COMUNE DI SESTA GODANO PROVINCIA DI LA SPEZIA
PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE
APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 12 DEL 19/07/2008 MODIFICATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N° 24 DEL 29/11/2012 “PIANO DI EMERGENZA COMUNALE”
0
INDICE
0.1
Revisioni
0.2
Glossario 1
Scopo
2
Premessa
3
Riferimenti
4
Scenari Idrogeologici
5
Mappa dei Rischi
6
Fasi di Allerta
7
Procedura
7.1 7.2 7.3 7.4
Allerta 1 (idrologico) Allerta 2 (idrologico) Allerta 1 (nivologico) Allerta 2 (nivologico)
8
Componenti C.O.C.
9
Zone Esondabili
10
Vie di Fuga
11
Mezzi/Attrezzature/Ditte/Società
12
Strutture Ricettive/Bar/Negozi/Farmacie/Persone ecc.
1
0.1
Revisioni
Indice Revisioni
01
Motivo Revisione AGGIORNAMENTO - LEGGE N° 100 DEL 12/07/2012 E NUOVE DISP. REGIONALI
Responsabilità di Emissione Data 29/11/2012
2
0.2
Glossario
C.O.C.(CENTRO OPERATIVO COMUNALE) Presieduto dal Sindaco provvede alla direzione ed al coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza della popolazione del Comune. Al C.O.C. afferiscono i livelli decisionali di tutta la struttura comunale; di norma il livello decisionale è assunto dal Sindaco il quale attraverso un sistema comunale di protezione civile individua le azioni e le strategie necessarie per il superamento dell’evento calamitoso. C.O.M. (CENTRO OPERATIVO MISTO) Struttura Operativa decentrata che coordina le attività in Emergenza di più Comuni, in supporto alle attività dei Sindaci dei Comuni colpiti dalle calamità svolgendo, su una base territoriale più ristretta rispetto al C.C.S., analoghi compiti di determinazione del quadro di evento, di riscontro delle necessità rappresentate dai Comuni di riferimento e di intervento logistico operativo, svolto direttamente o tramite C.C.S.,per il superamento dell’emergenza. Il C.O.M. si struttura quale luogo di riferimento, per un numero (preordinato e già conosciuto) di Comuni ed è di norma baricentrica rispetto ai Comuni afferenti. C.C.S.(CENTRO CORDINAMENTO SOCCORSI) Rappresenta il massimo Organo di gestione delle attività di Protezione Civile a livello provinciale e si identifica in una struttura operativa che elabora il quadro determinato dalla calamità, riceve le richieste di intervento e soccorso provenienti da altre strutture operative ed ancora, elabora le strategie di intervento operativo e supporto logistico necessarie al superamento dell’emergenza in corso.
3
1
SCOPO Evidenziare le attività e le procedure che devono essere adottate per fronteggiare un evento calamitoso in modo da garantire l’effettivo impiego delle risorse necessarie al superamento dell’emergenza ed il ritorno alle normali condizioni di vita.
2
PREMESSA Il presente documento dovrà essere revisionato ad ogni variazione significativa indicando al Pt. 0.1 il motivo e data della modifica. Il “Piano di Protezione Civile” (come sottolineato dalle linee guida della Regione Liguria) rappresenta, per il Sindaco e/o il personale dallo stesso delegato, un manuale di pratico intervento a disposizione di Operatori e/o Enti che intervengono nel processo di tutela e salvaguardia del territorio ed assistenza alla popolazione nei loro molteplici aspetti. Evidenzia, inoltre, il percorso organizzato, per quanto possibile e/o prevedibile soprattutto nella fase iniziale, in grado di affrontare le difficoltà insite in un evento non programmato e dagli effetti talora imprevedibili. La possibilità di mitigare, ad esempio, il rischio alluvione/esondazione (rischi più attendibili nella zona) dipende, tra l’altro, da una pluralità di fattori che basandosi su livelli informativi, una corretta previsione meteo–idrologica e su un complesso di procedure organizzate, consentono di affrontare la situazione operando su vari livelli di responsabilità e con un corretto raccordo fra centro e periferia.
