n ot i z i e
Periodico della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano
n. 26 • giugno 2012
Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 34/05 del 21/12/2005 - Anno VII n. 26 - Giugno 2012 - Poste Italiane S.p.A. Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona
60 anni
…dalle tue parti, dalla tua parte.
4 maggio 1952 - 4 maggio 2012
attività bcc
Il bilancio di esercizio in tempo di crisi A
fine aprile l’Assemblea ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2011 registrando un utile superiore a quello dell’esercizio precedente, nonostante le rettifiche sui crediti molto consistenti: conseguenza di una persistente crisi economica che non accenna a diminuire. Di seguito si riportano sinteticamente i dati patrimoniali più significativi. DATI PATRIMONIALI (importi in milioni di euro) Raccolta diretta Raccolta indiretta + gestita Raccolta complessiva Impieghi con la clientela Incidenza incagli su impieghi Incidenza sofferenze su impieghi Patrimonio di vigilanza
2010
2011 Variazioni %
548,8 80,9 629,5 483,2 4,0%
556,0 94,3 650,3 502,6 5,2%
+ 1,3% + 25,0% + 3.3% + 4,0% + 3,9%
3,9%
4,6%
+ 1,9%
50.491
52.732
+ 4,3%
La raccolta diretta ha raggiunto i 556 milioni con un incremento dell’1,3% rispetto al precedente esercizio, un dato positivo tenuto conto che a livello regionale si registra un segno negativo e una minore propensione al risparmio da parte delle famiglie alle prese con una crisi che non demorde. Va sottolineato che, tra i prodotti destinati alla raccolta, le obbligazioni emesse dalla Banca continuano a tenere (da 271 passano a 287 milioni circa) con un incremento del 5,6% rispetto al 2010. Buona anche la raccolta “a breve”, che registra un leggero aumento passando da 250 a 258 milioni. Gli impieghi crescono del 4%, da 483 a 502 milioni di euro. L’importo più significativo è rappresentato dai mutui arrivati a 355 milioni di euro, di cui 89 milioni chirografari e 266 milioni ipotecari; questi ultimi registrano anche un incremento del 10,7% rispetto al 2010. Diminuisce invece l’utilizzo dei conti correnti che da 86 milioni di euro passa a 78 milioni di euro, mentre rimangono stabili gli anticipi su fatture e sbf che da 38 milioni si attestano a fine esercizio a 39 milioni di euro. Occorre altresì precisare che il 79% degli impieghi sono a medio-lungo termine, mentre il restante 21% a breve termine. Una particolare attenzione deve essere posta ai “crediti in sofferenza” (esposizione lorda) che da 18,8 milioni passano a 23,3 milioni di euro evidenziando lo stato di difficoltà e di crisi economica in cui si dibattono le imprese e le famiglie; precisiamo tuttavia che circa 12 milioni sono stati già interamente spesati in conto economico. L’incidenza dei crediti deteriorati su impieghi totali risulta in ogni caso abbastanza contenuta, rispetto alla categoria; in parti-
colare, le sofferenze sugli impieghi lordi incidono per il 4,6% (il dato regionale è prossimo al 6,0%); gli incagli, ovvero quei crediti che si presentano con un leggero andamento anomalo, presentano un’incidenza sugli impieghi pari al 5,2%. In sostanza la Banca, anche in tempo di crisi, ha continuato a mantenere fede alla propria “mission”, senza esporsi eccessivamente a rischi, anzi cercando di contenerli il più possibile. Questa affermazione viene avvalorata dalla crescita del patrimonio di vigilanza, che a fine esercizio 2011 passa da 50.491 milioni a 52.732 milioni di euro con un incremento del 4,3%, aumentando la solidità della Banca e, di conseguenza, la possibilità di operare a favore del tessuto economico. Va ricordato che il patrimonio della Banca è una ricchezza a disposizione delle Comunità, in quanto consente all’istituto di creare crescita economica. Naturalmente, più elevato è il patrimonio, maggiori sono le possibilità di creare sviluppo nelle nostre Comunità locali. Anche l’andamento gestionale della Banca risente della crisi economica in atto. Il prospetto riportato di seguito evidenzia quanto esposto. DATI ECONOMICI (importi in migliaia di euro) Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Costi operativi Rettifiche/riprese di valore nette su crediti Utile operatività corrente al lordo imposte Imposte correnti Utile netto
2011 Variazioni %
13.201 3.638 15.626 - 11.119
14.840 3.830 19.191 - 11.619
+ 12,5% + 5,3% + 22,8% + 4,5%
- 2.395
- 4.114
+ 71,7%
2.114
3.458
+ 63,6%
703 1.411
- 1.232 2.226
+ 75,2% + 57,8%
-
Il margine d’interesse registra un incremento pari al 12,5% rispetto al precedente esercizio, legato all’aumento dei volumi, ma anche alla tenuta della forbice dei tassi. Leggero incremento anche per le commissioni nette (5,3%) che rimangono una voce di bilancio abbastanza costante. Conseguentemente il margine d’intermediazione registra un sensibile incremento rispetto al precedente esercizio (22,8%). Crescono i costi operativi (+4,5%) anche se in modo abbastanza contenuto. Si incrementano notevolmente invece le rettifiche/ riprese di valore nette su crediti che da 2.395 milioni del 2010 passano a 4.114 milioni nel 2011, segno di una costante difficoltà del sistema imprese e delle famiglie, dove calano i fatturati, ma anche il lavoro.
QRCode: contenuti multimediali su Notizie BCC Filottrano
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2010
Quando trovate un “riquadro” come quello a lato, avrete scoperto un QRCode che vi permetterà, grazie al vostro cellulare, di vedere un video o sfogliare un sito web. Il vostro telefono cellulare o smartphone deve avere un programma gratuito di lettura. I più comuni sono Nokia reader, QR App o QR Launcher (per iPhone), KaywaReader o Barcode Scanner (per Android). Una volta scaricato il programma, inquadrate con la fotocamera il QRCode. Il gioco è fatto.
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L’utile dell’operatività corrente al lordo imposte è comunque positivo, registrando un incremento considerevole (+ 63,6%); mentre l’utile netto del periodo è pari a 2,23 milioni di euro, registrando un incremento del 57,8% rispetto al 2010. In conclusione si può affermare che per la Banca l’anno 2011 si è concluso positivamente, stante il periodo economico negativo, e questo ci consente di continuare a essere un punto di riferimento per il territorio e le sue attività economiche. Per quanto concerne l’esercizio in corso, il trend gestionale del primo trimestre presenta caratteristiche e andamenti analoghi al 2011, confermando che la ripresa economica è comunque lenta e molto complessa. A nostro avviso sono necessari interventi profondi che superino i confini nazionali.
L’Europa nel suo insieme deve avere una visione più coraggiosa, meno miope e, soprattutto, occorre smettere di guardare a un passato che ormai non potrà più tornare. La crisi richiede una visione prospettica globale, meno egoistica, e la consapevolezza che mantenere lo “status quo” trascinerà inesorabilmente tutti gli Stati verso la catastrofe. I tempi sono più che maturi: i Paesi membri devono fare un ulteriore passo verso i cosiddetti “Stati Uniti d’Europa”, rinunciando a una parte della sovranità nazionale per raggiungere obiettivi di salvezza e crescita comune. Ormai non è più un auspicio, ma una necessità sempre più impellente. Luciano Saraceni Presidente
Il nuovo sito di BCC Filottrano L
a grafica è stata completamente rinnovata. Moderna, ottimale per tutte le più comuni risoluzioni video, utilizza i colori tradizionali della banca, ma in versione aggiornata, conferendo allo spazio web istituzionale un’immagine fresca e gradevole. Il sito mantiene la struttura e l’organizzazione che costituivano già l’apprezzato “punto forte” della precedente versione. L’obiettivo è garantire la massima facilità di utilizzo, grazie a un rapido orientamento nella navigazione. Le nuove vetrine presentano in maniera piacevole e accattivante le novità, i prodotti del momento e le news più interessanti. Buona navigazione su www.filottrano.bcc.it!
