Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Cras srl
"IN FERROVIA CON LA CIRCUMETNEA" - IL TRENINO DEI PARCHI La ferrovia Circumetnea mette a disposizione la sua storica "littorina" per l'espletamento di un servizio regolare di carattere turistico, il cosiddetto "Trenino dei Parchi". Le località attraversate dalla ferrovia a scartamento ridotto Riposto - Randazzo ricadono infatti nel territorio dei tre più importanti parchi siciliani (Etna, Nebrodi, Alcantara). Il progetto si inserisce inoltre nell'ambito dell'istituzione del "Sentiero del Vino", poichè il trenino dell‘Etna percorre le pendici del vulcano, attraversando l’itinerario delle strade del vino dell’Etna. La "littorina" AL 56, del 1937, è stata messa a disposizione dal commissario governativo Ferrovia Circumetnea dopo l’accordo che prevede l’istituzione del Sentiero del Vino. Il circuito, lungo 40 km, tocca Randazzo, Castiglione, Linguaglossa, Piedimonte, Fiumefreddo, Mascali, Giarre e Riposto. L’Azienda prevede anche il recupero dell’impianto di elettrificazione e dei vecchi caselli. L’idea prevede anche un uso turistico-sportivo del treno, per trasportare biciclette, e per trasportare sciatori verso l’Etna. La vecchia locomotiva a vapore che inizia il suo percorso dalla stazione di Catania-Borgo forse è la stessa che accompagnò Edmondo De Amicis nel suo viaggio all'inizio del secolo scorso. Il tracciato della Circumetnea è quasi lo stesso di allora. Il Programma degli itinerari turistici estivi con la Circumetnea prevedeva, per l'estate del 2005, i seguenti itinerari: - Il castagno dei cento cavalli - “Catania – Randazzo – Sant'Alfio” - Nelson - “Catania – Randazzo – Castello di Nelson” - Alcantara - “Catania – Rocca Calanna (Bronte) - Randazzo – Gole Alcantara” - Castiglione - “Catania – Randazzo – Solicchiata – Castiglione” La Ferrovia Circumetnea, già da diversi decenni, ha inoltre in esercizio un insieme di autolinee che svolgono sia un importante compito di adduzione al sistema ferroviario che una significativa e diversificata offerta di servizio per l’utenza pendolare presente nel territorio etneo. Le autolinee sono esercite nel rispetto dei disciplinari di concessione rilasciati dall’ Assessorato ai Trasporti della Regione Siciliana, secondo programmi d’esercizio, orari e percorsi opportunamente commisurati alle reali necessità di trasporto che interessano il comprensorio servito. Le suddete autolinee sono le seguenti: 1) Adrano – Paternò – Misterbianco -Catania; 2) Paternò – Belpasso; 3) Randazzo – Bronte – Adrano – Catania; 4) Randazzo – Fiumefreddo – Catania ( via A 18 ); 5) Castiglione – Giarre – Acireale – Catania; 6) Adrano – Biancavilla – S.M. Licodia – Belpasso; 7) Servizio sostitutivo treni Piano – Tavola – Belpasso. Per quanto attiene ai sevizi turistici esercitati dalla Ferrovia Circumetnea, si riscontra un ulteriore esempio di integrazione fra il sistema ferroviario e quello automobilistico. Gli itinerari turistici proposti, tutti caratterizzati da una straordinaria partecipazione di utenza, abbinano ed esaltano, infatti, le caratteristiche di entrambi i sistemi, determinando un’offerta non realizzabile da alcun altro vettore presente sul territorio. Nel periodo estivo le autolinee aziendali svolgono inoltre un servizio di collegamento fra le località di Adrano, Paternò e Misterbianco con i lidi balneari della Plaja di Catania. Più recentemente, ma con analogo successo, è stato anche realizzato un servizio mare che collega le località di Randazzo, Linguaglossa e Piedimonte con Riposto. sistema ferroviario Il servizio della Ferrovia Circumetnea, integrandosi con il servizio autobus e la metropolitana può costituire una alternativa significativa ed ecologica al trasporto su gomma dei pendolari diretti a Catania Il treno della Circumetnea conclude la sua corsa alla stazione di Riposto, ma non effettua il viaggio di ritorno. Per far ritorno a Catania è conveniente scendere alla stazione di Giarre e prendere in coincidenza un ordinario convoglio delle Ferrovie dello Stato che percorra la linea Messina-Catania.
Attuato Parco Regionale dell'Etna Parco Regionale dei Nebrodi Parco Regionale Fluviale dell'Alcantara 1
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
Sicilia Catania Paternò S.Maria di Licodia Biancavilla Adrano Bronte Randazzo
L'Associazione Assoetna organizza dei pacchetti turistici per 10 percorsi nel Parco La Ferrovia Circumetnea ha adottato la Carta della Mobilita', che costituisce la traduzione settoriale della Carta dei Servizi per i soggetti che offrono servizi pubblici di trasporto e prestazioni connesse al trasporto. Adottando la Carta della Mobilita' la Ferrovia Circumetnea si assume, con un patto scritto, precisi impegni e doveri verso i propri clienti, che saranno in grado di confrontare la loro esperienza del servizio con quanto dichiarato dall'Azienda: - Miglioramento della qualita' dei servizi forniti; - Miglioramento del rapporto tra Cliente e Azienda. Le strade del vino in Sicilia, istituite con la legge 2 agosto 2002 “Strade e Rotte del vino”, sono allo stato attuale, ben 9 e comprendono la “Strada e rotta del vino della provincia di Messina”, la “Strada dei vini e dei sapori delle Madonie sul percorso della Targa Florio”, la “Strada del vino del Val di Noto” e la “Strada del vino Val di Mazara”. Le “strade” sono itinerari turistici su cui insistono vigneti, cantine, enoteche, musei, aziende specializzate in produzioni tipiche e di qualità e strutture turistico-ricettive. Lungo il percorso sono previsti momenti di degustazione, e l’organizzazione di attività ricreative, culturali e turistiche. Per ogni “Strada e rotta del vino” è prevista anche la creazione di un “Museo della vite e del vino”, dal quale partiranno iniziative finalizzate a far conoscere i diversi aspetti culturali della produzione vitivinicola. Ferrovia Circumetnea
Ferrovia Circumetnea
Ferrovia Circumetnea società privata no visitatori dirette indirette turistiche commerciali l'iniziativa può avere seguito prevedendo anche il viaggio di ritorno http://www.prg.it/parcodelletna/ferrov.html www.circumetnea.it
Referente progetto
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento
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RECUPERO DELLA LINEA FERROVIARIA DISMESSA ALCANTARARANDAZZO La ferrovia dismessa Alcantara-Randazzo, che collegava il versante nord-ovest dell'Etna al mar Jonio, toccando Taormina e Giardini Naxos, sarà nuovamente utilizzabile soprattutto a fini turistici. E' stato stilato un protocollo d'intesa tra gli assessorati della Regione Sicilia al Territorio e Ambiente, al Turismo e Trasporti, alla Cooperazione e ai Beni Culturali, con le province di Catania e Messina, con il Parco Fluviale dell'Alcantara e Trenitalia. L'accordo è finalizzato ad un progetto di valorizzazione e riutilizzo della ferrovia per uno sviluppo ecoturistico della Valle dell'Alcantara e la fruizione sostenibile del territorio del Parco ricadente nelle province di Messina e Catania. Il progetto esecutivo dell'opera (da concludersi entro 6 mesi dal giorno d'insediamento del tavolo tecnico 20.01.2005) portera' anche a trovare le vie di finanziamento per l'intero importo, per la ristrutturazione della linea, dei fabbricati e la costruzione della stazione d'interscambio con la circumetnea e' di 70 milioni di euro all'operazione vuole partecipare attivamente la ferrovia circumetnea. La realizzazione del recupero della linea dismessa Alcantara-Randazzo, è in corso, con fondi dello Stato (che finanziano i PRUSST) con il Comune di Randazzo, in collaborazione con l’ENEA e l’Università di Catania. Il progetto non prevede soltanto piste ciclabili e percorsi per i cavalli, ma anche e soprattutto forme di sviluppo locale basate sull’agricoltura di qualità, il turismo, la valorizzazione dei beni archeologici e una serie di altre attività di piccola imprenditoria industriale e di servizio. Inoltre, la linea ferroviaria verrebbe ripristinata anche ad uso locale, per migliorare la mobilità del bacino etneo. Le stazioni di questa linea ferroviaria - per questo come per tutti quei progetti che lo scopo di valorizzare le bellezze naturalistiche di una determinata zona e di promuovere uno sviluppo turistico compatibile con l’ambiente - vengono concepite come punti di accoglienza e di informazione sul patrimonio storico-naturale dell’area, punti di acquisto di prodotti tipici, punti di noleggio di biciclette, centri di attività artigiane, sedi di nuove imprese sociali e di imprese for profit che diano occupazione a giovani del posto. Dalla linea ferroviaria Messina – Catania, e precisamente dalla stazione di Alcantara, si dirama una “secondaria” che segue il percorso del fiume Alcantara, nell’omonima Valle, attestandosi a Randazzo dopo 37,523 km. A partire dalla stazione di Alcantara, si susseguono le stazioni di Gaggi, Graniti, Gole Alcantara, Motta Camastra, Francavilla di Sicilia, Castiglione di Sicilia, Moio Alcantara, San Teodoro e Randazzo. sistema ferroviario Il progetto potrà portare a diverse opportunità: una accessibilità alternativa del territorio, il miglioramento del marketing territoriale derivante dall'utilizzo di un treno d'epoca che attraverserà ambienti integri, paesaggi e siti naturali, esercitando una forte attrattiva turistica, la possibilità di recuperare e valorizzare il patrimonio storico-architettonico di manufatti, opere e fabbricati della linea ferroviaria dismessa, e la possibilità di usarli come musei e centri espositivi dei prodotti tipici locali. Nel progetto, inoltre, è prevista la possibilità di interconnessione con la Ferrovia Circumetnea, in maniera da realizzare un grande circuito ferroviario dei due Parchi dell'Etna e dell'Alcantara di rilevante interesse turistico. 2005 in corso di attuazione Parco Regionale Fluviale dell'Alcantara connessione con il Parco Regionale dell'Etna Sicilia Alcantara Gaggi Graniti Motta di Camastra Francavilla di Sicilia Castiglione di Sicilia Moio Alcantara Malvagna S.Teodoro Randazzo protocollo d'intesa tra gli assessorati al Territorio e Ambiente, al Turismo e Trasporti, alla Cooperazione e ai Beni Culturali, con le province di Catania e Messina, con il Parco Fluviale 3
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dell'Alcantara e Trenitalia PRUSST Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
Regione Sicilia; si ricercano i finanziamenti per l'intero importo contributo della circumetnea al finanziamento Costruzione della stazione d'interscambio con la circumetnea 70 milioni di euro Assessorati regionali al Territorio e Ambiente, al Turismo e Trasporti, alla Cooperazione e ai Beni Culturali province di Catania e Messina ente di gestione Parco Fluviale dell'Alcantara Trenitalia
enti pubblici no visitatori dirette indirette turistiche, commerciali, imprenditoriali, imprese sociali
www.ferroviesiciliane.it
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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RECUPERO DELLA LINEA FERROVIARIA NOTO - CALABERNARDO PACHINO Il Comune di Noto ha previsto l’utilizzo di questa linea ferroviaria a fini turistici, riattivandola e facendola percorrere da un piccolo treno passeggeri, fino alla zona di Vendicari, che costituisce una delle più importanti aree umide dell’Isola, protetta da apposita Riserva e affidata in gestione al Corpo Forestale della Regione Siciliana. Non volendo deludere le aspettative per la creazione di una pista ciclabile con analogo percorso, il Comune ha in corso un progetto esecutivo che prevede sia la riattivazione della ferrovia, sia la creazione a fianco del binario di una pista per il transito pedonale e ciclabile che, per il primo tratto, dalla Stazione di Noto, posta ad una quota di 64 metri s.l.m., scende fino a mare in corrispondenza della località balneare di Calabernardo e giunge al Lido di Noto, località balneare nei pressi dell’importante sito archeologico di Eloro. Per il successivo tratto dal Lido di Noto a Vendicari, il Comune ha in corso di redazione un progetto preliminare. Per il terzo segmento, che da Vendicari porta a Pachino, facente parte del territorio comunale di quest’ultimo centro, non esiste ancora alcuna ipotesi di utilizzo. Si tratta anche in questo caso di un percorso di notevole interesse paesaggistico, in quanto esso corre a breve distanza da una spiaggia di particolare bellezza, e già esistono lungo il tracciato diverse strutture ricettive a conduzione familiare (località Fattoria San Lorenzo), mentre altri posti letto si possono creare, ristrutturando la Stazione di San Lorenzo lo Vecchio. Il tratto da Calabernardo a Pachino potrà costituire un importante segmento della Ciclopista del Sole. sistema ferroviario Le opportunità offerte dal prgetto sono soprattutto quelle di integrarsi a determinati circuiti turistici, e a percorsi pedonali e ciclabili, come quello della Ciclopista del Sole L'iniziativa potrebbe interessare aree naturalistiche particolarmnete sensibili 2004 in corso di progettazione Riserva Regionale di Vendicari Sicilia Noto Calabernardo Pachino
La linea Interbus consente di raggiungere la Riserva naturalistica di Vendicari Comune di Noto
Comune di Noto
No Visitatori Dirette Turistiche l'iniziativa può essere replicata su alcune delle numerose tratte ferroviarie dismesse in Sicilia www.ferrovie.it/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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TREKKING SOMEGGIATO SUI MONTI NEBRODI La Somaro Trekking è ubicata sui Monti Nebrodi lungo la SS.185 di Sella Mandrazzi nel Comune di Francavilla di Sicilia in provincia di Messina, a 11Km dalle Gole dell’Alcantara, a 30Km da Taormina e a 35Km dal vulcano Etna. Propone percorsi, della durata che vanno da un giorno a una settimana, che sfruttano le antiche "trazzere" (piste in terra battuta utilizzate dai contadini per spostarsi sulle montagne), e possono essere effettuate noleggiando degli asini e, volendo, anche delle guide. informazione e sensibilizzazione Per gli itinerari vengono utilizzate le antiche "trazzere" (piste in terra battuta utilizzate dai contadini per spostarsi sulle montagne) che possono essere recuperate e costituire una rete di trasporto alternativa
attuato Riserva Regionale del Bosco di Malabotta Parco Regionale Nebrodi Parco Regionale Fluviale dell'Alcantara Sicilia Francavilla di Sicilia
Somaro Trekking Srl
Somaro Trekking Srl società privata no visitatori dirette turistiche
www.lasomarosrl.it
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori
IL TRENO DEI NORMANNI Il Treno dei Normanni segna il ritorno all'attività della locomotiva elettrica storica E 636 128, di cui si è concluso da poco il restauro, effettuato dai soci volontari di Treno Doc. il convoglio avrà in composizione le quattro carrozze "Centoporte" siciliane, anch'esse riverniciate nel 2005, in occasione del centenario delle Ferrovie dello Stato, e riportate, così come la locomotiva, ai colori di origine. Il treno, che è stato presentato al pubblico ed alla stampa tramite un conferenza il giorno 29.09.05 alla stazione di Palermo C.le, ha viaggiato per cinque domeniche consecutive a partire dal 02.10.05. L'evento ha visto come sponsor ufficiali l'Assessorato Turismo e Trasporti della Regione Sicilia, la Provincia di Palermo e il Comune di Cefalù, oltre a cinque case vinicole che si sono alternate ogni domenica per offrire una degustazione dei loro prodotti. Inoltre, alla stazione di Palermo C.le sono state messe in vendita delle cartoline numerate, commemorative dell'evento. La Associazione TRENODOC opera a Palermo dal 1995 e costituisce una delle maggiori realtà nel mondo feramatoriale siciliano. sistema ferroviario
2005 Attuato lambisce Parco Regionale delle Madonie Sicilia Palermo Cefalù Convenzione con Trenitalia per il recupero e l'uso di mezzi ferroviari storici Trenodoc in Sicilia ha realizzato: - il treno Storico a Vapore Palermo - Cefalù - mostre ed eventi - Convenzione con Trenitalia (nel 2003) che regolamenta la posizione di Trenodoc in merito al recupero e l'uso di mezzi ferroviari storici - modellismo ferroviario. Trenitalia Regione Sicilia Provincia di Palermo Comune di Cefalù
Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Trenitalia, Assessorato Turismo e Trasporti della Regione Sicilia, Provincia di Palermo Comune di Cefalù Altri soggetti coinvolti 5 case vinicole Associazione Trenodoc AAPIT 5 case vinicole (degustazione prodotti) Tipo di Associazione Trenodoc (recupero e uso di mezzi ferroviari storici, modellismo ferroviario; ha coinvolgimento stipulato una convenzione con Trenitalia) AAPIT - Azienda Autonoma per l’Incremento turistico accoglienza visitatori alla stazione di Cefalù e predisposizione di agevolazioni per i visitatori Tipologia dei soggetti Trenodoc Associazione feramatoriale Si III settore Visitatori Destinatari Ricadute economiche Indirette occupazionali turistiche, imprenditoriali Attività Addetti l'iniziativa può essere riproposta in altri periodi dell'anno Reiterabilità www.ferroviesiciliane.it/ Fonte informativa http://www.trenodoc.it/ Referente progetto
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
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TRENO BAROCCO DEL VAL DI NOTO - IL TRENO DEL SUD EST Il Treno Barocco della Val di Noto nasce da una proposta della sezione di CittadinanzaAttiva di Modica, relativa alla istituzione di un treno storico composto da una vecchia locomotiva 740, le sue relative carrozze ed automotrici a trazione Diesel, che ha consentito la riqualificazione originale della tratta ferroviaria Siracusa - Licata. Questa tratta ferrata venne completata nel gennaio del 1821 e da allora fino agli anni settanta rappresentò l’albero motore dell’economia e della mobilità delle popolazioni del sud – est della Sicilia. Le fasi del progetto, avviato nel 2003 sono state: Un bando di concorso per la progettazione del TRENO BAROCCO e l’individuazione di percorsi turistici da collegare allo stesso; Definizione del percorso del treno storico Barocco, costituito dalla vecchia locomotiva 740 e le sue relative carrozze ed automotrici a Diesel, si snoderà sulla tratta dei Comuni del Val di Noto; Stazioni interessate: Comuni del Distretto culturale del sud est della Sicilia, Siracusa, Noto, Avola, Rosolini, Ispica, Pozzallo, Scicli, Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria; Costituzione di un’associazione Onlus di ex ferrovieri e di cittadini, così come e’ stato fatto in altre realtà italiane (Associazione treni storici Puglia, Associazione treni storici Emilia-Romagna), a cui affidare la gestione e la manutenzione del treno in accordo con la Direzione regionale Sicilia Trenitalia; Affidamento in outsourcing dei servizi turistici, informatici e ristorativi all’interno del treno a cooperative o società private; Inserimento del treno nei percosi dei Comuni con i parchi letterari di Quasimodo e Vittorini; Stazioni attrezzate di servizi di noleggio di mezzi di trasporto e di navette per i collegamenti con i centri storici dei Comuni e di strutture recettive per i turisti e i viaggiatori; Realizzazione di percorsi culturali-architettonici, paesaggistici ed enogastronomici. Il Treno Barocco del Val di Noto ha organizzato degli itinerari con partenza da Siracusa, attraverso i Comuni del Sud-est siciliano, sosta a Noto e Modica, pernottamento a Ragusa per poi proseguire fino a Scicli e Ispica e ritornare nel capoluogo aretuseo. Il Treno ha compiuto questi viaggi tra marzo e settembre 2005. La campagna di promozione del progetto è stata effettuata dall'Associazione Treno Barocco del Val di Noto nell'arco di due anni, anche con l’invio di decine di cartoline all’Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato, in cui si chiedeva il ritorno della storica locomotiva presso il deposito ferroviario di Modica, sua sede d'appartenenza. L’Associazione Treno Barocco del Val di Noto ha inoltre promosso una serie di workshop con alcuni operatori turistici ed enti di categoria ed ha fatto richiesta al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Ragusa di convocare una Conferenza di servizi con i rappresentanti degli enti locali, regionali e nazionali per organizzare un Treno Barocco che coinvolga tutti gli attori che operano nel campo del turismo e per rivedere l’accordo tra Trenitalia ed Assessorato al Turismo della Regione Sicilia sulle modalità di gestione e sulle fermate. Il costo del biglietto (20 €) comprende una serie di servizi sia a bordo sia nelle stazioni raggiunte dal treno. Oltre a vari intrattenimenti musicali con brani e musiche d'epoca, ai viaggiatori è stata dedicata una guida turistica e la degustazione dei prodotti tipici dei comuni raggiunti dal treno. Per garantire ai turisti e appassionati un'adeguata accoglienza, infine, le amministrazioni comunali e le Apit delle città attraversate dal convoglio, viene fornito un servizio navetta per il trasporto dalle stazioni ai centri storici. sistema ferroviario Il treno barocco rappresenta non solo una spinta a riqualificare e rivalutare questa tratta, ma un’occasione per migliorare l’offerta turistica dei Comuni del territorio del Val di Noto, insigniti recentemente del riconoscimento “World Heritage” dall’Unesco, per la ricca presenza di chiese e palazzi risalenti al periodo tardo barocco. 2003 6 mesi attuato Riserva Regionale di Vendicari Sicilia Siracusa 8
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Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Noto Modica Ragusa Scicli Ispica Accordo tra Trenitalia ed Assessorato al Turismo della Regione Sicilia
CittadinanzaAttiva di Modica Comune di Modica Altri soggetti coinvolti Associazione Treno Barocco del Val di Noto Direzione regionale Sicilia Trenitalia Associazione Treno Barocco del Val di Noto promozione e organizzazione itinerari, gestione Tipo di e manutenzione coinvolgimento Direzione regionale Sicilia Trenitalia gestione e manutenzione Cittadinanza attiva onlus promozione e partecipazione Tipologia dei soggetti Associazione Treno Barocco del Val di Noto associazione feramatoriale Trenitalia spa Cittadinanza attiva onlus movimento di partecipazione civica si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette indirette occupazionali turistiche Attività imprenditoriali commerciali Addetti l'iniziativa può esser replicato in altri periodi dell'anno Reiterabilità www.ferroviesiciliane.it Fonte informativa http://www.trenobarocco.it/ Referente progetto
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata
IL GIRO DEI PARCHI Il giro dei parchi prevede un tour di 6 tappe in mountain bike, attraverso le più importanti aree protette della Sicilia orientale. Si parte da Nicolosi, definito “ Porta dell’Etna” che porta alla Pista altomontana dell’Etna. In seguito al trasferimento con autobus di linea presso il “Rifugio Sapienza” , avviene la consegna delle biciclette e la partenza verso la “ Pineta di Linguaglossa” attraverso lo sterrato della “ Pista Altomontana dell’Etna”. Si attraversa il versante del vulcano da sud a nord fra boschi e colate laviche antiche e recenti fra cui quelle del 1614-24, quella del 1981 e quella del 2002-2003. Nei giorni successivi si visita la cittadina di Linguaglossa e si prosegue (attraverso il tratto dismesso di un’antica strada ferrata) alla volta di Castiglione di Sicilia, caratteristico paese a guardia della Valle dell’Alcantara. Si effettua l'escursione nel “Parco dei Nebrodi” per poi proseguire verso il mare, attraverso la valle del fiume “Alcantara” e la visita agli scavi archeologici dell’antica Nasso, prima colonia greca in Sicilia. Si prosegue per Taormina tramite strade alternative. Nei giorni a seguire sono organizzate visite a Taormina, Acireale, Acitrezza e Aci Castello, a Taormina alla “Timpa di Acireale”, alla “Riserva Marina dei Ciclopi”. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi il tour permette di visitare le più importanti aree protette della regione con diversi mezzi di trasporto curando in modo particolare i percorsi alternativi al turismo di massa
Attuato Aree protette della Sicilia orientale Parco Regionale dell'Etna Parco Regionale dei Nebrodi Parco Regionale fluviale dell'Alcantara Riserva Marina Isole Ciclopi Sicilia Nicolosi Linguaglossa Randazzo Taormina Giardini Naxos Acireale Acitrezza Aci Castello Castiglione di Sicilia
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Sole & Bike Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti Sole & Bike è un'associazione di appassionati della bicicletta per lo sviluppo del cicloturismo nella Sicilia orientale si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività Addetti l'iniziativa potrebbe essere replicata anche in altri periodi dell'anno e integrandosi ad altri Reiterabilità circuiti turistici www.solebike.it Fonte informativa Referente progetto
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
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PERCORSI DI TURISMO CONSAPEVOLE L’Associazione A.L.I. Ambiente.Legalità.Intercultura, nata da un progetto supportato da Libera, propone viaggi di turismo responsabile in Sicilia per gruppi di 8 persone che visitano luoghi culturalmente e storicamente importanti ed incontrano persone, gruppi ed associazioni che lavorano per uno sviluppo sostenibile in Sicilia e nel mondo. Lo scopo è quello di favorire uno sviluppo locale sostenibile attraverso un'attività turistica e sociale che promuova il rispetto delle esigenze dell'ambiente e delle esigenze del territorio e la valorizzazione delle culture e delle tradizioni locali attraverso la creazione di percorsi di turismo responsabile e della legalità, in grado di valorizzare aree che solitamente non vengono considerate meta turistica ed, in particolare, i beni confiscati alle mafie, utilizzati a fini sociali. I settori di intervento di A.L.I. sono: - tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente - promozione e valorizzazione della cultura e dei beni di interesse artistico e storico - promozione dell'intercultura - diffusione dei valori della legalità Le attività principali di cui si occupa l'associazione sono: - turismo consapevole, turismo responsabile e turismo sociale - formazione scolastica ed extrascolastica - campagne di sensibilizzazione e di informazione Tra le attività promosse vi sono: VIAGGIO A PALERMO (OTT-NOV 2005) Escursione alla Riserva Naturale Marina e Terrestre dello Zingaro: e Escursione guidata dagli operatori del CAI (club Alpino Italiano) alla Riserva Orientata di Grotta Conza del monte Billiemi a Palermo. (Sono a disposizione le attrezzature necessarie all’ingresso nella grotta di origine marina). VIAGGIO SICILIA OCCIDENTALE (AGO 2005) Un accompagnatore del turismo responsabile ha guidato il gruppo (di 8-12 persone) lungo un itinerario tra Palermo (il suo centro storico, i mercati e i quartieri popolari, la Riserva Naturale di Monte Pellegrino e il Santuario nella roccia dedicato a Santa Rosalia) e la sua provincia: visita a Piana degli Albanesi, dove lavorano alcune cooperative che gestiscono terreni confiscati alle mafie, Monreale, la Riserva Orientata di Capo Gallo, il Parco Naturale delle Madonie, la Riserva Naturale di Capo Rama a Terrasini, con visita a Radio Aut (la radio fondata da Peppino Impastato) e cena assieme a Giovanni, fratello di Peppino; in provincia di Trapani visita alla Riserva Naturale Marina e Terrestre dello Zingaro, Scopello, il paesino medievale nella collina di Erice, Mazara del Vallo, le saline di Marsala e Contrada Zangara a Castelvetrano con visita a un'azienda agricola confiscata alla mafia locale e ora gestita dalla Casa dei Giovani. informazione e sensibilizzazione durante i viaggi di turismo responsabile si visitano luoghi culturalmente e storicamente importanti e si incontrano persone, gruppi ed associazioni che lavorano per uno sviluppo sostenibile 2005 in corso di attuazione Riserva Regionale Marina e Terrestre dello Zingaro Riserva Regionale Orientata di Grotta Conza del monte Billiemi Riserva Regionale di Monte Pellegrino Riserva Regionale Orientata di Capo Gallo Parco Regionale delle Madonie Riserva Regionale di Capo Rama a Terrasini Sicilia Legge 109/96 L'Associazione ha avviato un corso di formazione sul turismo consapevole. Obiettivo del Corso è la formazione di operatori del turismo responsabile, ossia di persone in grado di lavorare in questo settore in maniera cosciente, sia per quanto riguarda l'impatto che il settore turistico ha sullo sviluppo locale, sia per quanto riguarda l'importanza dal punto di vista sociale che può assumere l'effettivo incontro tra persone appartenenti a culture diverse. Il Corso si rivolge a persone che già operano in ambito turistico (per esempio gestori di strutture di accoglienza), a persone particolarmente sensibili che potrebbero accompagnare i gruppi in 11
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arrivo in qualità di 'mediatori' tra la cultura locale e la cultura dei visitatori e ad insegnanti, che possono fungere da moltiplicatori all'interno del mondo della scuola. La cooperativa sociale NoE. (NoEmarginazione) opera a Partinico, in provincia di Palermo, dove coltiva circa 5 ettari di terreni confiscati ai boss Vitale, nella Borgata Parrini. La cooperativa svolge le proprie attività in stretta collaborazione con il Sert e il Dipartimento di salute mentale della ASL di Partinico con l’intento di favorire l’inserimento sociale e lavorativo delle persone svantaggiate. La cooperativa NoE cura molto le attività di carattere sociale connesse al recupero delle terre confiscate, anche attraverso l’organizzazione di percorsi naturalistici rivolti soprattutto alle scuole del comprensorio partinicese. La cooperativa, inoltre, ha attivato un centro equestre. La realizzazione di queste iniziative vede impegnati i soci della cooperativa insieme a diversi insegnanti, con i quali viene condiviso l’impegno e la responsabilità di far scoprire ai più giovani l’importanza di valori come la legalità e il rispetto per la natura. Le attività didattiche impegnano in maniera significativa la cooperativa sociale, secondo uno schema ormai ben definito. La giornata “tipo” prevede un’escursione guidata della piccola Borgata Parrini; una lezione su legalità e beni confiscati; la presentazione della Bacheca della Legalità; la degustazione dei prodotti provenienti dalle terre confiscate (pane, olio, miele, marmellate, caponata ecc..); la passeggiata in calesse con il pony e giochi all’area aperta. Le finalità dell’associazione sono: - Sociale: inserimento lavorativo per soggettisvantaggiati; - Sportiva: equitazione, calcetto, pallavolo; - Ricreativa: Area attrezzata,giochi all’area aperta. Tra le attività in itinere il Progetto “Nico” per minori a rischio di devianze; coltivazione dei campi con culture biologiche, con l’applicazione lavorativa di soggetti svantaggiati; corsi di equitazione per grandi e piccoli. Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Associazione A.L.I. Ambiente.Legalità.Intercultura Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti associazione Il Quartiere associazione La Ginestra Camera del Lavoro Cooperativa Sociale NoE -No Emarginazione CAI (club Alpino Italiano) Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti A.L.I. Ambiente.Legalità.Intercultura. associazione di promozione sociale, nata da un progetto di collaborazione tra Libera -associazioni, nomi e numeri contro le mafie e CISS Cooperazione Internazionale Sud Sud associazione no profit Il Quartiere associazione no profit La Ginestra Cooperativa Sociale NoE -No Emarginazione CAI (Club Alpino Italiano) si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche culturali Attività Addetti le iniziative possono essere riproposte in altri periodi dell'anno Reiterabilità http://www.alionline.it/html Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata
SICILIA - LA ZONA OCCIDENTALE Si tratta di un viaggio naturalistico e culturale tra le terre occidentali siciliane lungo i sentieri delle Riserve Naturali di Monte Cofano, dello Zingaro, delle Saline di Trapani, della foce del Belice e del Bosco della Ficuzza. Il viaggio fa parte degli itinerari di "turismo responsabile", è organizzato da diverse associazioni e imprese sociali e comprende: - visita a Erice, borgo dall’aspetto medioevale, e Selinunte, con i templi del IV secolo a.C.; - visita a Piana degli albanesi, Mazara del Vallo, San Vito lo Capo; - visita a Monreale e Palermo. Gli accompagnatori/ guide escursionistiche di questo viaggio fanno parte dell’associazione Artemisia. Ai partecipanti viene fornita documentazione riguardante aspetti naturalistici e culturali e sociali dei luoghi visitati. informazione e sensibilizzazione durante i viaggi di turismo responsabile si visitano luoghi culturalmente e storicamente importanti e si incontrano persone, gruppi ed associazioni che lavorano per uno sviluppo sostenibile
attuato Riserve Naturali Regionali di Monte Cofano, dello Zingaro, delle Saline di Trapani e Paceco, della Foce del Belice e dune limitrofe e del Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago Sicilia Erice Trapani Selinunte Piana degli Albanesi Mazara del Vallo San Vito lo Capo Monreale Palermo
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Cooperativa Viaggi e Miraggi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Associazione Artemisia Associazione Mariposa a Portopalo di Menfi Associazione “Libera" Associazione "Ciss” Associazione “Il Quartiere” Le associazioni si occupano della promozione e della organizzazione dei viaggi di turismo Tipo di responsabile coinvolgimento Tipologia dei soggetti Viaggi e Miraggi, società cooperativa sociale onlus Associazione onlus Libera CISS associazione no profit che si occupa di cooperazione internazionale Artemisia una associazione onlus che collabora con enti pubblici e privati nella promozione del turismo naturalistico e culturale e nella ricerca per una fruizione sostenibile del territorio Associazione onlus Il Quartiere si occupa di attività volte al contrasto dell’evasione scolastica si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività culturali Addetti il progetto può essere proposto in altre aree protette e con la collaborazione di altre imprese Reiterabilità
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Fonte informativa Referente progetto
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sociali http://www.viaggiemiraggi.org/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività
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VECCHIA STAZIONE Quella che un tempo era una stazione della linea ferroviaria a scartamento ridotto Palermo San Carlo è stata ristrutturata e trasformata in agriturismo, col nome di "Antica Stazione". Inoltre, al posto dei vecchi binari, oggi non più esistenti, ci sarà, secondo un progetto dell'Azienda Provinciale per il turismo di Palermo, una pista ciclabile che attraverserà il bosco della Ficuzza. All'interno dell'edificio è presente un ristorante. La struttura offre inoltre un servizio di escursioni con guide naturalistiche. L'area di ubicazione della Stazione è particolarmente adatta a chi ama il trekking e ai bikeristi. Il sentiero ciclabile fa parte del piano di recupero delle linee ferroviarie dismesse in Sicilia, riconvertendole in “greenways”. La Stazione offre, in quest'ottica, tra i suoi servizi il noleggio di mountain bike. Si organizzano anche passeggiate a cavallo per gruppi di minimo otto persone e di una durata minima di due giorni, secondo le modalità del turismo equestre. sistema ferroviario Il sentiero ciclabile farà parte del piano, predisposto dalla Regione Siciliana, che prevede, come principale obiettivo, il recupero delle linee ferroviarie dismesse, riconvertendole in “greenways”. Farà dunque parte di una "rete verde" di percorsi ciclabili che metterà in connessione diverse aree protette.
attuato Riserva Regionale Orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago Sicilia Corleone Piano della mobilità non motorizzata in Sicilia La Cooperativa “La città del sole” , che si occupa della gestione deI Rifugio Alpe Cucco nella riserva naturale del Bosco di Ficuzza, nasce nel 1982 da un gruppo di giovani, con l’obiettivo di sviluppare attività lavorative nel settore turistico, con particolare riferimento al turismo rurale e naturalistico, al fine di promuovere e valorizzare la riserva naturale del Bosco di Ficuzza. Nel 1988 la Cooperativa ottiene il finanziamento, tramite la Legge 285/85 e la Legge Regionale 37/85 sull’occupazione giovanile, per la ristrutturazione dei ruderi di “Alpe Cucco”, situati nel cuore del Bosco di Ficuzza, in località Godrano (Pa). Dal 1991 la cooperativa ha avviato una proficua collaborazione con gli Enti Locali della Regione Sicilia, con l’Università degli Studi di Palermo, con le Scuole e con Organizzazioni del settore no profit del territorio siciliano, e in particolare con Associazioni Ambientaliste, per la gestione dei seguenti servizi: - soggiorni per minori, persone anziane e soggetti diversamente abili - soggiorni studio per corsi di lingua inglese - stage formativi Inoltre la cooperativa accoglie convegni e seminari di studio impegnandosi nella promozione e organizzazione di eventi culturali e formativi, mirati a valorizzare le risorse umane locali e lo sviluppo sostenibile del territorio. Il Dipartimento Trasporti ha finanziato un primo recupero della linea Palermo-Corleone, con visita all’antica stazione ferroviaria Camelot s.r.l.
Camelot s.r.l.società privata no visitatori dirette turistiche 15
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Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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il progetto può essere replicato in altra aree protette dove sono presenti stazioni impresenziate, magari con il coinvolgimento, nella gestione, di imprese del III settore www.anticastazione.it.
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
IPPOVIE SICILIA Il progetto Ippovia Sicilia 2005 è stato sviluppato dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, attraverso l’Ufficio Speciale delle Montagne, in una stretta collaborazione con i quattro maggiori Parchi siciliani, e con il supporto tecnico della Società Italiana del Cavallo e dell’Ambiente Onlus che è titolare del progetto Ippovia Italia, già operativo a livello nazionale. E' stato già definito con l’Ufficio Speciale per la Montagna, dopo la sigla di un protocollo di collaborazione, una pubblicazione dove sono cartografati i principali attraversamenti fruibili a cavallo, individuati all’interno delle quattro aree protette siciliane. Una vera e propria guida equestre che a seguito di una ricognizione territoriale ha portato a sviluppare i percorsi, suddividerne le tappe e censire tutte le principali infrastrutture di servizio. Il progetto si basa, in questa fase iniziale, sulla individuazione di una sentieristica verde di collegamento dei quattro Parchi Regionali Siciliani (Alcantara, Etna, Madonie, Nebrodi) ed ha molteplici valenze: turistiche, storiche, culturali, tradizionali, religiose, enogastronomiche. Aree messe in rete, tutte, con la finalità di creare economie e sviluppo sostenibile nelle zone più interne e montane dell’isola, aree forse più votate ad un turismo di nicchia. L’itinerario è lungo circa 260 chilometri e anche se disegnato e pensato per il ritmo lento del cavallo si può percorrere agevolmente anche a piedi ed in bicicletta in quanto offre molteplici possibilità di sosta sul territorio. La Sicilia è ancora oggi la regione italiana con il più consistente patrimonio equino autoctono e condivide con poche altre il fatto di aver conservato tradizioni e feste popolari che legano fortemente il rapporto tra uomini e cavalli. Per promuovere l'ippoturismo sono già state avanzate iniziative di educazione, come la partecipazione dei ragazzi della scuola di Cefalù, unica scuola in Italia in cui, oltre a studiare, si impara anche ad andare a cavallo. Questi ragazzi hanno collaudato per primi il percorso di Ippovia Sicilia 2005. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica Il progetto consente di valorizzare il consistente patrimonio equino autoctono siciliano e, nello stesso tempo, di promuovere forme di mobilità sostenibile Il progetto è stato appena avviato, necessita pertanto di una campagna di comunicazione adeguata per trovare seguito ed avere successo
progettazione Parco Regionale dell'Etna Parco Regionale dei Nebrodi Parco Regionale dell'Alcantara Parco Regionale delle Madonie Sicilia
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Assessorato regionale Territorio ed Ambiente Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Ufficio Speciale per la Montagna Società Italiana del Cavallo e dell’Ambiente Onlus Enti Parco Ufficio Speciale per la Montagna progettazione Tipo di Società Italiana del Cavallo e dell’Ambiente Onlus supporto tecnico alla progettazione coinvolgimento Enti Parco progettazione Tipologia dei soggetti Ufficio Speciale per la Montagna Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Società Italiana del Cavallo e dell’Ambiente Onlus società no profit Enti di gestione Parchi si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività
Cras srl
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Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
il progetto può essere replicato, con gli opportuni miglioramenti, negli anni successivi http://www.siciliaparchi.com/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
MADONIE, ''SENTIERO DELLA PACE'' La vecchia “trazzera” di collegamento tra le alte e le basse Madonie in direzione nord – sud è stata ripristinata diventando il “sentiero della Pace”. Esso è esteso circa dieci chilometri, che l’Ente Parco delle Madonie, in concorso con il Club Alpino Italiano hanno deciso di trasformare in percorso ecologico tematico. Ufficialmente l’itinerario turistico è stato inaugurato in occasione della settimana nazionale dell’escursionismo, svoltasi dall’1 all’8 ottobre 2005 nei quattro parchi regionali siciliani, che ha ospitato anche l’ottavo congresso degli accompagnatori d’escursionismo. Il Cai ha provveduto preliminarmente al tracciamento del sentiero, il Parco invece si è fatto carico di apporre la necessaria segnaletica direzionale in legno. In un tragitto percorribile a piedi in quattro ore che tocca sei snodi principali dell’area protetta il nuovo “sentiero della Pace” propone quello che storicamente è da sempre considerato uno degli itinerari ambientali delle Madonie che presentano al meglio la varietà paesaggistica dell’area protetta. L’ultima tappa del tragitto prevede l’arrivo al Santuario “Madonna dell’Alto”, dove è custodita la statua della Vergine protettrice del comune di Petralia Sottana. E’ in questo punto che il sentiero della pace incrocia il tradizionale percorso seguito dai fedeli nel pellegrinaggio estivo alla volta del luogo di culto. Ultimo di cinque snodi direzionali individuati: Ponte San Brancato, Pizzo Santo S.Otiero, Portella Mele e Monte San Salvatore. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
attuato Parco Regionale delle Madonie Sicilia
Ente di gestione Club Alpino Italiano CAI (tracciamento del tracciato) CAI Club Alpino Italiano no visitatori indirette turistiche il progetto può essere replicato altrove data la presenza di numerose "trazzere" nella regione http://www.siciliaparchi.com/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
ENNA, PERCORSI CICLABILI Sono 6 i percorsi individuati dalla Regione siciliana, nell’ambito del piano della mobilità ciclabile che ricadono sul territorio della provincia di Enna. Si tratta di aree che interessano Regalbuto, Agira, Nissoria, Leonforte-stazione Dittaino; Piazza Armerina-Caltagirone; Pietraperzia-Barrafranca; Piazza Armerina- Castelluccio; Sperlinga-Troina. Queste linee erano già state individuate attraverso uno studio di fattibilità, promosso dall’assessorato territorio Ambiente chiamato la “green ways” degli Erei. Nelle zone individuate ricadono, tra l’altro, i più significativi beni storici, archeologici ed ambientali, come la villa romana del Casale, le riserve naturali, i laghi di Pozzillo e Nicoletti nella provincia di Enna. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica i pecorsi individuati nell'ambito della provincia entrano a fare parte di una rete di greenways regionale
in corso di progettazione Aree Protette Provincia Di Enna Sicilia piano della mobilità ciclabile
Provincia di Enna su finanziamenti della Regione Sicilia (piano per la mobilità ciclabile) Una parte del progetto, relativa ai parchi Floristella e Ronza, è stata già finanziata dal Pit 11 “Enna turismo tra archeologia e natura”. 1.450.000 Provincia di Enna
no visitatori indirette turistiche
http://www.siciliaparchi.com/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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PROGETTO MAIF Il progetto Maif è stato promosso dalla Associazione "Ali Ferrate". Questa associazione si è costituita nel 1997, ha sede a Roccapalumba e ha adottato questo nome perchè si propone di utilizzare il treno come veicolo principale di trasporto. Si vogliono, infatti, sfruttare le tre direttrici ferroviarie che confluiscono nel nodo di Roccapalumba per valorizzare e diffondere gli aspetti culturali e naturalistici del territorio attraversato. Nel progetto MAIF la stazione di Roccapalumba-Alia svolgerebbe il ruolo di fulcro, in quanto scalo ferroviario attivo, luogo di partenza di tour turistici, oltre che polo attrattivo per la sede di un Museo di Archeologia Industriale Ferroviario, ricavato dal recupero e dalla riqualifica del ricco patrimonio di vestigia dell’epoca della trazione a vapore presenti nell'impianto, dalla salvaguardia e dal restauro di storici mezzi ferroviari e dalla raccolta di testimonianze sullo stretto legame tra ferrovia e territorio. La conservazione della memoria storica costituisce il punto iniziale delle iniziative dell’Associazione. I suoi Soci collaborano con altre Associazioni ed Enti Istituzionali e sono impegnati nella ricerca di materiale iconografico (planimetrie, disegni, fotografie,...) inerente sia le ferrovie isolane che la stazione di Roccapalumba-Alia in particolare, al fine di divulgare la conoscenza del sistema delle stazioni ferroviarie. sistema ferroviario Il progetto prevede lo sfruttamento delle tratte ferroviarie altrimenti poco utilizzate
progettazione Oasi Alta Valle del Torto Sicilia Roccapalumba Alia
Associazione Ali Ferrate
Associazione feramatoriale si visitatori dirette indirette turistiche culturali il progetto potrebbe essere reiterato in altri contesti similari, recuperando tratte sottoutizzate e stazioni impresenziate http://www.siciliaparchi.com/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
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STUDIO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI PERCORSI VERDI DEDICATA ALLA MOBILITÀ NON MOTORIZZATA IN SICILIA Il Dipartimento Trasporti ha predisposto il Piano Regionale della mobilità non motorizzata che prevede, come principale obiettivo, il recupero delle linee ferroviarie dismesse riconvertendole in “greenways”, adibendo anche le stazioni e i caselli ferroviari in strutture ricettive per il ristoro. Il Piano è stato elaborato in linea con gli orientamenti europei riguardo alle greenways come modalità alternativa di trasporto sostenibile, rispettosa dell’ambiente e del patrimonio culturale rappresentato da tali infrastrutture abbandonate, il cui recupero è mirato anche a mantenerne la memoria storica altrimenti persa per sempre. Le linee ferroviarie dismesse inserite nel Piano della mobilità non motorizzata raggiungono i 743,372 Km. complessivi. Il Piano prevede inoltre itinerari su strada, per un totale di 2.253,580 Km, di cui circa 1.800,00 Km, utilizzando strade a basso traffico veicolare, sentieri e regie trazzere, quindi con bassi costi, mentre 426,100 Km riguardano la realizzazione di piste ciclabili in “sede separata”. Relativamente alla mobilità ciclistica nelle aree urbane, il Dipartimento ha richiesto alle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina di trasmettere la Delibera di Giunta Municipale relativa all’art. 208 comma 4 del Codice della Strada, che prevede l’istituzione di un fondo, finanziato con parte dei proventi provenienti dalle contravvenzioni al Codice della Strada, per la realizzazione di interventi in favore della mobilità ciclistica ed inoltre di rendere noto quali ulteriori interventi di moderazione del traffico siano stati assunti in favore degli “utenti deboli”, ciclisti, anziani e portatori di handicap. I percorsi ciclabili individuati sono stati suddivisi nelle seguenti categorie: 1. Piste ricavabili da tratti di ferrovie dismesse o in corso di dismissione. 2. Piste realizzabili a fianco di strade statali o provinciali di grande interesse paesaggistico, ad alto livello di traffico motorizzato, meritevoli di disporre di una pista ciclabile separata, ottenuta per allargamento della sede stradale. 3. Piste ricavabili da strade provinciali o comunali di grande interesse paesaggistico, a basso livello di traffico motorizzato, che possono essere adottate come pista ciclabile soltanto con l’installazione di adeguata segnaletica e di modesti accorgimenti per la sicurezza del ciclista. 4. Piste ricavabili da sistemazione di regie trazzere o lungo gli argini dei fiumi o circuiti attorno ai laghi. 5. Piste corrispondenti a percorsi ciclo-turistici studiati da Associazioni amatoriali collegate a livello europeo o denominati «Eurovelo 7» e «Ciclopista del Sole» sistema ferroviario Il trasporto non motorizzato potrebbe avere in Sicilia una forte opportunità di sviluppo grazie alle risorse climatiche, paesaggistiche e culturali come già avvenuto in altre Regioni d’Europa 2002 in corso di approvazione Aree Protette Sicilia Sicilia Legge 19 ottobre 1998 n 366 «Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica» Per presentare il Piano regionale della mobilità non motorizzata in Sicilia il Dipartimento ha organizzato per il 5 Novembre 2004 il Convegno internazionale “Le greenways in Europa - Le ferrovie dismesse come risorsa per il territorio”, in cui sono stati illustrati anche gli studi che sono stati elaborati sull’argomento come risultato della partecipazione del Dipartimento al progetto europeo Interreg III B - REVER MED “Rete Verde Europea per l’Area del Mediterraneo Occidentale”, avente come obiettivo principale quello di creare la spina dorsale di una rete autonoma di trasporto non motorizzato costituita principalmente da greenways, un’autentica Rete Verde per l’area mediterranea occidentale passante per il Portogallo, la Spagna, la Francia fino al Sud d’Italia, principalmente lungo le zone costiere ma con importanti incursioni nelle regioni dell’entroterra. Regione Sicilia
Regione Sicilia Dipartimento Trasporti 22
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Altri soggetti coinvolti Assessorato regionale dei Beni Culturali Assessorato del Territorio ed Ambiente Assessorato Turismo Comunicazioni e Trasporti Province Enti Parchi e Riserve Associazioni nazionali «F.I.A.B., Greenways, A.I.C.C.» Associazioni amatoriali di ciclo-turismo e ciclo-escursionismo Assessorato regionale dei Beni Culturali e Assessorato Territorio ed Ambiente per risvolti di Tipo di ordine urbanistico-ambientale e storico-monumentale coinvolgimento Assessore Turismo Comunicazioni e Trasporti ricerca dell’apposizione di vincolo di tutela sulle ex linee ferroviarie dismesse, quali beni storico-culturali da tutelare con le annesse stazioni e caselli. Province progettazione Enti Parchi e Riserve progettazione Associazioni nazionali «F.I.A.B., Greenways, A.I.C.C.» progettazione Associazioni amatoriali di ciclo-turismo e ciclo-escursionismo progettazione Tipologia dei soggetti Assessorati regionali e Province enti pubblici Associazioni nazionali «F.I.A.B., Greenways, A.I.C.C.» associazioni onlus Associazioni di ciclo-turismo e ciclo-escursionismo associazioni amatoriali no III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette indirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità http://www.regione.sicilia.it/ Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti
III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
MIRAGGI DI SICILIA L'itinerario prevede, con il supporto di una guida, 7 giorni nella Sicilia Occidentale, crocevia della cultura ellenica, araba e normanna, organizzata da Viaggi e Miraggi, operatore di turismo responsabile. Le escursioni, sugli asini, prevedono la visita al castello medievale di Calatubo, antichissimo rudere su un picco roccioso, alle riserve naturali del monte Bonifato che sovrasta l'antica città di Alcamo e di Lo Zingaro con le sue sorgenti di acqua termale all'aperto, trekking nei boschi e antiche sugheraie. informazione e sensibilizzazione
attuato Riserva Regionale di Monte Bonifato Riserva Regionale Lo Zingaro Sicilia Alcamo Castellamare del Golfo
Viaggi e Miraggi, società cooperativa sociale Onlus, è un'organizzazione senza scopo di lucro di promozione del Turismo Responsabile, che nasce nel novembre 2000 dalla fusione tra l'associazione "Tures" di Brescia e il gruppo di viaggiatori della cooperativa Pace e Sviluppo di Treviso La Talpa - Soc. Coop. arl agriturismo che avvia la propria attività biologica nel 1980 in due settori essenziali: l'allevamento di conigli e la produzione di uve da vino. Le aziende agricole associate sono ad Alcamo, Partinico, Calatafimi e S.Giuseppe Jato. Lentamente stanno cercando di coinvolgere tutte le aziende a sistemare case rurali per farne ospitalità in campagna.
