27 ENOGEA - II SERIE - N. 1
BAROLO 2001 GRANDE CON RISERVA
MOLTI
VINI BEN CARATTERIZZATI E SOPRATTUTTO GIÀ MOLTO
GODIBILI, COLLOCANO QUESTA ANNATA TRA I GRANDI CLASSICI DELLA DENOMINAZIONE, ANCHE SE RESTANO ALCUNE RISERVE SUI POSSIBILI MARGINI DI SVILUPPO.
PREZZI
SEMPRE “TANNICI”.
e mi avessero chiesto un’opinione prima ancora di iniziare le degustazioni, vi assicuro che avrei scommesso senza esitazione sul 2001 e su una sua vittoria a braccia alzate nei confronti di tutte le annate precedenti (diciamo dal 1996 in poi). Oggi invece, un po’ per il gran numero di etichette in competizione - che paradossalmente, invece di aiutare a definire meglio i contorni di un’annata, li rende al contrario più sfumati - e un po’ per la consapevolezza che il verdetto definitivo sulla effettiva grandezza di un’annata si possa esprimere solo dopo alcuni anni di bottiglia, il mio atteggiamento nei confronti dei Barolo 2001 è improntato ad una maggiore prudenza. Infatti, pur facendo registrare un numero di vini con punteggio maggiore o uguale a 90/100 davvero insolito in rapporto alla mia riconosciuta avarizia, l’annata 2001 sembra essere caratterizzata, anche ai massimi livelli, da colori di profondità non sempre adeguata e soprattutto già abbastanza evoluti. E se è vero che per il nebbiolo il colore non è un parametro fondamentale (ed anzi, queste sue caratteristiche possono suonare come un’ulteriore conferma del progressivo abbandono di certe forzature del passato, iniziato del resto già da alcune vendemmie), è altrettanto vero che i toni evoluti e/o la non perfetta messa a fuoco che si riscontrano in molti profili olfat-
S
tivi sembrano consigliare ulteriore prudenza. Assai meno, per non dire inesistenti, sono invece i dubbi al palato, dove in media emerge un carattere molto classico, lontano in eguale misura dalle asperità ultraortodosse del 1996 e dalla maturità spinta del 2000, così come del resto dallo stile fruttato/dinamico del 1999. Diverse similitudini le possiamo trovare invece con i Barolo 1998, dai quali i 2001 si differenziano quasi sempre per una maggiore sostanza, senza con questo risultare in media dei vini di grande peso e vigore, e per un tannino che, anche in zone notoriamente eleganti come La Morra tende a volte a rigare un po’ lo sviluppo. Un’altra nota importante, sebbene statisticamente poco significativa, è poi il sovvertimento dei valori avvenuto in seguito alla flessione di alcuni vini e/o di alcune aziende che hanno fatto la storia recente del Barolo. Una flessione del tutto inattesa e che al momento, non avendo altri dati concreti su cui riflettere, sarebbe davvero presuntuoso e azzardato considerarla più di un semplice incidente di percorso. Più spiegabile (come effetto della concorrenza) è invece il leggero ma comunque avvertibile incremento qualitativo fatto registrare da alcune cantine storiche, che pur non rinnegando il proprio stile sembrano avere trovato una forma espressiva più definita e in certi casi anche più attuale.
BAROLO 2001 28 ENOGEA - II SERIE - N. 1
E sempre in tema di progressi, un BRAVO tutto maiuscolo va ai produttori di Serralunga, che nel 2001 hanno offerto una prova di squadra non solo eccellente ma che addirittura non trova riscontri sia nella storia della denominazione sia in quella del comune. Mai in precedenza mi era infatti capitato di assaggiare una serie così lunga di ottimi vini, non sempre e non per forza ai vertici, ma senza ombra di dubbio ben caratterizzati sotto il profilo varietale e sostenuti da una struttura tannica che di Serralunga esprime solo il meglio, ovvero potenza e profondità, senza quindi mai eccedere in estrazione e durezza.
Ma se chiara è la superiorità di Serralunga su tutti gli altri comuni (l’unico a tenere il passo è stato infatti La Morra), ancora più netta è apparsa la superiorità delle Brunate rispetto a tutti gli altri cru del Barolo. Una superiorità che oltre che netta è anche rara, dato che solo pochissime volte in passato mi è capitato di trovare tanti vini in una sola annata così “marchiati” dal carattere del cru. Un marchio che si traduce in vini di assoluta eleganza tannica senza con questo sacrificare nulla sul piano della sostanza. Quanto ai prezzi, sulla carta dovrebbero essere rimasti stabili e dunque quasi sempre “tannici”.
LA DEGUSTAZIONE ASCHERI BAROLO SORANO 2001 BAROLO SORANO COSTE & BRICCO 2001
87 F
GIANFRANCO ALESSANDRIA
AZELIA
BAROLO 2001 BAROLO SAN GIOVANNI 2001
BAROLO 2001 BAROLO BRICCO FIASCO 2001 BAROLO SAN ROCCO 2001
88 E 89 F
87 G Tel. 0173.78576 - 787222
Tel. 0172.412394 Il consueto confronto tra i due Barolo di Matteo Ascheri si chiude quest’anno con un sostanziale pareggio. Da un lato il Sorano, non molto potente ma già bene espresso e fruibile, dall’altro invece il Sorano Coste & Bricco, simile nella sostanza e nel volume, ma un po’ più indietro nella sua fase evolutiva. Rovere ancora in parte da assorbire, ma tannini di bella lunghezza che in futuro dovrebbero portare ad un allargamento della forbice tra le valutazioni dei due vini (anche se non così tanto da giustificare la differenza di prezzo).
FRATELLI ALESSANDRIA BAROLO GRAMOLERE 2001 BAROLO MONVIGLIERO 2001
82 E 87 E
Regolare come un orologio svizzero, Gianfranco Alessandria ci propone anche quest’anno due Barolo di ottima fattura. Più serio e contratto il 2001 di base, senza con questo essere rigido o freddo, mentre più rotondo e più fruttato, almeno all’attacco, è il San Giovanni, che nello sviluppo si fa comunque tannico e presente senza tuttavia trovare, almeno per il momento, quello slancio che gli permetterebbe il decisivo salto di qualità (e di categoria).
ELIO ALTARE BAROLO 2001 86 BAROLO BRUNATE 2001 89 BAROLO VIGNETO ARBORINA 2001 88 -
Tel. 0173.62859 Nell’anno di Serralunga sono comunque il Bricco Fiasco e Castiglione Falletto a prevalere (per il momento) nella consueta sfida tra i due cru di Luigi Scavino. Ribadisco per il momento perché il San Rocco ha comunque struttura e tannini da vendere e, se dovesse trovare la giusta fusione tra le sue componenti, di sicuro sarà una bottiglia in grado di dare filo da torcere a molti Barolo oggi meglio quotati. Quanto al Bricco Fiasco, davvero ottimo è il disegno tannico al palato, che riesce a combinare in modo esemplare vigore, eleganza e complessità. Naso invece ancora in parte da costruire.
BATASIOLO Tel. 0173.50835
Tel. 0172.470113 Un Monvigliero sui consueti toni dell’eleganza per la famiglia Alessandria, ma che nella fase cromatica sembra accusare un po’ di stanchezza o comunque un po’ di evoluzione prematura. Naso e bocca invece più brillanti e ancora un poco da comporre. Non convince invece il Gramolere 2001, ormai quasi del tutto svuotato al naso e al palato.
87 E 90 F 89? F
Pur non arrivando a competere con i migliori Barolo 2001 delle Brunate, il Barolo omonimo di Elio Altare mette comunque in luce una struttura tannica di tutto rispetto e dotata di un calore e di una sapidità perfettamente in linea con lo stile del cru. Di sostanza paragonabile, ma meno ricco di dettagli è invece l’Arborina 2001, mentre il Barolo 2001 si mantiene in linea con i prodotti della sua categoria.
BAROLO CEREQUIO 2001 BAROLO VIGNETO CORDA DELLA BRICCOLINA 2001
84 F 89 F
Tel. 0173.50130 - 50131 Quanto sia stata generosa l’annata a Serralunga lo si deduce chiaramente anche da questi due Barolo della cantina Batasiolo, di solito molto prossimi tra loro nelle valutazioni. Quest’anno invece il Barolo Corda
89 E 89? -
Tel. 0173.613354 Non fatevi trarre in inganno dai punteggi: il Barolo Cerretta 2001, che uscirà solo nel 2006, è un vino decisamente più ricco del Baudana, anche se non è ben chiaro - da qui la prudenza nel punteggio e il punto interrogativo - come e quanto potrà crescere nei prossimi mesi. Il Baudana, in compenso, è un vino già perfettamente espresso e coinvolgente, con tannini di gran classe e lunghezza (soprattutto se teniamo conto del prezzo e del fatto che in fondo non è altro che il Barolo base dell’azienda).
BERGADANO CAV. ENRICO 83 D BAROLO SARMASSA 2001 BAROLO RISERVA SARMASSA 1999 88 E Tel. 0173.56177 Se il Barolo Sarmassa 2001 si conferma sui consueti livelli di punteggio (pur mettendo in luce qualche tentativo di rinnovamento), la Riserva 1999 dello stesso cru fa registrare un balzo in avanti davvero notevole. A cambiare non è però lo stile, quanto la precisione complessiva del vino che permette così di apprezzare al meglio l’eleganza e la progressione classica del tannino.
91 G 90 G 89 G
GIACOMO BORGOGNO & FIGLI BAROLO BAROLO BAROLO BAROLO
2000 CLASSICO 2000 LISTE 2000 RISERVA 1999
88 87 86 85
-
BAROLO 2001: I MIGLIORI LUIGI PIRA 93 F BAROLO MARENCA 2001 GIOVANNI CORINO 92 F BAROLO VIGNA GIACHINI 2001 VIETTI 92 G BAROLO BRUNATE 2001
GIOVANNI CORINO 91 F BAROLO VIGNETO ROCCHE 2001 LUIGI PIRA 91 F BAROLO MARGHERIA 2001 FERDINANDO PRINCIPIANO 91 E BAROLO BOSCARETO 2001
Tel. 0173.56108
AZELIA 90 F BAROLO BRICCO FIASCO 2001
Non so dirvi se è l’annata o se qualcosa sta cambiando, ma il balzo in avanti compiuto da questa cantina con la vendemmia 2000 è di quelli che non passano inosservati. Pur senza mutare il loro stile tradizionale e spigoloso, il Barolo e il Barolo Classico 2000, nonostante il recentissimo imbottigliamento, hanno infatti guadagnato complessità e gradi di articolazione. Simile nell’impostazione anche il Barolo Liste, che tuttavia non sembra avere lo stesso nerbo e la stessa precisione. In linea con il passato infine la Riserva 1999.
