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Le Università italiane nel mercato globale dell’innovazione La capacità di attrazione di studenti stranieri Un progetto di marketing per l’Italia – 20091 -Position paper Già lo scorso anno Vision si era occupato di una questione che è rilevante per dimensione delle opportunità che l’Italia ha, finora, sprecato, ma che ha anche il merito di rovesciare la retorica di tanti discorsi su uno dei temi che, da solo, può decidere elezioni e politiche. Infatti se il “dibattito” sull’immigrazione appare dominato dall’idea degli effetti negativi che essa avrebbe sulla sicurezza, sulla occupazione, sulla stessa identità nazionale, il ragionamento sulla capacità del nostro Paese di attrarre studenti e ricercatori stranieri sposta l’attenzione su un tipo di immigrazione che è sicuramente positiva. E di far emergere la stupidità di certi comportamenti e regole che riescono a farci perdere l’ennesima occasione. Sono, dunque, i numeri e le storie delle persone che provano a venire in Italia per studiare o insegnare che dicono, con chiarezza, che con le leggi e la qualità della burocrazia che oggi in Italia offriamo a chi decide di venire, rischiamo come minimo di “buttare il bambino con l’acqua sporca”. Di respingere o, perlomeno, scoraggiare emigrati “buoni” insieme a quelli “cattivi”. Ed anzi, è logico pensare che succede di peggio. La persona di elevata qualificazione, che maggiormente può aggiungere valore, rischia di essere proprio quella che più immediatamente decide di cambiare “destinazione”. Chi ha meno scelte si sobbarcherà più volentieri le lungaggini burocratiche e chi, addirittura, delinque o ha già una condanna da scontare nel proprio Paese risulterà quello meno spaventato dalle conseguenze di una eventuale espulsione. In pratica, quello che può succedere ad un paese come l’Italia è una sorta di “adverse selection” attraverso la quale riduciamo l’emigrazione togliendo proprio la parte migliore. Questa potrebbe essere la conseguenza di un inasprimento di direttive come quella che attualmente in vigore in Italia. E più precisamente questo ci aspettiamo essere il prodotto di una normativa e di procedure che non sono intelligenti, che non riescono a distinguere, che non sono – ne parleremo a conclusione di questo paper – in grado di segmentare gli emigrati in relazione a certe scelte che un Paese vorrebbe voler fare (e che infatti paesi con maggiore abitudine alla gestione di flussi migratori come Stati Uniti, Gran Bretagna, Spagna, Francia fanno regolarmente). Questo paper, tuttavia, fa, anche, emergere una notizia importante: lo scenario delle università italiane nel mercato globale dell’innovazione, la loro forza relativamente ai concorrenti nella 1
Il gruppo di lavoro è formato da Matteo Bocci (Vision e London School of Economics), Ilaria Maletta (Vision), Amelia Realino (Vision) e Francesco Grillo (Vision e London School of Economics) Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 1 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
“guerra globale per i talenti” è estremamente diversificata. In movimento anche se ci limitiamo a cosa avviene in un anno. Il sistema universitario italiano sembra immobile e, forse, lo è considerandolo nei suoi valori complessivi; tuttavia, le università italiane, alcune di esse, le migliori e non necessariamente le solite cinque o sei si muovono in fretta, senza aspettare riforme che appaiono sempre più impossibili. Sono proprio i numeri sugli studenti stranieri che fanno emergere dei veri e propri campioni – università che, spesso, si promuovono insieme al proprio territorio (questo capita nel caso di Torino e di Milano) – che sembrano pronte ad entrare nella “lega” dei migliori atenei europei. Da questa osservazione emerge, peraltro, anche una importante indicazione di policy: lasciar libere di crescere queste università, favorirne l’emulazione. Il documento è contributo di Vision alla terza conferenza2 “Il Futuro delle Università Italiane ed Europee nel mercato globale dell’Innovazione” e costituisce un elemento di analisi nell’ambito di una più ampia proposta progettuale che Vision propone sulla questione delle Università.
