C O M U N E DI L U S E V E R A PROVINCIA DI UDINE SERVIZIO TECNICO – LAVORI PUBBLICI COD. FISC
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C.A.P.
33010
AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DI PROGETTAZIONE ESECUTIVA, COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN IMPIANTO IDROELETTRICO (DERIVAZIONE D’ACQUA) SUL TORRENTE TORRE - EX CENTRALINA MALIGNANI C.U.P. J55F12000130007
C.I.G.
5023707E26
CPV
45251120-8
PIANO ECONOMICO FINANZIARIO (PEF) Ipotesi preliminari Il presente piano ha l'obiettivo di consentire la valutazione della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria dell'iniziativa lungo l'orizzonte temporale considerato, attraverso un modello di simulazione basato su ipotesi tecniche ed economiche. Il modello economico-finanziario è stato pertanto strutturato per valutare: 1. la capacità del progetto di creare valore (Equilibrio economico); 2. la capacità del progetto di generare flussi monetari sufficienti a garantire il rimborso dei finanziamenti attivati (Equilibrio finanziario). Sono stati inoltre considerati anche gli aspetti legati alla sostenibilità finanziaria ed alla bancabilità in maniera tale da valutare la convenienza di Terzi a prendere parte alla realizzazione del progetto in esame tenuto conto del rischio legato all'investimento.
1. Aspetti metodologici L'analisi della convenienza economico-finanziaria dell'investimento è stata effettuata calcolando specifici indicatori idonei a fornire un giudizio sintetico sulla capacità dell'investimento di creare valore e generare adeguata redditività; si è proceduto pertanto a predisporre un modello di simulazione in grado di appurare la sostenibilità del progetto, nei suoi assunti economici e di investimento, sotto il profilo finanziario, ovvero sotto il profilo dell'equilibrio dei flussi di cassa
1
(in entrata ed in uscita) e della struttura finanziaria adottata a copertura (capacità di rimborsare tutti i prestiti contratti per il progetto) all'interno di un orizzonte temporale predefinito. In riferimento a quest'ultimo punto, per gli schemi contabili che sono stati utilizzati per l'esame della bancabilità e della solvibilità si è fatto riferimento a quelli suggeriti, oltre che dalla prassi nazionale ed internazionale, anche dal CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica). Da un punto di vista prettamente metodologico, l'analisi si fonda sulla costruzione e analisi dei flussi di cassa rilevanti ed in particolare: - i flussi di cassa del Progetto, destinati a ripagare le fonti di finanziamento complessivamente investite nel progetto; - i flussi di cassa dell'Azionista, destinati a remunerare il solo capitale (equity) investito.
Questa analisi non prende in considerazione i flussi di cassa dell'azionista calcolati in relazione ai dividendi distribuiti. Qui di seguito si riportano le definizioni degli indicatori di sintesi che sono stati utilizzati ai fini della valutazione della sostenibilità progettuale:
Indicatori di equilibrio economico-finanziario
● Valore Attuale Netto (VAN) - che è il metodo più ampiamente utilizzato nelle valutazioni economiche di progetti di investimento - è dato dalla somma algebrica dei flussi di cassa operativi attesi dalla realizzazione dell'investimento, scontati mediante un apposito fattore di attualizzazione Un VAN positivo indica, in sostanza, la capacità del progetto di liberare flussi monetari sufficienti a ripagare l'esborso iniziale, remunerare i capitali impiegati nell'operazione e lasciare eventualmente risorse disponibili per altre ulteriori destinazioni.
● Tasso Interno di Rendimento (TIR) - che è il tasso di sconto al quale un investimento presenta un VAN pari a zero – è l'indice, quindi, in corrispondenza del quale il risultato economico di un'operazione si annulla. Il TIR può pertanto essere interpretato come il costo massimo del capitale che il progetto può sopportare affinché permanga la sua convenienza economica. Il costo del capitale assume il ruolo di termine di confronto: se il TIR è superiore al costo del capitale, il rendimento del progetto è superiore al costo dei finanziamento e, quindi, viene generata ricchezza incrementale. Nel caso in cui, invece, il TIR sia inferiore al costo del capitale, il rendimento del progetto è inferiore al costo dei finanziamenti e, conseguentemente, viene distrutta ricchezza.
