SC O U T D ’ E U R O P A
Visto che siamo in tema, fai una B. A. ai Vecchi Lupi del tuo Co. Bra.! Regala loro una copia di questo numero di
Sotto l’Albero del Dhâk Puoi trovare il file PDF nel sito associativo seguendo il percorso:
http://www.fse.it/approfondire/privato/circolari/downlad/
SOTTO L’ALBERO
DEL DHÂk
Albero_Dhâk_01-2010.pdf
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SOTTO L'ALBERO DEL DHAK serve a far circolare in tutta la giungla italiana le idee e le
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SOTTO L'ALBERO DEL DHAK nasce dalla collaborazione di tutti (… la forza del branco in
attività più belle realizzate da tutti i vecchi lupi italiani.
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ciascun lupo stà …) Inviate tutto il materiale che pensate possa interessare gli altri branchi, e cioè: Ø giochi (piccoli, grandi, giungla, F.F., sport, …) Ø attività tecniche Ø programmi (annuali, delle VdB, cacce particolari, ..) Ø disegni e cartelloni realizzati per il vostro branco e utili a tutti Ø abilità manuale (lavoretti, realizzazioni fatte nella vostra tana, …) Ø racconti
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TUTTI I LUPETTI D'ITALIA VI SARANNO INFINITAMENTE GRATI!
Inviate tutto il materiale a: Vincenzo Daniso -
[email protected]
Supplemento di SCOUT D’EUROPA n. 4 – Aprile 2010 - Rivista mensile Sped. In A.P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Padova ISSN 1127-0667
CI VEDIAMO A SORIANO
1-2 MAGGIO
4 RUPE NAZIONALE A
DEI CONSIGLI DI BRANCO ricordati di inviare iscrizione
Foglio di Collegamento per i Vecchi Lupi Supplemento al n. 4 di Scout d’Europa – Aprile 2010 Rivista mensile della ASSOCIAZIONE ITALIANA GUIDE E SCOUTS D’EUROPA CATTOLICI Direttore Responsabile: Giuseppe Losurdo Direzione, Redazione, Amministrazione Via Anicia, 10 - 00153 Roma Redazione a cura di: Vincenzo Daniso, Fabrizio Cuozzo, Stefano Morato, Luca Cagnato, Pierlorenzo Maletta inoltre hanno collaborato per la stesura di questo numero: Andrea Macco, Domenico Ravidà Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 17404 del 29/9/78 ISSN 1127-0667 Sped. in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 filiale di Padova - Stampa T. Zaramella real. grafica s.n.c.
LA B.A. (nella Promessa) ••• E fare una Buona Azione a vantaggio di qualcuno, ogni giorno» ... Ecco un’altra cosa che il Lupetto si impegna a fare con la sua Promessa. Come sapete, la B.A. è il sistema brevettato dei Lupetti per essere felici. Sia quando facciamo qualche «tiro birbone» (e cioè la nostra B.A. di nascosto, per fare una sorpresa, alla mamma, al papà, ad un fratellino o a qualche altra persona), sia quando facciamo una B.A. apertamente, per aiutare qualcuno che ha bisogno di qualcosa o si trova in difficoltà, sentiamo una grande gioia nel nostro cuore, e tale che non ce n’è nessuna uguale! (sem pre che abbiamo fatto la nostra B.A. con tutto il cuore). Provare per credere!. .. C’è poi un’altra cosa da dire, a propo sito della B.A.: un Lupetto in gamba non si contenta di farne una sola durante la giornata ma, quando ne ha fatta una, cerca sempre l’occasione per farne un’altra. In questo modo non solo diffonde più gioia intorno a sé, ma ... egli stesso è più felice!..
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Lupetti hanno un sistema brevettato per essere felici. Quale pensate che sia? Correre e giocare mille giochi da Lupetti? Andare a fare dei campi? Esplorare il paese? Imparare a conoscere le abitudini degli animali e degli uccelli? Sì, i Lupetti fanno tutte queste cose e ne sono felici; ma hanno un mezzo ancora migliore. E’ molto semplice. Sono felici rendendo felici gli altri. E cioè, ogni giorno essi fanno una cortesia, un piacere a qualcuno. Non importa chi sia la persona (purché non si tratti di se stesso!) amico o estraneo, uomo o donna o bambino. E questa cortesia, o Buona Azione, non occorre che sia una gran cosa.”