La capacità di attrarre studenti stranieri come fattore di competitività La capacità di attrarre studenti stranieri è vista, dunque, come un indicatore particolarmente importante. Ed in particolare come un vero e proprio misuratore di performance di un sistema universitario nazionale, nonché di un singolo ateneo. Ciò per almeno tre fondamentali motivi: 1. quello degli studenti stranieri è un mercato, dunque, un’opportunità in sé; un mercato in fortissima crescita (40% in più tra il 2000 e il 2006), fatto di 2.7 milioni di studenti che nel mondo studiano fuori dal proprio paese e che valgono l’equivalente di circa 30 miliardi di euro; cifra che però diventa molto più grande se si considera che una persona che studia in un certo Paese tende ad assegnare a quel Paese una probabilità di essere scelto per le proprie vacanze o periodi di lavoro nel corso della sua intera esistenza cinque volte superiore ad altri paesi che non ha visitato da studente; 2. il numero di studenti stranieri è, un po’ come per le presenze turistiche per un dato territorio, il numero che più si avvicina al concetto di capacità “esportazione” che un sistema universitario riesce ad esprimere; esso è dunque il singolo numero che – meglio, in maniera più affidabile di qualsiasi classifica – riesce a misurare la “competitività” delle università di un paese; 3. infine, avere più studenti stranieri non è solo un sintomo di forza ma anche una spiegazione (una causa, cioè) della qualità di un sistema; più studenti significa aumentare il confronto, rendere più facile ciò che qualcuno chiama “contaminazione” culturale, incoraggiare la diversità e la diversità appare essere una determinante dell’eccellenza3. E insomma se è vero che misurare quanti studenti stranieri ospito significa capire – meglio che attraverso altri numeri – quanto bene stanno facendo le nostre università, è anche vero che il rilancio di un sistema non competitivo può partire proprio da una politica specifica di aumento della percentuale degli stranieri sugli iscritti. Infine, e per tornare al tema dell’emigrazione, quello degli studenti stranieri può senz’altro essere il tema sul quale provare a rovesciare la logica con la quale troppo spesso trattiamo il problema più vasto della emigrazione.
2
Camera dei Deputati, 20 Aprile 2009 In fin dei conti, puntare agli studenti stranieri significa modernizzare, ma anche paradossalmente tornare alle origini, alle prime Università, quando da Bologna, Oxford, Parigi, Napoli passavano studenti nomadi che nel loro girovagare creavano quella elite intellettuale che avrebbe presto portato l’Europa fuori dal medioevo 3
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 2 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
I numeri della “guerra dei talenti” e il posizionamento dell’Italia Quarantamila seicento quarantuno erano gli studenti stranieri presenti in Italia che il paper dello scorso anno di Vision considerava (ed era il dato più recente dell’OECD relativo al 2004). Quarantottomila settecento sessantasei diventano gli studenti non italiani iscritti presso gli atenei italiani nell’analisi di quest’anno. Un aumento del 20% in due anni è certamente significativo e, tuttavia, il dato è, come vedremo, non privo di contraddizioni. A livello mondiale, come anticipava il paper dello scorso anno, la classifica dei Paesi per numero di studenti ospitati è dominata dagli Stati Uniti, con l’Inghilterra in seconda posizione. Distribuzione mondiale studenti stranieri per paese di destinazione(2004) Svizzera 1% Altri Paesi Oecd 9%
Svezia 1%
Malajsia 1%
Italia 2%
Spagna 2%
SudAfrica 2%
Nuova Zelanda 3% Russia 3%
Altri Paesi non Oecd 9%
Giappone 4% Canada 5%
Australia 6%
Usa 22%
Francia 9%
Fonte: elaborazioni Vision su dati OECD
Uk 11%
Germania 10%
Tuttavia, nel tempo emergono spostamenti significativi.
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 3 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
Quota sul totale studenti stranieri per paese , 2004 – 2006, Per cento
25,1
2006 20,0
2000
2 0 15,7 13,9
14,4 11,8 11,3 11,8 8,9
9,9 8,5 7,2 6,35,6
5,1 5,0
4,4
3,5 2,62,2
U.S.A.
