Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi
Anno IV - n.79 X giovedì 3 aprile 2008
Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore resp.: Enrico Fontana • Comitato editoriale: Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Caporedattore: Valerio Ceva Grimaldi • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 -
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No all’ambientalismo di facciata
Il mondo “verde” si ribella a chi, come Veltroni, abbraccia la causa solo per fini elettorali Francesco Benetti
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X Dal convegno “Ecologisti del fare… bene”, che è stato organizzato dai Verdi e dalla Sinistra Arcobaleno a Roma, arriva la condanna dell’ambientalismo del fare del Pd, “costantemente prone agli interessi delle grandi lobbies”
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Del Vecchio: “Gay inadatti all’esercito”
Luxuria: “Al candidato Pd diciamo di non essere adeguati alla guerra perché la ripudiamo” Valentina Faraone
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Elezioni, il bon ton è finito Berlusconi aveva posto un freno alla sua natura istrionica e sopra le righe. Ma, alla fine, ha ceduto
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i sentiamo inadeguate alla guerra perché siamo pacifiste”. Risponde così Vladimir Luxuria, candidata alla Camera per la Sinistra l’Arcobaleno alle dichiarazioni del generale Del Vecchio sulle esternazioni riguardo agli omosessuali. “In questo senso le parole del candidato del Partito democratico non sono da ritenersi soltanto un trito insulto omofobo: l’identificazione della guerra e del militarismo con l’eterosessualità è un’offesa nei confronti di tutti i pacifisti eterosessuali”, ha proseguito Luxuria. Il candidato del PD ha infatti dichiarato durante la trasmissione di Klaus Davi che “i gay nell’esercito sono inadatti”. Che dire? Una nuova dimostrazione di come il Partito democratico difenda i diritti civili,
come confermato anche con il caso Cioni a Firenze. “Anche il concetto del gay marziale, tipico della clas-
quello militare, alimentando l’omofobia e ogni forma di repressione”. “Dopo la mafia, che aveva dichiara-
Gianpaolo Silvestri della SA: “Prendiamo atto ancora una volta che il Pd non è un nuovo partito ma una pessima coalizione che tiene dentro omofobi, guerrafondai e qualche specchietto per le allodole. Che pena!” sicità, lo lasciamo volentieri all’epica antica. E con esso il militarismo. I focolai di guerra - conclude Vladimir Luxuria - e i conflitti del nostro tempo, difatti, non fanno che incendiare il fondamentalismo religioso e
to che un gay non può appartenere alla ‘famiglia’, ora abbiamo anche la notifica che un gay non può essere militare”. Così Giampaolo Silvestri della SA. “Prendiamo atto - prosegue - ancora una volta che il Pd non è un
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Gli scienziati esortano il futuro governo: “No al nucleare”. Bonelli: “Serve un‘Italia sostenibile”
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Continua inarrestabile l’ascesa della band pugliese, tra musica e politica
nuovo partito ma una pessima coalizione che tiene dentro omofobi, guerrafondai e qualche specchietto per le allodole. Che pena!”. Anche Franco Giordano risponde a Del Vecchio: “Con le sue dichiarazioni dimostra una cultura non moderata ma apertamente reazionaria, omofoba, rozza e maschilista. Forse stavolta - prosegue l’esponente della Sinistra l’Arcobaleno - la logica del ‘ma anche’ è andata troppo oltre. Persino per Walter Veltroni”. “Le parole di Del Vecchio sono il sintomo che in Italia deve essere messa in atto una riforma militare”. Lo ha dichiarato Alessandro Zan, presidente dell’associazione Linfa - Lega Italiana Nuove Famiglie. “Lo stigma con cui vengono tacciati gli omosessuali - continua - è lo stesso riservato alle donne prima della loro possibilità di entrare nelle forze armate. Nell’Esercito Italiano vi è ancora un atteggiamento di forte machismo, che nulla ha a che vedere con le esigenze di strategia e organizzazione proprie dell’apparato militare. Gli eserciti moderni degli altri Paesi europei dimostrano come la convivenza di soldati omosessuali ed eterosessuali abbia prodotto un risultato virtuoso e di grande pluralità. Le forze armate non possono essere considerate un apparato che sta al di fuori delle prerogative di tolleranza e rispetto sancite dalla Costituzione Italiana. Quest’idea nostalgica dei militari legati ai bordelli e ai bassifondi sottolineata dal candidato del PD ci riporta indietro ai tempi della monarchia prima e del fascismo poi”. 5
La Curia contro gli sgomberi dei rom Giancarlo Longo
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Tettamanzi denuncia la mancata assistenza ai rom durante gli sgomberi. A poche ore dall’esultanza per l’assegnazione dell’Expo 2015, Milano vive un nuovo scontro tra istituzioni. L’intervento del Cardinale (sul sito internet della Curia milanese) riguardo lo sgombero dei campi ha innescato numerose polemiche. La Curia ha criticato in maniera decisa e diretta lo smantellamento di due giorni fa di una baraccopoli alla Bovisa che ospitava circa ottocento rom. Nella presa di posizione, che non è stata firmata ma che sicuramente è stata sottoposta al vaglio del Cardinale, si afferma che la legalità è sacrosanta, ma che nei frequenti sgomberi si è scesi al di sotto del livello del rispetto dei diritti umani. Piuttosto che agire esclusivamente con agenti antisommossa, si afferma, sarebbe importante garantire alle persone, ai bambini e alle mamme latte, acqua e presidi medici, non potendo nessuna istituzione sottovalutare i problemi di assistenza ai malati e alle donne in gravidanza. Il documento si conclude con la speranza che i festeggiamenti per l’assegnazione dell’Expo 2015 non servano a nascondere o a spostare di qualche metro i drammatici problemi che attanagliano la città. Le parole della Curia sono giunte al termine di una giornata che aveva già visto questo problema in primo piano. Lo sgombero, che ha portato alla demolizione di 187 baracche e all’identificazione di 205 persone, aveva provocato l’annullamento polemico del vertice tra sindacati e prefetto proprio riguardo l’emergenza rom. Costoro, dopo aver lasciato le baraccopoli, avevano cercato un’altra zona periferica per sistemarsi, ma la polizia lo aveva nuovamente impedito. Al commento della Curia ha risposto il vicesindaco De Corato (An), rivendicando il merito di uno sgombero al giorno e mantenendo la promessa di liberare quella zona dai rom. Decorato ha inoltre affermato che non c’è stata alcuna violazione dei diritti umani e che non spetta solo al Comune farsi carico di trovare delle alternative per chi occupa abusivamente dei terreni. Il Comune ripete da tempo che il governo Prodi non ha consentito il rimpatrio coatto dei romeni e ciò non ha fatto che aumentare i problemi. La Curia a sua volta ha posto una domanda provocatoria, chiedendo in che situazione si troverebbero le società che lavorano nella Fiera senza i romeni che lavorano a basso costo. Intanto, coloro che hanno subito lo sgombero si ritrovano sotto i ponti, comprese donne incinte e bambini in tenera età. Non è la prima volta che la Curia milanese, con a capo il cardinale Tettamanzi, prende posizione contro le ordinanze del Comune presieduto da Letizia Moratti, riportando all’attenzione generale un problema che riguarda direttamente la vita e i diritti di molti esseri umani. Ancora troppo spesso sottovalutati.
