Speciale
Venerdì 26 Ottobre 2012
Il giornale delle piccole e medie industrie
Il bando «Brevetti+» premia le aziende ingegnose che portano sul mercato nuovi prodotti
Finanziamenti alle idee innovative
Cna presenta tutte le opportunità martedì 6 novembre
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n premio per le aziende più ingegnose, ma soprattutto un aiuto concreto a quelle che hanno deciso di puntare realmente su ricerca, sviluppo e innovazione. È questa la doppia finalità di «Brevetti+», il bando che il ministero per lo sviluppo economico ha messo in campo per cercare di qualificare la produzione industriale italiana, rafforzandone la capacità innovativa e la competitività sul mercato nazionale e internazionale. Il tutto attraverso due strumenti di agevolazioni che abbiano come obiettivo comune quello di aiutare le imprese che intendono tutelare i propri prodotti attraverso brevetti, disegni e modelli industriali. Il bando, attivo già da qualche mese ma che ha ancora a
Agevolate le nuove produzioni basate su brevetti e design disposizione molti dei 40 milioni di euro preventivati, si rivolge essenzialmente alle micro, piccole e medie imprese che abbiano depositato uno o più brevetti. Per tutte c’è un doppio canale di finanziamento: il primo consiste in un premio per chi ha depositato, o stia per farlo, un brevetto. Il valore del contributo è compreso tra i 1.000 e i 1.500 euro, ma potrebbe salire fino a 6 mila euro se l’azienda ha depositato anche all’estero domanda di estensione del proprio titolo di proprietà industriale. Il secondo, ben più consistente, prevede l’erogazione di agevolazioni per portare sul mercato pro-
Inserto a cura dell’ufficio comunicazione Cna Viale Aldo Moro 22 - Bologna Tel. 051/299.243 Fax 051/299.299 Per la pubblicità rivolgersi a Brain, via Buozzi 77 - Castel Maggiore (Bo) Tel. 051/632546
bando Brevetti+ può essere un ottimo banco di prova per far nascere eventuali collaborazioni e magari rappresentare la prima tappa di un progetto che vedrà tutti questi soggetti adoperarsi per un unico fine, quello di portare avanti politiche industriali innovative». Da una collaborazione di questo tipo, infatti, tutti avrebbero da guadagnare. «Da un lato le aziende che hanno depositato brevetti avranno la possibilità di coinvolgere le università e i centri di ricerca nello sviluppo dei loro progetti, dall’altro», conclude Roberta Bellavia, «può essere l’occasione per quegli enti che hanno già intrapreso questa strada di aprire una collaborazione con le nostre aziende per testare e verificare in concreto eventuali brevetti o idee innovative attraverso la produzione industriale su vasta scala». Per info e iscrizioni: Cna Bologna - Politiche per l’innovazione, tel. 051/299248, mail:
[email protected], www. bo.cna.it, www.sinergiedimpresa.it
In Cna si incontrano imprese, università e centri di ricerca
dotti nuovi basati su brevetti e disegni. In questo caso, il contributo erogato copre l’80% delle spese ammissibili fino a un tetto massimo di 70 mila euro per i brevetti e 80 mila per il design. «Se nel primo caso il bando del ministero si limita a premiare la creatività e l’ingegnosità delle imprese, nel secondo si vuole dare un’opportunità di sviluppo di un’idea innovativa che magari un’azienda ha tenuto per molto tempo nel cassetto e non ha avuto mai l’occasione di attuare», spiega Alessandro Baglieri di Serfina, la società di consulenza finanziaria che per Cna Bologna sta seguendo l’iter di partecipazione al bando delle aziende associate. «Si tratta di un contributo molto più sostanzioso, ma che necessita anche delle presentazione di un progetto articolato, che prenda in considerazione costi, tempistiche, obiettivi e che abbia come finalità proprio lo sviluppo del brevetto in ambito industriale». Per prendere parte al bando «Brevetti+» non c’è un limite di tempo. L’unico requisito minimo per le aziende interessate è quello, per la prima parte del bando, di aver depositato un brevetto
credito
Imprese e investitori all’Equity Day
a partire dal 1° gennaio 2011, mentre per lo sviluppo di progetti innovativi l’attesa di un anno per poter accedere alle eventuali agevolazioni. Tutte le domande di partecipazione, poi, dovranno essere inviate telematicamente attraverso il sito di Invitalia (www.invitalia.it). Un rapporto, quello tra impresa, sviluppo e ricerca, che sta particolarmente a cuore alla Cna che, per il prossimo 6 novembre dalle ore 16,30 nella
Firmata l’ordinanza della regione. Le richieste Cna
Terremoto, contributi alle pmi danneggiate Il ripristino, il miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili a uso produttivo distrutti o danneggiati, ma anche per la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività e per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate. È quanto prevede l’ordinanza numero 57 del 12 ottobre 2012 firmata da Vasco Errani. Un risultato importante, per il quale Cna si è fortemente battuta in questi mesi. Ma non ci si deve fermare a questo aspetto, seppure
FORNITURA
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sua sede centrale di viale Aldo Moro 22, ha organizzato un workshop che ha proprio come obiettivo quello di far incontrare domanda e offerta del mercato dell’innovazione: da una parte le imprese che più hanno voglia di investire in ricerca e nelle nuove tecnologie, dall’altro università e centri di ricerca che potrebbero realizzare gli obiettivi di queste imprese. «Il nostro intento è quello di far sedere attorno a un tavolo le università e i centri di ricerca con i quali Cna ha una convenzione e le imprese che abbiano la voglia e il coraggio di puntare sull’innovazione», specifica Roberta Bellavia, responsabile delle politiche di innovazione di Cna Bologna. «Il
Sacmi, filiera dieci e lode
lavoro
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Fornero, una riforma che va migliorata
importante. Altre questioni restano aperte. Cna chiede una proroga per la sospensione dal pagamento delle imposte e dei contributi. Lo stesso dicasi per la grande questione della verifica di sicurezza e di agibilità sismica dei capannoni prefabbricati, che non hanno subìto danni, per il cui adeguamento le imprese dovranno sostenere spese notevoli, in assenza, al momento, di contributi. a pag. 8
numero
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Il prossimo numero uscirà venerdì 23 novembre 2012
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cna industria bologna
Venti imprese hanno partecipato al primo Equity Day organizzato da Cna il 23 ottobre
Investitori e pmi allo stesso tavolo
Incontro con i fondi Ingenium, Atlante Seed, Fondamenta
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-book specializzati su testi teatrali e volumi di difficile reperibilità; strumenti informatici per i comuni che possono gestire al meglio le segnalazioni e le relazioni con i loro cittadini; applicativi per gli stilisti di moda che consentono loro di creare nuovi bozzetti a computer tramite simulazioni fotografiche; led per l’illuminazione a basso consumo nei parchi cittadini. E ancora: sistemi di controllo per gli accessi a risorse comunali, dai depositi di biciclette ai distributori di acqua corrente; applicativi che consentono in poco tempo di avere tutte le informazioni sui viaggi. Sono alcune delle idee e dei progetti innovativi che le imprese hanno presentato ai fondi di investimento coinvolti da Cna nel suo primo «Equity Day» che si è svolto nella sede provinciale Cna. Sono una ventina le imprese che lo scorso 23 ottobre con Cna hanno partecipato all’Equity Day, il primo degli appuntamenti in cui allo stesso tavolo, con incontri personalizzati, le imprese che hanno idee inno-