Indicatori di solvibilità e bancabilità
2
Dal punto di vista della sostenibilità finanziaria e della bancabilità si è, invece, fatto riferimento agli indici richiesti dal CIPE e più precisamente: ● all'indice di copertura della rata o DSCR (Debt Service Cover Ratio) che misura la capacità dei flussi di cassa del progetto di rimborsare il servizio del debito. Il DSCR è espresso come rapporto tra il flusso di cassa del progetto ed il servizio del debito (rata composta da capitale ed interessi) per ogni periodo in esame (generalmente su base annua). Solo se l'indicatore è superiore all'unità il progetto dimostra capacità di ripagare il debito. L'ADSCR rappresenta il valore medio dell'indice DSCR nel periodo di riferimento; ● all'indice LLCR (Loan Life Cover Ratio) che è dato dal rapporto fra la somma dei flussi di cassa attualizzati di progetto fino alla scadenza del debito e l'importo residuo del debito stesso) ed all'indice PLCR (Project Life Cover Ratio) che deriva dal rapporto fra la somma dei flussi di cassa attualizzati di progetto lungo tutta la vita economica del progetto stesso e l'importo residuo del debito). Questi due ultimi indici permettono di apprezzare la capacità di far fronte all'indebitamento bancario a lungo termine, nel corso di tutta la vita finanziaria dello stesso e l'eventuale possibilità di rifinanziamento durante la vita residua del progetto, in caso di sopravvenute difficoltà di rimborso. Il tempo intercorrente fra la scadenza del debito e la fine del progetto costituisce dunque una sorta di “cuscinetto di garanzia”, lungo il quale è possibile rinegoziare il debito residuo nell'ipotesi che i flussi finora generati non abbiano consentito di ammortizzare il debito secondo il piano di rimborso previsto. Ne deriva che l'indice PLCR deve essere sempre maggiore dell'indice LLCR. Infine si è inteso mettere in evidenza anche il tempo di recupero dell'investimento (pay-back
period), che valuta il grado di rischiosità dell'investimento misurando il tasso di tempo entro cui gli incassi (inflow) ottenibili riescono a reintegrare il capitale investito. Tale metodologia, infatti, pur non fornendo informazioni circa la redditività dell'investimento, dà un'indicazione della rischiosità dello stesso in termini puramente temporali ed è discretamente diffuso nella pratica.
Schematizzando, le ipotesi di natura tecnica ed economica che sono state assunte alla base della presente valutazione hanno fatto riferimento alle seguenti variabili: ●
Durata della Concessione;
●
Tempistica di attuazione dell'intervento;
●
Costi di investimento;
●
Copertura
finanziaria
dell'investimento
complessivo
(in
partecipazione del Concessionario ed il finanziamento bancario);
3
particolare
la
quota
di
●
Tassi del costo di capitale di debito;
●
Durata del finanziamento bancario;
●
Ricavi di esercizio;
●
Previsione del tasso di inflazione;
●
Costi di esercizio, compresi i costi di manutenzione ordinaria e la manutenzione straordinaria;
●
Determinazione dell'ammortamento;
●
Livello di imposizione fiscale;
●
Tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, assunto pari al 7%.
Gli elementi sopra riportati costituiscono il contenuto minimo obbligatorio che deve illustrare l'offerta ed il collegato piano economico-finanziario presentato dai Concorrenti in sede di gara, a cui si aggiunge l'eventuale quota dei lavori che il Concorrente intende affidare a Terzi. 2. Durata e tempi di realizzazione L'orizzonte temporale di valutazione - alla base del presente piano economico e finanziario corrisponde alla durata del periodo concessorio, pari a 30 anni, oltre il periodo necessario per la realizzazione delle opere. La durata di 30 anni è giustificata dalla necessità - in coerenza con quanto disciplinato per analoghi modelli di concessione di costruzione e gestione - di garantire al Concessionario il ritorno per l'investimento economico sostenuto ed il necessario equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa. La durata della concessione costituisce, in ogni caso, elemento di valutazione dell'offerta e quindi sarà soggetta ad offerta migliorativa. Essa tuttavia non potrà essere superiore a 30 anni, né inferiore a 25 anni, dalla fine lavori, stimato quale periodo minimo per la locazione a canone sostenibile. Il tasso di inflazione adottato ai fini dello sviluppo della dinamica finanziaria del modello è ipotizzato costante e pari al 2,8% annuo.
