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197 ANNO 34 AGOSTO | SETTEMBRE 2010
ambientecucina
BIMESTRALE IL SOLE 24 ORE SPA - SEDE OPERATIVA VIA G. PATECCHIO 2 - 20141 MILANO - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) - ART. 1 - COMMA 1, DCB FORLÌ
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il linguaggio del colore the language of colour
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50 anni di cucine Toncelli danno vita ad un nuovo concetto di lusso. una cucina esclusiva difficile da raccontare, emozionante da scoprire. Intarsi prospettici matematici realizzati dagli artigiani di Anghiari. Ante in cuoio cucito a mano dai mastri sellai toscani. Isola di lavoro nell’esclusiva mousse di cemento. Finiture pregiate in legno solcato. L’eccellenza degli elettrodomestici La cura sartoriale, la passione per i dettagli e la vocazione all’eleganza.
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ambientecucina on line
ambientecucina | anno 34
| agosto-settembre 2010
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sommariocentonovantasette 6 | RUBRICHE
36
in copertina 9 editoriale 14 magazine a cura della Redazione 36 green magazine di Clara Mantica e Giuliana Zoppis 70 selezione di Carla Cavaliere e Angela Viganò
46
shop 46 experience di Lilli Bacci e Elisabetta Scheggi 50 vetrina di Lilli Bacci
impresa 57 swg monitor di Diego Martone 60 strategie di Fabio Salvati 62 consumi di Tiziana C. Aquilani 64 consumi di Fabrizio Fornezza
70
66 e-marketing di Serena Deganutto
83 | INTERNATIONAL
SHOWCASING ITALIAN KITCHEN 84 mercati dove vanno le esportazioni markets where export are heading di/ by Aurelio Volpe
86 impresa l’innovazione creativa e di filiera business creative and manufacturing innovation di/ by Fabrizio Gomarasca
90 testimonial 96 on the road
83
copertina Ola 20 di Snaidero, a pagina 6
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anno 34 | agosto-settembre 2010 | ambientecucina
108 sommariocentonovantasette 108 | INTEMAINTHEMES
COLORTOUR
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di/ by Paola Leone
138 | CUCINATECNO di Antonella De Alessandri
138 lavastoviglie eco intelligenza al servizio del lavaggio 150 componenti soft water
ambientecucina
150 Direttore responsabile Antonio Greco Direttore di redazione Raffaella Razzano
[email protected] Redazione Carla Cavaliere (caposervizio)
[email protected] Segretaria di redazione Anna Alberti
[email protected] Hanno collaborato a questo numero Tiziana C. Aquilani, Lilli Bacci, Antonella De Alessandri, Serena Deganutto, Fabrizio Fornezza, Fabrizio Gomarasca, Paola Leone, Clara Mantica, Diego Martone, Fabio Salvati, Elisabetta Scheggi, Angela Viganò, Aurelio Volpe, Pan Yong, Giuliana ZoppisTraduzioni: David Lowry
Photo by: michaeljung, Vitality Urazov, Jose Gil, Richard Connors, Dmitry Pichugin, Svetlana Larina © Fotolia.com (pagine 4, 108, 114, 120, 124, 130, 134) Progetto grafico e impaginazione: Fabio Berrettini, Cristina Menotti
Direttore Editoriale Business Media Mattia Losi
Sede legale via Monte Rosa 91 - 20149 Milano
Ambiente Cucina, Décor Cuisine, The Kitchen, Die Küche Registrazione Tribunale Milano n. 169 del 24.4.1977 copyright Il Sole 24 ORE S.p.A., Milano - Italia R.O.C. n. 6553 del 10.12.2001
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[ in copertina Snaidero ]
LA CURVA CONTEMPORANEA HA COMPIUTO I SUOI PRIMI VENT’ANNI NEL 2010, RINNOVANDOSI CON TUTTA LA FRESCHEZZA DI UN CONCEPT DI GRANDE QUALITÀ PROGETTUALE E INDUSTRIALE: È OLA 20 DI SNAIDERO, DESIGN PININFARINA DESIGN SCULTOREO Inconfondibile il design Pininfarina nell’elemento scultoreo del supporto del piano dell’isola di Ola 20, realizzato in legno stratificato e sagomato. La curvatura caratterizza anche tutti gli elementi terminali di armadi, basi e pensili.
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Costituendo uno dei pochissimi casi di cucina ‘cult’, prodotta ininterrottamente dal 1990, Ola era nata da un progetto di forte impatto architettonico, che risolveva le diverse tematiche funzionali con soluzioni tecnologicamente innovative (aggiudicandosi anche, nel 1996, il Premio Design del Chicago Athenaeum di architettura). Così oggi Ola 20 rappresenta il risultato di una doppia sfida (dell’azienda come del designer) che supera il concetto di restyling in una vera e propria evoluzione del progetto, sviluppando i segni forti del passato in elementi di decisa e insieme originale contemporaneità. È la linea curva, tradotta in una complessiva morbidezza delle forme, a costituire la chiave di lettura principale. A partire da una straordinaria raffinatezza di proporzioni, che Pininfarina ha voluto rafforzare in questa riedizione attraverso il nuovo elemento di supporto del piano di isole e penisole, dal raffinato design scultoreo, realizzato in legno stratificato e sagomato, chiaramente riconducibile allo stile dinamico del designer, che pone il design realmente al servizio della qualità del lavoro in cucina. Anche tutti gli elementi terminali di armadi, basi e pensili sono caratterizzati dalla curvatura, mentre l’integrazione della maniglia nell’anta, con il profilo di alluminio che la percorre, rafforza l’essenzialità e la coerenza del progetto, costituendo anche un elemento ergonomico per l’apertura. Un altro segno forte
CAPPA FLUORESCENTE La raffinata composizione ad isola, con la zona armadi realizzata in legno frassino dark e la nuova cappa centro stanza (150 cm) ad aspirazione tangenziale realizzata su disegno Pininfarina con un supporto di lamiera di acciaio laccata lucida, percorsa lungo tutto il perimetro della base da una fascia di luce fluorescente. LACCATURA MICALIZZATA L’elegante composizione con penisola di Ola 20, nell’innovativa laccatura micalizzata bianco puro: di derivazione automobilistica, viene utilizzata una speciale polvere di mica che, sfogliandosi facilmente in piccole scaglie ed essendo molto riflettente, permette di avere riflessi simili a quelli del metallizzato, ma più trasparenti e brillanti.
di Ola 20 è la cappa, nelle diverse versioni: in quella a parete, da 120 o 180 cm, che conserva l’originale cupola ammorbidita nel design ma importante nell’impatto estetico, e soprattutto nella nuova cappa a centro stanza (dimensione 150 cm), realizzata su disegno di Pininfarina, ad aspirazione tangenziale con un supporto di lamiera di acciaio laccata lucida, percorsa lungo tutto il perimetro della base da una fascia di luce fluorescente. In Ola 20 forma e funzione sono indissolubilmente legate alla ricerca tecnologica, che si esprime in soluzioni, materiali e trattamenti produttivi estremamente innovativi. Già nel restyling del 2000 Snaidero aveva portato sul progetto la tecnologia della verniciatura metalizzata. A 10 anni di distanza il marchio si ripete portando su Ola 20 una nuova tecnologia, sempre di derivazione automobilistica, che consolida ulteriormente la verniciatura in tutte le sue varianti come solido punto di forza della Snaidero: si tratta della laccatura micalizzata, una speciale lavorazione che usando miche particolari permette di ottenere dei riflessi molto più trasparenti e brillanti conferendo al progetto nuova eleganza e preziosità. www.snaidero.it
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Raffaella Razzano
editoriale
SOBRIETÀ E INVESTIMENTI WORLDWIDE L’export del settore arredamento relativo al primo trimestre 2010 registra dati discontinui per tipologia e per paesi di destinazione. Cala in valore il comparto dei mobili e degli imbottiti, rispettivamente -2,4% e - 1,3%, mentre si segnala una ripresa delle cucine, in valore, con un +3%, e in quantità con + 24%. Una boccata di ossigeno, seppure lieve, dopo un 2009 di sofferenza ma anche un chiaro segnale di tendenza: la diminuzione del prezzo medio è un fenomeno mondiale con poche eccezioni, vedi la Svizzera, e qualche punta estrema come gli Stati Uniti dove si registra un valore in discesa del 24% a fronte di un aumento in quantità del 108%. Per necessità o per virtù, dunque, tramontano quelle dinamiche ostentative che hanno fatto la fortuna dei prodotti di lusso, e di tanto made in Italy, ma la capacità delle imprese italiane del settore cucina ha saputo evidentemente intercettare più di altri comparti quel bisogno diffuso in tutti i continenti di prodotti “ben fatti”, più accessibili e con valori certi. In questo senso appare strategica la nuova sfida del Gruppo Cucine che, attraverso un tavolo interministeriale, vuole arrivare a definire gli standard di una cucina ecosostenibile riconosciuti a livello europeo. Uno sforzo industriale e culturale importante che potrebbe conferire ulteriore vantaggio competitivo alle aziende sui mercati internazionali, soprattutto nel settore contract che finalmente appare in ripresa in molti paesi, asiatici in testa, seguiti dal Nord e Sud America e dall’Africa. A farla da padrone nell’edilizia residenziale è, dunque, l’Asia che per la prima volta nel 2009 ha superato quella europea con 1.611 miliardi di investimento. Una tendenza che, non a caso, si riflette anche sulla mappa geografica dell’export di cucine in cui il fenomeno più evidente è la crescita notevole dell’export in Corea del Sud, passato al terzo posto come importanza. Un boom, visto che stiamo parlando di una crescita di più del 300% in valore, che sancisce la buona salute del paese più occidentalizzato tra le tigri asiatiche, in cui il ritmo delle costruzioni non ha mai avuto battute d’arresto. E per intercettare le grandi commesse rimane ancora fondamentale il ruolo del retail specializzato, capace di comunicare al consumatore di tutto il mondo i valori della cucina italiana. Bandiere nel mondo dello stile italiano che, come dimostra anche lo speciale International pubblicato in questo numero, hanno ripreso a sventolare con successo.