Viaggi e Miraggi, società cooperativa sociale Onlus La Talpa - Soc. Coop. arl Viaggi e Miraggi, organizzazione e promozione La Talpa - Soc. Coop. arl ospitalità e guide turistiche Viaggi e Miraggi, società cooperativa sociale Onlus, organizzazione di promozione del Turismo Responsabile La Talpa - Soc. Coop. arl attività biologica (allevamento di conigli e produzione di uve da vino). Le aziende agricole associate sono ad Alcamo, Partinico, Calatafimi e S.Giuseppe Jato e stanno avviando dei progetti per sistemare case rurali e farne ospitalità in campagna. si visitatori dirette imprese sociali turistiche l'iniziativa può essere riproposta in altri periodi dell'anno e con itinerari diversi www.viaggiemiraggi.it
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
NEL PARCO UN SENTIERO PER TUTTI: GURRIDA Il Parco ha realizzato un sentiero percorribile da tutti: sia perché il valore del tempo libero è divenuto parte integrante del vivere umano, sia perché la possibilità di fruire la natura, goderne le bellezze e le peculiarità da parte di tutti darà sicuramente la sensazione di vivere appieno in parità con gli altri e ristabilire il contatto atavico con la natura. Il sentiero "Gurrida", lungo 1.500 m, è localizzato nel versante nord-ovest dell'Etna nel territorio di Randazzo. Vi si accede facilmente dalla strada statale 120 tra Randazzo e Maletto. All'inizio si trova un complesso rurale con una antica cantina, dove è possibile anche degustare ricotta e "pecorino" dell'Etna, convenzionato con il Parco per i servizi igienici. Il percorso, con pendenze contenute entro il 3%, è dotato di pannelli informativi posti ad altezza bambino; inizia con una passerella in legno di castagno, provvista di mancorrente, della lunghezza di 170 m che permette di superare l’area del lago stagionale (allargata nel periodo invernale) e prosegue sull’argine del bacino artificiale fino a condurre a due capanni per l’osservazione dell’avifauna. Lungo il sentiero, che presenta un fondo realizzato con inerti locali, sono presenti quattro punti di osservazione dai quali è possibile apprezzare le peculiarità del territorio (paesaggio, vigneto, lago, avifauna). I capanni per l’avvistamento sono stati realizzati con feritoie poste a diverse altezze in modo da permettere anche ai bambini e alle persone su sedia a ruote di fotografare e ammirare agevolmente l’avifauna. I capanni sono attrezzati con panchine e vengono anche utilizzati come punti di sosta lungo il sentiero. accessibilità e fruizione disabili Gli elementi interessanti dell’esperienza sono legati in primo luogo alla volontà del Parco di non realizzare un intervento specifico per persone con disabilità ma di proporre un percorso facile e particolarmente agevole che possa essere utilizzato “da tutti”. In secondo luogo è rilevante il tentativo di inserire l’intervento in una sorta di “strategia per l’accessibilità” intrapresa dall’Ente che in particolare intende: ? utilizzare parte delle risorse di bilancio per realizzare altri interventi destinati a una molteplicità di fruitori; ? impegnarsi nella realizzazione di attività di sensibilizzazione degli operatori dell’area e delle amministrazioni comunali affinché il territorio sia sempre più accessibile e il livello di fruibilità sia comunicato in modo chiaro e dettagliato. La volontà dell’Ente di farsi promotore di una maggiore attenzione, sul territorio circostante, nei confronti del tema dell’accessibilità rappresenta un elemento innovativo all’interno del panorama delle aree protette italiane e un punto di forza dell’esperienza. 2002 attuato Parco Regionale dell'Etna Sicilia Randazzo
Oltre al sentiero “Gurrida” il Parco intende realizzare, entro il 2005, un sentiero destinato alle persone non vedenti nel quale verranno introdotte tecnologie all’avanguardia. Il progetto prevede la realizzazione di una “banca del germoplasma” e di un campo coltivato in cui collezionare tutte le essenze arboree del territorio. L’area sarà dotata di mancorrenti, battute laterali, tabelle in Braille e supporti tecnologici innovativi (sistema elettronico stabile che, attraverso l’uso di cuffie di ricezione, possa permettere l’ascolto di file MP3 che forniscono informazioni sulle diverse essenze) per garantire una fruizione in completa autonomia anche alle persone non vedenti. Il Parco, inoltre, si è impegnato in un’iniziativa tesa a censire il livello di accessibilità delle strutture e dei servizi presenti nei 20 comuni dell’area protetta e a sensibilizzare gli operatori del settore della ristorazione. Ente di gestione
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti
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Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
no disabili indirette turistiche il progetto potrebbe essre replicato in altri contesti e riadattando altri percorsi esistenti http://www.disabili.com/ www.prg.it/parcodelletna
Referente progetto
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Titolo
Descrizione
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LAVORO PER AMBIENTE: IMPRESA COOPERATIVA NELLE AREE MARINE PROTETTE L'ESEMPIO DELLA AMP DI PLEMMIRIO Nel 2004, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ha affidato alla società SCO l’incarico per la realizzazione di un progetto pilota, mirato alla verifica delle condizioni economico-sociali presenti nelle aree marine protette, propedeutico alla creazione di nuova occupazione mediante costituzione di imprese cooperative, con il compito di operare in stretta collaborazione con gli enti di gestione. La parte centrale del progetto era dedicata alla visita (effettuata da due persone) di tutte le 21 (1) aree marine protette con lo scopo di raccogliere dati ed informazioni necessari alla valutazione della fattibilità delle future iniziative. Lo svolgimento dell’indagine territoriale avrebbe portato, da un lato, nuove informazioni all’amministrazione centrale in merito alla opportunità di avvio di tali iniziative; dall’altro, essa sarebbe stata un momento di dialogo con gli enti gestori, mirato alla valutazione della loro fattibilità economica. Sono state censite e descritte diverse attività: alcune, come la pesca o lo snorkeling, sono piuttosto diffuse, le carceri dismesse sono presenti in più di un’area, le attività di protezione degli ecosistemi marini sono svolte dappertutto, ma la chiave di lettura di queste realtà naturalistiche ed economiche non è stata quella di elencare tutte le attività svolte a livello locale. Il progetto “Lavoro per Ambiente” si è basato sulla identificazione di idee progettuali che possano coinvolgere giovani disoccupati o inoccupati, interessati all’avvio di attività ecocompatibili nelle aree marine protette. In generale, è stata riscontrata molta attenzione per le attività di protezione, ricerca e divulgazione. La seconda categoria di progetti di interesse riguarda la valorizzazione di strutture e beni immobili di proprietà delle aree stesse o prese in gestione da altri Enti Locali. Si tratta di un’ampia gamma di strutture: foresterie, parcheggi, centri visita, caserme e fari dismessi, musei, castelli, aree archeologiche, ecc. La maggior parte di esse, per poter essere pienamente valorizzata a scopo turistico, necessita di interventi di varia complessità, dalle ristrutturazioni necessarie per la messa a norma di legge (sicurezza, impiantistica ecc), fino all’arredo per gli ambienti già pronti ad essere utilizzati. Nella maggior parte delle aree marine protette è stato manifestato l’interesse di affidare in gestione tali strutture. Inoltre, gli Enti AMP sono particolarmente interessati al miglioramento della fruibilità delle aree, attraverso l’incremento dell’offerta di servizi di qualità. Da un simile contesto, appare ovvia la convenienza dell’’integrazione delle attività istituzionali degli Enti con l’offerta degli operatori locali, che dovrebbero valorizzare l’opportunità di operare in un ambiente naturalistico di grande pregio. C’è un progetto di sviluppo dell’Ente AMP che individua le attività che possono essere avviate, partendo dalla valorizzazione di strutture ed immobili che si trovano nel proprio territorio. A questo si aggiunge la volontà di un gruppo di giovani di partecipare ad un progetto di formazione che porti alla creazione di una impresa cooperativa, cui affidare in gestione le strutture individuate, e che eroghi servizi mirati alla valorizzazione dell’area marina protetta. La formazione è teorica e pratica, e coinvolge i giovani, fin dall’inizio, nella realizzazione del proprio progetto d’impresa. Alla fine i giovani formano una cooperativa che prende in gestione le strutture e gli immobili indicati dall’Ente AMP. Tra questi progetti nelle AMP si segnala quello promosso nella AMP Plemmirio, Siracusa. Qui si trova Ortigia, un’isoletta carica di storia e di mito. La sua parte più affascinante è la punta, zona militare, vietata ai civili. La cittadinanza ha proposto di aprire proprio la zona militare dell’Isola di Ortigia e, nel suo punto più suggestivo, creare il centro visite della Area Marina Protetta e un ostello per i disabili. Le azioni per la fruibilità prevedono l’utilizzo in senso ampio di tutto il territorio: pernottamento, ristorazione, spostamenti, fruizione di servizi e delle offerte culturali e paesaggistiche. I problemi della fruibilità riguardano soprattutto l’accessibilità ai luoghi, la disponibilità di informazioni adeguate, l’abbattimento dei costi aggiuntivi derivanti da problemi di assistenza e di accessibilità. Le soluzioni adottate sono legate soprattutto a: - aspetti strutturali, sui quali si può incidere con la legislazione e con la progettazione. Esempi: miglioramento della qualità delle infrastrutture e degli impianti turistici del territorio ai fini della fruibilità, miglioramento dei servizi e della professionalità negli operatori pubblici e privati del settore turistico, ecc.; 27
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
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Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
aspetti gestionali dell’attività turistica, che sono legati alla qualità generale delle imprese del settore. L'ostello previsto nell'Isola di Ortigia, Annesso al centro visite, si sta realizzando per ospitare le fasce deboli, in particolare i disabili e la prima infanzia. È prevista l’accoglienza all’aeroporto e al Porto di Catania e il trasporto a Siracusa con personale specializzato e mezzi adeguati. I turisti saranno ospitati, con vitto e alloggio, nella foresteria che avrà camere in grado di ospitare i disabili ed i relativi accompagnatori. Le richieste che supereranno la disponibilità della foresteria saranno soddisfatte con la sistemazione in alberghi convenzionati. Tutte le altre attività saranno svolte invece nelle strutture e sul territorio dell’Area Marina Protetta. Tra gli interventi realizzati, due accessi al mare per i disabili, la formazione di volontari per l’assistenza ai portatori di handicap, l'acquisto di una carrozzella per fare il giro della citta', l'affitto di una barca con motore elettrico e fondo di vetro. (1) All’avvio del progetto erano costituite 23 aree marine protette. Le aree Baia e Gaiola, gestite dalla Sovrintendenza dei beni culturali ed archeologici di Napoli, non sono state inserite nella ricerca. accessibilità e fruizione disabili
2004 in corso di attuazione Area Marina Protetta del Plemmirio Sicilia Siracusa attività volontarie dell'Ente AMP SCO è una società consortile promossa da Italia Lavoro S.p.A., nata nel 1998, con l’obiettivo di promuovere l’occupazione di fasce deboli di lavoratori, assistendoli nel costituirsi in società cooperative o nell’ associarsi a cooperative già attive, laddove si individuino possibilità occupazionali stabili. Destinatari degli interventi sono principalmente: - soggetti impiegati in LSU/LPU; - disoccupati da oltre un anno; - disoccupati delle aree interessate da patti o accordi territoriali; - persone disabili; - immigrati; - donne; - detenuti; - persone con problemi di dipendenza da sostanze. Al riguardo, interviene promuovendo l’associazione dei soggetti sopraelencati in cooperative o imprese sociali, oppure inserendoli come dipendenti in imprese cooperative. Ministero dell'Ambiente
Ente di gestione
Si Disabili Dirette Turistiche il progetto, sperimentale per una area marina protetta, potrebbe essere replicato anche in altre aree similari www.sco-scpa.it/ Mirella Barbu 28
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
SOLIDARIETÀ MONTANA Cerreto Alpi è un antico borgo montano del Comune di Collagna, nella provincia di Reggio Emilia. Il paese si trova nel cuore del Parco Regionale del Gigante, inserito nel sistema di aree protette dell'Appennino Tosco-Emiliano. Come tanti paesi di montagna, vissuti per secoli di attività rurali e artigianali, anche Cerreto ha subito negli ultimi decenni l'impatto dei nuovi modelli economici e produttivi che hanno portato all'abbandono delle campagne e degli antichi mestieri, provocando lo spopolamento dei paesi e delle zone rurali. Il borgo di Cerreto è al centro di un progetto di turismo sostenibile di comunità. Da paese di anziani si sta trasformando in un centro turisticoculturale-ambientale vivace e organizzato, che offre agli ospiti un rapporto diretto con la comunità locale, l'ambiente, i prodotti, la memoria della montagna, che sopravvivono grazie al progetto stesso e alla sua capacità di creare occupazione per i giovani, garantendo la sopravvivenza della comunità. La cooperativa "I Briganti del Cerreto", nata nel 2003, sta lavorando per mettere in rete tutti i soggetti potenzialmente coinvolti, dalle famiglie in grado di offrire ospitalità, alle associazioni che possono organizzare visite guidate e attività legate al territorio, alle aziende attive nelle filiere dei prodotti tipici, gastronomici e artigianali, agli enti locali. Per l'ospitalità sono già attive tre strutture ricettive: l'albergo Gian, con 5 camere; la casa vacanze della parrocchia di Cerreto, in grado di offrire 35 posti letto, soprattutto a gruppi in grado di autogestirsi; una rete di famiglie che offrono sistemazioni Bed & Breakfast e affittano camere e appartamenti. A breve dovrebbe essere conclusa anche la ristrutturazione dell'ex Albergo Locanda della Gabellina, che ospiterà un Ostello della Gioventù con 60 posti. informazione e sensibilizzazione Il progetto offre l'opportunità di far vivere piccole realtà locali attraverso un'offerta turisticoambientale sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Con la partecipazione, e a vantaggio, della comunità che ne trae benefici economici ed è messa in condizione di mantenere la propria qualità della vita e la propria identità, fortemente legata al territorio. L'ambito di intervento è un borgo montano caratterizzato da isolamento e abbandono 2005 attuato Parco Regionale del Gigante Emilia Romagna
Cooperativa "I Briganti del Cerreto"
si visitatori dirette indirette turistiche commerciali il progetto può essere riproposto in contesti similari, in aree di montagna caratterizzati da spololamento e abbandono http://www.terre.it/giornale/articoli/405.html
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali
Cras srl
LA FERROVIA DELLE VALLI La "ferrovia delle tre valli", ovvero la Genova-Casella è uno dei rari esempi di ferrovia a scartamento ridotto italiana, sopravvissuta al boom della motorizzazione privata, che negli anni '60 è stata la principale causa di molti altri impianti similari chiusi al traffico. Lunga 25 km, si snoda su un percorso caratterizzato da forti pendenze e strette curve fra crinali appenninici, dirupi e trincee come se fosse una ferrovia di alta montagna, pur tuttavia mantenendosi nei primi 6 km in vista dal mare. Si potrebbe definire la "ferrovia delle tre valli", poiché il suo percorso interessa la Valbisagno, la Valpolcevera e la Valle Scrivia, anche se in adiacenza ai rispettivi spartiacque. Il binario s'inerpica subito a mezza costa sulla sponda destra del Bisagno costeggiando in parte i resti dell'acquedotto medievale. Da Trensasco e Campi partono una passeggiata panoramica per il ritorno a Genova e un sentiero per salire i forti, mentre da Pino in due ore di facile cammino si raggiungono i prati di Creto. La stazione di Sardorella, immersa fra i castagni, è attrezzata con tavolini sotto un pergolato, giochi all'aperto e un casello arredato in un originale stile rustico-ferroviario con caminetto, luogo ideale per pic-nic, castagnate, feste campestri o barbecue. Una breve discesa lungo il rio Cortino ed appare l'abitato di Casella. Di fronte al capolinea i passeggeri del trenino possono noleggiare una mountain-bike a tariffa scontata e chi già la possiede può trasportarla sui vagoni previa prenotazione telefonica. La Ferrovia Genova-Casella oltre a svolgere un insostituibile collegamento fra la città di Genova ed il suo immediato entroterra a vantaggio di numerosi pendolari, grazie ad un tracciato spettacolare e molto panoramico, svolge anche una funzione turistica. Tale prerogativa, oltre a migliorare gli introiti dell'esercizio, riesce a compensare con l'affluenza dei gitanti la riduzione del traffico di lavoratori e studenti nei giorni festivi e nel periodo estivo. Questa diversa tipologia di traffico, che dunque integra il flusso pendolare e consegue un più completo sfruttamento delle risorse disponibili, nel 1989 ha indotto la direzione della Genova-Casella a creare una vera e propria proposta turistica: un viaggio alla scoperta dell'entroterra lungo un itinerario ferrato ampiamente panoramico a bordo di un convoglio della Bella Epoque. Infatti, dopo i primi esempi delle Ferrovie Nord Milano e di quelle della Sardegna, anche la piccola ferrovia ligure ha allestito uno sgargiante "treno storico" restaurando materiale rotabile d'epoca ancora presente nel proprio parco veicoli. Già diversi operatori turistici si sono serviti di questo convoglio d'epoca sia riservando singole carrozze agganciate ai normali treni d'orario, sia noleggiando treni speciali ad orario e composizione concordati. sistema ferroviario
Attuato Parco Regionale dell'Antola Liguria Da Genova a Casella
Ferrovia Genova-Casella S.r.l. (F.G.C.) Associazione Amici della Ferrovia Genova Casella Associazione Amici della Ferrovia Genova Casella promozione esupporto tecnico alla FGC Ferrovia Genova-Casella S.r.l. (F.G.C.) società privata Associazione Amici della Ferrovia Genova Casella associazione no profit No Visitatori dirette indirette 30
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Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
turistiche commerciali
http://www.ferroviagenovacasella.it/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori
Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
IL TRENO DEI PARCHI L'iniziativa reppresenta un'opportunità in più per visitare il territorio dei parchi della Liguria: le scuole che vorranno utilizzare il trenino della ferrovia Genova-Casella per accedere al Parco potranno, infatti, usufruire gratuitamente (grazie al progetto "Il treno dei Parchi" finanziato dal Ministero dell’Ambiente - sezione conservazione della natura) del trasporto su pullman per raggiungere alcuni punti di interesse presenti in Valle Scrivia: il Castello della Pietra, l’Acquario fluviale dell’Antola, le Rocche del Reopasso e il Museo paleontologico di Crocefieschi, nonché il borgo di Senarega con il suo interessante Museo Contadino e punti di accesso a itinerari naturalistici.Il progetto si pone l'obiettivo di tutelare e valorizzare la rete ferroviaria esistente che viaggia all'interno delle aree naturali protette. A questo scopo, è in vendita, presso le Stazioni Ferroviarie o presso le sedi degli Enti Parco, una "Card dei Parchi", valida per un anno, destinata a differenti tipologie di utenti: - minigruppo/famiglia, da 3 a 5 persone, prezzo pari a 5,16 euro, dà diritto ad uno SCONTO pari al 20% del costo del biglietto; - comitive/gruppi, da 10 persone in su, prezzo pari a 15,50 euro, dà diritto ad uno SCONTO pari al 30% del costo del biglietto; - scuole/istituti scolastici, prezzo pari a 51,60 euro, dà diritto ad uno SCONTO pari al 30% del costo del biglietto. Oltre agli sconti sui biglietti, la Card dà diritto ad una riduzione sul costo del trasporto bici (1 Euro circa) ed una serie di agevolazioni tra cui il diritto a ricevere gratuitamente il materiale informativo sulle aree protette e l'accesso a tutte le convenzioni e promozioni predisposte dai singoli Enti Parco. sistema ferroviario il progetto rappresenta un'opportunità di creare un circuito turistico integrato tra le aree naturali protette della Liguria
attuato Aree protette Liguria Liguria
Ministero dell'Ambiente Regione Liguria Provincia di Genova d'intesa con altri Parchi regionali
Ente di gestione
no visitatori indirette turistiche L'iniziativa può essere reiterata includendo altri circuiti turistici http://www.parks.it/parco.antola/ser.html
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
LA FERROVIA DELLE CENTOVALLI La ferrovia Centovallina, datata 1913, effettua il percorso del "Lago Maggiore Express", che inizia da Locarno e arriva a Domodossola. Si prosegue con la Ferrovia dello Stato fino a Stresa e poi si ritorna a Locarno in battello. Le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi sono una società di trasporto pubblico nel Locarnese e in tutta la zona Nord del Lago Maggiore. La zona comprende non solo le rive del lago, ma anche le bellissime valli circostanti. I servizi effettuati comprendono: la Ferrovia delle Centovalli che collega la città di Locarno (linea del Gottardo) a Domodossola (linea del Sempione), il servizio autobus per la rete urbana e suburbana, le funivie Verdasio-Rasa e Intragna-Pila-Costa e un' agenzia di viaggi in Piazza Grande a Locarno. La società di gestione propone anche altri servizi abbinati al trasporto quali viaggi per gruppi, noleggio biciclette, escursioni. L'escursione può essere effettuata con partenza da varie località, scegliendo tra due tipi di biglietto con le seguenti possibilità: 1. biglietto speciale avente validità giornaliera: - fermata intermedia sul Lago Maggiore, Stresa, Isola Bella, Ascona, Locarno, in Valle Vigezzo o nelle Centovalli; 2. biglietto speciale avente validità di due giorni: - fermata intermedia sia sul Lago Maggiore, Stresa, Isola Bella, Ascona, Locarno, in Valle Vigezzo o nelle Centovalli; - eventuale pernottamento in una località lungo il percorso (il prezzo del biglietto è relativo al solo trasporto); - - libera circolazione sul Lago Maggiore. sistema ferroviario
Attuato Riserva Regionale Sacro Monte Calvario di Domodossola Lambisce il Parco Nazionale della Val Grande, la Riserva Statale Val Grande, la Riserva Statale Monte Mottac Piemonte
In combinazione con il tragitto in treno vengono organizzati: Divertimento in bici: con il treno delle Centovalli fino a Camedo dove è possibile noleggiare una bicicletta e poi scendete fino a Ponte Brolla. Gita panoramica Porera-Rasa: escursione con bus, passeggiata facile di due ore e mezza, funivia e ritorno con il treno. Valle Vigezzo: gastronomia, arte e cultura. Escursione Comino-Costa-Intragna: gita combinata treno-funivia e passeggiata. Gita Verdasio-Rasa: si sale con la ferrovia delle Centovalli e poi con la funivia si arriva a Rasa. Rasa è l'ultimo villaggio in Ticino senza auto Escursione Camedo-Intragna: si sale con il treno fino alla Dogana di Camedo, poi si scende a piedi su una vecchia mulattiera fino a Intragna. Ritorno con il treno. Centovalli Challenge: Avventura, Bungy Jumping, canyoning tyrolienne, jumaring, mountain bike, corsi di arrampicata, vela. In combinazione con il viaggio in ferrovia.
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
La ferrovia delle Centovalli è gestita dalla FFS - Ferrovie federali Svizzere per la parte in territorio svizzero e dalla società SSIF - Società Subalpina di Imprese Ferroviarie per la parte in territorio italiano. Altri soggetti coinvolti Maggiore - Ente Turistico Lago Maggiore NLM - Navigazione Lago Maggiore FS - Ferrovie dello stato Navibar Pro centovalli
Cras srl
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Tipo di coinvolgimento
Tipologia dei soggetti
III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
FFS SSIF Maggiore - Ente Turistico Lago Maggiore promozione iniziative e iitnerari NLM - Navigazione Lago Maggiore gestione servizio di navigazione su battelli FS - Ferrovie dello stato gestione servizio ferroviario tratta italiana Navibar organizzazione serviizio navigazione Pro centovalli promozione iniziative e itinerrai SSIF gestione ferrovia delle centovalli FFS gestione servizio ferroviario tratta svizzera Maggiore - Ente Turistico NLM - società di Navigazione FS - Ferrovie dello stato Navibar agenzia viaggi Pro centovalli ente turistico SSIF Società Subalpina Imprese Ferroviarie S.p.A FFS Ferrovie Federali Svizzere azienda viaggi e trasporti No visitatori dirette indirette turistiche
www.centovalli.ch
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
ESPACE MONT BLANC Un gruppo tecnico transfrontaliero ha realizzato nel 1996 uno studio sulla problematica dei trasporti, nel quale viene descritta la situazione dei trasporti nell’area dell’Espace Mont-Blanc con piani di responsabilità, analisi sui disturbi alla popolazione e definizione di strategie d’azione. In esso sono formulate numerose proposte e orientamenti per l’individuazione progressiva di un sistema di trasporto collettivo e coordinato e l’attuazione di una politica sostenibile dei trasporti nell’Espace Mont-Blanc. Tali proposte si sono concretizzate nelle valli Veny e Ferret di Courmayeur. Dal 1996, l’Espace Mont-Blanc si è fatto promotore di una iniziativa finalizzata a migliorare l’accesso alle due valli attraverso: 1. la riduzione dell’utilizzo delle auto; 2. il potenziamento del trasporto pubblico; 3. la promozione di itinerari a piedi. Nel 1998, l'Espace Mont-Blanc ha presentato un dossier presso il programma comunitario Interreg II intitolato "valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dell'Espace MontBlanc mediante la creazione di una rete transfrontaliera di sentieri a tema". Nel quadro di questa missione, l'Espace Mont-Blanc – che riunisce la Repubblica e il Cantone del Vallese, la Regione autonoma Valle d’Aosta, l’associazione intercomunale "Espace Nature Mont-Blanc" ha realizzato un TOPO-GUIDE (guida topografica), "50 sentieri tematici nell'Espace Mont-Blanc", con escursioni ecologiche, culturali e storiche. Gli itinerari dell'Espace Mont-Blanc sono corredati di una segnaletica omogenea tra le tre regioni dell’Espace Mont-Blanc. informazione e sensibilizzazione
1996 attuato Riserva Regionale Marais Valle d'Aosta Courmayer, La Salle, La Thuile, Morgex, Pré-Saint-Didier (comuni italiani) programma comunitario Interreg II
Espace Mont-Blanc
Conferenza Transfrontaliera Mont-Blanc (CTMB) no visitatori indirette
http://www.espace-mont-blanc.com/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Cras srl
MOBILITA' IN VAL GENOVA Il parco naturale Adamello Brenta – il primo in Europa con la certificazione ambientale ISO 14001 - e la sua area attigua sono frequentati ogni anno da circa cinque milioni di presenze turistiche. La val Genova è uno dei simboli del parco ed è tra gli ambienti naturali sottoposti a maggiore pressione. A partire dall’estate 2003, grazie al raggiungimento di precisi accordi con i Comuni proprietari, il parco ha gestito attivamente con un progetto innovativo la mobilità della valle, studiato in maniera da invertire la tendenza turistica e farla evolvere dalla filosofia del “mordi e fuggi” - con migliaia di automobilisti che ogni giorno assediavano la valle, magari solo per un fugace sguardo alle famose cascate di Nardis - ad un approccio più rispettoso della natura e maggiormente in linea con una vacanza “da parco”. La parte superiore della valle (otto chilometri) è stata interdetta al traffico automobilistico privato dal 28 giugno al 7 settembre, dalle 9,45 alle 18,00. Previste alcune eccezioni: i residenti locali e un numero contingentato di clienti dei ristoranti. I parcheggi esistenti sono stati regolamentati da tariffe differenziate per moto, auto, camper e pulmini, con costi tra i due e i dieci euro al giorno. Contemporaneamente, il parco ha attivato un servizio di bus navetta con una flotta di sei autobus da trenta posti, di cui due personalizzati da serigrafie appositamente realizzate, con partenza da Strembo (il Comune della val Rendena dov’è la sede del parco) e fermate a Pinzolo, Carisole e presso i parcheggi della val Genova. Allestiti anche due punti-noleggio di mountain bike, per chi volesse percorrere parte della vallata in bicicletta. Escursioni tematiche e attività all’aria aperta hanno corredato opportunamente la nuova politica di fruizione della valle. Ghiacciai e rarità botaniche ma anche chiesette medievali e un’antica vetreria sono stati al centro di iniziative assai gradite dai turisti, che le hanno scelte durante i mesi estivi. Un percorso attrezzato, con corde e ponte tibetano, ha fatto del Parco Avventura (allestito con l’aiuto delle guide alpine) all’interno della valle un luogo di gran richiamo per tutti i bambini. Sempre a loro è rivolta una passeggiata alla ricerca dei miti e le leggende che popolano la valle. L’iniziativa, un esperimento coraggioso premiato anche da Legambiente, è stata un successo. I turisti e i residenti hanno mostrato di capire le motivazioni dell’iniziativa e si sono adattati alle necessarie limitazioni. Già durante la prima estate di applicazione del provvedimento sono stati contati oltre quarantamila passeggeri trasportati dalle navette, che hanno apprezzato la possibilità di vivere la val Genova diversamente, come è stato confermato anche da una specifica indagine elaborata dalla Doxa. E seimila sono stati i turisti attratti dallo splendido ambiente del nuovo Sentiero delle cascate, un percorso pedonale lungo 15 km del tutto alternativo alla strada, che tocca gli scenari paesaggistici più straordinari della valle. E’ stata predisposta una nuova segnaletica di tipo escursionistico, per facilitare la percorrenza a piedi dei vari sentieri, ed anche una nuova segnaletica di tipo stradale con l’indicazione di parcheggi, tariffe, etc. Cinquantamila tra depliant e locandine sono stati stampati e distribuiti nei vari punti informazioni, nelle Apt e a tutte le auto in ingresso in valle. Il progetto, visto il suo successo, è stato riproposto, con ottimi risultati, anche nel 2004 e nel 2005. Il Progetto mobilità sostenibile elaborato per la Val Genova riguarda la gestione complessiva della valle tenendo in considerazione sia il controllo del traffico veicolare privato sia l’istituzione di un servizio di trasporto alternativo con bus navetta. Fa da contorno a tutto questo l’organizzazione di una serie di iniziative ricreative- culturali per i turisti che giungono nella valle. 1. Controllo del traffico veicolare e gestione dei parcheggi Il regolamento del traffico veicolare prevede il rispetto delle seguenti disposizioni: 1.1 suddivisione della valle in 3 settori: bassa, media e alta valle. 1.2 bassa valle, da Carisolo alla località Ponte Verde: tratto ad accesso libero con area di sosta gratuita sita nella zona del bacino Enel. 1.3 media valle, da Ponte Verde a Ponte Maria: percorrenza soggetta al pagamento di un ticket per la sosta giornaliera (€ 5,00 per le auto, € 3,00 per le motociclette), che da la possibilità di proseguire, transitando da Ponte Maria entro le 9:45, fino a Malga Bedole. Le aree di sosta autorizzate sono 5 per un totale di 220 posti auto: Chalet da Gino, Fontana Bona, Ponte Rosso, Ponte Maria 1 e 2. 2. alta valle, da Ponte Maria a Malga Bedole: tratto interdetto al traffico automobilistico ordinario dalle 9:45 alle 18:00; in questa fascia oraria e attivo il servizio di busnavetta. In questo settore sono presenti due aree di sosta per un totale di 160 posti auto: Malga Caret (20) e Malga Bedole (140). parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi il numero degli autobus turistici giunti in Val Genova è decisamente aumentato nelle stagioni 2004 e 2005 rispetto alla stagione 2003 (+49,8% var. ‘05/’03). Questo è dovuto presumibilmente al positivo effetto di marketing che la “nuova” Val Genova ha riscosso 36
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Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori
presso le agenzie turistiche (soprattutto straniere) che incide soprattutto nel finale stagione; • si registra un costante aumento degli ingressi da parte dei residenti, quasi a significare che la “nuova mobilità” ha favorito una sorta di riappropriazione della Valle; • il numero di motociclisti (tipici turisti “mordi e fuggi”) si è progressivamente ridotto a favore di un approccio più lento ed organizzato; • il numero di ciclisti giunti a Ponte Verde nei tre anni in esame è stato sempre in costante aumento (+68,4% var ‘05/’03); • la riduzione delle auto paganti (- 9,4%) va attentamente analizzata infatti confrontando il dato risulta nel periodo di cui si dispongono i conteggi automatici (ultimi 32 giorni di stagione del 2004 e del 2005), una flessione di auto pari a solo il 1,6%. Si può quindi concludere che il progetto di Mobilità Sostenibile non ha comportato una minore attrattività della Val Genova ma ha modificato sensibilmente le modalità di fruizione degli automobilisti, facendo attenuare i picchi e le concentrazioni di ingressi nelle ore centrali della giornata e favorendo invece una tipologia di visitatori più lenti e rispettosi, esattamente come ci si era prefissati. La percentuale di utilizzo delle navette nel 2005 è risultata del 33,4% ed è inferiore a quella del 2004 (-3,7%). Questo effetto si può attribuire anche alla crescente offerta ricreativa e didattica che il Parco ha organizzato nella media Valle come il “Parco Avventura” a Ponte Maria o “Arte Parco” nei pressi del Punto Info di Ponte Rosso. 2003 2003-2004-2205 attuato Parco Regionale Adamello Brenta Trentino Alto Adige
Parco Naturale Adamello Brenta Assessorato provinciale dei trasporti Note ai finanziamenti A fronte della spesa per i trasporti alternativi, le entrate per ticket parcheggio e bus sono di € 125.000 170.000 Costi ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Assessorato provinciale dei trasporti Trentino Trasporti Consorzio delle Amministrazioni proprietarie Comune di Strembo Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività 20 (16 operatori viabilità; 4 addetti ai punti info e ai servizi; Addetti Corso formazione professionale "La comunicazione e il servizio all'utente") Dato il successo del progetto nel 2003, è stato riproposto nel biennio 2004-2005, con risultati Reiterabilità in crescendo. Inoltre, è stato proposto anche in altre zone ricadenti nel territorio del parco (Val Tovel e Vallesinella) www.gelso.apat.it Fonte informativa contatti ente di gestione Dott. Viviani ente di gestione, Federico Polla Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
Referente progetto
Cras srl
PROGETTO MOBILITA’ SOSTENIBILE VAL DI TOVEL 2004-2005 L’idea guida è quella di lasciar fluire il traffico veicolare verso il parcheggio al lago con pagamento di ticket fino un’ora prefissata, oltre la quale l’accesso è consentito in auto solo fino a metà valle, loc. Capriolo, da lì si prosegue con bus navetta. Viene comunque garantito l’accesso agli aventi diritto riconosciuti dal Comune. Vengono sfruttate al meglio le capienze dei parcheggi del Capriolo e Tamburello ed una volta esaurite queste, il blocco del traffico si sposta a Tuenno sul bivio con la strada statale, sfruttando la capienza del piazzale adiacente la strada ed in caso di esaurimento, anche il prato della vicina Casa Grandi. Il progetto prevede due soluzioni gestionali: • quella ordinaria che si svolge durante tutto il periodo di gestione, prevede l’utilizzo di tre navette Parco più il bus di linea che comunque serve la valle e si intreccia negli orari del servizio a noleggio; • una straordinaria che prevede, per il periodo 7-21 agosto, l’aggiunta di una quarta navetta a noleggio per incrementare il trasporto. Il servizio navetta svolge le corse dal Capriolo al lago e ritorno; le corse sono continue con uno scarto di 20’ tra l’una e l’altra. Per i visitatori che di solito accedono alla valle in auto, la navetta diventa il mezzo sostitutivo che accompagna lungo la strada della Val di Tovel. Uno degli obiettivi principali che hanno portato alla realizzazione del progetto di mobilità sostenibile è la riduzione del traffico veicolare ed inquinamento indotto nell’alta Val di Tovel ed al parcheggio lago. La tutela di queste aree ad elevata vulnerabilità ambientale è stata operata incrementando l’uso della navetta. Dall’analisi e dal confronto dei dati sotto esposti si evidenzia il raggiungimento di questo importante obiettivo. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi I dati ottenuti dal progetto hanno una forte rilevanza ambientale: con la gestione Mobilità Sostenibile ’04-’05 è stata ridotta fortemente la quota di veicoli ed il carico inquinante indotto, che percorrono la parte alta della valle raggiungendo le adiacenze del lago. 2004 2004-2005 Attuato Parco Regionale Adamello Brenta Trentino Alto Adige Tuenno
ente di gestione Comune di Tuenno gestione pianificazione No Visitatori Dirette Turistiche Dato il successo del progetto nel biennio 2004-2005, dopo l'esperienza pilota della Val Genova, potrebbe essere riproposto negli anni a seguire www.parcoadamellobrenta.tn.it/ www.gelso.apat.it contatti ente di gestione Dott. Viviani ente di gestione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
PROGETTO LIFE TOVEL Modalità di fruizione del territorio del Parco e accesso al Lago di Tovel Partendo da uno studio specifico sulla gestione della viabilità verso la Val di Tovel e da un monitoraggio sui visitatori del Parco, sono previste azioni sperimentali finalizzate ad alleggerire il carico dei visitatori sulle rive del lago. Sempre nell'ambito degli interventi strutturali di questa misura si è previsto quindi di realizzare un moderno ed efficiente allestimento del Centro Visitatori del Parco. Risultati attesi A) Miglioramento della gestione del traffico di accesso alla Val di Tovel e riduzione del traffico veicolare B) Definizione di un sistema di parcheggi adeguato, soprattutto in relazione all'accesso alla Val di Tovel C) Definizione di nuove forme di organizzazione della domanda turistica, in modo da permettere al visitatore di fruire dei benefici di un ambiente incontaminato e di servizi soddisfacenti. Attività: - Studio sulla gestione del traffico e dei parcheggi; - Sperimentazione di forme alternative di organizzazione della domanda turistica; - Realizzazione di un centro visitatori con la funzione di gestire la presenza dei visitatori in Val di Tovel parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi In parallelo al progetto Life Tovel, i Partner intendono realizzare nei prossimi anni, nella zona di Tuenno, anche alcune infrastrutture (il nuovo Centro Visitatori, percorsi scientifici attrezzati, laboratori didattici, itinerari sportivi, ecc), che divengano il primo segnale di uno sviluppo qualitativo della zona, in grado di rispondere ad un diffuso bisogno del turista, che oggi, più che mai richiede un servizio di elevata qualità, legato anche al miglioramento degli aspetti relazionali. L'integrazione tra le Associazioni (23), l'Ente Pubblico e i Soggetti economici di Tuenno, sta rappresentando uno dei fattori di successo del progetto Life Tovel, garantendo una giusta collaborazione nel percorso di crescita sostenibile di tutto il territorio.
2 anni progettazione Parco Regionale Adamello Brenta Trentino Alto Adige Tuenno
Patto per Tovel: 31 imprese hanno aderito al Patto per Tovel, attuato mediante la sottoscrizione di veri e propri contratti di impegno per il rispetto di un protocollo che prevede l’adeguamento a predeterminati requisiti minimali delle strutture aderenti per quanto riguarda la buona gestione ambientale, la qualità del servizio erogato, la piena rispondenza alla normativa vigente e la capacità di promuovere un comportamento “sostenibile” all’interno e all’esterno della propria struttura. L’adesione al Patto per Tovel permette l’utilizzo del Marchio Progetto Tovel concesso alle imprese convenzionate. Il processo di coinvolgimento degli operatori economici in un percorso diretto alla valorizzazione della qualità e della gestione ambientale delle imprese, è ritenuto un fattore cruciale per il successo del Progetto. Per le imprese che si impegneranno in questo percorso virtuoso saranno messi a disposizione: un marchio distintivo, azioni di marketing all’interno delle numerose azioni divulgative del progetto e la promozione nelle iniziative messe a punto dal Parco.
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Comune di Tuenno Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti ente di gestione Parco Naturale Adamello Brenta e il Museo Tridentino di Scienze Naturali Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore Destinatari
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
dirette
www.parcoadamellobrenta.tn.it/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti
Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
INVITO AL PARCO - LA SOSTENIBILE LEGGEREZZA DI UNA DOMENICA AL PARCO Nell'area sono state avviate diverse iniziative per promuovere la mobilità, all'interno del parco, secondo criteri di sostenibilità ambientale. Sono state dunque organizzate, nell'estate del 2005, 5 visite guidate al Parco che, senza l'uso dell'auto, iniziavano da Trento città, utilizzando come mezzo di trasporto, fino a Cles, il treno della Ferrovia Trento-Malè, accompagnati da un esperto del Parco. A Cles, con la navetta del Parco, si proseguiva verso Tovel per iniziare l’escursione guidata al lago, con l’escursione lungo il magico sentiero delle Glare. sistema ferroviario
2005 estate 2005 attuato Parco Regionale Adamello Brenta Trentino Alto Adige
Ente di gestione Trentino Trasporti Pat Assessorato ai Trasporti Museo Tridentino di Scienze Naturali
no dirette
www.parcoadamellobrenta.tn.it/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PARCOCARD La "ParcoCard" è la carta elettronica prepagata proposta dal Parco per l'estate 2005: una specie di “park-partout” per avere accesso a tutti i servizi e le attività del Parco, per la maggior parte gratis o, in alcuni casi, con lo sconto del 20% o del 50%. Inoltre la ParcoCard offre degustazioni gratuite in numerosi punti convenzionati, accessi gratuiti nei castelli e nei musei sparsi su tutto il territorio, alle Terme di Comano e alle Terme Val Rendena Fonte S.Antonio, e gli sconti sugli impianti di risalita di Pinzolo e di Madonna di Campiglio. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi L'iniziativa offre l'opportunità di promuovere tutti i servizi e le attività presenti all'interno del Parco 2005 attuato Parco Regionale Adamello Brenta Trentino Alto Adige
Ente di gestione
no indirette
L'iniziativa può essere riproposta in diversi contesti, coinvolgendo i servizi e le attiivtà presenti www.parcoadamellobrenta.tn.it/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
PERCORSO NATURA SENZA BARRIERE NEL PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO Nell'ambito della quarta edizione della Perdonanza del bambino disabile, il Parco Regionale Sirente Velino e il comune di Acciano hanno presentato un sentiero per disabili realizzato dal Parco. Il sentiero, unico nella zona, è lungo diverse centinaia di metri ed è situato tra un antico mulino ad acqua, recentemente ristrutturato, presso il Fiume Aterno e la chiesa della Madonna della Sanità nel territorio di Acciano. La manifestazione ha visto anche la partecipazione del Gruppo Unitalsi accessibilità e fruizione disabili
attuato ATTUATO Parco Regionale Sirente Velino Abruzzo Acciano
ente di gestione Comune di Acciano
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali Attività Addetti Reiterabilità http://www.parks.it/parco.sirente.velino/ Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Titolo Descrizione
Cras srl
PIANO DI AZIONE LOCALE - PROGRAMMA AGENDA 21 - PIANO DEL PARCO 2003 Nel PAL, relativamente al sistema delle infrastrutture e della mobilità, si prevede: 1. Localizzazione dei parcheggi e aree di sosta per camper, ed eventuale collegamento con la costa e i centri visita: - l’attuale parcheggio localizzato in loc. Marina di Alberese ha conosciuto, negli ultimi anni, una notevole diminuzione della propria superficie utile a causa dell’azione dell’erosione costiera, fenomeno questo che porterà sicuramente ad arretrare di molti altri metri l’attuale linea di costa nel tratto ricompreso tra la stessa Marina di Alberese e la foce del fiume Ombrone. - deve perciò essere ipotizzato un nuovo sistema di parcheggi che risulti sia funzionale ai visitatori del Parco (parcheggi relazionati ai tre centri visite e ai centri abitati attualmente presenti nel Parco), sia funzionale al flusso dei fruitori della costa prevalentemente presso Marina di Alberese; - è inoltre evidente, nel periodo ricompreso tra aprile e ottobre, la necessità di individuare, per quanto di nostra competenza aree di sosta per i camper. - il Piano del Parco dovrà quindi individuare, per quanto di propria competenza, la localizzazione del parcheggio/dei parcheggi, ubicati nella frazione di Alberese, strutturati ed organizzati in maniera tale da rispondere alla attuale domanda di auto e camper. Detta proposta progettuale dovrà essere effettuata in accordo con l’Amministrazione Comunale di Grosseto, stante le specifiche competenze del piano strutturale e del regolamento urbanistico per le zone esterne all’area protetta del Parco; - dovrà contestualmente essere ipotizzato un sistema di parcheggi minori funzionali ai centri visite, un parcheggio con limitata capacità ricettiva, ubicato in loc, Spergolaia, commisurato all’utilizzo del Granaio Granducale per lo svolgimento di attività di tipo convegnistico. - in relazione alla ipotesi del sistema di parcheggi di nuova realizzazione di cui sopra, differenziati tra loro per tipologia e ricettività, in considerazione delle problematiche legate all’erosione costiera alla pericolosità per il rischio di incendi, potrà essere valutata la possibilità di una riduzione del parcheggio attualmente esistente a Marina di Alberese, con forme di incentivazione a salvaguardia dei residenti legati sia al periodo estivo, sia al periodo invernale; - il sistema di parcheggi sopra evidenziato, per una ottimale funzionalità, non potrà essere gestito senza la preventiva attivazione di un razionale sistema di navette di collegamento e previo adeguato periodo di sperimentazione, funzionali sia ai fruitori del mare, sia ai fruitori dei centri visite e dei siti con specifiche destinazioni urbanistiche o destinati a uso pubblico. 2. sistema di piste ciclabili interne all’area protetta del Parco, ed esterne con essa collegate - il Parco ha attivato, nella primavera del corrente anno, una pista ciclabile ricompresa tra il centro abitato di Alberese e la loc. Scoglietto, per uno sviluppo complessivo pari a circa sei chilometri; la struttura ha ottenuto una evidente approvazione da parte di tutte le tipologie dei fruitori del Parco e della costa, rappresentando nello stesso tempo una tipologia di trasporto assolutamente compatibile con l’area protetta. - viene ipotizzato un incremento dell’attuale pista ciclabile esistente, auspicando, oltre al collegamento con Marina di Alberese, di garantire il collegamento dei tre centri visite esistenti in modo da poter indurre i visitatori ad arrivare al Parco fruendo delle biciclette. - particolare significato assume, in detto contesto, la realizzazione della barca sul fiume Ombrone da parte del Comune di Grosseto, garantendo un reale collegamento tra il sistema di ciclabili ipotizzate nel progetto del parco del fiume Ombrone con il sistema di ciclabili del Parco della Maremma, oltre a rappresentare, per gli abitanti di Grosseto, una valida alternativa per raggiungere il Parco medesimo e la costa non utilizzando l’auto. - potrebbe essere inoltre ipotizzata la realizzazione di una struttura pertinenziale al ponte realizzato per l’attraversamento del fiume Ombrone, sul quale passa la SS n 1 Aurelia, in modo da creare un ulteriore collegamento ciclabile della città con la frazione di Rispescia. - nell’ottica di decongestionamento del traffico veicolare, il potenziamento del sistema di piste ciclabili garantisce una più funzionale utilizzazione dei trasporti pubblici (bus e treno), avendo i visitatori la possibilità di muoversi agevolmente con la bici (che potrà essere noleggiata in vari punti strategici) per raggiungere sia i centri visite, sia la costa di Marina di Alberese. 3. sistema dei trasporti pubblici per raggiungere il Parco - il Parco promuoverà ed incentiverà, nell’ottica di quanto precisato al precedente punto 2), l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere il Parco, oltre alla attivazione di un sistema razionale di navette interne per garantire una tipologia di trasporto alternativa all’auto privata. 44
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Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
4. interazione dei trasporti su rotaia e servizio pubblico per raggiungere il Parco - avendo ipotizzato un incremento dell’utilizzo dei trasporti pubblici per raggiungere il Parco (bus e treno), è indispensabile provvedere ad una razionalizzazione ed organizzazione dei due servizi in modo da farli risultare complementari e funzionali sia per arrivare al Parco, sia per raggiungere i centri visite. 5. sistema delle strade vicinali e doganali dell’area protetta del Parco - il Parco promuoverà un censimento completo del sistema di strade vicinali e doganali presenti all’interno dell’area protetta e dell’area contigua. Esse possono rappresentare una testimonianza della storia e della organizzazione sociale della zona, oltre ad essere utilizzate per specifiche funzioni legate ai lavori aziendali, alla attività per la prevenzione e lotta agli incendi, ai lavori previsti dalla vigente normativa per il perseguimento dei fini istituzionali del Parco. - il Parco potrà valutare, previo accordo con le singole proprietà aziendali e previa valutazione di incidenza, l’utilizzo di alcune di dette strade, con adeguata normativa per l’utilizzo medesimo, con funzione di itinerario o pista ciclabile. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
progettazione Parco Regionale dell'Ombrone Parco Regionale della Maremma Toscana Alberese Grosseto
Il Parco Regionale della Maremma aderisce e sostiene le attività dell’Osservatorio per il Turismo Sostenibile, costituitosi presso il corso di studi in Economia dell’Ambiente e del Turismo Sostenibile dell’Università di Siena a Grosseto, come risultato del progetto PARCOPIU’. Il Parco rappresenta, di questo Osservatorio, il territorio privilegiato di osservazione.