sommario Attività Attività BCC BCC
IlIl rinnovo OrganiinSociali bilancio degli di esercizio tempo di crisi “pedicure” dei cavalli IlMario, nuovoil sito di BCC Filottrano Cronache La processione del Venerdì Santo “Ladri” di dolcezza dai Comuni Family tutto aparlanti portata di famiglia Cronache Stefanoweek, e le nuvole dai Comuni Una Madama Dorè e le sue nuova casa famigliabelle perfiglie minori Largo Fabrizi a Villa Strada QuandoNello le BCC si sfidano I nostri prodotti XV Essere speciale... Essere Sagra del coniglio in socio... porchetta Perché Passatempo così? sport Il Giro d’Italia tornasia chiama Castelfidardo Un Accoglienza e sicurezza in Riviera grande Scarponi sul podio I Pallavolo nostri prodotti Mettiamo Filottrano: il fido in sicurezza ancora una promozione 3-D Secure le frodiCalcio on line Il salto triploconto dell’Apiro sport Osimo capitale Ragazzi tenaci delle bocce Una promozione meritata attività sociale Quando l’impegnoben premia Tutti in campo con la BCC Due nuovi consulenti certificati Etica Giovani di alto interesse e finanza: la coppia con un futuro Due ruote ruggenti Cingoli Ethical Banking: tre aanni di numeri attività sociale Certificati dall’Europa Banca d’Alba: una BCC con 36.000 soci Emergenza terremoto Emilia Cosa pensano i giovaniinsoci? Crescere nella cooperazione: Anno Sesto Partiamo con iluna Calendario del Socio Cassa Padana: BCC a 360° Gabriele Sordoni va in pensione Cercasi fotografi Crescere Cooperazione, Anno Quinto Le gite delnella 2012 rubriche Gli incantevoli giardini di Ninfa L’angolo del gusto rubriche L’angolo del gusto L’angolo della barzelletta Baby Baby Benvenuto Benvenuto
22 34 64 6 78 79 119 108 109 12 10 13 10 11 12 11 13 14 13 15 14 16 15 17 16 17 18 18 19 20 19 22 20 23 23 22 22 22 22 23
n ot i z i e copertina:veduta VedutadidiFilottrano Cingoli didiLuigino InIncopertina: GiacomoTomassetti Santicchia Direttore Responsabile: Responsabile: Giuseppe Giuseppe Camilletti Camilletti Direttore Comitato di di redazione: redazione: Comitato Luciano Saraceni, Giustino Falasconi, Stefania Trillini, Trillini, Luciano Saraceni, Giustino Falasconi, Stefania Francesca Paccamiccio, Carlo Cusini, Auro Stampella, Francesca Paccamiccio, Carlo Cusini, Auro Stampella, Lauro Lancioni, Lancioni, Alessandro Alessandro Andreoli Andreoli Lauro Progetto grafico: grafico: Studio Studio Editoriale Editoriale Associato Associato -- Milano Milano Progetto Editrice: BCC BCC Filottrano Filottrano Editrice: Stampa Scarponi Osimo(An) (An) StampaeeFotalito: Fotalito:Grafiche Tipografia Luce - -Osimo Periodico anno VI n. 22 Periodico - anno VII n. 26 Spedizione Spedizione in in abbonamento abbonamento postale postale Autorizzazione del Tribunale di Autorizzazione del Tribunale di Ancona Ancona n. n. 34/05 34/05 del del 21/12/2005 21/12/2005 Poste Italiane SpA Sped. Abb. Post. 70% DCB Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. 70% - DCB Ancona Ancona
13 anni; il suo attuale numero progressivo è il 61, 54, di cui 35 con il nome Notiziario, e 26 22 con il nuovo nome Notizie BCC Filottrano. Il periodico pubblicato dalla BCC di Filottrano esce da 14
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attività bcc
“Ladri” di dolcezza C
he cos’hanno in comune il titolare di una ferramenta e un professore di Italiano e Storia, a parte essere entrambi soci della BCC? La comune passione per le api e, va da sé, per il miele. Il primo, Fausto Montecchiani, 67 anni, di Osimo, si è imbarcato nell’impresa dell’apicoltura insieme con l’amico (e ora anche socio) Stefano Salvucci, che di anni ne ha nove di meno e di mestiere fa il venditore di trivelle. Il secondo, Guido Carletti, insegnante cinquantaduenne di Filottrano, ha ereditato il suo apiario dal padre Isidoro, che aveva intrapreso l’attività nel 1975. Tutti hanno imparato “sul campo” e hanno anche seguito i corsi dell’ASSAM (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) che li ha laureati apicoltori. Ma non smettono di aggiornarsi, sia frequentando altri corsi, sia abbonandosi a riviste specifiche che insegnano loro ad affrontare le emergenze (acari e altre malattie delle api) e a ottimizzare il lavoro. Come nasce la passione per le api? FM: «È difficile dirlo, certo è che una volta cominciato è impossibile smettere». GC: «Quando mio padre è mancato, nel 2004, mi è sembrato giusto e naturale proseguire la sua attività. Ora, ad aiutarmi, assieme all’impagabile Duilio (che già aiutava mio padre) c’è mia moglie». Quanto vi impegna l’apicoltura? FM: «Una trentina di ore la settimana, oltre alle nostre rispettive attività lavorative. Tutti i sabati e le domeniche; infatti mia moglie si lamenta che per me ormai ci sono soltanto le api. Poi però il miele lo mangia!» GC: «Va detto però che è un’attività stagionale: si comincia a marzo e si finisce a fine agosto, per quanto riguarda la raccolta del miele. Dopo, ci sono da effettuare controlli periodici nelle arnie per controllare che non siano state aggredite dalle malattie». FM: «La verroa destructor è un acaro che decima le api, le fa morire. Ogni anno vengono messe a punto nuove strategie per combatterlo. Vent’anni fa, prima dell’arrivo della verroa, in Europa c’erano tredici milioni di arnie. Adesso sono due milioni e mezzo».
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Stefano Salvucci e Fausto Montecchiani
GC: «Per non parlare della peste europea o di quella americana, che non lasciano scampo. Quando la peste aggredisce un’arnia, bisogna bruciare tutto. Anni fa, per due stagioni, mi è toccato bruciare la metà delle arnie che avevo, per salvare le altre». In un’arnia “sana”, quante api vivono? SS: «Ogni famiglia con una regina, ha dalle 30 alle 40mila api, ognuna con un suo compito preciso: ci sono le api operaie, che lavorano il miele portato dalle bottinatrici – quelle che vanno a raccogliere il nettare e il polline dei fiori – le ventilatrici, che mantengono l’ambiente aerato con il battito delle ali; le guardiane, che difendono la regina e l’intera comunità. Poi ci sono i maschi, i fuchi, che hanno l’unico scopo di fecondare la regina. Come quest’ultima, vengono nutriti dalle api operaie, perché non sono provvisti dell’apparato per raccogliere il nettare, né del pungiglione». E, mi pare di ricordare, hanno vita breve. GC: «In un alveare vige un sistema rigidamente darwiniano: solo i più forti e quelli che sono utili alla comunità sopravvivono».
attività bcc Guido Carletti
SS: «E siccome i fuchi, una volta fecondata la regina durante il volo nuziale, hanno ultimato il loro scopo, diventano inutili. Quelli che si sono accoppiati con la regina muoiono subito». GC: «Agli altri, viene impedito di rientrare nell’arnia, e muoiono di fame». Una curiosità: le api operaie modificano i loro ruoli a seconda della loro età. Fino al ventunesimo giorno di vita stanno nell’alveare, con compiti di pulitura, nutrimento delle larve, produzione di cera e di pappa reale. In seguito escono dall’alveare diventando bottinatrici e raccogliendo nettare, polline, propoli e acqua. Inoltre, le api imparano a distinguere il proprio odore e quello delle loro sorelle per tenere alla larga eventuali visitatrici minacciose.
BREVE STORIA DEL MIELE L’uomo utilizza, o meglio... ruba il miele alle api, da circa dodicimila anni, ma è solo a partire dal 2400 a.C. che si ha notizia dell’apicoltura: scene di raccolta e conservazione del miele sono raffigurate in diversi affreschi, giunti fino a noi dall’Antico Egitto, sebbene le prime tracce di arnie risalgano addirittura al VI millennio a.C. Per molti secoli il miele è rimasto in pratica l’unico elemento concentrato zuccherino a disposizione dell’uomo. Anche e soprattutto in Italia, dove gli antichi Romani lo usavano per zuccherare, fare i dolci, cucinare e anche conservare gli alimenti. Poi è arrivato lo zucchero – prima quello di canna e poi quello estratto dalla barbabietola – e ci siamo dimenticati il miele. A torto, perché il miele è ricco di principi nutritivi: sali minerali (ferro, calcio e fosforo), proteine, aminoacidi e vitamine del gruppo B. Infine, 100 grammi di miele hanno 303 calorie, contro le 400 della stessa quantità di zucchero. In Italia si consumano 300/400 g pro capite di miele (il 35 per cento in meno della media europea) per un totale di 20mila tonnellate. Tuttavia se ne produce circa la metà: tutto il resto è miele importato. LESSICO alveare/arnia nido, casetta delle api apiario l’insieme delle arnie famiglia gruppo di api con una regina
Ma un’ape quanto vive? FM: «Le operaie una quarantina di giorni, al termine dei quali muoiono per sfinimento, le regine vivono più a lungo: sono feconde per circa tre anni e possono vivere anche di più». SS: «La regina viene fecondata una sola volta nella vita e conserva lo sperma dei fuchi in una sacca speciale, che le serve per deporre uova fecondate in continuazione». GC: «Circa un migliaio al giorno. Ma quando nasce una nuova regina, quella vecchia di regola se ne va con alcune fedelissime, sciama, come si dice in gergo, e crea un nuovo alveare. Di solito va su un albero, dove la recupero e la metto in una nuova arnia». FM: «Io preferisco evitare che sciamino, così elimino la regina vecchia per far posto a quella nuova, che è più feconda». Di base, ci sono strategie gestionali diverse: Montecchiani e Salvucci hanno un apiario sottoposto a un regime più intensivo (infatti producono circa otto quintali l’anno di miele), Carletti preferisce lasciare che le api facciano da sole, a costo di produrre meno miele. Entrambi i prodotti però, sono assolutamente naturali e il miele viene ricavato da entrambi allo stesso modo: inserendo i telaietti dei melari nella centrifuga, che fa fuoriuscire il prodotto, a quel punto già pronto per il consumo. Carletti produce anche il miele scolato, ottenuto mediante la scolatura naturale dei favi, senza l’utilizzo della centrifuga. Va detto che le api, del loro, il miele lo produrrebbero solo per consumo personale, quello che l’apicoltore sottrae loro, è quello in eccesso, che gli operosi e previdenti insetti mettono in stoccaggio per i tempi di “magra”. Per concludere come si fa a ottenere un tipo particolare di miele? FM: «Dipende dalle fioriture. L’acacia, per esempio, fiorisce presto e, di solito, da sola. In questo caso le api vanno principalmente su quei fiori e si riesce a ottenere un miele quasi puro di sola acacia». GC: «Quella dell’acacia è una produzione molto aleatoria, soggetta all’andamento stagionale». SS: «La prima acacia raccolta quest’anno era mista con i fiori di ciliegio, così è risultata un po’ rossiccia. Il resto è tutto millefiori...» Beh, quale che sia, buon miele a tutti. Valeria Verri
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cronache dai comuni
f i l o t t r a n o
Stefano Carloni
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Stefano e le nuvole parlanti
a crisi, il lavoro che manca, i giovani disoccupati… Certo, sono fatti purtroppo ben tangibili. Ma a fianco di questo fosco scenario esiste un’altra realtà, forse meno nota e raccontata: quella dei giovani che ce la fanno, che riescono – grazie alla tenacia e alla preparazione – a trasformare le loro passioni in un’attività. Con promettenti possibilità di successo. Oggi raccontiamo una di queste storie. Il protagonista è un ragazzo di Filottrano, Stefano Carloni, legato per più di un motivo alla nostra Banca. Oltre a essere figlio di soci, infatti, Stefano è il nipote di Vincenzo Carloni, il mitico primo cassiere della Cassa Rurale e Artigiana di Filottrano: quello, per intenderci, che conservava i depositi in una scatola di cartone (garantendo peraltro una contabilità impeccabile). Stefano non ha seguito le orme del prozio, ma verrebbe da pensare che buon sangue non mente. Ha deciso di intraprendere la carriera (tutt’altro che facile) di disegnatore di fumetti. Con ottimi risultati, visto che a ventiquattro anni è già a tutti gli effetti un professionista ben lanciato, con ottime prospettive per il futuro. Partiamo dall’inizio. Come ti sei preparato per diventare un fumettista? «Naturalmente – spiega Stefano – ho sempre avuto una grande passione per il disegno: ero uno di quei bambini che riempiono i quaderni e i libri di personaggi. Finito il liceo, mi sono iscritto alla Scuola Internazionale di Comics di Jesi, dove ho imparato moltissimo. Quando sono entrato avevo uno stile comico-grottesco, tipo cartoon. A Jesi mi hanno insegnato il disegno realistico». Frequentare una buona scuola è un punto di partenza fondamentale. Resta però il problema di entrare nel mondo del lavoro. «Per un aspirante disegnatore di fumetti, la strada maestra sono le fiere dei comics, in particolare quelle di Lucca e di Mantova. Si ha l’opportunità di incontrare gli editori e di mostrare il proprio portfolio. Se i disegni sono giudicati validi, si inizia a parlare di lavoro».