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giovedì 3 aprile 2008
Crescita e degrado o vero sviluppo? Bonelli: “E’ necessario fermare le finte politiche ambientaliste, che devastano e inquinano il nostro Paese” dalla prima
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ostruire un vero e proprio Patto per il clima è una priorità, per l’Italia e ovviamente per il mondo. Che l’ambientalismo sia diventata un’urgenza non lo scopriamo oggi. Che sia sempre stata una priorità del Pd di Walter Veltroni, invece, lo scopriamo solo ora, a pochi giorni dalle elezioni. “Energie rinnovabili per rottamare il petrolio, potenziare le infrastrutture a cominciare da ferrovie e acquedotti, raccolta differenziata e reati ambientali nel codice penale”, dichiara in queste ore l’ex sindaco della Capitale, dimenticando le variegate posizioni della sua coalizione elettorale, dal “carbone pulito” al nucleare, per non parlare delle grandi opere, in quello che sembra un classico spot elettorale in chiave “presenzialista”. Chi invece da sempre si è dimostrato vicino ai temi dell’ambiente, della sua salvaguardia e dell’integrazione dello sviluppo sostenibile nel concetto moderno di società, non accetta di assistere all’opportunismo elettorale di queste dichiarazioni. Dal convegno “Ecologisti del fare… bene”, tenutosi a Roma, che ha visto alternarsi nel dibattito molti esponenti dei Verdi e del movimento ecologista, arriva la condanna dell’ambientalismo del fare, “costantemente prone agli interessi delle grandi lobbies”. Non solo Verdi quindi, ma anche Italia Nostra, Wwf ed esponenti del mondo universitario, nel costruire, sulle basi del convegno, “la rete del sapere ecologista”. Dall’incon-
tro romano, quindi, forti critiche alle politiche ambigue del Pd, per non parlare di quelle del centro-destra, irrimediabilmente vicine ai forti interessi delle lobbies nucleari e del cemento. “Ma di quale ambientalismo parla Veltroni? Divertente questa emulazione del nostro programma, peccato che stia solo sulla carta”. È molto arrabbiata Loredana De Petris, esponente dell’Arcobaleno, capolista nel Lazio per il Senato. “In questi anni i suoi compagni di partito hanno ostacolato tutte le grandi riforme ambientali, come le battaglie sui Cip 6 o quelle relative alla moratoria sull’acqua che sono state portate avanti solo grazie all’insistenza dalla Sinistra”. Dettagliata la risposta di Angelo Bonelli alle dichiarazioni di Veltroni: “Una politica energetica che dica no al ritorno al nucleare; una politica di riduzione del consumo del suolo e della cementificazione delle coste; l’incentivazione massiccia di auto a idrogeno, trasporto pubblico; sistemi altamente tecnologici di smaltimento a freddo dei rifiuti. Sono queste le azioni di un vero ambientalismo del fare bene che è - ha sottolineato Bonelli - la risposta a questo bluff dell’ambientalismo del fare del Pd. Quest’ultimo è infatti un alibi per coprire una politica che devasta e inquina il Paese”. L’integrazione di elementi fondamentali della nostra quotidianità, come l’istruzione, la sanità e il lavoro, con la tutela dell’ambiente, può portare a una società eco-sostenibile. Ma per farlo, i valori monetari non possono più essere l’unico
IN BREVE
Mutui. Pecoraro: “Situazione gravissima, intervenire subito” “L’allarme sul caro-mutui, rimarcato dal presidente dell’Antitrust Catricalà, è un fatto gravissimo: bisogna subito applicare tutte le norme necessarie per tutelare pienamente i diritti delle famiglie”. Lo ha detto il presidente dei Verdi e ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. “Abbiamo da tempo proposto, come fatto negli Stati Uniti d’America, patria del libero mercato - ha sottolineato -, di congelare gli aumenti dei tassi variabili, scelti da oltre il 90% delle famiglie italiane per i propri mutui. E’ dunque prioritario intervenire sulle banche, che devono garantire più trasparenza ai consumatori: la lotta al carovita è una priorità assoluta della Sinistra Arcobaleno”.
Mattioli: lascio il Pd, sono incompatibile con l’ambientalismo del fare Gianni Mattioli, già firmatario dell’appello ecologista pro-Pd, ha deciso di lasciare il partito. L’annuncio lo ha dato lo stesso Mattioli nel corso del convegno ‘L’ambientalismo del fare bene’ organizzato dai Verdi e dalla Sinistra Arcobaleno a Roma. “Il Partito democratico punta in modo ossessivo sulla crescita e dice sì anche al nucleare, neanche una parola sul global warming!”, ha detto Mattioli motivando la sua scelta. “Dietro l’ambientalismo del fare si nasconde una grande ignoranza dal punto di vista del merito tecnico. Ora parteciperò alle iniziative della Sinistra Arcobaleno: le questioni che ho a cuore solo la Sinistra le ha portate avanti”.
punto di riferimento per l’idea di crescita: “Occorre ricostruire - ha sottolineato il giurista am-
basata su slogan e che non approfondisce le cose. Oggi, con il tema dello sviluppo sosteni-
scoltata dalle vecchie lobbies di petrolio e nucleare, la voce insigne del professor Rubbia,
L’integrazione della nostra quotidianità, dall’istruzione alla sanità e al lavoro, con la tutela dell’ambiente, può portare a una società eco-sostenibile. Ma per farlo, i valori monetari non possono più essere l’unico punto di riferimento bientalista Gianfranco Amendola, candidato in Lombardia per la Sinistra Arcobaleno - una cultura che ormai è degradata,
bile, l’ambiente è diventato un fattore di ricchezza, ma non tutto è monetizzabile”. Sul nucleare, poi, giunge, ancora ina-
che in una recente intervista lodava la direzione rinnovabile: “Dobbiamo sviluppare - aveva detto - la più importante fonte
AMBIENTE
energetica che la natura mette da sempre a nostra disposizione, senza limiti, a costo zero: e cioè il sole”. Rubbia aveva poi condannato chi, invece, si affida ancora al nucleare per sopperire ai limiti ormai evidenti dei combustibili fossili: “Per costruire una centrale nucleare occorrono 8-10 anni di lavoro, la tecnologia proposta si basa su un combustibile, l’ uranio, di durata limitata, e resta, in tutto il mondo, il problema delle scorie”. Come dire, non ci si improvvisa ambientalisti dall’oggi al domani. 5
Elida Sergi
Lampedusa, via al Nim Project Lo hanno chiamato Nim Project: ovvero come monitorare una tartaruga per proteggerne altre cento. La tartaruga in questione (che si chiama Nim, appunto) è stata recuperata in mare al largo di Lampedusa da una vedetta dei carabinieri: la credevano morta perché galleggiava inerte e invece, grazie al riposo e alle cure dei volontari della sede locale del Wwf, in una settimana è tornata in mare. Dove ha ripreso a macinare chilometri e continua a segnalare i suoi spostamenti: si è diretta a sud, tra la Tunisia e la Libia, il suo habitat ideale. La novità è proprio questa: già altri esemplari, che in precedenza erano stati curati sull’isola e rimessi in mare, non avevano, a differenza di Nim, un tracking satellitare che permettesse di conoscere spostamenti e comportamenti dell’animale. Questa volta, invece, tutti potremo seguire la rotta della tartaruga via internet e dall’11 aprile sarà possibile adottarla simbolicamente per finanziare il centro di Lampedusa e salvare altri cento esemplari in difficoltà. Nim, al momento della messa in acqua, è stata dotata di un congegno che pesa circa duecento grammi e spunta, come un antenna, dal guscio. Si tratta di una trasmittente che raccoglie dati come la temperatura dell’acqua o i tempi di immersione, inviandoli poi a un sistema di satelliti in orbita, grazie al quale è possibile stabilire la posizione esatta della tartaruga. “Quando il mare è calmo il segnale può arrivare ogni volta che Nim riemerge, anche solo per pochi secondi”, spiega Paolo Casale, responsabile del Progetto tartarughe del Wwf Italia.