Ente di gestione
no indirette
http://www.parco-maremma.it/index1.htm
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione
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PROGETTO PARCOPIÙ L'Ente Parco Regionale della Maremma, al fine di dotarsi di un valido strumento operativo per la gestione delle proprie attività istituzionali (monitoraggio ambientale, sorveglianza, attività scientifica e di educazione e divulgazione ambientale) e di poter valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali in modo da garantire e promuovere la conoscenza, conservazione e valorizzazione degli aspetti naturalistici, territoriali e culturali dell'area protetta, ha attivato nel 2001 un progetto denominato “Parco Piu’“ volto ad introdurre strumenti di gestione ambientale applicati all’Ente Parco Regionale della Maremma, al fine di perseguire la sostenibilità del proprio territorio. Il progetto ha avuto il duplice obiettivo di attivare sia il processo di Agenda 21 Locale che il percorso per il raggiungimento della certificazione ambientale secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 14001 del 1996, il tutto nell’ottica di favorire un turismo sostenibile nel territorio. L’Ente Parco Regionale della Maremma ha affidato al Polo Universitario di Grosseto, l’incarico di formulare e sviluppare un Sistema di Gestione Ambientale e il percorso finalizzato alla certificazione ambientale secondo lo standard internazionale UNI/EN/ ISO 14001:96, oltre alla formulazione e articolazione di un progetto di costituzione di un "Osservatorio sul turismo sostenibile". Il Sistema di Gestione Ambientale implementato presso l'Ente Parco ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 14001 nel 2003. La Programmazione e pianificazione dei servizi all’utenza comprende la regolamentazione delle modalità di accesso al Parco con la relativa individuazione delle tariffe, dei percorsi, della manutenzione ordinaria e straordinaria dei percorsi, la predisposizione del regolamento per l’accesso del pubblico al parco, l’organizzazione del servizio di vigilanza. Per la gestione di parte delle attività sopraelencate, l’Ente Parco ha affidato in gestione ad un società esterna la gestione del Centro Servizi e dei relativi servizi di accoglienza al pubblico. La società appaltatrice gestisce i seguenti servizi: - informazione turistica ai visitatori mediante personale proprio e con mezzi telefonici e di corrispondenza; - attività di biglietteria; - vendita materiali illustrativi, pubblicazioni e gadgets a scelta e con i prezzi stabiliti dall’Ente Parco; - servizio di programmazione e coordinamento della attività turistiche; - elaborazione programmi e proposte di soggiorno; - monitoraggio statistico degli ingressi con cadenza mensile; - organizzazione di visite guidate mediante guide ambientali e/o guide parco formalmente autorizzate. Le periodicità di visita sono stabilite dall’Ente Parco al fine di evitare pregiudizi al patrimonio faunistico ambientale. Al fine di agevolare gli accessi al Parco, l’Ente ha stipulato una convenzione con la società di autotrasporti locali (RAMA), attualmente in scadenza, per la costituzione di un organismo denominato Vivi il Parco. In questo caso si tratta di un progetto di trasporto integrato che prevede l’istituzione di servizio relativo al: 1) trasporto integrato interno ed esterno dei visitatori del Parco della Maremma, 2) trasporto, nei giorni di chiusura del Parco, verso altre mete del territorio provinciale a rilevante interesse naturalistico e/o archeologico. Il servizio dato in appalto (comprende pertanto la gestione dei centri visite, foresterie, guide, itinerari di visita, vendita pubblicazioni, gadgets e prodotti tipici della Provincia di Grosseto, trasporti, gestione del parcheggio per la spiaggia di Marina di Alberese (precisando che la localizzazione attuale potrà essere variata o potranno essere modificate le modalità di sosta e collegamento al mare, in rapporto ai fenomeni di erosione attualmente in corso), sponsorizzazioni (specificando che potranno essere attivate previa autorizzazione del Consiglio Direttivo e con percentuale da versare all’Ente Parco non inferiore al 30% della somma complessiva derivante dalla sponsorizzazione medesima), promozione turistica. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
2002 12 mesi attuato Parco Regionale della Maremma Toscana 46
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Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti
Grosseto Magliano in Toscana Orbetello
Ente di gestione Contributo del Ministero dell'Ambiente (Bando 2000 per il cofinanziamento di programmi di sviluppo sostenibile e di attuazione di Agende 21 locali pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 301 del 28/12/2000).
Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Polo Universitario di Grosseto (Economia dell’Ambiente e del Turismo Sostenibile) Società esterna studi tecnico-scientifici Tipo di pianificazione coinvolgimento gestione Tipologia dei soggetti no III settore Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali Attività Addetti Il progetto potrebbe essere reiterato in altri contesti, attivando sinergie e collabrazioni esterne Reiterabilità con imprese di servizi e trasporti www.econ-pol.unisi.it/ Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE “VIE D’ACQUA DEL NORD ITALIA” Il progetto è volto a valorizzare le vie d’acqua (lagune, fiumi, canali, navigli, idrovie, laghi) presenti nel contesto del Nord Italia ed in particolare nelle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Si tratta di un contesto di notevole importanza e che può consentire, previa un’azione di messa in rete, di avvicinare l’offerta di turismo delle vie d’acqua del nord Italia, alle più importanti e consolidate vie di navigazione del mondo. Lungo questi percorsi di navigazione interna, il progetto intende sviluppare alcuni moduli “pilota” per favorirne la fruizione ed il coinvolgimento degli operatori locali pubblici e privati. Tra questi moduli “pilota” si segnala la possibilità di migliorare l’integrazione delle vie navigabili con le vie di comunicazione a mobilità lenta (piste ciclo-pedonabili, ecc.) che si sviluppano lungo le arginature e nelle prossimità delle vie d’acqua, consentendo una comunicazione capillare con i territori percorsi e la valorizzazione delle risorse turistiche, culturali ed ambientali (aree SIC, ZPS, aree a Parco): la connessione fra le vie d’acqua e le zone umide dei territori e lo sviluppo di forme di fruibilità altamente ecocompatibili rappresenterà infatti una opportunità in più per la valorizzazione di aree protette sensibili dal punto di vista ambientale. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
progettazione Parco Regionale dell'Oglio Sud Lombardia Gazzuolo San Martino dall’Argine
In questa iniziativa il Parco partecipa con un progetto per il completamento dell’ area di sosta attrezzata in località ,“Le Margonare” nelle Torbiere di Belforte in Comune di San Martino dall’Argine.
Ente di gestione
no visitatori indirette turistiche il progetto potrebbe essere reiterato in contesti similari mettendo in rete vie di navigazione con vie di comunicazione lenta http://parco.ogliosud.it/ogliosud/index.jsp?idarea=7&idsarea=81
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata
ITINERARI SUL FIUME MINCIO Gli itinerari sul fiume Mincio sono: 1. Da Mantova a Governolo Da Mantova a Governolo, una passeggiata in motonave sul fiume Mincio dai laghi della città fino al punto in cui si immette nel fiume Po, attraverso la Valle dei Signori, un tempo zona residenziale estiva della nobiltà mantovana. Inoltre, il viaggio permette di verificare gli effetti dei più recenti interventi nel settore dell"intermodalità con la costruzione del porto di Valdaro. Località di partenza: Mantova Durata: 3 ore 2. Valli del Mincio Le Valli del Mincio, comprese fra Rivalta ed il Lago Superiore di Mantova, costituiscono una delle più importanti zone umide d'Italia. E’ possibile visitare le Valli utilizzando alcune barche. Località: Rivalta sul Mincio Durata: 2 ore, possibile abbinamento a itinerario n. 4 (tot. 3 ore e mezza- 4) 3. Centro Parco di Rivalta sul Mincio Edificio rurale che ospita un piccolo ‘museo dei mestieri del fiume', è affacciato sulla Riserva Naturale delle Valli. Abbinando l'escursione in barca è possibile navigare in una delle più importanti zone umide d'Italia, le Valli del Mincio. Località: Rivalta sul Mincio Durata: 1 ora e mezza - possibile abbinamento con itinerario Valli del Mincio 4. Da Mantova alle Grazie Con la motonave ecologica Elettra si attraversa il Lago Superiore, e si naviga lungo il tratto che congiunge Mantova alle Grazie. Si può ammirare, durante questo breve viaggio, la riserva naturale delle Valli del Mincio. Durata: 1 ora e 30 minuti circa 5. In motonave alla corte dei Gonzaga Circondata per intero dal fiume Mincio, Mantova sembra emergere per incanto dalle acque; il profilo delle sue cupole, i torrioni, le guglie e l'elegante castello, armonizzati dalla magia del rinascimento, colpiscono la fantasia e la sensibilità del visitatore. Durata: la navigazione dura circa 2 ore 6. Riserva naturale della Vallazza La Vallazza è un vasto complesso di zone umide di grande pregio naturalistico in quanto rappresenta, in stadi differenziati, la spontanea evoluzione delle anse fluviali. Una zona umida articolata in ambienti naturali, in certi casi creati dalle attività dell'uomo. Durata: un’ora e mezza circa parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
attuato Parco Regionale del Mincio Riserva Regionale delle Valli del Mincio Riserva Regionale della Vallazza Lombardia Mantova Governolo Rivalta sul Mincio
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore
Cras srl
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Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
visitatori dirette turistiche
http://www.parks.it/parco.mincio/iti.html
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Titolo
Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
LE PISTE CICLOPEDONALI DI MANTOVA IN BICI I O PIEDI NEL PARCO PERIURBANO PERCORSI SULLE RIVE DEI LAGHI CHE CIRCONDANO MANTOVA Da aprile 2003 un nuovo tratto di pista ciclopedonale (Cittadella-Gambarara) consente agli escursionisti che arrivano a Mantova in treno (con bicicletta al seguito) di effettuare il percorso interamente protetto da Mantova alla riva destra del lago Superiore e di lì percorrere il tratto Mantova-Cittadella-Gambarara-Bosco Fontana-Centro Parco Bertone. Il sistema delle ciclabili si ramifica anche verso le frazioni di Angeli-Grazie e attorno a Mantova. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
2003 attuato Parco Regionale del Mincio Riserva Regionale Valli del Mincio Riserva Regionale Feresta Fontana Lombardia Mantova e dintorni
ente di gestione Comune di Mantova
no visitatori
turistiche il progetto può essere replicato e integrato ad altri circuiti cicopedonali http://www.parks.it/parco.mincio/iti.html
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE "BAMBINI DI BESLAN" A partire dall'anno scolastico 2004-2005, il Parco della Valle del Lambro mette a disposizione delle scuole il nuovo centro di educazione ambientale Bambini di Beslan sul Lago di Alserio (CO) che comprende: 1. un laboratorio didattico presso Castel del Lago; 2. un percorso didattico botanico-naturalistico nel bosco della Buerga, sulla Riva Orientale del Lago; 3. una barca elettrica in grado di trasportare un gruppo classe per effettuare escursioni sul lago. Il lago di Alserio aggiunge così alle sue naturali attrattive una dotazione in grado di renderlo ancora più fruibile per le scuole. In occasione del 2005, in cui tema principale del calendario nella valle del Lambro è la fruibilità, il parco ha promosso le piste ciclopedonali, l'Oasi di Baggero, il centro di educazione ambientale "Bambini di Beslan", che sono i più recenti esempi di come il territorio possa essere messo a disposizione di tutti, con la consistente adesione dei cittadini alle iniziative turistiche e ambientali. informazione e sensibilizzazione
2004 attuato Parco Regionale Valle del Lambro Lombardia
ente di gestione
no visitatori dirette
la replicabilità del progetto si basa sull'ave messo a sistema iniziative di educazione ambientale e comunicazione con interventi infrastrutturali http://www.parchi.regione.lombardia.it/ http://www.parcovallelambro.it/
Referente progetto
Cras srl
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Cras srl
VIE VERDI DEL TICINO Dalla necessità di valorizzare un patrimonio naturale nasce il progetto «Vie Verdi», una rete di ventiquattro sentieri che attraversa l'intero Parco del Ticino. In tutto 230 Km lungo 23 comuni. Si tratta di antichi percorsi, lasciati in abbandono e riscoperti grazie all'utilizzo dei satelliti e ai finanziamenti di FondazioneCariplo e Regione Lombardia. I sentieri sono stati completamente ritracciati e puliti, e segnalati da cartelli che indicano anche le bellezze naturalistiche e culturali. La prima parte della rete, da Sesto Calende a Magenta è stata realizzata, ma il progetto sarà ultimato entro il 2006. Le vie verdi uniscono tre grandi direttrici: da Sesto Calende a Milano, a Bereguardo e a Pavia. Tra queste rientra anche un sentiero europeo che partendo dalla Norvegia raggiunge la Sicilia attraversando il Parco. Con le vie verdi il Parco incrementa la sua vocazione turistica: il progetto prevede che alcuni itinerari siano attrezzati per essere percorsi anche da persone disabili. Sul modello di quanto realizzato nel centro parco La Fagiana di Magenta, dove è stato allestito un sentiero con indicazioni per non vedenti. Le VIE VERDI TICINO includono i seguenti itinerari: A NORD DEL SENTIERO DEL CAMPO: SENTIERO STRONA - Il sentiero Strona è costituito da un percorso di circa 18 chilometri che partendo da Cajello di Gallarate, attraversa i boschi di Besnate, Arsago Seprio, Vergiate e Somma Lombardo, sfiorando il torrente Strona. L'itinerario termina sulla sponda del fiume Ticino in località "Panperduto" dove lo Strona sfocia nel Ticino. A SUD DEL SENTIERO DEL CAMPO: LA VIA GAGGIO - Il sentiero ricalca il tracciato di una strada sterrata lunga e diritta che parte dal fiume Ticino, attraversa la brughiera in un'ex zona militare e, passando dal Centro Parco "Dogana Austroungarica" di Tornavento, giunge nei pressi dell'abitato di Lonate Pozzolo. ALTRI PERCORSISentiero dei 3 laghi a Sesto Calende Sentiero del Rio Capricciosa a Sesto Calende Sentiero delle Meraviglie Nascoste a Sesto Calende Sentiero E1 tra Sesto Calende e Tornavento Sentiero dell'Ipposidra tra Sesto Calende e Tornavento Riserva del Monte S. Giacomo a Vergiate Boschi e paludi di Arsago Seprio e Besnate Oasi dei fontanili a Besnate Area archeologica e naturalistica del Monsorino a Golasecca Pineta del Vigano a Somma lombardo Riserva Naturale Ansa di Castelnovate a Vizzola Ticino sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
in corso di attuazione Parco Regionale della Valle del Ticino Lombardia 23 comuni
Il parco in linea - Il nuovo Call Center del Parco Lombardo del Ticino, è stato inaugurato nella primavera del 2004. La sede operativa si trova presso il Centro Parco “La Dogana” di Tornavento (Lonate Pozzolo, in provincia di Varese). Il servizio è in funzione sette giorni su sette, comprese le festività. Tutto nasce dall'esigenza – avvertita dal Parco - di fornire al visitatore o al fruitore dei servizi un punto di riferimento al quale rivolgersi per reperire qualsiasi tipo di informazione sul Parco. Inizialmente partito come servizio di informazione turistica, specializzato su tutti gli aspetti paesaggistici e di fruizione della grande area protetta (la più estesa della Lombardia, tra quelle regionali), e in particolare i suoi itinerari più belli, il Call Center si rivela in realtà assai utile anche per gli aspetti più burocratici legati ai rapporti tra l'ente gestore e i cittadini residenti. Sempre più persone, scoprendo il servizio, si affezionano a questa sorta di "sportello" dove, con la dovuta duttilità, c’è chi illustra le possibilità naturalistiche e turistiche degli ambienti del Parco, nonché le istruzioni burocratiche su come ottenere autorizzazioni dall'Ente o sfruttare eventuali opportunità. Le informazioni corrono sul filo ma, a chi preferisce il faccia a faccia diretto, non manca la 53
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possibilità di recarsi alla sede fisica dell’ufficio dove lavorano gli operatori del servizio, presso il Centro Parco Dogana Austroungarica a Tornavento (nel settore settentrionale dell’area protetta, presso Lonate Pozzolo), dove oltretutto sono presenti - in vendita o consultazione - tutte le pubblicazioni del Parco. A gestire operativamente il Call Center è la cooperativa sociale Naturcoop, una onlus cui il Parco ha affidato l’incarico. Quest’ultimo è previsto all'interno di un precedente progetto – le Vie Verdi Ticino - approvato dalla Regione Lombardia e cofinanziato da Fondazione Cariplo, per un valore complessivo di 330.000,00 Euro. La cooperativa collabora da molti anni con il Parco per lo svolgimento di servizi diversi, quali la manutenzione del verde, la pulizia di microdiscariche, lo svolgimento di visite guidate con guide autorizzate, la gestione di un centro informazioni. Chi risponde al telefono è naturalmente un operatore specializzato. La formazione professionale curata dalla Naturcoop è effettuata mediante lo studio della documentazione del Parco per l'acquisizione delle nozioni di base, utilizzo di personale già con esperienza pluriennale di lavoro con l'Ente Parco e grazie a numerosi e continui sopralluoghi su tutto il territorio dell’area protetta assieme a guide autorizzate e ai guardaparco. Esiste un responsabile del Call Center affiancato da due persone, una part-time durante la settimana e l’altra in servizio nei giorni festivi. Il responsabile del servizio ha altresì il compito di curare l’aggiornamento e il contatto permanenti con i diversi uffici del Parco: ma il flusso d’informazioni è bidirezionale, nel senso che anche i responsabili dei diversi settori operativi dell’ente gestore comunicano al Call Center le novità da segnalare.Per il reclutamento degli operatori sono richiesti specifici requisiti, in particolare una forte motivazione a questa tipologia di lavoro e la capacità di rapportarsi con la gente. Al Call Center è stata anche dedicata in esclusiva una pagina Internet collegata al portale del Parco, nella quale il visitatore può trovare alcune informazioni basilari sul Centro Parco di Lonate, form per porre quesiti e formulare richieste via e-mail, un calendario sempre aggiornato su alcuni eventi in svolgimento nel territorio, moduli amministrativi da scaricare, nonché la possibilità di visionare e acquistare pubblicazioni ordinandole via web. Il progetto, in definitiva, è volto a rendere il Parco sempre più vicino e disponibile ai suoi fruitori, i quali, stando ai benevoli commenti lasciati sul registro degli ospiti del Centro Parco e alle espressioni di soddisfazione comunicate dagli utenti telefonici, mostrano di aver gradito questo importante servizio. Parco Ticino Finanziatori Regione Lombardia Fondazione Cariplo Note ai finanziamenti Ambiente Bando 2005 "Promuovere l'educazione ambientale" Contributi deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 25.07.2005 € 100.000 44.928 Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Naturcoop cooperativa sociale Naturcoop gestione call center Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti Naturcoop cooperativa sociale si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali Attività 2 Addetti il progetto può essere replicato in altri contesti recuperando e mettendo in rete i sentiri Reiterabilità esistenti http://www.parchi.regione.lombardia.it/ Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
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PARCHI ACCESSIBILI Parchi Accessibili è il progetto di CTS e Legambiente realizzato per migliorare la conoscenza e favorire la fruizione del sistema delle aree naturali protette italiane da parte dei disabili, non solo fisici, ma anche i disabili mentali e in generale tutti i portatori di handicap. Il progetto, realizzato grazie al contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nasce non solo dalla volontà di favorire l'integrazione di categorie svantaggiate nel tessuto sociale, ma anche dall'intento di stimolare lo sviluppo socio economico delle aree protette attraverso forme di turismo sociale, nonché di rafforzare il legame con il territorio da parte dei cittadini disabili residenti nelle aree protette regionali o nelle loro vicinanze. La prima fase del progetto, che verrà realizzato anche grazie alla collaborazione di FEDERPARCHI, prevede lo svolgimento di un'indagine per identificare la tipologia dei servizi presenti all'interno dei parchi regionali italiani e verificare il loro livello di accessibilità; le informazioni raccolte verranno prima convalidate da personale competente, che andrà a verificare l'effettiva accessibilità delle strutture all'interno dell'Area Protetta esaminata, per poi essere inserite in una banca dati alla quale si potrà accedere tramite un portale internet. Per favorire la conoscenza dei servizi e delle strutture accessibili presenti nei parchi esaminati, verrà anche redatta una Guida pratica all'accessibilità dei Parchi Regionali Italiani, distribuita a livello nazionale, con tutte le informazioni utili alla programmazione di una visita nel parco prescelto. Seguirà una fase sperimentale che prevede la realizzazione di diversi interventi in 4 aree protette per favorirne la fruizione da parte dei disabili e migliorare la qualità della visita. Le aree individuate sono: il Parco Regionale del Mincio (MN), il Parco di Monte Mario (RM), l'Oasi dunale di Torre di mare (SA), l'Orto botanico dei Frignoli (MS). L'obiettivo è quello di dare vita a "esempi eccellenti" che possano essere mutuati dalle diverse realtà dei Parchi Regionali per adattare il proprio territorio in termini analoghi. Le esperienze realizzate nel corso del Progetto saranno raccolte in un CD Rom che includerà anche alcuni esempi in ambito europeo. Il CD Rom verrà distribuito gratuitamente agli Enti Gestori delle aree protette, i quali potranno in tal modo esaminare le soluzioni progettuali adottate. In generale il progetto si propone di: migliorare e aumentare le informazioni attualmente disponibili su strutture e servizi presenti nei parchi regionali e renderle fruibili e facilmente accessibili a una molteplicità di utenti; migliorare l’affidabilità delle informazioni grazie alle azioni di validazione delle stesse; aumentare la disponibilità di servizi e percorsi accessibili; sperimentare metodologie e interventi per l’accessibilità che siano facilmente riproducibili in altre aree; fornire agli Enti di gestione strumenti e conoscenze per migliorare e ampliare la fruibilità del proprio territorio; diffondere presso il grande pubblico la conoscenza del tema dell’accessibilità. accessibilità e fruizione disabili
progettazione Parco Regionale del Mincio Riserva Regionale di Monte Mario Oasi dunale di Torre di mare Orto botanico dei Frignoli Lombardia Lazio Campania Toscana
Cts ha pubblicato la prima guida in Italia sulle strutture che rendono accessibili i parchi a disabili e chiunque abbia difficoltà motorie. Il CTS ha svolto una minuziosa indagine durata 12 mesi sull'attuale livello di accessibilità di strutture e servizi presenti nei 105 Parchi Regionali Italiani. 37 parchi italiani sono stati verificati e validati da 8 persone appositamente formate che hanno riportato esclusivamente informazioni accertate in loco. Su internet sono ora disponibili una banca dati e un portale sul sistema dei Parchi Italiani (www.parchiaccessibili.it) e una raccolta 55
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di buone pratiche in tema di accessibilità delle aree protette. Il progetto Parchi Accessibili ha prodotto anche un CD Rom contenente, tra l'altro, alcune linee guida per l'accessibilità delle aree verdi. La guida è strutturata in due sezioni principali: una descrittiva sulle caratteristiche ambientali, naturali e culturali del Parco e una sezione dedicata alle "Informazioni Utili" dove sono raccolte indicazioni, notizie e contatti necessari per l'organizzazione pratica della visita. Le informazioni sull'accessibilità, presentate all'utente all'interno di appositi box, sono state predisposte da architetti esperti in materia di accessibilità e proposte con un linguaggio volutamente schematico, in parte tecnico, nel tentativo di non tralasciare nessun dettaglio che possa risultare significativo per alcune tipologie di utenti. Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
CTS Legambiente Altri soggetti coinvolti Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali supporto alla progettazione Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti CTS Centro Turistico Studentesco Legambiente associazione ambientalista si III settore disabili Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali Attività Addetti Reiterabilità http://www.parks.it/ilgiornaledeiparchi/2003-02/ilprogetto.html Fonte informativa Micaela Solinas, CTS - Settore Ecoturismo e Parchi Referente progetto
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Titolo
Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
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PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ISTITUZIONE DI UN MARCHIO DI QUALITÀ AMBIENTALE ADERENTE ALL’ECOLABEL “LEGAMBIENTE TURISMO” PER LE STRUTTURE RICETTIVE E TURISTICHE DEL DELTA DEL PO Il Protocollo ha per oggetto la realizzazione del progetto di qualificazione ambientale per le strutture ricettive e turistiche. L’istituzione di una rete di accoglienza ecologica finalizzata al miglioramento della qualità ambientale delle strutture ricettive situate nell’area del Parco del Delta e nei comuni che hanno parti di territorio nell’area del parco. Le Associazioni firmatarie partecipano alla promozione, programmazione e sviluppo del progetto assicurando alle singole imprese rappresentatività, tutela e supporto. Il Consorzio del Parco si attiverà adoperandosi per rendere praticabili gli impegni concordati la cui operatività completa dipende da aziende e servizi collettivi e promuovendo presso gli enti che fanno parte del Consorzio una politica di incentivazione dei comportamenti eco compatibili, stimolando l’attivazione di nuovi strumenti normativi e fiscali finalizzati agli standard di qualità in linea con gli impegni previsti. Il Consorzio del Parco intraprenderà iniziative dirette e/o in particolare verso le Unioni di Prodotto, per la pubblicizzazione della rete di accoglienza ecologica, assicurerà il sostegno delle iniziative intraprese attivandosi sia direttamente che nei confronti di altre amministrazioni. Il Parco si impegna altresì a sostenere la formazione degli operatori turistici anche con contributi allo svolgimento dei corsi di aggiornamento e a ricercare le linee di finanziamento regionali, nazionali ed europee utili per sostenere l’operatività del progetto. Le parti assumeranno iniziative congiunte per ottenere azioni concrete dirette a facilitare la realizzazione del progetto (es. accesso a corsi di formazione, migliore praticabilità degli impegni assunti la cui operatività completa dipende da servizi collettivi). Tali iniziative riguarderanno in particolare la tutela e conservazione e valorizzazione dell’ambiente, la raccolta rifiuti, la gestione dei trasporti urbani ed extraurbani, i servizi per la produzione e distribuzione energetica ed idrica, le strutture per la promozione turistica, le gestioni di beni culturali e ambientali. L’impegno congiunto delle parti si propone inoltre di sollecitare l’avvio di una politica di incentivazione dei comportamenti eco - compatibili, attraverso nuovi strumenti normativi e fiscali finalizzati a standard di qualità in linea con gli impegni previsti dal progetto. L’ECOLABEL viene assegnata da Legambiente su proposta del Comitato Locale, a fronte dell'impegno a rispettare una serie di misure previste.In particolare, per la mobilità sono: 1. Incentivazione del trasporto collettivo Promozione dell'uso dei mezzi di trasporto collettivo mediante l'incentivazione all'utilizzo dei mezzi di trasporto collettivo sia pubblico che privato anche mediante la diffusione di titoli di viaggio specifici, in quanto resi disponibili dalle aziende di trasporto. 2. Impegno alla diffusione di mezzi di trasporto a basso impatto Promozione dell'uso e alla diffusione delle piste e strade ciclo - pedonali. Noleggio e /o cessione in uso gratuita di biciclette. Collaborazione nella tutela del territorio e dell’ambiente circostante. 3, Attuazione di iniziative tese a garantire la pulizia di aree, strade, sentieri, nell’area dell’esercizio o nelle immediate vicinanze. Collaborazione alle iniziative analoghe rivolte a tutelare e curare situazioni e aree di valore ambientale e a garantire un miglior servizio agli amanti del turismo all’aria aperta. 3. Servizi alla mobilità Impegno a rendere la diffusione e l’utilizzo dei mezzi di trasporto a basso impatto il più efficiente possibile tramite servizi di officine per biciclette e altri mezzi come piccole imbarcazioni da diporto. informazione e sensibilizzazione
2004 prorogato tacitamente di anno in anno salvo disdetta di una delle parti entro il 30 settembre dell’anno precedente. Progettazione Parco Regionale Delta del Po Emilia Romagna Comuni del Parco
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Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti F.A.I.T.A. Emilia Romagna Associazione Industriali Provincia di Ferrara Associazione Legambiente promozione e programmazione progetto Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti FAITA (Federazione Campeggi) associazione industriale associazione ambientalista si III settore Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali Attività Addetti Il progetto può essere applicato in altri contesti con forme di qualificazione delle strutture Reiterabilità ricettive e turistiche www.parcodeltapo.it Fonte informativa Referente progetto
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Titolo Descrizione
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COAST TO COAST Il progetto denominato "Coast to Coast", nella sua totalità, mira a promuovere e sostenere il settore turistico attraverso la valorizzazione di territori, perseguendo uno sviluppo ecocompatibile dell'ambiente, grazie all'azione sinergica di diversi soggetti economici ed istituzionali, chiamati a cooperare tra loro, in vista anche dell'armonizzazione dei sistemi delle rispettive aree interessate dal progetto. Le aree coinvolte nel progetto sono il Delta del Po Veneto, la Provincia di Venezia, alcuni comuni del Friuli e la zona di frontiera della Slovenia. Nel progetto è inoltre coinvolta, quale ente cofinanziatore, la Fondazione CA.RI.PA.RO.. Il progetto ha in sostanza l’obiettivo di portare nella varie sedi nazionali ed internazionali una visione completa del sistema economico, turistico, archeologico e ambientale\naturalistico del delta da porre in relazione con l’analogo sistema economico, turistico, culturale e naturalistico della vicina Slovenia, passando per la costa veneziana e friulana. Il progetto, infatti, intende riscoprire tutti quei valori, che storicamente legano i territori dell’arco dell’Alto Adriatico che qui si aggregano per valorizzare le risorse presenti. Per fare questo si è lavorato sulla ricerca degli ambiti antichi e sulla presenza di simboli ambientali che rappresentano un patrimonio di inestimabile importanza fino a costruire un vero sistema territoriale unito dalla volontà di ricercare soprattutto per scambiare ed esportare un pezzo importante di storia, ambiente e di economia europea naturalmente per incontrare e conoscere gli altri partners internazionali. Il progetto è organizzato in un insieme di interventi destinati a migliorare il contesto economico, infrastrutturale, occupazionale e ambientale dell'area di confine marittimo e terrestre tra l'Italia e la Slovenia, ossia la Regione Veneto (area del Delta del Po, area del Veneto orientale), la regione Friuli (Aquileia) e la Slovenia (comune di Pirano ed altre realtà Slovene in particolare), con un bacino di utenza stimato in circa alcuni milioni di abitanti di possibili visitatori sia Italiani che esteri, in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile e una cooperazione economica dell'intera area geografica coinvolta, apportando un evidente valore aggiunto per la popolazione della regione e il suo futuro comune nell'UE allargata. Il progetto intende quindi, valorizzare potenziare e riqualificare l’attività turistica delle due aree interessate dall’intervento, alcune di queste sviluppabili diversificando le risorse turistiche con particolare riguardo al cosiddetto turismo tematico (Parco archeologico diffuso, Pesca turismo), collegato alla valorizzazione dell’ambiente e allo sviluppo del parco archeologico diffuso, in grado di qualificare e implementare l’offerta turistica delle due aree, ampliandone la fruibilità ad un arco temporale maggiore nel corso dell’anno, consentendo un abbinamento di fruibilità turistica e culturale da parte di turisti che possono visitare sia l’area del Delta del Po sia quella Slovena coinvolgendo inoltre anche l’area del Veneto Orientale e l’area Friulana di Aquileia.Nello specifico, per quanto riguarda gli interventi nel Delta del Po, l'obiettivo viene perseguito tramite una serie di azioni suddivise per progetti tra loro coordinati, entro una logica sistemica che conferisce loro unitarietà e organicità, di seguito elencati: 1.Realizzazione di un Centro Visitatori e di una Sala Congressi/Auditorium nell'area del Delta del Po. 2. Realizzazione di un parco naturalistico/archeologico del Delta del Po. 3.Formazione turistico/ambientale e culturale. 4. Promozione turistico/ambientale e culturale. 5. Sviluppo di approdi turistici nell’area del Delta del Po con relative strutture di completamento della portualità minore e del pesca-turismo. Nel settore di intervento riguardante il rinnovo e la valorizzazione delle infrastrutture turistiche transfrontaliere si pensa di intervenire su specifici ambiti quali quelli degli: itinerari fluviali e approdi turistici, potenziando e integrando una rete di approdi sia fluviali sia lagunari, con il porticciolo di Rosolina Mare a fungere da porto di collegamento con quello di Pirano per sviluppare il turismo Coast to Coast ; itinerari enogastronomici con la valorizzazione dei rispettivi prodotti tipici dell’agricoltura e della pesca,coinvolgendo e valorizzando i prodotti dell’artigianato locale italiano e sloveno centri visitatori, sala congressi/auditorium, inseriti in percorsi turistici integrati, quali quello del parco archeologico diffuso e il sistema turismo,ambiente e cultura dove si prevede degli appositi spazi dedicati alla promozione dei partner sloveni e friulani. Realizzazione/potenziamento di approdi turistici con relativa struttura di completamento al fine dell’utilizzo turistico e della pesca turismo nell’area del Delta Si tratta di realizzare e completare dei punti di approdo turistico per piccole imbarcazioni, dotati della relativa impiantistica, in modo da consentire una riscoperta del paesaggio solcato dai rami del Po e delle coste adriatiche. La possibilità di attracco, in pochi e selezionati punti, darà impulso ad altre iniziative imprenditoriali, innescando un meccanismo di sviluppo di alcune attività artigianali tipiche dell’area deltizia che stanno scomparendo. La possibilità di approcciare il territorio, effettuando soste coast to coast o direttamente Delta 59
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Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori
del Po - Slovenia, favorirà la fruizione di aree specificamente attrezzate per l’ospitalità dei turisti di passaggio, i quali potranno dedicarsi all’osservazione della fauna presente nel territorio, in particolare il bird watching, alla visita di alcuni edifici di interesse storico, appartenenti all’archeologia industriale e fruire di tutti i servizi integrati realizzati all’interno delle aree del Delta coinvolte. Le stesse imbarcazioni utilizzate per percorrere i vari canali potranno ospitare gli appassionati della pesca valliva.Mediante l’utilizzo di HouseBoats sarà inoltre possibile la fruizione del sistema di canali ed altri percorsi navigabili del Delta del Po, fino a Porto Rose o altri comuni sloveni, e ritorno, così da sviluppare itinerari che colleghino le rispettive lagune, consentano di attraversare l’Adriatico, sviluppando così un flusso turistico alternativo a quelli esistenti. Il progetto comprende quindi anche l’acquisizione di attrezzature, impianti, strutture specifiche per la realizzazione delle iniziative a valenza ambientale-turistica. Questo progetto, inoltre, si inserisce in maniera integrata con altri progetti relativi al Parco Naturalistico Archeologico, al Centro Visitatori e ad altre iniziative previste dal progetto per apportare un sicuro impatto occupazionale dovuto al coinvolgimento degli operatori economici locali del turismo, della pesca e delle strutture ricettive ed eno-gastronomiche, attivando un servizio completo e qualificato a favore del turismo ambientale e naturalistico, reso possibile grazie alla realizzazione del complesso organico dei progetti. Il progetto prevede la realizzazione o il potenziamento di una serie di approdi costituiti da pontili galleggianti della tipologia Walcom - Italia costituiti di sistema galleggiante ancorato su pali in acciaio di lunghezza adeguata a garantire lo scorrimento secondo le condizioni idrauliche e di marea. Il sistema è raccordato a terra con scala di accesso ancorata alla sponda tramite fondazione in calcestruzzo e poggiante sul pontile con apposito sistema di scorrimento. La localizzazione dei pontili è inserita in un sistema di fruizione turistica che consenta oltre al collegamento fluviale e lagunare di emergenza ambientali ed architettoniche anche con un coinvolgimento diretto delle Amministrazioni Comunali ricadenti nell’area del Parco del Delta del Po. Su questo progetto interviene anche la Provincia per realizzare una iniziativa di pesca turistica da realizzare nell'area deltizia, e finalizzata alla promozione del pesca turismo. Saranno attivati anche specifici incontri formativi per le persone interessate all’iniziativa e realizzate attività di promozione sul territorio. Ciò consentirà ai pescatori di avere una diversificazione del reddito e di realizzare altre iniziative collegate (gastronomia, artigianato, ecc.). L’intervento può essere ripetibile sia nell’area slovena sia in quella friulana, rappresentando anche un caso di studio su cui i partner possono sviluppare ulteriore e diretta progettualità. Le localizzazioni sopra riportate sono collegate alla rete di piste ciclabili presenti nel territorio. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
2003 36 mesi in corso di attuazione Parco Regionale Veneto del Delta del Po Veneto Interreg III C
Unione Europea, DG Politiche Regionali Partner di progetto Regione Veneto Fondazione Cariparo Note ai finanziamenti Cofinanziamento programma Interreg III C Italia-Slovenia: 4.775.224,93 € 6.821.750 Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Sette Comuni del Delta del Po, Provincia di Rovigo, Provincia di Venezia (come capofila di cinque comuni), Comune di Terzo di Aquileia (come capofila di 16 comuni friulani), vari enti della Slovenia, associazioni di categoria varie della Provincia di Rovigo promozione e programmazione interventi Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti amministrazioni pubbliche associazioni di categoria
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III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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no indirette
www.parcodeltapo.it Stefano Danieli
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PROGETTO CORONA VERDE Città intorno ai Parchi Lo Studio di fattibilità esamina i caratteri generali della mobilità di Corona Verde e fornisce indicazioni in merito alle strategie atte al miglioramento ed alla qualificazione del sistema di accessibilità ed al sistema territoriale della triangolazione juvarriana (mobilità pedonale, ciclabile, su gomma, su ferro e sistemi non convenzionali dedicati), anche attraverso l’integrazione della rete infrastrutturale metropolitana. La cartografia allegata traccia la struttura della rete dei percorsi ciclo-pedonali: grande traversata della collina; connessioni con il sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po; anello verde; interscambio con la rete di trasporti esterna. Il sistema dei percorsi ciclopedonali all’interno del territorio del Progetto Corona Verde è una potenziale Greenway, della quale esistono, già realizzati, ampi tratti, con collegate strutture di appoggio e di servizio. Lo studio fornisce un’analisi della domanda e dell’offerta esistenti, e della domanda potenziale, dell’attuale offerta delle aree protette e dei parchi compresi in Corona Verde, dei “punti di forza”, di debolezza e delle potenzialità delle emergenze ambientali inserite in Corona Verde, dei servizi esistenti, della valutazione dei servizi e le esigenze non soddisfatte, con una complessiva stima della domanda attuale. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica Una delle azioni da intraprendere è quella di inserire, laddove le condizioni gestionali ed amministrative lo consentano anche sotto il profilo operativo, sono quelle che prevedono l'istituzione di tariffe per l'utilizzo dei servizi. Questo tipo di misura deve però essere precedentemente accompagnata dalla verifica dello stato dei servizi erogati presso l'area protetta o l'area verde. Infatti la disponibilità ed accettazione del pagamento di una tariffa è legata alla offerta di servizi efficienti: il solo pagamento di una tariffa per l'accesso ad un area è infatti elemento di gestione non proponibile. Pertanto l'istituzione del ticket di ingresso deve essere preceduto da un investimento che adegui lo stato dei servizi presenti alle nuove necessità imposte da tale nuova misura di gestione. E' infatti non immaginabile pensare di adattare ad un nuovo sistema di accesso una situazione ed una realtà che sono state pensate e gestite per decenni secondo uno spirito organizzativo differente. 2003 studio di fattibilita' Parco Fluviale Regionale del Po Tratto Torinese Piemonte DOCUP (Documento Unico di Programmazione)
Ente di gestione del Sistema delle aree protette della Fascia fluviale del Po Tratto torinese Ente di gestione del Parco naturale regionale La Mandria Ente di gestione del Parco naturale di Stupinigi Ente di gestione delle aree protette della Collina torinese
no visitatori indirette turistiche
www.comune.torino.it/ambiente/verde/corona.htm
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
ABBONAMENTO TRENO+BICI LOMBARDIA In Lombardia quattro associazioni, FIAB (Coord. Lombardia), Legambiente, WWF e UTP (Utenti Trasporto Pubblico), si sono unite in un progetto per il miglioramento della mobilità in Lombardia, che parta dalla bicicletta per offrire, in alleanza con altri mezzi sostenibili come il treno, una valida alternativa all'automobile. E' stato sottoscritto un accordo con Direzione Regionale Trenitalia Lombardia, già operativo, che prevede: Agevolazioni tariffarie: viene messo a disposizione di tutta la clientela di Trenitalia (dunque non solo dei soci delle organizzazioni stipulanti) un ABBONAMENTO ANNUALE per il TRASPORTO BICI AL SEGUITO a 42 Euro, valevole entro i confini ferroviari lombardi, che sarà in vendita in 45 biglietterie in tutta la regione, oltre che nelle sedi Fiab e Legambiente di Milano. Altro documento di viaggio "agevolato" è il biglietto 24h per il trasporto bici a tariffa ridotta (Low-ticket: 2,05 anziché 3,50 Euro), valevole sui TRENI A BASSA FREQUENTAZIONE. Informazione ai viaggiatori: l'accordo prevede anche la distribuzione nelle biglietterie di un apposito manuale per informare il pubblico sul servizio treno+bici e sulle nuove tariffe (è in atto una trattativa con la Direzione Trasporti della Regione Lombardia per finanziarne la stampa e la divulgazione). Costituzione di un tavolo tecnico: si è costituito un COMITATO TECNICO, composto da membri delle associazioni e funzionari Trenitalia che si occupi della progettazione e del restyling a fini ciclistici dei nuovi convogli o delle carrozze attuali. Il nuovo CT avrà il compito di visionare i progetti dei vani-bici sui treni regionali, per verificare che essi siano da subito progettati pensando all'utenza alla quale sono destinati. sistema ferroviario
2005 2007 in corso di progettazione Aree Protette Lombardia Lombardia
Trenitalia
Altri soggetti coinvolti FIAB Legambiente WWF UTP FIAB Legambiente WWF UTP programmazione e promozione Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti FIAB associazione amanti della bicicletta Legambiente associazione ambientalista WWF associazione ambientalista UTP utenti trasporto pubblico si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti il progetto può essere replicato in altre regioni italiane Reiterabilità www.fiab-onlus.it/treno/lombar6.htm Fonte informativa Referente progetto
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
VESUBUS La Vesubus è un’azienda di trasporto, che nasce dall’iniziativa di alcuni comuni vesuviani, per garantire ai turisti presenti nell’area una movimentazione più adeguata alle loro esigenze. Le imprese di trasporto pubblico, che operano nel territorio offrono un servizio indifferenziato, laddove, invece, le esigenze della clientela, ed, in particolare, di quella turistica, si rivelano essere assolutamente diverse tra loro. Un servizio di trasporto “dedicato” al turista viene, di fatto, attuato da alcune aziende private. Tali aziende, però, il più delle volte, gestiscono questo flusso penalizzando enormemente l’area, infatti: da una parte, esse favoriscono la visita al suo centro catalizzatore costituito dagli scavi di Pompei; dall’altra, smistano, immediatamente dopo tale visita, verso altri comprensori tale traffico impedendo al turista la possibilità di vivere la realtà vesuviana . La “Vesubus”, quindi, offre il proprio servizio di trasporto esclusivamente ai turisti dell’area vesuviana per muoversi nell’area vesuviana. Essi hanno modo di fruire di un sistema di navette adeguatamente attrezzato per ospitarli al meglio, i cui percorsi siano perfettamente mirati alle loro esigenze. Nonostante la Vesubus nasca da un’iniziativa pubblica la logica dell’azienda è assolutamente privatistica e quindi finalizzata almeno al proprio autofinanziamento. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
attuato Parco Nazionale Vesuvio Campania
VEesubus azienda di trasporto
no visitatori dirette imprenditoriali l'inziativa può trovare seguito anche in atre realt FORMEZ
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti
Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività
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PROGETTO TE.SE.O PER CONSOLIDARE LA RETE DEL TERZO SETTORE IN VAL D’AOSTA Il progetto ha l’obiettivo di rafforzare l’economia sociale nel territorio valdostano: consolidare la rete dei soggetti del terzo settore all’interno dell’economia locale, favorire l’apertura al mercato privato delle cooperative sociali che fanno servizi alla persona, creare nuove opportunità di inserimento lavorativo di soggetti deboli nell’ambito delle cooperative sociali integrate aprendo ad esse nuovi settori di impresa. A sostegno del progetto vi è un ampio partenariato di cui è capofila il Consorzio Trait d’Union e di cui fanno parte numerosi assessorati regionali, le cooperative sociali valdostane, numerosi enti di volontariato, enti di formazione, la Cooperativa sociale Oesse-Officina Sociale e la società Isfort. Un accordo di massima con le FS dovrebbe consentire di disporre di numerose stazioni impresenziate lungo la tratta valdostana (in particolare tra Pont St. Martin e Pré St. Didier). Il progetto, che come tutti gli altri è a carattere sperimentale e si è avviato nel secondo semestre del 2002, sta trovando alcune difficoltà nella individuazione precisa delle stazioni impresenziate utilizzabili. Molte delle stazioni della tratta valdostana sono risultate, dopo i sopralluoghi, abitate abusivamente. L’unica stazione che risulterebbe utilizzabile con certezza è quella di Verrès: l’immobile è stato visionato dagli amministratori locali e ci si è orientati per utilizzarla come comunità per utenti psichiatrici. In altre stazioni, tra cui soprattutto quella di Nus, si vorrebbero apprestare situazioni alloggiative temporanee da utilizzare all’interno di percorsi di reinserimento di soggetti appartenenti a diverse categorie di svantaggio. Verrebbero usate anche talune casermette situate lungo la ferrovia. Va, comunque, segnalato che, dall’ottobre 2000, il tratto della ferrovia che va Borgofranco, a fondo valle, ad Aosta è interrotto in seguito al maltempo che ha distrutto alcuni ponti e danneggiato la ferrovia. I lavori di riattivazione della linea (oggi sostituita da un servizio di autobus) avrebbero dovuto essere conclusi nell’autunno di quest’anno. In ogni caso, l’utilizzazione delle stazioni nel corso del progetto non è immediata. Ed è in ogni caso necessario che, dopo il Ministro del Lavoro che già lo ha dato, vi sia anche il benestare formale della Regione Valle d’Aosta, che a novembre 2002 non era ancora arrivato. sistema ferroviario Il progetto offre l'opportunità di coinvolgimento del terzo settore e dell'economia sociale
in corso di progettazione Parco Regionale del Mont Avic Riserva Statale Stagno di Holey Valle d'Aosta EQUAL
900.000 Consorzio Trait d’Union Assessorati regionali Cooperative sociali valdostane Enti di volontariato, Enti di formazione Cooperativa sociale Oesse-Officina Sociale Società Isfort pianificazione studi tecnico-scientifici si categorie svantaggiate dirette
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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www.progettoteseo.org/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione
Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
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PROGETTO T.R.E.N.O. – TURISMO AMBIENTALE E PERSONALIZZATO IN PIEMONTE, LIGURIA, TOSCANA E SICILIA Questo progetto finanziato dalla iniziativa comunitaria EQUAL, è a carattere nazionale. Riguarda, infatti, quattro aree rurali in quattro diverse regioni: Piemonte (zona di Valle Pellice), Liguria, Toscana (zona di Valle d’Elsa), Sicilia (parte del Parco dell’Etna). Obiettivo: valorizzare le risorse rurali, paesaggistiche e naturalistiche di queste quattro aree, caratterizzate dal rischio di decadimento socio-economico, ma dotate di reali potenzialità di sviluppo ancora non adeguatamente studiate e sfruttate. Il progetto, finanziato per circa 1 milione e 350.000 euro, si propone di individuare nuove nicchie di occupazione e di autoimpiego, promuovendo nuove possibilità di microaccoglienza diffusa, con un’offerta personalizzata nel settore turistico-ambientale, creando marchi doc che contraddistinguano una formula alternativa di turismo, cioè un turismo personalizzato e accessibile a tutti. Le azioni del progetto riguardano l’analisi dei territori, la sensibilizzazione degli abitanti, lo studio dei prodotti e dei servizi commerciabili in ciascuna area, la valorizzazione delle risorse umane locali nell’ambito di programmi di recupero del patrimonio artistico e culturale dei territori e in quelli di promozione turistica, la costruzione di un piano di marketing, la creazione di punti informativi e di centri di documentazione. Per quest’ultima esigenza si è previsto di utilizzare il patrimonio esperienziale e immobiliare (le stazioni impresenziate) delle FS. Ma ancora non sono state indicate le stazioni utilizzabili (che comunque dovrebbero essere oltre una trentina). Capofila del progetto è la Associazione Mecenate ’90. Proponenti e partner sono il Centro Italiano Opere Femminili Salesiane CIOFS (con la sua struttura di Formazione Professionale), due Dipartimenti dell’Università di Firenze l’Associazione Terra Nostra, l’INIPA (Coltivatori Diretti), la Federforeste, l’Ente Italiano di Servizio Sociale (EISS), la Cooperativa sociale Oesse-Officina Sociale e la società Isfort. sistema ferroviario
2002 2002-2005 in corso di progettazione Parco Regionale dell’Etna Piemonte Liguria Toscana Sicilia EQUAL Il CIOFS – FP Liguria all’interno ha realizzato un Corso per “Educatore ambientale”, avvalendosi di un partenariato locale che si compone di soggetti pubblici e privati con competenze diverse e presenti a vario titolo sul territorio dell’entroterra ligure La sperimentazione realizzata dal CIOFS-FP Sicilia ha previsto un’azione rivolta ad imprenditori dei settori agroalimentare e agriturismo, attraverso la quale si sono voluti realizzare due obiettivi distinti ma, allo stesso tempo, tra di loro integrati: supportare le attività di impresa dei destinatari ed innescare un processo per la creazione di una rete territoriale che, partendo dagli imprenditori coinvolti, possa, nel tempo, estendersi ad altri imprenditori del Parco dell’Etna. I destinatari di questo intervento sono stati sei imprenditori, che hanno superato una selezione con undici candidature, che operano nella filiera agroalimentare ed, in particolare, nella produzione vitivinicola, le cui imprese sono localizzate nel territorio del Parco dell’Etna. Le attività realizzate hanno visto la formazione in aula, il confronto con altri operatori economici del Parco dell’Etna (Aziende Bonaccorsi, Blindano e Cottanera), nonché la partecipazione al Convegno “Nel Parco con il Parco”, organizzato dal Comune di Randazzo con l’Università di Catania e gli Enti parco dell’Etna, dei Nebrodi, delle Madonie e dell’Alcantara. Altre attività significative a supporto della crescita imprenditoriale dei destinatari sono state la visita alla Fiera del Vinitaly, manifestazione di livello mondiale e punto di riferimento degli specialisti del vino, che si tiene ogni anno a Verona, e la visita alle Fattorie Faggioli a Cusercoli, Forlì. Le Fattorie Faggioli rappresentano un modello di crescita del territorio e delle attività legate al mondo rurale che, grazie allo stimolo e alla determinazione di un singolo 67
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
