Rassegna stampa Rassegna Stampa dal 07 al 18 aprile 2016
INDICE RIZZOLI - RIZZOLI 18/04/2016 Corriere della Sera - Roma EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA I «no» alla scuola per immigrati Paolo Conti
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17/04/2016 Il Sole 24 Ore EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTIOLICA
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15/04/2016 Corriere della Sera - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Il premioCi sono i favoriti Affinati e Albinati con Sermonti. La nave di Teseo va. Metà dei titoli da editori medio-piccoli Le tappe Il 15 giugno la cinquina. Finale venerdì 8 luglio per evitare le partite Paolo Fallai
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15/04/2016 Giornale di Brescia PREMIO STREGA
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07/04/2016 La Repubblica - Roma E. ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA RICORDI DI SCUOLA / SULLA SCIA DEL LIBRO DI ALBINATI Marco Madoni
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17/04/2016 Il Sole 24 Ore EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA
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15/04/2016 La Gazzetta Del Mezzogiorno - Bari EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA OPERATA LA PRIMA SELEZIONE DEL PREMIO LETTERARIO LE NOVITÀ DELLA 70.MA EDIZIONE SULLO SFONDO DELLE FUSIONI. ALCUNI PICCOLI EDITORI IN GARA
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09/04/2016 La Repubblica - Roma EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA ISOLE Marco Lodoli
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15/04/2016 La Provincia di Cremona - Nazionale PREMIO STREGA
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10/04/2016 Il Sole 24 Ore EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Filippo La Porta
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15/04/2016 La Repubblica - Nazionale PREMIO STREGA R2 CULTURA La prima selezione del comitato big confermati, nessuna sorpresa Raffaella De Santis
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09/04/2016 La Repubblica - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA R2 CULTURA Nel fluviale "La scuola cattolica", in gara allo Strega, Edoardo Albinati rievoca la sua vita studentesca. E tra i personaggi spicca Angelo Izzo Silvana Mazzocchi
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10/04/2016 Il Sole 24 Ore EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Letteratura
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08/04/2016 Il Venerdi di Repubblica E. ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA
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07/04/2016 Il Mattino - Benevento E. ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA L'evento Gli autori selezionati giovedì prossimo saranno i protagonisti della tappa beneventana di maggio
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14/04/2016 Il Giornale - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA LADRI SÌ, MA INTENDITORI LETTERARI Alessandro Gnocchi
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13/04/2016 Leggere: Tutti EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA ANNIVERSARI La società "Dante Alighieri , net 750° anniversario della nasata del Sommo poeta, organizza incontri tematici con lo scopo di esplorare la Commedia, in una visione attuale e in grado di parlare al presente. Marta Monacelli
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15/04/2016 La Stampa - Nazionale PREMIO STREGA Mirella Serri
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14/04/2016 Libero - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA NICOLA LAGIOIA L'ultimo vincitore del Premio contro l'alternanza dei «grandi» Il libro tra il pop e tv: «I romanzi stanno bene, gli scrittori meno» Barbara Tomasino
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15/04/2016 Il Messaggero - Nazionale PREMIO STREGA Il premio Andrea Velardi
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18/04/2016 Left EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA CULTURA La cultura è fondamentale per fare prevenzione in medicina, per questo leggo con attenzione quello che viene proposto dai maggiori quotidiani. Ma spesso mi indigno per ciò che viene scritto da filosofi e giornalisti sulla "natura" dei bambini. Perché è inutile e nocivo Paolo Fiori Nastro*
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15/04/2016 Il Messaggero - Latina PREMIO STREGA
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16/04/2016 Avvenire - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA AGORA`
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15/04/2016 Avvenire - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Narrativa italiana/AGORA` LIBRI L'imponente "La scuola cattolica" alterna rievocazione autobiografica e denuncia sociale sullo sfondo di un terribile caso di cronaca del 1975 Alessandro Zaccuri
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10/04/2016 Il Manifesto - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA NARRATIVA ITALIANA Enzo Di Mauro
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07/04/2016 Cronaca Qui Torino E. ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA LA SCUOLA CATTOLICA
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15/04/2016 Il Giornale - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA LA SELEZIONE
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15/04/2016 Libero - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Annunciata la «dozzina»
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15/04/2016 L'Unità - Nazionale PREMIO STREGA Ecco i dodici romanzi che si contenderanno il Premio: scelte classiche e pochi piccoli editori. Favorito Albinati, Sermonti è la scelta più coraggiosa Stefania Scateni
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15/04/2016 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale PREMIO STREGA
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13/04/2016 Vanity Fair EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA THE DARK SIDE OF THE POP WEEK Matteo Maffucci
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16/04/2016 Io Donna EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Roberto Donzelli. E Con Note A Margine *Di Chiara Gamberale.
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15/04/2016 QN - Il Giorno - Nazionale PREMIO STREGA
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15/04/2016 QN - La Nazione - Nazionale PREMIO STREGA
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16/04/2016 Il Giornale di Vicenza EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA PREMIO. Tra i 12 libri selezionati il romanzo dello scrittore vicentino "La reliquia di Costantinopoli" ha convinto la giuria Per la Neri Pozza che lo pubblica, c'è un'altra soddisfazione: Seethaler scelto al Man Booker Prize
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15/04/2016 Il Gazzettino - Venezia EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA
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15/04/2016 Il Secolo XIX - Nazionale PREMIO STREGA Xte / Selezionati i 12 semifinalisti Escluso il libro autopubblicato di Bruni De Mauro: «Rammarico per gli eliminati » Manuela Schenone
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09/04/2016 La Gazzetta di Parma EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA LIBRI AUTORI ITALIANI IN 1300 PAGINE IL ROMANZO DI UNA VITA «La scuola cattolica»: il viaggio negli anni Settanta di una generazione in bilico tra passato e futuro
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07/04/2016 Vanity Fair E. ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA WEEK Edoardo Albinati
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15/04/2016 Il Mattino - Nazionale PREMIO STREGA I 12 finalisti del premio
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15/04/2016 La Gazzetta dello Sport - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA scelti i finalisti
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15/04/2016 Il Venerdi di Repubblica PREMIO STREGA CULTURA PREMIANDI (P.M.)
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15/04/2016 Il Venerdi di Repubblica EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA LA MIA BABELE CULTURA Corrado Augias
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15/04/2016 Brescia Oggi PREMIO STREGA LETTERATURA. Cinquina finale prevista il 15 giugno. Il vincitore l'8 luglio
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15/04/2016 Corriere delle Alpi - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Malaguti candidato al Premio Strega "La reliquia di Costantinopoli" tra i dodici che si giocano la cinquina
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15/04/2016 Gazzetta del Sud - Cosenza EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Ecco i candidati selezionati dal Comitato Direttivo Resta in concorso anche La Nave di Teseo con il romanzo di Elena Stancanelli Fortemente sostenuta da Umberto Eco si prepara alla corsa verso la cinquina pure Rossana Campo
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15/04/2016 Il Centro - Nazionale PREMIO STREGA Premio Strega: sì Albinati e Moresco Zeichen e De Simone fuori dai 12 la cinquina sarà scelta il 15 giugno
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15/04/2016 Il Mattino di Padova - Nazionale PREMIO STREGA Malaguti candidato al Premio Strega "La reliquia di Costantinopoli" tra i dodici che si giocano la cinquina
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15/04/2016 Il Piccolo di Trieste - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA IN BREVE
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15/04/2016 L'Arena di Verona PREMIO STREGA LETTERATURA. Cinquina finale prevista il 15 giugno. Il vincitore l'8 luglio
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15/04/2016 La Nuova Sardegna - Nazionale EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA Tra i "dodici" entrano Albinati Moresco e Stancanelli Premio Strega
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15/04/2016 La Nuova Venezia - Nazionale PREMIO STREGA Malaguti candidato al Premio Strega "La reliquia di Costantinopoli" tra i dodici che si giocano la cinquina
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15/04/2016 La Tribuna di Treviso - Nazionale PREMIO STREGA Malaguti candidato al Premio Strega "La reliquia di Costantinopoli" tra i dodici che si giocano la cinquina
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12/04/2016 Sorrisi e Canzoni EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA GUIDA LIBRI
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15/04/2016 EPolis Bari PREMIO STREGA
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15/04/2016 Nuova Provincia di Cosenza PREMIO STREGA
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RIZZOLI WEB - RIZZOLI WEB 10/04/2016 www.ilsole24ore.com_cultura 08:11 EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA pagerank: 8
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08/04/2016 www.ilfoglio.it Ma perché il Premio Strega per ragazzi lo ha vinto un romanzo per adulti pagerank: 7
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06/04/2016 it.notizie.yahoo.com_spettacoli 20:00 Rai3: Pane quotidiano, il delitto del Circeo pagerank: 6
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14/04/2016 www.repubblica.it 15:28 Premio Strega 2016, ecco i 12 finalisti pagerank: 8
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07/04/2016 roma.repubblica.it 07:42 Liceo Archimede, il diario di classe dei lettori pagerank: 6
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14/04/2016 roma.corriere.it 15:11 Premio Strega, i 12 semifinalisti Ci sono i favoriti della vigilia pagerank: 7
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15/04/2016 tecnicadellascuola.it 14:49 Premio Strega: tra i dodici libri selezionati uno su La scuola cattolica pagerank: 5
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15/04/2016 www.dagospia.com 17:33 STREGATI - UNA DOZZINA SENZA SORPRESE PER IL PREMIO STREGA: FAVORITI ALBINATI (RIZZOLI) E AFFINATI (MONDADORI) pagerank: 6
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14/04/2016 www.ansa.it_cultura 12:57 Strega: ecco i 12 candidati della 70/ma edizione pagerank: 7
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08/04/2016 globalist.it 13:17 I bambini non sono tiranni pagerank: 5
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14/04/2016 www.ilmessaggero.it 13:24 Da Affinati a Sermonti, ecco i dodici semifinalisti del premio Strega pagerank: 7
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10/04/2016 www.internazionale.it 10:56 EDOARDO ALBINATI, LA SCUOLA CATTOLICA pagerank: 7
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17/04/2016 gliamantideilibri.it 13:52 Premio Strega 2016- Candidati pagerank: 4
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15/04/2016 www.blitzquotidiano.it 07:00 Premio Strega 2016: ecco la dozzina dei libri selezionati pagerank: 5
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14/04/2016 www.ilgiornale.it_cultura 09:48 Il ladro si che se ne intende... pagerank: 3
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14/04/2016 illibraio.it 12:00 Ecco il 12 finalisti al premio Strega 2016 pagerank: 5
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11/04/2016 convenzionali.wordpress.com 07:05 "La scuola cattolica"
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18/04/2016 cineblog.it 00:01 David di Donatello 2016, la premiazione: diretta ore 20.50
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14/04/2016 www.gonews.it 14:04 [ Firenze ] La fiorentina Elena Stancanelli nella lista dei finalisti del Premio Strega pagerank: 4
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11/04/2016 convenzionali.wordpress.com "La scuola cattolica"
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12/04/2016 www.radioradicale.it 09:52 Conversazione con Edoardo Albinati, autore del libro "La scuola cattolica" (Rizzoli editore)
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15/04/2016 www.gazzettadiparma.it 09:08 Premio Strega: ecco i 12 candidati pagerank: 6
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15/04/2016 convenzionali.wordpress.com 14:32 Strega - I magnifici 12
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15/04/2016 mentelocale.it 17:48 Premio Strega 2016: Rossana Campo tra i 12 finalisti pagerank: 5
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14/04/2016 cultora.it 12:31 Premio Strega 2016: i 12 libri ancora in gara
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15/04/2016 letteradonna.it 19:01 Tremate, le streghe son tornate pagerank: 4
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15/04/2016 www.luxgallery.it 16:45 Premio Strega 2016, bocciato il self-publishing pagerank: 4
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15/04/2016 ilponente.com 13:33 Scelti i semi finalisti del premio Strega
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15/04/2016 oubliettemagazine.com 00:43 Premio Strega 2016, ecco la dozzina finalista: Amazon Publishing il grande escluso
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14/04/2016 www.ilfattoquotidiano.it_economia 16:44 Premio Strega 2016, ecco i dodici titoli in concorso: molti nomi nuovi e un esordiente pagerank: 6
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14/04/2016 www3.lastampa.it 15:27 I 12 candidati allo Strega 2016, con la concentrazione editoriale e senza Amazon Publishing pagerank: 7
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14/04/2016 hwww.sulromanzo.it 07:30 Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale
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14/04/2016 www.fanpage.it 17:37 Premio Strega 2016, i 12 finalisti: ancora in gara Mondadori e La Nave di Teseo pagerank: 5
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14/04/2016 www.nanopress.it 16:48 Premio Strega 2016: i 12 finalisti della settantesima edizione pagerank: 5
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14/04/2016 corrieredelweb.it 16:16 Premio Strega 2016: ecco la dozzina pagerank: 4
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14/04/2016 www.sololibri.net 19:33 Premio Strega 2016: ecco i 12 finalisti pagerank: 4
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14/04/2016 rossoparma.com 17:26 Libri, Premio Strega 2016: ecco i dodici finalisti
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RIZZOLI - RIZZOLI 56 articoli
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RIZZOLI - Rassegna Stampa 18/04/2016
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diffusione:295204 tiratura:398792 08/04/2016 Pag. 93 N.1464 - 8 aprile 2016
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RIZZOLI - Rassegna Stampa 18/04/2016
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13/04/2016 Pag. 73 N.102 - marzo 2016
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ANNIVERSARI
N
el 750° anniversario della nascita di Dante, la Società D a n t e Alighieri decide di organizzare u n ciclo di incontri per rileggere o leggere sotto una nuova luce, dal suono di nuove voci, l'Opera del S o m m o Poeta. Nasce così, nell'autunno dello scorso anno, l'iniziativa: "Viaggio attraverso il m o n d o poetico di Dante", a cura di Lucia Caravale e A l d o Onorati. Il ciclo di incontri ha avuto inizio martedì 27 O t t o b r e 2015 e ha visto la relatrice e poetessa Silvia Bre parlare della giustizia nella C o m m e d i a e, in generale, del valore che questa ha avuto nella vita di Dante. Da allora più relatori si sono alternati u n martedì di ogni mese nelle meravigliose sale di Palazzo Firenze a Roma. Edoardo Albinati, Piero Boitani, A n tonella A n e d d a e A n d r e a Mazzucchi, sempre introdotti ed affiancati dai curatori, h a n n o parlato della libertà, del paesaggio, delle città e in particolare di Firenze. O g n u n o di loro, integrando lo studio personale con la passione per la poesia e l'amore per la cultura e per la figura del Poeta, ha dato un'interpretazione nuova della Commedia. Straordinariamente vincente ed avvìncente si dimostra la scelta di organizzare incontri tematici. Ogni incontro riconduce agli altri, ogni tema rimanda a tutti gli altri temi, in una visione organica e stimolante dell'opera dantesca, in una visione attuale e in grado di parlare al nostro presente. D a n t e Alighieri è poeta modernissimo ed inesauribile. Ha saputo vedere dove tanti altri n o n h a n n o visto, nel suo tempo, e sa vedere, oggi, fin dove ancora in molti n o n riescono a vedere, oltre vette spirituali immense. Per questo le sue parole vivono, per questo i suoi versi incantano e f a n n o vibrare l'anima. Per questo la sua Poesia n o n avrà fine. La C o m m e d i a sarà immortale perché D a n t e ha saputo leggere nell'Uomo. D a n t e ha scoperto ognuno di noi, ricercando se stesso e il senso della vita. I suoi personaggi, gli uomini incontrati nel viaggio oltremondano, gli exempla narrati, i paesaggi scrutati sono serviti a catturare il lettore e a condurlo in una dimensione intima e profonda, in cui farlo riflettere. D a n t e n o n ha scritto per arricchire il genere letterario del "nostos", del "viaggio", ma per guidare chi nella vita si fosse perduto e ritrovato ai piedi
Viaggio nel mondo poetico di Dante La società "Dante Alighieri , net 750° anniversario della nasata del Sommo poeta, organizza incontri tematici con lo scopo di esplorare la Commedia, in una visione attuale e in grado di parlare al presente. DI MARTA MONACELLI
di una selva oscura. Le nostre selve h a n n o forse cambiato forme e nomi ma n o n è cambiato il nostro modo di affrontarle e di fronteggiare le fiere, le tentazioni e le emozioni. N o n è mutato il nostro operare, il pensare e il sentire. Siamo ancora scossi e tentati dalla cupidigia, dalla brama di potere e di ricchezze, dalla avarizia. Siamo pavidi, traditori, peccatori. Eppure siamo anche quell'uomo in grado di arrivare al fondo della sua anima per conoscersi, per redimersi e per convertirsi ad una Luce nuova, alla Luce Divina, "l'amor che move il sole e l'altre stelle".
C o n t i n u e r a n n o ad esplorare la Commedia e a parlare dell'immenso Alighieri i seguenti relatori, ognuno con u n focus tematico, nelle date di seguito indicate: - Rosario Salamoile "L'Italia", martedì 15 marzo 2016 - Giuseppe Benedetti "L'Impero", martedì 12 aprile 2016 - Aldo Onorati "Dante e il Volgare", martedì 10 maggio 2016 Tutti gli incontri inizieranno alle 17 e si terranno a Roma presso Palazzo Firenze, Piazza Firenze 27.
io:LEGGERE TUTTI N.102 MARZO-APRILE 2016
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RIZZOLI - Rassegna Stampa 18/04/2016
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RIZZOLI - Rassegna Stampa 18/04/2016
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18/04/2016 Pag. 52 N.16 - 16 aprile 2016
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Hieronymus Bosch, II Giardino delle delizie (o II Millennio), 14801490, Museo del Prado, Madrid
II veleno delle false idee La cultura è fondamentale per fare prevenzione in medicina, per questo leggo con attenzione quello che viene proposto dai maggiori quotidiani. Ma spesso mi indigno per ciò che viene scritto da filosofi e giornalisti sulla "natura" dei bambini. Perché è inutile e nocivo di Paolo Fiori Nastro*
M
i accingo a proporre queste brevi considerazioni in una triplice veste: come genitore, come docente e come clinico. Ho tre figli, insegno Psichiatria all'università ed ho l'ambizione di occuparmi da anni di patologie psichiatriche "all'esordio", cioè di intercettare la sofferenza dei giovani prima che si cristallizzi in malattie mentali vere e proprie. È un lavoro diffìcile con enormi implicazioni etiche, deontologiche e cliniche dal momento che, per fare prevenzione, bisogna osservare e trattare una sofferenza che pur non avendo ancora gli aspetti della malattia ha molte probabilità di diventare tale. Per il mio lavoro mi capita di essere chiamato a parlare di argomenti che riguardano la salute mentale degli adolescenti in molte scuole: sia elementari, che scuole medie e licei. In questi incontri ho modo di confrontarmi con insegnanti e con genitori e talvolta anche con i ragazzi: il più recente risale a venerdì 1° aprile quando ho incontrato gli insegnanti di un liceo romano dove qualche settimana prima era stato Massimo Recalcati. Considero la divulgazione ed il confronto con il mondo della scuola un compito tra i più importanti perché la "cultura" è uno degli aspetti che contribuiscono a determinare lo stato di salute di una nazione insieme alla ricchezza e all'organizzazione del sistema sanitario. Tra que52
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sti aspetti la cultura è sicuramente quello dividuo... Una iniziazione non può che che contribuisce in modo più rilevante, essere, almeno in parte, dolorosa». addirittura per il 70%. Per tutti questi Nella seconda occasione, quella del 5 motivi leggo con attenzione quello che aprile, Augias propone alcune tra le mail viene proposto dai maggiori quotidiani ricevute ciascuna delle quali è rappree mi capita spesso di indignarmi, talvol- sentativa di un'opinione che va da un ta addirittura di inorridire; è quanto mi atteggiamento di rigida imposizione è accaduto, di recente, leggendo le con- ai ragazzi di regole e norme, a una loro siderazioni di Corrado Augias nella sua assoluzione a discapito degli adulti che rubrica intitolata Perché i genitori devono sarebbero un pessimo esempio perché dire "no" ripresa il 5 aprile ed intitolata autori di azioni di dubbia moralità. "Quanto vale un "no" educativo". Ma Recalcati cosa aveva detto di tanto inNel loro insieme, le sue considerazioni teressante per affascinare così sia il dotnascono in risposta alla lettera di un col- tore che il giornalista? lega pediatra, il dr. Enrico Cavalli, che, Come gli accade spesso Recalcati si assuavendo letto l'articolo di Recalcati su la me il ruolo di fustigatore dei costumi in Repubblica del 27 marzo scorso dal titolo una società nella quale si è andato smarQuel che resta della parola "educazione", rendo il valore «benefico del limite». La ha sentito la necessità di condividere con società che questi intellettuali descrivoil giornalista la sua idea che i genitori dovrebbe- Accade spesso che Recalcati si assuma ro riflettere «sulla loro il ruolo di fustigatore dei costumi in una crescente incapacità ad società nella quale si è smarrito il valore alimentare nei loro figli il «benefico del limite». Ma ciò che descrive senso del limite e del dif- è molto diverso da quello che viviamo noi ferimento della soddisfazione». Augias non solo concorda con il no è molto diversa da quella che viviamo dottore-pediatra, ma sente la necessità noi e soprattutto diversi sono gli esseri di ribadire che stiamo viaggiando a gran- umani che incontriamo noi nella nostra di passi verso un'anarchia assai perico- quotidianità. Soprattutto i bambini e gli losa dovuta al fatto che «i piccoli tiranni adolescenti che incrociamo lungo il nocapricciosi sono preoccupanti» e ribadi- stro cammino. sce che «ciò che quei bambini divente- La lascivia, la perdita del limite, «i genitoranno da grandi... lo è ancora di più». E ri che si genuflettono davanti ai bambini per questo evviva Edoardo Albinati che al fine di ottenere la loro benevolenza», ci insegna che «i castighi sono utili a sag- i figli "bidoni" nel senso che non corrigiare e a sviluppare la resistenza dell'in- spondono mai a quell'ideale che i geni9 aprile 2016
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IL DIBATTITO Nel brano che pubblichiamo, il professor Fiori Nastro, neurologo e psichiatra, contesta alla radice l'impostazione classica di un bambino originariamente senza limiti da "contenere", prendendo le mosse da un articolo di Massimo Recalcati comparso su la Repubblica e da due interventi di Corrado Augias nella sua rubrica delle Lettere, sempre su la Repubblica. Il tema della discussione ci sembra interessante e speriamo vivamente che anche i destinatari della polemica vogliano partecipare al dibattito, inviandoci i loro contributi.