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magazine a cura della redazione
GRUPPO CUCINE - ASSARREDO
PROSSIMA SFIDA: LA CUCINA ECO-SOSTENIBILE Il dialogo tra il Gruppo Cucine e le istituzioni prosegue in modo costruttivo attraverso la costituzione di un Tavolo Permanente di confronto tra il settore cucina, arredamento ed elettrodomestici, e i due ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. «Dopo il successo degli incentivi, una misura tattica di grande successo per vivacizzare il mercato, passiamo ora alla definizione di piani strategici di lungo periodo», spiega il presidente Patrizia Copat. «È stata già individuata un’agenda di priorità e la più Stefano De Colle, amministratore delegato di Elmar, vice presidente neo eletto del Gruppo Cucine-Assarredo.
ON LINE
interessante è sicuramente quella relativa al progetto di “cucina eco-sostenibile”, che dovrebbe rientrare in una visione più ampia di casa sostenibile. L’obiettivo principale è quello di arrivare a una definizione di standard riconosciuti a livello di Comunità Europea e di definire parametri condivisi che si possano facilmente classificare. Un iter paragonabile a quello già compiuto dal comparto degli elettrodomestici con l’etichetta energetica, che deve consentire al consumatore di capire subito che grado di sostenibilità garantisce la cucina. Una sfida che riteniamo fondamentale per aumentare la trasparenza e la cultura ambientale ed etica del settore accrescendo il valore dell’arredamento per la cucina, e anche quella delle imprese. Costringerci a identificare degli standard comuni
e condivisi, e in base a quelli classificare il grado di sostenibilità, elimina anche il rischio di trasformare i temi ambientali, che riteniamo fondamentali, in strumenti di marketing e comunicazione privi di sostanza e come tali deleteri. E dopo il tema dell’ecologia, tratteremo anche quello della sicurezza, che parimenti discuteremo insieme alle istituzioni grazie al Tavolo Permanente». La complessità della sfida rafforza ancora di più il ruolo del Gruppo Cucine guidato da Patrizia Copat. Un Gruppo molto solidale che nell’ultimo anno conta sull’apporto di nuovi associati e che a partire da giugno ha come vice presidente Stefano De Colle, amministratore delegato di Elmar Cucine: «Un sostegno prezioso per il lavoro del Gruppo che, sono certa, contribuirà con
Patrizia Copat, presidente del Gruppo Cucine-Assarredo.
la sua intelligenza e cultura alla crescita del settore». Intanto prosegue l’azione positiva degli incentivi che al 14 luglio erano arrivati a 68.961 contributi per un totale di oltre 48 milioni di euro erogati, pari a più dell’80% degli stanziamenti (60 milioni), mentre per gli elettrodomestici la quota erogata, pari a oltre 22 milioni di euro, era pari al 44,66% della somma stanziata (50 milioni). www.assarredo.it
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LIVING24, un punto di incontro per i professionisti È on line da giugno Living24, il nuovo portale dell’arredamento realizzato dal Gruppo 24 Ore. Il sito si rivolge agli operatori più qualificati che si occupano di arredo e design di interni - dai designer ai manager dell’industria di settore, dagli operatori della distribuzione agli studenti di corsi universitari e master - con l’ambizione di creare una autorevole community di professionisti. Suddiviso in 5 sezioni - bagno, cucina, habitat, oggetti, ufficio - che corrispondono alle principali aree dell’abitare, Living24 registra gli eventi più significativi, propone interviste e video interviste ai personaggi più significativi, fornisce informazioni sempre aggiornate su nuovi progetti e prodotti, segnala punti vendita evoluti e pubblica studi di settore approfonditi. La redazione si avvale, tra gli altri, dei contributi giornalistici e della competenza dei professionisti delle testate Ambiente Cucina, Area [design focus], Bagno e Accessori, Casastile, US - Ufficiostile. Gli ultimi numeri delle stesse riviste sono sfogliabili nella sezione “Flip Mags” in home page mentre i numeri precedenti sono disponibili, sempre in modalità flip, nelle aree dedicate alle singole testate.
Ambiente cucina 244x341-Neff Flexind_Ambiente cucina 244x341-Neff Flexind 14/07/10 14.47 Pagina 1
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magazine ADI INDEX 2009
DECIMA EDIZIONE AMPLIATA La decima edizione dell’annuario ADI Design Index 2009 è stata presentata a stampa e operatori il 30 giugno scorso. La selezione è stata, come nella tradizione, severa: dalle 12 delegazioni territoriali di ADI, la cui attenzione alle singole realtà progettuali italiane costituisce la radice dell’attività dell’Index, sono pervenute oltre 1.800 segnalazioni, con un incremento del 50 per cento rispetto all’anno precedente. Le Commissioni tematiche che compongono l’Osservatorio Permanente e, nella fase finale, i cinque esperti del Comitato di selezione finale hanno scelto 140 progetti. «Nel corso di quest’anno», sottolinea Oscar G. Colli, curatore dell’Index 2009, «si è deciso di dare visibilità maggiore a due nuove tematiche: il Design dei materiali e dei componenti, relativi soprattutto al campo delle finiture per l’edilizia, e il Design dei servizi, che passa dall’essere momento esclusivamente
teorico a pratica progettuale finalizzata. Con questi nuovi inserimenti si è arrivati a un totale di dieci tematiche, già presenti nella selezione a partire da questa edizione». Nel volume - la cui immagine è curata, come nelle precedenti quattro edizioni, da Italo Lupi - le schede dedicate ai prodotti sono precedute da una presentazione di Luisa Bocchietto, presidente nazionale ADI, e da interventi firmati da Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione; Adolfo Guzzini, presidente del Consiglio Italiano del Design; Fiorenzo Galli, direttore genera-
le del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano; Andrea Granelli, designer; Mario Abis, sociologo, presidente di Makno & Consulting. Il volume andrà a comporre con il precedente ADI Design Index più quello successivo, la triade delle pubblicazioni che permetterà a una giuria internazionale di scegliere i meritevoli di ricevere il XXII Premio Compasso d’Oro durante la premiazione che si terrà a Roma. Entrando nel dettaglio della selezione, poche, ma decisamente innovative, le menzioni per il settore della cucina, tra cui il Mono
NUOVA SEDE ADI A MILANO La collezione storica del Compasso d’Oro avrà finalmente una sede permanente a Milano. Lo hanno annunciato Letizia Moratti, sindaco di Milano, Carlo Masseroli, assessore a Milano allo Sviluppo del Territorio, e Luisa Bocchietto, presidente di ADI, presentando l’ampio progetto di recupero che riguarda le aree di Porta Volta un tempo occupate da Enel, in pieno quartiere Sarpi. In particolare, ADI e la Fondazione omonima che possiede la collezione storica del Compasso d’Oro, andranno ad occupare l’ex sede Edison di via Bramante, già deposito di tram a cavalli e riconvertita nel 1896 a centrale termoelettrica. Luisa Bocchietto ha manifestato la sua soddisfazione: «Siamo orgogliosi del progetto e dell’attenzione dimostrata dalla città di Milano verso un’istituzione privata che in più di 50 anni di attività ha contribuito a scrivere la storia del design italiano. La collezione oggi conta 2.000 pezzi e ogni tre anni viene arricchita con un centinaio di nuovi prodotti. Renderla accessibile al pubblico e agli addetti ai lavori è stato da subito uno degli obiettivi primari del mio mandato». Per i tempi della ristrutturazione e dell’importante opera di recupero e bonifica, si parla di almeno tre anni di lavori. A questo proposito Luisa Bocchietto ha espresso la speranza di poter celebrare il premio Compasso d’Oro 2014 nella nuova sede milanese. «Intanto, per il 2011, l’appuntamento è a Roma, dove abbiamo firmato un Luisa accordo importante per due mostre e dove saremo presenti nel circuito Bocchietto, presidente di iniziative previste per il 150° anniversario dell’Unità di Italia. ADI. Un altro traguardo importante per diffondere la cultura del design italiano». di (ph. E. Basili)
Zero, la macchina a campana per il sottovuoto da incasso di Irinox su disegno di Decoma Design propone per uso domestico una funzione ampiamente utilizzata nel professionale. Garantisce la conservazione della qualità degli alimenti, in modo naturale e per un tempo prolungato (fino a 21 giorni).
