Panorama storico-culturale La letteratura del Novecento, sia in Italia che in Europa, reagisce al naturalismo della seconda metà dell'Ottocento in nome di un concetto più idealistico e spirituale della vita e dell'arte. Il termine decadentismo, indica, in realtà, non una decadenza dell'arte, ma una decadenza di ideali e di fede. Il decadentismo si può considerare come l'estrema esasperazione del soggettivismo romantico ma, mentre il romanticismo aveva concepito il soggetto come momento di una più alta realtà ideale, il decadentismo concepisce il soggetto come fine a se stesso, ossia come semplice io individuale. L'uomo abbandonato a se stesso, si ritrova solitario nel mondo, creatore di valori che sono sue mere finzioni e perciò, se da un lato si esalta, dall'altro si mortifica in una fredda e accorata contemplazione della vita e del mondo. Ne consegue uno straordinario raffinamento della tecnica, perché la parola, adeguandosi alla nuova sensibilità, tende a sottrarsi dal vincolo costruttivo e logico per frantumarsi in analisi minutissime o risolversi in pura suggestione musicale. Nella complessità del movimento decadente che riassume in sé varie tendenza, si possono individuare due linee principali di sviluppo: il simbolismo e l'estetismo. Nel simbolismo la poesia è concepita in modo quasi religioso: la letteratura viene considerata come un profondo atto di fede verso la purezza, la bellezza, e l'assoluto. Storicamente il simbolismo nasce dalle ceneri dell'ormai stanco parnassianesimo (sorto in Francia nella seconda metà del XIX secolo, è un movimento letterario di reazione al sentimentalismo romantico a cui si contrappone l'impassibilità dell'artista e un'assoluta dedizione alla forma) e in contrapposizione al naturalismo. Il tentativo dei simbolisti fu quello di rendere al poeta la sua funzione, cioè quella di estrarre dalla realtà una rete di simboli con i quali fosse possibile reinventare il mondo intero. L'estetismo è contraddistinto da concezioni e atteggiamenti che oppongono i valori estetici ai vertici di ogni attività umana. La tendenza estetizzante, legata alla teoria dell'arte per l'arte, comporta l'attribuzione all'artista di una superiorità sulla morale corrente e si caratterizza per un sensualismo sottile al limite del morboso e per il gusto del prezioso, dello stravagante e dell'esotico. Contesto storico L'esperienza della Comune di Parigi (1871) e l'espandersi del movimento socialista portano gran parte della borghesia, per timore di una rivoluzione, verso ideologie reazionarie.
Di conseguenza in economia vengono abbandonate le teorie del liberalismo per ritornare a politiche protezionistiche e si inseriscono pertanto i rapporti fra gli Stati. Gli ideali romantici crollano davanti alla realtà dei fatti storici e il principio della diseguaglianza sociale viene accettato come inevitabile, di conseguenza: -al mito della fratellanza si sostituisce quello della supremazia della razza bianca, che porta al concetto di nazionalismo e allo sfruttamento coloniale; -al mito della libertà e della solidarietà si sostituisce la polemica contro le istituzioni liberali e il trionfo dell'individualismo, esaltato anche tramite la violenza. Contesto culturale Nella seconda metà dell'Ottocento il pensiero positivista, ossia la fede nel progresso e nella ragione che aveva caratterizzato gran parte del XIX secolo, entra in crisi in seguito al fallimento di alcuni avvenimenti economici, politici e sociali. La ragione viene ora considerata inadeguata a risolvere i problemi della coscienza moderna e a conoscere la realtà. Si sostituiscono: -al razionalismo l'irrazionalismo, cioè la fede in forme di conoscenza intuitive, diverse da quelle tradizionali; -all'attenzione per la realtà concreta l'attenzione per ciò che va oltre il reale e di cui quella realtà è simbolo. Dal dubbio intorno alla realtà, sia esterna (il mondo) che interna (l'io, la coscienza), nascono: -la difficoltà di stabilire rapporti con gli altri (disadattamento, incomunicabilità); -l'interesse per ciò che va oltre la realtà e non affiora alla coscienza. Fondamentali in questo senso sono gli studi di Freud sul subconscio e sulla psicoanalisi; -l'attenzione rivolta all'intimità del proprio io in un soggettivismo esasperato; -la tendenza a evadere dalla storia, dalla società, dalla politica, per rifugiarsi nell'arte. Nell'arte, infatti, trovano espressione facoltà quali la sensibilità e l'intuizione, che consentono di indagare e capire la realtà. Per questo l'arte viene considerata lo strumento di conoscenza ottimale e la chiave per comprendere il mistero dell'esistenza. Si giunge addirittura all'identificazione fra arte e vita, anzi all'affermazione della superiorità dell'arte sulla vita e della necessità che la vita imiti l'arte (estetismo). In letteratura accettata l'impossibilità di comprendere e spiegare la realtà con i sistemi logici tradizionali, anche la parola assume una nuova valenza:
invece di spiegare suggerisce, allude, stimola l'intuizione attraverso il ritmo e il valore musicale e suggestivo. In filosofia allo spirito apollineo, di serenità e armonia, dei tempi classici, Nietzsche contrappone, esaltandolo, lo spirito dionisiaco, il vitalismo, l'istinto creativo che solo il superuomo può realizzare, perché solo in lui si concretizzano questi nuovi valori che sono al di fuori e al di sopra della morale comune. Su un altro versante l'esistenzialismo, di cui Sartre è l'esponente più rappresentativo, afferma, contro la filosofia della ragione, la filosofia della vita che impiega facoltà alternative a quelle puramente intellettive, quali l'istinto e l'immaginazione, per comprendere il senso dell'esistenza. Fondamentale è inoltre l'intuizione secondo Bergson che ipotizza il tempo come processo fluido che crea il nuovo grazie all'esistenza e alla conservazione del passato, incancellabile e sempre presente. Questo concetto influenzerà profondamente la narrativa, a partire da Proust con Alla ricerca del tempo perduto. L'avanguardia letteraria francese In Francia il movimento dei Parnassiani (Parnaso e il monte greco, sede delle Muse, simbolo della poesia) aveva già reagito contro il sentimentalismo e la sciatteria formale dell'ultimo romanticismo, opponendovi: -il recupero dell'ideale estetico classico del bello come equilibrio e perfezione formale; -la ricerca di uno stile puro e musicale; -la concezione dell'artista come artefice, lavoratore accanito alla ricerca della perfezione e della sua materia. Questo movimento trova la sua consacrazione nel volume di versi Il Parnaso contemporaneo (1866), opera di diversi autori, tra il quali Charles Baudelaire. Considerato il vero iniziatore del simbolismo e della poesia moderna, ne I fiori del male (1857) esprime la contraddittoria esperienza dell'uomo sempre in bilico fra sublimità e bassezza, fra disgusto della vita e anelito alla purezza. Nella sua opera sono espressi quei concetti che condizioneranno la poesia moderna: -la problematica eversiva e dissacratoria dei valori borghesi; -la poesia delle corrispondenze, per cui il poeta ha il compito di interpretare i simboli che ci circondano e comunicarli attraverso analogie. Sviluppando le corrispondenze in analogie Stéphane Mallarmé, autore di Erodiade e Il meriggio di un fauno, approda al simbolismo per cui la realtà non è che il segno di un mondo interiore e misterioso. La parola non ha più lo scopo di evocare i suoi significati tradizionali, ma viene riscoperta nelle
sue possibilità suggestive, musicali, foniche, cosicché i rapporti logici con la realtà si fanno sempre più deboli. Paul Verlaine cerca di trasformare la parola poetica in musica pura, secondo la formula presente nella sua Arte Poetica: "prima di tutto musica". La sua poetica tende all'espressione della sensazione, dell'impersonalità vaga e indefinita, mai precisa, spesso languida e delicata. Da questo punto di vista la sua raccolta più importante di versi è Romanze senza parole (1871). Nel 1883-1884 Verlaine compone una serie di biografie dei poeti secondo lui più rappresentativi delle nuove tendenze della lirica contemporanea, i poeti maledetti: questo appellativo rimarrà poi a designare l'avanguardia poetica francese di quei tempi. Il più "maledetto" fra quei poeti è certamente il giovane e ribelle Arthur Rimbaud: ostile a ogni codificazione ed esperienza normale, Rimbaud vive una brevissima e intensa stagione poetica facendo della lirica la comunicazione allusiva, mai logica, di un mondo misterioso, ineffabile e onirico che solo il poeta, divenuto veggente, ha il dono di intuire. Fra le sue opere più significative: La lettera del veggente, Il balletto ebbro, Le illuminazioni. Joris Karl Huysmans, inizialmente naturalista e amico di Zola, fa del suo romanzo A ritroso una sorta di canonizzazione del decadentismo estetizzante e del simbolismo. Il protagonista, l'artista Des Esseintes, cerca di salvarsi dalla volgarità borghese rifugiandosi in una casa eremo arredata con lusso e ricercatezza estetica, coltivando un estetismo esasperato che lo allontana dalla realtà e dalla vita. Sull'esempio di questo primo eroe decadente D'Annunzio modellerà il protagonista de Il piacere e Wilde quello de Il ritratto di Dorian Gray. Il Decadentismo in Europa In Inghilterra in reazione al conformismo dell'età vittoriana, il Decadentismo nasce con la pubblicazione di Poemi e ballate (1866) di Swinburne che si ispira a Gautier e Baudelaire. L'estetismo decadente culmina con l'opera è la personalità di Oscar Wilde: il protagonista del suo Ritratto di Dorian Gray riunisce in sé le caratteristiche del l'eroe e del dandy contraddistinto da un'eleganza ricercata è impeccabile da un estetismo raffinato, da un illimitato amore di sé e da un atteggiamento ironico e sprezzante verso tutte le convenzioni sociali. In Germania, dalla filosofia di Schopenauer prende le mosse il filosofo Nietzsche che propone il suo modello di umanità superiore, mentre dai circoli che si formano intorno al musicista Wagner inizia il processo di istruzione della ragione in nome del mito della superiorità della razza ariana.
In Russia partendo dall'opera di Dostoevskij, si sviluppa il pensiero filosofico di Solov'ëv che influenzerà i simbolisti russi. In questo periodo nasce anche il movimento del neoromanticismo che rielabora originalmente temi e motivi della letteratura decadente e simbolista. Negli Stati Uniti precorre le tematiche decadenti e simboliste l'opera di Edgar Allan Poe per il suo sentimento del mistero, connotato da elementi visionari e onirici e per la sua fede nel valore puro della poesia: non a caso i suoi scritti teorici verranno tradotti e ripresi in Francia proprio da Baudelaire.