere un feed- back costruttivo riguardo alle aree da migliorare; conoscere sempre meglio i propri processi. Quindi l'auto- valutazione è il motore di ricerca per un miglioramento continuo e costituisce una riflessione guidata e costante sulla qualità dell'Offerta Formativa. La scuola effettua l’autoanalisi di istituto attraverso i suoi referenti (Funzione Strumentale 4) durante e a conclusione dell’anno scolastico per verificare la soddisfazione di genitori e alunni (utenti esterni) e di docenti e personale ATA (utenti interni). Si testano i seguenti aspetti: - le condizioni ambientali (strutture, attrezzature, locali.) - le condizioni interne/esterne (modalità di comunicazione, informazioni) - i servizi didattici (azioni del personale e funzionamento della scuola, processi di insegnamento, risultati conseguiti dagli alunni nel 1° e nel 2° quadrimestre). Per ciascun campo di indagine sono proposte griglie di monitoraggio da analizzare attraverso questionari somministrati ai docenti, agli studenti, ai genitori. I questionari proposti sono stati elaborati con l'intento di promuovere un'analisi comune del contesto organizzativo e didattico del nostro Istituto, sulla base di protocolli condivisi, per riflettere insieme sui comportamenti rilevati in classe, sulla qualità delle relazioni, sulla ricchezza delle mediazioni, sulla pluralità degli stimoli e, nello stesso tempo, far emergere i bisogni più rilevanti. Individuare i "punti forti" e le "criticità" nel processo offre maggiori possibilità di intervenire con successo per far sì che "il prodotto" diventi di qualità. Scopo della riflessione è riunire le nostre capacità professionali per un'azione comune, tesa alla valorizzazione delle nostre risorse (umane, culturali e progettuali), per il potenziamento della qualità del nostro lavoro, nell'ambito di un'autonomia "costruita" collegialmente e al contempo "regolata" da parametri di auto-valutazione, negoziati e condivisi dagli attori della comunità scolastica. L’autoanalisi consente di regolare i comportamenti e le azioni per migliorare il servizio, compatibilmente con le esigenze della comunità in cui è inserita la scuola. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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PROGETTO CAF & EDUCATION “Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne” ( Indicazioni nazionali per il curriculo - 2012). Per questo motivo la scuola secondaria di primo grado “Colombo” dall’anno scolastico 2012-13 ha aderito al progetto CAF& EDUCATION. Il Common Assessment Framework (CAF –Griglia Comune di Autovalutazione) è uno strumento di Total Quality Management, ispirato dal modello di eccellenza EFQM. Il CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti relativi alla performance organizzativa, ai cittadini/clienti, al personale, e alla società si ottengono attraverso una leadership che guidi le politiche e le strategie, la gestione del personale, delle partnership, delle risorse e dei processi. Il CAF considera l’organizzazione da diversi punti di vista contemporaneamente, secondo l’approccio olistico di analisi delle performance organizzative. Il modello raggruppa quelli che si ritiene siano i fini e gli obiettivi di qualunque organizzazione (quelli sulla base dei quali se ne misura la performance) in quattro categorie – e li pone sulla destra. Pone poi sulla sinistra quelli che vengono ritenuti i fattori organizzativi funzionali al raggiungimento dei fini (raggruppandoli in cinque categorie). Il modello perciò risulta diviso in due parti: la parte sinistra è composta dai Fattori, cioè gli elementi di tipo organizzativo, la parte destra dai risultati (vedi figura). Figura 1: Modello CAF
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I diversi modelli possono parzialmente differire nelle definizioni dei fattori e dei risultati, ma l’elemento comune è dato dalla continua interazione tra fattori e risultati: i fattori devono continuamente essere adeguati e migliorati per migliorare i risultati, per rendere l’organizzazione dinamica ed in grado di rispondere alle richieste del contesto in cui opera; d’altra parte, i risultati sono la misura del successo o meno di quanto l’organizzazione ha strutturato nella parte Fattori. I fattori abilitanti sono rappresentati da: la leadership, il motore di ogni processo di cambiamento organizzativo; le politiche e strategie, la gestione delle risorse umane, la gestione delle risorse proprie e di partnership, la gestione dei processi. Quando si parla di autovalutazione si intende un processo consapevole e condiviso mediante il quale un’organizzazione pubblica e/o privata analizza e valuta periodicamente il proprio “stato di salute”. Scopo dell’autovalutazione/autodiagnosi è quindi comprendere lo stato e le potenzialità dell’organizzazione riguardo a quelle competenze e capacità (capability) che risultano critiche rispetto alla mission che l’organizzazione stessa si prefigge. La finalità ultima è quella di cogliere gli elementi di debolezza e di forza a fronte delle missioni e degli obiettivi, per poi pianificare le iniziative mirate all’adeguamento delle capability relative. In questi termini il processo di autovalutazione permette all’organizzazione di ottenere ulteriori valori aggiunti: − l’identificazione del “modello di business” ovvero l’identificazione delle missioni e degli obiettivi strategici. Infatti, dovendo il processo di autovalutazione partire dall’analisi critica delle missioni dell’organizzazione, esso costringe il management a definirle ove non lo siano o lo siano in maniera completa; − la presa di coscienza del senso pieno del concetto di miglioramento continuo, inteso non solo come miglioramento incrementale - quel tipo di miglioramento che si compie quando si è in presenza di una performance cronicamente al di sotto degli obiettivi per portarla al livello voluto - ma come cambiamento sostanziale, innovativo, che comporta la messa in campo di nuove capability o l’acquisizione di nuove competenze all’interno dell’amministrazione; − il miglioramento come processo guidato dai risultati, dal momento che l’autovalutazione si basa: sui risultati di performance dell’organizzazione , o più precisamente dagli scarti fra tali risultati e gli obiettivi e fra i risultati propri e quelli di organizzazioni assunte a riferimento; sulle evidenze in relazione allo stato dei “fattori abilitanti. Essere guidati dai risultati e dai fatti significa anche che non si assume alcun modello come un “dogma”, ma che il modello stesso è soggetto al principio del miglioramento continuo: in caso di contrasto fra ciò che emerge dalle evidenze emergenti dalla realtà e il modello, è questo che si deve adattare alla realtà. Infine essere guidati dai risultati significa che i risultati sono il punto di partenza per eventuali benchmarking; e infine che i risultati dell’autovalutazione e degli eventuali benchmarking sono l’input principale al piano di miglioramento. I vantaggi dell’adottare strumenti di autodiagnosi adeguati, all’interno di un ciclo PDCA guidato dal modello, sono numerosi e funzionali agli obiettivi che Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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l’organizzazione vuole perseguire. Essi si traducono nel miglioramento delle capacità di: interpretare meglio i problemi collettivi, da cui identificare fini adeguati (mission, vision, obiettivi strategici) da tradurre poi in obiettivi operativi (qualità come “fare le cose giuste”); raggiungere gli obiettivi posti (qualità come “fare le cose bene”); ricavare informazioni sullo stato dell’organizzazione più attendibili, questo perché l’autodiagnosi è condotta direttamente dal personale che opera nel processo e che conosce “da vicino” le aree di debolezza e quelle di forza della sua amministrazione; ottenere un personale motivato. Il personale direttamente coinvolto è motivato ad analizzare i propri risultati e a pianificare il miglioramento, si sente più partecipe della vita dell’organizzazione e produce un lavoro qualitativamente più elevato; ottenere un adeguamento delle competenze. Le richieste di risorse di cui dotarsi e gli interventi individuati sono motivati ed obiettivi, in quanto discendono da una analisi attenta della situazione operativa. La scuola per effettuare l’autovalutazione, ha steso “ un rapporto descrittivo dei risultati dell’autovalutazione” preparato dal gruppo di autovalutazione, articolato in modo sintetico e contenente: - i punti di forza - le aree da migliorare - i punteggi I risultati di performance si possono migliorare solo agendo sui fattori che li generano. E’ l’autovalutazione dei fattori abilitanti quindi che porta a scoprire le cause, cioè le debolezze dell’organizzazione. Perciò le aree da migliorare che il rapporto individua sono quelle relative ai fattori abilitanti. Analogamente riguardo ai punti di forza, questi si identificano in primo luogo a livello di performance, però la diagnosi identifica le cause organizzative – e queste devono essere messe in evidenza. Naturalmente il rapporto sottolinea le coerenze fra debolezze sui risultati e aree di miglioramento individuate a livello di fattori. Eventuali incoerenze richiederanno ulteriori indagini. La scuola secondaria di primo grado Colombo ha scelto il CAF perché ha fiducia nell’efficacia dello strumento ai fini del proprio miglioramento. Si pone come obiettivo assolutamente primario l’autovalutazione: l’individuazione dei punti forti e delle aree deboli per avviare il Piano di miglioramento. Dall’analisi del RAV della Colombo sono emerse delle criticità nel sistema, sono state fissate le aree di miglioramento più significative come priorità e fattibilità e sono stati definiti i seguenti progetti di miglioramento: “Star bene a scuola”, “Cresciamo insieme”, “Misuriamoci” . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Il primo progetto ha durata biennale, è rivolto ai docenti della scuola, è finalizzato ad incrementare il loro coinvolgimento nelle attività intraprese dalla scuola, alla capillarizzazione delle informazioni, all’individuazione di un sistema di controllo preciso, allo sviluppo di un sistema di misurazione degli obiettivi operativi,ad un maggiore coordinamento tra le varie attività organizzate dalla scuola, ad un monitoraggio sistematico del grado di soddisfazione del personale dell’istituzione. Il secondo ha durata triennale, i destinatari sono alunni e famiglie, si propone di migliorare l’attività di monitoraggio relative ai bisogni e alle aspettative dei portatori di interesse. L’ultimo progetto, di durata triennale, si riferisce all’area della didattica, è diretto ai docenti ed è finalizzato a migliorare il coinvolgimento del personale nell’implementazione di politiche e strategie coerenti con il POF e la valutazione della performance e il monitoraggio dei percorsi.
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INVALSI La scuola provvede alle prove e ai monitoraggi Invalsi attraverso i suoi referenti (Funzione Strumentale n° 4). La Scuola ha partecipato, e parteciperà anche durante il corso di quest’anno scolastico qualora dovessero essere attivati, ai seminari di informazione e sensibilizzazione sull’indagine OCSE PISA e alle altre ricerche nazionali e internazionali riservate ai docenti delle scuole del 1° ciclo e dei CTP. L’obiettivo è garantire almeno pari standard minimi di qualità del servizio scolastico in tutto il territorio nazionale, fissando indicatori di risultato coerenti con gli obiettivi europei , rendendo più equo il sistema di istruzione e promuovendo nel contempo le eccellenze. Sono stati definiti alcuni indicatori differenziati per tipologia di servizio. Per quanto riguarda il sistema scolastico è stato individuato un obiettivo generale “Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”, che sarà misurato sulla base dei seguenti indicatori (scelti fra i benchmark definiti per il sistema istruzione dal Consiglio dei Ministri europei): 1. diminuzione degli abbandoni scolastici precoci e conseguente aumento del tasso di scolarizzazione per la scuola secondaria superiore, misurato con l’indicatore relativo alla percentuale di giovani (età 18-24 anni) con titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria di secondo grado e che non partecipa ad altre attività formative (Indagini sulle Forze del Lavoro e UOE); 2. livello di competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti 15enni con un livello basso di competenza nell’area della lettura (comprensione nella lingua madre indagine OCSE-PISA), 3. livello delle competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti 15-enni con un livello basso di competenza nell’area della matematica (indagine OCSE-PISA). La Scuola secondaria “Colombo”, in linea con le indicazioni emerse nei seminari in oggetto ha avviato un’analisi dei dati delle prove Invalsi della scuola al fine di confrontarli con quelli nazionali per avviare una riflessione didattica sulle tipologie delle prove, sui risultati ottenuti dagli allievi per poter progettare interventi didattici specifici. I docenti hanno preso visione dei risultati e dei percorsi formativi dei singoli alunni individuando i punti di debolezza, di forza e i correttivi da utilizzare nei percorsi di miglioramento da applicare nel proprio sistema scolastico. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Dall’analisi effettuata è emerso che: • bisogna abituare i ragazzi alla tipologia di prova INVALSI ; • bisogna intensificare il tipo di intervento specifico; • bisogna potenziare la concentrazione degli alunni durante lo svolgimento delle prove; • è necessario potenziare la capacità logica nei ragazzi. Interventi della scuola: • offrire materiali ai docenti approntando un kit di esercitazione (i libri di testo sono carenti in tal senso e si sottolinea uno scollamento tra l’editoria scolastica e la realtà INVALSI ) • impegnare gli alunni nella realizzazione di almeno un paio di simulazioni all’anno. • addestrare in relazione ai tempi di svolgimento della prova • far esercitare nella lettura e comprensione del testo come competenza trasversale • far superare le problematizzazioni stereotipate • rendere più autonomi i nostri alunni (in generale nel lavoro scolastico, in particolare nella ricerca dei dati di un problema) • sensibilizzare le famiglie Per migliorare occorre: • la partecipazione di tutte le figure della scuola • la sensibilizzazione di tutti i docenti nell’analizzare, leggere e interpretare i risultati delle prove dei propri alunni • lo scambio nei dipartimenti tra docenti della stessa area disciplinare • mettere a punto strumenti e strategie per migliorare nelle prove • modificare l’azione didattica ma senza pensare che questa sia solo addestramento alle prove
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IL CURRICOLO LOCALE Il Curricolo locale, introdotto dalla legge di riforma n° 53/03, evidenzia la nuova dimensione dei rapporti interistituzionali tra scuola e territorio. L’articolo n° 2 della citata legge afferma: “I piani di studio personalizzati, nel rispetto delle istituzioni scolastiche, contengono un nucleo fondamentale omogeneo su base nazionale, che rispecchia le tradizioni e l’identità nazionale e prevedono una quota, riservata alle regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche collegate con le realtà locali”. La scuola, in riferimento alle sue peculiari finalità, deve promuovere lo sviluppo della personalità e, nel contempo, farsi carico della diffusione dei valori condivisi della società. Pertanto, nel formare l’uomo e il cittadino, la scuola deve far sì che l’alunno sia e diventi cittadino del proprio paese, dell’Italia, dell’Europa, del mondo, del “villaggio globale”, ma che abbia consapevolezza delle proprie radici, tradizioni, costumi, linguaggi relativi alla cultura locale. Il percorso delineato, per la quota di Curricolo locale (20%), ha la finalità di guidare gli alunni nella costruzione di una consapevole identità personale e culturale attraverso la memoria del passato nel continuo confronto con il presente, anche in considerazione della presenza di altre culture e stili di vita, nel rispetto del principio dell’integrazione interculturale e della tematica trasversale «TARANTO: punto e a capo» che rappresenta il criterio guida del POF. Il progetto non vuole mettere da parte la questione ambientale, ma ricostruire l’immagine di Taranto dopo che stampa e televisione nazionali l’hanno dipinta solo come la città dei veleni mostrando che “oltre i veleni c’è di più”. Il percorso si attuerà nell’arco dell’intero anno scolastico e sarà così strutturato: prime classi : : Il passato “Risolleviamo la nostra storia” seconde classi : Il presente “I colori di Taranto” terze classi : Il futuro “Rinascita Taranto” A conclusione sarà organizzato un concorso tra le classi e una mostra dei lavori prodotti (fotografici, cartacei, grafici, P.P., pubblicazioni ecc.) Saranno dedicati inoltre al curricolo locale alcuni momenti particolari: Accoglienza, Natale, Carnevale, Pasqua, fine anno.