Liberamente posizionabile, il bruciatore Monofuoco Origine proposto da Glem Progetti, design Marcello Cutino-Bcf, riporta in cucina il concetto di braciere. Multiplo, realizzato da Scholtès e disegnato da Emanuel Gargano e Marco Fagioli, applica alla scala domestica la modularità delle vasche professionali e i principi dell’induzione, permettendo di utilizzare cinque diversi tipi di cottura.
fuoco Origine proposto da Glem Progetti, design Marcello CutinoBcf; la vasca di cottura Multiplo di Scholtès disegnata da Emanuel Gargano e Marco Fagioli, e Zero, la macchina a campana per il sottovuoto di Irinox su disegno di Decoma Design. Infine, il volume, per la prima volta, è stato dedicato a Tersilla F. Giacobone e Manuela Cifarelli, due persone straordinarie che hanno a lungo collaborato alla realizzazione di ADi Index fin dalla sua nascita. Ecco quanto ha detto il curatore Oscar G. Colli: «Vogliamo così ricordare due colleghe di grande valore, Manuela Cifarelli e Tersilla F. Giacobone, recentemente scomparse. Figure centrali per tanti anni nell’Associazione per il Disegno Industriale, cui va il nostro ricordo affettuoso e alla memoria delle quali questo volume tutti noi dedichiamo». www.adi-design.org
Ambiente cucina 244x341-Neff 7litri_Ambiente cucina 244x341-Neff 7litri 14/07/10 13.51 Pagina 1
LO FA GIÀ LA MIA LAVASTOVIGLIE DA RECORD. È bello pensare che tutta la fantasia, la passione e la gioia che metti nel cucinare arrivi nei piatti che porti in tavola, sotto forma di un sapore speciale. È un’energia positiva che non deve andare sprecata. Con questa filosofia abbiamo sviluppato una nuova tecnologia capace di ottimizzare le prestazioni e sfruttare al meglio ogni risorsa. Per questo sono le uniche lavastoviglie da incasso in grado di lavare un pieno carico da 13 coperti completi con soli 7 LITRI d’acqua, in classe di efficienza energetica A -10%*. La miglior performance di lavaggio con il minor consumo di energie, con la forza e l’efficienza Neff. Se anche la tua energia si esprime al meglio in cucina, raccontacelo su www.neff.it
“PER UNA CENA TRA AMICI NON RISPARMIO ENERGIE.”
* A -10%: consumo energetico inferiore del 10% (0,96 kWh/13 cop.) rispetto al valore standard di classe di efficienza energetica A (1,07 kWh/13 cop.)
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magazine EUROPARLAMENTO 24
PER AGGIORNARE IMPRESE E PROFESSIONISTI È on line Europarlamento24, il portale web che illustra e spiega le attività e le iniziative del Parlamento europeo per imprese, manager e professionisti italiani. Il portale, finanziato con il supporto del Parlamento Europeo, è stato realizzato dal Gruppo 24 Ore, con la collaborazione della società di consulenza Jlag e dell’Istituto di ricerche di mercato Simulation Intelligence. Europarlamento24, accessibile tramite PC o applicazione iPhone dedicata e gratuita, si rivolge a coloro che operano nei vari mercati
www.europarlamento24.com
business to business, per offrire aggiornamenti puntuali su quanto avviene nel Parlamento europeo e che abbia un impatto diretto sulle imprese e sulle professioni, oltre ad approfondimenti sul funzionamento e sui meccanismi del Parlamento europeo, oltre a pubblicazioni, video e guide sfogliabili online per capire i temi affrontati a Bruxelles e Strasburgo, identikit dei deputati italiani. Ma non solo: il portale si propone anche di sviluppare le relazioni fra professionisti in un’ottica di community, di farsi portavoce delle istanze delle comunità professionali presso il Parlamento europeo, di promuovere e amplificare le richieste che arrivano dal mondo B2B italiano, offrendo anche la possibilità ai lettori di interagire con la redazione via e-mail, sondaggi, o post sul blog. Per essere costantemente euroaggiornati, basta iscriversi al sito e registrarsi gratuitamente alla newsletter.
ELICA
RICORDANDO UN AMICO Mi è difficile trovare le parole per dare l’ultimo saluto ad Antonio Cecere, mancato improvvisamente lo scorso giugno. La sua vitalità, contagiosa e positiva, sembrava inesauribile e la sua curiosità era un motore che non si fermava mai. Entrambe le qualità, unite a una grande tenacia e volontà, gli avevano permesso di raggiungere traguardi professionali importanti. Un iter che lo aveva portato a costituire, insieme ad altri soci, StudioCrea. Una realtà dinamica quanto lo era lui, in cui aveva potuto esprimere al meglio la passione per il progetto e una profonda competenza che aveva messo a disposizione di aziende e punti vendita contribuendo all’innovazione del settore. E il suo sguardo acuto, sempre sincero, era un prezioso punto di vista anche per la nostra redazione. Attento lettore, critico talvolta, Antonio era sempre propositivo e prodigo di consigli e nello stesso tempo non smetteva mai di ascoltare. Lo ricordo sempre in prima fila ad ogni convegno e presente in tutte le occasioni dove potesse accrescere ulteriormente la sua competenza. Ci mancherà molto la sua intelligenza. Tanto quanto mancherà la sua allegria che gli ha permesso di vivere con pienezza tutta la sua esistenza, sicuramente troppo breve per chi gli ha voluto bene. Ciao Antonio, grazie di cuore per la stima e l’affetto che ci hai sempre dimostrato e che ricambiamo per sempre. Raffaella Razzano
www.elica.com
All’Expo di Shanghai Nel Padiglione Italia dell’Expo 2010 di Shanghai, allestito nell’ambito dell’evento Italia degli Innovatori, Elica presenta la propria linea di purificatori d’aria Evolution Luxerion, selezionata come una delle più importanti innovazioni per cui l’Italia si distingue nel mondo. Il riconoscimento arriva dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione, promotore dell’iniziativa insieme al Commissariato Generale del Governo per l’Expo di Shanghai 2010, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze tecnologiche italiane e favorire rapporti istituzionali con interlocutori cinesi e internazionali (sul portale italianvalley.com tutti i progetti innovativi selezionati). La linea Evolution Luxerion raccoglie una serie di prodotti multifunzionali sviluppati dal Gruppo Elica (che proprio in agosto celebra i 40 anni di attività), che è stata premiata in particolare per l’integrazione tra purificazione e illuminazione: ogni cappa, oltre a costituire sia un elegante punto luce alogeno, consente anche di purificare l’aria da inquinamento e pollini, grazie allo speciale filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air).
