Family St.A.R. Family group conferences and Students At Risk
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ALLE SCUOLE Lodi, 08 Marzo 2016
INTRODUZIONE e SALUTI Donatella Barberis, Responsabile Ufficio di Piano dei Distretti di Lodi, Casalpusterlengo, Sant’Angelo Lodigiano Email:
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Odg dell’incontro -
L’obiettivo di progetto Il modello delle Family Group Conference Presentazione del progetto Family St.A.R. L’impianto di valutazione Tempi e prossimi passi
L’OBIETTIVO DI PROGETTO Carla Mazzoleni, Responsabile Prevenzione, minori e famiglia e Politiche Giovanili per il Piano di zona Coordinamento del progetto per l’Ambito di Lodi Ufficio di Piano dei Distretti di Lodi, Casalpusterlengo, Sant’Angelo Lodigiano Email:
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è un progetto volto a
prevenire l’esclusione sociale, riducendo le difficoltà scolastiche e il rischio di abbandono scolastico per gli studenti fragili della scuola secondaria di I grado grazie all'impegno della loro famiglia e degli insegnanti nelle cosiddette
Family Group Conferences
Detto in altre parole il progetto Family StA.R. desidera:
“Sperimentare l’efficacia delle Family Group Conferences (o Riunioni di famiglia1) nella prevenzione e cura precoce del disagio scolastico”
1
Maci, 2011.
LE FAMILY GROUP CONFERENCES Francesca Maci, esperta del metodo e supervisore della realizzazione delle FGC Università Cattolica di Milano
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DEFINIRE UNA FAMILY GROUP CONFERENCE (FGC) Una FGC → è un incontro strutturato tra: - membri della famiglia - professionisti (nel nostro caso insegnanti e operatori dei .…. servizi) - e “persone significative” (legate al nucleo familiare) nel quale i partecipanti predispongono un PROGETTO per la protezione e cura dei bambini e ragazzi in difficoltà Le FGC → permettono alle famiglie di escogitare il miglior piano possibile per i loro figli, prendendo in considerazione le preoccupazioni del SERVIZIO SOCIALE.
Le Family group conference (Riunioni di famiglia) sono un processo relazionale, accompagnato - da una figura specifica denominata facilitatore - nel quale la famiglia allargata assume decisioni ed elabora interventi a favore di bambini e ragazzi che si trovano a vivere una situazione di difficoltà che rende necessaria la predisposizione di un Progetto di tutela e cura per proteggerli e garantire il loro benessere. (Modificata da Asheley et al., 2006)
Detto in altre parole: E’ un incontro strutturato nel quale i partecipanti (membri della famiglia, altre persone significative legate al nucleo familiare, operatori dei servizi), interessati al problema e motivati nell’affrontarlo, si riuniscono per cercare soluzioni utili a contrastare le difficoltà presenti che minacciano il benessere del minore. (Maci, 2011)
IN AMBITO SCOLASTICO Le FGC in ambito scolastico possono essere attivate quando ci sono delle preoccupazioni per: - la frequenza scolastica del ragazzo; - il rendimento scolastico del ragazzo; - il comportamento del ragazzo a scuola. Il coinvolgimento del ragazzo, della famiglia e della scuola consente di elaborare un Progetto comune per far fronte a queste difficoltà. (Maci, 2011)
FGC – figure chiave ▫ ▫ ▫ ▫ ▫
Ragazzi Famiglia sociale Facilitatore (co-ordinator) Portavoce (advocate) Altri referenti della scuola e professionisti significativi (information givers)
La famiglia sociale È composta, oltre che dal nucleo familiare e dai parenti, da tutte quelle persone che il minore e i genitori sentono come presenza significativa e supportiva nella loro vita e che in questo momento di difficoltà possono rappresentare un aiuto.
Il facilitatore (co-ordinator) ▫ E’ una figura indipendente alla quale viene affidata la regia del processo; ▫ Si occupa di gestire il processo dall’inizio alla fine, dalla fase della preparazione della Riunione a quella della facilitazione vera e propria durante l’incontro con l’obiettivo di sostenere la famiglia nel suo importante compito di definizione del Progetto; ▫ Le sue azioni sono orientate al coinvolgimento del bambino/ragazzo, della famiglia e della scuola nel processo delle Riunioni di famiglia.