3
RIFERIMENTI L’elaborazione del presente documento ha comportato la consultazione del complesso di dati messi a disposizione dalla Regione Liguria, dalla Provincia della Spezia e da altri Enti e/o Organizzazioni operanti sul territorio; si è fatto altresì riferimento al Piano redatto dall’Autorità di Bacino del Magra ed alla relativa
4
cartografia utile per l’individuazione delle aree soggette a rischio di possibile esondazione. Quadro Normativo di Riferimento In Italia la Protezione Civile ha preso l’avvio negli anni ’70 dopo il sisma del Friuli . Nel corso del tempo la struttura tipicamente centralizzata si è andata evolvendo in modo decentrato privilegiando l’Ente Regione, le Prefetture e le Province . Con la Legge 24 febbraio 1992 n° 225 “ Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile” modificata e integrata dalla legge N° 100/2012 sono individuate quattro attività principali: previsione; prevenzione; soccorso; ricostruzione e/o ripristino delle aree colpite. Il Presidente del Consiglio assume la responsabilità diretta della Protezione Civile con un Dipartimento specifico. Il Piano tiene conto della Procedura operativa relativa ad eventi meteo – idrologici estremi per la Regione Liguria curata dal Settore Protezione Civile ed Emergenze. L’attività operativa volta alla gestione ed al superamento delle situazioni di criticità compete al Sindaco, al Prefetto, alla Provincia ed alla Regione. Va ricordato che a livello locale il Sindaco è autorità comunale di protezione civile come disposto dall’articolo 15 comma 3 della Legge 225 del 1992 e successive modificazioni ed integrazioni, tutela gli interessi della collettività che rappresenta. Al verificarsi dell’emergenza assume la direzione e coordina i servizi di soccorso in ambito comunale e ne dà comunicazione al Prefetto ed al Presidente della Giunta Regionale.Per l’espletamento delle sue funzioni si avvale di un Centro Operativo Comunale denominato in codice C.O.C. In caso di emergenza viene altresì costituito il C.O.M., Centro Operativo Misto, previsto dal D.P.R. 66 del 1981, di supporto all’attività di un singolo o più comuni colpiti da calamità naturali . Il C.O.M. individua e gestisce in modo sinergico le attività da attuare in caso di emergenza strettamente connesse o scaturenti dal C.C.S.,
5
Centro Coordinamento Soccorsi, che rappresenta il massimo organo di gestione dell’emergenza a livello provinciale . Il funzionamento dei C.O.M. è stato oggetto di apposita circolare esplicativa dell’Ufficio Territoriale del Governo di La Spezia. A BORGHETTO VARA c/o la Caserma del Corpo Forestale dello Stato risulta costituito uno dei cinque C.O.M. operanti in provincia della Spezia al quale fa riferimento il C.O.C. di Sesta Godano. 4
SCENARI IDROLOGICI Le mappe di inondabilità, derivate dalla pianificazione dell’Autorità di Bacino del Magra, rappresentano un riferimento essenziale e la relativa cartografia fa parte del Piano comunale . Sulle situazioni individuate a rischio, nel caso in specie gli alvei dei torrenti Gottero, Mangia e del fiume Vara a monte e a valle dei centri abitati, occorrerà il massimo livello di attenzione realizzato attraverso una serie di dispositivi di allerta e segnalazione di pericolo alla popolazione. Il Comune di Sesta Godano è individuato, sulla base della classificazione regionale, di III Categoria in quanto interessato dalla presenza di aste di torrenti che drenano aree superiori ai 150 chilometri. Si parla in tal caso di bacini di classe idrologica C. Nota: il messaggio di “Allerta” (Vedere Pt. Successivi) della Protezione Civile è diversificato per zona di Allertamento e per Categoria Idrologica Comunale. In caso di allerta emanato dalla Regione, il Sindaco nella sua qualità di autorità comunale di protezione civile intraprende le azioni conseguenti al tipo di Categoria Idrologica Comunale. Quotidianamente la Regione attraverso il bollettino meteorologico regionale provvede a trasmettere ai Comuni, alle Province, alle Prefetture, alle Comunità Montane, all’Ispettorato Regionale dei Vigili del Fuoco, ai Comandi provinciali del Vigili del Fuoco ed al Corpo Forestale dello Stato le previsioni valide per il giorno corrente ed i due giorni successivi.
6
Gli Scenari Idrologici di evento alluvionale possono risultare di tre tipi: -
SCENARIO IDROLOGICO O (correlabile a Preallerta)
A tale Scenario non è associato nessun tipo di allerta. Le azioni da intraprendere da parte dell’Amministrazione Comunale debbono fare riferimento esclusivamente ad eventuali provvedimenti da assumere in SEDE LOCALE. Tali azioni devono comunque prevedere, come nel caso degli avvisi meteorologici, un’attività informativa e formativa volta alla salvaguardia della popolazione.
-
SCENARIO IDROLOGICO 1 L’evento meteorologico previsto determina uno scenario idrologico che configura ALLAGAMENTI DIFFUSI in ambito urbano ed extraurbano; configura inoltre un innalzamento dei livelli negli alvei dei torrenti che possono provocare INONDAZIONI LOCALIZZATE nelle aree contigue all’alveo e possibile innesco di FRANE e SMOTTAMENTI LOCALIZZATI dei versanti. Nota: A tale Scenario corrisponde un Quadro di MODERATA PERICOLOSITA’ per l’incolumità delle persone e beni. Lo Scenario Idrologico 1 è correlabile con l’ALLERTA 1 (Vedere Pt. 6).