Subito dopo i dati vengono elaborati e compare un nuovo punto nella mappa creata sul sito www.pandatribe.it/nim. Ora il Wwf di Lampedusa vuole trasformare quella che già di per sé è una vittoria (la messa in salvo dell’animale e il suo pieno recupero) in una possibilità di guarigione per altri esemplari: quando Nim fu avvistata dalla vedetta dei carabinieri che la credevano morta, il centro di recupero constatò invece con piacere che era solo sfiancata da una settimana di mare in tempesta. E un’altra settimana c’è voluta perché l’animale (chiamato Nim come la protagonista del film “Alla ricerca dell’isola di Nim”, eco-favola sulla difesa dei paradisi naturali che uscirà l’11 aprile, giorno a partire dal quale si potrà adottare la tartaruga e contribuire alla sopravvivenza del centro) si rimettesse in forze e fosse in grado di tornare a nuotare. “E’ sempre emozionante vedere un animale che ritrova il suo habitat naturale e, in questo caso, è stata un’emozione ancora maggiore seguire quell’antennina a pelo d’acqua fin quando non è scomparsa” racconta Daniela Freggi, che da 14 anni gestisce il centro tartarughe di Lampedusa. “Non è un’operazione facile, si tratta di animali selvatici spaesati, che possono pesare anche un quintale e magari tranciare col becco il dito di una mano o di un piede”, spiega ancora Daniela . “Poi - prosegue - c’è il rischio di una cattura accidentale nelle reti da pesca e, nella fase riproduttiva, il timore che i piccoli appena nati finiscano preda di cani, volpi e altri animali. Ma l’operazione Nim ci fa ben sperare”.
Elezioni, il bon ton è finito Berlusconi aveva posto un freno alla sua natura istrionica. Ma, alla fine, ha ceduto Alessio Postiglione
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P
er un po’ di tempo aveva resistito. E’ sicuramente stato difficile per Berlusconi porre un freno inibitorio alla sua natura straripante, istrionica, aggressiva e scevra da ogni preoccupazione di ordine formale, da cortesia e misura. Eppure ce l’aveva fatta: interrompere l’infinito
Imbarazzante battuta del Cavaliere sulla Presidenza della Repubblica, definita “forca caudina”. Dopo, ovviamente, smentita e rettifica: tanto per cambiare rosario di battute infelici, maschiliste o volgari seguito dalle imbarazzanti smentite. Tanto si sa…è la stampa che è comunista. Ma l’uomo è fatto così: il suo popolo, che canta “Meno male che Silvio c’è”, come nell’ultima composizione dei maestri al servizio del Nostro, lo ama così per quello che è, un po’ guascone e un po’ Alvaro Vitali. Ma, alla fine ha ceduto. Da un forum del Tempo, il Cavaliere ha precisato: “Sappiamo che ogni decisione
del Consiglio dei ministri dovrà passare per le forche caudine di un Capo dello Stato che sta dall’altra parte. Ricordo i rapporti con Carlo Azeglio Ciampi”. Alla faccia del rispetto per le istituzioni. Il Nostro è sempre stato allergico al bon ton istituzionale; si tratta di “lacciuoli stalinisti”, non di pesi e contrappesi montesquieani, ma di vecchi ed imbolsiti pastrocchi liberticidi. D’altronde l’ethos giovanilistico di Berlusconi l’ha addirittura portato, l’altro giorno, ad una convention dell’alleato Partito dei pensionati, a canzonare il climaterio delle militanti che, il più delle volte, sono anche più giovani di lui. Ma lui è giovane e bello; si sa. Il Cavaliere ha scatenato un vero e proprio incidente istituzionale. Napolitano è dovuto, infatti, intervenire severamente: “La Presidenza della Repubblica, chiunque ne fosse il titolare, ha sempre esercitato una funzione di garanzia senza mai sottoporre ad interferenze improprie le decisioni di alcun governo. E considera grave che le si possano attribuire pregiudizi ostili nei confronti di qualsiasi parte politica”. Ovviamente è partita la rettifica del Pdl; ma la frittata era oramai fatta. Infatti il Nostro non è nuovo a queste boutade: nel pantheon berlusconiano le toghe sono rosse, il CSM comunista, la Corte Costituzionale bolscevica e i parlamentari UE dei kapò. D’altronde le istituzioni vengono fagocitate dal Nostro che prefe-
risce fare i brunch con Putin e Bush ad Arcore e Villa Certosa, piuttosto che nelle più pompose e noiose sedi ufficiali. Allo stesso modo è svanito, ahinoi, il clima civile e di confronto che fino ad oggi si era riaffermato fra Berlusconi e Veltroni. Speravamo di esserci lasciati alle spalle le campagne elettorali strombazzate a suon di “Comunisti!” e “Stalinisti!”. Nella conferenza stampa di qualche giorno fa su Raidue, Berlusconi ha optato per una piccola variazione sul tema. Il Pd è stato bollato per “gli atteggiamenti marxisti”. Cosa questo significasse nella mente dell’astuto cultore della filosofia tedesca che si cela nel Nostro, non è chiaro. Di sicuro né Padoa Schioppa né Bertinotti, per opposte ragioni, sono d’accordo. Mentre Engels si rigira nella tomba. Magistrale, poi, il saluto fatto a Giuliana Del Bufalo, la conduttrice della trasmissione, prontamente ridefinita “domandatrice”, al fine di dissipare ogni dubbio sulla natura del suo status professionale, giacché nel dizionario del Cavaliere la qualifica di giornalista l’avrebbe assimilata ai menscevichi. Un bella carezza sulla guancia. Il Nostro, si sa, è un latin lover. Non può interagire con nessuna donna senza farsi scappare un sorriso seduttore, uno sguardo sornione, una mossa giaguara. E’ fatto così. Se non ci fosse, gli stereotipi sugli italiani decadrebbero d’un botto. 5
Diritti animali e biodiversità A cura di Ilaria Ferri - Si ringraziano per la collaborazione: Annamaria Procacci e Danilo Selvaggi
“Verrà un giorno nel quale gli uomini giudicheranno la morte di un animale allo stesso modo in cui essi giudicano oggi quella di un uomo” Leonardo Da Vinci
Le nostre proposte, il nostro impegno - Gli animali sono un valore in sé, esseri senzienti e soggetti morali portatori di diritti, occorre inserire il rispetto della dignità degli animali e della tutela della biodiversità nella Costituzione e riconoscere la loro natura di esseri senzienti nel Codice civile. Difendere i loro diritti è una scelta di civiltà.
Riduzione dell’iva per prodotti animali e prestazioni veterinarie. - Prevedere la riconversione degli allevamenti intensivi e rispetto delle esigenze etologiche degli animali. Garantire il recepimento delle direttive Eu sull’allevamento delle galline ovaiole e dei polli. Promuovere scelte alimentari sostenibili anche per l’ambiente e garanzie di diritti per i vegetariani ed i vegani nelle mense scolastiche, scuole, ospedali etc.
- Alla luce delle recenti conquiste scientifiche è necessario promuovere metodi sostitutivi alla sperimentazione animale, per il progresso della scienza medica, per la tutela della salute umana e contro l’inutile massacro di milioni di animali. Vogliamo istituire - Richiedere la chiusura di zoo, circhi, delfinari e acquari e favorire il Piano Nazionale dei metodi sostitutivi e la creazione di un Centro la creazione di santuari e centri di accoglienza per animali sequestrati o indesiderati. Nazionale di Ricerca.
- Mai più canili lager ma strutture di “parco canile” e piena appli- - Piena applicazione delle Direttiva Habitat e Uccelli e dell’Accordo cazione della legge 281/91 sul randagismo, dando la priorità alle internazionale per il bando dell’uso del piombo nelle zone umide campagne di sterilizzazione ed adozione responsabile ed assistita. (AEWA).