Il portavoce (advocate) E’ la figura che agisce per conto di un’altra a tutela dei suoi diritti. “Advocacy is about speaking up for children and young people. Advocacy is about empowering children and young people to make sure that their rights are respected and their views and wishes heard at all times. Advocacy is about representing the views, wishes and needs of children and young people to decision makers, and helping them navigate the system.” (Department of Health 2002)
FGC - Caratteristiche principali ▫ ▫ ▫ ▫ ▫ ▫
Intervento di welfare leggero Processo volontario e partecipativo; Focalizzato sul bambino/ragazzo; Processo decisionale guidato dalla famiglia (empowerment, competenze per esperienza); Basato sulla forza della rete familiare; Centrato su soluzioni pratiche.
Attivazione FGC (scuola)
Facilitatore
Preparazione dell’incontro FGC 1.Condivisione delle informazioni 2.Tempo riservato alla famiglia 3.Condivisione e accettazione del Progetto di tutela
IMPLEMENTAZIONE DEL PROGETTO E MONITORAGGIO
REVISIONE (FGC di verifica)
PROVE DI DIALOGO - La Family Group Conference
INNOVAZIONE RILEVANTE Per le politiche sociali in Italia e per tutta Europa. PERCHE’? 1. ALLEANZA tra famiglie e professionisti →FAMIGLIE: NO ruolo passivo! 2. PERSONALIZZAZIONE del Progetto di cura per il ragazzo →Progetto PERSONALIZZATO!
3. Uno strumento PREVENTIVO applicato al settore scolastico → PREVENZIONE!
LE RDF, UNO STRUMENTO DI PREVENZIONE
▫ Restituiscono un pieno ruolo di educativo e di cura alla famiglia e al contesto sociale in cui si manifesta il problema; ▫ Promuovono il cambiamento di alcuni comportamenti dei ragazzi (assenze, note, sospensioni, partecipazione alla vita scolastica);
PRESENTAZIONE DI PROGETTO Laura Fascendini, national project manager Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme
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AREA DI PROGETTO
AT Garbagnate Milanese
Comuni di Salerno e Cava de’ Tirreni Provincia di Lodi
I PARTNER PARTNER CAPOFILA. ASC Comuni Insieme Azienda Speciale pubblica gestita dai sette comuni dell’AT di Garbagnate M.se. PARTNER. La Rada Consorzio creato nel 2000 da un primo gruppo di 9 cooperative sociali situate a Salerno e provincia. PARTNER. ASC del Lodigiano Azienda Speciale pubblica gestita dal Comune di Lodi e dei comuni della provincia di Lodi. PARTNER. ASVAPP Associazione che si occupa di promuovere la Valutazione e l’analisi delle politiche pubbliche.
PARTNERSHIP Esperti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sostengono e monitorano l'attuazione delle FGC. Una rete di istituzioni pubbliche e private partecipano al progetto attraverso → cofinanziamento, azioni e sostegno istituzionale; → promozione e disseminazione dei futuri risultati del progetto (istituzionalizzazione e scaling up). Partner associati:
Comitato Scientifico
Cdr Project Manager nazionale
Project Manager Comuni Insieme
Project Manager A.S.C. Lodi
1. Fase di start - up
FUNZIONIGRAMMA
Project Manager La Rada Università Cattolica
2. Fase di realizzazione
3. Fase di valutazione 4. Fase di disseminazione
ASVAPP
FINANZIATORI Commissione Europea, Finanziato nell’ambito del programma EaSI 2014-2020 (Employment and Social Innovation)
Fondazione Peppino Vismara:
Fondazione con il Sud:
Il progetto “Le Riunioni di famiglia” PRIMA SPERIMENTAZIONE
Valutare l'efficacia delle FGC nella scuola secondaria di primo grado come strumento di prevenzione per la soluzione di problemi educativi. 1. 2. 3. 4.
PROGETTO TESO A Attestare la fattibilità delle FGC nell’ambito scolastico Valutarne la sostenibilità economica Valutarne l’efficacia, anche se su una scala molto ridotta Promuovere politiche che stabiliscano un rapporto di collaborazione tra insegnanti e famiglie e agiscano preventivamente
Quando → 2013-2015 Chi → A.S.C. Comuni Insieme in coll. con l’Università Cattolica di Milano Dove → Ambito Territoriale di Garbagnate M.se (Lombardia) Alcuni numeri… ▫ 14 scuole coinvolte (pop. studentesca 2818) ▫ 132 classi di I^ e II^ interessate ▫ 262 studenti candidati dagli insegnanti ▫ 131 FGC proposte agli studenti e ai loro genitori ▫ 83 FGC realizzate
Finanziatori:
Dal progetto
al progetto
Il progetto “Family St.A.R.” si basa sull'esperienza del precedente progetto pilota e desidera testare l'efficacia di FGC applicate nelle scuole e amplia l’area di sperimentazione a due altre aree in Italia.
