PROGETTI A CONCORSO 2009
PER LE EMERGENZE EDUCATIVE… UNA NUOVA ALLEANZA Relazioni costanti e comuni finalità educative
FINALITÀ La Fondazione “Girolamo Bortignon” per l’educazione e la scuola propone la realizzazione di progetti che prevedano l’innovazione delle metodologie della didattica e dell’apprendimento da sperimentare tramite attività da realizzare con gli studenti, al fine di coinvolgerli come protagonisti attivi nell’attuazione dei progetti proposti. Lo scopo è di stimolare la programmazione e realizzazione di progetti didattici che possano fornire utili stimoli per individuare metodi innovativi che possano costituire parte integrante dell’offerta formativa, e che aiutino a caratterizzare l’identità di ciascuna Scuola. (cfr. DPR 275/99). TEMA DEL CONCORSO Il tema del concorso è “Per le emergenze educative. Una nuova alleanza”. Filoni, preferenziali e non esclusivi, in cui le Scuole sono state invitate ad elaborare e presentare i progetti: 1. Buone pratiche di alleanza educativa Promuovere l’alleanza educativa tra scuola/famiglia. Tale alleanza necessita di consapevolezza reciproca dei compiti delle due parti, ma può arrivare ad essere un punto di forza grazie alla quale si possono affrontare e risolvere i problemi creando un ambiente sereno e sicuro per gli studenti. Si arriva così a creare un’alleanza tra alunno/scuola/famiglia basata sulla corresponsabilità. 2. Protagonisti dell’apprendimento e delle responsabilità Favorire il coinvolgimento in prima persona degli alunni rendendoli consapevoli e partecipi delle loro capacità di apprendimento e promuovendo il loro senso di responsabilità con un effettivo coinvolgimento in prima persona nei confronti delle realtà circostanti. Gli alunni sono stimolati a diventare partecipi della programmazione e delle scelte che ne conseguono.
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3. Il patto di corresponsabilità A seguito di numerose vicende che hanno visto coinvolti in primo piano alunni e docenti è stato emesso un regolamento: il “Patto di Corresponsabilità”. Questo prevede una vera e propria alleanza firmata e sottoscritta da alunni, genitori e scuola. Con questo patto le tre parti stipulano i loro diritti e doveri creando così un rapporto di collaborazione. 4. Patto educativo territoriale. Sviluppando un patto educativo a livello territoriale si può promuovere una continuità educativa in cui le attività scolastiche si integrano con attività educative proposte dal territorio (comunità parrocchiali, enti locali, associazioni, imprese, ecc…). Attraverso il coordinamento e un perfezionamento di queste agenzie educative si mira a formare una comunità educante a sostegno della crescita dei giovani.
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1° PREMIO
RETE “ALLEANZA EDUCATIVA” Titolo del Progetto ALLEANZA EDUCATIVA SCUOLA E FAMIGLIA
Tramite questo bando la Fondazione “Girolamo Bortignon” intende: • Creare nelle scuole un clima di serenità e cooperazione, per favorire lo sviluppo di ogni singolo alunno, sostenendolo nelle diverse abilità e nei momenti di disagio.
Scuola Capofila della Rete Istituto Comprensivo “Teresianum” di Padova
• Incoraggiare la collaborazione tra insegnanti e docenti focalizzandosi sulle finalità in comune, creando occasioni di dialogo e confronto.
Scuole coinvolte nella Rete Rete di scuole della Provincia di Padova
• Motivare gli insegnanti a progettare, realizzare e documentare attività didattiche secondo logiche multidisciplinari e di attivo coinvolgimento degli studenti nell’apprendimento e delle famiglie. • Sviluppare negli alunni un atteggiamento positivo nei confronti delle proprie responsabilità scolastiche e familiari. • Stimolare ciascun Istituto a migliorare i metodi ed i contenuti dell’insegnamento, anche attraverso il miglioramento e lo sviluppo di strumenti e materiali didattici. • Favorire lo sviluppo di modelli didattici che siano trasferibili ad altre classi e realtà scolastiche. DESTINATARI Scuole Paritarie e Statali del primo e secondo ciclo e Centri di Formazione Professionale (C.F.P.) del Veneto.