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Quelli di Stefano, evidentemente, hanno riscosso giudizi positivi, perché le commesse sono arrivate in fretta. Prima una collaborazione con Giuseppe di Bernardo per una storia breve della serie L’insonne, e subito dopo un incarico molto più impegnativo: la realizzazione del secondo numero di Law, una nuova collana lanciata ad aprile dalla Star Comics. Di cosa si tratta esattamente? «Law – riprende Stefano – è un legal thriller, cioè una serie che racconta le vicende di una squadra di avvocati impegnati in uno studio legale di San Francisco. È un genere ben collaudato al cinema o in televisione (pensiamo per esempio a Law and Order ), ma nel campo dei fumetti è un esperimento piuttosto innovativo». E per quanto riguarda il tuo lavoro? «Certamente non è una sfida Al lavoro sul volto da poco. Si tratta di illustrare 94 di un personaggio. tavole in circa tre mesi: in pratica, una tavola al giorno, inchiostrazione compresa». Apriamo a questo punto una piccola parentesi per spiegare che la realizzazione di un fumetto non è un processo semplice come si pensa. Il disegnatore non va dove lo porta il cuore, ma segue una traccia, generalmente molto precisa, scritta dallo sceneggiatore. La sceneggiatura indica il numero delle vignette presenti su ogni tavola, le inquadrature, l’ambientazione, i gesti e le espressioni dei protagonisti e, ovviamente, il testo che andrà inserito nei balloon (le “nuvolette” con le battute dei personaggi) e le
didascalie. In più, ci sono alcune complicazioni collaterali: se la storia è ambientata in un luogo preciso, occorre documentarsi e riprodurlo fedelmente. Tenendo conto di tutti questi elementi, il disegnatore deve creare delle immagini che, oltre a tradurre graficamente nel modo più efficace le idee dello sceneggiatore, trasmettano al lettore emozione, suspence, se necessario paura. In sostanza: completare una tavola al giorno non è un’impresa da poco. Quante ore ti servono? «Mediamente otto, a seconda della complessità. Uso soprattutto strumenti tradizionali: matita, china, pennello, pennarelli. Riservo il computer per le correzioni, se necessario». Una giornata piuttosto piena. E adesso a che punto sei? «Il secondo numero di Law è finito e uscirà a metà giugno. Ma ho già iniziato il quarto, previsto per metà settembre». E per il futuro? «In Italia ci sono ottimi autori, ottimi disegnatori ed editori di tutto rispetto, come Bonelli. Ma il sogno nel cassetto di tutti i fumettisti è lavorare per il mercato francese. In Francia (basta entrare in una libreria come la Fnac per rendersene conto) i comics sono considerati prodotti culturali a tutti gli effetti, con pari dignità rispetto ai libri».
Stefano con Leyla, la sua beniamina, uno splendido esemplare di lupo cecoslovacco.
Pensi che per continuare nella carriera dovrai trasferirti? «Ma no, perché mai? Grazie a Internet, è assolutamente possibile continuare a vivere a Filottrano e lavorare con editori esteri». E, se vogliamo, questo è il lato più carino di tutta la storia. Stefano ha già avviato dei contatti con una delle principali case editrici del mondo, l’americana Marvel Comics (sì, proprio quella di Avengers). Non è escluso che in un futuro non troppo lontano lo ritroveremo a disegnare Iron Man o Capitan America. Senza lasciare Filottrano, dove vive circondato dall’affetto della sua famiglia e da una schiera di bellissimi animali che, onestamente, sarebbe difficile tenere in un appartamento di New York.
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cronache dai comuni
A fianco, una tavola del numero di Law attualmente in edicola; qui sopra, una tavola a colori che Stefano ha proposto a Marvel.
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cronache dai comuni
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Una nuova casa famiglia per minori
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a casa famiglia Non temere, una nuova struttura per i minori con disagio sociale, handicap e privi di riferimenti familiari da 0 a 6 anni, è stata inaugurata a Osimo sabato 5 maggio. La struttura si trova in via Flaminia I, n.26, adiacente la Cooperativa Sociale Roller House. Al taglio del nastro erano presenti S.E. Mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona-Osimo, il sindaco Stefano Simoncini, gli assessori alla sanità Gilberta Giacchetti e all’ambiente Sandro Antonelli, il consigliere regionale Dino Latini, l’assessore ai servizi sociali di Castelfidardo Riccardo Memè, il presidente della BCC di Filottrano Luciano Saraceni e numerosi esponenti del mondo socio-assistenziale della Valmusone. Come hanno sottolineato Mons. Menichelli e il primo cittadino di Osimo, è il coronamento di tutti gli sforzi fatti dalla famiglia di Angelo Marcantognini, che con la moglie Donatella Catena si è impegnato per anni nel raggiungimento di questo obiettivo. A loro deve andare il nostro ringraziamento, perché la città da oggi potrà contare su un’importante struttura di sostegno ai minori in difficoltà. «Oggigiorno si guarda troppo al pil e allo spread e poco invece ai valori fondamentali come la solidarietà. Non è la ricchezza materiale che fa l’uomo, ma azioni come quelle promosse dalla famiglia Marcantognini che trova la serenità nell’aiutare il prossimo. Fino a non molto tempo fa – ha aggiunto l’arcivescovo – ci si accontentava del poco che si aveva, ora invece si punta soltanto ad accumulare e in questo modo si perdono di vista tutti gli elementi che sono necessari per la propria crescita umana e spirituale». All’inaugurazione hanno partecipato decine di persone, molte delle quali hanno supportato in questi anni l’attività della Cooperativa Sociale Roller House e la realizzazione della stessa casa famiglia Non temere.
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La struttura, di circa 150 mq, è moderna e accogliente: con un’ampia zona soggiorno, una stanza per i bambini più piccoli con due culle, un’altra con tre lettini più le stanze per la famiglia Marcantognini e i loro due figli. Il progetto è frutto di anni di impegno da parte del capofamiglia che ha potuto contare sul sostegno di diversi attori: dal consigliere Latini al sindaco Simoncini (il Comune di Osimo per il progetto ha concesso un finanziamento di circa 15 mila euro), fino alla BCC di Filottrano che ha fornito credito agevolato attraverso il pacchetto Ethical Banking. In questa avventura la famiglia Marcantognini ha potuto contaLe autorità re sul forte sostegno di S.E. Mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata, che nel pomeriggio ha celebrato la messa e dato il via al momento conviviale con l’esibizione dei gruppi musicali Gomma Gommas, degli Amici dello Zio Pecos e dei Poker. Quando una famiglia si allarga è sempre motivo di grande festa per tutta la comunità. Luca Falcetta Il taglio del nastro.
La famiglia Marcantognini
cronache dai comuni
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ell’ambito delle manifestazioni per l’Anno Internazionale delle Cooperative, il 22 aprile la Banca Malatestiana di Rimini ha organizzato l’VIII campionato italiano di ciclismo, e dal 1° al 3 giugno il Torneo Nazionale di Calcetto delle Bcc. La Bcc di Filottrano ha partecipato a entrambe le manifestazioni. Nel ciclismo, il dipendente Giorgio Rossi e il socio Zelio Pallotto hanno difeso il titolo nazionale di categoria conquistato nel 2011 classificandosi rispettivamente al 4° e 5° posto: un buon risultato su una prova unica e su un percorso particolarmente impegnativo lungo le strade della Enrica Cavalli, presidente della Banca Malatestiana Repubblica di San Marino. Nel calcio, la Bcc di Filottrano ha partecipato al Torneo Nazionale con due squadre, una maschile e una femminile. Quest’ultima si è fatta onore contro la squadra vincitrice del torneo Bcc di Roma... subendo l’unico gol a tempo scaduto! In queste manifestazioni, ovviamente, non sono importanti i risultati sportivi, ma il coinvolgimento di tante squa-
Le due squadre di calcetto della BCC Filottrano.