-
SCENARIO IDROLOGICO 2 L’evento meteorologico previsto determina uno scenario idrologico che configura innalzamento dei livelli negli alvei dei torrenti in grado di provocare FUORIUSCITA DELLE ACQUE, ROTTURA DEGLI ARGINI, SORMONTO DI PONTI E PASSERELLE, INONDAZIONE DELLE AREE CIRCOSTANTI E
7
DEI CENTRI ABITATI e probabile innesco di FRANE e SMOTTAMENTI dei versanti in maniera DIFFUSA ed ESTESA. Nota: A tale Scenario corrisponde un Quadro di Elevata Pericolosità per l’incolumità delle persone e beni. Lo Scenario Ideologico 2 è correlabile con l’ALLERTA 2 (Vedere Pt. 6).
5
MAPPA DEI RISCHI Per una più corretta applicazione del presente documento, sono stati individuati e classificati i seguenti rischi possibili: -
-
Alluvione/Esondazione Frane/Smottamenti Neve Incendi boschivi Rischio inquinamento idrico, atmosferico e da attività industriale Caduta alberi
MEDIO/ALTO MEDIO MEDIO/ALTO MEDIO BASSO MEDIO
La prevedibilità di alcuni rischi consente di organizzare in genere preventivamente gli interventi per fronteggiare l’emergenza. In caso di rischi non prevedibili, descritti successivamente, scatta direttamente l’emergenza che impone l’immediata informazione ed attivazione operativa della struttura di Protezione Civile.
Rischi Prevedibili I rischi più prevedibili nella zona risultano essere, al momento: Rischio idrologico (alluvione/esondazione). Frane/Smottamenti. Rischio neve.
8
In seguito ad avviso di situazione di “Rischio” Scenario Idrologico 1 (Allerta 1), in relazione all’evolversi della situazione, sono possibili due diversi scenari: -
fine della procedura. fase di Allerta 2.
In seguito ad avviso di situazione di “Rischio” Scenario Ideologico 2 (Allerta 2) sono possibili tre scenari: 1. I valori degli indicatori di rischio tornano alla normalità e conseguentemente ha luogo la fine della procedura. 2. I valori degli indicatori recedono al livello di allerta precedente con ritorno alla fase di preallarme. 3. Ha luogo l’evento previsto con passaggio alla Fase di Emergenza.
Rischi non Prevedibili -
Rischio sismico Rischio industriale Rischio incendi boschivi
Per questi tipi di rischio si ha il passaggio diretto alla Fase di Emergenza.
9
6
FASI DI ALLERTA I messaggi di Allerta sono emessi dal Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Liguria verso le Prefetture e dalle stesse verso Comuni, Province, Forze dell’Ordine e altri soggetti pubblici e privati. Qualora la previsione di possibili criticità sia a più di 48 ore e quindi affetta da forte incertezza relativa alla sua effettiva intensità o localizzazione ma potenzialmente in grado di generare uno Scenario Idrologico di tipo 1 o 2, la Regione Liguria emette un avviso di Preallerta. Ad un Avviso di Preallerta segue in ogni caso un messaggio di: Cessata preallerta Allerta. -
Allerta 1 Vedere scenario idrologico 1
-
Allerta 2 Vedere scenario idrologico 2
10
7
PROCEDURA Premesso che tutte le attività di prevenzione devono essere attuate (Mezzi/Attrezzature, compreso apparecchiature ricetrasmittenti di emergenza, generatori, ecc. devono essere mantenute efficienti, canali, torrenti, sistemi fognari, ecc. devono essere mantenuti puliti); il Sindaco, in relazione a quanto evidenziato in precedenza (in particolare ai Pt. 4-5-6) ed alla normativa appositamente emessa dagli Organi/Enti competenti, al fine di assicurare nell’ambito del proprio Comune la tutela e salvaguardia del territorio ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, provvede alla: •
formazione del “Centro Operativo Comunale” (in seguito denominato C.O.C.). Il C.O.C. che opera sotto la diretta responsabilità del Sindaco è composto da: -
Sindaco (Lucchetti Morlani Giovanni) Assessori (Carattini Stefano, Taddei Franco, Saccomani Carmen, Cerchi Roberto) Responsabile Ufficio Tecnico (Arch. Tognetti Marco) Polizia Municipale (Perotti Giuliano, Taddei Daniele) Responsabile Area Amministrativa (Rossi Angela) Responsabile Area Finanziaria (Sogari Maria Angela) Comando Stazione C.C. Locale (M.llo Rossi Giovanni) Comando Stazione C.F.S. Locale (Com.te Gotelli Claudio) Associazioni e volontariato (Petillo Andrea della locale C.R.I., ZITO Stefano della locale squadra V.A.B.)
