Semestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DR Trento - Taxe perçue
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE anno 4 n. 7 L U G L I O 2009
Semestrale - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DR Trento - Taxe perçue
Sommario
SEGONZANO NOTIZIARIO COMUNALE anno 4 n. 7 L U G L I O 2009
Editoriale
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Amministrazione
2 3 3 Saletto, particolare [foto di Ester Villotti]
SEGONZANO
La comunità di Segonzano al centro dell’attenzione
NOTIZIARIO COMUNALE
N. 7 LUGLIO 2009
Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 1284 del 22.03.2006 Direttore responsabile Adriana Gottardi Sede della redazione Municipio di Segonzano Comitato di redazione Cristina Ferrai Maria Veronica Giacomozzi Giorgio Mattevi Ester Villotti Presidente Cristina Ferrai Impostazione grafica e stampa Publistampa Arti Grafiche, Pergine Valsugana carta patinata ecologica 100% totally chlorine free con cellulosa da foreste amministrate inchiostri con solventi a base vegetale
4 6 7 8 9 10 11 13
Ambiente
14
Sulla strada di Emas Una scelta del Comune di Segonzano Aiutaci a ritrovare gli alberi padri
16 1 7 Le nostre frazioni: Saletto Cultura
22 26 27
Saletto A scuola di scrittura Centro culturale Molin de Portegnach
Sociale
28 29
Non dimentichiamoli Club Teniamoci per mano
Testimonianze
30 30 33
I nostri missionari Padre Arcangelo Petri Padre Mario Benedetti
Scuole
35 35 36 37
Prossimo numero - scadenza invio testi alla redazione: 30 ottobre 2009 - uscita del notiziario: dicembre 2009
La Comunità della Valle di Cembra Piano di Assestamento 2008-2017 dei beni Silvo-Pastorali del comune di Segonzano Avviso per i censiti proprietari di boschi nel territorio del comune di Segonzano Come procede la raccolta differenziata nell’ambito servito da ASIA? Ultim’ora “L’universo in una valle” …e a Segonzano, non solo Risuonar di notte Palazzi aperti: un’occasione per riscoprire la nostra storia La festa del cuore Attività del Consiglio comunale Attività della Giunta comunale
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Scuola dell’infanzia Ciuf!!! Ciuf!!! Sono in arrivo nuove notizie Scuola Primaria Progetto “Pace e Solidarietà” Non dimenticateci! Scuola media di Segonzano Incontro con le Poste Italiane Incontro con il barone a Prato e la sua nobile famiglia
Turismo
39 Il Villaggio Turistico Naturale 40 Pop Rock e Sole Nero 41 Comune di Segonzano - Iniziative 2009 Associazioni
42 Coro Piramidi 42 Associazione El Molinel 45 U.C. Valle di Cembra 46 Corpo Bandistico di Albiano 48 Associazione Culturale il Volo 49 Agenda
EDITORIALE
La comunità di Segonzano al centro dell’attenzione fine inverno si sono svolti gli incontri con i cittadini nelle frazioni: è stata un’importante occasione per illustrare lo stato dei lavori sul territorio e per raccogliere ulteriori indicazioni per interventi da ritenersi di primaria importanza. Sono stati momenti di confronto sereno e costruttivo grazie anche al fatto che, comunque, si è evidenziato come molti interventi precedentemente richiesti siano stati eseguiti. Questi momenti di verifica e di socializzazione, questo incontrarsi di persona per parlare della nostra comunità rimane, a mio avviso, un importante momento di dialogo che contribuisce anche a chiarire alcune incomprensioni o malumori dettati, a volte, dalla non corretta conoscenza della situazione. Un altro importante evento che mi preme citare e che si è svolto nel mese di maggio è “Palazzi Aperti”. L’iniziativa ha offerto l’opportunità di visitare la chiesa di Sevignano, dove si è svolto anche un concerto di musica gregoriana e, evento quasi unico, di visitare il Palazzo a Prato con l’apertura al pubblico dell’archivio di famiglia. Sono state due importanti giornate di cultura molto seguite. Per questo ringrazio chi le ha organizzate e chi ha svolto il ruolo di guida storica. Tra la primavera e l’estate si svolgeranno sul territorio comunale una serie di iniziative e di interventi volti al miglioramento o alla soluzione di alcune problematiche individuate nel corso delle verifiche per la certificazione EMAS. Per ottenere la certificazione ambientale è importante che vi sia, in primis, la convinzione dell’Amministrazione e poi il coinvolgimento di tutta la popolazione. In questi mesi sono stati presi contatti con la scuola, le istituzioni, i cittadini, attraverso vari canali. Sono emerse, in occasione della visita del verificatore presso il municipio, alcune situazioni da monitorare e da regolare e sono in corso verifiche tecniche e programmatiche per risolvere le questioni evidenziate. Ringrazio con piacere tutto il personale dipendente del Comune che, a vario titolo, svolge un ruolo fondamentale per la gestione del territorio e delle strutture amministrative, garantendo un continuo monitoraggio. Ordinare i documenti e recepire le problematiche per risolverle è di sicuro riscontro anche per la popolazione perché, ad esempio, sapere che la nostra acqua del rubinetto è soggetta a vari e continui controlli per garantirne l’ottima bevibilità, non solo rassicura il cittadino, ma rientra anche nel programma di gestione ambientale. Questo esempio può chiarire come il ritorno al cittadino sia immediato, in ogni momento diventa quindi possibile verificare lo stato di controllo di tutte le attività collegate al ciclo delle acque. I documenti necessari per la certificazione devono essere infatti sempre aggiornati e disponibili. Si tratta in ogni caso di una scelta, di una scommessa impegnativa e non certo facile e per questo, alla fine del percorso, quando tutte le attività a valenza pubblica che si svolgono sul territorio comunale saranno monitorate e ben descritte, sarà un’ulteriore garanzia di qualità di gestione. La trasferibilità di una certificazione ambientale si concretizza infatti a vari livelli e su più piani, poiché le scelte che un intero territorio ha deciso di intraprendere per garantirsi una migliore qualità della vita si possono tradurre a livello turistico e di immagine. Sembrano concetti teorici ma in realtà sono concretamente attuabili attraverso la volontà e la determinazione di tutti noi. ●
Incontri con i cittadini: occasioni di ascolto e scambio di informazioni. Iniziative culturali per conoscere il nostro patrimonio storico. La certificazione EMAS come stimolo a un ruolo attivo e coinvolto di tutela del territorio. Per una migliore qualità della vita a partire dal nostro Comune.
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SEGONZANO
Giorgio Mattevi Sindaco di Segonzano
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
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AMMINISTRAZIONE
La Comunità della Valle di Cembra Il nuovo organismo di gestione territoriale sovracomunale inizia il proprio lavoro per garantire eque prospettive di crescita.
l territorio della neocostituita Comunità della Valle di Cembra corrisponde al tratto finale del corso del Torrente Avisio, che la divide in due versanti. Si estende dall’insenatura del “Dòs de le Fraine” a nord sino alla “Serra di San Giorgio” a sud. I Comuni che costituiscono la Comunità della Valle di Cembra sono: Albiano, Cembra, Faver, Grauno, Grumes, Giovo, Lisignago, Lona-Lases, Segonzano, Sover e Valda. Il riconoscimento, da parte della Provincia Autonoma di Trento, dell’ambito territoriale e l’autonoma capacità di autogoverno, segna un fondamentale momento storico che vede la Valle di Cembra unita nella ricerca di un progresso comune. Domenica 26 aprile, su indicazione del Presidente della Provincia, si sono svolte le elezioni per eleggere i 22 rappresentanti dell’assemblea della Comunità. I candidati sono stati scelti ed eletti fra due liste composte da consiglieri comunali. L’assemblea della Comunità è quindi composta da 33 componenti, 11 Sindaci per diritto e 22 consiglieri eletti con elezione indiretta dai consiglieri comunali degli 11 Comuni della Valle. La Comunità ha il compito di perseguire, nel limite delle proprie competenze e in collaborazione con i Comuni, le altre Comunità e la Provincia Autonoma di Trento, lo sviluppo sociale, economico e culturale della popolazione e del suo territorio, assicurando ai cittadini, singoli o associati, prestazioni e servizi adeguati nonché idonee forme di informazione e di partecipazione, in attuazione dei principi di imparzialità, trasparenza e democrazia. Accanto a ciò si devono saper raccogliere nuove sfide e opportunità nei settori: agricolo-turistico, edilizio, del porfido, artigianato e commercio mediante progetti d’innovazione e ricerca, con la creazione di nuove attività soprattutto a favore dei giovani. C’è bisogno di far crescere nella gente un senso d’identità e di appartenenza alla Comunità di Valle in modo d’avere la consapevolezza che, attraverso questo Ente, si possono aprire molte opportunità per il raggiungimento degli obiettivi in grado di proiettarci verso la costruzione di una Valle di Cembra migliore. Compito importante per la Comunità sarà anche quello di programmare lo sviluppo urbanistico e socio-economico del territorio attraverso le competenze affidatele, sia dalla Provincia che dagli 11 Comuni che la compongono.
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NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
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L’organo esecutivo della Comunità della Valle di Cembra
La Comunità attraverso una compatta organizzazione interna (burocratico/amministrativa) potrà mettere le basi per gestire adeguatamente le aspettative della popolazione della Valle che chiede e pretende di avere risposte esaurienti e chiare in tema di semplificazione amministrativa, risparmio di risorse umane ed economiche, equità nell’erogazione dei servizi, autonomia e responsabilità nella gestione delle grandi politiche di valle, investimento nei saperi e nella cultura. Tutti questi programmi, che la Comunità dovrà impegnarsi a realizzare, daranno impulso allo sviluppo e al benessere di tutta la popolazione cembrana. L’organo esecutivo della Comunità della Valle di Cembra è così composto: • Presidente: Simone Santuari con delega Affari generali, personale, urbanistica e bilancio; • Vicepresidente: > Assessore con delega politiche sociali e sanitarie: Ivo Erler > Assessore con delega attività e manifestazioni culturali sovracomunali, biblioteche, diritto all’istruzione, servizi all’infanzia, scuole, associazionismo, sport e informazione: Letizia Campestrini > Assessore con delega Lavori pubblici e infrastrutture sovracomunali, edilizia abitativa, attività economiche: Ezio Giacomozzi > Programmazione, gestione servizi in forma associata, progetti e informatizzazione, turismo, agricoltura e ambiente: Maria Rita Cattani ● EZIO GIACOMOZZI Assessore al bilancio, foreste, rapporti con le associazioni
AMMINISTRAZIONE
Piano di Assestamento 2008-2017 dei beni Silvo-Pastorali del comune di Segonzano I nostri boschi risorsa preziosa per la nostra economia e patrimonio naturale da tutelare.
EZIO GIACOMOZZI Assessore al bilancio, foreste, rapporti con le associazioni
Avviso per i censiti proprietari di boschi nel territorio del comune di Segonzano isti i danni consistenti che si sono verificati alle piante travolte e sradicate a causa delle abbondanti e copiose nevicate della scorsa stagione invernale 2008/2009, l’Amministrazione comunale di Segonzano confida nella collaborazione dei proprietari dei boschi affinché si adoperino ad esboscare tempestivamen-
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te dalle loro proprietà le suddette piante danneggiate al fine di scongiurare il pericolo incombente d’infestazioni contagiose e gravemente nocive alla vita ambientale di tutto il bosco. Per chiarimenti, consigli e informazioni si prega di contattare il custode forestale Stefano Schir al numero 340.0614798. ●
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L’
mc rispetto a quanto preventivato nel Piano 1998-2007. Il nuovo Piano silvo-pastorale 2008-2017 consente una ripresa programmata di 20.000 mc decennali pari a 2.000 mc annui. Il fabbisogno di legna da ardere si attesta attualmente su circa 300 parti annue di mc 3 cadauna (24 q), pari a 900 mc annui. Nello studio del territorio si sono analizzati inoltre i più convenienti sistemi di esbosco, riferiti ai singoli lotti; essi possono essere eseguiti tramite l’uso del verricello, piste o strade forestali. Attraverso il piano silvo-pastorale vengono messi in risalto gli aspetti potenziali di sviluppo forestale, per il miglioramento del valore economico delle foreste. Sono inoltre previste le costruzioni e gli adeguamenti di strade aziendali, di rimesse, magazzini e piazzali di stoccaggio e del trattamento del legname grezzo. L’incentivazione di attività turistiche è prevista con la realizzazione di percorsi didattici e relativa informazione con documentazione illustrativa. Il Piano silvo-pastorale, se applicato correttamente, costituisce un progresso verso il raggiungimento dell’obiettivo di massima normalizzazione dei boschi in esame, attraverso la pianificazione per massimizzare tutte le funzioni richieste all’ecosistema foresta e per trovare il giusto equilibrio tra le esigenze economiche e quelle di conservazione ecologica e naturalistica, nell’ambito della gestione forestale sostenibile. ●
SEGONZANO
Amministrazione di Segonzano, con Deliberazione della Giunta comunale nr. 68 del 12 giugno 2007, ha affidato al dott. Elio Vettori l’incarico per la revisione del Piano di Assestamento dei beni silvopastorali. Tale piano, giunto alla sua quinta revisione, ha validità per il decennio 2008-2017. Il primo piano è stato redatto nel 1957 e compilato direttamente dall’Ufficio Assestamento della P.A.T. Ad esso sono seguiti regolari revisioni decennali, di cui la prima ancora d’Ufficio, la seconda a firma del dott. Boso, la terza e la quarta a firma del dott. Tabarelli. La proprietà silvo-pastorale del comune di Segonzano interessa 1248,22 ettari ed è suddivisa in 68 particelle forestali classificate in base alla maturazione delle piante. Le quote variano dal fondo valle dell’Avisio a circa 500 m slm fino a 1545 m slm della dorsale del Dosso di Segonzano, con un’altitudine prevalente di circa 990 m slm. Il Piano di Assestamento ci permette di fare un’analisi multifunzionale con lo scopo di leggere il territorio forestale dal punto di vista delle varie funzioni/servizi che esso può offrire: • la produzione di legname e legna da ardere; • la protezione del suolo degli abitati e delle infrastrutture; • la conservazione della natura e didattica; • la manutenzione faunistico-venatoria, paesaggistica e pastorale. Le utilizzazioni effettuate negli ultimi dieci anni davano 30.000 mc di ripresa prescritta. Ne sono stati utilizzati 20.000 mc e quindi l’esbosco risulta inferiore di 10.000
AMMINISTRAZIONE
Come procede la raccolta differenziata nell’ambito servito da ASIA? È necessario un maggior impegno da parte di tutti per migliorare comportamenti già positivi. Sarebbe un guadagno anche in termini economici. l 29 maggio è stato approvato il bilancio consuntivo di ASIA, l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in 31 comuni della Provincia di Trento tra cui anche Segonzano; all’assemblea, formata dai rappresentanti dei vari comuni, sono stati illustrati diversi dati sull’andamento della raccolta, ne proponiamo alcuni con l’aiuto di tabelle:
I
1. andamento delle percentuali di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti raccolti con il limite minimo imposto dalla Provincia (ultima colonna): 70%
Periodo 2003-2008
67,6%
3. quantità in tonnellate di rifiuti raccolti sul territorio di competenza ASIA: 30000
Periodo 2003-2008 27.002
27.205
27.777 26.596
26.350
26.066
25000
20000
68,5% 65,0%
60,6% 60%
15000 52,8% 48,6%
50% 44,1%
10000
40%
2003
2004
2005
2006
2007
2008
32,1% 30%
4. quantità di rifiuti raccolti per tipologia:
20%
10%
0% 2003
2004
2005
2006
2007
2008
genmarzo 2009
limiti PAT 2009
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2. percentuali di raccolta differenziata nei vari comuni serviti da ASIA: Comuni ASIA Nave S. Rocco Aldeno Zambana Roveré della Luna Giovo Mezzolombardo S. Michele A/a Valda Faedo Faver Lisignago Cimone Cembra Mezzocorona Padergnone Lavis
4
% Racc. diff. 79,48% 79,41% 78,25% 78,05% 77,33% 76,94% 76,35% 75,70% 75,39% 72,46% 71,75% 70,57% 70,52% 69,62% 68,64% 67,87%
Comuni ASIA Calavino Vezzano Grumes Grauno Cavedine Spormaggiore Sover Albiano Molveno Segonzano Lona-Lases Terlago Fai della Paganella Andalo Cavedago Media comuni
% Racc. diff. 66,63% 65,34% 64,55% 63,95% 63,86% 63,31% 63,12% 62,03% 61,47% 59,73% 57,73% 54,51% 52,08% 48,68% 43,66% 67,64%
Raccolte differenziate (in ton) descrizione 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Batterie esauste 60 66 69 69 66 56 Olio minerale 15 20 19 16 23 23 Vetro 1.710 1.942 1.997 2.169 2.350 2.513 Ferro 724 817 844 931 935 872 Indumenti usati 111 135 87 80 96 111 Carta 1.919 2.358 2.590 2.808 3.105 3.331 Cartone 1.095 1.249 1.319 1.392 1.378 1.367 Plastica 557 897 1.052 1.176 1.404 1.803 Pile 5 6 8 8 7 7 Farmaci scaduti 3 4 5 4 5 5 Frigoriferi 100 90 92 102 85 93 Televisori 63 90 94 97 73 74 Apparecch. elettr. 0 0 0 28 51 68 Vegetali 392 912 1.094 1.043 1.106 1.135 Legno 484 797 781 939 989 1.093 Nylon e polistirolo 115 121 103 100 114 124 Imballaggi di fitosanitari 6 7 8 8 8 9 Tfx-neon-toner 2 4 5 13 12 14 Fraz. organica 1.085 2.397 2.981 3.623 4.231 4.833 Olio alimentare 0 1 0 3 4 5 Pneumatici 0 0 63 72 72 74 Altre raccolte 0 0 1 0 0 18 Totali 8.447 11.915 13.214 14.680 16.112 17.630
AMMINISTRAZIONE
5. andamento della quantità di rifiuti conferiti in discarica in tonnellate per la parte non differenziata: Periodo 2003-2008
20.000
0%
17.903 17.500 -7,26%
15.087 15.000
-6,39%
-5%
8. dati sulla plastica che evidenziano ancora una alta percentuale di materiale impuro e il prezzo che è riconosciuto ad ASIA a tonnellata per la plastica venduta in base alla percentuale di scarto: Scarti e ricavi unitari plastica 2008
60
50%
55
13.992
52
48%
13.097
-10%
50
47
12.500
46%
45%
10.484 -15%
10.000
40
37
8.436
-15,73%
42%
7.500 -19,54%
-19,95%
-20,12%
-20%
40%
30 24
39%
5.000
38% -25%
20
37% 15
2.500 -30%
0 2003
2004
2005
2006
2007
2008
Variazioni percentuali rispetto all’anno precedente
Totali
30%
0 Valle di Cembra
6. produzione di rifiuto indifferenziato kg/anno per abitante: 400
386
Periodo 2002-2008
Aldeno e Cimone
Altopiano della Paganella
Valle dei Laghi
Piana Rotaliana
Lavis
Ricavo €/ton al netto scarti
Percentuale scarti
9. infine le variazioni intervenute negli anni dei costi per lo smaltimento dei rifiuti in discarica e per il conferimento della parte umida a Verona (valori espressi in migliaia di euro):
350 303 300
1200 1.180
253 250
35%
10
Periodo 2003-2008
231 215
200
175
170 150
994
1000
917 841
137 800
687
100 600
0 2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Obiettivo PAT entro 2009
7. produzione di rifiuto differenziato kg/anno per abitante: 300
Periodo 2003-2008
286
563
400
354 291 233
200
131 58
0 2003
2004
Costo smaltimento rifiuto secco
261
168
2005
2006
2007
2008
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Costo smaltimento rifiuto umido
241
250 218 200
200
150
143
100
0 2003
2004
2005
2006
2007
2008
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Un esempio di raccolta differenziata: c’è sicuramente margine di miglioramento
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AMMINISTRAZIONE
Come è facile capire vi è una tendenza generale a produrre minori rifiuti, a separare di più, ma rimangono ancora alcuni punti dove si deve assolutamente migliorare: 1. separare bene la plastica perché più è pulita e priva di altri materiali più è pagata (fare attenzione a ciò che è imballaggio da ciò che non lo è); 2. utilizzare il compostaggio domestico per la parte umida, e per quanto riguarda il nostro territorio alcuni accorgimenti che possono contenere i costi di raccolta;
3. evitare l’abbandono dei rifiuti sia lungo le strade che presso le isole ecologiche per non dover utilizzare i dipendenti comunali per la loro rimozione; 4. usare correttamente i contenitori dell’umido, di colore marrone, utilizzando i sacchetti biodegradabili reperibili gratuitamente in comune; 5. usare correttamente i contenitori posti all’esterno dei cimiteri, separando bene i vari materiali; 6. utilizzare correttamente il bidone degli indumenti tenendo presente che gli stessi sono recuperati per essere donati ad altre persone bisognose; 7. sfruttare al meglio la presenza dei bidoni degli ingombranti e dei materiali speciali presso il municipio ogni fine mese; 8. e tutto quanto può contribuire a migliorare il servizio. Il prossimo passo che l’amministrazione farà sarà l’allestimento del Centro Raccolta Materiali (CRM): nella seduta di Giunta del 3 giugno è stato approvato il progetto esecutivo e nei prossimi mesi si procederà all’appalto dei lavori. ● CARMELO VICENZI Assessore all’industria, commercio artigianato, agricoltura e ambiente
Ultim’ora n questi giorni (fine giugno) gli operai comunali hanno dovuto sobbarcarsi parecchio lavoro per la pulizia delle isole ecologiche recuperando molti rifiuti lasciati a terra nei pressi dei bidoni. Si ricorda che il regolamento comunale prevede sanzioni a chi abbandona rifiuti o effettua la raccolta differenziata in modo errato. A parte questo aspetto, preme sottolineare ancora una volta che, nonostante ci sia parecchia gente che si lamenta
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per il costo eccessivo del servizio di raccolta rifiuti, ci sono ancora molte persone che nulla fanno per collaborare con l’amministrazione per contenere tali costi, anche a danno di chi si comporta correttamente. Il costo degli operai che girano sul territorio comunale a raccogliere i rifiuti abbandonati è caricato sulla bolletta, di tutti. Ancora un richiamo quindi, affinché migliori tale comportamento e si arrivi ad un servizio efficiente ed economico. ●
AMMINISTRAZIONE
“L’universo in una valle” percorsi ed incontri di astronomia in Val di Cembra Col naso all’insù a guardare le stelle… le iniziative culturali sono sotto l’egida dell’anno dell’astronomia.