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Dirigente Scolastico della Scuola Capofila Maria Teresa Garcìa Lima
Padova: • Istituto Vendramini • Istituto Opera Mons. Liviero • Direzione Didattica di Albignasego • XII° Istituto Comprensivo • Scuole Vanzo. Fondazione I.R.P.E.A. • Istituto Santa Dorotea • Istituto Barbarigo Monselice: • Scuola Primaria Sacro Cuore Istituzioni: • Provincia di Padova • USP - Ufficio Scolastico Provinciale di Padova • AGeSC - Associazione Genitori Scuola Cattolica (PD) • FIDAE - Federazione Italiana di Attività Educative (PD)
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Indirizzo Scuola Capofila Corso Vittorio Emanuele II, 126 – 35123 Padova
All’interno di ogni scuola si è creata una “cellula formativa dinamica”, integrata da docenti e genitori che, dopo una fase di studio della realtà e dei bisogni formativi in essa presenti attraverso i “focus-group”, ha messo in atto dei laboratori di Ricerca/Azione da realizzare all’interno delle singole classi con la partecipazione di alunni, docenti e genitori. Le tematiche dei laboratori svolti hanno reso possibile una maggiore collaborazione scuola-famiglia, all’insegna della partecipazione attiva, promuovendo un nuovo modo di concepire il proprio ruolo all’interno della comunità educativa. • La lettura espressiva come canale, strumento per costruire e valorizzare l’alleanza scuola-famiglia.
Indirizzo e-mail
[email protected] Sito internet http://alleanzaeducativa.blogspot.com/ Referente del Progetto Pace Equiza Filone di Riferimento “Buone pratiche di alleanza educativa” Finalità Individuare linee condivise scuola e famiglia utili all’elaborazione del Curricolo. Modalità di attuazione Il progetto si è sviluppato con una vera innovazione sia organizzativa che culturale, dove lo scambio dialogico e la ricerca di un comune riferimento valoriale sono diventati pratici presupposti per la convivenza democratica. Ogni scuola che ha aderito al progetto ha individuato: • Una o più classi dove attivare la ricerca-azione con il coinvolgimento dei docenti e dei genitori. • Per ogni classe non meno di due facilitatori dei focusgroup e dei laboratori di ricerca/azioni che parteciperanno alla formazione di ore nove. Attraverso questa modalità si è vista la partecipazione e il contributo culturale di insegnanti e genitori, nel rispetto reciproco delle specifiche responsabilità di ruolo e competenze, che sono state ulteriormente delineate e approfondite. Attuazione del progetto Il progetto “Alleanza Educativa” ha dato vita a una rete di azioni condivise tra nove Istituti Scolastici della Provincia di Padova con l’assessorato dell’USP, l’AGeSC e la FIDAE di Padova. Ha visto coinvolti un totale di 526 alunni, 223 genitori e 38 docenti della Scuola dell’Infanzia (3 sc.) Primaria (8 sc.) e Secondaria di Primo grado (2 sc.). 4
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1° PREMIO
• L’acqua. • Esperimenti scientifici, tecnica dell’acquerello, creazione di un piccolo stagno. • Il gioco. • Linee educative condivise: autorevolezza-regole-limiti. • Ascolta il tuo tempo… scatta per condividerlo. • Un giorno da insegnante. • La stanza dello scienziato: il laboratorio. La cellula vista da vicino. • Il viaggio della macchia rossa. • In viaggio con il cuore: in ascolto del mondo interiore; Educare al rispetto dell’ambiente. • Approccio alle abilità di pensiero e alle competenze sociali attraverso il gioco (Progetto Mind Lab). • Le paure dei bambini”. La fase laboratoriale è stata arricchita da due incontri tematici, aperti a tutte le scuola della Provincia: • “IL NUOVO PATTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA: risorse e conflitti” • “PROGETTARE – PARTECIPARE – EDUCARE, linee di indirizzo per una buona relazione tra scuola e famiglia, e dal convegno “IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA: riflessioni in itinere dopo il primo anno”. 5
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PROGETTO STAR BENE A …
COMMISSIONI FAMIGLIA PARROCCHIALI COMUNE DI SAN FIOR
PROGETTO OPERATIVA DI COMUNITÀ ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN FIOR