tori avrebbero prima della loro nascita, i figli "anguilla" che sfuggono intrufolandosi in ogni anfratto dove rischiano continuamente di perdersi se non incontrano "le mani della madre" sono solo alcune delle pennellate che Recalcati utilizza per dipingere una realtà intrisa di vecchie idee psicoanalitiche, tanto simili a ben conosciuti dogmi religiosi, ormai ampiamente sconfitte dalla Storia e dalla Psichiatria che ha dovuto prendere atto della loro falsità (nociva) e della loro inutilità nella terapia delle malattie mentali. Abbiamo accennato prima all'importanza della cultura come uno dei mezzi più potenti per fare prevenzione in medicina: convincere le persone a proteggere il loro ambiente dall'inquinamento, a seguire stili di vita nei quali l'alimentazione e l'attività fisica siano tenuti in debito conto, concentrare gli sforzi in campagne contro il fumo o l'abuso di alcool rappresentano modi fortemente incisivi per salvaguardare la salute e la vita delle persone da una molteplicità di malattie. Purtroppo non altrettanto si può dire delle esternazioni funeste dei nostri intellettuali che, convinti di essere immersi in una umanità malata, si affaticano a proporre "limiti" che dovrebbero proteggere l'umanità stessa dalla sua rovina.
possibilità di crescere rispettando i tempi del suo fisiologico sviluppo biologico e psichico, che mostri attenzione per le difficoltà legate all'inesperienza. Quando questo non accade il bambino soffre e può manifestare questa sofferenza con comportamenti che appaiono incoerenti e talvolta trasgressivi nei Ma non è vero che gli esseri umani sono quali, però, non va mai trascurata una come vengono dipinti: non è vero che dimensione di protesta, ma soprattutto i bambini sarebbero felici se gli si fa fare una richiesta di aiuto. Talvolta, forse quatutto quello che vogliono; non è vero che il si sempre, l'incapacità a verbalizzare la compito degli adulti sia di "educare" i figli; sofferenza si traduce in richieste mal ponon è vero che i bambini sono esseri mal- ste o maldestre che allo sguardo di adulvagi; non è vero che hanno un'attrazione ti infarciti di teorie bugiarde sulla realtà perversa per i limiti e il loro superamento. umana giustificano comportamenti norÈ vero, invece, che i bambini sono esseri mativi e coercitivi che saranno sempre "inesperti" nel senso di candidi, ingenui, fallimentari proprio per i presupposti da privi di esperienza e per questo hanno il cui originano. diritto di essere riconosciuti come "in- In conclusione devo confessare che quedividui" con una identità mentale che ste righe scaturiscono dalla necessità di scontro e rifiuto verso I bambini non sono "piccoli tiranni questi presupposti che capricciosi" a cui dare limiti, ma esseri certa cultura e certa ediinesperti, nel senso di privi di esperienza, toria si affannano a proche hanno il diritto di essere riconosciuti pinare quotidianamente; come "individui" con una identità mentale per questo mi piace ricordare quanto ascoltato alla ciascuno forma nell'incontro, alla nasci- presentazione del libro Left 2012 in cui ta, tra la biologia umana e la realtà del è stata ribadita la possibilità che i bammondo materiale, ma che ha bisogno di bini possano vivere "una infanzia felice" svilupparsi. I bambini vanno accompa- se gli adulti sapranno opporsi alla pedisgnati nel loro autonomo processo di ac- sequa adesione alla vecchia e nota frase quisizione della conoscenza da un adul- di Freud «si prega di chiudere gli occhi» to autorevole e per nulla, o quasi mai, e contemporaneamente recepiscano la nuova identità dei termini verbali che autoritario. È indispensabile che l'adulto sia in grado definiscono la realtà mentale umana.
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L'Unità 15/04/2016 Pag. 21
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OROSCOPO dal 16 al 22 aprile 2016 di Roberto Donzelli. E con note a margine* di Chiara Gamberale.
ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
Amore. Fascino e seduzione, garantite da Venere nel segno. Potete fare conquiste. O rilanciare un rapporto in affanno. Lavoro. Imprevisti nelle trattative d’affari, difficoltà nei rapporti con soci e colleghi. Mantenete il sangue freddo. Salute. Instancabili, grazie a Marte in trigono. Vi affido a un libro straordinario, questa settimana: La scuola cattolica di Edoardo Albinati (Rizzoli). Non è mai troppo tardi per dare senso a quello che è successo laggiù.
Amore. Con Venere in dodicesima Casa, l’intesa scricchiola, sotto il peso di dubbi e malintesi. Non rinunciate al dialogo. Lavoro. Mercurio nel segno vi fa ottenere il massimo profitto da una situazione incerta. Finanze in crescita. Salute. Forma discreta, ma l’insonnia è in agguato. Di che parla La scuola cattolica, il libro più bello in circolazione? Dell’esistenza umana. E ogni vostra domanda sarà accolta. Anche, e soprattutto, se non può trovare risposta.
Amore. Feeling perfetto, con Venere in sestile. L’eros, però, sonnecchia. Risvegliatelo con qualche fantasia a luci rosse. Lavoro. Settimana tranquilla. Giove in quadratura consiglia prudenza con spese e investimenti. Salute. Mente attiva, fi sico stanco. Non prendete troppi impegni. «Tutto nella vita così com’è davvero, è asimettria, sbilanciamento schiacciamento di forze che non sono mai, dico MAI pari tra loro». Lo scrive Albinati. Anche per voi.
Amore. Critiche e recriminazioni danneggiano la vita di coppia. Con Venere in quadratura, ogni conflitto è rischioso. Lavoro. Mercurio in sestile procura una ghiotta chance. Potete realizzare un’idea ambiziosa. Salute. Disturbi da stress. Massimo relax nel tempo libero. Non consideratevi responsabili di tutto quello che sta capitando. Così come «il Cosmo di turno non è responsabile che di averci fatto diventare quello che eravamo».
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
Amore. Venere e Marte in trigono coccolano cuore e sensi. Possibile una svolta radicale. Lavoro. Informazioni non pervenute, malintesi, scarso dialogo. Con Mercurio in quadratura, la comunicazione al desk richiede maggiore attenzione. Salute. Dinamiche e piene di fascino. «(…) ogni declinazione della sessualità femminile ferisce l’uomo, lo attrae e insieme lo irrita, lo spaventa e lo soggioga, o lo rende pazzo» da La scuola cattolica.
Amore. Marte in quadratura mina l’unione e scatena desideri inespressi. La vostra fedeltà può vacillare. Lavoro. Tempo di riconciliazioni con compagni di stanza e collaboratori. Mercurio in trigono rilancia partnership fi nora traballanti. Salute. Dolori articolari. Meno sforzi, please! «Chi sia stato educato a dare per scontato che tutti dicano la verità (…) quando scopre che questo non è vero (…) rischia di diventare di colpo la persona più scettica del mondo».
Amore. Intimità appagante, grazie a Marte in sestile, mentre Venere in opposizione alimenta le polemiche. Abbassate i toni. Lavoro. Clima teso in ufficio. C’è chi pensa di sfruttarvi. O di attribuirsi meriti che sono vostri. Fatevi valere. Salute. Proteggete la gola e le vie respiratorie. «Quando un dilemma viene troppo a lungo dibattuto, forse signifi ca che è falso, e che il vero problema e l’eventuale soluzione stanno altrove» scrive Edoardo Albinati.
Amore. Pericolo routine, con Venere in sesta Casa. Non lasciate che i problemi quotidiani soffochino ogni slancio spontaneo. Lavoro. Ritardi, intoppi burocratici. Mercurio in opposizione moltiplica i grattacapi. Cercate di resistere. Salute. Tese e affaticate. Evitate dispute inutili. «La sopraffazione è sempre latente in un rapporto amoroso, c’è anche quando non c’è, basta spostare di un grammo il peso dei gesti perché una carezza si trasformi in un colpo».
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
Amore. Passione e sentimento esaltati dal trigono di Venere. Un progetto a due prende corpo. Buttatevi, senza remore. Lavoro. Motivate e tenaci, grazie a Saturno nel segno. Non vi lascerete sfuggire un obiettivo ormai a portata di mano. Salute. Energie alle stelle, umore solare. «Quello che ho provato per Stefano supera ogni cosa e ogni persona, voglio dire, il sentimento che si può provare verso una persona. Perché include le cose malvagie e pazze».
Amore. Opinioni divergenti, con Venere in quadratura. La mediazione di un amico può essere preziosa. Lavoro. Iniziative brillanti. E colpi di genio, promessi da Mercurio in trigono. Potete centrare un risultato prestigioso. Salute. Forma altalenante. Ascoltate le esigenze del corpo. «La cosa fantastica di Arbus era che non si scoraggiava, restava impermeabile agli eventi». Fate attenzione ad Arbus, fi n dalle prime pagine. Vi riguarda molto…
Amore. Venere e Marte in sestile addolciscono il tran-tran e danno pepe all’alcova. Flirt in vista per le single più convinte. Lavoro. Una novità vi mette a disagio. Cogliete i lati positivi e superate i timori causati da Mercurio in quadratura. Salute. Sì alla palestra, ma senza strafare. «Ma lì a Piazza del Popolo non potevamo subito rendere esplicita la cosa più ovvia. Quale? Che ci avremmo riprovato. Che dovevamo riprovarci». Dovete riprovarci…
Amore. Con Marte in quadratura, i suoi difetti sembrano montagne, i suoi pregi granelli di sabbia. Siate più obiettive. Lavoro. Spigliate e convincenti, grazie a Mercurio in sestile. Le vostre doti comunicative vi aprono parecchie porte. Salute. Un po’ fi acche. Controllate la pressione. Dove comincia il male? Fino a che punto possiamo considerarci innocenti, da che punto in poi siamo complici di quello che succede? Leggete La scuola cattolica. Bisogna.
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Illustrazioni Valeria Petrone
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CONSULTA LE STELLE DEL GIORNO, DEL MESE E DELL’ANNO SU I O DO N N A .I T/O RO S C O P O
RIZZOLI - Rassegna Stampa 18/04/2016
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07/04/2016 Pag. 46 N.14 - 13 aprile 2016
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WEEK L'OSPITE
di
EDOARDO
ALBINATI
CAPIRE COSA SI PROVA A UCCIDERE.
O A MORIRE? E
ia fragilità stessa di un c o r p o indifeso a incoraggiare le sevizie. Chi ne abusa sente di poterlo fare, o di doverlo fare, e dunque lo fa. Il prigioniero, l'ostaggio, la ragazza sequestrata, la cavia attirano su di sé una punizione che non h a n n o meritato, se non per il fatto in sé di essere deboli, inermi. È la loro debolezza che va sanzionata in quanto tale, da chi in questo m o d o riesce ad affermare il proprio ruolo dominante. Si tratta di evidenze antiche c o m e il m o n d o a cui le ricerche condotte già quaranta o c i n q u a n t a n n i fa (Stanley Milgram e Philip Zimbardo: andate a pescare questi nomi on-line e vi verranno i brividi a leggere le storie e i risultati dei loro stupefacenti esperimenti) hanno dato u n definitivo fondamento scientifico.
S
i trova qui il sottile, forse l'unico collegamento tra il cosiddetto delitto del Circeo ( 1975) - che è lo spunto, o piuttosto il cuore di tenebra del mio romanzo La scuola cattolica - e quello di recente avvenuto a Roma nel quartiere Collatino, dove un ragazzo, Luca Varani, è stato ucciso al culmine di ore e ore di sevizie durante un festino a base di cocaina. Con quale movente? In apparenza solo il desiderio di «capire cosa si prova a uccidere». L'estrazione borghese dei due assassini e la coincidenza che u n o di loro, Manuel Foffo, avesse frequentato il San Leone Magno (la «scuola cattolica» del mio libro) proprio come Angelo Izzo e Gianni Guido, i «mostri» del Circeo, sono a m i o avviso secondari rispetto all'altro elemento decisivo che a c c o m u na quei delitti, e cioè la loro gratuità: oltre che odiosi, sembra renderli incomprensibili.
I
nfierire senza ragione sui corpi di Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, o di Varani, d o p o averli consumati sessualmente, indica forse la ricerca s p a s m o d i c a di qualcosa che si cela nel c o r p o stesso, nel suo fondo immortale, nel suo fondo, vorrei dire,
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VANITY
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«celeste», sul serio spirituale, i n s o m m a ciò che u n t e m p o si chiamava «anima» e che coincide con la vita stessa. Gli assassini h a n n o frugato c o m e ladri inesperti, devastando ciò di cui si impadronivano, e stizziti dal fatto di non riuscire a trovare subito il nascondiglio segreto della vitalità. IERI E OGGI Le d u e vittime del massacro del Circeo: Rosaria Ix>pcz (morta nel 1975, a 19 anni) e Donatella Colasanti (sopravvissuta alle violenze e m o r t a nel 2005). A destra, Luca Varani, 23, seviziato e ucciso da Manuel Foffo c Marc P r a t o fra il 3 e il 4 marzo 2016.
EDOARDO ALBINATI
Le scuola cattolica
GRANDE ROMANZO ITALIANO La scuola cattolica di Edoardo Aibinati (Rizzoli, pagg. 1.296, € 22) è candidato allo Strega.
È caratteristico della violenza il fatto di moltiplicarsi e accanirsi in un crescend o che brucia all'istante la sua esca iniziale: il sesso era solo un pretesto, la droga un booster che serve ad aver via libera, ma d a un certo p u n t o in poi la violenza si purifica e amplifica, e va avanti d a s o l a . . . E perché, ques.o?