_ Morso)
(B.-P. - Il Manuale dei Lupetti -
Ecco svelato lo scopo dello scoutismo: educare i bambini, i ragazzi ed i giovani alla felicità. Come? Aiutandoli a diventare dei buoni cristiani e dei buoni cittadini dotati di Carattere, Abilità manuale, Salute e forza fisica, che con gioia si mettono al Servizio degli altri. Sentite cosa dice ancora B.-P. nel Libro dei Capi (Il ragazzo): “ ….Nessun compito può essere più nobile e congeniale ad un vero educatore di quello di guidare allegramente le forze selvagge della natura del ragazzo verso le vie che conducono al servizio per la società.” E’ aiutare a scoprire la propria vocazione al servizio. 22
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Il servizio non è una cosa che riguarda solo i Rover e i Capi. Come ogni cosa nello scoutismo, anche imparare a servire è un cammino graduale, di crescita, fatto di esperienze vissute e capacità acquisite nel giusto momento della propria vita, che solo così diventano abitudini. Il punto di partenza di questa “progressione al servizio” è proprio il Tiro Birbone, che i Lupetti promettono “di fare a vantaggio di qualcuno ogni giorno” A questo cammino graduale noi diamo un nome: progressione personale. Pista, Sentiero e Strada. Fin dai nostri primi contatti con un Branco, da Vecchi Lupi, ci siamo sentiti dire (e mi piacerebbe che fosse un ritornello continuo in ogni Consiglio di Branco) che il LUPETTISMO ha senso se il bambino che oggi caccia nel Branco domani sarà un migliore ESPLORATORE, e più tardi un bravo ROVER, per essere stato Lupetto. La formazione ricevuta nel Branco perciò non è fine a se stessa, ma prepara a quella più completa che avverrà in Riparto e in Clan, quando scopriremo nel Servizio il vero successo per la nostra vita e saremo pronti per la Partenza. Tutti noi, in modo personale, saremo chiamati a testimoniare il Servizio con la nostra vita. E liberamente e con vera gioia accetteremo di fare DEL NOSTRO MEGLIO per essere SEMPRE PRONTI a SERVIRE. Vincenzo Daniso PS: per un refuso di stampa è saltato il numero del Morso da cui è stato tratto il brano di B.-P. Per conto della redazione ti prego di provvedere a completarlo.
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A S S O C I A Z I O N E
I T A L I A N A
GUIDE E SCOUTS d’EUROPA CATTOLICI
DELLA FEDERAZIONE DELLO SCAUTISMO EUROPEO COMMISSARIATO NAZIONALE – BRANCA LUPETTI
Dalla Rupe d’Italia, gennaio 2010 a:
Akela – Branco ……….
Buona Caccia Akela, ti scrivo perché sto cercando di completare il mio album delle Buone Azioni: si tratta di un libro su cui riporto tutte le B.A. che mi capita di vedere o che mi vengono raccontate.
"A chi mi ricorda che lasciare il posto a sedere sul bus non è una B.A. dico che e' vero, ha ragione: è il dovere di un buon cittadino. Che però, di fatto, nessuno più fa. Mi viene da riflettere che probabilmente bisogna davvero insistere di più sul fatto che ci sono innanzi tutto dei doveri e poi anche le Buone Azioni. E se non facciamo i nostri doveri, possiamo fare delle BA autentiche, credibili?" ……dai pensieri di un V.L. Andrea Macco - Ge1
Vorrei chiedere il tuo aiuto: sono alla ricerca della Buona Azione MAI SENTITA. Si tratta di una B.A. di cui ancora non mi è capitato di venire a conoscenza. Così pensavo che potevi chiedere ai tuoi Lupetti se ne avevano qualcuna un po’ fuori dal comune da segnalarmi. A tutti coloro che mi segnaleranno una Buona Azione MAI SENTITA invierò personalmente un premio. C’è un problema però: ogni Lupetto in gamba non metterebbe mai la propria firma sotto la Buona Azione e io non saprei chi ringraziare! Facciamo così allora: il Lupetto può scrivere su carta la propria B.A. o il proprio Tiro Birbone senza firmarlo e infilare il foglietto nella cassetta di Branco delle B.A. Sarai tu, Akela, a mandarmi un elenco di quelle che pensi possano essere Buone Azioni inedite e mandarle al mio indirizzo di posta elettronica indicando solo il Branco di provenienza. Il mio ringraziamento allora