L’EVOLUZIONE design Giancarlo Vegni
Numero Verde: 800 11 75 11 www.aegbuilt-in.it
© Effeti Industrie SpA Tavarnelle V.P. (Firenze) Italy tel. +39.055.80.70.91 www.effeti.com
[email protected]
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magazine STOSA
LA RICETTA GIUSTA Nella home page aziendale di Stosa appare una frase sintetica e incisiva: “Abbiamo la ricetta giusta”. Una dichiarazione non casuale visto che con 130 cucine prodotte ogni giorno, un fatturato 2009 di 68,5 milioni (+1% rispetto all’anno precedente) e un previsionale 2010 di 75 milioni, Stosa è la quinta azienda di cucine in Italia. Con David Sani, Sales Manager Italia e Product Manager, capiamo quali siano gli ingredienti di un successo che non ha conosciuto battute d’arresto neppure dopo la crisi del 2008. Quali sono stati i punti di forza dell’azienda che hanno consentito un trend di crescita costante? Il primo “ingrediente” della ricetta Stosa è il forte orientamento al mercato che si è sempre tradotto in risposte corrette come tendenza e come prezzo. Per arrivare a questa equazione, solo all’apparenza semplice, sono stati messi in campo, da una parte, investimenti continuativi nelle piattaforme produttive e, dall’altra, la consulenza di due studi di design esterni che operano in differenti segmenti (lo studio Tinagli per l’area di gusto più classica e lo studio Adriani & Rossi per quella più contemporanea) per rafforzare il ruolo fondamentale del nostro studio di progettazione interno. Contemporaneamente abbiamo sempre ritenuto i nostri
clienti i migliori consulenti di marketing, le nostre antenne sul campo da ascoltare e rispettare, il nostro migliore biglietto da visita. Anche per questo abbiamo ritenuto strategica una corretta esposizione sul punto vendita e di conseguenza abbiamo investito molto in questa direzione. Se poi aggiungiamo la grande passione e coesione che anima la famiglia (al fondatore e presidente Maurizio Sani si sono affiancati presto i tre figli, David, Mauro e Leonardo, ndr ) che ha sempre contagiato tutti gli addetti, la ricetta è completa. In quale ambito sono stati fatti gli ultimi investimenti? Dopo un anno e mezzo di lavori, a fine 2009, si è conclusa la costruzione del nuovo sito produttivo che occupa 18.000 metri quadri. I NUMERI DI STOSA 1a Azienda di cucine in Toscana 5a Azienda di cucine in Italia 100 cucine prodotte ogni giorno 58% cucine in stile moderno 42% cucine in stile classico 165 dipendenti 68,5 milioni di fatturato nel 2009 (+1% rispetto all’anno precedente) 75 milioni di fatturato previsione 2010 (+9%) 13% quota fatturato estero 12 milioni Ultimo significativo investimento per un nuovo stabilimento produttivo.
La famiglia Sani al completo. Da sinistra Adriana, Maurizio, Leonardo, David e Mauro.
Un investimento di oltre 11 milioni di euro che ha rivoluzionato la produzione delle cucine moderne, oggi rafforzata da uno dei sistemi più avanzati di montaggio presenti nel settore. Nel sito storico, oltre alla produzione del classico e degli eventuali “fuori misura”, è stata collocata l’area dedicata al nuovo magazzino. Completamente automatizzato, il sistema abbatte tempi e margini di errori. Una configurazione produttiva che, già dal gennaio 2010, era a pieno regime grazie alla collaborazione di tutti gli addetti (in totale sono 165, ndr ), a partire dall’ingegnere Luca Luccioli, che ha coordinato le opere di ampliamento. La crisi ha indotto dei cambiamenti nella strategia dell’azienda? Al contrario di altri produttori abbiamo continuato a credere in un prodotto più evoluto, rafforzando la nostra presenza presso la distribuzione tradizionale. Nel 2009, anno in cui molti hanno scommesso sulle cucine bloccate, noi abbiamo registrato un aumento dello scontrino medio grazie all’introduzione e al successo della nuova gamma Look System, più glamour e sofisticata. Recentemente avete aperto a Taranto un negozio Stosa Point, in collaborazione con un partner storico. Seguiranno altre aperture con questa formula? Come già detto, da sempre abbiamo posto molta attenzione al layout espositivo dei negozi e negli
ultimi anni è stato messo a punto un format per i corner Stosa di grande efficacia, collaudato anche all’estero. Stosa Point è l’evoluzione naturale di tale politica e in quest’ottica stiamo approntando un piano strategico dettagliato da sottoporre ai nostri clienti. All’estero sono previste iniziative analoghe? Paradossalmente è proprio nei mercati stranieri che ha trovato origine il format Stosa Point. All’estero i professionisti del settore apprezzano molto questo tipo di collaborazione e di partnership con le aziende (Export Manager Leonardo Sani). Quali sono i prossimi obiettivi per l’azienda? Come già anticipato, vorremmo potenziare il legame con i nostri clienti storici italiani attraverso la formula Stosa Point e contemporaneamente incrementare la quota export, che oggi rappresenta il 13% del fatturato. Stiamo valutando anche investimenti su nuovi siti produttivi e non è escluso che si possa diversificare la produzione, ampliando ad altri settori complessi della casa. Un progetto per gli anni a venire, mentre l’obiettivo nel breve è chiudere quest’anno con tassi di crescita pre-crisi. I primi sei mesi dell’anno confortano questa proiezione, ma ascoltando, come sempre, i segnali dal mercato, sappiamo che la sfida non sarà facile. R.R. Beverly in versione caffè e biancospino: una delle ultime novità di Stosa. Brillant, che fa parte della gamma Look System, in una composizione decisamente glamour.
www.stosa.it
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magazine BSH
www.bsh-group.it
NUOVA SEDE “GREEN” A BERLINO Lo scorso 10 giugno il Gruppo BSH Bosch e Siemens Elettrodomestici ha posto la prima pietra del nuovo centro tecnologico a Berlino per la cura della biancheria, dove, già dal prossimo anno, verranno progettate e sviluppate lavatrici e asciugatrici per i siti produttivi di BSH. Tutti i 550 collaboratori, attualmente occupati nella vecchia sede di BerlinoGartenfeld nelle divisioni di sviluppo lavaggio e in altri settori del service, si trasferiranno nel 2011 nel nuovo edificio di sei piani, sito nel Technopark Siemens della capitale tedesca, che offrirà loro
un ambiente di lavoro di alto livello. L’investimento totale per il nuovo centro tecnologico si aggira intorno ai 50 milioni di euro. Oltre alla divisione di Ricerca e Sviluppo di apparecchi per la cura della biancheria, il nuovo centro tecnologico ospiterà la Gestione Qualità, gli Acquisti e la Pianificazione materiali e prodotti legati alla realizzazione di futuri modelli di lavatrici e asciugabucato. Attualmente BSH produce lavatrici e asciugatrici nelle sue fabbriche di Berlino, Nauen in Brandeburgo, Cina, Polonia, Spagna, Thailandia, Turchia e Stati Uniti. Il nuovo edificio non si distinguerà soltanto per il
moderno design, ma anche per i laboratori di ricerca e gli uffici che si estenderanno su una superficie di circa 32mila metri quadri, il tutto progettato all’insegna del concetto “Green Building”, una tecnologia costruttiva che prevede requisiti moderni e utilizzo di risorse rinnovabili. Circa un migliaio delle lavatrici e asciugatrici, che verranno testate praticamente 24 ore su 24, saranno alimentate con energia verde; durante il periodo invernale l’edificio verrà riscaldato con l’acqua e l’aria calda prodotte nelle fasi di scarico degli apparecchi stessi; in estate i locali prova verranno raffreddati
SCHOLTÈS
tramite un sistema di areazione a torri di raffreddamento, con un risparmio complessivo di circa 300mila euro all’anno e 1.500 tonnellate in meno di emissioni di biossido di carbonio (CO2). Con l’inaugurazione di questa nuova sede, BSH, che per la quinta volta consecutiva è stata premiata “Fornitore dell’anno” di Euronics International ad Amburgo, prevede inoltre di potenziare la collaborazione con l’Università e gli Istituti scientifici di Berlino. Il rendering del nuovo centro tecnologico di ricerca e sviluppo BSH è disponibile sul sito www.bsh-group.com.
www.scholtes.it
CENA D’AUTORE A CASA DEI CLIENTI Con l’iniziativa Scholtès@home, il marchio di elettrodomestici alto di gamma regala ai propri clienti la possibilità di ospitare un cuoco a domicilio che, per un giorno, porterà i padroni di casa alla scoperta della cucina d’autore. Fino ad ottobre tutti coloro che acquisteranno quattro prodotti della linea S3, incluso il recente forno Big Capacity che riunisce tre forni in uno, avranno l’opportunità di ricevere a casa propria uno chef che preparerà un’esclusiva cena per sei persone utilizzando i nuovi elettrodomestici. Agli aspiranti cuochi che prediligono cimentarsi in metodi di cottura innovativi e che tra i quattro elettrodomestici acquistano Multiplo, la vasca di cottura che offre le prestazioni integrate di un forno e di un piano cottura ad induzione, l’azienda propone un corso di cucina personalizzato per 6 persone, tenuto al proprio indirizzo da un cuoco esperto.