Perché impegnarsi per i diritti animali e per la tutela della biodiversità I Verdi sono da sempre impegnati nelle battaglie per la tutela della biodiversità e per il riconoscimento dei diritti animali. E’ l’unico partito ad avere nel suo statuto il riferimento alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale”, promulgata nel 1978 presso la sede UNESCO di Parigi. L’essere “voce di chi non ha voce” fa parte del nostro DNA, del nostro patrimonio culturale e politico ed è parte sostanziale delle identità del “Sole che ride”. E per questo crediamo che agli animali vada denitivamente riconosciuto di rappresentare un valore in se’ e la nostra scelta di affermare e difendere i loro diritti è una scelta etica e di civiltà, un dovere al quale noi umani non dobbiamo sottrarci. Gli animali sono mercicati, oggetto di scambio a livello mondiale, sfruttati ed avviliti nella loro dignità, come e anche più dei soggetti deboli della società. Queste fondamentali istanze che da sempre hanno caratterizzato e caratterizzano le campagne dei Verdi, vanno ancor di più oggi sottolineate, conosciute, riconosciute e promosse per fa-
vorire una collettiva presa di coscienza e di responsabilità, non solo del mondo della politica, ma anche della società civile per giungere nalmente ad un corretto rapporto zooantropologico. Chiediamo e pretendiamo il rispetto di norme nazionali spesso disattese (157/92-caccia, 281/91-randagismo, 189/2004-maltrattamenti), così come delle Direttive Habitat, Uccelli, e dei Regolamenti dell’Ue contro l’uso di reti pelagiche derivanti, i divieto di cattura con attrezzi retieri di tonni e pesce spada e per la tutela dei cetacei, per il divieto dell’uso dei pallini di piombo nelle zone umide (Aewa), la cui inosservanza è causa di innumerevoli infrazioni comunitarie a nostro carico, come cittadini e contribuenti. Per questo, siamo portatori di un principio biocentrico, necessario per superare quell’antropocentrismo cieco che ha fatto aggredire il Pianeta con arroganza e supercialità e siamo quindi convinti che questi temi non possano e non debbano rimanere argomento di nicchia, di un gruppo di persone “sensibili”, attente e lungimiranti, ma siano, quindi, in modo scientico e pragmatico, elevati a pari dignità di
altri importanti tematiche politiche e che per questo vengano ad essi riconosciuti, rispetto ed importanza. Persino i cambiamenti climatici, la progressiva deserticazione ed il futuro del Pianeta sono legati a scelte quotidiane, anche a quelle alimentari. Negare le basilari esigenze etologiche degli animali negli allevamenti è eticamente inaccettabile e costituisce un grave danno alla salute dell’uomo e dell’ambiente. Qualche anno fa il nostro slogan era: “Più delni, meno suini” per ricordare quanto danno provocano le deiezioni provenienti dagli allevamenti forzati dei suini che, sversati, in adriatico sono concausa della mucillagine. Non solo, quindi, Jeremy Rifkin e Pachauri riconoscono che sia necessaria una “rivoluzione vegetariana per salvare il mondo”; i fatti dimostrano che non ci sono più risorse –alimentari ed ambientali- per la stragrande maggioranza delle persone. Il futuro del Pianeta e la sua sopravvivenza sono legati indissolubilmente al rispetto essenziale di equilibri fatalmente interconnessi fra loro che la società “moderna” ha negato. Sulla terra ci sono circa 6.5 miliardi di persone, ma solo il 20% (dati Fao) può
nutrirsi in modo adeguato, il 26% del Pianeta è invaso dagli allevamenti che ogni anno producono oltre 1500 miliardi di tonnellate di deiezioni che sono la causa dell’emissione del 18% dei gas serra. I terreni della foresta Amazzonica strappati allo splendore selvaggio con devastante impatto sulla biodiversità tutta, sono destinati per l’88% al pascolo e alla produzione di foraggi per gli animali. Occorrono più di 16 kg di questi per produrre un chilo di carne con un consumo di 15.000 litri di acqua, mentre ne occorrono 2000 per produrre un chilo di grano. Un ettaro di terra coltivato per la produzione di legumi produce 1848 kg circa mentre, se destinato all’allevamento bovino, produce solo 66 kg di proteine. Ecco perché un comportamento davvero ambientalista, per il rispetto della vita tutta e per un mondo più equo e solidale, non può prescindere da una scelta che ci renda cittadini più consapevoli, capaci di valutare che le nostre azioni hanno una ripercussione globale: per il diritto alla vita di milioni di esseri viventi umani e non umani innocenti, per la tutela della nostra salute e per la salvezza del Pianeta.
COSA ABBIAMO FATTO - Sono stati stanziati nella nuova nanziaria 5 milioni di euro per il randagismo, modicando la legge 281/91 afnché l’utilizzo dei fondi sia vincolato al 60% a favore delle campagne di sterilizzazione. Abbiamo inoltre riconosciuto la necessità che le strutture private convenzionate con i Comuni garantiscano l’accesso alle Associazioni al ne di favorire l’adozione responsabile. - È stato istituito presso il ministero dell’Ambiente il fondo Nazionale per i Centri di Recupero per la fauna selvatica che prevede lo stanziamento per i prossimi tre anni di un milione di euro. - È stato istituito presso il ministero dell’Ambiente il nucleo investigativooperativo di tutela ambientale del Corpo Forestale dello Stato, preposto alle attività di repressione dei reati ambientali e in materia di maltrattamento degli animali nelle aree naturali protette, nazionali ed internazionali. - Il ministro Pecoraro Scanio ha inaugurato la Sede del Santuario dei Cetacei a Genova presso il Palazzo Ducale. - Il ministero dell’Ambiente, di concerto con l’ICRAM e le Università di Siena e Teramo, ha istituito un gruppo di lavoro per lo studio del Morbillivirus, causa della morte di numerosi cetacei. - Nell’ultima nanziaria abbiamo favorito l’istituzione presso il MIPAF del Nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato per i reati in danno agli animali, garantendo lo stanziamento di un milione di euro per i prossimi tre anni. - Grazie alla relatrice, la Sen. Loredana De Petris, a seguito di una mozione bipartisan, la Commissione Ambiente del Senato ha licenziato un testo per la tutela delle foche cucciole e adulte (foca dal cappuccio e foca groenlandica) appartenenti alle specie oggetto di caccia in Canada, Norvegia e Russia, estendendo la tutela anche alle specie
di otarie, in particolare della Namibia, cacciate con la stessa ferocia e oggetto di massicce importazioni nel nostro Paese. Il testo era pervenuto in Commissione Agricoltura alla Camera e calendarizzato, stava per essere denitivamente siglato, se non fosse caduto il Governo. - L’On. Luana Zanella ha presentato nuovamente le proposte di legge “Norme per il possesso responsabile della specie canina e prevenzione delle aggressioni”, “Norma per l’abolizione della sperimentazione animale”. - Abbiamo denunciato le palesi irregolarità nelle quali versano numerose strutture di cattività, zoo e delnari, come Zoomarine che ci ha querelato per diffamazione. Un procedimento che ci vede accusati di aver dichiarato soltanto la verità: i delni muoiono di cattività e sono nati liberi. - Il ministro Pecoraro Scanio ha espresso la necessità che tutta l’Ue rafforzi il fronte compatto contro la caccia alle balene, una inutile strage, suggerendo l’entrata in Commissione internazionale baleniera (IWC) di tutti quei Paesi europei che ancora non sono membri e che la caccia dei Giapponesi, eufemisticamente denita “a scopo scientico”, sia denitivamente bandita. - Abbiamo lavorato nelle regioni per la revisione della legge sul randagismo in collaborazione con le Associazioni Animaliste (Animalisti Italiani, Enpa, Lega Nazionale difesa del Cane, Oipa, Una, etc.) al ne di chiudere denitivamente i canili lager, riconoscere la necessità di un nuovo rapporto zooantropologico, anche attraverso la creazione di parchi canile e migliorando il testo della 281/91 e delle relative leggi regionali. - Ci siamo schierati contro la creazione di un rigassicatore off-shore in pieno Santuario dei Cetacei, nel rispetto del principio di precauzione. Si tratterebbe di un progetto mai realizzato al mondo e bocciato duramente negli Usa.