sarà generico per il Branco e l’autore del capolavoro (perché ogni B.A. ancora inedita è sempre un capolavoro) potrà mantenere il proprio anonimato e preservare così il gusto che si prova a fare delle Buone Azioni senza essere scoperti. Conto sull’aiuto dei tuoi Lupetti, Akela, che so essere molto in gamba, sperando di poter consegnare il mio particolare ringraziamento proprio al tuo Branco. Ora ti saluto; noi ci incontreremo al più tardi alla Rupe dei Consigli di Branco i giorni 1 e 2 maggio a Soriano, nella nostra Base Associativa. Porta i miei personali saluti a tutti i Lupetti Buona Caccia
Via Anicia, 10 I - 00153 ROMA http://www.fse.it
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Associazione riconosciuta con DPR n° 240 del 18/3/85 pubblicato sulla GU del 7/6/85 aderente all'Union Internationale des Guides et Scouts d'Europe (UIGSE-FSE) organizzazione non governativa con Statuto partecipativo presso il Consiglio d'Europa
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L A B U O N A AZIONE È* sorprendente come si sia anestetizzato nel tempo questo potente mezzo: è così longeva la battuta della vecchietta costretta ad attraversare la strada suo malgrado per far compiere la Buona Azione ad uno zelante quanto poco attento boy scout che si rimane stupiti a sentirla ancora in circolazione. Eppure, a parte un abbondantissimo riso sulla bocca di qualcuno, cosa ha prodotto questa barzelletta? Di certo una sorta di timidezza, quasi di timore negli educatori nel proporre col giusto piglio un qualcosa che, se ben recepita, andrà invece a fortificare irreversibilmente il carattere della persona. È proprio B.P. ad indicarci la Buona Azione in cinque differenti morsi del Manuale dei Lupetti oltre ai suggerimenti per i Capi Branco; meglio poi se Tiro Birbone. Purtroppo, questa tenden-za a sottovalutare la potenza anche prospettica della B.A. ha generato nel tempo un po’ di confusione con quelli che sono doveri: * Azimuth dicembre 2009
da un piccolo sondaggio è emerso che la B.A. maggiormente diffusa risulta essere apparecchiare la tavola. Che, appunto, meglio sarebbe definirlo un dovere. Eppure la B.A. è parte viva del testo della Promessa Lupetto, e come tale dovrebbe essere proposta quasi con pervicacia. Ma noi Vecchi Lupi, sappiamo ben spiegare e ben incoraggiare le Buone Azioni? Si racconta la storia dei folletti? Si dà il giusto risalto agli innumerevoli esempi di Buona Azione contenuti nei vari racconti Giungla? Il Branco, sa modificare i programmi per compiere una Buona Azione occasionale? I Vecchi Lupi sono soliti giocare Tiri Birboni? Peraltro, la B.A. ci viene suggerita come strumento per essere felici; spesso inventiamo stranezze per creare Famiglia Felice, quando basterebbero poche B.A.! Un’ultima conside-razione: la cosa di cui ci si lamenta maggiormente della gioventù di oggi (anche dei nostri rover a volte) è la mancanza di carattere ...
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È iniziato un nuovo anno, e a provare a vedere d’insieme tutti gli impegni cui siamo sottoposti c’è da spaventarsi; eppure se abbiamo seguito la nostra chiamata vocazionale, possiamo esser certi che è proprio quanto di meglio per la nostra vita in questo specifico momento, che abbiamo una oppor tunità unica, che non viene data a chiunque. Lo spendersi fino in fondo allora non produce esaurimento ma genera nuove ed ina spettate forze, sviluppa incontri e situazioni inattese e determinanti, dona pienezza
Segreta Spontanea Senza ricompenza
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dati
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giare
Akela d’Italia
U.B.A.O.G.
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disegno di B.P San Giorgio Patrono dei Cavallieri vestito scouts combatte contro il drago (il male) da Scoutismo per Ragazzi
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Come aiuti i tuoi Lupetti a «compiere una Buona Azione verso qualcuno, ogni giorno»?