ENZO BOGLIETTI 90 G BAROLO CASE NERE 2001
SILVANO E ELENA BOROLI BAROLO 2001 BAROLO BUSSIA 2001 BAROLO VILLERO 2001
90 E 88 F 90? F
Tel. 0173.50330 Tel. 0173.365477 Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sulle capacità di Enzo Boglietti, gli consiglierei di mettere il naso sui suoi Barolo 2001. Qui infatti non ci sono soltanto i cru (e il massimo rispetto per il loro stile), ma anche
LUIGI PIRA GIOVANNI CORINO ENZO BOGLIETTI
ENZO BOGLIETTI 91 G BAROLO BRUNATE 2001
ENZO BOGLIETTI BAROLO BRUNATE 2001 BAROLO CASE NERE 2001 BAROLO FOSSATI 2001
D’accordo, d’accordo, come riconoscimento non è nulla di originale, ma visti lo stile, la qualità e il rendimento delle cantine in oggetto mi è sembrato quanto meno doveroso cercare di sottolinearlo in qualche modo.
Anch’io al primo momento sono rimasto un po’ stupito, ma riguardando i risultati delle ultime annate mi sono accorto che il Barolo base della famiglia Boroli si era già dimostrato
BAROLO 2001
BAROLO BAUDANA 2001 BAROLO CERRETTA 2001
CANTINE DELL’ANNO
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LUIGI BAUDANA
una mano che con gli anni ha saputo acquisire una sensibilità che ha ben pochi eguali nella zona. Davvero esemplare a questo proposito è il Brunate 2001, così misurato nella nota del rovere (i 1997 sembrano a dire poco di un’altra era!) e allo stesso tempo così disegnato e preciso nella sua struttura tannica da lasciare davvero incantati. Più sul frutto, più fresco e, se proprio vogliamo, più moderno è invece il Case Nere, che al momento sembra avere ancora bisogno di qualche mese di bottiglia per trovare la giusta espressione e la giusta omogeneità. Di tutto rispetto, ma con simili compagni di viaggio rischia di passare inosservato, è infine il Fossati, più simile al Case Nere nello stile ma privo al momento di quella scintilla che gli permetterebbe di competere ad armi pari.
SILVANO E ELENA BOROLI 90 E BAROLO 2001 90 F BAROLO VILLERO 2001 CASCINA CUCCO 90 E BAROLO VIGNA CUCCO 2001 DOMENICO CLERICO 90 G BAROLO CIABOT MENTIN GINESTRA 2001 ALDO CONTERNO 90 G BAROLO CICALA 2001 CONTERNO - FANTINO 90 G BAROLO VIGNA DEL GRIS 2001 GIOVANNI CORINO 90 F BAROLO VIGNETO ARBORINA 2001 ATTILIO GHISOLFI 90 E BAROLO 2001 SILVIO GRASSO 90 G BAROLO CIABOT MANZONI 2001 FRANCO M. MARTINETTI 90 F BAROLO MARASCO 2001 ANDREA OBERTO 90?- BAROLO VIGNETO ALBARELLA 2001 LUIGI PIRA 90 G BAROLO VIGNA RIONDA 2001
ENOGEA - II SERIE - N. 1
della Briccolina si stacca in modo perentorio grazie ad una progressione tannica davvero notevole. Naso molto preciso e bene articolato, con la giusta dose di frutto e di rovere.
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BAROLO 2001
L’ANNATA 2001 COMUNE PER COMUNE Se oltre ai punteggi consideriamo anche lo stile, l’annata 2001 è di sicuro una delle più omogenee degli ultimi dieci anni, sia confrontando tra loro le prove di ogni singolo comune (come faremo tra poco), sia a livello complessivo (tanto per riprendere il confronto con il 1996, allora fu molto netto il confine tra chi aveva lavorato bene e aveva saputo in qualche modo incanalare il carattere tannico dell’annata, e chi invece ne era stato sopraffatto. Nel 2001 le differenze sono invece molto più sottili e le transizioni da uno stile all’altro molto più sfumate).
BAROLO Media dei punteggi: 85,69. I vini più riusciti: Barolo Marasco Franco Martinetti (90/100); Barolo Vigneto Albarella - Andrea Oberto (90?/100); Barolo Cannubi Boschis Luciano Sandrone (89/100). Commento: l’insieme dei risultati non mettono ancora questo comune in grado di competere ad armi pari con quelli che sono attualmente i tre punti di riferimento della zona (leggi La Morra, Monforte e Serralunga), ma è altrettanto vero che l’annata 2001 fa segnare finalmente un sensibile progresso sul piano del carattere e, quel che più conta, delle cure tecniche. Tra tutti i comuni, Barolo resta in ogni caso quello che in media esprime i tannini meno aggraziati. E questo resta un mistero.
CASTIGLIONE FALLETTO Media dei punteggi: 85,70. I vini più riusciti: Barolo Bricco Fiasco - Azelia (90/100); Barolo Villero Silvano e Elena Boroli (90/100); Barolo Bricco Rocche - Ceretto (88/100); Barolo Rocche - Vietti (88/100). Commento: un’altra annata con i consueti alti e bassi e con la consueta difficoltà nel tracciare un profilo chiaro e univoco dei Barolo di Castiglione Falletto. I migliori vini hanno infatti eleganza (e con cru eccezionali come Villero e le Rocche non potrebbe essere altrimenti), mentre gli altri troppo spesso continuano a non brillare per loro sfumature.
un rivale molto agguerrito per i due cru di questa cantina. E del resto, anche i riassaggi con i migliori vini dell’annata lo hanno confermato a altissimi livelli, grazie soprattutto alle sue doti tanniche e di equilibrio che ne fanno un vino certo vigoroso, ma allo stesso tempo già molto fruibile. Molto simile nell’impostazione, ma leggermente più sul rovere e un po’ meno facile da interpretare (da qui il punto interrogativo) è invece il Villero 2001, mentre il Bussia, la cui uscita è prevista non prima della fine del prossimo anno, sembra al momento meno espressivo e articolato.
GIANFRANCO BOVIO BAROLO ROCCHETTEVINO 2001 BAROLO VIGNA ARBORINA 2001 BAROLO VIGNA GATTERA 2001 BAROLO RISERVA BRICCO PARUSSI 1999
88 E 87 E 88 F 89? F
Tel. 0173.50190 - 50604 Quattro vini, tutti di chiara impronta tradizionale, ma anche di stili piuttosto diversi tra loro. Allo sviluppo più verticale del Rocchettivino si contrappongono infatti il Gattera, molto più disteso, ma meno espresso ai profumi, e l’Arborina, leggermente più pieno e avvolgente, ma frenato da una nota animale un po’ evidente. Un gradino sopra tutti, per sostanza, profondità e carattere si colloca infine la Riserva Parussi 1999, che purtroppo non riesce a valorizzare appieno le sue doti a causa di una certa rusticità della fase olfattiva. Da qui il punto interrogativo, in attesa di un possibile sviluppo futuro.
FRATELLI BROVIA BAROLO CA’ MIA 2001 BAROLO ROCCHE 2001
88 F 87 F
esprimersi in finezza ed armonia. Peccato soltanto che questo vino non riesca a proporre una fase olfattiva così fragrante e nitida come invece la struttura richiederebbe.
BUSSIA SOPRANA BAROLO BUSSIA 2001 84 E BAROLO BUSSIA 2000 86? E BAROLO BUSSIA 1999 89 E BAROLO GABUTTI DI BUSSIA 2001 • 86 BAROLO MOSCONI 2001 83? F BAROLO MOSCONI 2000 85 F BAROLO MOSCONI 1999 87 F BAROLO VIGNA COLONNELLO 2001 87 F BAROLO VIGNA COLONNELLO 2000 85? F BAROLO VIGNA COLONNELLO 1999 87 F Tel. 039.305182 Era da tempo che non assaggiavo i Barolo di Silvano Casiraghi e, come vedete, ho approfittato di questa degustazione per riportarmi in pari con il lavoro. Una degustazione dalla quale emergono alcuni punti fermi: primo, l’annata 1999 è di sicuro la migliore delle ultime tre (anche se i 2001 potrebbero essere penalizzati dal recente imbottigliamento); secondo, che questi Barolo hanno bisogno di tempo per esprimersi al meglio; terzo (e di tutti il più importante), che i Barolo di Silvano Casiraghi hanno molto spesso delle basi eccellenti, ma altrettanto spesso, invece di essere condotte in porto dolcemente, finiscono con lo sbattere rumorosamente contro il molo. E questo è un vero peccato... anche se ciò non mi impedisce di continuare a crederci.
CADIA BAROLO 2001
87 E
Tel. 0173.62852 Tel. 0173/615398 Non siamo ancora ai livelli che questa cantina potrebbe raggiungere (ricordate i Barolo ‘85?), ma di sicuro i 2001 rappresentano un importante passo in avanti rispetto a quanto proposto nelle ultime vendemmie. Solido e allo stesso tempo disteso ed elegante è infatti il Ca’ Mia, mentre il Rocche, rispettando in modo rigoroso il carattere del cru, preferisce
Se ripenso agli assaggi del Nebbiolo 2001 (senza dimenticare il 2002 e il 2003), devo dedurre che questa vendemmia rappresenta un punto di svolta importante per questa piccola azienda di Roddi. Anche il Barolo 2001 fa segnare infatti incoraggianti progressi sul piano della sostanza, della pulizia e del carattere.
Tel. 0173.635126 A parte un lontanissimo Rapet 1986 (l’anno della grandine!), devo dire di non avere ricordi anche solo paragonabile a questo Cerretta 2001. Un vino forse un po’ avanti nell’evoluzione, in rapporto alla sua giovane età, ma al momento davvero molto godibile e molto coinvolgente nella sua espressione varietale.
CASCINA BONGIOVANNI BAROLO 2001 BAROLO PERNANNO 2000
83 E 89 F
BAROLO BRICCO BOSCHIS 2001 85 E BAROLO RISERVA BRICCO BOSCHIS VIGNA SAN GIUSEPPE 1999 87 G 87 G BAROLO RISERVA VIGNOLO 1999 Tel. 0173.62814 Ecco un’altra cantina tradizionale che sembra avere ritrovato un po’ della smalto perduto e che soprattutto sembra avere dato una leggera rinfrescata ai suoi vini, senza con questo tradire il proprio stile. Tutti i Barolo si presentano infatti più definiti e più espressivi che nel recente passato, mentre ancora qualcosa in più mi aspetterei sul piano della struttura e dell’articolazione.