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IL CURRICOLO LOCALE ATTUATO PER IL 20% DEL MONTE ORE ANNUALE COMPLESSIVO IN
ORARIO SCOLASTICO CURRICOLARE
ATTIVITA’ LABORATORIALE
PERSEGUE
LA VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSE IDENTITA’
ORARIO SCOLASTICO EXTRACURRICOLARE
PROGETTI
PER EDUCARE AD UNA CITTADINANZA UNITARIA E PLURALISTA
PER
MIGLIORARE E AMPLIARE L’OFFERTA FORMATIVA Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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IL CURRICOLO NAZIONALE ATTUATO PER L’80 % DEL MONTE ORE ANNUALE COMPLESSIVO
MIRA AL CONSEGUIMENTO DI
TRAGUARDI
CONOSCENZE
ESPLICITATI ATTRAVERSO
COMPETENZE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
CONTENUTI NELLE
PER
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO LOSVILUPPO DELLA PERSONALITA’
LO SVILUPPO DI CONOSCENZE E COMPETENZE MEDIANTE ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
DISCIPLINE
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
ATTRAVERSO
ESERCIZIO DELLA CITTADINANZA ATTIVA
PROMOZIONE DELL’ESPERIENZA
SVILUPPATE
VALUTATE NEL
ATTRAVERSO LE PROGRAMMAZIONI ANNUALI
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VERIFICHE PERIODICHE 40
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ITALIANO L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazione con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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STORIA L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi. Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. Conosce aspetti del patrimonio culturale, itaiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini del telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
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Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo su sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle strategie, del metodo di studio. Progettare: elaborare progetti relativi alle proprie attività di studio, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi,strategie d’azione, verificando i risultati. Comunicare: comprendere messaggi di tipo diverso e di complessità diversa mediante diversi supporti; rappresentare eventi, concetti, norme…, utilizzando linguaggi diversi e supporti diversi. Collaborare e partecipare: interagire nel gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e altrui capacità. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere i propri diritti e bisogni, riconoscendo quelli altrui, le regole, le responsabilità. Risolvere problemi: nelle situazioni problematiche costruire e verificare ipotesi. Individuare collegamenti e relazioni: elaborare argomentazioni coerenti. Acquisire ed interpretare l’informazione: valutare criticamente, distinguere fatti dalle opinioni.
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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ITALIANO ASCOLTO e PARLATO Ascoltare testi diversi prodotti da altri Intervenire in modo pertinente in una conversazione Utilizzare tecniche di supporto alla comprensione Narrare esperienze, eventi, trame Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi Riferire oralmente su un argomento di studio Argomentare la propria tesi su una tematica affrontata
LETTURA Leggere ad alta voce,in modo espressivo Leggere in modalità silenziosa Ricavare informazioni implicite ed esplicite Confrontare, selezionare, organizzare informazioni Comprendere testi descrittivi Comprendere testi argomentativi Comprendere testi letterari di vario tipo e forma Ricavare informazioni da un manuale di studio
SCRITTURA Produrre testi corretti di forma diversa e registro adeguato Utilizzare la videoscrittura Scrivere testi digitali Conoscere e applicare le procedure di scrittura del testo Scrivere sintesi
RIFLESSIONE SULLA LINGUA Conoscere gli elementi di una comunicazione Conoscere e analizzare gli elementi variabili e invariabili del discorso Conoscere e analizzare gli elementi della frase semplice Conoscere e analizzare gli elementi della frase complessa
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STORIA USO DELLE FONTI Usare fonti di diverso tipo ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI Organizzare e selezionare informazioni Costruire grafici e mappe Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale Formulare problemi in base alle informazioni e alle conoscenze STRUMENTI CONCETTUALI Conoscere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei, mondiali Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali, di convivenza civile PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Produrre testi cartacei e /o digitali Esporre con linguaggio specifico Argomentare su conoscenze e concetti appresi
CITTADINANZA E COSTITUZIONE Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione Italiana Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica, comprenderle nell’ambito delle proprie esperienze e dal contesto scolastico Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona, famiglia, società, Stato Riconoscere le funzioni dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi erogati Identificare il ruolo delle istituzioni europee e degli organismi di cooperazione internazionale Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali
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GEOGRAFIA ORIENTAMENTO Orientarsi sulle carte LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche Esporre con linguaggio specifico PAESAGGIO Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei, mondiali Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE Consolidare il concetto di regione geografica (fisica,storica,economica) applicandolo all’Italia, all’Europa, agli altri continenti Analizzare fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici, di portata nazionale, europea, mondiale Interpretare gli assetti territoriali dei principali Paesi Europei e degli altri continenti
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MATEMATICA L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite. Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MATEMATICA NUMERI Eseguire addizioni,sottrazioni,moltiplicazioni, divisioni e confronti tra i numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali) quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo. Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni. divisioni e confronti tra i numeri relativi. Dare stime approssimate per il risultato di un’operazione, anche per controllare la plausibilità di un calcolo già fatto. Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta. Utilizzare scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo, consapevoli del significato. Usare le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni. Individuare multipli e divisori di un numero naturale e multipli e divisori comuni a più numeri. Comprendere il significato e l’utilità del multiplo comune più piccolo e del divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete. Scomporre numeri naturali in fattori primi e conoscere l’utilità di tale scomposizione per diversi fini. Descrivere rapporti e quozienti mediante frazione. Eseguire mentalmente semplici calcoli, utilizzando le proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare le operazioni. Descrivere con un’espressione numerica la sequenza di operazioni che fornisce la soluzione di un problema. Eseguire semplici espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi. SPAZIO E FIGURE Riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria). In particolare, rappresentare punti segmenti e figure sul piano cartesiano. Conoscere definizioni e proprietà significative delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio). Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Calcolare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio triangoli. Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata da linee curve. Conoscere il teorema di Pitagora e la sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete. Riconoscere figure piane simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata. Conoscere il numero π , ad esempio come area del cerchio di raggio 1, e alcuni modi per approssimarlo. Conoscere le formule per trovare l’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza, conoscendo il raggio. Rappresentare oggetti e figure tridimensionali in vario modo e tramite disegni sul piano. Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da rappresentazioni bidimensionali. Calcolare il volume delle figure tridimensionali più comuni e dare stime di quello degli oggetti della vita quotidiana. Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure. RELAZIONI E FUNZIONI Costruire interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni, e per conoscere in particolare le funzioni del tipo y = ax, y = a/x, y = ax2, y =2 n e i loro grafici. Collegare le prime due al concetto di proporzionalità. Esplorare e risolvere problemi utilizzando equazioni di primo grado. DATI E PREVISIONI Rappresentare insiemi di dati, anche facendo uso di un foglio elettronico. In situazioni significative, confrontare dati al fine di prendere decisioni, utilizzando le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative e le nozioni di media aritmetica e mediana. In semplici situazioni aleatorie, individuare gli eventi elementari, discutere i modi per assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, decomponendolo in eventi elementari disgiunti. Riconoscere coppie di eventi complementari, incompatibili, indipendenti. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. E’ consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE FISICA E CHIMICA Utilizzare i concetti fisici fondamentali in varie situazioni di esperienza; raccogliere dati su variabili di differenti fenomeni. Costruire e utilizzare correttamente il concetto di energia come quantità che si conserva. Padroneggiare concetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni non pericolose anche con prodotti chimici di uso domestico. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA Interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo notturno e diurno, utilizzando planetari o simulazioni al computer. Spiegare, anche per mezzo di simulazioni, i meccanismi dell’eclissi di sole e di luna. Riconoscere con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine. Conoscere la struttura della Terra e i suoi movimenti interni. BIOLOGIA Riconoscere le somiglianze e le differenze del funzionamento delle diverse specie di viventi. Comprendere il senso delle grandi classificazioni. Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare. Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica. Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la sessualità; sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; conoscere per evitare consapevolmente i danni del fumo e delle droghe. Assumere comportamenti e scelte personali ecologicamente sostenibili. Rispettare e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE LINGUA INGLESE L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari, o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti che gli sono familiari e su argomenti noti. Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
2^ LINGUA COMUNITARIA L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico - comunicativi e culturali propri delle lingue di studio Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
LINGUA INGLESE Comprensione orale Individuare e comprendere gli elementi di testi descrittivi/ narrativi/ informativi e ricavarne informazioni specifiche. Comprensione scritta Comprendere le informazioni specifiche ed inferenziali di un testo. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi più ampi in edizioni graduate. Produzione e interazione orale Leggere con intonazione e pronuncia corrette. Esprimersi/interagire in modo corretto e personale su argomenti noti utilizzando lessico, strutture e funzioni linguistiche note. Produzione scritta Rispondere a questionari; scrivere brevi testi o lettere. Raccontare avvenimenti ed esperienze esprimendo opinioni personali. Riflessione Linguistica Conoscere ed utilizzare strutture, lessico e funzioni linguistiche in modo corretto Cultura e Civiltà Conoscere e approfondire caratteristiche e aspetti della cultura e della civiltà dei Paesi anglofoni e operare confronti con la propria
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2^ LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE/SPAGNOLO)
Comprensione orale Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali o di brevi testi multimediali in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprensione scritta Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Produzione ed interazione orale Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi note. Esprimersi/interagire in modo comprensibile e personale integrando anche con mimica e gesti Produzione Scritta Scrivere brevi e semplici testi anche se con errori formali che non compromettano la comprensibilità del messaggio. Riflessione sulla lingua e cultura Osservazioni, sull’uso del lessico, delle strutture e delle funzioni linguistiche. Aspetti relativi alla cultura implicita nella lingua relativa all’ambito personale e alla quotidianità
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ARTE E IMMAGINE L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ARTE E IMMAGINE ESPRIMERSI E COMUNICARE Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva. Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile personale. Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Scegliere le tecniche e i linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale. Leggere e interpretare in’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento del’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore. Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nell’opera d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo).
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio. Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali. Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzazre, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MUSICA Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opere musicali, e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali. Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura. Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto. Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TECNOLOGIA L'alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione e risorse o di produzi one di beni e riconosce le diverse forme di energie coinvolte. E’ in grado di ipotizzare le possibile conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo opportunità e rischi. L'alunno conosce e sa classificare semplici utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento, al tipo di energia ed ai materiali usati. Utilizza adeguate risorse e materiali, informative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi e tabelle informazioni su beni e servizi disponibili sul mercato ed esprime valutazioni. E’ in grado di rappresentare in scala semplici oggetti e manufatti usando il linguaggio del disegno tecnico, seguendo le regole dell'assonometria e delle proiezioni ortogonali. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire in maniera metodica e razionale compiti operativi complessi anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche relativa a sistemi materiali e immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIA eseguire misurazioni e rilievi grafici e fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti e processi. Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative. Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorando le funzioni e la potenzialità.
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bebe” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. E’ capace di integrarsi col gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali. Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole). IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVOESPRESSIVA Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport.
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Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. Sa realizzare strategie di gioco, mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma propositiva alle scelte di squadra. Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice. Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta. SALUTE E BENESSERE; PREVENZIONE E SICUREZZA Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell’età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza ( doping, droghe, alcool)
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELIGIONE CATTOLICA · L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. · Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. · Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. · Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RELIGIONE CATTOLICA Dio e l’uomo · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa. · Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni. · Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo. · Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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· Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo. La Bibbia e le altre fonti · Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio. · Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi. · Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche (letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee. Il linguaggio religioso · Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti della Chiesa. · Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea. · Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un confronto con quelli di altre religioni. · Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni. I valori etici e religiosi · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa. · Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male. · Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. · Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile.
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ATTIVITA’ ALTERNATIVA PER GLI ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELLA RELIGIONE CATTOLICA In applicazione del diritto di ciascun alunno di avvalersi di un insegnamento alternativo all’ora di religione, la Scuola Colombo propone un’ attività laboratoriale afferente la Biblioteca scolastica. Si sa che i moderni mezzi di comunicazione di massa catturano sempre di più i giovani che leggono sempre meno impoverendo, di conseguenza, sia la parola che il pensiero. Solo chi è educato alla lettura sentirà la necessità di continuare a farlo alimentando la propria cultura e il proprio patrimonio linguistico. Partendo, quindi, dal presupposto che la pratica della lettura è un importante indicatore di alfabetizzazione e di cultura, la Biblioteca Scolastica deve essere intesa come centro di risorse per l’apprendimento, come laboratorio culturale al servizio della didattica al fine di promuovere l’educazione alla lettura, la libera espressione e lo stimolo all’informazione. Le finalità del progetto sono: Sviluppare curiosità e attenzione verso i libri e la lettura; Imparare inventariare e catalogare i libri della nostra Biblioteca; Stimolare la riflessione e la formazione di senso critico; Considerare la Biblioteca quale luogo di incontro, di confronto, di socializzazione e di operatività creativa, oltre che come bene comune da rispettare; considerare la collaborazione quale utile strumento per l’apprendimento. Le attività previste sono: Catalogare e inventariare i libri di nuova acquisizione Verificare che la scheda del prestito, da parte dei vari alunni, sia compilata in ogni sua parte; Verificare che i dati della scheda siano riportati sul registro dei prestiti; Alla fine dell’anno scolastico predisporre un elenco di coloro che li hanno presi in prestito e non li hanno ancora resi.
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IL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (Linee Guida MIUR 4/08/09)
La globalizzazione presenta situazioni sempre nuove e problematiche la cui soluzione richiede capacità critiche ed emotive di riferimento. I giovani studenti manifestano spesso il loro disagio nei confronti di un mondo complesso e in continua evoluzione con l’abbandono scolastico, scorretti stili di vita, cattiva alimentazione e sedentarietà. Le esperienze ludico-motorie sono le più idonee ad aiutare i giovani adolescenti affinchè acquisiscano maggiore serenità e fiducia, imparino a confrontarsi con gli altri, a fare “squadra”, a “mettersi in gioco” in modo totale, per il piacere di vivere il proprio corpo con serenità. Consapevole di tali problematiche, la scuola “Colombo” potenzia l’attività sportiva scolastica nel percorso educativo per aiutare i giovani a vivere l’agonismo e la competizione come momento di verifica di se stessi. Obiettivo finale è lo sviluppo di una nuova cultura sportiva, un’educazione alla competizione, alla capacità di vivere correttamente la vittoria, ma anche di elaborare la sconfitta come esperienza di crescita personale che contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. Nel quadro degli indirizzi nazionali, la scuola “Colombo” riorganizza l’avviamento alla pratica sportiva e coinvolge così fasce sempre più ampie di studenti, compresi quelli con disabilità, per una loro piena integrazione. La scuola “Colombo” ha istituito al suo interno un Centro Sportivo Scolastico come completamento dell’insegnamento curricolare di Scienze Motorie con ore settimanali aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva. Gli studenti potranno aderire liberamente alle attività programmate organizzate, indicando la disciplina sportiva che intendono praticare. Il Centro Sportivo Scolastico della nostra scuola organizza le seguenti attività per il corrente anno scolastico e la partecipazione ai Giochi Sportivi: badminton sci (preparazione ai campionati provinciali) corsa campestre pallavolo beach tennis pallacanestro kendo tennis tavolo Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Tali attività avranno carattere continuativo per tutto l’anno scolastico e saranno legate al complessivo processo formativo dei nostri giovani studenti, seguendo il principio della pari dignità di tutti gli insegnamenti. Con la costituzione di un C.S.S. la scuola “Colombo” vuole creare nello stile di vita dei suoi alunni un’abitudine sportiva, percepita come attività regolare e tendenzialmente quotidiana. Il C.S.S. favorirà la partecipazione a manifestazioni sportive studentesche ed il lavoro svolto dagli alunni sarà certificato e considerato nella definizione delle competenze acquisite al termine del ciclo scolastico.
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INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Direttiva 27.12.2012 e C.M. 8/2013)
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. L’ inclusione è’ un processo che si riferisce alla globalità della sfera educativasociale- politica, guarda tutti gli alunni e le loro potenzialità indistintamente e differentemente, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto per arrivare alla piena integrazione di tutti.