POGGENPOHL
PROSEGUE LA PARTNERSHIP CON PORSCHE DESIGN Prosegue la collaborazione tra il produttore di cucine premium Poggenpohl e il marchio di lusso Porsche Design, che hanno prolungato il loro contratto di partnership di licenza fino al 2014, Le due imprese, che collaborano dal 2005, anno in cui è stata introdotta sul mercato la cucina di alto livello Porsche Design P´7340, si sono accordati sullo sviluppo e la produzione di una nuova soluzione, il cui prezzo
base dovrebbe aggirarsi su un livello al di sotto di quello del modello attuato. Le cucine design Porsche firmate dal brand tedesco, che arredano appartamenti privati e in complessi edilizi di genere esclusivo in tutto il mondo, sono state scelte anche per la più importante suite di lusso del leggendario hotel Ritz di Parigi. www.poggenpohl.de
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magazine FEDERLEGNOARREDO
www.federlegno.it
VALORIZZAZIONE DEL MEDITERRANEO E GRANDI PROGETTI Nell’ambito del Milano Med Forum 2010, Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo, che si è tenuto il 12 e 13 luglio a Milano, con la partecipazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il presidente di FederlegnoArredo Rosario Messina ha sottolineato l’importanza del dialogo politico e della sicurezza, del partenariato economico e finanziario, dell’area di libero scambio, del partenariato sociale, culturale ed umano come ingredienti che consentono di accrescere stabilmente il benessere di un popolo e di renderlo un mercato interessante, non solo di sbocco ma anche di acquisizione e di confronto, attraverso una concorrenza sana e leale. «Tra gli aspetti innovativi del documento costitutivo del partenariato euromediterraneo sottoscritto con la dichiarazione di Barcellona del 1995 - ha affermato Rosario Messina - mi piace sottolineare la nuova strategia di cooperazione fondata su un approccio multilaterale e di natura non esclusivamente economica». I Paesi appartenenti all’area MEDA hanno una popolazione di circa 250 milioni di abitanti, pari a poco più del 60% della popolazione dell’Unione Europea. La graduale liberalizzazione degli scambi porterebbe, insieme con l’EFTA e i paesi dell’Europa centro-orientale a comprendere circa 40 Stati, per un totale di 600-800 milioni di consumatori, costituendo una delle zone commerciali più importanti del mondo. In questo grande mercato, 10.890 milioni di euro sono stati esportati nel 2009, pari al 34% di tutto il fatturato, percentuale che sale al 48% se consideriamo il solo prodotto finito; le imprese sono quasi 74mila e 400mila gli addetti, non solo produttori di mobili e arredi, ma anche di legno strutturale e finiture per l’edilizia, come porte, finestre, scale e pavimenti in legno, accomunati dalla migliore qualità. L’ambizione che caratterizza i paesi del Mediterraneo nello sviluppo dell’industria turistica e la necessità di dotarsi dei migliori arredi esalta la qualità delle forniture per il contract, dedicate alle strutture ricettive come hotel, villaggi turistici, aeroporti, uffici. L’incontro è stato anche occasione per ribadire l’importanza delle due manifestazioni fieristiche che fanno riferimento a FederlegnoArredo, il Salone Internazionale del Mobile e Made Expo, a sottolineare quanto l’Italia sia la patria dell’abitare e del progetto. Nel suo intervento al Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo, il presidente Messina ha sottolineato inoltre come le migliori aziende italiane mettano al servizio dei grandi progetti internazionali le caratteristiche uniche del design made-in-Italy: innovazione, originalità, fantasia, affiancate da una preparazione specifica di alto livello e da un servizio di progettazione e assistenza post vendita estremamente attenti. Un altro vantaggio riguarda invece il patrimonio immobiliare. «Costruzioni residenziali, uffici e spazi pubblici possono essere avveniristici nelle forme ed essere realizzati secondo i progetti più ambiziosi» conclude il presidente Messina. «Se sono anche rifiniti e arredati con prodotti di qualità il loro valore aumenta considerevolmente. Parlo di distribuzione negli spazi degli uffici, di illuminazione, di ergonomia, di sicurezza e prevenzione incendi. L’industria italiana è pronta ad essere partner di questa avventura».
CUCINE LUBE
INCARICA CANDY
www.candy.it
Rinnovo dell’organizzazione commerciale Stefano Baldassarri (nella foto), 42 anni, nominato Direttore Commerciale Candy-Italia, riferisce a Sergio Grasso, Direttore Mercato Italia, prescelto a inizio maggio 2010. Al vertice della struttura commerciale del gruppo per l’Europa, ad esclusione della Russia, è Gianfranco Palma, direttore Mercati Europei. Baldassarri ricopriva, dal 2005, la mansione di Direttore Commerciale Italia del Business Sector PED (piccoli elettrodomestici) del Gruppo, leader italiano nel comparto del floorcare (apparecchi per la cura e la pulizia dei pavimenti) con il marchio Hoover. Dal 1999, è stato Sales Manager, Divisione Audio-Video di Samsung Electronics Italia. In precedenza ha maturato esperienze nel marketing e nelle vendite in Ocean per i grandi elettrodomestici. È laureato in economia e commercio all’Università di Brescia.
FABER
Produzione di qualità in Turchia Processi produttivi in continuo perfezionamento, standard di qualità sempre più vicini all’eccellenza made in Italy, maggiore efficienza e sicurezza nell’ambiente lavorativo, ma anche grande attenzione al risparmio energetico sono i punti di forza del sito produttivo Faber di Manisa in Turchia. La realtà industriale, situata nei presi di Smirne, si aggiudica l’edizione 2009 del Quality Award, il premio che con cadenza annuale l’azienda di Fabriano assegna allo stabilimento che ha raggiunto i migliori risultati in termini di miglioramento della qualità del prodotto finito, sicurezza e rispetto dell’ambiente. Con questa iniziativa Faber conferma il suo impegno in ambito Qualità, Sicurezza e Ambiente. www.faberspa.it
www.cucinelube.it
UN BILANCIO DA CONCORSO Lo studio del modello di bilancio di Cucine Lube analizzato dagli alunni della classe VaO dell’Istituto tecnico commerciale di Macerata ha permesso agli studenti di vincere il concorso nazionale “Premium Oplontinum Rationum Summa 2010”, concorso promosso dall’Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici Graziani di Torre Annunziata (NA), cui hanno partecipato oltre trenta istituti superiori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Lo studio incentrato su Lube è risultato vincitore, in quanto è stato evidenziato come il modello di bilancio prescelto fosse quello maggiormente ispirato ai criteri di chiarezza, trasparenza, completezza ed efficacia comunicazionale, come recita il codice civile.
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magazine MAISON&OBJET
PARIGI, CAPITALE DELL’HOME FASHION
Parigi si conferma “capitale de la création”, come sottolinea lo slogan che contraddistingue la vitalità di proposte della capitale d’Oltralpe tra cui riveste un ruolo fondamentale Maison&Objet, che nell’edizione in programma dal 3 al 7 settembre aprirà i battenti sulle nuove tendenze dell’home fashion e anche su una serie di importanti novità. Per la prima volta la sede fieristica di Paris Villepinte ospiterà, in concomitanza con Maison&Objet, anche Meuble Paris, la rassegna dedicata al mondo del mobile.
Una nuova sinergia tra le due manifestazioni permetterà agli operatori di avvicinarsi a nuove opportunità internazionali, affrontare in modo più efficace le necessità legate al contract e alla consulenza, e consentirà ai buyer di approcciare il mondo della casa davvero a 360°. Si estende anche l’area fieristica, con l’inaugurazione del nuovo padiglione 7, progettato dallo studio dell’architetto Philippe Chaix, secondo i criteri di “Alta Qualità Ambientale” (HQE), e che ospiterà l’ “offerta più elevata per livello e creatività mai proposta”. Ricchissima, come sempre, anche la proposta complessiva della manifestazione, che al suo interno si apre a ventaglio in una serie di saloni specifici: “Scènes d’interieur”, dove nella scenografia creata da Paola Navone le più grandi
firme dell’arredamento propongono lusso, stravaganza e griffe nei progetti d’arredamento; “Now! Design à vivre”, che espone oggetti, complementi e mobili innovativi orientati al design; “Maison&Objet projets”, spazio esclusivo dedicato alle consulenze d’arredo;
“Maison&Objet outdoor_indoor”, dedicato ai professionisti o ai punti vendita specializzati e di alto livello. Tra i diversi eventi collaterali, anche i “Talents à la carte”, dedicati in questa edizione alla giovane creazione russa. www.maison-objet.com
SET IN & AEG
APPUNTAMENTO IN FORNACE Set In, concessionario del gruppo Electrolux per il Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale, ha organizzato un evento senza precedenti presso Venini, sull’isola di Murano, per presentare ai propri clienti la nuova lavastoviglie AEG XXL Space. Lo straordinario scenario offerto dalle antiche fornaci è stato lo sfondo ideale voluto da Severino Baseotto, amministratore delegato di Set In, per sottolineare il carattere speciale e innovativo dell’ultima proposta del prestigioso brand: «Ci piace pensare che AEG e Venini abbiano una storia molto simile fatta di uomini, passione ed eccellenza. Visto il successo ottenuto consideriamo pienamente raggiunto l’obiettivo di realizzare la presentazione delle ultime creazioni del marchio tedesco in una cornice unica. Proporre novità tecnologiche in luoghi suggestivi e durante serate conviviali è una formula che abbiamo già collaudato e che rafforza i legami e il piacere di lavorare insieme. In questo caso specifico la disponibilità di Giancarlo Chimento, titolare di Venini, e dei suoi maestri vetrai ci ha permesso di vivere emozioni indimenticabili. I numerosi clienti intervenuti all’evento hanno apprezzato la serata tanto quanto il carattere innovativo della lavastoviglie AEG, verso cui hanno dimostrato subito un interesse concreto. Una scelta di valore che consente loro di offrire ai propri clienti prodotti di alto livello e di differenziarsi rispetto alla concorrenza». Con 25 addetti e tre sedi operative dedicate al comparto della distribuzione di elettrodomestici e accessori per la cucina, Set In opera sul mercato da 25 anni con successo anche grazie alla capacità di unire l’affidabilità dei prodotti distribuiti, una logistica evoluta e la volontà di soddisfare le esigenze del clienti e, come in questo caso, di regalargli emozioni autentiche.