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Quando le BCC si sfidano
dre e il divertimento dei partecipanti. Un ringraziamento speciale alle rispettive formazioni e agli accompagnatori.
artisti famosi (Giorgio Consolini, Enrico Musiani, Milena Renili, Immagini dal Vero, Gli amici della musica, il mago Bristol e il poeta dialettale Ceriago), dell’attesa spasmodica per l’elezione di Miss Coniglietta e l’estrazione della ricchissima lotteria. Il programma di quest’anno prevede la terza edizione del Torneo di calciobalilla a coppie (venerdì 20 luglio), con oltre 40 coppie partecipanti che si contendono l’ambito Trofeo Veragra nella formula mista a gironi e a eliminazione diretta (Champions League). Numerosi i premi in palio. Il divertimento continuerà poi il sabato e la domenica con la musica dal vivo, la grande pista da ballo, il gioco della Ruota e altri giochi popolari, nonché il menù tipico che ha come fiore all’occhiello il prelibato e vero coniglio marchigiano, sicuramente il più buon coniglio in porchetta del Centro Italia! Per informazioni dettagliate sul programma, si può visitare il sito www.veragra.it. Samuele Ubertini Presidente A.S.D. Veragra
s a n
L’
intera frazione di San Biagio è mobilitata nell’organizzazione della XV edizione della Sagra del coniglio in porchetta (20-22 luglio), ovviamente con il supporto dell’A.S.D. Veragra. Ricordiamo con piacere le edizioni a cavallo degli anni Settanta e Ottanta curate dal Comitato Organizzativo Feste di San Biagio. Nella nostra mente sono ancora vive le immagini della Marcialonga - Trofeo Veragra, dei giochi popolari come il Tappabuchi e il 48, del Cantaspettacolo trasmesso in diretta da Radioeffe, degli
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XV Sagra del coniglio in porchetta
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cronache dai comuni
Perché Passatempo si chiama così? A
p a ss a t e m p o
ben guardare, il problema che ha sempre accompagnato Passatempo e i suoi abitanti è sempre stato quello dell’identità: due nuclei distinti tra loro e separati dal torrente Fiumicello; la presenza di un confine che divide il territorio in due comuni e in due province; due chiese, una lungo la via delle Casette, l’altra sulla collina dall’altra parte del fiume, con la sua storia e le sue leggende. A partire dalla fine della guerra, a poco a poco la frazione, sempre più popolosa, ha trovato un’identità più precisa. Si è partiti dalla trasformazione dell’economia. È seguito l’adeguamento dei servizi, dalla nuova scuola elementare alle medie, la trasformazione del vecchio asilo delle suore in una struttura pubblica e via via fino al campo sportivo e alla palestra. La nuova chiesa parrocchiale, edificata nella zona di via Casette all’inizio degli anni Sessanta, ha a sua volta segnato lo spostamento verso quella zona delle nuove aree abitative. Alla fine, dopo l’ufficio postale, è arrivato il primo sportello bancario, aperto dalla BCC di Filottrano. Un evento particolarmente atteso dalla popolazione, che già peraltro conosceva i servizi e le opportunità offerte dallo sportello filottranese per aver frequentato, per anni, la sede di Montoro. Oggi, anche per Passatempo è arrivato il momento di rivolgersi al proprio passato. Grazie ad alcune ricerche storiche effettuate sulla vecchia chiesa di via Paradiso da un appassionato del luogo, Giuseppe Lanari, è venuta alla luce la possibile origine della frazione e il significato nascosto del nome. Passatempo deriverebbe da “passo del
Due antiche immagini di Passatempo.
tempio”, e il tempio in questione sarebbe quello dei cavalieri templari, che nel medioevo godettero di immensi possedimenti terrieri in tutta Europa e anche nelle Marche. A conferma della tesi, il rinvenimento nell’acquasantiera della vecchia chiesa di un’incisione che rappresenta la croce templare. Un segno importante che testimonia una storia ormai millenaria e che in qualche modo risolve alla radice il problema di un’identità fino a poco tempo fa messa in discussione. Giuseppe Camilletti
n u m a n a
Accoglienza e sicurezza in Riviera
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Addetti al salvataggio sulla spiaggia.
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rosegue il legame tra la Bcc di Filottrano e gli operatori turistici della Riviera. Oltre alla già solida collaborazione con l’Associazione Bagnini, quest’anno la Banca rafforza la presenza sul territorio con l’Associazione Albergatori per la Guida all’Accoglienza, con la Scuola di tennis per l’iniziativa Golf, nuoto, tennis (sei lezioni gratuite per ragazzi) e con gli addetti al salvataggio, ai quali è stato donato un defibrillatore per la formazione degli operatori. Stefano Fagotti Direttore Agenzia di Numana
sport
Osimo capitale delle bocce La premiazione
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rande successo per i Campionati Nazionali senior di bocce organizzati dal comitato provinciale della Federbocce di Ancona, presideduto da Gregorio Gregori, ben supportato dal comune di Osimo, dalla Provincia, dalla Regione e da diversi sponsor tra cui la Banca di Credito Cooperativo di Filottrano. I campionati si sono conclusi domenica 27 maggio al Palabaldinelli di Osimo, con un notevole pubblico ad assistere alle finalissime. Ben 1.072 giocatori sono arrivati da tutta Italia per cercare di conquistare un titolo nazionale, il sogno di una carriera sportiva. Ventisette bocciofile della provincia hanno ospitato le eliminatorie disputate sabato 26 maggio, dal mattino sino a tarda notte.
A livello agonistico, per le bocce marchigiane non è andata troppo bene. Un solo titolo conquistato, nella terna di categoria C, dalla bocciofila Città di Ascoli, con Luciano Carboni, Franco Poli e Roberto Cola che hanno superato in finale un’altra formazione marchigiana, Marinangeli, Orlandi e Petterini di Corridonia. Al terzo posto si sono piazzati Polverari, Sbriscia e Tinti, Olimpia Marzocca. Nella categoria A c’è stato il secondo posto nella specialità coppia di Giovanni Iacucci e Federico Patregnani, Ancona 2000, superati in finale da Roberto Signorini e Andrea Rotundo, Montecatini Avis, Pistoia, e il quarto posto di Bonfigli e Faletra, Corridonia. Nella categoria B c’è stato il terzo e quarto posto, nella specialità individuale, rispettivamente di Alfredo Morbidelli, Olimpia Marzocca, e Franco Sanpaolo, Adriatica, e il terzo e quarto posto, nella specialità coppia, rispettivamente di Ascani e Verdinelli, Adriatica e di Stacchiotti e Trubbiani, Sambucheto. Nella categoria D c’è stato un unico piazzamento, quello di Maurizio Centioni, Sforzacosta, nella specialità individuale. «Siamo arrivati molto vicini ai titoli, ma come Marche ne abbiamo conquistato uno solo – ha detto il presidente del comitato organizzatore Gregorio Gregori – purtroppo non si può avere tutto. Abbiamo organizzato una bella manifestazione, con tanto impegno da parte di tutti. E allora possiamo dirci soddisfatti esprimendo un grande ringraziamento alle amministrazioni pubbliche, agli sponsor e ai numerosi collaboratori che non hanno mai mollato».
Una promozione ben meritata P
er la prima volta è stata promossa in serie A1 la squadra di pallamano maschile della Polisportiva Cingoli: guidata dall’allenatore Nando Nocelli e costantemente capolista, la Vieg Cingoli ha concluso imbattuta il campionato di A2. Ora la dirigenza è impegnata anche per raccordare le risorse del bilancio con le esigenze del torneo da effettuare debuttando nella divisione superiore (in particolare: maggiori spese per le più lunghe trasferte). Intanto Gastone Corti è stato confermato per il secondo triennio consecutivo alla presidenza della Polisportiva Cingoli in attività anche nella pallavolo. La decisione di attribuire la massima carica ancora a Corti è stata presa durante la prima riunione dei componenti l’assetto dirigenziale che, eletto dall’assemblea del sodalizio, resterà in carica fino al 2015. Vice presidenti sono stati nominati Loris Carotti e Dario Seddio, le mansioni di tesoriere sono state attribuite a Giuseppe Bartolucci, quelle di direttore sportivo a Simone Ciattaglia, mentre l’incarico di segretario verrà espletato da Mirco Mazzieri che da un ventennio è
impegnato nella Polisportiva Cingoli. Attribuita anche la responsabilità per i due settori della pallamano: maschile a Mario Camperio, femminile a Sandro Cristalli; il comparto del volley-donne è diretto da Luciano Paoli. Compongono il consiglio direttivo Andrea Chiariotti, Gaspare Cocilova, Alessandra Lo Giudice, Riccardo Tantucci, Carla Gagliardini, Giancarlo Ilari e Cathy Massei. Gianfilippo Centanni La Vieg Cingoli
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i nostri prodotti
Mettiamo il fido in sicurezza P
oter contare su una liquidità maggiore in conto corrente per riuscire a far fronte a determinate spese, è una possibilità che in un periodo di ristrettezze come l’attuale può essere considerata una vera e propria ancora di salvezza per le famiglie. L’affidamento di conto bancario, con cui la Banca mette a disposizione una somma di denaro utile a coprire l’importo di svariate operazioni, è senza ombra di dubbio un elemento che va difeso, specialmente da situazioni inattese che potrebbero ripercuotersi sul titolare o sulla sua famiglia, come un’improvvisa dipartita o la perdita della propria autosufficienza mentre l’affidamento è ancora in essere. È naturale e comprensibile che ciò possa generare timori e dubbi: nessuno, infatti, vorrebbe veder gravare un peso del genere sui propri cari. Perciò, con l’intento di preservare i Clienti del Credito Cooperativo e le loro famiglie, nasce ProtezioneFido, la nuova polizza assicurativa di BCC Vita che si prefigge l’obiettivo di preservare l’affidamento presso la Banca, permettendo di estinguere il finanziamento richiesto senza ulteriori preoccupazioni. ProtezioneFido si rivolge a chiunque abbia un affidamento bancario presso la BCC e che voglia avere la certezza di veder liquidato l’importo dell’affidamento residuo anche in circostanze in cui vi sia un’oggettiva impossibilità a produrre reddito o in caso di premorienza o di invalidità totale permanente, salvaguardando in ogni caso i parenti del titolare da situazioni particolarmente gravose. ProtezioneFido ha una formula di sottoscrizione semplice e immediata,
studiata appositamente per rendere chiare e trasparenti le condizioni della polizza e prevede che il capitale assicurato rimanga costante per tutta la durata contrattuale, salvo richieste di aumento o diminuzione del capitale stesso.