I nominativi, le responsabilità e le funzioni di tutto il personale facente parte del C.O.C. sono evidenziati al seguente Pt. 8 (Componenti C.O.C.). •
informazione agli abitanti di zone direttamente o indirettamente interessate ad eventi calamitosi che, preventivamente, devono conoscere, almeno:
11
lo scenario di rischio; le linee generali del presente documento; comportamenti da assumere; mezzi e modi attraverso i quali verranno diffuse informazioni. Tutti gli abitanti ed in particolare i residenti in zone a rischio (Vedere “Zone Esondabili” Pt. 9 successivo) saranno informati con mezzi ritenuti piu’ idonei dall’Amministrazione Comunale, anche con l’impiego del volontariato, circa gli scenari di allerta (1 o 2), raccomandando a tutti, l’osservanza delle norme di autoprotezione. -
Provvede, inoltre, ad individuare: •
I locali da utilizzarsi per riunire i componenti del C.O.C. ed eventualmente, il personale di supporto. Nel “Palazzo Comunale” sono state individuate due Aree: -
L’Ufficio di Polizia Municipale/del Sindaco/della Giunta Comunale che per tutta la durata dell’intervento sarà denominato “Area Strategica”. In tale Ufficio si riuniscono i soggetti preposti a prendere decisioni.
-
La Sala Consiglio che per tutta la durata dell’evento calamitoso sarà denominata “Sala Operativa”. In tale Sala convergeranno tutte le notizie collegate all’evento calamitoso e verranno prese le decisioni relative al suo superamento.
Date le dimensioni del “Palazzo Comunale” le aree destinate a: Sala Riunioni, Sala Funzioni di Supporto, Sala per Volontariato, Sala Telecomunicazioni, ecc. saranno, se necessarie, individuate al momento. •
Il locale da utilizzarsi per riunire i componenti del C.O.C. in caso di inagibilità del “Palazzo Comunale”.
12
In caso di inagibilità reale e/o prevista del piazzale e/o delle Vie antistanti il “Palazzo Comunale”, il Sindaco provvederà al trasferimento di tutte le persone componenti il C.O.C. e le altre persone coinvolte presso le Scuole Elementari ubicate in Via Caduti della Libertà assicurandosi che gli strumenti/ mezzi/ attrezzature ecc., necessari all’espletamento delle previste attività, siano sempre efficienti. In ogni caso deve sempre assicurare la continuità amministrativa del Comune (Anagrafe, Ufficio tecnico, ecc.). •
Le zone facilmente esondabili. Tale argomento è trattato al Esondabili).
successivo
Pt.
9
(Zone
•
Le “Vie di Fuga” adeguate per le zone ritenute maggiormente a rischio. Tale argomento è trattato nel successivo PT. 10 (Vie di Fuga).
•
Le Piazze/Vie utilizzabili, in caso di inagibilità diffusa, per il parcheggio di Mezzi/Attrezzature ecc. di soccorso. Sono stati individuati nel Capoluogo i seguenti punti di raccolta (eventuali altri punti saranno individuati al momento in funzione della tipologia dell’evento calamitoso): 1. Piazza antistante la Chiesa Parrocchiale S. Marco; 2. Piazza antistante il Palazzo Comunale; 3. Parco Comunale “S. Pertini”; 4. Parco antistante la Scuola Materna; Per le Frazioni, da valutarsi al momento in funzione della tipologia dell’evento calamitoso, indicativamente: Mangia: Piazza Loc. “Piano”; Cornice: Piazza antistante il cimitero comunale; Rio: ………………………………………..; Groppo: Piazza antistante la Chiesa …………….; Scogna Inferiore: ……………………………………; Scogna Superiore: ……………………………….; S. Maria: …………………………………..; Oradoro: ………………………………………………; Antessio: …………………………………………..;
13
•
Chiusola: …………………………………………..; Orneto: ………………………………………….; Godano: …………………………………………..; Pignona: ………………………………………………; Bergassana: ……………………………………….;
Le Aree/Strutture per il ricovero della popolazione in caso di evacuazione tenendo sempre presente l’ubicazione di disabili, persone anziane, ecc.. Sono state individuate tre strutture di prima accoglienza (eventuali altre strutture saranno individuate al momento in funzione della tipologia dell’evento calamitoso): 1. Scuola Elementare Materna; 2. Caserma Corpo Forestale dello Stato; 3. Oratorio Chiesa Parrocchiale. Per le Frazioni, da valutarsi al momento in funzione della tipologia dell’evento calamitoso, indicativamente: Mangia: Ex scuola elementare; Cornice: ………………………………..; Rio: ………………………………………..; Groppo: Piazza antistante la Chiesa …………….; Scogna Inferiore: ……………………………………; Scogna Superiore: ……………………………….; S. Maria: …………………………………..; Oradoro: ………………………………………………; Antessio: …………………………………………..; Chiusola: …………………………………………..; Orneto: ………………………………………….; Godano: …………………………………………..; Pignona: ………………………………………………; Bergassana: ……………………………………….;
•
I Mezzi/Attrezzature di proprietà comunale pronti all’uso e le Ditte/Società che, in caso di necessità, possono intervenire celermente. Tale argomento è trattato nel successivo PT. 11 (Mezzi/Attrezzature/Ditte/Società).