Aldo Caterino È nato a Genova nel 1965. Dopo la laurea in Storia moderna, è diventato Assistente scientifico del Museo Navale di Genova. In tale veste ha contribuito alla realizzazione di importanti progetti, come l’allestimento del Padiglione del Mare e della Navigazione e delle mostre temporanee Dal Mediterraneo all’Atlantico, Capitani Coraggiosi, Genova e i velieri e Storie di Polene. Successivamente si è dedicato a varie attività editoriali e artistiche, lavorando per aziende prestigiose come Pineider, Nazareno Gabrielli e Franco Maria Ricci. Attualmente ricopre il ruolo di Direttore Editoriale presso una casa editrice genovese. Autore di articoli e saggi sulla storia della marineria, nutre una profonda passione per la cartografia antica e possiede una collezione di carte geografiche del continente americano. Tra le sue pubblicazioni: Le navigazioni transoceaniche nel Seicento, La via olandese per le Indie Orientali, La cartografia nautica portoghese nell’età delle scoperte, Il calcolo della longitudine e la nascita del cronometro da marina, La pittura di yachting.
CRISTINA FERRAI Assessora alla cultura, istruzione, politiche sociali
Programma: • Mostra fotografica itinerante “Da Giotto a Giotto” a cura dell’Associazione Astrofili della Valle di Cembra: > dal 3 luglio al 12 luglio 2009: Montesover, sala pubblica; > dal 16 luglio al 20 luglio 2009: Verla di Giovo, biblioteca; > dal 24 luglio al 3 agosto 2009: Valda, sala polifunzionale; > dal 7 agosto al 16 agosto 2009: Lisignago, sala consigliare; > dal 23 al 30 agosto 2009: Lona - Lases, scuola elementare; > dal 10 ottobre al 18 ottobre 2009: Albiano, Casa della Cultura. • Osservazioni astronomiche: > 27 giugno 2009 ore 20.30: Albiano, teatro parrocchiale; > 28 luglio 2009 ore 21.00: Grumes, località Pradet; > 10 agosto 2009 ore 21.00: Cembra, osservatorio; > 22 agosto 2009 ore 21.00: Faver, Monte Castion; > 28 agosto 2009 ore 21.00: Lona - Lases, Carpené.
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A
la volta celeste nei mesi di luglio ed agosto, seguiti da alcuni esperti, in luoghi e date diverse. Il concerto sinfonico Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi darà il via al progetto, il 18 luglio, al Castello di Segonzano con il Gruppo Corelli. Seguiranno poi una serie di eventi culturali che si concluderanno in dicembre, a Grauno, con la “Canta della stella”. Fra questi da menzionare il Concorso poetico-letterario a Verla, il cineforum ad Albiano ed alcuni concerti a Lona Lases e Grumes. A Segonzano, invece, l’8 ottobre sarà ospite il prof. Aldo Caterino, che presenterà il libro: L’universo in una mano. Storia dei globi nel mondo occidentale, libro da cui è stato tratto il titolo dell’intera iniziativa. ●
SEGONZANO
nche quest’anno gli Assessorati alla Cultura della Valle di Cembra, con il patrocinio del Comprensorio C5 Valle dell’Adige, hanno predisposto una serie di progetti culturali che vedranno coinvolti tutti i comuni della valle. Il tema prescelto è stato quello legato al cielo e agli astri, poiché il 2009 è l’anno internazionale dell’astronomia. Una mostra fotografica, a cura dell’Associazione astrofili Valle di Cembra, sarà allestita in 6 paesi (Montesover, Valda, Lisignago, Verla, Lona-Lases e Albiano) corredata da una mostra bibliografica a tema, curata dalla Biblioteca Intercomunale di CembraGiovo. Si potrà invece osservare
AMMINISTRAZIONE
• Eventi: > domenica 5 luglio 2009 ore 17.00: Lona - Lases, spiaggia lago: Concerto di ottoni con il gruppo “Esemble G. Frescobaldi”; > sabato 18 luglio 2009 ore 21.00: Castello di Segonzano, concerto sinfonico “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi con il Gruppo Corelli (in caso di pioggia il concerto si terrà domenica 26 luglio); > sabato 1 agosto 2009 ore 21.00: Grumes, piazza Municipio: Back in Blues in concerto, concerto blues; > sabato 26 settembre 2009 ore 21.00: Verla di Giovo, sala consigliare: premiazione concorso letterario; > giovedì 8 ottobre 2009 ore 20.30: Segonzano, teatro comunale: presentazione del libro di Aldo Caterino: “L’universo in una mano: storia dei globi nel mondo occidentale”, relatore: prof. Aldo Caterino
…e a Segonzano, non solo
Risuonar di notte Sabato 18 luglio • Concerto sinfonico Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi eseguito dal Complesso A. Corelli; Sabato 25 luglio • Pop Rock e Sole Nero concerto del Gruppo Caronte; Venerdì 31 luglio • Emmanuel con la Corale Polifonica S. Biagio di Albiano e il T.I.M.-Teatro Instabile di Meano; Venerdì 7 agosto • Di nuvole e di musica spettacolo con Diego Raiteri e Valerio Paneri; Domenica 9 agosto • En bal co i òmeni: un percorso nei sogni performance musico-dialettale con Diaolin (Giuliano Natali), Paolo Oreni (organista) e il Coro la Valle; Lunedì 17 agosto • Il gioco dei castelli: La battaglia di Segonzano a cura del Centro Servizi culturali S. Chiara; Sabato 12 settembre • Terra acqua aria concerto del Gruppo bandistico di Albiano diretto dal maestro Marco Somadossi. ●
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
Come lo scorso anno, proseguono i concerti e gli spettacoli al Castello.
CRISTINA FERRAI Assessora alla cultura, istruzione, politiche sociali
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> sabato 7, 14, 21 novembre 2009 ore 21.00: Albiano, teatro comunale: cineforum; > mercoledì 30 dicembre 2009 ore 20.00: Grauno, centro storico: “Canta della stella”, il Coro la Valle in costume tradizionale propone le antiche cante natalizie del XVII secolo.
AMMINISTRAZIONE
Palazzi aperti: un’occasione per riscoprire la nostra storia l Comune di Segonzano ha partecipato, per la terza volta consecutiva, all’iniziativa provinciale Palazzi aperti svoltasi dall’11 al 17 maggio in molti comuni del Trentino. Grazie alla disponibilità del Barone Cristoforo a Prato, quest’anno sono state aperte al pubblico alcune sale del Palazzo baronale e così i partecipanti, provenienti soprattutto dai paesi limitrofi e da Trento, hanno potuto visitare il giardino del palazzo settecentesco e anche la sala dell’archivio privato della famiglia che custodisce, in uno splendido armadio del XVI secolo, alcuni importanti documenti – il più antico dei quali risale alla fine del ’400 – memoria storica degli a Prato e della comunità di Segonzano. Il prof. Antonelli, come sempre con grande entusiasmo e passione ed accompagnato dalla viola di Nicola Fadanelli, ha introdotto i presenti nella stanza dell’archivio e dopo un’introduzione storica ha illustrato alcune pergamene e lo stemma originale del casato. Inoltre il sigillo in ceralacca con il quale l’Imperatore Ferdinando aveva concesso il titolo di Cavaliere del Sacro Romano Impero a Giovanni Battista a Prato e ai suoi discenti, nel 1535. Anche la Chiesa di S. Nicolò di Sevignano è stata oggetto di una visita guidata e, per l’occasione, alla relazione storica è seguito un concerto in musica gregoriana di ispirazione mariana, proposto dalla Schola Ausuganea diretta dal maestro Attilio Zottele. L’iniziativa ci porta a riscoprire le nostre profonde radici perché «di fronte allo sguardo spesso distratto con il
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quale percepiamo, senza vederle, le tracce del nostro passato, Palazzi aperti è un tentativo di prendere posizione nei confronti di questi sguardi distratti, di riappropriarci della nostra cultura materiale, delle sedimentazioni del passato, di quello che, in poche parole, ci rende unici, irripetibili. In una parola sola, noi stessi». ●
Come probabilmente avrete notato, da questa primavera due volti nuovi sono presenti negli uffici comunali di Segonzano. Sono Daniela Paoli e Mattia Manini che hanno sostituito rispettivamente Patrizia Emanuelli dell’Ufficio Tributi e Giancarlo Tessadri dell’Ufficio Tecnico. A Daniela e Mattia diamo il benvenuto augurando loro un buon inserimento e di poter lavorare a lungo e serenamente con la comunità di Segonzano.
Un ringraziamento profondo e sincero da parte dell’Amministrazione e della cittadinanza va invece a Patrizia e Giancarlo che per anni hanno operato nel nostro paese con serietà e professionalità, sempre disponibili nei confronti di chiunque si presentasse ai loro sportelli e pronti a collaborare per risolvere problemi burocratici e amministrativi. A loro auguriamo anche un buon lavoro nel nuovo Ente che li ha ospitati.
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SEGONZANO
L’Amministrazione comunale ringrazia i dipendenti comunali
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CRISTINA FERRAI Assessora alla cultura, istruzione, politiche sociali
AMMINISTRAZIONE
La festa del cuore L’Associazione Bambi ha un cuore per tutti. l sorriso di un bambino illumina la vita, perché ogni bambino è amore per la vita. E chi vive accanto a un bambino assapora il contagio del suo entusiasmo, della sua gioia e della sua inesauribile voglia di vivere e con lui abbraccia il mondo nella sua totalità. Ma trovarsi di fronte a dei bambini malati è scontrarsi con “il mistero del dolore che non ha età” e un profondo senso di smarrimento colpisce chi ci vive accanto perché nulla è più inspiegabile di una sofferenza all’inizio della vita. E ciò che prima dell’insorgere della malattia era ritenuta la “normalità” diviene improvvisamente “eccezionalità”. Chi è colpito da questo dramma si trova a dover ricercare un nuovo equilibrio che tenga conto della malattia e del suo percorso ed un profondo senso di solitudine può colpire sia il bambino direttamente interessato dalla sofferenza, sia ogni singolo componente della famiglia che gli sta accanto. Un “piccolo-grande” aiuto ai bambini e alle famiglie gravate da questo dolore lo offre l’Associazione Bambi. Sorta cinque anni fa in Valle di Fiemme, l’Associazione è in continua crescita e, con grande sensibilità, si occupa dei bambini malati o in difficoltà e delle loro famiglie. Ha come scopo principale quello di sostenere economicamente e moralmente il paziente e i familiari nell’affrontare le diverse problematiche generate dalla malattia e di difendere e tutelare i diritti del bambino malato anche attraverso una corretta informazione. Innumerevoli le iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà promosse: serate a tema, feste con i bambini, incontri, corsi, manifestazioni sportive. Di grande significato la pubblicazione del volume fotografico “Natura, amore per la vita” di Arturo Rossi e Doriano Brunel con testi di Martina Bernard.
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Un momento della manifestazione
Un libro speciale perché «interamente dedicato alla natura e ai bambini che insieme rappresentano il futuro, e perché ogni bambino ha diritto a un futuro». Dedicata ai bambini cardiopatici, invece, la Festa del cuore tenutasi a Segonzano il 24 maggio. Un gioioso pomeriggio, allietato dalle musiche del minicoro “La Valle” di Sover, dal coro della Scuola elementare di Verla, da uno spettacolo d’animazione proposto da due esilaranti clown bolognesi oltre che dalla gioia e dalle grida divertite dei molti bambini presenti. È intervenuto anche il dott. Porcedda, medico cardiologo dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, che ha posto l’attenzione sull’aspetto psicologico-emotivo del rapporto relazionale tra il bambino malato, la sua famiglia ed il medico. È stato un pomeriggio di festa che ha fatto comprendere a tutti, anche grazie alla commossa testimonianza della mamma di un bambino affetto da cardiopatia, come pur nella difficoltà di ogni giorno è sempre e solo l’abbraccio e il sorriso di un bambino malato a ridare gioia e valore alla vita. Un grazie a tutti i volontari che si sono resi disponibili per la realizzazione della festa e a quanti hanno espresso il loro generoso contributo in favore della ricerca nel settore delle malattie infantili. E un grazie di cuore soprattutto all’Associazione Bambi che ci ha dato una splendida testimonianza di come si possa essere di sostegno, con spirito sereno, a chi vive in una condizione di sofferenza e difficoltà perché, come dice lo slogan dell’Associazione, quello che conta è stare tutti insieme per aiutare chi non ce la fa. ● CRISTINA FERRAI
Il dott. Porcedda dell’Ospedale S. Chiara, durante la manifestazione
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Assessora alla cultura, istruzione, politiche sociali
AMMINISTRAZIONE
Attività del Consiglio comunale Attività dell’Amministrazione comunale dall’1.12.2008 al 31.05.2009.
Spese Spese correnti Spese in conto capitale Spese per rimborso di prestiti Partite di giro Totale
€ €
455.100,00 144.600,00
€
709.844,00
€
408.800,00
€ 4.008.248,42 € 850.000,00 € 295.000,00 € 6.871.592,42
€ € € € €
In particolare: Entrate Imposta comunale sugli immobili Trasferimenti sul fondo perequativo Contributi c/annualità in materia di finanza locale Contributi c/annualità su leggi di settore Utilizzo quota fondi investimenti minori Risorse della gestione del servizio acquedotto Risorse della gestione del servizio di smaltimento acque reflue Proventi dalla gestione degli immobili comunali Proventi dalla gestione del bosco Alienazioni/permute beni immobili comunali Trasferimenti provinciali sul Fondo per gli investimenti comunali
1.071.510,00 5.293.348,42 211.734,00 295.000,00 6.871.592,42
€ 130.000,00 517.164,91 16.026,00 105.241,00 65.412,09 93.000,00 57.150,00 27.700,00 65.000,00 37.080,00 216.903,50
Spese correnti Oltre alla voce del personale che rappresenta la quota maggiore della spesa corrente le altre voci sono le seguenti: Esternalizzazione del servizio 18.000,00 di pulizie immobili comunali (polifunzionale, sede municipio, palestra, ecc.) Trasferimenti al Consorzio di Vigilanza Boschiva 17.000,00 Costi per la gestione della scuola elementare 50.500,00 Costi per la gestione della scuola media 27.600,00 Costi per la gestione punto di lettura 20.500,00 Costi per contributi ad associazioni 30.200,00 e manifestazioni patrocinate dal Comune Energia elettrica illuminazione pubblica 30.000,00 Contributo al Corpo dei Vigili 5.000,00 del Fuoco volontari Costi per la gestione acquedotti 74.950,00 Costi per il servizio di smaltimento rifiuti 25.700,00 (per la parte di competenza comunale) Concorso spese per la gestione associata nuova 6.100,00 residenza sanitaria assistenziale di Lisignago Concorso spese per iniziative politiche giovanili 1.500,00 Spese per servizio necroscopico e cimiteriale 5.000,00 E altre voci minori Spese in conto capitale Realizzazione piazzola deposito legnami 114.100,00 in località Tovi Acquisizione e manutenzione straordinaria 40.000,00 automezzi e attrezzature comunali Incarichi di progettazione, perizie e collaudi 40.000,00 Variante al piano regolatore comunale 8.000,00 Interventi straordinari presso la scuola 14.000,00 Manutenzione straordinaria centro polifunzionale 50.000,00 per la realizzazione del punto di lettura Interventi di manutenzione strade comunali, 50.020,42 interpoderali e forestali, piazze, parcheggi e arredo urbano
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Entrate Avanzo di amministrazione 2008 Entrate tributarie Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato della Provincia e di altri Enti Entrate extratributarie Entrate derivanti da alienazione ed ammortamento beni patrimoniali, per trasferimento e riscossione di crediti Entrate derivanti da accensione di prestiti Partite di giro Totale
€ Contributo per la realizzazione 30.000,00 piazzola legname in località Tovi Contributo per la realizzazione 219.494,18 del Centro Raccolta Materiali Contributo provinciale per i lavori di rifacimento 1.847.707,71 fognatura nella frazione di Sevignano Contributo provinciale per l’“Azione 10” 11.200,00 Compartecipazione del comune di Sover per la 90.863,03 realizzazione del Centro Raccolta Materiali Proventi da concessioni edilizie 55.000,00 Entrate dal ticket per le Piramidi 10.000,00 Mutuo per nuova fognatura di Sevignano 500.000,00 Mutuo per la realizzazione della discarica inerti 350.000,00
SEGONZANO
Seduta del 22 dicembre 2008 • Modifica della deliberazione consiliare n. 32 del 26.11.2008 in ordine alla riduzione dell’aliquota delle aree fabbricabili nei centri storici: - è ridotta dal 7‰ al 4‰ per le aree ubicate all’interno del centro storico; tale scelta determina un minor gettito per le casse comunali di €13.000,00 che si prevede di recuperare con il contenimento massimo delle spese correnti (vedi Agenda p. 51). • Approvazione del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009, del bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 e della relazione revisionale e programmatica: - il bilancio di previsione annuale espone un pareggio finanziario di € 6.871.592,42 ed è così suddiviso:
AMMINISTRAZIONE
€ Interventi di manutenzione straordinaria 25.000,00 e ristrutturazione opere di presa acquedotti e potabilizzazione Interventi di manutenzione straordinaria 15.000,00 diversi tratti fognatura Nuova fognatura e acquedotto 2.410.000,00 della frazione di Sevignano Concorso spese in conto capitale 10.000,00 al Consorzio Acquedotto Bassa Val di Cembra Realizzazione Centro di Raccolta 463.128,00 Materiali al servizio dei comuni di Segonzano e Sover Realizzazione discarica inerti 350.000,00 Manutenzione straordinaria parchi e giardini 15.000,00 Contributo straordinario al Consorzio 25.000,00 di Miglioramento Fondiario di Segonzano Contributo straordinario al Consorzio 5.000,00 di Miglioramento Fondiario di Piazzo Trasferimenti ad altri comuni 20.000,00 per Patti territoriali Rimborso di quota capitale di mutui 211.734,00 e prestiti E altre voci minori. •
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Approvazione del bilancio di previsione del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Segonzano che pareggia in € 56.170,00. Approvazione degli obiettivi e dei traguardi ambientali per il Comune di Segonzano: il Comune di Segonzano ha scelto di avere un ruolo attivo nella protezione dell’ambiente, nella preservazione delle risorse naturali e nello sviluppo di uno stile di vita eco-sostenibile. Per questo motivo ha introdotto un sistema di gestione ambientale conforme al regolamento EMAS II al fine di mantenere sotto controllo le proprie prestazioni ambientali in maniera sistematica e trasparente nei confronti della popolazione, predisponendo una programmazione degli obiettivi e dei traguardi ambientali rispondente alle reali necessità del Comune, impegnandosi a tal fine ad aggiornare la presente politica, a mantenerla appropriata alla natura, alla dimensione degli impatti ambientali delle sue attività e servizi ed a diffonderla a tutto il personale comunale, rendendola così operativa nella definizione di obiettivi e traguardi ambientali (vedi p. 14). Approvazione nuovo statuto dell’Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale e della convenzione che stabilisce, ai sensi dell’art. 84 del TULLRROC, i rapporti finanziari e reciproci obblighi e garanzie a seguito dell’assunzione diretta da parte di Asia della fatturazione del servizio di raccolta dei rifiuti prima in capo al Comune. Sdemanializzazione di mq 50 della pp.ff. 5555/2 CC Segonzano e di mq 30 della p.f. 5697/3 CC Segonzano, tutte di proprietà comunale ai fini della successiva permuta con mq 50 della p.f. 1239/3 CC Segonzano
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Fraz. Scancio. La parte che si acquisisce in permuta garantisce comunque il passaggio pedonale ed inoltre nella medesima fascia di terreno è previsto il passaggio delle condotte dei collettori fognari pubblici nell’ambito del progetto di rifacimento del sistema fognario delle frazioni di Stedro e Sabion evitando altresì l’avvio della procedura ai fini dell’asservimento e occupazione di suolo.
Seduta del 21 aprile 2009 • Approvazione della nuova convenzione per la gestione, potenziamento e miglioramento dell’acquedotto intercomunale Bassa Valle di Cembra con decorrenza dall’1 gennaio 2009 al 31 dicembre 2010. Nessuna variazione per il Comune di Segonzano rispetto alla precedente convenzione. • Ratifica deliberazione della Giunta comunale n. 16 del 16.03.2009 avente ad oggetto “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009, 1° provvedimento”. • Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009, 2° provvedimento. • Sdemanializzazione di mq 156 della p.f. 5521 CC Segonzano per la successiva vendita ai proprietari delle particelle interessate alla lottizzazione in località Stedro - Pradestel. • Approvazione piano di zonizzazione acustica e relativo regolamento. • Approvazione regolamento per l’attività di estetista e parrucchiera (vedi Agenda p. 51). • Approvazione regolamento comunale per l’istituzione del ticket di ingresso all’area Piramidi di Segonzano che prevede all’art. 1 “Al fine di porre in essere una rete di servizi sull’area Piramidi di Segonzano per la valorizzazione del territorio cui trattasi ed armonizzare l’afflusso turistico nel rispetto dell’ambiente e della natura, in sintonia con le finalità di salvaguardia della natura e del noto sito geologico, è istituito apposito contributo denominato ticket d’ingresso da applicare secondo disposizioni del presente regolamento di attuazione” I proventi, come recita l’art. 5, saranno utilizzati per: - manutenzione e potenziamento delle strade di accesso alla zona ricadenti nel territorio di Segonzano; - manutenzione dei sentieri all’interno dell’area e della segnaletica stradale e turistica; - realizzazione di parcheggi a servizio dell’area; - collocazione di gabinetti chimici, pulizia e svuotamento; - realizzazione di servizi turistici ed acquisto beni in genere per il miglioramento e la salvaguardia del sito e dell’ambiente; - retribuzione del personale addetto ai servizi di cura, custodia, presidio e vigilanza dell’area; - realizzazione e/o miglioramento dei collegamenti con altre aree di interesse storico, religioso, ambientale, turistico presenti nel territorio comunale (vedi Agenda p. 50).