3. I costi di realizzazione Il costo complessivo per la realizzazione dell'opera risulta pari a circa € 3.884.802,00 (IVA esclusa) di cui circa l'84% relativo a lavori ed il rimanente 16% relativo agli atri costi che comprendono le spese tecniche, le spese relative agli espropri, gli imprevisti e le spese per l'implementazione della procedura di concessione di costruzione e gestione.
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Suddividendo i costi di realizzazione per natura, l'importo totale è stato determinato considerando il quadro economico (Tabella 01) riportato qui di seguito: COSTI DI REALIZZAZIONE
Importo
IVA
€ 3.250.000,00
€ 682.500,00
Spese Progettazione, D.L., Consulenza e redazione PEF, verifica progetto definitivo/esecutivo
€ 346.000,00
€ 71.484,00
Spese tecniche RUP, gestione espropri, costi asservimenti, imposte e notifiche
€ 162.961,36
€ 4.040,40
€ 40.800,00
€ 8.568,00
€ 10.000,00 € 71.546,24 € 3.881.307,60
€ 2.100,00
Lavori
Spese Collaudi, Allacciamento ENEL Costi gara, pubblicazioni… Imprevisti
TOTALE OPERA
€ 768.692,40 € 4.650.000,00
Oneri finanziari capitalizzati
€ 273.300,00
Totale investimento da ammortizzare
€ 4.923.300,00
Tabella 01.
Il valore dell'investimento descritto nella pagina precedente costituisce elemento di valutazione dell'offerta e quindi sarà soggetto ad offerta migliorativa.
Tuttavia, la realizzazione di ulteriori investimenti a totale carico del Concessionario, che abbiano come conseguenza il miglioramento dell'equilibrio economico-finanziario globale, purché non previsti nella progettazione preliminare come ad esempio l'installazione di impianto fotovoltaico sul tetto dell'edificio, saranno considerati dal punto di vista del miglioramento dell’offerta attraverso il progetto tecnico e verranno inseriti nel pef presentato dal partecipante. La copertura del fabbisogno dell'investimento prevede il ricorso a risorse esclusivamente private non intervenendo finanziariamente nella realizzazione dell'opera il Comune concedente. Pertanto, tutte le risorse finanziarie necessarie alla copertura dell'intervento complessivo dovranno essere apportate dal Concessionario direttamente e/o attraverso il reperimento di capitale di debito. Nel presente modello, per quanto riguarda le risorse finanziarie a carico del Concessionario, si è ipotizzato il ricorso parziale ad un mutuo ipotecario a tasso di mercato, supponendo una struttura finanziaria caratterizzata da un rapporto tra debt (Capitale di Credito) ed equity (Capitale di
Rischio) pari a 70 : 30.
5
L'apporto del capitale di rischio è stato ipotizzato pertanto pari al 30% del valore dell'investimento (al netto degli oneri finanziari capitalizzati), ossia € 1.395.000,00 conferiti mediante incrementi ponderati di cassa. Per la copertura del rimanente 70% (pari ad € 3.255.000,00) si è ipotizzata l'accensione di un apposito mutuo bancario con caratteristiche che verranno di seguito precisate. Si deve però sottolineare che, stanti le dinamiche dei flussi di cassa emerse dal modello, il fabbisogno finanziario nella fase di costruzione e nei primi anni di gestione è stato coperto attraverso due distinte formule di finanziamento: ● Finanziamento a medio termine ( € 3.255.000,00 ): mutuo della durata di anni 10 (dieci) di cui 2 (due) di pre-ammortamento (il primo anno viene erogato un anticipo del mutuo per € 1.300.000,00 e l'anno successivo il rimanente importo di € 1.955.000,00) ad un tasso annuo del 6,00%. Se ne riporta di seguito la specifica (Tabella 02). ● Finanziamento a breve termine: per i fabbisogni finanziari temporanei per i quali si è ipotizzato un tasso passivo del 6,5%.
