NEWS n.5 del 30 aprile 2014 La Voce dell'apicoltore
Notiziario ARAL
Top news n. 6 2014
Miele: l'unica cosa che si produrrà sempre ARAL
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INDICE
. I lavori nel mese di 21) maggio. 2 - La 20132ww sostituzione della Top regina. 3 - La marcatura della regina. 4 - La raccolta del polline. 5 - Corsi di formazione professionale.
***** I LAVORI NEL MESE DI MAGGIO
In questo mese si può continuare a fare l'allevamento delle regine, e a formare sciami artificiali trattandoli comunque contro la varroa. Predisporre, inoltre, trappole per combattere i parassiti e i predatori esterni all'alveare. Se abbiamo lavorato bene le famiglie sono tutte o quasi pronte per il raccolto del miele di acacia. Le api se sono almeno su 5 telai di covata e con il nido con scorte di miele occorre creare abbastanza spazio per evitare eventuali sciamature e l'accumulo di altre scorte. Urge a questo punto la posa dei melari in modo da portare il miele di sopra. Può darsi che si trovi una famiglia orfana. Ci si accorge dell’orfanità di solito perché non si trova covata fresca ma solo covata opercolata o anche assenza totale di covata. A volte siamo noi apicoltori che le uccidiamo involontariamente durante le normali operazioni di controllo e spostamento dei melari e dei telai. A volte vengono ghermite da uccelli insettivori durante i voli nuziali all’esterno. La cosa migliore da fare a questo punto è necessario inserire una nuova regina per fare in modo che la famiglia di lì a poco tempo inizi a riprendersi. 1
Volendo si può fare allevare una regina alle api introducendo nel l’arnia orfana un telaio con covata fresca proveniente da una famiglia forte. Ci vorrà più tempo però ci può interessare per ottenere una figlia di una regina che ci ha dato delle soddisfazioni in termini di produzione e docilità. A volte si tratta di una regina ormai vecchia che si trascina per l’alveare senza produrre. In quel caso saremo costretti ad eliminarla per far posto ad un’altra più giovane e produttiva LA SOSTITUZIONE DELLA REGINA: I FATTORI CHE NE DETERMINANO L'ACCETTAZIONE
In una colonia Si rende necessario sostituire la regina quando questa è orfana oppure per rimpiazzarne una di qualità scadente. Una colonia con una regina inefficiente può presentare una covata in quantità ridotta o sparsa, a mosaico, così come la popolazione sarà insufficiente. Un sistema praticato semplice ed economico consiste nel lasciare allevare una cella reale alla famiglia orfana inserendo un telaio di covata molto giovane. Questo modo la covata nuova nascerà non prima di 45 giorni e questo ritarda seriamente lo sviluppo della colonia riducendone anche le potenzialità di raccolto. La qualità della regina così prodotta, inoltre, può essere relativamente bassa, se alle spalle non vi è un lavoro di selezione delle sue performances. Per tali motivi risulta più conveniente l'introduzione di una regina selezionata. Generalmente una colonia orfana accetterà facilmente una regina. Esiste tuttavia una stretta relazione tra durata dell'orfanità e livello di accettazione: tanto più aumenta il primo fattore, tanto più decresce il secondo. La colonia che riceve la regina dovrebbe sentire l'orfanità per almeno 24 ore prima dell'introduzione della gabbietta. In caso di presenza di regina, vergine o feconda, o di operaie ovificatrici la possibilità che la regina giovane venga accettata si riduce invece notevolmente. Per quanto riguarda la presenza di celle reali, generalmente si consiglia di eliminarle tutte al momento dell'inserimento della gabbietta con la regina giovane, anche se in realtà questa operazione non aumenta necessariamente il livello di accettazione. Se una regina nuova, infatti, viene liberata e di lì a poco comincia a deporre, le operaie distruggeranno loro stesse tutte le celle reali presenti. L'aggressività con cui le api possono accogliere la nuova arrivata è invece figlia dell'età: le api giovani, di meno di dieci giorni, 2