AMMINISTRAZIONE
Attività della Giunta comunale Elenco delle delibere più significative della Giunta comunale dal 17.11.2008 al 3.06.2009.
Delibera Giunta n. 151 del 26.11.2008 Autorizzazione al Consorzio di Miglioramento Fondiario di Segonzano alla sistemazione di tre strade comunali (TeaioSaletto, a valle della zona artigianale e a valle della chiesa di Stedro).
Delibera Giunta n. 160 del 15.12.2008 Affidamento dell’incarico alla ditta Nicolodi S.r.l. di Cembra per la realizzazione di un nuovo tratto di rete idrica nella fraz. di Sevignano in loc. Prada.
Delibera Giunta n. 5 del 28.01.2009 Incarico al geom. Umberto Fellin dello Studio Fellin di Baselga di Piné dell’incarico di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione per i lavori di realizzazione di una discarica per rifiuti inerti sita in località Prada di Sevignano.
Delibera Giunta n. 21 del 16.03.2009 Affidamento dell’incarico alla cooperativa Kosmos per la.realizzazione di un nuovo impianto solare a servizio degli spogliatoi del campo sportivo comunale in loc. Venticcia.
Delibera Giunta n. 23 del 06.04.2009 Incarico all’arch. Gianpaolo Calliari per la redazione del piano attuativo “p.a.g. 2 - zona sportiva e ricreativa in loc. Venticcia”.
Delibera Giunta n. 49 del 13.05.2009 Affidamento dell’incarico all’impresa Arredo Urbano S.r.l. di Segonzano per l’esecuzione dei lavori di somma urgenza a seguito dei gravi danneggiamenti lungo la strada di accesso alla frazione di Gresta.
Delibera Giunta n. 54 del 20.05.2009 Affidamento incarico di redazione del progetto definitivo per la realizzazione di un nuovo marciapiede a Sevignano, all’ing. Alessandro Menegatti di Segonzano.
Delibera Giunta n. 57 del 20.05.2009 Approvazione del progetto esecutivo dei lavori di realizzazione nuovi impianti fotovoltaici presso le scuole e il centro polifunzionale di Segonzano.
Delibera Giunta n. 64 del 3.06.2009 Approvazione del progetto esecutivo per i lavori di realizzazione di un Centro di Raccolta Materiali a servizio dei comuni di Segonzano e Sover.
Delibera Giunta n. 66 del 3.06.2009 Approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione di una piazzola per deposito legname in loc. Tovi.
Delibera Giunta n. 67 del 3.06.2009 Approvazione del progetto esecutivo per i lavori di realizzazione di un nuovo parcheggio pubblico e del rifacimento della pavimentazione sulla viabilità comunale in direzione del cimitero nella fraz. di Piazzo.
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Delibera Giunta n. 150 del 17.11.2008 Affidamento incarico di direzione lavori, contabilità e certificato di regolare esecuzione al geom. Giovanni Andreatta dello Studio A&F di Segonzano per i lavori di realizzazione del marciapiede Stedro - Luch.
Delibera Giunta n. 7 del 28.01.2009 Approvazione del progetto esecutivo per il rifacimento dei collettori fognari principali nelle frazioni di Sabion, Stedro, Luch, Scancio e Saletto.
SEGONZANO
Delibera Giunta n. 149 del 17.11.2008 Affidamento all’ing. Luca Gottardi di Segonzano dell’incarico di redazione del progetto esecutivo di realizzazione di un percorso pedonale e di sistemazione della strada comunale in loc. Piazzo.
AMBIENTE
Sulla strada di EMAS Una scelta del Comune di Segonzano Imparare le buone prassi per limitare l’impatto sull’ambiente, risparmiare energia e ridurre gli sprechi.
ivere in un territorio la cui Amministrazione è certificata EMAS significa avere la sicurezza che i servizi erogati dal Comune (fornitura di acqua potabile, raccolta e smaltimento dei rifiuti, depurazione delle acque, controllo di eventuale inquinamento elettromagnetico, acustico, atmosferico etc.) sono costantemente monitorati. Con deliberazione n. 40 dd. 22.12.2008 il Consiglio comunale ha approvato gli obiettivi ed i traguardi ambientali per il Comune di Segonzano. Viene qui riproposto il testo del documento:
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POLITICA AMBIENTALE DEL COMUNE DI SEGONZANO Il Comune di Segonzano perseguendo l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile ed ecocompatibile del proprio territorio ha deciso di aderire al progetto di Registrazione EMAS e di impegnarsi al miglioramento e alla salvaguardia della qualità ambientale del proprio territorio, nell’interesse della comunità, delle generazioni future e degli ospiti. A tal fine l’Amministrazione comunale ha stabilito di: • operare nel pieno rispetto delle leggi e regolamenti ambientali applicabili alle attività comunali; • dotarsi di un Sistema di Gestione Ambientale per perseguire il miglioramento continuo al fine di porre sotto controllo, contenere e, per quanto possibile migliorare, gli impatti ambientali connessi alle attività svolte in modo diretto o da terzi all’interno del territorio comunale. Per perseguire il miglioramento prefisso, l’Amministrazione provvederà ad individuare obiettivi periodici di miglioramento nei seguenti ambiti: • migliorare la gestione del servizio fognario con il completamento dello sdoppiamento della rete fognaria; • sostenere l’uso razionale dell’energia e dell’efficienza energetica per gli edifici pubblici e privati di nuova costruzione e in ristrutturazione e l’aumento dell’impiego di energia da fonti rinnovabili;
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• migliorare la gestione della raccolta dei rifiuti e incrementare la raccolta differenziata; • migliorare la gestione del servizio idrico potabile attraverso interventi di completamento funzionale e di eliminazione di carenze dell’attuale sistema di approvvigionamento; • coinvolgere i fornitori e coloro che operano per conto del Comune nel percorso di miglioramento della propria efficienza ambientale, distribuendo la presente politica ambientale e comunicando loro eventuali requisiti ambientali; • sviluppare tematiche di gestione del territorio finalizzate alla valorizzazione e salvaguardia delle risorse ambientali e paesaggistiche interagendo con i comuni limitrofi e con chi collabora con l’Amministrazione comunale. Il Comune di Segonzano intende condividere tali impegni con i propri cittadini, le associazioni, gli enti ed operatori economici che esercitano sul territorio e, a tal fine, assicura la capillare diffusione della presente Politica Ambientale, stabilisce una costante collaborazione con le parti interessate nell’individuazione di obiettivi ambientali comuni e comunica periodicamente gli aggiornamenti in merito al Sistema di Gestione Ambientale e degli obiettivi raggiunti. EMAS quindi vuol anche essere un invito per tutta la popolazione ad adottare comportamenti più sostenibili. Spesso, bastano dei piccoli e semplici gesti nella vita di ogni giorno per limitare il proprio impatto sull’ambiente, per risparmiare energia e ridurre gli sprechi. Anche tu poi: Nelle abitudini • non lasciare gli elettrodomestici in stand-by; • fai la raccolta differenziata; • non usare la macchina per spostarti in paese, è più sano andare a piedi; • usa la lavastoviglie solo a pieno carico; • non aprire frequentemente il forno durante la cottura; • spegni il forno poco prima che la cottura sia terminata; • in inverno, tieni una temperatura non superiore ai 18/19 °C; • non utilizzare l’asciugatura ad aria calda nella lavastoviglie;
AMBIENTE
• usa la lavatrice a basse temperature (30/60 °C); • abbassa completamente le tapparelle nelle ore notturne • evita di coprire i termosifoni con mobili o tende; • raccogli l’acqua piovana per innaffiare le piante; • chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti, le mani, ti fai la barba; • usa i coperchi durante la cottura; • utilizza l’asciugacapelli a temperature medie; • spegni la luce quando non serve. Negli acquisti • quando devi cambiare gli elettrodomestici scegli quelli ad alta efficienza energetica; • scegli prodotti locali; • scegli i prodotti sfusi e senza imballaggio; • scegli una caldaia più efficiente; • scegli prodotti a marchio ecolabel. In auto • utilizza le marce alte; • evita di riscaldare il motore a veicolo spento; • mantieni un’andatura regolare; • non utilizzare accessori che penalizzino l’aerodinamica dell’auto; • evita carichi superflui; • ricordati di controllare la pressione dei pneumatici; • quando sei in autostrada mantieni una velocità moderata.
Da parte sua L’Amministrazione comunale – tra l’altro – nell’ambito di un sistema di gestione ambientale integrato, finalizzato alla certificazione EMAS, con deliberazione del Consiglio comunale n. 6 dd. 21.04.2009 ha approvato il “Piano di Zonizzazione Acustica”, redatto dall’ing. Francesco Castelletti, in qualità di tecnico competente in acustica, e dall’ing. Massimo Brait della ditta SINPRO Associati. Tale “Piano di Zonizzazione Acustica” è composto dai sottoelencati elaborati: • relazione tecnico-illustrativa; • regolamento per la disciplina delle attività rumorose; • dati rilevamento rumore anno 2008; • elaborati grafici: Tavola A, A.1, A.2. Questi elaborati sono visibili sul sito internet del comune di Segonzano: www.comune.segonzano.tn.it alla pagina Regolamenti - Piano di Zonizzazione Acustica. Per aiutarci e rendere più efficace questo progetto ti invitiamo – se non l’hai già fatto – a compilare e riconsegnare alla Segreteria comunale il “Questionario” che puoi trovare: • a pag. 21 del notiziario comunale n. 6 - dicembre 2008 • presso la Segreteria comunale • sul sito comunale www.comune.segonzano.tn.it alla pagina Modulistica - Segreteria ●
una scelta dei Comuni
della valle di cembra 15
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In casa • installa i riduttori di flusso per l’acqua; • installa i pannelli solari;
• scegli lampadine a basso consumo; • installa valvole termostatiche sui termosifoni; • scegli attentamente gli infissi e controlla gli spifferi; • isola bene il tetto e le pareti; • posiziona il frigorifero lontano dalle fonti di calore.
AMBIENTE
Aiutaci a ritrovare gli alberi padri La vostra collaborazione per un grande progetto
razie all’iniziativa dell’Associazione La pimpinella, la quale si occupa della tutela della biodiversità agricola, del recupero delle antiche varietà di piante coltivate e della ricerca sulle piante selvatiche commestibili, è partito un importante progetto di ricerca sulle piante da frutto antiche nella Valle di Cembra. Tale progetto vede coinvolti la Facoltà di Agraria dell’Università di Padova (dipartimento Agronomia Ambientale e produzione vegetali) e lo studio naturalistico Giorgio Perini. La scelta di questa valle, come zona d’indagine pilota, è dovuta alla sua particolare integrità e biodiversità naturale e agricola. La tesi sperimentale, che sarà realizzata da Martina Piotto, prevede oltre alla mappatura delle piante pluridecennali ancora presenti, la classificazione delle varietà e la raccolta di altri importanti parametri riferiti alla pianta. Con questo progetto si spera di poter individuare molti alberi pluridecennali che ormai fanno parte della storia e del paesaggio delle diverse località e in accordo con i proprietari e le amministrazioni locali, fare in modo che vengano mantenuti. Non sarà di minor importanza la parte dell’indagine
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Per ulteriori informazioni vi invitiamo a contattare: Martina Piotto, la tesista della Facoltà di Agraria tel. 347.1011367 e-mail:
[email protected]
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che prevede l’intervista ai proprietari e agli anziani del luogo al fine di conoscere la storia di questi alberi padri, l’utilizzo dei loro frutti ed altre informazioni riferite alle antiche varietà frutticole locali. È solo grazie ai preziosi ricordi degli abitanti che molte tradizioni sociali e agricole riferite alle antiche varietà possono diventare patrimonio per le generazioni future. Questa non sarà una semplice e sterile raccolta di dati, ma sarà inserita nel progetto generale che l’Associazione La pimpinella sta portando avanti e che prevede la valorizzazione e la reintroduzione di questi antichi frutti della tradizione trentina, nella ristorazione e sulle nostre tavole, dando anche delle possibili ricadute sul turismo locale. Per condurre il lavoro nel modo più completo ed efficiente, viene quindi gentilmente richiesta la collaborazione di chiunque fosse proprietario o a conoscenza della presenza di alberi oggetto di ricerca. Naturalmente l’avvio del progetto è stato comunicato anche agli assessorati comunali, ai quali si è chiesta una collaborazione per ottenere la maggior diffusione e visibilità possibile. ●
Giorgio Perini, Presidente dell’Associazione La pimpinella tel. 349.6603163 e-mail:
[email protected]
LE NOSTRE FRAZIONI
Prosegue la rubrica dedicata alle numerose frazioni che compongono il Comune di Segonzano. La scelta di riservare una rubrica fissa alle frazioni è stata fatta per dare voce alla storia delle genti di questi luoghi che rappresentano nel loro insieme la struttura portante del Comune. In questo numero diamo spazio alla Frazione di Saletto.
Ricordi di una frazione particolare Censimento Censimento Censimento Popolazione 1971 1981 1991 attuale 151
128
120
135: 68 maschi 67 femmine
Famiglie residenti: 51 Altitudine slm: 650 m
ognuno il suo recinto in legno, con le sue piante aromatiche: salvie, mente, maggi, e soprattutto con gli alveari. Avevo troppa confidenza con quei preziosi insetti e sovente ho guadagnato gonfiori ed altro. Ricordo ancora che si era in tempo di guerra e c’era l’ammasso, per cui molte cose si facevano di notte, per non correre rischi; c’era comunque una generale omertà
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È
Dati relativi alla frazione di Saletto
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difficile scrivere qualcosa su luoghi nei quali non si è vissuto. Solo conoscendo le persone, le vicende e i retroscena di ogni avvenimento, si può essere in grado di dire o non dire cose che riguardano quei luoghi. Saletto è uno di questi. Pur facendo parte delle frazioni centrali del Comune ha caratteristiche geografiche, agricole, etnografiche, socio-economiche, storiche e tradizionali tutte proprie. Parlare di Saletto è impegnativo e delicato. Ognuno può avere la sua opinione al riguardo. Personalmente ho avuto ed ho un bel rapporto con Saletto. I primi ricordi risalgono alla seconda metà degli anni Trenta del secolo scorso quando mi trovavo col cugino Primo. Ci si accordava a scuola e poi nei tempi liberi ero spesso a casa sua, cioè in ogni angolo o portico della frazione in cantine, stalle, fienili, orti. Il ricordo vivo e pungente è proprio quello degli orti ale stale. Belli con
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LE NOSTRE FRAZIONI
che scaricavano le bombe al ponte dei Vodi, con la contraerea e con le schegge dei proiettili che cadevano dal cielo, dei caccia che sorvolavano a bassa quota la valle sparando raffiche di mitraglia contro qualche malcapitato autocarro che si trovava sulle strade. Noi scolari, preparati durante le lezioni i nostri aerei di carta, li lanciavamo dalla Sabionara verso Scancio e qualcuno arrivava fin oltre Saletto se il vento era favorevole e la calibratura dell’aereo perfetta. A scuola poi c’era il parroco don Sperandio che ci diceva di San Pietro col suo librone. Egli segnava i passi
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per poter vivere senza guai. Ci si trovò in una stalla dove venne uccisa, scuoiata e macellata una mucca. Primo ed io, curiosi, non si è perso alcun particolare della complicata operazione; né ci siamo fatti pregare, dopo la mezzanotte, davanti al fumante e profumato piatto di polenta col fegato della mucca, subito messo in padella, in barba alla guerra, alla fame e all’ammasso. Quando passo davanti a quelle porte, oggi non più stalle, rivivo quelle scene, per niente truculente. Dicevo che erano quelli gli anni della seconda guerra mondiale con gli uomini richiamati, con i bombardieri
Il negozio di alimentari
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Altri ricordi più recenti, ugualmente vivi, sono quelli legati all’annuale messa delle rogazioni davanti alla cappella di Saletto con le litanie dei Santi a propiziare una buona stagione su tutto il territorio comunale, ma in particolare sui fertili e bene esposti campi e vigneti di questa frazione. Dopo le preghiere si era invitati in qualche profonda cantina ad assaggiare il vino migliore e a ridere delle trovate sempre argute del Cabo. Era un personaggio per Saletto, specie quando gestiva il forno del pane. Altra persona semplice, gentile e laboriosa era il Gigio tanela che armeggiava con i cavalli dei Ciotini. La sua attività si svolgeva in montagna dalla quale trasportava alla segheria di Scancio i tronchi di larice e di abete. Un mondo oggi scomparso! Chi andava in montagna al Ciaresar o a Peciapian per trascinare a casa col carro a due ruote il fieno profumato della sega da mont, aspettava al mattino il Gigio col suo carro a quattro ruote e con i cavalli, per chiedere un traino fin dove era possibile. Mai egli rifiutava. Si potrebbe continuare perché tante sono le persone gentili e generose di Saletto. Né si può dimenticare Narciso Villotti che fu per tanti anni messo comunale di Segonzano e la sua famiglia ha da sempre in cura la cappella di San Rocco. ELIO ANTONELLI
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stanchi e stentati delle vecchine di Saletto che salivano lungo la ripida strada del Gac’ o passavano davanti al Fo gross per raggiungere la chiesa. Riposavano un po’ sulle curve a larghi e bassi gradini che immettevano finalmente sul piazzaletto antistante la porta maggiore della SS. Trinità. Su quella strada, oggi abbandonata, scorazzavano i piccoli, salivano baldi i giovani, faticavano i vecchi, che più tardi venivano portati a riposare per sempre su l’aperto e arioso colle. Quante scritte ha fatto San Pietro per gli anziani di Saletto! Salire da Saletto alla Villa era sempre faticoso: ripida era la Calcara che veniva da Piazzo. Più ripido il sentiero che dal Ferar saliva lungo la valletta delle Carbonare e arrivava al Giacomozzi. In piedi il sentiero delle Scalette che portava al Peghin. C’era poi la Cavada che veniva dal Castello e arrivava in Venticcia e oltre. Erboso era il sentiero delle Fasce. Ma Saletto era collegato con molte stradine e sentieri: con Teaio, con Val, con Cantilaga attraverso le Tane e con ogni altra zona agricola. Unici mezzi di trasporto erano allora: la gerla e la bigoncia. Preistoria agricola! Con Primo si andava anche lungo il Rio Regnana a bagnare i prati regolando le rogge e a raccogliere legna per fare le carbonare e poi vendere il carbone. Speranze e illusioni.
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Madonna dell’Aiuto
LE NOSTRE FRAZIONI
’L Mario Cabo da Salèt arlare del proprio babbo non è un’impresa facile, volendo mantenere un certo distacco e soprattutto imparzialità. Il Mario Cabo è stato, sicuramente, un personaggio, non solo per la piccola comunità della frazione di Saletto, ma, ritengo, per l’intera comunità di Segonzano. Era nato a Stedro di Segonzano il 22 dicembre 1914 e, sia lui che la sorella Maria (tutt’ora vivente), di due anni più giovane, rimasero orfani di entrambi i genitori nel 1918, a causa della maledetta epidemia chiamata la spagnola. Tale tragedia causò la forzata separazione dei due fratelli: Mario rimase a Segonzano, ospite della famiglia dello zio Evaristo Toller, detto Castelan e la sorella Maria fu accolta da una zia a Ville di Giovo, dove vive tutt’ora. La fortuna, per quei tempi, del Mario Cabo fu quella di andare a fare ’l famei (servo agricolo) presso la famiglia di Albino Menegatti di Saletto, detto Baffo, prima come boscaiolo e poi come pistor (panettiere), evitando così di dover emigrare dal paese come tanti sfortunati compaesani. Praticò tale professione per tutta la vita fino al 31 dicembre 1975, con il successivo passaggio della titolarità del panificio a Tullio Menegatti. Ebbe una vita avventurosa, perché prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale andò volontario in Africa, dove fu arruolato d’ufficio, allo scoppio della guerra, come fante della sussistenza (fece sempre il panettiere ed il cuoco). Fu fatto prigioniero dagli Inglesi nella Cirenaica (attuale Libia) e riportò delle ferite da mitragliatrice ad una gamba, che i medici italiani volevano amputargli. Fortunatamente fu trasferito in Egitto ed i medici egiziani con
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Mario Benedetti
degli impacchi di erbe gli tolsero l’infezione e gli salvarono la gamba. Dall’Egitto fu trasferito in India, colonia inglese, dove rimase per ben tre anni e qui, stufo di subire le angherie dei fascisti nei campi di concentramento, aderì ad una compagnia di resistenza italo-inglese e passò i migliori giorni della sua vita come cuoco presso la mensa degli ufficiali inglesi, arrivando, in vacanza, fino in Tibet. Era bello sentirlo raccontare le sue avventure e ci sarebbe materiale per scrivere un romanzo. Fu l’ultimo militare a ritornare a Segonzano, accolto al suo arrivo (con la corriera) da tutta la comunità.