IPOTESI MUTUO Periodi
2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028
Quota Capitale
Quota Interessi
€€€ 172.385,14 € 182.728,25 € 193.691,95 € 205.313,46 € 217.632,27 € 230.690,21 € 244.531,62 € 259.203,52 € 274.755,73 € 291.241,07 € 308.715,54 € 327.238,47 € 346.872,78
€ 78.000,00 € 195.300,00 € 195.300,00 € 184.956,89 € 173.993,20 € 162.371,68 € 150.052,87 € 136.994,94 € 123.153,52 € 108.481,63 € 92.929,41 € 76.444,07 € 58.969,61 € 40.446,67 € 20.812,37
Debito Residuo
€ 1.300.000,00 € 3.255.000,00 € 3.082.614,86 € 2.899.886,61 € 2.706.194,66 € 2.500.881,20 € 2.283.248,92 € 2.052.558,72 € 1.808.027,10 € 1.548.823,58 € 1.274.067,85 € 982.826,78 € 674.111,24 € 346.872,78 € 0,00
Importo mutuato € 3.925.000,00
RATA
€ 78.000,00 € 195.300,00 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14 € 367.685,14
I tassi applicati sono estremamente prudenziali1 . Tabella 02.
1
Il calcolo degli interessi sul finanziamento è stato determinato, facendo riferimento, per semplicità di esposizione e di
sviluppo, ad un tasso di interesse fisso riferito ad un periodo di durata adeguato (IRS 10 anni), oltre all'ipotesi di una percentuale (spread) applicata dalla banca al Concessionario. La struttura dell'indebitamento proposta prevede un piano di ammortamento con metodo francese e rata costante, posticipata.
6
Per quanto riguarda invece la composizione delle fonti di finanziamento, i rispettivi valori sono riportati nel successivo prospetto (Tabella 03) che evidenzia le Fonti e gli Impieghi del progetto di investimento:
IMPIEGHI
FONTI
Descrizione
Importo
%
Investimento
€ 4.650.000,00
100%
Totale
€ 4.500.000,00
Descrizione
Importo
%
€ 4.650.000,00
100%
- Finanziamenti bancari
€ 3.255.000,00
70%
- Mezzi Propri
€ 1.395.000,00
30%
Totale
€ 4.500.000,00
100%
Risorse Private del Concessionario, di cui:
100%
Tabella 03.
4. I tempi di realizzazione Il modello economico-finanziario prevede un periodo pari a 36 mesi per la realizzazione delle opere, di cui max 400 giorni di cantiere. Nell'ipotesi in cui tutte le Autorizzazioni vengano rilasciate entro il mese di giugno 2014, che costituisce l'anno 1 del piano economico e finanziario, si può ipotizzare l'inizio dei lavori a
Ottobre/Novembre 2014 e l'inizio della messa in esercizio/gestione indicativamente verso la fine dell'anno 2015. Nel presente modello la gestione è stata fatta iniziare, prudenzialmente, il 1° Gennaio 2016. Si riporta qui di seguito il dettaglio (stimato) delle varie fasi istruttorie e la relativa tempistica seguita nella costruzione del presente modello economico-finanziario (Tabella 04 e Tabella 05).
FASE
1
da Aggiudicazione definitiva
FASE Consegna definitivo completo per la presentazione in Regione della richiesta di concessione di derivazione d’acqua comprensivo a anche di eventuali richieste del comune e altri enti di modifiche per il rilascio dei pareri da esprimere in sede di conferenza di servizi su definitivo
7
tempi min.
tempi max.
30
60
2
da Rilascio concessione Regione
a Stipula contratto
15
30
1
da
Stipula Contratto concessione
a
Data consegna Comune progettazione esecutiva completa
30
80
2
da
Ricezione Comunicazione approvazione progettazione esecutiva
a
Data ricevimento PA verbale inizio lavori
15
50
3
da
Data del verbale inizio lavori
a
Data ricevimento PA verbale fine lavori
280
400
TOTALE TEMPI
370
620
Tabella 04.