Nella giungla italiana è stata scoperta una nuova malattia si chiama B.Aggite, ma cosa ancor più sorprendente esiste una forma di tale malattia, ancor più grave la TiroBirbonite. Il contagio s’é espanso per tutta la penisola. Il sintomo più evidente è: voglia di voler fare un atto a vantaggio di qualcun altro. Colpisce ogni membro del branco. Nella pagina affincata potete leggere alcuni avvisi:
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Il grande segreto per poter aiutare veramente il Lupetto a compiere la sua buona azione è quello di aver bene compreso lo spirito con cui BP ce la presenta. Di conseguenza il primo vero grande aiuto è costituito dallo spiegare esattamente al Lupetto di che cosa si tratta e di farlo entrare nello Spirito. BP vuole che la BA sia presentata come un simpatico scherzo giuocata dal Lupetto in tutta segretezza a qualcuno: BP sfrutta abilissimamente la fantasia del bambino e la sua passione di fare sorpresine, nonchè la sua tendenza a far le cose di nascosto. Si tratta di indirizzare queste tendenze naturali verso il bene. Posto l’accento sul carattere gioioso e divertente della BA, messi i Lupetti sul punto di non farsi scoprire mentre fanno la BA, se ne possono tirare fuori dei giuochi appassionanti. Eccone uno svolto durante le recenti «Vacanze di Branco». Ogni Lupetto riceve da Akela un biglietto a lui indirizzato e recante nell’interno il nome di un altro Lupetto del Branco opportunatamente scelto nell’intento di stringere sempre di più la fratellanza fra i Lupetti. Il biglietto viene subito distrutto dal destinatario appena dopo letto. Si tratta nelle ventiquattro ore seguenti di giuocare il maggior numero possibile di tiri simpatici a colui il cui nome era segnato sul biglietto. Essere scoperti significa essere messi fuori giuoco, cioè avere
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perduto. Riuscirne a fare senza che l’altro nemmeno se ne accorga significa esser riuscito appieno, cioè aver vinto. Alla Rupe del Consiglio del giorno seguente ciascuno dice quanti tiri gli sono stati giuocati. Il Lupetto che ne ha fatti di più di quelli scoperti, potrà più tardi dire in un orecchio ad Akela quanti effettivamente ne ha fatti. Altro sistema che uso e consiglio è quello che ogni Lupetto venendo alla riunione del branco porti con sè un biglietto sul quale ha scritto, senza firmare, la sua migliore buona azione della settimana. I biglietti vengono letti al Consiglio di Akela ed il Branco decide quale è la mi-
gliore fra tutte. Anche qui il divertente è di non far capire a nessuno di essere l’autore di quella BA. Rimane dunque tutta una gioia intima del Lupetto che ha visto prescelta la sua buona azione. Gli altri cercheranno di migliorare le loro onde essere scelti la volta prossima: e questo Akela lo dice alla fine. Questo sistema ha il vantaggio che ogni Lupetto sente leggere ogni settimana tante diverse BA per quanti sono i Lupetti nel Branco e con ciò capisce meglio in che cosa consista una buona azione prende nuove idee. Molto spesso il Lupetto non sa trovare una BA da fare. In Italia, paese nettamente cattolico, dobbiamo avere cura di spiegare bene che cosa sia una BA perchè molto spesso i Lupetti la confondono con quello che noi chiamiamo «fioretto» e cioè un piccolo sacrificio personale fatto per amore di Gesù o della Madonna. Dobbiamo dunque spiegare che perchè ci sia BA deve esserci un terzo a beneficio del quale va il nostro sacrificio, il nostro lavoro. Organizzare delle BA di Branco costituisce un altro grande aiuto ai Lupetti per ricordare loro l’importanza della BA. La lunga e accurata preparazione della BA di Branco è sempre oltre che una magnifica attività anche un mezzo per far ben riflettere il Lupetto sulla necessità di recare aiuto al prossimo. Di quando in quando occorre narrare qualche storia che illustri la BA. La parabola del Buon Samaritano mimata in gara dalle Sestiglie offre molto bene la possibilità di fare intendere chi sia il nostro prossimo e lo spirito della BA.
Per le BA che il Lupetto compie in famiglia, dobbiamo avere la collaborazione dei genitori nel senso che stiano anch’ essi al giuoco e facciano le più alte meraviglie per aver trovato le scarpe pulite, la stanza da pranzo rassettata ecc. Questo ritengo che sia essenziale sia per il Lupetto quanto per la famiglia che si viene sempre mag giormente a rendere conto delle vie seguite dal Metodo.
Giochi Applicazione GLI ABITANTI DEL VILLAGGIO FUGGONO DA BAGHEERA FINALITA’: Buona Azione (variante), prova per due LL. MATERIALE: per segnare il campo, palla. REGOLE: campo rettangolare, lungo i lati minori una fascia di terreno a disposizione degli abitanti del villaggio; all’interno il territorio di Bagheera ed all’interno di esso, lungo i lati maggiori, sei basi (tre per lato) che saranno le case degli uomini; in un punto del campo una base di Mowgli. Mowgli lancia la palla a Bagheera e questo è il segno per gli abitanti, che sono in una delle due zone di partenza oche scappano cercando rifugio nella casa (stabilire il numero massimo di LL che possono entrare in una casa). Nel frattempo Bagheera deve cercare di colpire con la palla gli abitanti durante il tragitto di fuga, oppure coloro che sono nella casa in cui si è superato il numero stabilito. Bagheera può tirare più volte finché tutti non si siano rifugiati. Ogni volta si ricomincia. Mowgli da il cambio a Bagheera e gli abitanti partono dal terreno opposto. Mowgli durante il gioco ha il compito di racatta palle. Vince chi alla fine ha meno penalità. VARIANTE: L’abitante colpito due volte aiuta Bagheera. Altruismo: quando qualche L è stanco di essere inseguito può chiedere aiuto e qualche compagno può lasciare il suo posto nella casa perché si riposi.