Tra i progetti innovativi gli e-book con testi teatrali e volumi di difficile reperibilità di Cue Press vative incontrano fondi di investimento. L’obiettivo è che questi incontri poi producano nuovi progetti di sviluppo e anche nuove aziende, utilizzando strumenti di finanza innovativa quali private equity e venture capital. I fondi di investimento intervenuti all’Equity Day sono Ingenium, Atlante seed, Fondamenta. Sono soprattutto tre le tipologie di progetto delle imprese protagoniste all’Equity Day: aziende manifatturiere già consolidate che vogliono implementare nuove idee attraverso la creazione di start up; neoimprese di giovani impegnate nella creazione di strumenti informatici, soprattutto applicativi per tablet e smartphone; aziende già consolidate che vorrebbero un nuovo partner finanziario in grado di affiancarle per potenziare la loro presenza su mercati sia italiani che esteri. Per un’impresa trovare investimenti non è semplice, soprattutto in questo periodo di crisi economica e finanziaria. Questo non significa che le aziende, anche di piccole dimensioni, non abbiano buone idee da sviluppare, ma servono
L’Equity Day in Cna fondi per farlo. Una opportunità può essere il private equity, una modalità di gestione del risparmio all’ordine del giorno nei paesi anglosassoni e negli Stati Uniti, e ancora poco praticata in Italia. Un investitore, come appunto i fondi, può decidere di investire in un’impresa o in un progetto di impresa che abbia una redditività potenziale importante e ne può diventare socio inserendo anche nel board dell’azienda un suo funzionario delegato a massimizzare il prodotto nel quale si è investito. L’investitore può poi dismettere le sue quote che l’imprenditore può ricomprare con proprie risorse, se il progetto è stato redditizio, oppure può cercare altri soci. Insomma, una sorta di start up per un’azienda che necessita dei primi fondi per far partire un nuovo progetto. Nonostante il private equity non sia ancora molto utilizzato, la Cna ha voluto sondare l’interesse delle sue imprese attraverso un questionario spedito a un campione di aziende di numerosi settori, dalla metalmeccanica alla produzione di software. Le domande avevano come obiettivo quello di sapere se le imprese avessero idee per sviluppare nuovi prodotti, nuovi servizi o nuovi processi produttivi. Il primo responso ha detto che 14 imprese si sono dichiarate disponibili a un momento di confronto per conoscere questo sistema di finanziamento. Successivamente altre aziende si sono aggiunte e molte altre hanno dichiarato un interesse. È dunque molto probabile che dopo il primo Equity Day ne seguiranno altri. Lo scopo del progetto di Cna è quello di mettere a disposizione sempre più strumenti finanziari per le imprese. Private equity e venture capital non sono però strumenti semplici per aziende soprattutto di piccole dimensioni, perché le imprese che intendono percorrere questa strada diventano oggetto di uno screening molto attento da parte degli investitori e occor-
re superare tutta una serie di analisi per diventare appetibili e attrarre nuovi soci. Proprio per questa ragione Cna non solo ha organizzato gli Equity Day creando gli incontri one-to-one impreseinvestitori, ma starà anche al fianco delle aziende sia durante gli incontri con i fondi sia in eventuali fasi successive di sviluppo concreto dei progetti
e dell’investimento. «Oltre alle buone idee ci vuole anche della “benzina” per farle correre sui mercati», ha spiegato il segretario Cna Bologna Massimo Ferrante, «ed è quello che con gli Equity Day si vuole portare alle aziende che hanno progetti innovativi o vogliono rafforzarsi per essere più competitive. Se il format dell’Equity Day funziona lo faremo diventare un appuntamento ricorrente. In Italia c’è un deficit per quanto riguarda la finanza innovativa, spesso da parte delle imprese manca una cultura che le spinga a percorrere questa nuova strada, allo stesso tempo ai fondi di investimento può risultare poco consueto lavorare con aziende di piccole dimensioni. Agli Equity Day, Cna vuole far dialogare questi due mondi, convinti che possano nascere buoni matrimoni». «Cna è fortemente impegnata nel piano strategico metropolitano», ha proseguito Ferrante, «in particolare nel progetto per la creazione di un istituto per il rinascimento della manifat-
tura. Ebbene, un progetto come quello dell’Equity Day può essere un esempio di una delle iniziative che possono essere messe in campo da questo istituto. Naturalmente moltiplicandolo per mille, se aderiscono altri soggetti e se ci si rivolge
Comuni-chiamo fa gestire al meglio i rapporti con i cittadini. MappToApp: applicativi per guide turistiche non solo al territorio bolognese, ma si allarga la prospettiva anche fuori dalla nostra regione e anche fuori dall’Italia». Per saperne di più sugli Equity Day: Serfina Bologna, società di consulenza finanziaria di Cna Bologna, tel. 051/370107,
[email protected]
La proposta di Cna insieme a Confartigianato al convegno sull’Ue
Risorse europee erogate direttamente alle imprese
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n unico soggetto a disposizione delle l’Europa risulta spesso così difficile per le pmi aziende bolognesi per renderle più italiane? A conferma di questa tesi, il segretacompetitive a livello europeo, erogare rio Cna ha portato anche dei dati, mettendo a direttamente alle imprese e non agli confronto Italia e Germania. enti intermedi le risorse utili per competere in Ebbene, le imprese italiane che hanno richieEuropa. Sono le proposte avanzate da Cna al sto di aderire a progetti europei sono state 44 convegno «L’Europa e le piccole imprese. I fimila, quelle tedesche 50 mila, dunque il dato è nanziamenti e le politiche europee di sviluppo», abbastanza omogeneo. Così come abbastanza che si è svolto lo scorso 22 ottoomogeneo è il tasso di succesbre presso la sede di Confartigiaso: 18,6% per le italiane, 24% nato Bologna: l’iniziativa infatti per quelle tedesche. La forbice Snellire era stata organizzata congiuntainvece si allarga se guardiamo le procedure mente da Cna e Confartigianato. ai contributi effettivamente Un unico strumento che elimini ottenuti dall’Europa: circa 2 e creare la proliferazione inutile di enti miliardi di euro dalle impreun unico e si presenti forte, accreditato, se italiane, circa 4 miliardi di soggetto competente. Un’idea che Cna ha euro dalle imprese della Gerinserito nelle proposte del piano mania. per rendere strategico metropolitano. È questo il gap su cui inle pmi Da tempo il contesto di riferitervenire ed è, secondo Cna, più competitive mento dell’impresa, di qualunmotivato dal fatto che in Italia que dimensione essa sia, non è siamo meno bravi a supportapiù legato solo ed esclusivamente re la nostra progettualità in al territorio locale o nazionale, ma sempre più sede europea. Ferrante ha sottolineato poi come spesso è connesso a regole, procedure, indirizzi in Italia non sia mai stato applicato a nessun provenienti dall’Unione europea. Un contesto livello, sia nazionale che locale, lo Small busitalvolta sconosciuto che determina vincoli e ness act. opportunità che devono essere a conoscenza di «E invece le piccole imprese producono una chi fa impresa. straordinaria innovazione», ha aggiunto GiuEcco la motivazione che ha spinto Cna e Conseppe Cremonesi, segretario Confartigianato fartigianato a organizzare il convegno, al quale Bologna, «sbaglia chi considera le pmi come sono intervenuti Sandro Gozi, membro della incapaci di innovare, di essere scarsamente XIV commissione (politiche dell’Unione eurocompetitive e quindi di non meritare l’accesso pea) della camera dei deputati e di Alessandro nei salotti buoni della politica economica. Quali Ruggeri, esperto di finanza integrata nazionale le sfide più immediate? Intanto lavorare perché e internazionale del Pragma Institute. finalmente si realizzi la città metropolitana, L’Europa guarda con attenzione alle piccole e uno strumento che potrebbe essere molto più medie imprese ed è loro favorevole. Perché alloagile nel rapportare il nostro territorio all’Eura, si è chiesto Massimo Ferrante, la strada per ropa».