La scuola ha il compito di attivare percorsi di inclusione, attraverso: L’ identificazione precoce di possibili difficoltà il binomio insegnamento/apprendimento che procede tenendo conto della pluralità dei soggetti, utilizza strategie e metodologie specifiche, capaci di rispondere alle diversità degli alunni la flessibilità degli interventi che promuovono le potenzialità di ciascun alunno la valorizzazione della vita sociale
La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n.8 prot. 561 del 6/03/2013 definiscono la necessità di elaborare percorsi didattici per rafforzare l’inclusività nella scuola e mirano: al potenziamento della cultura dell’inclusione all’ approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti alla valorizzazione della funzione del docente di sostegno, quale risorsa aggiuntiva assegnata a tutta la classe ad un nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione scolastica e di presa in carico dei BES da parte dei docenti
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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. Ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: della disabilità; dei disturbi evolutivi specifici dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre ai disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche, comprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno. Alunni con disturbi specifici Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che per specifici problemi possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità. Fra essi, studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo studio ( legge 170/2010). Tuttavia esistono altre tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, che hanno diritto ad usufruire delle stesse misure dispensative e compensative previste per i DSA in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio o, al contrario, nelle aree non verbali o di altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico. Un approccio educativo adeguato dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi. Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività Gli studenti con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività sono definiti con l’acronimo A.D.H.D. L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei. Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza; disturbi specifici dell'apprendimento;disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc. In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo. Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento. Funzionamento cognitivo limite Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le espressioni di funzionamento cognitivo limite o borderline, ma anche con altre espressioni (per es. disturbo evolutivo specifico misto) e specifiche differenziazioni qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170 - richiedono particolare considerazione. Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale risponde a una misura che va dai 70agli 85 punti e non presenta elementi di specificità. Per alcuni di loro il ritardo è legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi. Per altri, si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà tale per cui, se adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza fondamentale. Nella sottocategoria dello svantaggio culturale e linguistico si inseriscono gli alunni stranieri che la scuola accoglie e integra. La scuola secondaria di 1° grado “Colombo”, pertanto, adotta una didattica che sia ‘denominatore comune’ per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una didattica inclusiva più che una didattica speciale che realizzi pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee, i criteri di valutazione degli apprendimenti e gli strumenti previsti dalla normativa. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSABILI (legge 104/92-D.M. 26.06.92-Nota MIUR 4.08.2009) L’integrazione scolastica degli alunni tutti e in particolare di quelli con disabilità rappresenta la concezione più alta del “fare scuola” e riguarda la finalità fondamentale dell’istruzione che è la promozione del pieno sviluppo della persona. La scuola oltre a progettare e realizzare percorsi formativi e perseguire obiettivi didattici trova il suo momento prioritario nel favorire e promuovere la crescita degli alunni tutti integrando in questo processo chi è diversamente abile, chi è socio-culturalmente svantaggiato, chi ha problemi di comportamento e/o apprendimento o che appartiene ad altre culture ed etnie. La scuola concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo e impedimento alla frequenza; cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e combatte l’evasione dell’obbligo scolastico e la dispersione. La convinzione ormai consolidata che tutti i docenti abbiano una corresponsabilità nell’azione educativa e formativa si allarga a tutto il personale della scuola. La integrazione/inclusione è dunque imprescindibile dallo sviluppo della comunicazione, delle esperienze, delle relazioni sociali che l’alunno diversamente abile raggiunge grazie alla partecipazione e al coordinamento di tutte le componenti scolastiche, nonché dalla definizione e dalla realizzazione delle strategie da adottare che scaturiscono da una corretta e puntuale progettazione individualizzata che deve coinvolgere le famiglie gli Enti Locali, l’ASL. La scuola fa suo il principio che caratterizza la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità che il Parlamento italiano ha ratificato con la Legge n.18 del 3 marzo 2009 accogliendo il “modello sociale della disabilità”e individuando nel contesto culturale e sociale un fattore determinante per raggiungere livelli di crescita, sviluppo e autonomia. I momenti concreti in cui si esercita il diritto all’istruzione dell’alunno con disabilità sono rappresentati in primo luogo dall’individuazione di bisogni educativi speciali e successivamente dalla risposta adeguata e precisa che la scuola è in grado di dare. Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) riguarda la crescita personale e sociale dell’alunno disabile e rimane lo strumento fondamentale di pianificazione puntuale degli interventi educativi, formativi e riabilitativi. STRATEGIE E METODI: 1. 2. 3. 4.
Predisposizione di un ambiente accogliente, integrante e inclusivo Didattica differenziata/inclusiva Strategie didattiche metacognitive Cooperative learning (apprendimento in gruppi cooperativi) Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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5. Tutoring (l’alunno che insegna all’altro alunno) 6. Tecnologie informatiche 7. Laboratori di recupero e sviluppo L’integrazione degli alunni nella comunità scolastica, coinvolge attivamente tutti i docenti che insieme procedono alla pianificazione, elaborazione, attuazione, verifica e valutazione di: 8. piani educativi individualizzati; 9. programmazioni didattiche differenziate. Sono previsti interventi: o individuali; o nel piccolo gruppo; o nel gruppo classe; o con la partecipazione ad attività laboratoriali; o con la partecipazione degli alunni ai progetti e a tutte le iniziative di scuola. Il recupero delle abilità strumentali prevede, in primo luogo, l’individuazione degli alunni con difficoltà di apprendimento, quindi la costruzione di programmazioni differenziate, elaborate dai docenti di classe. L’efficacia dell’integrazione/inclusione scolastica si realizza anche attraverso una serie di iniziative relative alla: 10. formazione ed autoformazione continua di tutto il gruppo docente e del personale ella scuola; 11. flessibilità dell’organizzazione educativo – didattica 12. continuità educativa orizzontale e verticale con specifiche azioni di orientamento; 13. collaborazione attiva e stipula di accordi tra la scuola, le famiglie e i vari soggetti istituzionali presenti sul territorio. 14. programmi di miglioramento del servizio scolastico Nel piano dell’offerta formativa, per gli alunni diversamente abili frequentanti la classe terza è prevista infine la partecipazione al progetto “Prossimi al traguardo”.
PROCEDURA DI CONTROLLO del processo d’insegnamento/apprendimento: - Valutazione diagnostica: ad inizio anno scolastico - Valutazione formativa: in itinere - Valutazione sommativa: a fine anno scolastico.
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GRUPPO H “OPERATIVO” E’ composto dal Dirigente Scolastico, dal docente coordinatore di classe, dai docenti curricolari, dall’insegnante di sostegno, dai genitori dell’alunno e dai rappresentanti dell’èquipe socio-sanitaria. Il Gruppo H “operativo” si riunisce, salvo particolari problemi, tre volte all’anno: inizio e fine anno scolastico. Ha il compito della stesura e dell’aggiornamento del PDF (Profilo Dinamico Funzionale), della progettazione e della verifica del PEI (Piano Educativo Individualizzato), di indicare al Gruppo H d’Istituto le ore di sostegno per il successivo anno scolastico ed ogni altro adempimento necessario.
INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Premessa Generale La Legge n. 170 del 8.10.2010, “ Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche, ma possono costituire una limitazione importante di alcune attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1). Le finalità che la legge intende perseguire riguardano: la garanzia del diritto all’istruzione e l’assicurazione delle pari opportunità di sviluppo; la possibilità di favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto; la riduzione dei disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione; l’adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari; la sensibilizzazione al problema e la formazione adeguata per gli insegnanti. La legge riserva alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed educative di supporto necessarie per il raggiungimento delle finalità della legge (art.5); gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto di fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi, comprendenti strumenti e tecnologie specifiche, dell’uso di una didattica individualizzata e personalizzata e di forme flessibili di lavoro scolastico. Diventa perciò necessario individuare delle linee guida condivise relative alle modalità di accoglienza dell’alunno con diagnosi DSA . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Questo documento è parte integrante del POF e si propone di: Definire pratiche comuni all’interno dell’istituto; Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con DSA; Accompagnare gli studenti con DSA agli esami di stato. La scuola secondaria di primo grado richiede agli studenti la piena padronanza delle competenze strumentali e l’adozione di un efficace metodo di studio. Le difficoltà che l’alunno con DSA incontra possono essere notevolmente contenute e superate individuando opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le misure dispensative. Per questo la scuola “Colombo” predilige strategie didattiche finalizzate alla personalizzazione dell’apprendimento per garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso la possibilità di coltivare le proprie potenzialità intellettive e sviluppare i propri personali talenti. Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi traguardi attraverso itinerari diversi. Questa strategia implica la messa a punto di nuove forme di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del“saper fare” individuate e predisposte nei piani di apprendimento coerenti con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni.
FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA;COMUNICAZIONI 2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P. 3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE 4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’ RIFERIBILE A DSA 5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO. 1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA; COMUNICAZIONI Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe /presidente di interclasse, referente DSA, alunno, famiglia, segreteria didattica. 1.A. ISCRIZIONE Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi dell’iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo. La famiglia, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegnerà la diagnosi del medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell’alunno. 1.B. ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale per lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale documento, è necessario che la famiglia presenti tale documentazione al momento dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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l’integrazione alla programmazione del c.d.c./i. e del singolo docente, almeno per il secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore di classe/presidente di interclasse, il c.d.c./i. ma la formulazione del P.D.P. sarà effettuata nell’anno scolastico successivo. 1.C. COMUNICAZIONI L’assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di DSA al momento della normale iscrizione o in corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe e al referente DSA Il referente DSA avrà cura di controllare che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia, per chiarimenti e/o integrazioni. 2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P. Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, referente DSA, componenti c.d.c./i, famiglia, alunno. Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA e il coordinatore di classe informano il Consiglio di classe sull’argomento: 1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la patologia specifica; 2. fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato; 3. presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie informatiche) compensative. Il coordinatore di classe/presidente di interclasse (coadiuvato dal referente DSA, se lo ritiene opportuno), in occasione del primo c.d.c./i (settembre-ottobre), mette a conoscenza l’intero c.d.c./i del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti del c.d.c./i. al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA) il PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.). Esso verrà approvato nella seduta successiva (novembre): costituirà un allegato riservato della programmazione e del fascicolo personale dell’alunno. In relazione al P.D.P. del c.d.c./i. ogni singolo docente stilerà, il P.D.P. relativo alla propria disciplina, nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l’intera classe. Il P.D.P. del c.d.c./i., una volta redatto, va presentato dal coordinatore di classe/presidente di interclasse alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto dalla famiglia (e dell’alunno, se maggiorenne). Il coordinatore di classe lo farà poi controfirmare da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico, rendendolo così esecutivo. Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato (entro novembre) il coordinatore di classe/presidente di interclasse convocherà un c.d.c./i. straordinario e seguirà la procedura sopra illustrata. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Il P.D.P. del c.d.c./i. e del singolo docente verrà stilato seguendo i modelli predisposti e reperibili a scuola; esso deve contenere e sviluppare i seguenti punti: 1. dati relativi all’alunno; 2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali; 3. caratteristiche comportamentali; 4. modalità del processo di apprendimento; 5. misure dispensative; 6. strumenti compensativi; 7. modalità di verifica e criteri di valutazione; 8. accordi con la famiglia/studente; 9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori, alunno (se maggiorenne). 3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, componenti c.d.c./i., referente DSA. Nel corso dell’attuazione del protocollo il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie e finali come prevede la legge (art. 3 comma 2: “ per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia”). In particolare alla pagella del primo quadrimestre e a quella del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”. 4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’ RIFERIBILE A DSA Soggetti coinvolti: componenti c.d.c./i., coordinatore di classe/presidente di interclasse, referente DSA, famiglia, alunno. Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza del referente DSA), il quale, con discrezione, convocherà i genitori, invitandoli a recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale diagnosi del disturbo rilevato. 5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO. Soggetti coinvolti: componenti c.d.c., coordinatore di classe, componenti della commissione d’esame Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato: tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno; le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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le simulazioni delle prove d’esame. La Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre due prove prenderà in considerazione: tempi più lunghi; utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d’anno; possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la lettura dei testi delle prove scritte. Per quanto riguarda la lingua straniera, in attesa delle ordinanze applicative della legge, rimane valida la norma di cui alla Nota 4674 del 10.05.2007, secondo la quale non è possibile dispensare gli alunni dalla prova scritta in lingua straniera; le difficoltà dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più estesi, l’utilizzo di alcune tecnologie informatiche, valutazioni più attente al contenuto che alla forma, l’integrazione orale della prova scritta.
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …). rafi, immagini,…) che si inizia un nuovo argomento di studio. discipline. iettivi di un compito in “sotto obiettivi” orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali. “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”; apprendimento negli alunni. MISURE DISPENSATIVE Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: - dalla lettura ad alta voce; - dal prendere appunti; - dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA); - dal copiare dalla lavagna; - dalla dettatura di testi/o appunti; - da un eccesivo carico di compiti a casa Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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- dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; - dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni STRUMENTI COMPENSATIVI L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi: - libri digitali - tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe - calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante - computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner - risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …) - software didattici free - computer con sintetizzatore vocale CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano: - verifiche orali programmate - compensazione con prove orali di compiti scritti - uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive..) - valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale - prove informatizzate - valutazione dei progressi in itinere PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO Si concordano: - riduzione del carico di studio individuale a casa, - l’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del carico di lavoro. - le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline chi segue l’alunno nello studio - gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni, audiolibri,…) strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale, calcolatrice o computer con fogli di calcolo,…. ) - le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate. Il Consiglio di classe, infine, farà sì che si crei un clima della classe accogliente, praticando una gestione inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni educativi degli alunni e studenti con DSA. Il referente, presente nella scuola, ha funzione di sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche nonché del supporto ai colleghi direttamente coinvolti nell’applicazione didattica delle proposte. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Particolare importanza riveste, nel contesto finora analizzato il rapporto con le famiglie degli alunni con DSA; a tale scopo saranno predisposti incontri con le stesse a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame.
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI “A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di opinione politica, di origine nazionale e sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione” (art. 2 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 1948). L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione interculturale come suo orizzonte culturale: si delinea così una “scuola delle cittadinanze, europea nel suo orizzonte, radicata nell’identità nazionale, capace di valorizzare le tante identità locali e, nel contempo, di far dialogare la molteplicità delle culture entro una cornice di valori condivisi”. La Scuola Colombo accoglie e integra gli alunni stranieri ed individua alcune linee guida per costruire un dialogo proficuo: - apprendimento della lingua italiana e valorizzazione della lingua e della cultura d’origine - integrazione tra alunni italiani e alunni stranieri in funzione di un reciproco arricchimento - prevenzione e contrasto di ogni forma di intolleranza PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI Circolare Min. n. 24 (prot. n. 1148/A6) dell’1/03/2006 L’aumento progressivo, negli ultimi anni, del numero di alunni stranieri rappresenta un dato di grande rilevanza che chiama in causa le scuole italiane e, in particolare, la loro capacità di accoglienza ed integrazione. Si tratta di un fenomeno che, pur di notevole complessità, può costituire uno stimolo e una risorsa nella progettazione dei percorsi formativi delle nuove generazioni. L’azione della scuola deve tendere a valorizzare tutta la ricchezza di esperienze e riflessioni compiute in questi anni. La consapevolezza di patrimonio di civiltà europea, l’incontro aperto con altre culture e modelli di vita, la garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire nelle nostre scuole una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso e la collaborazione dei soggetti educativi presenti sul territorio: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario titolo interessate.
D. L.vo n. 286/98 “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” , art. 38 D.P.R. n. 394/99 “Norme di attuazione del testo unico…”, art. 45 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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1. ISCRIZIONE Gli uffici di segreteria: Nel momento in cui la famiglia dell’alunno/a straniero/a si presenta per l’iscrizione l’incaricato/a: procede all’iscrizione servendosi del modello in uso; raccoglie informazioni e documenti di rito (anagrafici, sanitari, fiscale…); raccoglie informazioni e documenti necessari relativi alla scolarità (scolarità pregressa, biografia linguistica, conoscenza e alfabetizzazione in lingua 1…) su un’apposita modulistica integrativa; consegna ai genitori il materiale e le note informative sulla scuola che l’alunno si appresta a frequentare (Si tratta di note informative essenziali: orari, giustificazioni assenze, colloqui, mensa... tradotte da mediatori culturali nelle diverse lingue) Il dirigente accerta se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie e richiede la presentazione della relativa certificazione. In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l’ingresso a scuola, né la regolare frequenza. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara di non volerlo vaccinare, il Dirigente comunica la circostanza alla ASL di competenza (Circolare Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione del 23 settembre 1998). 2. PRIMA CONOSCENZA In questa fase è utile raccogliere informazioni: a) sulla storia personale e scolastica dell’alunno, b) sulla situazione familiare, c) sulle caratteristiche psicologiche essenziali, d) sugli interessi dell’alunno incaricando la commissione della scuola che effettua: - COLLOQUI CON LA FAMIGLIA per conoscere la situazione familiare (composizione del nucleo familiare, lingua parlata in casa, cause dell’immigrazione, progetto permanenza in Italia); raccogliere i dati biografici e la storia scolastica (età, classe frequentata nel paese d’origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza, informazioni sulla scuola nel paese d’origine); raccogliere una serie d’informazioni sulla famiglia e sul Paese d’origine; raccogliere una serie d’informazioni sull’alunno, sul suo percorso scolastico (se esistente), sul suo profilo linguistico; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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- COLLOQUI CON L’ALUNNO per osservare i comportamenti, le abilità le competenze già acquisite; formulare prime ipotesi sull’inserimento: a quale livello del curricolo scolastico italiano potrebbe collocarsi, quali i punti di forza e i problemi didattici. La commissione : organizza la fase di osservazione dell’alunno straniero propone le prove di rilevazione delle competenze; propone modifiche e aggiornamenti al protocollo di accoglienza Infine redige una relazione con una sommaria biografia scolastica dell’alunno, sulla base della quale si avvia la procedura di assegnazione alla classe. 3. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE L’inserimento scolastico degli alunni/e stranieri/e avviene sulla base della Legge 40/98 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. n. 394/99. Salvo diversa indicazione del Collegio Docenti, l’alunno viene ammesso a frequentare nella classe corrispondente all’età anagrafica. Diversamente essa viene assegnata dopo aver accertato competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno ed il corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza. E’ bene evitare il suo inserimento nelle sezioni con presenza straniera predominante, con elevato numero di alunni e dove sussistano altre situazioni di difficoltà rilevanti. I programmi scolastici vanno semplificati e adattati ai livelli di competenza dei singoli alunni stranieri. Qualora se ne ravvisi la necessità è utile attivare specifici interventi per facilitare l’apprendimento della lingua italiana.