Tel. 0173.262184 Il Barolo Pernanno 2000 di Davide Mozzone non è una novità, visto che è già stato recensito lo scorso anno dalle guide, ma è talmente buono, in rapporto a quanto proposto negli ultimi anni da questa cantina, che vale davvero la pena segnalarlo. Certo l’equilibrio e la finezza non sono le sue doti migliori, ma ha tale e tanta sostanza che se mai dovesse un giorno riconciliarsi con il mondo, allora avremmo sicuramente una grande bottiglia. Assai meno riuscito invece il Barolo 2001, troppo stanco per un vino di così giovane età
CASCINA CUCCO BAROLO CERRATI 2001 BAROLO VIGNA CUCCO 2001
87 E 90 E
Tel. 0173.232235 Ancora un passo in avanti per questa cantina di Serralunga, che dopo un Cerrati 2000 già degno del massimo rispetto, quest’anno ci propone un Vigna Cucco 2001 a livelli di eccellenza. A dire poco superbo è infatti lo sviluppo al palato, con attacco subito avvolgente e tannino che diffonde e si amplifica; finale che prende addirittura dolce e non molla un attimo la presa. Unica nota un poco incerta sono i profumi, che pur indugiando troppo sulle note animali non mi convincono però a cambiare punteggio. Meno profondo e più rigido è invece il Cerrati 2001, che ha tuttavia abbastanza carattere per ben figurare.
CERETTO BAROLO BAROLO BAROLO BAROLO
BRICCO ROCCHE 2001 BRUNATE 2001 PRAPÒ 2001 ZONCHERA 2001
88 H 87 F 86 F 83 E
Tel. 0173.282582 Valori rispettati in casa Ceretto, con il Bricco Rocche che, seppure di poco, mette in fila gli altri due cru di Barolo grazie essenzialmente ad una struttura tannica ben disegnata e che non soffre più di tanto la presenza a tratti invadente del rovere. Più rigido invece il Brunate, cosa piuttosto strana se paragonata allo stile avvolgente che contraddistingue i migliori vini di questo cru nel 2001, mentre il Prapò sembra soffrire più che altro una nota di rovere al momento non proprio brillante.
CERRETTA BAROLO VIGNA SUMOT 2001
87 F
Tel. 0173.613108 Meno interessante rispetto a quanto proposto nel 1999 e nel 2000, ma in ogni caso una conferma del valore della materia prima di cui dispone questa cantina. Peccato quindi che la presenza ingombrante del rovere (direi più grande che piccolo) finisca con l’impedire il completo apprezzamento della sue qualità tanniche.
MONFORTE D’ALBA Media dei punteggi: 86,16. I vini più riusciti: Barolo Ciabot Mentin Ginestra - Domenico Clerico (90/100); Barolo Cicala - Aldo Conterno (90/100; Barolo Vigna del Gris - Conterno Fantino (90/100); Barolo - Attilio Ghisolfi (90/100). Commento: le prove di alcuni nomi importanti di questo comune, non sempre all’altezza delle aspettative, hanno avuto di sicuro il loro peso sul risultato di squadra, ma è anche vero che un po’ tutto Monforte non ha saputo brillare come invece potrebbe. I vini, e mi riferisco sempre della media, hanno infatti struttura e potenziale, ma non hanno il calore, l’avvolgenza e l’espansività di Serralunga e non è ancora ben chiaro se sapranno trovarli. Più che altrove si notano poi i continui e bruschi passaggi da stili moderni a stili tradizionali.
BAROLO 2001
88 F
LA MORRA Media dei punteggi: 86,79. I vini più riusciti: Barolo Vigna Giachini - Giovanni Corino (92/100); Barolo Brunate - Vietti (92/100); Barolo Brunate - Enzo Boglietti (91/100); Barolo Vigneto Rocche - Giovanni Corino (91/100); Barolo Case Nere - Enzo Boglietti (90/100); Barolo Vigneto Arborina Giovanni Corino (90/100); Barolo Ciabot Manzoni - Silvio Grasso (90/100). Commento: un secondo posto alle spalle di un Serralunga formato 2001 è un risultato tutt’altro che da buttare, ma allo stesso tempo non deve nemmeno far passare in secondo piano alcuni punti importanti. Se togliamo di mezzo infatti le Brunate, che hanno tirato la volata ai Barolo di La Morra come il “treno” della Saeco ai tempi di Cipollini (media superiore a 88 centesimi!), e con esse alcuni altri acuti isolati, ci rendiamo conto che la prova complessiva non è stata poi così brillante. I problemi di colore sono più evidenti che altrove, i profumi mostrano spesso una chiara tendenza all’evoluzione e anche i tannini, cosa piuttosto curiosa, non sempre si mostrano all’altezza della loro fama. Qualche dubbio infine anche sull’uso del rovere, che qui più che altrove si fa sentire (non è la prima volta, mi direte... ma questa volta l’impressione che qualcuno si sia dimenticato di togliere il piede dall’acceleratore è più forte che mai).
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BAROLO VIGNA CERRETTA 2001
CAVALLOTTO - BRICCO BOSCHIS
ENOGEA - II SERIE - N. 1
CÀ ROMÈ
BAROLO 2001 32 ENOGEA - II SERIE - N. 1
SERRALUNGA D’ALBA Media dei punteggi: 87,33. I vini più riusciti: Barolo Marenca Luigi Pira (93/100); Barolo Margheria Luigi Pira (91/100); Barolo Boscareto Ferdinando Principiano (91/100); Barolo Vigna Cucco - Cascina Cucco (90/100); Barolo Vigna Rionda - Luigi Pira (90/100). Commento: come ho già avuto modo di scrivere più volte, il 2001 è stato l’anno di Serralunga. Ma non di Serralunga intesa in senso classico (leggi austera, scontrosa, a tratti quasi violenta), bensì di una nuova Serralunga, fatta sempre di struttura e di vigore, ma anche di armonia tannica e di misura. E soprattutto di maggiore precisione. Quanto alle valutazioni, un occhio attento si accorgerà che gli acuti sono di sicuro più concentrati rispetto ad altri comuni (ovvero sono riconducibili ad un numero ristretto di cantine), ma allo stesso occhio attento risulterà altrettanto chiaro come a fare la differenza, nel 2001, sia stata soprattutto la media complessiva dei vini. Tanto per darvi un’idea: 16 vini su 43 hanno avuto punteggi compresi tra 89 e 88 centesimi e a questi vanni aggiunti i 5 cinque vini che hanno superato i 90 centesimi. Immaginate adesso di costruirvi una batteria di questo genere e immaginatevi anche di degustarla. Sono sicuro che cascate dalla sedia solo a pensarci.
NOVELLO E VERDUNO Media dei punteggi: 85,89. I vini più riusciti: Barolo Ravera - Elvio Cogno (89/100); Barolo Sotto il Castello di Novello - Giacomo Grimaldi (88/100); Barolo Monvigliero - Fratelli Alessandria (87/100). Commento: dei due comuni del Barolo di seconda fascia (leggi Novello e Verduno), il primo è forse quello che ha goduto di minore considerazione e di minore supporto mediatico. Piano piano, negli ultimi anni, ha saputo però ricavarsi una sua nicchia ben precisa e soprattutto un po’ più articolata rispetto a Verduno, che bene o male orbita sempre e solo attorno a quel paio di aziende e al cru di Monvigliero. Per il resto, praticamente nulla da segnalare.
A parte il colore, in entrambi molto intenso, e l’apporto assai deciso del rovere, i due vini della famiglia Chiarlo hanno un’impostazione piuttosto diversa tra loro. Più rigido e minerale il Cannubi, più elegante, più disegnato e al momento anche più espressivo invece il Cerequio.
oppure no a non dare questi benedetti 90 centesimi al Ravera di Elvio Cogno e Valter Fissore. Preciso, di grande armonia, perfettamente dosato nel legno e bene espresso sotto il profilo aromatico, questo vino ha infatti tutto per competere con i migliori vini dell’annata. Tutto a parte quella spinta e quel calore che avrebbero dato al finale e alla persistenza il grande dono della completezza. Più solido, più caldo e voluminoso invece il Vigna Elena 2000, che tuttavia mostra qualche limite sul piano della fragranza.
DOMENICO CLERICO
ALDO CONTERNO
MICHELE CHIARLO BAROLO CANNUBI 2001 BAROLO CEREQUIO 2001
87 F 87 F
Tel. 0141.769030.
BAROLO CIABOT MENTIN GINESTRA 2001 BAROLO PAJANA 2001 BAROLO PERCRISTINA 2000
90 G 87 G 91 G
Tel. 0173.78171 Non è il botto che mi sarei aspettato dal Ciabot Mentin Ginestra, ma in ogni caso si tratta di una prova di alto livello e del tutto in linea con la storia più che gloriosa di questo cru. Ottima come sempre la struttura al palato, con tannini molto vigorosi e ancora in parte da fondere, specie nel finale di bocca. Ancora più da costruire e da fondere sono però i profumi, che al momento soffrono ancora un po’ l’apporto deciso del rovere. Ancora più solido e carnoso, per non dire monumentale, è il Percristina 2000, che se mai un giorno saprà trovare l’armonia e la definizione che ancora gli mancano potrà entrare a pieno titolo nel ristretto novero dei più grandi Barolo degli ultimi vent’anni. Qualche perplessità invece per il Pajana 2001, senza dubbio ben dotato sul piano della sostanza, ma privo di quel calore e di quel sincero spirito nebbiolo che contraddistingue le altre due etichette.
84 F 90 G 87 G 88 H
Tel. 0173.78150 Non so più da quanto tempo era che non davo 90 punti ad un vino di Aldo Conterno e non potete nemmeno immaginare quanto piacere mi abbia fatto, un po’ per l’uomo (e la famiglia) e un po’ anche perché questo Cicala 2001 sembra segnare una leggera, quanto importante svolta stilistica. Senza con questo stravolgere o rinnegare il passato, il Cicala mostra infatti un dinamismo e una precisione davvero rimarchevoli, entrambi aiutati da un insolito quanto leggero tocco di rovere fresco. Un tocco di rovere, sebbene ancora più leggero, che si percepisce anche nel Granbussia 1999 e che allo stesso modo sollecita il dinamismo e la lunghezza espressiva. Più “classico” invece il Colonnello 2001, che in ogni caso rappresenta un passo in avanti rispetto alle ultime annate, sia sul piano della complessità che del carattere.