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Il gruppo Sacmi ha lanciato il progetto «Qualificazione fornitura» in collaborazione con Cna
Per una filiera da dieci e lode L’obiettivo è migliorare l’efficienza e ridurre i costi
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na filiera da dieci e to all’estero, e di garantire un lode. Potrebbe essere servizio che sia sempre qualiquesto lo slogan del tativamente ottimale. Necesprogetto «Qualificaziosità che l’azienda imolese ha ne fornitura» messo in campo prima portato avanti al suo dal gruppo Sacmi, leader interinterno e che, adesso, vorrebbe nazionale nei settori delle macestendere a tutti i suoi fornichine per ceramiche, packatori. «È ormai da marzo 2008 ging, food e plastics. Grazie a che abbiamo fatto partire una un’esperienza maturata in più serie di progetti per il migliodi 80 anni di storia, il gruppo ramento dell’efficienza, per la imolese ha deriduzione dei ciso di estencosti e l’analidere i bollini si dei processi Sacmi di qualità ed nelle singole creerà efficienza proaree aziendali duttiva anche e nei diversi un club ai quasi 8.500 business che della fornitura. fornitori che compongono Così tutta ogni giorno la nostra atcontribuiscotività», spiela filiera no al successo ga l’ingegner diventerà internazionaMauro Ferri, più competitiva le del gruppo, presidente di con il 95% dei Protesa spa manufatti proche per Sacmi dotti destinati cura lo svilupal mercato internazionale per po del progetto Qualificazione un giro di affari che sfiora il fornitura. Adesso, assieme alla miliardo e mezzo di euro. direzione generale, si è deciso Un’idea nata dall’esigenza di estendere questo tipo di prodi avere una filiera produtticesso anche ai nostri fornitori, va più competitiva, soprattutvisto che rappresentano un
importante pezzo del percorso di creazione del valore dei prodotti di Sacmi». In pratica Sacmi chiederà ai propri fornitori di aprire i propri processi produttivi e farsi valutare, per mettere in risalto punti di eccellenza ma anche difetti e problemi da migliorare. Il tutto sotto l’ala protettrice di Protesa, società di servizi del gruppo Sacmi, che si occupa ormai da un decennio della fornitura di servizi rivolti al mondo manifatturiero volti all’incremento delle performance dei propri clienti, grazie a interventi di supporto operativo qualificato e duraturo nel tempo. «Lo scopo di questo progetto è aumentare la qualità del prodotto e ridurre i costi di tutta la filiera. Obiettivi che possono essere raggiunti attraverso tecniche organizzative ma non solo», continua l’ingegner Ferri. «Per questo grazie a Protesa proporremo ai nostri fornitori di valutare la loro struttura produttiva e i processi aziendali, per suggerire poi eventualmente
possibili soluzioni per il loro e Camera di commercio che miglioramento». Contemporahanno condiviso con il gruppo neamente, attraverso questa imolese lo sviluppo del progetcapillare attività di screening to Qualificazione della fornidelle potenziatura. lità aziendali, Proprio per Sacmi chiederà verrà creato spiegare meuna sorta di glio gli obietai propri fornitori Club della fortivi e la fase di aprire nitura, il cui operativa del i propri obiettivo sarà progetto Cna proprio quello Bologna ha processi produttivi di consolidare inoltre orgae farsi valutare, e mantenere nizzato un inper mettere una vera e contro, che si propria culè svolto ieri, in risalto tura del mi25 ottobre, al punti di eccellenza glioramento quale ha pare difetti all’interno del tecipato un mondo della campione di da cancellare fornitura del imprese forgruppo Sacmi, nitrici della con un costante rafforzamento Sacmi. «Il nostro obiettivo è delle performance industriali. quello di incentivare la reaL’adesione al progetto da parte lizzazione di programmi di dei fornitori del gruppo Sacmi miglioramento dei processi è su base volontaria, ma può produttivi», aggiunge Claudio rappresentare un’ottima opPazzaglia, responsabile di Cna portunità per le aziende coinIndustria Bologna, «anche per volte in quanto tutta l’attività aumentare il livello di integradi monitoraggio e di implemenzione delle singole aziende tazione sarà completamente finella catena di valore di cui nanziata da Cna, Unindustria fanno parte».