Il viandante, dopo la visita terapeutica alla cantina del Cabo, ne usciva sempre allegro e rilassato. Una cosa, di cui forse non tutti sono a conoscenza, è stata la sua concreta solidarietà con la povera gente. Lui che da giovane aveva sofferto la fame e la solitudine aveva una grandissima umanità ed a casa sua o in panificio hanno mangiato tutti i personaggi bizzarri e caratteristici della Valle di Cembra, dal Mario Gaggia, al Natale de la Regnana, al Cenci da Spiaz, oltre agli scapoloni da Salet, dal Genio Riccio, al Gigi Cocci e al Tomas Camel ed altri. Molte donne vedove, con figli a carico, mi hanno riferito, alla sua morte, di quante volte avesse riempito gratis la loro sportola (borsa) di pane e di biscotti. Aveva un sacco di figliocci in paese, come riconoscimento ufficiale delle molte volte che aveva prestato dei soldi a famiglie in difficoltà e mai più recuperati. Diceva sempre mia madre Teresa: «’l Mario ’l ghe ne ha sempro dat a tutti e no gh’è mai mancà nient per la so famiglia». Penso che, per chi ha fede, sia il miglior esempio di una vera pratica di vita cristiana. Ho sempre invidiato a mio padre la sua serenità d’animo e la sua allegria contagiosa e non l’ho mai visto offendere nessuno, ma cercare sempre il dialogo con tutti. Nonostante non fosse stato molto entusiasta della sua breve esperienza di amministratore comunale (era stato Vice dell’ex Sindaco Tullio Zancanella), fu comunque molto orgoglioso della mia elezione a Sindaco di Segonzano nel 1985 e volle, con mia disinteressata gioia, pagare il rinfresco aperto a tutti presso il bar del cognato Silvio Pigna. Il Mario Cabo è morto improvvisamente d’infarto il 4 settembre 2001, un martedì mattina, due giorni dopo la sagra de la Madona de l’Aiut, occasione in cui ci eravamo per fortuna ritrovati, in allegria, tutti i familiari. Ringrazio ancora tutti coloro che in quella triste occasione gli hanno tributato, numerosissimi, il giusto omaggio. Commovente è stato il riconoscimento dei ragazzi di Saletto che sulla panca-tavola sotto la pergola dell’Alma Tanela, oltre all’omaggio floreale gli hanno dedicato una dolce poesia. ARMANDO BENEDETTI
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Riprese l’attività di panettiere e nel gennaio del 1948 sposò la Teresa Villotti dei Ciotini, donna grintosa che calmò i bollenti spiriti del Mario Cabo. Nonostante avessero caratteri opposti e, forse proprio per questo, i due, pur con continue scaramucce verbali, spesso provocate ad arte da lui e da me per farci due risate per la sua preventivata brusca reazione, sono andati d’amore e d’accordo per ben 53 anni. Una caratteristica unica del Mario Cabo era la sua contagiosa simpatia e la sua squillante e coinvolgente risata. Riusciva a dialogare con tutti: giovani e vecchi, uomini e soprattutto donne, con le quali aveva un feeling particolare, peraltro, simpaticamente ricambiato (per fortuna che la vispa Teresa non era gelosa). Altra sua dote erano l’ospitalità e la generosità. Nella sua cantina, infatti, è passato sicuramente più di metà del paese. Invitava ogni passante per Saletto ad entrare ed offriva a tutti un bicchiere e più di vino casereccio, accompagnato spesso da un pezzo di pane con luganega e formai.
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LE NOSTRE FRAZIONI
CULTURA
Saletto Aspetti socio-religiosi. ggi Saletto sembra un tutt’uno con Scancio, questa unione iniziò dopo la costruzione della strada provinciale 71 cioè dopo il 1912-13. Quel nuovo tracciato ha modificato anche la rete di strade e sentieri che collegavano Saletto con Stedro e Sabion. In precedenza Saletto era un’unità a sé stante ben distinta. Allora non c’era illuminazione, l’energia elettrica è arrivata verso gli anni ’30, e spostarsi di notte richiedeva l’uso della lanterna a petrolio. Negli ultimi anni dell’800 notevoli erano i problemi di rifornimento idrico; l’acqua del Fos della valletta della Carbonara era inquinata per cui Saletto dovette aggregarsi con Teaio e Sabion per realizzare un nuovo acquedotto, quello del 1910-11. La cosa si era resa urgente in seguito ai gravi problemi di salute che mi-
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La Cappella dedicata a San Rocco
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Alcuni esempi di lanterne utilizzate negli anni ’30
nacciavano la popolazione, come era accaduto nell’estate del 1855 quando Saletto ebbe ben otto morti di colera. Per ottenere dal cielo di essere preservati in avvenire da tale flagello la frazione fece voto di erigere una cappella dedicata a San Rocco. In precedenza vi era un’edicola dedicata a San Benedetto che sorgeva al margine meridionale della frazione. La nuova costruzione si volle al centro dell’abitato. Lo spazio era minimo e la cappelletta, ricordata nel 1864, era piccola. Vi si pose, probabilmente, al centro la bella tela con la Madonna e il Bambino, San Rocco, San Sebastiano, San Benedetto, San Giovanni Battista e un pontefice. L’edificio fu benedetto il 17 agosto 1901 dal curato don Pietro Cristel che vi celebrò la Messa per la prima volta. Nel 1914 il maestro muratore Andrea Valentini predispose uno schizzo per un’aggiunta alla cappella allungandola e prevedendo di conseguenza un grosso e alto muro retrostante. Nonostante l’iniziale entusiasmo, anche a causa dello scoppio della Pri-
ma guerra mondiale, le cose rimasero ferme e solo dopo il 1925 il parroco don Giovanni Battista Chiocchetti sollecitò i responsabili a porvi mano. Tutto si trovava nel più completo abbandono, erano necessari interventi sul pavimento, sulle finestre e sulle pareti. I denari necessari furono pre-
Tela con la Madonna e il Bambino, San Rocco, San Sebastiano, San Benedetto, San Giovanni Battista e un pontefice
La croce scolpita su una pietra infissa nel muro
levati dal patrimonio della cappella che dalle 320 corone austriache era passato a 1200 lire italiane. I nuovi interventi tolsero la tela dal luogo d’onore e vi posero un grande crocifisso ligneo, vi posero ai lati due statue, una di San Rocco col suo cagnolino e in seguito una più recente che rappresenta la Madonna Ausiliatrice. Ultimamente la cappella fu rimessa a nuovo: cambiata la porta d’ingresso, poste nuove finestre istoriate, tinteggiata dentro e fuori. Il tutto a cura del sacerdote don Silvio Mattevi. I nuovi lavori furono benedetti nel gennaio del 1973. Oggi la cappella spicca linda col suo campaniletto al centro del paese ed è tenuta sempre con ogni cura. L’accenno a don Silvio Mattevi, morto nel maggio del 1981 che molti ancora ricordano, porta ad accennare anche agli altri sacerdoti originari di Saletto: il rosminiano don Mansueto Villotti che fu professore a Domodossola e operò a Rovereto, morto nel 1981; il camiliano padre Giuseppe Nardin, morto nel 1974 che fu per 50 anni a servizio dei malati in vari ospedali; suo confratello fu padre Albino Vicenzi morto nel
una pittura sulla parete esterna della sua casa, che rappresenta la Madonna di Lourdes. Padre Camillo è morto nel 1971. Non va dimenticato don Arturo Villotti, rosminiano, morto nel 1998, che ha lasciato una profonda traccia della sua attività culturale in Venezuela. Vivente è padre Cornelio Menegatti, comboniano, che quest’anno ricorda il suo sessantesimo di ordinazione sacerdotale e che, nonostante le sue condizioni di salute, è ancora sul fronte in Etiopia. Una schiera di santi personaggi che fanno onore a Saletto e a Segonzano! Un cenno merita anche l’altra pittura murale che risale al 1944 e rappresenta la Madonna dell’Aiuto; essa testimonia la devozione dei proprietari della casa su cui è stata eseguita. Infine ha sempre destato la mia curiosità la particolare croce scolpita su una pietra infissa nel muro sopra la porta a piano terreno di una casa nella parte alta della frazione. Cosa c’era in quel luogo? Poco sopra vi è il negozio di alimentari che serve egregiamente non solo Saletto, ma anche Teaio e un po’ tutte le frazioni alte del comune.
1982, ricordato, come diceva lui, per le tre vitamine che il Signore gli ha donato: la A., la B., la C. cioè: l’amore, la bontà, la carità. Padre Camillo Simeoni, camilliano, che ha operato prevalentemente in Brasile. A Saletto in ricordo della sua prima Messa è stata eseguita
Madonna di Lourdes
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Crocifisso ligneo con le statue di San Rocco e la Madonna Ausiliatrice
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CULTURA
CULTURA
Saletto nel passato
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Gli archivi locali e provinciali forniscono pochissime notizie su Saletto, se ne troverebbero molte nei regesti dei notai che in passato operarono nel comune, ma quegli atti sono documenti privati che trattano di acquisti, di doti matrimoniali e di testamenti. Per quanto ci interessa si trova che dopo la morte del capitano del Castello di Segonzano Giorgio Kreutzer avvenuta nel 1478, i maggiorenti di Segonzano fecero sentire le loro lamentele al nuovo capitano Bartolomeo Conzin illustrando i gravami che erano stati imposti alla popolazione. Per risolvere la vertenza il nuovo signore riunì una commissione di quattro arbitri che discussero assieme ai maggiorenti di Segonzano. Non ottennero molto, ma poterono esporre le loro ragioni. Tra questi vi erano tre persone di Saletto: Giovanni Stival, Benedetto fu Giovanni e Giovanni de Graun, mentre i rappresentanti di Stedro e Sabion erano Michele Zuech, Martino, figlio del magnifico Bernardo - sartore cioè rammendatore o sarto, Cristoforo, nipote di Martino, Pietro fu Valentini, Leonardo Zanoli e Simone ab Oleo. Qualche anno dopo il 21 febbraio 1531 Matteo Carneval di Pergine, luogotenente di Giovanni Battista a
Prato, che era capitano del castello a nome di Cristoforo Filippo de Liechtenstein, volle verificare i confini della giurisdizione. A tale scopo convocò i sudditi più anziani di Segonzano. Tra questi venne sentito anche “magister Jacobus de Saletto” assieme a Marco Antonio e Francesco figli del fu Martino che a sua volta era figlio del noto Bernardo sarto, che abbiamo visto sopra. Erano queste allora le persone importanti del comune. Altri accenni a Saletto, questa volta assieme alle altre frazioni, si trovano nel 1582 quando i sudditi di Stedro, di Sabion, di Teaio, di Saletto, di Piazzo e di Faver dovevano fare Regola per indicare tre uomini tra i quali il Signore avrebbe scelto il vicario. Saletto è nominato anche nella Regola del 1609 dove si dice che ogni anno in aprile le tre ville di Stedro, Sabion e Saletto dovevano fare Regola per provvedersi un pastore al quale dovevano dare come salario 7 ragnesi. Questi doveva portare al pascolo capre e pecore. Meno piacevole è l’accenno nel 1720 quando vi fu la sollevazione generale per il controllo che il birro del castello doveva fare sulla vendita della grappa. Ne seguì un grande processo e, con altre condanne, furono imposte delle multe al capocomune e ai quattro “soprauomini”, tra questi Valentino Menegatti di Saletto.
Un documento interessante è quello del 1772 nel quale si parla del diritto di “vicinanza” da concedere a Giuseppe Faccenda di Sover, ma abitante a Saletto che possedeva i beni ereditati da Pietro Menegatti. Per essere “vicino” avrebbe dovuto pagare in perpetuo 10 fiorini all’anno e, come regalo alla comunità, doveva far celebrare per essa 10 sante Messe, due in canto e otto basse. Egli saldò il tutto nel 1798 versando 210 fiorini al capocomune. Il ricordo delle guerre francesi del 1796-97 si trovava su una trave di una casa di Saletto dove si leggevano parole inneggianti a Napoleone. Evidentemente lì avevano alloggiato per qualche tempo soldati francesi. La cosa era abbastanza normale e si verificava ogni qual volta stanziassero nel territorio comunale reparti di soldati. Quanto alla manutenzione delle strade, che in passato erano affidate alle singole frazioni, si trova che a Saletto spettavano i tratti verso Sover fino al Campolino, quello da Saletto al ponte delle Tane, quello da Saletto alla Chiesa della SS. Trinità, quello da Saletto verso Teaio fino a Val, e per la montagna quello dalla Madonna dell’Aiuto alla Val delle Carbonare. Nel 1902 il comune, senza Sevignano, contava 1626 abitanti e Saletto 176. A Saletto vi era la sede della levatrice, vi era una Famiglia Cooperativa e un negozio di generi misti con spaccio di tabacco, quello che sarà poi spostato in casa Andrich a Scancio. Da tutto questo si ricava che Saletto ha sempre avuto una particolare importanza nella vita e nelle vicende della nostra comunità.
San Rocco
SEGONZANO
Come detto prima nella nota su Saletto, in passato per spostarsi di notte era necessario l’uso della lanterna. Ma ogni giorno all’apparire
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dell’alba, con le prime luci, sembra che si rinnovi il miracolo della creazione: ogni cosa prende forma, tutto appare nuovo nel fulgore dei primi raggi di sole. Così è stato in passato col diffondersi tra noi della luce della fede, della speranza e della carità portate dal messaggio del Vangelo. Un interprete, tra la miriade di testimoni, di questo rinnovarsi del modo di vivere e di sperare, quasi una lanterna, a rischiarare la disperazione causata dai mali, è stato per noi anche San Rocco. Una miriade di lanterne si sono accese in Valle per rischiarare il buio della disperazione. Ecco così chiese, cappelle, e pitture a venerare questo Santo e a chiederne l’aiuto. San Rocco, a cominciare dal ’400 e fino a tutto l’800, è stato invocato ovunque come soccorritore e come protettore contro le epidemie di peste e di colera, che periodicamente si manifestavano, grave quella del 1630. In Valle il primo ricordo di San Rocco risale alla fine del secolo XIV quando fu eretta a Cembra la prima
senza figli. Rimasto presto orfano, vendette i suoi beni a beneficio dei poveri e partì in pellegrinaggio per Roma. Ad Acquapendente in provincia di Viterbo prestò la sua assistenza ai malati di peste. Passò poi a Cesena e a Roma dove guarì un cardinale che lo presentò al Papa. Dopo tre anni, attraverso Rimini e Novara, arrivò a Piacenza dove lui pure fu colpito dalla peste. Fu assistito dal patrizio Gottardo Pallestrelli. Si diresse quindi verso il nord, ma fu arrestato ad Angera presso il Lago Maggiore dai soldati che lo sospettarono di spionaggio e fu gettato in carcere dove morì dopo cinque anni. Attorno al suo corpo si verificarono subito dei prodigi, così i suoi resti furono sepolti in una chiesa, ma dove oggi si trovino non è certo. Gli italiani dicono che si trovano a Venezia acquistati dai veneziani e portati con gran pompa nella loro città dopo il 1485. In suo onore venne eretta una chiesa e poco discosta aveva sede la confraternita a lui dedicata che si trasformò in seguito nella splendida Scuola di San Rocco, ornata dalle tele del Tintoretto. I francesi dicono invece che Rocco morì a Montpellier dove per qualche tempo rimasero le sue spoglie e quindi trasportate ad Arles dove anche oggi sono oggetto di devozione. Non potevano mancare sue reliquie anche da noi. Infatti, durante la consacrazione della chiesa della SS. Trinità avvenuta il primo settembre 1499, nel loculo dell’altare maggiore furono poste le reliquie dei santi Sisinio, Martiro, Alessandro, quelle di San Biagio e quelle di San Rocco assieme alle “veteres”, cioè alle vecchie, dell’altare precedente. In passato la nostra Valle onorò San Rocco ma anche oggi ogni 16 agosto tutti lo ricordano con gratitudine, con celebrazioni religiose e con feste di popolo. ELIO ANTONELLI
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San Rocco
cappella in suo onore, fu ingrandita nel corso del ’600 con l’aggiunta del poderoso campanile, mentre l’aspetto attuale risale agli interventi del 1838. Ugualmente antica è la cappella eretta nel Castello di Segonzano nel 1467 quando era Capitano Giorgio Kreutzer. La notizia si apprende dal documento conservato nell’archivio della famiglia a Prato dove si parla di indulgenze concesse dal vescovo Prenestense Alano, sotto il pontificato di papa Paolo II, a chi visitava tale cappella. A Ceola altra chiesa dedicata a San Rocco menzionata nel 1471, mentre l’attuale edificio è del 1901. Vi è poi la cappella di Saletto, mentre nella chiesa di Piazzo si ammira l’altare ligneo scolpito e dorato risalente al 1627 che ospita una tela con la Vergine e il Bambino, San Rocco e San Sebastiano. Sempre a Piazzo vi è l’affresco di Valdigiara del 1637 con analogo soggetto, mentre sul soffitto della Chiesa della SS. Trinità è stato dipinto nel 1922 dal frate Nazario Barcatta anche un San Rocco col suo cagnolino presso un lago, forse il Lago Maggiore. A Saletto in particolare è conservata una tela di cm 65x100 che originariamente si trovava nella cappella. Oggi è in cattivo stato di conservazione; è probabile opera di Antonio Zeni di Castello di Fiemme, risalente alla metà del ’600. Vi compare in alto la Beata Vergine col Bambino, sotto al centro San Rocco poi San Sebastiano e San Benedetto in abiti vescovili e sulla sinistra San Giovanni Battista, e in basso un pontefice col libro, mentre la tiara è posata a terra. Ma chi è San Rocco? Poche e poco sicure sono le notizie che lo riguardano. È nato a Montpellier in Francia e la sua vita, secondo gli ultimi studi, si svolse durante le seconda metà del ’300. La sua nascita sarebbe dovuta ad un voto fatto dai suoi genitori desolati per essere
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CULTURA
CULTURA
A scuola di scrittura Un cantiere della Scuola Holden in Valle di Cembra per i giovani tra i 16 e i 25 anni orse vi è capitato di vedere Alessandro Baricco, ospite di Fabio Fazio nella trasmissione Che tempo che fa, in una puntata di aprile. Presentava il suo nuovo libro (“Tre scene da Moby Dick”), ma aveva anche parlato della sua scuola di scrittura che opera ormai da più di 10 anni in Italia. Ne tracciava un bilancio molto positivo, diceva infatti che un’alta percentuale dei giovani che l’hanno frequentata finora ha poi proseguito in questa attività in vari settori, dall’editoria alla cinematografia, ecc. L’Associazione culturale il Volo ha presentato al Tavolo delle politiche giovanili un progetto che prevede di offrire, anche qui in valle, un laboratorio didattico proprio con questa scuola! Il progetto è stato accettato e in autunno partirà un corso per giovani che vogliono cimentarsi in questo particolare ed interessante mondo della scrittura. La Scuola Holden, di cui Alessandro Baricco è preside, opera a Torino dove ha la sua sede, ma organizza corsi e seminari anche in giro per l’Italia. «Quando entri alla Scuola Holden, se alzi lo sguardo, sul soffitto ci trovi un cielo di storie. Sono i nomi di chi, dal 1994, ha tracciato la rotta lungo le terre della narrazione. Due anni di viaggio, per farti il fiato, i muscoli, per iniziare a camminare con le tue gambe. Quel che viene dopo sono storie da raccontare, da scrivere, magari da viverci pure». Il progetto, Cantiere Holden, proposto qui da noi è rivolto ad un massimo di 13 giovani di età compresa tra i 16 e i 25 anni. Il numero limitato di partecipanti consentirà di creare la dimensione giusta per uno scambio profondo e diretto. Il
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Cantiere è molto più di un semplice laboratorio di lettura e scrittura: è uno spazio fisico e ideologico dove imparare, discutere, seguire un percorso formativo per sviluppare nuove idee. Uno spazio in cui al di là delle attività didattiche i ragazzi possono chiacchierare, incontrare altre persone, mettersi alla prova, raccontarsi e raccontare la realtà del territorio in cui vivono. Il laboratorio di scrittura avrà come tema Il nemico. «Rispetto alla dimensione “sociale” dell’intervento, il tema del “nemico” è prezioso perché permette di affrontare trasversalmente temi profondamente attuali come la tolleranza, l’interculturalità e il superamento dei conflitti. Il taglio “narrativo” dell’intervento porta a una riflessione più profonda perché più lenta e indiretta: si arriva a parlare di diversità e discriminazione partendo da un discorso sulle differenze e le analogie tra persona e per-
Soffitto della Scuola Holden
sonaggio, tra racconto e realtà». Il Cantiere prevede tre momenti intensivi realizzabili in altrettanti weekend o in giorni infrasettimanali. Ogni lezione/laboratorio durerà tre ore e potrà essere svolta in orario mattutino o pomeridiano, a seconda delle esigenze dei partecipanti. Si svolgerà in autunno, quindi… se sei un giovane tra i 16 e i 25 anni ed hai voglia di provare quest’esperienza, occhio alla proposta di iscrizione che ti arriverà presto! Intanto puoi comincia-
•«Tutte le volte che torno a casa dopo le mie lezioni alla Holden ho l’impressione di aver imparato qualcosa». Carlo Lucarelli •«Non raccontare mai niente a nessuno…» (Salinger) «Se proprio non puoi farne a meno, passa alla Holden». Lella Costa •«Una scuola come la Holden è un investimento nell’invenzione anziché nel consumo». Gabriele Vacis
CULTURA
re a scrivere, perché entro 15 giorni prima dell’inizio del corso i partecipanti dovranno consegnare un loro elaborato che abbia come tema appunto il nemico. Non ci resta che augurare ai giovani partecipanti un’interessante esperienza che magari ci faremo raccontare nel prossimo numero del notiziario. Scrittori, registi, copywriters, sceneggiatori. Alla Scuola Holden i professionisti vengono a raccontare e insegnare il loro mestiere.