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Con un costo contenuto, questa polizza di BCC Vita tutela il sottoscrittore in relazione all’importo dell’affidamento di conto corrente accordato, indipendentemente dall’utilizzo al momento dell’evento, in caso di: • decesso, sia causato da malattia che da infortunio; • invalidità totale permanente dovuta ad infortunio, pari o superiore al 66%.
In questo modo, grazie a ProtezioneFido, tutti i Clienti avranno la possibilità di pensare con maggiore serenità al proprio avvenire e a quello della propria famiglia, tutelando i propri cari dai rischi legati a una mancata estinzione dell’affidamento bancario. ProtezioneFido è solo una delle polizze di BCC Vita, Compagnia Vita nata per offrire ai Clienti delle Banche di Credito Cooperativo la possibilità di accrescere la propria tranquillità di oggi e di domani, con prodotti sicuri e affidabili. Messaggio pubblicitario. Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo disponibile su www.bccvita.it e presso i nostri sportelli.
i nostri prodotti
3-D Secure conto le frodi on line Q
uando stiamo per completare un acquisto on line, viviamo spesso la fastidiosa sensazione di eseguire un’operazione rischiosa. I dati che stiamo inserendo, infatti, permettono di eseguire acquisti con la nostra carta di credito e la loro intercettazione potrebbe causare grossi problemi. Fortunatamente, gli stessi fornitori di servizi offrono sistemi di protezione che riducono di gran lunga il rischio che i dati inseriti finiscano nelle mani sbagliate. il Controllo di sicurezza visa
Per gli utilizzatori di carte di credito aderenti al circuito Visa, questo problema è ormai trascurabile. Visa ha messo a punto un sistema di protezione dei dati chiamato Verified By Visa, dove i nostri dati personali e quelli della carta sono trasmessi da Visa in totale sicurezza grazie a un elevato livello di crittografia (SSL); inoltre, i dati vengono memorizzati su un server sicuro protetto da un firewall che garantisce la protezione contro accessi non autorizzati. Verified By Visa è basato su un sistema chiamato 3-D Secure. Si tratta in realtà di un semplice codice di sicurezza, cioè una password, da utilizzare esclusivamente per gli acquisti online sui siti convenzionati con il circuito. Si sceglie la password nel momento in cui il servizio è attivato e qualsiasi transazione richiederà il suo inserimento. Il codice è accompagnato da un “messaggio personale” che deve essere diverso dalla password e serve come promemoria. Come funziona
Ogni volta che effettueremo un acquisto presso i siti convenzionati ci verrà chiesto di inserire il codice Verified By Visa per poter completare la transazione. Apparirà una finestra di pop-up
Filottrano P.za Garibaldi 26 Tel. 0717227730
dove saranno evidenziati il numero della nostra carta, l’importo da pagare e un campo vuoto (appunto il Verified By Visa) che dovremo compilare con il codice da noi generato. Se al momento dell’acquisto non abbiamo ancora creato il nostro codice, verremo invitati a farlo prima di concludere la procedura di pagamento. Se effettueremo acquisti online presso i siti convenzionati potremo completare la transazione senza inserire il codice, ma a questo punto non avremo la totale certezza che i nostri dati siano al sicuro. Il sistema offre un doppio livello di sicurezza: intanto, ogni volta che eseguiamo un acquisto in cui viene chiesta la password siamo certi che il sito su cui stiamo operando è riconosciuto dal gestore della nostra carta di credito. In secondo luogo, nel caso in cui un pirata dovesse sottrarci i dati della nostra carta, non potrà comunque usarla sui siti che richiedono l’ulteriore verifica. Le alternative
Non solo Visa utilizza questo sistema: 3-D Secure è ormai adottato da tutti i circuiti ed è ormai uno standard globale per l’autenticazione di pagamenti effettuati su Internet. Lo stesso procedimento, praticamente identico al Verified By Visa, è messo a disposizione da MasterCard. In questo caso il servizio prende il nome MasterCard SecureCode. Il procedimento è lo stesso: bisogna registrarsi sul sito dell’istituto che ha emesso la carta, e prima di ogni pagamento online si attiverà un pop-up dove dovremo inserire il nostro codice creato ad hoc. American Express ha un suo servizio del tutto simile che prende il nome di Express SafeKey. Lauro Lancioni
Le nostre filiali nelle province di Ancona e Macerata
Montoro Via Montoro Nuovo 19 Tel. 0717222169
Osimo Via Aldo Moro 62 Tel. 0717230791
S. Biagio di Osimo Via Manzoni 47 Tel. 0717108005
Castelfidardo Via Soprani 5 Tel. 0717822422
S. Maria Nuova Via Garibaldi 35 Tel. 0731249434
Cingoli P.za XX Settembre 4 Tel. 0733604360
Strada Via Rossini 29 Tel. 0733616977
Montefano Via della Vittoria 7 Tel. 0733850564
Apiro P.le Battisti 9 Tel. 0733611702
Treia Borgo Vittorio Veneto 65 Tel. 0733215579
Numana Via Flaminia, 66 Tel. 0719332237
Passatempo di Osimo Via Casette di Passatempo, 162 Tel. 0717100719
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sport
Tutti in campo con la BCC S
plendido il sole, gioioso l’entusiasmo dei giovani atleti, festoso l’impegno degli insegnanti, sgargianti i colori delle piccole testoline che hanno il 19 maggio rallegrato l’edizione 2012 dei Giochi Studenteschi. Circa cinquecento alunni della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Filottrano erano presenti in campo. Per loro una giornata di grande festa, che rimarrà sicuramente ben scandita nella memoria dei nostri piccoli amici; probabilmente più di altre cento di normale lezione scolastica. Sport per tutti, anche per chi non ha mai altre occasioni per sperimentare cosa vuol dire confrontarsi sportivamente. In alcuni casi significa vincere, in tanti altri perdere: ma, soprattutto, significa partecipare con impegno, cercando sempre di dare il massimo, con concentrazione, seguendo le regole e accettando con rispetto il verdetto finale.
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È stata una giornata di vera competizione sportiva, ricca di medaglie per tutti. Stanchi, sfiniti, ma allegri e contenti, i gareggianti sono tutti tornati a casa portando con sé anche un piccolo ricordo offerto dalla BCC di Filottrano: un cappellino colorato che oltre a riparare dal sole, ha contribuito alla variopinta coreografia iniziale, in perfetto stile olimpionico. Un ringraziamento doveroso al dirigente scolastico, Floriano Tittarelli, che ha reso possibile la bella manifestazione, uno particolare a Maura Pallocchini e Alessandro Giampieri, che hanno coordinato in maniera esemplare la bella ini-
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ziativa; ancora un grazie a tutti gli insegnanti e tutti i genitori che hanno contribuito alla buona riuscita dei giochi; ma più di ogni altro, dobbiamo ringraziare i nostri fantastici bambini che hanno partecipato con un coinvolgimento veramente totale: in alcuni casi non sono mancate addirittura le lacrime! Laura Albanesi
Alcuni momenti della manifestazione. Qui sopra, il direttore generale Enzo Bianchi; nella pagina a fianco, il presidente Luciano Saraceni.
Giovani di alto interesse U
n paio di numeri fa scrivevamo su questo notiziario che la Polisportiva Filottrano Pallavolo aveva deciso di investire nuove energie sul settore giovanile. Ora a fine stagione vi raccontiamo i risultati che le giovani pallavoliste hanno raggiunto. Su tutti citiamo il Titolo Regionale Under 13; per la prima volta nella storia della società, le ragazzine Under 13 allenate da Valentina Brunacci e da Alessandro Fammelume dopo aver vinto il titolo provinciale, si sono dimostrate la squadra più forte nella regione Marche battendo una dietro l’altra le altre cento squadre che hanno partecipato al campionato. Il week-end precedente, nel concentramento regionale di minivolley, Sofia Nicoletti Pini e Iris Pelingu, in coppia, hanno battuto tutte le loro avversarie aggiudicandosi il titolo nel secondo livello. Salendo con l’età delle giocatrici, è da sottolineare per la rilevanza tecnica il risultato della 1a Divisione Femminile che ha raggiunto una salvezza meritata e importantissima all’interno della programmazione futura del settore femminile. Concludiamo poi con la “giovane” prima
squadra, la Lardini, che al di là di ogni più rosea aspettativa, ha concluso la stagione nel campionato nazionale di B1, rischiando la promozione in serie A. Il sogno è stato interrotto alla semifinale nazionale dei play-off. La linea giovane seguita dalla dirigenza è stata più che ripagata e la Bcc Filottrano, co-sponsor del sodalizio filottranese, potrà contare su tanti giovani di sicuro interesse. Carlo Cusini Le pallavoliste della Polisportiva Filottrano
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sport
Due ruote ruggenti a Cingoli
La partenza della gara femminile.