4. INSERIMENTO NELLA CLASSE Stabilita la classe di frequenza dell’alunno straniero, gli insegnanti di classe: analizzano le problematiche e cercano soluzioni organizzative, in collaborazione con i referenti dei progetti di integrazione. raccordano le programmazioni educative e didattiche di classe insieme agli insegnanti referenti dei progetti di integrazione. nell’attività di classe ricercano forme di partecipazione dell’alunno straniero che non ha ancora una sufficiente competenza linguistico-strumentale adeguano i curricoli e le programmazioni alle abilità linguistiche raggiunte dagli alunni stranieri considerano l’insegnamento della lingua italiana trasversale alle discipline Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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utilizzano tutte le risorse a disposizione, tra cui i mediatori culturali e/ o gli alunni/e stranieri presenti da tempo nella scuola che abbiano una adeguata conoscenza della lingua italiana e svolgano una funzione tutoriale nei confronti dei neoarrivati, specialmente nel primo periodo d’inserimento. Insomma, gli insegnanti che accolgono l’alunno/a in classe individuano, sulla base delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione e le modalità con le quali rendere più facile l’inserimento da attivare a livello relazionale e didattico. 5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA E COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO Il docente referente facilitatore intrattiene rapporti costanti con la famiglia con l’ausilio, ove necessario, di un mediatore linguistico-culturale, al fine di rendere efficace il processo di inserimento dell’alunno nella vita scolastica. Per promuovere la piena integrazione dei bambini stranieri nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola si avvale delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi di aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete di intervento, che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale. 6.1 PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO PER GLI ALUNNI STRANIERI Fasi di elaborazione del PSP A. Programmazione Per programmare i necessari interventi di prima alfabetizzazione e/o i percorsi disciplinari appropriati è necessario che il Consiglio di Classe venga a conoscenza della storia scolastica precedente dell’alunno straniero e di ogni altra informazione fornita dalla Commissione Accoglienza. Una volta delineata la situazione iniziale dell’alunno, anche avvalendosi dell’aiuto della F.S 3, ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel Piano di Studio Personalizzato. B. Verifica Analogamente alla semplificazione di obiettivi e contenuti, il Piano di Studio Personalizzato dovrebbe prevedere anche prove di verifica ridotte, semplificate e, occasionalmente, differenziate. C. Valutazione coerente con il PSP Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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La normativa prevede un “adattamento dei programmi di insegnamento in relazione alle competenze dei singoli alunni” (comma 4 dell’art. 45 del D.P.R. 394/99). Il Piano di Studio Personalizzato dovrà essere punto di riferimento essenziale per valutare l’alunno straniero, inoltre i Consigli di Classe potranno prendere in considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori: il percorso scolastico pregresso; gli obiettivi effettivamente raggiungibili, rispetto alla situazione di partenza; i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano; i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; la motivazione, la partecipazione e l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento. I destinatari Gli alunni stranieri per i quali prevedere la progettazione di un Piano di Studio Personalizzato sono quelli non ancora in possesso di un livello di competenza in italiano tale da garantire loro un uso indipendente della lingua. In base ai descrittori forniti dal Quadro Comune di Riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa questi studenti si collocano ai livelli A1 e A2 (uso elementare della lingua) e, se necessario, al livello B1 (uso indipendente della lingua). A1: E’ in grado di capire frasi ed espressioni familiari, quotidiane molto semplici per soddisfare bisogni concreti. E’ in grado di presentare se stesso o altri, porre domande , rispondere ad interrogativi. E’ in grado di comunicare in maniera molto semplice, a condizione che l’interlocutore parli lentamente, in modo chiaro. A2: E’ in grado di capire frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso immediato (p.es., informazioni sulla propria persona e sulla famiglia, oppure su acquisti, lavoro, ambiente circostante). E’ in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano un diretto scambio di informazioni su temi ed attività familiari. E’ in grado di descrivere la propria provenienza e formazione, l’ambiente circostante e relazionale. A questo secondo livello l’alunno sa cogliere l’essenziale di un messaggio semplice e molto chiaro, che contenga parole di uso comune e che tratti argomenti familiari. Non è ancora in grado di gestire una conversazione prolungata, di prodursi in un monologo (un’interrogazione, ad esempio). Può leggere testi di qualche riga su argomenti semplici e concreti e può scrivere una brevissima comunicazione, un appunto. B1: E’ in grado di capire i punti principali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al lavoro, alla scuola, al tempo libero, ecc. parla la lingua. E’ in grado di esprimersi, in modo semplice e coerente, su argomenti familiari inerenti alla sfera dei suoi interessi. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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E’ in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una speranza o un obiettivo e di fornire motivazioni e spiegazioni brevi relative a un’opinione o a un progetto Giunto al livello B1 l’alunno possiede la lingua della prima comunicazione e può iniziare a far propria la lingua per lo studio.
BES NON CERTIFICATI: AZIONI DI INTERVENTO La Scuola Secondaria di I° grado “Colombo”, nel pieno rispetto della Direttiva Ministeriale, attua le seguenti azioni strategiche: 1. Individuazione di un Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) che si occupi delle problematiche relative a tutti i BES e svolga le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola (su segnalazione dei Consigli di Classe) raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno) dopo aver analizzato criticamente gli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano. Inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). All’inizio di ogni anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluisce nel Piano annuale per l’Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti. 2. Elaborazione di percorsi individualizzati e personalizzati per alunni con bisogni educativi speciali non certificati attraverso Piani Didattici Personalizzati deliberati dai Consigli di Classe. Il Piano di intervento prevede: Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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- osservazioni sistematiche effettuate dai docenti dei Consiglio di Classe in modo particolare all’inizio dell’anno e poi costantemente durante tutto il periodo scolastico; - confronto tra i docenti in sede di Consiglio di Classe e compilazione di griglie predisposte dal GLI per la rilevazione delle situazioni critiche nella vita scolastica quotidiana; - segnalazione dei “casi problematici” al GLI e alla FS3; - incontro informativo con le famiglie dei ragazzi individuati per accordi didattico- educativi comuni e per l’autorizzazione a consultare il servizio dello psicologo dello sportello di ascolto della scuola; - incontri degli alunni individuati con lo psicologo che opera nella scuola; - individuazione nel Consiglio di Classe e nella Programmazione coordinata degli alunni con BES non certificati; - compilazione ad opera dei membri dei Consigli di Classe dei Piani Educativi e didattici Personalizzati predisposti dal GLI secondo i criteri individuati nelle Direttive Ministeriali del 27 dicembre 2012 e del 6 marzo 2013; Comunicazione e condivisione con le famiglie degli alunni con BES dei PDP e firma degli stessi; - monitoraggio dell’efficacia dell’azione didattica anche attraverso incontri sistematici con le famiglie per apportare eventuali aggiornamenti al PDP in relazione alle risposte dell’alunno e ai suoi bisogni formativi; - verifica e valutazione degli interventi nei singoli casi. 3.individuazione di STRUMENTI RISORSE METODOLOGIE DIDATTICHE tra le quali: Apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi e veicolare :conoscenze/abilità/competenze Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie) Didattica laboratoriale In sintesi la scuola secondaria di primo grado “Colombo” Si impegna ad essere una comunità integrante ed inclusiva garantendo il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento a tutti gli studenti in situazione di difficoltà Favorisce la centralità del bambino/ragazzo Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione Procede in modo strutturato e sequenziale, proponendo attività con modello fisso e dal semplice al complesso, per facilitare nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti. Attiva percorsi di formazione finalizzati a migliorare le competenze del personale della scuola nell’ambito della didattica inclusiva. Sostiene la motivazione ad apprendere Lavora perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Le tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi o di ben fondate considerazioni psicopedagogiche. Nel caso un alunno manifesti BES anche in corso d’anno e in maniera non continuativa ma per un periodo limitato nel tempo, il relativo PDP verrà redatto nel minor tempo possibile al fine di rimuovere quanto prima gli ostacoli al processo di apprendimento.
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PROGETTI PER L’ISTRUZIONE DOMICILIARE E PER IL SERVIZIO DELLA SCUOLA IN OSPEDALE La scuola Colombo, attenta alle esigenze di tutti gli studenti e al fine di assicurare il diritto allo studio anche agli alunni malati (Carta europea dei diritti dei bambini degenti in ospedale; Art. 4 comma 1, lett.l della Legge n.285/1997) prevede interventi formativi personalizzati a domicilio per gli alunni colpiti da gravi patologie invalidanti ed impossibilitati a frequentare la scuola per periodi di tempo superiori ai trenta giorni. Tali iniziative didattiche sono volte al potenziamento ed alla qualificazione dell’offerta formativa per l’integrazione scolastica degli alunni ricoverati in ospedale, seguiti in regime di day-hospital o in terapia domiciliare. Promuovono, inoltre, la continuità della relazione insegnamento/apprendimento contribuendo così a colmare il vuoto socio-cognitivo del discente affetto da grave patologia tenendo ben saldo il contatto tra lo studente e la scuola di appartenenza. Fondamentale per la realizzazione e la buona riuscita degli interventi personalizzati è il lavoro integrato scuola-famiglia-struttura sanitaria in modo da coniugare progetto didattico e progetto terapeutico.
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SPORTELLO DI ASCOLTO “uno spazio per parlare “ La scuola, dopo la famiglia, è la principale agenzia di formazione dell’individuo. Essa non è solo luogo di trasmissione delle conoscenze, ma luogo di vita dove si impara la convivenza civile e la positiva relazione con i coetanei e con gli adulti. La presenza dello sportello di ascolto (attivo nella nostra scuola dall’a.s.2009/2010) si inserisce in un progetto educativo più ampio, teso a valorizzare l’individuo nella sua interezza in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo. Lo sportello è gestito dalla psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Maria Guzzi, in collaborazione con la docente referente, prof.ssa Angelamaria Frunzio, è aperto dalle ore 10,00 alle ore 12,00 tutti i giovedì a partire dal mese di ottobre. Lo sportello di ascolto è uno spazio dedicato ai ragazzi, ai genitori ed ai docenti. Il colloquio con la psicologa non ha fini terapeutici ma di couseeling, perciò ha il fine di considerare e sperimentare modalità di relazione più funzionali al benessere degli allievi. Esso rappresenta una buona occasione per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, il bullismo e le situazioni di potenziale rischio. Inoltre, in risposta alla nuova normativa scolastica sui BES, lo sportello si propone in sinergia con gli insegnanti e i genitori di garantire fattivamente a tutti gli alunni una scuola davvero inclusiva mettendo su campo, dopo le opportune segnalazioni ed osservazioni, tutti i facilitatori possibili e rimuovendo tutte le barriere all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni al di la della varie etichette diagnostiche. I contenuti di ogni colloquio sono coperti dal segreto professionale. Tuttavia, dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante intervenire dal punto di vista educativo-preventivo, la psicologa fornirà alla famiglia e alla scuola opportune indicazioni. Oltre ai colloqui individuali sono possibili, su richiesta dei docenti, incontri con le classi gestiti con il metodo del circle-time, al fine di fornire specifiche indicazioni psico-pedagogiche da integrare nelle attività curriculari. Per la consulenza della psicologa occorre sempre prima contattare la prof.ssa Frunzio e prenotare un colloquio. E necessario inoltre che i genitori degli alunni firmino il consenso informato per consentire ai propri figli l’accesso allo sportello. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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BIBLIOTECA SCOLASTICA L’educazione alla lettura si inserisce a pieno titolo tra le opportunità formative che devono essere garantite agli studenti lungo l’arco di tutta la loro carriera scolastica, al fine di educarli ad un uso competente dell’informazione. La Biblioteca Scolastica si prefigge, pertanto, le seguenti finalità:
Attività informative: presentazione di libri, visite presso qualche libreria. Attività di promozione del libro: incontri con autori, presentazione di libri, concorsi. Attività di promozione alla lettura: Lettura ad alta voce, gare di lettura.
Le proposte, per quest’anno scolastico, sono le seguenti:
La “Festa dei lettori”. Il tema conduttore di quest’anno è “l’Isola”. Da parte delle prime e seconde classi è previsto un incontro con l’autore Guido Quarzo. Invenzione, progettazione e produzione di libri a fumetti; “La festa del libro” ; Presentazione di alcune novità editoriali ed incontri con l’autore; “La bancarella dello scambio del libro”; “Auguri solidali”, mostra di biglietti augurali realizzati dagli studenti e il ricavato utilizzato per acquisto di materiale da cancelleria utile per le stesse classi; Campagna di incremento del patrimonio librario della scuola “La Biblioteca della scuola ha anche bisogno di te”; i libri già letti, chi desidera, potrà donarli alla scuola al fine di incrementare il patrimonio della biblioteca. Le classi in “visita” presso una libreria; Maratona di lettura. La gestione della Biblioteca per l’ a.s. 2013/2014 si articolerà nei seguenti punti:
Far conoscere ai ragazzi il patrimonio librario della Biblioteca scolastica sia mediante la consegna ad ogni classe dell’elenco dei libri ivi presenti sia mediante visite da concordare con i docenti di lettere che sono disponibili; Invio a tutte le classi di un’informativa sull’ uso della biblioteca: dove è situata, come funziona il prestito; Pubblicizzazione delle iniziative della biblioteca; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Coinvolgimento delle famiglie nella gestione della biblioteca, al fine di avere un progetto condiviso e un maggior numero di ore di apertura della stessa; Possibilità per gli alunni che rinunciano all’ora di religione di imparare le nozioni elementari per la catalogazione, prestito e quindi gestione di una Biblioteca. Come già per gli anni scorsi, si prediligerà il principio della collaborazione quale utile strumento per l’apprendimento, pertanto, sarà nominato, per ogni classe, un aiuto bibliotecario che avrà il compito di :
Raccogliere le richieste dei libri dei compagni di classe; Verificare che la scheda del prestito sia compilata in ogni sua parte; Trascrivere la scheda sul registro dei prestiti; Chiedere la restituzione dei libri a coloro che li hanno presi in prestito e allo scadere della riconsegna non li hanno ancora resi; Controllare che i libri non siano stati sciupati. L’orario di apertura della biblioteca sarà quanto prima affisso sulla porta della Biblioteca e comunicato a tutte le classi .