mostrano scarsa ostilità, mentre il livello massimo di aggressività si registra nei soggetti di quattordici giorni. Minor tolleranza si può osservare anche nelle colonie popolose e stabili, mentre in un nucleo l'accettazione è normalmente più facile. Il periodo ottimale per le sostituzioni, infine, è quello in cui si verificano importazioni sia di polline che di nettare. In periodo di carestia l'importazione può eventualmente essere simulata con una nutrizione un giorno prima dell'introduzione. Da un articolo della rivista "L'APIS" LA MARCATURA DELLA REGINA In un alveare vigoroso, individuare la regina, anche per l'apicoltore professionista, è sempre un impegno ed una perdita di tempo prezioso. Per individuarla più facilmente, si ricorre spesso alla marcatura, imprimendo sul torace della regina una goccia di vernice indelebile di colore relativo all'anno convenzionale dei colori, al fine di poterla identificare sul favo dalle altre api con più Il piccolo Paolo Coarelli marca una regina facilità e rapidità. Nel 2014 il colore della marcatura è il verde. La marcatura deve essere effettuata preferibilmente da marzo a ottobre per escludere il periodo invernale quando la temperatura è troppa bassa e le api sono in glomere. Una volta marcata la regina, bisogna aspettare qualche minuto, prima di reintrodurla nell'alveare, affinché la vernice sia perfettamente asciutta e non vi siano odori estranei, per evitare che possa essere aggredita dalle api. Con la marcatura si riesce a conoscere in ogni momento l'età della regina e a renderla più visibile sui favi quando la famiglia è forte. LA RACCOLTA DEL POLLINE La raccolta del polline può rappresentare per gli apicoltori una buona fonte di reddito. Di solito quando nell'arnia si nota nella successione dei favi: Miele-PollineCovata-Covata-Covata-Covata-Covata-Covata-Polline-Miele, si può tranquillamente iniziare la raccolta del polline. Per la raccolta esiste sul mercato una griglia piglia polline (Fedrizzi)che risolve gran parte dei problemi e rappresenta, anche per la sua facilità di impiego, lo strumento più idoneo per la raccolta del polline. E' dotata di una griglia e un cassettino che 3
ha le stesse dimensioni dell'arnia nella parte interna dell'ingresso delle api. - La griglia è di lamiera forata in acciaio inox con fori da 5 mm, supportata su tre lati da un listello in legno largo 15 mm e spesso 9 mm, sul lato anteriore due pezzetti dello stesso listello di circa 5 cm di lunghezza. Le api, rientrando nell'alveare sono costrette alla resa delle pallottoline di polline durante l 'attraversamento dei fori grigliari. Le griglie piglia polline devono essere inserite contemporaneamente a tutte le arnie d'una medesima fila, altrimenti le api porteranno il polline presso le vicine di casa la cui porta non presenta analoghe difficoltà. Per effettuarne la raccolta occorre scegliere il periodo più adatto. - Non è cosigliato mettere le trappole nel periodo dell'acacia in quanto dimezza la velocità di carico e scarico delle api. Sull'acacia ogni aspirazione del nettare è così abbondante da riempire interamente la sacca nettarifera delle api. Mai inserire le griglie troppo presto; mai la sera precedente. Meglio verso le otto del mattino. Mai fin troppo tardi. Operando saggiamente su una ventina di arnie, si può ottenere un raccolto anche di venti kg di polline. - I cassettini vanno svuotati giornalmente o al massimo ogni tre giorni, dipende dalle condizioni climatiche. Il polline è molto igroscopico, assorbe umidità dall'ambiente, con tendenza a fermentare e a renderlo inutilizzabile. I cassettini vengono svuotati in un secchio ed il polline viene trasferito nel laboratorio per passarlo nell'essiccatoio. L'essiccazione avviene per ventilazione con aria calda alla temperatura di 35-40 gradi per un tempo che va da dodici a ventiquattro ore; il polline è perfettamente essiccato quando masticandolo scricchiola