GLI STREGONI FINALITÀ: resistenza fisica, padronanza di sé, fraternità, altruismo. MATERIALE: segni per identificare gli stregoni. REGOLE: si designano a seconda del numero dei LL 1-2-3 ... stregoni che devono cercare di toccare gli altri LL e dicendogli: “Preso!”, questo deve immobilizzarsi. Gli altri LL lo possono liberare dall’incantesimo toccandolo e dicendo “Salvato!”. Quello liberato deve rispondere “Grazie!”. Altrimenti ... non è abbastanza gentile.
da A caccia al Lupo rosso
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LA PALLA CACCIATRICE FINALITA’: destrezza, resistenza fisica, altruismo e fraternità MATERIALE: per delimitare un campo rettangolare diviso in due metà e segni distintivi REGOLE: Il Branco viene diviso in due squadre e ognuna di esse sta in una metà del campo. Si mette in gioco la palla e i lupetti di una squadra devono cercare di colpire quelli dell’altra. Quando un giocatore viene colpito, mette un ginocchio a terra e chiama soccorso: immediatamente un lupetto della sua squadra gli può dare aiuto caricandoselo sulla schiena e portarlo dai Vecchi Lupi che stanno dirigendo il gioco per rimetterlo in vita.
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“Grazie.” fece l’uomo di campagna portando la mano al cappello e mosse alcuni passi fra la gente che affollava la via, Con aria incerta e desolata. Gianfranco comprese che l’uomo di campagna si trovava impacciato fra tutta quella confusione di gente e pensò in Cuor suo che quell’uomo difficilmente sarebbe riuscito a arrivare all’ospedale. Si fece forte, lo raggiunse e, fissando i suoi occhi di lupetto in viso, gli disse: “Se vuole, posso accompagnarla!” “Si, grazie, mi fai un piacere ... vengo di rado in città ... “ I due si incamminarono silenziosi nella via rumorosa. l’ospedale maggiore era infatti assai distante e se ne accorse Gianfranco che a mezza strada quasi non ne poteva più. S’era formata nel piede per lo sfregamento, Una vescichetta che pungeva, che gli faceva salire il rossore al viso e gli imperlava di sudore la fronte. Ma era un lupetto: non poteva, non doveva fermarsi, fare le cose a metà. Si ricordò le esortazioni di Akela ... “ ... quando siete stanchi e c’è ancora strada da fare, come Zanna Bianca, date un colpo al collare, con forza, Con tenacia, stringendo i denti e puntando le zampe a terra.” ... e lui pure allungò il passo, strinse i denti ... fino all’ospedale. “Eccolo.” indicò al contadino, sospirando di sollievo alla sosta. “Oh, finalmente!” disse quello, e senza dirgli nemmeno grazie si affrettò verso di esso. Gianfranco rimase in mezzo alla via, un po’ mortificato, un po’ sdegnato; poi pensò che forse quel contadino aveva un figliolo che stava male ... Guardò la sua scarpa stretta. Con decisione la tolse, tolse anche l’altra, legò fra di loro le stringhe, le gettò sulle spalle, ficcò le mani in tasca e per le vie secondarie, cercando di non farsi notare, canticchiando “lupo, la parola .. “ si diresse contento verso casa. VIRGINIO INZAGHI (Da Jau!!! annata 1949)
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Pista di zampa tenera, prova n. 8:
DAR PROVA DI SAPER FARE QUALCHE B.A.