Alla Scuola Holden insegniamo a narrare. Siamo convinti che un romanziere, uno sceneggiatore, un giornalista o un inventore di videogiochi, siano, prima di tutto, narratori. E lo stesso vale per un autore di teatro o un disegnatore di fumetti. Vengono tutti dalla stessa terra: la terra della narrazione. Così cerchiamo di insegnare ai giovani a conoscere quella terra. Viaggiamo, insieme a loro, e ci guardiamo intorno. Ogni tanto ci perdiamo, perché quella è una terra sterminata. ALESSANDRO BARICCO
IVANA FORTAREL
Centro culturale Molin de portegnach Un sacco di nuove idee: aiutaci a riempirlo!
Ora abbiamo bisogno del tuo aiuto! Per realizzare il Centro culturale abbiamo chiesto ed ottenuto un sostanzioso contributo da parte della Provincia Autonoma di Trento, ma una parte, € 170.000,00, è rimasta a carico nostro. A questa cifra dobbiamo aggiungere i costi gestionali per garantire la funzionalità della struttura. Ai gruppi che usufruiranno degli spazi che abbiamo voluto realizzare non vogliamo chiedere contributi onerosi, anche perché molti dei beneficiari saranno giovani. Pertanto abbiamo deciso di lanciare una nuova sfida: trovare presto numerosi benefattori disposti a versare un contributo a nostro favore, aiutandoci a ridurre da subito il peso del mutuo. Faver - località Portegnach - tel. 340.1616952 www.sorgente90.it -
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rare l’idea della necessità di avere uno spazio libero dove proporre non solo le nostre iniziative, ma anche quelle delle altre numerose associazioni presenti sul territorio. Una casa per tutti, dove poter esprimere ognuno le proprie idee, le proprie emozioni, i propri colori. Una sfida intrigante e certamente difficile, ma necessaria. ●
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orgente ’90 è un’associazione culturale che si occupa di sviluppare tematiche, ricerche, dibattiti e occasioni atte al recupero della memoria storica, dello sviluppo sostenibile e della crescita socio-culturale. L’associazione nasce nei primi anni ’90 per iniziativa di tre associazioni radicate sul territorio: Avis, Valle Aperta e Stella Bianca, affiancate da un gruppo di amici della comunità dei frati Cappuccini presenti a Piazzo di Segonzano; nel corso della sua ormai ventennale attività, ha promosso varie iniziative, alcune diventate ormai degli appuntamenti annuali fissi (esempio Radunorock, Camminata sull’Avisio). La mancanza di una sede, dopo una breve esperienza di gestione della casa di Piazzo, ha fatto matu-
SOCIALE SOCIALE
Non dimentichiamoli I Vigili del Fuoco di Segonzano in soccorso nelle zone terremotate dell’Abruzzo, sempre pronti dove c’è bisogno. ome ormai tutti sappiamo, la mattina di lunedì 6 aprile, alle ore 3.32, una violenta scossa di terremoto colpisce l’Abruzzo. L’epicentro viene localizzato a L’Aquila e nei paesi vicini. La situazione sin dalle prime ore appare molto grave e getta nel caos e nella disperazione più totale gli abitanti di quei luoghi. La terra, infatti, dopo un boato inizia a tremare con un’intensità violenta e per un tempo di circa 22 secondi. Alle 7.00 del mattino la Protezione Civile di Trento riceve la richiesta di aiuto, subito fa partire due elicotteri con a bordo le unità cinofile per poter nel più breve tempo possibile localizzare ed estrarre le persone dalle macerie. Nel frattempo bisogna organizzare la colonna mobile che partirà alla volta dell’Abruzzo, composta da vigili del fuoco permanenti e volontari, i N.U.V.O.L.A., forestali e volontari della Croce Rossa. Quando ci troviamo, alle 11.00, alla motorizzazione di Trento per la partenza della colonna, ci rendiamo conto del dispiegamento di mezzi e uomini che in poche ore hanno risposto alla richiesta di aiuto. Si parte, il viaggio è lento e lungo perché con noi ci sono anche numerosi mezzi pesanti che servono per il trasporto di tutto il materiale necessario. Per l’intero tragitto ascoltiamo la radio per capire cosa ci aspetta appena arrivati in quei luoghi. Purtroppo la situazione continua ad evolversi in modo negativo, le vittime continuano a salire ed anche i danni. La terra inoltre continua a tremare rallentando i soccorsi e gettando sempre più nel panico la popolazione locale.
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Quando iniziamo ad intravedere il massiccio del Gran Sasso ci arriva la notizia del nostro impiego a Paganica, vicino a L’Aquila. Quando arriviamo è ormai notte, fortunatamente il temporale che ci ha accompagnato fino alle porte di Paganica si dissolve ed ai nostri occhi si presentano subito le dure immagini di quella povera gente che sta vagando, in cerca di tutto. Chi è in macchina, chi gira ancora per le macerie, chi si dispera. E fa freddo, sempre più freddo. Non abbiamo tempo per capire ancora bene dove siamo, subito bisogna allestire il campo. Noi abbiamo ricevuto l’incarico di raggiungere un piccolo paesino di montagna per controllare lo stato dei danni a persone e cose. Subito si riparte alla volta di Assergi, sono ormai le 2.00 del mattino quando arriviamo. Il paese sembra essere stato toccato solo marginalmente dal sisma, solo poche case vecchie ed il vecchio campanile infatti sono crollati, ma quello che più conta è che lì non vi è stata nessuna vittima. La gente comunque è tutta scappata e si trova nelle zone limitrofe del vecchio borgo, chi in macchina, chi con una coperta sul prato. Sono tutti molto spaventati, anche perché la terra continua a tremare. Alle 4.30 torniamo al campo che stanno continuando a montare, ci riposiamo per qualche ora e la mattina alle 6.30 ci viene comunicato il nostro compito: dobbiamo cercare, dove possibile e su richiesta dei proprietari, di recuperare indumenti, valori od altro dalle case che non sono ancora crollate. Ci viene fornito un elenco con i nominativi ed il numero di cellulare dei proprietari delle abitazioni dove dobbiamo andare a recuperare le cose di primaria impor-
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tanza; abbiamo quindi i primi contatti con le persone che lì hanno davvero perso tutto e quello che ci sorprende è la consapevolezza che c’è in loro di aver sì perso tutto, ma di aver conservato almeno la vita. Tutti infatti ci dicono: «almeno noi siamo vivi». Le abitazioni, soprattutto nel centro storico, sono molto dissestate e tante sono crollate al suolo. Sembra incredibile pensare che solo qualche ora prima le famiglie vivevano in modo del tutto normale. Entriamo di casa in casa e dove ci è possibile recuperiamo indumenti, coperte, vari medicinali e valori. Ci sorprende, entrando nelle abitazioni che magari all’apparenza non hanno subito gravi danni, vedere il disastro che c’è all’interno, mobili rovesciati, tramezze scaraventate a terra. Nel pomeriggio del martedì molte persone sono ancora in pigiama, oltre ad essere molto spaventate non sanno ancora dove andare a mangiare, non hanno con sé niente e leggi nei loro occhi la paura per il futuro. Tutti ci chiedono: «e adesso?». La lista delle persone si allunga sempre di più, ogni nome su quella lista è una persona o nucleo familiare con la sua storia i suoi racconti e le sue angosce. Alle 20.15, mentre stiamo portando fuori degli oggetti da un’abitazione, la terra, dopo un boato, ha iniziato nuovamente a tremare ed in modo più forte del solito, per cinque lunghi secondi. Fortunatamente però non ha fatto vittime, solo ulteriori danni, ma lo spavento è stato grande ed in tutti affiorava il nervosismo per queste continue scosse di assestamento. Maledetto terremoto! Non c’è il tempo per fermarsi, andiamo avanti ancora per molto, le richieste sono tante ed il sapere che anche se con piccoli gesti di aiuto puoi rendere un po’ meno cu-
po quel momento ti dà la forza per continuare. A sera inoltrata, quando le operazioni vengono interrotte, ci troviamo al campo per la cena. Si va a dormire ma davanti ai nostri occhi passa tutta la giornata, i volti e le storie di questa povera gente. La notte la terra trema ancora. Maledetto terremoto. Mercoledì si continua a lavorare, si iniziano a vedere i primi campi con tende e servizi igienici per la popolazione locale, a mezzogiorno ci comunicano che nel pomeriggio si ritorna a casa perché da Trento stanno già partendo uomini e mezzi per darci il cambio. Frettolosamente dobbiamo salutare chi rimane ed incolonnarci per la partenza. Il viaggio che ci attende è lungo ma sicuramente il nostro pensiero è ancora per la gente che lì deve rimanere, quelle persone che non hanno più niente ma sanno trovare la forza per andare avanti, per continuare a sperare di tornare un giorno nelle proprie case con i propri cari. Rientriamo a Trento nella serata di mercoledì, il viaggio di ritorno, molto più veloce perché i mezzi pesanti sono rimasti a Paganica, ci fa tornare ad una normalità che dovrebbe essere per tutti, ma non sicuramente per le persone che sono in quelle zone d’Abruzzo. Nelle nostre menti sentiamo ancora quelle voci che ci chiedono: «…e adesso cosa succederà, chi ci aiuterà? Non è che fra un po’ di tempo vi dimenticherete di noi?». No… no… speriamo proprio di no. ● MARCO SILVESTRI, PAOLO DALLAGIACOMA, ALBINO MENEGATTI Vigili del Fuoco di Segonzano
Club Teniamoci per mano
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anche grazie a questo gruppo che può dare conforto e aiuto e tanto esempio di serenità da parte di chi ce l’ha fatta. Questo esempio si può trasmettere anche ai giovani che non si rendono conto che abusando dell’alcool si rischia fortemente di rovinarsi la vita e che non bevendo più si può essere felici e sereni. Termino questa piccola lettera dicendo che ora sono veramente felice e che anche mio marito è semplicemente più sereno e tranquillo. Saluto tutti e con particolare affetto i miei amici del Club con gli auguri di tanta salute e serenità da parte di una moglie, mamma e nonna. ● BRUNA MARIA
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ono ormai sette anni che ogni lunedì io e mio marito ci ritroviamo assieme al gruppo alcoolisti Teniamoci per mano di Segonzano. In questo gruppo abbiamo trovato amicizia sincera da parte di tutti i partecipanti e come in una famiglia ognuno si preoccupa dell’assenza di qualcuno o dei problemi che può aver avuto durante la settimana trascorsa. Partecipare al Club e uscire dal vizio dell’alcool, per mio marito come per tanti altri, ha richiesto un grosso impegno di costanza nel partecipare alle riunioni settimanali ed impiego di tanta forza di volontà per non ricadere nel vizio, però è stato possibile trovare la forza di uscire
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Una vita più serena: la testimonianza di Bruna Maria.
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I nostri missionari a nostra comunità è orgogliosa dei propri cittadini che si distinguono nello studio, nella professione, nello sport, nell’arte, nella ricerca storica ed in altri settori, ma è anche orgogliosa di coloro che ogni giorno, in varie zone del mondo, operano con sacrificio per aiutare i più deboli ed i più poveri. Questi cittadini sono i nostri missionari. Lontani dal paese, con coraggio lottano ogni giorno per affermare i principi di libertà, solidarietà e giustizia che sono fondamento della democrazia e di ogni pacifica convivenza fra identità diverse. La nostra comunità è fiera di loro ed è convinta che la loro testimonianza di vita sia preziosa anche per le nuove generazioni, per aiutarle a superare gli interessi e gli individualismi della nostra attuale società consumistica e ad impegnarsi con responsabilità per un mondo migliore, in cui ogni persona, di ogni razza e religione, si senta amata e rispettata. Mentre ricordiamo con ammirazione ed affetto Padre Arcangelo Petri, che ci ha lasciato dopo un’eroica vita spesa in Africa, salutiamo Padre Mario Benedetti, che nono-
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stante le recenti drammatiche esperienze vissute, in quell’Africa ancor oggi teatro di lotte e miseria ci è voluto tornare, e salutiamo Padre Donato Benedetti che proprio in questi giorni dopo un periodo di studi ritorna “finalmente” nel suo amato Togo; salutiamo poi ancora tutti gli altri nostri concittadini missionari sparsi nelle varie parti del mondo. Sappiamo che l’Assessorato alla convivenza e alla solidarietà internazionale della nostra Provincia, in collaborazione con il Centro missionario, ha invitato a fine settembre tutti i missionari trentini che lavorano in Africa a ritrovarsi qui in Trentino per confrontarsi su importanti tematiche con cui sono chiamati a rapportarsi ogni giorno e per poter far conoscere meglio a noi la realtà in cui operano. Ci si augura di poter accogliere per l’occasione tutti i nostri cittadini missionari in Africa per esprimere loro amicizia e solidarietà. ●
Padre Arcangelo Petri 11.11.1924 - 27.03.2009 Grazie padre Arcangelo per la tua testimonianza di eroismo umano e cristiano.
uando l’auto funebre proveniente da Milano depose la bara con il corpo di padre Arcangelo davanti alla Chiesa della SS. Trinità di Segonzano, alla fine del mese di marzo scorso, sembrò chiudersi il cerchio di una storia che era cominciata moltissimi anni prima. Eravamo un po’ tutti presi da una sensazione indefinibile, poiché si sapeva, si percepiva che in quella bara era racchiusa una vita, una storia che rasentava l’eroismo. Eroismo umano e cristiano. Non usiamo spesso questo termine, giustamente, un po’ perché è carico di retorica e un po’ perché l’orizzonte dei grandi ideali sembra ormai sfumato nelle foschie di un sopravvivere forse troppo neutro. Il coro parrocchiale accolse l’entrata del corpo di Padre Arcangelo sotto le volte di quella chiesa dove lui era nato al battesimo ottantacinque anni prima. Ma chi conosce l’Africa sentiva, al di là di quel nostro canto mesto, tutto
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Padre Arcangelo Petri al Santuario della Madonna dell’Aiuto
GIORGIO MATTEVI Sindaco
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L’Africa si stava, poco a poco, affrancando dal colonialismo; era un continente che aveva conosciuto lo sfruttamento economico in una parvenza di ordine sociale, orientato al buon funzionamento delle politiche delle madrepatrie. Le colonie erano i “giardini fuoriporta” di un’Europa che aveva appena conosciuto la Seconda guerra mondiale. Di lì a pochi anni tutta l’Africa si sarebbe liberata dalla colonizzazione in una situazione del tutto improvvisata, senza metodo. Il Sudan si trovava diviso nel suo immenso territorio tra il nord arabo e il sud che aveva tradizioni e culture animiste, in piccola parte cristiane. I missionari si trovavano tra l’incudine e il martello e pochi anni dopo, nel ’64, furono espulsi in massa dal Paese. Ai dirigenti arabi la missione dava fastidio perché oscurava la loro politica di islamizzazione. Padre Arcangelo si trovò espulso con tutti i missionari dopo pochi anni dall’inizio della sua missione. Fu uno shock difficilissimo da superare e qualcuno non se la sentì di ritornare. Lui pas-
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Padre Arcangelo con la grande “lusèrdola” che mangiava le uova del pollaio della missione
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il pianto sincero e disperato di interi popoli di quel Sudan e di quell’Uganda che sommavano, alle loro sofferenze, quella della perdita di un Padre. Si potevano udire, per chi ascoltava con il cuore, i suoni dei tamburi che singhiozzavano il suo nome, che ormai lo definivano “antenato”. Quando Daniele Comboni morì nell’ottobre del 1881, la voce dei tamburi sudanesi trasmise la notizia: «È morto il Mutri-es-Sudan». Comboni è il Padre della Nigrizia. E Arcangelo, come Daniele è, e rimarrà, uno dei Padri più memorabili di quella parte di Africa che Koffi Annan due anni fa aveva definito all’ONU, «la parte più intollerabilmente miserabile dell’umanità intera». Arcangelo era partito da Segonzano settantacinque anni fa. Aveva conosciuto i missionari comboniani al Santuario della Madonna dell’Aiuto dove passavano tradizionalmente le vacanze con i loro studenti. Arcangelo era conosciuto in paese per la sua grande energia vitale che lo portava a sembrare un inguaribile piccolo anarchico. Le autorità parlavano di lui, sapevano che non amava particolarmente l’ordine costituito. Aveva la stoffa di un leader, di un capo. Trascinava dietro di sé i suoi compagni di giochi nei boschi del Venticcia e dichiarava di voler andare a caccia nei paesaggi africani. Tirava di fionda fin da allora, e mirando al “Capelon dal Dos” vedeva l’elefante da abbattere. Chissà forse in Africa, guardando l’elefante inseguito nelle sue cacce, il suo pensiero si sarà rivolto alle sue fantasie di bambino irrequieto a Segonzano. Da ragazzo quindi Arcangelo insegue il Sogno, ma si prepara con metodo, studia seriamente nei vari seminari, mitiga la sua irruenza sui libri. Ciò lo aiuterà molto in missione per capire la complessità delle culture che avrebbe poi incontrato attraverso il filtro dello studio. Era un raffinato osservatore, curioso e intelligente, gli interessavano i dettagli e aveva una grande predisposizione per la concretezza. A Firenze nel ’44 fece i primi voti religiosi in un clima da catastrofe sociale, eravamo verso la fine della guerra. Forse quelle esperienze drammatiche gli temprarono i nervi per tutti gli anni che successivamente passò a fianco di gente che doveva subire l’insulto della violenza più impensabile. Viene ordinato sacerdote il 3 giugno del 1950, ma deve aspettare tre anni in Italia prima di partire. Poi finalmente arriva in Sud Sudan, nella missione di Cukudum fra i Dinka, nel ’53. «Mi sono trovato subito molto bene. Naturalmente era una missione piuttosto faticosa, perché tutti i safari bisognava farli a piedi. Per il safari più breve bisognava fare come minimo quattro o cinque ore di viaggio. Però era un servizio che dava molta soddisfazione, perché si veniva in contatto con le famiglie. Si passava di villaggio in villaggio. Dove c’era una cappella ci si fermava non meno di una settimana. La popolazione rispondeva molto bene. Posso dire che in quegli undici anni c’è stato un grande cambiamento: all’inizio eravamo pochi cristiani, ma quando sono partito i cristiani erano quasi 15.000».