CONTERNO - FANTINO
ELVIO COGNO BAROLO RAVERA 2001 BAROLO VIGNA ELENA 2000
BAROLO BUSSIA 2001 BAROLO CICALA 2001 BAROLO COLONNELLO 2001 BAROLO RISERVA GRANBUSSIA 1999
89 E 87 F
BAROLO PARUSSI 2001 BAROLO SORÌ GINESTRA 2001 BAROLO VIGNA DEL GRIS 2001
87 F 89? G 90 G
Tel. 0173.744006 Tel. 0173.78204 So che serve a poco, specie a chi il vino lo ha prodotto, ma ancora adesso, mentre scrivo queste poche righe, mi sto domandando se ho fatto bene
Che il Vigna del Gris potesse superare il Sorì Ginestra lo avevo già messo in preventivo dopo vari assag-
DAMILANO
88 F BAROLO MONFALLETTO 2001 BAROLO VIGNA BRICCO GATTERA 2001 86 G BAROLO VIGNA ENRICO VI 2001 87 G BAROLO RISERVA GORETTE 1999 88? H Tel. 0173.50344 Non so perché, ma in un’annata come il 2001 era pronto a scommettere in una prova di gran carattere, simile a quella del 1996 e del 1997. Invece, i Barolo 2001 dei fratelli Cordero hanno scelto la via della linearità e dell’eleganza (che è forse più nella loro natura) e un po’ meno quella della sostanza e della profondità, in particolare il Bricco Gattera. Più profonda la Riserva Gorette 1999 (prodotta solo in magnum), che al momento viene però ostacolata dal rovere e non riesce quindi a valorizzare del tutto l’ottima qualità dei suoi tannini. Da qui il punto interrogativo.
GIOVANNI CORINO BAROLO BAROLO BAROLO BAROLO BAROLO
VECCHIE VIGNE 2001 87? F VIGNA GIACHINI 2001 92 F VIGNETO ARBORINA 2001 90 F VIGNETO ROCCHE 2001 91 F VIGNETO RONCAGLIE 2001 87 H
BAROLO 2001 BAROLO CANNUBI 2001 BAROLO LISTE 2001
86 F 88 G 88 G
Tel. 0173.56105 Ancora un passo in avanti per la cantina Damilano, che da alcuni ha iniziato un serio programma di riqualificazione. Cannubi e Liste sono due Barolo ben dotati sotto il profilo strutturale e anche ben curati a livello tecnico. La cosa che ancora manca, e di sicuro è quella più difficile da ottenere, è invece la personalità.
FONTANAFREDDA BAROLO SERRALUNGA 2001 BAROLO VIGNA LA ROSA 2001
86 E 87 F
Tel. 0173.613161 Esprimere già da ora un giudizio sui Barolo 2001 di Fontafredda sarebbe non solo prematuro ma anche avventato, visto che mancano ancora all’appello alcuni cru molto rappresentativi della sua produzione. Ciò non toglie che dal Vigna La Rosa qualcosa in più di un compito ben fatto me lo sarei aspettato. Certo il colore è molto vivo, il frutto non manca e i tannini sono bene estratti, ma il carattere, ovvero ciò che può e deve fare la differenza, sembra ancora tutto da trovare e da costruire. Sui consueti e invidiabili standard qualitativi invece il Barolo Serralunga 2001 - tenuto conto come sempre delle quantità prodotte.
GEMMA BAROLO 2001
88 E
BAROLO GIBLIN 2001
88 F
Tel. 0173.613502
DOSIO BAROLO 2001 BAROLO RISERVA 1999
88 E 83 F
Tel. 0173.50677 Beppe Dosio non è certo tra le figure più note nel mondo del Barolo, ma nel corso della sua non breve carriera è stato comunque capace di proporre vini curati e di buona sostanza come è il caso di questo Barolo 2001.
Non escludo - anzi è probabile - che con il tempo la forbice tra questi due vini sia destinata ad allargarsi, ma ciò non deve far passare in secondo piano le ottime doti strutturali e di estrazione del Barolo 2001. In ogni caso più solido e destinato ad un futuro più lungo è il Giblin 2001, che avrebbe potuto ambire a posizioni ancora migliori se solo avesse avuto il conforto di un rovere più integro.
ANGELO GERMANO FRATELLI FERRERO BAROLO MANZONI 2001
87 G
BAROLO 2001
CORDERO DI MONTEZEMOLO MONFALLETTO
ormai con la vendemmia 1998. Lo stile, come nelle precedenti edizioni, tende a privilegiare il frutto e il colore senza per fortuna dimenticare una buona e articolata trama di tannini. Prezzo purtroppo elevato.
33
come il sottoscritto) eppure i fratelli Corino ci sono riusciti in grande scioltezza, diventando così automaticamente anche la migliore cantina dell’anno di La Morra e una delle migliori di tutta la denominazione, insieme a Enzo Boglietti e ai fratelli Pira di Serralunga. Un risultato ottenuto oltretutto con vini che al posto della forza e della concentrazione preferiscono usare l’eleganza e la precisione tannica, come del resto ben riassunto dallo splendido Giachini e dal didattico Rocche. Chi invece ha tentato la prova di forza è il Vecchie Vigne, che tuttavia, di fronte a una tale profusione di finezza e di dettagli, resta praticamente ammutolito nella sua corazza fatta di colore, rovere e tannini. Avrà solo bisogno di tempo?
BAROLO MONT D’OCA DARDI 2001 88 BAROLO VIGNA RUÉ 2001 88 -
Tel. 0173.509452
Tel. 0173.50691
Tel. 0173.50613
Tre vini sopra i 90/100 non è roba da tutti i giorni (specie con uno tirchio
Continua la serie positiva del Barolo Manzoni dei fratelli Ferrero, iniziata
Purtroppo non ho notizie particolari da darvi su questa azienda, se non
ENOGEA - II SERIE - N. 1
gi pre-imbottigliamento, ma che il Sorì Ginestra non riuscisse a raggiungere la soglia dell’eccellenza questo è davvero una sorpresa (tanto per darvi un’idea di quanto mi avesse impressionato, posso dirvi di averlo sempre catalogato come uno dei migliori Sorì Ginestra mai prodotti, se non addirittura il migliore). Eppure, dopo ben tre assaggi in tre degustazioni differenti, il verdetto è stato per il momento inappellabile: la struttura c’è ed è solida, ma il tannino non riesce ad avere quella grazia capace di dare lunghezza e profondità ed anche il frutto sembra come ingabbiato. Frutto che al contrario bene si esprime nel Vigna del Gris, insieme con un tannino un po’ nervoso ma fresco e dinamico. Rovere ancora in parte da assorbire.
BAROLO 2001 34 ENOGEA - II SERIE - N. 1
che i due assaggi eseguiti hanno messo in luce altrettanti Barolo di bello spessore e soprattutto dotati di una struttura tannica lunga e bene estratta (specie il Mont d’Oca Dardi). Più difficili da inquadrare invece i profumi, che sembrano quasi un mix ancora in parte da risolvere e da fondere - tra modernità e tradizione.
ETTORE GERMANO BAROLO SERRALUNGA 2001 BAROLO CERRETTA 2001 BAROLO PRAPÒ 2001
87 E -F 88 F
Tel. 0173.613528 - 613112 Evidentemente deve essere destino. Per due anni non ho scritto di Barolo e negli stessi due anni Sergio Germano ha prodotto i migliori vini della sua carriera (Prapò 1999 e Cerretta 2000, che se avete modo di trovare non dovete lasciarveli sfuggire). Adesso ricomincio a scrivere e trac! I vini sono buoni, hanno struttura (e anche parecchia), ma faticano a tenere il passo dei precedenti, in particolare sul piano della definizione olfattiva. Non resta allora che attendere il Cerretta 2001, in uscita il prossimo anno e ancora troppo giovane per essere giudicato in modo attendibile.
ATTILIO GHISOLFI BAROLO 2001 BAROLO BRICCO VISETTE 2001 BAROLO RISERVA FANTINI 2000
90 E 87? E 89 F
Tel. 0173.78345 Quando in una degustazione alla cieca metti il vino di base davanti ad una selezione dello stesso produttore ti vengono sempre mille dubbi, eppure, anche ritornandoci sopra, non sono riuscito a cambiare idea. Il Barolo 2001 è infatti un vino forse non immenso dal punto di vista strutturale, ma davvero eccellente nel disegno, nella trama tannica, nella definizione dei profumi... e nel prezzo. Il Bricco Visette invece, di sicuro più ambizioso, appare come un blocco di marmo da sgrezzare e in tutta onestà non sono poi così sicuro che saprà trovare l’equilibrio e le sfumature di cui ha bisogno. Un giusto compromesso tra i due vini mi è apparsa
infine la Riserva Fantini 2000, che malgrado una nota di rovere non trascurabile e un approccio piuttosto verticale al palato sembra avere più ampi margini di miglioramento in bottiglia.
BRUNO GIACOSA BAROLO FALLETTO DI SERRALUNGA 2001 BAROLO RISERVA LE ROCCHE DEL FALLETTO 2000
86 H
meglio di sé al palato, con tannini caldi e diffusi che si distendono e garantiscono uno sviluppo lungo e completo. Naso anche molto espressivo e completo. Simile nel peso e nell’estrazione, ma un po’ meno a fuoco e articolato è invece il Bricco Luciani, mentre il Vigna Plicotti si distingue per un’espressione più classica e per un tannino più nervoso. Più rustici e di minor spessore infine il Giachini e L’André.
87 H
BRUNA GRIMALDI Tel. 0173.67027 Seppure leggermente meno brillanti rispetto alla Riserva Asili 2000 e al Santo Stefano 2000, i Barolo di Bruno Giacosa sono comunque tra i migliori proposti negli ultimi anni. Certo il vigore e la densità non sono quelli delle annate storiche, ma il disegno, l’equilibrio e la finezza dei tannini faranno senza dubbio la gioia dei tanti appassionati di questa cantina.
ELIO GRASSO BAROLO GAVARINI VIGNA CHINIERA 2001
88 G
Tel. 0173.78491 Piccolo passo in avanti per il Barolo Chiniera di Elio Grasso, ma non per questo trascurabile. Migliori, rispetto alle annate precedenti, mi sono sembrate infatti la definizione della fase aromatica e soprattutto la profondità della trama tannica, senza con questo rinunciare alla consueta eleganza di impostazione.