C
redo di aver capito appena u n millimetro in più di quesle storie proprio mentre scrivevo il libro, nel suo evolversi: ero partito dalla convinzione, abbastanza comune e anche sensata, che assassini di questo tipo siano privi di qualsiasi empatia con le loro vittime. Riescono a uccidere ferocemente proprio perché supremamente indifferenti, gelidi, anaffettivi. Gente che ha bisogno di fare il male p e r sentirsi viva. Altrimenti morirebbe di noia, precipitando nell'apatia. Angelo Izzo sembra corrispondere in pieno a questo profilo morale, e le indagini verificheranno se vi corrispondono anche i torturatori del Collatino. Ma proprio qui potrebbe essere nascosto il fattore capace di rovesciare l'intero punto di vista, dimostrando vero l'esatto contrario: e cioè che il godimento degli assassini consiste in un'empatia totale, morbosa, con le loro vittime. Solo identificandosi nella loro sofferenza, nel loro patimento, finalmente provano qualcosa. N o n sono sadici puri, m a prima di tutto masochisti. Odiano se stessi, dunque crocifiggono gli altri. E cosi godono per interposta persona del dolore provocato, facendolo proprio. Sentendo quello che si prova a uccidere, in verità stann o assaggiando in anticipo cosa si prova a morire. DI 1 3 . 0 4 . 2 0 1 6
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diffusione:296559 tiratura:402906 15/04/2016 Pag. 91 N.1465 - 15 aprile 2016
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Data Pubblicazione 10/04/2016
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Il cuore di tenebra della borghesia
Edoardo Albinati è, forse, il più bravo di tutti. E lo è stilisticamente, narrativamente, drammaturgicamente, lo è come ritrattista, etnologo urbano, mitografo di idee. Ora, in questa luccicante bravura – dispiegata in ogni pagina, in ogni singola frase della Scuola cattolica (Rizzoli, 22 euro, pp. 1294) - potrebbe però nascondersi un “ problema” , come dirò tra poco. Con questo libro la migliore prosa d'arte (si veda di Albinati la perfetta “ Serenata al rettilario” nella sua raccolta di racconti Guerra alla tristezza ), devota agli ideali di elegante precisione, ritmo musicale ed essenzialità, incontra la forma liquida del romanzo-contenitore (oggi quasi lo stile del mondo), dello zibaldone digressivo e dissipatorio, e così implode. La scrittura insegue meticolosamente la instancabile flânerie mentale e fisica dell'autore, le sue passeggiate per il QT(Quartiere Trieste), gli innumerevoli personaggi del suo “ romanzo di formazione” (amici, compagni di classe al San Leone Magno, sorelle dei compagni di classe, fratelli dei compagni di classe, insegnanti, amori), e poi incontri, letture, pensieri svagati, interrogativi, esitazioni, tradimenti, successi, disfatte… Delle tre grandi aree - o tipi della interrogazione - in cui Calvino aveva suddiviso il suo Palomar c'è qui molta Descrizione (memorabile quella delle abitazioni borghesi, oscillanti tra il nascondere e l'esibire), molta Riflessione, però quasi sempre esemplificata in qualche concreto personaggio (nel testo sono come incastonati tanti microsaggi sulla scuola, sull'amicizia, sul fascismo - che tiene insieme «legge e trasgressione» - sul femminismo, sul masochismo, sui sogni ad occhi aperti degli adolescenti, sull'eros e la “ volubilità” del pene…) e un po' di Racconto, quel tanto che viene ispirato da fatti realmente accaduti (Albinati probabilmente condivide la diffidenza di Garboli verso i vapori della finzione e il conseguente pregiudizio positivo nei confronti della realtà, sempre più misteriosa, inafferrabile e imprevedibile di qualsiasi nostra storia immaginata: «è più facile scrivere quando si scrive la verità»). La stessa rappresentazione del DdC (Delitto del Circeo) - non solo prodotto di tempi ma «produttore di tempi» e di costume centro magnetico del libro, e suo primo movente, è alla fine solo uno dei molti temi, sullo sfondo di un potente affresco sulla Classe Media, incerta se sopraffare o sottomettersi, dotata di un buon senso che viene meno quando si sente più sicura. E probabilmente è una meditazione sul male quella che ispira ogni pagina, con una intuizione fondamentale - direi di ispirazione dantesca - a proposito delle “ logiche” elucubrazioni degli assassini: il male non ha a che fare tanto con la “ bestialità” quanto con il calcolo e con una ragione interamente ridotta ai suoi piani e progetti. C'è poi una pagina decisiva che involontariamente ci offre una chiave di lettura della Scuola cattolica , quando l'autore confessa che sì, lui poteva anche credersi il più intelligente (beninteso dopo l'inarrivabile Arbus), ma «sempre come potenzialità piuttosto che per effettive realizzazioni», e aggiunge di sentirsi sempre magnificare per «il libro che potrei scrivere», non per quelli che ha scritto. In genere è sempre al di qua di ciò che vorrebbe o potrebbe essere, lievemente spostato: in chiesa pensa a tutto tranne che alla religione, negli anni '70 si dichiarava comunista senza minimamente esserlo… E anche La scuola cattolica , nonostante la mole intimidatoria delle 1300 pagine (avvertenza: a pagina 520 l'autore stesso autorizza a saltare qualche capitolo), si potrebbe
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leggere come un faraonico abbozzo, la prova generale di un romanzo che non c'è, che avrebbe potuto essere, ma che verosimilmente non sarà mai scritto. Accennavo alla presenza di un “ problema” . Non c'è pagina del libro in cui Albinati non ci mostri la sua inesauribile verve intellettuale, il gusto del paradosso e della battuta arguta, il calembour, l'aforisma («l'amore è la tomba del matrimonio», «il cattolicesimo antesignano del surrealismo»), la istantanea fulminante (l'ora di nuoto, con quei corpi pallidi e malfatti, come «un livido quadro manierista»), leggende metropolitane ed elenchi (di film, frasi fatte, etc, un po' à la Veronesi), il commento al tic linguistico (“ embè è «la formula cui è impossibile replicare»), la evocazione lirica (ad ogni mese estivo vengono associati colori e suoni: «Agosto: Bruciato Bianco Polvere e Vuoto»), il rovesciamento spiazzante del cliché , con risultati spesso virtuosistici (anche se l'analogia tra le due povere vittime del Circeo chiuse nel baule e il gatto di Schrödinger, morto e vivo al tempo stesso, è un po' fuori controllo). Mai una osservazione di senso condiviso, appena un po' banale, ordinaria. Come se lo scintillio della prosa e dell'ingegno fosse una specie di ipnotica coazione, o perfino uno schermo che protegge dal caos del mondo. L'io narrante in ciò potrebbe somigliare all'Ulrich dell' Uomo senza qualità : uno spirito iper-analitico, vivisettore, alla giusta distanza dal male che racconta, «trituratore» di libri, attratto dal «senso della possibilità», in genere incline a fare più esperimenti che vere esperienze, dunque sempre aggressivamente sulla difensiva, con un proprio nucleo statico e inviolabile. Ciò che qui si riconosce alla Borghesia come sua mentalità specifica – distacco e distanza, formalismo, “ dare del lei” anche alla morte e alla malattia – viene fatto proprio, quasi omeopaticamente, dall'autore stesso per mostrare il cuore di tenebra della Borghesia, per “ darle del lei” . La scrittura diventa l'esercizio continuo, affilato, “ spettacolare” non c'è mai un attimo di noia - di un io accogliente ma anche sorvegliato, dispotico, che aspira a evadere da se stesso e mutarsi finalmente in cosa, che tuttavia non intende mollare la presa intellettuale, che trasforma anche lo svenimento in mito letterario (in un libro precedente), che ama il rischio solo potenziale, che ci offre una variopinta galleria di personaggi - una commedia umana su cui si piange e si ride - , che incarnano tante possibili figure del destino, ma nei quali lui non si dimentica mai, come invece farebbe un romanziere. All'inizio si dichiara, con onestà, «felicemente infelice», perché non può che trasmetterci la nostalgia di una felicità perduta, di una pienezza che «si gode solo in un secondo momento». E probabilmente solo nella scrittura quella felicità, allora appena sfiorata, volatile come l'abbraccio di una donna, ritrova la unica sua dimensione tangibile, meno effimera. © RIPRODUZIONE RISERVATA Edoardo Albinati, La scuola cattolica , Rizzoli, Milano, pagg. 1294, € 22 http://feeds.ilsole24ore.com/c/32276/f/566700/s/4ed6d42c/sc/26/l/0L0Silsole24ore0N0Cart0Ccultura0C20A160E0A40E10A0Cil0Ecuore 0Etenebra0Eborghesia0E0A8110A50Bshtml0Duuid0FACAMlq4C/story01.htm
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Ma perché il Premio Strega per ragazzi lo ha vinto un romanzo per adulti Chiara Carminati, premiata per la fascia 11-15 anni, racconta la guerra vista dalle donne. Non è facile capire se si debba andar fieri di tanta precocità intellettuale o piangere tantissimo di nostalgia per Huckleberry Finn e Peter Pan
Roma. Il Premio Strega per ragazzi e ragazze, quest'anno alla sua prima edizione, se lo sono aggiudicato Susanna Tamaro con "Salta, Bart!" (fascia 6-10 anni) e Chiara Carminati con "Fuori fuoco" (fascia 11-15 anni). Tamaro ha scritto una storia sulla tecnologia che imbriglia persone e fantasia (una gallina, un saggio cinese e un peluche emanciperanno il piccolo protagonista dall'alienazione conseguente) e Carminati ha raccontato la Prima Guerra mondiale dalla parte delle donne, che non andavano in trincea e rimanevano sole a lavorare, ricevere bollettini di cari che morivano, schermirsi da soldati prepotenti, curare anziani e feriti. Cos'è un romanzo spiegato ai concorrenti del premio Strega E' Edoardo Albinati l'autore su cui ha scelto di puntare la Rizzoli al prossimo premio Strega La femmina è nuda Montanelli e la biografia di un italiano a suo modo eccezionale Jole e Mafalda sono due bambine di Martignacco (Udine), dove fanno ritorno, dall'Austria, non appena scoppia la guerra. Vedono partire per il fronte padre e fratelli, restano a industriarsi per la sopravvivenza con la mamma, che sarà arrestata per aver respinto le attenzioni di un soldato (pagine quasi in odore di stupro etnico), vendicatosi tacciandola di essere una spia. Così, le piccole troveranno rifugio da una vecchia amica di famiglia, grazie alla quale si metteranno sulle tracce di una nonna che non sapevano di avere. "Dovremmo festeggiare, oggi a noi è nata addirittura una nonna!", dice Mafalda a Jole ed è la sola frase – insieme a "come fa il mare a muoversi e rimanere fermo?" – luminosa e scanzonata di tutto il romanzo che – specifica per chi crede che lo Strega aureoli solo bidoni editoriali – è un bel romanzo, ma per adulti. E non solo e non tanto per le pagine che descrivono esplosioni, macerie, cadaveri, grida, sangue, "scarpe che strappano via i piedi" e il Piave “talmente pieno di morti che avevano dovuto bombardare i corpi perché l'acqua ricominciasse a scorrere", insomma orrore icastico per un "La sottile linea rossa" babyfiendly. Carminati non voleva raccontare la guerra, ma chi non l'ha fatta, quindi la storia parallela delle donne “invisibili, fuori fuoco”. "La guerra, Jole, la fanno gli uomini, ma la perdono le donne", dice la madre alla protagonista, inaugurando un romanzo che dovendo raccontare una segregazione non può esimersi dal raccontarne gli aguzzini. Quelli che "se non lavorano, si marciscono" e fanno a botte in strada e chiamano le ragazze "pecorelle bionde" di proprietà dei capifamiglia e, quando salvano, lo fanno per un tornaconto e sono fastidiosi, infantili, vendicativi, spesso stupidi. Insomma, i maschi.
La scrittrice Chiara Carminati e il suo libro "Fuori fuoco" che ha vinto il Premio Strega ragazzi
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Data Pubblicazione 08/04/2016
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"Fuori fuoco" fa il girl power ed è un romanzo per adulti perché la sua narrazione procede a scapito dell'altro sesso, ma questa sottigliezza la coglie (forse) un adulto, mentre un bambino, anche il più scafato che gioca ad “Assassin's Creed” e non per questo sgozza il fratellino o la sorellina più piccoli, la assorbe e basta. La giuria che ha assegnato il premio era composta da lettori dai 6 ai 15 anni: non è facile capire se si debba andar fieri di tanta precocità intellettuale o piangere tantissimo di nostalgia per Huckleberry Finn e Peter Pan, che erano spensierati anche quando erano efferati, cioè bambini. Quei bambini che, per Tamaro, non giocano più e "hanno tutto ma non hanno niente". A cominciare dalla fantasia.
http://www.ilfoglio.it/cultura/2016/04/08/premio-strega-per-ragazzi-chiara-c carminati-libri-romanzo-prima-guerra-mondiale___1-v-140437-rubriche_c903.htm
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Rai3: Pane quotidiano, il delitto del Circeo Roma, 6 apr. (askanews) - Roma, anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure quel rifugio di persone rispettabili viene improvvisamente attraversato da una ventata di follia: appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell'epoca, il delitto del Circeo. Lo scrittore Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant'anni ha custodito i segreti di quella "mala educacion". A Pane Quotidiano, nella puntata in onda giovedì 7 aprile, alle 12.45, su Rai3, li racconta a Concita De Gregorio, mescolando personaggi veri con figure romanzesche. Costruendo una narrazione che ha il coraggio di affrontare a viso aperto i grandi quesiti della vita e del tempo e di mostrare il rovescio delle cose.
https://it.notizie.yahoo.com/rai3-pane-quotidiano-il-delitto-del-circeo-180037816.html
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Data Pubblicazione 06/04/2016
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Premio Strega 2016, ecco i 12 finalisti Per conoscere il vincitore bisognerà aspettare l'8 luglio, mentre per la cinquina basterà il 15 giugno. Tra i dodici nomi nessuna sorpresa: ci sono tra gli altri Elena Stancanelli, Rossana Campo, Demetrio Paolin, Vittorio Sermonti. Per la prima volta il noto riconoscimento sarà assegnato al Parco della Musica di Roma e non al Ninfeo di Villa Giulia
Da questa mattina non sono più sconosciuti i dodici libri candidati al Premio Strega. Si tratta però solo dei "semifinalisti" dell'atteso premio che, ogni anno, mette in agitazione il mondo della cultura. Nessuna sorpresa in questa edizione, sono tutti noti i prescelti. Per conoscere comunque i cinque finalisti bisognerà, infatti, attendere il 15 giugno. Mentre l'8 luglio ci sarà la seconda votazione con la proclamazione del vincitore assoluto. Ecco allora i dodici candidati. L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli. La cinquina si voterà a Casa Bellonci, a Roma, mentre il il vincitore sarà reso noto, per la prima volta nella storia dello Strega, all'Auditorium Parco della Musica di Roma e non nella cornice del Ninfeo di Villa Giulia (e ancora una prima volta sarà di venerdì e non lo storico primo giovedì di luglio). Il comitato direttivo del premio è presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe.
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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Liceo Archimede, il diario di classe dei lettori L'iniziativa di "Repubblica" 07 aprile 2016 Dopo il racconto di Marco Lodoli sul libro di Edoardo Albinati, "La scuola cattolica", che prende spunto dalla vita della scuola privata San Leone Magno, sulla via Nomentana, tocca ora all' "avamposto" Archimede, il liceo al Nuovo Salario. Lo scientifico che visse la bufera dello scontro politico. Passione, assemblee, prof indimenticabili. Ma anche la tragica fine di Verbano. Anni bellissimi e bui tra autonomi, studio e partitelle. Ex studenti dell'Archimede scrivete a Repubblica i vostri ricordi: un diario di classe di voi lettori. Indirizzo email:
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Data Pubblicazione 07/04/2016
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Premio Strega, i 12 semifinalisti Ci sono i favoriti della vigilia La cinquina sar scelta il prossimo 15 giugno a Casa Bellonci, a Roma,e l'8 luglio sar proclamato il vincitore. Per la prima volta serata finale all'Auditorium di Paolo Fallai Non ci sono sorprese clamorose nella dozzina scelta dal Comitato direttivo del Premio Strega, presieduto da Tullio De Mauro, per la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1 aprile dagli Amici della domenica. Confermati i favoriti della vigilia, Edoardo Albinati (La scuola cattolica, Rizzoli) e Eraldo Affinati (L'uomo del futuro, Mondadori) che sono anche gli unici due titoli che il nuovo gruppo nato dalla fusione Rizzoli Mondadori, presenta al Premio. Per non correre rischi di dispersione. Ma ci sono, e combatteranno, anche Antonio Moresco (L'addio, Giunti), Elena Stancanelli (La femmina nuda, La Nave di Teseo) col libro d'esordio della nuova casa editrice, e Rossana Campo (Dove troverete un altro padre come il mio, Ponte alle Grazie). Tullio De Mauro: Rammarico per le esclusioni
Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli, spiega De Mauro, che anche presidente della Fondazione Bellonci e aggiunge: Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e l una luce di speranza. L'elenco dei dodici semifinalisti
Ecco la lista dei 12 semifinalisti: - L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego - La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi - Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi - Dalle rovine (Tunue') di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci - Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri - La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla - Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva - L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa - Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello - La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota - Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale - La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. I prossimi appuntamenti, esordio all'Auditorium
Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno il 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La cinquina si voter il 15 giugno a Casa Bellonci, a Roma,e l'8 luglio sar proclamato il vincitore, per la prima volta all'Auditorium Parco della Musica di Roma e non al Ninfeo di Villa Giulia e per la prima volta di venerd anzich nello storico primo gioved di luglio. L'elenco degli esclusi
Tra gli esclusi, molte case editrici minori e un paio di sorprese. Non ce l'hanno fatta Stefano Malatesta (Quando Roma era un paradiso, Skira) presentato da GIorgio Montefoschi e Paolo Mauri, il poeta Valentino Zeichen (La sumera, Fazi) presentato da Renato Minore e Aurelio Picca e Flavia Piccinni (Quel fiume la notte, Fandango) che era stata presentata da Dacia Maraini e Lidia Ravera. Questo l'elenco completo degli esclusi. - Viaggio in bianco e nero (Il Foglio) di Alessandra Altamura, presentato da Franco Cardini e Maurizio Dardano; - La notte delle falene (Amazon Publishing) di Riccardo Bruni, presentato da Giancarlo De Cataldo e Roberto Ippolito; - Quaderni di un terrorista (Biblioteca dei Leoni) di Giano Corte Moschin, presentato da Giorgio Barberi Squarotti e Paolo Ruffilli; - Notturno bizantino (La Lepre) di Luigi De Pascalis, presentato da Alessandro Masi e Claudio Strinati; Non adesso, per favore (Marsilio) di Annalisa De Simone, presentato da Aldo Cazzullo e Roberto Cotroneo; - La casa blu (e/o) di Massimiliano Governi, presentato da Giuseppe Catozzella e Roberto Saviano - La guerra finita (Round Robin) di Lucia Guarano, presentato da Franco De Renzo e Stefano Gensini; - Miracolo a Piombino (Historica) di Gordiano Lupi, presentato da Simonetta Bartolini e Marcello Rotili; - Quando Roma era un paradiso (Skira) di Stefano Malatesta presentato da Paolo Mauri e Giorgio Montefoschi; - Quel fiume la notte (Fandango) di Flavia Piccinni, presentato da Dacia Maraini e Lidia Ravera - Quasi morta (Anordest) di Amy Pollicino, presentato da Fulvio Abbate e Francesca Pansa; - Il fischio finale (Gilgamesh) di Davide Rubini, presentato da Wilson Saba e Monique Veaute; - Il paese dei segreti addii (Hacca) di Mimmo Sammartino, presentato da Anna Grazia D'Oria e Raffaele Nigro; - L'allegro manicomio (Felix Krull) di Lodovica San Guedoro, presentato da Biancamaria Frabotta e Cesare Milanese; - La sumera (Fazi) di Valentino Zeichen, presentato da Renato Minore e Aurelio Picca. 14 aprile 2016 | 13:48 http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_aprile_14/premio-strega-scelta-dozzina-ci-sono-favoriti-vigilia-ccd865b0-0232-11e6-9f07f0b626df35ca.shtml
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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Premio Strega: tra i dodici libri selezionati uno su La scuola cattolica span class="itemDateCreated"> Venerdì, 15 Aprile 2016 Tweet
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Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Belloncie daLiquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1° aprile dagli Amici della domenica: L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva. L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello. La figlia sbagliata (Frassinelli) diRaffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. Il Comitato direttivo del Premio che ha selezionato i dodici libri in gara è presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe. Altro in questa categoria « Ecco il progetto “Toscolata” http://www.tecnicadellascuola.it//item/19924-premio-strega-tra-i-dodici-libri-selezionati-uno-su-la-scuola-cattolica.html
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STREGATI - UNA DOZZINA SENZA SORPRESE PER IL PREMIO STREGA: FAVORITI ALBINATI (RIZZOLI) E AFFINATI (MONDADORI) - “LA NAVE DI TESEO” ALL’ARREMBAGGIO CON “LA FEMMINA NUDA” DI ELENA STANCANELLI - METà DEI TITOLI DA EDITORI MEDIO-PICCOLI Altro che antitrust: il primo banco di prova per “Mondazzoli” andrà in scena il 15 giugno nella serata che deciderà la cinquina - Dando per scontato che Gian Arturo Ferrari abbia una strategia per vincere è un fatto lo smarrimento dei due eserciti di votanti: ci sarà anche la «fusione» tra gli Amici della Domenica?...
auditorium Paolo Fallai per il “Corriere della Sera”
Altro che antitrust: il primo vero banco di prova della fusione Mondadori-Rizzoli andrà in scena il 15 giugno a Casa Bellonci, nella serata che deciderà la cinquina di questa settantesima edizione del premio Strega.
Ieri la Fondazione ha annunciato la dozzina dei semifinalisti, salomonicamente divisa tra sei grandi editori e altrettanti medio-piccoli. Senza sorprese ci sono i favoriti, il romanzo fluviale di Edoardo Albinati La scuola cattolica (Rizzoli) e il romanzo omaggio a Don Milani di Eraldo Affinati, L'uomo del futuro (Mondadori). Fino all'anno scorso sarebbe stata una sfida feroce tra i gruppi che hanno vinto 14 delle ultime 16 edizioni.
ninfeo di villa giulia
E forse qualche spiritello cattivo avrebbe ironizzato sull'assonanza dei nomi di due autori, nati nello stesso anno (1956) e che navigano nelle stesse acque cattoliche e scolastiche.
RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Data Pubblicazione 15/04/2016
Dando per scontato che Gian Arturo Ferrari abbia una strategia per vincere (lo ha fatto quasi sempre), è un fatto lo smarrimento dei due eserciti di votanti, richiamati per anni alla fedeltà di schieramento: ci sarà anche la «fusione» tra gli Amici della Domenica? Molti ne dubitano. E il secondo anno della rivoluzione voluta da Tullio De Mauro (per la cinquina si devono esprimere tre preferenze, pena la nullità) rischia di provocare qualche sorpresa, aprendo il fronte, dopo il «dovere» ai voti per simpatia, o per dispetto.
Intanto i due «chierici» di quest'anno dovranno fronteggiare concorrenti come Vittorio Sermonti, Se avessero (Garzanti, gruppo Gems), che ripercorre settant'anni di vita personale e pubblica. E sempre da Gems viene l'ultimo libro di Rossana Campo con Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie).
ERALDO AFFINATI Mentre Antonio Franchini, che raccoglie una pattuglia di esuli dalla grande fusione, accompagna uno scrittore che gode di grande critica, Antonio Moresco, L'addio (Giunti). E a cinque siamo già arrivati.
Ma senza fare i conti con l'arrembante esordio della nuova squadra di Elisabetta Sgarbi che presenta Elena Stancanelli e il suo La femmina nuda (La nave di Teseo) o il grande interesse suscitato da Giordano Meacci, Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) e Luciano Funetta, Dalle rovine (Tunuè).
ELENA STANCANELLI LA FEMMINA NUDA
Completano la dozzina Raffaella Romagnolo, La figlia sbagliata (Frassinelli, gruppo Mondadori); Demetrio Paolin, Conforme alla gloria (Voland); Paolo Malaguti, La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) e la magistrata Simona Lo Iacono con Le Streghe di Lenzavacche (e/o).
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francesco piccolo con edoardo albinati
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ELISABETTA SGARBI Grazie alla seconda regoletta voluta da Tullio De Mauro, che garantisce comunque un posto a una piccola casa editrice se i primi cinque sono occupati (addirittura due o più in caso di pari merito), c'è la possibilità di vedere in finale più di cinque libri.
Tanto per rendere un filino più strana, la stranissima serata conclusiva nell'accogliente Auditorium disegnato da Renzo Piano, lontani dal Ninfeo di Villa Giulia e dalla sua storia. E per di più di venerdì (8 luglio) per non incappare negli Europei di calcio.
NINFEO STREGA Alla fine tutto trama ingiustamente per dimenticare gli autori esclusi, da Valentino Zeichen a Stefano Malatesta a Flavia Piccinni. O le case editrici come Fazi, Skira, Fandango, Marsilio, La Lepre. E soprattutto gli auto esclusi: Feltrinelli che ne ha fatto (quest'anno) una scelta di stile e Einaudi. Che di libri importanti ne ha. Ma in queste prove di fusione si è voluta prendere un anno sabbatico. Peccato.
PREMIO STREGA
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Strega: ecco i 12 candidati della 70/ma edizione Cinquina il 15 giugno, vincitore l'8 luglio all'Auditorium
(ANSA) - ROMA, 14 APR - Il Comitato direttivo del Premio Strega, presieduto da Tullio De Mauro, ha selezionato i dodici libri in gara per la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1 aprile dagli Amici della domenica. "Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli", spiega De Mauro, che è anche presidente della Fondazione Bellonci e aggiunge: "Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza". Ecco i 12 libri candidati: - L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego - La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi - Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi - Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci - Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri - La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla - Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva - L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa - Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello - La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota - Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale - La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno il 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La cinquina si voterà il 15 giugno a Casa Bellonci, a Roma,e l'8 luglio sarà proclamato il vincitore, per la prima volta all'Auditorium Parco della Musica di Roma e non al Ninfeo di Villa Giulia e per la prima volta di venerdì anzichè nello storico primo giovedì di luglio.
