Un giorno di ottobre, per tre insegnanti della scuola dell’infanzia: “Vittorino da Feltre” comincia un nuovo percorso segnato dapprima da un corso di aggiornamento alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia dal titolo “A SCUOLA DI GUGGENHEIM”. Idee, tante idee e una parola rimbombava dentro alle loro teste… ARTE!! Arte e immagini per esprimersi e comunicare, per unirvi anche parole, gesti e/o movimenti; per promuovere la consapevolezza dell’esistenza di un linguaggio nell’arte, che va decodificato per poter essere usato come competenza. Da qui nascono i progetti illustrati di seguito che sono: - “Scopriamo l’arte” (bambini di 3 anni) Ins. P.Cricco - “Artisti Provetti” (bambini di 4 anni) Ins. G.Tosato - “Punto e a Capo” (bambini di 5 anni) Ins. M.Badin
“SCOPRIAMO L’ARTE” 3 anni
Perché no…! Perché non fare scuola con l’arte…? L’arte come risultato di progetto e caso, di regole e , libertà, di tradizione e trasgressione, per dare un’eccezionale “opportunità” formativa personale e culturale al bambino OBIETTIVI GENERALI 1. 2. 3.
Scoprire nelle immagini: colore-forma-spazio; L’importanza di vedere opere d’arte; Promuovere l’originalità di ogni bambino
OBIETTIVI SPECIFICI: 1. conoscere i colori fondamentali e alcuni derivati 2. conoscere alcune forme : sagome della bocca, della mano e del piede contorno del volto 3. lavorare con la musica, scoprire, conoscere e riconoscere opere di alcuni artisti Dubuffet; Manray e Pollock. 4. promuovere in ogni bambino la possibilità di esprimersi attraverso i propri disegni, trovando la “sua” originalità artistica e verbale.
STRUTTURAZIONE PERCORSO: • Per conoscere gli artisti, amici di Peggy e diventare grandi pittori abbiamo aiutato Shana che ci ha spedito una lettera: …maestra Patrizia mi chiamo Shana, lavoro in una Bellissima casa a Venezia,la casa di una grande Collezionista d’arte, Peggy Guggnheim… Ti scrivo perché mi è successa una cosa strana e ho Bisogno dell’aiuto dei bambini di 3 anni. Tra i quadri collezionati da Peggy c’è ne uno “Le Silhouette” di Man Ray che non hanno più i Colori…che disastro, sono rimaste solo le loro Sagome. Per invidia li ha portati via la “Brunetta” di Dubuffet Non so cosa fare, mi potete aiutare voi…? AIUTATEMI A RIPORTARE I COLORI!! Grazia Shana
“LA BRUNETTA” DUBUFFET
“LE SILHOUETTE” MAN RAY
Dopo un po’ di tempo è arrivata un’altra lettera dove Shana ci chiede di far tornare i colori alle ballerine: …ma come? …ci vuole una parola magica…
SPIRUPIRU’!! …quanti colori, ma non tornano più…cosa facciamo? Aldo: dobbiamo usare la parola magica…
I colori si muovono pian piano, ma da soli non riescono a tornare dalle ballerine… noi li aiutiamo con un piccolo girotondo di colori e di piccole sagome: le nostre!
Alice: ci vuole la musica e stare insieme…fare un girotondo…
ECCO FINALMENTE TUTTO è TORNATO COME ALL’INIZIO, IL QUADRO DELLE “SILHOUETTE” HA DI NUOVO I COLORI E SHANA CI RINGRAZIA CON UN INVITO: CONOSCERE PEGGY!