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PROGETTO COMENIUS “EAT BETTER, MOVE MORE” (MANGIARE MEGLIO, MUOVERSI DI PIU’) Il progetto coinvolge oltre alla nostra scuola due scuole partners: Collège privé Montesquieu – Sainte Marie, Le Havre –FR (Coord.) e Ies Sierra Nevada- Finãna –ES (partn.). Ha durata biennale e si concluderà entro giugno 2015. È rivolto a tutti gli alunni della scuola che saranno coinvolti nello studio e nell’approfondimento di argomenti riguardanti l’alimentazione e lo sport. Le attività previste dal partenariato sono integrate nelle normali attività della scuola e rientrano nel percorso di studi degli alunni. Il partenariato con scuole di diversi paesi offre l’opportunità ad alunni ed insegnanti non solo di acquisire e migliorare le proprie conoscenze dell’argomento o della disciplina su cui si basa il partenariato, ma anche di accrescere la propria capacità di lavorare in gruppo, di programmare, di intraprendere attività in collaborazione, di utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di migliorare la capacità di comunicare in altre lingue accrescendo la motivazione all’ apprendimento delle lingue straniere. Obiettivo del partenariato rivolto agli alunni è accrescere la consapevolezza di sé, della propria cultura e di quella dei paesi partner attraverso un confronto diretto con coetanei negli altri paesi Gli obiettivi operativi del programma sono i seguenti:
migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di allievi e personale docente nei vari Stati membri migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti scolastici di vari Stati membri, in modo da coinvolgere in attività educative congiunte gli allievi nel corso della durata del programma incoraggiare l'apprendimento delle lingue straniere moderne promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basati sulle TIC migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Il progetto della scuola “EAT BETTER, MOVE MORE” oltre ad abiltare gli scambi e la cooperazione tra le scuole partners si pone i seguenti obiettivi generali: - Promuovere stili di vita sani e sicuri sia all'interno che all'esterno della scuola; evitare l'inattività fisica e il sovrappeso . - Migliorare la vita della scuola e gli stili di vita in generale attraverso l'adozione di abitudini più sane. - Coinvolgere i giovani in una ricerca attiva , renderli consapevoli dell'importanza di una dieta equilibrata e di un regolare esercizio fisico. - Aumentare i livelli di autostima e la comprensione di auto- valore degli studenti . - Stimolare lo spirito imprenditoriale e stimolare la creatività degli studenti . - Promuovere l' interesse per la cittadinanza europea e rafforzare la dimensione europea delle nostre istituzioni . - Promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica: sviluppare negli studenti e insegnanti la capacità di comunicare in inglese e aumentare la motivazione ad apprendere le lingue straniere. Infatti, le competenze linguistiche sono essenziali per rafforzare la cittadinanza europea e promuovere la mobilità dei cittadini. - Utilizzare materiali autentici e prendere parte ad attività individuali o di gruppo . - Sviluppare l'utilizzo di nuove pratiche basate sulle TIC . - Scoprire le altre culture, altri modi di pensare e di altri stili di vita ( questo è ciò che il loro ambiente sociale e geografico non ha consentito loro di esplorare ancora); suscitare curiosità per quanto riguarda gli altri giovani europei . - Creare un senso di cittadinanza europea e promuovere la tolleranza e il rispetto verso gli altri popoli e culture . -Avere nuovi amici all'estero . - Promuovere la mobilità di studenti e gruppi scolastici. Sviluppare l'idea del viaggi , anche di lavoro -Migliorare il dialogo interculturale. - Scambio di soluzioni pedagogiche e vari sistemi di istruzione , in modo da favorire lo sviluppo professionale degli insegnanti , migliorare i metodi di insegnamento e di apprendimento . Gli argomenti o problemi che si intendono affrontare sono : - La salute e lo stile di vita dei giovani . -La prevenzione della discriminazione individuale e sociale, l'intolleranza, l'incomprensione di altre persone . - La mancanza di motivazione ad apprendere le lingue straniere . - La prevenzione all’ individualismo, l’ incapacità di alcuni giovani di lavorare in gruppo e di ascoltare gli altri . - L' uso improprio di Internet da parte degli studenti . La metodologia : Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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L'approccio sarà basato sull’ osservazione, discussione , ascolto , ricerca e raccolta di informazioni, scambi, realizzazioni concrete e comunicazione . Gli studenti saranno direttamente coinvolti in ogni attività programmata . Il maggior numero possibile di studenti parteciperanno alle mobilità in modo che possano avere un contatto diretto con altri contesti culturali e sociali europei . Lavoreremo in modo interdisciplinare, con una particolare attenzione per le scienze, le lingue, l’ informatica , la storia e geografia , l’arte ed l’educazione fisica . Le attività: Attività parallele tra ciascun partner saranno svolte fino al maggio 2015 : Realizzazione di un dizionario di alcuni termini usuali delle lingue dei paesi coinvolti nel progetto . Indagine sui comportamenti dei ragazzi tra gli 11-18 per conoscere le loro abitudini alimentari . Presentazioni PowerPoint : i pericoli e le conseguenze di una dieta squilibrata , i bisogni fisiologici del corpo, l'importanza di una dieta equilibrata . Creazione di un blog. Preparazione di ricette sane a base di patate (per il loro basso prezzo ) . Creazione di un libro di cucina europea con tipiche ricette equilibrate delle nostre zone . Organizzazione di pasti equilibrati europei alla mensa scolastica . Poster concorso: " mangiare meglio, muoversi di più " . Quiz: " Quanto bene si mangia ? " Slideshow o film sugli sport praticati dagli alunni partecipanti Dimostrazioni di allievi e professionisti. Organizzazione di un torneo che coinvolge il personale , le famiglie e gli alunni . Poster : alcune regole per un buon comportamento . Brochure finale per informare gli altri ( in inglese e in lingua madre ) . Esposizione nelle nostre scuole ( produzioni, , foto, banchi d'assaggio , ... ) Organizzazione di una giornata con un pic-nic equilibrato e attività sportive . La valutazione: I docenti , nelle loro scuole , effettueranno valutazioni regolari , adeguate all'età degli studenti . Esse comprendono questionari , discussioni , relazioni scritte.
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PROGETTI EXTRACURRICULARI Al fine di creare occasioni di crescita della personalità dei singoli alunni e potenziarne le capacità e le competenze, la scuola programma numerosi progetti in orario aggiuntivo. Tra questi alcuni caratterizzano l’offerta formativa del nostro istituto: Coro, Teatro, Trinity, CAMBRIDGE, ECDL, Latino Recupero di Italiano e Matematica, Prossimi al traguardo (studenti disabili], Pomeriggi musicali. La scuola partecipa a progetti di Educazione alla salute coordinati dalla docente referente per l’ambiente e la salute, prof.ssa Lobarco. Tali attività svolte in orario curriculare hanno l’obiettivo di creare momenti di riflessione tra il mondo scientifico, la classe medica e i cittadini in ordine alla grave situazione ambientale determinata dallo stretto abbraccio tra insediamenti industriali e la città di Taranto. Gli argomenti saranno affrontati attraverso discussioni in classe, attività artistico-espressive, questionari, interviste, ricerche su campo e incontri con esperti. Anche per il corrente anno scolatico sarà proposto a tutti gli alunni il Progetto cinema, organizzato dalle docenti Frunzio e Gomierato. Sarà ultimato inoltre per l’art. 9 CCNL, Aree a rischio e a forte processo immigratorio, il progetto di tipo teatrale già avviato lo scorso anno, destinato ai ragazzi in difficoltà, definiti “a rischio”. Nello specifico il progetto “Tutti in scena !”, referente la prof.ssa Frunzio: è relativo ad interventi concernenti la prevenzione ed il contrasto all’emarginazione scolastica nelle aree a rischio; attribuisce particolare attenzione alla centralità della persona e dei suoi bisogni, utilizzando una metodologia a carattere laboratoriale che favorisca il ruolo attivo dello studente; incetiva la motivazione individuale allo scopo di prevenire il rischio di disinteresse e/o atteggiamenti di rifiuto e di ostilità; valorizza le diversità, favorendo il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno. Attraverso il percorso laboratoriale teatrale l’alunno si esercita a interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, a utilizzare il dialogo in vari ambiti sociali e culturali, ad usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per esprimere stati d’animo, a rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. Si esercita a realizzare elaborati personali e creativi, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti. Partecipa in modo attivo alle esperienze musicali con esecuzioni vocali e strumentali di diverso genere. Trova l’occasione di usare le tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare e presentare il proprio lavoro, di sviluppare e sintetizzare, imparando a condividerle con gli altri. Costruisce e sperimenta la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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motorie e dei propri limiti, diventa capace di integrarsi in un gruppo di cui condivide le regole. La scuola partecipa, infine, ad iniziative locali e nazionali quali la Festa dei Lettori (referente la Prof.ssa Izzinosa), le olimpiadi di problem solving e a gare nazionali per l’eccellenza in campo scientifico e logico matematico (giochi UNIBOCCONI referente la prof.ssa Ponte).
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PROGETTO “DIRITTI A SCUOLA” Il progetto regionale “Diritti a scuola” (interventi per qualificare il sistema scolastico e prevenire la dispersione, favorendo il successo scolastico), Avviso 14/09, P.O. PUGLIA 2007 – 2013, è stato finanziato dall’ a.s. 2009-2010 all’a.s.2012-13 e realizzato per gli studenti della scuola in difficoltà sia in italiano sia in matematica. Analogo progetto sarà presentato anche per l’anno scolastico 2013-2014 se sarà indetto il relativo bando regionale. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Il progetto è dedicato ad alunni con:
scarsa motivazione all’ apprendimento disinteresse per le attivita’ curriculari difficolta’ di integrazione nel gruppo – classe poca consapevolezza delle proprie capacita’
FINALITA’ • • • •
Costruzione di identita’ personali e collettive Educazione alla cittadinanza democratica Promozione dei diritti dell’uomo in una dimensione europea Miglioramento del livello di apprendimento
OBIETTIVI GENERALI Recupero delle competenze di base trasversali • Linguistiche • Logico -Matematiche OBIETTIVI SPECIFICI - Matematica
conoscere gli elementi specifici della matematica; padroneggiare il calcolo mentale e scritto; saper affrontare problemi in diversi contesti; saper osservare, descrivere e interpretare fatti e fenomeni, sia nell’esperienza quotidiana che in situazioni di laboratorio; identificare e comprendere problemi, formulare soluzioni e verificarle; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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rappresentare problemi e fenomeni e schematizzare situazioni problematiche; formulare ipotesi, verificare e applicare la metodologia sperimentale; imparare a farsi domande e a discutere per capire; conoscere e usare i diversi procedimenti logici e statistici.
OBIETTIVI SPECIFICI - Italiano
Leggere per scambiarsi esperienze ed emozioni e dare stimoli alla fantasia Comprendere ed analizzare vari tipi di testo Produrre testi coesi e coerenti dando anche impulso alla creatività Conoscere ed utilizzare le principali strutture ortografiche, morfologiche e sintattiche.
DESTINATARI alunni che presentano difficolta’ nelle conoscenze, nelle abilita’ e nell’applicazione delle competenze: linguistico – espressive logico – matematiche METODOLOGIE DI INTERVENTO • brain – storming • problem solving • metodo induttivo/deduttivo • cooperative learning • attivita’ laboratoriali AZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO comunicazione con le famiglie e comunicazioni periodiche con i docenti di classe circa attivita’ articolazione progetto finalita’ realizzazione di materiale informativo delle attivita’ svolte attraverso locandine circolari lettere
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RISULTATI ATTESI 1. recupero delle competenze nelle discipline trattate 2. miglioramento delle conoscenze ed abilita’ 3. avvio alla costruzione delle identita’ personali e collettive 4. esercizio della cittadinanza attiva con chiarezza di idee, motivazione ed impegno 5. promozione di iniziative di partecipazione solidali e concrete 6. riflessione sulle implicazioni emotive e cognitive del rispetto/trasgressione 7. Sviluppare l’attitudine ad affrontare problemi nuovi ed imprevisti e a trasferire le conoscenze acquisite in contesti diversi 8. Sviluppare alcuni aspetti fondamentali della personalità quali:
La responsabilità L’autonomia La fiducia in sé La stima di sé La cooperazione con gli altri La solidarietà Le capacità decisionali
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SOLIDARIETA’ E UNICEF La solidarietà fa parte del patrimonio umano e della predisposizione di ogni uomo verso l’altro. Essere solidali vuol dire acquisire un ruolo attivo di garanzia e tutela dei diritti di tutti gli esseri umani, contribuire con azioni anche piccole e quotidiane a diffondere un modo di essere basato sulla convivenza, sulla cooperazione e sulla condivisione. In un tipo di società come la nostra, fondata essenzialmente sul consumismo e sulla esasperata ricerca del benessere materiale, molto spesso si rischia di perdere di vista i valori positivi quali l’amore, l’altruismo, la generosità, il rispetto per gli altri, che sono gli unici valori che rendono possibile la convivenza tra individui diversi. Per questo le istituzioni educative principali, quali la famiglia, la parrocchia e la scuola devono impegnarsi insieme, collaborare nel processo di costruzione della personalità dei ragazzi per l’ affermazione di questi valori. Anche quest’anno i nostri interventi avranno la finalità di educare i ragazzi alla solidarietà, di far conoscere le varie realtà del territorio, informarli e sensibilizzarli affinché essi stessi siano strumento di promozione di una società basata sul rispetto dei diritti umani di tutti. Attraverso i nostri interventi cercheremo di far capire quanto sia importante essere aperti al dialogo, al confronto, all’accoglienza, al pluralismo, alla reciprocità. Gli obiettivi formativi che ci prefiggiamo di raggiungere sono i seguenti:
Educare alla convivenza, alla solidarietà e alla partecipazione Abituare al dialogo e alla libera discussione Riflettere sulla condizione del Terzo Mondo Leggere e analizzare documenti approvati da alcuni Stati a tutela dell’infanzia Educare all’interculturalità e al confronto con gli altri Riflettere sulle sofferenze dei più deboli e dei più fragili Farsi promotori di piccoli gesti di sostegno verso chi ne ha bisogno. ATTIVITA’ I ragazzi saranno i protagonisti attivi di tutte le iniziative che realizzeremo nel corso dell’anno scolastico, saranno coinvolti in gare di solidarietà, in attività di accoglienza dei ragazzi nuovi iscritti, di tutoraggio dei compagni più deboli. Inoltre la nostra scuola parteciperà, come di consueto, al progetto “Verso una scuola amica” organizzato dall’Unicef e alla marcia dei diritti dei bambini organizzata dall’associazione Arciragazzi. Si confiderà come sempre nella disponibilità e sensibilità del Dirigente Scolastico, dei ragazzi, delle famiglie e di tutto il personale della scuola. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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PROGETTI L’OFFERTA FORMATIVA VIENE AMPLIATA
MIGLIORATA
ATTRAVERSO
PROGETTI PON
PROGETTI EXTRACURRICULARI
POMERIGGI MUSICALI ALLA COLOMBO
TRINITY RECUPERO ITALIANO
RECUPERO MATEMATICA
EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE
ECDL START/CORE
ATTIVITA’ TEATRALE
PROSSIMI AL TRAGUARDO
CAMBRIDGE KET
LATINO
ORIENTAMENTO CORO Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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PROGETTI PON FSE Per quanto riguarda l’attuazione dei progetti PON finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) relativi alla formazione del personale della scuola sulle metodologie didattiche e sulle competenze disciplinari e alla formazione degli studenti per migliorare i livelli di conoscenza e di competenza dei giovani nella discipline scientifico-matematiche, in lingua madre e nelle lingue straniere, per il corrente anno scolastico è stato presentato ed approvato il seguente Piano Integrato
Obiettivo Descrizione
Descrizione
azione
obiettivo
Azione Percorso formativo “Io redattore” cominicazione in lingua madre
50 h
C1
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Percorso formativo competenze lingue straniere (UE)
50 h
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Percorso formativo competenze lingue straniere (UE)
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Competenze digitali Percorso formativo
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Competenze digitali Percorso formativo
C1
C1
C1
C1
Titolo
Durata Destinatari Esperto Tutor (50 h)
(50 h)
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Corsisti n. 20
Corsisti
“For a good English”
n. 20
50 h Corsisti
” English for future”
n. 20
50 h “ECDL full”
Corsisti n. 20 50 h
“ECDL Start”
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Corsisti n. 20
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C1
C1
C1
C1
C2
C2
B7
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Percorso formativo competenza in matematica
30 h “Non c'è problema”
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Percorso formativo competenze scientifiche e tecnologiche
“Mare è vita”
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Percorso formativo competenza in matematica
“Numeri e logica”
Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Consapevolezza ed espressione “Colombo's culturale Chorus” Percorso formativo
30 h
Orientamento formativo e riorientamento
Percorso a favore dei docenti
10 h
Orientamento formativo e riorientamento
Orientamento classi III scuola “Orientajob” secondaria di 1° grado
20 h
interventi individualizzati e per l’autoaggiornamento del personale scolastico
Percorso formativo competenze lingue straniere (UE)
“English for Europe”
30 h
Descrizione
Descrizione
Titolo
Durata Destinatari Esperto Tutor
obiettivo
Azione
Corsisti 1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
n. 20
Corsisti 30 h n. 20
“Orientalunni”
Corsisti 30 h n. 20
Corsisti n. 20
Corsisti n. 15
Corsisti n. 20
Corsisti n. 15
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
(30 h)
(30 h)
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AMBIENTI PER L’ APPRENDIMENTO (FESR) La nostra scuola si sta dotando di apparecchiature multimediali grazie all’approvazione dei PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” – Obiettivo E Azione 1” Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti”. Il PON FESR 2007/2013 “Ambienti per l’apprendimento” del Ministero della Pubblica Istruzione, in coerenza con la politica nazionale, pone in primo piano la qualità del sistema di Istruzione come elemento fondamentale per l’obiettivo di miglioramento e valorizzazione delle risorse umane. Essa è finalizzata a garantire che il sistema di istruzione offra a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale da permettere l’accesso ad ulteriori apprendimenti per la durata della vita. Nell’ambito di questo obiettivo gli interventi del presente programma incidono più specificamente sulla qualità degli ambienti dedicati all’apprendimento e sulla implementazione delle tecnologie e dei laboratori didattici come elementi essenziali per la qualificazione del servizio. La possibilità di avere un ambiente di lavoro tecnologicamente attrezzato, permette al docente di formarsi, aggiornarsi e contestualmente pianificare le proprie attività didattiche servendosi delle più moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In tale ottica le attrezzature che verranno acquistate con la presente procedura, saranno ad uso esclusivo dei docenti e del personale della scuola. Peraltro la scelta di acquistare dei tablet PC nasce dall’esigenza di disporre di computer portatili di piccole dimensioni che consentano di disporre, in qualsiasi momento, di documenti, file, e mail, rete internet. Peraltro con il Tablet PC è possibile di interfacciarsi con il sistema direttamente sullo schermo in quanto dotati di touchscreen e penna ottica oltre a disporre di capacità di input diverse ivi compresa la possibilità di proiettare inclasse la lezione collegandosi ad un videoproiettore portatile. Per il corrente anno scolastico, inoltre, la nostra scuola ha deliberato di partecipare al PON FESR AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO – ASSE I – SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA bando Ministeriale 11666 del 31/07/2012 Obiettivo specifico: Promuovere e sviluppare la società dell’informazione e della conoscenza nel sistema scolastico. Obiettivo operativo: A) Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche Azioni poste a bando: Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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A1 – dotazioni tecnologiche per gli ambienti di apprendimento per le scuole del 1° ciclo A4 - dotazioni tecnologiche per i Centri Territoriali Permanenti: laboratori e postazioni multimediali. Sulla base della strategia definita dalla Commissione europea “Europa 2020” si punta ad alimentare : innovazione,
stimolare la crescita economica
superare il digital divide che caratterizza la popolazione
agendo in particolare sull’innovazione digitale della scuola e sulla riorganizzazione della didattica attraverso l’introduzione di linguaggi e contenuti digitali nella pratica educativa e l’apprendimento in contesti applicativi di laboratorio, superando le tradizionali separazioni determinate dall’organizzazione dello spazio e del tempo della scuola tradizionale. L’intervento nella scuola e la dotazione di device agli studenti, insieme allo sviluppo di servizi telematici per la comunicazione con la scuola, consentiranno anche un più generale innalzamento delle competenze digitali della popolazione in considerazione del fatto che ogni studente è un potenziale fattore di “contagio digitale” per molti adulti. Grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e al Programma Operativo Nazionale “Ambienti per l’apprendimento” sarà possibile garantire che tutte le aule destinate alla didattica abbiano strumentazioni tecnologiche, accesso a contenuti digitali anche audiovisivi e godano della connettività necessaria per l’accesso a Internet, e a repository di contenuti multimediali. La nostra Scuola intende richiedere una serie di interventi come Scuola Sec. di I° grado “ Colombo” riguardanti: il completamento della dotazione L.I.M. in tutte le classi l’incremento di tablet e altre dotazioni collegate Come Centro IDA prevede di richiedere una serie di interventi riguardanti: ripristino del laboratorio adibito a TEST CENTER dotazioni come sala-teatro, per video-conferenze e cineforum dell’Aula Magna dotazione di tablet per i docenti IDA .