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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I bambini non sono tiranni Castigare i bambini è utile, risponde Augias su Repubblica a un pediatra preoccupato perché non hanno senso del limite. L'inquietante dibattito commentato da una insegnante
Ieri ho portato i miei alunni al parco. Mentre godevo della loro contentezza mi continuavano a tornare in mente le parole "tirannia dei più giovani, bambini e ragazzi", frase letta su Repubblica in un dibattito che ha recentemente animato la rubrica di Corrado Augias [pubblicato a fondo pagina, ndr ]. Essendo una docente e vivendo a strettissimo contatto con i più giovani, quel titolo - "Perché i genitori devono dire no" - mi aveva subito incuriosito. Ad oggi, avendo continuato a seguire il carteggio sul quotidiano, il senso di soffocamento è totale e voglio gridare quanto segue con la forza che i miei alunni mi trasmettono. I bambini non sono tiranni: loro se ci vedono con gli occhi lucidi piangono, se siamo felici si appassionano, percepiscono subito la realtà interna vera degli adulti che hanno davanti e capiscono immediatamente se possono fidarsi o se li deluderemo alla prima occasione. I bambini non sono tiranni: alcuni li vedo arrivare in classe tristi, stanchi oppure agitati, insofferenti ed angosciati. Hanno gli occhi grandi che qualche adulto cerca di spegnere. Inutile che io mi metta a fare lezione perché non riuscirei mai a farli appassionare allo studio e sostengo con certezza che a nulla serve un atteggiamento duro fatto di "no". Ogni volta la sfida nel voler capire cosa provoca sofferenza in ciascuno di loro e la risposta è sempre la stessa: è la tragedia degli adulti che hanno accanto - genitori o simili - che hanno perso la loro dimensione più bella. Sono madri o padri anaffettivi, assenti, distanti anni luce dal mondo delle emozioni autentiche e sincere dei loro figli. Adulti che hanno "dimenticato" di essere stati bambini anche loro. Pertanto, in qualità di docente, ritengo che i termini della ricerca che ha animato il quotidiano Repubblica debbano essere totalmente capovolti e guidati da altre domande, quali ad esempio: A cosa reagisce questo bambino agitato? Perchè questa alunna arriva in classe così triste? Perché un ragazzo improvvisamente decide di non andare più a scuola? A cosa o meglio a chi si stanno ribellando questi adolescenti? I bambini non sono tiranni, semmai sono spesso vittime della freddezza degli adulti che non sono in grado di "sentirli" nel senso di ascoltare le loro emozioni. Ecco la tragedia, duplice: molti adulti, oltre a far crescere delle nuove generazioni che ricalcheranno il modello malato della loro vita basata sulla freddezza e sulla razionalità, si perdono il mondo più bello, ossia la realtà interna dei bambini che rappresenta un oceano senza fine in grado di arricchire le giornate di quegli adulti che, fortunati come me, provano i brividi a vederli sereni e a volte non dormono la notte pensando a come fare la mattina seguente per inventare il meglio per loro. I miei alunni non sono tiranni ed hanno occhi brillanti e pieni di gioia di vivere. Carla Gentili , Born free ** Perché i genitori devono dire "no" CARO Augias, sono un pediatra. Ho letto il bellissimo articolo di Massimo Recalcati ( Repubblica 27/03/16) che tra l'altro scrive: "Nessun tempo come il nostro ha mai esaltato così la centralità del bambino nella vita della famiglia. Non sono più i bambini che si piegano alle leggi della famiglia, ma le famiglie che devono piegarsi alle leggi (capricciose ) dei bambini... ". Quando incontro le famiglie per il controllo dell'anno di vita del bambino, ricordo sempre ai genitori l'importanza della ricerca da parte del bambino della sua autonomia, ma anche la necessità da parte dei genitori di educare, di mostrare autorevolezza (saper dire no, i no fanno crescere, dico). Ho anche letto su Repubblica un movimento di genitori sul web che chiedono l'installazione di videocamere per il controllo degli educatori. So che tali luoghi possono diventare teatro di violenze, vorrei però che i genitori riflettessero sulla loro crescente incapacità ad alimentare nei loro figli il senso del limite e del differimento della soddisfazione. Enrico Davalli HO LETTO anch'io l'importante contributo di Massimo Recalcati pubblicato domenica 27. Il centro della questione è che molti adulti sembrano aver rinunciato al peso della loro responsabilità il che, in parole molto povere, vuol dire far capire ai bambini che non tutto è possibile, che, soprattutto, non tutto è possibile subito. Il che tradotto in pratica significa rinuncia al soddisfacimento di alcuni desideri; imparare l'attesa. Una corrente della pedagogia è andata diffondendo l'idea che la cosiddetta "educazione" altro non sarebbe che una mordacchia "imposta da genitori paranoici alla voglia di libertà dei figli". Estendendo il discorso, lo stesso principio si applica alla scuola che viene dichiarata sede di una "educazione forzata" (in assonanza con "lavori forzati"), macchina repressiva che spegne ogni creatività imponendo controllo e disciplina uniformi. Una delle conseguenze è il fenomeno, anni fa marginale oggi frequente, di chi rifiuta la valutazione degli insegnanti, l'idea che durante le vacanze sia vessatorio assegnare qualche compito; per non parlare di bocciature o provvedimenti disciplinari contro i quali c'è subito il ricorso al Tar. «Il mio bambino un asino? Ma io la rovino, caro lei!». Recalcati citava un saggio di Peter Gray pubblicato da Einaudi dal titolo eloquente: Lasciateli giocare. Va bene, lasciamoli giocare; ma che cosa accadrà all'adulto al quale da bambino e da adolescente nessuno ha mai detto: fino qui è possibile, al di là no? I piccoli tiranni capricciosi sono preoccupanti; ciò che quei bambini diventeranno da grandi, in un Paese di non grandi tradizioni civili, lo è ancora di più. Nel bel romanzo di Edoardo Albinati La scuola cattolica (Rizzoli ed.) leggo queste parole: «I castighi sono utili a saggiare e a sviluppare la resistenza dell'individuo piuttosto che a vincerla, prove da attraversare, come fatiche di Ercole, facendo appello alle risorse che solo così, quasi con stupore, uno scopre di possedere [...] Un'iniziazione non può che essere, almeno in parte, dolorosa». La Repubblica, sabato 2 aprile 2016 RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Data Pubblicazione 08/04/2016
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Da Affinati a Sermonti, ecco i dodici semifinalisti del premio Strega
Il Comitato direttivo del Premio Strega, presieduto da Tullio De Mauro, ha selezionato i dodici libri in gara per la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1 aprile dagli Amici della domenica. «Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli», spiega De Mauro, che è anche presidente della Fondazione Bellonci e aggiunge: «Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza». Ecco i 12 libri candidati: - L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego - La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi - Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi - Dalle rovine (Tunuè) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci - Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri - La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla - Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva - L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa - Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello - La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota - Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale - La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno il 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La cinquina si voterà il 15 giugno a Casa Bellonci, a Roma,e l'8 luglio sarà proclamato il vincitore, per la prima volta all'Auditorium Parco della Musica di Roma e non al Ninfeo di Villa Giulia e per la prima volta di venerdì anzichè nello storico primo giovedì di luglio. 2016-04-14 13:23 Ultimo aggiornamento: http://spettacoliecultura.ilmessaggero.it/libri/semifinalisti_premio_strega-1669720.html
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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La scuola cattolica di Albinati svela la violenza dei maschi italiani opinioni
La scuola cattolica di Albinati svela la violenza dei maschi italiani
Christian Raimo, giornalista e scrittore 10 aprile 2016 10:56 È veramente complicato parlare del nuovo libro di Edoardo Albinati, La scuola cattolica. E non è solo per la sua lunghezza, sono 1.294 pagine di un'edizione Rizzoli con una gabbia molto larga, e per leggerle occorre almeno una settimana in cui si rinuncia a quasi ogni altra attività. Ma la mole gigantesca non è l'ambizione maggiore di Lsc, che non è, come qualcuno ha fatto notare, solo un libro lunghissimo, ma un testo che già di suo dichiara di essere molte cose insieme. È un romanzo fagocitante, bulimico, che cerca, impossibilmente, di fare i conti unavolta per tutte con gli atti e le ideologie di quella generazione diventata adulta negli anni settanta tra crisi dei valori borghesi ed esplosione della violenza non solo politica; è un romanzo dell'io, metà Bildungsroman con tutte le scene classiche del genere (conflitto con i genitori, scoperta del sesso, amore per i mentori, amicizie e tradimenti, confusioni ideali, nostalgia e sollievo per la possibilità di lasciarsi quel tempo alle spalle) e metà memoir scritto a mo' di diario, con appunti che ripercorrono l'aneddotica di una giovinezza esemplare anche per il solo fatto di essere lontana. Ed è anche un trattato sull'educazione del maschio in Italia, il tentativo di rintracciare la genesi di quel carattere idealtipico di sopraffazione, arroganza, cameratismo criptofascista attraverso cui interpretare la storia complicata del nostro paese; ed è, come ha già fatto notare su IL Francesco Pacifico, un libro che somiglia per andamento e voce ai Saggi di Michel de Montaigne (in alcuni casi a Blaise Pascal), una serie di riflessioni che procedono per divagazione dalle letture e dalle esperienze biografiche di Albinati: invenzione e fedeltà ai ricordi si fondono senza nemmeno specificare precisamente le dosi dell'amalgama. Cinquant'anni di storia personale e comune La fonte nera da cui scaturisce l'intera narrazione è duplice. La prima è la coincidenza per cui Albinati è stato compagno di scuola dei tre protagonisti del delitto del Circeo – Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira (Angelo, Subdued e il Legionario, nel libro) – che violentarono e massacrarono Rosaria Lopez e Donatella Colasanti; quest'ultima si salvò miracolosamente, fingendosi morta. Era il 1975: l'autore aveva vent'anni, gli assassini avevano vent'anni. La seconda è l'altro delitto di cui si è reso colpevole Angelo Izzo, nel 2004: l'omicidio feroce di una donna e di sua figlia di 13 anni a Ferrazzano, un paesino vicino Campobasso nel quale Izzo scontava la pena in una cooperativa, affidato di giorno ai servizi sociali. Nel 2004 Albinati, che non aveva mai scritto del delitto del Circeo nonostante la conoscenza diretta, sente invece di essere chiamato a farlo: una sorta di vocazione a raccontare questa storia, a doverla dire tutta. L'eccezionalità di questo libro deriva da questo: dai dieci anni di lavoro necessari alla stesura certo, ma soprattutto dal non voler lasciare nulla di nascosto, nel vuotare il sacco come in una confessione, alla Agostino, alla Rousseau. Se è vero quindi che La scuola cattolica è un romanzo programmaticamente sconfinato, è vero anche che ha dei limiti geografici, che sono le stesse mura scolastiche dell'istituto solo maschile San Leone Magno e le strade del quartiere Trieste; SLM e QT come sono abbreviati nel libro. Ciò che può sembrare un campione talmente minuscolo da non poter essere paradigmatico di nulla, diventa invece, più che lo specchio, la lente deformata attraverso cui raccontare cinquant'anni di storia personale e comune. RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Data Pubblicazione 10/04/2016
Eravamo sognatori abbastanza privi di fantasia. La principale stimolazione ci veniva dalla televisione e dalle barzellette sporche, di cui devo ammettere che raramente coglievo il senso, voglio dire, il senso integrale. Non sarà per caso che esiste l'espressione “il primo della classe” mentre non si è mai sentito dire il secondo o il terzo, o il quinto della classe, come eravamo Zipoli e Zarattini, Lorco e io. Nascere maschi è una malattia incurabile. Non era solo Arbus a mostrarsi goffo, scoordinato. Tutti noi facevamo movimenti sgraziati per compiere qualsiasi gesto, fosse anche mettersi la cartella sulle spalle (allora non esistevano gli zaini se non quelli da campeggio). Se uno psicologo avesse osservato i balzi scomposti che facevamo, il nostro modo di grattarci e sbracciarci, avrebbe dedotto che eravamo malati di mente. Se non è rigida come nel Giardino delle vergini suicide di Jeffrey Eugenides – dove il narratore non ha un'identità, scompare direttamente nel gruppo dei maschi adolescenti – la prima persona plurale coniugata all'imperfetto (eravamo, facevamo) è comunque il cardine della narrazione di Albinati. Questa gli serve per diagnosticare senza darsi scampo questa malattia incurabile dell'essere nati maschi. La condizione maschile è setacciata attraverso un'acribia sociologica, filosofica, storica, letteraria, e soprattutto attraverso la strumentazione che gli viene dal femminismo. Albinati stesso ha dichiarato nella presentazione di Lsc all'Auditorium un mese fa che per scrivere questo libro si è letto centinaia di testi femministi, e anche a un certo punto del libro ammette questo debito: Il più originale e durevole discorso politico del novecento è il femminismo. (…) Il principale discorso politico del novecento non è dunque il comunismo, originato nel cuore del diciannovesimo secolo, e non lo sono nemmeno le alchimie reazionarie che lo hanno combattuto più o meno mescolandovisi. Tantomeno il capitalismo, che ha origini ancora più remote. Il più innovativo movimento politico degli ultimi cento anni, nonché quello più drammaticamente attuale, è quello della liberazione delle donne. La potenza maggiore di questa scelta sta proprio nell'originalità di non prendere a distanza d'anni un caso di cronaca criminale ed esplorarlo costruendoci un'epica nera; come evidenzia bene Andrea Cortellessa sulla Stampa: “Quasi provocatoriamente, Albinati capovolge la vulgata stucchevole del noir-chefa-finalmente-chiarezza-sui-misteri-d'Italia”. Il racconto dei fattacci – da un certo punto di vista l'inizio del romanzo – è rimandato fino a pagina 473. Verso le undici di sera del 30 settembre 1975, dalla finestra di casa sua, un residente di viale Pola 5 (duecento metri da dove abito io), nota due ragazzi fare manovra per parcheggiare una 127 nel vialetto condominiale, scendere dalla macchina, discutere animatamente e quindi allontanarsi. Del resto non c'è nessuna suspense, sappiamo che nel bagagliaio di quella macchina ci sono le vittime del massacro, una morta e una viva. E allora perché aspettare così tanto per arrivarci? Perché per Albinati era necessaria – a ragione – una lunga premessa, che ci facesse ritornare su quei corpi distrutti con uno sguardo diverso dalla pietà fatalista o dalla morbosità malcelata con cui li abbiamo considerati finora. Chi ha letto gli altri libri di Albinati conosce il suo procedere per associazioni: dai suoi testi più belli, Maggio selvaggio e Svenimenti (ristampatelo!), ai suoi libri più occasionali di saggistica, Orti di guerra oppure Oro colato, e fino ai suoi poemi, il meraviglioso e introvabile La comunione dei beni (ripubblicate anche questo!) o Sintassi italiana, la frammentazione, l'episodicità, l'aneddotica, il non concedersi mai a grande trame o a grandi interpretazioni non sono il segno di una resa alla possibilità di comprendere e narrare il mondo, ma la decisione occamista di non moltiplicare gli enti se non ce n'è bisogno, di stare alle cose. Il criterio che guida la scrittura di Albinati è l'adesione fenomenologica, la sola trascendenza possibile è quella del mettere sulla carta ciò che registrano i sensi. Anche quando ci addentriamo in un abisso, abbiamo il dovere, da scrittori, di catalogare. Andiamo all'esempio principale. Una buona parte delle pagine di Lsc parla di stupro, con una lucidità quasi da scienziato naturalista e senza edulcorare nemmeno un tono. Lo stupro è contiguo o intrecciato ad altri atti di violenza, la guerra, la rapina, la vendetta, di cui può rappresentare il culmine, lo scopo iniziale o quello di ripiego, l'accompagnamento, la traslazione, la variante, l'in- venzione improvvisa. Se un rapinatore resta a mani vuote, può sempre violentare la padrona di casa. Se la violenta, potrà sempre ucciderla. Se aveva pensato di stuprarla, può rinunciarvi e invece picchiarla fino a farle perdere i sensi. Oppure fare tutte queste cose insieme. Stupro e saccheggio vanno sempre insieme. Quando c'è poco da saccheggiare, si può sempre violentare: il principio dell'appropriazione si applica più o meno nello stesso modo alle cose e agli esseri viventi. Seppure non manifesti, attraverso note o bibliografie, i suoi debiti teorici (Joanna Bourke, Andrea Dworkin, bell hooks, per citare i primi nomi che vengono in mente), vanno riconosciuti ad Albinati il coraggio e la capacità di scrivere un romanzo-monstre sulla storia recente d'Italia a partire da un nodo che nessun autore maschio aveva mai messo così al centro della sua narrazione. Da quest'interrogativo – perché noi maschi stupriamo? - Lsc si irradia, toccando altri temi-mondo – dalla violenza alla crisi della borghesia – e scrivendo pagine bellissime di teodicea. Sì, l'interrogativo chiave del libro è la questione del male, ma la disamina con cui Albinati ci cattura non è quella di un dostoevskjismo di risulta o quella di un pasolinismo in vena di facili generalizzazioni sociologiche. Quando Albinati arriva a chiederci qual è il nostro grado di coinvolgimento, le sue domande non sono provocatorie né retoriche. Ora mi chiedo, con un certo anticipo sul racconto, si può applicare il perdono ai protagonisti del delitto che, pagina dopo pagina, mi sto avvicinando a trattare (troppo lento e divagante, direte, questo mio cammino? L'ho presa un bel po' alla larga? Avete ragione: ma era la natura stessa del delitto a richiedere che se ne raccontassero i preliminari; o piuttosto, i cerchi concentrici che lo avvolgono, gli anelli che da un lato vi conducono, dall'altro se ne allontanano, come in certe insegne luminose. La scuola, i preti, i maschi, il quartiere, le famiglie, la politica. Potrebbe darsi che al centro del bersaglio non vi sia alla fine quel delitto, ma qualcos'altro… che se avete la pazienza di seguirmi scopriremo insieme), potranno essere perdonati a prescindere dal fatto che abbiano o meno scontato la pena comminata loro dallo Stato? E se non il perdono cristiano, quantomeno l'indulgenza o il semplice oblio? RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Soprattutto la prima parte del romanzo è un ritratto plurale di un gruppo di maschi, i compagni di classe e di scuola, che costituiscono un unico personaggio, un noi, da cui ogni tanto si distacca un nome.