imprenditore ed attraverso un processo di apprendimento collettivo, vede oggi realizzato nel progetto “Le strade del vino e dei sapori” un sistema territoriale che coinvolge due province, 17 Comuni, 59 aziende vitivinicole e agrituristiche, 6 ristoranti, 5 alberghi della costa romagnola, 2 enoteche, 3 consorzi di prodotti, 5 Pro-loco e le associazione culturali. Un’ulteriore momento significativo, in termini di confronto e di apprendimento di esperienze realizzate in altri contesti territoriali, è stata la partecipazione di alcuni dei destinatari di questa sperimentazione all’Incontro Transnazionale di TRENO, che si è tenuto in Toscana dal 16 al 18 giugno. Infine, la nostra sperimentazione ha previsto ancora un sostegno all’attività imprenditoriale attraverso un voucher per consulenza e/o implementazione della propria attività economica che verrà speso dai destinatari e che rappresenta il logico collegamento tra l’attività d’aula e la concreta realizzazione dei bisogni espressi dagli imprenditori. Come è evidente, sono state messe in piedi attività di ampio respiro volte a supportare la crescita degli imprenditori per ciò che attiene la cultura di impresa, l’approccio al mercato, il rapporto tra impresa e territorio, il sistema a rete. I risultati ad oggi conseguiti manifestano come i partecipanti abbiano maturato una certa consapevolezza dei bisogni della propria impresa, delle opportunità/esigenze del mercato, dell’importanza delle produzioni di qualità, nonché della necessità di legare la crescita delle attività di impresa ai valori ed ai saperi del territorio. Resta, tuttavia, da verificare l’evoluzione di questo processo, i cui tempi e modi di realizzazione vanno al di là del progetto TRENO, ma che il progetto stesso ha consentito di innescare. Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Associazione Mecenate ’90 Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti CIOFS – FP Centro italiano Opere Femminili Salesiane – Formazione Professionale GRUPPO SOGES S.p.A. I.N.I.P.A. Istituto Nazionale Istruzione Professionale Agricola TERRANOSTRA Associazione per l'Agriturismo, l'Ambiente ed il Territorio DEART Dipartimento di Economia Agraria e delle Risorse Territoriali dell'Università di Firenze DISAT Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale dell'Università di Firenze FEDERFORESTE Federazione Italiana delle Comunità Forestali Cooperativa sociale "OESSE - Officina Sociale" EISS Ente Italiano di Servizio Sociale ONLUS Società Isfort Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti cooperative sociali si III settore Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali imprese sociali Attività turistiche Addetti Il progetto, sperimentale per 4 aree rurali, può essere replicato in altri contesti similari Reiterabilità www.mecenate90.it/TRENO/ Fonte informativa Referente progetto
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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ITINERARI DI TURISMO SOSTENIBILE NELLA PROVINCIA DI VARESE Il progetto “Itinerari di turismo sostenibile nella provincia di Varese” si propone di definire uno o più percorsi di turismo sostenibile caratterizzati da: mobilità sostenibile dei turisti (con treno, bicicletta e altri mezzi di trasporto ecologici); pernottamento e soggiorno in strutture ricettive sostenibili; trekking, cicloturismo, equitazione; visite presso le aree naturali, i siti d’interesse storico – culturale; “contatto” con l’identità e le tradizioni locali (prodotti tipici, feste e manifestazioni, ecc.); educazione ambientale. La Provincia di Varese insieme alla LIPU ha già sviluppato quattro itinerari di eco – turismo, i quali prevedono visite all’area protetta della “Riserva Naturale della Palude Brabbia” e a luoghi e monumenti “insoliti”, meno conosciuti, comprendendo incontri con la cultura, tradizioni e antichi mestieri della provincia di Varese. Gli itinerari sono: “Antichi mestieri”, “Vita di lago”, “Storia di Lombardia” e “Le regole dei monaci” mediante bici o bus. Promozione dell’immagine: il progetto “Campagna di comunicazione per un turismo sostenibile in provincia di Varese” consiste nel costruire una pagina internet dedicata al tema del turismo sostenibile con informazioni sui risultati del progetto, le offerte di turismo sostenibile in provincia di Varese (gli itinerari ecologici, le strutture ricettive che hanno introdotto pratiche di gestione ambientale), un software, rivolto a tutti gli operatori del settore per calcolare il loro profilo ambientale attuale e futuro. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
progettazione Aree Protette Provincia Varese Lombardia Agenda 21 Provincia di Verese
Provincia di Varese LIPU
si visitatori indirette turistiche
www.puntoenergia.com/ agenda21varese/turismo_strategia.htm
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti
Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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I PARCHI IN TRENO “I parchi in treno”, tra sentieri e sapori è la nuova offerta di Turismo Torino, che - con la collaborazione di Trenitalia, Percorsi doc ed Ente regionale gestione parchi - ha definito una serie d’escursioni nelle aree protette del Piemonte. E' possibile effettuare delle visite in compagnia di guide naturalistiche o guardaparco. I trasferimenti dal capoluogo sono effettuati su carrozze riservate dei treni ordinari in partenza dalla stazione Porta Nuova, mentre quelli dalla stazione d'arrivo ai parchi avvengono su autobus navetta. Gli itinerari turistici, scelti tra i percorsi già organizzati dai parchi piemontesi per le scolaresche, costano dai 13 ai 17 euro (secondo la distanza da percorrere in treno) e oltre alle escursioni vere e proprie comprendono visite guidate e la partecipazione alle manifestazioni in programma. Non manca la possibilità di aggiungere alla gita soste enogastronomiche, vale a dire l’occasione di mangiare in ristoranti convenzionati scelti perché portano in tavola prodotti tipici della zona visitata (su prenotazione, con una spesa aggiuntiva da 7 a 20 euro sul prezzo del viaggio). Sono state proposte diverse mete, con appuntamenti che hanno preso il via il 25 maggio 2005: Sulla Via del Sale (nel Parco delle Alpi Marittime) Per antichi sentieri e borgate nel bosco di Fobello (Parco Alta Valsesia) Percorsi d'acqua e collina (Parco Fluviale del Po) Una balena nella vigna (Parchi Astigiani) Il mondo degli aironi nelle terre del riso (Parco delle Lame del Sesia) Marguereis, un’escursione a piedi nel parco Valle Pesio Percorsi lungo le strade dei pellegrini seguendo gli stessi numerosi sentieri percorsi un tempo dai viandanti (Parco delle Lame del Sesia e Riserva del Sacro Monte di Varallo) Viaggio nei Parchi Astigiani Escursione nel Parco delle Alpi Marittime Percorsi d'acqua e collina lungo i sentieri del Parco Fluviale del Po, e le strade dei pellegrini. Escursione nel Parco del Gran Bosco di Salbertrand Percorso sulle tracce del lupo nel Parco delle Alpi Marittime sistema ferroviario
2005 attuato Aree Protette Piemonte Piemonte
Turismo Torino Trenitalia Percorsi doc Ente regionale gestione parchi
no visitatori indirette turistiche commerciali Il progetto può essere replicato in altri periodi dell'anno e in contesti similari www.trenitalia.it/it/servizi_per/ turismo_scuola/viaggi_italia.html
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
PROGETTO "TRENO NATURA" Chiusa al traffico dal settembre 1994, la ferrovia Asciano-Monte Antico era considerata un "ramo secco" per il limitato traffico viaggiatori che vi si svolgeva. Attraversando la zona delle Crete Senesi e la vallata del fiume Orcia ai piedi del Monte Amiata, la linea si trova tuttavia in un territorio di particolare valore ambientale e paesaggistico. Grazie al progetto Treno Natura, finanziato dalla Provincia di Siena, la Asciano - Monte Antico è stata riaperta in alcuni giorni festivi come ferrovia turistica con treni storici. I prezzi del biglietto sono molto popolari (dell'ordine dei 10 euro per l'intero giro Siena - Asciano - Monte Antico-Siena) inoltre ogni viaggiatore pagante può accompagnare un bambino di età inferiore ai 10 anni ed è possibile trasportare anche biciclette. Il percorso del Treno Natura è costituito da un anello che parte e arriva a Siena lungo un itinerario di 140 km. I tratti Siena-Asciano (32 km) e Siena-Buonconvento-Monte Antico (56 km) appartengono rispettivamente alle linee Siena-Chiusi e Siena-Grosseto regolarmente in funzione, mentre il tratto Asciano-Monte Antico (52 km), che si svolge su binari dismessi ormai non più utilizzati dai treni ordinari, è gestito dall’associazione di volontariato ‘FVO – Ferrovia Val d’Orcia’. Dal 1995, la linea ferroviaria è nuovamente in funzione. Il convoglio d'epoca di Trenitalia che circola sul percorso del Treno Natura alla riscoperta delle meraviglie dei dintorni di Siena, delle Crete senese, della Val d’Orcia e dell’Amiata è trainato dalla locomotiva a vapore Gr. FS 640.148 del 1914. Le vetture sono le caratteristiche ‘centoporte’ tenute in efficienza grazie all’impegno della Direzione Regionale Toscana di Trenitalia e dei volontari appassionati di treni d’epoca dell’Associazione Toscana Treni Storici - Italvapore. sistema ferroviario
1995 attuato Area di interesse locale Val d'Orcia Parco faunistico Monte Amiata Toscana
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Provincia di Siena Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Associazione di volontariato ‘FVO – Ferrovia Val d’Orcia Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Associazione Toscana di volontariato Treni Storici - Italvapore Direzione Regionale Toscana di Trenitalia Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti si III settore visitatori residenti Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità www.ferrovieturistiche.it Fonte informativa Referente progetto
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
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BICITRENOBICI Il Progetto consente di girare la Toscana alternando la bicicletta al treno, di parcheggiare la bici in appositi spazi vicino alla Stazione, prendere il treno e all'arrivo pedalare gratuitamente su una nuova bicicletta, nel verde, vicino al mare o in centri storici. Il Progetto è nato dalla proposta del Comune di Firenze nel 1998 ed è stato attivato sperimentalmente nella estate 1999 e 2000. Nella nuova fase l'Ente coordinatore è la Provincia di Firenze, attraverso l'azione sviluppata dagli Assessorati alla Didattica Ambientale; Viabilità e Trasporti; Ambiente; Turismo, con ulteriori iniziative per il periodo 2001-2002, nell'ambito degli interventi previsti dalla Legge nazionale sulla mobilità ciclistica (366/98). Il Progetto ha sede presso il Laboratorio di Didattica Ambientale di Villa Demidoff in Pratolino. Il servizio viene attivato nelle giornate di sabato e festivi, e sulla base di proposte ed itinerari specifici nelle giornate lavorative infrasettimanali. Tutte le informazioni sono ottenibili collegandosi al sito web "www.bicitrenobici.it", attraverso il quale è possibile effettuare la prenotazione della bicicletta a destino. Modalità : Il viaggiatore ritira la bicicletta dietro semplice presentazione del Biglietto ferroviario di andata e ritorno, in corso di validità, ovvero obliterato nelle 6 ore precedenti a Firenze o Stazioni intermedie dalle Aree interne verso la Costa, o fra singole Località della Costa stessa che aderiscono, esibendo un documento di identità. La riconsegna della bicicletta dovrà avvenire nello stesso giorno del ritiro, pena l'applicazione di una penalità giornaliera. Le due ruote sono disponibili anche nelle stazioni ferroviarie di: Carrara, Follonica, Livorno,Massa, Massarosa, Orbetello, Pietrasanta, Pisa, S. Vincenzo e Talamone che, attualmente, rappresentano i centri abitati della costa toscana che hanno aderito alla sperimentazione di questa iniziativa. A queste località si aggiungono tre enti: il "Parco Regionale di Migliarino, S. Rossore, Massaciuccoli" il "Parco Regionale della Maremma" e il "Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna". I Comuni dell' interno che hanno aderito sono: Firenze, Grosseto, Lucca, Pistoia, Prato e Stia. Grazie a questa iniziativa, è possibile spostarsi verso le località balneari o interne in modo più facile e rispettoso della natura. Cosa occorre: il Biglietto ferroviario di andata e ritorno ed una semplice prenotazione telefonando o visitando il sito www.bicitrenobici.it Per il ritiro della bicicletta si dovrà esibire il Biglietto Ferroviario di andata e ritorno in corso di validità ed un documento personale di identità. Dietro richiesta, è possibile avere seggiolini per bambini. Il Comune di Prato ha allo studio la possibilità di concedere l' uso delle biciclette anche nei giorni feriali onde poterne permettere l' utilizzo a chi si sposta per motivi di lavoro, studio etc. ALCUNI ITINERARI: Pisa/Parco Regionale di San Rossore Da Pisa si raggiunge il Parco di San Rossore usufruendo di un servizio navetta in coincidenza con alcuni treni. Nel servizio "BiciTrenoBici" è inclusa una visita guidata alla "Tenuta di San Rossore" o al "Parco della Maremma". Talamone/Parco Regionale della Maremma Punta del Corvo - Talamone Percorso Breve Km 2,5 - durata h 1,5 Percorso Lungo Km 4,0 - durata h 3 "Spiaggia della Fertilia" + visita al caratteristico Borgo di Talamone. Albinia/Oasi WWF della Laguna di Orbetello Massarosa-Bozzano/Parco Regionale di Massaciuccoli Stia/Parco delle Foreste Casentinesi Alberese/Parco Regionale della Maremma Carrara, Massa, Pietrasanta, Viareggio, Livorno, Follonica e San Vincenzo. San Vincenzo : cittadina balneare sulla Costa degli Etruschi. È vicinissima al promontorio di Populonia e al centro di una importante zona archeologica etrusca. Nelle vicinanze, lungo la costa, il "Parco costiero di Rimigliano" ed il "Parco archeologico di Baratti e Populonia"; nell' interno il "Parco forestale di Poggio Neri" ed il "Parco archeominerario di San Silvestro". "Città d' Arte" (Firenze, Prato, Pistoia e Pisa) sistema ferroviario Il Progetto "BiciTrenoBici" prevede inoltre tutta una serie di ulteriori iniziative: Una cartografia digitale delle piste ciclabili e dei percorsi ciclabili esistenti, di prossima realizzazione o inseriti nei P.U.T. delle singole Amministrazioni, nell'ambito del territorio 72
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
regionale "Direttrici ciclabili": il progetto preliminare per una dorsale tirrenica "Pista del Sole" (c.a. 360 km) che interconnetta le Località della Costa. Trasversalmente detta dorsale si collegherà alle Aree Urbane interne, come il caso di Carrara mediante il riutilizzo del sedime ferroviario della ex-marmifera, così come mediante la ipotesi progettuale della "Ciclopista dell'Arno" (c.a. 120 km) "Incontriamoci in bici", una iniziativa per scambi culturali fra studenti delle Scuole Medie Inferiori e Superiori: si incontreranno in bici alla Stazione, gli uni con la propria, gli altri con le biciclette del Servizio "BicitrenoBici", per una allegra giornata insieme, lungo percorsi progettati dagli stessi studenti, che avranno pubblicizzato la propria proposta nella sezione 'poster' del sito web "www.bicitrenobici.it". Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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1998 attuato Parco Regionale di Migliarino, S. Rossore, Massaciuccoli Parco Regionale della Maremma Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna Toscana Firenze, Grosseto, Lucca, Pistoia, Prato, Stia, Carrara, Follonica, Livorno, Massa, Massarosa, Orbetello, Pietrasanta, Pisa, S. Vincenzo, Talamone
Società Trenitalia, Direzione Trasporto Regionale - Direzione Regionale Toscana Provincie di Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Livorno e Grosseto Comuni di Firenze, Empoli, Certaldo, Prato, Pistoia, Massarosa, Carrara, Massa, Pietrasanta, Viareggio, Pisa, Livorno, San Vincenzo, Follonica, Orbetello e Stia Ente Parco Regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli Ente Parco Regionale della Maremma Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane
no visitatori indirette turistiche il progetto può essere replicato in altre regioni italiane utilizzando questi due mezzi sostenibili www.bicitrenobici.it Coordinatore regionale Alessandro Margaglio
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti
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PROGETTO EQUAL "LE STAZIONI DEL MEDITERRANEO" L'intervento ha come obiettivo principale l'utilizzo delle stazioni impresenziate, messe a disposizione dalle Ferrovie dello Stato, per la costituzione di AGENZIE INTERCULTURALI, che siano centri d'aggregazione sociale, con servizi d'orientamento e d'informazione rivolti non solo agli immigrati residenti, ma a tutti i cittadini. Fasi del progetto: 1) Sviluppo di un solido partenariato e di protocolli territoriali di concertazione con le istituzioni, con gli attori locali per la solidarietà sociale e con le associazioni di rappresentanza delle comunità straniere residenti. 2) Produzione di sussidi didattici volti a dare una conoscenza più approfondita dei Paesi e delle culture d'origine, e una lettura più serena del fenomeno migratorio attraverso la riappropriazione della memoria comune calabrese e della sua emigrazione. 3) Collaborazione con le Agenzie Educative Territoriali e con l'Associazionismo per la diffusione di materiali contro il razzismo e le discriminazioni. 4) Attivazione di gruppi locali presso le stazioni impresenziate, che garantiscano la funzionalità dei servizi, compresa la manutenzione dei locali affidati. 5) Formazione di cooperative sociali di tipo A e B, per la gestione delle agenzie, con il diretto coinvolgimento dei giovani disoccupati. 6) Apertura di servizi di informazione interculturale, con archivi cartacei e multimediali sui fenomeni migratori in entrata e in uscita, con le loro dinamiche storiche, sociali ed economiche. 7) Attività di supporto per i cittadini stranieri, con l’apertura di appositi sportelli d’orientamento in modo da agevolare l’inserimento nel tessuto sociale locale. 8) Attivazione di una rete di scambio telematica e multimediale, mediante la realizzazione di un SITO WEB e di un FORUM di DIALOGO, per agevolare la circolazione di idee e pratiche fra studiosi, operatori sociali e cittadini, senza distinzioni: un contenitore potenzialmente infinito e da tutti fruibile, in cui convogliare esperienze e studi locali, nazionali ed internazionali. 9) Organizzazione d’eventi interculturali, di convegni e seminari di aggiornamento, in collaborazione con le università, le associazioni e le istituzioni, che aiutino la reciproca conoscenza e che servano a sfatare molti stereotipi e pregiudizi che circondano il mondo delle migrazioni. Le agenzie saranno aperte sulla costa jonica calabrese, un ambito geografico che risente della situazione sociale ed economica della regione, caratterizzata da indicatori di disoccupazione e di tenuta sociale preoccupanti, cui si aggiungono la marginalità nel sistema delle comunicazioni e dei trasporti e la mancanza di sistemi intermodali moderni. sistema ferroviario Il carattere innovativo dell'iniziativa consiste nella formazione di partnership nazionali e locali che si pongano quali interlocutrici e referenti per le istituzioni e le realtà presenti sul territorio calabrese. Questo avverrà in diretto contatto con partner transnazionali perché si sviluppino parallelamente scambi sempre più stabili fra globale e locale per facilitare l'adozione di una politica sociale comunitaria. 2003 in corso di progettazione Aree Protette Calabria Calabria EQUAL
900.000 Regione Calabria CONSORZIO LABTEGNOS (Laboratorio di Tecnologie della conoscenza didattiche e informative) Universita' della Calabria EURO CONSULTING FIRM - picc. Soc. coop. a r.l. FORMACONSULT - Soc. Coop. arl CS MERIDIA – Soc. Coop. Sociale arl MOVI CALABRIA (Movimento Volontariato Italiano - Federazione regionale) 74
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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CO.A.PRE.S (Cooperativa Acli Presenza Sociale) OESSE – OFFICINA SOCIALE (Cooperativa Sociale) ISFORT DE LORENZO FORMAZIONE srl. Partner Transnazionali: KoLIBRI (Germania) Favoriser l'Egal Accès, le Maintien et la Promotion dans l'Emploi des Personnes (Francia) Partner esterni FERROVIE dello STATO CAPITANERIA di PORTO (Reggio Calabria) UNIONE PROVINCE ITALIANE Cooperativa EuroConsulting Firm responsabile della messa in opera delle stazioni, in collaborazione con le cooperative sociali locali che le gestiranno. associazioni no profit che operano nel campo dei servizi sociali si immigrati residenti cittadini dirette indirette culturali il progetto può essere replicato in contesti similari utilizzando le stazioni impresenziate per la creazione di agenzie interculturali www.stazionimediterraneo.com
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Titolo Descrizione
Cras srl
PROGETTO EQUAL "AL&AT EXPRESS" L'idea base del progetto è la creazione di una rete composta da una pluralità di soggetti sia pubblici che privati, che hanno competenze diverse nel campo del lavoro e dei servizi sociali, capace di lavorare in costante collegamento per studiare e sperimentare risposte innovative alle varie emergenze occupazionali delle fasce deboli della popolazione. Il nodo principale della rete sono i Tavoli Locali dello Sviluppo Sociale con il compito di monitorare i bisogni occupazionali delle fasce deboli, elaborare analisi e proposte, trasferendo a livello interprovinciale il risultato ottenuto. I modelli innovativi di intervento avranno come canale preferenziale di sperimentazione il settore del Turismo Sociale e come luogo potenziale di realizzazione le stazioni impresenziate messe a disposizione dalla rete ferroviaria italiana. Le MACROFASI del progetto sono: MACROFASE 1 - ricerca preliminare Questa fase si propone di porre le basi per la raccolta e l'analisi dei dati confrontabili e analizzabili come insieme, condizione necessaria per una possibile modellizzazione degli interventi MACROFASE 2 - ricerca intervento e progettazione locale Istituzione dei tavoli locali dello sviluppo sociale secondo la partizione geografica, animati dagli operatori sociali per le reti locali. L'azione è finalizzata a individuare, mettere in rete ed attivare le risorse latenti presenti nei diversi territori nella prospettiva dell'occupabilità delle fasce sociali deboli. Sviluppo della progettualità necessaria a dare concretezza alle ipotesi di utilizzo delle stazioni ferroviarie, o individuazione di altre ipotesi di sviluppo, in collaborazione con le aziende e gli operatori sociali. MACROFASE 3 - tirocini sperimentali L'inserimento delle fasce deboli individuate in tirocinio formativo consente una ricaduta diretta sui beneficiari finali dell'intervento in termini di crescita personale e professionale. La scelta delle realtà aziendali privilegerà le cooperative sociali di tipo B, partner dell'iniziativa e le aziende attive nei settori individuati nella progettazione locale. MACROFASI 4 - 5 - 6 - 7 - Progetto transnazionale: scambio di idee e prassi operative per un'ipotizzabile costituzione di una rete sovranazionale di territori per la valorizzazione delle diverse entità locali e la promozione di iniziative comuni. - Documentazione e comunicazione: raccolta e diffusione degli strumenti di lavoro, delle analisi e delle ipotesi progettuali prodotte dai tavoli locali. - Predisposizione di un portale telematico. - Diffusione e mainstreaming: diffusione dei risultati raggiunti e pubblicizzazione delle iniziative. - Monitoraggio e valutazione seguendo i comuni indicatori di efficacia e di efficienza individuati come prioritari. Si è elaborato un progetto che mira a sviluppare nuovi spazi di mercato nell’ambito del turismo sociale, dell’agricoltura biologica e dell’artigianato tradizionale. Fa parte del progetto la valorizzazione delle stazioni impresenziate, da utilizzare sia nella loro funzione specifica sia come centri di informazione per le varie opportunità di turismo sociale e come sedi di mostre, micro-musei, laboratori, etc. Il progetto, che ha un finanziamento di 1 milione e 300.000 euro, ha come proponenti e partner numerosi consorzi di Comuni, consorzi di cooperative sociali, Associazioni agroturistiche, una Asl, la Cassa di Risparmio di Asti e Alessandria, il Politecnico di Torino, la Cooperativa sociale Oesse-Officina Sociale e la società Isfort. Le stazioni indicate come possibili sedi di attività sociale sono cinque nel comparto di Genova (Molare, Novi Ligure, Ovada, Predosa e Rocca Grimalda), tre nel comparto di Torino (Terzo, Gamalero, Agliano), una nel comparto di Milano (S. Giuliano Nuovo). Queste sono state tutte visionate dai responsabili del progetto, sulla base di elenchi messi a disposizione da FS. Altre 13 stazioni impresenziate non sono state ancora visionate. Di fatto, però, non ci sono stati ancora accordi tra i responsabili del progetto e le FS. Tanto che, per quanto riguarda – ad esempio - le cinque stazioni del comparto di Genova, alla società Metropolis risulterebbe (al 13 novembre 2002) non solo che non vi siano state richieste formali da parte di enti pubblici locali ma addirittura che alcune stazioni siano tuttora “presenziate” (Novi Ligure e Ovada) e un’altra già altrimenti utilizzata (Predosa). Di quest’ultima vi sarebbe ancora utilizzabile l’ampio scalo merci con annesso magazzino, ma sarebbe già allo studio un affidamento a terzi. Responsabilità della precarietà degli accordi è anche della Regione Piemonte cui spetta di dare un’approvazione formale del progetto, dopo quella già pervenuta dal Ministero del Lavoro. 76
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Tema di riferimento Opportunità
Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
sistema ferroviario L'ampia partecipazione di enti con diversi compiti istituzionali sia pubblici che privati permette di avere una visione completa del territorio e delle sue problematiche. La presenza ai Tavoli degli enti gestori delle funzioni socio assistenziali, degli enti titolari delle politiche del lavoro e del terzo settore, consente di sostenere più efficacemente le fasce deboli della popolazione con interventi mirati. Le difficoltà occupazionali e il rischio di spopolamento di un ampio territorio delle due province piemontesi rendono particolarmente difficile l’inserimento lavorativo dei soggetti deboli. 2002 attuato Riserva Regionale Garzaia di Bosco Marengo Piemonte San Giuliano Spinetta Marengo EQUAL Laboratori tessili S.Giuliano e Spinetta Marengo (AL) Sono stati presentati due progetti, da parte del cissaca per spinetta marengo e san giuliano, per due laboratori per adolescenti realizzati con i fondi del progetto comunitario equal, con il recupero di due stazioni ferroviarie in disuso. la prima, quella di spinetta marengo è divenuta sede di un laboratorio per adolescenti, la seconda di un progetto rivolto a ragazzi con disabilità intellettiva. sarà realizzato un laboratorio tessile con telaio a mano, in cui saranno impiegati i ragazzi disabili, precedentemente formati. i promotori sono rfi, province di alessandria ed asti e prtners trasnazionali francesi e spagnoli. Queste attività e i prodotti dei laboratori (sciarpe) saranno pubblicizzati sui treni di rfi e nelle stazioni ferroviarie.
1.300.000 Provincia di Alessandria A.S.A. Acqui Terme, Melazzo e Terzo Associazione dei Comuni dell'acquese CISA - Asti sud CISA - Tortona CISS - Valenza CISSACA - Alessandria COGESA - Comuni Astigiano nord COMUNE DI ASTI CSP del Novese CSS Ovadese AZIMUT Consorzio CO.AL.A. Gamma Delta Il Bottone Marcondiro OESSE - Officina Sociale Lavoro Liberazione Pulas Pupazza da Levare Tre Eta' DI.SA. - Università di Genova Gruppo di Azione Locale Basso Monferrato ISFORT spa
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti CISSACA (Consorzio dell'alessandrino) si III settore
Cras srl
Intercomunale
dei
servizi
socio-assistenziali
dei
comuni
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Destinatari
Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
disoccupati appartenenti a categorie svantaggiate e in particolare: - donne disoccupate di lunga durata, espulse o in difficoltà di rientro nel mondo del lavoro - soggetti disabili fisici e psichici - soggetti in condizione di disagio in senso lato (ex tossicodipendenti, ex carcerati, ecc) dirette indirette imprese sociali turistiche il progetto può trovare riproposizione in altri contesti creando un rete di soggetti del terzo settore http://www.aleatexpress.it/
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Titolo Descrizione
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“PROGETTO RECUPERO PICCOLE STAZIONI” EMILIA ROMAGNA A seguito dell’automazione e della centralizzazione dei sistemi di circolazione e della conseguente assenza o ridotta presenza di personale FS negli impianti, nel Dicembre 1998 (Accordo Divisione Infrastruttura/Divisione Trasporto Regionale) è stato varato, per l’intera rete, un progetto di recupero strutturale ed ambientale delle fermate e delle stazioni piccole e/o impresenziate. Gli impianti con queste caratteristiche, infatti, in mancanza di adeguate iniziative, potrebbero essere investiti da situazioni di degrado. E’ invece opportuno mantenervi un accettabile standard di “accoglienza” della clientela arricchendoli anche, dove possibile, con ulteriori funzioni sociali. E’ stato definito un modello generale di riuso degli immobili ferroviari (locali ed aree), che siano dichiarati non strumentali all’esercizio ferroviario da parte della Divisione Infrastruttura delle F.S. S.p.A., per attività quali : - attività di volontariato (associazioni no profit che operano nel campo dei servizi sociali) ; - attività turistiche (promozione turistica del territorio: la stazione come porta di accesso a sistemi territoriali omogenei) ; - attività imprenditoriali (con riferimento, ad esempio, alla Legge 44 sull’imprenditorialità giovanile o per il recupero di attività tradizionali dell’artigianato locale) ; - attività commerciali (ristorazione, edicole, tabaccherie purchè sia garantito il decoro degli immobili) ; - attività culturali (manifestazioni espositive o museali, attività bibliotecarie, centri di orientamento allo studio ed al lavoro ecc.). Nell’ambito di tale modello, previa verifica da parte della struttura territoriale della Società Metropolis dell’assenza di eventuale interessamento di privati per locazioni commerciali, si è convenuto di privilegiare la conclusione di accordi con organismi ed istituzioni locali (Comuni, Province, Enti, Associazioni ecc.) sotto forma di comodati d’uso gratuito di locali ed aree di stazione in cambio di servizi (pulizie, guardianìa, manutenzioni, gestione delle ritirate nonché di aree e locali aperti al pubblico ecc.). Questa scelta si è resa opportuna anche a seguito dell’adozione di politiche, contemplate dal Piano Generale dei Trasporti, tese a rendere complementari e compatibili strutture ed aree FS con i piani della mobilità definiti sia dagli Enti Locali che da Organismi sovracomunali, volti a privilegiare il trasporto pubblico collettivo e l’integrazione modale. Il ruolo delle diverse strutture delle F.S. coinvolte nel progetto - la F.S. S.p.A. - Divisione Infrastruttura -, responsabile degli impianti di stazione sul territorio, a) previe intese con la Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia S.p.A. in relazione all’individuazione delle attività di custodia e di conservazione dei servizi alla clientela che si ritengono necessarie, sollecita, cura, e definisce i rapporti con le Amministrazioni Comunali; b) esercita le funzioni di proprietario/consegnatario dei beni verificandone la disponibilità; inoltre verifica la compatibilità delle attività proposte dai comodatari con i servizi da trasferire e con le soggezioni imposte dall’esercizio ferroviario; c) predispone una bozza di contratto con gli estremi del rapporto da formalizzare, inviandola dopo l’accettazione del comodatario, alla struttura territoriale della Società Metropolis del Gruppo F.S. S.p.A., unica delegata alla firma di comodati e contratti di locazione. - la Trenitalia S.p.A. Direzione Trasporto Regionale dell’Emilia Romagna esercente del servizio di trasporto regionale, a) di concerto con la Direzione Compartimentale Infrastruttura, si attiva per tutte le operazioni previste al precedente punto a); b) individua, per il tramite del personale di front-line, eventuali problematiche ed opportunità relative alle infrastrutture di accoglienza adottando o sollecitando i provvedimenti del caso. - la Società Metropolis della F.S. S.p.A., a) in virtù del mandato ricevuto, oltre a verificare l’esistenza di opportunità di utilizzo commerciale degli ambienti disponibili (provvedendo a predisporre bandi e gare), formalizza, curandone gli aspetti giuridici, tutti i tipi di accordo (comodati d’uso gratuito, contratti di locazione). Iter procedurale - interessamento da parte di Enti, Associazioni ecc. da notificare all’indirizzo della Direzione Compartimentale Infrastruttura e per conoscenza alle altre due strutture interessate; - accertamento della disponibilità degli immobili richiesti (dichiarazione di nonstrumentalità) da parte della Direzione Compartimentale Infrastruttura; - sopralluogo di tecnici e rappresentanti delle parti per verificare la possibilità dell’utilizzo rispetto alle attività da svolgere; lo stato degli immobili; l’entità e le modalità di eventuali 79
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività
Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
interventi strutturali o di riqualificazione (il comodatario, per le eventuali modifiche proposte, presenterà apposito progetto alla Direzione Compartimentale Infrastruttura); - accordo su una bozza di comodato-tipo, sottoposta dall’Ente interessato all’approvazione dei propri organismi istituzionali e che la Direzione Infrastruttura provvederà ad inviare alla struttura territoriale di Metropolis per il perfezionamento dell’atto formale; - firma dell’Ente comodatario e della Società Metropolis in qualità di soggetto comodante; - consegna degli immobili. sistema ferroviario
1998 progettazione Aree Protette Emilia Romagna Emilia Romagna
F.S. S.p.A. - Divisione Infrastruttura Trenitalia S.p.A. Direzione Trasporto Regionale dell’Emilia Romagna Società Metropolis della F.S. S.p.A gestionali, amministrativi e autorizzativi associazioni no profit che operano nel campo dei servizi sociali si dirette indirette volontariato turistiche commerciali imprenditoriali culturali
www.ferroviaer.it/pagine/ documenti/progettopiccolestaz.pdf
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Cras srl
PROGETTO "ANTRO DI CORCHIA" Il Monte Corchia è collocato nel settore meridionale delle Alpi Apuane e ricade amministrativamente nel territorio del Comune di Stazzema (provincia di Lucca). Si tratta di un massiccio carbonatico allungato in direzione NW-SE i cui fianchi nordorientali presentano ripidi pendii erbosi, mentre a SW e a W è delimitato da pareti verticali. Il complesso carsico del Monte Corchia costituisce il più grande sistema carsico attualmente conosciuto in Italia, sviluppandosi per oltre 60 chilometri, con dislivelli dell'ordine di 1200 metri. L'abbondanza di precipitazioni meteoriche e la presenza di rocce solubili hanno favorito lo svilupparsi di un sistema di condotti carsici con ambienti di rara e suggestiva bellezza, ricchi in concrezioni calcaree di svariate colorazioni. L'intervento per la fruizione scientifico-culturale del sistema carsico del M. Corchia prevede la realizzazione di un percorso attrezzato ed illuminato di visita, che interessa una limitata porzione del sistema carsico. Le opere da realizzare, progettate salvaguardando le caratteristiche ambientali del territorio e del sistema sotterraneo, consentiranno di raggiungere la "Galleria delle Stalattiti", superando gli ostacoli naturali con interventi a basso impatto. L'analisi delle diverse soluzioni progettuali ha condotto alla scelta di un accesso costituito da una galleria artificiale che colleghi una piccola cava dismessa, posta lungo la strada di arroccamento alle cave Piastraio e Piastriccioni, con un punto intermedio della "Galleria franosa". Tale galleria, della lunghezza di circa 169 metri, si innalzerà per un dislivello di circa 19 metri, al fine di giungere alla vera e propria porta di accesso alla grotta naturale, da cui avrà inizio un percorso attrezzato con passerelle e scale in acciaio inox. Per salvaguardare l'integrità del sistema carsico, tutti gli interventi progettati, a basso impatto, eviteranno di produrre modificazioni sensibili e irreversibili alla grotta. Tre serie di porte, nella galleria artificiale, controlleranno gli scambi gassosi tra esterno ed interno. L'impianto di illuminazione, costituito da un sistema di luce diffusa e dislocata lungo il percorso, sarà attivato solo al passaggio dei gruppi di visitatori, in modo da attenuare i suoi effetti sul mondo vivente e non vivente sotterraneo. Infine l'afflusso dei turisti sarà contingentato in modo da scongiurare il superamento della capacità di carico di questo ambiente sensibile, grazie ad un monitoraggio in continuo delle qualità fisiche e chimiche dell'aria e delle acque. A Levigliani di Stazzema chi arriva con propri mezzi può lasciare l'auto o la moto nei due parcheggi che si trovano sia all'inizio che alla fine del paese. L'ingresso dell'Antro, distante circa 2 km da Levigliani, si raggiunge unicamente con il bus navetta, in partenza ed arrivo dalle cinque fermate lungo la via principale del paese. Questo servizio è compreso nel prezzo del biglietto, così come i servizi di parcheggio auto e il servizio guida turistica all’interno della grotta. Nnell'estate del 2004 la società di gestione dell'antro ha introdotto il servizio "Il Corchia a portata di bus", realizzata in collaborazione con l'Associazione Albergatori di Forte dei Marmi, il Consorzio di promozione Turistica di Camaiore, il Consorzio Arte Mare di Pietrasanta, l'ufficio turistico la Zattera di Viareggio. Si tratta di un bus privato che parte dalla costa versiliese, con fermate a Viareggio, Lido di Camaiore, Forte dei Marmi. il servizio, che ha riscosso un notevole successo, è stato replicato nel 2005, sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica Nel 2002 nell’Antro del Corchia vi sono stati oltre 13.000 turisti, superando il valore riscontrato per l'anno precedente (pari a 11.673). E’ pur vero che l’estate agostana l’ha fatta da padrone con ben 4000 ingressi, centrando un risultato di pochissimo inferiore al primo periodo inaugurale del 2001, quando la novità dell’apertura e il grande battage pubblicitario, anche a livello nazionale, hanno indirizzato l’attenzione dei visitatori verso questa iniziativa turistica. Anzi, dopo il 15 agosto, i risultati del 2002 superano sensibilmente quelli del 2001, soprattutto grazie all’iniziativa “Grotte di Notte” che ha incontrato apprezzamento e fornito risultati significativi. Ma il flusso verso l’Antro del Corchia ha avuto una sua costante in tutti i precedenti periodi dell’anno, con una media regolare di circa duemila persone paganti al mese. La “Antro del Corchia” S.r.l., che si occupa solo della gestione delle visite in grotta, ha siglato un accordo con il Consorzio di promozione turistica “Alta Versilia”, in esclusiva per il 2002, rinunciando ad altri più promettenti ed immediati risultati con agenzie di viaggio e tour operator già organizzati, tentando piuttosto la via della crescita complessiva dell’intero sistema turistico dell’entroterra versiliese. L’Antro del Corchia è un’opportunità turistica di primo livello, da inserire però in una rete articolata di fruizioni e di strutture ricettive diffuse sul territorio, lungo percorsi alla scoperta di emergenze soprattutto ambientali e storico-culturali, di cui il Comune di Stazzema e il Parco delle Alpi Apuane sono particolarmente ricchi. 81
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Al terzo anno di attività, l'Antro si sta affermando come una delle mete turistiche più ambite della Toscana con un numero crescente di visitatori Il problema riscontrato nella gestione dell'"Antro di Corchia" non è soltanto l’aumento costante delle presenze annuali all’Antro del Corchia quanto la capacità degli operatori locali di attrarre e far sostare, oltre l’occasione della visita, un “turismo” diverso da quello fino ad oggi trattato e che ha una naturale tendenza al “mordi e fuggi”. Tra i problemi riscontrati, la promozione insufficiente e la strada di accesso, perchè la natura del fondo e la pendenza accentuatasono causa di continui danneggiamenti durante la stagione invernale. Erano in programmazione per il 2005 interventi per la pavimentazione a cemento o asfalto e protezioni laterali. 1999 1999-2001 attuato Parco Regionale delle Alpi Apuane connessione con Parco Regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli (circuito turistico integrato) Toscana Stazzema
Accordo tra la “Antro del Corchia” S.r.l.e il Consorzio di promozione turistica “Alta Versilia” per il 2002 ente di gestione Finanziatori Comune di Levignani Note ai finanziamenti parte cospicua dei finanziamenti unione europea 1.800.000 circa Costi ente di gestione Soggetti promotori comune di Levignani Altri soggetti coinvolti “Antro del Corchia” S.r.l. Cooperativa Sviluppo e Futuro “Antro del Corchia” S.r.l.(di proprietà 50% ente parco, 50% comune di Levignani), si occupa Tipo di della gestione delle visite in grotta coinvolgimento Cooperativa Sviluppo e Futuro si occupa della gestione della biglietteria a Levignani, manutenzione e trasporto visitatoricon bus navetta Tipologia dei soggetti “Antro del Corchia” S.r.l.società privata Sviluppo e Futuro Cooperativa no profit si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività Addetti Il progetto può essere replicato il contesti caratterizzati dalla presenza di sistemi geogici di Reiterabilità particolare interesse http://www.parcapuane.it/corchia_new/index.htm Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti
Cras srl
AL PARCO IN BUS L'AMT, Azienda Mobilità e Trasporti che gestisce il trasporto pubblico genovese, ha approntato un'autolinea gran turismo, stagionale, estiva, festiva da Genova al Parco Regionale del Beigua. Il pullman utilizzato può trasportare anche cinque o sei biciclette. Il Parco Regionale del Beigua si trova in Liguria a cavallo tra le provincie di Genova e Savona. Il parco è ricco di testimonianze dell'opera dell'uomo, dalle antichissime incisioni rupestri alle ferriere, vetrerie e cartiere preindustriali, favorite dall'abbondanza di legname e di acqua. Numerosi i percorsi per mountain bike che vanno dall'Alta Via dei Monti Liguri ai suoi sentieri di collegamento. Il parco è anche attraversato dal percorso per biciclette da strada n. 9 del "Pedala Liguria" edito da Edizioni Ambiente in collaborazione con WWF e FIAB. Il collegamento del servizio è tra Genova e Sassello e Piampadulo, località di partenza ideali per le escursioni nell'area protetta. E' anche prevista la possibilità di utilizzareuna serie di fermate poste sia nel tragitoo urbano, sia lungo la strada che tocca numerose località costiere. Per il servizio sono stati istituiti speciali biglietti che si acquistano in città oppure direttamente in vettura, con dei costi differenziati a seconda della tratta. Il Parco organizza degli eventi ed attività di fruizione turistica presso il punto di arrivo a Piampadulo, una delle portedi accesso al parco, in modo che i visitatori siano messi in condizioni di usufruire delle attività di accompagnamento alla conoscenza dell'area protetta. Inoltre vengono forniti ad alcuni esercizi commerciali materiali divulgativi, nonchè tavoli e panneli di legno con indicazione della vendita di prodotti locali. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi Dopo 4 anni di attuazione dell'esperienza e visto il successo riscontrato, l'Ente di gestione intende integrare i servizi di mobilità interna ed esterna dell'area protetta, utilizzando piccoli bus e scuola-bus in convenzione con le Amministrazioni locali 2000 attuato Parco Regionale Del Beigua Liguria Genova Sassello Piampadulo
La città di Genova sta perseguendo, ormai da molti anni, una politica di miglioramento delle condizioni ambientali delle zone cittadine maggiormente inquinate. L'obiettivo è quello di limitare, per quanto possibile, l'uso di veicoli pubblici muniti di motore termico a combustione interna. Per questo motivo, anche grazie al co-finanziamento ricevuto dalla Unione Europea nell'ambito del Progetto THERMIE, l'Azienda Mobilità e Trasporti di Genova ha acquistato una flotta di 10 veicoli ibridi (AltroBus) utilizzati su un percorso che attraversa il centro cittadino, una delle zone della città con i livelli di inquinamento ambientale più elevati. Il principale aspetto innovativo dei veicoli ibridi è la capacità di ridurre le emissioni di scarico inquinanti grazie ad un sistema che separa i processi di trazione e di produzione dell'energia. La prima funzione viene svolta da un motore asincrono trifase mentre la seconda è svolta da un piccolo motore diesel. Sui veicoli termici convenzionali tali funzioni sono entrambe svolte dal motore termico. Sugli AltroBus, invece, sono presenti batterie di trazione che, durante il funzionamento ibrido del veicolo, forniscono l'eccesso di energia necessario al motore elettrico per la trazione, mentre accumulano l'energia prodotta dal motore elettrico durante le fasi di frenatura. Quando i veicoli ibridi attraversano il centro cittadino il gruppo diesel elettrico viene spento, il motore è pertanto alimentato solo dalle batterie di trazione; in queste condizioni l'ibrido funziona come ZEV (Zero Emission Vehicle); uscendo dal centro cittadino il gruppo diesel viene acceso per generare l'energia necessaria alla trazione, funzionamento definito ULEV (Ultra Light Emission Vehicle). il servizio è svolto da AMT, che non chiede alcun contributo di ordine finanziario al Parco Ente di gestione AMT Azienda Mobilità e Trasporti SPA Genova gestione del servizio di trasporto Gran Turismo AMT azienda privata di mobilità e trasporti 83
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
no visitatori dirette turistiche l'iniziativa può essere reiterata magari introducendo aveicoli ibridi (v. "anote/ulteriori informazioni") e trasportando un numero maggiore di biciclette http://www.parcobeigua.it/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività
Cras srl
LA MAJELLA CARD La Majella Card è la Carta Sconti del Parco che offre, attraverso la propria rete promozionale, un soggiorno più conveniente grazie alle agevolazioni concesse dagli esercizi commerciali e dalle strutture ricettive convenzionati. Acquistando la Majella Card presso l'Ente Parco, presso tutti i suoi Centri di Visita e di informazione o presso tutti gli esercizi che espongono il marchio, si può usufruire del 10% di sconto sui ticket di ingresso ai Centri Visita, sul prezzo dei gadget, sulle pubblicazioni del Parco. La Majella Card consente di ottenere agevolazioni non soltanto per i soggiorni nel Parco (alberghi, ristoranti, agriturismi, ostelli), ma anche per l'acquisto di prodotti artigianali e alimentari oltre che per le attività che possono essere svolte presso le scuole di escursionismo, le Cooperative e i Centri Turistici convenzionati. Gli Esercizi Raccomandati del Parco sono individuati dall'apposito marchio posto all'entrata della struttura gestita dal titolare che ha aderito all'iniziativa. Essi garantiscono qualità e cortesia e contribuiscono alla salvaguardia di attività e prodotti tipici e tradizionali. Tra le Cooperative che vi aderiscono ci sono: Majambiente 20% di sconto a persona per le attività escursionistiche (l'agevolazione non viene applicata ai gruppi scolastici); 10% di sconto a persona sul prezzo del biglietto di ingresso al Centro di Visita; 10% di sconto su gadget e pubblicazioni del Parco. La Porta del Sole 10% di sconto a persona sul prezzo del biglietto di ingresso al Centro di Visita 10% di sconto a persona sul servizio prestato; 10% di sconto su gadget e pubblicazioni del Parco. 5% di sconto su ogni articolo acquistato. Magna Mater 20% di sconto a persona sul servizio prestato 10% di sconto su gadget e pubblicazioni del Parco. Tre Portoni Picc. Soc. Coop. 10% di sconto a persona tutto l'anno per attività e soggiorni di educazione ambientale presso il Centro di Educazione Ambientale Tre Portoni di San Tommaso. Associazione Arcobaleno 10% di sconto per il servizio prestato (gite nel Parco, rassegne, concerti e stage). informazione e sensibilizzazione Sono previsti un aggiornamento ed una revisione del regolamento, in particolare sulla possibilità di emettere card a validità senza limiti di tempo i risultati dell'esperienza, misurati in termini di vendite di card (circa 100 all'anno) se pur soddisfacenti, sono in calo
attuato Parco Nazionale della Majella Abruzzo
Ente di gestione
no visitatori dirette turistiche commerciali 85
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
il progetto sarà sicuramente reiterato, rivedendo il regolamento e i tempi di validità delle card http://www.parcomajella.it/card/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione
Cras srl
SOSTIENI LA SOSTENIBILITA’ Il progetto intende realizzare impianti-pilota, attività di sensibilizzazione e compartecipazione, proposizione di azioni “ripetibili” e innovative, sul concetto di sostenibilità a diversi livelli, ovvero tentare di applicare quanto enunciato nelle singole azioni, e rivolgendo l'attenzione a diversi utenti: - sostenibilità del turismo (intesa come capacità di riduzione dell'impatto sull'ambiente, anche attraverso la riduzione dei consumi, coinvolgendo strutture alberghiere selezionate, turisti, amministratori locali). - secondo i principi della partecipazione di Agenda 21 attuando un forum permanente su internet (e con la pubblicazione cartacea di proposte, interventi, progettualità …) e realizzando un forum-convegno coinvolgendo i cittadini, gli amministratori locali, i turisti, le scuole. - biodiversità ambientale e culturale, da proporre ai fruitori del Parco attraverso una campagna informativa sulla biodiversità ambientale e culturale anche attraverso l'opera di sensibilizzazione degli operatori turistici e del CEA "Barrasso". - energia alternativa, dimostrando (a cittadini, turisti, scuole), attraverso progetti-pilota e impianti-pilota di fitodepurazione e di compostaggio, che ci sono altre opportunità di produrre energia che hanno un impatto ambientale relativo e riduzione dei costi, ed anche la concreta applicazione sia nell'Istituto Comprensivo di Caramanico Terme sia nelle strutture ricettive. Gli obiettivi specifici del progetto sono: - Contribuire a creare una coscienza sulla sostenibilità relativamente alle azioni che ognuno giornalmente intraprende, anche durante una vacanza. - Partire dalle scuole con la diffusione del concetto di sostenibilità applicata, in questo caso, alla riduzione dei consumi ed alle energie alternative. - Stimolare gli amministratori locali, gli operatori turistici, i cittadini ad un corretto approccio con il turista, accettando la sfida dell'innovazione culturale e professionale, assumendo l'impegno di creare piani d'interventi integrati ed adeguati di gestione delle proprie risorse (culturali, ambientali). - Dotare il CEA di strumenti concreti ed individuabili per l'opera di sensibilizzazione sul concetto di sostenibilità (l’impianto-pilota di fitodepurazione, di compostaggio). - Determinare alcuni parametri utili (o comunque indicare i modi ed i termini) per definire l'offerta turistica locale "sostenibile", rafforzando l'identità di tale offerta e rendendola visibile attraverso canali istituzionali I risultati attesi rispetto alla situazione di partenza sono: - Sensibilizzare turisti, scuole, operatori turistici e cittadini ad un comportamento sostenibile e ad un utilizzo delle risorse che sia compatibile, attraverso l'acquisizione di informazioni e di strumenti utili per individuare le personali "strategie" ed il personale "approccio" ai temi della sostenibilità; - La creazione di un differenziale (ovvero di un valore aggiunto) tra l'offerta turistica usuale e l'offerta turistica "sostenibile" da spendere sul mercato dell'offerta turistica; - La realizzazione di un tavolo di lavoro permanente con gli Amministratori locali sui temi del risparmio energetico e sulla promozione di prodotti e servizi sostenibili nell’Area Majella della Provincia di Pescara – Agenda 21. Il raggiungimento degli obiettivi verrà pertanto valutato attraverso la verifica periodica del comportamento dei singoli attori del progetto nei confronti delle proposte contenute nelle varie azioni. Tale verifica, attivata attraverso schede di valutazione, sarà effettuata tra i cittadini, le scuole, i turisti degli hotels che parteciperanno, gli amministratori locali. La verifica periodica permetterà di analizzare le modifiche comportamentali, ma anche capire le problematiche relative a comportamenti "non sostenibili", e porre in essere "consigli utili" per modificare tali comportamenti se ritenuti non compatibili. Nell'Ambito del progetto è stato redatto il Programma d’impegno delle strutture ricettive, della ristorazione e dei servizi turistici aderenti al progetto SOSTIENI LA SOSTENIBILITA’, per uno sviluppo sostenibile ambientale, sociale ed economico del territorio del Parco Nazionale della Majella nell'ambito di tale programma è stata elaborata la Carta degli Impegni (vedi note/ulteriori informazioni) informazione e sensibilizzazione
In corso di attuazione 87
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Parco Nazionale della Maiella Abruzzo
Carta degli impegni 1. L'illuminazione nella dinamica della manutenzione ordinaria, è ottenuta con lampade a basso consumo con un corrispondente risparmio energetico. 2. I prodotti per la pulizia sono biodegradabili. La carta è ecologica, anche a marchio Ecolabel. Non utilizziamo pesticidi o anticrittogamici per trattare fiori e piante. Viene lasciato decidere ai nostri ospiti la rinuncia al cambio quotidiano degli asciugamani. 3. Vengono attuate misure per il risparmio idrico attraverso il contenimento dei consumi, mediante l'installazione delle tecnologie disponibili: installazione di acceleratori di flusso per le docce, i rubinetti e gli erogatori in genere, che consentono un miglior servizio e un sostanziale risparmio idrico congiuntamente ad un notevole risparmio energetico per il riscaldamento dell'acqua. Ci Impegniamo nella promozione di comportamenti idonei a questi obiettivi nei confronti della Clientela. 4. La raccolta dei rifiuti è differenziata in base ai programmi di riciclaggio supportati dalle aziende di raccolta, riciclaggio e smaltimento operanti nella zona. La parte organica viene utilizzata per produrre compost per il Giardino Botanico del Parco Nazionale della Majella di S. Eufemia (Pescara). Sono preferiti contenitori di vetro a rendere o riciclabili. Il nostro impegno per la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti si manifesta mediante un orientamento degli acquisti che privilegia un basso contenuto di imballaggi. 5. E' stato ottimizzato il servizio di prima colazione con la riduzione delle confezioni hotel monodose con una conseguente diminuzione dell'imballaggio. E' stato introdotto un buffet di prima colazione anche con prodotti biologici (marmellata, miele…). 6. La cucina è abruzzese con l'obiettivo primario di valorizzare la tradizione gastronomica locale. Per la preparazione dei piatti, quando reperibili, sono sempre usati prodotti locali (frutta e verdura di stagione). Nella carta dei vini sono inseriti e valorizzati i vini abruzzesi (anche biologici). 7. Per la cucina non vengono usati alimenti contenenti organismi geneticamente modificati (OGM). 8. Sono stati selezionati guide e istruttori qualificati esterni al nostro albergo per le attività naturalistiche, sportive e culturali. Vengono organizzate proiezioni di diapositive e video per valorizzare i beni ambientali e culturali della Majella coinvolgendo gli ospiti dell'hotel. Valorizziamo il territorio del nostro Parco: se desiderate, chiedeteci del materiale informativo. 9. Viene promosso l'uso dei mezzi di trasporto collettivo sia pubblici che privati. 10. Sosteniamo attivamente il coinvolgimento dei turisti nella realizzazione dei comportamenti eco sostenibili previsti nella presente "carta degli impegni" e nella valutazione del grado di impegno della gestione ambientale dell'esercizio.