LA PIÙ DURA DELLE PROVE DI PISTA PER IL TIRO BIRBONE E’ SFIDA TRA VECCHIO LUPO E LUPETTO
(direbbe B.-P. è con lo sforzo che si educa il ragazzo, ed io aggiungo, e anche il Vecchio Lupo!). Prima di presentarvi la sfida contenuta nella più ardua delle prove di pista, mi permetto un esempio efficace in merito a questo tipo di sfide cui è chiamato uno Scout di qualsiasi età. Si tratta della sfida del saluto. Sì, avete capito bene: il gesto del salutare. Qualche luna or sono Baloo d’Italia chiese ai Vecchi Lupi riuniti ad Assisi: “Da cosa si riconosce se una persona, vestita in borghese, è uno scout?” La risposta che lasciò molti a bocca aperta è assai semplice: il saluto! Infatti uno scout saluta sempre per primo! E allora nasce una domanda, che è il seme delle sfida: Cosa succede quando due scout si incontrano? Ovvio, è sfida all’ultimo sangue! Per chi saluta per primo. Tipicamente, se i due scout sono davvero abili, finisce in pareggio. Ma la sfida del saluto è una sfida che genera subito del bene, perché nella sua semplicità pone al centro dell’attenzione la persona salutata, che si sente chiamare per nome, si sente considerata, importante, preziosa per la persona che gli/le ha
Ci sono prove di Pista per cui il compito del Vecchio Lupo è piuttosto semplice: verificare se un lupetto sa leggere l’ora, se sa saltare alla corda, se conosce la preghiera del Branco piuttosto che la parola Maestra o La Legge è non dico banale, ma in molti casi quasi immediato. Come ogni buon Vecchio Lupo sa, la verifica del superamento di tali prove può avvenire in molti modi: ad esempio con attività di verifica appositamente pensate ora per tutto il Branco ora per singoli lupetti, oppure con il dialogo diretto con i lupetti, oppure ancora con l’osservazione del loro modo di giocare, di parlare, di comportarsi. L’osservazione del comportamento, dell’agire più naturale del lupetto quando “non si sente osservato” è forse, tra quelli citati, una delle sfide più accattivanti per il Vecchio Lupo. E come tutte le sfide, non è mai banale, specie se non si è allenati a farlo. Nello Scoutismo, come talvolta nella vita, ci sono sfide per cui è bello giocarsi fin in fondo e questa è una di esse. Ci sono sfide per cui uno scout si appassiona e riesce con esse a generare del bene, per sé e per gli altri, mettendoci lo sforzo di tutto se stesso
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rivolto così celermente il saluto. “Ma guarda – penserà – appena mi ha visto mi è venuta incontro per salutarmi!” Provare per credere: il saluto di uno scout che giochi alla sfida del saluto porta sempre il buonumore, fa nascere dei sorrisi. E come dice B.-P. un sorriso fa fare alle persone molta più strada che un brontolio. E ora la sfida rivolta agli scout Lupettari. La sfida della prova di pista n. 8 di Zampa Tenera. La prova che recita testualmente: “Dar prova di saper fare qualche B.A.” Ovviamente il soggetto della prova è il Lupetto che però, in virtù dell’emulazione che vive nei confronti degli adulti che vede come riferimento, cerca di imitare quello che fa ogni Vecchio Lupo che capita sotto il suo sguardo. Un Vecchio Lupo prende malamente in giro i Lupetti? Lui farà altrettanto con i cuccioli o con fratelli e sorelle a casa. Un Vecchio Lupo dimostra di essere cortese, di rivolgergli sempre il saluto? Il Lupetto avvertirà il sapore di questa sfida che il Capo sta vivendo e sarà spontaneamente portato a viverla pure lui. Così è per la Buona Azione. Il Lupetto darà prova di saper fare qualche B.A. se i Vecchi Lupi in Branco daranno prova di saper fare qualche B.A.! Tutto qua la sfida? Premesso che quanto detto or ora per la prova di pista n. 8 dovrebbe valere per ogni
altra prova (ogni prova va prima vissuta dai Vecchi Lupi, va fatta dilatare nella loro vita di Scout adulti, e quindi proposta ai bambini), c’è una complicazione in più che si è tralasciata e che, nel caso di un Branco formato da Lupetti particolarmente in gamba (e per fortuna ce ne sono!), potrebbe diventare una complicazione assai seria. Quando i Vecchi Lupi presentano la Buona Azione al Branco certamente non mancheranno di svelar loro il vero segreto della Buona Azione, quella che la rende autentica: il fatto di non dirla, di non rivelarla! In tal caso la B.A. viene anche conosciuta col nome di “Tiro Birbone”. E, si sa, un tiro birbone in cui chi l’ha tirato si prenda il merito in pubblico perde subito di efficacia e di valore. Non si chiama più B.A. ma P.P. ovvero Pavonamento Pubblico. L’insorgere della quasi ineludibile complicazione della prova n. 8 sta allora proprio qui: come può un Lupetto dare prova di saper fare qualche B.A. se per fare una vera e autentica B.A. non deve lasciare traccia del suo passaggio? Se un Lupetto fa vedere al Vecchio Lupo che ha aiutato quel compagno o che si è inventato un tiro birbone davvero bello e davvero astuto, allora viene meno alla regola sopra citata della B.A. e, in tal senso, la prova NON è superata! La prova riceve la zampata del