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l Campionato Italiano Motocross è ritornato sul Circuito Internazionale di Cingoli con una giornata che ha fatto registrare oltre 180 iscritti. Le modifiche al tracciato hanno ricevuto il consenso unanime e gli uomini del sodalizio marchigiano hanno allestito il percorso al meglio. Il MC Fagioli, come sempre, risponde in maniera esemplare anche a questi appuntamenti tricolori. È stata nuovamente protagonista, e fondamentale per l’esito finale, la prova fonometrica che ha stravolto alcune classifiche. La retrocessione più eclatante ha colpito ancora una volta Stefano Pezzuto (Suzuki-Rossi Racing). Pezzuto è stato protagonista di una partenza non bella in gara 1, ma nella seconda, partito meglio, è andato a prendere il fuggitivo Lombrici. Onore al merito, comunque, a Roberto Lombrici (TM-Team RSR) che ha meritatamente vinto la prima manche, mentre nella seconda ha dovuto soccombere a Pezzuto. Entrambi i piloti, con un primo e un secondo posto a testa avrebbero incamerato lo stesso punteggio. In
questa MX2 giunge a sorpresa Davide De Bortoli (Honda-Team Massignani). Per lui, una prima manche iniziata con una pessima partenza, mentre nella seconda il via è stato ottimale, tanto da fargli guadagnare la seconda piazza. Per quanto riguarda la MX1, ancora un mattatore diverso rispetto alla prima tappa: Alessandro D’Angelo (Kawasaki-SDM Racing). Protagonista della pole di sabato e incontenibile nella prima manche, nella seconda ha dovuto soccombere a Compagnone sul finire di gara, ma questo non gli ha impedito di aggiudicarsi l’assoluta. D’Angelo balza così in un sol colpo al secondo posto della provvisoria di campionato che è guidata, a sorpresa, da Alessandro Pagliacci (Honda-Plasgomma) che ha chiuso prima quarto poi terzo. Secondo posto di giornata per il francese Cristophe Martin e terzo per Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing). La Femminile è come sempre a senso unico, con Chiara Fontanesi (Yamaha-Fonta Racing) protagonista indiscussa. Roberto Lombrici
Che spettacolo! Uno spettacolare evento ciclistico si è svolto nel nostro territorio, il passaggio del 96° giro d’Italia, la sesta tappa Urbino- Porto S. Elpidio di 210 km e 4.200 m di dislivello. La corsa, transitata per il comune di Cingoli, ha avuto come culmine il gran premio della montagna sul Passo della Cappella a S. Lorenzo di Treia, in uno scenario da favola: le nostre verdi colline, un pubblico entusiasta e soprattutto Michele
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Scarponi, campione filottranese e, vale la pena ricordarlo, socio della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano. Una bellissima giornata baciata dal sole che Michele ha onorato passando in testa al gruppo. Abbiamo provato un brivido e un’emozione forte, perché insieme a Michele c’erano i grandi campioni del ciclismo mondiale, come Cavendish, campione del mondo in carica, Rodriguez, Ivan Basso, due volte vincitore del Giro, Hesjedal, vincitore del Giro attuale. Michele, campione anche d’umanità e simpatia, era con costoro, protagonista del giro d’Italia 2012. Grazie Michele! Fabio Bucco Presidente del Fan Club Scarponi
attività sociali
Certificati dall’Europa L
ara Moschettani e Fabio Cervelli. Ecco i nomi degli ultimi due dipendenti della Bcc di Filottrano che hanno conseguito la certificazione €FA, la più rappresentativa Associazione professionale europea che si occupa di promuovere la diffusione dei più elevati standard professionali, formativi ed etici nell’ambito della consulenza finanziaria. Il numero dei consulenti finanziari certificati presenti nella nostra Azienda continua a crescere. Sono attualmente 16 i colleghi qualificati con questo profilo professionale europeo, unico per operatori impegnati nel financial advising e nel financial planning. Da sempre, la nostra banca ritiene infatti fondamentale offrire un servizio qualificato e competente ai suoi clienti, soprattutto in tema di risparmio, per una migliore gestione del portafoglio e il contenimento del rischio. Grazie alla competenza e alla formazione dei suoi consulenti, nonché alla qualità dei prodotti disponibili, BCC Filottrano è dunque in grado di offrire una risposta qualificata sia nel campo del risparmio gestito, sia in quello della previdenza integrativa. A Lara e Fabio, rispettivamente vice titolare dell’agenzia di Strada di Cingoli e addetto all’Ufficio Titoli dell’agenzia di Cingoli, rinnoviamo le nostre congratulazioni per questo prestigioso risultato, augurando loro un buon lavoro. Lauro Lancioni
Lara Moschettani e Fabio Cervelli con il presidente Saraceni.
Emergenza terremoto in Emilia I
l Credito Cooperativo italiano ha attivato un programma di raccolta fondi denominato Emergenza terremoto in Emilia, con l’obiettivo di sostenere la fase di prima emergenza e la ripresa, quanto prima, delle attività economiche e produttive a seguito del sisma che ha colpito vaste zone delle province di Ferrara e Modena nella notte tra il 19 ed il 20 maggio scorsi. È stato attivato un conto corrente presso Iccrea Banca – intestato a Federcasse – con la causale “Emergenza terremoto in Emilia” - IBAN IT05 R 08000 03200 000800032001. Questa iniziativa, a carattere nazionale, si somma alle diverse già attuate sul territorio da parte delle Banche di Credito Cooperativo della regione sin dalle prime ore successive al sisma. Il Credito Cooperativo, con il coordinamento di Iccrea Holding SpA, sta lavorando alla definizione di misure a beneficio delle imprese e delle famiglie produttrici del territorio. In collaborazione con la Federazione Emilia Romagna delle BCC e con le Banche locali interessate saranno individuate le iniziative più urgenti da sostenere, anche in virtù della particolare conoscenza del tessuto sociale ed economico di una zona ad
alta vocazione imprenditoriale, pesantemente colpita, forse più di quanto si possa evincere dalle immagini televisive, nella sua più profonda realtà produttiva. Un evento drammatico che minaccia la ripresa e l’uscita dalla crisi che si stava avviando.