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Società Cooperativa Majambiente a r. l. C.E.A. Centro Visite "Paolo Barrasso" Altri soggetti coinvolti Ente di gestione Parco Nazionale della Majella Corpo Forestale dello Stato - Ufficio Amministrazione ex ASFD di Pescara Provincia di Pescara Comune di Caramanico Terme Comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore Comune di Abbateggio Club Alpino Italiano - sezione di Pescara Istituto Tecnico per il Turismo "Galiani" di Chieti Istituto Comprensivo di Caramanico Terme Centro Visite del Parco Nazionale della Majella di Fara San Martino – CH Centro Visite – Giardino Botanico “Daniela Brescia” di S. Eufemia a Maiella - PE Parco Territoriale Sorgenti Sulfuree del Lavino - A.S. Orienteering Team Lavino Hotel EDE di Costantini Vincenzo e F.lli - Caramanico Terme - PE Hotel PESCOFALCONE di Rullo Maria Domenica - Caramanico Terme - PE
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Tipo di coinvolgimento
Tipologia dei soggetti III settore Destinatari
Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
Antica osteria del corso snc di Pelaccia & Chiacchia - San Valentino A.C. – PE Hotel Ristorante Panorama – San Valentino in A. C. - PE ATO - Ente d'Ambito Pescarese ACA - Azienda Comprensoriale Acquedottistica spa - Pescara La cooperativa Majambiente ha assunto in gestione il Centro di Visita della Valle dell'Orfento a Caramanico Terme, gestisce il punto informazioni escursionistiche, rilascia le autorizzazioni per escursioni all’interno della Valle dell’Orfento, effettua le visite guidate all'interno del museo, predispone i laboratori di educazione ambientale per le scuole. Parallelamente alla gestione, la cooperativa si occupa della formazione continua degli operatori impegnati con il pubblico ed ha creato uno specifico settore editoriale per la realizzazione di tutto il materiale divulgativo utile alle varie attività. MAJAMBIENTE Società Cooperativa a responsabilità limitata no residenti visitatori imprenditori dirette turistiche imprenditoriali
http://www.majambiente.it/sostenibilita.html
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata
Cras srl
IL PARCO PER TUTTI SENTIERI E STRUTTURE PER I DIVERSAMENTE ABILI Nell'ambito del progetto sono stati realizzati sentieri e strutture accessibili ai disabili. Essi sono: 1. Sentiero Lama Bianca-Fonte della Fratta Località: Riserva Naturale di Lama Bianca nel Parco Nazionale della Majella; Dati Tecnici: Lunghezza totale del percorso: 3 Km, ma è possibile anche percorrere separatamente il sentiero Lama Bianca (lungh.:800 mt, diff. Media, dur. 30 min.) da quello di Fonte della Fratta (lungh. 2.500 mt, difficoltà elevata, durata circa 1 ora). Nel sentiero Lama Bianca le pendenze non superano il 7%, pertanto può essere percorso in ambedue i sensi. La variazione di quota è di 150 mt circa. CARATTERISTICHE: Naturalistiche: il percorso attraversa un denso bosco ceduo di faggio, con notevoli specie floreali tipiche del sottobosco. La zona ospita la fauna più esclusiva dell'Appennino centrale con specie quali l'Orso marsicano, il Lupo appenninico ed il Gatto selvatico. Storico culturali: l'antico utilizzo del bosco con la presenza degli spiazzi delle antiche carbonaie. Note: presso la Fonte Lama Bianca (800 mt dalla partenza) c'è un'area pic-nic e servizi riservati esclusivamente ai disabili MATERIALI: staccionate in paleria di castagno; fondo del sentiero: graniglia di cava (calcare bianco) mista a graniglia a base leggermente bituminosa; segnaletica per non vedenti: pannelli in braille su lamina di alluminio. 2. Sentiero Grotta Zappano Località: Riserva Naturale di Lama Bianca nel Parco Nazionale della Majella; Dati Tecnici: Lunghezza del percorso: 800 mt circa; difficoltà: facile; variazione di quota: irrilevante; tempo medio di percorrenza: 30 minuti A/R. Tipo di percorso: lineare CARATTERISTICHE: Naturalistiche: il percorso attraversa un denso bosco ceduo di faggio, con notevoli specie floreali tipiche del sottobosco. La zona ospita la fauna più esclusiva dell'Appennino centrale con specie quali l'Orso marsicano, il Lupo appenninico ed il Gatto selvatico. MATERIALI: staccionate in paleria di castagno; fondo del sentiero: graniglia di cava (calcare bianco) mista a graniglia a base leggermente bituminosa; segnaletica per non vedenti: pannelli in braille su lamina di alluminio. Sentiero La Valle Si sviluppa nel lato valle del sentiero che costeggia il torrente La Valle, con staccionata di protezione: Difficoltà: facile Lunghezza: mt. 70 Informazioni: Coop. Linea Verde Vicolo Iacobitti 6 Guardiagrele (CH), tel. 0871 800023 Sentiero Fiume Alento Parte del percorso che dalla badia di S. Liberatore si snoda lungo il fiume fino all'alveo, è parzialmente accessibile per ipovedenti o per non vedenti accompagnati. Difficoltà: media Lunghezza: mt 200 Durata: circa 10 minuti Attualmente non c'è nessuno che gestisce i servizi dell'Ente in questa zona. STRUTTURE - Museo naturalistico-archeologico P. Barrasso di Caramanico Terme La sezione archeologica del museo è fruibile ai non vedenti e ai disabili. - Museo Naturalistico-archeologico M. Locati di Lama dei Peligni accessibilità e fruizione disabili
attuato Riserva Regionale di Lama Bianca Parco Nazionale della Majella Abruzzo Sant'Eufemia a Maiella (PE) 90
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Guardiagrele (CH) Serramonacesca (PE) Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
Ente di gestione
no visitatori disabili indirette turistiche
http://www.parcomajella.it/visitare_il_parco/disable.htm
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività
Cras srl
NATURA PER TUTTI L'area attrezzata S. Genesio - Arcola è situata all'interno del Parco di Montemarcello-Magra, nel territorio del comune di Arcola, in sponda destra del fiume Magra. L'area, prima degradata, è stata oggetto di importanti lavori di recupero ambientale e di ripristino vegetazionale attraverso l'inserimento di piante caratteristiche dell'ambiente ripariale e golenale quali ontani, pioppi bianchi, salici ecc. L'area attrezzata è stata realizzata dal Parco di Montemarcello-Magra garantendo l'accessibilità e la fruibilità a tutti i tipi di utenza attraverso la realizzazione di parcheggi, aree di sosta, percorsi ginnici, percorsi pedonali e la predisposizione di una segnaletica appositamente studiata. Infatti è facilmente raggiungibile con mezzo proprio da parte di portatori di handicap che possono lasciare l'auto in posti riservati, in prossimità della chiusura al traffico veicolare. I parcheggi sono indicati dalla consueta segnaletica stradale ed i singoli posti auto sono separati da una staccionata in legno. L'area attrezzata è destinata alla sosta, al picnic ed allo svago, accessibile tramite un percorso con fondo in terra battuta mista ad inerte, dotata di cordolo per non vedenti su entrambi i lati. Si sono realizzate due piazzole di sosta ed una piazzola per il picnic. Il percorso ginnico per tutti, su un tracciato della lunghezza di circa 330 m., comprende nove stazioni, con esercizi che possono essere svolti da tutti, anche da utenti non particolarmente allenati. Gli esercizi proposti hanno carattere generale ovvero non sono specifici per una qualche disciplina sportiva, ma possono risultare utili e divertenti per chiunque voglia svolgere una preparazione generale di base. Il percorso è dotato di cartellonistica per non vedenti. I percorsi pedonali sono realizzati in modo che tutti possano accedere ai vari luoghi, in modo autonomo e senza limitazioni, grazie anche ad una efficace segnaletica direzionale e didattica, che rende facile l'orientamento e la conoscenza delle peculiarità dei luoghi. I percorsi realizzati sono dotati di aree per la sosta ed il picnic poste a distanze congrue che permettano agli utenti, soprattutto a quelli più svantaggiati, il riposo e la socializzazione. In prossimità di cambi di direzione del percorso sono state posizionate targhe con scrittura Braille. Accanto alla tradizionale cartellonistica, tutta l'area è dotata di targhe Braille che segnalano tutte le variazioni del percorso, le tappe e le piazzole. Altre targhe illustrano la flora e la fauna di questo tratto del fiume Magra. Oltre alla cartellonistica Braille sono collocati pannelli con mappe tattili che contengono una cartina in rilievo dell'area sulla quale sono indicati i luoghi di interesse, le aree attrezzate, le aree di sosta, oltre ai relativi percorsi di accesso. A fianco della planimetria delle aree è presente una breve descrizione dei luoghi, realizzata con caratteri Braille. accessibilità e fruizione disabili
attuato Parco Regionale Montemarcello-Magra Liguria Arcola
Ente di gestione
no disabili indirette
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
l'iniziativa può essere replicata in molte altre aree che necessitano di recupero e valorizzazione http://www.parks.it/parco.montemarcello.magra/ser.html
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
NO LIMITS Il progetto “No Limits nel Parco Nazionale del Vesuvio”, si è articolato lungo un percorso durato sei mesi e caratterizzato da molteplici iniziative unite da un unico filo conduttore: la solidarietà e la partecipazione di bambini e ragazzi non vedenti a tutte le attività di conoscenza e di fruizione dell’area protetta. Con esso si è realizzata una filiera dell’accoglienza per tutti nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio e nei Comuni dell’oasi naturalistica alle falde del vulcano. Il progetto ha coinvolto operatori della ricettività, della ristorazione, del tempo libero, dell’educazione ambientale, oltre ad addetti ai lavori del settore turistico, docenti e famiglie dei diversamente abili, al fine di creare una rete di informazioni e attività capace di coinvolgere, sensibilizzare e rendere efficaci e durature nel tempo le azioni previste dal progetto. Le attività del secondo campo scuola (anno 2005) previste dal programma sono: un’escursione al sentiero numero 9 del Parco Nazionale del Vesuvio, una visita guidata a Villa Regina, importante sito archeologico di Boscoreale, una visita al circolo nautico di Torre Annunziata con un giro in barca a vela ed altre attività di socializzazione ed intrattenimento. accessibilità e fruizione disabili
2004 2004-2005 attuato Parco Nazionale Del Vesuvio Campania
Ministero del Welfare
Associazione Univoc Napoli onlus Associazione Legambiente Parco Letterario del Vesuvio Altri soggetti coinvolti Parco Nazionale del Vesuvio Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti si III settore disabili Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività Addetti visto il successo dei due campi scuola, il progetto può essere riproposto per gli anni successivi Reiterabilità www.vesuviopark.it/area_progetti/nolimits7.htm Fonte informativa Maria Lionelli – Parco Letterario del Vesuvio Referente progetto Amilcare Troiano – Parco Nazionale del Vesuvio
Cras srl
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione
A PIEDI TRA LE NUVOLE Il Nivolet è un pianoro di torbiere e ambienti umidi a 2500 metri di altitudine, disegnato dai meandri della Dora. Si raggiunge a piedi su sentieri dalla Valsavarenche e in auto da Ceresole Reale.Da sempre meta di ciclisti ed escursionisti, negli ultimi anni - specie nelle domeniche estive - il Nivolet si trasformava sempre più spesso in un grande parcheggio ad alta quota. In alternativa a questo utilizzo, incompatibile con le finalità di un parco, è stato avviato un progetto che, accanto alla regolamentazione del traffico, prevede il rilancio dell’intera area con proposte turistiche di qualità. Tutte le domeniche dal 10 luglio al 28 agosto 2005 gli ultimi sei chilometri di strada sono chiusi al traffico automobilistico privato. Si possono percorrere a piedi, in bici o in navetta. Fino al Lago Serrù si può salire con la propria auto, oppure utilizzare la navetta che parte da Ceresole Reale, con numerose fermate lungo il tragitto. La regolamentazione dei flussi turistici prevede: - divieto di transito ai mezzi motorizzati nei giorni festivi dal 10 luglio al 28 agosto 2005 dalla loc. Serrù al Colle del Nivolet. Fino al Lago Serrù è consentito il transito motorizzato; - sono previste deroghe al divieto di transito per attività agro-silvo-pastorali, commerciali, pronto soccorso, pubblica sicurezza, vigilanza, servizio pubblico; - deroghe ai fruitori del Rifugio Savoia, purchè in possesso di prenotazione scritta rilasciata dal gestore del rifugio; - parcheggi in loc. Serrù , Villa, Chiapili e Ceresole Reale, in corrispondenza alla fermata delle navette; - è disponibile una navetta da 48 posti da Ceresole Reale e dal Serrù al Nivolet ; sono inoltre previste alcune corse da Pont Canavese, da Ivrea, Castellamonte e Cuorgnè parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
2005 2 mesi attuato Parco Nazionale del Gran Paradiso Piemonte Valle d'Aosta
Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Parco nazionale Gran Paradiso Provincia di Torino Région Autonome Vallée d'Aoste Regione Autonoma Valle d'Aosta Comune di Ceresole Reale Commune de Valsavarenche Comune di Valsavarenche Altri soggetti coinvolti GTT Gruppo Torinese Trasporti GTT gestione del serviizo di bus navetta Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti GTT società privata no III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività Addetti il progetto può essere replicato in altri periodi dell'anno e in contesti similari Reiterabilità http://www.pngp.it/ita/nivolet/index.html Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Titolo Descrizione
Cras srl
PROGETTO L.S.U. PARCO NAZIONALE VESUVIO Il Parco nazionale del Vesuvio è dotato di una rete di 15 sentieri, di cui nove già messi in sicurezza e allestiti, più alcuni stradelli cosiddetti di avvicinamento. La sentieristica ha svolto un ruolo fondamentale nella politica di gestione dell’Ente: la sua progettazione e realizzazione ha rappresentato il primo e significativo segnale del nuovo corso della gestione del territorio vesuviano ed è stato il primo segno tangibile della presenza di un'area naturale protetta nell’area vesuviana. E' convinzione dell'Ente Parco che la realizzazione dei sentieri rappresenti l'anello di congiunzione tra la salvaguardia ambientale e lo sviluppo locale sostenibile ed ecocompatibile; su di essi, infatti, si polarizza l’attenzione della cooperazione e dell’imprenditorialità nella ricerca di nuove idee per la creazione di servizi da erogare ai visitatori. La realizzazione dei sentieri e la manutenzione ordinaria degli stradelli forestali è stata, inoltre, lo strumento con cui l'Ente Parco ha potuto gestire il progetto L.S.U. del Ministero dell'Ambiente. Significative sono state anche le scelte metodologiche effettuate in fase di progettazione e realizzazione che al momento garantiscono alla rete dei sentieri del Parco nazionale del Vesuvio una sua caratterizzazione specifica che la rende facilmente identificabile. Ciascun sentiero è individuato da un colore che richiama una caratteristica specifica del tracciato. La logica che si è seguita è stata quella di differenziare sulla base delle valenze paesaggistiche e naturali le tipologie di sentieri e pertanto sono stati realizzati o sono in via di realizzazione: 1. Sentieri natura circolari, in cui lungo lo stesso tracciato sono presenti una: - meta ravvicinata posta a quote medio-basse, raggiungibile attraverso percorsi pianeggianti o debolmente acclivi, con difficoltà medio-basse, che raggiunge un punto di sosta sul quale i meno esperti possono godere di un intrattenimento prolungato; - meta intermedia, posta ad una quota medio-alta, raggiungibile attraverso percorsi più acclivi, con difficoltà da medie a medio-elevate. La meta è nella maggior parte dei casi individuata su un punto panoramico; - meta d’itinerario che individua i punti più alti e più bassi del complesso vulcanico, con difficoltà da elevate a molto elevate, meta di esperti desiderosi di entrare in contatto con il mondo “mitico” che rappresenta il Vesuvio, anche attraverso uno sforzo fisico sostenuto. L’obiettivo della circolarità dei percorsi è quello di permettere ai più esperti di godere di tutti i versanti del complesso vulcanico Somma-Vesuvio, riducendo la possibilità sia per la lunghezza dei sentieri, sia per il loro grado di difficoltà, sia per il tempo di percorrenza, che i meno motivati “invadano” la parte più naturale dell’area protetta. 2. Sentieri agricoli, che permettono di salvaguardare e qualificare le attività agrosilvopastorali attraverso la valorizzazione della tipicità dei prodotti della terra vesuviana e la scoperta del patrimonio architettonico cosiddetto “minore”, caratterizzato da masserie, da cappelle di campagna, da cellai, da pozzi e da abbeveratoi. Questi sentieri rappresentano un anello fondamentale anche nell'ottica della costruzione della Rete Natura 2000 in quanto essi permettono di mantenere inalterata e recuperare paesaggisticamente la cintura esistente tra gli agglomerati urbani dei paesi vesuviani e l’area protetta. 3. Sentieri educativi, che rappresentano dei veri e propri laboratori che permettono, assieme alle aule “all'aperto”, in via di realizzazione, di sperimentare e imparare giocando con gli elementi della natura. 4. Sentieri panoramici, che rappresentano le storiche ascese al Cratere del Vesuvio, ricche di fascino e suggestione e dai quali si può godere di panorami mozzafiato. 5. Sentieri di connessione, per i quali non si individua un unico senso di percorrenza. La loro finalità è quella di permettere al visitatore di percorrere tratti di più sentieri usufruendo comunque di informazioni e segnaletica. 6. Sentieri per disabili, per uno di essi sarà realizzato "il giardino dei profumi e dei colori”. Per la sua realizzazione sono stati utilizzate le specie vegetali della macchia mediterranea presenti nel territorio vesuviano, scelte in base alle loro caratteristiche morfologiche ed ecologiche. In particolare le specie vegetali sono state scelte sulla base di un elemento fortemente caratterizzante, che potesse colpire i cinque sensi e sulla base del periodo dell'anno in cui è possibile osservare quella caratteristica. Per ciascuna specie introdotta sono stati progettati specifici cartelli informativi con una serie di immagini esplicative delle principali caratteristiche enunciate in modo che in qualsiasi stagione il visitatore impari a riconoscere la pianta di cui sta leggendo. I cartelli, inoltre, saranno apposti proprio nelle immediate vicinanze della specie così che questa possa essere toccata, odorata, osservata dal vivo più efficacemente. Il “giardino dei profumi e dei colori" è un giardino ispirato all'ambiente naturale della macchia che risponde a finalità didattiche ed estetiche e che può essere egualmente fruito da tutte le 96
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento
Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
tipologie di visitatori del territorio vesuviano, con una maggiore considerazione per i disabili, per gli anziani e per le famiglie, che potranno trascorrere senza alcuna fatica ore piacevoli in una parte del territorio vesuviano, ma dall'alta valenza naturalistica. A queste tipologie di sentieri si aggiungeranno, nel corso della programmazione 2003-2006 percorsi per sport ecocompatibili a basso impatto ambientale. Per quel che concerne la messa in sicurezza dei sentieri il progetto prevede un intervento coerente e compatibile con le forme di tutela e di valorizzazione previste nel territorio del Parco, tramite l’applicazione di tecniche e metodi a basso o nullo impatto ambientale propri dell’Ingegneria Naturalistica, con un’azione che tende a recuperare gli ambienti naturali rari o degradati ed a ricrearne di nuovi. L’allestimento dei sentieri prevede la realizzazione di segnaletica e di cartellonistica. Sui sentieri per disabili le informazioni riportate sono riprodotti anche in linguaggio braille per la fruizione da parte dei disabili visivi. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
5 Aanni attuato Parco Nazionale Vesuvio Campania
Ministero Ambiente e Territorio
Ente di gestione Legambiente Cooperativa Vesuvio, natura e lavoro Cooperativa Vesuvio Natura e Lavoro si occupa di manutenzione forestale risanamento di opere edilizie ed ambientale, gestione di aree turistiche, parcheggi, punti ristoro, campeggi, agriturismo, centri visita, tourist shop, maneggi, produzione e commercializzazione di gadget e oggettistica per il merchandising, gestione di riserve naturali, attività antincendio; trasporto pubblico; ecc. Nel luglio del 1996, dopo un breve corso di formazione teorico-pratico, 187 lavoratori vengono inseriti nel progetto. Legambiente associazione ambientalista Cooperativa sociale Vesuvio si visitatori dirette turistiche 187 (corso di formazione teorico-pratico propedeutico al progetto) http://www.vesuviopark.it/parco/sentieristica.htm
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
CIRCUMVESUVIANA: LA RETE FERROVIARIA. La rete ferroviaria della Circumvesuviana copre un'area densamente popolata di circa tre milioni di abitanti e forma un efficiente sistema integrato che circonda il Vesuvio, utilizzato sia per il servizio locale, importante e di considerevoli dimensioni, che dai visitatori che la usano a scopo turistico. Oggi la rete ferroviaria della Circumvesuviana rappresenta una delle più importanti realtà nel panorama del trasporto pubblico locale italiano e negli anni è andata sempre più arricchendosi ed evolvendosi dal punto di vista tecnologico. Oggi, con i suoi circa 140 chilometri, la missione di Circumvesuviana è quella di continuare ad assicurare lo sviluppo sostenibile proprio e del territorio su cui opera, attraverso la fornitura di un servizio pubblico di trasporto in grado di soddisfare le esigenze della collettività e di contribuire a ridurre l’utilizzo del mezzo privato. Il servizio automobilistico della Circumvesuviana integra e completa le linee ferroviarie dell’azienda, formando una propria rete che si incrocia in alcuni punti con quella ferroviaria in modo da costituire dei nodi di interscambio. La rete automobilistica interessa le zone sud orientali della provincia di Napoli, toccando anche la provincia di Avellino e quella di Salerno. La Circumvesuviana gestisce anche il servizio di trasporto in penisola sorrentina, dove, per la frequenza delle corse e la distanza ravvicinata delle fermate, assume caratteristiche di servizio urbano. Le principali località toccate dalle autolinee della Circumvesuviana sono; Napoli, Casoria, Casalnuovo, Pomigliano d’Arco, Brusciano, Marigliano, Nola, Comiziano, Sperone, Avella, Baiano, Mugnano, Monteforte, Avellino. Nell’intento di promuovere il turismo napoletano, all’inizio degli anni cinquanta, la Circumvesuviana costruisce la funivia del Monte Faito, per collegare Castellammare con il villaggio montano. Nel 1990 l'impianto funiviario del Faito è stato ammodernato in tutte le apparecchiature. La stazione di valle della funivia si trova all'interno della stazione ferroviaria della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia. sistema ferroviario
attuato Parco Nazionale Vesuvio Campania
circumvesuviana srl ferrovia autolinee funivia
no visitatori residenti indirette
http://www.too-to-train.it/sito_ita/index.php
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Cras srl
PICCOLE GUIDE E SENTIERI NATURA SCOLASTICI “Piccole guide e sentieri natura scolastici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini” è il progetto che il Parco ha realizzato in collaborazione con i Centri di Educazione Ambientale dei Sibillini e che ha interessato 15 classi delle scuole elementari e medie inferiori dei diversi Comuni del territorio. Articolato in due anni, il progetto ha avuto come obiettivo primario quello di accrescere la conoscenza del territorio e il senso di appartenenza alla nostra terra dei giovani residenti nel Parco. Il programma didattico, concordato con le scuole, ha visto due fasi formative distinte: nella prima, ogni classe coinvolta ha individuato, attraverso attività su campo e in classe, un sentiero didattico, per il quale è stato scelto uno specifico tematismo e progettato ogni aspetto: il tracciato, la segnaletica, i possibili spunti di interpretazione ambientale, il depliant illustrativo finale. Va sottolineato che il lavoro di progettazione dei sentieri non rappresenta un semplice “esercizio didattico”. Alcuni dei percorsi progettati dagli alunni saranno infatti realizzati a partire dall’anno in corso. Una progettazione affidata, quindi, agli stessi utenti finali: i sentieri individuati dagli alunni saranno, infatti, funzionali alle scuole e ai CEA per lo svolgimento delle loro attività didattiche. La seconda fase è stata mirata alla formazione delle “Piccole guide”. Attraverso una serie di attività didattiche, i ragazzi sono stati messi in grado di acquisire conoscenze sul Parco e sullo specifico sentiero progettato, in modo da poter svolgere un’attività di accompagnamento e di interpretazione ambientale. Le fasi conclusive del progetto hanno visto un concatenarsi di manifestazioni organizzate lungo i sentieri progettati. Ogni manifestazione ha previsto la consegna ai ragazzi dell’attestato e di un gilet con il distintivo di Piccola Guida. Fresche di “nomina”, le Piccole Guide si sono messe subito alla prova accompagnando insegnanti, genitori e altri alunni venuti appositamente in visita sul sentiero progettato. Questi eventi conclusivi hanno avuto una duplice finalità: far svolgere ai ragazzi della classe ospite l’attività di interpretazione lungo il sentiero, preparata in fase di formazione e offrire ai ragazzi in visita la possibilità di conoscere un luogo che, per la maggior parte di loro, risultava nuovo. La possibilità di incontrare coetanei di altri Comuni e scoprire aspetti diversi del Parco, rispetto a quelli di provenienza, è stato per la maggior parte dei ragazzi motivo di forte entusiasmo. Il consenso che il progetto ha ottenuto da parte degli Istituti scolastici ha indotto il Parco a proporre un’attività analoga per il prossimo anno. Il programma didattico sarà concordato con i Docenti e sottoposto all’attenzione del Comitato paritetico, costituito in esecuzione del Protocollo d’intesa stipulato tra il Parco e gli Uffici Scolastici delle Marche e dell’Umbria. L’obiettivo è quello di poter garantire ai ragazzi un’offerta formativa che trovi nel Parco una risorsa educativa stimolante e diversificata. Non verranno progettati nuovi sentieri, ma si continuerà a formare Piccole Guide nella convinzione che la conoscenza del Parco e delle sue risorse sia il miglior strumento per trasmettere, alle nuove generazioni, i valori del territorio, stimolando in loro lo sviluppo di una coscienza critica che li metterà in grado, quando saranno a loro volta decisori, di gestire nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, questi ambienti straordinari. informazione e sensibilizzazione
2 anni Attuato Parco Nazionale dei Monti Sibillini Marche Umbria
In occasione della Giornata Europea dei Parchi si è tenuto a Montemonaco ed a Montefortino la manifestazione conclusiva del progetto "A Scuola nel Parco" che ha portato alla formazione di 14 Piccole Guide. Sono stati inaugurati i primi "Sentieri, Natura, Scolastici" e nominate le prime Piccole Guide Ambientali del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La manifestazione a cui hanno partecipato i bambini della scuola di Montemonaco e 99
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Montefortino, a cui si sono uniti in visita anche quelli del comune di Preci, si è sviluppato lungo il Sentiero Natura dei Torrioni di Montemonaco e quindi al Sentiero Natura delle Mura di Montefortino. Si tratta di due interessanti percorsi che le stesse giovani guide hanno individuato, dopo un progetto formativo che si è sviluppato, grazie all'intenso lavoro, durato ben due anni scolastici, svolto dagli insegnanti delle seconda media e dall'associazione teatrale Peranna di Montemonaco e dalla scuola media di Montefortino, con la collaborazione rispettivamente dei Centri di Educazione Ambientale Sibilla e Fillide. Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
Ente di gestione Centri di Educazione Ambientale dei Sibillini
Si Visitatori Indirette Turistiche l'iniziativa può essere oggetto di progetti di educazione ambientale di successo nelle aree protette http://www.sibillini.net/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
CARTA "5 TERRE" La carta “Cinque Terre Card” è una carta dei servizi, predisposta al fine di razionalizzare il flusso turistico nel Parco. La carta ha durata di un giorno, tre giorni, sette giorni, è in vendita presso il punto di accoglienza del Parco, sul piazzale antistante la stazione ferroviaria, e consente: • un numero illimitato di viaggi sui treni nella tratta La Spezia-Levanto A /R in 2 classe. • la fruizione dei servizi di mobilità interna nei vari paesi e frazioni delle Cinque Terre sui pulmini del Parco a propulsione elettrica e/o metano; • l'accesso a tutti i percorsi e sentieri, centri di osservazione naturalistica, percorsi botanici, aree attrezzate e birdwatching; • la consultazione di tutte le pubblicazioni del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Con l'acquisto della carta vengono distribuiti la mappa dei sentieri, l'orario di treni e battelli, l'elenco dei prodotti e servizi garantiti dal parco. E' inoltre disponibile la Card battelli che consente un numero illimitato di viaggi sui battelli nel tratto Riomaggiore-Monterosso. La Card solo sentiero azzurro consente l'accesso al sentiero azzurro a mare. Solo biglietto FF.SS. Cinque Terre è un biglietto a fascia kilomerica, durata 6 ore in direzione obbligatoria e fermate libere tra Riomaggiore e Monterosso. Presso gli uffici del Parco è possibile prenotare escursioni con guide, visite subacquee, lezioni d'educazione ambientale sulle Cinque Terre e tanti altri servizi attinenti il territorio. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
Attuato Parco Nazionale delle Cinque Terre Liguria
Ente di gestione
no visitatori residenti
L'iniziativa ha avuto e può avere replicabilità in diverse aree naturali protette http://www.parconazionale5terre.it/
101
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità
Cras srl
L'ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI: AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEI SERVIZI, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE TURISTICA Il progetto, promosso dall'Ente Parco Regionale della Maremma, si propone di istituire un unico referente per la gestione di una serie di servizi aventi per oggetto la valorizzazione, la promozione turistica e la gestione di strutture del parco, peraltro secondo i principi contenuti nella Carta Europea del turismo sostenibile. Con questa iniziativa, attraverso la creazione dell’Associazione temporanea di imprese, l'Ente Parco ha inteso individuare un interlocutore unico che garantisse un pacchetto di servizi integrati: la gestione dei centri visite; dei servizi di trasporto, foresterie, guide; la strutturazione di itinerari di visita; la vendita di pubblicazioni, gadgets e prodotti tipici del grossetano; la gestione dei trasporti, del parcheggio per la Spiaggia di Marina di Alberese e la promozione turistica in generale. Il progetto si è articolato nelle seguenti azioni: - Emanazione di una Delibera da parte del Consiglio Direttivo; - Espletazione della gara per l'affidamento del servizio; - Stipula del contratto con l'Associazione vincente. Il capitolato redatto dal parco è stato molto dettagliato e ha previsto l'obbligo da parte dei soggetti partecipanti al bando del possesso diretto o almeno del direttore dei servizi di "un esperienza professionale di almeno tre anni nel settore dei beni culturali (Parchi, Musei, Centri documentali etc..)". Altre indicazione tassative si riferiscono al possesso della capacità economico/finanziaria, nonchè al rispetto nel progetto gestionale dei requisiti minimi indicati dal Consiglio Direttivo del Parco. Quest'ultimo, con propria deliberazione, determina il prezzo massimo dei biglietti per ogni tipologia di visita e per ogni itinerario, quello del trasporto nelle varie tipologie previste dal capitolato e quello del parcheggio auto per l'accesso alla Spiaggia di Marina Alberese. Nel contratto con l'Ati vincente sono inoltre comprese le pulizie dei luoghi affidati in gestione compresi i servizi igienici, gli infissi e gli arredi forniti dall'ente parco, la manutenzione ordinaria degli immobili, la piccola manutenzione all'interno degli immobili, la manutenzione dell'impianto di condizionamento d'aria e riscaldamento, oltre a quanto necessario per il funzionamento dei centri visite e degli immobili affidati. L'Ente Parco ha proceduto all'espetamento della gara ed alla stipula del contratto, della durata di dieci anni, per l'affidamento dei servizi con l'Associazione temporanea d'imprese (Ati) vincente, composta dall'azienda dei trasporti di Grosseto Rama e dalle cooperative locali Albatro (specializzata in servizi turistici) e Spazio Verde (specializzata in gestione parcheggi e pulizie), in collegamento con un'agenzia di viaggi di Grosseto. All'Ente Parco viene corrisposto un canone annuo minimo di euro 154.937 senza I.V.A., pari all'utile derivante dall'esternalizzazione dei servizi. L'esternalizzazione dei servizi ha permesso all'Ente Parco di dimezzare le spese relative a: manutenzioni, luce, acqua, telefono, riscaldamento, materiale ecc. Grazie all'attenzione e alla supervisione costante dell'Ente Parco, che mantiene saldamente il controllo sulla corretta applicazione dell'incarico, i servizi risultano strettamente correlati alle indicazioni dell'Amministrazione e alle aspettative degli utenti. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi La realizzazione del progetto ha favorito lo sviluppo di competenze del personale interno nella progettazione, ricerca didattica e gestione di progetti. Inoltre, si è creata una nuova proficua collaborazione con le ditte che gestiscono il servizio esternalizzato. Il progetto ha permesso di dimezzare le spese a carico dell'ente, di garantire servizi offerti efficienti, inoltre la conservazione della biodiversità (cioè la la mission principale del Parco) non risulta condizionata dalle modalità di fruizione turistica così regolamentate e gestite. Un altro punto di forza è rappresentato dalle precise indicazione prescritte nel capitolato di gara che, sebbene giudicate all'esterno eccessivamente vincolanti, si sono rivelate determinanti secondo l'Ente Parco per garantire la qualità del servizio. L'esternalizzazione dei servizi ha apportato all'Ente Parco vantaggi a livello di efficacia; vantaggi locali a livello di efficienza; vantaggi su alcuni processi organizzativi e gestionali e sul funzionamento complessivo di scala zonale. Le principali criticità incontrate nella realizzazione del progetto hanno riguardato: - problemi nella fase di progettazione; - conflittualità interna; - mancanza di specifiche competenze interne. Inoltre, andrebbe perfezionato il sistema sulla contabilizzazione degli utili derivati dalla vendita di beni e servizi, e quindi sulla relativa percentuale spettante al parco da contratto. 102
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
2002 2002-2013 In corso di attuazione Parco Regionale Della Maremma Toscana
Il capitolato di gara ha previsto in maniera vincolante che il servizio di guida possa essere svolto unicamente da operatori in possesso della qualifica professionale di "guida ambientale" e/o "guida parco". Pertanto il personale addetto a tale servizio ha dovuto seguire dei corsi della durata di 600 ore organizzati dalla Regione Toscana per il rilascio del patentino di guida ambientale.
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Ente Parco Regionale della Maremma Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Associazione Temporanea di Imprese (ATI) composta dall'azienda dei trasporti di Grosseto Rama e dalle cooperative locali Albatro e Spazio Verde, in collegamento con un'agenzia di viaggi di Grosseto. Azienda dei trasporti di Grosseto Rama (servizi di trasporto) cooperativa Albatro (servizi Tipo di turistici) cooperativa Spazio Verde (gestione parcheggi e pulizie) agenzia di viaggi di coinvolgimento Grosseto (organizzazione pacchetti turistici). Tipologia dei soggetti Rama (scocietà privata) cooperativa Albatro (???) cooperativa Spazio Verde (???) agenzia di viaggi di Grosseto (società privata). no III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche imprenditoriali Attività Addetti il progetto può essere replicato attivando sinergie e collaborazioni esterne da parte degli enti di Reiterabilità gestione www.parco-maremma.it/ Fonte informativa Giovanna Stellini Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
IL TRENO DELLA VAL VENOSTA Il treno della Val Venosta, associa un viaggio in treno e il noleggio della bicicletta: consente l'utilizzo di 600 moderne biciclette (mountain-bike, city-bike e biciclette per bambini) L'EventCard al prezzo di 14 Euro include: 1 biglietto ferroviario ed una bicicletta a noleggio, valido per un'intera giornata, in treno e in bicicletta, per tutta la Val Venosta. Presso i punti di noleggio delle stazioni di Merano, Naturno, Laces, Silandro, Spondigna e Malles, sarà possibile noleggiare o restituire la bicicletta. Insieme alla bicicletta vengono consegnati: — un lucchetto con chiave — una lampadina per gli spostamenti serali. Inoltre, su richiesta: — un caschetto (obbligatorio per i bambini) — un seggiolino per i bambini. Chi invece preferisce andare in Val Venosta con la propria bicicletta, può affidarsi al comodo servizio trasporto biciclette "Rent a Radl". Ogni due ore le biciclette - in base alle dimensioni del furgone, fino a 50 - vengono trasportate dalla stazione di Merano fino a Malles (con fermata a Naturno, Laces, Silandro e Spondigna), oppure dalla stazione di Malles a Merano. L'eventcard, il supplemento bici ed il giornaliero sono in vendita anche presso: - le associazioni turistiche della Val Venosta - i servizi noleggio bici in stazione - gli esercizi che espongono il marchio del trasporto integrato Alto Adige. sistema ferroviario
2005 attuato Parco Nazionale dello Stelvio Trentino Alto Adige Lombardia Merano Naturno Laces Silandro Spondigna Malles
Provincia di Bolzano
no visitatori residenti indirette turistiche
www.valvenosta.is.it www.vinschgauerbahn.it
Referente progetto
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
TRENINO VERDE Il trenino, per mezzo di una ferrovia a scartamento ridotto (la distanza tra le rotaie è minore rispetto allo scartamento ordinario) attraversa un territorio ricco di vegetazione tanto da essere definito dagli operatori inglesi "The train in the wilderness", proprio a sottolineare il viaggio attraverso un paesaggio selvaggio e incontaminato, dove la ferrovia sembra inserita da sempre, così come le case cantoniere, le stazioni, i viadotti e tutte le opere d'arte d'ingegneria ferroviaria. Il paesaggio che si attraversa non è raggiungibile in altro modo ed il treno procede lentamente. Si può viaggiare in due modi: o si attende che le Ferrovie programmino i viaggi secondo un calendario prestabilito, oppure si noleggia direttamente un treno (come si fa con autobus). I percorsi sono: Il percorso Sassari - Nulvi - Palau Il percorso Macomer - Bosa Il percorso Mandas - Arbatax Il percorso Isili - Sorgono La carta turistica settimanale "TRENO E SARDEGNA", senza limiti di percorrenza, è l'iniziativa promossa da Trenitalia e Ferrovie della Sardegna, nata nel 2002 per permettere al turista di percorrere gli itinerari più interessanti della Sardegna con il servizio di trasporto pubblico ferroviario. Ssi tratta di un abbonamento dsettimanale che, al costo di 50 euro, consente di viaggiare senza limiti di percorrenza sui treni delle due compagnie ferroviarie. Le Ferrovie della Sardegna costituiscono la seconda più grande società ferroviaria d'Italia dopo le Ferrovie dello Stato, con più di 600 km a scartamento ridotto tra Cagliari, Macomer e Sassari. I primi tratti vennero realizzati nel 1888 e servirono a rompere l'isolamento delle zone interne dell'isola e collegarle ai principali centri, ai porti e quindi al resto del mondo. Gestiscono inoltre un museo e i servizi sulle linee turistiche del Trenino Verde: Mandas Arbatax, Isili - Sorgono, Macomer - Bosa, e Nulvi - Palau. sistema ferroviario
attuato Parco Nazionale del Gennargentu E Golfo di Orosei Sardegna
Ente Sardo Industrie Turistiche, WWF Italia Nostra
si dirette indirette turistiche
www.ferroviesardegna.it www.treninoverde.com
Referente progetto
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
TRENOTREKKING SAPRI-NAPOLI 2005 - 8 TAPPE TRENOESCURSIONISTICHE DAL CILENTO AL VESUVIO Il trenotrekking è organizzato dal Club Alpino Italiano - Commissione Centrale per l'Escursionismo con la collaborazione di Trenitalia S.p.A. Alle trenoescursioni previste possono partecipare: - i Soci CAI appartenenti a qualsiasi Sezione o Sottosezione muniti di tessera valida per l'anno in corso; - i non Soci CAI muniti di tagliando di partecipazione rilasciato dalle Sezioni o Sottosezioni organizzatrici. Vengono effettuati viaggi sui treni del trasporto regionale, classificati in orario Suburbani, Regionali, Diretti ed Interregionali, e sono previste, per tutto l'anno 2005, delle agevolazioni tariffarie per biglietti di corsa semplice o di andata e ritorno di 1ª e 2ª classe per gruppi. sistema ferroviario
attuato Parco Nazionale del Cilento e Vallo ei Diano Parco Nazionale del Vesuvio Campania
Club Alpino Italiano - Commissione Centrale per l'Escursionismo Direzioni Regionali/Provinciali della Divisione Trasporto Regionale di Trenitalia S.p.A.
no visitatori indirette
l'iniziativa può essere replicata in altri periodi dell'anno www.trenotrekking.it
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
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TRENO BLU - TRENI TURISTICI PER IL LAGO D'ISEO TrenoBlu è l’iniziativa della Ferrovia del Basso Sebino che si svolge lungo la linea Palazzolo s/O – Paratico Sarnico (al confine tra le province di Bergamo e Brescia), rimasta chiusa per quasi trent’anni e riaperta al traffico viaggiatori nel 1994. Ciò fu possibile, primo esempio del genere in Italia, grazie ad un’inedita collaborazione tra le Ferrovie dello Stato e l’Associazione FBS (nata appositamente), con il supporto di alcuni Enti Locali. Il servizio è normalmente attivo nei mesi tra primavera ed autunno, salvo una sospensione tra luglio ed agosto. Il viaggio in treno, spesso abbinato poi ad un’escursione in battello sul Lago d’Iseo o ad un pranzo a base di prodotti tipici, è solitamente effettuato con automotrici diesel. Numerose sono anche le giornate in cui, lungo la linea che costeggia il fiume Oglio, torna a viaggiare una storica locomotiva a vapore con le sue carrozze d’epoca. La linea ferroviaria Palazzolo s/Oglio - Paratico Sarnico, una tratta di 10 km. venne inaugurata nel 1876 essenzialmente per il trasporto delle merci prodotte nella zona del lago. Successivamente la ferrovia costituì un importante e veloce collegamento tra il Sebino e le città di Bergamo, Brescia e Milano, quando poco dopo anche il turismo cominciò a svilupparsi. Il traffico merci è sempre stato contraddistinto da un particolare servizio combinato "ferrovia + navigazione" mediante il quale i carri ferroviari venivano caricati su chiatte che, trainate da lenti rimorchiatori, portavano le merci ai vari approdi del lago. Questo servizio dal marzo 1999 è stato soppresso ed il binario che giungeva fin sulla riva del lago è stato interrotto, sebbene restino ancora alcune attrezzature (tra cui il pontile mobile d'imbarco) divenute ormai rari reperti di archeologia industriale. Il traffico viaggiatori, sospeso nel 1966, riprese nel 1991 con uno storico convoglio trainato dalla locomotiva a vapore 940-022. Sulla scia di questo primo treno si costituì il "Comitato per il ripristino della ferrovia Palazzolo s/O-Paratico Sarnico" che per anni chiese, con numerose iniziative, il ritorno dei treni passeggeri sulla tratta, anche come valida alternativa all'intasamento quasi perenne delle strade che portano al lago. Nel 1994, il Comitato si trasformò in Associazione di volontariato senza fini di lucro con il nome di "FBS - Ferrovia del Basso Sebino". Mentre il raggio d'azione dell'Associazione si estendeva a livello nazionale, con la costituzione del gruppo "FTI" veniva anche presentato il progetto "FBS 2000" allo scopo di riutilizzare, nell'ambito delle stazioni di Paratico e Palazzolo s/Oglio, le aree ferroviarie ed i relativi fabbricati, dopo adeguati interventi di restauro e di riqualificazione. In particolare a Paratico si prevede la ristrutturazione dell'ex rimessa locomotive, dell'annesso dormitorio e dell'ex deposito merci. Riqualificazione e valorizzazione intese come recupero funzionale dell'area con destinazione polivalente (didattica e turistica, ufficio informazioni), e riordino delle aree adiacenti con possibilità di esposizione di materiale ferroviario d'interesse storico, spazi per mostre. L'Associazione si propone così di diventare il centro di coordinamento per le attività turistiche del Basso Sebino, della zona occidentale della Franciacorta, della Valle Calepio e del Parco dell'Oglio. Intanto, anno dopo anno si assiste ad un incremento delle richieste di treni a vapore (e non solo) da Bergamo, Milano, Brescia, Lecco, Cremona e Lodi. sistema ferroviario Il volontariato promuove ed organizza il servizio, sorveglia i passaggi a livello, si occupa della vendita dei biglietti, cura la pubblicità e l'integrazione con la navigazione lacuale nonché il coordinamento tra gli Enti pubblici e privati coinvolti, la pulizia delle stazioni e delle aree verdi annesse. 1994 attuato Parco Regionale Del Fiume Oglio Lombardia
Con la tessera di "Amico del TrenoBlu" verranno date in OMAGGIO due spillette (TrenoBlu e FBS), il cappellino, la penna a sfera e due adesivi, tutti con il logo dell'iniziativa. L'iscrizione dà inoltre diritto ad acquistare a prezzi scontati il libro, la videocassetta e gli altri articoli (magliette, zaini, matite, pelouches, ombrellini, spilette, borse, cartoline, ecc.) realizatti da FBS per l'iniziativa "TrenoBlu". 107
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Per facilitare la fruibilità del progetto, sono state stipulate convenzioni con 40 esercizi alberghieri, con n. 9 stabilimenti balneari e con diverse attività commerciali. Ferrovia del Basso Sebino
FBS - Ferrovia Basso Sabino - Comitato per il ripristino della ferrovia Palazzolo s/O-Paratico Sarnico (Associazione di volontariato) Altri soggetti coinvolti TRENITALIA S.p.a. TRENITALIA S.p.a. per il servizio ferroviario. Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti FBS - Ferrovia Basso Sabino - (Associazione di volontariato) SI III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità www.ferrovieturistiche.it Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
FERROVIA COLLE VAL D'ELSA-POGGIBONSI L'associazione FCP - Ferrovia Colle Val d'Elsa-Poggibonsi nasce nel 1997 con lo scopo iniziale di valorizzare le particolarità storico-tecniche di questa breve ferrovia toscana (chiusa nel 1987 dopo poco più di un secolo di vita) dove esistono ancora ottocentesche rotaie tipo Rete Adriatica da 36,6 kg/m, un segnale di seconda categoria e una curva di soli 100 m di raggio, la più stretta di tutta la rete FS. La FCP redige successivamente una serie di progetti e di analisi costi-benefici che mirano al ripristino in chiave turistico-museale del tracciato ferroviario, inserito in un contesto naturalistico di singolare bellezza, col desiderio di conservare il sedime e non far morire la speranza di dare un giorno a Colle Val d'Elsa un collegamento su rotaia moderno ed efficiente, anche in forma di tranvia leggera. sistema ferroviario
In corso di progettazione Area Protetta di Interesse Locale Parco Fluviale dell'Alta Val d'Elsa Toscana
Al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle proprie iniziative, la FCP, d'intesa con l'Amministrazione Comunale e le FS, presenta l'11 aprile 1999 una draisina a motore tipo Fiat 500 degli anni '60 su un breve tratto di binario della ferrovia colligiana, opportunamente ripulito dalla vegetazione. Da tempo FTI e Divisione Trasporto Regionale FS prospettano l'introduzione di servizi turistici con quadricicli ferroviari su alcune linee dismesse dalla rete nazionale: a tale scopo FTI sta curando il progetto di un tipo particolare di quadriciclo estremamente leggero e maneggevole; la linea su cui verrà sperimentato un servizio siffatto sarà con tutta probabilità la Colle-Poggibonsi. La linea che inizia attualmente nei pressi del passaggio a livello di via Gramsci, viene utilizzata dall'associazione FCP- Ferrovia Colle-Poggibonsi, che vi effettua dei piccoli spostamenti con una draisina, cioè con un mezzo di servizio degli addetti alla manutenzione delle linee. L'associazione si batte per il mantenimento della linea, con il fine di realizzarci un percorso per biciclette ferroviarie, dal momento che la linea è integra fino all'intersezione a Poggibonsi con la linea Empoli-Siena, nonostante che da alcuni anni sia stato eliminato lo scambio di collegamento. A lunga scadenza varrebbe la pena di ripensare anche ad un utilizzo in chiave turistica, visto il crescente successo delle linee del circuito FTI, la PalazzoloPariatico-Sarnico e la Asciano-Monte Antico.