TEMPI DI REALIZZAZIONE 2013
2014
2015
5%
35%
60%
100%
Spese Progettazione, D.L., Consulenza e redazione PEF
100%
0%
0%
100%
Spese tecniche RUP, gestione espropri, costi asservimenti, imposte e notifiche
33%
33%
33%
100%
Spese Collaudi + Allacciamento ENEL
0%
0%
100%
100%
Costi gara, pubblicazioni…
100%
0%
0%
100%
Imprevisti
33%
33%
33%
100%
Lavori
Tabella 05.
5. Il piano degli ammortamenti In base al principio della competenza economica, i costi sostenuti per la costruzione della centrale idroelettrica vengono riportati a rimanenze, in base ai S.A.L. (Stato di Avanzamento Lavori) dell'opera, finché non vengono utilizzati per la gestione e, solo nell'anno in cui viene utilizzato l'impianto di produzione, è stato possibile stornare tale voce e portarla ad immobilizzazioni tecniche. Tali immobilizzazioni sono state quindi ammortizzate a partire dal primo anno di gestione/entrata in esercizio della centrale. Nel dettaglio si è provveduto a calcolare nel seguente modo gli ammortamenti: l'ammontare totale di ogni anno è stato calcolato come somma delle quote annuali di ammortamento riferite alle varie voci di costo della centrale idroelettrica con le percentuali di ammortamento previste dalla disciplina civilistico/tributaria (Tabella 06);
in
particolare,
il
piano
degli
ammortamenti
è
stato
formulato
secondo
la
logica
dell'ammortamento finanziario in funzione del termine dei lavori e della durata della Concessione.
8
Pertanto, i beni destinati alla devoluzione al termine dei trenta anni di gestione, sono stati ammortizzati in 30 anni in ottemperanza alle previsioni in materia fiscale relative ai beni durevoli (art. 102-103-104 TUIR). i costi di manutenzione straordinaria sono stati portati in aumento del valore ammortizzabile del bene ed ammortizzati in anni 10 (dieci).
PERCENTUALI DI AMMORTAMENTO Tipologia Opere idrauliche fisse Opere civili centrale Centrale idroelettrica Condotta di adduzione forzata Collegamento rete forzata in MT
% 3% 3% 7% 4% 4%
Tabella 06.
6. I ricavi di esercizio I ricavi di esercizio derivano integralmente dalla vendita dell'energia elettrica prodotta dalla centrale idroelettrica al Gestore dei Servizi Elettrici (GSE).
• Determinazione del valore annuo derivante dalla vendita di energia elettrica Per determinare il valore attribuito all'energia prodotta dalla centrale oggetto della presente analisi, si è fatto riferimento a quanto disposto dal Decreto Ministeriale del 6 luglio 2012 (Incentivazione
della produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici – Attuazione articolo 20 del Dlgs 28/2011). Più precisamente sono state considerate la vita utile convenzionale e la tariffa incentivante base di cui all'Allegato 1 del Decreto summenzionato. Alla luce di quanto sopra si sono imputati i seguenti valori: ■ Vita utile dell'impianto = anni 20 (venti); ■ Tariffa incentivante base dal 1° al 20° anno di esercizio = 155 €/MWh; ■ Tariffa incentivante base per gli anni di esercizio successivi al 20° (stima) = 75 €/MWh. Dal momento però che, nel presente modello, si è previsto prudenzialmente che l'impianto entri in esercizio nell'anno 2016 in base all'art. 7 dell'anzidetto Decreto "....... il valore delle tariffe
incentivanti base indicate nella Tabella 1.1 è decurtato del 2% all'anno, con arrotondamento alla terza cifra decimale......." : in base a quest'ultimo punto, l'importo di 155 €/MWh è stato decurtato del 6% (→ 146 €/MWh).
9
Ricordando quindi che la produzione annua dell'impianto è stata stimata in 4.600.000 kWh ed il valore è, come sopra detto, pari ad € 0,146 ne deriva che:
● 4.600.000 kWh x € 0,146 = € 671.600,00 ( valore economico della produzione annua dal 1° al 20° anno di esercizio dell'impianto)
● 4.600.000 kW x € 0,075 = € 345.000,002 ( valore economico della produzione annua dal 21° anno di esercizio dell'impianto).