Paesi Altri paesi Regno Germania Francia Australia Canada Giappone Russia OECD Unito non OECD
1,74 1,35
1,42 1,35 1,35 1,37 1,67 1,32
Spagna
Italia
Svezia
Svizzera
Fonte: Vision su dati OECD Quella per numero di studenti che, al contrario, vanno all’estero per frequentare corsi universitari è molto più frammentata. Ai primi due posti ci sono, comunque, la Cina e l’India. Distribuzione mondiale studenti stranieri per Paese di origine (2006) 100% 2.924.000 Canada 1,7% Spain 0,9% United Kingdom 0,9% Brazil 0,7%
United States 1,8% Greece 1,3% Turkey 1,2% France 2,2% Japan 2,4% Germany 2,8% Korea 4,1%
Other non-OECD countries 46,1%
India 5,4%
China 15,4%
Italy 1,2% Other OECD countries 11,9%
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 4 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
Fonte: Vision su dati OECD I flussi di chi emigra per studiare è, decisamente, un flusso dai paesi con minore PIL per abitante ma in crescita verso i sistemi più consolidati. Con una sola eccezione, si diceva, lo scorso anno. L’Italia era, infatti, l’unico tra i paesi OCSE con un numero di studenti in uscita superiore a quello in entrata4.
Saldo tra numero studenti stranieri in arrivo e in uscita, Principali Paesi OECD, Numero, 2004
525.962
274.365
180.356
198.469
157.578 93.704 56.466 33.376
14.127
Australia
Spagna
Canada
Francia
Germania
-4.251
Italia
Giappone
Belgio
Uk
Usa
Fonte: elaborazione Vision su dati OECD
Tuttavia, lo dicevamo in precedenza, la situazione si sta progressivamente modificando. Nel 2006 l’Italia è, ancora, ultimo tra i Paesi OECD nel saldo tra entrate e uscite e, tuttavia, il numero di studenti attratti supera quello in uscita.
4
Anche se questo, ne parliamo nel paper sull’università, è un dato negativo che potremmo paradossalmente trasformare in un vantaggio competitivo. Se avessimo una politica di valorizzazione delle esperienze fatte all’estero dai nostri studenti che attualmente non esiste. Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 5 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
Saldo tra numero studenti stranieri in arrivo e in uscita, Principali Paesi OECD, Numero, 2006
535.492
305.051
181.730
174.662
183.122
104.582 69.089 35.469
24.138
Australia
Spagna
8.501 Canada
Francia
Germania
Italia
Giappone
Belgio
UK
USA
Fonte: Vision su dati OECD La scelta metodologica di Vision è, comunque, di fare quasi sempre riferimento al confronto con quattro specifici paesi: Francia, Germania, Regno Unito, Spagna. Si tratta dei nostri principali partners e competitors. E il confronto diventa più operativo (troppo forti sono le differenze con gli stessi Stati Uniti). La distanza rimane – rispetto agli altri grandi paesi europei – molto forte.
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 6 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
E allora complessivamente la situazione è quella descritta dalle tavole che seguono: Studenti stranieri per 10,000 abitanti , Principali Paesi EU, 2006
Fonte: Vision su dati OECD L’Italia attrae in rapporto alla popolazione un terzo meno della Spagna, quattro volte meno della Germania e della Francia, otto volte meno studenti della Gran Bretagna. Il dato è confermato se osserviamo il numero di stranieri rispetto agli studenti Studenti stranieri rispetto al totale iscritti, , Principali Paesi EU, In Percento, 2004
Fonte: Vision su dati OECD Mentre Francia Germania e Regno Unito sono abituati ad avere più del 10% dei propri studenti che sono stranieri, la media Italiana è del 2%.