Associazione FCP - Ferrovia Colle Val d'Elsa-Poggibonsi
no visitatori dirette
www.ferrovieturistiche.it
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
FERROVIA VALLE DEL METAURO L’associazione Ferrovia Valle Metauro (FVM) nasce per rivitalizzare la linea ferroviaria Fano-Urbino, non più attiva dal 1987. Al momento la soluzione più attuabile per l’utilizzo di questa ferrovia è l’uso turistico mediante “draisine” (bici ferroviarie) e altri mezzi leggeri, seguendo l’esempio di quanto già da tempo avviene in Francia, dove molti “rami secchi” hanno rispolverato i vecchi splendori riscuotendo un indiscusso favore di pubblico. La linea Fano-Urbino si presta in modo esemplare a questo utilizzo, che è allo stesso tempo ecologico e sicuro: - collega la costa, indiscusso serbatoio turistico durante la stagione estiva, con la città di Urbino, vero gioiello storico ed artistico; - nella parte intermedia e terminale (da Fossombrone ad Urbino), si snoda lungo uno dei più bei paesaggi del Pre-Appennino marchigiano; - la vicinanza con numerose emergenze naturalistiche, archeologiche e geologiche (come la Gola del Furlo, il Parco Archeologico di Forum Semproni per citare i più importanti) ne fanno un ideale punto di partenza per escursioni di escursionisti e studiosi; - le numerose stazioni possono essere riconvertite a punti di ristoro e di accoglienza innestando un volano socio-economico di indubbio interesse per la popolazione della vallata. Per questo primo utilizzo della linea è stato sufficiente solo un intervento di ripulitura che prevede il taglio della vegetazione infestante che aveva coperto la sede ferroviaria. sistema ferroviario
attuato Riserva Statale Gola del Furlo Marche Fano Urbino Fossombrone
L’aspetto storico verrà garantito dalla costituzione di un piccolo museo del trasporto ferroviario, che potrà avere sede in uno o più locali di una delle stazioni esistenti, oppure in altri luoghi idonei. A tal fine l'Associazione ha, tra i suoi scopi principali, quello del recupero di mezzi ferroviari di interesse storico, dei quali se ne prevede la salvaguardia ed il restauro. Inoltre, l'Associazione si prefigge di far conoscere ed apprezzare, la ferrovia in genere, i suoi mezzi e la sua storia, mediante mostre e giornate a tema con esposizione di modelli ferroviari, transito di autocarrelli ed escursioni lungo le linee ferroviarie italiane ed estere.
Associazione Ferrovia Valle Metauro (FVM)
no visitatori indirette turistiche
http://www.ferroviafvm.it/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali
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FERROVIE DELLA CALABRIA EXPRESS Sulle linee ferroviarie Silane e Pre-Silane è possibile effettuare viaggi per comitive in locomotiva a vapore e vetture d'epoca , anche con trasferimento in autobus gran turismo, in qualsiasi giorno e con orari da stabilire. Le Ferrovie della Calabria S.r.l. operano nelle cinque provincie calabresi con linee ferroviarie, autolinee (urbane, extraurbane, interregionali), impianti a fune, autostazioni e parcheggi presenziati. Con l'Autolinea interregionale Castrovillari - Sapri toccano anche la Basilicata e la Campania. In linea con gli indirizzi regionali in materia di TPL, le Ferrovie della Calabria hanno costituito due Associazioni Temporanee d'Impresa denominate: Fersav e Ferloc - Servizi turistici, che vengono effettuati con autobus di Gran Turismo e di noleggio, su tutto il territorio nazionale ed all'estero, e con il treno, locomotive a vapore e vetture d'epoca nell'Altopiano Silano e Presilano, su richiesta e ad offerta programmata. Ferrovie della Calabria S.r.l. dispone di n. 3 locomotive a vapore degli anni 30 e di n. 4 vetture d'epoca (anni 20) abilmente ristrutturate dalle maestranze aziendali. L'offerta turistica prevede sulla Linea Cosenza - San Giovanni in Fiore: il Treno della neve durante le festività natalizie e la stagione sciistica; Ferrovie della Calabria Express nel periodo maggio/ottobre. Il Treno del Parco in vari periodi dell'anno ed a richiesta,essendo la linea silana inserita nel Parco Nazionale della Sila. Sono a disposizione dei turisti, a richiesta ed in qualsiasi periodo dell'anno dei "pacchetti turistici - treno+autobus -", in collaborazione anche con agenzie di viaggio e strutture di ristorazione e ricezione turistica, che consentono di viaggiare nel territorio montano e marittimo calabrese, a bordo del treno a vapore e/o degli autobus di GT, per raggiungere mete di grande rilevanza paesaggistica ed artistica. sistema ferroviario Nell'anno 2004 il parco autobus si è ampliato di n 20 mezzi, dotati di pedana per la salita e discesa di viaggiatori disabili. E' stato presentato un progetto di installazione di un impianto elettrico fotovoltaico.
attuato Parco Nazionale della Sila Calabria
Con decorrenza 30 luglio 2001, grazie alla modifica di orario apportata all'Autolinea 660 (Catanzaro - Villaggio Mancuso - Villaggio Palumbo), anche i turisti delle località turistiche più importanti del litorale ionico (Copanello, Montauro, Soverato) potranno raggiungere facilmente la Sila catanzarese ed il lago Ampollino utilizzando gli autobus. I servizi pubblici di trasporto in parola, insieme all’iniziativa turistica “Ferrovie della Calabria Express - Treno a vapore con vetture d’epoca sui monti e lungo i laghi della Sila”, rientrano nell’ambito dei progetti delle Ferrovie della Calabria S.r.l. finalizzati ad accrescere l’offerta turistica calabrese e a promuovere lo sviluppo della montagna e della Sila in particolare. Durante il periodo estivo, nella stazione di Camigliatello Silano è operativo l'Ufficio turistico delle Ferrovie della Calabria, per il coordinamento e l'organizzazione dei servizi turistici ed automobilistici offerti e per soddisfare speciali richieste
Ferrovie della Calabria S.r.l. Fersav e Ferloc - Servizi turistici
no visitatori dirette indirette 111
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
www.ferroviedellacalabria.com
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività
Cras srl
BALCONE LOMBARDO Sono cinque le province lombarde, Varese, Como, Lecco, Bergamo e Brescia, attraversate dal 'Balcone lombardo', un sentiero che corre lungo la fascia dei primi rilievi prealpini, dal lago Maggiore a quello di Garda. Un itinerario, quello del 'balcone lombardo, che attraversa i parchi lombardi di Campo dei Fiori (VA), Spina verde di Como, Monte Barro e Adda nord (LC), Colli di Bergamo e Torbiere del Sebino, Oglio nord e Garda bresciano, e che continuerà nel 'Piano di percorsi di interesse naturalistico e storico integrati con il sistema delle aree protette', avviato nel 2000 e che prevede la realizzazione di "sentieri principali": a nord 'Il balcone lombardo', a est 'Il sentiero della pace', a sud 'Il sentiero del Po', e ad ovest ' Il sentiero del Giubileo'. Il sentiero è costituito da percorsi esistenti che si collegano per permettere una percorrenza articolata e costruita dagli escursionisti in base alle proprie esigenze e capacità. Il tracciato comprende tratti di sentieri rinomati e conosciuti come il Sentiero Italia, la 3V verde varesina, il Sentiero E1, l'ex ferrovia della Valle Brembana e la bassa via del Garda. Un percorso con una bassa altimetria di facile accessibilità accessibile anche ad escursionisti meno esperti. Il Balcone Lombardo è definito come tracciato di lunga percorrenza in quanto si sviluppa da ovest ad est attraversando l’intero territorio regionale e appartiene alla maglia portante del cosiddetto “sistema delle strade verdi”; itinerari che collegano tutti quegli ambiti territoriali di particolare pregio ambientale che costituiscono il sistema delle aree verdi lombarde. Con l’individuazione di questo percorso si è voluto quindi sopperire in parte alla frammentazione della esistente rete escursionistica, permettendo di congiungere vari bacini di utenza e proponendo un percorso di bassa altimetria rispondente ad una richiesta escursionistica facilmente accessibile anche a fruitori meno esperti o che desiderino percorrere solo una tappa, magari organizzando una gita giornaliera. Inoltre il sentiero passa vicino a centri abitati e città capoluogo, risultando particolarmente servito dai sistemi di trasporto pubblici e permettendo all’escursionista di coniugare gli aspetti naturalistici di cui si può godere grazie al sentiero, alle valenze culturali ed architettoniche offerte dalle città e alla ricchezza di tradizioni ed eventi delle piccole realtà locali. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
attuato Parco Regionale Campo dei Fiori Parco Regionale Spina verde di Como Parco Regionale del Monte Barro Parco regionale dell'Adda nord Parco regionale Colli di Bergamo Parco regionale Oglio nord Parco Regionale Garda bresciano Lombardia province lombarde di Varese, Como, Lecco, Bergamo e Brescia
Su questo sentiero, in occasione dell'anno internazionale 2002, è stato pubblicato un volume, con allegato CD ROM, per iniziativa della Regione Lombardia e a cura del CAI-Club alpino italiano.
Regione Lombardia
no visitatori
turistiche 113
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
http://www.cailombardia.org/balcone/Balc_lomb.html
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
TRENO DELLA VALLE La linea abruzzese Ferrovia Adriatico-Sangritana organizza il Treno della Valle lungo un percorso che parte dalla costa Adriatica e arriva ai piedi della Maiella. Attraverso la propria Agenzia Viaggi, oltre a tutti i servizi turistici, la Sangritana offre il noleggio autobus e minibus ed i pacchetti turistici de “Il Treno della Valle”. Nascendo dall’idea di sfruttare il tracciato ferroviario dal punto di vista turistico, nel 1987 viene istituito “Il Treno della Valle”, un convoglio turistico, che propone la scoperta dei luoghi più belli della Valle del Sangro. Dalle otto presenze del primo viaggio, “Il Treno della Valle” vede gradualmente aumentare la propria clientela. Nel 1987, suo primo anno di vita, registra 2.000 presenza, fino a raggiungere le 35.000 presenze nel 1994, punta massima registrata e non superabile per mancanza di apposito materiale rotabile disponibile. Lo sviluppo di questa iniziativa è dovuta anche al fatto che il suo percorso viene esteso fino a San Benedetto del Tronto, dando così la possibilità ai turisti presenti sulla costa adriatica di dedicare una giornata alle escursioni organizzate dalla Sangritana. sistema ferroviario
1987 attuato Parco Nazionale della Majella Riserva Regionale WWF Abetina di Rosello Riserva Regionale Cascate del Verde ABRUZZO
Al percorso del trenino sono collegati: - Tour dei Sapori (percorso enogastronomico); - Tour del Lago (lago di Bomba); - Tour del Bosco (Il viaggio in treno termina a Villa S. Maria e da qui, con autobus a disposizione, si raggiunge Rosello, grazioso centro montano, per la visita alla Riserva Regionale WWF “Abetina di Rosello”. Qui, con una guida esperta, si percorre un “percorso natura”. Nel pomeriggio, visita della Riserva Regionale “Cascate del Verde”. L’autobus poi conduce i visitatori alla stazione ferroviaria di Villa S. Maria da dove riprenderanno “Il Treno della Valle” per il ritorno in sede.) Tour della Maiella (Il viaggio in treno, con accompagnatrice e rinfresco a bordo, termina ad Archi da dove, con autobus a disposizione, si raggiungerà Lama dei Peligni per la visita del Parco Nazionale della Maiella. Qui visita al Museo Naturalistico Archeologico e il vicino Giardino Botanico “M. Tenore”, che ospita circa 500 specie di piante tra le più caratteristiche della Majella. Dopo la visita, trasferimento in autobus a Guardiagrele, chiamata da D’Annunzio la “città di pietra”. Al termine della visita, percorso in autobus fino a Lanciano da dove “Il Treno della Valle” rientrerà in sede) Tour del Castello (Castello di Roccascalegna) Tour Medioevale Tour Anxanum
Ferrovia Adriatico Sangritana Srl
Altri soggetti coinvolti Agenzia “Sangritana Viaggi & Vacanze" Agenzia “Sangritana Viaggi & Vacanze (noleggio autobus gran turismo) società private no visitatori dirette indirette turistiche il progetto può essere replicato in altri contesti attivando sinergie con imprese di trasporti e società di organizzazione itinerari http://www.sangritana.it/ Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore visitatori Destinatari
Cras srl
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Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
turistiche
http://www.cailombardia.org/balcone/Balc_lomb.html
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
FERROVIE APPULO LUCANE Tra Puglia e Basilicata operano le Ferrovie Appulo Lucane (FAL) rete che organizza viaggi in treno d'epoca sui diversi percorsi di strada ferrata delle due Regioni. La rete automobilistica delle Ferrovie Appulo Lucane - che si estende per oltre 1000 km, integra e completa quella ferroviaria per fornire un servizio più capillare ai cittadini: - a nord-ovest di Bari, su un percorso parallelo alla linea ferroviaria, lungo le direttrici BariAltamura-Matera e Bari-Altamura-Gravina intersecanti la fascia collinare murgiana; - a sud-ovest di Matera, nella Valbasento, lungo la direttrice Matera-Pisticci- Montalbano (zona pre-metapontina); - a sud-ovest ed a nord-ovest di Potenza, dove gli itinerari stradali scorrono quasi parallelamente ai torrenti Tiera, Anzi e Rifreddo, affluenti del fiume Basento; - a sud ed a sud-ovest di Lagonegro lungo il fondovalle del Noce verso la costa tirrenica e nel cuore del Parco Nazionale del Pollino; - a nord della Val d'Agri con una linea che collega la località di Atena (Salerno) a Villa d'Agri di Marsicovetere (Potenza). Gli abbonamenti possono essere settimanali e mensili e consentono l'utilizzo del treno e dell'autobus anche in combinazione intermodale treno + bus. La ferrovia e le autolinee aziendali, ovunque possibile, sono integrate in modo da garantire continuità del viaggio in tutto il territorio servito . L'integrazione tariffaria con l'adozione del biglietto di abbonamento unico, è in vigore in tutte le località dove è stato possibile realizzare questa integrazione. sistema ferroviario Per quanto riguarda i servizi per viaggiatori disabili, l'azienda, al momento, non è attrezzata a soddisfare tutte le esigenze di mobilità dei portatori di handicap. Nella stazione di Bari Centrale è disponibile un ascensore, mentre 6 automotrici che operano sulla relazione Bari Matera sono dotate di dispositivo di aggancio delle carrozzelle.
attuato Parco Nazionale del Pollino Puglia Basilicata
Ferrovie Appulo-Lucane (FAL) S.r.l.
società privata no visitatori dirette turistiche imprenditoriali Personale in servizio al 31/12/2001 714 http://www.fal-srl.it
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
IL SENTIERO DELL’INGLESE CON GLI ASINI Nel 1847 il viaggiatore-paesaggista inglese Edward Lear percorse a piedi la Calabria, accompagnato da una guida, e da un asino utilizzato per il trasporto dei suoi bagagli. Oggi l’esperienza del viaggiatore inglese viene riproposta basata sul viaggiare a piedi da paese a paese lungo sentieri naturalistici, accompagnati da una guida locale, e da asini al seguito per il trasporto dei bagagli. Da Pentedattilo a Amendolea, lungo le fiumare, fino alla montagna, ancora abitata da pastori e contadini. Si pernotta nei paesi dell’area grecanica in cui fu ospitato “l’inglese”, in affittacamere, in “case dell’ospitalità”, agriturismi e in campo tenda. In collaborazione con “Naturaliter”, una Piccola Società Cooperativa a r.l. dell'Area Grecanica (Parco Nazionale dell'Aspromonte), che opera per la ricerca e la diffusione del turismo responsabile. Naturaliter assiste il turista, garantendo la presenza di guide e accompagnatori, dall'arrivo fino alla fine del trekking. I servizi offerti sono diversi: - escursionismo sportivo del tipo Club Alpino, con pernottamento in campi tenda e rifugi montani: (Trekking Bassa Stagione); (Trekking Estivo) - escursionismo tematico (Tour Escursionistici Tematici); - percorsi didattici formativi di educazione ambientale (Viaggi Scolastici); - Corsi di Formazione Professionale aventi tematiche nell'ambito del turismo e dell'eco sviluppo per Enti ed Istituti, pubblici e privati (Formazione); - servizi di vitto ed alloggio, ospitalità diffusa (Calabria in Famiglia ). Del lungo itinerario compiuto dall'artista britannico è oggi percorribile il tratto dove è stato possibile finora assicurare una struttura logistica (guide, punti di appoggio per il vitto e il pernottamento, segnalazioni dei sentieri) basata sulla collaborazione delle popolazioni locali. Secondo la filosofia del progetto Cadispa, infatti, il sentiero è l'occasione per coinvolgere le economie tradizionali, realizzando iniziative di sviluppo coerenti con l'identità locale. Per il momento il sentiero arriva a Gerace e si è arricchito di nuove "tappe dell'accoglienza e dell'ospitalità", ma si sta lavorando per estenderlo fino a San Giorgio Morgeto. Il punto di partenza è fissato ad Amendolea (Reggio Calabria), presso l'azienda agrituristica Il Bergamotto. Da Amendolea si raggiunge Bova,altro importante centro della comunità grecanica, con begli edifici civili e religiosi. La tappa successiva è Pesdavoli, da cui si raggiungono Cano e Caraffa del Bianco. La meta finale è per ora , come si è detto, Gerace, località di grande importanza storica e artistica e che contiene a Bova lo scettro di "regina affacciata sullo Jonio". informazione e sensibilizzazione
1996 attuato Parco Nazionale dell’Aspromonte Calabria
La società la Boscaglia è associata alla cooperativa C.A.E.S. (Cooperativa Assicurativa Etico Solidale), aderente al circuito Mag e Commercio Equo e Solidale, che promuove, attraverso la creazione di un movimento di consumatori assicurativi consapevoli, un'assicurazione eticamente orientata. Il progetto del WWF internazionale chiamato Cadispa (Conservation and development in sparsely populated areas, cioè conservazione e sviluppo nelle aree scarsamente popolate), è un progetto di turismo sostenibile chiamato in memoria del viaggio di Lear, "Ospitalità diffusa lungo il sentiero dell'Inglese", e si traduce in pratica in un itinerario da percorrere a piedi, che ricalca in parte quello di allora e si appoggia ad una rete di strutture e servizi offerti dalle famiglie grecaniche del Parco dell'Aspromonte. il progetto CADISPA ha ricevuto per i primi tre anni circa 60 milioni annui
Naturaliter Società Cooperativa a r.l. Società La Boscaglia Altri soggetti coinvolti Associazione culturale "Asfodelo" Associazione "Pro Pentedattilo"
Cras srl
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Cooperativa "San Leo" Associazione a tutela della minoranza linguistica dei Greci di Calabria (KUMELCA) Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
si visitatori dirette indirette turistiche l'iniziativa può essere replicata su sentieri e "trazzere" delle aree protette siciliane, attivando collaborazioni per l'ospitalità diffusa http://www.boscaglia.it/ www.naturaliterweb.it/
Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
GRANDE PROGETTO TICINO: 100 FLYER AL SOLE L’Ente Turistico Lago Maggiore ha realizzato un progetto turistico basato sull’ecologia e sulla mobilità sostenibile nella regione del Lago Maggiore: ospiti in vacanza, ma anche persone residenti hanno la possibilità di scoprire la regione in sella ad un’innovativa bicicletta elettrica. Durante la stagione 2004 saranno in circolazione 100 e-bikes, modello FLYER – che sarà possibile noleggiare negli alberghi e in altri punti di noleggio esterni, situati a Locarno, Ascona e Losone. Questo itinerario si snoda attorno a Locarno e Ascona, permettendo all’e-biker di visitare luoghi suggestivi e interessanti lungo tutto il percorso. Partendo dal centro di Locarno, percorrendo il lungolago e passando lungo gli argini del fiume Maggia, è possibile fare una comoda escursione in bicicletta senza fare alcuna fatica. La pista ciclabile segue la maggior parte del percorso. L’innovativa e-bike permette, se usata con le marce più corte, di affrontare in tutta tranquillità anche le salite più ripide. Costeggiando il lago sulla passeggiata pedonale-ciclabile di “Via alla Riva”, si scorgono alcune spiagge naturali. Numerosi sono i punti di interesse presenti sul tragitto: a Minusio, il parco di Villa S. Quirico, di proprietà del Comune e aperto gratuitamente al pubblico, non dista che poche centinaia di metri da Locarno, il Porto comunale e il parco giochi di “Mappo”. A Tenero si incontra il Centro Nazionale Sportivo, oltrepassato il quale ci si inoltra nel Piano seguendo la pista ciclabile numero 3. Dopo pochi minuti si supera l'entrata della Riserva naturale delle Bolle di Magadino. Addentrandosi nel cuore del Piano di Magadino i campi agricoli si mischiano alle vigne, le case abitate a fattorie e agriturismo dove è possibile assaporare e comperare alcuni prodotti della terra. Arrivati al ponte di Gudo, la pista ciclabile prosegue in direzione di Bellinzona ma l'itinerario consiglia di proseguire sulla strada Cantonale sino all’atelier “Alle Voliere” della Fondazione Diamante. Nelle vicinanze di questa azienda agricola che propone l’integrazione sociale e professionale di persone disabili, si trova il cosiddetto “laghetto-osservatorio”, un punto di notevole interesse naturalistico segnalato dal WWF. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
2004 attuato Riserva regionale delle Bolle di Magadino Lombardia
Ente Turistico Lago Maggiore VEL2 di Mendrisio Fondazione Diamante - Atelier Cabla di Locarno
no visitatori residenti
turistiche
www.flyer.it http://www.maggiore.ch/escursioni/index.cfm
Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
MOBILITA' SOSTENIBILE NEL PARCO DI PANEVEGGIO PALE DI SAN MARTINO Il Parco di Paneveggio - Pale di S. Martino in tema di mobilità sostenibile, ha avviato una serie di interventi di regolamentazione dei parcheggi, bus navetta gratuiti su varie tratte, potenziamento dei servizi pubblici ecc.) con la contestuale apertura, miglioramento e promozione di percorsi pedonali assai articolati che inducano a lasciare a riposo l'auto privata (ad esempio il nuovo sentiero di diciannove chilometri che da Tonadico permette di raggiungere il Laghetto Welsperg seguendo tutta la valle con dodici proposte di approfondimenti per il visitatore, oppure ancora il percorso, precluso ai mezzi privati, su cui mezzi di servizio del Parco condurranno, dopo breve dolce tratto di strada forestale, dal Bivio di Passo Valles a piedi a malga Venegia). Durante il periodo estivo funziona un servizio di bus navetta giornaliero dalla Valle del Primiero a Paneveggio e da Passo Rolle alla Baita Segantini per dare la possibilità agli ospiti di non usare l'auto. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
2003 attuato Parco Regionale di Paneveggio Pale Di San Martino Trentino Alto Adige
Le iniziative avviate dal Parco hanno avuto il riconoscimento, insieme alle attività promosse dal Parco Adamello Brenta, sempre in tema di mobilità sostenibile, della bandiera verde di Legambiente (carovana della alpi 2005, realizzata in collaborazione con il ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, è la campagna di legambiente per la difesa e valorizzazione delle alpi)
ente di gestione Trentino Trasporti
no visitatori residenti indirette turistiche il progetto può essere replicato in contesti che consentono la regolamentazione dei flussi http://parcopan.org/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PROGETTO CICLOTURISTICO PER UN TURISMO LEGGERO IN TRENTINO Si tratta della progettazione, sperimentazione, e segnalazione di percorsi cicloturistici sul territorio del Trentino, cercando di collegare le piste ciclabili e promuovere una mobilità sostenibile da parte dei turisti trentini, italiani e stranieri. Un modo nuovo di conoscere il territorio valorizzando le forme di ospitalità biologiche e sostenibili (quali agriturismi, aziende bio, ecc..) Criteri di costruzione dei percorsi - i punti di partenza sono raggiungibili in bici, trento o autobus (scoraggiando l'utilizzo dell'automobile per l'avvicinamento) - i punti di ristoro/pernottamento consigliati sono in prevalenza le realtà segnalate nella Guida “Fa' la cosa giusta! –guida al consumo critico e agli stili di vita sostenibili” Un percorso sperimentato e in via di segnalazione è IL GIRO DELL'ORSO BRUNO dal Brenta al Garda Il percorso dell'orso bruno permette di percorrere 5 delle piste ciclabili e di pedalare in alcuni dei luoghi più spettacolari del Trentino, tra le montagne e costeggiando i laghi, senza mai stare più di 2 Km su strade trafficate. Nel complesso presenta un notevole dislivello, ma la fatica è distribuita in tappe equilibrate che lasciano il fiato e il tempo per fermarsi e ammirare, per visitare i luoghi del turismo dolce e le realtà dell'economia solidale. Parte del percorso è su strada sterrata, ma il tutto è percorribile con biciclette da cicloturismo attrezzate con borse. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
progettazione Parco Regionale Adamello Brenta Trentino Alto Adige
“2ruote arcobaleno” è un progetto per la promozione della sostenibilità attraverso percorsi di cicloturismo in Trentino, con visita ad aziende agricole biologiche e pernottamenti in agriturismo. L'idea è di progettare, sperimentare e segnalare percorsi cicloturistici in Trentino per promuovere una mobilità "ad impatto zero", da parte di trentini e turisti, e una modalità davvero piena di vivere e conoscere il territorio valorizzando le forme di ospitalità biologiche e sostenibili (agriturismi, aziende bio, ecc.)
Progetto 2ruote Arcobaleno Gruppo Promotore DES Trentino Arcobaleno
si visitatori indirette turistiche il progetto può essere replicato in altre regioni italiane mettendo in rete le aree protette www.trentinoarcobaleno.it/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori
Cras srl
PROGETTO VINCITORE DEL CONCORSO D’IDEE “NATURALMENTE ACCESSIBILE” Il progetto, presentato nell’ambito del concorso di idee “Naturalmente accessibile”, rappresenta un tentativo di allargare la fruibilità dell’esperienza sperimentabile all’interno dell’area protetta al maggior numero di utenti possibile, senza un eccessivo impegno finanziario, attraverso la valorizzazione e il potenziamento dell’offerta esistente. Il progetto prevede alcuni interventi strutturali da realizzare nel breve periodo e una serie di attività di comunicazione, sensibilizzazione e formazione da sviluppare nel lungo periodo che dovranno coinvolgere l’intero territorio contiguo all’area protetta. L’esperienza, sebbene ancora in via di realizzazione, risulta particolarmente interessante in quanto intende sviluppare un approccio globale al tema dell’accessibilità. Il progetto prevede, infatti, quattro diversi ambiti d’azione: mobilità, accoglienza, informazione e comunicazione, educazione e formazione. La proposta progettuale si è strutturata in due fasi di realizzazione: - 1ª fase da attuarsi entro il 2004, prevede la realizzazione di interventi tesi a rendere immediatamente accessibili alcune strutture e servizi già esistenti sul territorio attraverso operazioni a basso impatto ambientale e costi contenuti. Questa fase implica il compimento, entro il 2004, delle seguenti azioni: - costruzione di una struttura per facilitare la monta in sella alle persone con difficoltà motorie; - costruzione di un calesse accessibile alle persone che si muovono su sedia a ruote, al fine di favorire gli spostamenti lungo il sistema di strade interne alla Riserva; - adeguamento, in termini di accessibilità, del campeggio attraverso la costruzione di un bungalow temporaneo in legno (6 posti letto) e l’adattamento dei servizi igienici esistenti; - organizzazione di corsi di formazione destinati agli operatori turistici del territorio. - 2ª fase da realizzarsi nel medio-lungo termine è in attesa di finanziamenti e consiste in uno studio sistemico di fattibilità per l’Accessibilità dell’intero territorio della Riserva Naturale e dell'ambiente contiguo. A questo progetto si lega la creazione di una Commissione per l’Accessibilità all’interno del Comune di Acquapendente il cui compito sarà la verifica di tutti i progetti da attuare sul territorio. Questa fase dovrà prevedere la realizzazione dei seguenti interventi: - monitoraggio e studio dei sentieri della riserva; - interventi per rendere accessibile il Centro visite; - attività di informazione per mezzo di guide, ecc.; - studio approfondito delle risorse accessibili del territorio: individuazione e segnalazione di strutture ricettive accessibili, attività commerciali specializzate nel settore, strutture mediche di supporto, ecc. accessibilità e fruizione disabili Il progetto tenta di superare la frammentarietà degli interventi puntuali e di sviluppare, invece, una sensibilità diffusa su tutto il territorio che possa favorire l’integrazione delle risorse naturali e strutturali presenti e creare, così, un’offerta quanto più possibile articolata e organizzata su tutta l’area. Inoltre, la realizzazione di una struttura per favorire la monta in sella, così come la predisposizione di un calesse accessibile o l’adeguamento del campeggio, sono tutti esempi di realizzazioni finalizzate a garantire ad un numero crescente di persone l’avvicinamento al cavallo, la possibilità di spostarsi sui sentieri della Riserva o di vivere l’esperienza di qualche giorno all’aria aperta. Importante risulta anche la prospettiva di lungo termine su cui è impostato il progetto che, al di là d’interventi isolati, vuole creare un territorio che possa offrire servizi fruibili sistematicamente verificabili - da parte di un numero sempre maggiore di utenti. 2003 2004-2005 in corso di attuazione Riserva Regionale Monte Rufeno Lazio
I fase finanziata con il premio del concorso 123
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Note ai finanziamenti II fase in attesa di finanziamento Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti AISA (Associazione Italiana Lotta alle Sindromi Atassiche) AP (Associazione Paraplegici di Roma e del Lazio) AUSER (Associazione per l'Autogestione dei Servizi e la Solidarietà) Sol.Co Roma (Consorzio di Cooperative Sociali) progettazione e realizazzione Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti Associazioni no profit e cooperative sociali si III settore disabili Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti Tra gli obiettivi specifici del progetto si registra la volontà di realizzare azioni e buone prassi Reiterabilità rispetto all’accessibilità che possano essere trasferite in altre riserve naturali; di progettare un sistema di mobilità integrato e di accoglienza improntato sul turismo sociale nonché di attivare percorsi di educazione e formazione degli operatori. www.parks.it/riserva.monte.rufeno; Fonte informativa www.parchilazio.it/frames/frame_aree.html Referente progetto
Cras srl
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
MINIMI Il progetto Minimi prevede l’utilizzo di motorini elettrici da concedere in affitto per limitare l’uso di mezzi impattanti sul territorio dell'isola di Ventotene e promuovere nuova occupazione imprenditoriale. Si prevede dunque: - installazione di n 2 stazioni di ricarica per veicoli elettrici, sia terrestri che marini, alimentate da fonti rinnovabili; - utilizzo di veicoli elettrici pubblici (camion per trasporto rifiuti urbani, autoambulanza, mobilità polizia urbana) come primo esempio di mobilità a basso impatto ambientale. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
finanziato Riserva Statale di Ventotene e Santo Stefano Lazio Comune Ventotene (LT) Piano Integrato Ventotene - Piano integrato di sviluppo sostenibile Il progetto P.I.V. Piano Integrato Ventotene - Un piano integrato per lo sviluppo sostenibile dell’isola di Ventotene e S.Stefano - prevede la realizzazione integrata di azioni e di opere per diverse tipologie di intervento o per favorire le sinergie tra i differenti interventi sul territorio ed evitare che interventi concepiti singolarmente possano entrate in contraddizione l'uno con l'altro. Le tipologie di intervento previste sono: • risparmio energetico e uso di fonti rinnovabili • efficienza dei sistemi di gestione e produzione della risorsa acqua • trattamento integrato dei rifiuti solidi urbani e bonifiche dei siti inquinati • mobilità ecosostenibile • ottimizzazione della viabilita’ e riqualificazione urbana • collegamenti e portualita’ • valorizzazione del patrimonio rurale e lotta all'erosione • maricultura sostenibile • recupero di strutture architettoniche di pregio • ricerca e innovazione tecnologica • monitoraggio dei risultati, informazione, divulgazione, coinvolgimento • completamento parco archeologico l'incertezza relativa alla tempistica dell'effettiva erogazione di finanziamenti già previsti e 'in itinere' non permette di programmare la sequenza esatta degli interventi a medio-lungo termine. Ministero dell'Ambiente 80% Comune 20%
Finanziatori Note ai finanziamenti € 51.000,00 Costi Comune Ventotene (LT) Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Osservatorio del Mar Mediterraneo (OSSMED) Ansaldo energie rinnovabili (ENERIN) Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore Destinatari Ricadute economiche dirette indirette occupazionali imprenditoriali Attività Addetti l'iniziativa può essere riproposta in realtà similari, come località turistiche, piccole isole, ecc. Reiterabilità Arpalazio Fonte informativa http://www.pivway.com/ Nicola Bosco Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
IL GRANDE ANELLO DEI SIBILLINI Sono stati aperti 4 Rifugi escursionistici nei punti tappa del Grande Anello dei Sibillini, un percorso escursionistico di 120 Km, completamente segnalato, che abbraccia l’intera catena montuosa. Ricavati dalla ristrutturazione con tecniche tradizionali di edifici preesistenti, i rifugi offrono un'ospitalità che esprime i valori del territorio e una cucina tradizionale che utilizza i prodotti locali. Il completo abbattimento delle barriere architettoniche permette l'accesso anche a persone con disabilità motoria, nello spirito di fruizione di "Un Parco per tutti". Il Grande Anello dei Sibillini è un percorso escursionistico di circa 120 Km che abbraccia l’intera catena montuosa. Articolato in nove tappe, è completamente segnalato e permette di conoscere, oltre alla molteplicità di paesaggi e bellezze naturali, parte dell’inestimabile patrimonio storico culturale che questo Parco conserva. Il Grande Anello è parte di un progetto più ampio, “Un parco per tutti”, incentrato sulla volontà di permettere a chiunque, compresi i disabili, di poter liberamente accedere al Parco. In tal senso, due dei cinque percorsi fruibili anche da disabili, previsti nel progetto, sono già stati realizzati. Nei punti tappa del percorso sono previsti altrettanti rifugi escursionistici, 5 dei quali sono già aperti, la cui gestione è strettamente collegata alla promozione dei prodotti agricoli tradizionali. Obiettivo del progetto è attivare quindi un turismo sostenibile anche e soprattutto a beneficio di quei centri abitati meno conosciuti e dell’agricoltura tradizionale. accessibilità e fruizione disabili
in corso di attuazione Parco Nazionale dei Monti Sibillini Marche Umbria
Il percorso, che si snoda in nove tappe, inizia da Visso, in cui si trova la sede del Parco, e prosegue in senso orario; ma l'anello, naturalmente, può essere percorso anche in senso opposto iniziando da qualsiasi punto tappa, possono essere percorse singole tappe in un giorno o due tappe per trascorrere un week-end. La descrizione completa dell'itinerario è contenuta nella guida: "Grande Anello dei Sibillini", pubblicata dal Parco e in vendita presso le Case del Parco. Si possono effettuare Escursioni con i muli.
Ente di gestione
no visitatori disabili indirette turistiche
http://www.sibillini.net/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
RECUPERO E RILANCIO DELLA LINEA FS. LUCCA-AULLA Il progetto prevede la riqualificazione della linea ferroviaria Lucca –Aulla attraverso la ristrutturazione dei locali delle stazioni prese in comodato dalla Provincia o in alcuni casi acquistate, con la creazione nelle aree ex Scali merci di terminal bus per l’interscambio gomma/ferro. Negli ex fabbricati viaggiatori si sono create nuove forme di gestione e nuovi servizi offerti al cittadino/utente attraverso la riapertura delle biglietterie multiservizi gestite da Agenzie di viaggi o tourist-point o Pro –Loco. Il progetto prevede inoltre il miglioramento del servizio ferroviario attraverso l’aumento delle corse sulla direttrice. Obiettivi dell’iniziativa sono: -miglioramento dei servizi al cittadino; -incentivo all’utilizzo del mezzo pubblico con particolare riferimento al mezzo ferroviario; -promozione del territorio a livello turistico attraverso un mezzo ecocompatibile. La realizzazione dell’iniziativa si è articolata secondo le seguenti fasi: -Ottenimento in comodato dei locali delle stazioni; -ristrutturazione degli stessi; -utilizzo dei locali direttamente dalla Provincia di Lucca a fini di apertura sedi distaccate di propri uffici; - incentivo all’apertura di attività commerciali, piccoli bar o circoli per rivitalizzare gli ambienti; -comodato gratuito ad associazioni con attività di pubblica utilità e/o sociale; -creazioni di tourist point. Riscoperta del mezzo ferroviario per gli spostamenti anche di carattere turistico, iniziativa denominata “Trenoestate”; -adeguamento degli orari per agevolare il flusso dei pendolari legati non solo al mondo della scuola; -Creazione di tariffe integrate treno/Bus per agevolare gli spostamenti dai piccoli borghi montani. sistema ferroviario Si evidenziano come punti di forza dell’iniziativa: -Offerta ai cittadini di molteplici servizi che non erano più presenti -Rispetto per l’ambiente incentivando l’utilizzo del mezzo pubblico -Organizzazione di un servizio integrato gomma/ferro -Creazione di una agevole tariffa integrata per spostarsi sia sul treno che sul bus -Recupero e valorizzazione degli immobili ex FS anche a fini turistici -Riduzione del traffico privato Si segnala come criticità significativa la mancanza di risorse economico-finanziarie colmate attraverso un lavoro di concertazione tra le varie strutture interessate coordinato dalla Provincia.
In corso di attuazione Parco regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli Toscana
Il progetto nelle parti già attivate sta riqualificando la linea che ad oggi si trova a trasportare circa 5.000 passeggeri al giorno su una popolazione di circa 40.000 abitanti, inoltre attraverso “Trenoestate” si è riportato al centro dell’attenzione sia della popolazione provinciale che dei turisti, il mezzo ferroviario come mezzo idoneo a spostarsi in comodità e sicurezza. Attraverso l’integrazione Gomma/rotaia l’Amministrazione ha potuto risparmiare una serie di chilometri finanziati dal fondo Regionale Trasporti e riutilizzarli per nuovi servizi nelle zone montane, per il trasporto scolastico dell’Obbligo di concerto con le Amministrazione Comunali interessate trasformandoli in servizio “a Porte Aperte” . provincia di Lucca
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Provincia di Lucca Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Comuni della Valle del Serchio, Comunità Montana della Garfagnana, Comunità Montana della Media Valle del Serchio, Trenitalia spa, RFI spa, Metropolis spa, Aziende di trasporto CLAP e C.Lu.B. Tipo di
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità
Fonte informativa Referente progetto
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no visitatori dirette turistiche commerciali il progetto può essere reiterato in altri contesti similari, riqualificando i tracciati ferrovari e le stazioni, in particolar modo quelle impresenziate, per adibirle a centri informazione, accoglienza, ecc. http://www.buoniesempi.it/ Paolo Bevilacqua
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità
AREA DIMOSTRATIVA "FOSSIL FREE" DEL PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI L'idea ispiratrice del progetto "Area dimostrativa fossil free del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi" è quella di un'area protetta che, oltre ad adempiere alle sue primarie funzioni di conservazione naturalistica, ricerca scientifica ed educazione ambientale, possa e debba proporsi più in generale come un vero e proprio "laboratorio di sviluppo sostenibile", realizzando applicazioni-pilota di tecnologie alternative: - produzione e uso dell'energia; - gestione del ciclo dei rifiuti; - trattamento delle acque reflue; - mobilità. L’idea ispiratrice del progetto è quella di fare del Parco un "laboratorio di sviluppo sostenibile", creando una zona libera dall’uso di fonti energetiche fossili. L'obiettivo è adottare tali fonti energetiche alternative nelle aree interne del Parco e nelle sue limitate zone antropizzate, nella prospettiva di farne un'area dimostrativa completamente "libera" dalle fonti fossili di energia e che pertanto non contribuisce al cambiamento del clima globale del pianeta attraverso l'emissione di gas ad effetto serra. Il progetto si è articolato nelle seguenti azioni: 1. Piano di "solarizzazione" (con energia fotovoltaica, micro-idraulica, microcogenerazione a biodiesel) delle infrastrutture in quota, con l'obiettivo di eliminare nella maggior misura possibile l'impatto ambientale e il rumore dei convenzionali generatori elettrici. 2. Piano di applicazioni dimostrative e promozionali di energia solare termica e fotovoltaica e di riscaldamento a biomasse forestali in bassa quota, in particolare negli ambiti di interfaccia con i flussi turistici e di visita, al fine di massimizzare l'impatto comunicativo e dimostrativo di tali soluzioni alternative: centri visitatori, foresterie e ostelli, musei, stazioni forestali, la sede stessa dell'Ente Parco. 3. Piano di elettrificazione alternativa della Valle del Mis: applicazioni di elettrificazione fotovoltaica e micro-idroelettrica delle infrastrutture turistiche (campeggio, bungalow, punti ristoro) e degli insediamenti rurali tradizionali; applicazioni stradali di alimentazione fotovoltaica (illuminazione delle gallerie stradali, alimentazione di semafori, sistemi di tele-gestione dei posti macchina esistenti in valle) e altre applicazioni dimostrative delle possibilità offerte dalla tecnologia fotovoltaica (battelli elettrici a impatto ambientale nullo per escursioni sul lago; lampioni stradali fotovoltaici; rete di radiotelefonia rurale, sistemi a raggi UVA automatizzati per la potabilizzazione dell'acqua). 4. Piano di incentivazione della "solarizzazione" delle abitazioni delle famiglie residenti all'interno del perimetro del Parco, tramite l'impiego di caldaie a biomassa a gassificazione, collettori solari termici, tetti fotovoltaici connessi in rete. 5. Piano di accessibilità e mobilità sostenibile per il territorio del Parco, fondato su sistemi di restrizione stagionale del traffico privato negli ambiti di penetrazione più critici e sull'impiego di mezzi-navetta collettivi con alimentazione a biodiesel o ibrida (elettrica e biodiesel) e di auto e ciclomotori elettrici alimentati da pensiline fotovoltaiche per garantire anche una mobilità di tipo individualizzato. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi Un punto di forza del progetto è rappresentato dall'elevato impatto comunicativo e pedagogico posseduto da azioni di sostituzione dell'energia fossile, in un'area naturale protetta poco antropizzata, attraverso l'utilizzo di fonti alternative per il soddisfacimento dei fabbisogni energetici termici, elettrici e di trasporto. Le applicazioni di energie rinnovabili proposte dal progetto consentono di realizzare nel bellunese una vera e propria "vetrina tecnologica" delle possibilità oggi concretamente offerte dalle fonti rinnovabili di energia, esperienza probabilmente unica in Italia sia per la varietà delle soluzioni progettuali presentate che per la loro concentrazione spaziale. Ulteriore punto di forza è la capacità di attivare partenariati, entro le azioni previste dal progetto, con altri enti pubblici quali l'ex azienda di stato per le foreste demaniali, la Comunità montana di Agordina ed i Comuni di Pedavena, Forno di Zoldo,Longarone e Belluno. Tra le criticità si possono rilevare la mancanza di incentivi rivolti al personale dell'Ente e legati al conseguimento degli obiettivi, nonchè l'assenza di attività formative, a fronte dell'elevato contenuto tecnologico del progetto. Altra problematicità riscontrata ha riguardato il coordinamento tra unità organizzative, consulenti ed altri enti pubblici coinvolti nelle attività.
Data di avvio Durata
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
in corso di attuazione Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Veneto
Gli interventi realizzati dal Parco hanno indotto alcuni Comuni a realizzare impianti a biomassa e fotovoltaici in edifici pubblici, realizzando così uno dei principali obiettivi del progetto: esportare fuori dal Parco un modello di sviluppo sostenibile.
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Comunità Montana Agordina, Ex A.S.F.D. di Belluno, Club Alpino Italiano Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore intera collettività Destinatari Ricadute economiche occupazionali turistiche Attività Addetti Sono stati stipulati Accordi di programma con Amministrazioni locali per il cofinanziamneto Reiterabilità di nuovi interventi similari. L'Ente Parco manifesta la sua disponibilità ad azioni di trasferimento attivo dell'esperimento da realizzarsi attraverso l'accoglienza di funzionari di altre amministrazioni interessate ad approfondire le tematiche in oggetto. www.dolomitipark.it Fonte informativa Stefano Mariech Referente progetto
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Titolo
Descrizione
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UN SISTEMA INTEGRATO DI VALORIZZAZIONE CULTURALE ED AMBIENTALE E DI FRUIZIONE TURISTICA DEI PARCHI DELLA VAL DI CORNIA (LIVORNO) La Val di Cornia, territorio di 5 Comuni e di circa 62.000 abitanti, ed in particolar modo il capoluogo Piombino, hanno avuto nel corso del secolo passato uno sviluppo quasi esclusivamente di tipo industriale siderurgico. La crisi europea della produzione dell’acciaio ha drasticamente ridimensionato, dagli anni ’80 in poi, il livello occupazionale rendendo urgente una programmazione degli interventi tali da favorire la riconversione del territorio. La gestione di questo progetto consente di promuovere i processi di valorizzazione delle risorse storiche ed ambientali ed i servizi di fruizione turistica attraverso un unico soggetto attuatore che può definirsi a tutti gli effetti una impresa culturale. La gestione dei beni culturali ed ambientali attraverso l’azione di un soggetto di diritto privato è un esempio innovativo di integrazione tra Stato ed Enti Locali. Il Sistema dei Parchi è quindi nato per favorire la diversificazione economica di un’area tradizionalmente legata ad una economia industriale siderurgica ormai in crisi, restituendo alla fruizione degli stessi abitanti e dei turisti le risorse culturali ed ambientali del territorio. Le aree dei parchi, già individuate dai Comuni attraverso i propri Piani Regolatori Coordinati negli anni '70, da semplice “vincolo urbanistico” sono divenuti la base del futuro indirizzo culturale ed economico dell'area, in particolar modo per lo sviluppo di un turismo di qualità ed ecosostenibile, non invasivo e non distruttivo, ma fondato sull’esaltazione delle risorse culturali ed ambientali e sulle tipicità locali. I Comuni della Val di Cornia stanno oggi affrontando una nuova fase della pianificazione coordinata (un unico piano strutturale d’area vasta), assumendo i parchi come fattore caratterizzante dello sviluppo e della riqualificazione del territorio. Gli obiettivi del progetto sono riassumibili nei seguenti punti: - acquisizione, dove necessario, delle aree dei parchi per uso pubblico da parte dei Comuni, alcune di queste fatiscenti e/o lottizzate abusivamente, e conseguente stipula di convenzioni tra l’Ente gestore ed i Comuni stessi o altri soggetti per la gestione di dette aree (ad, es. Ministero per i Beni e le Attività Culturali per l’area demaniale della Necropoli di San Cerbone a Populonia); - comprensione della complessità del paesaggio, attraverso strumenti di lettura del territorio facenti particolare attenzione alla comunicazione dei dati scientifici di queste aree, caratterizzate, fin da epoche antichissime, da un forte sfruttamento delle risorse minerarie di ferro, rame, piombo ed argento (strutture museali, percorsi tematici, laboratori di educazione ambientale e archeologia sperimentale, attività di ricerca, diffusione della conoscenza); - gestione da parte di un unico soggetto territoriale (la Parchi Val di Cornia S.p.A.) dei servizi culturali dei parchi (a bassa redditività) e delle strutture dei servizi turistici (ad alta redditività) con la possibilità do compensare il risultato economico, prestando comunque la massima attenzione al controllo dell’impatto turistico sulle risorse culturali ed ambientali del territorio; - maggiore efficienza aziendale dovuta alla possibilità di ottenere economie di scala nella gestione dei parchi ed una più efficace strategia di promozione dell’intera Val di Cornia; - aumento del flusso turistico nel territorio finalizzato alla creazione di opportunità di lavoro attiviate dalla società stessa (personale interno alla società, personale per l’accompagnamento turistico, operatori didattici, gestione di strutture per l’accoglienza e ristorazione) e dall’indotto creato dall’affluenza turistica nei parchi. La Parchi Val di Cornia S.p.A. ha avuto il compito di: - Realizzare le opere pubbliche per conto degli Enti Pubblici necessarie per la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale (ricerca, restauri, recuperi, infrastrutture e servizi); - Gestire i servizi direttamente o tramite affidamenti a terzi (concessioni di suolo, affitti d’azienda). Anni ’70-’80 Pianificazione del territorio coordinata dei Comuni della Val di Cornia con l’individuazione delle aree da destinare a parco pubblico territoriale; Anni ’80-’90 Ricerca scientifica finalizzata alla conoscenza di alcune aree di parco (parchi archeologici) finalizzate alla realizzazione di masterplan dei parchi archeologici che ne definiscono gli aspetti di valorizzazione, la fruibilità e i servizi; Anni ’80-’90 Acquisizione delle aree attraverso espropri o accordi bonari (Parco archeominerario di San Silvestro, Parco archeologico di Baratti e Populonia, Parco costiero della Sterpaia); 1993 Costituzione della Parchi Val di Cornia S.p.A., soggetto attuatore del Sistema dei Parchi della Val di Cornia (investimenti e gestione); 1994-1995 Inizio lavori di realizzazione del Parco archeominerario di San Silvestro; 1996 Apertura del Parco archeominerario di San Silvestro; 131
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Tema di riferimento Opportunità
Criticità
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1996 Apertura dei primi servizi (parcheggi, aree attrezzate) nel Parco costiero della Sterpaia; 1997-1998 Lavori di realizzazione del Parco archeologico di Baratti e Populonia; 1998 Apertura del Parco archeologico di Baratti e Populonia; 1999 Approvazione del Piano particolareggiato del Parco costiero della Sterpaia; 1999-2001 Realizzazione del Museo archeologico del territorio di Populonia a Piombino; 2001 Apertura del Museo archeologico del territorio di Populonia; 2000-2002 Realizzazione di strutture a basso impatto ambientale (aree attrezzate, punti ristoro, infermeria, spacci, parcheggi auto e caravan); 2000-2002 Lavori di realizzazione di una struttura di ricettività+ ristorante+bar gelateria attrezzata per l’accoglienza di disabili, di un punto ristoro nei pressi della spiaggia e di alcune strutture per l’accesso alla spiaggia per disabili nel Parco costiero di Rimigliano; 2000-2001 Lavori di realizzazione di un ostello e una casa vacanze nel Parco Naturale di Montioni; 2000-2003 Lavori di realizzazione di un Centro di documentazione presso Villa Lanzi e un Ostello da 90 posti presso Palazzo Gowett nel Parco archeominerario di San Silvestro; 2001-2003 Attività di ricerca archeologica sul Promontorio di Populonia; 2002 Apertura servizi nel Parco costiero della Sterpaia; 2002 Apertura servizi nel Parco naturale di Montioni; 2003 Apertura servizi nel Parco costiero di Rimigliano; 2004 Apertura di tutti i servizi al pubblico (Centro di documentazione, Ostelli, punti ristoro) realizzati nei parchi; 2004 Apertura di 5 nuclei di servizio per la balneazione nel parco costiero della Sterpaia (su aree in concessione a privati); 2004 Completamento della campagna di scavi triennale 2002-2004 nelle aree del promontorio di Populonia, finanziata con fondi della Regione e del Ministero BCA, condotta sulla base di un unico progetto di ricerca coordinato tra Soprintendenza Archeologica, Università di Siena, Pisa, Firenze, Venezia, Comune di Piombino e Parchi Val di Cornia S.p.a in qualità di soggetto attuatore del progetto, con contestuale redazione, approvazione e finanziamento, con fondi Docup Regione Toscana, del progetto per l’ampliamento del parco archeologico di Populonia, conseguente alla campagna di scavo del triennio 2002-2004; 2004 Avvio di azioni di co-marketing e commercializzazione di pacchetti integrati parchi/enogastronomia/servizi turistici con le imprese del territorio; 23) 2004 Partecipazione a progetti nazionali di trasferimento di buone pratiche, a seminari e laboratori per l’innovazione nella gestione dei beni culturali/ambientali. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica I punti di forza del progetto sono: Assenza di enti intermedi sovraordinati ai Comuni per la realizzazione dei parchi; Snellezza procedurale; Economie di scala (la rete dei parchi e dei musei); Organizzazione del lavoro improntata su principi di mobilità territoriale, flessibilità degli orari e delle mansioni; Maggiore efficacia promozionale e nascita dei pacchetti integrati (cultura, ambiente, servizi). Il vantaggio per gli utenti dei parchi è quello di usufruire di prodotti di qualità in ambito culturale ed ambientale di pregio e di una rete di servizi in ambito turistico e culturale il più possibile integrati. La scelta della forma giuridica del soggetto attuatore in una S.p.A. prevede la possibilità di coinvolgere capitali privati nella gestione del Sistema dei Parchi, pur mantenendo per statuto l’obbligo del minimo del 51% di capitale pubblico. Attualmente, comunque, il 95,27% della Parchi Val di Cornia S.p.A. è a capitale pubblico (il capitale sociale della società ammonta a circa Lit 9.000.000.000) e il processo di coinvolgimento dei capitali privati ancora è agli inizi. E’ comunque significativa la presenza del progetto del Sistema dei Parchi nel Patto Territoriale Piombino-Val di Cornia e la partecipazione della società al progetto RILKE (Ecos-ouvertures 1998-2001) dove sono stati coinvolti la maggior parte degli operatori turistici del territorio per offrire una proposta integrata tra vari servizi. Le principali criticità riscontrate nella realizzazione del progetto hanno riguardato il sostegno politico e la definizione degli obiettivi del progetto. I nodi critici sono stati gestiti attraverso il coordinamento e la condivisione delle esperienze. 132
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Il processo è in continua evoluzione: nuovi interventi di valorizzazione del patrimonio, una più marcata integrazione con i servizi turistici, una più incisiva azione di marketing, sono le strategie che la Società sta perseguendo per il consolidamento e la qualificazione del progetto. Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Fino al 2005 In corso di attuazione Parchi della Val di Cornia Toscana
Sono stati organizzati direttamente dai Comunee di Piombino, dalla Parchi Val di Cornia S.p.A., dalle agenzie formative SIDERFOR srl e CESCOT – Confesercenti del Tirreno corsi di formazione per personale operativo e precisamente per: Operatore Parco Minerario (CESCOT – Confersercenti del Tirreno), Guida Parco Minerario (CESCOT – Confesercenti del Tirreno), Tecnico di Parco Archeominerario (Comune di Piombino), Operatore di Parco archeologico-naturalistico (Parchi Val di Cornia S.p.A.), Tecniche Sperimentali di scavi archeologici (SIDERFOR srl), Operatore Siti Archeologici (CESCOT – Confesercenti del Tirreno), IFTS Manager delle risorse culturali, ambientali e turistiche (Università degli Studi di Pisa – Facoltà di Economia, SIDERFOR srl, I.T.C.L. Einaudi - Piombino, I.P.S.S.C.T. Seccherelli - Piombino, Parchi Val di Cornia S.p.A.), Parchi 2000 (Sviluppo Italia - BIC Venturina, Parchi Val di Cornia S.p.A., ASIU Piombino), Guida Ambientale Escursionistica, Guida Turistica per la Provincia di Livorno. I soggetti destinatari dei seguenti corsi, finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Ministero del Lavoro, sono stati giovani disoccupati diplomanti che hanno ottenuto un attestato di qualifica per i seguenti profili: Operatore di Parco Manutentore, Guida, Operatore Didattico di Archeologia Sperimentale. Il progetto ha generato competenze specialistiche del personale (management dei beni culturali e ambientale), un diverso modello di organizzazione del lavoro (esternalizzazione delle mansioni relative alla gestione dei parchi e dei musei), nuovi modelli di rapporti di collaborazione con altre amministrazioni e/o con soggetti privati (Protocollo d’intesa tra la Parchi Val di Cornia S.p.A. e il Ministero dei Beni e le Attività culturali per la ricerca scientifica, restauri e consolidamenti, allestimenti museali, supporti didattici; Convenzione con gli operatori per la realizzazione di circuiti turistici e favorire l’integrazione delle offerte).