Rete Natura 2000 Il decreto n. 184/2007 del Ministro dell’Ambiente segna un passo storico verso l’attuazione in Italia della Rete Natura 2000, il più importante strumento comunitario per la conservazione della biodiversità. Giunto dopo una lunga concertazione che ha portato ad un ampio consenso da parte delle regioni, il decreto definisce le misure minime di tutela sulla cui base le regioni dovranno adottare i provvedimenti di protezione per ZPS, Zone di protezione speciale e ZSC, Zone speciali di conservazione. Sono circa 200 le misure contenute nel decreto, relative a materie quali l’attività venatoria, la realizzazione di cave, discariche, impianti sciistici, strade forestali, impianti eolici o tutte quelle attività agricole, forestali e peschiere che hanno ricadute significative sulla conservazione di specie ed habitat. Ma Natura 2000 ha registrato in questi mesi una svolta anche sul versante del completamento della rete, con la designazione delle ZPS mancanti e l’avvio dell’ultima fase di designazione delle ZSC. Di grande importanza, inoltre, l’integrazione della delibera 1996 del Comitato per le aree protette che ha confermato definitivamente l’inclusione dei siti di Natura 2000 tra le aree protette italiane. Insomma, un’azione complessiva che permetterà finalmente la nascita concreta, in Italia, della rete europea per la tutela della biodiversità e che, unita al piano elaborato dal Ministro per la realizzazione entro il 2010 della Strategia Nazionale per la Biodiversità, rappresenta una crescita straordinaria dell’impegno italiano per la tutela della biodiversità e della natura in generale, e un contributo decisivo al superamento delle numerose procedure d’infrazione comunitarie aperte in materia. Danilo Selvaggi
Insieme a Marc Bekoff: la strada verso il corretto rapporto uomo-animale
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a mia vita è cambiata radicalmente, anni fa, dopo l’incontro con il Prof. Bekoff, ora Marc. In tutto il mio percorso di studi, n da bambina, con i libri di Lorenz sul comodino invece dei fumetti, ho sempre pensato che un vero ricercatore, un etologo, uno zoologo, un veterinario avrebbero dovuto avere grande capacità di empatia e compassione per gli animali quella che vincianamente* e naturalmente, ho sempre provato. Per me, inspiegabilmente, invece e con grande sofferenza questo credo è stato negato, schiacciato e violentato da cartesiane posizioni dai molti professori e dagli universitari che purtroppo ho incontrato nella mia vita. “Le macchine animali”, così deniti gli “animali da allevamento”, frase stampata nella mia mente e sul libro di zootecnia della facoltà di veterinaria e non di 200 anni fa! Marc ha invece ridato senso e vigore alle scelte scientiche, le mie, ma anche di quelle di milioni di studenti in tutto il mondo che possono e devono prevedere la capacità di amore, rispetto, umiltà, compassione ed
empatia per gli animali. L’una non esclude l’altra. E nalmente oggi, anche in Italia, si fa avanti in modo prorompente un nuovo approccio scientico al mondo degli altri animali, anche grazie all’opera instancabile e straordinaria dello zooantropologo e veterinario Roberto Marchesini, con il quale abbiamo l’onore di condividere non solo i pensieri ed i progetti, ma soprattutto il suo importante lavoro per far sì che l’approccio pragmatico e scientico-etico al randagismo, elimini denitivamente i canili-lager che nel corso degli anni si sono costruiti sulla pelle dei cani, a favore, invece, della creazione dei “parchi canile”, presidi zooantropologici, educativo-didattici oltre che ovviamente rifugi nei quali elevatissimi standard garantiscano la corretta gestione delle esigenze socio-etologiche degli ospiti. I cani infatti, sebbene non più gassati grazie alla lungimirante legge 281/91 sul randagismo che porta la rma della nostra meravigliosa parlamentare Verde Annamaria Procacci, sono oggi fonte di guadagno per numerosi, furbeschi e poco scrupolosi
Chi è Marc Bekoff Marc Bekoff è professore di zoologia all’Università del Colorado, ha al suo attivo più di 200 pubblicazioni scientifiche e 15 libri. E’ membro di prestigiose associazioni accademiche ed insieme a Jane Goodall, la nota primatologa, è promotore di una iniziativa volta a garantire lo sviluppo ed il mantenimento dei più elevati standard etici nella ricerca etologica. Per questo con Jane Goodall ha fondato l’Associazione “Ethologists for the ethical treatment of animals” sul cui sito www. ethologicalethics.org, è possibile reperire informazioni utili, i titoli dei libri dei due ricercatori e i link di associazioni ed istituti di ricerca che con loro condividono un approccio ed un percorso etico alla ricerca e all’affermazione dei diritti animali. Marc Bekoff è membro di numerose associazioni animaliste tra le quali la Peta (People for ehichal treatment of animals – www.peta.org), è socio onorario dell’Associazione Animalisti Italiani (www.animalisti.it) ed è attivista convinto nelle battaglie per l’affermazione dei diritti animali.
Ilaria Ferri con Mark Bekoff
personaggi che con convenzioni garantiscono ai Comuni dotati nanche di “Ufci diritti animali”, di togliere di mezzo, dalla strada, i “fastidiosi e pericolosi” cani randagi, per richiuderli a vita in luride e minuscole gabbie. Non è questo che volevamo con la legge 281/91. In quasi tutta Italia la gestione del fenomeno del randagismo anziché divenire, come nell’intento della legge 281/91, un importante strumento per la tutela degli animali e per la prevenzione dell’abbandono è stata motivo di lucrose organizzazioni e di totale omissione di atti di ufcio per Comuni e Ausl. Fatta eccezione per i pochi e rari casi, in tutta Italia si assiste e ormai con abitudine ed indolenza ed anche mille dichiarazioni di intenti, falliti, al fenomeno dell’abbandono degli animali, cani e gatti, ma anche di iguane, furetti, rettili vari, cani della prateria e al quasi scontato carico economico e sociale che le associazioni piccole e grandi, nazionali e locali, con i tanti cittadini zooli, costretti a sostituirsi completamente alle competenze istituzionali, si sobbarcano. È ora di darci un taglio. Pensiamo che Marc Bekoff possa darci importanti suggerimenti per intraprendere questo percorso che ci possa portare nalmente all’incontro con le altre specie animali e alla natura, guidandoci, con la mente più aperta e vicina alle nostre ancestrali origini, verso la meta.