SILVIO GRASSO BAROLO BAROLO BAROLO BAROLO BAROLO
BRICCO LUCIANI 2001 CIABOT MANZONI 2001 GIACHINI 2001 L’ANDRÉ 2001 VIGNA PLICOTTI 2001
88 F 90 G 85 F 83 F 88 F
BAROLO BADARINA VIGNA REGNOLA 2001
89 E
Tel. 0173.262094 Dopo le prime tre annate di rodaggio, il Barolo di Bruna Grimaldi (e di Franco Fiorino) sembra avere messo la quarta sotto tutti i punti di vista. Più definizione al naso, più freschezza e soprattutto più sostanza al palato con tannini che restano comunque bene estratti e in perfetto equilibrio con le altri componenti. Rovere anche ben dosato. Prezzo giusto.
GIACOMO GRIMALDI BAROLO LE COSTE 2001 BAROLO SOTTO CASTELLO DI NOVELLO 2001
86 F 88 E
Tel. 0173.35256 Sarà forse meno ambizioso rispetto al Barolo Le Coste, e forse anche meno longevo, ma il Sotto Castello 2001 è di sicuro un vino più fine e più equilibrato, soprattutto nell’uso del rovere (anche se gli amanti dello stile tradizionale lo troveranno comunque eccessivo... e non mi sento di dargli torto a priori). Molto più solido, ma anche tutto da fondere e da sgrezzare, è dunque Le Coste, anche se è difficile prevedere che possa un giorno trovare un completo equilibrio (e questo è un peccato perché il tannino è molto buono).
Tel. 0173.50322 Non siamo ancora ai livelli delle migliori annate di questo produttore, ma è indubbio che nella serie di vini proposta nel 2001 non manchino degli spunti molto interessanti. Primo fra tutti il Ciabot Manzoni, che dà il
LA SPINETTA - RIVETTI BAROLO CAMPÉ 2001
86? H
Tel. 0141.877396 Così come il Barbaresco 2002,
BAROLO LE GRAMOLERE 2001 BAROLO LE GRAMOLERE BRICAT 2001 BAROLO PERNO S. STEFANO 2001 BAROLO RISERVA LE GRAMOLERE 1999
86 86 84 89 -
85 E 89? E
90 F 88 F
Tel. 0173.50222
Tel. 011.8395937
Che questa cantina abbia le carte in regola per fare buoni vini non lo si scopre certo oggi, peccato soltanto che vini come La Serra 2001 siano piuttosto rari, sia come sostanza, sia come carattere. Un carattere che non sembra voler scendere a molti compromessi e che mette davanti una carica tannica a tratti un po’ severa, ma che ha il pregio di distendersi e di allungarsi. Naso invece meno chiaro che lascia qualche piccolo dubbio sulla possibile evoluzione. Decisamente più rigido e asciutto infine il Brunate 2001.
A quanto pare Franco Martinetti, dopo i buoni risultati ottenuti con la Barbera d’Asti e dopo un breve periodo di apprendistato, sembra avere trovato un feeling ancora migliore con il nebbiolo. Le ultime due annate prodotte, e in particolare il 2001, fanno segnare infatti sensibili progressi sul piano del carattere e della sostanza. Carattere che si traduce, sempre nel 2001, in un tannino serio e deciso, ma non per questo rigido, che lascia intravedere ottime possibilità di crescita in bottiglia.
Tel. 0173.78114
BARTOLO MASCARELLO
I vini di Giovanni Manzone non sono mai stati un esempio di Barolo “politicamente corretti”, ma in compenso hanno sempre dimostrato di possedere una base davvero solida e personale e perciò non mi stupisco affatto di fronte all’ottimo risultato ottenuto dalla Riserva 1999. Certo, se fosse riuscita a scrollarsi di dosso ancora un po’ di polvere e di imprecisioni, il risultato sarebbe stato ancora migliore, ma se amate il vigore e il tannino qui avrete da divertirvi. Meno profondi il Barolo Le Gramolere e il Le Gramolere Bricat, mentre il Perno S. Stefano eccede un po’ in rusticità
MARCHESI DI BAROLO
BAROLO 2001
BAROLO CANNUBI 2001 85 E BAROLO SARMASSA 2001 85 E BAROLO VIGNE DI PROPRIETÀ 2001 86 E Tel. 0173.564400 Vini come sempre irreprensibili dal punto di vista tecnico per la Marchesi di Barolo e dotati anche di buona struttura, di buone potenzialità di invecchiamento e di una altrettanto buona piacevolezza di beva. Per tutti, non disdegnerei però un po’ più di grinta e di carattere, nonché un uso del rovere un po’ meno scontato.
PAOLO MANZONE BAROLO MERIAME 2001 BAROLO SERRALUNGA 2001
BAROLO MARASCO 2001 BAROLO MARASCO 2000
88 F 85 E
BAROLO BRUNATE 2001
Tel. 0173.56125 Bartolo Mascarello ci ha lasciati da alcuni mesi, ma i suoi appassionati avranno modo di ricordarlo assaggiando non solo le sue vecchie annate, ma anche questo 2001, così nervoso e verticale come da tempo non accadeva. Un vino che oltretutto dovrebbe avere una buona evoluzione, almeno se i profumi sapranno trovare la giusta ampiezza.
MAURO MOLINO BAROLO VIGNA CONCA 2001 BAROLO VIGNA GANCIA 2001
M. MARENGO 89 E
Tel. 0173.263890
Tel. 0173.50127
Se per altre giovani aziende di Serralunga si può parlare di un percorso in crescita, nel caso di questa cantina, riguardando anche gli assaggi dei due anni precedenti, il passo non sembra altrettanto regolare. Ciò non toglie che il Barolo Meriame 2001 sia un vino di tutto rispetto, in particolare sotto il profilo tannico, anche se i profumi non sembrano brillare per energia e definizione e lasciano quindi qualche dubbio sui possibili sviluppi futuri. Carenza di energia che si ritrova, in misura maggiore, anche nel Barolo 2001.
Come si dice: non c’è il due senza il tre! E dopo due vini davvero molto buoni (il 1999 e il 2000) ecco che Mario Marengo e il figlio Marco ci propongono un altro Brunate di gran carattere e, quel che più conta, perfettamente in linea con quello stile fatto di serietà, armonia e calore che ha caratterizzato i migliori vini di questo cru nella vendemmia 2001. Ad impedirgli il passo decisivo c’è soltanto una leggera carenza nella profondità della trama tannica, che purtroppo limita quel tanto che basta la lunghezza e la persistenza.
86 F
87 G 87 G
Tel. 0173.50814 Si chiude in sostanziale parità il confronto tra i due cru di Mauro Molino, anche se non escludo che il Vigna Conca, una volta “digerita” la dose considerevole di rovere, possa compiere importanti progressi. Nerbo e contrasto, già da ora, sembrano infatti migliori rispetto al Vigna Gancia.
MONTI BAROLO BUSSIA 2001
87 F
Tel. 0173.78391 Non so bene perché - se per simpa-
BAROLO 2001
BAROLO BRUNATE 2001 BAROLO LA SERRA 2001
FRANCO M. MARTINETTI
35
GIOVANNI MANZONE
MARCARINI
ENOGEA - II SERIE - N. 1
anche il Barolo Campé 2001, assaggiato in tre diverse occasioni e sempre alla cieca, mi ha lasciato in tutta onestà un po’ dubbioso. La sostanza infatti non manca, ma quei toni animali/vegetali che si avvertono in modo ripetuto, sia al naso sia al palato, sono davvero anni luce lontani dallo stile molto preciso che ha reso famoso questo produttore. Proviamo comunque ad attendere.
BAROLO 2001 36 ENOGEA - II SERIE - N. 1
tia o altro - ma fin dal suo esordio ho sempre pensato che Pier Paolo Monti fosse destinato ad arrivare molto rapidamente ai vertici dell’enologia di Langa. E invece, pur continuando a sfornare vini di tutto rispetto, ancora oggi non è riuscito a trovare il colpo del ko. Anche questo Barolo 2001 è infatti un vino di ottima sostanza, ma l’impressione che al momento dà, forse anche per via della dose massiccia di rovere, è più di apparenza che di reale sostanza. Proviamo comunque ad attendere.
ANDREA OBERTO BAROLO 2001 87 BAROLO VIGNA ALBARELLA 2001 90? BAROLO VIGNETO ROCCHE 2001 89? Tel. 0173.509262 Porca miseria, ma che diavolo è successo? I vini di Andrea Oberto, da sempre riconoscibili per la loro linearità di espressione, si sono fatti improvvisamente ricchi e muscolosi. Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro, ma in entrambi i cru devo dire che un po’ di quella finezza e di quell’equilibrio di un tempo un po’ mi mancano e viene da pensare quanto potrebbero essere grandi se ciò avvenisse. Per il momento, tanto di cappello, ma anche un piccolo punto interrogativo, in parte per mettere in guardia gli amanti dello stile di un tempo e in parte per sottolineare altrettanto piccoli dubbi sulla futura evoluzione in bottiglia.
MARCO OBERTO - CIABOT BERTON BAROLO 2001 BAROLO ROGGERI 2001
88 E 89 E
Roggeri 2001 che, pur esprimendo già un buon equilibrio tra rovere e varietale, dimostra di possedere un bagaglio tannico e fruttato che darà il meglio di sé solo tra 6-7 mesi, non prima.
FRATELLI ODDERO BAROLO MONDOCA DI BUSSIA SOPRANA 2001 BAROLO RIVERA DI CASTIGLIONE 2001 BAROLO ROCCHE DI CASTIGLIONE 2001 BAROLO VIGNA RIONDA 2000
86 F ?E 87 F 90 G
Tel. 0173.50618 La cantina Oddero è fatta così: quando meno te l’aspetti ecco che all’improvviso tira fuori il coniglio dal cilindro. Un coniglio che quest’anno si chiama Vigna Rionda 2000 e che, una volta superato l’approccio aromatico non proprio brillante, inizia a svolgere con grande meticolosità tutta la sua dote di tannini e di stoffa, chiudendo poi con la stessa misura e con la stessa attenzione. Simile nello stile, ma un po’ meno articolato è invece il Rocche, mentre il Mondoca tende ad indugiare un po’ troppo sulle note “marmellatose” del naso. Assolutamente incomprensibile - per non dire pasticciato - infine il Rivera, che al naso esprime una nota vanigliata eccessiva e fuori luogo.
ARMANDO PARUSSO BAROLO 2001 BAROLO BUSSIA 2001 BAROLO MARIONDINO 2001
84 E 87 G 85 F
Tel. 0173.78257 Anno di svolta per la cantina di Marco Parusso, che proprio a partire dal 2001 ha deciso di riunire tutti i suoi cru di Bussia in una sola etichetta, affiancata dal solito Mariondino e da un Barolo di base (il tutto in attesa del nuovo Barolo Mosconi... di cui parleremo però tra qualche tempo). Peccato soltanto che questo cambiamento di rotta, dettato essenzialmente da sane ragioni commerciali, abbia coinciso con un inatteso quanto brusco calo di tensione per questi stessi Barolo. Un calo di tensione che si traduce, sia per il Bussia che per il Mariondino, in un chiaro ridimensionato della struttura e in parte anche del colore. Non meno evidenti i problemi di carattere, che non riescono ad essere tamponati da un tannino comunque bene estratto e da un rovere usato come sempre con maestria.