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“il vero modo per essere felici, è quello di procurare la felicità agli altri” Lottò con sé stesso (come era bello il libro!) e alla fine si sedette nuovamente ... Poco dopo vide Giorgio consegnare trionfante il suo foglio. Il compagno di banco di Franco, però, aveva visto tutto e lo raccontò a Giorgio. Giorgio non ci credette. NO! Non era possibile! Il maestro il giorno dopo disse: “II premio tocca a Giorgio. Questi, felice, guardò il suo nemico, e pareva dirgli: “Vedi, anch’io sono bravo, anzi, anche più di te ... “, Il suo sguardo, però, s’incontrò con quello raggiante di Franco contento per la B.A. che credeva ignorata da tutti; allora Giorgio comprese ... era VERO ... VERO! E per lui la felicità si trasformò in rimorso. Quelli però che seppero come la storia andò a finire, vi potranno dire che un mese dopo nel Branco di Franco c’era un nuovo Cucciolo. GUIDO CORTUSO (Da Jau!!! - annata 1951) Scopo: Esempio di B.A. (Schema: Un Lupetto, stanco di una caccia, accompagna ugualmente un vecchio signore fino all’ospedale.) UNA BUONA AZIONE Quelle benedette scarpe nuove gli facevano dolorare il piede destro. Aveva saltato tutta la mattina per imparare la danza della Tregua dell’Acqua ed ora, Gianfranco, zufolando e zoppicando un po’, andava verso casa. Si fermò ali ‘edi cola per vedere le illustrazioni di un giornalino a colori, poi pensò che se anche non era tardi poteva andare a casa a ripassare la lezione per essere più libero nel pomeriggio. Così pensando si volse per andare, quando un ometto anziano, che dall’aspetto e dal portamento si poteva pensare essere uno di campagna, gli chiese in cattivo italiano: “Non sapresti mica dove è che si trova l’ospedale?” “Si signore, - rispose pronto il lupetto, segua sempre la linea del tram ... e vi arriva ... , ma ... è assai distante! “
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Piccoli racconti per B.A Scopo: Esempio di Buona Azione (Un Lupetto a scuola riesce a trovare il modo di far vincere il premio a un compagno. Questo, quando lo viene a sapere non ci vuol credere. Ma ha modo di convincersene e, stimando i Lupetti, entra nell’Associazione.) LA BA E’ COME UN SEME: FRUTTIFICA. Giorgio aveva un cruccio. Il suo compagno, Franco Guidi, era sempre il primo della classe. Da quando quel Guidi era entrato nella sua classe, egli non riusciva più a essere il primo. Franco era Lupetto, ed era un Caposestiglia molto in gamba. Giorgio no, anzi aveva spesso preso in giro il suo compagno Lupetto. “E’ bravo perché c’è chi lo aiuta” sussurrava ai compagni quando il maestro lodava Guidi. E così, un po’ alla volta, a furia di insinuare maldicenze, i compagni avevano finito per vedere di malocchio il povero Franco, che ne soffriva. Giorgio sentiva in cuor suo una gioia maligna a vederlo soffrire, ma era una gioia amara che gli rimordeva come una colpa. Gli pareva che qualcosa dentro gli rodesse il cuore. Non si accorgeva che il serpentello dell’invidia gli scavava nell’anima un solco profondo e pauroso. Il maestro aveva capito ... Un giorno ci fu una gara di aritmetica. L’atmosfera in classe era tesa per l’interesse. Il vincitore della gara, il primo a presentare il compito giusto, avrebbe avuto in regalo un bel libro. Era pieno di belle figure colorate e a Franco sarebbe piaciuto guadagnarlo. “Già, il premio l’avrà quell’antipatico di Guidi” pensò Giorgio crucciandosi, e quel pensiero, che non lo lasciava in pace, gli fece perdere del tempo prezioso. Il nostro Franco si era già alzato per consegnare il compito, quando il suo sguardo cadde, così per caso, sul viso di Giorgio. Lo vide assorto, rosso, quasi piangente. Un pensiero rapido come il baleno gli sfiorò la mente’ vide davanti a sé ballare delle B. e delle A .... vide il cartellone in Tana che portava scritta a caratteri cubitali la massima che Akela aveva ricopiato dal testamento di B.P.:
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Vecchio Lupo se il lupetto compie una B.A., non la mostra a nessuno, nemmeno ai Vecchi Lupi, ma i Vecchi Lupi sono così abili dal scoprirlo lo stesso! Ecco la sfida più ardua! Ecco perché la prova di posta n. 8 si può definire la più dura di tutta la pista. Perché è una sfida di ingegno e bravura tra due campioni: il Lupetto che è divenuto un abilissimo tiratore di tiri Birboni e il Vecchio Lupo dal pelo color del tasso che ha uno sguardo come quello della pantera nera, che sa cogliere anche ciò che resta nell’oscurità! Attenzione: l’utilizzo della cassetta della B.A. in tana (assai raccomandato!) è molto utile per i Vecchi Lupi per vedere l’andamento globale del Branco in fatto di B.A. Ma siccome lo Scoutismo educa al singolo ed è ad ogni singolo Lupetto del Branco che guarda il Vecchio Lupo, essa non può essere sufficiente per capire se Pierino ha superato la prova o meno. E anche se la cassetta risulta bella piena, non può valere la zampata per Gigino solo perché si decide di mettere a tutti, in maniera forfettaria come fossimo a Natale, la zampata sul cartellone. No no, Vecchi Lupi, così è giocare sleale, così è evitare una sfida che invece può dare molto sapore alle vostre attività, alla vostra abilità di Vecchi Lupi e alla vostra capacità di compiere vere Buone Azioni! (Do un aiutino per la sfida della prova n. 8: solo chi è molto molto allenato nel compiere vere B.A. riesce ad accorgersi se c’è qualcun altro che si sta sforzando per compiere dei Tiri Birboni!)