Quando→ Ottobre 2015- Settembre 2018;
Dove → Tre aree: ▫ Garbagnate Milanese (MI, Lombardia) -I^ sperimentazione▫ Lodi (LO, Lombardia) ▫ Salerno (SA, Campania)
A chi
→ A tutte le scuole secondarie di primo grado; A tutti gli studenti delle classi I^, II^ e III^
In questo modo, il PROGETTO persegue TRE OBIETTIVI differenti: 1. il coinvolgimento di un maggior numero di studenti può GARANTIRE stime di impatto più accurate e precise; 2. l’estensione dell'esperimento PERMETTEREBBE una prova della sua fattibilità ed efficacia in aree del paese caratterizzate da condizioni sociali ed economiche diverse; 3. Essendo i tre distretti caratterizzati da ambienti socio-economici eterogenei, è possibile aumentare la VALIDITA’ ESTERNA delle nostre conclusioni valutando il modello in diversi contesti.
IN PRATICA IL PROGETTO MIRA A: → Coinvolgere la maggior parte delle SSIG situate nelle tre aree. L’obiettivo è di coinvolgere almeno 30 SSIG affinché la popolazione studentesca sia sufficientemente grande per valutare l'efficacia delle FGC.
COME? CHIEDENDO agli insegnanti di: Proporre allo staff di progetto 600 studenti (ca. 200 in ciascuna area) – che mostrano lievi problemi a livello accademico o di benessere scolastico e che potrebbero beneficiare dal prendere parte a una FGC. Di questi 600 studenti, 300 saranno selezionati casualmente e verrà loro offerto di prendere parte a un FGC.
FGC → Concepito come una politica di prevenzione Il progetto prenderà IN CONSIDERAZIONE solo gli alunni con problemi lievi che potrebbero essere affrontati direttamente dalle loro famiglie, con l'aiuto del "facilitatore".
L’intervento NON INCLUDERA’ studenti: ▫ con gravi problemi sociali, psicologici o comportamentali; ▫ con estremamente gravi carenze accademiche; ▫ già segnalati ai servizi sociali.
L’IMPIANTO DI VALUTAZIONE Gianluca Argentin, Responsabile della Valutazione Università Cattolica del Sacro Cuore
[email protected]
VALUTARE LE RIUNIONI DI FAMIGLIA: PERCHÈ? Per capire se servono davvero («Sono soldi ben spesi?») Per apprendere e migliorarle in futuro Perchè il finanziamento UE è vincolato alla valutazione rigorosa dell’intervento
VALUTARE LE RIUNIONI DI FAMIGLIA: COME? Nel modo più rigoroso possibile, mediante una sperimentazione controllata (anche questo vincolo della linea di finanziamento).
La sperimentazione coinvolgerà circa 600 ragazzi: per 300 di questi saranno attivate le RDF, mentre gli altri 300 saranno nel gruppo di controllo
Analisi longitudinale sull’agio sull’apprendimento degli studenti:
scolastico
e
Indagine con breve questionario strutturato su tutti gli studenti delle classi nelle scuole partecipanti: - PRE intervento (Ottobre 2016) e POST intervento Unione dei nostri dataset con quelli MIUR-INVALSI, basandoci su codici individuali, e tracciando anonimamente gli studenti nel tempo
Analisi sull’implementazione dell’intervento
Questionario pre
Questionario post
COSA ABBIAMO SCOPERTO NEL PRIMO ESPERIMENTO? ▫ A breve termine, abbiamo trovato molti effetti nonostante l’esperimento fosse piccolo e il trattamento diluito - evidente crescita del supporto familiare - «disgelo» nel rapporto con gli insegnanti - maggior tranquillità, a casa e a scuola
▫ Nel medio termine, consolidamento delle relazioni positive in famiglia e permanenza delle buone relazioni a scuola. Stiamo seguendo gli studenti nel tempo.