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attività sociali
Crescere nella Cooperazione: Anno Sesto «L
e cooperative costruiscono un mondo migliore». È questo lo slogan dell’Anno Internazionale delle Cooperative, il 2012: l’anno che l’Onu ha dedicato al milione e 400 mila cooperative diffuse in oltre cento Paesi e agli 800 milioni di cooperatori. L’Anno Internazionale delle Cooperative, afferma l’ONU, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al prezioso contributo e al ruolo svolto dalle imprese cooperative per la riduzione della povertà, per la creazione di occupazione, per l’integrazione e l’inclusione sociale. E proprio da questo è partita l’idea del progetto Crescere nella Cooperazione – come attività di educazione alla cooperazione, alla coesione sociale, alla crescita responsabile e sostenibile del territorio – che il nostro Presidente Luciano Saraceni già nel 2006, ha fortemente voluto inserire come proposta formativa nelle scuole. Quest’anno il progetto è giunto alla Sesta Edizione e per la nostra Banca è stato un vero trionfo. Come sempre l’evento finale, impreziosito dalla presenza di circa 1.300 ragazzi, 150 tra insegnanti e dirigenti scolastici e un centinaio di genitori, si è tenuto il 4 giugno nella splendida cornice del teatro Le Muse di Ancona. Alla presenza del Presidente della Federazione Marchigiana delle BCC, Prof. Bruno Fiorelli, dell’Assessore Regionale all’Istruzione, Marco Lucchetti, e di altre numerose autorità, i ragazzi hanno ricevuto i premi direttamente dalle mani dei Presidenti e Direttori delle BCC. Tutte le Acs afferenti alla nostra Banca si sono classificate e hanno ricevuto il premio, del valore di 500 euro cadauno e sono state invitate a salire sul palco per raccontare al pubblico la propria esperienza. Le modalità della narrazione sono state frutto della libera scelta delle singole ACS e di sicuro la fantasia non è mancata. Quattro delle sei ACS che hanno partecipato per la BCC di Filottrano hanno avuto l’ambito Premio Speciale Esperienza Incontro (un viaggio di studio presso una realtà cooperativa a livello nazionale) per aver raggiunto livelli di eccellenza nell’esercizio di tutti i valori della cooperazione, innovando e perfezionando attività imprenditoriale, organizzazione della didattica e modalità di comunicazione e d’incontro. Le ACS coinvolte per la bcc di Filottrano sono state: • Associazione Democratica, Istituto Comprensivo Soprani di Castelfidardo; L’ACS Yes, we Coop
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La platea
Istituto Comprensivo Trillini di Osimo (Vincitrice Premio Esperienza Incontro); • Coccinelle Zoom, Istituto Comprensivo Trillini di Osimo (Vincitrice Premio Esperienza Incontro); • Cooperatori In Erba, Istituto Comprensivo Soprani di Castelfidardo (Vincitrice Premio Esperienza Incontro); • Uno per Tutti, Tutti per Uno, Istituto Comprensivo Paladini di Treia (Vincitrice Premio Esperienza Incontro); • Yes we Coop Istituto Comprensivo Bruno da Osimo, di Osimo. Due Associazioni Cooperative Scolastiche ci hanno fatto pervenire i loro pensieri che riportiamo testualmente. •
Coccinelle in Tour,
ACS Cooperatori in Erba
La festa dell’ACS Coloriamo l’arcobaleno, tenutasi il 7 maggio presso l’Auditorium S. Francesco di Castelfidardo, ha rappresentato per noi “cooperatori in erba” un’ importante occasione per comunicare al numeroso pubblico presente (familiari, personale della scuola, autorità, rappresentanti di enti e
Il Presidente Saraceni premia l’ACS Yes, we Coop
attività sociali
associazioni) il cammino percorso con il progetto annuale e i valori cui esso si è ispirato. Tutti i soci, appartenenti alle classi I B, I C, I E, II B, II C, III B, sono stati coinvolti nei diversi momenti della serata. Vari sono stati i linguaggi che abbiamo utilizzato: la musica, interpretando canti sul tema dell’amicizia e della solidarietà; parole e immagini, per presentare frammenti dell’attività dell’ACS ed esperienze significative vissute nel corso dell’anno; la rappresentazione teatrale con l’obiettivo di esprimere il nostro impegno nella cooperazione e nella costruzione di azioni fondate sull’accettazione della diversità, la risoluzione dei conflitti, la convivenza pacifica. Il Dirigente scolastico Vincenza D’Angelo, il Sindaco della città Mirco Soprani e il titolare della filiale di Castelfidardo della BCC di Filottrano, Simone Ronconi, hanno preso la parola incoraggiandoci a proseguire con entusiasmo il cammino intrapreso per “colorare l’arcobaleno”. La serata ci ha dato anche l’opportunità di ringraziare tutte le persone, le associazioni, gli enti, che hanno collaborato con noi alla realizzazione di uno straordinario progetto: Crescere nella Cooperazione, promosso dalla Federazione marchigiana delle Banche di Credito Cooperativo, che ci ha aiutato a sperimentare, interiorizzare e agire i valori dell’imprenditorialità, della cooperazione e della solidarietà. ACS Cooperatori in Erba ACS Uno per Tutti, Tutti per Uno
L’Istituto scolastico Egisto Paladini di Treia aderisce ormai da tre anni al progetto della BCC Crescere nella Cooperazione e questo progetto è ormai diventato una delle esperienze didattiche più significative. Nei tre anni vi hanno lavorato più di 150 alunni con dodici insegnanti coinvolti e, insieme al direttore della filiale di Treia della BCC, Tonino Tartarelli, si è sempre cercato di farli riflettere sul valore del risparmio e della cooperazione. Nei tre anni l’obiettivo è stato quello di realizzare un modello marchigiano di sviluppo all’educazione cooperativa promuovendo e valorizzando la cultura della cooperazione Le ACS Coccinelle Tour e Coccinelle Zoom
Il Direttore Bianchi premia l’ACS Uno per Tutti, Tutti per Uno
tra i giovani e la dimensione della solidarietà, dell’impegno sociale, della partecipazione democratica e dell’imprenditorialità. Per raggiungere questi scopi gli alunni hanno costituito una cooperativa scolastica denominata ACS nell’intenzione di costruire le condizioni per vivere la cooperazione come “scuola di vita”, valorizzando le risorse personali e sviluppando la capacità di intervenire concretamente nella realtà treiese. L’impostazione è stata quella del lavoro cooperativo in cui ci si aiuta a vicenda per realizzare i vari lavori. Si sono realizzate delle serre per la coltivazione dei fiori, tinteggiato e ripulito i muri scolastici, realizzato oggetti in ceramica, conosciuto realtà cooperative locali come la Taleadi S. Maria in Selva e il Commercio equo e solidale. A ogni laboratorio è sempre seguita un’attività imprenditoriale come la realizzazione di bancarelle durante il mercato settimanale, nella festa del patrono S. Patrizio e nel periodo natalizio. Grazie a queste attività imprenditoriali abbiamo potuto acquistare materiale scolastico come stampante laser a colori, vocabolari nuovi di italiano, amplificazione portatile per l’insegnamento della musica, scanner per l’aula di informatica e altro materiale che sicuramente non avremmo potuto acquistare per la mancanza di fondi adeguati per la scuola. Un momento particolarmente significativo del progetto è l’evento finale che si svolge al teatro Delle Muse di Ancona dove gli alunni presentano in pochi minuti e con una bella coreografia il lavoro svolto nell’anno scolastico. Esibirsi in pubblico, in uno dei teatri più importanti delle Marche è sicuramente un altro importante momento formativo che rimane impresso nella memoria degli alunni come una delle esperienze più belle fatte nel periodo scolastico. Questo progetto, unico nel suo genere, costruisce un ponte tra la scuola e la BCC passando attraverso le famiglie e, grazie alla collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale, negli anni è cresciuto e si è consolidato nel territorio. All’inizio di ogni anno scolastico gli alunni danno per scontato il progetto e una delle domande che fanno è se si costruirà di nuovo la cooperativa scolastica e se si faranno i lavori come negli anni precedenti. È questa domanda, rivolta a noi adulti dalle nuove generazioni, che ci interroga in modo forte e ci fornisce lo stimolo per proseguire sulla strada della cooperazione come elemento fondamentale per far crescere gli alunni. ACS Uno per Tutti, Tutti per Uno Le cooperative ricordano alla comunità internazionale che è possibile conciliare la produttività economica con la responsabilità sociale. Ban Ki-moon - Segretario Generale delle Nazioni Unite
Francesca Paccamiccio Le ACS Associazione Democratica e Cooperatori in Erba
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attività sociali
Villa Seccamani, sede della Cassa Padana.
Cassa Padana: una BCC a 360° C
assa Padana è una Banca di Credito Cooperativo con sede a Leno in provincia di Brescia. Opera nel cuore della Pianura Padana a cavallo di tre regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), in 13 province (Brescia, Bergamo, Bologna, Cremona, Ferrara, Mantova, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rovigo, Trento, Verona). Ha una storia pluricentenaria che si è fondata – e tuttora si fonda – sui valori della cooperazione e sull’ispirazione alla dottrina sociale della Chiesa. La cooperazione è in grado di svolgere un ruolo importante, in termini di capacità a fornire risposte efficaci ai bisogni, alle sollecitazioni provenienti dalla comunità locale. Sono necessari consapevolezza, impegno, grandi energie morali e materiali. E spirito di servizio. Cassa Padana si muove da molti anni su questa linea. Può contare su un assetto patrimoniale ottimale e su un’esperienza che le permette di affrontare a 360° le sollecitazioni che il territorio le propone. Tanti sono i progetti realizzati a livello locale, nazionale e internazionale. Un buon cooperatore si impegna a declinare concretamente i valori a tutti i livelli, dalla visione strategica alla normale operatività bancaria, dalle politiche commerciali poste in essere ai rapporti con imprese, associazioni e istituzioni del territorio. Ed è una responsabilità che Cassa Padana giornalmente vive come fattore di identità, di reale competività e di “differenza” praticata nei fatti. La Cassa ha concretizzato, con comportamenti precisi e soluzioni organizzative, una visione di banca locale che promuove uno sviluppo integrale, non semplicemente economico, della comunità locale in cui opera. Ha una divisione con 13 persone
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che si occupano stabilmente delle tre mutualità, interna, esterna e internazionale. La Cassa oggi gestisce un ospedale, ha creato e partecipa a fondazioni che promuovono cultura e identità, ha fatto direttamente progetti nel campo della salute, degli anziani, dell’handicap, dell’housing sociale, del microcredito. Ha un rapporto stretto, di partnership – non di mero erogatore di beneficenza – con la co operazione sociale e il tessuto associativo per fare progetti insieme. La storia
Cassa Padana ha una storia antica, comune a quella di molte Casse Rurali nate sul finire del XIX secolo: una popolazione vistosamente aumentata, redditi familiari invariati, con conseguente fame, miseria, usura diffusa fra i contadini, soprattutto braccianti agricoli. In questo contesto nasceva a Leno, nel 1893, una cassa rurale gestita secondo i principi promossi da Frierich Wilhelm Raiffeisen, il borgomastro renano che nel 1852 aveva fondato in Germania la prima cassa rurale a servizio dei ceti più poveri. Le radici di questa iniziativa risiedono nella dottrina sociale della Chiesa. Ancora oggi l’ispirazione cristiana è inserita a fondamento dell’attività della banca nell’articolo 2 dello Statuto. Fra i soci fondatori si contavano 14 proprietari agricoli, due fittavoli, un maniscalco, due calzolai, un sarto, un sacerdote e un professionista. Un paio d’anni prima, nel 1891, nasceva anche la Cassa Rurale di Gambara, un piccolo paese a 13 chilometri da Leno: alla fondazione parteciparono 61 soci, in maggior parte agricol-
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tori, piccoli commercianti ed artigiani. Contemporaneamente, a Seniga nasceva nel 1897, dall’impegno illimitato e solidaristico di Il presidente altri 20 soci, la Cassa Rurale Vittorio Biemmi di Seniga e Pescarolo. Le tre casse rurali attraversarono con fatica il periodo fascista e la ripresa dopo la Seconda guerra mondiale fu lenta e difficile. Finché, a metà degli anni Settanta, avviene la fuIl direttore sione di tre casse che danno Luigi Pettinati vita alla “Cassa Rurale ed Artigiana della Bassa Bresciana” – la banchina, come ancora oggi ricordano i soci più anziani – con sede a Leno. La denominazione “Cassa Padana” risale al 1993, in occasione della fusione con la Cassa Rurale ed Artigiana di Gussola, una Banca di Credito Cooperativo – denominazione voluta dal nuovo Testo unico bancario entrato in vigore nello stesso anno – che in poco più di 10 anni avrebbe esteso la propria presenza a sei province (Verona, Cremona, Parma, Brescia, Mantova, Reggio Emilia), sostenuta da una rete capillare e diffusa di circa 40 sportelli. Nel 2010 Cassa Padana ha deliberato la fusione con la BCC Camuna, una Banca di Credito Cooperativo con sede in Valle Camonica. Nel 2011 Cassa Padana ha deliberato la fusione con la Banca Veneta 1896, una Banca di Credito Cooperativo con sede in provincia di Verona. Un esempio di progettualità in partnership
Come in altre occasioni, la scommessa si può vincere se intorno all’iniziativa si forma una rete di partnership. Lo scenario attuale con cui ci confrontiamo è caratterizzato da bisogni crescenti nelle comunità locali e di minori risorse a disposizione. Affrontare in rete progetti condivisi sarà sempre di più in futuro uno dei pochi strumenti a disposizione per dare risposte efficaci per il territorio. È una via non facile. Ciascuno deve assumersi un pezzo del peso e del rischio. Da parte sua la banca, per riuscire a essere così proattiva per il territorio, di base deve investire al suo interno in presidi organizzativi stabili, dedicati a sviluppare progetti nelle comunità locali. Per rendere possibile l’avvio del progetto “comunità alloggio” di Gottolengo la banca ha attivato una rete costituita da: • Cassa Padana che ha messo a disposizione una propria struttura, Villa Giuseppina, sistemata con la nuova destinazione d’uso; • la Cooperativa sociale “Genesi” che si è assunta l’onere della gestione; • l’Asl che, attraverso vari organismi e attività, fornisce tutti i servizi di supporto; • il distretto dei 20 comuni della Bassa Bresciana che, attivando i servizi sociali, individua i soggetti per i quali questo tipo di struttura può essere una risposta; • il comune di Gottolengo che si attiva per cercare, formare e costituire un nucleo di volontari a sostegno delle attività svolte dalla comunità alloggio; • varie entità del terzo settore, come la Croce Bianca, coinvolte per la prestazione di servizi. Due immagini di Villa Giuseppina.
