PRESENTAZIONE La Fondazione Anne Frank
Anne Frank–una storia attuale è il titolo di una mostra e di un progetto educativo promosso dalla Fondazione Casa di Anne Frank di Amsterdam. La Fondazione Anne Frank fu istituita il 3 maggio 1957 con lo scopo di salvare dalla demolizione l’edificio dove si trovava il nascondiglio di Anne Frank e della sua famiglia. Tre anni dopo, il 3 maggio 1960, la Casa di Anne Frank divenne un museo dedicato a proteggere e tener viva la memoria di Anne Frank. Fin da subito, la Casa di Anne Frank ha operato perché il ricordo di Anne e del periodo in cui il nazionalsocialismo è stato al potere diventassero una fonte d’ispirazione per attività e progetti educativi volti a promuovere il rispetto dei diritti umani, il dialogo interculturale ed il rispetto reciproco nelle società di tutto il mondo.
Anne Frank una storia attuale
Negli ultimi trenta anni il dipartimento internazionale della Fondazione ha promosso in quasi tutto il mondo mostre, corsi di formazione per insegnanti e studenti e attività didattiche su temi legati all’antisemitismo, alla persecuzione delle minoranze, alla discriminazione e al razzismo. La mostra più recente, Anne Frank – una storia attuale, è un progetto itinerante che si svolge in cooperazione con istituzioni culturali e educative locali. Il progetto si rivolge soprattutto a studenti e insegnanti della scuola secondaria di primo e di secondo grado ed è un punto di partenza per percorsi didattici interattivi e articolati. Uno di questi è il progetto I giovani guidano i giovani e si ispira alla metodologia della peer education (educazione tra pari). Il progetto è stato elaborato dal dipartimento internazionale della Casa di Anne Frank di Amsterdam e dai responsabili delle attività didattiche dell’Anne Frank Zentrum di Berlino (istituito dalla Casa di Amsterdam per organizzare attività didattiche in Germania).
Il progetto in Trentino
A Rovereto i progetti Anne Frank – una storia attuale e I giovani guidano i giovani sono promossi dall’Associazione PassoUno in cooperazione con la Fondazione Anne Frank di Amsterdam e l’Anne Frank Zentrum di Berlino. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, Assessorato all’Istruzione e alle Politiche Giovanili, e della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto e si realizza in stretta collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto e lo Studio Proforma ‘Storia e Memoria’ di Carpi.
Visitare la mostra
La mostra sarà allestita a Rovereto (sede da definire) nei mesi di novembre e dicembre 2006 ed avrà una durata di sei settimane. La visita sarà gratuita, su prenotazione. Un calendario delle prenotazioni sarà stabilito all’inizio dell’anno scolastico 2006/2007. È possibile segnalare fin d’ora il proprio interesse, ricordiamo che per motivi organizzativi il numero delle classi che potranno partecipare è limitato.
Per informazioni contattare: Ema Neimarlija 3333916659
[email protected]
LA MOSTRA La mostra Anne Frank – una storia attuale racconta la storia di Anne Frank e da questa angolazione biografica anche della persecuzione degli ebrei e della Shoah durante la seconda guerra mondiale. Le fotografie (molte inedite), le immagini e le citazioni tratte dal diario di Anne raccontano della condizione di una famiglia ebrea nel periodo nazista. Altre significative immagini fotografiche e riproduzioni documentarie offrono una dettagliata ed accessibile informazione sul contesto storico. La mostra costituisce il presupposto per lo sviluppo di vari progetti didattici a livello locale sulla storia della seconda guerra mondiale e della Shoah e su problematiche attuali come la discriminazione, la persecuzione delle minoranze e il razzismo.
Gli obiettivi della mostra
Con questa mostra la Casa di Anne Frank intende: 1. Informare i visitatori sulla storia della Shoah, vista con gli occhi di Anne Frank e dei suoi familiari. 2. Mostrare ai visitatori che in ogni società esistono differenze culturali, etniche, sociali, religiose e politiche fra le persone. All’interno di molti Paesi ancora oggi esistono gruppi che, strumentalizzando tali diversità, ne fanno occasione di discrimanzione e di disuguaglianza e nei casi più estremi di persecuzione e assassinio. 3. Stimolare i visitatori a riflettere sui concetti di tolleranza, rispetto reciproco, diritti dell’uomo e democrazia. 4. Far prendere consapevolezza ai visitatori che una società in cui vige il rispetto per le differenze non si crea da sé. Sono necessarie delle leggi e il rispetto di esse, ma ogni cittadino deve dare il proprio contributo.