INCORAGGIANTE, MA... ▫ Campione molto piccolo ZONE 1
ZONE 2
Treated Not treated zone, ▫ Esperienza locale zone fortementeonly observed
IPOTESI 1: dalle prime alle terze Novembre 2016 Novembre 2016 con schede
Questionario pre: Ottobre 2016
Questionario post: Maggio 2017
IPOTESI 2: solo prime e seconde Novembre 2016 Novembre 2016 con schede
Questionario pre: Ottobre 2016
Questionario post: Ottobre 2017 oppure Maggio 2018
LE IPOTESI A CONFRONTO IPOTESI 1 – tutte le classi Più studenti da cui trovare casi a rischio, anche meglio conosciuti, ma rilevazione per forza «a caldo», su più classi e anche nelle terze
IPOTESI 2 – solo prime e seconde Rilevazioni possibili anche «a freddo», ma meno studenti da cui trovare casi a rischio e minor senso dell’investimento chiesto agli insegnanti
I CONTENUTI DEL QUESTIONARIO
Item che misurano il benessere scolastico, l’autostima, l’investimento in istruzione, il supporto familiare, il benessere a casa, ecc.
Socio-demografiche standard su studente e genitori
Quattro lettere di nome e cognome dello studente, che generano un codice comunque anonimo
I DATI IDENTIFICATIVI
OLTRE GLI EFFETTI SOFT A BREVE
Voti nel tempo e score INVALSI
Transizione alla scuola superiore
Rischio di abbandono
Interviste ai genitori
OLTRE GLI EFFETTI: COSA SUCCEDE QUANDO SI INNESCA IL PROCESSO? L’Analisi di implementazione, ovvero di come il progetto viene realizzato nei tre territori. Obiettivo: individuare le difficoltà incontrate, le soluzioni adottate per farvi fronte e tenere traccia dei miglioramenti applicabili in futuro.
STRUMENTI • Interviste in profondità • Questionari cartacei • Questionari online • Interviste telefoniche
ATTORI COINVOLTI Nelle scuole: • Coordinatori di classe • Famiglie • Referenti di scuola
(Negli enti): • Facilitatori e portavoce • Staff organizzativo
PIANO DELL’ANALISI D’IMPLEMENTAZIONE
Quando
Chi
Strumento di rilevazione
Obiettivo conoscitivo
Novembre 2016
Famiglie che rifiutano l’offerta
Format telefonata + lettera
individuare le motivazioni che portano le famiglie a rifiutare l’intervento.
Marzo 2017 Coordinatori di Classe
Questionario online
difficoltà incontrate durante l’implementazione del progetto
Dopo la 1° e Partecipanti la 2° FGC alle FGC
Questionario cartaceo a lettura ottica
Ottenere informazioni sullo svolgimento e sul gradimento delle FGC
Dopo la 2° FGC
Coordinatori di Classe
Questionario online personalizzato
Effetti percepiti
Giugno 2017
Referenti scolastici
Intervista telefonica
difficoltà incontrate durante l’implementazione del progetto, soluzioni adottate.
I TEMPI DEL PROGETTO E I PROSSIMI PASSI Marta Annunziata, project leader locale Ufficio di Piano dei Distretti di Lodi, Casalpusterlengo, Sant’Angelo Lodigiano Email:
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Start up
Realizzazione
Valutazione
Disseminazione
10/2015 08/2016
09/2016 07/2017
01/2016 09/2018
10/2015 09/2018
1.Coinvolgimento scuole
1.Candidatura studenti
2.Definizione 2.Randomizazione protocolli e strumenti degli studenti 3.Formazione - Scuole - Operatori
3.Realizzazione delle FGC
1.Valutazione d’impatto
1.Sito web
2.Analisi 2.Manuale, d’implementazione volantini 3.Convegni
FASE DI START UP- SCUOLE : MODALITA’ E TEMPI COINVOLGIMENTO SCUOLE
Incontro di presentazione
Stipula accordo operativo
Marzo ‘16
Marzo ‘16 Aprile ‘16
FORMAZIONE OPERATIVA
Incontri di formazione
Maggio ‘16 Ottobre ‘16
Supporto alle scuole
Settembre ’16 Luglio ‘17
IL PROCESSO DI SELEZIONE DEI FACILITATORI E PORTAVOCE IL BANDO: Il corso si rivolge a Cittadini, Volontari e a Figure Professionali dei Servizi pubblici e del Terzo Settore (assistenti sociali, educatori, pedagogisti, psicologi, responsabili dei servizi, …) che già operano con famiglie, bambini e ragazzi o interessati a sperimentarsi in quest’area di lavoro sociale con i minori.