COMUNE DI GODEGA S.U.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI SAN FIOR Titolo del Progetto STAR BENE A GODEGA U.S. E A SAN FIOR
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2° PREMIO
zione di atteggiamenti e comportamenti in grado di generare disadattamento e devianza. Modalità di attuazione Le modalità di attuazione scelte sono state quelle di operare in rete con le istituzioni, gli enti, le associazioni del territorio sfruttando risorse individuali, istituzionali, e del volontariato. Il gruppo di lavoro è stato sempre supportato da un’attività di tutoraggio da parte di Willy Mazzer, componente del Nucleo Scientifico dell’Osservatorio Regionale sulla Condizione Giovanile, e si avvale dell’aiuto di altre figure professionali ogni volta che ne sente il bisogno.
Finalità Lo scopo principale del progetto è quello della promozione della qualità della vita e in particolare della qualità delle relazioni degli adolescenti e dei giovani tra loro, degli adulti tra loro e delle relazioni fra generazioni. Conseguente al primo obiettivo è quello della prevenzione di forme di disagio che possono condurre all’assun-
Attuazione del progetto Il progetto è stato gestito da due gruppi di Lavoro: uno per ogni comune coinvolto. Ogni gruppo è formato da circa venti persone: docenti, operatori di comunità e genitori. Alla programmazione e alla verifica finale parteciperanno anche l’assessore alle politiche giovanili, il dirigente scolastico e i parroci. I gruppi di lavoro hanno acquisito e potenziato negli anni la capacità di collaborare in sinergia, nonostante il cambiamento fisiologico dei loro membri. Sono aumentate le attività progettate e gestite grazie al riconoscimento di bisogni emergenti e fasce d’età a cui dedicare interventi specifici. L’ultima iniziativa avviata è il progetto “Pedibus” rivolto ai bambini e ai genitori della Scuola Primaria. La programmazione annuale prevede incontri di formazione destinati ai genitori e ai gruppi di adolescenti animatori del tempo libero; attività di educazione all’affettività e alla sessualità, di informazione e formazione per i preadolescenti e attività ludico-educative extrascolastiche rivolte ai ragazzi/e della scuola primaria e secondaria di primo grado. Per gli adolescenti sono previsti laboratori teatrali, attività ludico-aggregative (Pizzanguriata, Ballata dell’annata…), percorsi di in-formazione su tematiche di interesse giovanile. Infine sono cresciuti la consapevolezza e il coinvolgimento sia della Scuola che del Territorio e i Gruppi vengono riconosciuti come partner affidabili e responsabili nella progettazione delle attività delle due Amministrazioni Comunali.
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Dirigente Scolastico Stefano Da Ros Indirizzo Scuola Capofila Via Isidoro Mel, 8 – 31020 San Fior (Tv) Indirizzo e-mail
[email protected] Sito internet www.icsanfior.it Referente del Progetto Angela Fregonese Filone di Riferimento Buone pratiche di alleanza educativa
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VI° ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA Titolo del Progetto IL CIRCOLO DEI GIOCHI Dirigente Scolastico Niccoletta Cipolli Indirizzo Scuola Capofila Via Bajardi, 1 – 35129 Padova Indirizzo e-mail
[email protected]
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3° PREMIO
Modalità di attuazione Il tema portante dei laboratori è stata la “COOPERAZIONE”, che si è sviluppata attraverso gli ambiti espressivi della manipolazione, della giocattoleria, della corporeità, della musicalità, della teatralità, della danza e della pittura. Le attività pomeridiane, si sono suddivise sostanzialmente in due laboratori permanenti attivati ogni giorno. Oltre agli animatori/educatori, incaricati dal 6° Istituto attraverso una gara di appalto, sono stati presenti giornalmente alcuni genitori di alunni, che hanno collaborato alla realizzazione delle attività sulla base di quanto programmato in precedenza. Nel periodo da giugno a settembre 2009 l’attività si trasformerà in una sorta di “Centro estivo”, con laboratori di costruzione, psicomotricità, animazione ambientale, teatralità e danza attivati ogni mattina, afferenti ma non coincidenti con le attività vere e proprie del Progetto.