Il provvedimento in vigore dal 1° dicembre
Iva per cassa, vittoria delle pmi
È
uno dei provvedimenti direttiva Ue in materia, una più attesi e concretarichiesta a cui gli stati avrebmente utili per le picbero dovuto adeguarsi entro il cole e medie imprese. 31 dicembre. Entra in vigore il 1° dicemIn una prima fase però il gobre la norma che consentirà verno non sembrava orientaalle imprese (con un fatturato a inserire il provvedimento to non superiore a 2 milioni nella manovra, prova ne sia di euro) di pagare l’Iva solo che questo accorgimento è dopo aver incassato le somme entrato come emendamento spettanti. In termini tecnici si all’ultimo decreto del goverchiama Iva per no Monti. cassa, finora L’ e m e n d a invece l’Iva si mento è staSi pagherà è sempre pagato bipartil’Iva solo ta in anticipo san, firmato su compensi dai deputati quando che sarebbero Raffaello Visi incasserà arrivati dopo gnali del Pdl dal cliente mesi (o magae Alberto ri anni). Un Fluvi del Pd. l’importo provvedimento «Una vittodella fattura che risolve un ria per le grande probleimprese», ha ma per un nuspiegato lo mero elevato di soggetti Iva stesso Vignali, «troppo spese costa poco allo stato: seconso aziende che sono riuscite a do la Cna, 15 milioni di euro far fronte ad anni di crisi rinella sua prima applicazione schiano di soccombere perché e a regime solo 500 mila euro. “fanno da banca” ai clienti e Adesso, con questo semplice allo stato. Ringrazio il sottoe poco costoso (per lo stato) segretario all’economia Vieri provvedimento, il governo fa Ceriani per averne seguito da rifiatare 4 milioni e 380 mila vicino l’iter». Una vittoria animprese, il 97% del tessuto che per Cna e per Rete Impreproduttivo italiano. Con la se Italia che per anni si sono modifica dell’articolo 32-bis battute perché questo impordel decreto legge 22 giugno tante provvedimento entrasse 2012, dunque, si dà corso alla in vigore. Senza titolo-2 1
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Cna chiede miglioramenti su contratti a termine, produttività, enti bilaterali
Riforma Fornero di
Lavoro, riforma da cambiare Le novità stentano a creare nuova occupazione
Massimiliano Papasso
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na riforma dai principi giusti inserita però in un momento economicamente sbagliato. Continua ad avere poche luci e molte ombre la riforma del mercato del lavoro pensata e attuata dal ministro Elsa Fornero ed entrata in vigore lo scorso luglio. Apprendistato, contratti a termine, lavoro atipico e produttività, nonostante i continui accorgimenti e modifiche ancora in atto, rappresentano fino a questo momento i punti più critici
Juri Giordani, Cna Bologna: inseriti vincoli che in pratica vietano l’utilizzo di alcune tipologie di contratto del nuovo mercato del lavoro, almeno per le piccole e medie imprese. Perché, nonostante la riforma non faccia altro che mettere l’Italia a livello legislativo sullo stesso piano degli altri paesi europei, di fatto le novità introdotte faticano a creare nuovi posti di lavoro. «La riforma Fornero parte da un’analisi certamente corretta del mercato del lavoro», spiega Juri Giordani, responsabile politiche del lavoro e formazione della Cna Bologna, «dove esiste un pesante squilibrio tra chi era troppo tutelato e chi invece non lo era per niente. Si è cercato quindi di limitare gli effetti della precarietà fissando dei paletti, ma quello che è successo è che l’inserimento di questi vincoli si è trasformato in un divieto per le aziende a utilizzare alcune tipologie di contratto. Insomma, invece che creare nuovi posti di lavoro o stabilizzare quelli che già c’erano, la riforma contribuisce a farne perdere». Tra le novità della riforma che più stanno creando problemi alle imprese ci sono sicuramente i vincoli all’utilizzo dei contratti a tempo determinato, primo tra tutti l’aver imposto e aumentato il periodo di pausa per i rinnovi (da 10 a 60 giorni per i contratti inferiori a 6 mesi, e da 20 a 90 per quelli superiori a 6 mesi), e poi la norma sulla stabilizzazione degli apprendisti che impone che il 50% di essi sia assunto. «La riforma parte da un presupposto sbagliato, e cioè che la non stabilizzazione degli apprendisti sia legata a mere ragioni economiche», continua Giordani, «ignorando il fatto che magari non si instauri quel rapporto
Elsa Fornero
Juri Giordani di fiducia reciproca per poter continuare un rapporto di lavoro. Un errore che viene ripetuto sul tema dei contratti a termine, con l’imposizione e l’aumento degli intervalli. I paletti che sono stati inseriti non riescono a creare nuovi posti di lavoro, anzi l’effetto al momento è quello contrario. La nostra economia non corre come quelle dei paesi del Nord Europa che invece si sono voluti inseguire sotto l’aspetto delle tutele». Ma non ci sono solo note dolenti all’interno della riforma. Tra le pagine del testo già in vigore dallo scorso luglio ci sono anche aspetti positivi e disposizioni che si sta cercando di migliorare, anche
Sulla produttività gli sgravi della retribuzione potrebbero essere un incentivo per la crescita grazie al lavoro della Cna. «Sicuramente norme come l’esclusione delle piccole imprese dai vincoli di stabilizzazione dell’apprendistato, gli sgravi in fase di start-up e la possibilità di stipulare un contratto di 12 mesi senza una causa specifica sono spunti interessanti e che meritano di essere approfonditi», aggiunge il responsabile delle politiche lavorative di Cna Bologna. «Così come buono è il lavoro che si sta facendo riguardo al tema della produttività e gli accorgimenti adottati per le partite Iva, introdotti dal decreto crescita su pressante richiesta della Cna, che hanno visto innalzarsi le soglie minime, almeno a livello temporale. Ma sono ancora molti gli
ambiti sui quali si può intervenire». Per la Cna sono tre i punti sui quali la riforma può e deve essere migliorata: nuove norme sui contratti a termine, regole sulla produttività e sul ruolo degli enti bilaterali. «I vincoli per i contratti atipici devono sparire», conclude Giordani. «Sul tema della
produttività poi si può fare molto, come confermare gli sgravi delle retribuzioni che potrebbero essere un incentivo per la crescita. E poi c’è il ruolo degli enti bilaterali, ai quali devono essere riconfermate le funzioni di fondo sociale, sicurezza e formazione perché il rischio per le piccole imprese è che la
previdenza sociale finisca nel calderone dell’Inps che non conviene a nessuno. Noi come Cna vogliamo dare il nostro contributo per migliorare questa riforma, ma d’altra parte il governo deve cercare di continuare sulla strada del dialogo senza ambiguità, come invece è stato in questa prima fase di attuazione delle riforma».