14
•
7.1
Gli Enti/Organi, le strutture Alberghiere/ Bar/ Negozi/ Farmacie ecc. e Persone fisiche (Dottori, Infermieri, Radioamatori, ecc.) che con le risorse e/o sconoscenze a loro disposizione possono essere di estrema utilità. Tale argomento è trattato nel successivo PT. 12 (Enti/Alberghi/Bar/Negozi/Farmacie/Persone ecc.).
Allerta 1 (idrologico) Il Sindaco, in qualità di autorità comunale di Protezione Civile, in relazione alle comunicazioni e/o segnalazioni ricevute dagli Enti/Organi competenti e/o in caso di situazioni ritenute pericolose: •
Attiva la Struttura Comunale di Protezione Civile e dove ritenuto necessario, i presidi territoriali di cui all’Art 3 della Direttiva del 27/02/2004, art. 3;
•
Comunica in tempo utile alla popolazione, tramite le strutture comunali a disposizione ivi compreso il volontariato, la necessità di mettere in atto misure di autoprotezione e si assicura che tutti gli abitanti degli stabili siti in area a rischio di inondazione o frana siano al corrente della situazione;
•
Dispone l’interruzione di tutte le attività in alveo e la messa in sicurezza di mezzi e macchinari;
•
Assicura una reperibilità finalizzata in via prioritaria alla ricezione di ulteriori aggiornamenti;
•
Assicura la sorveglianza, attraverso il presidio territoriale, delle zone ad elevata predisposizione al dissesto idrogeologico o ad alta pericolosità idraulica, riportate nella cartografia delle criticità ad uso di protezione civile e sue eventuali integrazioni di dettaglio a cura dei Comuni anche avvalendosi, qualora necessario del volontariato, dei Corpi dello Stato, di enti pubblici e privati preposti alla bonifica, alla difesa del suolo e del territorio, nonché alla gestione della viabilità stradale e, se del caso, dell’energia.
15
7.2
Allerta 2 (idrologico) Il Sindaco, in qualità di autorità comunale di Protezione Civile svolge, tra le attività prioritarie, quanto segue: •
Dispone l’attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e predispone le azioni di Protezione Civile come previsto dalle leggi regionali, attiva inoltre i presidi territoriali come previsto dall’Art. 3 del D.P.C.M. 27/02/2004;
•
Comunica in tempo utile alla popolazione, tramite le strutture comunali a disposizione, ivi compreso il volontariato, la necessità di mettere in atto misure di autoprotezione e si assicura che tutti gli abitanti degli stabili siti in aree a rischio di inondazione o frana siano al corrente della situazione;
•
Fornisce urgentemente adeguata informazione alla cittadinanza sul grado di esposizione al rischio desunto dalle mappe di criticità ad uso di Protezione Civile con i mezzi ritenuti piu’ idonei;
•
Assicura una reperibilità finalizzata in via prioritaria alla ricezione di ulteriori aggiornamenti meteo e comunicazioni operative;
•
Dispone l’interruzione di tutte le attività in alveo e la messa in sicurezza di mezzi e macchinari;
•
Attiva le procedure del Piano Comunale di Emergenza;
•
Organizza i presidi territoriali per fini di prevenzione, monitoraggio e sorveglianza, anche con l’ausilio di sistemi strumentali messi a disposizione dalla Regione Liguria, o eventualmente disponibili in sede locale, provvedendo alla vigilanza sull’insorgere di situazioni a rischio idrogeologico ed adottando le necessarie azioni di tutela e salvaguardia della
16
privata e pubblica incolumità compresi gli sgomberi precauzionali su tutte le aree a rischio individuate dalla Cartografia delle Criticità ad uso di Protezione Civile e sue eventuali integrazioni di dettaglio a cura dei Comuni stessi avvalendosi, qualora necessario, del Volontariato, dei Corpi dello Stato, di enti pubblici e privati preposti alla bonifica, alla difesa del suolo e del territorio, nonché alla gestione della viabilità stradale e. se del caso, dell’energia; o Attiva i gruppi comunali ed intercomunali di Protezione Civile e le organizzazioni di volontariato; o Fornisce informativa immediata al Settore Regionale di Protezione Civile e alla Prefettura di competenza circa l’instaurarsi di condizioni di rischio, ovvero alle azioni di Protezione Civile intraprese utilizzando l’apposita scheda di trasmissione dei dati di Emergenza Alluvionale e/o idrogeologica. 7/3
7/4
ALLERTA 1 (nivologico) Tale evento previsto configura nevicate moderate, ovvero inferiori ai 10 cm. a livello del mare o tra i 20 e 50 cm. a quote collinari con possibili gelate e disagi per la viabilità. Il Sindaco in qualità di autorità comunale di Protezione civile, deve: - Preattivare/Attivare a seconda della propensione al gelo/neve sul territorio di competenza attività preventive quali lo spargimento di sale e la riduzione di possibili fattori di intralcio alla viabilità; - Informare la popolazione circa lo stato di allerta. I cittadini devono mettere in atto le usuali azioni di autoprotezione e cercare di ridurre, ove possibile, gli spostamenti veicolari privati. ALLERTA 2 (nivologico) Tale evento previsto configura nevicate abbondanti, ovvero superiore ai 10 cm. a livello del mare o superiore ai 50 cm. a quote collinari con rischio elevato di gelate e forti disagi per la viabilità.