tra i denti. - Il polline fresco può essere conservato anche tramite congelazione in vasetti o in sacchetti di plastica per alimenti sotto vuoto. Si può conservare anche in vasetti con l'aggiunta di miele liquido fino alla copertura del polline. Si tappa il vasetto e si gira ogni giorno fino ad ottenere una pappa densa che si consuma a cucchiaiate quando e come si vuole. Il polline è il " pane delle api ". Ogni granulo pollinico è un’entità biologica che contiene il necessario alla vita: protidi, glucidi, lipidi, sali minerali e oligoelementi, vitamine ormoni ed enzimi.. Costituisce l’unica fonte proteica che, abbinata a quella energetica degli zuccheri, consente la crescita dell’insetto e costituisce la materia prima per la produzione della pappa reale per la nutrizione della covata. - La raccolta del polline da una colonia varia da 10 a 26 kg all'anno. Il peso di due palline di polline raccolto da una bottinatrice di polline varia da 7,7 a 8,6 mg. . L'allevamento di una larva richiede 25 - 37,5 mg di proteina, equivalente a 125 187,5 mg di polline. Le api raccolgono il polline per sopravvivere ed essere sane. Perciò la raccolta prolungata del polline può arrecare danni alla famiglia delle api. Si consiglia pertanto interrompere periodicamente la raccolta per permettere alle api di fornirsene una scorta. Quando le api non hanno polline in 4
quantità sufficiente, o il polline è a basso valore nutrizionale, l'allevamento della covata diminuisce e le operaie hanno una durata di vita inferiore. CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Sono iniziate le lezioni in campo per i corsi di formazione professionale per gli apicoltori del Lazio, con prove pratiche in apiario. Il primo incontro è stato effettuato Domenica 27 aprile presso l'azienda apistica di Antonella Pedrollo - Borgo Sabotino LT - dove, nonostante il tempo avverso, hanno partecipato circa 70 apicoltori suddivisi per gruppi di 7/8 a disposizione dei Tecnici Apistici dell'A.R.A.L. Badoni Fabrizio, Baretta Roberto, Bruzzichini Giancarlo, Carucero Romeo, Franceschini Agrizio, Ilari Claudia, Panichi Claudio, Piovesan Valerio. La giornata è iniziata con una colazione organizzata dalla titolare dell'azienda signora Antonella, da ringraziare per la sua disponibilità, e terminata con un pranzo, dopo le lezioni in apiario e la visita con illustrazione del laboratorio di smielatura. Il programma, coordinato dal Presidente Vittorio Di Girolamo e dai Consiglieri Franco Todde e Roberta Antinori, proseguirà anche Domenica 4 maggio presso l'azienda apistica APE D'ORO di Aprilia - via Salinello n. 6. - e Domenica 11 maggio presso l'azienda NON SOLO MIELE di via Bassianese 305, - Borgo San Michele LT -, con il medesimo programma della precedente lezione, ma con impegni diversi di approfondimento in apicoltura. L' ARAL ha predisposto, per questi due incontri, una colazione mattutina, una visita con illustrazioni tecniche ai laboratori di smielatura e una visita in apiario a disposizione dei tecnici con prove pratiche per tutti. Le giornate si concluderanno nel primo pomeriggio con un pranzo facoltativo per i partecipanti ed eventuali accompagnatori. Un sentito ringraziamento da parte del Presidente Di Girolamo ai Tecnici per la loro disponibilità ed ai titolari delle aziende che ci hanno ospitato. Un particolare saluto a Pedrollo Antonella, Francesco Lo Cicero e a Mara Piovesan, titolari delle rispettive aziende di apicoltura, per aver messo a disposizione degli apicoltori dell'ARAL i loro apiari e le loro strutture apistiche. L'appuntamento per gli apicoltori è in via Anagnina all'altezza di via Albidona alle ore 8,00 di Domenica 4 Maggio e Domenica 11 Maggio. Come già predisposto, i partecipanti possono essere accompagnati da parenti o amici che amano conoscere il meraviglioso mestiere dell'apicoltura. Per eventuali informazioni telefonare a +39 346 6281022.
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