IL CORSO DI FORMAZIONE: selezione dei partecipanti (CV, attestati, scheda di presentazione)
LA SELEZIONE (Commissione di progetto):
▪ test di fine corso ▪ valutazione dell’elaborato ▪ colloquio
LA FORMAZIONE OPERATIVA SUL PROGETTO
REALIZZAZIONE DELLE FGC: MODALITA’ E TEMPI Candidatura studenti Randomizzazione studenti
Settembre 2016 - Novembre 2016 Novembre 2016
Organizzazione FGC
Novembre 2016 - Gennaio 2017
Realizzazione I° FGC
Gennaio 2017 - Febbraio 2017
Realizzazione II° FGC
Febbraio 2017 - Aprile 2017
COSA OFFRIAMO ALLE SCUOLE 1/2 o
Sperimentazione di una metodologia potenzialmente utile nel prevenire il disagio scolastico
o
Partecipazione a un progetto fortemente innovativo e ad alta visibilità nazionale ed internazionale
o
Partecipazione a una valutazione del progetto FS in linea con le più recenti raccomandazioni UE.
o
Restituzione dei dati a ciascuna scuola con report personalizzati (per arricchire il quadro dell’autovalutazione)
COSA OFFRIAMO ALLE SCUOLE 2/2
Nessuna forma di valutazione/graduatoria tra scuole, quindi riservatezza rispetto ai dati di scuola
Garanzia di anonimato rispetto a tutte le informazioni fornite sugli studenti, grazie a un codice identificativo la cui chiave sarà posseduta solo dal referente di scuola
Supporto nella comunicazione alle famiglie, con testo iniziale ad hoc e indirizzo mail per dubbi o altro
Un incentivo economico forfettario finalizzato a valorizzare l’impegno richiesto alle scuole per la partecipazione al progetto
CHE IMPEGNO CHIEDIAMO ALLE SCUOLE 1/2 FASE DI START UP A. Stipula e firma accordo operativo da parte delle scuole. Scelta di un referente unico di scuola che si interfacci con il PL Locale Tempi: Marzo/aprile-2016 B. Partecipazione agli incontro di formazione per i Referenti Scolastici (RS) del progetto e i coordinatori di classe. Tempi: Maggio 2016 e Ottobre 2016 FASE DI REALIZZAZIONE DELLE FGC A. Candidatura degli studenti e supporto all’organizzazione delle FGC Tempi: Settembre 2016/Aprile 2017 B. Partecipazione alle FGC Tempi: Gennaio/Aprile 2017
CHE IMPEGNO CHIEDIAMO ALLE SCUOLE 2/2 FASE DI VALUTAZIONE A. Possibilità di somministrare i questionari nei periodi indicati Tempi: Ottobre 2016 e Maggio 2017 B. Supporto e partecipazione alle diverse attività di valutazione Tempi: Settembre 2016/Dicembre 2017 FASE DI DISSEMINAZIONE A. Partecipazione agli eventi di promozione del modello Tempi: Maggio/Settembre 2018
IL REFERENTE DI SCUOLA Figura CHIAVE, fondamentale per la buona riuscita del progetto Referente unico per le necessità di raccordo logistico e organizzativo: si interfaccia con lo staff di progetto (in generale con il Project Leader Locale) Punto di riferimento nella scuola e per la scuola: connessione diretta con il DS e con i coordinatori di classe
Responsabilità e coordinamento che richiedono un certo impegno e dispendio di tempo.
E ADESSO ?…. Nei prossimi giorni vi verrà inviato il materiale, il link al video «Prove di Dialogo» e verrete ricontattati dal PL locale per avere risposta circa la vostra adesione al progetto. Se positiva, per poter partire con l’organizzazione delle attività, vi chiederemo il nominativo e i contatti del vostro REFERENTE SCOLASTICO.
Il termine ultimo per comunicare la propria volontà di aderire al progetto è VENERDI’ 18 MARZO 2016
Lodi, 08 marzo 2016
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE Per qualsiasi informazione, contattare MARTA ANNUNZIATA Project Leader Locale Tel. (0371/409412)
Email:
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