17
Il Sindaco in qualità di autorità comunale di Protezione Civile, deve: 1) provvedere all’attivazione di interventi di prevenzione attiva quali lo spargimento sale e la rimozione di possibili fattori di intralcio alla viabilità attuando, se ritenuto necessario, provvedimenti straordinari atti a ridurre la necessità di spostamento dei cittadini (ad esempio chiusura o riduzione orario delle scuole; 2) Informare la popolazione dell’opportunità di ridurre al massimo gli spostamenti veicolari privati. I cittadini devono: - seguire le indicazioni e le prescrizioni fornite dalle autorità locali di Protezione Civile; - mettere in atto tutte le azioni di autoprotezione necessarie; - mantenersi costantemente informati circa la situazione meteorologica attraverso gli usuali mezzi di informazione (radiofonica, televisiva ecc.)
8
COMPONENTI IL C.O.C.(secondo le linee guida del metodo Augustus) a. FUNZIONE TECNICA E DI PIANIFICAZIONE(1): Resp. LUCCHETTI MORLANI Giovanni (Sindaco) con supporto di: - Arch. Tognetti Marco (Ufficio Tecnico); - Perotti Giuliano – Taddei Daniele (Polizia Municipale); - Personale dipendente(esterno) – N° 4 operai b. FUNZIONE SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA(2): Resp. CARATTINI Stefano (Vice Sindaco) - TADDEI Franco (Assessore) c. FUNZIONE VOLONTARIATO(4): Resp. LUCCHETTI MORLANI Giovanni (Sindaco) con supporto di: - PETILLO Andrea (locale delegazione C.R.I); - ZITO Stefano (Capo squadra V.A.B. Sesta Godano)
18
d. FUNZIONE MATERIALI E MEZZI(5): Resp. Arch: Marco TOGNETTI (Ufficio Tecnico); - SOGARI Maria Angela (funzionaria area economico-finanziaria) e. FUNZIONE SERVIZI ESSENZIALI ED ATTIVITA’ SCOLASTICA(8): Resp. LUCCHETTI MORLANI Giovanni (Sindaco) con supporto di: - SACCOMANI Carmen (Assessore); - ROSSI Angela (funzionaria area amministrativa) f. FUNZIONE CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE(9): Resp: TOGNETTI Marco (Ufficio Tecnico) con supporto di: GOTELLI Claudio (Com. C.F.S. Sesta Godano) g .FUNZIONE STRUTTURE OPERATIVE LOCALI, VIABILITA’(6 e 10): Resp. PEROTTI Giuliano (Polizia Municipale) con supporto di: - M.llo ROSSI Giovanni ( Com.te Caserma C.C. di Sesta Godano) h. FUNZIONE TELECOMUNICAZIONI(7): Resp. TADDEI Daniele (Polizia Municipale) con supporto di: - CERCHI Roberto (Assessore) i. FUNZIONE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE(13): Resp. ROSSI Angela (funzionaria area amministrativa) di: - CALABRIA Lorena (Istr. area amministrativa); - BERTONI Maria Luisa (Istr. area amministrativa) 9
con supporto
ZONE ESONDABILI Per la definizione di tali zone si è provveduto alla consultazione della “Cartografia delle Criticità ad uso di Protezione Civile” – Tav. 35 - (Vedere All. 4) inserito nelle “Linee Guida per la Pianificazione Comunale di Emergenza” distribuite dalla Regione Liguria; in particolare (e non limitatamente):
Sponda destra torrente Mangia specialmente in prossimità di centri abitati.
19
10
Sponda destra e sinistra torrente Gottero specialmente in prossimità di centri abitati e delle vie di comunicazione. Fiume Vara a monte ed a valle del centro abitato. Tutti i ponti con particolare riguardo all’intasamento dovuto ad alberi, detriti, ecc. “Zona bassa Sesta Godano” con particolare riguardo a loc. Fulli ed impianto depurativo Località Pian di Suina Località Sciarpato Località Case Vizzà Strade Comunali. Ecc.