I Concorrenti potranno prevedere anche altre fonti di ricavo collegate alla gestione degli immobili realizzati. A titolo di esempio, potrebbero essere previsti ricavi derivanti da impianti fotovoltaici installati sul tetto dell'edificio; tali introiti non sono stati ovviamente inclusi nel presente piano economico finanziario in quanto non inseriti nella progettazione definitiva.
7. I costi di gestione I costi di gestione a carico del Concessionario sono stati determinati con indagini specifiche che hanno avuto per oggetto iniziative assimilabili per tipologia e dimensione.
Sono stati quindi previsti: ●
la manutenzione ordinaria;
●
i costi assicurativi;
●
i costi amministrativi e gestionali, le spese amministrative e gli oneri vari;
●
la manutenzione straordinaria, prevista a cadenze di tempo regolari;
●
un canone d'uso fisso ed un canone d'uso variabile a favore del Comune;
●
i costi per le concessioni e gli altri diritti accessori.
In particolare per gli oneri di manutenzione è stata considerata un'incidenza teorica costante per tutta la durata della concessione, preso atto che l'incidenza di tali costi sia assolutamente trascurabile nei primi anni di esercizio e tenda invece a crescere successivamente in modo costante. Si deve inoltre considerare che gli interventi di manutenzione straordinaria sono valutabili con molta approssimazione in quanto sono per gran parte legati ad eventi imprevisti ed imprevedibili. 2 Trattasi di valore stimato che deve, ovviamente, essere attualizzato al 21° anno di esercizio dell'impianto.
10
Per tale motivo è stata ipotizzata una manutenzione periodica "standard" ogni 5 (cinque) anni a decorrere dal primo anno di esercizio dell'impianto.
Nel dettaglio (Tabella 07) sono state considerate le seguenti voci di costo: Voci di costo
Euro/anno
Costi di esercizio
€ 19.500,00
Canone d'uso fisso
€ 30.000,00
Canone d'uso variabile
€ 67.160,00
Canone di occupazione suolo e spazio acqueo
€
Rimborso canone concessione provinciale
€ 33.200,00
Manutenzione ordinaria
€
Personale
€
Assicurazione
3.000,00
9.200,00 20.000,00 € 5.050,00
Tabella 07.
I costi di gestione rappresentano elementi a base di gara. I Concorrenti potranno prevedere anche altre voci di costo od accantonamenti oltre a quelli qui ipotizzati.
8. Imposte Nel presente modello economico-finanziario per il calcolo delle imposte si è tenuto conto della vigente normativa in materia di IRES e di IRAP. Pertanto è stato imputato un livello standard di imposizione che prevede: ●
IRES: aliquota del 27,5%;
●
IRAP: aliquota del 3,90%.
Tale livello standard di imposizione è stato calcolato su una base imponibile data dalla somma del reddito operativo (EBIT) e del costo del personale. Non è stato considerato il trattamento fiscale delle operazioni immobiliari; tale valutazioni potranno formare oggetto di specifica autonoma valutazione da parte dell’offerente, che ne terrà eventualmente conto nella propria formulazione dell’offerta.
11
9. IVA L'aliquota IVA applicata alle componenti economiche positive e negative è stata del 21%. 10. Determinazione del tasso di attualizzazione La scelta dei tasso di sconto applicato nel presente modello per l’analisi dei flussi di cassa generati è stata fatta tenendo in considerazione, oltre ai fattori economico/finanziari, anche dei seguenti elementi aggiuntivi: _ il valore finanziario del tempo; _ la rischiosità del progetto; _ la struttura finanziaria definita per la copertura delle spese d’investimento.
Si ricorda che il tasso di sconto utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa deve rappresentare il costo medio ponderato del capitale e deve quindi considerare il costo di tutte le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dell'investimento (capitale di debito apportato dai finanziatori e capitale di rischio apportato dagli investitori).
I concorrenti dovranno specificare le modalità di determinazione di tale tasso. Nel presente piano, previi appositi calcoli di matematica finanziaria, è stato determinato un fattore di attualizzazione pari al 7%.