Premessa: prima di essere caucasico, italiano, battezzato cattolico romano, borghese, di sinistra e laziale, io sono un maschio. È questa la mia identità più ovvia, la discriminante, il mio carattere spiccato, di cui rendere conto non appena affacciato dal ventre di mia madre. Ho dunque più affinità con un musulmano nero povero, nato in Sudan, che con un'avvocatessa dei Parioli, o con la badante ucraina che prepara il brodo a sua madre. Del subsahariano, dal quale pure mi separano abissi, porto, fraternamente perché involontariamente, le medesime stimmate fisiologiche, le colpe e forse un analogo insensato orgoglio, nutro desideri simili, coltivo frustrazioni gemelle. Il mio corpo funziona come il suo, e al novanta per cento anche la mia mente, quella enorme parte sommersa della mente che l'ambiente in cui siamo cresciuti lui ed io non riesce a sfiorare. E se subito dopo confessa la sua “venerazione per Sigmund Freud”, lo fa per evidenziare anche tutti i pezzi mancanti di una storia: che i maschi non abbiano fatto propria una prospettiva di genere ha voluto dire non elaborare importanti eredità culturali. Gli omissis della storia della repubblica sono questi, più che i segreti di stato. L'insicurezza, il senso di solitudine, l'inadeguatezza, la sudditanza psicologica, l'ambiguità morale, che Albinati riconosce negli amici, nei compagni con i quali è cresciuto, sono stati elementi praticamente rimossi nel racconto di quegli anni turbolenti, e lo sono ancora. E se oggi dovessimo avere a cuore non dico una memoria condivisa (che espressione brutta) ma un incontro tra memorie l'obiettivo principale non sarebbe solo di far dialogare le visioni conflittuali determinate da posizioni politiche opposte, o le lacerazioni tra i responsabili di atti di violenza e le vittime, ma obbligarsi ad accostare la prospettiva maschile e quella femminile, tramite un femminismo della differenza a cui possano contribuire finalmente anche la parola e il pensiero degli uomini. Questo nuovo discorso Albinati lo intraprende, e per questo motivo prima di altri Lsc è un romanzo da leggere, spesso entusiasmandosi per la bellezza di certe pagine; e da discutere, non fosse altro per reagire di fronte a passaggi tipo questo: Noi viviamo dunque in una società dello stupro. Ostilità rapacità e potenza trovano una manifestazione sessuale. Il sesso è il linguaggio, non la cosa. È il modo di volere, non l'oggetto voluto. Si declina attraverso il sesso qualsiasi pulsione: vendicativa, rivendicativa, esibizionistica, identitaria. I ragazzini stuprano le loro compagne di classe e le filmano col cellulare. Libertà intesa come facoltà di nuocere. Libertà = delitto. Una piena realizzazione di se stessi può avvenire solo se si è pronti a prevaricare gli altri, e capaci di farlo. L'io coincide in pieno con la potenza. Ma proprio perché ribadiamo la rilevanza di questo libro, dobbiamo riconoscerne anche i limiti. Il primo è strutturale: se fino a pagina 550 l'andamento ondivago viene padroneggiato con uno stile magistrale, che rende la lettura ipnotica, nella seconda parte il procedere per accumulo finisce per risultare faticoso, e quello che si esige dal lettore è uno sforzo che sembra non si sia voluto fare in fase di editing: le interpolazioni come il diario del professore d'italiano Cosmo, seppure piene di spunti e intuizioni, sembrano rimanere a un livello di piano di lavoro, non si amalgamano con quell'intenso processo di conoscenza che è incarnato nel romanzo. Allo stesso modo, tutta la vicenda di Arbus – l'amico prodigioso e inarrivabile – risultano poco credibili, sanno di fiction artefatta, in un libro che conquista l'incredulità del lettore proprio quando mette a nudo ciò che è più banale, conosciuto nel racconto della realtà, o nella verbigerazione del resoconto personale, come i pensieri di Albinati stesso. Il secondo limite riguarda l'autocritica che Albinati muove al suo mondo, alla sua educazione, alla sua identità. Non usa un briciolo d'indulgenza per raccontare il suo sguardo di maschio: famelico, perennemente predatorio, insicuro fino all'anima e desideroso di affermazione, riconoscimento, potere (e in questo senso La scuola cattolica va messo vicino a quelli che sono due tra i più importanti romanzi italiani degli ultimi anni, Scuola di nudo di Walter Siti e Rondini sul filo di Michele Mari). Un tipico maschio italiano, riuscito esperimento di una classe sociale che non ha saputo trovare gli anticorpi per la sua intrinseca violenza. Ma al contempo non riesce a essere altrettanto spietato con la sua formazione borghese, pur esaminandone le caratteristiche per centinaia di pagine o pur avendo la capacità di rintracciare nell'idolo dell'ordine domestico un altro elemento fondamentale che ha nutrito la cultura tanto della sua normale famiglia onesta quanto l'ideologia deviata degli assassini del Circeo – il dettaglio sulla preoccupazione per la casa in disordine nelle dichiarazioni sul massacro è un colpo al cuore. Eppure Albinati liquida quasi del tutto il marxismo, non si fida molto della lettura degli eventi come conflitto di classe, confonde una borghesia alta, come quella da lui rappresentata, con il ceto medio, parla della cameriera che aveva in casa da ragazzo solo per prendere in giro il suo accento, e soprattutto se ne esce con giudizi tranchant da perbenista quando parla di Roma, quasi a ottenere un consenso facile dai difensori del decoro urbano. Eppure anche qui, nel QT, il diffuso degrado romano. Cassonetti traboccanti mai svuotati. Macchine parcheggiate tranquillamente in seconda e terza fila. Passeggiatori di cani che, con le cosce tremanti, defecano davanti ai portoni, collaudatori di mini-moto costruite in garage o altri apparecchi radiocomandati (attenzione: non sono ragazzi, ma cinquantenni), e poi writers o taggers cioè quei pipparoli che imbrattano muri coi loro monotoni scarabocchi e che qualche reduce del Dams o ex deputato di Rifondazione comunista (ma perché? perché? perché vi ho votato?) si ostina a difendere come manifestazione artistica o sintomo del ‘disagio giovanile'. Se tutti questi sono difetti veniali, c'è una mancanza che alla fine di Lsc risulta invece più pesante. Ed è quella di non aver saputo cogliere fino in fondo la voce dell'altro, di chi era coinvolto in questa storia, un'umanità davvero vertiginosa che forse la razionalità che Albinati si impone per tutto il romanzo non riesce a catturare. Fa impressione mettere a confronto righe che scrive in prima persona – a pagina 1.149 – come se fosse il diario di Angelo Izzo dopo il delitto di Ferrazzano, quello del 2004, con la testimonianza video del processo che andò in onda a Un giorno in pretura. L'assassino di Albinati è scisso ma clinico, un personaggio che ha rinunciato all'empatia come se fosse in un romanzo di Albert Camus o Bret Easton Ellis. Poi mi sono girato. È morta soffocata. Avevo avvolto lo scotch anche intorno al sacchetto. Quanta aria conterrà un sacchetto? La ragazza non ha reagito, legata com'era mani e piedi e imbavagliata, con il sacchetto in testa. Non si è agitata come sua madre. Mi sono girato perché mi dava fastidio. E ho bevuto una Coca-Cola. RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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La struttura spiraliforme, digressiva, capiamo bene che non è dunque un palinsesto pretestuoso, ma l'unica via possibile per provare a rendere sulla pagina un difficile percorso di autoanalisi generazionale e politica, un cammino di autocoscienza che in Italia i maschi evidentemente non hanno mai avviato. In un altro degli ennesimi preliminari o chiose che costellano le mille e passa pagine di La scuola cattolica, Albinati scrive:
E ancora: c'è una voce soprattutto di cui si sente la mancanza in La scuola cattolica ed è quella delle vittime, in primo luogo quella di Donatella Colasanti, la superstite del Circeo, morta nel 2005 per un tumore. Albinati più volte riconosce come di fronte ai delitti efferati si sia più interessati alla storia dei colpevoli che a quella delle vittime. E nel caso particolare addirittura aggiunge che allora nel racconto dei mezzi d'informazione si respirava una specie di snobistico classismo, che etichettava le due ragazze semplicemente come di un ceto più basso, popolane contro i pariolini, e non raccontava quasi nient'altro di loro. Avrei voluto sapere finalmente qualcosa di più di loro. Avrei voluto poterne risentirne la voce. Per questo alla fine della lettura sono andato a cercare le interviste che le fecero nel tempo. Ne ho trovata una impressionante, che Enzo Biagi realizzò con Donatella Colasanti nel 1983. A riguardarla oggi, e dopo la lettura così chirurgica da parte di Albinati del potere italiano, le domande che le pone Biagi risultano ancora più aggressive e mistificanti. Ma lei risponde con una calma e una dignità davvero sorprendenti, che la emancipano dal ruolo della vittima, e dal personaggio che i giornalisti le hanno cucito addosso, e la fanno risultare una persona che ha a cuore la giustizia al di là del suo caso personale. Ma forse questa è una storia che prima o poi qualcun altro racconterà. Italia Libri
http://www.internazionale.it/opinione/christian-raimo/2016/04/10/scuola-cattolica-albinati-recensione
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L'assassino che invece dal vero risponde alle domande del giudice è un istrione, ridacchia, ha il tono di un bonario trafficone romano anche quando spiega come s'impacchetta un cadavere, non ha nulla di Mersault o di Patrick Bateman. In questo senso è più spaventoso.
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Premio Strega 2016- Candidati Il Comitato del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma ha selezionato i dodici libri che si contenderanno la settantesima edizione del premio strega. L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci L'addio (Giunti) di Antonio Moresco Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione, per selezionare la cinquina dei finalisti, si terrà come di consueto nella sede della Fondazione, dove sarà effettuato, lo spoglio dei voti. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno venerdì 8 luglio presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. La dozzina selezionata dal Comitato direttivo concorre inoltre alla terza edizione del Premio Strega Giovani, che coinvolge una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 scuole superiori diffuse su tutto il territorio italiano e all'estero. I candidati incontreranno un'ampia rappresentanza dei giovani giurati a Modena il 16 maggio nell'incontro organizzato da BPER Banca, che sostiene il Premio Strega Giovani. Il vincitore sarà annunciato lunedì 13 giugno per il terzo anno consecutivo alla Camera dei Deputati. 0 http://www.gliamantideilibri.it/premio-strega-2016-candidati/
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Data Pubblicazione 17/04/2016
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Premio Strega 2016: ecco la dozzina dei libri selezionati
ROMA – Premio Strega 2016: ecco la dozzina selezionata dal Comitato direttivo, che sarà sottoposta al giudizio degli Amici della Domenica il prosssimo 15 giugno (quando sarà selezionata la cinquina) e quindi l'8 luglio (quando si voterà il vincitore). 1. L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati Presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego 2. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati Presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi 3. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo Presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi 4. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta Presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci 5. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono Presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri 6. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti Presentato da Marcello Fois e Alberto Galla 7. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci Presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva 8. L'addio (Giunti) di Antonio Moresco Presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa 9. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin Presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello 10. La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo Presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota 11. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti Presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale 12. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli Presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1° aprile dagli Amici della domenica. Il Comitato direttivo del Premio che ha selezionato i dodici libri in gara è presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe. “Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli”, dichiara Tullio De Mauro, presidente del Comitato direttivo e della Fondazione Bellonci, che aggiunge: “Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza”. Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione, per selezionare la cinquina dei finalisti, si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione, dove sarà effettuato, mercoledì 15 giugno, lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica, ai quali si aggiungono: 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno venerdì 8 luglio presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Data Pubblicazione 15/04/2016
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Sarà compito di IBS.it, partner tecnico del Premio Strega, recapitare i libri in concorso a tutti i giurati, che potranno esprimere il loro voto sul sito www.premiostrega.it o con la tradizionale scheda cartacea che potranno ritirare al seggio al momento del voto. La dozzina selezionata dal Comitato direttivo concorre inoltre alla terza edizione del Premio Strega Giovani, che coinvolge una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi – di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all'estero. I candidati incontreranno un'ampia rappresentanza dei giovani giurati a Modena il 16 maggio nell'incontro organizzato da BPER Banca, che sostiene il Premio Strega Giovani. Il vincitore sarà annunciato lunedì 13 giugno per il terzo anno consecutivo alla Camera dei Deputati. Dal 1° aprile, inoltre, è online il nuovo portale www.premiostrega.it: notizie e approfondimenti su Premio Strega 2016, Premio Strega Giovani, Premio Strega Europeo, Premio Strega Ragazze e Ragazzi.
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Il ladro si che se ne intende...
Interno Biblioteca Civica Gambalunga, Rimini - Foto di Ivan Ciappelloni In libreria si va (anche) a rubare. Decine di migliaia di volumi, ogni anno, spariscono dagli scaffali. I ladri apprezzano i bestseller, come tutti. I più esigenti però si portano a casa, senza pagare, anche costosi e ingombranti cataloghi d'arte. C'è poi chi non disdegna i classici, meglio se in edizioni lussuose. Insomma, la cultura del furto è variegata. Del resto, la libreria è un ecosistema complesso, basta osservare bene. I lettori sono tipi strani. C'è quello che si concede una pennichella sulla poltrona con la scusa di sfogliare una rivista. C'è quello che spolpa, con metodo implacabile, un intero libro col pretesto di consultarlo per decidere se acquistarlo. C'è quello che ci ha ripensato, e con fare guardingo abbandona un tomo fuori posto. C'è quello che entra, prende il volume e va dritto alla cassa. C'è quello che chiede consiglio al libraio, facendolo impazzire perché vuole un saggio di cui non ricorda il titolo e scritto da un autore di cui non ricorda il nome. C'è quello che chiede Il fu Mattia Bazar di Pirandello. C'è il bibliofilo che ritira soltanto le rarità ordinate settimane prima. Ci sono gli psicopatici, che strappano le pagine per dispetto. Ora che in qualche libreria si prende l'aperitivo, ci sono quelli che sperano di rimediare un appuntamento. Poi, naturalmente, ci sono i ladri. A volte, nelle librerie di catena, vengono fermati quasi sul marciapiede da tipi nerboruti con l'auricolare e si difendono dicendo di non aver trovato la cassa. Spesso riescono a sfuggire ai controlli. I lettori sono pochi, il libro però rimane un oggetto del desiderio, un piccolo status symbol, al limite un accessorio che nobilita l'arredamento. Non va a ruba però si ruba. Distinguiamo. C'è il ladruncolo che sottrae per rivendere su eBay. Poi c'è il ladruncolo «libridinoso» in cui la passione per il furto confina con la bibliofilia. Il signore distinto con il Meridiano di Eugenio Montale nella tasca del cappotto. La signora distinta con «i romanzi di cui tutti parlano» nella borsetta. Pare che in questo periodo vadano Purity di Jonathan Franzen (720 pagine) e La scuola cattolica (1.224 pagine) di Edoardo Albinati. Non manca lo studente a caccia di manuali universitari ma anche di grandi autori o di testi ricercati. È scomparsa invece la figura del Sessantottino convinto che rubare un saggio di Marcuse non sia un reato ma un esproprio proletario. Come ricorda il giornale on line Il Post, nel 1999 la catena Barnes & Noble fece la classifica degli autori trafugati nel suo negozio più famoso: Martin Amis, Paul Auster, Georges Bataille, William S. Burroughs, Italo Calvino, Raymond Chandler, Michel Foucault, Dashiell Hammett, Jack Kerouac e Charles Bukowski. Che i ladri siano buoni critici letterari?
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/i-libri-si-leggono-poco-si-rubano-sempre-pi-1246117.html
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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Ecco il 12 finalisti al premio Strega 2016
Notizie
I libri presentati erano 27: ora sono diventati 12. Ecco i "semi-finalisti" dell'edizione 2016 del premio Strega, selezionati dal Comitato direttivo: resta fuori Amazon Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1° aprile dagli Amici della domenica: L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva. L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello. La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. Il Comitato direttivo del Premio che ha selezionato i dodici libri in gara è presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe. “Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli”, dichiara Tullio De Mauro, presidente del Comitato direttivo e della Fondazione Bellonci, che aggiunge: “Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza”. Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione, per selezionare la cinquina dei finalisti, si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione, dove sarà effettuato, mercoledì 15 giugno, lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica, ai quali si aggiungono: 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno venerdì 8 luglio presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. Sarà compito di IBS.it, partner tecnico del Premio Strega, recapitare i libri in concorso a tutti i giurati, che potranno esprimere il loro voto sul sito www.premiostrega.it o con la tradizionale scheda cartacea che potranno ritirare al seggio al momento del voto. RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Data Pubblicazione 14/04/2016
Dal 1° aprile, inoltre, è online il nuovo portale www.premiostrega.it: notizie e approfondimenti su Premio Strega 2016, Premio Strega Giovani, Premio Strega Europeo, Premio Strega Ragazze e Ragazzi.
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LEGGI ANCHE – Premio Strega ragazze e ragazzi: ecco le due vincitrici dell'edizione 2016 Tweet WhatsApp
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La dozzina selezionata dal Comitato direttivo concorre inoltre alla terza edizione del Premio Strega Giovani, che coinvolge una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi – di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all'estero. I candidati incontreranno un'ampia rappresentanza dei giovani giurati a Modena il 16 maggio nell'incontro organizzato da BPER Banca, che sostiene il Premio Strega Giovani. Il vincitore sarà annunciato lunedì 13 giugno per il terzo anno consecutivo alla Camera dei Deputati.
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“La scuola cattolica”
di Gabriele Ottaviani Anche gli assassini il cui delitto mi appresto a raccontare tornano a cena dai genitori. Per non farli preoccupare. Nelle pause tra le sevizie che infliggono alle loro vittime, pranzano davanti alla tv. Almeno questo fa uno di loro. Non so più in quale romanzo russo (forse I signori Golovlëv?) si rispetta la regola per cui il samovar “era sempre in ebollizione” e quelli di casa “mettevano le ginocchia sotto il tavolo cinque volte al giorno” – o forse di più, vista la quantità di merende, early dinner, spuntini, piattini, tutto un rosicchiare cetrioli e spalmare burro. Inutile aggiungere che tale famiglia così unita e salda nelle usanze alimentari, si sfalderà – destino a quanto pare inevitabile delle famiglie nei romanzi. Il gruppo che entra in scena nel primo atto, si disgregherà prima che cali il sipario sul terzo atto, ecco la legge narrativa. Lo ripeto: ogni romanzo familiare è la storia di una nevrosi. Il disperato bisogno di senso, tipico del romanzo, trionfa nella conclusioni che noi tiriamo sul nostro passato, fornendo un alibi fantastico per qualsiasi cosa sia accaduta ma anche per quelle che debbono ancora accadere; in fondo la letteratura è un'assicurazione sulla vita per abbandonare il tentativo di costruirsene una diversa, di costruire un altro me stesso migliore o più coraggioso, a che mi serve se c'è la letteratura a sostituirmi, i romanzi, ah, i romanzi, i sogni a occhi aperti, i mondi di “fantasia” (ma quanto inchiostro è stato versato per celebrare la “fantasia”, virtù pressoché inesistente presso qualsiasi persona di valore), e questo o quel personaggio sarò ben capace di sostituirmi d'ora in avanti, ma sì, mando avanti lui al posto mio, se la caverà, mentre io posso eclissarmi. Sembra di leggere Tacito. Perché non c'è sillaba che sia meno che perfetta. La prosa è ampia, avvolgente, maestosa, sembra di navigare a bordo di una piroga in mezzo al Rio delle Amazzoni, e invece ci muoviamo fra Via Nomentana e Corso Trieste, a Roma, tra le mura del San Leone Magno, fra cortili signorili ornati di glicine, che già ad aprile sboccia a grappoli, profumando così tanto l'aria che quasi ne hai stordimento. C'è la vita, il sesso, l'amore, la religione, il bene, il male, il meraviglioso e l'orrendo, il maschile e il femminile, la violenza e la pietà, la domanda di un ragazzo, di un uomo, che mentre il tempo rotola interroga il mondo e sé: la verità, dunque, cos'è? Va detta? Va taciuta? Dov'è, davvero? Qual è, soprattutto? Cosa sappiamo di noi, degli altri, del resto? C'è tutto quello che si vorrebbe da un romanzo nell'ultimo di Edoardo Albinati (la cui scrittura è sempre magnifica, credibile, piena, ma qui si supera, diamine!), La scuola cattolica, edito da Rizzoli: sublime e senza difetti sin dalla copertina, dal titolo. Inizi a leggere e non puoi fermarti, non vuoi, e se anche volessi farlo, se anche qualche passaggio, per motivi che appaiono insondabili e impossibili, ma ognuno è fatto a suo modo, e l'incredibile esiste, dovesse disturbarti, sconvolgerti, stranirti, beh, non potresti comunque: perché non stai leggendo, stai vivendo, nel momento stesso in cui cominci sei preso per mano, con gentilezza, garbo, ironia, ma inesorabilmente. Stai interpretando il tuo film, e l'unica regola, per fortuna e/o purtroppo, è che è sempre buona la prima, l'unica e sola. Sei Dante dietro a Virgilio, cammini scalino dopo scalino, scendi, accendi la luce, e come le lampadine a luce calda, che faranno bene all'ambiente ma prima di rischiarare una stanza ci mettono il tempo che tu impieghi a fare lì dentro tutto quel che dovevi, e quindi non ti occorre più, alla fine, la luce, visto che oramai ti sei abituato a procedere a tentoni, come in mezzo al precariato della vita, così ogni passo è un dettaglio in più, una tenda scostata, un'immagine nuova. I ricordi si mescolano all'invenzione, Albinati cattura, riproduce, immortala il respiro del mondo. Non è un romanzo, suona molto più prossimo all'idea stessa di un miracolo, ma non quelli spiegati dai preti, che insegnano soprattutto nei primi anni alla scuola cattolica, laddove la coscienza si forma, quando è più malleabile, o forse quando servono tutto sommato competenze tecniche minori: qualcosa che non sai spiegare perché ancora non conosci la legge che c'è dietro, ma sai che esiste. Vorresti avere tanta memoria, per portarlo sempre dentro di te, imprimerti nel tuo cervello ogni fonema: un romanzo (ma è riduttivo chiamarlo così) imprescindibile.