Riforma del lavoro LE PRINCIPALI NOVITÀ Innalzamento degli intervalli di tempo per la reiterazione di un contratto a tempo determinato: da 10 a 60 giorni per i contratti inferiori a 6 mesi, e da 20 a 90 per quelli superiori a 6 mesi Le imprese potranno assumere nuovi apprendisti soltanto se nei 36 mesi precedenti hanno trasformato in assunzioni a tempo indeterminato almeno il 30% degli apprendisti già in forza all’impresa. Dal 2015 la soglia salirà al 50% Si potrà stipulare un contratto a termine senza causale, ma dovrà essere il primo contratto stipulato tra le due parti Nei contratti a progetto la mancanza di uno specifico progetto determina la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato COSA VA Possibilità di sottoscrivere un contratto di 12 mesi senza una causa specifica Innalzamento della soglia temporale (da un anno a due) per le cifre minime dichiarate dalle partite Iva Apprendistato per le piccole imprese (con meno di 10 dipendenti) non soggetto a vincoli di stabilizzazione Vantaggi fiscali per le imprese nelle fasi di start-up (anche quattro anni) COSA NON VA Troppi paletti per la costituzione di un contratto a tempo determinato Stabilizzazione «forzata» di una percentuale degli apprendisti per imprese con almeno 10 dipendenti Innalzamento degli intervalli di tempo per la reiterazione dei contratti LE PROPOSTE CNA Sgravi alla produttività delle retribuzioni dei lavoratori Conferma del ruolo degli enti bilaterali Via i vincoli ai contratti a tempo determinato Correzione alle norme sulla stabilizzazione degli apprendisti
cna industria bologna
Aziende in network di
Massimiliano Papasso
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nirsi per lavorare insieme e cercare di abbattere i costi di produzione tenendo ferma la barra della sostenibilità am-
A disposizione giovani ricercatori per avviare sul campo la progettazione e lo sviluppo sperimentale bientale. È questo l’obiettivo della nuova rete d’impresa nata in Emilia Romagna e che vede come protagoniste due aziende del settore metalmeccanico di Ozzano (la Andi-Mec e Mdp) e la Digitalmech di Piacenza che si occupa di servizi informativi. Insieme hanno dato vita al progetto Glem (Green & Lean Efficient Manufacturing) che
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Nel progetto Glem le pmi di Ozzano Andi-Mec e Mdp con Digitalmech di Piacenza
La meccanica va in rete
Importante supporto del laboratorio hi-tech Musp ha come obiettivo quello di trovare la strada più economicamente vantaggiosa, ma al tempo stesso sostenibile, per l’ottimizzazione dei processi produttivi delle macchine utensili. Una sfida che parte dal presupposto che un reparto produttivo ottimizzato ed efficiente diventa anche garanzia di un’azienda attenta alla sostenibilità ambientale, e che ha trovato il supporto del laboratorio ad alta tecnologia Musp (Macchine utensili e sistemi di produzione), nell’ambito del programma della regione Emilia-Romagna per il rafforzamento delle funzioni di ricerca e dell’innovazione delle imprese. «La partecipazione al bando regionale Distretti 2 si è inserita perfettamente in un progetto di riorganizzazione ed efficientamento dei processi produttivi che era già stato deciso e che stava per partire, per un investimento stimato di circa un milione di euro», spiega Alessandro Trippa
Alessandro Trippa di Diconet, la rete d’impresa che ha seguito per le due aziende emiliane la fasi preliminari del progetto. «Adesso la possibilità di accedere al finanziamento
ci permetterà di aumentare l’impiego delle risorse ipotizzate in un primo momento ottenendo risultati di più alto livello e minori tempi di completamento». Obiettivo del programma sarà quindi quello di trasformare l’attuale sistema produttivo riducendo drasticamente i tempi medi di piazzamento, portandoli da 4 ore a mezz’ora. Per farlo si è ipotizzato che i costi di attuazione saranno superiori ai 2 milioni di euro in circa due anni. Inoltre nella prima parte nasceranno collaborazioni con alcuni enti di ricerca (Politecnico di Milano e Università di Bologna), oltre al fatto che le imprese avranno a disposizione giovani ricercatori a cui spetterà il compito di avviare sul
Imprenditori uniti per abbattere i costi e i tempi di produzione campo la fase di progettazione e sviluppo sperimentale. «In un mercato come quello della subfornitura meccanica, diventa sempre più pressante la necessità di gestire lotti di produzione limitati, nel modo più efficiente possibile, coniugando questa esigenza anche con la necessità di migliorare la gestione energetica dei macchinari e assicurare un sempre migliore ambiente di lavoro per gli operatori», aggiunge Trippa. «Ci attendiamo quindi un sostanziale accorciamento dei tempi di piazzamento dei pezzi da lavorare, riducendolo a circa un quarto di quello attuale, ottimizzando i processi a monte della lavorazione, diminuendo i tempi morti e ottimizzando i percorsi».
Fare rete, aprirsi all’innovazione e alla ricerca sono le chiavi per uscire dalla crisi consorzi
Con Cna le imprese e i laboratori stanno dialogando più facilmente
di
Massimiliano Papasso
Pazzaglia (Cna): da molti anni stiamo aprendo un collegamento con la ricerca pubblica
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uella di creare nuove reti, di aprirsi a innovazione e ricerca è una delle carte che le nostre imprese possono giocarsi per uscire meglio e più velocemente dalla crisi. Chi non lo fa corre seriamente il rischio di essere marginale in un mercato che invece diventa sempre più globale». Forse è proprio vero: l’unione fa la forza. Ne è convinto Claudio Pazzaglia, responsabile del settore industria di Cna Bologna che negli ultimi tempi sta seguendo da vicino il moltiplicarsi di reti d’impresa, consorzi, progetti di scopo, sinergie tra aziende associate a Cna e laboratori di ricerca. Segnale che qualcosa sta cambiando nel panorama produttivo bolognese e che coniugare ricerca e innovazione può essere davvero la chiave di volta per dare nuova linfa a un sistema sempre più in affanno. «È dal 2008 che come associazione abbiamo cominciato a spingere le nostre aziende verso i temi dell’aggregazione, delle creazioni di reti e dell’innovazione e ricerca di prodotto», spiega Pazzaglia, «riuscendo a creare una sorta di collegamento con il mondo della ricerca
Claudio Pazzaglia pubblica soprattutto attraverso la partecipazione a bandi che diventano di fondamentale importanza per la nascita e lo sviluppo di un progetto». Insomma, quello che Cna sta cercando di fare è di mettere insieme imprese e laboratori di ricerca, avvicinando così due mondi solo apparentemente distanti tra di loro. «Quando un’impresa ha un progetto di innovazione di prodotto, la nostra preoccupazione è farla incontrare con un ente di ricerca», continua Pazzaglia. «A quel punto nasce un rapporto che può avere varie e diverse declinazioni. Può nascere una collaborazione su un progetto
preciso, oppure rappresentare un’opportunità per dar vita a un soggetto giuridico nuovo o a dei progetti di scopo che si limitano solo a determinati e precisi obiettivi». L’importante è che come base comune ci sia da parte di aziende ed enti una visione d’insieme comune, che coincida il più possibile. «Quello dell’innovazione e della ricerca non è un vestito adatto a tutti, sia chiaro», precisa il responsabile del settore industria di Cna Bologna. «Ci sono imprese che non hanno voglia e tempo di percorrere questa strada, altre invece che la reputano fondamentale. Di certo rappre-
senta una soluzione che le nostre aziende hanno per uscire meglio e più velocemente dalla crisi: mettersi in rete e farlo per innovare. Altrimenti il rischio, per chi resta fuori, è di giocare un ruolo sempre più marginale in un mercato che nel frattempo diventa sempre più globale». Ma i vantaggi non ci sono solo per le imprese. Anche gli enti di ricerca possono guadagnare, e molto, da alleanze e strategie comuni. «Anche se abbiamo trovato grande disponibilità, nonostante i tagli che sono costretti a subire, il mondo della ricerca pubblica deve capire che la ricerca va applicata e che non serve essere autoreferenziali», conclude Pazzaglia. «Il brevetto di un’università può essere valorizzato e applicato da un’impresa. Ecco perché il nostro compito, come Cna, è proprio quello di avvicinare sempre di più questi due mondi, cercando di trovare più punti in comune possibili».