11. Identificazione dei flussi di cassa attesi Ai fini della determinazione degli indicatori finanziari di sintesi sono stati quantificati i flussi di cassa attesi derivanti dall’iniziativa progettuale, di cui alle tabelle previsionali riportate al successivo punto 14. Il flusso di cassa netto annuo è costituito dalle entrate e dalle uscite derivanti dagli investimenti, dalla gestione operativa e dalla gestione delle fonti di finanziamento. Dall’analisi finanziaria è stato quindi possibile esaminare i tre principali indicatori di valutazione del progetto di investimento: VAN, TIR e pay-back period. La tabella dell’analisi finanziaria - riportata al successivo punto 14 - evidenzia i principali indicatori finanziari sia relativamente al progetto (considerando i flussi di cassa operativi – Unlevered cash flow, cioè prima che i flussi vengano destinati a rimborsare il debito o gli azionisti) sia relativamente al solo investitore/Concessionario (dopo il rimborso del debito).
12
Tuttavia l’indicazione dell'indicatore finanziario relativo al solo investitore (VAN per l’investitore) è stato considerato unicamente al fine di verificare il vantaggio previsto per il concessionario, ma non ha finalità valutative o limitative.
12. Verifica della convenienza economica dell’intervento Quanto all'analisi dell'equilibrio economico la particolare tipologia di attività ha richiesto una valutazione di natura pluriennale, non limitata pertanto ai soli primi anni di gestione che sono infatti destinati alla realizzazione della centrale. Il Risultato della gestione caratteristica è stato positivo in tutti gli anni oggetto di osservazione evidenziando quindi un eccellente grado di copertura degli interessi passivi, segnale, quest'ultimo, dell'esistenza della capacità di reddito. Il Flusso di cassa del progetto netto, ovviamente negativo nei primi tre anni (2013-2015), è risultato successivamente sempre positivo, con un marcato calo però nell'anno 2036 in concomitanza con la fine del 20° anno di tariffa incentivante; in ogni caso è sempre verificata la capacità di rimborso del Concessionario ovvero la capacità di far fronte agli impegni assunti per la realizzazione dell'intero progetto in esame. Quanto alle Fonti di Finanziamento utilizzate, le stesse sono risultate congrue, per entità e modalità di rimborso, soprattutto per quanto si riferisce al capitale di rischio ed alle forme tecniche di prestito accese: nella fattispecie, oltre a debiti di finanziamento a medio termine (Mutuo), la cui accensione è stata necessaria per fornire copertura al differenziale tra il valore dell'investimento ed il capitale di rischio apportato, sono stati previsti finanziamenti a breve termine utilizzati per la copertura delle momentanee necessità di cassa. Anche la struttura finanziaria adottata deve ritenersi costantemente in equilibrio poiché il Rapporto di indebitamento (D/E: Debt Equity Ratio, rapporto tra capitale di debito e capitale di rischio) a partire dal 2016 (anno di messa in esercizio dell'impianto) è stata costantemente decrescente. Infine, quanto agli indici di bancabilità descritti in premessa e richiesti dal CIPE, si è avuta la seguente situazione: ● la sostenibilità finanziaria e bancaria del progetto è stata garantita dal valore annuo dell’indice di copertura della rata o DSCR (Debt Service Cover Ratio), che - si ricorda - è il rapporto tra il flusso di cassa di progetto in un dato anno e il servizio del debito totale dell'anno (quota capitale e quota interessi) che deve essere sempre maggiore dell'unità. Come si evince dalla tabella degli indici, nel progetto, tale condizione è stata sempre rispettata.
13
Anche l'indice ADSCR – che rappresenta il valore medio dell'indice DCSR – è risultato pari a 1,17, dato superiore all'unità e da ritenersi adeguato a questo tipo di progetto;
DSCR >= 1 ADSCR = 1,17
VERIFICA DSCR e ADSCR >= 1
● l'indice PLCR (Project Life Cover Ratio: rapporto fra la somma dei flussi di cassa attualizzati di progetto lungo tutta la vita economica del progetto stesso e l'importo residuo del debito) rispetta la condizione di essere sempre maggiore dell'indice LLCR (Loan Life Cover Ratio: rapporto fra la somma dei flussi di cassa attualizzati di progetto fino alla scadenza del debito e l'importo residuo del debito stesso).