LABORATORIO “PICCOLI ARTISTI” 4 anni Questo laboratorio propone alcuni percorsi didattici da svolgere durante l’anno scolastico basati su un viaggio artistico che inizia con l’osservazione del “Grande Albero” della scuola, che i bambini hanno simpaticamente soprannominato “Vittorino l’albero del giardino”; Tale progetto basa le sua fondamenta nella presa di coscienza della natura che ci circonda (nucleo tematico della programmazione didattica annuale di plesso)pone l’attenzione su alcune opere d’arte di autori famosi che hanno dato una loro personale interpretazione dell’ambiente, per poi svilupparsi in tante attività di riproduzione e sperimentazione di tecniche variegate che hanno fornito ai bambini un buon bagaglio per entrare nel mondo dell’arte. UTILIZZARE OBIETTIVI TECNICHE DIVERSE OSSERVARE E RIPRODURRE
ESPRIMERSI LIBERAMENTE CON IL DISEGNO
CONOSCERE OPERE D’ARTE DI ARTISTI FAMOSI
LEGGERE INTERPRETARE E COMMENTARE OPERE D’ARTE
ARTICOLAZIONE PERCORSO 1
OSSERVIAMO “VITTORINO L’ALBERO DEL GIARDINO
Com’è grande quest’albero… com’è alto…
2
CONOSCIAMO GLI ARTISTI E LE LORO OPERE
1)Viene raccontata la biografia dell’artista; 2)Viene presentata l’opera; 3)Si osserva e si cerca di verbalizzare ciò che si vede;
“L’IMPERO DELLA LUCE” Renè Magritte …è una casa di campagna perché ci sono tanti alberi…gli alberi sembrano dei pini. Gli alberi sono neri, forse perché non aveva il colore verde… C’è un albero alto e nero e arriva fino al cielo; è dritto e c’è la punta a pallino perché rotonda… forse è notte perché gli alberi sono neri e poi c’è la luce accesa, però il cielo è azzurro allora è un po’ giorno. Le nuvole sono bianche e assomigliano a delle palline di neve…
“L’AURORA” Paul Delveaux
Ci sono delle ragazze, ma le gambe sono degli alberi…sono di legno… Hanno le gambe come polipi…le facce con i rami… Sotto spuntano il tronco e le radici! Sono nude e sono metà umani e metà alberi.
PAUL KLEE “GIARDINO”
…C’è DELL’ERBA CON DELLE FOGLIOLINE… POTREBBE ESSERCI UNA CASA CON UN PEZZO DI CANCELLO E VICINO IL GIARDINO. …IL PEZZO NERO Può ESSERE UNA POZZANGHERA, OPPURE UN LAGO… IO VEDO UN MURO DI MATTONI!! POI C’è UNA PORTICINA GIALLA CHE PORTA AD UN SENTIERO… IO HO VISTO UN CONTADINO CHE HA FATTO DEI BUCHI SULLA TERRA PER METTERE I BULBI…
“GIARDINO a TUNISI”
SEMBRA UNA CITTà perché MI SEMBRANO DELLE CASE CON I TETTI… POI CI SONO DELLE PALME, TANTI COLORI E C’è ANCHE UNA PISCINA…
“I GIRASOLI” Vincent Van Gogh …mi sembrano dei soli gialli… sono dentro ad un vaso e uno sembra morto perché è a testa in giù!! …non si dice morto si dice seccato! I petali sono a punta; Ha usato tanto giallo e poco gli altri colori, forse perché, gli piaceva tanto.
“VASO con IRIS” V.Van Gogh …ci sono troppi fiori, per me Il vaso è troppo piccolo…
Il vaso è appoggiato al tavolo… secondo me invece è una cassapanca. Il muro dietro al vaso è giallo…
Ci sono delle foglie lunghe lunghe e poi i fiori non sono come i soliti fiori, sembrano delle palline e poi sono fatti anche a puntini…
Un fiore è a testa in giù perché sta dormendo o sta guardando Il tavolo,ma… forse si è spezzato Il gambo.g
“PUNTO e a CAPO” 5 anni PERCHE’ L’ARTE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA? •I bambini non sanno disegnare! •A malapena scarabocchiano! •Non saranno tutti artisti!? •Che senso ha portarli alle mostre di pittura? Non capiscono, non hanno le capacità e le conoscenze per capire! •Maestre esibizioniste!
Queste sono le obbiezioni e i commenti che si potrebbero sentire in qualsiasi ambiente, anche tra gli insegnanti stessi di vari ordini di scuola ma…
…E ALLORA “PUNTO e a CAPO” Associare i concetti matematici all’arte rappresenta una sfida volta a verificare se esistono percorsi alternativi, nella scuola dell’infanzia, per renderli piacevoli, gioiosi ed interessanti…quasi una “non matematica”. Si riducono così le fotocopie allo stretto necessario e si amplifica la consegna verbale, la capacità di sviluppare in modo indotto l’attenzione. Privilegiando inoltre l’aspetto manipolativo e artistico si cancella il concetto dell’esattezza del risultato e l’ansia da prestazione con contorno di insicurezza che ne è il frutto avvelenato. Si accentuano invece le risposte personali introducendo il concetto di: “gusto del bello” e la fatica allora diventa divertente!