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 7 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
E se la Spagna non sembra lontana nel dato sugli studenti regolarmente iscritti, diventa, invece, leader se consideriamo lo specifico segmento degli studenti “scambiati” nell’ambito dei programmi europei Erasmus. Numero Studenti Erasmus ospitati , Principali Paesi EU, 2005-2006 26.611
21.420 17.879 16.389 14.591
francia
germania
italia
spagna
UK
Fonte: Vision su dati Commissione Europea E l’Italia si conferma meno attrattiva degli altri paesi europei di dimensione comparabile. Aldilà del numero assoluto si può, poi, sostenere che faccia differenza il Paese dal quale gli studenti sono attratti. È presumibile che sia più difficile attrarre uno studente dai Paesi dove più forte è il sistema universitario e l’economia: E che, a parità di altre condizioni, tale studente sia portatore di un valore aggiunto mediamente più elevato in termini di competenze e relazioni.
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 8 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
Il grafico che segue calcola – di nuovo per l’Italia e le altre quattro grandi economie dell’Unione Europea - la percentuale sul totale degli studenti stranieri di quelli attratti dagli Stati Uniti, ma anche dalle tre grandi economie emergenti India, Cina, Brasile, nonché quelli che ciascuno dei cinque paesi che compariamo riesce a “rubare” agli altri quattro. Percentuale per paese di origine sul numero studenti stranieri per paese,, Principali Paesi EU, 2006
Fonte: Vision su dati OECD In particolare, sono pochissimi gli studenti che arrivano in Italia dagli Stati Uniti (poco più di trecento all’anno, in Germania e Francia circa tremila, in Inghilterra tredicimila), dalla Cina (duecentosettanta contro ventiquattromila in Germania), India (duecentosettanta contro i quattordicimila ospitati dall’Inghilterra). Sono veri e propri assets strategici che ci sfuggono. La torta che segue mostra la distribuzione degli studenti stranieri in Italia per nazionalità. N u m e r o d i s tu d e n ti s tr a n ie r i in Ita lia p e r n a z io n a lità , 2 0 0 6
O th e r 41%
C h in a ,In d ia ,B r a z il 4% USA 1% F ra n c e 2% S w itz e r la n d 3% P o la n d 3% C r o a tia 3% C a m e ro o n 3% G e rm a n y 3%
A lb a n ia 22%
R o m a n ia 4% G re e c e 11%
Fonte: Vision su dati OECD Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 9 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
La grande maggioranza degli studenti stranieri in Italia vengono dai paesi del mediterraneo. E la comunità più grande è quella di studenti albanesi (ottomilacinquecento) che risulta dieci volte più grande di quella francese e venti volte più di quella spagnola. Peraltro, gli studenti che attraiamo risultano fortemente concentrati in determinate aree. Un’analisi comparata delle regioni Italiane mostra 1. una migliore prestazione delle regioni del Centro che sono, probabilmente, avvantaggiate da un vantaggio in termini di qualità della vita, e di quelle del Nord Est che sono, per posizione geografica più permeate dalla immigrazione transfrontaliera; 2. un risultato abbastanza deludente per le regioni a più antica industrializzazione del Nord Ovest; 3. e la sostanziale assenza del mezzogiorno. Studenti stranieri su totale iscritti, Diverse regioni, Percento,2006 6,8 6,5 6,2
6,0
5,9
4,9 4,5
4,4 4,0 3,6 3,2
1,8
0,7
0,6
0,6
0,4
C a la b ri a S a rd eg n a
0,9
S ic il ia
1,0
A b ru zz i C a m p a n ia B a si li ca ta
P u g li a d 'A o st a V a ll e
V e n e to Lo m b a rd ia P ie m o n te
La zi o
Li g u ri a
U m b ri a M ar ch e T o sc a n a
E m il ia
FV G R o m a g n a T re n ti n o
1,1
M o li se
2,0
Fonte: Vision su dati MIUR
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 10 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
Il dettaglio per singolo Ateneo fa poi emergere una serie di sorprese. Classifica atenei (con almeno 5,000 studenti) per capacità di attrazione studenti stranieri (migliori 10), Diverse regioni, Percento,2006
Politecnico TORINO
9,10%
Bocconi MILANO
8,99% 8,92%
TRIESTE Politecnico MILANO
6,27%
URBINO
5,85%
BOLOGNA
5,82%
TRENTO
5,64%
GENOVA
5,61%
CAMERINO
5,59%
BRESCIA VERONA FIRENZE
5,34% 5,26% 5,07%
Fonte: Vision su dati MIUR A vincere sono le migliori scuole italiane (e quelle, peraltro, che sono state più vicine alle conferenze promosse da Vision). I grandi politecnici del Nord, Trieste, Bocconi, Bologna. Con le le parziali sorprese di Urbino e Camerino e le presenze attese di Trento, Genova, Brescia, Verona, Firenze.