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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA I rapporti scuola-famiglia sono particolarmente significativi nell’ambito dei Consigli di Classe per la risoluzione di eventuali problematiche educative e didattiche. Diversi sono i livelli di partecipazione dei genitori, come stabilito e regolamentato dai Decreti Delegati: colloqui individuali, riunioni di classe, assemblee di istituto. All'inizio dell'anno scolastico si organizzano incontri coi genitori delle classi prime, per avere informazioni necessarie ad una migliore conoscenza degli alunni e per una prima riflessione sul passaggio scuola elementare/scuola media. Per facilitare i colloqui individuali genitori/docenti e per informazioni più dettagliate sul rendimento scolastico degli alunni sono stati programmati i seguenti incontri: un'ora settimanale al mattino con i singoli docenti , secondo un orario stabilito e comunicato agli alunni, nella prima settimana di ogni mese; due colloqui pomeridiani l'anno in cui i genitori possono parlare con gli insegnanti (a dicembre e ad aprile); due incontri con i coordinatori di classe per la consegna delle schede di valutazione (febbraio e giugno); un incontro con i coordinatori entro il mese di ottobre per la presentazione della programmazione annuale e per l’elezione dei genitori rappresentanti di classe. In caso di specifiche necessità, sono inviate comunicazioni scritte ai genitori seguite da incontri con i docenti in momenti compatibili con l’orario di servizio. Durante il corso dell’anno scolastico possono essere indette assemblee per discutere problematiche inerenti le iniziative didattiche e formative per cui sia richiesta la compartecipazione dei genitori. I genitori hanno inoltre la possibilità di partecipare a incontri pomeridiani con la presenza di esperti, sui temi della preadolescenza, del rapporto ragazzi/adulti ed hanno sempre la possibilità di riunirsi nella sede scolastica in modo autonomo, se necessario e su richiesta. Nel rispetto delle indicazioni ministeriali, la nostra scuola ha predisposto un documento condiviso con i genitori: il PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai genitori e dagli studenti.
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DISPONIBILITA’ INCONTRI DOCENTI-GENITORI DOCENTE
MATERIA
CORSO
GIORNO
ORA
ALBANO AMBROSINO
LETTERE SOSTEGNO
MERCOLEDI’ LUNEDI’
9.00-10.00 10.00-11.00
AMENDOLITO
CITTAD. E COSTIT.
3F-3G 1^A-1L C. e C. ( 10 h + 8 h Alfieri) (E-F-G-3^L)
VENERDI’
10.00-11.00
BARONE BOCCADAMO BOCCUNI BUTTIGLIERI CAFORIO MAURO CORTESE COSI CURLACCI D’ADDESSA D’AMICIS DE GRANDIS DE MATTIA DE PINTO DI PONZIO FALCONE ESPOSITO FERULLI FONTANA FRANCESE FRUNZIO GAETANI GALIZIA GALLI GOMIERATO
TECNOLOGIA MATEMATICA MUSICA SPAGNOLO LETTERE LETTERE LETTERE INGLESE RELIGIONE MATEMATICA SOSTEGNO ARTE E IMMAGINE SOSTEGNO MATEMATICA ARTE INGLESE MATEMATICA SOSTEGNO SC.MOTORIE TECNICA LETTERE SC. MOTORIE INGLESE LETTERE LETTERE
MARTEDI’ MERCOLEDI’ MERCOLEDI’ MARTEDI’ VENERDI’ MERCOLEDI’ MARTEDI’ GIOVEDI’ MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI’ GIOVEDI’ MERTEDI’ MERCOLEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ MARTEDI’ LUNEDI’ LUNEDI’ LUNEDI’ GIOVEDI’ MARTEDI’
9.00-10.00 11.00-12.00 10.00-11.00 9.00-10.00 10.00-11.00 11.00-12.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 12.00-13.00 11.00-12.00 10,00-11.00 12.00-13.00 10.00-11.00 10.00-11.00 11.00-12.00 10.00-11.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12.00 12.00-13.00 9.00-10.00 10.00-11.00 11.00-12.00 11.00-12.00
GRAVANESE
LETTERE
A-C-E B A-C-E 1I-2G-3G-1H-2H-1L 1L-3L 1D-3D 3A-3B C-F-3L A-B-C-D-E-F E 1I-2D B-D-F 3D C 3L 1I-3I-1L D 2D-3G 3L 3L 2B-3B F-H-1I-3I-1L A-G 2A-3° 1F-2F 2^H- + 9 h C. e C.( 1^-3^H-A-C)
MERCOLEDI’
10.00-11.00
IACOVELLI IULIANO IURLANO IZZINOSA LA GUARDIA LO BARCO LOFORESE MALLARDI MANTOVANI MANFRINI MARCHESINO MARCIANO’ MASTELLONI MIGNINI MONFREDI MORANO MUZUL OGGIANU PENNAROLA PICCIARELLI PINO PINTO
RELIGIONE G-H-1I-3I-1L LETTERE 2D-1D SOSTEGNO 3I-3H SPAGNOLO A-C-F-3L FRANCESE B-D-E SOSTEGNO 1B-3G SOSTEGNO 2C MUSICA B-F-G LETTERE 2C-3C SCIENZE MOTORIE B-C-D MATEMATICA 3I SCIENZE MOTORIE A-E-GTECNOLOGIA D-F-G LETTERE-CITTAD E COSTITU1H-3H SOSTEGNO 3B-2D SPAGNOLO 1G-3I-3H INGLESE D-H LETTERE 3C-3E MUSICA 1L MATEMATICA F MATEMATICA 1I-1L-3L LETTERE 3E-2E
VENERDI’ MARTEDI’ GIOVEDI’ MARTEDI’ GIOVEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ MERCOLEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ GIOVEDI’ MERCOEDI’ MARTEDI’ LUNEDI’ VENERDI’ MARTEDI' GIOVEDI’ GIOVEDI’ MARTEDI’ LUNEDI’ VENERDI’ GIOVEDI’
12.00-13.00 12.00-13.00 11.00-12.00 9.00-10.00 12.00-13.00 11,00-12.00 11.00-12.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 11.00-12.00 12.00-13.00 10.00-11.00 11.00-12.00 10.00-11.00 11.00-12.00 9.00-10.00 12.00-13.00 12.00-13.00 11.00-12.00 12.00-13.00
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PONTE PUCCI ROMANAZZI ROMEO ROSA RUGGIERI SALOMONE SEBASTIO A. SEBASTIO F.
MATEMATICA ARTE E IMMAGINE TECNOLOGIA LETTERE MATEMATICA MUSICA SOSTEGNO SOSTEGNO ARTE E IMMAGINE
SERRA
LETTERE
SURIANO TOTARO VALENTINI AIDA
INGLESE MATEMATICA SOSTEGNO
A G-H-1I 3I-1L B-H-1I-3I-1L 2G-1G H D -H-1I-3I-1L 3F-2F 2E-1D E-C-A 1^I- + 9 h C .e C.(3^I- 1^L-BD) E-B G 3A-1L
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LUNEDI’ LUNEDI’ VENERDI’ VENERDI’ LUNEDI’ VENERDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ MERCOLEDI’
9.00-10.00 11.00-12.00 11.00-12.00 11.00-12..00 11.00-12.00 11,00-12,00 11.00-12.00 10.00-11.00 9.00-10.00
LUNEDI’
9.00-10.00
VENERDI’ LUNEDI’ LUNEDI’
9.00-10.00 12.00-13.00 10.00-11.00
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (art. 5 bis DPR 21-11-2007, n°235. Nota ministeriale 31- 07-2008, prot. n° 3602)
TRA 1. Il dirigente scolastico Massimo Romandini, in rappresentanza della Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto; 2. Lo/a studente/ssa ___________________________________, iscritto/a a frequentare nel corrente anno scolastico 2008-2009 la classe__ sez. __ presso la Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto; 3. Il genitore _____________________________________________________________________________. Per “patto educativo di corresponsabilità” si intende l’insieme degli impegni reciproci che docenti e genitori assumono per assicurare ad ogni studente/ssa un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico.
I DOCENTI SI IMPEGNANO: • a conoscere lo/a studente/ssa, le sue potenzialità e le sue modalità di apprendimento attraverso opportuni momenti e strumenti di osservazione, favorendo il recupero di situazioni di ritardo e svantaggio, concorrendo alla piena integrazione degli studenti diversabili; • a creare un ambiente sereno che permetta allo/a studente/ssa di usufruire in modo significativo delle opportunità educative e di crescere integralmente come persona per conseguire il successo formativo; • a relazionarsi con gli studenti dimostrando disponibilità ed attenzione ai loro bisogni; • ad instaurare e a coinvolgere gli studenti, in relazione alle diverse età, motivando decisioni che li riguardano; • a mantenere il segreto d’ufficio sulle notizie riguardanti gli studenti; • a dichiarare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori; • a verificare individualmente e collegialmente l’attività educativa-didattica, garantendo la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie. I GENITORI SI IMPEGNANO: • ad assicurare la regolarità della frequenza del/la proprio/a figlio/a ed il rispetto dell’orario scolastico;
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• a conoscere la proposta della scuola, partecipando attivamente alle assemblee ed ai momenti formativi, offrendo la propria collaborazione per la realizzazione di specifici progetti di classe e contribuendo a instaurare un positivo clima di dialogo; • a conoscere l’esperienza scolastica del/la proprio/a figlio/a, visionando i quaderni e gli altri elaborati, partecipando ai colloqui individuali, anche chiedendo chiarimenti ed offrendo informazioni; • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli insegnanti; • a favorire nel/la proprio/a figlio/a atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza scolastica; • a sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare alcune strategie per richiamare il/la proprio/a figlio/a al rispetto delle regole della convivenza democratica; • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a vivere il momento dell’esecuzione dei compiti come impegno personale, responsabilizzandolo gradualmente per favorire in lui l’autonomia; LO/A STUDENTE/SSA SI IMPEGNA: a prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature; a rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; ad accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti; a rispettare le norme del Regolamento d’Istituto. Per garantire la continuità educativa ed informativa tra scuola e famiglia si stabiliscono, inoltre, i seguenti criteri: • assemblea di classe convocata entro il primo mese dell’anno scolastico per conoscere: l’offerta formativa con l’esplicitazione di ciò che la scuola offre e chiede all’utente; la programmazione didattica annuale nelle sue linee essenziali e le modalità di lavoro; la struttura organizzativa della scuola e delle classi (orari, materiale scolastico, compiti, attività ); • incontri individuali quadrimestrali; • eventuali colloqui individuali o assemblee, qualora si rendessero necessari, anche su richiesta dei genitori.
IL GENITORE ________________________________ ________________________________
LO/A STUDENTE/ESSA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Massimo Romandini)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE Sono state programmate dai singoli Consigli di Classe e dal Collegio dei Docenti visite guidate in luoghi di interesse storico-culturale-artistico da effettuarsi in orario scolastico o nell’arco di una giornata e viaggi di studio della durata dai due ai cinque giorni, secondo la classe frequentata per: - conoscere e confrontare ambienti naturali, culturali, artistici, storici; - responsabilizzare gli alunni; - acquisire una maggiore autonomia e socializzazione allargata. • 1^ classi (1 g): A discrezione del C.d.C. con mete entro e non oltre un raggio di 150 Km. La realizzazione dei percorsi didattici sarà fattibile a mezzo di trasporto completo. • 2^classe (1/2 pernotti): Napoli e Caserta o Roma • •
3^classi( 4/5 pernotti): Sicilia orientale Itinerario presunto (Reggio Calabria- Messina-Eolie-Etna-Taormina- CataniaGole di Alcantara) Marche ed Emilia Romagna Itinerario presunto (Grotte di Frasassi- Urbino -Riccione delfinario- Italia in miniatura- Ravenna -San Marino)
Le 2 ^ e 3^ classi possono comunque optare per le visite didattiche di un solo giorno consigliate per le 1^ classi rinunciando al viaggio d’istruzione più lungo. Per un gruppo di alunni di seconda classe ( massimo 50), inoltre, è prevista la visita a Roma a Palazzo Montecitorio.