Severino Baseotto, AD di Set In durante l’evento organizzato presso le antiche fornaci Venini per la presentazione della nuova lavastoviglie AEG. Durante il meeting organizzato da Set In i maestri vetrai di Venini hanno dato dimostrazioni della loro abilità.
www.set-in.it
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magazine COSMOB
FRANKE
Strategia ambientale per il legno-arredo
WELLNESS ON LINE
Cosmob, Centro Tecnologico per la Qualità settore Legno-Arredo, ha affrontato il tema della sostenibilità ambientale della filiera del legnoarredo coinvolgendo - attorno allo stesso tavolo e per la prima volta in Italia - rappresentanti del mondo della ricerca, degli enti di governo, delle associazioni imprenditoriali e delle imprese, molte delle quali hanno adottato con successo una strategia eco-friendly, con il workshop internazionale “Zero Emission Furniture?”, organizzato in partnership con Enea, nell’ambito del progetto ACT Clean finanziato dall’Unione Europea per la diffusione di tecnologie pulite e di strumenti di eco innovazione nelle PMI nei Paesi dell’Europa Centrale. Il tema dell’ambiente è da anni un fattore chiave della crescita di Cosmob, come ha sottolineato il direttore generale Alessio Gnaccarini, illustrando le numerose iniziative realizzate dal centro tecnologico per promuovere l’eco-innovazione, e ribadendo la necessità di una strategia ambientale che coinvolga l’intero settore.
Per rendere ancora più facile e interattivo l’utilizzo del nuovo programma di cottura Wellness, di cui sono dotati i forni Crystal e Smart, Franke ha deciso di mettere on line un sito dedicato, ricco di ricette e di consigli. Dalla home page del portale si accede alle diverse sezioni che propongono ricette all’insegna del benessere, con le relative indicazioni di tempo di cottura e kilocalorie per porzione, una esauriente carrellata sui prodotti e l’elenco dei punti vendita dove è possibile trovarli. Dal portale dedicato al programma Wellness è possibile collegarsi a www.menucompletofranke.com, il portale dedicato alla funzione Menù, caratterizzato dagli stessi contenuti (ricette, forni e punti vendita). www.wellnessfranke.com www.menucompletofranke.com
www.cosmob.it
DE DIETRICH
Elettrodomestici sulla scena d’avanguardia Il legame tra arte e cucina, che De Dietrich ha sempre riconosciuto ed esaltato nei propri prodotti che coniugano design, tecnologia e gastronomia, si è tradotto anche in un momento di spettacolo multimediale di livello internazionale, grazie alla collaborazione del marchio di elettrodomestici di lusso di Brandt Italia con la compagnia di teatro d’avanguardia La Fura dels Baus, guidata dal regista Pep Gatell. Lo spettacolo “The Lamentable Tragedy of Titus Andronicus”, in tour in Italia e in Europa in giugno, luglio e agosto, propone una rivisitazione della tragedia shakespeariana in una sorprendente interpretazione degli attori della compagnia catalana che, attraverso momenti di cucina ‘live’ sul palcoscenico e un linguaggio
non convenzionale, conducono il pubblico attraverso un’esperienza di grande impatto emozionale. Sotto la “regia culinaria” del rinomato chef Andoni Luis Aduriz (del ristorante Mugaritz, quinto tra i 50 migliori ristoranti al mondo, con cui De Dietrich collabora dall’inizio del 2009), due abili cuochi ricreano ambientazioni ‘gastronomiche’ coerenti con gli stati d’animo messi in scena, traendo dagli elettrodomestici De Dietrich aromi e sapori che trasformano lo spettacolo in un’opera d’arte multisensoriale, anche grazie ai quattro grandi schermi video e a uno spazio scenico privo di posti a sedere, in cui palco e platea si compenetrano a vicenda. www.dedietrich.it www.lafura.com.
RADICAL design Ludovica + Roberto Palomba www.elmarcucine.com
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magazine CONCRETA CUCINE
Simona ed Enrico Municchi.
www.concretacucine.it
STRATEGIE VINCENTI “Mezzi di produzione ad alta tecnologia, metodi di gestione avanzati ma soprattutto persone preparate, efficienti, pronte a pensare nuovo e positivo assicurano ai nostri clienti continua assistenza e massima qualità del servizio”. Così si declina la promessa di un marchio, Concreta cucine, relativamente giovane nel panorama italiano della produzione di cucine italiane ma forte di una crescita che non si è fermata neppure dopo il 2008. Enrico Municchi, fondatore insieme alla moglie Simona di Diesis, l’azienda che produce con il marchio Concreta, spiega le ragioni di un successo che ha permesso all’azienda di arrivare nel 2009 a 24 milioni di euro di fatturato, con una crescita del 10%, e di prevedere un +20% per il 2010. Da quanti anni è prodotto il marchio Concreta Cucina? L’azienda Diesis è stata fondata 12 anni fa con l’intento di fornire mobili in kit all’estero
e dopo qualche anno si è affermata come fornitore della Gdo mentre il marchio Concreta è stato destinato alla distribuzione tradizionale e ai mercati esteri e propone mobili classici e contemporanei con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Oggi rappresenta circa il 30% del fatturato ma ci sono margini di crescita sia sul mercato interno e sia all’estero. Come è cambiato nel tempo l’approccio del mercato in termini di distribuzione? La grande distribuzione sta cercando di occupare sempre più spazio e sicuramente sta giocando bene le sue carte, ma credo che nel nostro settore la distribuzione tradizionale più evoluta possa avere un ruolo molto importante, visto che la qualità, intrinseca ed estetica, è diventata un pre requisito e il consumatore chiede soprattutto servizio, qualsiasi sia la fascia di prodotto. La capacità di intercettare questa esigenza è anche la ragione del nostro successo. Nexa, una delle più recenti creazioni di Concreta in versione openspace.
INDESIT COMPANY
Quali sono i punti di forza dell’azienda e del prodotto? L’organizzazione dell’azienda, a partire dalla produzione, è improntata alla massima flessibilità. Possiamo contare su una piattaforma efficiente, anche grazie a un sostegno informatico tra i più evoluti nel settore, ma la vera forza è determinata dal capitale umano. Lavoriamo con personale molto qualificato e responsabilizzato, capace di adeguarsi velocemente alle nuove visioni che impone il mercato. L’importanza delle relazioni umane è altrettanto sentita con i fornitori, con cui abbiamo stabilito relazioni forti e continuative nel tempo, e con i clienti. A loro dedichiamo risorse importanti per formare il personale di vendita. Abbiamo addetti che viaggiano in tutt’Italia per fornire in modo esaustivo le informazioni sul prodotto che devono poi essere trasferite al cliente finale. L’investimento richiesto è strategico per i risultati di vendita e per fidelizzare i nostri partner. Quali sono le strategie e gli obiettivi che vi siete posti per affrontare al meglio il mercato del dopo crisi? In questo mercato globalizzato vogliamo occupare sempre più spazio: di comunicazione, di mercato e di prodotti. Vogliamo far crescere la notorietà positiva del marchio dando spazio ai manager giovani e preparati, capaci di dare risposte veloci al mercato. E soprattutto vogliamo che il nostro cliente sia sempre più soddisfatto da risposte che siano qualitativamente ineccepibili. Nel prodotto e nel servizio.
www.indesitcompany.com
PREMIO PER L’INNOVAZIONE Indesit Company ha ricevuto il Premio “Imprese per l’Innovazione 2010” nella categoria Grandi Imprese “per la gestione sistematica e integrata dell’innovazione usata come leva competitiva per il miglioramento della qualità e la soddisfazione dei clienti che sta perseguendo con successo”. Il Premio, giunto quest’anno alla sua terza edizione, è nato da una collaborazione tra Confindustria e Associazione Premio Qualità Italia e ha l’obiettivo di diffondere, attraverso il dialogo e il costante confronto con le best practices aziendali, la cultura dell’innovazione a 360°. A ritirare il riconoscimento per l’azienda di Fabriano, Adriano Mencarini, Innovation & Digital Design Director. «Crediamo che la soddisfazione dei nostri clienti passi per la strada obbligata dell’innovazione», ha dichiarato a margine della premiazione. «Per questo motivo», ha concluso, «la ricerca di soluzioni inedite e di nuovi approcci è uno dei segni distintivi della nostra azienda».