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In valore assoluto, poi, l’Università Sapienza e quella di Bologna sono, di gran lunga, quelle che ospitano più stranieri ed anzi da sole sono sufficienti per contare più del venti per cento degli stranieri che studiano nelle settantatre università italiana (tavola che segue). La Sapienza e Bologna attraggono da sole oltre 8.500 stranieri, ovvero il 21% di tutti gli stranieri che studiano in Italia, ed oltre il 50% assieme agli Atenei di Firenze, Padova, Milano, Tor Vergata, Torino, Trieste, Perugia e Genova. Infine, aggiungendo Politecnico di Milano, Pisa, Bari, Roma Tre e Siena si arriva alla quasi totalita’ (80%) degli studenti stranieri in Italia. Concentrazione studenti stranieri in Atenei italiani,Totale Università Italiane, Percento,2006 21%
41.589
8% 9% 11% 30%
21%
1 o e 2o
Da 3 o a 10o
Da 11o a 15o
Da 16o a 20o
Da 21o a 25o
Da 26o a 73o
TOT Nazionale
Fonte: Vision su dati MIUR La tavola precedente sembra suggerire che fare marketing del sistema universitario italiano significa selezionare le università e le facoltà che possono essere i “campioni” di un processo di attrazione.
Il peso dei visti: regolamentazione e burocrazia I risultati di un primo sondaggio (anonimo) ha coinvolto ricercatori e studenti di master secondo livello presso il Politecnico di Torino scelta per essere – come da evidenze precedenti – l’Università che è maggiormente cresciuta. Il campione risultava essere composto da studenti per lo più maschi, con notevole presenza di Colombiani e Cinesi al primo anno di esperienza in Italia e mette in evidenza alcuni trend ben chiari. Circa il 15% di un campione di quasi 250 studenti stranieri si è espresso molto favorevolmente rispetto alla qualità degli standard di educazione e ricerca dell’Ateneo di accoglienza. Oltre il 40% dichiara per altro di aver scelto l’Ateneo per l’attrattività professionale (in caso di ricercatori) o educativa. Oltretutto oltre il 70% pensa di proseguire l’esperienza e la totalità dei partecipanti al sondaggio consiglierebbe l’esperienza ad altri. I punti dolenti riguardano evidentemente la dimensione “macro” ed in particolare gli aspetti burocratici e legislativi inerenti l’ottenimento ed il rinnovo di permessi di soggiorno, nonché la qualità ed i tempi di risposta dell’amministrazione nazionale preposta alla gestione del servizio. Quasi il 60% si esprime negativamente sulla personale esperienza della burocrazia italiana, mentre il 32% nei confronti del sistema di regole (con un importante 50% di soddisfatti). Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 12 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
Risposte di un campione significativo su c.ca 250 studenti stranieri Negativo
Positivo
83% 74%
N/A
64%
61%
55%
35%
55%
37%
33%
30% 24% 17%
16%
10% 3%
a iv at m r No
in
ito er m
a
ti ra ig m im
e on zi a tr is in m Am
a lic bb u p
a ic bl b pu di i iz rv Se
2% tà ili ut
à lit ua Q
ca er ric / e on zi a uc ed i d
1%
0%
à lit ia z n te Po
ra ie rr a c di a nz ie l g co Ac
e
ra rtu e ap
le ra tu l cu
Fonte: Indagine Vision e Torino Politecnico **** Quella della attrazione degli studenti stranieri appare, dunque, essere una leva assai efficiente per avviare il cambiamento del sistema universitario italiano. Un cambiamento che dovrebbe, a nostro avviso, evitare la strada della “grande riforma” che tante volte è stata tentata con risultati quasi nulli. L’aumento del numero di studenti (e ricercatori) stranieri non richiederebbe, invece, grandi modifiche legislative, né tanto meno variazioni significative dei finanziamenti e non comporterebbe, dunque, i costi politici che a tali riforme sono, da sempre, associati. Quella dell’attrazione è una politica che avrebbe il merito di immettere nel sistema agenti di cambiamento