Finalità La finalità è quella di offrire uno spazio accogliente di socializzazione, di integrazione interculturale, di incontro bambini/adulti e adulti/adulti con proposte da parte di educatori esperti, che favoriscono la creatività, la comunicazione e l’ascolto, in un territorio a forte rischio di disagio giovanile. Vengono organizzate allo scopo tutte le attività che favoriscano l’aggregazione, il coordinamento e l’integrazione dei servizi operanti nel territorio.
Attuazione del progetto Il Progetto è in corso di attuazione: sono stati finora rispettati i tempi e le modalità previste in fase organizzativa. I laboratori attivati sono vari e diversificati. Molto alta la pertecipazione dei bambini e delle famiglie; per quanto riguarda i bambini, siamo arrivati a 1.000 presenze. Nell’ottica di una valutazione dell’attività, possiamo dire che i “punti di forza” sono rappresentati dalle potenzialità offerte dai laboratori artigianali come occasioni di crescita completa, nel rispetto dell’ambiente (vengono infatti utilizzati quasi sempre materiali di recupero) e nella valorizzazione dello stare insieme (bambini di età diverse, bambini ed adulti, bambini di culture diverse, ecc). Si tratta, sicuramente, di una esperienza importante per i bambini e per il territorio dove si opera, ad alto rischio di devianza giovanile. I “punti di debolezza” sono invece dati dalla precarietà dell’esperienza, che ogni anno deve attendere opportuni finanziamenti per poter essere avviata, con il rischio di perdere, nel tempo, le risorse umane preziose e competenti che vi operano (gli animatori).”
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Sito internet www.direzione4padova.it Referente del Progetto Niccoletta Cipolli Filone di Riferimento Patto educativo territoriale
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1° PREMIO
sto ambiente non è inteso solo come spazio fisico, ma anche sociale che tiene conto delle risorse del territorio intese come bene comune.
LICEO DELLA COMUNICAZIONE “MARIA AUSILIATRICE” DI PADOVA Titolo del Progetto ENERGY MANAGER A SCUOLA: PER UN APPRENDIMENTO SOSTENIBILE Dirigente Scolastico Michele Visentin Indirizzo Scuola Capofila Riviera San Benedetto, 88 – 35139 Padova Indirizzo e-mail
[email protected] Sito internet www.liceoausiliatricepd.it Referente del Progetto Michele Visentin Filone di Riferimento Protagonisti dell’apprendimento e delle responsabilità Finalità Istituire la figura di Energy Manager all’interno dell’istituto scolastico che abbia come funzione quella di individuare le azioni, gli interventi e le procedure necessarie per promuovere l’uso razionale dell’energia. Sensibilizzare gli studenti alle problematiche ambientali attraverso azioni di formazione e informazione, responsabilizzandoli a partire dall’ambiente in cui vivono: que-
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Modalità di attuazione Nel progetto sono coinvolte tutte le classi dell’Istituto. In particolare all’interno di ogni classe è stata istituita la figura di un energy manager uno studente scelto tra il gruppo, e si formeranno dei sottogruppi, ognuno dei quali avrà una particolare tematica ambientale da sviluppare. Attuazione del progetto L’attuazione del progetto è stata caratterizzata da un’azione co-costruita con gli studenti e alcuni genitori. L’input delle attività è venuto dalla costituzione di un gruppo di lavoro progettuale nato dall’interesse suscitato dall’incontro con il prof. Gianni Tamino dell’Università di Padova e dalla visione del docufilm di Al Gore, Una scomoda verità. Il 13 novembre 2008 le classi