È per questo che con immenso piacere pubblichiamo la sua intervista. Marc, cosa pensi del fatto che la cinofagia (consumo della carne di cane), pratica diffusa in Cina e Corea ed in Sud-est asiatico, venga difesa da alcune persone e da alcuni Governi con la giusticazione che essa fa parte delle tradizioni e dei costumi locali? Sono totalmente contrario al consumo di qualsiasi tipo di carne e di pesce e nonostante sia a favore del rispetto delle tradizioni, so che il modo in cui i cani vengono prima torturati e poi uccisi è assolutamente brutale. Dato che esistono molte alternative al consumo di carne, io raccomando di usare prodotti non animali. Questa, è ormai ben noto, fa parte delle scelte del rispetto per l’ambiente. Per quanto riguarda i cani, non esistono giusticazioni per torturarli allo scopo di consumare la loro carne. Cosa consiglieresti agli studenti italiani cui stanno a cuore i diritti animali e che non vogliono praticare la sperimentazione o la vivisezione per diventare biologi o veterinari? (In Italia esiste la legge 413/93 che sebbene trovi difcile applicazione sancisce però il diritto all’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale) Li incoraggerei fortemente a dire no, a riutarsi di praticare la vivisezione e la dissezione e a fare in modo che i loro insegnanti si aggiornino, utilizzando le numerose alternative non animali. La dissezione e la vivisezione non sono necessarie. Moltissime informazioni a riguardo sono contenute nel libro di Gary Francione e Anna Charlton (Vivisection and dissection in the classroom: a guide to consentious objection). È fondamentale insegnare agli studenti che i loro punti di vista sono importanti e che possono fare la differenza per la propria formazione, ma anche per quella degli altri, ora e nel futuro. Diversi studi comparano l’efcacia didattica dei metodi alternativi e dimostrano come essi siano spesso almeno altrettanto efcaci, se non migliori, per raggiungere gli scopi pressati. In un approfondito studio del Prof. Balcombe è stato evidenziato come l’apprendimento degli studenti di veterinaria che avevano utilizzato modelli di organi a tessuto molle, comparato a quello di studenti che avevano fatto pratica su cani e gatti, è risultato identico.
Insieme a Marc Bekoff: la strada verso il corretto rapporto uomo-animale Cosa si può fare per migliorare il lavoro dei veterinari e dei biologi dal punto di vista etico? Veterinari e biologi dovrebbero avere a disposizione nel percorso formativo più corsi sul comportamento animale e di etica. Negli Stati Uniti molte facoltà di veterinaria offrono questo tipo di corsi. Devo dirti che anche in alcune lungimiranti facoltà del nostro Paese si lavora in questa direzione, ma nonostante tutto e ancora troppo spesso si parla di “benessere animale” invece che di diritti animali, facendo molta confusione. Che ne pensi? Il “welfarismo” (occuparsi del benessere) è simile all’utilitarismo. Un cane, un gatto o qualunque altro animale possono essere utilizzati, basta che vengano minimizzati il loro dolore e la loro sofferenza. Chi si occupa del benessere degli animali ritiene ammissibile utilizzare gli animali, a scopo ludico o alimentare e si occupa solo della qualità della vita degli animali, negando pero’ che la loro vita sia preziosa di per sé, che le esistenze degli animali siano importanti proprio perché esseri viventi. Come Tom Reagan nel suo libro “I diritti degli animali” (Garzanti 1990) spiega bene, gli animali non sono una proprietà e tanto meno delle “cose”, ma organismi viventi, soggetti di una vita, degni della nostra compassione, di rispetto, amicizia, sostegno, sono esseri capaci di pensare, gioire, giocare, agire a seguito di riessioni ed elaborazioni spesso complesse. Per questo chi si adopera per i diritti degli animali lavora afnché agli animali vengano riconosciuti diritti, al pari di quelli umani. Gli animali non sono una proprietà di cui abusare o da dominare. La sofferenza e la morte di un animale sono inutili e inaccettabili, in qualsiasi caso. Molti, sbagliando, pensano che la posizione dei teorici dei diritti animali e quella dei teorici del benessere animale siano la stessa cosa, ma non è così, come fa notare
anche l’avvocato statunitense Gary Francione, strenuo difensore dei diritti animali. Qual è, secondo te, il modo migliore di insegnare ai bambini e ai ragazzi il giusto rapporto con gli altri animali ? Personalmente incoraggerei i genitori, gli insegnanti, gli educatori a portare quanto più possibile i giovani all’aperto, in mezzo alla natura, in modo che essi possano osservare gli animali che vivono nei dintorni delle proprie case. Bisognerebbe inoltre assicurarsi che i giovani vedano i numerosi video, documentari e programmi televisivi in cui gli animali sono mostrati nei loro ambienti naturali e trattati con compassione e rispetto. Un buon modo per insegnare ai più giovani le questioni riguardanti gli animali è portarli nei santuari, quelle strutture di accoglienza necessarie per animali indesiderati. Forse anche una visita in uno zoo con standard gestionali di ottimo livello, potrebbe essere utile in questo senso, per mostrare che comunque gli animali in gabbia non sono i veri rappresentanti o gli ambasciatori delle loro specie. I ragazzi di una classe del programma di Jane Goodall “Roots and shoots” (www. janegoodall.org) di cui sono il coordinatore locale, hanno visitato uno zoo e poi hanno concluso, discutendo, che gli animali non dovrebbero vivere in cattività. Inoltre incoraggerei i bambini a non mangiare gli animali: i bambini devono sapere che un hamburger in realtà è una mucca morta e che la salsiccia una volta era un maiale vivo e cosciente e che mucche e maiali avevano una madre, un padre, sorelle e fratelli e molti amici. Le abitudini alimentari acquisite da bambini verosimilmente saranno le stesse quando si diventerà adulti ed i bambini possono essere di esempio per gli altri. Chi dirà “no” alla carne a al pesce da giovane, farà la differenza per tutti gli animali che soffrono nell’industria alimentare. È importante incoraggiare i giovani ad essere sognatori appassionati, uto-
pisti e porre l’accento sul fatto che è giusto amare gli altri animali e il pianeta che con essi condividiamo. I giovani dovrebbero essere incoraggiati anche a diventare appassionati attivisti e a non arrendersi mai. Gli altri animali dipendono dalla nostra buona disposizione nei loro confronti e i bambini sono ambasciatori meravigliosi dell’inserimento degli altri animali nelle nostre vite. Quali sono le cose che dovremmo tenere sempre a mente nel nostro rapporto con gli altri animali? Come sottolineo nel libro “Insieme ai nostri amici animali” (ed ADNkronos libri) è essenziale ricordare sempre che è un privilegio condividere il nostro pianeta con gli altri animali e che gli animali devono essere trattati con rispetto, compassione, umiltà, benevolenza e amore. È importante anche ricordare che ciascun individuo è parte della stessa comunità, profondamente interconnessa e interdipendente e che noi siamo una specie tra le molte altre. Tutti noi costituiamo l’ordito di un tessuto continuo con nodi reciproci. Sento come una benedizione l’aprire me stesso al cuore, allo spirito e all’anima degli altri animali. Quando studio i coyote, io sono un coyote, quando studio gli uccelli, io sono un uccello. Spesso quando sso un albero, io sono un albero, in un forte sentimento di unità. Compassione e speranza sono due ingredienti essenziali per rendere questo pianeta migliore per tutte le forme di vita. La mia personale spiritualità è guidata da un senso di unità priva di interruzioni, motivata da compas-
sione, rispetto, umiltà, benevolenza e amore. Se prestiamo ascolto allo spirito della natura, possiamo elevare la nostra esistenza su questo pianeta, se impariamo di più sugli altri animali e su quanto essi sono importanti, impareremo di più anche su noi stessi. Questa conoscenza e il sentimento forte che essa fa nascere ci renderà migliori nei confronti degli altri e del pianeta nella sua interezza. Dobbiamo agire ora, agire in anticipo: e dato che sono un vero ottimista, penso che il tempo a nostra disposizione sia limitato ma gli obiettivi a portata di mano. Dall’amore discende tutto. La potenza dell’amore non deve essere sottovalutata quando cerchiamo di ristabilire la connessione con la natura e gli altri animali. Abbiamo bisogno di amare l’universo e tutti i suoi abitanti, animati e inanimati, di seguire i nostri cuori. Gli abusi continuati, la mancanza di rispetto, la riduzione degli animali a sventurate ed innocenti vittime dell’arroganza e della cupidigia umane, renderanno l’universo un luogo desolato e tremendamente impoverito. Sono certo che noi non volgiamo essere ricordati come la generazione che ha ucciso la natura. Quella che ci attende è una sda eccitante e di grande impegno. Per quanto mi riguarda, se potrò fare una differenza, anche piccola, nel modo in cui umani ed animali interagiscono, allora il mio breve passaggio su questo meraviglioso pianeta avrà avuto davvero un senso. Spero che molte persone si uniscano in questo fondamentale intento e che portino gli animali nelle loro vite e nei loro cuori.