potenti come sono naturalmente sono studenti provenienti dai migliori contesti e che sono, per definizione, portatori di una domanda di eccellenza. Che farebbe leva sulla autonomia degli atenei migliori e su una domanda di Italia (e, in particolare, di alcune città e domini accademici) che esiste. E su un progetto di marketing - differenziato sia in termini di paesi/ università di origine ai quali puntare che università/ città di destinazione da promuovere - sul quale aggregare interessi di sponsors come le fondazioni bancarie e la stessa Confindustria. Allo Stato verrebbe, solo, richiesto di rimuovere ostacoli (quello dei visti, ad esempio) che sono stati pensati avendo in mente problematiche completamente diverse (quella del presunto legame tra immigrazione e bassi livelli di sicurezza) e che disperdono evidenti opportunità che l’Italia e le università italiane possono cogliere in tempi brevi.
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 13 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
ALLEGATI
Studenti stranieri iscritti per ateneo, anno accademico 2008/2009
Ateneo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41
Università per Stranieri di SIENA Università per Stranieri di PERUGIA Università non statale di Scienze Gastronomiche Libera Università di BOLZANO Università Telematica Internazionale UNINETTUNO Politecnico di TORINO Università Commerciale "Luigi Bocconi" MILANO Università degli Studi di TRIESTE Politecnico di MILANO Università degli Studi di URBINO "Carlo BO" Università degli Studi di BOLOGNA Università degli Studi di TRENTO Università degli Studi di GENOVA Università degli Studi di CAMERINO Università degli Studi di BRESCIA Università degli Studi di VERONA Università degli Studi di FIRENZE Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA Università degli Studi di PAVIA Università degli Studi di PADOVA Università degli Studi di FERRARA Università degli Studi INSUBRIA Varese-Como Università degli Studi di PERUGIA Università IUAV di VENEZIA Università degli Studi di UDINE Università degli Studi di PARMA Università degli Studi di MILANO - BICOCCA Università Politecnica delle MARCHE Università degli Studi di ROMA "La Sapienza" Università degli Studi di SIENA Università degli Studi di BERGAMO Università degli Studi del PIEMONTE ORIENTALE "Amedeo Avogadro"-Vercelli Università degli Studi di MILANO Università degli Studi di TORINO Università "Cà Foscari" di VENEZIA Libera Università di lingue e comunicazione IULM-MI Università degli Studi di ROMA "Tor Vergata" Università di PISA Università della VALLE D'AOSTA Università degli Studi di MACERATA Università non statale Europea di Roma
stranieri 122 404 47 101 68 1945 1096 1428 2068 631 4017 737 1707 311 639 1074 2194 820 880 2414 657 383 1145 228 586 1053 1132 567 3863 566 503
totale 474 1585 188 750 628 21363 12189 16007 32968 10779 69000 13063 30454 5564 11961 20426 43316 16901 18757 51924 14474 8536 25739 5276 13634 25060 27463 13801 99418 14696 13126
stranieri/totale iscritti per ateneo 25,7% 25,5% 25,0% 13,5% 10,8% 9,1% 9,0% 8,9% 6,3% 5,9% 5,8% 5,6% 5,6% 5,6% 5,3% 5,3% 5,1% 4,9% 4,7% 4,6% 4,5% 4,5% 4,4% 4,3% 4,3% 4,2% 4,1% 4,1% 3,9% 3,9% 3,8%
324 1692 1520 530 135 814 1272 29 226 4
8477 50795 46004 16334 4352 26251 41527 976 7829 150
3,8% 3,3% 3,3% 3,2% 3,1% 3,1% 3,1% 3,0% 2,9% 2,7%
distribuzione stranieri italia per ateneo 0,3% 0,9% 0,1% 0,2% 0,1% 4,2% 2,4% 3,1% 4,5% 1,4% 8,8% 1,6% 3,7% 0,7% 1,4% 2,3% 4,8% 1,8% 1,9% 5,3% 1,4% 0,8% 2,5% 0,5% 1,3% 2,3% 2,5% 1,2% 8,4% 1,2% 1,1% 0,7% 3,7% 3,3% 1,2% 0,3% 1,8% 2,8% 0,1% 0,5% 0,0%
Missione di Vision è contribuire alla disseminazione di idee. 14 Tuttavia si rammenta che l'utilizzazione non autorizzata di documenti coperti da copyright Vision è perseguita penalmente in tutti gli Stati.