Tre pmi in network con il Musp Nello scorso numero dello speciale Cna Industria avevamo raccontato un’altra esperienza di aziende che avevano fatto rete con un laboratorio di ricerca. Tre piccole imprese meccaniche che stanno facendo sistema per mettere sul mercato un prodotto finito, dalla a alla zeta, e nel frattempo creano occupazione offrendo un’opportunità lavorativa a giovani neolaureati. In sintesi è questo il cuore del nuovo consorzio che tre imprese Cna (Euroma di Zola Predosa, capofila, Syrtec Service di Calderara e Sismec di Sasso Marconi) intendono costituire con il laboratorio ad alta tecnologia Musp (Macchine utensili e sistemi di produzione), nell’ambito del programma della regione Emilia-Romagna per il rafforzamento delle funzioni di ricerca e dell’innovazione delle imprese dei distretti produttivi del territorio. Dunque si sono unite tre aziende: una è in grado di costruire una macchina utensile completa, un’altra sa produrre i componenti necessari alla macchina e l’ultima è capace di fare le lavorazioni sui componenti della stessa macchina. L’iter tecnico per la creazione del consorzio è già a buon punto e per il mese di novembre potrebbero già essere in arrivo i tre ricercatori selezionati dal Musp.
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Cna per la cultura
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nche quest’anno Cna è tra i sostenitori del Bologna Jazz Festival, una delle più importanti rassegne europee dedicate al jazz. E anche quest’anno per i soci e i dipendenti Cna c’è la possibilità di ottenere uno sconto sul prezzo dei biglietti e dell’abbonamento presentando la tessera Cna al Teatro Europauditorium e al Teatro Duse, dove si tengono i concerti e dove si effettua la prevendita. Sul Festival quest’anno però è sceso un velo di tristezza, per la scomparsa lo scorso 3 settembre di Massimo Mutti, colui che aveva reinventato e rilanciato il Festival jazz di Bologna. Un amico di Cna, insieme al quale, fin dalla prima edizione, avevamo collaborato con entusiasmo in un progetto di grande qualità per Bologna. Max ci mancherà davvero molto. Al Festival saranno protagoniste tre star di prima grandezza: venerdì 16 novembre al Teatro EuropAuditorium si esibirà il pianista Chick Corea insieme a Christian McBride e Brian Blade, un’esclusiva nazionale. Corea è un noto sperimentatore in produzioni jazz fusion negli anni 70 e sideman di Miles Davis in dischi importanti quali In a
La manifestazione dedicata a Max Mutti, scomparso lo scorso settembre Silent Way e Bitches Brew. Martedì 20 novembre al Teatro Duse concerto del chitarrista Jim Hall, che suonerà in un trio, anche questa un’esclusiva nazionale. L’ottantaduenne chitarrista originario di Buffalo è stato protagonista di leggendarie incisioni e collaborazioni con Sonny Rollins, Bill Evans, Art Farmer, Paul Desmond e Ron Carter. Hall incontrerà gli appassionati martedì 20 novembre alle ore 16 al Duse. Domenica 25 novembre al Teatro EuropAuditorium sul palco salirà il chitarrista John Mc Laughlin & The 4Th dimension. Il virtuosismo di McLaughlin è evidente nelle numerose incisioni e collaborazioni che costellano la sua carriera, iniziata nei primi anni sessanta. Come sempre sarà ricchissimo anche il programma dei concerti nei jazz club Cantina Bentivoglio e Take Five. Numerosi gli eventi speciali. Tutte le informazioni sul
cna industria bologna Al Festival di novembre protagonisti Chick Corea, Jim Hall, John McLaughlin
Bologna capitale del jazz
Sconti per gli associati e i dipendenti di Cna
Chick Corea programma e i biglietti del Bologna Jazz Festival sono disponibili sul sito www.festivaljazzbologna.it PREVENDITE Teatro EuropAuditorium, piazza Costituzione 4, Bologna, tel. 051/372540, www. teatroeuropa.it,
[email protected]; Teatro Duse, via Cartoleria 42, Bologna, tel.
051/231836, www.teatrodusebologna.it Prevendite via internet: TicketOne e VivaTicket. Prevendite presso i tutti i punti vendita TicketOne e VivaTicket. Disponibili solo biglietti di platea e galleria interi. Per le riduzioni e gli abbonamenti rivolgersi alle biglietterie dei teatri (anche con sistemi di vendita a distanza: carta
Cioccoshow dal 14 al 18 novembre
Il cioccolato aiuta l’Emilia
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l cioccolato quest’anno sarà ancora più dolce per chi verrà al Cioccoshow. Molte iniziative della kermesse infatti saranno dedicate a raccogliere fondi per le popolazioni emiliane colpite dal terremoto, in particolare per i bambini. Ma saranno tante le novità che accoglieranno i visitatori di una manifestazione che si conferma la più importante d’Italia per quanto riguarda il cioccolato artigianale di qualità. Tutte le notizie aggiornate si possono trovare come sempre sul sito www.cioccoshow.it Quest’anno il Cioccoshow si svolgerà da mercoledì 14 a dome-
nica 18 novembre. Le piazze e le vie del centro storico di Bologna accoglieranno i migliori produttori di cioccolato puro e artigianale di tutta Italia. Sarà sempre ricco il programma delle iniziative collaterali, dal laboratorio di pasticceria ai menù degustazione nei ristoranti bolognesi, ai tanti eventi che sapranno attrarre le decine di migliaia di visitatori che ogni anno prendono d’assalto le delizie dei maestri pasticcieri. Come negli scorsi anni, è in programma la Ciocconight la sera e la notte di sabato 17 novembre, che si preannuncia ancora più scoppiettante delle edizioni precedenti.