IL PERCORSO ESPOSITIVO 1929-1933 Il nazionalismo la ricerca di capri espiatori
1933-1939 La pulizia etnica
I primi quattro anni di vita di Anne. L’ascesa del partito nazionalsocialista in Germania Anne Frank nasce il 29 giugno 1929 in Germania, in un periodo nel quale il paese è segnato da una grande instabilità politica, economica e sociale. La crisi spinge sempre più tedeschi nelle braccia di partiti radicali e antidemocratici. Le differenze di opinioni in politica vengono risolte sempre più spesso con risse di strada. Una piccola formazione politica, il Partito Nazionalsocialista del Lavoratori Tedeschi (NSDAP) sa volgere questa situazione a proprio favore. Nelle elezioni del 1932 diventa il partito di maggioranza in parlamento con il 37% dei voti. La fuga in Olanda della famiglia Frank. L’espulsione degli ebrei dalla Germania e la loro persecuzione Il 30 gennaio 1933 Hitler diventa cancelliere del Reich tedesco. Le nuove autorità mostrano subito le loro vere intenzioni: le prime leggi antiebraiche vengono approvate e si inizia una campagna diffamatoria contro gli ebrei. Vengono presi provvedimenti anche contro gli oppositori politici. Soprattutto i comunisti ed i socialdemocratici vengono perseguitati e chiusi nei campi di concentramento. La democrazia viene abolita, la martellante propaganda nazista sostiene che gli ebrei sono la causa di tutti i mali della Germania, e si instaura un regime del terrore. Otto Frank, come molti altri ebrei, decide di lasciare la Germania. La famiglia Frank si trasferisce ad Amsterdam.
1939-1942 Il coraggio civile
I Frank e gli altri ebrei sono in trappola. L’inizio della persecuzione degli ebrei Il 1 settembre 1939 l’esercito tedesco invade la Polonia ed ha inizio la seconda guerra mondiale. Nel maggio del 1940 la guerra inizia sul fronte occidentale: l’Olanda, il Belgio e la Francia vengono occupati dall’esercito tedesco. In Olanda ed in tutti i paesi occupati, gli ebrei vengono schedati, vengono emanate misure volte ad isolare gli ebrei dal resto della popolazione, ha inizio la deportazione nei campi di concentramento. Nel febbraio del 1941 in Olanda avviene il primo confronto tra l’invasore e la popolazione. Ad Amsterdam, durante un rastrellamento, vengono radunati 421 uomini ebrei e portati nel campo di concentramento di Mauthausen. La popolazione di Amsterdam sciopera in segno di protesta, ma gli occupanti riescono a far cessare lo sciopero dopo due giorni.
1942-1945 La Shoah
Il periodo di clandestinità nell’Alloggio segreto, il diario e la deportazione Nel luglio del 1942 Margot Frank, la sorella maggiore di Anne, riceve l’ordine di presentarsi alle SS. Per i genitori la convocazione non è certo una sorpresa. Otto Frank aveva iniziato già dalla primavera del 1941 i preparativi per rifugiarsi con la sua famiglia nel nascondiglio della casa sul retro dell’edificio dove si trovava la sua ditta, a Prinsengracht 263. I Frank decidono di nascondersi immediatamente. Più tardi li seguiranno nel nascondiglio la famiglia van Pels e FitzPfeffer. Per più di due anni queste otto persone vivranno nell’alloggio segreto, isolate dal mondo. In questo periodo, Anne affida alle pagine del suo diario i suoi pensieri, le sue paure, le sue speranze. I collaboratori più stretti di Otto assicurano la sopravvivenza dei rifugiati fornendo loro cibo, abiti e libri. All’inizio dell’agosto del 1944 i rifugiati sono traditi: un informatore anonimo avverte la polizia dell’esistenza dell’alloggio segreto. I rifugiati sono arrestati e condotti al campo di smistamento di Westerbork. Il 3 settembre del 1944 partirà l’ultimo trasporto per Auschwitz dall’Olanda. Tra i più di mille deportati si trovano anche gli otto clandestini dell’alloggio segreto.