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Parchi Val di Cornia S.p.A. e Comuni di Piombino, San Vincenzo, Suvereto e Livorno. Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Comune di Piombino Comune di Campiglia Marittima Comune di San Vincenzo Comune di Sassetta Comune di Suvereto Provincia di Livorno Regione Toscana. Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali tuistiche commerciali Attività Nel 2004, la Parchi Val di Cornia S.p.a. ha occupato 28 dipendenti a tempo indeterminato, 40 Addetti a tempo determinato (stagionali), 5 collaboratori per i laboratori e la didattica. Per le visite guidate la Società si avvale, inoltre, un’impresa cooperativa che impiega 30 guide nei periodi di massima affluenza di visita. Per la gestione dei servizi di accoglienza e ristoro nei parchi, affidati tramite gare a 24 imprese private, trovano occupazione oltre 160 addetti. A questi vanno aggiunti gli occupati nelle imprese che fanno servizi di manutenzione e assistenza tecnica. L’occupazione nei parchi, diretta e indiretta, è dunque stimabile nell’ordine delle 300 unità.
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Reiterabilità
Fonte informativa Referente progetto
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il caso del Sistema dei Parchi ha dimostrato che è possibile, attraverso il coordinamento degli Enti Locali e la volontà delle comunità locali, creare i presupposti per la realizzazione di progetti innovativi ed integrati nel territorio. Senz’altro il processo di evoluzione del progetto quadro, la creazione di una impresa culturale, la produzione di strumenti ad hoc (ad es. le convenzioni per la gestione dei territori dei parchi), possono contribuire a mettere a disposizione di altre realtà un know-how unico per gli aspetti operativi di questa esperienza pilota. Le attività di trasferimento dei risultati del progetto presso altre amministrazioni sono state: 1) SILA (Calabria)- Comuni della Comunità Montana della SilaProgetto di Trasferimento di Buone Pratiche in corso (scadenza 31 dicembre 2003) PON Ob.1 IT 161 PO 001Partner ARPA, Napoli – Parchi Val di Cornia S.p.A., Camigliati Scuola di Management Territoriale, Federculture – Roma, Intesa Formazione Sud. Obiettivi: - Creazione di un soggetto ad hoc per il coordinamento delle attività promozionali e la creazione di servizi culturali e turistici integrati ed in rete; - Formazione di personale impegnato nell’attività di promozione turistica e di progettazione di servizi turistici; - Formazione di personale per la creazione di operatori didattici. www.parchivaldicornia.it Massimo Zucconi
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti
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LSU (LAVORI SOCIALMENTE UTILI) NEL PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA Nel corso del 1999 l'Ente Parco ha avviato un secondo progetto LSU (Lavori Socialmente Utili ) a completamento dell'azione iniziata con il progetto 1998. I lavori eseguiti in vari settori e con i numerosi cantieri attivati nelle diverse zone del Parco, sono, tra gli altri, i seguenti: Ripristino di sentieri nei pressi di centri abitati indirizzando il flusso turistico verso mete precise e allentando la presenza antropica da luoghi naturalisticamente delicati: Sentiero Isola G. S. - Casale S. Nicola Sentiero Isola G. S. - S. Pietro Sentiero Isola G. S. - Castelli Sentiero Castelli - Fondo della Salsa Sentiero Castelli - antichi mulini Sentiero Pietracamela - Cerqueto Sentiero Cerqueto - Cusciano Sentiero Paladini - Ortolano Sentiero Fano Adriano - Annunziata Sentiero Tottea - Nerito Sentiero Amiternum - Arischia Sentiero Capitignano - Paterno Realizzazione di collegamenti per bici da montagna al fine di indirizzare la pratica di questo sport su sentieri che non rechino danno alla natura nei comuni di Montorio, Pietracamela, Campotosto, L'Aquila e Isola del Gran Sasso; Raccolta dati sullo stato e le tipologie abitative di tutti i centri storici del Parco al fine di implementare le informazioni per la redazione del Piano del Parco: oltre 8.000 schede compilate; Raccolta dati sullo stato socio economico degli abitanti del Parco e sulle tradizioni e i costumi locali al fine di avere un quadro della situazione sociale delle popolazioni del Parco: 750 persone intervistate; Attivazione del Sistema Informatico Territoriale con l'immissione dati e la realizzazione di carte tematiche con il supporto tecnico dell'Ufficio del Piano; Supporto alle attività amministrative dell'Ente inerenti ai Lavori Socialmente Utili presso gli uffici dell'Aquila e di Isola del G. S. Ripristino della naturalità di aree degradate da costruzioni e strade abusive nei comuni di Pietracamela, Farindola, Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, L'Aquila, Castelli e Campotosto; Apposizione delle tabelle monitorie lungo il perimetro a copertura dei tratti individuabili direttamente senza strumentazione GPS per complessivi 270 Km. circa su 350 Km. totali. L'Ente Parco, nello stilare il programma degli interventi, ha chiesto la collaborazione degli enti e alle associazioni locali; le indicazioni pervenute sono state vagliate dal Servizio Tecnico Urbanistico Territoriale e quindi trasformate in progetti per i Lavori Socialmente Utili. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
1998 1998-1999 attuato Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Abruzzo
Ente di gestione
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III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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no dirette
www.gransassolagapark.it/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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RIQUALIFICAZIONE DELLE VIE DI ACCESSO AL PARCO DEL VESUVIO Il Parco del Vesuvio ha in corso di realizzazione degli interventi di riqualificazione che comprendono le due strade “Cifelli” e “Matrone”. Sul versante di Trecase i visitatori, lasciati auto e pullman al cancello, possono proseguire con le navette ecologiche. Da quel punto vi sono anche visite guidate e controllate verso le aree naturalistiche attrezzate con servizi igienici, panchine e tavolini, e alcune casermette forestali adibite a negozi di gadget. Il primo step dell’intervento di riqualificazione dell’area comprende i lavori di recupero delle caserme forestali, la realizzazione di un centro visite e di un sentiero per passeggiate a cavallo, l’adeguamento della strada Matrone e del sentiero presente al suo interno, per un costo complessivo di 2 milioni di euro. I fondi sono stati concessi al Parco dal ministero dell’Ambiente. Attualmente è in corso la fase esecutiva del progetto. Una passeggiata di soli dieci minuti si trasformerà in una visita lunga una giornata intera. Fruibilità controllata e meglio organizzata dell’accesso al Parco e ai suoi sentieri, mezzi ecologici e un nuovo modello di turismo ambientale sono gli obiettivi principali. Accanto alle infrastrutture che il Parco sta realizzando c'è la volontà di realizzare “una risalita dal lato di Pompei, controllata e limitata, che porterà molti vantaggi agli operatori economici locali. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi L’azione dell’Ente prosegue con una serie di progetti, tra cui “No Limits nel Parco Nazionale del Vesuvio”, in favore dei diversamente abili. Sentieri attrezzati attivati al fine di rendere accessibile il Parco ai non vedenti e ai diversamente abili, con problemi di mobilità, ma anche progetti di ippovia e ippoterapia nella pineta di Terzigno.
Progettazione esecutiva Parco Nazionale del Vesuvio Campania
Ministero dell'Ambiente 2.000.000 primo step di finanziamenti Ente di gestione
no viisitatori indirette turistiche
www.parconazionaledelvesuvio.it/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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REALIZZAZIONE DI STRUTTURE PER DISABILI L’Ente Gestore del Parco Nazionale delle Cinque Terre ha saputo ben operare nella realizzazione di strutture, fruibili anche da parte di un'utenza ampliata. Delle 12 strutture realizzate tra sedi, orti botanici, aree di sosta, centri di accoglienza, ostelli ecc. ben 10 sono fruibili da persone con deficit motori o sensoriali, a cui va aggiunta anche la famosa “Via dell’Amore”. Nei centri storici dei borghi delle Cinque Terre sono in funzione bus ad energia alternativa, dotati (quelli da 25 posti) di una pedana per favorire l'accesso alle persone con ridotta mobilità. Sono state realizzate inoltre guide che riportano informazioni sulle varie difficoltà che si possono incontrare sui vari sentieri. E' possibile arrivarci tramite il Treno delle Cinque Terre (linea Genova/La Spezia) con fermate in tutte le località delle Cinque Terre che distano pochi minuti l’una dall’altra. È possibile utilizzare il “biglietto giornaliero di percorrenza Cinque Terre”. accessibilità e fruizione disabili
attuato Parco Nazionale delle Cinque Terre Liguria
Ente di gestione
no disabili indirette turistiche
http://www.disabili.com/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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REALIZZAZIONE DI UN SENTERO ATTREZZATO NEL PARCO DELLA VALLE DEL TICINO Il Parco Regionale della Valle del Ticino ha realizzato, all'interno della Riserva naturale orientata della Fagiana, un sentiero attrezzato per utenti ipovedenti o non vedenti. Il periodo migliore per visitare la riserva sono i mesi primaverili da marzo a maggio per poter godere del bosco composto in maggioranza da querce, salici e ontano nero. In questa zona ricca di acqua sono numerose le lanche ed i canali e le risorgive, luogo di rifugio per numerose specie di avifauna come gli Aironi, Tuffetti e Martin Pescatori. Il Parco è frequentato da visitatori disabili e il personale di servizio è disponibile ad accompagnarli anche se non ha esperienza specifica nell'accoglienza di visitatori disabili. Sono presenti sentieri attrezzati per visitatori con disabilità motoria e visiva (il terreno è pianeggiante). Il sentiero naturalistico passa per tre ambienti caratteristici della zona e del Parco. Esiste una autovettura elettrica a disposizione di chi ha difficoltà motorie: si può utilizzare inoltrando richiesta scritta presso la sede del Parco per un numero molto limitato di persone. Esistono stampati, ma non sono disponibili in braille. IL Punto informativo o Centro Visite è raggiungibile attraverso un percorso accessibile ai disabili anche se all'ingresso è presente un gradino. Al Centro parco è presente un servizio igienico raggiungibile tramite un percorso accessibile ai disabili e utilizzabile da tutti. accessibilità e fruizione disabili
attuato Parco Regionale della Valle del Ticino Lombardia
Ente di gestione
no disabili indirette turistiche
http://www.disabili.com/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PERCORSO 'COLLE SAN BIAGIO' NELLA RISERVA NATURALE ORIENTATA COLLEMELUCCIO - MONTE DI MEZZO Il percorso naturalistico di Monte di Mezzo, nei pressi di Vastogirardi (IS), nel cuore degli Appennini molisani, è fruibile dalle persone portatrici di handicap. Ubicato all'interno della riserva statale 'Mab' (Mann and Biosphere) di Montedimezzo, riconosciuta quale riserva della biosfera, al tracciato naturalistico è stato dato il nome di 'Colle San Biagio'. Per familiarizzare con le forme della natura, sono state realizzate 32 stazioni tematiche, dove i non vedenti possono tattilmente interagire con le diverse varietà botaniche, conoscendole per differenza, oppure apprendere da cartelloni in Braille notizie geologiche, storiche e naturalistiche inerenti il Territorio. Gli areali che si incontrano lungo il percorso, che non supera mai il 5% di pendenza, vanno dai cerreti alle faggete pure, con vegetazione di passaggio mista: frassino maggiore, acero campestre e opalo, ciliegio selvatico e noccioli. Frequenti gli incontri con gli scoiattoli neri e con le poiane, più difficili quelli con le aquile reali e i lupi dell’Appennino. A disposizione dei visitatori non vedenti la guida audio-tattile del percorso e riproduttori di cd rom con audio guida. A 300 metri dall’ingresso della Riserva, le tre sale del Centro Visitatori, accolgono gli ospiti senza barriere architettoniche in un ambiente museale comunicativo e accessibile. Per venire sempre più incontro alle esigenze dei disabili, il sentiero è stato ora dotato anche di un percorso con elettroscooter, tale da poter consentire il proprio attraversamento anche alle persone con alti deficit motori. Lungo oltre due chilometri e largo due, il Colle San Biagio è stato ideato dal Corpo forestale dello Stato in collaborazione con la Regione Molise, l'Ateneo molisano e le due province di Campobasso ed Isernia. accessibilità e fruizione disabili
attuato Riserva Statale Collemeluccio Riserva Statale Monte di Mezzo Molise Vastogirardi (IS)
ente di gestione
no disabili indirette turistiche
http://www.disabili.com/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta
ACQUE E PARCHI NELLE ALPI COZIE I Parchi delle Alpi cozie, grazie all'iniziativa di Enti gestori, Associazioni e volontari, sono stati attrezzati con percorsi, sentieri didattici, strutture di accoglienza accessibili anche a visitatori disabili. I Parchi accessibili sono stati riportati nell'opuscolo "Parchi per tutti. Acque e Parchi accessibili nelle Alpi Cozie". Il progetto "Acque e Parchi nelle Alpi Cozie" è nato dalla collaborazione tra il Parco Naturale dei Laghi di Avigliana con altri Parchi (Comune di Vaie, Con.I.S.A. "Valle di Susa"), con scuole ed Associazioni senza fini di lucro. Si tratta di un'iniziativa di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale finanziata dall'Assessorato all'Ambiente della regione Piemonte. Nella preparazione della guida, è stata affrontata l'importante tematica delle acque, presenti su un territorio di più di 22.000 ettari ma, soprattutto, il Comune di Vaie e il Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale "Valle di Susa" hanno prestato attenzione alla fruizione degli ambienti naturali da parte delle persone con disabilità (motoria, sensoriale o intellettiva). Per la redazione di questa Guida ci si è avvalsi dell'esperienza diretta e del contributo attivo di persone disabili, che risiedono in Valle di Susa, e che frequentano il Centro Territoriale per l'Autonomia di Condove, gestito dal Con.I.S.A., e della consulenza dello Sportello Inform@esse. Sei sono i Parchi segnalati: - Parco Naturale Laghi di Avigliana (Lago Grande) - Parco Naturale Laghi di Avigliana (Lago Piccolo) - Stagno di Vaie - Parco Orsiera Rocciavrè (Laghi Paradiso) - Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand (Lago delle ghiacciaie) - Parco naturale Val Troncea (Laghetto) Di ogni Parco sono stati indicati, con una particolare attenzione alla fruizione delle zone lacustri, Accesso, Accoglienza, Descrizione, Caratteristiche tecniche dei percorsi, Servizi e, infine, Estensione, Altitudine ed Esposizione. accessibilità e fruizione disabili
attuato Parco Regionale Laghi di Avigliana (Lago Grande) Parco Regionale Laghi di Avigliana (Lago Piccolo) Parco Regionale Orsiera Rocciavrè (Laghi Paradiso) Parco Regionale del Gran Bosco di Salbertrand (Lago delle ghiacciaie) Parco regionale Val Troncea (Laghetto) Piemonte
Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Parco Naturale dei Laghi di Avigliana Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Comune di Vaie Con.I.S.A. "Valle di Susa" scuole ed Associazioni senza fini di lucro progettazione e realizzazione Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti Con. I.S.A. Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale "Valle di Susa" si III settore disabili Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
http://www.disabili.com/
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
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"SENTIERI APERTI" A TUTTI SUI COLLI EUGANEI I Colli Euganei rappresentano un'isola naturalistica complessa, caratterizzata da un sorprendente numero di specie e di associazioni vegetali. Per scoprire questa varietà di vegetazione è sufficiente compiere un percorso attorno ai ripidi fianchi di uno dei tanti coni vulcanici che formano il Parco (M.te Grande, M.te Madonna, M.te Vendevolo, M.te Rua, M.te Ricco, M.te Rusta), osservandone la "macchia mediterranea", formata da specie sempreverdi. Per dare la possibilità di far questo ad una fascia più ampia possibile di cittadini, il Comune di Galzignano ha perciò voluto avviare un progetto indirizzato a favorire la realizzazione delle azioni atte a garantire un adeguato livello di accessibilità degli spazi e dei servizi, sia naturali che costruiti, nel territorio del Parco. "SENTIERI APERTI", progetto di accessibilità al Parco dei Colli Euganei per persone diversamente abili e anziani con difficoltà motorie, realizzato dalla Regione Veneto e dall'Assessorato alle politiche sociali e dall'Ente Parco, si propone di favorire l'accessibilità al Parco dei Colli Euganei anche alle persone con disabilità ed agli anziani con difficoltà motorie, attraverso l'utilizzo di vetture elettriche. Punto di partenza è Casa Marina, Centro di educazione naturalistica e Ostello, da dove si può raggiungere il sentiero del Monte Venda, uno dei percorsi naturalistici più suggestivi del Parco. L'itinerario, che si snoda per 5,6 km, può essere percorso dalle auto ecologiche grazie alla sistemazione del fondo che presenta un tratto appositamente pavimentato con bitume ecocompatibile. L'iniziativa, durata fino al 30 settembre, era rivolta alle persone diversamente abili, tramite il coinvolgimento di oltre 2.000 Associazioni di volontariato. Dopo il buon successo riscosso nel 2004 dall'iniziativa - 300 persone, tra anziani e disabili con difficoltà motorie, ma anche sensoriali ne hanno usufrutio - l'Ente Parco del Colli Euganei, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali del Veneto, ha potenziato la proposta: i mezzi ecologici infatti saranno a disposizione, previa prenotazione, fino ad Ottobre, per permettere a sempre più persone di usufruirne. Altra novità dell’edizione 2005 del servizio è la realizzazione di una nuova area di sosta attrezzata e accessibile alle persone diversamente abili, presso l'ex cava “La Pietraia”, adiacente al sentiero. Oltre ad una rampa che riduce al minimo il dislivello per raggiungere lo spiazzo di sosta, l'area è stata adattata con tavoli particolari adatti a chi si avvicina in carrozzina. L'Ente Parco dei Colli Euganei sta pubblicizzando l'iniziativa (che è completamente gratuita per chi ne usufruisce) tramite l'emittente radiofonica locale Metro, coinvolgendo i comuni del territorio, e inviando locandine e depliant informativi alle oltre 2000 associazioni di volontariato attive nel Veneto. Il successo dell'iniziativa è da attribuire alla compresenza di diversi elementi che rendono efficace l'iniziativa: con ecoveicoli a trazione elettrica a disposizione, una struttura per l'accoglienza, gli operatori della Cooperativa Terre di Mezzo a condurre le attività naturalistiche, e il percorso ai piedi del Monte Venda, il più importante e significativo del Parco Regionale Colli Euganei. Gli obiettivi del Progetto, che ha scadenza triennale, prevedono l'individuazione delle barriere esistenti mediante una ricognizione sullo stato di accessibilità e di fruibilità dei servizi e degli spazi - naturali e costruiti - all'interno del Parco; la realizzazione di posti auto riservati nei parcheggi in prossimità dell'ingresso principale o in punti alternativi di facile accesso al Parco. Saranno realizzati, inoltre, un ingresso accessibile, con dissuasori che inibiscano l'ingresso ai motocicli, delle aree di sosta, opportunamente dimensionate ed arredate, collocate lungo il percorso ad una distanza di almeno 200m tra loro, dei servizi igienici accessibili, dei punti informativi, utilizzabili anche dai non vedenti, che diano indicazioni precise sui percorsi di visita, così che ognuno sia in grado di scegliere in funzione alle proprie esigenze personali, su ciò che si trova lungo il tragitto e sulla collocazione dei servizi. Non ultime, delle Guide che informino sulle varie difficoltà che si possono incontrare sui vari sentieri del Parco. accessibilità e fruizione disabili Proprio pensando ad un allargamento e ad una miglioria del servizio si sta progettando l'acquisto di alcuni degli ecoveicoli, che andrebbero ad aggiungersi alla decina in affitto.
attuato Parco Regionale dei Colli Euganei Veneto Comune di Galzignano 143
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Strumento/ambito di riferimento Note Regione Veneto Assessorato alle politiche sociali Ente Parco Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Regione Veneto Assessorato alle politiche sociali Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti oltre 2.000 Associazioni di volontariato Azienda di Promozione Turistica Terme Euganee informazioni turistiche Centro servizi "Ca' Emo" - Ufficio Educazione Ambientale organizzazione e promozione itinerari Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti SI III settore disabili Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità http://www.disabili.com/ Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Cras srl
PROGETTO NATURALMENTE ll progetto è stato sviluppato sulla base dei seguenti obiettivi: rendere accessibili alcune aree del Parco ad una molteplicità di utenti; incentivare la partecipazione dei giovani ad attività integrate, nelle quali gli adulti e/o gli esperti fungono solo da guida nella scoperta delle proprie potenzialità e d'aiuto nel portarle in evidenza; suscitare nei giovani “disabili e normodotati” il desiderio di fruire del tempo libero assieme, promuovendo l'iniziativa anche nel mondo della scuola; sviluppare la creatività, la capacità di integrazione e la crescita personale di ognuno; contribuire al miglioramento della qualità di vita di ciascuno attraverso l'acquisizione di stili di vita sani e responsabili; responsabilizzare i giovani al rispetto gli uni degli altri e dell'ambiente, strutturando l’attività di educazione ambientale come momento di esperienza, scoperta, osservazione, avventura e anche divertimento e gioco; stimolare l’Ente parco e le Amministrazioni locali a promuovere e sviluppare una serie di sentieri tematici e naturalistici fruibili dalle persone con disabilità anche senza accompagnatore. Il progetto è rivolto principalmente ai giovani disabili, compresi in una fascia d’età tra 15 e 30 anni. A questo tipo di utenza si uniscono i ragazzi delle scuole medie superiori locali coinvolte nel progetto nonché amici, accompagnatori e familiari delle persone con disabilità. Il progetto è stato realizzato attraverso la collaborazione di diversi soggetti al fine di garantire valide competenze nei diversi campi d’azione: educazione ambientale, espressione grafica, espressione musicale, espressione corporea. Il progetto consisteva in sette escursioni didattico-ricreative da sviluppare all’interno del territorio del Parco nel periodo da febbraio a novembre 2003. Le escursioni avevano solitamente durata giornaliera, mentre nel mese di agosto è stato organizzato un soggiorno di due giorni in un rifugio in quota. Questa opportunità è stata particolarmente apprezzata dai fruitori, perché ha permesso alle persone disabili che presentavano maggiori capacità di movimento e autonomia la possibilità di vivere due giorni in alta montagna, godendo della natura e del tempo in maniera più ampia e completa, potendo osservare animali come l’aquila, il camoscio o il capriolo. La scelta dei percorsi da utilizzare per le escursioni è stata fatta dalle Guide del parco che, grazie alla loro conoscenza del territorio, hanno selezionato i sentieri meno impervi, dove la morfologia del terreno permetteva l’accesso anche alle persone con ridotte capacità motorie. Le escursioni sul territorio erano organizzate in modo da sviluppare, attraverso il gioco, dei momenti di condivisione delle esperienze scaturite dall’osservazione dei diversi ambienti naturali. Ogni settimana venivano inoltre organizzati, presso il Centro Giovani del Comune di Feltre, dei laboratori di espressione corporea, musicale e grafica attraverso i quali i ragazzi potevano esprimere, secondo le abilità individuali, il proprio vissuto al momento delle uscite e trasmetterlo agli altri attraverso linguaggi non verbali, al fine di sviluppare capacità comunicative fra tutti i componenti del gruppo. L’organizzazione e la realizzazione dei laboratori è stata affidata a esperti del settore appartenenti alle associazioni che collaboravano al progetto. Il coinvolgimento del mondo della scuola è stato organizzato attraverso la distribuzione, in tutti gli istituti locali, di un pieghevole che presentava il programma. In un secondo tempo, coloro che erano interessati al progetto hanno ufficializzato la loro adesione iscrivendosi alle attività presso la sede dell’AIDP di Feltre. La partecipazione dei ragazzi al programma di escursioni è stata definita dagli operatori dell’iniziativa, come una “bella iniziativa di solidarietà e integrazione, dove tutti aiutavano tutti ad affrontare i percorsi e condividere le scoperte”. Le escursioni, oltre a rappresentare un “momento privilegiato” di relazione con la natura, costituivano anche lo strumento per valutare direttamente il livello di accessibilità di sentieri e strutture, raccogliendo informazioni utili per migliorarne la fruibilità. Questa parte del progetto aveva lo scopo di realizzare una sorta di “mappatura” dell’accessibilità del territorio, mettendo in evidenza la praticabilità dei sentieri, la possibilità e disponibilità delle strutture ricettive ad ospitare gruppi di persone con disabilità e i luoghi facilmente raggiungibili e maggiormente suggestivi. Le Guide del parco, che insieme agli operatori delle associazioni per disabili svolgevano attività di accompagnamento, prestavano infatti particolare attenzione a valutare: - la possibilità di muoversi agevolmente lungo il percorso con una sedia a ruote (con accompagnatore o autonomamente); 145
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
- la presenza di ausili per favorire la visita da parte delle persone con ridotte capacità motorie o sensoriali (tabelle Braille, pannelli informativi, presenza di elementi per la sosta, ecc.); - l’esistenza di punti ristoro e servizi igienici accessibili anche alle persone con ridotte capacità motorie. La descrizione del livello di accessibilità si è basata sulle osservazioni dirette raccolte dagli operatori prima, durante e dopo le attività e si è trasformata in spunti e suggerimenti utili per lo sviluppo di interventi futuri da realizzarsi compatibilmente con quanto previsto dal Piano del Parco. Al termine del progetto, sulla base di tutte le osservazioni raccolte, è stata infatti redatta una relazione conclusiva contenente indicazioni sugli interventi necessari per migliorare la fruibilità dei luoghi. Questo rapporto è stato posto all’attenzione dell’Ente parco che lo ha utilizzato per integrare le proprie informazioni nell’ottica di realizzare sempre nuovi interventi destinati ad una molteplicità di utenti. Il sistema di promozione dell’iniziativa è risultato essere ben strutturato. Un pieghevole che illustrava il progetto è stato prodotto e diffuso in tutto il Veneto, inoltre sono stati emanati alcuni comunicati stampa, il programma è stato inviato tramite e-mail alle associazioni di disabili e ai centri di riabilitazione presenti sul territorio e infine l’iniziativa è stata pubblicizzata attraverso siti internet specializzati nel campo della disabilità. L’iniziativa ha registrato un buon successo sia in termini di aderenti (ciascuna escursione ha coinvolto dai 30 ai 50 partecipanti) che di attività collaterali. L’esperienza del 2003 ha infatti permesso di programmare la stagione escursionistica primavera-estate 2004, introducendo indicazioni e segnalazioni sui percorsi accessibili alle persone con disabilità e “a chi ama andare in montagna dolcemente”. Per quanto attiene il Parco, il “Progetto Naturalmente” ha rappresentato lo strumento che ha consentito di attivare il contatto con le associazioni locali di disabili, insieme alle quali migliorare e consolidare le iniziative in tema di accessibilità. In particolare è stato creato un Comitato d’intesa provinciale con finalità di promozione e sensibilizzazione sul tema, dove la partecipazione del parco rappresenta una sorta di ufficializzazione della sensibilità e dell’attenzione che l’Ente dimostra nei confronti di queste tematiche. accessibilità e fruizione disabili
2003 febbraio-novembre 2003-2005 attuato Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Veneto Feltre
Il territorio del Parco è per sua natura poco accessibile alle persone con ridotte capacità motorie ma, soprattutto negli ultimi anni, l’Ente sta operando per migliorare la fruibilità dei luoghi tenendo conto delle esigenze di una molteplicità di utenti. Nel maggio 2004 è stato inaugurato infatti un sentiero faunistico in località Salet - Sedico (BL) attrezzato per essere fruito da persone con ridotte capacità motorie e da non vedenti e ipovedenti. Il percorso si sviluppa nel cuore del Parco, in una zona ripariale presso il fiume Cordevole, ed è dotato di capanni per l’avvistamento della fauna accessibili anche alle persone su sedia a ruote. In Val di Canzoi sono inoltre presenti un’area attrezzata per pic-nic e un punto ristoro accessibili alle persone con ridotte capacità motorie e il Centro visite di Pedavena (BL) è dotato di montascale per superare i dislivelli. Nelle politiche future il Parco intende proseguire lo sviluppo di azioni tese a migliorare la fruibilità del territorio attraverso interventi strutturali (progetto per rendere fruibile alle persone su sedia a ruote una pista ciclo-pedonale) e rinnovare le collaborazioni con gli operatori del territorio per iniziative di sensibilizzazione come ha fatto con la seconda edizione del “Progetto Naturalmente”.
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi circolo bellunese dell’Associazione Italiana Persone Down Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Cooperativa Mazarol Cooperativa sociale Portaperta Ente parco Comune di Feltre
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Tipo di coinvolgimento
Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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Regione Veneto cooperativa Mazarol (Guide ufficiali del Parco delle Dolomiti Bellunesi) escursionismo ed educazione ambientale cooperativa sociale Portaperta gestisce un centro residenziale Ente parco progettazione e gestione progetto Comune di Feltre programmazione Regione Veneto programmazione cooperativa Mazarol Portaperta cooperativa sociale si
http://www.disabili.com/
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
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PROGRAMMI DI ATTIVITA’ PER PERSONE CON ESIGENZE SPECIFICHE Il Parco ha sviluppato, in collaborazione con la Regione Toscana, con le Aziende Sanitarie Locali e con alcune associazioni di disabili, una serie di programmi e iniziative destinate ad un’utenza specifica: persone con disabilità psichica e motoria e non vedenti. L’area protetta ha inoltre dimostrato una particolare attenzione alle esigenze di fruizione di alcune tipologie di utenti (anziani, persone con disabilità motoria, bambini) agendo sul sistema della mobilità interna, offrendo una serie di mezzi di trasporto, in parte “accessibili” alle persone su sedia a ruote, che possono facilitare e favorire la fruizione delle diverse aree del parco da parte di una molteplicità di utenti. In particolare il Parco si è dotato di una serie di mezzi alternativi (trenino turistico, biciclette, ciclo-carrozzelle, calessi, macchine elettriche e pulmini) dati in gestione alle cooperative locali, destinati a favorire il superamento delle grandi distanze e garantire l’accesso alle diverse aree del territorio, caratterizzato da una buona rete di strade carrabili e viali, al maggior numero di persone possibile. In quest’ottica alcuni mezzi di trasporto sono stati adattati per permetterne l’utilizzo anche alle persone su sedia a ruote (pulmino attrezzato per il trasporto delle persone con disabilità) mentre una parte delle biciclette è stata dotata di seggiolini per il trasporto dei bambini, sintomo positivo del consolidamento di un’attenzione sempre maggiore alle diverse esigenze di fruizione dell’utenza. Per quanto attiene la realizzazione di interventi specifici per favorire la fruibilità del territorio il Parco ha costruito, nel maggio 2003, un sentiero agevole per persone con difficoltà motorie all’interno della Tenuta di San Rossore. Il percorso lungo circa 1,5 km presenta uno sviluppo lineare su un terreno pianeggiante con fondo compatto e, anche se pensato per persone con difficoltà motorie, è attualmente utilizzato da una molteplicità di utenti. L’Ente parco intende realizzare entro i prossimi anni altri tre sentieri agevoli e continuare ad agire sull’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno delle proprie strutture al fine migliorare il livello di accessibilità e attrezzarsi per poter ospitare anche gruppi più consistenti di persone con esigenze specifiche. Il progetto dei soggiorni estivi per gruppi di persone con esigenze specifiche è strettamente dipendente dal più ampio progetto promosso dalla Regione Toscana “Mare costa e dintorni. Percorsi educativi tra cultura, tradizioni, ambiente e salute nei parchi naturali della Toscana”. In questo contesto il Parco ha organizzato due soggiorni di quattro giorni (5-8 e 9-12 settembre) per persone con disabilità psichica e motoria appartenenti al circuito delle ASL. Il programma prevedeva, nell’arco dei quattro giorni, lo sviluppo di attività diverse che potevano essere scelte in funzione delle esigenze specifiche di ogni singolo utente, all’interno di un ventaglio di proposte che prevedeva passeggiate in carrozza, escursioni in battello sull’Arno, esperienze di avvicinamento al cavallo, serate a tema, ecc. All’interno delle iniziative sviluppate dall’Ente parco e destinate ad un’utenza specifica riveste un ruolo di primo piano il Centro Equitazione Naturale “Equitiamo” ubicato in località La Sterpaia, all’interno della tenuta di San Rossore, che nel corso del 2004 ha organizzato, in maniera sempre più strutturata, attività di ippoterapia in collaborazione con il circuito delle ASL. Il complesso, realizzato attraverso i finanziamenti stanziati dalla Regione Toscana in occasione dell’Anno Europeo delle Persone con Disabilità, si trova nei pressi del Centro visite e della foresteria del Parco e comprende un bar-ristorante, un punto informazioni e una serie di servizi annessi quali le scuderie e l’area dei tondini. Nel Centro vengono organizzate, lungo tutto l’arco dell’anno, attività di riabilitazione equestre. Il personale della cooperativa che gestisce il centro ippico organizza anche escursioni a cavallo all’interno del Parco destinate a un’utenza ampliata. Il complesso, infatti, è dotato di alcune “selle speciali” che permettono anche alle persone con difficoltà motorie di cavalcare e, previa prenotazione e accordi con le guide, è possibile la partecipazione alle passeggiate anche alle persone con deficit motori. Allo stato attuale le iniziative proposte hanno registrato un buon successo, sia in termini di partecipanti ma soprattutto in relazione allo sviluppo di una maggiore attenzione e sensibilità nei confronti delle tematiche dell’accessibilità, sia da parte del personale dell’Ente che degli operatori del territorio. accessibilità e fruizione disabili L’interesse di questa esperienza risiede nella capacità dimostrata dall’Ente parco di saper recepire gli stimoli esterni, rispondendo positivamente alle iniziative di altri soggetti e instaurando collaborazioni con diverse realtà (regione, associazioni, ASL) al fine di aumentare sul territorio l’interesse e l’attenzione verso le tematiche della disabilità. In alcuni casi infatti, il Parco ha agito da elemento di stimolo per le realtà locali (cooperative, operatori della ristorazione e ricettività, ecc) che grazie ai progetti e alle iniziative portati avanti dall’Ente 148
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
sono stati spronati a porre maggiore attenzione al tema e sviluppare una maggiore sensibilità, soprattutto nella ricerca di nuove modalità di approccio e relazione con la natura che possano tener conto delle esigenze specifiche dell’utenza (persone non vedenti o con disturbi di salute mentale). Altro elemento di rilievo è legato al tentativo di migliorare la fruibilità del territorio sia attraverso interventi diretti sul sistema della mobilità, sulle strutture e sugli spazi aperti sia attraverso l’organizzazione di attività, iniziative e proposte che possano garantire, al maggior numero di persone, la possibilità effettiva di instaurare una relazione con la natura, sfruttando modalità di approccio e tecniche particolari, in grado di soddisfare le esigenze specifiche presentate da tipologie di utenza diverse. Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti
2003 2003-2004 attuato Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli Toscana
si prevede la realizzazione di una guida che contenga informazioni sui servizi presenti nel parco indicando quelli che, a seguito di verifiche dirette sul campo da parte del personale dell’associazione, saranno ritenuti “accessibili” ad un’utenza ampliata. Inoltre è prevista la costruzione di un sentiero con accorgimenti per persone non vedenti e la realizzazione di un servizio di call-center per l’area territoriale di Lucca e Livorno che possa fornire, a un’utenza specifica, informazioni dettagliate e attendibili. Il servizio fornirà anche informazioni sul Parco e sui servizi “accessibili” presenti sul territorio, offrendo a quest’ultimo la possibilità di ampliare il proprio bacino d’utenza ad un nuovo segmento di mercato. Regione Toscana provincia comune
Costi ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti CESVOT Regione Toscana Aziende Sanitarie Locali Associazioni di disabili CESVOT formazione, consulenza, documentazione, informazione e promozione Tipo di Regione Toscana progettazione coinvolgimento Aziende Sanitarie Locali supporto alla progettazione Associazioni di disabili supporto alla progettazione Tipologia dei soggetti CESVOT è un’associazione di volontariato promossa e gestita da associazioni di volontariato Associazioni onlus di disabili si III settore disabili Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti Il Parco intende consolidare l’attenzione verso queste tematiche riproponendo i soggiorni Reiterabilità anche per l’anno prossimo, cercando di renderli più strutturati e organizzati anche per un numero di partecipanti maggiore e investendo nella sistemazione di sentieri e spazi aperti al fine di raggiungere, progressivamente, una migliore fruizione del territorio da parte del maggior numero di persone. http://www.disabili.com/ Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione
Cras srl
CENTRO VISITE, PERCORSI NATURA, AREA FAUNISTICA, BARCA OASIS E CAPANNI D’OSSERVAZIONE L’esperienza ha visto la realizzazione di una serie di interventi su strutture e risorse dell’area al fine di rendere l’Oasi e il giardino sempre più accessibili ad una molteplicità di utenti. Gli interventi per favorire la fruibilità del territorio da parte di una molteplicità di utenti sono stati realizzati sia nel Giardino delle Capinere sia nell’Oasi Isola Bianca. In un primo tempo (199596) gli interventi si sono concentrati nel rendere accessibile, alle persone con ridotte capacità motorie, l’edificio del Centro visite posto sull’argine del fiume e punto di partenza per le escursioni sull’isola. Il Centro, attrezzato per svolgere attività didattiche con le scuole, è un modulo prefabbricato che è stato dotato, su tutti gli accessi, di rampe per consentire un’agevole fruizione da parte di visitatori con difficoltà motorie. In un secondo momento (1997) si è intervenuto per rendere accessibile ad un’utenza più vasta anche l’area dell’isola attraverso l’introduzione di una barca accessibile alle persone che si muovono su sedia a ruote. La barca Oasis è realizzata in modo da permettere, rimuovendo il sedile del posto di guida, anche a chi si muove su sedia a ruote, di condurre il mezzo. Essa è inoltre dotata di panche a scomparsa e di una rampa posizionata nella parte anteriore che consente l’approdo anche in spiagge o rive prive di pontili. Su prenotazione è possibile organizzare con la barca escursioni fluviali di un’ora o un’ora e mezza e, per piccoli gruppi e in condizioni meteorologiche favorevoli, è possibile effettuare la circumnavigazione dell'isola. Sull’Isola Bianca è stato realizzato un sentiero natura della lunghezza di 500 m con sviluppo anulare all’interno di un ambiente caratterizzato dalla presenza di sambuchi, salici, querce, rovi e luppoli. Il fondo del sentiero è attrezzato con passerelle in legno e reti metalliche che permettono il passaggio sicuro delle sedie a ruote e allo stesso tempo proteggono il primo strato di suolo, che qui presenta un particolare e florido habitat per numerose specie di micromammiferi. La messa in opera delle reti è stata effettuata in modo che, col tempo, l'inerbimento spontaneo possa nasconderle completamente. Lungo il percorso sono presenti cartelli didattici posti ad altezza bambino che illustrano le essenze forestali presenti ed è stato realizzato un capanno su palafitta per il birdwatching. Per la fruizione di alcune aree dell’Oasi dove il fondo non è particolarmente compatto, viene utilizzato un nastro in tavolato di legno che viene posizionato all’occorrenza; nel caso di sentieri più impervi sono invece disponibili due sedie a ruote elettriche con cingoli in gomma che permettono di superare anche pendenze del 30%. È stata inoltre realizzata una guida per non vedenti in Braille, contenente tavole dell’Oasi in rilievo. Nell’area del Giardino delle Capinere è stato allestito un percorso natura-didattico attrezzato anche per persone non vedenti. Il sentiero ha un piano di calpestio in stabilizzato compattato, largo 120 cm con battuta laterale in legno e dotato di corrimano laterale su cui ogni cambiamento del tracciato è segnalato da tre incisioni. Il sentiero è munito di cartelli informativi posti ad altezza bambino mentre non sono presenti tavole in Braille, è però possibile usufruire di una guida per l’accompagnamento all’interno del giardino. Annesso al giardino, nei pressi del punto d’attracco della barca Oasis, è presente un ampio parcheggio che consente una comoda sosta con automezzi e camper praticamente quasi sulle rive del fiume. Le persone con difficoltà motorie possono utilizzare, per la fruizione del giardino, uno scooter elettrico mentre entrambe le aree - giardino e isola - sono dotate di servizi igienici accessibili alle persone con ridotte capacità motorie. A seguito dei primi interventi per migliorare la fruibilità del territorio l’area ha registrato un incremento dei flussi, legato anche al fatto che l’oasi rappresentava uno dei primi territori fruibili da una molteplicità di utenti. Attualmente il successo iniziale è diminuito ma continuano le iniziative di collaborazione con diverse associazioni di disabili e con le scuole del territorio. accessibilità e fruizione disabili Gli interventi sono stati realizzati ricercando soluzioni tecnologiche in armonia con il contesto ambientale e cercando di integrare i diversi ambienti e le diverse risorse dell’area (strutture e servizi) in un’ottica di sistema che consideri le esigenze specifiche dell’utenza in tutte le azioni che si decide di intraprendere. 1995 attuato Oasi Isola Bianca e Giardino delle Capinere Emilia Romagna 150
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
associazione LIPU contribuiti delle amministrazioni pubbliche locali Associazione LIPU Associazioni di disabili supporto alla progetazione e alla realizzazione associazioni onlus si disabili indirette turistiche
www.lipu.it/Oasi/oasi_22_isolabianca.htm www.comune.fe.it/lipul
Referente progetto
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
PROGETTO DI VISIBILITA’ PER IL PARCO Il progetto e’ finalizzato al miglioramento della segnaletica di accesso e all’interno del parco. È stato affidato alla Provincia uno studio per la valutazione degli impatti ambientali della viabilità provinciale. Sono stati stanziati finanziamenti per la promozione della mobilità sostenibile all’interno del parco: incentivi auto elettriche, fornitura di bus ai comuni e, in generale, mezzi a ridotto impatto ambientale. Il progetto prevede anche il recupero per fini turistici di una vecchia ferrovia minore, un tempo utilizzata per il trasporto della legna. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica il progetto prevede tipologie diverse di interventi, che possono contribuire a migliorare in maniera sinergica e integrata il sistema della mobilità all'interno dell'area protetta
studio di valutazione degli impatti in corso (al 2003) Parco Nazionale del Gargano Puglia
Sta per essere completato il quadro definitivo della Mobilità Sostenibile che ha visto l’Ente Parco assegnare finanziamenti (circa 2 miliardi di vecchie lire) per contributi ad enti pubblici, associazioni e imprese locali per l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale. Biciclette, cavalli, pulmini elettrici, auto a metano, i mezzi acquistati dai beneficiari dei contributi (70% ai privati, 80% agli enti pubblici). Alla Curia di Manfredonia è stato elargito un finanziamento per l’acquisto di un pulmino a metano per effettuare i brevi spostamenti. Stessa cosa è toccata alla Comunità dell’Abbazia di Pulsano a Monte Sant’Angelo.
Ente di gestione Provincia di Foggia WWF
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti si III settore visitatori Destinatari residenti Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità Dossier Attenzione Fonte informativa www.parcogargano.it Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
IN TRENO NEI PARCHI DEL SUD Risulta che vi siano sei percorsi pedonali escursionistici che si collegano tanto alle ferrovie del Gargano quanto alla viabilità principale del territorio. Complementare al progetto di recupero delle linee ferroviarie dismesse, risulta essere il recupero e il riuso delle stazioni esistenti, al fine di creare un sistema di ricettività turistica diffusa sul territorio. Le connessioni intermodali avvengono, per quanto riguarda la linea Foggia-Manfredonia, presso la stazione di Foggia (ferro-ferro e ferro-gomma), e presso la stazione di Manfredonia, dove il treno scambia con gli autobus diretti alla costa e alle zone interne Il progetto prevede la valorizzazione della rete ferroviaria minore e dismessa presente all’interno dell’area protetta, ed integrazione di essa con le altre modalità di trasporto. Inoltre è previsto il recupero delle tratte dismesse è l’integrazione nel nuovo sistema di trasporto su rotaie delle vecchie linee “Decauville”. sistema ferroviario Il progetto prevede lo sviluppo e l'integrazione di diverse modalità di trasporto
studio di fattibilita' Parco Nazionale del Gargano Puglia S. Severo Apricena Sannicardo Garganico Cagnano Varano Carpino Iscitella Rodi Garganico Vico del Gargano finanziamento dello studio di fattibilità Lo studio di fattibilità riguarda diverse tratte, tra cui la Foggia-Manfredonia (36.3 km – Ferrovie dello Stato), completamente esterna al perimetro del parco, che consente l’accesso da Sud, e la linea S. Severo- Peschici- Calenella (79 km - Ente Ferrovie Gargano), che accede al parco da Nord; entrambe le linee sono elettrificate.