NORME GENERALI VIAGGI E VISITE
PER
L’ORGANIZZAZIONE
DI
La classe senza accompagnatori non parteciperà al viaggio d’istruzione;
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Non partecipano al viaggio d’istruzione culturale, come da regolamento d’istituto, gli alunni destinatari di note disciplinari e/o sanzioni di una certa rilevanza. Ai genitori rappresentanti di classe dovranno essere comunicate tempestivamente le norme relative all’organizzazione e alla partecipazione degli alunni.
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RAPPORTI CON IL TERRITORIO La scuola ritiene che Famiglia, Enti locali, Associazioni, Parrocchie, pur nella diversità e specificità di fruizione, debbano lavorare su un progetto comune che ha come obiettivo la formazione integrale dell’alunno. Per questo la scuola si apre al territorio attraverso rapporti di collaborazione, ne raccoglie le istanze da trasformare in bisogni formativi, ne valorizza le risorse culturali, educative ma anche strumentali e professionali presenti. Saranno collaboratori tra gli altri: - il Comune e la Provincia - i Vigili del fuoco - la Polizia - i Carabinieri - la Biblioteca comunale - le redazioni di quotidiani locali e nazionali - il Museo - l’Azienda sanitaria locale - la Parrocchia di riferimento - le Associazioni di volontariato - le Associazioni del privato sociale - Università - gli Enti di beneficenza
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LA FORMAZIONE DEI DOCENTI La formazione ed autoformazione continua dei docenti sono presupposti essenziali per una “scuola di qualità”, finalizzata a rispondere in maniera adeguata ai bisogni educativi degli alunni. L’aggiornamento è dimensione permanente della professionalità docente e va inteso come processo di formazione continua. Pertanto, la formazione degli insegnanti diventa l’elemento in grado di determinare i cambiamenti e le innovazioni che la scuola deve intraprendere sia nel campo educativo sia in quello dell’istruzione, per poter stare al passo con una società in continua trasformazione. La scuola, per arricchire il curricolo professionale di tutti i docenti e per elevare le competenze degli stessi, prevede percorsi di formazione adeguati alle esigenze didattiche. La formazione tecnologica sarà garantita da corsi di autoformazione a scuola tra i docenti sulle tecnologie informatiche ed in particolare sull’utilizzo del registro elettronico e delle LIM. Sono previsti i seguenti corsi di formazione: - “Form-Azione: agire sull’esperienza educativa in ambito scolastico”con il prof. Pompeo Fabio Mancini . - “Orientalunni”:progetto PON C2 - Formazione in rete sulla Indicazioni Nazionali Saranno organizzati anche corsi di formazione destinati a docenti e genitori sulle problematiche adolescenziali, corsi sulla “media education” con specialisti affermati e già noti alla scuola e al territorio. Istituisce, inoltre, tre Dipartimenti: Dipartimento linguistico-artistico-espressivo Coordinatore Prof.ssa Mantovani Dipartimento matematico-scientifico-tecnologico Coordinatore Prof.ssa D’Addessa Dipartimento storico-geografico-sociale Coordinatore Prof.ssa Gomierato
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LA CONTINUITA’ EDUCATIVA La continuità educativa è considerata una delle condizioni essenziali per assicurare agli alunni il conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria. La scuola secondaria di 1° grado riveste un ruolo particolarmente importante nell’iter scolastico: è momento conclusivo del primo ciclo in cui gli alunni costruiscono la propria identità ed in cui si pongono le basi e si sviluppano le competenze per continuare ad apprendere, ma è anche orientativa verso il successivo ciclo di studi. I rapporti con le altre scuole muovono, quindi, dall’esigenza di garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo che promuova uno sviluppo equilibrato di tutti gli aspetti della sua personalità. La continuità va perseguita e realizzata al fine di individuare gli elementi comuni per delineare l’iter formativo dell’alunno nella conquista dell’io, dell’autostima, dell’identità, dell’autonomia. Consapevoli dell’importanza del passaggio da un segmento all’altro di scolarizzazione, i docenti considerano fondamentale il raccordo tra i vari ordini di scuola, per un confronto proficuo nell’intento di tracciare un percorso produttivo e complementare. Attraverso la progettualità dell’accoglienza, la scuola secondaria di primo grado Colombo si propone di: personale dell’alunno; attività comuni;
Obiettivi educativi e didattici
Contenuti e attività lte agli alunni dei due ordini di scuola;
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Durata/Modalità di svolgimento Fase di informazione: l POF alle famiglie degli alunni delle scuole primarie durante gli open days Incontri periodici fra i docenti dei due ordini di scuola per:
Fase di accoglienza peculiarità della scuola. toriali La scuola curerà, con docenti di riferimento, i rapporti di collaborazione sia con la scuola primaria, sia con gli istituti superiori: - Funzione strumentale Accoglienza e continuità: Prof.ssa Oggianu
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ACCOGLIENZA L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni. Consiste in specifiche attività finalizzate a favorire: - l’integrazione - la conoscenza - lo stare bene insieme Le attività di accoglienza mirano a: - vincere e attenuare l’iniziale disagio psicologico derivante dall’ambiente sconosciuto e dal nuovo ciclo di studi; - facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nel gruppo scuola; - promuovere attività che accompagnino i ragazzi nel loro iter formativo; - creare occasioni e spazi di incontro da riservare ai ragazzi. Questo l’obiettivo generale: Favorire l’inserimento degli alunni nella scuola secondaria di 1° grado per metterli a proprio agio. Obiettivi formativi: - conoscere la personalità di ciascun alunno; - far crescere negli alunni la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad apprendere. Abilità trasversali: - capacità di riflettere, analizzare, collegare informazioni; - partecipare alle proposte didattiche con creatività. Attività: -ricerca e focalizzazione delle caratteristiche personali, dei bisogni e degli interessi. Strumenti: -questionari -elaborazione dati -giochi di simulazione -animazioni grafiche -riflessioni. La scuola secondaria di 1° grado Colombo consapevole dell’importanza di questo momento dell’esperienza scolastica di ciascun alunno organizza, ormai da anni, una festa di benvenuto per tutti i ragazzi e per i genitori che li accompagnano nel loro primo giorno di scuola. Per il corrente anno scolastico, inoltre, i ragazzi delle prime classi hanno potuto assistere presso l’Arena della Villa Peripato di Taranto, il 22 settembre alle ore 20,00 allo spettacolo teatrale “Filumena Marturano” di Eduardo Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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De Filippo, messo in scena dalla prof.ssa Gomierato e dagli alunni-attori che hanno frequentato il laboratorio teatrale.
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ORIENTAMENTO La scuola considera l’orientamento non soltanto come informazione e riflessione strumentale alla scelta delle scuole superiori, ma soprattutto come processo formativo atto a promuovere nell’alunno la consapevolezza delle proprie attitudini, rafforzandone capacità e autostima. Pertanto, l’orientamento è parte della programmazione dei consigli di classe ed è inserito negli obiettivi educativi e didattici di tutte le discipline. L’orientamento formativo scolastico ha come obiettivo quello di mettere l’alunno in grado di acquisire capacità, abilità, competenze utili per compiere scelte coerenti e consapevoli. L’alunno per inserirsi nell’ambiente sociale e nell’attività produttiva deve acquisire conoscenza della realtà in cui vive e, parallelamente, consapevolezza dei propri interessi, valori, motivazioni, attitudini in modo da essere in grado di collocare se stesso all’interno di tale realtà. Il percorso verso la conoscenza di sé si consolida attraverso un’assunzione progressiva e graduale di responsabilità, una serie di scelte ponderate e autonome che formano la personalità in itinere. Obiettivi educativi: conoscere per imparare a scegliere Obiettivi formativi: educare alla conoscenza di sé riflettere sulla propria identità acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità ed attitudini saper prendere decisioni saper valutare il proprio operato acquisire un comportamento responsabile nel gruppo per una partecipazione democratica sviluppare atteggiamenti collaborativi acquisire un metodo di approccio alla realtà personale ed autonomo
Obiettivi informativi: promuovere la conoscenza di: a) realtà geografiche (per orientarsi nell’ambiente) b) realtà del mondo del lavoro Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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c) realtà inerenti le diverse istituzioni scolastiche (per conoscere e scegliere la scuola e la professione futura)
Strumenti: griglie strutturate schede tabelle grafici mappe questionari interviste audiovisivi materiale informativo visite guidate La scuola attiva, inoltre, costanti contatti con gli Istituti superiori del territorio affinchè gli alunni di terza media possano essere adeguatamente informati sulle offerte formative delle diverse scuole e sui nuovi assetti determinati dalle ultime disposizioni ministeriali relative alla Riforma degli Istituti Superiori. L’attività di orientamento risulta indispensabile per la scelta consapevole della scuola secondaria di secondo grado. Referente Orientamento Scolastico: Prof.ssa Monfredi
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CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI Il Consiglio d’Istituto definisce i criteri di formazione delle classi, considerando le proposte del Collegio Docenti. Il criterio fondamentale si basa sul principio della equieterogeneità. Vengono effettuati colloqui fra i docenti delle classi quinte elementari e quelli della scuola media che si interessano della continuità educativa (Funzione Strumentale area 1, prof.ssa Oggianu e 1°collaboratore del Preside, prof.ssa Mantovani ) per il “passaggio delle informazioni” funzionali alla formazione delle classi. In seguito, l’intero “fascicolo personale” dell’alunno viene trasmesso dalla scuola elementare alla scuola media. La formazione delle classi, curata da una commissione preposta, avviene tenendo conto della richiesta da parte delle famiglie della seconda lingua comunitaria scelta (spagnolo o francese). Nella formazione della classi si attueranno i seguenti criteri: parità numerica; equilibrata distribuzione di maschi e femmine; opzione dei genitori per la stessa sezione già frequentata da un loro figlio; opzione dei genitori per la stessa classe o per classi diverse nel caso di gemelli; eterogeneità del gruppo-classe con distribuzione degli alunni per fasce di livello. Per i casi particolarmente delicati, supportati da motivazioni e documentazione di carattere riservato, il Dirigente scolastico potrà operare in deroga ai criteri stabiliti. Per gli alunni diversabili si provvederà ad un’equa e motivata distribuzione nelle classi, considerando adeguatamente i singoli casi. L’ambiente classe, così eterogeneamente strutturato, costituisce la base in cui gli studenti acquisiscono CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE necessarie al proseguimento degli studi.
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LA SCUOLA IN RETE “Le Istituzioni Scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità”(D.P.R. 275/99, art.7). L’accordo può riferirsi a attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, ad aspetti amministrativi. La scuola Colombo è consapevole dell’importanza del confronto e dello scambio con realtà vicine e lontane per approfondire tematiche, individuare percorsi comuni, realizzare progetti. Accordi e protocolli sono stati sottoscritti con gli Istituti comprensivi Renato Moro, Bettolo e Battisti per avviare le attività di formazione sulle Indicazioni Nazionali come da piano regionale (C.M. 26 settembre 2013) Esistono protocolli d’intesa anche con altre scuole del territorio,in particolare con l’Istituto Tecnico Industriale Righi e con l’Istituto Tecnico Pacinotti per la collaborazione in attività scientifico didattiche. L’accordo tra le scuole ha lo scopo di incentivare gli studenti allo studio della fisica, chimica e biologia. Agli studenti delle scuola media verranno proposte dai docenti degli istituti superiori delle lezioni teoriche /pratiche presso la nostra scuola. Altri accordi e protocolli sono stati sottoscritti con l’Arci, l’ArciRagazzi di Taranto, l’Enaip, l’Enap, la Scuola Edile di Taranto, CIFIR Taranto, Liberamente Cemea Taranto e altre realtà territoriali sia sociali sia culturali. Gli accordi e i partenariati consentono alla scuola la realizzazione di progetti e attività specifiche per l’arricchimento dell’offerta formativa pertanto si propone di aderire ad altre reti territoriali laddove ne ricorra l’opportunità, in coerenza con i principi di disponibilità e collaborazione.
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INCARICHI COLLABORATORI DEL DS
COMITATO VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E FORMAZIONE
TITOLARE/RESPONSABILE/REFERENTE/ MEMBRI MANTOVANI 1° collaboratore (sostituzione DS, delega firma, accoglienza e rapporti con i docenti, formazione e aggiornamento) PICCIARELLI 2° collaboratore (segretario verbalista del Collegio Docenti, sostituzioni docenti, rapporti con gli alunni) Cosi-Albano-Galli - Izzinosa (eff.) Boccuni-Romeo (suppl.) Oggianu (F.S.1)
IN ENTRATA ORIENTAMENTO SCOLASTICO COMMISS. ELETTORALE AMBIENTE E SALUTE EDUCAZIONE STRADALE E SICUREZZA UNICEF E SOLIDARIETA’ LEGALITA’, PARI OPPORTUNITA’, INTERCULTURACITTADINANZA E COSTITUZIONE
VIAGGI ISTR. E VISITE GUIDATE BIBLIOTECA, ANIMAZIONE ALLA LETTURA E CONCORSI GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE)
REF. LABOR. SCIENT. E MATER. DIDATTICI REF. LABORATORIO LINGUISTICO REF. LABORATORIO MUSICALE REF. LABORATORI INFORMATICI REF.LABORATORIO ARTISTICO REF. CAF E PROGETTI D’ISTITUTO ATTIVITA’ MOTORIE e centro sportivo sc. COORDINATORI DIPARTIMENTI
(costituiscono anche la Commissione di Studio per le Nuove Indicazioni)
Monfredi Iurlano(presidente)-Galizia+ ATA Collocola+ 2 genitori Lobarco Romanazzi Albano-Gomierato Pinto Galizia (F.S.) Izzinosa Monfredi e Frunzio (F.S. 3), Oggianu (F.S.1), Mantovani e Picciarelli D’Amicis e Salomone (docenti sostegno) Galli e Albano (docenti curriculari) D’Addessa Mantovani Boccuni Mastelloni (F.S. 2) Loforese Ponte Marcianò DIPARTIMENTO LINGUISTICO - ARTISTICO ESPRESSIVO COORDINATORE: Mantovani DIPARTIMENTO MATEMATICO – SCIENTIFICO TECNOLOGICO COORDINATORE: D’Addessa DIPARTIMENTO STORICO-GEOGRAFICOSOCIALE COORDINATORE: Gomierato
TUTOR PER ANNO di FORMAZIONE ( docente Gravanese)
Mantovani
COORDINATORI E SEGRETATI DEI CONSIGLI DI CLASSE
1+1 per consiglio
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FUNZIONI STRUMENTALI AL POF AREA 1 - Gestione e coordinamento del POF: progettazione e realizzazione in itinere delle attività curriculari . Cura dei documenti ufficiali. Continuità. Sviluppo eccellenze Coordinamento POF per le attività del Corso IDA AREA 2 - Sostegno ai docenti per la documentazione e l’informazione e utilizzo delle nuove tecnologie.
Prof.ssa Silvia Oggianu
Prof.ssa Concetta Orlando
Prof.re Ettore Mastelloni
AREA 3 – Gruppo H istituzionale e integrazione. Coordinamento delle attività di compensazione e recupero nell’ambito del disagio e dello svantaggio nell’apprendimento. DSA. Bisogni Educativi Speciali (BES)Sportello ascolto. AREA 4 - Valutazione didattica ed autoanalisi del sistema. Monitoraggi e prove Invalsi.