PALLADINO BAROLO VIGNA BROGLIO 2001 BAROLO VIGNA S.BERNARDO 2001 BAROLO RISERVA S.BERNARDO 1999
83? D
PIO CESARE
87? D
BAROLO 2001 BAROLO ORNATO 2001
88 D
Tel. 0173.613108 Tel. 0173.50217 Dopo la parentesi meno riuscita dell’annata 2000, i Barolo di Marco Oberto tornano decisi sui livelli del 1999, confermando così il potenziale di questa cantina. A stupire maggiormente è il Barolo 2001, che al palato si esprimere subito senza indecisioni grazie ad un tannino bene estratto e che va così a compensare qualche probabile limite di tenuta nel tempo. Di maggiori potenzialità è invece il
misura maggiore nel Broglio, da una fase aromatica approssimativa e pungente. Senza problemi, a parte una nota di rovere un po’ sopra le righe, è invece la Riserva S. Bernardo 1999, che al palato si sviluppa in modo fine e lineare nonostante, di nuovo, le interferenze del rovere.
Il giorno che questa cantina deciderà di dedicare ogni anno le giuste cure e le giuste attenzioni ai suoi Barolo, sono convinto che Serralunga avrà un’altra grande azienda di cui vantarsi e i 2001, a questo proposito, sono a dire poco esemplari. Sia il Vigna Broglio che il Vigna S. Bernardo dimostrano infatti di possedere strutture tanniche di livello assoluto per completezza e qualità, ma queste stesse doti sono però mortificate, in
86 D 89 G
Tel. 0173.440386 Era un pezzo, direi dal glorioso biennio 1988-1989, che aspettavo un Ornato con tutti i sacri crismi e finalmente sono stato accontentato. Ottimo in particolare lo sviluppo al palato che, dopo un attacco leggermente in sordina, vede una crescita lenta ma progressiva del volume tannico senza con questo mai indurirsi. Dispiace che proprio nel finale entri in scena una leggera traccia erbacea che, oltre ad interferire con il rovere, mi impedisce di dare un punteggio ancora migliore.
Tel. 0173.56247 Ecco un’altra azienda che se dovessi guardare solo alla simpatia metterei ogni anno ai primi posti della classifica, ma che al contrario non riesce ancora a uscire dal gruppone degli inseguitori. Sia il Cannubi che il Via Nuova, almeno rispetto alla concorrenza più blasonata, mostrano infatti dei chiari limiti di sostanza e di profondità, che non riescono ad essere compensati da una vinificazione e da una cura comunque ineccepibili. Tannini in entrambi i casi ancora isolati e da distendere e rovere in buona parte da assorbire (specie nel Cannubi).
LUIGI PIRA BAROLO MARENCA 2001 BAROLO MARGHERIA 2001 BAROLO VIGNA RIONDA 2001
93 F 91 F 90 G
Tel. 0173.613106 Non sarò poetico, lo capisco, ma qui i numeri parlano chiaro e garantiscono alla cantina di Gianpaolo e Romolo Pira il primato nella denominazione, almeno per il 2001. E a proposito di primati, il primo posto assoluto spetta al Marenca 2001, un vino a dire poco impressionante per volume, densità e vigore e che allo stesso tempo riesce a mantenere una grandissima linearità di espressione con un finale che più che un finale sembra la Divina Commedia di Alberto Tallone (quella ovviamente del 1941 con il nome di Dante in filigrana). Eccellente in ogni caso anche il Margheria, che passa in secondo piano (si fa per dire) soltanto perché si trova a fare i conti con un fratellino un po’ ingombrante. Superato però l’imbarazzo iniziale, anche il Margheria mette sul tavolo una struttura tannica di grande valore che al momento soffre soltanto una leggera “carenza” di sfumature. Più sul rovere e anche più austero infine il Vigna Rionda, che ad ogni modo non sembra avere dimenticato a casa nulla di ciò che serve per una lunga e serena permanenza in bottiglia.
BAROLO CORSINI 2001
BAROLO MARCENASCO 2001 BAROLO ROCCHE MARCENASCO 2001
88 E
Tel. 0173.78625 Questa cantina ormai non è più un nome nuovo nel mondo del Barolo, ma questo 2001 è il primo vino capace di emergere in modo sicuro dalla mischia. A convincere sono soprattutto l’uso molto discreto del rovere e il tannino molto composto e bene estratto. Densità invece non superiore, che impedisce così al punteggio di salire ulteriormente.
PODERI LUIGI EINAUDI BAROLO COSTA GRIMALDI 2001 BAROLO NEI CANNUBI 2001
88 G 87 G
Tel. 0173.70191 Costa Grimaldi è un cru molto meno conosciuto rispetto ai Cannubi eppure non è la prima volta che la spunta sul suo diretto concorrente in casa Einaudi. A fare la differenza, almeno nel 2001, è la qualità della struttura tannica, che oltre a risultare più levigata e omogenea sembra avere anche una trama leggermente più fitta. A frenare il Cannubi c’è tuttavia anche una nota di rovere non trascurabile, che al momento non è oltretutto ben chiaro se potrà essere completamente assorbita.
FERDINANDO PRINCIPIANO BAROLO BOSCARETO 2001
86 E 88 F
Tel. 0173.50185 Quando pochi anni fa iniziò il nuovo corso enologico di questa cantina, ero convinto che dopo i primi positivi riscontri le cose avrebbero iniziato a correre in modo spedito. Ma evidentemente quando si dice che Roma non è stata fatta in un solo giorno, qualcosa di vero ci deve pure essere e di conseguenza è forse il caso che calmi i miei bollenti spiriti e cerchi di sottolineare il buono - che comunque c’è - in questi vini. Vini caratterizzati da colori profondi, soprattutto rispetto al passato, e da una nota minerale nel frutto assai spiccata e che finisce col rendere lo sviluppo tannico ancora più rigido di quello che probabilmente è. La freschezza che si avverte lungo tutto lo sviluppo in entrambi i vini mi lascia tuttavia fiducioso, in particolare per il Rocche Marcenasco (al quale, in prima battuta, avevo dato in realtà un punticino in meno).
FRATELLI REVELLO BAROLO 2001 BAROLO ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 2001 BAROLO VIGNA CONCA 2001 BAROLO VIGNA GATTERA 2001 BAROLO VIGNA GIACHINI 2001
85 E 87 86 86 86
F F F F
91 E Tel. 0173.50276
Tel. 0173.787158 Abbiamo dovuto pazientare parecchi anni, ma alla fine Ferdinando Principiano si è deciso a farci rivedere ciò di cui lui e le sue uve sono capaci e a dimostrarci che quel suo lontano esordio con il Boscareto 1993 non fu soltanto un episodio. Ovviamente fare paragoni a così lunga distanza di tempo non è una cosa facile, ma così sui due piedi mi sento di poter dire che questo vino sia anche leggermente migliore del suo predecessore. Pur non avendo infatti una gamma aromatica del tutto a fuoco, è talmente tanto il “fuoco” che si avverte al palato, e ancor più in finale di bocca, che è impossibile non rimanerne colpiti.
Dopo l’exploit del 1999, i fratelli Revello e i loro Barolo sembrano essersi stabilizzati su livelli meno ambiziosi, ma pur sempre interessanti. Dei diversi cru prodotti, il più personale è il più curato è senza dubbio il Rocche dell’Annunziata, sostenuto da un tannino molto fine e da un frutto altrettanto nitido e omogeneo, cosa che lascia intravedere anche la possibilità di un leggero miglioramento in bottiglia. Sempre parlando di personalità, una citazione la merita anche il Vigna Gattera, che al palato mostra di possedere una struttura di tutto rispetto, che purtroppo non è bene valorizzata dalla componente aromatica, a tratti non proprio nobile. Più tecnici invece gli altri due cru.
BAROLO 2001
86 G 85 F
RENATO RATTI
37
BAROLO CANNUBI 2001 BAROLO VIA NUOVA 2001
PODERE RUGGERI CORSINI
ENOGEA - II SERIE - N. 1
E. PIRA & FIGLI
MICHELE REVERDITO BAROLO BRICCO COGNI 2001 BAROLO MONCUCCO 2001
88 E 89 D
ENOGEA - II SERIE - N. 1
38
BAROLO 2001
Tel. 0173.50336 Dopo l’assaggio di questi due Barolo sono doppiamente contento. Primo, per Michele Reverdito, che si sta ricavando con pazienza una sua piccola nicchia tra i produttori di La Morra, lavorando oltretutto su cru poco conosciuti; secondo, per il sottoscritto, che quando aveva segnalato per primo questo produttore sulle pagine di Enogea, evidentemente aveva visto bene. Certo qualcosa deve essere ancora registrato, specie nel Bricco Cogni, che tende a soffrire la nota di caffè zuccherato del rovere, ma è anche vero che trovare un Barolo così fine e ben curato come il Moncucco 2001 a poco più di 10 euro più iva franco cantina è davvero molto, ma mooooolto difficile!
sato e ritrovano invece quel rovere esuberante che, se da un lato infastidirà certi palati, dall’altro mi rende più sicuro circa la loro positiva evoluzione in bottiglia (i Barolo di Valentino hanno infatti dimostrato più volte di saper digerire molto bene il legno). Chiarito questo punto, resta da parlare della parte gustativa, che vede il Santo Stefano distinguersi per la sua maggiore armonia e il Big invece per il suo vigore e per un nocciolo di tannini che ha ancora bisogno di tempo per fondersi (e se lo farà è molto probabile che per gli altri due cru non ci sarà scampo). Sempre sul tannino, ma più disturbato dal rovere e dunque meno facile da leggere è invece il Vigna d’la Roul.
GIGI ROSSO BAROLO ARIONE 2001 BAROLO RISERVA ARIONE SÔRÌ DELL’ULIVO 1999
88 E 85 E
Tel. 0173.262369
ROCCHE COSTAMAGNA BAROLO BRICCO FRANCESCO 2001 87 F BAROLO ROCCHE 86 E DELL’ANNUNZIATA 2001 Tel. 0173.509225 I due Barolo 2001 recensiti non sono ancora i vini che mi aspetto da Alessandro Locatelli, ma rispetto ad alcune prove del recente passato rappresentano comunque un passo in avanti. Buone infatti la struttura e l’impostazione del Bricco Francesco e buono anche il tannino, che va così a compensare in parte una fase aromatica un po’ troppo evoluta in rapporto alla giovane età del vino. Meno personale e anche leggermente meno nobile invece il Rocche.