Scopri se conosci un bambino “Vinciano” Per “vinciani” il Prof. Tom Reagan intende il naturale e spontaneo sentimento di empatia che alcuni bambini, fin dalla più tenera età, stabiliscono nei confronti degli animali. Ecco un importante stralcio della sua opera: “Gli amici si prendono cura dei propri amici”, tratto dall’edizione “Leonardo era vegetariano?” edito dalle edizioni Sonda (www.sonda.it). “Non è qualcosa che viene loro insegnato, non qualcosa che devono acquisire, non una conclusione a seguito di ragionamenti scientifici e morali. Questi bambini possiedono la facoltà di comprendere il mistero della vita interiore degli animali, della vita che scorre dietro i loro occhi, al punto di sentirsi loro veri parenti. Sanno indovinare la loro felicità, la loro angoscia, il loro divertimento, la loro paura, stabiliscono con tutti gli animali un rapporto che va oltre le loro capacità linguistiche. Sanno molto di più di quanto riescano ad esprimere a parole. I legami che uniscono questi bambini agli animali sono i legami di un’amicizia speciale, un’amicizia che si esprime come rispetto e lealtà. Gli animali conosciuti, così come quelli immaginati, sono delle individualità uniche e non dei generici qualcosa. Questa conoscenza determina il modo in cui questi bambini decidono poi di comportarsi. Una volta
compresa cosa sia la carne e da dove provenga, non vogliono averci a che fare. Uccidere gli animali per sport o rinchiuderli in piccole gabbie? Semplicemente impensabile. Gli amici si prendono cura dei propri amici, gli amici sono leali con gli amici. Gli amici difendono e cercano di proteggere i loro amici. Per questi bambini gli animali sono amici. Mangiare un amico morto è qualcosa che non farebbero mai. Mi piace definire questi bambini con il termine di “vinciani”, dal nome di Leonardo Da Vinci (1452-1519) il più grande interprete del Rinascimento italiano, famoso per le sue opere e per le formidabili capacità intellettuali che gli permisero di padroneggiare tutto lo scibile del suo tempo, dall’anatomia all’astronomia, dalla matematica alla storia naturale. Molto meno noto ma altrettanto importante per le nostre considerazioni, è l’amore innato di Leonardo per gli animali. Molto presto nel corso della sua vita Leonardo divenne vegetariano per motivi etici. Sarcasticamente Leonardo attaccò la vanità umana in questi termini: - Re degli animali ecco come (l’uomo) definisce (se stesso) - direi piuttosto Re delle bestie, essendo tu stesso la più grande, in quanto li allevi affinché ti concedano i loro figli per riempire il tuo stomaco che tu hai reso una tomba per tutti gli animali -.”
giovedì 3 aprile 2008
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Energia, il futuro è nel sole Gli scienziati esortano con chiarezza il futuro governo: “No al nucleare”. Angelo Bonelli: “Serve un’Italia sostenibile” Valentina Pennacchio
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a ormai due mesi siamo in pieno clima di campagna elettorale, che agli occhi di molti elettori risulta alquanto atipica rispetto al passato. Che sia dovuto alla sostanziale analogia tra i programmi di Pdl e Pd, alla più marcata emarginazione dei “piccoli”, alla poca attenzione di molte formazioni alle tematiche civili, nonché ambientali? E’ difficile stabilirlo. Proprio in merito al settore “verde” e ai recenti dibattiti sull’energia nucleare, sono intervenuti oltre seicento ricercatori e docenti universitari, sulla scia delle dichiarazioni del Wwf, secondo cui risolvere il problema energetico dell’Italia attraverso il nucleare sarebbe assurdo. Per le seguenti ragioni: è pericoloso, inquinante, costoso ed esauribile. Gli scienziati hanno sottoscritto un appello “ai candidati alla guida del Paese nelle elezioni politiche 2008”, per chiedere che “venga messa da parte tanto la tentazione del nucleare, quanto il ritorno al carbone”, in nome di un futuro energetico sostenibile per l’Italia. “In virtù della conoscenza acquisita con i nostri studi e la quotidiana consultazione della letteratura scientifica internazionale, sentiamo il dovere di informare la classe politica e il Pae-
se riguardo la crisi energetica e climatica incombente, che minaccia di compromettere irrimediabilmente la salute e il benessere delle generazioni future”. Tutti gli esperti ritengono che sia urgente iniziare una transizione dall’uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti energetiche, cosicché possa essere graduale”. Gli scienziati cavalcano l’onda che vede loro opposti a molti protagonisti nel campo economico e politico e proseguono la loro “crociata” contro l’atomo, in nome di un futuro “solare”: “Riteniamo - affermano - che l’opzione nucleare non sia opportuna per molti motivi: necessità di enormi finanziamenti pubblici, insicurezza intrinseca della filiera tecnologica, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare, esposizione ad atti di terrorismo, aumento delle disuguaglianze tra Paesi tecnologicamente avanzati e Paesi poveri, scarsità dei combustibili nucleari”. L’energia nucleare è, dunque, la fonte più inquinante su cui investire. Non si tratta di un’ipotesi ambientalista, quanto di un’assoluta certezza, dimostrata da diversi enti, università e molti premi Nobel. A che pro puntare su un progetto “sporco” e costoso, trovandoci tra qualche anno davanti alla medesima situazione, invece di “costru-
ire” un futuro sostenibile, attuando delle politiche e delle scelte mirate e incisive? Perché non accelerare la corsa dell’Italia verso le rinnovabili, rispetto a cui, nei confronti degli altri Paesi europei, in primis la Germania, è ancora
il consumo mondiale”. Sulla stessa linea di pensiero si pone il capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli, della Sinistra Arcobaleno, che ha affermato a tal proposito: “La SA sosterrà in Parlamento l’appello dei seicento
I problemi legati all’atomo: necessità di enormi finanziamenti pubblici, difficoltà a reperire depositi sicuri per le scorie radioattive, stretta connessione tra nucleare civile e militare, esposizione ad atti di terrorismo, aumento delle disuguaglianze tra Paesi tecnologicamente avanzati e Paesi poveri, scarsità dei combustibili indietro? Gli scienziati sollecitano “chi guiderà il prossimo governo a sviluppare l’uso delle fonti di energia rinnovabile e in particolare il solare, nelle varie forme in cui può essere convertita. Il sole – sottolineano - infatti è una stazione di servizio inesauribile, che in un anno invia sulla Terra una quantità di energia pari a diecimila volte
scienziati contro l’atomo e a favore delle rinnovabili. Bisogna lavorare per portare l’Italia all’avanguardia sulle fonti pulite, facendo in modo che l’innovazione, la ricerca e la produzione industriale, in particolare del solare, abbiano un ruolo importante in quell’Italia tecnologicamente sostenibile che vogliamo realizzare”. 5
I Negramaro sbarcano a San Siro
Continua inarrestabile l’ascesa della band pugliese, tra musica e politica