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magazine ERNESTOMEDA
SCAVOLINI
Una crescita sempre più cosmopolita Scavolini continua la sua incessante crescita in tutto il mondo con nuove e costanti aperture. Belgio, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Finlandia, India, Inghilterra, Marocco, Moldova, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Spagna e Uzbekistan sono i protagonisti delle ultime inaugurazioni, insieme alle città di Londra, Praga e Rabat. Altre aperture sono avvenute in giugno e luglio a Nairobi, Beirut, Teheran e Cartagena, e 5 nuovi Store (negozi monomarca, esclusivamente dedicati alla produzione Scavolini) hanno aperto le porte in Francia a Royan, in Inghilterra nell’Isola di Wight e a Reading e fuori Europa, a Washington e Shanghai. L’azienda ha anche recentemente firmato nuovi importanti progetti contract in tutto il mondo, con quasi 1.200 cucine consegnate negli ultimi mesi. Tra questi spicca la fornitura di 726 cucine Crystal per l’esclusivo complesso residenziale Murano Condominius di Toronto. Continua inoltre l’impegno di Scavolini per essere presente alle manifestazioni fieristiche internazionali più significative. Una strategia di forte espansione che vede un aumento costante di nuove aperture con una media di 30 inaugurazioni all’anno. Prosegue l’ampliamento e il consolidamento continuo della rete distributiva, in oltre 50 Paesi in tutti e 5 i continenti, che attualmente conta 150 punti vendita in Europa, più di 40 in Russia e nelle Repubbliche Orientali, 30 nel nord America, 15 in Centro/Sud America e altrettanti in Asia e Oceania. Questa strategia di successo è basata non solo su un’efficace e mirata scelta di continuo potenziamento della propria rete distributiva e organizzativa, ma anche sullo sviluppo di prodotti studiati secondo i gusti e le esigenze dei diversi Paesi e su una politica di comunicazione mirata al “brand recognition” che garantisce forte visibilità ai plus aziendali. www.scavolini.com
INSTORE
SIEMATIC
Nuovo monomarca a Milano Riboldi Top Kitchen, esclusivista per Varese e provincia delle cucine SieMatic, noto per la sua competenza e professionalità, apre un nuovo centro monomarca a Milano, in via Solferino 48, nel cuore della città. All’apertura, prevista il primo settembre, seguirà un grande evento di inaugurazione in collaborazione con il partner Gaggenau. Con lo showroom SieMatic, Riboldi Top Kitchen si propone di realizzare spazi domestici funzionali, avvalendosi di soluzioni innovative e dei migliori elettrodomestici e complementi disponibili sul mercato, in risposta alle esigenze e allo stile di vita del cliente. La progettazione e la consulenza tecnica, l’affidabilità del personale, l’assistenza continua, attenta ai fenomeni culturali e sociali che modificano il concetto dell’abitare saranno le linee guida del nuovo spazio espositivo, di grande impatto estetico, dove visionare le ultime novità della produzione del marchio tedesco. www.siematic.com
UN LOFT PER IL CONTRACT BUSINESS Dalle esperienze all’estero, all’Italia e ritorno. È questo in sintesi il percorso che Ernestomeda sta perseguendo nello sviluppo della Divisone Contract che nel 2009 ha rappresentato, per l’azienda del Gruppo Scavolini, il 4,3% del fatturato, con attività principalmente negli Stati Uniti, a Cipro e in Turchia. Una quota che lascia ampi margini di crescita, dato che secondo i dati diffusi da FederlegnoArredo, nel 2009 l’arredamento nel suo complesso (mobili, cucine, imbottti, complementi e arredi per esterni) ha registrato nel contract un fatturato di 1.354 milioni di euro, pari al 10% del totale (ma il 2009 è stato un anno particolarmente negativo per il Real Estate in quasi tutto il mondo). «All’estero - dichiara l’amministratore delegato di Ernestomeda, Alberto Scavolini - ci appoggiamo alla rete distributiva locale per quanto riguarda le piccole operazioni contract, e alle nostre risorse interne per quanto riguarda invece le forniture più importanti, dando supporto ai nostri partner nei vari mercati di riferimento». In occasione dell’ultima edizione di Eurocucina, il produttore di cucine ha inaugurato Ernestomeda Loft, in via Col di Lana, 8, uno showroom di oltre 360 metri quadri, dedicato agli operatori del mondo del Real Estate e destinato allo sviluppo del canale Contract di cucine in Italia. Si tratta di uno spazio gestito da uno dei più dinamici rivenditori italiani (Lorenzo Pascucci, con punti vendita a Varese e nel Canton Ticino), destinato a professionisti del Real Estate, architetti, promotori immobiliari e impresari edili interessati a comprendere meglio i vantaggi e il pacchetto di servizi Ernestomeda pensato per il canale B2B con l’obiettivo di includere il prodotto cucina nell’offerta immobiliare di unità residenziali destinate alla vendita (o all’affitto) sfruttando i servizi e la consulenza della Divisione Contract, maturata a livello internazionale. Con il vantaggio, per il cliente finale, della possibilità di personalizzare totalmente la cucina inclusa dall’impresa nell’unità abitativa in vendita. «Al momento - commenta Alberto Scavolini - non ci risulta l’esistenza di strutture così organizzate all’estero. Comunque, in controtendenza con le indicazioni provenienti dal mercato, replicheremo questo modello anche in Spagna. Su questa operazione, alla quale stiamo lavorando, preferisco però non entrare nei dettagli». Fabrizio Gomarasca www.ernestomeda.it www.ernestomedacontract.com
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magazine SNAIDERO
www.snaidero.it
FORTE APERTURA AI MERCATI INTERNAZIONALI
Le torri Trump di Istanbul.
Per contrastare la crisi, Snaidero, che negli ultimi tempi ha portato avanti importanti azioni di sviluppo, soprattutto nei cosiddetti mercati emergenti, ha potenziato la strategia di apertura ai mercati internazionali. Dopo avere inaugurato nuovi showroom a Johannesburg, Santiago, Tripoli, Singapore, Hong
Kong e in Vietnam, l’azienda si è aggiudicata una nuova importante commessa in Turchia per la fornitura di oltre 200 cucine, in consegna entro luglio 2010, nel più prestigioso sviluppo immobiliare attualmente in corso nel Paese. Il Gruppo Trump, attraverso il suo magnate Donald Trump, ha scelto nuovamente Snaidero (che ha già realizzato nel 2006 l’arredo delle Trump Tower di Chicago) che fornirà l’innovativo prodotto Orange per l’arredo delle cucine all’interno delle due lussuose Torri in via di completamento a Istanbul (144 metri di altezza per 39 piani) progettate dallo studio di architettura Brigitte Weber. Dal 1992 ad oggi più di 7mila cucine Snaidero sono state installate
in tutto il nord America all’interno di complessi immobiliari di grande prestigio. Alle realizzazioni negli Stati Uniti hanno fatto seguito, negli anni successivi, i progetti acquisiti in Europa, Cina, Hong Kong, Singapore, Giappone, Malesia, Thailandia, Turchia, Dubai e Corea, paese quest’ultimo dove l’azienda friulana sta completando la consegna di una fornitura di cucine (con i due modelli Terra e Certosa, entrambe nelle versioni in legno) per un valore complessivo di 6 milioni di euro nel più importante sviluppo immobiliare attualmente in corso a Seoul. Il contratto, formalizzato nei giorni scorsi, tra il Gruppo di Majano (Udine) e il committente Wooyung è frutto di una solida relazione tra
il marchio friulano e l’agenzia di Tommaso Lee, da vent’anni portavoce del Gruppo Snaidero sul mercato asiatico. Gli standard di vita in Corea sono di tipo “occidentale” e avere una prestigiosa “villa” (così viene chiamato un appartamento, su piano unico, di oltre 250 mq), in una delle torri di 30 piani costruite nella capitale Seoul, attrezzato con una cucina “made in Italy”, è il sogno di ogni cittadino coreano. Sottolinea il presidente Edi Snaidero: «Il nostro business guarda sempre di più ai mercati esteri e al settore contract: siamo un’azienda che guarda avanti, sempre alla ricerca di nuove soluzioni per essere in grado di gestire efficacemente i cambiamenti socioculturali e degli stili di vita».