AREA 5 - Progettazione extracurriculare e coordinamento delle attività teatrali. Rapporti con il territorio, gli enti, le associazioni e la stampa e reti istituzionali. Sviluppo eccellenze AREA 6 – Viaggi d’istruzione e visite Scolastiche Progetto Comenius
Prof.ssa Rosa Monfredi Prof.ssa Angelamaria Frunzio
Prof. ssa Carla Cimmarrusti Prof.ssa Mattia Totaro
Prof.ssa Rosetta Gomierato
Prof.ssa Eleonora Galizia Prof.ssa Antonella Suriano
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Piano dell’Offerta Formativa 2013-2014 Centro Territoriale Permanente per l'istruzione e la formazione in età adulta
I corsi per l’istruzione e l’educazione degli adulti hanno, presso la scuola secondaria Colombo, una lunga tradizione. Essi sono presenti dall’anno scolastico 1986/1987. In seguito, ai sensi dell’O.M. 455/97, furono istituiti i “Centri Territoriali Permanenti” che hanno raccolto e integrato le precedenti esperienze dei corsi di alfabetizzazione e dei corsi per lavoratori (ex 150 ore). Ora si è in attesa dei nuovi Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), la cui costituzione è ormai imminente, dopo numerosi rinvii. La struttura è sorta con lo scopo di valorizzare le istanze che da sempre hanno accompagnato il bisogno d'istruzione degli adulti, andando però oltre il conseguimento del titolo della scuola dell'obbligo e aprendo un capitolo nuovo sulla formazione in età adulta, intesa come attività permanente e ricorrente che interessa l'intero arco della vita. Sotto l'aspetto funzionale il Centro Territoriale Permanente è luogo di concertazione, di lettura dei bisogni formativi, di progettazione e di organizzazione delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta, per la piena realizzazione del rapporto tra formazione, lavoro e diritto di cittadinanza. per rispondere alla domanda di alfabetizzazione culturale, di acquisizione e consolidamento di competenze di base, di opportunità di integrazione sociale e di acquisizione e sviluppo di competenze professionali. L’efficacia delle iniziative già attuate nel corso dei precedenti anni è dimostrata dall’incremento delle domande d’iscrizione che continuano a pervenire con un notevole aumento di studenti stranieri. La realtà del territorio interessato è abbastanza eterogenea sul piano economico, sociale e culturale. In questo contesto, si evidenziano tuttavia alcune situazioni più problematiche alle quali il CTP cerca di dare risposte. In aumento, rispetto al passato, sono gli stranieri che, pur avendo conseguito nella loro terra d’origine un titolo di studio, in Italia hanno bisogno della licenza media per poter accedere e/o migliorare l’attività lavorativa. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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Il CTP collabora, inoltre, con diversi istituti come il Prisma, l’Elios e la Vela, oltre al Tribunale per i minorenni. Nel presente anno scolastico i corsi approvati CTP/IdA Colombo sono: 2 presso la Scuola Media Colombo e 2 presso la Casa Circondariale di Taranto.
Finalità e caratteristiche generali L' azione dell' Amministrazione scolastica nel campo dell' istruzione degli adulti non è più, come per il passato, solo quella di istituire annualmente dei corsi finalizzati al conseguimento del titolo di studio (licenza elementare o media), ma soprattutto quella di fornire un servizio permanente teso alla riqualificazione culturale e professionale degli adulti, anche se provvisti di titolo di studio. Il Centro Territoriale Permanente persegue le seguenti finalità: o elevare il livello d’istruzione personale di ciascun corsista attraverso l’individualizzazione e la flessibilità dei percorsi; o favorire la capacità di relazionarsi all’interno di culture diverse; o potenziare le capacità di partecipare ai valori delle diverse culture, della civiltà e di contribuire al loro sviluppo operativo; o orientare i corsisti ad individuare le proprie capacità; o rafforzare la stima di sé per realizzarsi e confrontarsi con gli altri; o avviare un processo di riflessione e di analisi per favorire la presa di coscienza delle proprie potenzialità nell’ottica della riprogettazione del percorso di vita individuale (specifico per la Casa Circondariale). La funzione istituzionale del CTP si articola nei seguenti punti: accoglienza, ascolto e orientamento; alfabetizzazione primaria funzionale e di ritorno, anche finalizzata ad un eventuale accesso ai livelli superiori di istruzione e formazione professionale; apprendimento della lingua e dei linguaggi; apprendimento della lingua italiana come lingua seconda; sviluppo e consolidamento di competenze di base e saperi specifici; recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee ad un'attiva partecipazione alla vita sociale; acquisizione e sviluppo di una prima formazione o riqualificazione professionale; rientro nei percorsi d'istruzione e formazione di soggetti in situazione di marginalità.
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Analisi della situazione socio - ambientale Gli utenti che si avvicinano al Centro sono inquadrabili nelle seguenti categorie sociali: lavoratori saltuari (spesso non in regola con le norme del mercato del lavoro); giovani disoccupati o in cerca di prima occupazione; casalinghe, in prevalenza con figli in età da accudire; adulti che hanno bisogno del titolo di studio per l’esercizio di attività commerciali; giovani con provvedimenti penali; cittadini extracomunitari bisognosi di alfabetizzazione linguistica e di titolo di studio per un inserimento stabile nel mondo del lavoro e nella società; giovani adolescenti regolarmente frequentanti le classi della scuola media superiore interessati ai corsi di formazione per il conseguimento di attestati utili ai fini del credito formativo. In funzione di un’utenza così diversificata, le attività che il presente piano propone richiedono l’intervento di docenti interni, ma anche di esperti esterni in grado di apportare, con la loro esperienza, un valido contributo alla diversificazione ed alla qualità dell’offerta formativa.
Destinatari Alle attività del Centro Territoriale possono accedere tutti gli adulti privi di titolo della scuola dell'obbligo nonché quegli adulti che, pur in possesso di titolo, intendano rientrare nei percorsi di istruzione e formazione. Possono essere ammessi ai Corsi del Centro gli allievi che compiano il 16° anno entro il 31 dicembre 2013; eventuali deroghe a tale provvedimento saranno valutate dal C.d.C. unitamente al Dirigente Scolastico. Ai Centri Territoriali possono iscriversi anche cittadini non italiani (che sono, anzi, fra i primi destinatari delle attività di educazione degli adulti). La norma transitoria contenuta all' art. 13 prevede che ai corsi possano essere ammessi, entro il limite del 25 %, persone che siano già in possesso del titolo di studio. Documentazione rilasciata dal CTP Ai fini dell’amissione allo scrutinio è necessario il 75% di frequenza. I ¾ vanno comunque computati sul percorso formativo di ciascun corsista. Sono possibili, in ogni caso, deroghe a quanto indicato Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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A conclusione del percorso di Licenza Media il Centro Territoriale Permanente rilascia la seguente documentazione: 1. diploma di licenza media, ai corsisti che hanno frequentato il percorso di scuola media e hanno sostenuto l’esame finale; 2. attestato di frequenza, ai corsisti che hanno frequentato almeno il 10% del monte ore del modulo (di italiano L2, di informatica, di lingua straniera) senza sostenere la prova finale; 3. certificazione delle competenze ai corsisti che hanno frequentato almeno il 75% del monte ore totale Criteri per l’ammissione agli esami di licenza media Non vengono computate le assenze per: - malattia giustificata; - esigenza di lavoro comunicata; - ritorno momentaneo nel Paese d’origine preventivamente comunicato. I docenti del CTP provvederanno, nei limiti delle risorse disponibili, a far recuperare le attività svolte durante le assenze secondo modalità concordate individualmente. In presenza di situazioni particolari, il Consiglio di Classe in sede di scrutinio finale deciderà circa l’ammissione dei corsisti all’esame di licenza media. Il percorso è strutturato su un modello di 16 ore settimanali di lezione frontale come segue: - Lettere: 8 ore - Scienze Matematiche: 4 ore - Lingua straniera: 4 ore - Tecnologia: 4 ore (in compresenza) Competenze Le competenze disciplinari sono state definite dal gruppo di lavoro formato dai docenti del CTP: Area linguistico - espressiva: 1. Interagire oralmente in diverse situazioni comunicative 2. Leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo 3. Produrre testi di vario tipo 4. Riconoscere e descrivere beni del patrimonio artistico, ambientale e culturale 5. Comprendere gli aspetti socio-culturali e comunicativi dei linguaggi non verbali 6. Utilizzare una lingua straniera comunitaria per i principali scopi comunicativi. Area storico - geografica e sociale Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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1. Orientarsi nelle componenti storiche, geografiche e sociali del presente attraverso il passato 2. Confrontarsi con opinioni e culture diverse 3. Leggere e interpretare le trasformazioni del mondo contemporaneo 4. Esercitare la cittadinanza attiva come espressione dei principi di legalità, solidarietà e partecipazione democratica. Area matematico-scientifico-tecnologica 1. Utilizzare tecniche di calcolo con numeri interi e razionali 2. Riconoscere e confrontare le figure geometriche del piano. Riconoscere le figure fondamentali dello spazio 3. Risolvere problemi con gli strumenti matematici adeguati 4. Descrivere fenomeni naturali 5. Analizzare come diversi ecosistemi possano essere modificati da processi naturali e dall’azione dell’uomo 6. Analizzare le relazioni tra esseri viventi e tra viventi e ambiente 7. Osservare, classificare e descrivere con differenti linguaggi gli elementi del mondo artificiale, materiali e immateriali, operando confronti e valutando criticamente le conseguenze del loro utilizzo 8. Sapersi orientare tra i principali processi produttivi e tra le varie modalità di produzione di energia, comprendendo i problemi economici e ambientali ad essi sottesi 9. Usare l’informatica come aiuto e supporto al proprio lavoro, per ricercare ed elaborare dati, informazioni, immagini e per produrre e condividere documenti in varie situazioni. Obiettivi generali del processo formativo: • Sensibilizzazione al valore della cultura come momento educativo e formativo; • Promozione della consapevolezza di sé e superamento dei problemi di convivenza sociale; • Integrazione tra giovani e adulti, tra italiani e stranieri, tra diverse comunità straniere; • Sviluppo del rispetto per l’ambiente e per la cosa pubblica; • Rispetto delle norme comportamentali comuni e degli indirizzi generali contenuti nel piano d’istituto e nel patto di corresponsabilità; • Recupero di situazioni di marginalità; • Sviluppo e potenziamento del senso di auto-stima; • Acquisizione del cosiddetto “diritto di cittadinanza” per gli immigrati; • Orientamento finalizzato al proseguimento degli studi in percorsi d’istruzione superiore e/o formazione professionale, non più limitata ai soli iscritti ai corsi di licenza media; • Recupero del valore comunitario e civico delle tradizioni e della storia del territorio; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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• Inserimento pieno degli stranieri nel tessuto sociale del territorio non solo come educazione alla cultura delle regole. Obiettivi didattici: Accoglienza, ascolto ed orientamento; Alfabetizzazione primaria, funzionale e di ritorno, anche finalizzata a un eventuale accesso ai livelli superiori di istruzione e di formazione professionale; Acquisizione di obiettivi minimi per ogni materia e sviluppo e consolidamento di competenze di base e di saperi specifici, con attenzione ai cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie; Recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee a un'attiva partecipazione alla vita sociale; Acquisizione e sviluppo di una prima formazione o riqualificazione professionale, anche in riferimento ai bisogni dei lavoratori cassaintegrati, in mobilità o temporaneamente non occupati; Rientro nei percorsi di istruzione e formazione di soggetti in situazione di parziale e piena marginalità, quali casalinghe, anziani e detenuti; Acquisizione di conoscenze su tradizioni, cultura e storia del nostro Paese e locali in stretta connessione con l'apprendimento della lingua italiana come momento di dialogo tra culture diverse; Conoscenza di norme comportamentali inerenti la sicurezza nei diversi ambienti (la casa, il luogo di lavoro, la scuola, la strada); Raggiungimento della consapevolezza dell’essere cittadini.
a) Area linguistico - espressiva: - accostarsi gradualmente ad un mondo culturale più ampio sia passato che attuale, sia nazionale che internazionale; - acquisire adeguate capacità espressive e comunicative. b) Area civico - antropologica: - educare alla fratellanza, alla solidarietà umana, al senso della giustizia, alla necessità della pace tra gli uomini e le nazioni; - sviluppare le capacità necessarie per cogliere le interazioni fisicomorfologiche, storico-politiche, socio-culturali, le trasformazioni ambientali e i problemi ecologici. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/14
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c) Area logico - matematica: - acquisire gradualmente un linguaggio scientifico; - sviluppare e potenziare le capacità di analisi e di sintesi; - prendere coscienza dell’ambiente naturale e delle modificazioni apportate dall’uomo; - utilizzare le conoscenze acquisite in termini operativi; - sapere osservare e descrivere fatti e fenomeni.
Tipologia dei corsi Il Centro, sulla base delle pregresse esperienze in merito all’educazione in età adulta, istituisce i seguenti corsi: 1 corso di alfabetizzazione rivolto sia agli italiani che agli stranieri. 4 corsi di istruzione (titolo di licenza media); (I cittadini extracomunitari frequentanti tali corsi fruiranno anche di un percorso individualizzato di alfabetizzazione linguistica).
Corsi brevi finalizzati al rilascio di attestati utili ai fini dei crediti formativi: Per raggiungere gli obiettivi prefissati il Centro Territoriale si pone in una prospettiva di integrazione con gli altri soggetti che operano sul territorio. Quest’anno il CTP partecipa, in qualità di istituzione scolastica partner, al progetto F3 che ha come istituto capofila la Scuola Secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Taranto. Dall’a. s. 2010/11 il Centro Territoriale Colombo è stato individuato dalla Prefettura di Taranto e dall'Ufficio Scolastico Regionale quale Istituzione scolastica presso la quale svolgere la sessione di formazione civica e di informazione sulla vita civile in Italia, il test per l’assegnazione dei crediti, e il test per la conoscenza della Lingua Italiana per soggiornanti di lungo periodo ( Permesso di Soggiorno CE ) . I docenti individuati dal D.S. quali membri della Commissione d’Esame svolgono la loro attività in orario extracurriculare.
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OFFERTA FORMATIVA AGGIUNTIVA Nel presente anno scolastico, saranno attivati i seguenti progetti PON G1 “Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell'istruzione di base per giovani e adulti”, ognuno della durata di 60 ore e destinato a n. 15 adulti. “L'italiano in tasca”, corso di italiano destinato ad adulti stranieri; “Step by step”; “What's up” ; “Bit......generation”; “Walk With Web”; “Speak easy” , corso di inglese livello base destinato a n. 15 detenuti presso la Casa Circondariale di Taranto; e il PON G4 “Interventi di formazione degli adulti sull'utilizzo dei servizi digitali” della durata di 60 ore, anch’esso destinato a n. 15 adulti: “Basta un click” Potranno essere attivati, inoltre, i seguenti progetti:
Educazione al rispetto ambientale
Educazione alla salute
Educazione alimentare
Recupero ortografico e grammaticale
Tradizioni folkloristiche
È attivo il sito web del CTP Colombo (http:// www.colombo.gov.it/) che risponde alle seguenti esigenze: comunicare agli utenti del CTP in merito a : - numeri telefonici, fax, e-mail, orari di apertura al pubblico della segreteria; - orari delle attività didattiche; - calendario scolastico. ORARIO DELLE LEZIONI: Presso la Casa Circondariale di Taranto: Lunedi, Mercoledì, Giovedì e Venerdì: dalle ore 8,30 alle ore 11,30 Martedì: dalle ore 8,30 alle ore 12,30 Presso la Sede centrale “Colombo”: Lunedi, Mercoledì, Giovedì e Venerdì: dalle ore 15,00 alle ore 18,10 Martedì: dalle ore 15,00 alle ore 18,20
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PERSONALE DOCENTE L'organico è composto da 5 docenti di scuola media e 1 docente di alfabetizzazione. per le materie letterarie: Stefania CHIRICO, Anna Mariza CONTE per il ramo linguistico: Mercedes CORBELLI per il ramo matematico-scientifico: Vincenzo DE GIORGIO per la tecnologia e informatica: Concetta Claudia ORLANDO per l’alfabetizzazione: Francesca SANSO’
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO Scopo del regolamento è consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola Parte Prima Gli Organi Collegiali della scuola L’organizzazione generale Parte Seconda Il personale della scuola Gli alunni Parte Terza Gli incarichi Parte Quarta Le risorse della scuola Parte Quinta Regolamento di disciplina Parte Sesta Patto educativo di corresponsabilità Il regolamento è consultabile all’Albo della scuola, negli uffici di segreteria o sul sito Web www.colombo.gov.it
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