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entata nuova nel panorama musicale, nuova icona del rock italiano, band che si è imposta dopo vittoriosi esordi. Non solo. Prima band italiana a varcare le porte dello stadio di San Siro. Direttamente da una delle terre più belle della nostra Italia, il Salento: i Negramaro. Dopo lo strepitoso successo de “La Finestra-tour”, un mix di 24 concerti per il tour estivo seguiti da 52 esibizioni teatrali, ritmi energici accompagnati da suoni tribali e acustici, il 31 maggio i sei ragazzi suoneranno nell’unica data dell’estate 2008, inaugurando la stagione musicale nella “Scala del calcio”. Un po’ di meritato riposo giunge dunque dopo un anno che li ha visti molto impegnati per promuovere il loro nuovo album, già “multiplatinato” e tuttora nei primi posti delle classifiche, a più di 40 settimane dall’uscita. Una gran festa con i fans che inizierà dal pomeriggio, con l’esibizione di alcuni artisti, i cui nomi verranno resi noti prossimamente. I biglietti sono in vendita nei circuiti Ticketone (ticketone.it e punti vendita sul territorio) Amit, Greenticket, Box Office e prevendite abituali (l’elenco completo su barleyarts. com e negramaro.com). Ad oggi sono quasi 25 mila i biglietti già venduti. Non è finita qui, perché in attesa del grande evento la band si sta imbarcando nel primo tour europeo: il 2 aprile sono stati a Zurigo, il 3 a Berna, il 6 saranno a Londra, il 7 a Vienna, l’8 a Mona-
co, il 9 a Colonia, il 19 a Barcellona, per poi concludere a Madrid il 20 aprile. Intanto in questi giorni è in uscita il video del nuovo singolo “Via le mani degli occhi”, interpretato dall’atleta escluso dalle olimpiadi Oscar Pistorius. “Volevamo dare attualità a questo brano e allo stesso tempo - spiega il cantante e autore Giuliano Sangiorgi - vogliamo sostenere l’idea carnale di Pistorius: quando l’ho visto per la prima volta mi sono emozionato e pensare al momento in cui gli hanno tolto le gambe mi fa davvero venire voglia di togliere le mani dagli occhi, perché io non ce l’avrei fatta a rialzarmi, mentre lui l’ha fatto e si è rimesso a correre, diventando così simbolo dell’onestà e della voglia di andare avanti”. Non manca nei loro discorsi un riferimento alla politica: “Io vengo da una famiglia proletaria - continua -, anche se domani avrò dei soldi difenderò sempre chi ne ha meno, anche perché oggi c’è una nuova borghesia come nell’ ‘800, per cui il commerciante è più ricco di mia madre che fa la maestra e ha sempre lo stesso stipendio, anche se il pane costa il doppio”. Momentaneamente ospiti di un vecchio casolare a Parma, il sogno dei Negramaro è tornare alle loro origini, a Lecce, “quando avremo i soldi per comprare una masseria”, dicono. Tra le guest star che potrebbero esser presenti a San Siro l’amico/collega Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, che ha collaborato con loro nel brano “Cade la pioggia”. 5 V.P.
ELEZIONI
Fs, sconto del 60% per chi si sposta in treno In occasione delle prossime elezioni politiche e amministrative del 13 e 14 aprile, nonché per le sole amministrative dell’eventuale ballottaggio del 27 e 28 aprile, chi sceglie il treno per andare a votare potrà ottenere uno sconto del 60% sulla tariffa ordinaria dei biglietti di andata e ritorno, sia di 1ª che di 2ª classe, per treni Espressi e Regionali. Per i treni Intercity, IC Plus, IC notte, ES, Eurostar City, Alta Velocità, TBiz e per il servizio cuccetta o vagone letto è invece necessario pagare la differenza tra la tariffa ordinaria scontata e quella del treno di categoria superiore scelto. I biglietti, acquistabili nelle biglietterie di Trenitalia e nelle agenzie di viaggio autorizzate, hanno un periodo di utilizzazione di 20 giorni; pertanto il viaggio di andata non potrà essere effettuato prima del 5 aprile 2008, mentre quello di ritorno non potrà avvenire oltre il 24 aprile 2008 (per il turno di ballottaggio, invece, il viaggio di andata non può essere effettuato prima del 19 aprile 2008 e quello di ritorno oltre l’8 maggio 2008) e devono essere convalidati prima di iniziare il viaggio di andata e quello di ritorno. Dalla convalida i biglietti hanno una validità oraria in funzione della percorrenza del viaggio. I biglietti con assegnazione del posto (ES, ES city, AV, T-Biz, IC Plus, servizio VL e cuccette) sono validi, nell’ambito del periodo di utilizzazione di venti giorni, solo per il giorno ed il treno prenotati e non devono essere convalidati. Per usufruire delle riduzioni riservate agli elettori è necessario esibire: un documento di riconoscimento; per il viaggio di andata, la tessera elettorale o, per i soli elettori residenti in Italia, l’autocertificazione; per il viaggio di ritorno, la timbratura sulla tessera elettorale che dimostri l’avvenuta votazione. Gli elettori residenti all’estero possono acquistare, sempre dietro esibizione del documento elettorale, viaggi di andata e ritorno a tariffa ridotta ‘Italian Elector’ da una delle stazioni estere ad una delle stazioni italiane servite dal treno internazionale prescelto e viceversa. L’eventuale biglietto di A/R, necessario per raggiungere dalla stazione di arrivo del treno internazionale quella del Comune elettorale, può essere acquistato in Italia nelle biglietterie, nelle agenzie oppure in treno con la riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria. I biglietti a tariffa ‘Italian Elector’ sono validi esclusivamente per il treno e per il giorno prenotati e non devono essere convalidati prima della partenza. Il viaggio di andata può essere effettuato al massimo un mese prima del giorno di apertura dei seggi elettorali e quello di ritorno al massimo un mese dopo il giorno di chiusura degli stessi. Informazioni dettagliate per usufruire della riduzione sono disponili su www.ferroviedellostato.it nella sezione dedicata a Trenitalia, e possono essere richieste al Call Center di Trenitalia 89.20.21, alle biglietterie di stazione e alle agenzie di viaggio convenzionate. Nella nota si precisa inoltre che l’autocertificazione può essere accettata solo dagli addetti delle biglietterie FS, in quanto esercenti di pubblico servizio, oppure dal personale FS a bordo treno, nel caso di elettori in partenza da stazioni prive di biglietteria o con biglietteria chiusa. Non può invece essere sottoscritta, né accettata dalle agenzie di viaggio.
AGENDA
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Gli appuntamenti della Sinistra Arcobaleno Io vengo da una famiglia proletaria - dichiara il leader della band Sangiorgi - e anche se domani avrò dei soldi, difenderò sempre chi ne ha meno, anche perché oggi c’è una nuova borghesia come nell’ ‘800, per cui il commerciante è più ricco di mia madre che fa la maestra e ha sempre lo stesso stipendio, mentre il pane costa il doppio
08.04.2008 - ore 21.00 Muggiò (MI) Sala delle cooperative Iniziativa sulla sostenibilità ambientale con Rossana Del Regno 08.04.2008 - ore 21.00 Ostia (RM) Cineland Proiezione di: Biutiful cauntri, un film sulle ecomafie in Italia e Campania Obbligatoria la prenotazione telefonica a Silvia 338-9362659 o Eleonora 338-5811965. 10.04.2008 - ore 18.00 Roma P.za del Popolo Chiusura campagna elettorale nazionale della Sinistra Arcobaleno
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