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’79, mentre seguirono fino all’86 continui colpi di stato che gettarono la popolazione in una prostrazione inimmaginabile. In quegli anni padre Arcangelo si mise al servizio della gente con un’energia, una fede, una forza che lascia solo spazio al termine usato sopra: eroismo. Si spostava ogni giorno rischiando letteralmente la vita, ogni minuto di vita era un motivo di ringraziamento alla Provvidenza. Padre Giuseppe Filippi, Provinciale dell’Uganda, parlando di padre Arcangelo dice: «II carattere indomito, la chiarezza nelle decisioni e il coraggio nell’affrontare situazioni di crisi, gli guadagnarono il rispetto anche dei guerrieri karimojong. Fu più volte fermato dai guerrieri jie, ma senza tragiche conseguenze perché sapeva come sfidarli e, in un certo senso, tener loro testa». Nel 1981 divenne Vicario Generale della Diocesi di Moroto, essendo ancora incaricato del seminario diocesano. Fu un periodo di grande lavoro nel cuore della Chiesa locale, in un clima di continue tensioni. Gli assalti alle missioni e al seminario, i continui viaggi nell’insicurezza su strade proibitive minarono la sua salute: si formarono delle calcificazioni alla colonna vertebrale e alle vertebre del collo che gli causarono da allora in avanti difficoltà di movimento e continui dolori a cui le terapie non potevano dare risultati apprezzabili. Questi dolori lo accompagneranno per tutta la vita, come un continuo Calvario. Lavorando al nord del Karamoja, nell’87 diceva in un’intervista: «Non c’è nessun negozio in questa zona, abitata da circa 15.000 persone, per cui da Kotido portiamo alla gente sale, sapone, materiale scolastico (ci sono circa 2500 alunni). Abbiamo pensato di farlo finché non ci sarà qualche altra soluzione. Però cerchiamo di non limitarci a questo: con la catechesi aiutiamo i fedeli a risco-
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sò direttamente in Uganda per continuare il suo lavoro, accanto ad un vescovo trentino, mons. Sisto Mazzoldi di Nago. Si trovarono insieme in una regione delle più difficili da gestire, il Karamoja. In un clima quasi desertico, i pastori seminomadi karimojong erano i detentori di una cultura durissima, dove l’allevamento di bovini formava il centro dei loro interessi vitali. La razzia formava la spina dorsale della loro economia. Padre Arcangelo, in quest’ambiente indecifrabile per noi europei, dimostrò tutta la sua capacità di adattamento come missionario sereno, energico, intelligente e preveggente. Passò diversi anni nei campi profughi che raccoglievano i sudanesi sfuggiti alla guerra civile del vicino Sudan e lui si ritrovò ancora tra la sua gente, profugo tra i profughi, solidarizzando con loro in tutto e per tutto. Nel ’71, in seguito al trattato di pace tra il nord e il sud Sudan, i campi profughi furono chiusi e padre Arcangelo si ritrovò a lavorare a tempo pieno con i karimojong. Nel sud del Karamoja stanziavano vari gruppi di pastori che erano in difficoltà a causa delle continue razzie che impedivano loro di rifarsi una vita normale. Padre Arcangelo organizzò un cambiamento di tipo agricolo per dare una possibilità di sopravvivenza a questa gente impoverita sotto tutti gli aspetti. Furono anni difficilissimi: le lance delle razzie tradizionali erano ormai state sostituite dai Kalashnikov, si instaurò un clima di violenza continua, strutturale, che devastava intere regioni del nord Uganda. Il dittatore Amin cacciò dal Paese tutti gli indiani che erano stati per decenni la colonna vertebrale dell’economia ugandese, peggiorando la situazione e dando il via a una follia politica che non ha trovato, fino ad oggi, nemmeno un barlume di pace, di normalità. Il Paese crollò definitivamente dopo la caduta di Amin, nel
Padre Arcangelo Petri a Milano nel giorno del suo ultimo compleanno con Agnese e Silvio
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prire il Vangelo e nella Chiesa le vie del perdono e della tolleranza e a comprendere gli errori commessi. Più che un centro di attività assistenziale, vorremmo che la missione fosse il centro di una grande famiglia che cerca di vivere nella solidarietà». Nei primi anni Novanta si ritrovò con un problema di salute che gli tolse la voce. Fu una prova che gli costò molto, perché si vedeva in qualche modo limitato nell’esercizio della pastorale. L’uomo della Parola, colui che si era attrezzato con impegno a parlare le lingue della sua gente ora si vedeva ancora più povero di fronte a questa incapacità. Poco a poco si ritrovò a parlare, seppur con difficoltà, e grazie agli sforzi della sua volontà che non lo lasciò mai, fino alla fine. Lavorò ancora nella sua missione davanti alla vecchiaia che avanzava e che tuttavia non sapeva rubargli il sorriso, lo sguardo franco, la sua arguzia e la sua intelligenza. Conobbe altre missioni, e davanti a ogni cambiamento diceva: «Il missionario è come un karimojong, seminomade». C’era tanto bisogno di lui che alle volte aveva l’impressione di fare da “tappabuchi”: invece era una persona a suo modo indispensabile un po’ dappertutto, in un ambiente di crisi continua, e affrontò sempre il suo lavoro con libertà di cuore e con amore per la sua gente. All’inizio del nuovo millennio padre Arcangelo si ritrovò a fare i conti con una salute che gli fece pagare tutti gli sforzi, le tensioni, il lavoro accumulati in quasi mezzo secolo di missione. Quando i medici gli prospettano cure definitive in Italia risponde: «Me lo aspettavo, perché un ritorno in missione è materialmente impossibile». Dietro queste semplici parole c’era il dramma di un uomo che doveva abbandonare la sua terra tanto amata e per cui
aveva dato la vita e i suoi sogni. Nelle nebbie della periferia di Milano, dove era ricoverato nella casa dei missionari comboniani, il suo cuore batteva per la sua Uganda. Gli facevano compagnia i sui anziani confratelli che come lui avevano dedicato la vita per i più poveri dei poveri. Dopo aver saputo della morte del padre Arcangelo il padre provinciale dell’Uganda, padre Filippi, scriveva: «Ora il suo cuore, che ha vissuto intensamente e solo per la missione, ha ceduto e il Signore lo ha accolto nel suo Regno, dopo una vita spesa come cacciatore di anime». A noi di Segonzano rimane il suo ricordo e la sua testimonianza: padre Arcangelo è sempre stato una voce dolce, ma suona anche assoluta e ferma di fronte alle nostre scelte. Lui ha portato il meglio della nostra comunità di Segonzano nei paesi più poveri e ci ha rappresentati in maniera, ripetiamolo ancora, eroica. In Africa gli antenati non si allontanano mai dal villaggio natale, e lui ormai è un nostro antenato: ci piace immaginarlo vicino a noi, magari assiso sul Pizzo Comboni, in alto, a guardare la nostra terra con il suo sguardo in tiro, la pipa africana in bocca, discorrendo con gli altri missionari che ci hanno lasciato, i padri Vittorio e Luigi Ruggera e la piccola folla di donne e uomini, operaie e operai del Regno, gente di Segonzano, umili e forti in giro per il mondo. Noi vorremmo guardare lassù, in alto, verso quella croce dove sono loro, per poter attingere da loro forza e coraggio, luce per le nostre scelte e per poter dare ai nostri figli, figlie, nipoti l’eredità della testimonianza di padre Arcangelo e degli altri missionari, nostri “antenati” nella fede. Non possiamo, non vogliamo deluderli. Grazie, padre Arcangelo. ● PADRE DONATO BENEDETTI
Padre Mario Benedetti e Erode c’è ancora. E ci sono ancora gli innocenti. Per questo torno in Africa, dalla mia gente, da questi innocenti». Padre Mario Benedetti, missionario di Segonzano, non lo fermi. Non sono riusciti a fermarlo i suoi familiari. A 72 anni, il padre comboniano torna in Africa. Lo abbiamo raggiunto al telefono cellulare. «Vado dalla mia comunità – racconta –. Sono persone del Congo, costrette a lasciare il Paese per cercare ospitalità altrove. Oggi sono nei campi profughi del Sud Sudan e negli accampamenti esterni». Padre Benedetti sa di andare a rischiare la vita. In Africa ha un “conto in sospeso”. Nel dicembre 2007 era stato
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«Vado dalla mia comunità».
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Padre Mario al Centro Missionario di Trento il marzo scorso
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TESTIMONIANZE
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sequestrato nella sua missione di Duru, nel Nord-est del Congo: sotto la minaccia dei Kalashnikov per sei ore, assieme a tre padri e quattro consorelle. Nel settembre dello scorso anno, dopo l’ennesimo attacco – dopo qualche giorno trascorso nella foresta assieme alla sua gente – il missionario trentino era stato costretto alla fuga. «Volevo evitare qualsiasi tipo di rappresaglia. Quelli non scherzano: i guerriglieri avevano ucciso a colpi di mannaia un uomo che aveva aiutato un giovane, ex dell’“Esercito di resistenza del Signore” (Lra). Un altro non è stato più trovato. Il giorno dell’assalto alla missione avevano ucciso venti persone». I “macellai” – così vengono chiamati i guerriglieri del Lra – hanno continuato a mettere a ferro e fuoco case e scuole, arruolando decine di bambini (dai 10 ai 14 anni). Il leader Coni è ancora a piede libero. Non lo hanno fermato i bombardamenti del suo quartier generale, nel parco della Garamba. «È stato avvisato in tempo e così non è stato trovato dai militari ugandesi, sudanesi e congolesi. Quando George W. Bush era ancora presidente, gli Usa avevano mandato 20 esperti per acciuffarlo». Incursioni inutili. Lui e i suoi uomini sono sempre riusciti a scappare. «A qualcuno fa troppo comodo che ci siano lui e i suo guerriglieri. Ci sono ragioni economiche». Come dire: un governo debole, sempre sotto minaccia, è più controllabile. Padre Mario Benedetti, sulle cui spalle ci sono 37 anni di missione in Africa, ha sentito il vescovo della diocesi di Jambio Tombora. «È contento per il mio arrivo. Poi bisognerà decidere che cosa fare. Cercherò la mia gente, fuggita in Sud Sudan. E poi si devono aiutare tutti gli altri. Ci sono due campi profughi, uno da 4500 posti e l’altro da 3000, allestiti dall’Onu. Ma le condizioni igieniche e di vita non sono certo buone. Tante persone si sono rifiutate di entrare in quelle strutture. Credo che abbiano costruito delle capanne all’esterno». Terzo di quattro figli, a 13 anni decise che la sua vita era il Continente Nero. Nei giorni scorsi i fratelli e i familiari che abitano a Segonzano e a Bergamo hanno provato, senza successo, a dissuaderlo: «Mi hanno detto che
In missione, in visita alla sua gente
andare giù è troppo pericoloso, che ormai sono anziano e che non dovrei mettermi in certe situazioni. Io dico che è giusto andare, che è giusto dare finché si ha la possibilità di dare». Sabato è partito da Bruxelles. Dopo gli scali in Rwanda e Uganda, con un piccolo aereo dei missionari protestanti, raggiungerà il territorio di Jambio. «Non so ancora come mi organizzerò. Vedremo – dice lui, tranquillo –. A 30 chilometri da Jambio, ci sono delle suore comboniane. Dovrò procurarmi un mezzo per muovermi. Le auto costano troppo. Credo che mi procurerò una motocicletta, per percorrere quelle strade». Padre Benedetti, perché torna ancora in Africa? Non ha paura? «Ho ormai questa idea da realizzare. Penso di potere essere di aiuto. È anche un modo per raccontare la sofferenza di questa gente, di queste persone che non hanno alcuna colpa. I miei superiori in Congo mi hanno detto che facciamo un esperimento: mi lasciano stare là per un anno. Poi si vedrà». Allora ci rivedremo in Trentino l’anno prossimo? «Forse torno prima. In settembre l’arcidiocesi di Trento e la Provincia organizzeranno un incontro di cinque giorni con i 116 missionari attivi in Africa. Spero di tornare, anche per potere raccogliere fondi. C’è bisogno di aiuti concreti. Non sono ancora arrivato a destinazione e mi rendo conto che sto andando là a mani vuote». ● ANDREA TOMASI
Con Padre Arcangelo al Santuario della Madonna dell’Aiuto
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Tratto da “l’Adige” 13/05/2009
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Scuola dell’Infanzia
ciuf!!! ciuf!!! sono in arrivo nuove notizie l rapporto scuola-famiglia trova nella documentazione delle esperienze del bambino un ponte concreto di comunicazione. Le attività che il bambino svolge a scuola sono numerose: in esse egli mette in gioco il proprio modo di apprendere, di stabilire rapporti con gli altri bambini e di fare. La documentazione per la famiglia dunque ha un duplice canale: da una parte c’è il racconto diretto fatto dal bambino dell’esperienza vissuta a scuola, supportato dal materiale da lui prodotto; dall’altra ci sono le insegnanti che spiegano le scelte di questo percorso. Nasce l’idea del giornalino della scuola. L’uscita periodica comunica alle famiglie notizie dalle sezioni, dai vari gruppi di intersezione, del posticipo e l’attività del laboratorio linguistico. Nel giornalino vi è anche uno spazio riservato alle frasi più significative pronunciate dai bambini durante le varie attività ed uno spazio è lasciato agli interventi dei genitori. Il giornalino sostituisce il quaderno “Comunichiamo” che per alcuni anni ha fatto da ponte tra scuola e famiglia. ●
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Scuola Primaria
Progetto “Pace e Solidarietà”
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Congresso dei ragazzi alla campana di Rovereto.
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SCUOLE
Non dimenticateci!
ell’ambito del progetto “Pace e Solidarietà”, che vede coinvolte tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo di Cembra, noi sessantanove alunni delle classi III A, III B, IV e V con cinque nostri insegnanti abbiamo partecipato al Congresso dei ragazzi alla campana di Rovereto. Venerdì 8 maggio abbiamo vissuto una mattinata di intense emozioni partecipando ad una drammatizzazione di pace, ascoltando canti di pace, condividendo pensieri di pace e ammirando disegni di pace… il tutto nel parco del Colle di Miravalle di Rovereto. Il momento più significativo è stato la lettura del messaggio per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che bene esprime il desiderio di pace dei 1200 ragazzi presenti al Congresso: «Gli occhi dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze non si chiuderanno sull’ingiustizia, l’odio, la violenza, non staranno solo a guardare, osserveranno ciò che i grandi fanno, cercheranno nelle cose di tutti i giorni esempi da dare e da seguire. Le mani dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze innaffieranno semi di pace: un abbraccio, un sorriso, un aiuto. Apriranno le menti per imparare dal passato, impasteranno ricette di futuro, apriranno cantieri di speranza, modelleranno la pace: il mondo è uno solo ed è nelle nostre mani». ●
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La lettera che i ragazzi della Scuola Primaria hanno scritto ai Vigili del Fuoco per ringraziarli del racconto della loro esperienza con i terremotati di Paganica
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SCUOLE
enerdì 24 aprile due volontari dei Vigili del Fuoco, Marco Silvestri e Paolo Dallagiacoma, hanno raccolto il nostro invito e sono venuti a scuola per raccontarci la loro esperienza di soccorso agli abitanti di Paganica (Abruzzo), poche ore dopo che il terremoto aveva cancellato quel paese. Abbiamo apprezzato molto la sensibilità con cui ci hanno descritto la situazione e con cui hanno selezionato le diapositive proiettate allo scopo di informarci correttamente. Nelle loro parole abbiamo sentito il dolore per quella gente che ha perso tanto, il desiderio di sostenerla
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e incoraggiarla, abbiamo sentito la loro voglia di fare qualcosa di utile e costruttivo ed abbiamo anche sentito il loro desiderio di ritornare laggiù nonostante la paura vissuta nell’essersi trovati in pericolo durante una delle numerose scosse di assestamento. Si sono congedati lasciandoci il messaggio che la popolazione dei centri colpiti ha affidato loro: «Non dimenticateci!». Nella pagina precedente c’è la lettera con cui li ringraziamo per essere venuti a scuola, ma specialmente per averci dato un importante esempio di solidarietà. ●
Scuola media di Segonzano
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2009 durante le ore di italiano, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere ed ospitare nella nostra classe la dottoressa Patrizia Cogo. Quest’incontro è stato molto interessante e piacevole perché la dottoressa Patrizia ci ha portato e consegnato varie copie di moduli, tra i quali una raccomandata con ricevuta di ritorno, un telegramma, un vaglia postale, una distinta di versamento ed altri moduli, cha abbiamo compilato personalmente. La signora Cogo ci ha spiegato anche quanto è importante il codice di avviamento postale (Cap) e il significato dei suoi vari numeri. Inoltre ci ha portato a conoscenza dei vari servizi che la posta ci offre (che in verità sono tanti!). È stato un colloquio piacevole e molto istruttivo grazie soprattutto alle spiegazioni molto chiare e alla disponibilità della dottoressa Patrizia Cogo. Abbiamo trascorso due ore di lezione diverse dal solito ma ne è valsa la pena, perché le cose che ci sono state spiegate potranno esserci utili non solo in futuro, ma principalmente nella quotidianità. Noi classe II B vogliamo cogliere l’occasione (attraverso la rivista) per ringraziare pubblicamente la dottoressa Patrizia Cogo augurandoci di rincontrarla in futuro per ulteriori spiegazioni! ● CLASSE II B
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SEGONZANO
oi, studenti della classe II B della Scuola media di Segonzano, quest’anno come unità di apprendimento abbiamo trattato “la lettera”. È un tema molto importante, perché ci accompagnerà fino in terza media e oltre. A scopo di farci approfondire l’argomento la nostra professoressa Gaetana Giannone (insegnante di lettere) ha pensato bene di invitare a scuola un responsabile del servizio Poste Italiane. Grazie al coordinatore di plesso, Antonio de Rose, che ci ha dato tutti i permessi necessari, il giorno 17 marzo
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
Incontro con le Poste Italiane
SCUOLE
Incontro con il barone a Prato e la sua nobile famiglia
Con il barone a Prato nei pressi del Castello
oi ragazzi delle seconde abbiamo pensato con i nostri professori di realizzare un progetto, promosso dal comune di Segonzano unitamente all’Istituto comprensivo di Cembra, sulla nobile famiglia a Prato. Per vedere e conoscere meglio con i nostri occhi la storia che i libri ci raccontano e condividere con altri questo spaccato di realtà storica locale. Le prime informazioni le abbiamo raccolte grazie all’intervista fatta a scuola al barone Cristoforo a Prato, il quale ci ha raccontato che questa famiglia non è originaria del TrentinoAlto Adige ma della Lombardia, della Val Sassina. Quando, nel 1535 circa, Antonio a Prato arrivò a Segonzano, acquistò il castello per diciottomila fiorini; esso fu costruito nel 1516 dalla famiglia Scancio per controllare il passaggio di merci, persone… Per approfondire il nostro percorso siamo partiti da scuola una mattina e ci siamo incamminati attraverso il paese verso il castello. Una volta arrivati ci siamo trovati con Cristoforo Incontro a scuola con il barone a Prato
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a Prato e abbiamo visitato la parte restante del castello: la torre quadrangolare di difesa per colpire e difendersi, le prigioni e antichi archi che ospitavano le stalle. Sul finire del Settecento anche il Trentino fu sconvolto dalle truppe francesi di Napoleone con battaglie frequenti tra le quali, la più dolorosa, provocò un incendio al castello che così fu distrutto. Questo periodo per la Val di Cembra fu davvero molto difficile. Dopo aver visitato i resti del castello siamo andati alla cappella di Sant’Antonio dove sono ancora presenti sul muro esterno gli otto spari della battaglia napoleonica. Poi siamo andati a casa del barone dove ci ha mostrato l’archivio di famiglia, le sale e i ritratti dei suoi antenati. Abbiamo anche visitato la cantina dove il cugino Paolo a Prato si occupa del vino, attività di famiglia. Infine abbiamo pranzato con il barone e la moglie. A nostro parere questa esperienza è stata molto costruttiva perché ci ha fatto conoscere realmente come era la vita nel castello, i suoi pro e i suoi contro, e chi ci abitava. Tutto questo lo ha fatto diventare un luogo prezioso per noi, perché crediamo che molte volte abbiamo vicino dei posti meravigliosi di cui sottovalutiamo il valore. Alla fine del percorso abbiamo realizzato un video. ●
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CLASSE II A
TURISMO
Il Villaggio Turistico Naturale Da giugno a settembre il programma “Scopri quanto ti vogliamo bene” propone appuntamenti per una vacanza speciale.