dal 1945 fino ad oggi Il diario e i diritti umani
La pubblicazione del diario Otto Frank è l´unico degli otto abitanti dell’alloggio segreto a sopravvivere alla deportazione. Nel giugno del 1945 ritorna ad Amsterdam. Miep Gieps, una dei suoi più stretti collaboratori, ha messo in salvo il diario di Anne e lo consegna ad Otto. La lettura del diario è un’esperienza commovente, Otto scopre dei lati di Anne che non conosceva ed è sorpreso dalla maturità dei pensieri della figlia. Incoraggiato dagli amici, Otto decide di pubblicare il diario e si dedica a diffondere gli ideali di sua figlia: l’importanza della pace e del rispetto reciproco tra le persone che sono diverse. Da allora il diario è stato tradotto in moltissime lingue e letto da milioni di persone. Otto Frank muore a novanta anni nel 1980. I diritti dell’uomo, le responsabilità dell’individuo La guerra è finita. A Norimberga si tengono i processi contro i criminali di guerra. I pochi ebrei sopravvissuti scoprono di aver perso quasi tutti i familiari e gli amici. Molti ebrei non vogliono più abitare in Europa e decidono di emigrare, soprattutto nel nuovo stato d’Israele o negli Stati Uniti. Spesso l’incompresione e l’antisemitismo che hanno incontrato al loro ritorno hanno una parte decisiva in questa decisione. Anche i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti di altri gruppi non sono scomparsi. Nel 1948 viene approvata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Quasi tutti i paesi del mondo si impegnano a rispettarla ma la realtà è spesso diversa. Negli ultimi decenni, in molti paesi del mondo, c’è stata una crescita di nazionalismo estremo spesso accompagnato da discriminazione e violenza nei confronti delle minoranze. In tutti i paesi vivono delle minoranze e quasi tutti i paesi si sono impegnati con accordi internazionali a trattare ogni cittadino in modo uguale ed a proteggerlo dalla discriminazione e dal razzismo. Tuttavia, il rispetto di queste leggi non dipende solo dalle autorità ma anche dall’impegno di ciascun cittadino.
Il progetto educativo I giovani guidano i giovani I giovani guidano i giovani integra la mostra Anne Frank - una storia attuale e si basa sul metodo della peer education (educazione tra pari). Con la peer education sono i ragazzi (non gli insegnanti) ad assumere un ruolo attivo nella trasmissione del sapere e a fornire ai loro coetanei le informazioni sui temi trattati dalla mostra. Il metodo mira dunque a rendere i ragazzi soggetti attivi della propria e dell’altrui formazione. I giovani guidano i giovani è rivolto a studenti della scuola secondaria di secondo grado che intendono proporsi come guide. A tale scopo è previsto un periodo di formazione nel quale esploreranno e discuteranno gli argomenti trattati dalla mostra in modo da poter gestire in seguito da soli la visita guidata per altri gruppi di coetanei. Il periodo di formazione incoraggia la loro autonomia e fornisce loro gli strumenti per rispondere alle domande dei visitatori e stimolare la discussione di gruppo durante la visita guidata sui temi proposti dall’esposizione e sul rapporto tra passato e presente.
Le giovani guide
25-30 ragazzi partecipano al progetto organizzato in coincidenza con l’allestimento della mostra itinerante Anne Frank - una storia attuale. °
Ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di secondo grado che hanno scelto liberamente di prendere parte al progetto. Non è richiesta nessuna particolare competenza.
La formazione delle giovani guide prevede: ° °
Un seminario di formazione della durata di due giorni (8 ore al giorno). Un seminario finale nel luogo dove è allestita la mostra della durata di circa 3 ore.
Gli studenti che partecipano al progetto ricevono: ° °
Un catalogo della mostra e un quaderno informativo sul contenuto della mostra e del progetto. Un attestato di partecipazione.
Nel corso delle sei settimane di durata della mostra i ragazzi effettueranno un numero variabile di visite guidate secondo la loro disponibilità, gli accordi presi con gli insegnanti e le richieste dei visitatori.
I destinatari
La mostra si rivolge principalmente alle classi della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Le visite si svolgeranno durante l’orario scolastico. È previsto anche che il servizio di visita guidata sia rivolto a gruppi di adulti su prenotazione.
La visita
La visita guidata alla mostra ha una durata di circa 1 ora e 40 minuti ed è coordinata dalle giovani guide. Schematicamente, il percorso si svolge nel modo seguente: ° ° ° ° ° °
Inizio: accoglienza dei visitatori alla mostra / saluto / presentazione / programma. Divisione dei visitatori in due gruppi: A e B. Il gruppo A, assieme ad una guida, visita per 40 minuti la mostra (sta alla guida stessa decidere come organizzare la visita). Il gruppo B, insieme ad una seconda guida, si reca in uno spazio riservato al lavoro di gruppo. L’attività svolta in questo spazio impegna il gruppo per circa 40 minuti. La guida stimola e conduce la discussione di gruppo utilizzando una serie di strumenti didattici. Il gruppo A, dopo aver visitato la mostra, si reca nello spazio riservato al lavoro di gruppo, mentre il gruppo B visita la mostra. Conclusione della visita: discussione finale/congedo.
Uno dei punti cardine di questo progetto consiste nel lasciare le guide libere di organizzare la visita alla mostra per i loro coetanei senza imporre un modello predefinito di visita guidata. Ogni guida può quindi costruire il proprio percorso e scegliere le modalità di esposizione che più gli sono congeniali basandosi su ciò che ha appreso durante la formazione precedente. In tal modo, ogni giovane guida contribuisce ad arricchire ed innovare il lavoro pedagogico che accompagna la mostra itinerante.