Ente di gestione Provincia di Foggia WWF Ente Ferrovie del Gargano
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti si III settore visitatori Destinatari residenti Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità dossier Attenzione Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
LA FERROVIA DECAUVILLE IN FORESTA UMBRA Il progetto prevede il recupero delle tratte dismesse e l’integrazione nel nuovo sistema di trasporto su rotaie delle vecchia linea Decauville a scartamento ridotto utilizzata un tempo, per il trasporto della legna (Ente Ferrovie Gargano), che dalla segheria Mandrione porta a Coppa Umbra. Il tracciato ferroviario è quasi interamente occupato dalla strada provinciale UmbraMare.La rete ha una estensione di 35 Km, di cui 10 rappresentati dalle ferrovie del Mandrione in Foresta Umbra. L’intervento potrebbe essere complementare al recupero e riuso di manufatti situati lungo la linea (Caserma Caritate e Sansone, Rifugio Umbra, ex Segheria Mandriane, ex stabilimento Cirio). Infatti, ulteriori azioni atte ad accrescere la valenza turistica delle aree interne al parco possono riguardare anche l’acquisizione e il ripristino delle “casermette della Forestale” per destinarli ad ostelli della gioventù, punti tappa e ristoro per escursionisti a piedi e a cavallo, o a sedi di vacanze ecologiche. sistema ferroviario Tale soluzione, potendosi allacciare alla linea Rodi – Vieste (Mandriane), consentirebbe di completare il collegamento su ferro fon la Foresta Umbra, principale risorsa naturalistica del Parco del Gargano, e consueto punto di arrivo di consistenti flussi automobilistici estivi.
studio di fattibilita' Parco Nazionale Del Gargano Puglia Vieste Vico Del Gargano Monte S. Angelo finanziamento dello studio di fattibilità
Ente di Gestione Provincia di Foggia WWF Ente Ferrovie del Gargano
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti si III settore visitatori Destinatari residenti Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità dossier Attenzione Fonte informativa Referente progetto
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
IL TRENO DI PADRE PIO Il progetto prevede la realizzazione di un tracciato ferroviario a singolo binario di connessione tra la linea delle attuali Ferrovie del Gargano (stazione di S. Giacomo) con il centro abitato di S. Giovanni Rotondo. Esso consentirebbe il collegamento riducendo al minimo l’impatto ambientale nel Parco. sistema ferroviario
Proposta progettuale Parco Nazionale del Gargano Puglia S.GiacomoS. Giovanni Rotondo
Il progetto è da sottoporre a verifica idrogeologica per gli aspetti connessi alle soluzioni proposte
Ente di Gestione Ente Ferrovie del Gargano
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore visitatori Destinatari residenti Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti Reiterabilità dossier Attenzione Fonte informativa Referente progetto
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo
Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
RISTRUTTURAZIONE DI ALCUNI EDIFICI FERROVIARI DELLA LINEA S. SEVERO – PESCHICI CALENELLA PER LA REALIZZAZIONE DI CASE NEL PARCO Il recupero degli edifici ferroviari (ristrutturati secondo i principi della bioarchitettura) consentirà di creare punti-tappa lungo la linea al fine di trasformarli nel “biglietto da visita” del territorio circostante. Queste Case del Parco dovranno, inoltre, fornire un modello di riferimento per la realizzazione di un sistema di piccola ricettività basata sulla formula del bed&breakfast. Gli edifici oggetto di recupero sono le stazioni di Apricena Superiore, Carpino e Peschici Calenella, oltre al dormitorio di Peschici Catenella; questi quattro interventi saranno sviluppati secondo quattro tematismi differenti riferiti agli aspetti peculiari del Parco. Il treno diverrà, quindi il mezzo privilegiato per fare un viaggio nel Gargano a tappe. Gli ambienti interni dei fabbricati saranno allestiti con materiale informativo e divulgativo sul Parco del Gargano.Verrà, inoltre realizzata una guida cartacea con la descrizione degli itinerari proposti “intorno al treno”, e delle peculiarità storico-artistico-naturali-gastronomiche dei luoghi. In tal proposito si intende contare sulla forza divulgativa del WWF. Verrà predisposto un sito internet per illustrare percorsi tematici e possibilità turistiche che la zona offre. È prevista la partecipazione a fiere e manifestazioni culturali, dove Regione, Provincia, APT ed Ente Parco potranno presentare i prodotti turistici del parco. Una attività di Educational sarà rivolta a tour operator specializzati nell’ecoturismo e nel turismo escursionistico. Nell’ambito di un processo di generale riammodernamento, della ferrovia al fine di apportare un miglioramento dell’accessibilità all’intera area del promontorio garganico (in particolar modo tra Vieste e San Severo), si sono sviluppate delle proposte di rilievo, che hanno riscosso notevole successo. Tra queste si può segnalare “il treno di Pasquetta”, abbinato a percorsi di carattere culturale o naturalistico. L’offerta commerciale riguarda il periodo estivo, dal 1 luglio al 31 agosto, e prevede l’acquisto di biglietti a prezzi competitivi, al fine di disincentivare l’uso dell’auto privata. Sono stati proposti anche itinerari tematici dai titoli accattivanti, come ad esempio: - “Il treno dei Golosi”- “Il treno delle grotte”- “Il trenotrekking”- “Bicitreno”- “Il trenonatura”. sistema ferroviario La realizzazione di questo progetto consentirà di avviare concretamente un piano organico di promozione turistica della ferrovia, potendo contare sulle strutture che saranno recuperate.Si stima che a seguito della ristrutturazione degli immobili saranno disponibili 30 posti letto complessivi, che verranno gestiti dalle ferrovie del Gargano, con il coinvolgimento dei propri dipendenti.
progettazione Parco Nazionale del Gargano Puglia Apricena Superiore Carpino Peschici Calenella I rapporti tra i tre soggetti verranno regolati da una apposita convenzione della durata minima di tre anni rinnovabile
Ente di gestione Ente Ferrovie Gargano WWF
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti si III settore visitatori Destinatari Ricadute economiche indirette occupazionali
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Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
turistiche il progetto può essere replicato prevedendo criteri di bioarchitettura nel recupero delle stazioni impresenziate dossier Attenzione
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento
Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
“PRONTO BUS – SENTO” SERVIZIO SPERIMENTALE DI ECOTRASPORTO A DOMANDA PROGRAMMATA Il progetto si propone di migliorare la qualità di vita delle persone potenziando l’offerta di trasporto pubblico nei piccoli centri a carattere rurale (caratterizzati da insediamenti diffusi) all’interno delle Comunità Montane del Bussento. L’offerta è, in particolar modo, rivolta agli individui che, per diversi motivi, si trovano in una condizione di handicap sociale, e che non possono, al pari di altri, accedere ai servizi offerti dai centri limitrofi. A tal proposito, l’iniziativa si esplicita con l’acquisto (finanziato dalla Regione, nell’ambito della Misura 4.11 del POR Campania 2000/2006) di due minibus ecologici, attrezzati per il trasporto disabili e il controllo satellitare. Questi veicoli potranno rispondere ad un servizio di domanda programmata per gli spostamenti sistematici, pur senza porsi in competizione – e anzi, costituendone integrazione – con il trasporto di linea. L’utente, tramite uno degli strumenti predisposti, inoltra la richiesta di mobilità alla centrale di controllo, che smista le domanda in funzione delle priorità e delle esigenze. Nel Piano di Intervento è inoltre contemplata l’opportunità di avviare una campagna di sensibilizzazione, in grado di monitorare la risposta dell’utenza prima e dopo l’iniziativa pubblicitaria. Obiettivi e caratteristiche del progetto: - rispondere alle esigenze di mobilita’ della comunita’ montana per gli spostamenti sistematici non in competizione con il servizio di linea ordinario, ma integrandosi con esso (nodi di scambio) - favorire integrazione e aggregazione riducendo l’impatto della mobilita’ veicolare privata - innalzare la qualita’ della vita della popolazione locale - aumentare la fruibilita’ dei servizi e delle strutture private - ottimizzare la rete infrastrutturale - riduzione del consumo dell’energia non rinnovabile - aumentare le economie pubbliche e private - pubblicita’ diffusa sul territorio con condizioni di espletamento del servizio - sportelli informativi utenza luoghi di sosta strategici per periodi di inattivita ’dei veicoli - possibilita’ di prenotazione telematica del mezzo con notifica delle esigenze dell’utente, del percorso desiderato, dell’orario - garanzia del rispetto delle temporalita’ del viaggio secondo esigenza dell’utente, e notifica, da parte della centrale, dell’accettazione/rifiuto della chiamata. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi Offrire ai cittadini una opportunità di migliorare il loro grado di mobilità territoriale, può fungere da elemento trainante per una maggiore aggregazione sociale fra le varie comunità presenti all’interno dell’area, costituendo, nel contempo, un valido deterrente contro lo spopolamento e l’abbandono del territorio. La gente avrebbe anche la possibilità di conoscere meglio i luoghi di residenza mediante una operazione a basso impatto ambientale.
attuato Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Campania Piano del Parco Accordo di Programma tra Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano,Centro Ricerche Fiat, Universita’ degli Studi di Salerno, Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo provincia di Salerno
ente di gestione Comunita’ Montana Bussento Comuni ditte private esercenti dei trasporti non di linea
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento
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Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
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no visitatori disabili indirette turistiche imprenditoriali
dossier Attenzione
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
SISTEMA DI SUPERVISIONE DEL TRASPORTO A MINIMO IMPATTO AMBIENTALE Il progetto sviluppa una piattaforma eco-telematica per la mobilità sostenibile attraverso l’utilizzo di veicoli a minimo impatto ambientale ed equipaggiati con un sistema telematico collegato ad una centrale operativa in grado di monitorare la gestione e l’assistenza dei veicoli. Verrà realizzato un apposito sito web per la divulgazione dei risultati. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
Progetto approvato Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Campania Accordo di programma Il Parco promuove l’iniziativa “Borsa Verde” al fine di diffondere lo sviluppo dell’ecoturismo mediterraneo, in cui si intrecciano percorsi di gusto, cultura del cibo, tutela della natura, nel rispetto dell’identità dei territori e delle tradizioni locali. Il Parco ha emanato “linee giuda e standard per la segnaletica della rete dei sentieri del Parco” a cura dell’ Osservatorio Della Biodiversita’con la collaborazione di Club Alpino Italiano e Federazione Italiana Escursionismo; il documento reca indicazioni e prescrizioni sulla manutenzione e l’installazione della segnaletica dei sentieri del Parco
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Centro Ricerche Fiat Universita’ degli Studi di Salerno Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo Provincia di Salerno
no visitatori residenti dirette
Le azioni potranno essere adattate e trasferite ad altri parchi che sono già in contatto col Cilento, sia attraverso Federparchi che il Centro Ricerche Fiat dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
LA METROPOLITANA DEL MARE Con l’avvio della linea ferroviaria Napoli – Postano – Amalfi – Salerno (1/07/02), è partito il secondo anno di sperimentazione del servizio di collegamento marittimo denominato “metro del mare”. Questo servizio ha come fine quello di offrire una alternativa ai mezzi terrestri, contribuendo a diminuire l’inquinamento atmosferico e il traffico stradale in zone ad elevata densità. Si persegue inoltre lo scopo di incentivare il turismo nelle aree della Costiera Amalfitana, del Cilento e dei Campi Flegrei.Le linee oggetto dell’iniziativa sono 4, tra Napoli, i Comuni Vesuviani, Sorrento, i Campi Flegrei, Capri Salerno, la Costiera Amalfitana e il Cilento. sistema ferroviario
2001 attuato Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Campania Napoli, i Comuni Vesuviani, Sorrento, i Campi Flegrei, Capri Salerno, la Costiera Amalfitana e il Cilento. Accordo di programma Parco-Provincia Di Salerno Risulta che vi siano 24 stazioni ferroviarie impresenziate in prossimità del perimetro del parco, ed 8 interne ad esso.La linea ferroviaria che consente l’accesso al parco è la Tirrenica Napoli-Reggio Calabria, con 12 stazioni all’interno dell’area protettaLa linea Pola-Salerno (2 binari) è interamente interna all’area, .mentre la linea Battipaglia –Lagonegro (1 binario), corre parallelamente ad esso.
Ente di Gestione Assessorato ai Trasporti della Regione Campania Provincia di Salerno
no visitatori residenti indirette turistiche visto il successo, il progetto, sperimentale, è sttao replicato dosiier Attenzione
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Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
RIUSO DELLA LINEA SCIGNANO LAGONEGRO Il piano del Parco affronta in maniera piuttosto organica il tema della mobilità. Tra le buone pratiche vi è il riuso delle stazioni ferroviarie, e l’adeguamento, in particolar modo, del fabbricato viaggiatori di Ponte san Cono. Si auspica, complementarrmente al ripristino della ferrovia, di costruire una opportuna rete di trasporto pubblico su gomma convergente dai vari comuni verso la stazione ferroviaria “Vallo di Diano”, al fine di risolvere le esigenze del trasporto viaggiatori nazionale e locale. Il progetto si propone il riuso della linea Scignano – Lagonegro. I rappresentanti del Rotary International, Distretto 2100 Club Sala Consilina hanno lanciato l’iniziativa del trekking lungo la Scignano Lagonegro, tra le stazioni di Polla e Petrosa, per attirare l’attenzione sulla “scandalosa” chiusura della linea per la quale si prospettano complicate opzioni di adeguamento, a causa dello stimato impatto ambientale. L’ipotesi è quella di riconvertire a fini turistici la linea, nel segno dell’”elogio alla lentezza”, tale da restituire al viaggiatore, mediante il transito di vagoni panoramici, il gusto e l’ammirazione per il paesaggio locale, fatto di natura e cultura. Si prospetta, inoltre, la possibilità di r-immettere sui binari le vecchie “draisines”, carrelli ferroviari a pedali per 4 viaggiatori. Questa buona pratica, in Francia ed in Germania ha permesso la rivitalizzazione di numerose tratte ferroviarie altrimenti destinate al più completo disfacimento. sistema ferroviario
Proposta progettuale Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Campania Scignano Lagonegro Piano del Parco Tra le buone pratiche Il piano del Parco si propone anche l’accoglienza dei turisti utenti dei treni a lunga percorrenza (Palinuro Express)
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Ente di gestione Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore visitatori Destinatari residenti Ricadute economiche indirette occupazionali turistiche Attività Addetti L’idea replica una iniziativa già da alcuni anni avviata dalla Sezione di Salerno del CAI, sul Reiterabilità più lungo itinerario da Polla a Petina (15km) dossier Attenzione Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
IL TRENO VERDE NEI PARCHI DELLA CAMPANIA Tra le buone pratiche comprese nel progetto vi è il riuso delle stazioni ferroviarie impresenziate, pensate come “porte del parco”, e come fermate della metropolitana della “città del Parco”, dalle quali si dipartono i percorsi fisici e culturali di fruizione del territorio. È previsto che le stazioni recuperate fungano da luoghi di informazione ed orientamento del turista. Il progetto prevede il noleggio domenicale da parte di Trenitalia Divisione Trasporto Regionale, di una moderna elettromotrice che, partendo da Napoli, attraverserà i territori dei parchi regionali e nazionali campani. Gli utenti potranno usufruire di un servizio integrato di guida. sistema ferroviario Il progetto rappresenta una occasione di promozione a livello regionale e nazionale, permettendo la crescita e lo sviluppo del territorio, attivando economie locali basate sul turismo sostenibile.
progettazione Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano Campania
Ente di gestione Trenitalia attivabili le partnership con Ept, Associazione Albergatori Guide Del Parco, Provincia di Salerno promozione gestione no visitatori residenti dirette indirette turistiche a partire dall’applicazione all’interno delle stazioni e sul territorio del PNCVD e del Vesuvio, il progetto è replicabile negli altri parchi regionali della Campania dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
RIQUALIFICAZIONE DELLA SENTIERISTICA Il progetto prevede la riqualificazione della sentieristica, e uno studio sulla capacità di carico complessiva del sistema di mobilità in area Parco. E’ in atto anche la realizzazione di un sistema informativo coordinato di indicazione e fruizione dei sentieri e delle aree attrezzate sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
In corso di attuazione Parco Nazionale del Vesuvio Campania
Il Parco ha realizzato nel corso del triennio 2001-2003 "La Sentieristica del Parco nazionale del Vesuvio" costituita da 9 sentieri per una lunghezza complessiva di 54 Km di camminamento. Gli interventi hanno riguardato la mitigazione del rischio sui tracciati e l'allestimento degli stessi attraverso una segnaletica specifica per ciascun sentiero e una cartellonistica riportante le descrizioni delle principali emergenze naturalistiche, geologiche e storiche che si incontrano durante la passeggiata. Sono state realizzate diverse tipologie di sentieri: sei sentieri natura circolari , un sentiero educativo), un sentiero panoramico e un sentiero agricolo. Per la mitigazione del rischio sono stati realizzati interventi di stabilizzazione e interventi di consolidamento. Il Parco ha investito per la realizzazione della sentieristica notevoli risorse economiche che hanno comportato un forte impegno dei tecnici dell'Ente e dei 50 uomini e donne della Cooperativa Vesuvio Natura e Lavoro che hanno realizzato le opere.
Ente di gestione
no visitatori residenti indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
MEZZI A TRAZIONE ELETTRICA Si registrano lodevoli iniziative da parte di alcuni Comuni per la messa in funzione di mezzi a trazione elettrica per la riduzione dell’inquinamento. Il Parco, con l’intento di sensibilizzare le popolazioni locali, ha ottenuto dal Ministero dell’ambiente la donazione di due miniautobus elettrici per il trasporto urbano. I mezzi stazioneranno a turno nei Comuni del Parco, prevalentemente presso le scuole. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
attuato Parco Nazionale del Vesuvio Campania
Ente di gestione
no visitatori residenti indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
RIPRISTINO TRACCIATI IN FERRO È prevista la riqualificazione e l’ammodernamento di alcune stazioni ferroviarie della linea Napoli-Salerno, da attrezzare con scambi intermodali per lo smistamento di flussi turistici verso il Parco. Il Piano del Parco prevede la riutilizzazione funzionale del tracciato ferroviario della linea Torre Annunziata (NA) – Cancello (CE), oggi quasi in disuso. Esistono 2 progetti consistenti nella realizzazione di tracciati su ferro (funicolari): - il ripristino del trenino a cremagliera che conduceva al Vesuvio; - la linea per l’attraversamento orizzontale del tratto Riserva Tirone – Alto Vesuvio. Tra gli interventi è prevista anche la rifunzionalizzazione del vecchio tracciato ferroviario della funicolare “Ex Cook” compresa la vecchia stazione inferiore. sistema ferroviario Esiste una linea ad un binario interna al Parco (Pompei – Marigliano), ed una linea tangente, anch’essa ad un binario (Napoli – Sarno). Vi sono 8 stazioni impresenziate prossime al perimetro del Parco. Potrebbero essere recuperare e messe in circuito con il progetto.
progettazione Parco Nazionale del Vesuvio Campania Comune di Napoli Comune di Caserta Piano del parco
Ente di gestione
no visitatori residenti indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
STAZIONE VERDE Il progetto prevede di intervenire sulla stazione impresenziata di Carrito. Nel 1999 è stato avviato un progetto sperimentale per la realizzazione di una “stazione verde” in località Carrito. Il progetto prevedeva l’utilizzo di una eco-carta con la quale, provenendo da Roma, si potevano visitare con l’apposito pulmino le principali località del parco. sistema ferroviario Nella stazione, così come previsto per altre stazioni impresenziate, potrebbero essere avviate attività di servizio al turismo gestite da cooperative, che possano fornire guide, biciclette, canoe, binocoli, per visitare queste aree.
Progetto sperimenatle concluso Parco Nazionale D’abruzzo Lazio e Molise Abruzzo Carrito
Per accedere al Parco tramite il sistema ferroviario è possibile servirsi della linea minore che passa da Alfedena, dotata di una stazione impresenziarta, così come la località Carrito. Risulta che vi siano in totale 35 stazioni impresenziate prossime al perimetro del parco. La proposta presentata alle Ferrovie dello Stato, alla Regione Abruzzo, agli Enti parco, è quella di insediare nelle stazioni dei servizi al turismo gestiti da cooperative, che possano fornire guide, biciclette, canoe, binocoli, per visitare queste aree. Dalle stazioni partono alcuni sentieri per località di grande interesse, di collegamento con le reti di sentieri all'interno dei parchi naturali. La linea, in collegamento con la linea Roma - Pescara presso la stazione di Sulmona, e in collegamento diretto con Napoli e Terni, ha uno sviluppo di oltre 100 km. L'allestimento dei servizi indicati, presso 8 stazioni della linea nel solo tratto abruzzese, costituisce la prima fase pilota, di durata triennale, sulla quale si intende valutare i risultati della proposta. In seconda fase si propone di ampliare la rete di servizi su alcune stazioni della linea Roma Pescara e di prolungare i servizi sia verso Napoli (attraverso il tratto molisano, in cui è stato proposto un parco regionale dei tratturi, le vecchie strade della transumanza), che verso Perugia, anch'essa sulla stessa linea ferroviaria.
Ente di gestione
no visitatori indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
AUTOSTRADA NEL PARCO Il progetto prevede la riqualificazione e la valorizzazione ambientale e paesaggistica dell’autostrada nel parco. Il Parco ha avviato numerose azioni per incrementare l’informazione e la promozione. Ritiene, inoltre opportuna una analisi complessiva dello stato di fatto, anche limitata ad indicatori significativi. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
Progettazione Parco Nazionale del Pollino Calabria Basilicata
I soggetti gestori della rete stradale sono regioni, Comuni, Province e Comunità Montane. Il Parco ha partecipato ad alcuni tavoli tecnici relativi a singoli interventi (ad es. adeguamento e ristrutturazione dell’autostrada) e si propone di ampliare la partecipazione su questa tematica.Esistono forme occasionali di collaborazione su temi specifici o generali con i soggetti gestori delle vie d’accesso al Parco
Ente di gestione Comunità Montane Comuni Province
no visitatori residenti indirette turistiche il progetto può essere replicato su quelle vie di comunicazione impattanti sugli ambienti sensibili delle aree protette dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
IN TRENO NEI PARCHI DEL SUD Si tratta di una proposta di riqualificazione e recupero della ferrovia calabro-lucana nel tratto compreso tra Castrovillari a Lagonegro (attualmente dimessa). Attualmente le stazioni esterne più vicine al Parco sono Sapri, Spezzano Albanese, Sibari, tutte collegate con diversi servizi autobus. sistema ferroviario
Progettazione Parco Nazionale del Pollino Calabria Basilicata Castrovillari Lagonegro
Ente di gestione
no visitatori indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
RINATURALIZZAZIONEDELLE STRADE DI ALTA MONTAGNA Il Parco intende rinaturalizzare alcune strade di alta montagna, tra cui la Sibilla il Fargno e il Passo Cattivo sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
proposta progettuale Parco Nazionale Dei Monti Sibillini Marche Amandola Comunità Montana
Il piano del Parco è stato approvato il 18 novembre 2002. Il progetto di rinaturalizzazione della viabilità in eccesso, è uno degli obiettivi principali che il Piano si è proposto.
ente di gestione
no visitatori residenti indirette turistiche il progetto può essere replicato negli ambienti montani dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PIANO DI INTERPRETAZIONE AMBIENTALE e CARTA EUROPEA DEL TURISMO SOSTENIBILE Il piano di interpretazione ambientale è stato predisposto dal Parco con la finalità di ottimizzare la segnaletica per una informazione coerente e chiara che non risulti sovrapposta alla segnaletica generale. Il Parco ha aderito alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, e in applicazione di questo ha elaborato una propria Strategia Quinquennale Di Sviluppo Turistico. Questa è basata su una diagnosi molto puntuale del quadro di accessibilità e mobilità all’interno del Parco, e reca una valutazione complessiva dell’accessibilità basata su variabili come numero di collegamenti, tempi di percorrenze e costi. Il Parco ha effettuato una campagna di sensibilizzazione sia nei punti di informazione estivi che nelle aree a forte pressione turistica. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica Attualmente il trasporto pubblico per turisti risulta essere carente. Infatti, dal rapporto diagnostico del quadro di accessibilità e mobilità all’interno del Parco si evince che il sistema di trasporto pubblico del Parco è pensato per soddisfare le esigenze dei pendolari.
Progettazione Parco Nazionale dei Monti Sibillini Marche Umbria Strategia Quinquennale di Sviluppo Turistico
Ente di gestione
no visitatori
turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
IL TRENINO DEI SIBILLINI La sezione del Fermano di “Italia Nostra”, con diverse iniziative sulla ex ferrovia Porto S. Giorgio-Fermo-Amandola (tra cui “Serate in Stazione”), ha portato all’attenzione dei cittadini e degli Amministratori il degrado e l’abbandono del suo patrimonio architettonico. Risulta pertanto urgente un progetto unitario di acquisizione e recupero delle caratteristiche stazioni da adibire a luogo di accoglienza e promozione turistica. Il progetto proposto da Italia Nostra – Sezione Di Fermo - prevede di recuperare la vecchia ferrovia “Besenzanica” che collega Porto San Giorgio-Fermo-Amandola, per un collegamento su rotaia dall’Adriatico ai monti Sibillini. Questo progetto, oltre a costituire un corridoio ecologico di notevole suggestione, consentirebbe di visitare ed apprezzare meglio parchi naturali ed aree protette, specialmente per famiglie, studenti, anziani, e disabili, utilizzando il più ecologico dei mezzi di trasporto collettivo: il treno. sistema ferroviario Il trenino dei Sibillini si inserisce nel più ampio progetto “Appennino Parco d’Europa”, e rappresenterebbe un percorso fondamentale nella rete appenninica per il collegamento dei Parchi, costituendo, nel contempo, un’accesso strategico da un’ampia zona litoranea delle Marche.Il progetto è stato inserito nel piano triennale nazionale. Attualmente l’accesso ferroviario al Parco risulta difficoltoso: le stazioni principali si trovano a (circa) 40 km di distanza dai confini.
Proposta progettuale Parco Nazionale dei Monti Sibillini Marche Comune di Fermo Comune di Amandola
ente di gestione Italia Nostra (comitato per il “trenino dei Sibillini”)
si visitatori indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
RINATURALIZZAZIONE-MANUTANZIONEDELLA VIABILITA’ E’ previsto un progetto di rinaturalizzazione della strada ex statale della Majelletta, attualmente asfaltata fino a quota 2000 metri. Il Parco intrattiene ottimi rapporti con le Provincie di Chieti, Pescara e L’Aquila, per la manutenzione stradale; (I nulla osta si rilasciano dopo aver concordato i criteri) sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
proposta progettuale Parco Nazionale Della Majella Abruzzo Provincia di Chieti Provincia di Pescara Provincia di L’Aquila nulla osta, rilasciati dopo aver concordato i criteri Il piano del Parco affronta il tema delle mobilità soprattutto dal punto di vista del miglioramento della fruizione. In particolar modo, sono stati attrezzati alcuni sentieri per agevolare il libero accesso anche ai disabili: è il caso del Sentiero Lama Bianca, nell’omonima Riserva Naturale interna al Parco.Il percorso prevede l’uso degli spiazzi delle antiche carbonaie, inoltre, presso la Fonte Lama Bianca c'è un'area pic-nic e servizi riservati esclusivamente ai disabili. Particolare attenzione è stata posta anche all’attrezzamento dei percorsi e all’uso di materiali compatibili per la manutenzione:staccionate in paleria di castagno; fondo del sentiero in graniglia di cava (calcare bianco) mista a graniglia a base leggermente bituminosa; segnaletica per non vedenti costituita da pannelli in braille su lamina di alluminio.
Provincia di Chieti Provincia di Pescara Provincia di L’Aquila Ente di gestione
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti no III settore Destinatari Ricadute economiche dirette occupazionali Attività Addetti Reiterabilità dossier Attenzione Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
SERVIZI NAVETTA E MEZZI ECOLOGICI Il progetto prevede il potenziamento dei servizi navetta per consentire l’accesso, attualmente possibile solo in auto, alle aree del parco situate in quota. La visita all’Orto Botanico di Santa Eufemia (6-7 ha) è organizzato tramite mezzi ecologici, come trenini, navette elettriche. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
Progettazione Parco Nazionale della Majella Abruzzo
ente di gestione
No visitatori residenti Indirette Turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi
Cras srl
PROGETTO“AL PARCO IN TRENO” Il progetto prevede il recupero e la valorizzazione di immobili e di materiale rotabile dimessi dalle Ferrovie Dello Stato per la costruzione di una rete di strutture a servizio del turismo ecocompatibile. Nella prima fase verranno acquisiti gli immobili situati lungo la linea Sulmona – Carpinone; i fabbricati, facenti parete delle ex stazioni ferroviarie, saranno trasformati in punti di ricevimento e di informazione, mentre i caselli ferroviari saranno riutilizzati come strutture di presidio, monitoraggio e ricezione. Gli immobili della stazione di Palena accoglieranno (oltre ad un centro di orientamento ala visita), una rimessa destinata al ricovero di veicoli alimentati ad energia solare o elettrica, da impiegarsi per il collegamento tra le stazioni e i paesi del Parco. La stazione sarà il punto di contatto tra la strada ferrata e i sentieri pedonali ed equestri, secondo la logica del “rail to rail”; il viaggio in treno potrà proseguire all’interno della natura con modalità alternative (bici, sci, cavallo, a piedi…) I fabbricati, facenti parete delle ex stazioni ferroviarie, (in particolare la stazione di Cansano) saranno trasformati in punti di ricevimento e di informazione. I caselli ferroviari saranno rIutilizzati come strutture di presidio, monitoraggio e ricezione. Il progetto si snoda lungo la linea ferroviaria Sulmona – Carpinone, già attiva. sistema ferroviario
Progettazione Parco Nazionale della Majella Abruzzo Sulmona Carpinone Accordo Parco RFIMinistero dell’Ambiente L'Ente ha messo a punto un progetto dal titolo "Al Parco in treno" che prevede il recupero e la valorizzazione di immobili dismessi delle Ferrovie dello Stato per la costruzione di una rete di servizio al turismo eco-compatibile. La prima fase ha visto qualche anno fa l'acquisizione per oltre 500mila euro degli ex immobili ferroviari lungo la linea Sulmona-Carpinone. I fabbricati facenti parte dell'ex stazioni ferroviarie saranno trasformati in punti di ricevimento e di informazione mentre i caselli ferroviari, dislocati lungo la tratta, saranno utilizzati come strutture di presidio, di monitoraggio e ricezione. Gli oltre tre ettari di terreno adiacente ai manufatti saranno sistemati a verde attrezzato e ospiteranno piccole strutture di servizio.In particolare la stazione di Cansano verrà trasformata in un centro di orientamento alla visita del Parco, mentre i locali dell'ex-caffetteria saranno destinati alla degustazione dei prodotti tipici. Si procederà anche al recupero di antiche attrezzature utilizzate in passato al servizio dei treni, ad esempio verrà ripristinata la funzionalità del serbatoio rifornitore d'acqua per consentire, in particolari occasioni, l'impiego di locomotori a vapore. Verrà, inoltre, riqualificata l'exrimessa locomotive e destinata a stazione di posta temporanea al servizio del turismo equestre. Gli immobili della stazione di Palena accoglieranno un centro di orientamento alla visita e una rimessa destinata al ricovero di piccoli veicoli alimentati ad energia solare o elettrica impiegati per il collegamento tra le stazioni e i paesi del Parco. Sono previste, in modo diffuso, piccole infrastrutture al servizio del cicloturismo e del turismo equestre. Tutti i fabbricati, di maggiori dimensioni, saranno attrezzati con foresterie a disposizione del personale dell'Ente per le funzioni di controllo e di gestione ma anche, previo autorizzazione, utilizzabili dai visitatori. La tratta ferroviaria, i fabbricati e le aree costituiranno nel loro insieme l'ossatura principale di una rete organizzativa, per la maggior parte già esistente, di itinerari diversi per la fruizione del Parco secondo i gusti, le necessità e le esigenze dei visitatori: sentieri pedonabili, piste ciclabili, ippovie, strade del ghiaccio, ma anche percorsi che permettono di raggiungere numerosi e stupendi luoghi di interesse storico, artistico e religioso e paesi dove antiche tradizioni continuano a vivere in atmosfere calde e cordiali che avviluppano il turista. Questa idea che contiene grosse potenzialità avrà comunque necessità di essere promossa, sostenuta e resa vitale anche attraverso l'azione di soggetti che sappiano garantire il massimo livello di occupazione contestualmente alla piena funzionalità ed adeguata redditività dei servizi gestiti ed offerti.
1.328.500 175
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa
Ente di gestione RFI Ministero dell’Ambiente
no visitatori residenti dirette indirette turistiche
www.ilmondodeitreni.it/carpinonesulmona.html dossier Attenzione
Referente progetto
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PULMINI ELETTRICI E CHIUSURA DEL TRAFFICO NEI CENTRI STORICI Sia i turisti che i residenti utilizzano prevalentemente il mezzo pubblico, grazie soprattutto al buon livello di offerta del servizio. Il Parco, infatti, ha acquistato alcuni pulmini elettrici, e provvede, periodicamente a chiudere i centri storici al traffico.I servizi di mobilità sono gestiti da cooperative e società convenzionate col Parco. Vengono promosse campagne di sensibilizzazione ed esperienze formative e informative rivolte sia ai turisti che ai residenti. Viene incentivato l’uso di mezzi elettrici e a metano per ridurre l’inquinamento. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
attuato Parco Nazionale delle Cinque Terre Liguria
ente di gestione cooperative e società convenzionate col parco
no visitatori residenti dirette
Il progetto, visto il successo dopo i primi anni di attuazione, è attualemente operativo dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PROGRAMMA LIFE “SMASH EVENTS” INDAGINE Si tratta di una indagine preliminare come test preparatorio ad una vera e propria campagna di indagine che sarebbe stata effettuata nella primavera /estate 2002, all’interno del programma LIFE denominato “SMASH EVENTS”. L’indagine, (finalizzata all’introduzione di procedure gestionali innovative inerenti la promozione del turismo sostenibile). svolta attraverso questionari, ha evidenziato una generale insoddisfazione degli utenti verso i mezzi pubblici (scomodità nel trasporto bagagli e orari vincolanti), e di conseguenza una preferenza palese per l’auto privata. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi Il progetto è finanziato nell’ambito del programma europeo LIFE denominato “Smash Events”. Questo progetto fa proprie le attività proposte dal PNDB all’interno del Piano Stralcio di Tutela Ambientale denominato “Valorizzazione Turistica Delle Aree Interne: Treni nei Parchi”. Obiettivi e contenuti di tale proposta sono parte integrante delle finalità del programma SMASH, e verranno quindi sviluppate in modo organico con le altre attività di progetto in seguito individuate. 2000 2000-2001 indagine conclusa Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Veneto affidamento di incarico a società competenti
fondi comunitari
ente di gestione Società:Okoinstitut Sudtirol/Alto Adige Traject (soc. capogruppo) Via Berlin FGM-Amor
no visitatori residenti indirette turistiche
il progetto ha trovato applicazione nella campagna vera e propria avviata nell’anno successivo. dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
PROGRAMMA LIFE:“SMASH EVENTS” PROGETTO Il progetto si configura come al realizzazione di un pacchetto di misure per promuovere la gestione ambientale per “grandi eventi” con particolare riferimento alla mobilità sostenibile. In particolare, lo scopo del progetto è dimostrare che gli strumenti di management della mobilità sono efficienti per lo sviluppo di un comportamento sostenibile all’interno dell’area protetta, specialmente nei periodi dell’anno nei quali è maggiore la pressione turistica a causa del gran numero di eventi promossi dal Parco. Fasi del progetto: 1. analisi della mobilità allo stato attuale 2. sviluppo di un set di misure per la mobilità sostenibile da integrare nelle attività del parco (ufficio mobilità del parco) 3. valutazione e diffusione del progetto (potenzialità di diffusione dei risultati ad altre realtà) Tra le iniziative troviamo alcuni eventi – test, messi in opera o implementati: partecipazione alle attività del “Treno delle Dolomiti” promosso dalla Provincia, con lancio dell’iniziativa: “Al Parco con l’autista” ovvero una promozione di comportamenti sostenibili durante i momenti di maggior flusso turistico in alcune aree del parco Biglietto combinato Fiera dell’artigianato + treno Bus Navetta di collegamento tra la stazione ferroviaria, il centro visitatori del Parco e la FieraTreni speciali a tariffe ridotte e bus navetta in collaborazione con l’iniziativa “treno delle Dolomiti” Bus navetta e noleggio bici in Val del Mis. Tra le iniziative promosse: - l’istituzione di un Centro informativo in grado di fornire informazioni sulla mobilità sostenibile (modalità di accesso, mezzi pubblici…). - Mostra Regionale Dell’artigianato Artistico E Tradizionale Di Feltre. - Campagna Marketing ovvero una campagna informativa al fine di promuovere le specifiche misure elencate nella presente BP, con lo slogan “in Fiera con l’Autista”, che ha interessato le principali città di provenienza dei visitatori. - Attività didattiche del Parco Nazionale svolte al fine di qualificare l’offerta di accessibilità sostenibile. - Monitoraggio, svolto durante i giorni di test e le domeniche di agosto. Nello sviluppo del progetto verranno presi in considerazione iniziative e studi già in atto, che potranno così trovare continuazione e sviluppo in un’ottica di più ampio respiro. Si fa in particolare riferimento al progetto Treni nei Parchi, Treni Speciali a tariffa ridotta e bus navetta, ed in particolare: 3 treni con partenza da Padova e Venezia e arrivo in 30 minuti (circa) a Feltre e Belluno, con costo ridotto e bus-navetta gratuito per il parco. Vi è anche la possibilità di noleggiare bici messe a disposizione dalla MoBel srl (società del Comune di Belluno). parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
2001 2001-2002 progettazione Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Veneto affidamento di incarico a società competenti È probabile una regolamentazione di 2-3 strade di accesso principali con strumenti tipo park+navetta Il progetto fa proprie, nell’ottica di uniformare e ottimizzare le iniziative inerenti la mobilità sostenibile verso e nel Parco, le attività proposte dal PNDB all’interno del progetto stralcio di tutela ambientale “Valorizzazione turistica delle aree interne: Treni nei Parchi” fondi comunitari Il PNDB partecipa come partner cofinanziatore al programma LIFE denominato “SMASH EVENTS” ente di gestione MoBel srl (società del Comune di Belluno) Provincia di Belluno
Altri soggetti coinvolti Tipo di
Cras srl
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
no visitatori residenti dirette indirette turistiche
dossier Attenzione
180
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità
Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata
Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
PROGRAMMA LIFE:“SMASH EVENTS”: iniziativa “IL TRENO SULLE DOLOMITI” L’iniziativa è stata promossa dall’Ente Parco nell’ambito dell’Anno Internazionale della Montagna, ed ha visto coinvolti diversi soggetti. L’iniziativa promuove l’uso del treno come mezzo di trasporto collettivo non inquinante, da parte dei turisti che si recano sulle alpi bellunesi, soprattutto al fine di decongestionare le strade più critiche nei periodi di maggiore affluenza. L’offerta comprende, in particolar modo, il trasporto ferroviario scontato, e dove necessario, su presentazione del biglietto ferroviario, la trasferta gratuita in pullman nelle località ospitanti, dove è possibile usufruire delle offerte escursionistiche del luogo. È possibile portare la bicicletta sul treno, e sul pullman. sistema ferroviario Si notifica la mancanza di un accesso ferroviario che , tuttavia è potenzialmente realizzabile attraverso il collegamento verso Nord (Brennero, Austria…) della linea ferroviaria, che consentirebbe l’intermodalità per l’accesso al Parco.Attualmente esistono alcune linee ferroviarie minori di interesse locale (comunque esterne al parco), che non permettono la connessione col sistema nazionale.Esistono 6 stazioni impresenziate che toccano i Comuni del Parco su una linea regionale che rischia di essere dimessa. 2002 attuato Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Veneto Provincia di Belluno Comuni Bellunesi Pro Loco Comunità Montane
Ente di gestione Provincia di Belluno Comuni Bellunesi Pro Loco Comunità Montane Dolomiti Bus Trenitalia
no visitatori residenti indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
INIZIATIVA “IL TRENO D’ESTATE” L’iniziativa prevede sconti per coloro che si recano al Parco in treno.
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note
sistema ferroviario Si auspica la connessione ferroviaria verso Nord.
Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
attuato Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi Veneto
e’ avvenuto il trasferimento delle competenze per la gestione delle ferrovie, dallo Stato alla regione Veneto
Ente di gestione
no visitatori
Si prevede che l’iniziativa sia estendibile anche ad altri periodi stagionali dossier Attenzione
182
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
CONTROLLO DELLA SEGNALETICA L’Ente Parco è piuttosto attivo sulla segnaletica e nell’attenzione rivolta al paesaggio. Vengono stipulati accordi con gli Enti Locali con particolare attenzione alla partecipazione della Comunità del Parco e di altri soggetti coinvolti. Nell’ambito della Rete Alpina Delle Aree Protette si è costituito un gruppo di lavoro che d’estate compie indagini specifiche sul numero di auto che transitano in determinate aree. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica L'Ente Parco ha promosso altri progetti come "A piedi fra le nuvole" che prevedono il rilancio dell’intera area con proposte turistiche di qualità.
Attuato Parco Nazionale del Gran Paradiso Valle d'Aosta Piemonte accordi con gli Enti Locali
Ente di gestione
no Visitatori residenti indirette turistiche L’esperimento più volte reiterato, ha permesso la costruzione di un campione di circa 5 anni. dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
RIQUALIFICAZIONE DELLLA MOBILITA’ VEICOLARE Il progetto prevede la riqualificazione della mobilità veicolare e pedonale del nucleo urbano di Bormio. Il Parco stringe accordi con i Comuni per la manutenzione di alcune strade sterrate secondarie (servizio realizzato dal Parco), e l’orientamento della scelte dei soggetti gestori tramite Nulla Osta. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
Attuato Parco Nazionale Dello Stelvio Lombardia Comune di Bormio accordo Parco – Comune di Bormio accordo Parco – enti gestori mobilità nulla osta del Parco
ente di gestione comune di Bormio
no Visitatori residenti indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
SERVIZIO BUS NAVETTA Organizzazione di un servizio Bus – Navetta per l’accesso alla Malga Stablasolo (probabilmente in futuro subentreranno mezzi elettrici). L’accesso al Parco in treno avviene tramite diverse stazioni ferroviarie da cui partono autolinee che conducono al parco (con circa mezz’ora di percorrenza). L’accesso in treno avviene tramite diverse stazioni ferroviarie da cui partono autolinee che conducono al parco (con circa mezz’ora di percorrenza). Le stazioni interessate sono: Tirano (SO), Edolo (BS), Merano (BZ), Malè (TN). In prossimità del Parco vi sono 3 stazioni impresenziate parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
Attuato Parco Nazionale Dello Stelvio Trentino Alto Adige Lombardia
Ente di gstione
no Visitatori residenti indirette turistiche
dossier Attenzione
185
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
COLLEGAMENTO DELLE STAZIONI FERROVIARIE Il progetto del Parco prevede l’attivazione del collegamento delle due stazioni ferroviarie della linea Domodossola – Locarno tramite navette. I Comuni attraversati sono S. Maria Maggiore e Malesco del Parco. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi Il progetto è connesso all’opportunità di utilizzare il trenino della ferrovia Viggezzina SSIF Domodossola Locarno. In prossimità del Parco vi sono 10 stazioni impresenziate che potrebbero essere recuperate e utilizzate per servizi di turismo connessi al parco.
Progettazione Parco Nazionale della Val Grande Piemonte Comune di S. Maria Maggiore Comune di Malesco progetto del parco
Ente di gestione
no Visitatori residenti dirette turistiche
dossier Attenzione
186
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori
Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
MANUTENZIONE E GESTIONE DELLA RETE STRADALE Il Parco ha affrontato il tema della manutenzione e della gestione della rete stradale. Il Parco, inoltre, ha redatto specifici accordi con soggetti gestori della rete stradale per identificare tipologie comuni e tradizionali per la manutenzione e la realizzazione delle opere d’arte. Sono previste azioni specifiche per la gestione dei flussi nelle strade a maggior criticità. Il Parco ha avviato campagne informative sugli effetti del traffico pesante di attraversamento. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
Progettazione Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna Toscana Emilia Romagna Accordi di Programma
Ente di gestione Anas Provincie Comuni Comunita’ Montane
no Visitatori residenti dirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità
Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
BUS NAVETTA E’ stato predisposto un servizio di bus navetta per accedere a determinate aree. Grazie al Parco è possibile raggiungere la Lama, nel cuore delle Foreste Casentinesi, con un bus che percorre i 20 Km di strada forestale, altrimenti percorribili solo a piedi o in bicicletta. Il Servizio a pagamento include la presenza di una Guida Ufficiale del Parco che illustra lungo il percorso le particolarità della foresta e del territorio. Il Servizio è attivo da luglio ad ottobre con partenza da Bagno di Romagna. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi Il Parco possiede sia linee ferroviarie di accesso che linee interne. In particolar modo esistono potenzialità per l’accesso e la riutilizzazione di una linea ferroviaria minore (Linee Ferroviarie Italiane - Stazioni di Bibbiena, Poppi, Pratovecchio, Stia), a 2-5 Km dal confine del Parco.Vi sono 7 stazioni impresenziate prossime al perimetro del Parco. 2004 Attuato Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna Toscana Emilia Romagna
Eente di gestione
no Visitatori residenti dirette turistiche
dossier Attenzione
188
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
STUDIO “PROGETTO STRADE NEL PARCO” Lo studio è stato condotto dal Parco in collaborazione con la Provincia di Teramo, e riguarda, tra l’altro, il tema della manutenzione sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
Progettazione Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga Abruzzo Provincia di Teramo studio del parco
Ente di gestione Provincia di Teramo
no Visitatori residenti dirette turistiche
dossier Attenzione
189
Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
SERVIZI NAVETTA Il servizio pubblico per turisti e residenti è giudicato soddisfacente. Tuttavia il Parco, in alcuni periodi estivi, effettua servizi navetta per accedere al mare dal centro storico di San Felice. Sono state realizzate campagne di informazione e sensibilizzazione riguardanti soprattutto la salvaguardia della zona costiera. Infatti la viabilità litoranea interessa un’area sensibile, creando problemi di erosione della duna mediterranea. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
Attuato Parco Nazionale del Circeo Lazio Comune di San Felice Circeo
Entedi gestione
no Visitatori residenti dirette turistiche l’iniziativa si rinnova stagionalmente dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
CAMPAGNA INFORMATIVA L’Isola non è accessibile ai mezzi privati. I veicoli che permettono gli spostamenti sono i mezzi collettivi che effettuano il percorso da Fornelli a Cala D’Oliva con orari prestabiliti. Sono inoltre presenti delle biciclette che possono essere noleggiate a Fornelli, La Reale e Cala d’Oliva. Gli altri mezzi presenti nell’Isola (prevalentemente fuoristrada) vengono utilizzati per motivi di sicurezza, sorveglianza, antincendio, manutenzione e ricerca scientifica. Viene realizzata una campagna informativa in collaborazione con i soggetti competenti nel settore del turismo. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
Attuato Parco Nazionale dell’Asinara Sardegna Comune di Porto Torres
ente di gestione soggetti competenti nel settore del turismo
no Visitatori residenti indirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
SERVIZIO NAVETTA E’ stato sperimentato un servizio navetta per limitare il flusso turistico diretto all’isola di Caprera. Si può accedere al Parco tramite barconi che, partendo dai principali porti galluresi, effettuano il giro turistico delle isole minori. Attualmente il Parco è in accordo con ditte private che gestiscono i punti informazione presso i moli di partenza delle navi. parco mezzi, intermodalità, regolamentazione dei flussi
2002 Attuato Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena Sardegna
ente di gestione ditte private che gestiscono i punti informazione
no Visitatori residenti dirette turistiche l'iniziativa è stat attuata anche gli anni successivi dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
SENTIERO DELLE CASCATE Caratteristiche passerelle di legno consentono di superare le confluenze con gli affluenti delle valli laterali e di ammirare le relative cascate in modo particolarmente suggestivo. Il sentiero è accuratamente segnato sul terreno.La tortuosa morfologia della valle costringe a superare qualche dosso e balza rocciosa –ma sempre in sicurezza, con gradinate e protezioni in legno. Il “sentiero delle cascate”, è un’alternativa alla strada asfaltata che il Parco ha realizzato in parte ripristinando tratti di antiche strade o traccioli abbandonati, in parte sfruttando i punti di passaggio più favorevoli. Esso attraversa tratti di bosco, spianate erbose, scorci inaspettati di panorama, sempre seguendo fedelmente il corso del fiume Sarca e assecondandolo anche nei tratti più difficili ma anche più spettacolari. Il sentiero si sviluppa per tutta la lunghezza della valle –15 km– (con possibilità di partenza direttamente dal paese di Carisolo). Il sentiero vero e proprio inizia a Ponte Verde (900 m s.l.m.), dove si trova un punto informativo del Parco, per terminare alla testata della valle, poco prima del rifugio Bedole (1600 m s.l.m.). Numerose possibilità di accessi intermedi, anche nei pressi dei rifugi del fondovalle (Cascate Nardis, Chalet da Gino, Fontanabona, Stella Alpina, Bedole), consentono di “calibrare” l’itinerario secondo le proprie esigenze.Il sentiero delle cascate termina nella piana di Bedole, al margine del pascolo e a pochi minuti dal rifugio omonimo, circondata dall’imponente anfiteatro dei ghiacciai delle Lobbie e del Mandron. Qui la fermata del bus navetta di servizio nella valle permette di rientrare comodamente in paese. L’iniziative del Parco vengono pubblicizzate e divulgate tramite: - 50.000 depliant distribuiti. - cartellonistica. - articoli stampa. - bollettini comunali. A Ponte Verde (900 m s.l.m.) si trova un punto informativo del Parco. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
Attuato Parco Provinciale Adamello Brenta Trentino Alto Adige
Ente di gestione Comuni della Val Genova
no Visitatori residenti dirette turistiche
dossier Attenzione
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Schede sulle “Buone Pratiche” in tema di mobilità nelle Aree Protette
Titolo Descrizione
Tema di riferimento Opportunità Criticità Data di avvio Durata Stato di attuazione Area protetta Regione Area interessata Strumento/ambito di riferimento Note Finanziatori Note ai finanziamenti Costi Soggetti promotori Altri soggetti coinvolti Tipo di coinvolgimento Tipologia dei soggetti III settore Destinatari Ricadute economiche occupazionali Attività Addetti Reiterabilità Fonte informativa Referente progetto
Cras srl
IL SENTIERO NATURA “VALLE MUSI” Nell’ambito delle iniziative per la valorizzazione dell’area Parco finanziate con l’accordo di programma Stato – Regione 2001-2003, sono stati recentemente ultimati i lavori di tabellazione ed arredo del Sentiero Natura Valle Musi in comune di Lusevera. Si tratta del terzo itinerario tematico dell’area protetta dopo quelli di Malga Coot e del Sentiero Botanico Bila Pec?. Si amplia così l’offerta del Parco rivolta agli appassionati della natura e dell’ambiente che vogliono conoscere più da vicino le particolari caratteristiche di questo variegato territorio. Il facile percorso, si snoda su complessivi 4,5 Km ed ha un dislivello complessivo di circa 200 metri. Si presenta quindi adatto ad un vasto pubblico; collega la località di Simaz con il Pian dei Ciclamini ed in buona parte segue l’antica via che univa un tempo le Casere e i pascoli lungo la valle del Torrente Mea. Lungo il sentiero unitamente a localizzati interventi di sistemazione del piano viario, sono state posizionate 17 tabelle illustrative in legno con la descrizione delle principali peculiarità naturalistiche rilevabili nell’area attraversata. Gli interventi sono stati progettati e diretti dall’Ufficio Tecnico dell’Ente Parco con la collaborazione della guida naturalistica dott. Alberto Candolini di Tarcento che ha curato in particolare la realizzazione delle tabelle illustrative e realizzati dalla Ditta M.S.T. scarl di Moggio Udinese. Per quanti vorranno conoscere meglio l’area attraversata dal percorso e portare a casa un ricordo della stessa sarà a breve disponibile una guida dello stesso ricca di informazioni ed illustrazioni. sistema delle reti di trasporto, percorsi e sentieristica
2001 Attuato Parco Regionale delle Prealpi Giulie Friuli Venezia Giulia Lusevera Accordo di programma stato regione 2001-2003
finanziamenti statali e regionali
Ente di gestione guida naturalistica dott. Alberto Candolini M.S.T. scarl guida naturalistica dott. Alberto Candolini di Tarcento progettazione illustrative M.S.T. scarl realizazzione tabelle illustrative dott. Alberto Candolini guida naturalistica M.S.T. scarl società privata no visitatori indirette turistiche
http://www.parcoprealpigiulie.org/
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Cras srl
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