42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80
Università Cattolica del Sacro Cuore Università degli Studi ROMA TRE Libera Università degli Studi "Maria SS.Assunta" Roma Università degli Studi di NAPOLI "L'Orientale" Università Telematica e-Campus Universita' degli Studi di Roma "Foro Italico" Università "Campus Bio-Medico" ROMA Università degli Studi de L'AQUILA Università degli Studi "G. d'Annunzio" CHIETIPESCARA Università degli Studi di TERAMO Libera Università "Vita Salute S.Raffaele" MILANO Università "Carlo Cattaneo" - LIUC Università degli Studi di BARI Università degli Studi della TUSCIA Università degli Studi di CASSINO Università della CALABRIA Libera Università degli Studi "S. Pio V" ROMA Università degli Studi di SASSARI Università degli Studi di PALERMO Università degli Studi del SALENTO Politecnico di BARI Università degli Studi di FOGGIA Libera Univ. Inter.le Studi Sociali "Guido Carli" LUISSROMA Universita' degli Studi di MESSINA Università degli Studi del MOLISE Università Telematica GUGLIELMO MARCONI Università degli Studi di NAPOLI "Federico II" Università degli Studi di CATANIA Università degli Studi di SALERNO Università degli Studi di CAGLIARI Università degli Studi di NAPOLI "Parthenope" Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa - NAPOLI Università degli Studi "Mediterranea" di REGGIO CALABRIA Seconda Università degli Studi di NAPOLI Università degli Studi "Magna Graecia" di CATANZARO Università Mediterranea "Jean Monnet" Università degli Studi del SANNIO di BENEVENTO Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" sede Enna Università degli Studi della BASILICATA TOTALE TUTTI GLI ATENEI
876 744 144 185 32 31 19 277
33028 29936 6051 7809 1383 1517 947 14535
2,7% 2,5% 2,4% 2,4% 2,3% 2,0% 2,0% 1,9%
1,9% 1,6% 0,3% 0,4% 0,1% 0,1% 0,0% 0,6%
435 110 29 22 576 85 100 313 9 105 368 167 67 54
25909 6592 1879 1594 41992 6934 8624 28180 848 12083 45081 20775 8994 7674
1,7% 1,7% 1,5% 1,4% 1,4% 1,2% 1,2% 1,1% 1,1% 0,9% 0,8% 0,8% 0,7% 0,7%
0,9% 0,2% 0,1% 0,0% 1,3% 0,2% 0,2% 0,7% 0,0% 0,2% 0,8% 0,4% 0,1% 0,1%
43 141 43 7 337 257 130 98 16 28
6198 21809 7030 1314 66208 51067 28227 26341 4702 8353
0,7% 0,6% 0,6% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,4% 0,3% 0,3%
0,1% 0,3% 0,1% 0,0% 0,7% 0,6% 0,3% 0,2% 0,0% 0,1%
26 71
7855 23548
0,3% 0,3%
0,1% 0,2%
27 2 14
9144 809 6112
0,3% 0,2% 0,2%
0,1% 0,0% 0,0%
8 11 45798
3513 5283 1411192
0,2% 0,2% 3,2%
0,0% 0,0% 100,0%
Fonte: Vision su dati MIUR
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