Max Mutti con Sonny Rollins di credito, bonifico bancario ecc.). SCONTI PER I DIPENDENTI E I SOCI CNA Ai dipendenti e agli associati Cna viene riconosciuto uno sconto sull’acquisto dei biglietti e dell’abbonamento, presentando la tessera Cna. Info: http://www.festivaljazzbologna.it/biglietti. html
I concerti in calendario nei teatri Europauditorium, Duse e nei jazz club
Protagonisti restauratori e orafi
Artigiani star in Salaborsa
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n Salaborsa batte il cuore dell’artigianato artistico bolognese. In ottobre e novembre il pubblico infatti potrà conoscere i mestieri artistici di Bologna e la loro storia attraverso pannelli, immagini e video. Organizzate mostre con le opere dei migliori artigiani artisti in attività a Bologna, avendo anche la possibilità di ammirarli dal vivo mentre realizzano i loro manufatti. Venerdì 26 e sabato 27 ottobre in Salaborsa arriveranno i restauratori bolognesi che mostreranno i loro interventi più significativi. Venerdì 2 e sabato 3 novembre
ci saranno gli orafi con le loro vetrine di oreficeria, gioielli e preziosi. Giovedì 15 e venerdì 16 novembre si cambia settore e dall’artistico si passerà al marketing e alla comunicazione con i seminari e gli incontri dell’iniziativa 4comm. Tutte le informazioni aggiornate sul sito www.bo.cna.it. Negli scorsi weekend sono stati protagonisti, con numerose iniziative, ceramisti e liutai. I tappezzieri hanno organizzato una due giorni al museo della tappezzeria, le aziende della moda hanno partecipato alla Corte degli artigiani Cna nel cortile dell’Archiginnasio.
cna industria bologna
Green economy
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Dal 29 ottobre ciclo di incontri Cna per il risparmio energetico degli edifici
Condomini a basso consumo Un progetto rivolto a professionisti e imprese edili
n risposta all’emergenza del risparmio di energia sia del cambiamento climaoggetto di dibattito pubblico tico e della dipendenza già da diversi anni, la sfida per energetica da paesi terzi, l’efficientamento energetico la politica energetica europea degli edifici esistenti è sempre spinge gli stati membri ad attuale e il raggiungimento aumentare il ricorso alle fonti degli obiettivi stabiliti in Eurinnovabili e ridurre l’impiego ropa richiede un impegno non di fonti fossisolo da parte li. Attraverso dei proprietari il pacchetto degli immobili clima-enerche sono chiaObiettivo: gia 20-20-20 mati a fare infavorire l’Ue impovestimenti di l’efficientamento ne agli stati riqualificazione membri, enenergetica, ma energetico tro il 2020, anche da parte nei condomini di ridurre degli operatori bolognesi del 20% le del settore, ovemissioni di vero di chi svigas serra, luppa tecnologie raggiungere e di chi progetta il 20% di energia prodotta da e realizza i lavori, per offrire rinnovabili e incrementare del soluzioni e servizi sempre più 20% il risparmio energetico. performanti, qualificati ed efL’analisi dei trend in atto verficaci ai diversi contesti. so il raggiungimento di questi Il peso del consumo energeobiettivi evidenzia la necessità tico attribuito al settore redi rafforzare soprattutto i persidenziale è molto rilevante, corsi mirati all’efficienza enerassommando a circa un terzo getica, troppo lontani ancora del consumo complessivo; è dai traguardi tracciati. evidente, pertanto, l’opportuNonostante, quindi, il tema nità di intervenire in parti-
colar modo su questo settore, con un’attenzione particolare agli edifici condominiali che ospitano circa il 50% della popolazione e generano sprechi energetici fino al 40-50% dell’energia utilizzata. Cna Bologna, per supportare il ruolo che imprese e professionisti del settore possono giocare nella sfida per il risparmio di energia in edilizia, guardando in particolare alla problematica degli edifici condominiali, ha lanciato il progetto «20-20-20. Traguardo Condomini», cofinanziato dalla Camera di commercio di Bologna, che si prefigge lo scopo di favorire lo sviluppo di interventi di efficientamento energetico dei condomini del tessuto urbano bolognese, esportando l’esperienza anche negli altri centri urbani della provincia. Nell’ambito del progetto è stato pianificato un ciclo di incontri mirato ad approfondire tutte le diverse sfaccettature della tematica del risparmio energetico degli edifici, con focus specifici dedicati ai con-
domini. Si partirà il prossimo fonti energetiche rinnovabili 29 ottobre con un seminario si andranno a presentare le che farà il punto sull’attuale soluzioni al momento disposituazione della normativa renibili, con un approccio estregionale che remamente opegolamenta gli rativo mirato standard mia fornire indinimi richiesti cazioni per un Il 29 ottobre per nuove coimpiego a regosi farà il punto struzioni e rila d’arte delle sulla normativa qualificazione varie tecnolodell’esistente, gie presentate. regionale per nonché sulle Nell’affrontare nuove costruzioni evoluzioni atla presentazioe riqualificazioni tese dal prosne di impianti simo recepialimentati da mento della fonti energetinuova diretche rinnovabili tiva europea sull’efficienza in saranno toccati anche argoedilizia. Seguiranno poi nei menti connessi con il sistema mesi successivi altri appundi qualificazione degli instaltamenti in cui si parlerà del latori, istituito dalla diretta vigente sistema di strumenti 28/2009, recepito in Italia e di che offrono un supporto ecoprossima attuazione. nomico alla realizzazione degli Su www.cnaenergia.it/ interventi e delle prospettive sezione Eventi è possibile innovative che interessano le scaricare l’invito dell’incontro tecnologie e i materiali appliin programma il prossimo 29 cabili. Attraverso la collaboottobre e il calendario complerazione di alcune importanti to di tutti i seminari. aziende che producono tecnoPe r i n f o r m a z i o n i : logie per il risparmio
[email protected]; tel. getico e/o lo sfruttamento di 051/299212.
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cna industria bologna
Sisma, via all’erogazione dei contributi per la ricostruzione delle imprese
Il dopo terremoto
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Fondi alle pmi danneggiate Cna: aiuti anche a chi deve ottenere l’agibilità
ontributi per la riparazione, il ripristino, il miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili a uso produttivo distrutti o danneggiati, ma anche per la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività e per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate. È quanto prevede l’ordinanza numero 57 del 12 ottobre 2012 firmata dal presidente della regione e commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani. Gli interventi dovranno essere finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti (fisse e mobili strumentali), al recupero a fini produttivi degli immobili e al mantenimento dei livelli occupazionali. Le domande devono essere presentate, mediante modello e procedura informatica, dal 29 ottobre fino al 15 maggio 2013 al sindaco del comune dove è ubicata l’impresa danneggiata per i titoli edilizi e al commissario per il contributo. Ci saranno 60 giorni di tempo per concedere il contributo. Tutti gli interventi previsti dall’ordinanza devono essere conclusi entro il
Le domande vanno compilate e validate sul portale della regione dal 29 ottobre al 15 maggio del 2013 31 dicembre 2015. L’ordinanza consente di finanziare a fondo perduto l’80% dei costi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione degli immobili, nonché degli impianti e dei macchinari delle imprese danneggiate. In presenza di copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i complessivi costi (sostenuti e ammissibili) e gli indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersi da parte di compagnie di assicurazioni. Le altre richieste di Cna Un risultato importante, per il quale Cna si è fortemente battuta in questi mesi. Un impegno teso sia a far ripartire le imprese danneggiate sia a ridare slancio all’intera economia del nostro territorio, dato che, come da Cna richiesto, l‘ordinanza emessa consente anche alle piccole imprese di poter essere protagoniste dei lavori di ripristino e ricostruzione e soprattutto dà importanti garanzie per i tempi di pagamento per le imprese subfornitrici. Siamo, dunque, a una svolta poiché da oggi le imprese possono accedere ai finanziamenti,
mentari in corso, hanno versato regolarmente i contributi I proprietari degli immobili produttivi • che per legge o per contratto sono tenuti a sostenere le spese dell’intervento o detengano la titolarità degli immobili a uso produttivo del bene o del prodotto da risarcire.