https://convenzionali.wordpress.com/2016/04/11/la-scuola-cattolica/
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Data Pubblicazione 11/04/2016
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David di Donatello 2016, la premiazione: diretta ore 20.50 David di Donatello 2016: la diretta della cerimonia di premiazione
David di Donatello 2016. Tutto pronto per la cerimonia di premiazione che si terrà questa sera a Roma alle ore 21.10 presso gli Studi de Paolis. La 60^ edizione dello storico premio dell'Accademia del Cinema Italiano, la prima targata Sky, sarà trasmessa in diretta Sky Cinema 1 HD, TV8 (canale 8 del digitale terrestre), Sky Uno HD e su Sky Cinema HD – David di Donatello. Si parte alle ore 20.50 con il collegamento con il red carpet in compagnia di Francesco Castelnuovo; a seguire la diretta della cerimonia condotta da Alessandro Cattelan. Castelnuovo tornerà sul palco nel corso della serata per consegnare un importante premio insieme a Gianni Canova che porterà la sua celebre cultura cinematografica sul palco dei David. Su CineBlog il liveblogging dalle ore 20.50. I film, i protagonisti e i mestieri della nostra cinematografia saranno al centro della cerimonia dei David targata Sky, uno show che si ispirerà all'estetica dei grandi show internazionali. La premiazione sarà punteggiata da contributi, sorprese e qualche omaggio, tra cui quello ad Ettore Scola da parte di Pif. Anche i The Jackal porteranno il loro stile ironico sul palco dei David attraverso speciali interventi. Ad annunciare il vincitore per ciascuna categoria e a consegnare l'ambita statuetta saranno i presenter che affiancheranno sul palco Cattelan. Tra questi Stefano Accorsi, Giuseppe Battiston, Paola Cortellesi, Saverio Costanzo, Matilde De Angelis, Christian De Sica, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Anna Foglietta, Matilde Gioli, Valeria Golino, Francesco Pannfino, Nicola Piovani, Michele Placido, Vittoria Puccini, Gabriele Salvatores, Giuliano Sangiorgi, Toni Servillo, Vittorio Storaro. Arrivano alla serata con il più alto numero di candidature complessive (16) Non essere Cattivo di Claudio Caligari e Lo chiamavano Jeeg Robot dell'esordiente Gabriele Mainetti. Seguono Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino con 14 nomination, Il Racconto dei racconti di Matteo Garrone con 12, Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese con 9, La corrispondenza di Giuseppe Tornatore con 6, Suburra di Stefano Sollima con 5 e Fuocommare di Gianfranco Rosi con 4. La sfida per il miglior film si giocherà tra Non essere cattivo, il neo Orso d'oro Fuocoammare, Il Racconto dei racconti, Perfetti sconosciuti e Youth – La giovinezza. La sfida per miglior regia coinvolge i registi dei film sopra citati. Di seguito il dettaglio di tutte le candidature. David di Donatello 2016 | Nomination MIGLIOR FILM - Fuocoammare di Gianfranco ROSI - Il racconto dei racconti - Tale of Tales di Matteo GARRONE - Non essere cattivo di Claudio CALIGARI - Perfetti sconosciuti di Paolo GENOVESE - Youth – La giovinezza di Paolo SORRENTINO MIGLIORE REGISTA - Fuocoammare - Gianfranco ROSI - Il racconto dei racconti – Tale of Tales - Matteo GARRONE - Non essere cattivo - Claudio CALIGARI - Perfetti sconosciuti - Paolo GENOVESE RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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- Youth – La giovinezza - Paolo SORRENTINO MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE - Arianna - Carlo LAVAGNA - Banat – Il viaggio - Adriano VALERIO - L'attesa - Piero MESSINA - Lo chiamavano Jeeg Robot - Gabriele MAINETTI - Loro chi? - Fabio BONIFACCI, Francesco MICCICHÉ - Pecore in erba - Alberto CAVIGLIA MIGLIORE SCENEGGIATURA - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Edoardo ALBINATI, Ugo CHITI, Matteo GARRONE, Massimo GAUDIOSO - Lo chiamavano Jeeg Robot: Nicola GUAGLIANONE, MENOTTI - Non essere cattivo: Claudio CALIGARI, Giordano MEACCI, Francesca SERAFINI - Perfetti sconosciuti: Filippo BOLOGNA, Paolo COSTELLA, Paolo GENOVESE, Paola MAMMINI, Rolando RAVELLO - Youth – La giovinezza: Paolo SORRENTINO MIGLIORE PRODUTTORE - Fuocoammare: 21uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà, Rai Cinema, Les Films d'Ici con Arte France Cinéma - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Archimede, Rai Cinema - Lo chiamavano Jeeg Robot: Gabriele MAINETTI per Goon Films, Rai Cinema - Non essere cattivo: Paolo BOGNA, Simone ISOLA e Valerio MASTANDREA per Kimera Film, con Rai Cinema e Taodue Film, produttore associato Pietro VALSECCHI, in collaborazione con Leone Film Group - Youth – La giovinezza: Nicola GIULIANO, FrancescaCIMA, Carlotta CALORI per Indigo Film MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA - Alaska: àstrid BERGÈS-FRISBEY - Gli ultimi saranno ultimi: Paola CORTELLESI - Io e lei: Sabrina FERILLI - L'attesa: Juliette BINOCHE - Lo chiamavano Jeeg Robot: Ilenia PASTORELLI - Per amor vostro: Valeria GOLINO - Perfetti sconosciuti: Anna FOGLIETTA MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA - Lo chiamavano Jeeg Robot: Claudio SANTAMARIA - Non essere cattivo: Alessandro BORGHI - Non essere cattivo: Luca MARINELLI - Perfetti sconosciuti: Marco GIALLINI - Perfetti sconosciuti: Valerio MASTANDREA MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA - Assolo: Piera DEGLI ESPOSTI - Lo chiamavano Jeeg Robot: Antonia TRUPPO - Non essere cattivo: Elisabetta DE VITO - Quo vado?: Sonia BERGAMASCO - Ultima fermata: Claudia CARDINALE MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA - Alaska: Valerio BINASCO RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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- Gli ultimi saranno ultimi: Fabrizio BENTIVOGLIO - La felicità è un sistema complesso: Giuseppe BATTISTON - Lo chiamavano Jeeg Robot: Luca MARINELLI - Suburra: Alessandro BORGHI MIGLIOR FOTOGRAFIA - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Peter SUSCHITZKY - Lo chiamavano Jeeg Robot: Michele D'ATTANASIO - Non essere cattivo: Maurizio CALVESI - Suburra: Paolo CARNERA - Youth – La giovinezza: Luca BIGAZZI MIGLIOR MUSICA - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Alexandre DESPLAT - La corrispondenza: Ennio MORRICONE - Lo chiamavano Jeeg Robot: Michele BRAGA, Gabriele MAINETTI - Non essere cattivo: Paolo VIVALDI con la collaborazione di Alessandro SARTINI - Youth – La giovinezza: David LANG MIGLIORE CANZONE ORIGINALE - La felicità è un sistema complesso: “TORTA DI NOI” musica, testi e interpretazione di Niccolò CONTESSA - Non essere cattivo: “A CUOR LEGGERO” musica, testi e interpretazione di Riccardo SINIGALLIA - Perfetti sconosciuti: “PERFETTI SCONOSCIUTI” musica di BUNGARO e Cesare CHIODO testi e interpretazione di Fiorella MANNOIA - Quo vado?: “LA PRIMA REPUBBLICA” musica, testi e interpretazione di Luca MEDICI (Checco ZALONE) - Youth – La giovinezza: “SIMPLE SONG #3” musica e testi di David LANG interpretata da Sumi JO MIGLIOR SCENOGRAFIA - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Dimitri CAPUANI, Alessia ANFUSO - La corrispondenza: Maurizio SABATINI - Lo chiamavano Jeeg Robot: Massimiliano STURIALE - Non essere cattivo: Giada CALABRIA - Suburra: Paki MEDURI - Youth – La giovinezza: Ludovica FERRARIO Paki Meduri sarebbe entrato in cinquina anche per il film Alaska, ma da Regolamento viene candidato solo per il film più votato. MIGLIORI COSTUMI - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Massimo CANTINI PARRINI - La corrispondenza: Gemma MASCAGNI - Lo chiamavano Jeeg Robot: Mary MONTALTO - Non essere cattivo: Chiara FERRANTINI - Youth – La giovinezza: Carlo POGGIOLI MIGLIOR TRUCCO - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Gino TAMAGNINI, Valter CASOTTO, Luigi D'ANDREA, Leonardo CRUCIANO - La corrispondenza: Enrico IACOPONI - Lo chiamavano Jeeg Robot: Giulio PEZZA - Non essere cattivo: Lidia MINÌ - Youth – La giovinezza: Maurizio SILVI MIGLIORE ACCONCIATORE - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Francesco PEGORETTI RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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- La corrispondenza: Elena GREGORINI - Lo chiamavano Jeeg Robot: Angelo VANNELLA - Non essere cattivo: Sharim SABATINI - Youth – La giovinezza: Aldo SIGNORETTI MIGLIOR MONTAGGIO - Fuocoammare: Jacopo QUADRI - Lo chiamavano Jeeg Robot: Andrea MAGUOLO con la collaborazione di Federico CONFORTI - Perfetti sconosciuti: Consuelo CATUCCI - Suburra: Patrizio MARONE - Youth – La giovinezza: Cristiano TRAVAGLIOLI MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Maricetta LOMBARDO - Lo chiamavano Jeeg Robot: Valentino GIANNÌ - Non essere cattivo: Angelo BONANNI - Perfetti sconosciuti: Umberto MONTESANTI - Youth – La giovinezza: Emanuele CECERE MIGLIORI EFFETTI DIGITALI - Game Therapy: EDI – Effetti Digitali Italiani - Il racconto dei racconti – Tale of Tales: Makinarium - Lo chiamavano Jeeg Robot: Chromatica - Suburra: Visualogie - Youth – La giovinezza: Peerless MIGLIOR DOCUMENTARIO - HARRY'S BAR di Carlotta CERQUETTI - I BAMBINI SANNO di Walter VELTRONI - LOUISIANA (The Other Side) di Roberto MINERVINI - REVELSTOKE. UN BACIO NEL VENTO di Nicola MORUZZI - S IS FOR STANLEY di Alex INFASCELLI MIGLIOR FILM DELL'UNIONE EUROPEA - 45 ANNI di Andrew HAIGH (Teodora Film) - DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES di Jaco VAN DORMAEL (I Wonder Pictures ) - IL FIGLIO DI SAUL di Laszlo NEMES (Teodora Film) - PERFECT DAY di Fernando LEON DE ARAGONA (Teodora Film) - THE DANISH GIRL di Tom HOOPER (Universal Pictures) MIGLIOR FILM STRANIERO - CAROL di Todd HAYNES (Lucky Red) - IL CASO SPOTLIGHT di Tom McCARTHY (BIM) - IL PONTE DELLE SPIE di Steven SPIELBERG (20th Century Fox ) - INSIDE OUT di Pete DOCTER e Ronnie DEL CARMEN (Walt Disney Pictures) - REMEMBER di Atom EGOYAN (BIM) ### L'apposita Giuria, composta da Andrea Piersanti, Presidente, Francesca Calvelli, Enzo Decaro, Leonardo Diberti, Paolo Fondato, Enrico Magrelli, Lamberto Mancini, Mario Mazzetti, Paolo Mereghetti, comunica le cinquine del miglior cortometraggio. MIGLIOR CORTOMETRAGGIO RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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MIGLIOR CORTOMETRAGGIO La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
- A METà LUCE di Anna Gigante - BELLISSIMA di Alessandro Capitani - DOVE L'ACQUA CON ALTRA ACQUA SI CONFONDE di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi - LA BALLATA DEI SENZATETTO di Monica Manganelli - PER ANNA di Andrea Zuliani Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2016 è: BELLISSIMA di Alessandro Capitani.
DAVID GIOVANI - ALASKA di Claudio Cupellini - GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI di Massimiliano Bruno - LA CORRISPONDENZA di Giuseppe Tornatore - NON ESSERE CATTIVO di Claudio Caligari - QUO VADO? di Gennaro Nunziante
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[ Firenze ] La fiorentina Elena Stancanelli nella lista dei finalisti del Premio Strega 14 aprile 2016 14:04 Cultura Firenze
La fiorentina Elena Stancanelli è nella lista dei dodici finalisti del Premio Strega con il suo romanzo “La femmina nuda” edito da La nave di Teseo. Stancanelli ha superato la prima scrematura dopo la presentazione dei ventisette titoli iniziali e concorrerà al più importante premio letterario italiano. Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione, per selezionare la cinquina dei finalisti, si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno venerdì 8 luglio presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. Di seguito la listadei finalisti. L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva. L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello. La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. Tutte le notizie di Firenze
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Data Pubblicazione 11-04-2016
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La scuola cattolica
di Gabriele Ottaviani Anche gli assassini il cui delitto mi appresto a raccontare tornano a cena dai genitori. Per non farli preoccupare. Nelle pause tra le sevizie che infliggono alle loro vittime, pranzano davanti alla tv. Almeno questo fa uno di loro. Non so più in quale romanzo russo (forse I signori Golovlëv?) si rispetta la regola per cui il samovar “era sempre in ebollizione” e quelli di casa “mettevano le ginocchia sotto il tavolo cinque volte al giorno” – o forse di più, vista la quantità di merende, early dinner, spuntini, piattini, tutto un rosicchiare cetrioli e spalmare burro. Inutile aggiungere che tale famiglia così unita e salda nelle usanze alimentari, si sfalderà – destino a quanto pare inevitabile delle famiglie nei romanzi. Il gruppo che entra in scena nel primo atto, si disgregherà prima che cali il sipario sul terzo atto, ecco la legge narrativa. Lo ripeto: ogni romanzo familiare è la storia di una nevrosi. Il disperato bisogno di senso, tipico del romanzo, trionfa nelle conclusioni che noi tiriamo sul nostro passato, fornendo un alibi fantastico per qualsiasi cosa sia
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accaduta ma anche per quelle che debbono ancora accadere; in fondo la letteratura è un’assicurazione sulla vita per abbandonare il tentativo di costruirsene una diversa, di costruire un altro me stesso migliore o più coraggioso, a che mi serve se c’è la letteratura a sostituirmi, i romanzi, ah, i romanzi, i sogni a occhi aperti, i mondi di “fantasia” (ma quanto inchiostro è stato versato per celebrare la “fantasia”, virtù pressoché inesistente presso qualsiasi persona di valore), e questo o quel personaggio sarà ben capace di sostituirmi d’ora in avanti, ma sì, mando avanti lui al posto mio, se la caverà, mentre io posso eclissarmi. Sembra di leggere Tacito. Perché non c’è sillaba che sia meno che perfetta. La prosa è ampia, avvolgente, maestosa, sembra di navigare a bordo di una piroga in mezzo al Rio delle Amazzoni, e invece ci muoviamo fra Via Nomentana e Corso Trieste, a Roma, tra le mura del San Leone Magno, fra cortili signorili ornati di glicine, che già ad aprile sboccia a grappoli, profumando così tanto l’aria che quasi ne hai stordimento. C’è la vita, il sesso, l’amore, la religione, il bene, il male, il meraviglioso e l’orrendo, il maschile e il femminile, la violenza e la pietà, la domanda di un ragazzo, di un uomo, che mentre il tempo rotola interroga il mondo e sé: la verità, dunque, cos’è? Va detta? Va taciuta? Dov’è, davvero? Qual è, soprattutto? Cosa sappiamo di noi, degli altri, del resto? C’è tutto quello che si vorrebbe da un romanzo nell’ultimo di Edoardo Albinati (la cui scrittura è sempre magnifica, credibile, piena, ma qui si supera, diamine!), La scuola cattolica, edito da Rizzoli: sublime e senza difetti sin dalla copertina, dal titolo. Inizi a leggere e non puoi fermarti, non vuoi, e se anche volessi farlo, se anche qualche passaggio, per motivi che appaiono insondabili e impossibili, ma ognuno è fatto a suo modo, e RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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l’incredibile esiste, dovesse disturbarti, sconvolgerti, stranirti, beh, non potresti comunque: perché non stai leggendo, stai vivendo, nel momento stesso in cui cominci sei preso per mano, con gentilezza, garbo, ironia, ma inesorabilmente. Stai interpretando il tuo film, e l’unica regola, per fortuna e/o purtroppo, è che è sempre buona la prima, l’unica e sola. Sei Dante dietro a Virgilio, cammini scalino dopo scalino, scendi, accendi la luce, e come le lampadine a luce calda, che faranno bene all’ambiente ma prima di rischiarare una stanza ci mettono il tempo che tu impieghi a fare lì dentro tutto quel che dovevi, e quindi non ti occorre più, alla fine, la luce, visto che oramai ti sei abituato a procedere a tentoni, come in mezzo al precariato della vita, così ogni passo è un dettaglio in più, una tenda scostata, un’immagine nuova. I ricordi si mescolano all’invenzione, Albinati cattura, riproduce, immortala il respiro del mondo. Non è un romanzo, suona molto più prossimo all’idea stessa di un miracolo, ma non quelli spiegati dai preti, che insegnano soprattutto nei primi anni alla scuola cattolica, laddove la coscienza si forma, quando è più malleabile, o forse quando servono tutto sommato competenze tecniche minori: qualcosa che non sai spiegare perché ancora non conosci la legge che c’è dietro, ma sai che esiste. Vorresti avere tanta memoria, per portarlo sempre dentro di te, imprimerti nel tuo cervello ogni fonema: un romanzo (ma è riduttivo chiamarlo così) imprescindibile. http://convenzionali.wordpress.com/2016/04/11/la-scuola-cattolica/
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Conversazione con Edoardo Albinati, autore del libro "La scuola cattolica" (Rizzoli editore) "Conversazione con Edoardo Albinati, autore del libro "La scuola cattolica" (Rizzoli editore)" realizzata da
Massimiliano Coccia con Edoardo Albinati (scrittore, insegnante di Lettere presso la Casa Circondariale di Rebibbia). L'intervista è stata registrata lunedì 11 aprile 2016 alle ore 12:30. Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Cattolicesimo, Ceto Medio, Criminalita', Cronaca, Cultura, Donna, Droga, Femminismo, Ghira, Giovani, Guido, Istruzione, Izzo, Letteratura, Libro, Paternita', Politica, Privato, Psicologia, Religione, Roma, Scuola, Sessualita', Societa', Storia, Varani, Violenza. La registrazione video ha una durata di 34 minuti. Questa intervista è disponibile anche nella sola versione audio. http://news.google.com/news/url? sa=t&fd=R&ct2=it&usg=AFQjCNEWT_Tr4W32ktjfBuaG7cGhP3ODXA&clid=c3a7d30bb8a4878e06b80cf16b898331&cid=52779870217785&ei=C_cMV6 DOGsOQ1gbVk7DYDQ&url=https://www.radioradicale.it/scheda/472070/conversazione-con-edoardo-albinati-autore-del-libro-la-scuola-cattolicarizzoli
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Data Pubblicazione 12/04/2016
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Premio Strega: ecco i 12 candidati
(ANSA) - ROMA, 14 APR - Il Comitato direttivo del Premio Strega, presieduto da Tullio De Mauro, ha selezionato i dodici libri in gara per la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1 aprile dagli Amici della domenica. «Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli», spiega De Mauro, che è anche presidente della Fondazione Bellonci e aggiunge: «Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza». Ecco i 12 libri candidati: - L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego - La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi - Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi - Dalle rovine (Tunuè) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci - Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri - La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla - Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva - L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa - Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello - La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota - Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale - La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno il 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La cinquina si voterà il 15 giugno a Casa Bellonci, a Roma,e l'8 luglio sarà proclamato il vincitore, per la prima volta all'Auditorium Parco della Musica di Roma e non al Ninfeo di Villa Giulia e per la prima volta di venerdì anzichè nello storico primo giovedì di luglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.gazzettadiparma.it/news/cultura/347682/Premio-Strega--ecco-i-12.html
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Data Pubblicazione 15/04/2016
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Strega – I magnifici 12
Pubblicazione a cura della redazione L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci L'addio (Giunti) di Antonio Moresco Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli.
https://convenzionali.wordpress.com/2016/04/15/strega-i-magnifici-12/
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Premio Strega 2016: Rossana Campo tra i 12 finalisti
Rossana Campo © facebook.com/Rossana-Campo La scrittrice genovese tra i candidati alla vittoria con il romanzo Dove troverete un altro padre come il mio. L'annuncio del vincitore venerdì 8 luglio. I nomi in gara Genova - Venerdi 15 aprile 2016 Entra nel vivo il Premio Strega 2016. Tra i dodici possibili vincitori della settantesima edizione del premio letterario organizzato dalla Fondazione Bellonci, c'è la scrittrice genovese Rossana Campo, in gara con Dove troverete un padre come il mio (Ponte alle Grazie). La cinquina finale sarà scelta mercoledì 15 giugno a Casa Bellonci, a Roma, mentre venerdì 8 luglio sarà proclamato il vincitore. La novità di questa edizione è che, per la prima volta, la serata finale sarà all'Auditorium Parco della Musica di Roma e non al Ninfeo di Villa Giulia. Il romanzo d'esordio di Rossana Campo, nel 1992, s'intitola In principio erano le mutande (da cui il film omonimo di Anna Negri del 1999). I suoi libri, tradotti in molte lingue, l'hanno consacrata come una delle voci più interessanti della nostra letteratura. Ricordiamo, tra gli altri, Il pieno di super (1993), Mai sentita così bene (1995), L'attore americano (1997), Sono pazza di te (2001), L'uomo che non ho sposato (2003), Duro come l'amore (2005), Più forte di me (2007), Lezioni di arabo (2010), Felice per quello che sei. Confessioni di una buddista emotiva (2012); Il posto delle donne (2013). Il Premio Strega, concorso letterario più prestigioso d'Italia, è stato istituito nel 1947 all'interno del salotto letterario di Maria e Goffredo Bellonci con il contributo di Guido Alberti, proprietario del marchio di liquore Strega, che ha dato il nome al premio. Lo scrittore barese Nicola Lagioia ha vinto l'edizione 2015 con il romanzo La Ferocia (Einaudi, 2014). Ecco l'elenco dei dodici libri che si contenderanno la settantesima edizione: L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva. L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello. La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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La votazione per selezionare la cinquina dei finalisti sarà in Casa Bellonci, sede della Fondazione. Mercoledì 15 giugno si effettuerà lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica, ai quali si aggiungono: 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'Ali e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto. La seconda votazione (proclamazione del vincitore) sarà, venerdì 8 luglio, presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. La dozzina selezionata dal Comitato direttivo concorre anche alla terza edizione del Premio Strega Giovani, che coinvolge una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all'estero. Il vincitore sarà annunciato lunedì 13 giugno alla Camera dei Deputati.