AL TERMI DEL LABORATORIO IL LAVORO DEV’ESSERE: BELLO, DIVERTENTE, MA ANCHE ESATTO
…quando inizia l’educazione al “bello”? …quando inizia l’educazione al colore e alla sua forza espressiva …quando inizia l’educazione alle forme? …quando inizia l’educazione al riconoscimento e all’organizzazione delle emozioni?
…COSA C’ENTRA ALLORA LA MATEMATICA CON L’ARTE? Fare attività logico-matematica nella scuola dell’infanzia, di solito, vuol dire per alcuni insegnanti scegliere una delle coloratissime guide fornite dalle numerose case editrici, farle acquistare dagli alunni e seguire pedissequamente il percorso pensato dagli autori. Altre volte le insegnanti consultano più di una guida, scelgono le schede che interessano, rispetto a un loro personale percorso fotocopiano e le somministrano agli alunni. Se dette schede una volta somministrate agli alunni non presentano errori, l’insegnante è soddisfatta (!) del suo lavoro. I bambini però non mostrano spesso molto entusiasmo per questa attività se non quelli che per carattere sono competitivi o naturalmente portati… Per gli altri inizia così il lungo percorso, che si rafforzerà negli ordini di scuola successivi al termine del quale la grande maggioranza degli studenti penserà che la matematica è un incubo!!!
L’educazione all’arte nei bambini avviene per due fasi contrapposte che sono:
STRUTTURAZIONE Se io lascio il bambino il un’eterna fase dello scarabocchio e per questo lo gratifico, non lo aiuto a crescere: devo invece fargli strutturare il foglio e lo spazio con linee e colori rappresentative di ciò che lo circonda. Si deve strutturare prensione e padronanza di varie tecniche; si deve insegnargli a riconoscere forme (anche geometriche) e a riprodurle.
DESTRUTTURAZIONE La destrutturazione è invece un processo più creativo: •Il cielo non è sempre azzurro, ma rosso, viola, arancio, giallo. •Le linee possono essere casuali e incrociarsi o seguire uno schema preciso. •Confrontarsi con gli artisti e con le loro forme astratte e i colori. Questo processo coinvolge la famiglia e fa scoprire un modo nuovo per stare insieme lasciando play-station spente.
STRUTTURAZIONE PERCORSO: 1
TANTI PUNTI con i pennerrelloni colorati
2
TANTI PUNTI IN FILA FORMANO UNA LINEA
3
TANTE LINEE DI FORME DIVERSE (da sinistra a destra)
4
TANTE LINEE DIVERSE CON DIREZIONI DIVERSE
5
TANTE LINEE DI FORME DIVERSE SUI FOGLI DI TUTTI I fogli sono sui banchi ma noi, quando la maestra suona il fischietto giriamo attorno ai tavoli e disegniamo sui fogli di tutti.
6
GRANDE MURALES Tanti fogli uniti in un unico grande foglio e noi dipingiamo linee ruotando intorno a lui…
…poi lo abbiamo tagliato e ognuno se ne porta a casa un pezzetto…
7
PRONTI…PRONTISSIMI ANDIAMO TUTTI ALLA BIENNALE DI VENEZIA! La maestra pensa: PER SCOPRIRE… “speriamo che nessuno mi cada in acqua…!!!”
I COLORI CALDI E FREDDI DI ODITA (artista africano che vive a Venezia)
Bianca dice “ma i colori caldi scottano?”
Giovanni commenta: “io i colori freddi li posso guardare perché tanto so sciare bene…”
La Partenza…le mamme angosciate per i loro pulcini
ARRIVO A VENEZIAAAAAAAAAAAAAA…
FINALMENTE ALLA BIENNALE: Padiglione Giappone: Le pietre della stazione di Hiroshima… tutti a fare il frottage!!!
INTERNATIONAL SCHOOL??? …NO PUBBLIC SCHOOL!!!
ODITA: I colori caldi dell’Africa dov’è nato!
…CHE MERAVIGLIAAAAAAA!!!!
I colori freddi della Laguna Veneta dove Odita vive sono diversi e bellissimi.
…E A SCUOLA COSA FAREMOOOOOOOOO!!
A scuola giocando con i colori freddi tracciamo linee casuali su di un foglio rettangolare.
SIAMO DIVENTATI TUTTI ODITA!!!
Abbiamo scoperto che MIRO’ dipinge come noi sappiamo fare…
IL SORRISO DALLE ALI FIAMMEGGIANTI.
RITRATTO DI CONTADINO CATALANO.