ull’Altopiano di Piné e in Valle di Cembra, da giugno a settembre, per 12 settimane, oltre 300 iniziative, 28 a settimana di cui almeno 3 gratuite. Questo è il programma “Scopri quanto ti vogliamo bene”, che dal 22 giugno al 13 settembre 2009 propone un calendario, a cadenza settimanale, fitto di iniziative, rivolte sia alla famiglia che all’ospite individuale o al gruppo di amici… Almeno un’iniziativa gratuita al giorno rivolta ai bambini. Una sorta di “villaggio turistico naturale”, dove mattina, pomeriggio e sera l’ospite può liberamente scegliere da un menù di attività, per grandi e piccoli, dallo sport alla cultura, dall’arte alla musica, costruendo da sé la propria vacanza come si fa al tavolo di un ristorante con i piatti della casa. Le attività de “La settimana ideale” sono a tema e organizzate giornalmente dal lunedì alla domenica. Accanto alla calendarizzazione, punto di forza dell’attività esti-
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NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
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va fruibile da tutti gli ospiti dell’ambito, grande risalto sarà dato anche agli eventi, agli appuntamenti che rappresentano il fiore all’occhiello del calendario 2009 per le potenzialità turistiche legate alle tradizioni culturali, al paesaggio viticolo e all’enogastronomia. Ecco quindi CembraMusica Gospel & Spiritual dal 2 al 4 luglio, la Mostra di Cembra - rassegna dei Müller Thurgau dell’Arco Alpino in programma dall’1 al 5 luglio, il Palio Raglio di Cembra il 9 agosto, il Convegno internazionale sul Sentiero Europeo E5, dal 5 al 13 settembre a Grumes, la 52a Festa dell’Uva di Verla di Giovo dal 25 al 27 settembre, ed altri importanti appuntamenti cui l’Azienda per il Turismo partecipa nell’intento di valorizzare il prodotto turistico locale e la grande forza associazionistica del territorio. Per consultare il programma de “La settimana ideale” e degli eventi 2009 clicca su www.visitpinecembra.it. ●
[foto P. Borsato]
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TURISMO
Pop Rock e Sole Nero Castello di Segonzano sabato 25 luglio ore 18.00 Azienda per il Turismo Altopiano di Piné e Valle di Cembra, nell’ambito di Piné Musica 2009, con la direzione artistica di Antonella Costa presenta, Pop Rock e Sole Nero al Castello di Segonzano, sabato 25 luglio 2009, ore 18.00 con ingresso libero (in caso di maltempo il concerto avrà luogo in struttura coperta adiacente). Il programma è dedicato al repertorio musicale del pop rock angloamericano tra gli anni ’60 e gli anni ’80 proposto con arrangiamenti originali per voce jazz e gruppo elettroacustico; i brani musicali sono intervallati da letture dedicate ad Albrecht Dürer e alla tematica del Sole Nero. Si è infatti riportato un brano del romanzo Aurelia, singolare viaggio negli abissi della perdita della ragione scritto dal poeta maledetto francese Gérard De Nerval, nel quale si fa esplicitamente menzione dell’incisione Melancolia I (1514) del Dürer. La medesima opera, sulle orme del saggio Il sole nero dei poeti di Maria Luisa Belleli, edito da Sciascia nel lontano 1975, ha fatto da spunto per
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un collage di brani poetici tutti devoti al “sole nero” di Dürer: un frammento di Théophile Gautier, uno da El Desdichado, il sonetto che apre la silloge Les Chimères ancora di Gérard de Nerval, entrambi incastonati in alcuni versi immortali di Pablo Neruda: «Bimba bruna e flessuosa». Due omaggi sono resi poi al Dürer incisore. Il primo è un episodio tratto da La Nave dei Folli, il poemetto a intento didascalico-moralistico vergato dall’umanista Sebastian Brant e illustrato dal medesimo Dürer. L’altro è uno stralcio dal Matrimonio del cielo e dell’Inferno di William Blake, il poeta-incisore preromantico inglese che meglio ha raccolto e reiterato l’esperienza artistica del Dürer incisore e che ha in comune con lui l’interesse per la Bibbia visionaria dell’Apocalisse di San Giovanni, che entrambi illustrarono. Nelle pieghe dell’Albrecht Dürer più legato alla cultura italiana ci conduce invece un testo celeberrimo di Francesco Petrarca: «Di pensier in pensier di monte in monte». ●
Gruppo Caronte Voce Piergiorgio Pardo Violino Alberto Martinelli Violoncello Gabriele Miglioli Arpa Elena Trovato Pianoforte Luigi Signori Progettazione Ricky Perlotti
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Brani musicali Light my fire (Doors) - Stairway to heaven (Led Zeppelin) Wish you were here (Pink Floyd) A salty dog (Procol Harum) - Starman (David Bowie) Apostrophe (Frank Zappa) - Mercedes Benz (Janis Joplin) Aqualung (Jethro Tull) - Cinema Show (Genesis) Romeo & Juliet (Dire Straits) - Victims (Culture Club) Because the night (Patty Smith) The power of love (Frankie goes to Hollywood) Twin Peaks (Angelo Badalamenti) Video killed the radio star (The Buggles)
Albrecht Dürer - Melancolia I (1514)
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Informazioni: A.p.T. Piné Cembra tel. 0461.557028 - 0641.683110
[email protected] www.visitpinecembra.it
Comune di Segonzano - iniziative 2009 Data
Ora
Iniziativa
Luogo
Ass. organizzatrice
21.00
Risuonar di notte: frazioni di concerti. Saggio allievi corso di pianoforte e chitarra
Stedro
Comune di Segonzano Assessorato alla cultura
domenica 5 luglio
Festa di Prada: inaugurazione Campo Sportivo
Sevignano-Prada
Comitato giovani Sevignano
sabato 11 luglio
Festa dei boci con spaghettata alle Mandre
Valcava
Ass. El Molinel
domenica 12 luglio
Festa Piz Comboni
venerdì 3 luglio
venerdì 17 luglio
21.00
Risuonar di notte: frazioni di concerti. Coro Piramidi di Segonzano
Saletto
Comune di Segonzano Assessorato alla cultura
sabato 18 luglio
20.30
Concerto sinfonico “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi. Complesso A. Corelli
Castello di Piazzo
Assessorato alla cultura dei comuni della Valle di Cembra
Sagra di Piazzo
Piazzo
Risuonar di notte: frazioni di concerti. Migma Jazz quartet
Teaio
Comune di Segonzano Assessorato alla cultura
Finale torneo di calcetto
Sevignano-Prada
Comitato giovani Sevignano
Pop Rock e Sole Nero. Concerto Gruppo Caronte
Castello di Piazzo
APT Piné-Cembra
Festa degli anziani
Doss Venticcia
Circolo Giovanile Segonzano Comune di Segonzano
Risuonar di notte: frazioni di concerti. “Emmanuel” - Corale Polifonica S. Biagio di Albiano e T.I.M.-Teatro Instabile di Meano
Castello di Piazzo
Comune di Segonzano Assessorato alla cultura
domenica 2 agosto
Festa ai Dossi
Dossi di Segonzano
Gruppo Alpini di Segonzano
venerdì 7 agosto
“Di nuvole e di musica”. Concerto con Valerio Paneri e Diego Raiteri
Castello di Piazzo
Ass. Culturale il Volo
Festa dei polli
Sevignano
Comitato giovani Sevignano
21.00
sabato 25 luglio sabato 25 luglio
21.00
domenica 26 luglio venerdì 31 luglio
20.30
20.30
sabato 8 agosto domenica 9 agosto
20.30
Performance musicodialettale: “en bal coi òmeni”. Poesia di Diaolin con l’organista Paolo Oreni e il Coro la Valle
Castello di Piazzo
Ass. Culturale il Volo
giovedì 13 agosto
20.30
Inaugurazione Mostra di pittura e letture di poesie di Ernesto Bussola. Presentano Valentina Andreatta e Franco Ceradini (mostra aperta fino al 24 agosto)
SegonzanoAuditorium
Ass. El Molinel Ass. Culturale il Volo
sabato 15 agosto
Festa dell’Assunta
Teaio
domenica 16 agosto
Festa di S. Rocco
Saletto
lunedì 17 agosto
Il gioco dei castelli: la battaglia di Segonzano
Castello di Piazzo
lunedì 24 agosto
Festa di S. Bortolo
Stedro
domenica 30 agosto
Sagra del violin
Valcava
Ass. El Molinel
domenica 6 settembre
Sagra Madonna dell’Aiuto
Santuario Madonna dell’Aiuto
Parrocchia di Segonzano Circolo giovanile
Concerto: Terra - Acqua - Aria
Castello di Piazzo
Banda di Albiano Ass. Culturale il Volo
sabato 12 settembre
20.30
Comune di Segonzano Provincia Autonoma di Trento
domenica 13 settembre
Gita sociale
domenica 13 settembre
Sagra di Sevignano
Sevignano
Ass. El Molinel Comitato giovani Sevignano
giovedì 8 ottobre
20.30
Presentazione del libro: L’universo in una mano. Relatore Aldo Caterino
SegonzanoTeatro Comunale
Comune di Segonzano Assessorato alla cultura
sabato 10 ottobre
20.30
Rassegna delle Piramidi
Segonzano-Palestra
Coro Piramidi di Segonzano
venerdì 16 ottobre
20.30
Inaugurazione Mostra: “Katzenau: 1914-1920” (16-25 ottobre) e presentazione libro di Claudio Ambrosi
SegonzanoAuditorium
Comune di Segonzano Assessorato alla cultura
venerdì 23 ottobre
20.30
Presentazione del libro: I dimenticati della grande guerra di Quinto Antonelli
SegonzanoAuditorium
Comune di Segonzano Assessorato alla cultura
domenica 25 ottobre
Giornata ecologica
Valcava
Ass. El Molinel
domenica 8 novembre
Castagnata
Valcava
Ass. El Molinel
domenica 20 dicembre
Festa dell’anziano
Sevignano
Comitato giovani Sevignano
mercoledì 23 dicembre
20.45
Spettacolo di danza
Segonzano-Palestra
GDM
sabato 26 dicembre
20.30
Concerto Note di Natale
Chiesa SS. Trinità di Stedro
Coro Piramidi di Segonzano
giovedì 31 dicembre
21.00
Cenone di Fine Anno
Valcava
Ass. El Molinel
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
venerdì 24 luglio
SEGONZANO
domenica 19 luglio
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ASSOCIAZIONI
Coro Piramidi Il Coro Piramidi si è affacciato al nuovo anno con tanta determinazione ricordando ancora con piacere la gioiosa festa di ottobre con il Coro Teutonica di Auringen, che ha ravvivato ancor più il legame di amicizia con i tedeschi. Nel nostro Direttivo ci sono stati dei cambiamenti a partire dal Presidente e colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta Diego Mattevi per il premuroso impegno e per la dedizione alle attività del Coro in questi anni. Continuano intanto i nostri impegni corali: recenti sono i concerti a Segonzano e a San Lorenzo in Banale. Non mancherà anche quest’anno il momento conviviale con una gita del Coro a Matrei (Austria), dove ci sarà la possibilità di cantare durante la liturgia della S. Messa in una caratteristica abbazia vicino ad Innsbruck e di fare una visita al museo Swarovski.
Per giugno è in programma un concerto a Levico e a luglio ancora un concerto per la nostra comunità di Segonzano. Ad ottobre verrà riproposta la tradizionale Rassegna, con festa in palestra, cena e ballo. Un ringraziamento anche al maestro Roberto Mattevi che con amorevole impegno e molta pazienza cura le voci dei coristi. Non posso dimenticarmi di loro, dei miei amici coristi, che con costanza seguono le prove settimanali, mentre invito nuovi compagni ad entrare nel Coro per trascorrere i tanti momenti di gioia che la passione del canto può donare. MAURIZIO MATTEVI Il nuovo Presidente
Associazione El Molinel Un piccolo centro periferico alla ribalta della cronaca regionale
Sandra Tafner scrive di Valcava su “l’Adige”
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
La gente del posto accoglie con calore la nota giornalista trentina Domenica 7 dicembre 2008 rimarrà per Valcava una giornata del tutto speciale; sì, perché una nota giornalista trentina, Sandra Tafner, è venuta a farci visita e ha immortalato con un articolo assai ampio – oltre due facciate – momenti di vita quotidiana, ricordi ed usanze di questa piccola, ma ancora viva frazione di Segonzano. 7 dicembre: una giornata a dir poco fiabesca, con cielo limpidissimo e contorni netti, un freddo momento di tregua fra tanti di giornate di neve intensa. Quella mattina, dopo la S. Messa delle 8.30, io, mio fratello Daniele, don Marco, Paolo e Gabriella ci eravamo rifugiati a casa di Renzo e Camilla per prendere un po’ di caffè caldo; in realtà tutti quanti stavamo aspettando da giorni l’arrivo di Sandra Tafner. E infatti, proprio mentre i primi raggi di sole spuntavano dalle cime innevate, verso le 9.45, la giornalista, accompagnata da Claudio, suonò finalmente al campanello. Sandra Tafner… quel nome mi suonava familiare… sapevo di averlo sentito da qualche parte. Quando la vidi di persona tutto sembrò chiaro: ma certo… avevo letto molti dei suoi articoli su fondo giallino affiancati da una sua fotografia; spesso vengono pubblicati su “l’Adige” nelle pagine riservate a lettere e commenti. Dopo esserci tutti presentati, la giornalista si sedette a capotavola e, estratto un piccolo blocco appunti dal-
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Sandra Tafner a casa di Paolo Andreatta
la sua borsetta, cominciò a scrivere tutto ciò che noi le raccontavamo. Non occorreva porre domande; tutti eravamo entusiasti e ognuno di noi aveva qualcosa di importante da dire, chi sulle necessità del paesello, chi sugli scarsi servizi, chi sugli interventi che le istituzioni dovrebbero sostenere, chi sulla strada, chi sulla fienagione; qualcuno,
ASSOCIAZIONI
Articolo de “l’Adige”
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
con un filo di nostalgia, raccontava eventi passati. Perfino Poldino, il cane di Renzo, aveva qualcosa da dire e continuava irrequieto a saltare su e giù dalla panca con le zampe anteriori. Ciò che colpì maggiormente la giornalista fu la nostra tenacia, il nostro resistere in una realtà a volte difficile da gestire, da portare avanti: infatti intitolò poi il suo articolo “Valcava, la forza di chi non vuole arrendersi”. Dopo esserci ristorati, decidemmo di fare un giro attraverso le stradine del paese, alla scoperta degli angoli più suggestivi e nascosti. Portammo Sandra all’esposizione di stufe di Paolo, un tempo falegnameria di Italo, dove vengono ancora custoditi i vecchi utensili da falegname; successivamente ci recammo nella vecchia scuola, oggi sede de “El Molinel”, e qui fu l’occasione per spiegare l’attività, gli scopi e la storia di questa nostra associazione. Una breve visita alla chiesa e alla lapide murata di Antonio Zancanella, benefattore che spese tutta la sua
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SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
ASSOCIAZIONI
La vecchia balilla di Gino
Sandra Tafner per le stradine di Valcava
vita per la nostra comunità, e quindi iniziò la visita nelle case per intervistare i più anziani. A casa di mia nonna Ida ovviamente si parlò del bar, della bottega e di come col passare degli anni l’effetto del progresso economico e tecnologico aveva pian piano messo in difficoltà questi luoghi di ritrovo sociale fino alla definitiva chiusura; e poi, ascoltando scene quasi irreali di vita quotidiana, usanze ormai abbandonate, la giornalista appariva colpita e allo stesso tempo, dai cenni di assenso, sembrava che anch’ella avesse vissuto emozioni simili; del resto, un tempo, ovunque, qui in Trentino ma anche nei paeselli dell’arco alpino, le usanze erano più o meno simili. A pranzo tutti dalla Lina, la sorella di Renzo, dove davanti ad una buona polenta si parlò di tutto e di più, della famiglia, del lavoro, della scuola. Nel pomeriggio Sandra fu accompagnata in visita ai Tirli, la parte più a monte di Valcava, dove a casa di Gino e Ada poté ammirare alcune vecchie fotografie, come quella dove viene ritratta la vecchia balilla di Gino, prima automobile del paese. Quando il sole aveva ormai oltrepassato le montagne del versante opposto, Sandra Tafner, assieme al marito che nel frattempo era giunto da Trento, se ne andò lasciandoci tutti soddisfatti perché in quella giornata avevamo in qualche modo contribuito a scrivere una pagina di storia del nostro paese. Dopo due settimane, domenica 21 dicembre, la sorpresa: Valcava in prima pagina su “l’Adige”, con un esteso articolo alle pagine 10 e 11. Forse è soltanto una strana coincidenza, ma proprio nei primi di gennaio del 1968 il fotografo Faganello immortalava Valcava e Aldo Gorfer in Solo il vento bussa alla porta scriveva di noi come di un paese che sta per morire, inserendoci nel capitolo “L’abbandono dei casali alti”… Sono passati
quarant’anni e un’altra giornalista ci ha fatto visita, ma questa volta per rivivere assieme a noi emozioni e ricordi. Forse tra quarant’anni, nel 2048, qualche altro famoso giornalista approderà in quel di Valcava; cosa scriverà di noi e del nostro paese?… Beh, è difficile prevederlo, ma l’auspicio è quello di continuare a vivere così, magari con qualche abitante in più e migliori collegamenti con il territorio circostante. Per il resto non manca davvero niente, anzi… Un grazie particolare va a Claudio Battiston che, conoscendo di persona Sandra Tafner, l’accompagnò fin quassù e, mentre noi eravamo intenti a raccontare le nostre vicissitudini, scattò molte fotografie che sono poi servite per l’arricchimento dell’articolo.
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FRANCESCO COELLI
Sandra Tafner Sandra Tafner, giornalista professionista, dopo aver insegnato Lettere a Trento, lavorò i primi anni alla Rai dove curò rubriche a livello nazionale e regionale, in particolare su usi e costumi del Trentino, folklore, ambiente, testimonianze del passato, vita di paese, abitudini e tradizioni della gente anziana, aspirazioni della nuova generazione. Dal 1972 è redattrice al quotidiano “l’Adige”, dove si occupa di cronaca amministrativa e politica, dando però spazio anche a inchieste sul patrimonio culturale locale e sugli aspetti sociali. Tra le altre pubblicazioni, una storia del Filmfestival internazionale di Trento insieme a Franco de Battaglia e Piero Canotto, una ricerca sul Lago di Caldonazzo, un Atlante dei vini, profili musicali della provincia.
ASSOCIAZIONI
U.C. Valle di Cembra Relazione attività 2008
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
Anche nella categoria Esordienti, i nostri ragazzi, allenati dal Direttore sportivo Fabrizio Margon, hanno partecipato a numerose gare regionali ed extraregionali, ottenendo buoni piazzamenti durante tutta la stagione. La nostra società è impegnata anche nel trasporto con propri mezzi dei nostri atleti sui campi di allenamento, due volte alla settimana. Nel corso dell’anno scorso la nostra società ha organizzato le seguenti gare: • 3° Trofeo Comune di Cembra (cat. Giovanissimi) • Trofeo Madonna dell’Aiuto - Segonzano (cat. Esordienti) • 13° Trofeo Memorial Modugno (cat. Giovanissimi) Sicuramente l’impegno maggiore per la nostra società è stata l’organizzazione dei Campionati Italiani Giovanissimi, disputatisi a Predazzo nel mese di giugno 2008. Il nostro notevole impegno è stato premiato sia dalla grande partecipazione di atleti (più di 3000) provenienti da tutta l’Italia, sia dai numerosi riconoscimenti avuti da parte delle autorità, dai dirigenti e da vari esponenti del mondo sportivo.
SEGONZANO
L’Unione Ciclistica Valle di Cembra è reduce da una brillante stagione che l’ha vista protagonista in tutte le gare svolte durante l’anno 2008. I cinquanta e più atleti della categoria Giovanissimi e della categoria Esordienti hanno dimostrato un notevole impegno, sia negli allenamenti che nelle numerose gare disputate, riuscendo a conseguire ottimi risultati. Le performance dei ragazzi della categoria Giovanissimi, allenati dal direttore sportivo Andrea Calovi, ci hanno fatti primeggiare al Campionato Provinciale Prove Multiple di società ed al Memorial Rigotti. Ma il risultato più prestigioso di tutta la stagione è stato il primo posto assoluto ottenuto per la quarta volta consecutiva ai Campionati Italiani Giovanissimi di Predazzo, da noi organizzati nel mese di giugno 2008. Il prestigioso risultato è stato possibile grazie al lavoro d’équipe dei vari componenti la squadra (atleti, allenatori, genitori, membri del direttivo) e a tutti quelli che con il loro aiuto ci hanno sempre sostenuto durante la stagione. Il nostro Direttore sportivo, Andrea Calovi, coadiuvato da alcuni assistenti, ha preparato i nostri atleti in modo egregio e loro hanno gareggiato in tutte le gare disputate con grande impegno e bravura.
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ASSOCIAZIONI
Corpo Bandistico di Albiano
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
Le cronache di Albiano indicano nel gennaio 1927 la nascita della banda. Il debutto arriva con la festa del patrono, il 3 febbraio, utilizzando gli strumenti della vecchia banda del Circolo Ferrovieri di Trento. L’avvio è affidato alla buona volontà dei soci (oltre 25) che si dividono una parte della spesa per l’acquisto degli strumenti, ad un prestito della Cassa Rurale e ad un contributo del Comune che il 6 dicembre del 1927 accorda alla “Banda sociale nazionale” la cifra di mille lire. Fino al 1935 dirige la banda Agostino Addobbati, roveretano. La storia prosegue sotto la direzione di Don Virginio che si assume anche l’amministrazione fino al 1959. Negli anni ’70 il maestro fu il Cavalier Valerio de Concini (1968-1980): a lui si deve la prima vera trasformazione della banda di Albiano verso l’allora moderno modello classico-operistico. Sua grande intuizione fu l’istituzione di un vivaio di corsi per nuovi allievi. Nel decennio che va dal 1980 al 1990 la guida è affidata al Maestro Paolo Simoncelli che porta un clima di novità legato alla musica leggera e prosegue l’istituzione dei corsi per gli allievi.
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Dal 1990 al 1991 la bacchetta è affidata al Maestro Ruggero Rossi. Ma la più grande svolta nella storia del Corpo Bandistico di Albiano avviene nel 1994 con l’arrivo del Maestro Daniele Carnevali cui si deve il più ricco ed emozionante percorso musicale che la banda ricordi. Sotto la sua guida vengono raggiunti traguardi insperati e grandissime soddisfazioni. Nel 1996 viene inciso il primo compact disc con il titolo “Traguardi”. Sempre al Carnevali e all’attività della direzione si deve la ripresa dei corsi per gli allievi: questa volta l’obiettivo è di allargare i confini del comune ai paesi vicini e cercare nuove leve per proseguire la nuova strada intrapresa. Si fonda quindi la Scuola Musicale di Albiano. Dal settembre 1997 il Corpo Bandistico di Albiano è diretto dal Maestro Marco Somadossi al quale è stato affidato il compito di proseguire e perfezionare la strada indicata dal Maestro Carnevali. Il lavoro svolto ha portato il Corpo Bandistico di Albiano alla partecipazione ad alcuni concorsi di esecuzione (Moglia 1998, Flicorno d’oro 1999 e 2001) conseguendo lusinghieri riscontri.
PROGETTO TERRA - ACQUA - ARIA Il Progetto Terra - Acqua - Aria è un progetto triennale creato dal Corpo Bandistico di Albiano con lo scopo di riscoprire e valorizzare il territorio che lo circonda. Sarà eseguito al Castello di Segonzano, in collaborazione con l’Associazione culturale il Volo, il 12 settembre 2009. Il progetto prende il nome dagli elementi fondamentali che in epoca medioevale si credeva generassero la natura. Su di essi sarà creato un programma sonoro che raccoglierà, elaborerà e svilupperà tali componenti. Obiettivo del Corpo Bandistico è quello di realizzare un evento, distribuito nell’arco di tre anni, con lo scopo di coinvolgere, all’interno di una attenta ricerca musicale, gli elementi della terra, dell’acqua e dell’aria del nostro territorio. Tali elementi rappresentano inoltre dei precisi luoghi geografici, in una sorta di triangolo spaziale,
che forniscono delle precise indicazioni storiche sulla vita della nostra comunità. Si passa infatti dall’epoca medievale, con lo sfruttamento delle miniere di argento ad opera di operai di origine germanica, alla creazione di una società attorno ai diversi nuclei originali minerari e la relativa economia basata sull’agricoltura, per poi arrivare all’epoca moderna con una nuova fase di sfruttamento delle risorse del nostro territorio, cioè l’estrazione del porfido. Il concetto di terra verrà analizzato sia dal punto di vista musicale che tematico. La scarsità di conoscenza del territorio della nostra comunità denota lo spirito puramente industriale che fin da tempi antichi ha fatto parte delle popolazioni del luogo. Una popolazione dedita soprattutto alle lavorazioni della pietra, non solo in tempi recenti con la produzione e lo sfruttamento del porfido ma addirittura in tempi medievali con lo sfruttamento delle miniere del bacino dell’Argentario. Tutto questo porta al fatto che al giorno d’oggi, sul nostro territorio, poche persone conoscono le origini delle nostre comunità, forse anche a causa di mancanza di testimonianze scritte. Per ovviare a queste mancanze in nostro aiuto ci viene la testimonianza della terra che fornisce precise prove e fatti sulle radici delle nostre popolazioni. Il Progetto Terra si basa principalmente su una creazione musicale per strumenti della “nostra terra” e orchestra di fiati su musiche originali per banda. Il rapporto che lega indissolubilmente la comunità di Albiano con il proprio territorio viene riproposto, in un’interpretazione musicale ideata dal Maestro Somadossi, attraverso l’esegesi sonora dei materiali e degli oggetti che più la rappresentano. Per l’occasione sono stati appositamente ideati e realizzati strumenti che hanno come elemento vibrante i materiali più rappresentativi della comunità di Albiano: il porfido ed il legno. Lo spettacolo vedrà la partecipazione del percussionista Pepè Fiore e della cantante Chiara Luppi. La regia e la scenografia del concerto saranno a cura di Francesca Postinghel. Corpo Bandistico di Albiano 38041 Albiano (TN) - Via S. Antonio, 24 www.banda-albiano.it • Presidente Corpo Bandistico di Albiano Ruggero Odorizzi cell. 349.7506546 • Maestro Corpo Bandistico di Albiano Marco Somadossi cell. 329.0762317
SEGONZANO
Ad ottobre 2002 la banda ha preso parte al concorso di classificazione organizzato dalla Federazione delle bande della Provincia di Trento ottenendo l’assegnazione alla categoria “Eccellenza”. Nel corso degli ultimi 10 anni il Corpo Bandistico di Albiano ha collaborato con vari enti per l’allestimento di incontri, seminari, stage e spettacoli: Federazione dei Corpi bandistici del Trentino, ISEB Istituto Superiore Europeo di studi bandistici, Progetto formazione Fondo Sociale Europeo, Orchestra Haydn, Museo d’arte contemporanea MART di Rovereto, Trentino Trasporti, Agorafonia ecc. Sono stati ospiti del Corpo Musicale di Albiano alcuni fra i maggiori direttori e compositori di musica per strumenti a fiato e percussione: Andrè Waignein (Belgio), Jan Cober (Olanda), Franco Cesarini (Svizzera), Jan van der Roost (Belgio), Daniele Carnevali, Lorenzo Pusceddu (Sardegna), Michele Netti (Sicilia), Angelo De Paola (Calabria), Leonardo Tenca (Emilia Romagna), Marco Tamanini (Veneto). Recentemente, a maggio 2006, ha partecipato alla VII edizione del Concorso Nazionale del Friuli VeneziaGiulia a Bertiolo aggiudicandosi il secondo premio nella II categoria. Nell’anno 2007, in occasione dei festeggiamenti per l’80° di fondazione, sono stati realizzati alcuni progetti di notevole valenza artistica, tra i quali ricordiamo il concerto di musica sacra a Trento con la collaborazione di un coro polifonico creato per l’occasione e diretto dal M. Sandro Filippi, una trasferta in terra sarda in occasione del Festival Internazionale di Bande della città di Sinnai e il concerto conclusivo con la straordinaria partecipazione della cantante Antonella Ruggiero.