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Premio Strega 2016: i 12 libri ancora in gara
Il comitato del Premio Strega presieduto da Tullio De Mauro si è riunito per selezionare 12 dei 27 libri candidati al premio di quest'anno. In questa edizione, forse più che nelle precedenti, si percepisce un pluralismo di voci ed editori, tra cui spiccano il debutto allo Strega di Amazon Publishing, con La notte delle falene del pioniere dell'autopubblicazione Riccardo Bruni, che, tuttavia, non figura nella lista della dozzina appena promulgata. C'è, invece, La femmina nuda di Elena Stancanelli, edito dalla casa editrice di Elisabetta Sgarbi La Nave di Teseo. Ottimo risultato per E/O che piazza Le streghe di Lenzavacche di Simona Lo Iacono, mentre ne piazza due Mondadori che oltre a L'uomo del futuro di Eraldo Affinati mette in lista anche La Figlia sbagliata edito dal marchio Frassinelli. L'uomo del futuro di Eraldo Affinati (Mondadori) La scuola cattolica di Edoardo Albinati (Rizzoli) Dove troverete un altro padre come il mio di Rossana Campo (Ponte alle Grazie) Dalle rovine di Luciano Funetta (Tunué) Le streghe di Lenzavacche di Simona Lo Iacono (e/o) La reliquia di Costantinopoli di Paolo Malaguti (Neri Pozza) Il cinghiale che uccise Liberty Valance di Giordano Meacci (minimum fax) L'addio di Antonio Moresco (Giunti) Conforme alla gloria di Demetrio Paolin (Voland) La figlia sbagliata di Raffaella Romagnolo (Frassinelli) Se avessero di Vittorio Sermonti (Garzanti) La femmina nuda di Elena Stancanelli (La nave di Teseo)
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Tremate, le streghe son tornate Annunciati i semifinalisti del Premio istituito dalla Fondazione Bellonci. Tra i 12 auotri selezionati ci sono anche quattro donne. Scopriamo chi sono.
Il più ambito e, allo stesso tempo, temuto premio della letteratura italiana ha i suoi primi 12 semifinalisti. Ecco che, dopo un primo momento di assoluto mistero, l'organizzazione del Premio Strega 2016 ha diramato la dozzina di titoli ammessi alle fasi finali della competizione. Poche le sorprese tra i nomi prescelti, anche se per conoscere i cinque finalisti si deve attendere il 15 giugno. Mentre l'8 luglio la seconda votazione è chiamata a eleggere il vincitore del concorso. E tra gli otto uomini selezionati (L'uomo del futuro di Eraldo Affinati, La scuola cattolica di Edoardo Albinati, Dalle rovine di Luciano Funetta, La reliquia di Costantinopoli di Paolo Malaguti, Il cinghiale che uccise Liberty Valance di Giordano Meacci, L'addio di Antonio Moresco, Conforme alla gloria di Demetrio Paolin, Se avessero di Vittorio Sermonti), spiccano anche i nomi di quattro grandi scrittrici. Scopriamole. ROSSANA CAMPO Il suo esordio risale al 1992. All'epoca Rossana Campo aveva 29 anni e il suo racconto, La storia della Gabri, veniva pubblicato nell'antologia Narratori delle Riserve a cura di Gianni Celati. Si tratta del suo trampolino di lancio che la porterà a pubblicare innumerevoli romanzi tutti con l'editore Feltrinelli di Milano. Ma la Campo non è solo scrittrice. Nel marzo del 2002 l'autrice ha esordito come artista figurativa con una mostra personale alla galleria Pintapiuma di Genova. Al Premio Strega partecipa con Dove troverete un altro padre come il mio. SIMONA LO IACONO Per Simona Lo Iacono la scrittrua è un secondo lavoro. Magistrato da 16 anni presso il tribunale di Siracusa, la 46enne ha pubblicato racconti e vinto concorsi letterari di poesia e narrativa. È lei la seconda delle quattro donne semifinaliste al Premio Strega 2016 con Le streghe di Lenzavacche. RAFFAELLA ROMAGNOLO Classe 1971 è lei la più giovane delle donne selezionate la kermesse letteraria. Con La figlia sbagliata, romanzo di «famiglia e tenebre» con cui concorre al Premio Strega, la scrittrice ha firmato il suo quarto romanzo in carriera. Prima sono venuti L'amante di città, La Masnà e Tutta un'altra vita. ELENA STANCANELLI La femmina nuda è il romanzo con cui Elena Stancanelli gareggia al Premio Strega. Fiorentina di nascita, dopo gli studi letterari, si è trasferita a Roma dove ha frequentato l'Accademia d'Arte Drammatica. Nel frattempo intraprende la carriera letteraria, partecipando al Premio Giuseppe Berto e vincendolo con Benzina. Collaboratrice stabile del quotidiano La Repubblica, scrive anche su il manifesto e l'Unità. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Data Pubblicazione 15/04/2016
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Premio Strega 2016, bocciato il self-publishing Il libro di Riccardo Bruni è escluso dalla dozzina di finalisti
Il vincitore del Premio Strega 2016 si nasconde nella dozzina di finalisti che è stata annunciata ieri: Eraldo Affinati, Edoardo Albinati, Rossana Campo, Luciano Funetta, Simona Lo Iacono, Paolo Malaguti, Giordano Meacci, Antonio Moresco, Demetrio Paolin, Raffaella Romagnolo, Vittorio Sermonti, Elena Stancanelli. Nella lista dei magnifici 12 selezionati dal Comitato direttivo del Premio, presieduto da Tullio De Mauro, non compare il nome di Riccardo Bruni, pioniere del self-publishing al Premio Strega. Il suo romanzo La notte delle Falene, auto-pubblicato grazie al canale Amazon Publishing, è stato scartato. “Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli – dichiara Tullio De Mauro. – Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza”. La 70esima edizione del concorso letterario, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega, svelerà il 15 giugno la cinquina che arriverà alla serata finale di venerdì 8 luglio, che per la prima volta sarà ospitata dall'Auditorium Parco della Musica di Roma e non di giovedì per non scontentare gli appassionati di calcio che non vogliono perdersi neanche una partita degli Europei di Francia.
Ecco i 12 titoli rimasti in gara che saranno presentati ufficialmente sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento: 1. L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati Presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego 2. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati Presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi 3. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo Presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi 4. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta Presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci 5. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono Presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri 6. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti Presentato da Marcello Fois e Alberto Galla 7. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci Presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva 8. L'addio (Giunti) di Antonio Moresco Presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Data Pubblicazione 15/04/2016
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9. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin Presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello 10. La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo Presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota 11. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti Presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale 12. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli Presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey Eventi, Librerie http://www.luxgallery.it/premio-strega-2016-bocciato-il-self-publishing-66504.php
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Data Pubblicazione 15/04/2016
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Scelti i semi finalisti del premio Strega Ci sono poi Rizzoli, con "La scuola cattolica" di Edoardo Albinati, l'editore Giunti con "L'addio" di Antonio Moresco e Garzanti con "Se avessero" di Vittorio Sermonti. E ancora: "Dove troverete un altro padre come il mio" di Rossana Campo (edizioni Ponte alle Grazie), "Dalle rovine" di Luciano Funetta (edizioni Tunué), "Il cinghiale che uccise Liberty Valance" di Giordano Meacci (Minimum Fax), "Conforme alla gloria" di Demetrio Paolin (Voland) e "La figlia sbagliata" di Raffaella Romagnolo (Frassinelli). Questi i 12 titoli che si contenderanno la LXX edizione del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria - Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo. Tra gli esclusi Stefano Malatesta (Quando Roma era un paradiso, Skira) presentato da Giorgio Montefoschi e Paolo Mauri, il poeta Valentino Zeichen (La sumera, Fazi) presentato da Renato Minore e Aurelio Picca e Flavia Piccinni (Quel fiume è la notte, Fandango) che era stata presentata da Dacia Maraini e Lidia Ravera. Il comitato direttivo del concorso ha selezionato dodici romanzi tra i 27 presentati dagli Amici della domenica. "Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli - ha dichiarato Tullio De Mauro - non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico". Fa il suo ingresso invece La Nave di Teseo, al suo esordio allo Strega, con il romanzo di Elena Stancanelli La femmina nuda sostenuto dall'ex Premio Strega Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. "Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza". Svelata la "dozzina" protagonista del LXX Premio Strega. La cinquina sarà scelta il 15 giugno, come di consueto a Casa Bellonci a Roma mentre la premiazione sarà l'8 luglio per la prima volta all'Auditorium Parco della Musica di Roma, non al Ninfeo di Villa Giulia, con una serata finale più pop, in diretta su Rai3, che andrà in scena di venerdì anziché nello storico primo giovedì di luglio per non scontrarsi con gli Europei di calcio. Mercoledì 15 giugno verranno selezionati ulteriori 5 finalisti (con i voti degli Amici della Domenica, di 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane e di 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto). I candidati incontreranno un'ampia rappresentanza dei giovani giurati a Modena il 16 maggio nell'incontro organizzato da BPER Banca, che sostiene il Premio Strega Giovani. - See more at: http://ilponente.com/2016/04/scelti-i-semi-finalisti-del-premio-strega/#sthash.tZ0z4qTb.dpuf Il Ponente http://ilponente.com/2016/04/scelti-i-semi-finalisti-del-premio-strega/
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Data Pubblicazione 15/04/2016
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Premio Strega 2016, ecco la dozzina finalista: Amazon Publishing il grande escluso Un anno fa “La ferocia” di Nicola Lagioia, edito da Einaudi, veniva proclamato vincitore del 69° Premio Strega. Chi si aggiudicherà l'ambito premio nell'edizione 2016? Premio Strega - 2016 Il primo aprile erano stati resi noti, da parte degli Amici della Domenica, i nomi dei ventisette candidati al Premio; il quattordici aprile il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato e divulgato i titoli dei dodici libri che si disputeranno la settantesima edizione. I finalisti: L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey Premio Strega 2016 Un anniversario importante, un'edizione particolare, la prima da quando la Mondadori ha acquistato l'RCS e la prima dalla scomparsa del grande Umberto Eco. Ma soprattutto un'edizione in cui sarà più complicato comprendere chi possa candidarsi a vincitore. Manca insomma il ‘vincitore annunciato' degli anni precedenti. Un nome che però colpisce è quello del mantovano Antonio Moresco che si presenta con “L'addio” pubblicato dalla Giunti. Pare che abbia dovuto attendere ben quindici anni per vedere la sua opera pubblicata, ma non tutti sarebbe d'accordo con questa candidatura. Grande esclusa la neo-nata casa editrice della Amazon che sforna quotidianamente nuovi titoli di ogni genere che in tanti si erano stupiti di trovare tra i ventisette nomi iniziali. Esordisce poi La nave di Teseo (con “La femmina nuda” di Elena Stancanelli), la casa editrice fondata pochi mesi fa da Umberto Eco ed un altro gruppo di scrittori tutti provenienti dalla Bompiani, e capitanata da Elisabetta Sgarbi, sorella del noto Vittorio. Il Comitato direttivo del Premio che ha selezionato i dodici libri in gara è presieduto ancora una volta da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe. Premio Strega Ragazze e Ragazzi - 2016 La presentazione ufficiale dei dodici libri si terrà sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione, che porterà alla cinquina finalista, si svolgerà in Casa Bellonci dove sarà effettuato, mercoledì 15 giugno, lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica, ai quali si aggiungono: 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto. Sarà necessario attendere l'8 luglio per la seconda votazione e la proclamazione del vincitore. Tra i dodici nomi ci sarà anche il vincitore della terza edizione del Premio Strega Giovani, scelto da una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi – di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all'estero. Un anno fa era stato Fabio Genovesi con “Chi manda le onde” ad aggiudicarsi, meritatamente, il premio. Nel frattempo si è tenuta anche la prima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, i cui vincitori (proclamati il sei aprile al Bologna Children's Book Fair 2016) sono stati “Salta, Bart!” di Susanna Tamaro (Giunti narrativa) per la categoria 6 – 10 anni e “Fuori fuoco” di Chiara Carminati (Bompiani) per la categoria 11 – 15 anni. Written by Rebecca Mais http://oubliettemagazine.com/2016/04/15/premio-strega-2016-ecco-la-dozzina-finalista-amazon-publishing-il-grande-escluso/
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Premio Strega 2016, ecco i dodici titoli in concorso: molti nomi nuovi e un esordiente Politica E' stata annunciata la dozzina di titoli che concorrerà al Premio, il primo titolo assegnato dopo lo sconvolgimento editoriale delle nozze tra Mondadori e Rizzoli. Nessuna modifica sostanziale nei metodi di selezione come un anno fa C'è aria di novità a casa Bellonci. E' stata annunciata la dozzina di titoli che concorrerà al Premio Strega 2016, il primo titolo assegnato dopo lo sconvolgimento editoriale delle nozze tra Mondadori e Rizzoli. Nessuna modifica sostanziale nei metodi di selezione come un anno fa, ma parecchi nomi nuovi e perfino un esordiente tra i dodici scelti dal Comitato Direttivo dello Strega che concorreranno per subentrare al vincitore uscente, Nicola Lagioia e il suo La Ferocia (Einaudi) prima per far parte della cinquina finalista (15 giugno 2016) poi della finale vera e propria (8 luglio 2016). Intanto non erano entrati nemmeno in scena, tra i 27 titoli accettati quindici giorni fa per la successiva selezione della dozzina, ben tre importanti editori come Einaudi e Bompiani (entrambi nella galassia “Mondazzoli”), e Feltrinelli. Gli stessi Mondadori e Rizzoli portano in gara oltretutto due libri di grande qualità anche se non proprio “commerciali”. L'uomo del futuro (Mondadori) scritto da Eraldo Affinati (già finalista dello Strega nel 1997 con Campo di sangue) è dedicato ad una figura storica come quella di Don Milani, e ne ripercorre le tappe di vita, da Firenze a Milano passando per Barbiana, ipotizzandone contemporanee eredità etiche e dell'insegnamento. Rizzoli invece concorre con La scuola cattolica di Edoardo Albinati (tra gli sceneggiatori de Il racconto dei racconti di Garrone): 1294 pagine di avvincente confessione, tra adolescenza, sesso, religione e violenza, per alcuni alunni di una scuola privata della Roma bene degli anni settanta. La sorpresa, invece, è Luciano Funetta – classe 1986 – con il suo romanzo d'esordio Dalle Rovine, edito da Tunué. Un allucinatorio racconto che vede protagonista un collezionista di serpenti che si immerge nel mondo della pornografia d'arte scoprendone i lati più oscuri e abietti. Due blasonati autori come Vittorio Sermonti (Se avessero – Garzanti) e Antonio Moresco con L'addio per la nuova Giunti di Antonio Franchini, rispolverano invece una prosa solida e suggestiva, fornendo nuovi spunti narrativi che in Moresco sono perfino apocalittici e d'azione. Subito in dozzina, come un fulmine, uno dei primissimi titoli della nuova Nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi. La femmina nuda di Elena Stancanelli, la storia disperata di uno stalker al femminile ha trovato l'appoggio nientemeno che del collega Francesco Piccolo, che ha “presentato” il libro quindici giorni fa assieme a Silvia Ronchey. Importante anche la presenza di un'altra piccola casa editrice, Voland, con Conforme alla gloria di Demetrio Paolin e di Minimum Fax con Il cinghiale che uccise Liberty Valance di Giordano Meacci. Chiudono l'elenco: Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo; Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono; La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti; La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo. Dal 2015 il regolamento dello Strega vuole che nella cinquina finalista sia presente un titolo di un editore medio-piccolo, così definito secondo la classificazione delle associazioni di categoria e le conseguenti valutazioni del comitato direttivo, altrimenti “accede alla seconda votazione il libro (o in caso di ex aequo i libri) con il punteggio maggiore, dando luogo a una finale a sei (o più) candidati”. L'edizione 2015 dello Strega ha varcato di molto i confini nazionali letterari vista la presenza in finale di Elena Ferrante, l'autrice invisibile, oramai mitico nom de plume, che ha appena ottenuto la prestigiosa nomination nel sestetto finalista del Man Booker International Prize con Storia della bambina perduta. L'amica geniale volume quarto (e/o). Con lei ci sono Orhan Pamuk – La stranezza che ho nella testa, Einaudi-; Yan Lianke con The Four Books; Jose Eduardo Agualusa con A General Theory of Oblivion; Han Kang con The Vegetarian; e Robert Seethaler con A Whole Life (Una vita intera, Neri Pozza) Il libro vincitore sarà proclamato a Londra il 16 maggio. Autore e vincitore si divideranno la somma di 50mila sterline.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/14/premio-strega-2016-ecco-i-dodici-titoli-in-concorso-molti-nomi-nuovi-e-unesordiente/2637242/
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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I 12 candidati allo Strega 2016, con la concentrazione editoriale e senza Amazon Publishing
Tra i nomi scelti Edoardo Albinati, Eraldo Affinati, Rossana Campo e l'alessandrina Raffaella Romagnolo. Debutta La nave di Teseo Non spaventano le oltre 1.300 pagine de La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati che entra tra i 12 candidati del Premio Strega 2016 accompagnato dal vento benevolo degli “autori favoriti” di questa speciale edizione dei settant'anni e delle nuove concentrazioni editoriali, che vede l'assenza di Feltrinelli ed Einaudi. Resta imprevedibilmente fuori Valentino Zeichen con La sumera, presentato da Renato Minore e Aurelio Picca, su cui puntava molto Fazi editore. Fa il suo ingresso invece La Nave di Teseo, al suo esordio allo Strega, con il romanzo di Elena Stancanelli La femmina nuda sostenuto dall'ex Premio Strega Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. E tra i due titoli E/O in corsa non la spunta quello sostenuto da Roberto Saviano e Giuseppe Cattozella: La casa blu di Massimiliano Governi mentre è nei dodici Simona Lo Iacono con Le streghe di Lenzavacche presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri. «Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli. Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza» spiega Tullio De Mauro che è presidente del Comitato Direttivo che ha scelto oggi i dodici candidati alla 70/ma edizione, selezionati tra i 27 presentati lo scorso primo aprile dagli Amici della Domenica. Gli altri autori in pole position con cui dovrà vedersela Albinati sono Antonio Moresco con L'addio portato in Giunti da Antonio Franchini, ex Mondadori, Eraldo Affinati con L'uomo del futuro (Mondadori) e Vittorio Sermonti con Se avessero (Garzanti). Fortemente sostenuta da Umberto Eco, di cui hanno raccolto il testimone Valeria Parrella e Antonio Riccardi, si prepara alla corsa verso la cinquina anche Rossana Campo con Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie). Tra i medi e piccoli sono entrati Frassinelli con La figlia sbagliata di Raffaella Romagnolo, Minimum Fax con Il cinghiale che uccise Liberty Valance di Giordano Meacci, Tunuè con Dalle rovine di Luciano Funetta e Voland con Conforme alla gloria di Demetrio Paolin, La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla. Marsilio, in «dismissione» insieme a Bompiani dalla concentrazione MondadoriRcs, non ci sarà con Non adesso, per favore di Annalisa De Simone e neppure Amazon Publishing con il pioniere del self publishing Riccardo Bruni e il suo La notte delle falene. La cinquina sarà scelta il 15 giugno, come di consueto a Casa Bellonci a Roma mentre la premiazione sarà l'8 luglio per la prima volta all'Auditorium Parco della Musica di Roma, non al Ninfeo di Villa Giulia, con una serata finale più pop, in diretta su Rai3, che andrà in scena di venerdì anziché nello storico primo giovedì di luglio per non scontrarsi con gli Europei di calcio. Agli Amici della Domenica si aggiungono 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto. La dozzina selezionata dal Comitato direttivo concorre inoltre alla terza edizione del Premio Strega Giovani che coinvolge una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici di tutto il territorio italiano e all'estero. Il vincitore dello Strega Giovani sarà annunciato il 13 giugno, per il terzo anno consecutivo, alla Camera dei Deputati. È online il nuovo portale www.premiostrega.it.