quarte e quinte hanno partecipato alla conferenza internazionale sul clima organizzata dalla Fondazione Lanza. Sono stati successivamente organizzati momenti di discussione sulla figura dell’energy manager; figura che è stata introdotta in ogni classe. Gli energy managers di classe si incontrano periodicamente per affrontare problematiche ambientali che riguardano l’utilizzo dell’energia. Tre in sintesi le linee di attuazione del progetto: • Partecipazione a conferenze e dibattiti e costituzione di Gruppi di lavoro tematici e adesione alla campagna “M’illumino di meno”. • Individuazione di 11 energy managers all’interno della scuola per un’indagine Ambientale: attraverso la raccolta di informazioni sulla struttura scolastica si possono scoprire quali sono le problematiche ambientali più frequenti per poi individuarne azioni concrete e facilmente realizzabili che garantiscano il miglioramento delle criticità ambientali rilevate. • Realizzazione di un progetto formativo di alternanza scuola/lavoro sul tema dell’energia in partnership con l’azienda Edison.
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2° PREMIO
Modalità di attuazione La metodologia utilizzata è quella della Pedagogia dei Genitori. Verranno attuati degli incontri di formazione per i genitori degli alunni coinvolti nel progetto. I gruppi che si formeranno si riuniranno con scadenza bimestrale e arriveranno a confrontarsi su argomenti di natura educativa.
I.T.I.S. G. CHILESOTTI Titolo del Progetto UNA COMUNITÀ EDUCATIVA PER UNA SCUOLA INCLUSIVA – La pedagogia dei genitori Dirigente Scolastico Vincenzo Sanfilippo Indirizzo Scuola Capofila Viale dei Tigli, 10 – 36016 Thiene (Vi) Indirizzo e-mail
[email protected] Sito internet www.chilesotti.it Referente del Progetto Barbara Cargiolli Filone di Riferimento Buone pratiche di alleanza educativa
Attuazione del progetto Il progetto ha coinvolto in via sperimentale l’unica classe prima in cui è inserito un allievo certificato; hanno partecipato attivamente i genitori di 15 allievi e 4 docenti. Sono stati organizzati due incontri di formazione, uno rivolto a tutti i docenti e uno rivolto ai genitori degli allievi delle classi prime, tenuti dal prof. Riziero Zucchi, esperto nella Metodologia di Pedagogia dei Genitori. A settembre i genitori dell’allievo certificato hanno presentato ai docenti e ai nuovi compagni il figlio utilizzando un opuscoletto da loro realizzato e intitolato “Ciao, mi chiamo…” in cui, attraverso fotografie e un testo semplice e immediato, sono state descritte le caratteristiche, le potenzialità del ragazzo, le difficoltà e le strategie per superarle. Quindi, nell’ottica dell’alleanza educativa scuola-famiglia, si è formato il gruppo di narrazione formato da genitori e docenti: nei primi due incontri, prima oralmente e poi per iscritto, sono stati presentati i figli e il percorso educativo. Durante il terzo incontro i genitori hanno letto la propria narrazione ai figli davanti ai compagni di classe. Il gruppo genitori-docenti ha proseguito gli incontri confrontandosi su tematiche di natura educativa. Questa esperienza, giudicata molto positivamente da tutti i partecipanti, ha permesso la realizzazione di un’effettiva rete solidale tra i genitori, creando nel contempo i presupposti per nuovi rapporti scuola–famiglia improntati al dialogo, al confronto, all’alleanza educativa.
Finalità Promuovere l’alleanza educativa tra scuola e famiglia finalizzata alla crescita armonica dei figli-alunni e alla prevenzione di situazioni di disagio o di emergenza, costruendo reti solidali di genitorialità diffusa.