VIE DI FUGA Sono state individuate le seguenti “Vie di Fuga” (Vedere All. 5) in riferimento alla:
“Zona bassa di Sesta Godano”: ……………………………...
“Zona ……………….”: …………………………………………….
“Sponda destra torrente Gottero”: ………………………………..
“Sponda sinistra torrente Gottero”: ………………………………….
……………………………………………………………………………….
20
11
MEZZI/ATTREZZATURE/DITTE/SOCIETA’ MEZZI COMUNALI: - Motocarro Porter Piaggio targato DW133MV - Autocarro BREMACH targato SP308527 - FIAT Stylo targata CB728PB - FIAT Ducato (scuolabus) targato BW570RE - FIAT Ducato (scuolabus) targato DS005AK ATTREZZATURE: - Gruppo elettrogeno - Moto Pompa - Botte in resina trasporto acqua (portata lt. 2800) - Decespugliatori a braccio, pale, cariole, motoseghe ecc. DITTE LOCALI DOTATE DI MEZZI: - QUILIGOTTI Giuseppe – Via Zeri – Sesta Godano; - MEDIAVARA DI BIAGI GIANLUCA E &. – Via Fulli – Sesta Godano; - EDILTECNO DI CALABRIA DAVIDE E MATTEO – Via Scopesi – Sesta Godano.
12
ESERCIZI COMMERCIALI (STRUTTURE RICETTIVE): - ALBERGO RISTORANTE CANTARANA – VIA ROMA 54 – SESTA GODANO TEL. E FAX 0187/891436 N° 11 CAMERE – N° 18 POSTI LETTO - BORGOSANO DI PERINI IVANO B & B FRAZ. BERGASSANA – SESTA GODANO TEL. 0187/891552 N° 2 CAMERE – n° 4 POSTI LETTO - TERRA E MUSICA DI MONTAGUTI PAOLA B &B – VIA SCOGNA SUPERIORE 6 – N° 2 CAMERE N° 5 POSTI LETTO -
SCARAMUCCIA ELISA B & B – VIA DELLA COSTA 6 – SESTA GODANO TEL. 0187/863432 – N° 2 CAMERE – N° 5 POSTI LETTO
21
RISTORANTI/AGRITURISMI: - RISTORANTE CANTARANA - VIA ROMA 54 SESTA GODANO TEL. E FAX 0187/891436 - RISTORANTE LA MARGHERITA - VIA CADUTI DELLA LIBERTA’ – SESTA GODANO TEL. E FAX 0187/891233 - RISTORANTE FULLI – VIA FULLI – SESTA GODANO TEL. 0187/891548 TEL. FAX 0187/870428 - IL SELVATICO DI QUILIGOTTI GIANLUCA (PIZZERIA) – VIA ZERI 21 SESTA GODANO – TEL. 0187/891317 - AGRITURISMO TIZIANA DI GARBINI TIZIANA – BERGASSANA – TEL. 0187/891690 (non dispone di camere)
FRAZ.
- AGRITURISMO DI CERANO FRANCESCA – VIA DELLA COSTA 21/A N° 2 CAMERE – N° 5 POSTI LETTO BAR: - BAR SPORT – VIA SOGARI 29 – SESTA GODANO TEL. 0187/891154 - BAR VITTORIA DI DEVINCENZI GIANNINA – VIA ROMA 68 – SESTA GODANO NEGOZI DI VENDITA AL DETTAGLIO IN SEDE FISSA: - N° 3 ESERCIZI DI VENDITA GENERI DI PREVALENZA ALIMENTARE - N° 1 ESERCIZIO DI FERRAMENTA – COLORI E VERNICI – MATERIALI PER L’EDILIZIA - N° 1 ESERCIZIO DI ABBIGLIAMENTO - N° 1 ESERCIZIO DI ELETTRODOMESTICI E MATERIALE ELETTRICO - N° 1 ESERCIZIO DI ARTICOLI SANITARI, RUBINETTERIA - N° 1 ESERCIZIO DI VENDITA CARNI FRESCHE, SALUMI E FORMAGGI (MACELLERIA)
22
Considerato che, indirizzi, numeri telefonici, persone, Enti, ecc. sono soggetti a continue variazioni e pertanto quanto sopra e sotto evidenziato è puramente indicativo per una prima veloce analisi. Vengono omessi i numeri di cellulare in quanto personali e quindi soggetti alle norme relative alla tutela della “privacy”. Tali dati potranno essere forniti, a seguito di richiesta scritta e per l’esclusivo uso attinente al servizio di Protezione Civile. PREFETTURA DELLA SPEZIA (UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO: Emergenza Tel. 0187/7481 Protezione Civile 0187/748459 – 0187/748420 – tel. fax 0187/748494 – 0187/748438 A.S.L N° 5 La Spezia Tel. 0187/ 5331 Brugnato Via Briniati,2 Tel 0187/ 89102 Guardia Medica Brugnato Tel. 0187 89611 (118) – fax 0187/501036 Assistente Sociale C/o Comune di Beverino Tel. 0187 897407 Sig.ra MIANO Silvia Tel. 0187 884441 Medici - Dott.ssa BEVILACQUA Silvia Tel. 3289685677(reso pubblico) - Dott.ssa FLORIAN Luisella Tel. 3289685677 (reso pubblico)