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ASSOCIAZIONI
Associazione Culturale il Volo Un libro al volo Questa volta, dopo la presentazione del Progetto Holden nelle pagine della cultura, è quasi d’obbligo! Tra la vasta produzione di Alessandro Baricco ecco tre testi che ci sembravano essere rappresentativi di questo nostro interessante scrittore.
Seta
La Francia, i viaggi per mare, il profumo dei gelsi a Lavilledieu, i treni a vapore, la voce di Hélène. Hervé Joncour continuò a raccontare la sua vita, come mai, nella sua vita, aveva fatto. «Questo non è un romanzo. E neppure un racconto. Questa è una storia. Inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L’uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa».
I barbari
SEGONZANO
NOTIZIARIO COMUNALE | N. 7 LUGLIO 2009
«Dovendo riassumere, direi questo: tutti a sentire, nell’aria, un’incomprensibile apocalisse imminente; e, ovunque, questa voce che corre: stanno arrivando i barbari. Vedi menti raffinate scrutare l’arrivo dell’invasione con gli occhi fissi nell’orizzonte della televisione. Professori capaci, dalle loro cattedre, misurano nei silenzi dei loro allievi le rovine che si è
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lasciato dietro il passaggio di un’orda che, in effetti, nessuno però è riuscito a vedere. E intorno a quel che si scrive o si immagina aleggia lo sguardo smarrito di esegeti che, sgomenti, raccontano una terra saccheggiata da predatori senza cultura. I barbari, eccoli qua. Ora: nel mio mondo scarseggia l’onestà intellettuale, ma non l’intelligenza. Non sono tutti ammattiti. Vedono qualcosa che c’è. Ma quel che c’è, io non riesco a guardarlo con quegli occhi lì. Qualcosa non mi torna». (Alessandro Baricco)
Oceano mare
Racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell’oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici. IVANA FORTAREL
AGENDA
Soggiorni linguistici a Dublino (Irlanda)
• pullman da Albiano a Milano e ritorno, ed aereo A/R Milano-Dublino; • biglietto gratis per uso illimitato di tutti gli autobus e metrò per Dublino e periferia. Il costo reale, salvo eventuali conguagli, a carico dei giovani d’età fino a 27 anni, sarà di € 810,00 sulla spesa totale di € 1.610,00, tenuto conto del contributo regionale (pari a circa il 25% della spesa) e del contributo erogato direttamente dall’Amministrazione comunale di Albiano (pari ad € 400,00). Per le persone di età superiore ai 27 anni ed i non residenti nel comune il costo, salvo eventuali conguagli, è pari a € 1.210,00 sulla spesa totale di € 1.610,00. Al termine del soggiorno sarà possibile richiedere un rimborso spese, al Dipartimento Istruzione della Provincia, presentando il certificato di frequenza e la dichiarazione ICEF. La borsa di studio della Provincia è di € 1.200,00 per coloro che hanno un reddito netto annuo inferiore ad € 35.000; € 800,00 per coloro che hanno un reddito netto annuo inferiore ad € 50.000 e di € 400,00 per coloro che hanno un reddito netto annuo inferiore a € 60.000. Per iscrizioni, versamento quota e/o ulteriori informazioni rivolgersi: • al Comune di Albiano negli orari d’ufficio; • oppure direttamente al prof. Mario Casna cell. 347.9641099; • sono previsti incontri preparatori il 4/05/2009, il 25/05/2009 ed il 6/07/2009. Il gruppo sarà accompagnato dal prof. Mario Casna.
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SEGONZANO
L’Amministrazione comunale di Albiano, vista l’esperienza positiva degli scorsi anni, organizza, con la collaborazione del professor Mario Casna, una vacanza studio a Dublino della durata di due settimane per coloro che lo desiderano. Il periodo di effettuazione di tale viaggio è: • 1° turno 23 luglio - 6 agosto 2009 (adesioni entro il 10.07.2009) • 2° turno 24 agosto - 7 settembre 2009 (adesioni entro il 10.08.2009) Pur tenendo conto dei termini entro i quali si deve dare adesione, le persone veramente interessate sono invitate ad iscriversi quanto prima. I posti disponibili sono 55 per ogni turno. Gli studenti saranno ospitati presso famiglie selezionate ove avranno la prima colazione (molto abbondante) e la cena. Per pranzo vi sarà un packet lunch presso il college (per il primo turno e al ristorante nel secondo turno). Le due settimane di soggiorno saranno così organizzate: • lezioni di inglese con docenti di madre lingua al mattino, nel pomeriggio sono previste visite guidate, attività sportive; • martedì e mercoledì dopo cena vi è discoteca e Irish Music con balletto folkloristico; • il sabato per tutta la giornata sono previste gite in località famose dell’Irlanda, la domenica è libera ma ci organizzeremo; • a richiesta si può tornare presso la stessa famiglia che ha ospitato gli anni passati;
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Dublino di notte
AGENDA
Regolamento per l’istituzione di un ticket d’ingresso all’area Piramidi di Segonzano Al fine di un continuo miglioramento ed accrescimento di servizi sull’area Piramidi di Segonzano, per la valorizzazione del territorio di cui trattasi ed armonizzare l’afflusso turistico nel rispetto dell’ambiente e della natura, in sintonia con le finalità di salvaguardia della natura e del noto sito geologico, è stato istituito, con deliberazione consiliare n. 10 dd. 21.04.2009, entrato in vigore il 25.04.2009, un apposito contributo denominato “ticket d’ingresso”. Il contributo definito “ticket d’ingresso” per l’accesso all’area Piramidi di Segonzano viene definito come segue: • adulti: ingresso € 3,00 • gruppi superiori alle 30 unità: ingresso € 2,00 a persona • classi delle scuole materne, primarie e medie fuori provincia: ingresso € 1,00 ad alunno* • classi delle scuole superiori indistintamente dalla provenienza: ingresso € 1,00 ad alunno*
Sono esonerati dal pagamento del contributo: • i residenti nel Comune di Segonzano; • i portatori di handicap e accompagnatori; • i bambini dai 0 ai 12 anni accompagnati dai genitori; • le classi delle scuole materne, primarie e medie della provincia di Trento. Il contributo per l’accesso all’area Piramidi di Segonzano sarà applicato a seguito di apposita Ordinanza Sindacale, e riscosso da personale autorizzato, in apposita postazione all’entrata dell’area. Il ticket attestante il pagamento del contributo dovrà riportare la data del giorno di rilascio, avrà validità esclusivamente per quel giorno e dovrà essere conservato per la durata della visita. * entrata gratuita per insegnanti e/o accompagnatori
anagrafe comunale Popolazione residente al 30.12.2008 Maschi Femmine Totale di cui stranieri
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Famiglie
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766 789 1.555 190 609
AGENDA
Regolamento per la disciplina dell’attività di acconciatore ed estetista
Riduzione del valore venale delle aree fabbricabili ricadenti in zona F1, F2 e F3 Con deliberazione del Consiglio comunale n. 33 di data 26 novembre 2008 è stata applicata – con decorrenza 1° gennaio 2009 – la riduzione pari al 100% alle aree fabbricabili ricadenti in zona F1, F2 e F3, classificate dal Piano Regolatore Generale come attrezzature e servizi pubblici, verde pubblico, attrezzature ed impianti sportivi. Riduzione dell’aliquota ICI 2009 delle aree fabbricabili nei centri storici Con deliberazione del Consiglio comunale n. 37 di data 22 dicembre 2008 è stata ridotta l’aliquota I.C.I. 2009 delle arre fabbricabili nei centri storici dal 7 per mille al 4 per mille.
Raccolta imballaggi vuoti di fitosanitari • Cembra - area comunale - Via S. Carlo 23 ottobre e 20 novembre dalle 9.00 alle 14.00 • Lavis - C.R.Z. presso sede ASIA - Via G. di Vittorio, 84 28 ottobre e 25 novembre dalle 13.00 alle 18.00
Nuovi orari uffici comunali Si comunicano i nuovi orari di apertura al pubblico degli uffici comunali a partire dal giorno mercoledì 15 aprile 2009: • lunedì dalle ore 8.30 alle ore 12.00 • martedì dalle ore 8.30 alle ore 12.00 • mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 • giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00 • venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.00
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Riduzioni aliquota ICI
superficie minima è ridotta a 25 metri quadrati. Nel caso l’attività di acconciatore e quella di estetista siano svolte unitamente la superficie minima è di 40 metri quadrati, con eventuale riduzione a 25 metri quadrati se l’attività di estetista è limitata ad una sola delle prestazioni previste all’articolo 1, comma 3. La superficie minima è calcolata escludendo i servizi igienici ed altri locali accessori. Qualora l’esercizio sia ubicato all’interno della perimetrazione del centro storico i locali potranno avere una superficie minima di 15 mq sia per l’attività di acconciatore che per l’attività di estetista. Nel caso l’attività di acconciatore e quella di estetista siano svolte unitamente la superficie minima è di 20 mq, con eventuale riduzione a 15 mq se l’attività di estetista è limitata ad una sola delle prestazioni previste all’articolo 1 comma 3. La superficie minima è calcolata escludendo i servizi igienici ed altri locali accessori.
SEGONZANO
Con deliberazione consiliare n. 7 dd. 21.04.2009 è stato approvato il regolamento per la disciplina dell’attività di acconciatore ed estetista, entrato in vigore il 21 maggio 2009. In esso sono indicati i soggetti che svolgono le attività e i requisiti professionali richiesti, le condizioni per l’esercizio, il sistema di informazioni ed eventuali sanzioni e provvedimenti inibitori oltre che i casi di divieto di prosecuzione delle attività. Importante all’art. 4 i requisiti dei locali ed in particolare, al comma c, le superfici minime richieste per poter esercitare. A tal proposito il Consiglio comunale ha deliberato che: 1. I locali destinati all’attività di acconciatore e di estetista, ovunque tali attività siano esercitate, devono: a) avere una superficie minima di 25 metri quadrati per l’attività di acconciatore e di 40 metri quadrati per l’attività di estetista. Qualora nei locali sia svolta una sola delle prestazioni che rientrano nell’attività di estetista ai sensi dell’articolo 1, comma 3, la
AGENDA
ORARI, INDIRIZZI E NUMERI UTILI Ambulatori c/o Polifunzionale di Scancio Ambulatorio medici di base
0461.686444
lunedì 9.00-9.30, giovedì 11.30-12.00 dott. Maurizio Virdia lunedì 13.30-14.30, giovedì 15.00-16.00 dott.ssa Maria Claudia di Geronimo 328.0131793 lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 10.00-12.00 lunedì e giovedì 17.00-18.30 Sevignano martedì 9.00, Piazzo mercoledì 9.00, Gresta e Valcava ogni 1° giovedì del mese 11.15
Area minori: tutti i giovedì 10.00-12.00
0461.686110
Altri numeri utili 0461.686121
martedì 8.30-10.00, giovedì 8.30-10.30 c/o ambulatorio di Albiano 0461.689252 lunedì 8.30-10.30, mercoledì 8.30-9.30 (su appuntamento), mercoledì 9.30-10.00, giovedì 11.30-12.30 (su appuntamento) c/o ambulatorio di Lavis - Via Rosmini, 70 0461.243939 lunedì 13.30-15.00 (su appuntamento), mercoledì 14.00-15.30 venerdì 10.00-11.00 (su appuntamento), 11.00-12.00 0461.686121
dott. Marco Santuari
2° e 4° lunedì del mese 10.30-12.30 su appuntamento telefonando al Cup 848-816816 c/o Comune di Cembra 0461.682158 1°, 3° e 5° lunedì del mese 10.30-12-30 (su appuntamento) c/o ambulatorio di Albiano 0461.689239 1° e 4° lunedì del mese 8.30-10.00 (su appuntamento)
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Medico d’igiene dott. Graziano Villotti 1°, 3° e 5° martedì del mese 15.30-16.30 c/o Comune di Cembra lunedì 14.30-16.00, mercoledì 10.30-12.00 previo appuntamento telefonico al Cup 848.816816 c/o Comune di Giovo - Via S. Antonio, 2 - Verla lunedì 9.00-10.00
0461.246820
Acli - recapito c/o Municipio di Segonzano 1°, 2° e 4° martedì di ogni mese 8.20-9.40 recapito sede di Cavalese
0461.686107
0461.686103
0462.230433
APT - Azienda per il Turismo Baselga di Piné e-mail:
[email protected] Cembra e-mail:
[email protected] A.S.I.A. Lavis - Via G. Di Vittorio, 84, www.asia.tn.it Comprensorio Valle dell’Adige Trento - Via Zambra, 11 Difensore Civico Trento - Via Manci - Galleria Garbari, 9
0461.557028 0461.683110 fax 0461.683257 0461.241181 0461.412111 fax 0461.412245 Numero verde 800-851026
0461.686121
Distretto sanitario - Ufficio Anagrafe Sanitaria 0461.683711 Cembra - c/o Municipio 0461.682158 lunedì 8.30-12.30, martedì 13.00-16.00, mercoledì 8.30-10-30
0461.682158
Parrocchia SS. Trinità Fraz. Stedro, 2 - Segonzano don Pierino Dellantonio
0461.686115
0461.684466
Parrocchia Valcava/Brusago - Bedollo don Marco Alessandrini
0461.556643
Scuola materna - Fraz. Stedro, 80
0461.686123
Scuola elementare - Fraz. Scancio, 68
0461.699100
Scuola media - Fraz. Scancio, 69
0461.699110
Stazione Carabinieri - Fraz. Scancio, 32
0461.686102
Stazione Forestale - c/o Comune Scancio lunedì 11.30-12.30, c/o Stazione Forestale di Cembra lunedì 8.30-12.30 Custode Forestale
0461.686103
Guardia medica 0461.686121 dal lunedì al giovedì 20.00-8.00 del giorno successivo, fine settimana dalle ore 20.00 del venerdì alle 8.00 del lunedì successivo, prefestivi dalle ore 10.00 del giorno precedente la festività infrasettimanale alle ore 8.00 del giorno successivo alla festività Servizio prelievi martedì 7.30-9.00
0461.682261
Ufficio postale dal lunedì al venerdì 8.00-13.30, sabato 8.00-12.30
dott. Bernardo Stabile
Ambulatorio ginecologico
Area adulti: recapito solo a Cembra tutti i giovedì 10.00-12.00 Lavis
0461.686121
0461.686090
Area anziani: 1° e 3° martedì del mese 10.00-12.00
Ambulatorio pediatrico
SEGONZANO
Assistente sociale
dott.ssa Mirta Bazzanella
Ambulatorio infermieristico martedì e venerdì 9.00-9.30, per urgenze dopo orario ambulatorio 0461.683711
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Altri servizi c/o Polifunzionale di Scancio
0461.686121
c/o ambulatorio di Cembra venerdì 7.30-9.00
0461.682158
c/o ambulatorio di Albiano giovedì 7.30-9.00
0461.689239
c/o ambulatorio di Verla mercoledì 7.30-9.00
0461.684466
0461.683047 340.0614798
Trentino Emergenza (Stella Bianca)
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Vigili del Fuoco
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Amministrazione comunale eletta nel mese di maggio 2005
GIUNTA COMUNALE orari di ricevimento del pubblico Sindaco: Giorgio Mattevi Lavori pubblici, urbanistica e personale Martedì Giovedì
Sindaco: Giorgio Mattevi
16.30 - 17.30 16.30 - 18.30
Assessori: Ezio Giacomozzi (Vicesindaco - bilancio, foreste, rapporti con le associazioni), Carmelo Vicenzi (industria, commercio, artigianato, agricoltura, ambiente), Marco Silvestri (sport, turismo, politiche giovanili), Cristina Ferrai (istruzione, cultura, politiche sociali)
Vicesindaco: Ezio Giacomozzi Bilancio, foreste, rapporti con le associazioni Mercoledì
15.00 - 17.00
Assessora: Cristina Ferrai Cultura, istruzione, politiche sociali Martedì
17.15 - 18.15
Segretario: Roberto Lazzarotto
UFFICI COMUNALI orari di apertura Lunedì, martedì, venerdì Mercoledì Giovedì
Consiglio comunale:
8.30 - 12.00 10.00 - 12.00 16.00 - 18.00
• Lista Aperta per Segonzano: Mara Dallagiacoma, Cinzia di Geronimo, Ezio Giacomozzi, Luca Montibeller, Marco Silvestri, Carmelo Vicenzi, Lorenza Villotti, Elmar Welcher, Cristina Ferrai
INDIRIZZI E-MAIL Ufficio segreteria: Ufficio anagrafe: Ufficio tributi: Ufficio tecnico: Ufficio ragioneria: Segretario comunale:
[email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected]
• Lista Grappolo d’Uva: Walter Benedetti, Marco Mattevi, Tiziano Villotti, Luca Villotti, Renato Zancanella
Tel. 0461.686103 - fax 0461.686060
www.comune.segonzano.tn.it www.valledicembra.to
Il portale della Valle di Cembra
Curiosità La calcara dei Cinciani A Saletto, ma non solo, in passato, la malta per cementare le pietre delle case era esclusivamente impastata con calce. Non essendoci strade né possibilità di procurarsi altri leganti era giocoforza servirsi del prodotto locale, cioè la calce. Questa si poteva andare a prenderla nelle zone del monte Corona in quel di Giovo e sulla parte alta della montagna di Albiano, dove la pietra era prevalentemente calcarea e funzionavano le fornaci per la loro cottura. A Segonzano, invece e ciò fino agli anni Quaranta e oltre del secolo scorso, erano saltuariamente in funzione delle fornaci lungo il corso dell’Avisio dove era possibile reperire con facilità pietre calcaree trasportate dal torrente in periodi di piena. Quando la quantità era sufficiente si portava tutto il materiale: pietre, legna, argilla presso la calcara la cui struttura in muratura esisteva già, in determinati luoghi. Si procedeva quindi con metodo verificando prima la struttura muraria, rivestendo poi con argilla le pareti interne, disponendo le prime pietre calcaree di fondo in modo che in corrispondenza del foro di alimentazione si avesse una specie di cupola. Sopra quella volta venivano sistemate tutte le altre pietre riempiendo per intero tutto il vano e
lasciando degli sfiati. Veniva quindi acceso il fuoco dentro la calcara e questo doveva ardere per circa settantadue ore ininterrottamente, cioè per tre giorni e tre notti. Quando dalla parte superiore uscivano fiamme di colore bluastro, era segno che il processo era compìto e le pietre calcaree erano diventate calce viva. Si aspettava ancora qualche giorno perché tutto raffreddasse e quindi si procedeva a descargar la calcara, vendendo il prodotto a chi lo richiedeva. Ricordo che si andava con la gerla a prendere la calce viva alla Moia tonda di fronte all’Ischia di Valda. Si saliva fino a Costadalber dove si versava il tutto nel benel, issato sul carro a due ruote. Arrivati a casa si bagnavano lentamente le pietre entro la busa dala calc e con produzione di vapore acre così da calce viva diventavano calce morta. Con quella si imbiancavano le stanze, si aggiungeva al solfato di rame per preparare il liquido per irrorare le viti e si preparava, impastata con la sabbia, la malta per i muri e gli intonaci. A Segonzano ben nota, grande e perfettamente costruita vi era la calcara dei Cinciani tuttora esistente sull’alto versante sinistro della Valle che si trova oltre Saletto sotto i castegnari. Quella calcara usufruiva le pietre da calce che i contadini trovavano roncando i campi e che sempre raccoglievano con cura. Sovente per non
disperderle e in attesa di averne la quantità necessaria, le inserivano in qualche tratto di muro dei campi, come tuttora si può vedere sulla strada che porta alla diroccata casa da Val. Anche sulla sponda opposta della Valle nei pressi del bait del Loner si trova tuttora una piccola calcara. Una calcara era stata costruita alla base delle Piramidi usando le pietre del deposito morenico e quelle che si rinvenivano nel greto del rio Regnana. Tracce di una piccola calcara, molto antica, risalente al terzo secolo dopo Cristo, si sono viste a Semura scavando le fondamenta di una casa e d’altra più grande presso il quadrivio delle Cavade, quando è stato rifatto il muro di sostegno a monte. La strada della calcara, che sale da Piazzo fino al Giacomozzi passando sotto la chiesa, deve questo nome al fatto che nel 1909-10 i cantori realizzarono in quei pressi una calcara. Vendettero poi il prodotto, cioè la calce viva, per raggranellare qualche po’ di denaro col quale contribuire all’acquisto del nuovo organo, che nel 2011 compie quindi cento anni. Altri tempi, durante i quali non si badava alla fatica e costruire una casa era un’impresa da far tremare i polsi. ELIO ANTONELLI