Alcuni diritti riservati. http://www.lastampa.it/2016/04/14/cultura/i-candidati-allo-strega-con-la-concent trazione-editoriale-e-senza-amazon-publishing-q4yzjRDHqQ gbC8Cwc0h4eJ/pagina.html
RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale Il Premio Strega 2016 compie un altro passo nel percorso che porterà alla definizione della cinquina finalista, prima, e del vincitore, poi. Si è, infatti, riunito oggi il Comitato direttivo del Premio –presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe – che, tra i 27 candidati resi noti il 1 aprile scorso, ha scelto i 12 libri che accedono ai successivi step del Premio Strega 2016. «Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli», dichiara Tullio De Mauro, presidente del Comitato direttivo e della Fondazione Bellonci, che aggiunge: «Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza».
Ecco i libri che compongo la dozzina della settantesima edizione del Premio Strega: L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale LEGGI ANCHE – Don Lorenzo Milani è “L'uomo del futuro”, il nuovo libro di Eraldo Affinati *** La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale *** Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale LEGGI ANCHE – Il rapporto padre-figlia raccontato da Rossana Campo *** Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale LEGGI ANCHE – “Dalle rovine” di Luciano Funetta, quando il tempo si annulla *** Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale *** La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale [I servizi di Sul Romanzo Agenzia Letteraria:Editoriali,Web ed Eventi. Leggete le nostre pubblicazioni Seguiteci se Facebook, Twitter, Google+,Pinterest eYouTube] Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale *** L'addio (Giunti) di Antonio Moresco RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale LEGGI ANCHE – Il male e la sua verità. Intervista ad Antonio Moresco *** Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale *** La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale *** Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale *** La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli Premio Strega 2016, i 12 libri in semifinale http://www.sulromanzo.it/blog/premio-strega-2016-i-12-libri-in-semifinale?utm_source=fe eedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A +blogspot%2FCWzM+%28Sul+Romanzo%29
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Premio Strega 2016, i 12 finalisti: ancora in gara Mondadori e La Nave di Teseo Il Comitato direttivo ha selezionato i 12 finalisti del Premio Strega 2016: è presente Mondadori con "L'uomo del futuro" di Eraldo Affinati, e anche Rizzoli con "La scuola cattolica" di Edoardo Albinati. Passano anche Simona Lo Iacono, Rossana Campo e Demetrio Paolin. Debutta fra i semi finalisti anche la casa editrice La Nave di Teseo, con "La femmina nuda" di Elena Stancanelli.
Il vincitore verrà annunciato l'8 luglio, mentre i cinque finalisti saranno noti il prossimo 15 giugno: nel frattempo, sono stati annunciati i nomi dei dodici finalisti del Premio Strega 2016. Molte le novità per questa settantesima edizione, iniziando dalla location: per la prima volta in assoluto nella storia dell'evento, l'annuncio del vincitore sarà dato all'Auditorium Parco della Musica e non a Villa Giulia. Ma nulla cambia, in sostanza, nel prestigioso premio: e nemmeno i nomi dei dodici semifinalisti, resi pubblici questa mattina, sono una sorpresa. Autori conosciuti, affermati nel panorama editoriale italiano e già inseriti nei pronostici. "Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli", ha dichiarato Tullio De Mauro, presidente del Comitato direttivo e della Fondazione Bellonci. "Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza". I dodici candidati Mondadori ce l'ha fatta, arrivando fra i dodici con "L'uomo del futuro", di Eraldo Affinati, dedicato a Lorenzo Milani. Ci sono poi Rizzoli, con "La scuola cattolica" di Edoardo Albinati, l'editore Giunti con "L'addio" di Antonio Moresco e Garzanti con "Se avessero" di Vittorio Sermonti. Arriva nei primi dodici anche Simona Lo Iacono, che con E/O ha presentato "Le streghe di Lenzavacche", insieme a Paolo Malaguti, che partecipa con "La reliquia di Costantinopoli", edito da Neri Pozza. E ancora: "Dove troverete un altro padre come il mio" di Rossana Campo (edizioni Ponte alle Grazie), "Dalle rovine" di Luciano Funetta (edizioni Tunué), "Il cinghiale che uccise Liberty Valance" di Giordano Meacci (Minimum Fax), "Conforme alla gloria" di Demetrio Paolin (Voland) e "La figlia sbagliata" di Raffaella Romagnolo (Frassinelli). Debutta anche La Nave di Teseo, la nuova casa editrice fondata da Elisabetta Sgarbi e Umberto Eco, con "La femmina nuda" di Elena Stancanelli. Il Comitato direttivo del Premio che ha selezionato i dodici libri in gara è presieduto da Tullio De Mauro, e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe. Le presentazioni ufficiali dei dodici candidati avranno luogo sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione per selezionare la cinquina dei finalisti si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione, mercoledì 15 giugno. Ai voti degli Amici della Domenica si aggiungeranno quelli di 40 lettori selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno venerdì 8 luglio, presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. La dozzina selezionata dal Comitato direttivo concorre inoltre alla terza edizione del Premio Strega Giovani, che coinvolge una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi – di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all'estero. Il vincitore sarà annunciato lunedì 13 giugno per il terzo anno consecutivo alla Camera dei Deputati.
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Data Pubblicazione 14/04/2016
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Premio Strega 2016: i 12 finalisti della settantesima edizione Confermati i romanzi di Affinati, Sermonti e Albinati Giovedì 14/04/2016 da Caterina Padula in Autobiografie, Case editrici, Cultura, Editoria, Einaudi, Feltrinelli, Libri, Mondadori, Narrativa, Premi letterari, Premio Strega, Rizzoli, Romanzi, Scrittori, Scrittrici
Premio Strega 2016, candidati: ecco i 12 libri finalisti, selezionati, come di consueto, dal Comitato direttivo presieduto da Tullio De Mauro. Le opere sono state scelte tra i 27 libri presentati ufficialmente il 1° aprile 2016 dagli Amici della Domenica, confermando, come da pronostico, la presenza dei favoriti Eraldo Affinati e Edoardo Albinati. Esclusa dalla dozzina La notte delle falene, di Riccardo Bruni, primo autore del 'selfpublishing' in corsa per il premio.
La settantesima edizione del Premio Strega entra dunque nel vivo con la conferma della dozzina ufficiale dei libri candidati al riconoscimento. Ecco, qui di seguito, quali: L'uomo del futuro, di Eraldo Affinati, (Mondadori) La scuola cattolica, di Edoardo Albinati, (Rizzoli) Dove troverete un altro padre come il mio, di Rossana Campo, (Ponte alle Grazie) Dalle rovine, di Luciano Funetta, (Tunué) Le streghe di Lenzavacche, di Simona Lo Iacono, (e/o) La reliquia di Costantinopoli, di Paolo Malaguti, (Neri Pozza) Il cinghiale che uccise Liberty Valance, di Giordano Meacci, (minimum fax) L'addio, di Antonio Moresco, (Giunti) Conforme alla gloria, di Demetrio Paolin, (Volando) La figlia sbagliata, di Raffaella Romagnolo, (Frassinelli) Se avessero, di Vittorio Sermonti, (Garzanti) La femmina nuda, di Elena Stancanelli, (La nave di Teseo) Come di consueto, la prima selezione dei 5 libri finalisti si terrà nella storica sede della Fondazione Bellonci: qui, il prossimo 5 giugno, avverrà lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica ai quali si aggiungeranno quelli dei lettori selezionati dalle librerie indipendenti italiane (associate all'Associazione Librari Italiani) e quelli espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero. La seconda votazione, e la proclamazione del vincitore del Premio Strega 2016, avverrà invece venerdì 8 luglio all'Auditorium Parco della Musica di Roma. RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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Aggiornamento di Caterina Padula del 14 aprile 2016 Premio Strega 2016, candidati: svelata la lista dei libri in gara Prende ufficialmente il via il Premio Strega 2016 e tra i candidati, per la prima volta, c'è anche un autore di Amazon Publishing, Riccardo Bruni. Lo scrittore, considerato un 'pioniere' dell'autopubblicazione in Italia, si presenta con il romanzo dal titolo La notte delle falene, vera novità della settantesima edizione del premio. I libri selezionati sono in tutto 27 e sono stati scelti, come di consueto, dagli Amici della Domenica, lo storico gruppo che fin dal 1947 assegna il riconoscimento letterario ad un'opera di narrativa italiana. Tra i romanzi in gara, il Comitato presieduto da Tullio De Mauro sceglierà, il 14 aprile, i 12 libri finalisti, mentre il 15 giugno verrà selezionata la cinquina finale. Il Premio Strega 2016 comincia ad entrare nel vivo, con l'annuncio dei libri candidati alla settantesima edizione del riconoscimento. Oltre al già citato Bruni, e agli altri autori che, come Affinati, Sermonti e Albinati, già rientravano tra gli scrittori in lizza, ecco la lista ufficiale delle 27 opere in gara: L'uomo del futuro, di Eraldo Affinati, (Mondadori) La scuola cattolica, di Edoardo Albinati, (Rizzoli) Viaggio in bianco e nero, di Alessandra Altamura, (Il Foglio) La notte delle falene, di Riccardo Bruni, (Amazon Publishing) Dove troverete un altro padre come il mio, di Rossana Campo, (Ponte alle Grazie) Quaderni di un terrorista, di Giano Corte Moschin, (Biblioteca dei Leoni) Notturno bizantino, di Luigi De Pascalis, (La Lepre) Non adesso, per favore, di Annalisa De Simone, (Marsilio) Dalle rovine, di Luciano Funetta, (Tunué) La casa blu, di Massimiliano Governi, (e/o) La guerra è finita, di Lucia Guarano, (Round Robin) Le streghe di Lenzavacche, di Simona Lo Iacono, (e/o) Miracolo a Piombino, di Gordiano Lupi, (Historica) La reliquia di Costantinopoli, di Paolo Malaguti, (Neri Pozza) Quando Roma era un paradiso, di Stefano Malatesta, (Skira) Il cinghiale che uccise Liberty Valance, di Giordano Meacci, (minimum fax) L'addio, di Antonio Moresco, (Giunti) Conforme alla gloria, di Demetrio Paolin, (Voland) Quel fiume è la notte, di Flavia Piccinni, (Fandango) Quasi morta, di Amy Pollicino, (Anordest) La figlia sbagliata, di Raffaella Romagnolo, (Frassinelli) Il fischio finale, di Davide Rubini, (Gilgamesh) Il paese dei segreti addii, di Mimmo Sammartino, (Hacca) L'allegro manicomio, di Lodovica San Guedoro, (Felix Krull) Se avessero, di Vittorio Sermonti, (Garzanti) La femmina nuda, di Elena Stancanelli, (La nave di Teseo) La sumera, di Valentino Zeichen, (Fazi) Aggiornamento di Caterina Padula dell'1 aprile 2016 RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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I 12 libri finalisti, tra quelli candidati al Premio, parteciperanno inoltre alla terza edizione dello Strega Giovani (vinta, lo scorso anno, da Chi manda le onde, di Fabio Genovesi) a cui prenderà parte una giuria di ragazzi, scelti tra gli studenti di una cinquantina di istituti superiori italiani. Il vincitore, infine, sarà annunciato lunedì 13 giugno 2016.
Alla vigilia del riconoscimento letterario più prestigioso d'Italia, il Premio Strega edizione 2016, cominciano a circolare i nomi dei possibili candidati. Dopo le polemiche seguite al no di Feltrinelli (motivato dal 'bisogno di un profondo processo di rinnovamento poiché non è possibile, ha spiegato il presidente della Casa Editrice Carlo Feltrinelli 'che a concorrere siano sempre gli stessi soggetti editoriali'), arrivano le candidature degli altri colossi dell'Editoria italiana, con Mondadori e Rizzoli in primis che puntano, rispettivamente, su L'uomo del futuro, di Eraldo Affinati e su La scuola cattolica, di Edoardo Albinati. Dopo la rinuncia a concorrere al Premio Strega 2016 di Feltrinelli e di Einaudi – che ha vinto, tra l'altro le ultime due edizioni (nel 2015, con La ferocia, di Nicola Lagioia e nel 2014 con Il desiderio di essere come tutti, di Francesco Piccolo) – comincia a delinearsi la rosa dei (possibili) candidati. Come dicevamo, Rizzoli concorrerà con Edoardo Albinati e il suo poderoso romanzo (oltre 1300 pagine) La scuola cattolica, Mondadori con L'uomo del futuro (dedicato a don Milani) di Affinati e Frassinelli con La figlia sbagliata, firmato Raffaella Romagnolo. Per quanto riguarda le altre Case Editrici, invece, Garzanti punta su Vittorio Sermonti e il suo romanzo autobiografico dal titolo Se avessero, mentre L'addio, il poliziesco a firma di Antonio Moresco, è il libro proposto da Giunti. Stando alle news che circolano in rete, tra i romanzi in gara al prossimo Premio Strega 2016, dovrebbero esserci anche Quando Roma era un paradiso, di Stefano Malatesta (proposto da Skira) e Non adesso, per favore, di Annalisa De Simone, candidato invece da Marsilio. Giordano Meacci, invece, è la proposta di minimun fax, Luciano Funetta quella di Tunuè mentre per Fandango dovrebbe esserci Flavia Piccinni. Tra i possibili candidati, infine, sembra sicura la presenza di Valentino Zeichen con La sumera, per Fazi Editori, Demetrio Paolin con Conforme alla gloria, per Voland, Luigi De Pascalis con Notturno bizantino (La Lepre Edizioni), Amy Pollicino con Quasi morta. Il segreto della felicità, (Edizioni Anordest), Rossana Campo con Dove troverete un altro padre come il mio, per Ponte alle Grazie e Elena Stancanelli con La femmina nuda, candidato da La nave di Teseo. Il Premio Strega 2016 che si terrà, diversamente dagli anni scorsi, non più a al Ninfeo di Villa Giulia ma all'Auditorium Parco della Musica di Roma, dovrebbe avere i suoi 12 candidati semi-finalisti entro la prima metà del mese di aprile, per poi decretare il vincitore dell'edizione di quest'anno (la settantesima) l'8 luglio 2016. SCRITTO DA Caterina Padula PUBBLICATO IN AutobiografieCase editriciCulturaEditoriaEinaudiFeltrinelliLibriMondadoriNarrativaPremi letterariPremio StregaRizzoliRomanziScrittoriScrittrici Giovedì 14/04/2016 http://www.nanopress.it/cultura/2016/04/14/premio-strega-2016-candidati-i-12-libri-finalisti/118151/
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Premio Strega 2016: i nomi dei possibili candidati
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Premio Strega 2016: ecco la dozzina Premio Strega 2016: ecco la dozzina
Roma, 14 aprile 2016. Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1° aprile dagli Amici della domenica: 1. L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati Presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego 2. La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati Presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi 3. Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo Presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi 4. Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta Presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci 5. Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono Presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri 6. La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti Presentato da Marcello Fois e Alberto Galla 7. Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci Presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva 8. L'addio (Giunti) di Antonio Moresco Presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa 9. Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin Presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello 10. La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo Presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota 11. Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti Presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale 12. La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli Presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey Il Comitato direttivo del Premio che ha selezionato i dodici libri in gara è presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle , Giuseppe D'Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Melania Mazzucco, Luca Serianni e Maurizio Stirpe. "Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli", dichiara Tullio De Mauro, presidente del Comitato direttivo e della Fondazione Bellonci, che aggiunge: "Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza". Le presentazioni ufficiali dei 12 candidati si terranno sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione, per selezionare RIZZOLI WEB - Rassegna Stampa 18/04/2016
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la cinquina dei finalisti, si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione, dove sarà effettuato, mercoledì 15 giugno, lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica, ai quali si aggiungono: 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero, per un totale di 460 aventi diritto. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avverranno venerdì 8 luglio presso l'Auditorium Parco della Musica di Roma. Sarà compito di IBS.it, partner tecnico del Premio Strega, recapitare i libri in concorso a tutti i giurati, che potranno esprimere il loro voto sul sito www.premiostrega.it o con la tradizionale scheda cartacea che potranno ritirare al seggio al momento del voto. La dozzina selezionata dal Comitato direttivo concorre inoltre alla terza edizione del Premio Strega Giovani, che coinvolge una giuria di circa 500 ragazze e ragazzi – di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di 50 licei e istituti tecnici diffusi su tutto il territorio italiano e all'estero. I candidati incontreranno un'ampia rappresentanza dei giovani giurati a Modena il 16 maggio nell'incontro organizzato da BPER Banca, che sostiene il Premio Strega Giovani. Il vincitore sarà annunciato lunedì 13 giugno per il terzo anno consecutivo alla Camera dei Deputati. Dal 1° aprile, inoltre, è online il nuovo portale www.premiostrega.it: notizie e approfondimenti su Premio Strega 2016, Premio Strega Giovani, Premio Strega Europeo, Premio Strega Ragazze e Ragazzi.
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Premio Strega 2016: ecco i 12 finalisti Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, ha scelto i dodici libri che si contenderanno la 70° edizione, tra i ventisette presentati lo scorso 1° aprile dagli Amici della domenica. Ecco titoli e autori: L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego; La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi; Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi; Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci; Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri; La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti presentato da Marcello Fois e Alberto Galla; Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva; L'addio (Giunti) di Antonio Moresco presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa; Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello; La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota; Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale; La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey. Il Comitato direttivo del Premio che ha selezionato i dodici libri in gara, presieduto da Tullio De Mauro , si è così espresso in merito: "Anche quest'anno, segnato dall'avvento di grandi concentrazioni editoriali, abbiamo registrato una vasta partecipazione di editori indipendenti piccoli e meno piccoli. Non poche esclusioni sono state oggetto di inevitabile rammarico. Come nella scorsa edizione, i temi trattati evidenziano la cupezza dei nostri tempi, emerge tuttavia qua e là una luce di speranza” Le presentazioni ufficiali dei dodici candidati avranno luogo sabato 30 aprile a Sanremo e il 5 maggio a Benevento. La prima votazione verrà tenuta in Casa Bellonci, sede della Fondazione, dove sarà compiuto, il 15 giugno, lo spoglio dei voti degli Amici della Domenica, ai quali vanno aggiunti 40 lettori forti selezionati da librerie indipendenti italiane associate all'ALI e 20 voti espressi da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all'estero. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore sarà venerdì 8 luglio, non più a Valle Giulia bensì all'Auditorium Parco della Musica di Roma. La dozzina selezionata dal Comitato direttivo partecipa anche alla terza edizione del Premio Strega Giovani, che coinvolge una giuria di circa cinquecento ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in rappresentanza di licei e istituti in Italia e all'estero. Si conoscerà il nome del vincitore lunedì 13 giugno. ©
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ROMA – Il Comitato direttivo del Premio Strega, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il patrocinio di Roma Capitale e il sostegno di Unindustria – Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, ha selezionato i dodici libri che si disputeranno la settantesima edizione tra i 27 presentati lo scorso 1° aprile dagli Amici della domenica: 1 – L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati, presentato da Giorgio Ficara e Igiaba Scego. 2 – La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati, presentato da Raffaele La Capria e Sandro Veronesi. 3 – Dove troverete un altro padre come il mio (Ponte alle Grazie) di Rossana Campo, presentato da Valeria Parrella e Antonio Riccardi. 4 – Dalle rovine (Tunué) di Luciano Funetta, presentato da Lorenzo Pavolini e Luca Ricci. 5 – Le streghe di Lenzavacche (e/o) di Simona Lo Iacono, presentato da Paolo Di Stefano e Romana Petri. 6 – La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza) di Paolo Malaguti, presentato da Marcello Fois e Alberto Galla. 7 – Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci, presentato da Giuseppe Antonelli e Diego De Silva. 8 – L'addio (Giunti) di Antonio Moresco, presentato da Daria Bignardi e Tiziano Scarpa. 9 – Conforme alla gloria (Voland) di Demetrio Paolin, presentato da Maria Rosa Cutrufelli e Elisabetta Mondello. 10 – La figlia sbagliata (Frassinelli) di Raffaella Romagnolo, presentato da Fabio Geda e Giuseppe Patota. 11 – Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti, presentato da Franco Marcoaldi e Serena Vitale. 12 – La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli, presentato da Francesco Piccolo e Silvia Ronchey.
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