Veterinario - Dott.ssa BONATI Lorena – Via Bertucci 70 – BRUGNATO (Sp) tel. 0187/894478
23
Regione Liguria “Settore Regionale di Protezione Civile ed Emergenza” Tel. 010 54851 - Ing. Vergante Tel. 010/5484040 “Sala Operativa Regionale di Protezione Civile” Tel. 010 54859905991 Fax 010 5485709 – 010 56470 C.O.M.(Centro Operativo Misto) C/0 Corpo Forestale dello Stato – Stazione di Borghetto di Vara (Sp) – Via Aurelia 78 tel. 0187/897340 – tel. Fax 0187/896790 Vigili del Fuoco Brugnato Via Bertucci Tel.0187 897290. Corpo Forestale dello Stato Via Sogari …….., 0187 891535 Gruppo Antincendi Boschivi Via Roma – Sesta Godano – Ref. Zito Stefano Farmacie Farmacia Panella del Dott. A. Colotto – Via Roma 86 – Sesta Godano tel. e tel. Fax 0187/891562 Croce Rossa Italiana: C.R.I. Delegazione di Sesta Godano dispone di: N° 3 ambulanze di classe A di cui un fuoristrada (4x4) – N° 1 automedica(4x4) –Tel. 0187/891793
ENEL: Sesta Godano- Via Roma tel. fax 0664448572 Ref. FIRENZE Ezio 01 Erogazione corrente Tel. 803500 Illuminazione Pubblica Sole Tel. 80901050- Tel. Fax 800901055
24
ACAM GAS: Uffici di La Spezia Via A. Picco, 22 Tel. Pronto Intervento 800662602 ACAM ACQUE: Uffici di La Spezia Via Crispi, 132 Ref. Geom. Betucchi Mauro Tel. Pronto Intervento 800804083 A.T.C.(Azienda Trasporti Consortile) Deposito Borghetto di Vara Loc. Due Acque Via Nazionale Tel. 0187 894557 La Spezia Via del Canaletto n. 100 Tel. 0187 22511 – 800322322 Telecom Liguria Tel. 010 5971 Uffici Postali La Spezia Tel. 0187 79621 Sesta Godano, Via Roma, 8 Tel. 0187/891466 tel. fax 0187/891171
Costituiscono allegati al Piano di Emergenza tutte le disposizioni emanate dalla Regione Liguria reperibili sul sito della stessa e per quanto riguarda la prevenzione incendi sulla trasmissione e notifica della DGR N° 672 del 13/06/2008 avente ad oggetto “approvazione degli scenari di rischio per l’incendio su centri abitati e case sparse in Liguria e modello relativo di intervento per gli incendi di interfaccia. Dette disposizioni saranno riprodotte e collezionate sia per quanto riguarda i documenti a carattere generale sia per quanto riguarda le cartografie relative al territorio comunale:
25
CARTE DELLA CRITICITA’ - RISCHIO IDROGEOLOGICO - RISCHIO SISMICO: elenco regionale zone sismiche, tipologie strategiche e rilevanti, piano delle verifiche e degli interventi, documenti in materia sismica, scenari di danno sismico. - RISCHIO INCENDI
26
Allegato 1 “Misure di Auto Protezione” (come da disposizioni fornite dalla Regione Liguria)
27
Allegato 2a “Scheda di Trasmissione dei Dati di Emergenza Alluvionale e/o Idrogeologica” (come da modelli forniti dalla Regione Liguria)
28
Allegato 2b “Scheda di Trasmissione dei Dati di Emergenza Alluvionale e/o Idrogeologica” (come da modelli forniti dalla Regione Liguria)
29
Allegato 3a “Scheda Rilevamento Danni” (come da modelli forniti dalla Regione Liguria)
30
Allegato 3b “Scheda Rilevamento Danni” (come da modelli forniti dalla Regione Liguria)
31
Allegato 3c “Scheda Rilevamento Danni” (come da modelli forniti dalla Regione Liguria)
32
Allegato 3d “Scheda Rilevamento Danni” (come da modelli forniti dalla Regione Liguria)
33
Allegato 4 “Cartografia delle Criticità ad uso di Protezione Civile” Tav. 35 ( come da cartografia regionale)
34
Allegato 5 “Vie di Fuga”
35