Avete presente quelle pubblicità sui trattamenti estetici (rughe, cellulite, chili di troppo?). Bene: dopo avere assaggiato l’Arione 2001 mi sono venute in mente proprio quelle, dove nella casella a destra, sotto la scritta “dopo”, ci mettiamo una bella bottiglia di Arione. Un vino quasi irriconoscibile rispetto ai suoi predecessori, tanto evidente e pulito è il contributo del frutto. Sviluppo al palato anche lineare e che allo stesso modo non risente più dell’influenza di legni non proprio perfetti. A metà strada tra il “prima” e il “dopo” troviamo invece la Riserva 1999, che forse anche per questo motivo non riesce ad esprimere una sua personalità ben definita.
LUCIANO SANDRONE BAROLO CANNUBI BOSCHIS 2001 BAROLO LE VIGNE 2001 NEBBIOLO D’ALBA VALMAGGIORE 2003
89 G 88 H 83 E
Tel. 0173.560023 Se siete degli appassionati dei Barolo di Luciano Sandrone fate conto di dover aggiungere almeno 3 punti alle mie valutazioni. Infatti, in tutte le degustazioni alla cieca che ho fatto con altri assaggiatori che stimo, anch’essi appassionati di questi vini, ho sempre dovuto registrare delle reazioni molto positive per non dire entusiastiche. Quanto al sottoscritto, non posso non sottolineare come le mie valutazioni abbiano fatto registrare un chiaro progresso rispetto alle ultime vendemmie, legato soprattutto ad una maggiore sostanza al palato e ad una presenza tannica di giusto carattere e vigore. A conti fatti, uno dei migliori Cannubi Boschis che mi sia capitato di assaggiare (e per Le Vigne siamo lì).
GIORGIO SCARZELLO & FIGLI BAROLO 2001 BAROLO VIGNA MERENDA 2001
86 E 87 E
Tel. 0173.56170 I punteggi sono proprio al limite della segnalazione, eppure mi sento in qualche modo spinto a parlare di questi vini. Primo perché sono tra i migliori mai prodotti da questa cantina, e secondo perché, pur con qualche evidente imperfezione, i vini dimostrano di avere un gran carattere e un’altrettanto grande sincerità di base.
JOSETTA SAFFIRIO ROCCHE DEI MANZONI BAROLO BIG’D BIG 2001 BAROLO VIGNA CAPPELLA DI S. STEFANO 2001 BAROLO VIGNA D’LA ROUL 2001
BAROLO 2001 89 89 88 -
Tel. 0173.78421 Una sorta di ritorno alle origini per i vini di Valentino Migliorini, che perdono quei toni vegetali che mi avevano più volte disturbato nel recente pas-
86 E
Tel. 0173.78660 Chi ricorda i primi vini di questa cantina (cioè quelli usciti nella prima metà degli anni ‘90), troverà oggi qualcosa di molto più docile e disegnato e soprattutto molto meno rovere e molta meno estrazione. Un cambiamento che mi sento di condividere, ma che mi piacerebbe fosse sostenuto da un po’ più di ciccia.
PAOLO SCAVINO BAROLO BRIC DEL FIASC 2001 BAROLO CANNUBI 2001 BAROLO CAROBRIC 2001 BAROLO RISERVA ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 1999
88 H 86 G 87 H
-H
Tel. 0173.62850 I Barolo 2001 di Enrico Scavino sono vini di grande peso e volume, in particolare il Bric del Fiasc e il
BAROLO BRUNATE 2001 BAROLO PRAPO 2001
89 E 86 E
Tel. 0173.262148 Dal 1997 ad oggi Mauro Sebaste ha sempre mantenuto una buona velocità di crociera, ma non è mai riuscito a produrre un vino così completo, armonico e affascinante come questo Brunate 2001. Sapiente anche l’uso del rovere, che permette al frutto di esprimersi e di suggerire una possibile, ulteriore crescita in bottiglia. Più essenziale ed anche leggermente rustico invece il Prapò 2001.
ALDO E RICCARDO SEGHESIO BAROLO VIGNETO LA VILLA 2001
87 F
Non un vino particolarmente originale, ma tenuto conto che siamo agli esordi il risultato può essere considerato più che soddisfacente. Espressione chiara, buon volume, buona base di tannini e rovere, che pur non facendo nulla per nascondere la sua presenza, riesce ad integrarsi abbastanza bene. Tecnico.
TERRE DA VINO BAROLO PAESI TUOI 2001 BAROLO PODERI SCARRONE 2001
Due buoni vini che mi ricordano in diversi tratti quelli della vendemmia 1998 (con meno rovere per lo Scarrone) e soprattutto meno tecnici rispetto alle due vendemmie precedenti. Anzi, volendo essere sinceri fino in fondo, i 2001 mostrano una leggera rusticità della fase olfattiva che non permette di apprezzare nel modo migliore la buona qualità della struttura tannica.
Meno ricco rispetto all’edizione 2000, il Vigneto La Villa dei fratelli Seghesio è comunque un vino ben dotato, in particolare sotto il profilo olfattivo. Struttura che invece, dopo un primo approccio più che soddisfacente, tende piano piano ad asciugarsi sul tannino.
BAROLO ALBE 2000 DOLCETTO D’ALBA COSTE & FOSSATI 2003
87 E
Tel. 0173.509419 Le belle prove delle annate 1998 e 1999 sono ancora un po’ lontane, ma questo Barolo 2001 è comunque un buon vino, ben curato e con un uso molto discreto del rovere. Bocca non profonda come l’annata richiederebbe, ma in compenso di buon disegno e distribuzione. Finale che tende ad asciugarsi.
85 D 87 E
Tel. 0173.564611
VAJRA G. D.
BAROLO VIGNA SAN GIACOMO 2001
87 E
Tel. 02.72094585
Tel. 0173.78108
ORESTE STROPPIANA
•
89 E 88 D
Tel. 0173.56257 Per il momento niente Barolo Bricco delle Viole 2000 e ancora niente Barolo Albe 2001 (entrambi ancora da imbottigliare), ma in compenso un Barolo Albe 2000 che vale la pena segnalare nonostante tutti ne abbiano già parlato lo scorso anno. Davvero ammirevole è infatti la precisione del carattere nebbiolo e allo stesso tempo la grande godibilità della struttura tannica, che lascia da parte ogni fronzolo per puntare diretta sull’armonia e sulla piacevolezza. Sempre ottimo infine il Coste & Fossati e ancora migliore il Moscato d’Asti, che ho preferito non citare tra i vini degustati perché tutti gli assaggi sono avvenuti in modo informale e mai alla cieca. In ogni caso vi suggerisco di fidarvi.
BAROLO BAROLO BAROLO BAROLO
VIGNETO ARBORINA 2001 CASTELLETTO 2001 VIGNETO GATTERA 2001 VIGNETO ROCCHE 2001
87 88 87 83
F F F F
Tel. 0173.509212 Anche nel 2001 il Castelletto, pur senza avvicinarsi all’ottima prova del 1999, si conferma il miglior Barolo di questo produttore, grazie ad un tannino leggermente polveroso e ad una bella dote di frutto che al momento non è però ancora del tutto composta e a fuoco. Più lineare ed amalgamato è invece il Gattera, mentre l’Arborina fa segnare un nuovo incremento nella sostanza e nel tannino, ma risulta di espressione più cruda e verticale rispetto al Castelletto.
GIOVANNI VIBERTI BAROLO BUON PADRE 2001 BAROLO RISERVA BRICCO DELLE VIOLE 1999 BAROLO RISERVA SAN PIETRO 1999
80 D 87 E 89 E
Tel. 0173.56192 Abituato a delle prove quasi sempre di scarso interesse, devo dire di essere rimasto non poco sorpreso di fronte ai risultati ottenuti dalle due Riserve 1999. Riguardando i miei vecchi assaggi mi sono però accorto che già il Barolo base 1999 aveva ottenuto una buona valutazione e quindi non avrei dovuto sorprendermi così tanto. Spazio dunque alla Riserva Bricco delle Viole, rustico ma di sicura sostanza, e soprattutto alla Riserva San Pietro, un vino ancora molto verticale nella sua espressione, ma dotato di una presenza, di una schiettezza e di un carattere davvero molto buoni.
VIETTI BAROLO BRUNATE 2001 BAROLO CASTIGLIONE 2001 BAROLO LAZZARITO 2001 BAROLO ROCCHE 2001 BAROLO VILLERO 1997 BARBERA D’ALBA TRE VIGNE 2003 BARBERA D’ALBA SCARRONE 2003
92 G 85 E 89 G 88 G 91 H 87 88 -
BAROLO 2001
BAROLO 2001
MAURO VEGLIO
39
MAURO SEBASTE
TENUTA L’ILLUMINATA
ENOGEA - II SERIE - N. 1
Carobric, che per ora non riescono però ad avere l’articolazione e le sfumature che gli permetterebbero di competere con i migliori vini dell’annata. Leggermente più minerale e rigido il Cannubi 2001, mentre per il Rocche dell’Annunziata 1999 preferisco non esprimere un giudizio. L’ho assaggiato una sola volta e quell’unica volta ho l’impressione di non averlo inquadrato a dovere.