Buona caccia e buone sfide! Andrea Macco Akela Ge 1
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UN’ ATTIVITÀ PRATICA!!! Buona caccia fratelli, mi ritrovo a pensare a qualcosa di speciale, di insolito, per presentare la B.A. ai nostri fratellini e disegnando un folletto mi è venuta l’ispirazione. Sono solito, e vi consiglio di iniziare a presentare la B.A. con un raccontino preso dalla raccolta “I racconti della pista”e ,successivamente, con il canto “Gli allegri folletti” bellissimo e in pieno stile F.F. Il passo seguente, fatto in un’altra riunione, è o può essere costruire una cassetta delle B.A. nella quale i bambini inseriscono, ogni volta che vogliono, un cartoncino con il T.B. che hanno fatto senza,ovviamente, porre il loro nome. E qui entra in gioco l’illuminazione...Il lago magico!!!! Ora vi spiego passo dopo passo come realizzarlo: • procuratevi un cartoncino(bianco o colorato non importa) 70 x 100; • disegnate al centro dello stesso una circonferenza di circa 20 cm di raggio; • incollate in questo cerchio della carta stagnola per simulare l’acqua del nostro lago; • Fate ad ogni Vv.Ll. e ad ogni L. una foto in uniforme in “posizione del nostro meglio” in cui rientri tutto il corpo,(questa è l’unica cs un po’ lunghetta,ma sappiamo che la fretta uccise il serpente giallo che voleva mangiare il sole),ed un’altra con una postura simpatica e divertente; • stampate queste foto e tagliatele in maniera precisa l’ungo il perimetro dell’intero corpo; • torniamo al cartellone, decorate il cerchio come fosse un vero e proprio lago; • applicate le foto “serie”,già ritagliate, attorno al lago come se i lupi fossero in cerchio da parata; • incollate le foto,precedentemente sagomate, “follettose” esattemente sotto l’immagine “seriosa” dei vostri lupi, facendola sembrare il riflesso della loro stessa immagine sul lago; • ora preparate un dischetto di 1-2 cm di raggio con su scritto B.A. e ponetelo al centro del lago ( io l’ho fatto simile ad una roccia, per rendere il tutto ancora più realistico); • preparate, ma non incollate, tanti accessori da folletti come berretti a punta, baffi, cinte, ecc..., ritagliateli e lasciateli vicino al cartellone.
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Come funziona? Facile e divertente!!!! Ogni volta che un lupetto farà una B.A. prenderà un accessorio da folletto e lo attaccherà sulla foto “follettosa” di un altro fratellino...Piano piano le loro immagini riflesse si trasformeranno in dei simpaticissimi folletti!!! Questo li incentiverà molto nel fare B.A. ,perchè vorranno vedere le trasformazioni via via ,vorranno che tutti i lupetti diventino folletti,perciò inviteranno gli altri a fare buone azioni,poichè il suo riflesso non può trasformarsi se qualcuno diverso da lui non fa un T B!!! Un ultimo consiglio, sul cartellone, di lato, disegnate un B.A.OMETRO, un misuratore di buone azioni, se volete..Eccovene un esempio:
ROSSO ARANCIONE
Solo rosso > Tristi (appena iniziato) Arancione > Poco follettosi (tutte le foto con capello a punta)
GIALLO
Giallo > Apprendisti folletti (tutte le foto con giubba)
VERDE
Verde > Folletti in gamba(tutti con i baffi)
BLU
ROSA
Blu > Folletti (tutti con i baffi) Rosa> Super Folletti (tutti con Tutto)
Ed ecco il nostro LAGO MAGICO!!!!! Vi ricordo, infine, che per far strada nella giungla occorno cuor leale e lingua gentile... e immaginazione al potere!!
.... Che il favore della giungla vi accompagni fratelli......
Domenico Ravidà Akela Rm64
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