VERIFICA PLCR > LLCR
Da ultimo, la sostenibilità economico-finanziaria del progetto è stata confermata dal calcolo di specifici indicatori - già descritti in premessa - quali il V.A.N. (Valore Attuale Netto) ed il T.I.R. (Tasso Interno di Rendimento). In particolare, il progetto ha presentato profili di convenienza (tenuto conto del rischio dell'investimento) anche per i Terzi, poiché il V.A.N. è risultato positivo, sul periodo di tempo considerato, sia attualizzando i flussi di cassa netti al costo medio del capitale (cosiddetto V.A.N. di progetto che è pari ad € 245.900,20), sia attualizzando i flussi di cassa disponibili per gli azionisti al costo dei mezzi propri (cosiddetto V.A.N. dell'azionista che è pari ad € 847.656,51). Adottando l'approccio tipico dei mercati finanziari, il tasso utilizzato pari al 7% esprime il rendimento che gli eventuali sottoscrittori delle passività finanziarie del Concessionario giudicano accettabile in rapporto al rischio da essi supportato. Utilizzando pertanto il tasso anzidetto (pari al 7%) risulta che anche il T.I.R. di progetto ( pari al 7,85% ) deve essere considerato soddisfacente in quanto maggiore del tasso di riferimento.
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I principali indicatori del rendimento economico e finanziario dell’operazione, determinati sulla base delle stime effettuate e delle ipotesi precedentemente illustrate, hanno quindi confermato la sussistenza dell’equilibrio ed hanno mostrato la sostenibilità dell’ipotesi gestionale delineata.
Dalla verifica dei parametri si ha infatti:
VAN di progetto = 245.900,20 euro VERIFICA => VAN > 0
TIR di Progetto = 7,85%
VERIFICA => TIR > WACC
Piano economico finanziario ed analisi sensitività Nella valutazione della sensitività del sistema si è tenuto conto delle modifiche dei risultati determinati dall'introduzione di variabili conseguenti a possibili diverse ipotesi
A tal fine vengono prese in considerazione le seguenti opzioni:
IPOTESI A – Aumento del tasso di interesse passivo su mutuo (dal 6% al 6,50%)
Dalla verifica dei parametri – per quanto concerne l'ipotesi A - si ha:
VAN di progetto = 264.785,48 euro VERIFICA => VAN > 0
TIR di Progetto = 7,93%
VERIFICA => TIR > WACC
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VAN dell'Azionista (Ipotesi A): € 790.616,22
IPOTESI B – Aumento del tasso di inflazione (dal 2,8% al 4%)
Dalla verifica dei parametri – per quanto concerne l'ipotesi B - si ha:
VAN di progetto = 89.903,30 euro VERIFICA => VAN > 0
TIR di Progetto = 7,33%
VERIFICA => TIR > WACC
VAN dell'Azionista (Ipotesi B): € 759.326,03
Tempo di recupero (pay-back period) Il tempo di recupero per il progetto in esame è pari a 7,3 anni, un periodo ritenuto assolutamente congruo con la tipologia di investimento in esame.
CONCLUSIONI
Sulla
base
di
tali
valutazioni,
si
può
affermare
che
l'intervento
presenta
caratteristiche di oggettiva positività, con possibilità, quindi, di trovare interesse nel mercato privato.
13. Gli elementi di gara
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Sulla base del piano economico-finanziario è possibile desumere il valore degli elementi sulla base dei quali valutare l’offerta economicamente più vantaggiosa nella successiva gara.
Tra gli elementi previsti dal Bando di Gara, il piano economico finanziario indica come elementi a ribasso: 1. valore complessivo dell’investimento (elemento valutato attraverso il pef) ; 2. durata della concessione; 4. il tempo massimo di esecuzione dei lavori.
Tra gli elementi da porre a rialzo: 1. costi di gestione annua (elementi valutati attraverso il pef); 2. costi di manutenzione straordinaria (elementi valutati attraverso il pef);. 3. il valore dei canoni;
14. I prospetti economici e finanziari: dati generali, conti economici, flussi di cassa ed indici
Allegato 1 al PEF
Allegato 2 al PEF
Allegato 3 al PEF
Allegato 4 al PEF
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