BARBERA D’ALBA SCARRONE VIGNA VECCHIA 2003 BARBERA D’ASTI LA CRENA 2001
90 89 -
ENOGEA - II SERIE - N. 1
40
BAROLO 2001
Tel. 0173.62825 L’opera di rinnovamento, o meglio di revisione stilistica, iniziata alcuni anni fa da Mario Cordero e Luca Vietti sta iniziando a dare dei frutti davvero notevoli e i Barolo, con la vendemmia 2001, hanno aggiunto alla precisione tecnica raggiunta nelle ultime vendemmie anche una bella dose di personalità. Al di là dei punteggi assegnati, i vini esprimono infatti ognuno un carattere ben preciso. Molto bella per esempio l’interpretazione del Rocche, che se ad un primo impatto può lasciare sconcertati per un apparente eccesso di frutto e di gioventù, dall’altro riesce poi piano piano a mostrare tutta l’eleganza e tutto l’equilibrio tannico di cui è capace questo cru, e non è detto che con il tempo non possa anche migliorare. Più vigoroso, senza con questo essere scomposto, è invece il Lazzarito, che apre la strada ad un Brunate davvero monumentale per lunghezza, equilibrio, personalità e finezza di espressione, in particolare a livello tannico. Decisamente d’antan è invece il Barolo Villero 1997, che riesce ugualmente ad emozionare grazie a al respiro caldo e profondo dei suoi profumi e a quel tannino pieno eppure mai in eccesso tipico dei grandi classici. Ma se i Barolo sono ottimi, le Barbera non sono poi tanto da meno ed anzi, nella loro categoria, si confermano come dei veri e propri punti di riferimento, primo fra tutti lo Scarrone Vigna Vecchia 2003 che, nonostante il rovere ancora tutto da assorbire, mantiene intatto il carattere acido/fruttato tipico del vitigno. Sarà migliore del 1999? Vedremo
VIGNA RIONDA - MASSOLINO BAROLO 2001 BAROLO MARGHERIA 2001 BAROLO PARAFADA 2001 BAROLO RISERVA VIGNA RIONDA 1999
87 E 87 F 89 F
ogni anno vorrei vederli nelle prime posizioni. Invece, l’unico vino capace di tenere il passo delle etichette più agguerrite è il Parafada 2001, che rispetto alla media di Serralunga si distingue per un’espressione più fresca e nervosa, sia nel frutto che nel tannino. Rovere ben dosato e struttura che si allunga a dovere senza però chiudere con il tocco del fuoriclasse. Rigorosa, ma anche meno disponibile al dialogo è invece la Riserva Vigna Rionda 1999, le cui possibilità di sviluppo futuro possono comunque contare su un tannino sicuro e bene estratto. Ben fatto, ma anche piuttosto semplice nel carattere è invece il Margheria 2001, specie se paragonato al Barolo di base.
ALTRI ASSAGGI
GIANNI VOERZIO BAROLO LA SERRA 2001
87? F
Tel. 0173.509194 Sarà forse perché la concorrenza ha un po’ cambiato registro, ma sta di fatto che quest’anno il Barolo di Gianni Voerzio sembra ancora più nero, più esotico e più profondo del solito. Legno poi che non aiuta ad alleggerire il quadro e anzi finisce col sottolineare ancora di più la nota di bacche e l’esuberanza della struttura. In ogni caso, molto difficile da valutare: per alcuni potrebbe valere 93/100 e più, per altri anche molto meno del punteggio che io ho assegnato. Da qui anche il punto interrogativo.
MARZIANO ED ENRICO ABBONA BAROLO PRESSENDA 2001
84
BAROLO TERLO RAVERA 2001
86
ACCADEMIA TORREGIORGI BAROLO PIAN POLVERE DI MONFORTE D’ALBA 1999
81
CLAUDIO ALARIO BAROLO RIVA 2001
85
ROBERTO VOERZIO BAROLO BRUNATE 2001 86? H BAROLO CEREQUIO 2001 89? H BAROLO LA SERRA 2001 87 H BAROLO ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 88 H TORRIGLIONE 2001 BAROLO SARMASSA 88 I DI BAROLO 2001 BAROLO RISERVA VECCHIE VITI DEI CAPALOT E DELLE BRUNATE 2000 85? I BARBERA D’ALBA RISERVA VIGNETO 88 I POZZO DELL’ANNUNZIATA 2001
88 G Tel. 0173.509196
Tel. 0173.613138 Parlare di delusione sarebbe più che eccessivo, ma nutro tale e tanta stima per la famiglia Massolino che
denominazione, i risultati delle ultime degustazioni sono stati molto sorprendenti, e forse più di quanto gli stessi punteggi possano esprimere. Piuttosto frequenti si sono rivelati per esempio i problemi di definizione olfattiva, e non solo nei vini contrassegnati dal punto interrogativo. Un problema di definizione che si traduce quasi sempre in una nota mentolata del tutto inusuale oppure in una gamma aromatica monolitica e priva delle giuste sfumature. Qualche perplessità anche sulle strutture, tutte quante solide e muscolose, ma che non mi dispiacerebbe se potessero avere anche un pizzico di agilità.
Eh sì, lo devo ammettere: per uno come me che da tempo considera i Barolo di Roberto Voerzio come dei veri e propri punti di riferimento nella
FRATELLI BARALE BAROLO BUSSIA 2001
DA NON DIMENTICARE DOMENICO CLERICO 91 G BAROLO PERCRISTINA 2000 VIETTI 91 H BAROLO VILLERO 1997 FRATELLI ODDERO 90 G BAROLO VIGNA RIONDA 2000 90 90 -
LA SPINETTA (pag 24) BARBERA D’ALBA GALLINA 2003 VIETTI BARBERA D’ALBA SCARRONE VIGNA VECCHIA 2003
84
BAROLO BRICCO LUCIANI 2001 BAROLO BRICCO RIUND 2001
85 86
CASCINA GAGLIASSI BEL COLLE BAROLO RIS. MONVIGLIERO 1999
BAROLO LE COSTE 1999
BAROLO 2001
BAROLO RISERVA CANNUBI 1999
85
GIACOMO BREZZA & FIGLI BAROLO BRICCO SARMASSA 2001 BAROLO SARMASSA 2001
BAROLO LEON 2001
86
BAROLO MONVIGLIERO 2001 BAROLO RISERVA MASSARA 1999
84 86
CARLO & TARA CAVAGNERO 85 84
BAROLO VILLERO 2000
86?
BAROLO VILLERO 1999
83
BAROLO VIGNA MERLOTTI 2001
BAROLO GABUTTI 2001
85
BAROLO SERRALUNGA 2001
84
GIANNI GAGLIARDO
CASTELLO DI VERDUNO
SERIO E BATTISTA BORGOGNO
84
GABUTTI - FRANCO BOASSO CASCINA LUISIN
86
BAROLO 2001
86
85
EUGENIO BOCCHINO
LIVIA FONTANA
83
BAROLO CANNUBI 2001 BAROLO PREVE 2001
? 84
MARIO GAGLIASSO BAROLO ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 2001 BAROLO TORRIGLIONE 2001
78 86
CAVALIER BARTOLOMEO BRIC CENCIURIO SACCHETTO PITTATORE BAROLO COSTA DI ROSE 2001
BAROLO VIGNETI SOLANOTTO ALTINASSO 2001
FRATELLI GIACOSA 84
BURLOTTO COMM. G.B.
BAROLO BABLIN 2001
LUIGINO GRIMALDI 83
85 83 BAROLO VIGNA PUGNANE 2001
CAMERANO G. E FIGLI
79
84
85
BAROLO SORÌ GEPIN 2001
79
LE STRETTE GIUSEPPE CONTRATTO
79 83
BAROLO SAN BIAGIO 2001
LA SPINONA
FRANCO CONTERNO
BAROLO 2001 BAROLO CANNUBI SAN LORENZO 2001 BAROLO RISERVA 1999
83
86
COLUÉ BAROLO ACCLIVI 2001 BAROLO CANNUBI 2001
BAROLO VIGNA MANDORLO 2001
BAROLO CEREQUIO 2001
BAROLO BERGEISA 2001
86
86
LO ZOCCOLAIO FAMIGLIA ANSELMA
CASCINA ADELAIDE BAROLO CANNUBI 2001 BAROLO PREDA 2001
79 86
BAROLO FAMIGLIA ANSELMA 2001
86
BAROLO BRICCO ROCCA 2001 BAROLO BUSSIA 2001
87 84
84 82
FRANCO MOLINO
STEFANO FARINA CASCINA BALLARIN
BAROLO LO ZOCCOLAIO 2001 BAROLO RAVERA 2001
BAROLO 2001
81
BAROLO FRANCO FIORINA 2001
80
BAROLO ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 2001
83
BAROLO RISERVA ROCCHE DELL’ANNUNZIATA 1999
83
GIACOMO FENOCCHIO CASCINA DEL MONASTERO
BAROLO BUSSIA 2001
83
FRATELLI MONCHIERO
BAROLO 2001
BAROLO VILLERO 2001
84
BAROLO ROCCHE 2001
80
BAROLO 2001
84 85
41
BAROLO CASTELLERO 2001 BAROLO RISERVA BUSSIA 1999
85
ENOGEA - II SERIE - N. 1
FRATELLI BARALE
BAROLO 2001 42 ENOGEA - II SERIE - N. 1
FRATELLI MONCHIERO BAROLO ROERE 2001
FLAVIO SAGLIETTI 83
MARIA MORAGLIO ROBERTO SAROTTO BAROLO BRICCO BERGERA 2001 BAROLO RISERVA AUDACE 1999
BAROLO RISERVA 1999
80
86
BAROLO 2001 BAROLO ROCCHE 2001
84 83
FRANCESCO SOBRERO 86
BAROLO RISERVA PERNANNO 1999
FRANCESCO RINALDI & FIGLI
GIOVANNI SORDO
BAROLO CANNUBBIO 2001 BAROLO RISERVA LE BRUNATE
BAROLO ROCCHE DI CASTIGLIONE 2001 BAROLO RISERVA SÖRÌ GABUTTI 1999
85 85
GIOVANNI ROSSO
84
BAROLO SERRALUNGA 2001
86
S. BIAGIO BAROLO RISERVA SORÌ DEL ROVERE 1999
84
BAROLO SORÌ DEL ROVERE 2001
86
TENUTA ROCCA BAROLO 2001 BAROLO VIGNA SAN PIETRO 2001
83 83
BAROLO 2001
83
BAROLO VIGNA DI ALDO 2001
?
83 87
ERALDO VIBERTI ?
VIRNA 79 85 85 84
TENUTA CARRETTA BAROLO CANNUBI 2001
80
VARALDO
TENUTA ARNULFO COSTA DI BUSSIA BAROLO CAMPO DEI BUOI 2001 BAROLO COSTA DI BUSSIA 2001 BAROLO RISERVA COSTA DI BUSSIA 1999 NEBBIOLO D’ALBA 2003
85
TENUTA MONTANELLO
BAROLO 2001 82
85
TERRE DEL BAROLO
RIVETTO BAROLO LEON 2001
BAROLO VIGNA LA VOLTA 2001 BAROLO RISERVA DEL FONDATORE VIGNA SARMASSA 1999
BAROLO 2001
AURELIO SETTIMO
PODERI COLLA BAROLO DARDI LE ROSE BUSSIA 2001
86 84?
SCHIAVENZA 85 86
MASSIMO PENNA BAROLO LA SERRA 2001
BAROLO BRUNATE 2001 BAROLO CEREQUIO 2001
TENUTA LA VOLTA - CABUTTO
85
BAROLO CANNUBI BOSCHIS 2001 BAROLO PREDA SARMASSA 2001 BAROLO RISERVA PREDA SARMASSA 1999
86 84 85