elemento questo essenziale per attivare davvero la ricostruzione. Ma per Cna non ci si deve fermare a questo aspetto, seppure importante. Altre questioni restano aperte. Cna chiede una proroga per la sospensione dal pagamento delle imposte e dei contributi attualmente fissata solo fino al 30 novembre. Lo stesso dicasi per la grande questione della verifica di sicurezza e di agibilità sismica dei capannoni prefabbricati, che non hanno subìto danni, per il cui adeguamento le imprese dovranno sostenere spese notevoli, in assenza, al momento, di contributi, quando, invece, i tempi sono molto stretti e le imprese operano in un clima di forte incertezza. Cna in particolare chiede una proroga della scadenza fissata all’8 dicembre 2012 per l’ottenimento dell’agibilità provvisoria e chiede che il prossimo bando Inail preveda
finanziamenti per questo tipo di interventi. Chi beneficia dei contributi in provincia di Bologna Le imprese • appartenenti a tutti i settori (industriali, servizi, artigianali, turistiche, agricole, agrituristiche, zootecniche, professionali) • situate nei comuni di Bologna, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Crevalcore, Galliera, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese • che possono comprovare un nesso causale tra i danni subiti e gli eventi sismici del 20 e del 29 maggio scorso • che sono regolarmente iscritte alla Camera di commercio, non hanno procedure falli-
Condizioni per ottenere i contributi • gli interventi devono essere finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva • i contributi riguardano la riparazione con rafforzamento del locale; il ripristino con miglioramento sismico degli immobili danneggiati e la ricostruzione di quelli distrutti; la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali danneggiati; la ricostituzione delle scorte connesse all’attività dell’impresa; la delocalizzazione • l’accertamento dei danni provocati dagli eventi sismici deve essere comprovato e documentato mediante la presentazione di perizia giurata eseguita da un professionista. Entità dei contributi • sono ammessi al finanziamento fino all’80% dei costi degli interventi, secondo una serie di parametri stabiliti dall’ordinanza • il contributo arriva fino al 50% nel caso l’immobile produttivo sia vuoto o in costruzione • sono ammesse ai contributi anche le spese tecniche comprensive degli onorari dei professionisti o consulenti entro il limite massimo del 10% rispetto al costo complessivo dell’intervento
Domande entro il 31 ottobre per le aziende che hanno subito danni
E la Camera di commercio stanzia un milione di euro
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n milione di euro in conto capitale: sono i fondi che la Camera di commercio riserva alle imprese bolognesi colpite dal terremoto. La domanda può essere presentata entro il 31 ottobre salvo esaurimento anticipato dei fondi. A ciascuna impresa verranno destinati contributi a fondo perduto fino a 20 mila euro. Agevolazioni particolari sono previste per le imprese femminili. È possibile fare domanda per le spese già sostenute dopo il 20 maggio, ma anche per quelle che si prevede di sostenere entro il 30 aprile 2013. Tutti i costi connessi ai danni del terremoto rientrano nel contributo: • interventi di ristrutturazione e messa in agibilità, comprese le spese per il ripristino degli impianti e degli immobili utilizzati per l’attività aziendale; • spese per l’acquisto, l’installazione o la riparazione di impianti, macchinari, attrezzature e arredi danneggiati dal terremoto;
• compensi per perizie sui danni subiti dall’impresa, per i certificati di agibilità sismica e stabilità dei locali rese da professionisti abilitati; • costi per lo sgombero dei locali e smaltimento delle macerie, macchinari rotti o altri residui comprese anche le spese di trasporto e facchinaggio sostenute per il rientro in azienda di impianti e macchinari precedentemente sgomberati; • spese per il trasloco in altri locali situati in provincia di Bologna e il loro riadattamento. Possono fare domanda le imprese che hanno sede o unità locale in uno dei seguenti comuni: Argelato, Baricella, Bentivoglio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Crevalcore, Galliera, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese. Tutte le informazioni sono disponibili su www.bo.camcom.it.
Tempi per richiedere e ottenere i contributi • I soggetti beneficiari dovranno presentare la domanda di contributo tramite la compilazione e la validazione della domanda sull’applicativo appositamente predisposto e disponibile dal 29 ottobre 2012 sul sito web www.regione.emilia-romagna.it/terremoto, entro la data del 15 maggio 2013 • alla domanda dovranno essere allegate le perizie giurate redatte dai professionisti incaricati della progettazione degli interventi • i contributi non saranno erogati in base all’ordine di presentazione delle domande, tutti i richiedenti dovranno ricevere i contributi che gli spettano.
Per Cna è un esito importante. Ma serve anche una proroga alla sospensione dei pagamenti di imposte e contributi Dunque è molto importante che le domande siano presentate con cura, per evitare il rischio di una risposta negativa • gli interventi ammessi a contributo dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2015. Le aziende edili che eseguono gli interventi di riparazione • le aziende a cui vengano affidati lavori di riparazione e ricostruzione per un importo superiore ai 500 mila euro devono obbligatoriamente possedere l’attestazione Soa, pena la revoca del contributo • tutte le aziende a cui vengono affidati i lavori, di qualsiasi importo, devono essere iscritte alla cassa edile dal primo giorno in cui sono iniziati gli interventi • le aziende specialistiche in trasporto materiali, trasporto rifiuti, estrazione e trasporto inerti, confezionamento e trasporto calcestruzzo, fornitura ferro lavorato, noli a freddo di macchinari, autotrasporto conto terzi, guardiania cantieri devono iscriversi alla «white list» della prefettura della provincia dove si seguono i lavori. L’ordinanza completa è disponibile su: www.bo.cna.it e http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto/ gli-atti-per-la-ricostruzione/ordinanza-n.-57-del-12ottobre-2012 Per maggiori informazioni:
[email protected]