Dopo un lavoro di un anno e mezzo volto a definirne gli estremi, nel febbraio del 2012 ha preso avvio il progetto di “comunità residenziale” per anziani a Gottolengo (BS), presso Villa Giuseppina. È una prima sperimentazione nella quale Cassa Padana, come in molte altre occasioni, svolge un ruolo attivo di regia territoriale. Si parte dal bisogno, costantemente in aumento, della fascia più anziana di popolazione e dall’impossibilità di rispondere con gli strumenti tradizionali come le RSA (case di riposo). Ecco quindi l’idea di sperimentare nuove forme di vita comunitaria per anziani, intermedie fra lo stare a casa e l’essere ricoverato in una casa di riposo. L’obiettivo – ambizioso – è quello di mantenere costi contenuti, pur facendo a meno del rilevante contributo regionale dato alle case di riposo, in un contesto bello e confortevole dal punto di vista della sistemazione e della qualità della vita. La struttura ha ventiquattro posti.
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Cercasi fotografi D
ato il successo delle precedenti edizioni del Calendario del socio, la nostra banca sta già pensando alla nuova edizione per il 2013. Anche quest’anno, il tema principale sarà rappresentato dai paesaggi del nostro territorio e di quelli in cui opera la BCC di Filottrano. Come al solito chiediamo la collaborazione dei nostri Soci, ma anche di tutti i Clienti interessati e appassionati dello scatto. Le foto possono essere recapitate presso l’ufficio soci Bcc Filottrano o all’indirizzo mail
[email protected]. A differenza del passato, abbiamo anticipato di qualche mese la richiesta di foto in modo da avere più tempo per realizzare il calendario. Per ulteriori informazioni potete contattare l’Ufficio Soci al numero 071 7227766.
L’ANGOLO DELLA BARZELLETTA In una scuola di Montegranaro, la maestra dà agli alunni questo tema: “Parla del lavoro che sta facendo tuo padre.” Dopo un poco Pierino alza la mano e chiede: «Signora Maestra si può usare la parola “scarpe”?» «Ma certo Pierino, poi qui a Montegranaro è una parola molto usata». Quando la maestra corregge i temi, in quello di Pierino trova scritto: “oggi babbo scarpe le barbabietole”.
ingredienti ♦♦ un
piccolo peperone cespo d’indivia ♦♦ una carota ♦♦ una zucchina ♦♦ una melanzana ♦♦ un pomodoro rosso ♦♦ un cetriolo ♦♦ un
♦♦ uno
stelo di origano al limone ♦♦ olio extravergine d’oliva ♦♦ un cucchiaio di aceto ♦♦ un limone ♦♦ 30 g di maionese ♦♦ sale e pepe q. b.
Esecuzione ♦♦ Tagliare
Pinzimonio freddo e dorato Un gustoso antipasto per una serata indimenticabile.
le verdure a julienne, in parti più e meno lunghe. ♦♦ Impanare le verdure grandi con farina, uovo e pangrattato, friggerle in olio bollente, porle sul bicchiere grande. ♦♦ Comporre una semplice vinaigrette e travasarla sul bicchiere piccolo in cui verranno poste le verdure crude. ♦♦ In un altro bicchiere piccolo, versare la maionese con le foglie di origano al limone.
Hotel Tetto delle Marche - Ristorante dei Conti, Cingoli Chef Giorgio Bolletta
Ringraziamo per questa ricetta l’Hotel Tetto delle Marche - Ristorante dei Conti di Cingoli. Se qualche ristorante o cuoco nostro socio o nostro cliente desidera utilizzare questo spazio per pubblicare una propria ricetta, può farlo inviando il testo e una foto del piatto a: Ufficio Soci -
[email protected]. Selezioneremo le ricette pervenute pubblicando di volta in volta quella più appropriata e dando rilievo al cuoco o al ristorante che l’ha fornita.
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Un benvenuto speciale a Gioia, Riccardo e Filippo Gioia
Siamo felici di dare il benvenuto a Gioia, figlia dei soci Fabio Pizzichini e Catia Carbonari, a Riccardo, figlio del socio Cristiano Mari e a Filippo, figlio del socio Gionata Santoni. Come prevede la nostra iniziativa BABY BENVENUTO, i bimbi hanno ricevuto un libretto Risparmio Baby, con un primo versamento di 50 euro effettuato dalla Banca: un piccolo regalo con i migliori auguri da parte di tutti noi ai nuovi nati e ai loro genitori. Riccardo
Filippo
Le gite del 2012 Cominciamo con un breve riassunto delle gite svolte finora. 19 marzo - La Prova del Cuoco: partecipare a questa trasmissione, vivere e vedere da dentro come funziona ciò che quotidianamente vediamo sul piccolo schermo è stata un’esperienza positiva che proporrei di ripetere anche il prossimo anno. 24 marzo - Musei e Giardini Vaticani: siamo riusciti a entrare “Là dove passeggiano i Papi”. Purtroppo siamo andati in un periodo in cui la fioritura era appena agli inizi, però abbiamo ripassato la storia dei Papi e le tracce che hanno lasciato. Entusiasmante anche la vista del “Cupolone” da dietro. 22 aprile - Montegridolfo, Santarcangelo di Romagna, Castello di Montebello: Montegridolfo sembra chiuso in uno scrigno, piccolissimo, racchiuso dentro le sue mura medioevali, tutto pulito e restaurato. Dopo essere passati per un buon ristorante, abbiamo passeggiato per Santarcangelo di Romagna, una bella cittadina rigogliosa. Arrivati poi al castello di Montebello, abbiamo apprezzato la vista panoramica e la visita delle varie stanze. Alla fine, ecco la storia di “Azzurrina” e del suo fantasma! 19-20 maggio - Garfagnana, Ville Lucchesi, Pistoia: bello e suggestivo il “Ponte del Diavolo”. Ben conservato il borgo fortificato di Castiglione Garfagna, come i vicoli e le scalinate per arrivare alla cattedrale Il Ponte del Diavolo
di Barga. Nel pomeriggio, interessante la visita a Montecatini Alto; meno bello il fuori programma nella notte, quando abbiamo sentito il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. Villa Torrigiani-Santini e villa Grabau sono due delle circa 400 ville che circondano Lucca. Notevoli gli interni di queste dimore e i giardini con giganteschi alberi fioriti. Per concludere, ecco Pistoia, e il suo centro storico. Le prossime gite
Purtroppo non è stato possibile realizzare il viaggio a Capo Nord, perché le adesioni non raggiungevano il numero minimo. Comunque, dopo l’estate, riprenderemo con: Sabato 8 settembre - Le Abbazie intorno a noi; 13-14 ottobre - Enogastronomia a Bologna e dintorni; Sabato 20 ottobre - Raccolta castagne a Piancastagnaio; 15-16 dicembre - Mercatini di Natale… a tutta birra, a Monaco di Baviera. Auro Stampella La Prova del Cuoco
I Giardini Vaticani Il castello di Montebello
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FILOTTRANO MONTORO OSIMO S. BIAGIO DI OSIMO CASTELFIDARDO CINGOLI STRADA TREIA MONTEFANO APIRO S. MARIA NUOVA NUMANA PASSATEMPO DI OSIMO
i r u g u a i r o i l g i m i n o C Buone Vacanze di