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PER LE EMERGENZE EDUCATIVE… UNA NUOVA ALLEANZ A
I.P.S.I.A. GALILEO GALILEI DI CASTELFRANCO VENETO
SCUOLE
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3° PREMIO
Modalità di attuazione Valorizzare attività scolastiche ed extrascolastiche centrate sull’azione, per un apprendimento consapevole e sensato; per una maggiore presa di coscienza, da parte degli allievi e delle famiglie, dell’importanza del valore della disciplina e del rispetto, per un inserimento attivo nella vita sociale anche in rapporto con le altre realtà locali.
Finalità • Valorizzare i comportamenti positivi degli allievi. • Accrescere la motivazione all’impegno scolastico. • Responsabilizzare gli alunni di fronte ai loro compiti. • Offrire una risposta concreta a situazioni di disagio. • Valorizzare le risorse individuali degli studenti non espresse a scuola. • Riconoscere l’esperienza presso le cooperative ai fini di assolvimento dell’obbligo scolastico.
Attuazione del progetto Il prodotto principale del progetto è la scheda Patente Etica, che offre agli allievi uno strumento per conoscere meglio se stessi, imparare ad interagire con gli altri e capire, insieme ai genitori, i livelli della propria crescita e i progressi che si possono realizzare. La scheda, che viene consegnata ai ragazzi e alle famiglie tre volte l’anno, restituisce il profilo dell’allievo e il credito raggiunto, derivanti dalla valutazione di una serie di elementi che riguardano il comportamento e l’impegno personale. Gli studenti si sentono coinvolti e stimolati a migliorare perché vedono finalmente valutate le proprie capacità e conoscenze scolastiche ed extrascolastiche. Le classifiche, che premiano gli studenti più meritevoli e la classe migliore del biennio, favoriscono la competizione tra studenti ma anche tra docenti, evitando l’appiattimento ai livelli più bassi: viene incentivato il superamento delle carenze formative offrendo agli allievi una maggiore sicurezza attraverso la consapevolezza che i loro sforzi saranno apprezzati. Con la Patente Etica viene armonizzato il sistema di valutazione-valorizzazione, in specie quando prevalgono situazioni negative con bassi livelli di preparazione coniugati con scarse motivazioni ed elementi di difficoltà personali. In questi casi, in modo particolare, diventa centrale il ruolo delle cooperative “Vita e Lavoro” del territorio, dove circa 40 studenti delle classi prime e seconde hanno avuto l’opportunità di inserirsi attivamente nella vita sociale, sperimentando attività settimanali di formazione relazionale, anche in preparazione ai tirocini previsti nelle classi successive (Alternanza Scuola-Lavoro), coerentemente con il P.O.F. della scuola.
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Titolo del Progetto PATENTE ETICA – ESPERIENZE FORMATIVE Dirigente Scolastico Giamberto Petrucco Indirizzo Scuola Capofila Via Avenale, 6 – 31033 Castelfranco Veneto (Tv) Indirizzo e-mail
[email protected] Sito internet www.ipsia-galilei.it Referente del Progetto Vittoria Bertolini Filone di Riferimento Buone pratiche di alleanza educativa
COMMISSIONE DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI Fernando CERCHIARO Dirigente Tecnico USR Veneto Membro del Comitato Scientifico della Fondazione “G. Bortignon” Andrea BERGAMO Psico-pedagogista Ufficio Interventi educativi USP di Padova Luca SILVESTRI Pedagogista dell’Ufficio Scuola Diocesi di Padova
Recapiti e riferimenti: FONDAZIONE GIROLAMO BORTIGNON per l’educazione e la scuola Presidenza e Segreteria Generale Via Dietro Duomo, 16 – 35139 Padova Tel.: 049 655314 Fax: 049 8774790 e-mail:
[email protected] sito: www.fond-gbortignon.191.it Sede legale Via Rogati, 17 – 35122 Padova C.F.: 92138720286