INSTORE BULTHAUP
Nuovo showroom a Sanremo A conferma del consenso che Bulthaup riscuote da parte del pubblico finale e degli architetti, ma anche dei rivenditori, lo scorso aprile è stato inaugurato il nuovo centro FAmaggiore a Sanremo, al quale ha fatto seguito la nuova apertura Bulthaup Porta Nuova a Milano (di cui parliamo nelle pagine Dove Comprare Milano, ndr ). Lo showroom FAmaggiore, nato nel 1991 come parte del gruppo Arredamenti Fogliarini, forte di un’esperienza che dura da oltre 70 anni, offre ai propri clienti la garanzia di un personale esperto, in grado di rispondere al meglio alle loro personali esigenze. Nei 140 mq del nuovo showroom, situato in via Carli 25, nella città dei fiori, le composizioni dei sistemi cucina esposti, in particolare bulthaup b3, sono proposte come soluzioni per ambienti di vita moderni, dove la cucina diventa il punto focale di socializzazione. Senza dimenticare la forte progettualità, che mette in risalto anche gli altri sistemi, bulthaup b1 e bulthaup b2. Il nuovo punto vendita va ad integrarsi alla rete distributiva Bulthaup, che ad oggi conta circa 50 negozi, dislocati nelle maggiori città italiane. www.bulthaup.com
PALOMA
Tutto intorno al design Inaugurato a Milano, lo scorso gennaio, lo spazio Paloma, nato dall’esperienza di Daniele Lorenzon, esperto di design, che ha collaborato con diversi studi professionali, tra cui quelli di Rodolfo Dordoni e di Roberto e Ludovica Palomba, e con il bookshop della Triennale di Milano, offre oggetti e servizi per amanti del design, curiosi e addetti ai lavori in locali ampi e confortevoli. Situato in via Galvano Fiamma 12, Paloma è un luogo vivace, duttile e versatile, in cui noleggiare arredi e complementi per cataloghi e set fotografici, e dove acquistare e vendere modernariato. Lo spazio, che include una biblioteca di oltre 2.500 volumi, consultabile gratuitamente per ricerche e curiosità, è disponibile come set fotografico ed è attrezzato come location per eventi culturali. Tra il materiale disponibile figurano monografie, antologie, house organ, riviste di settore, cataloghi di aziende, mostre e aste. Strategie di comunicazione, ufficio stampa e supporto allo sviluppo delle pubbliche relazioni per le aziende attive nel mondo del design completano l’offerta di Paloma, volta a supportare anche case editrici, mostre e iniziative culturali.
www.palomaprops.com
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Collezione CONTEMPORA NEXT design: Bucco e Roccabruna
astercucine.it
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greenmagazine
a cura di Clara Mantica e Giuliana Zoppis fondatrici di BEST UP circuito dell’abitare sostenibile
ELECTROLUX E WWF PROMUOVONO “IL PATTO PER LA SOSTENIBILITÀ” FRA SCUOLE, ISTITUZIONI, MONDO DELLA COMUNICAZIONE, IMPRESE E CITTADINI PER UN CAMBIAMENTO CULTURALE, ISPIRATO AI RISULTATI DEL RAPPORTO “STATE OF THE WORLD 2010 TRASFORMARE LE CULTURE. DAL CONSUMISMO ALLA SOSTENIBILITÀ” CURATO DAL WORLDWATCH INSTITUTE. IL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO BASATO SUL CONSUMISMO È GIUNTO AL PUNTO DI SVOLTA. UN VERO E PROPRIO CAMBIO DI PARADIGMA CULTURALE DEVE PROCEDERE E ACCOMPAGNARE LA RICERCA DI SOLUZIONI TECNICO-SCIENTIFICHE. IMPORTANTE È VALORIZZARE, SOSTENERE, METTERE IN RETE GLI ATTORI DELL’INNOVAZIONE SOCIALE. PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE IL TESTO DEL PATTO, CUI BEST UP E AMBIENTE CUCINA ADERISCONO
I SEMI DEL CAMBIAMENTO Il “Patto per la Sostenibilità” è stato lanciato in occasione del convegno “Semi di Sostenibilità” presso il Museo della Scienza e della Tecnologia a Milano, lo scorso giugno. Protagonisti Electrolux e WWF, partner dal 1993 in progetti di comunicazione sul tema della sostenibilità. La giornata ha visto l’incontro e il confronto tra alcuni attori sociali che, con uno sforzo congiunto, possono avere un ruolo strategico per attivare un reale cambiamento culturale verso la sostenibilità. Questa sostanzialmente l’indicazione che emerge dal Rapporto, “State of the World 2010 - Trasformare le culture. Dal consumismo alla sostenibilità”, edito in italiano da Edizioni Ambiente. Risulta evidente l’importanza di una rivoluzione dal basso, attuata attraverso pratiche puntuali e capillari, e la valorizzazione di ogni forma di innovazione sociale che punti sui comportamenti più che sulle soluzioni tecnologiche. Il patto, che pubblichiamo nella sua versione integrale con il preciso intento di diffonderne la conoscenza e promuovere l’adesione, può essere sottoscritto da chiunque voglia condividere buone pratiche e farle diventare metodi e strategie in un momento in cui, accanto alle notizie allarmanti sullo stato del Pianeta, si evidenziano anche atteggiamenti e comportamenti sempre più sensibili e responsabili di una parte della popolazione. «In una situazione di crisi economica e finanziaria ci stiamo scordando del deficit ecologico. Mai come adesso dobbiamo cogliere l’occasione di voltare pagina, verso una società più sostenibile. La proposta che lanciamo non ha la pretesa di risolvere il problema ma è un punto di partenza, già condiviso con molti attori sociali, che potrà contaminare il resto della società» dice Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia presentando il Patto. «La rivoluzione culturale verso un mondo più sostenibile è infatti già iniziata e la scintilla ad innescare il cambiamento è venuta dal basso. Sono le persone comuni che per prime hanno colto la necessità di un cambiamento per raggiungere un equilibrio tra le esigenze dell’uomo e quelle della natura. Esempi di eccellenza che hanno solo bisogno di essere conosciute per innescare un contagio virale». Un estratto della giornata di presentazione è visionabile su www.youtube.com/user/wwwc6tv#p/a/u/0/Z_I3IQQ4-BQ
Per sottoscrivere il patto:
[email protected] e
[email protected]
PATTO PER LA SOSTENIBILITÀ “La relazione tra sistemi naturali e sistemi sociali è giunta ad un livello di profonda insostenibilità ed è caratterizzata da una drammatica distruzione ambientale e da una profonda ingiustizia sociale. Le nostre società sono immerse in una grave crisi economico-finanziaria e sociale e scontano il peso di un pesantissimo deficit ecologico che incombe sul futuro di noi tutti. È evidente a tutti l’impossibilità di garantire uno stile di vita medio occidentale agli attuali 6,8 miliardi di esseri umani presenti sulla Terra ed ai più dei 9 previsti per il 2050. Il nostro modello di sviluppo basato sul consumismo è giunto al punto di svolta. La gravità della situazione, è ampiamente documentata in tantissimi studi, ricerche e rapporti internazionali ed è stata recentemente riassunta, con una puntuale focalizzazione del tema “Trasformare le culture. Dal consumismo alla sostenibilità”, dall’ultimo “State of the World 2010” curato dal prestigioso Worldwatch Institute. Questo quadro richiede l’urgente attivazione di un vero e proprio piano “B”, di una moltitudine e molteplicità di azioni concrete e consapevoli da parte di ogni categoria sociale e di ogni singolo individuo. Ma non basta. Un vero e proprio cambio di paradigma culturale deve procedere e accompagnare la ricerca di soluzioni tecnico-scientifiche. In questo senso l’educazione intesa in tutte le sue accezioni (l’alfabetizzazione per tutti, l’educazione “non formale” promossa da tanti soggetti che supportano e collaborano anche con la scuola, l’educazione lungo tutto l’arco della vita, l’educazione informale) è la condizione necessaria, anche se non sufficiente, per lo sviluppo e per la sostenibilità. Investire in “capitale umano” permette alle persone di essere capaci di trovare proprie e originali soluzioni ai problemi, di essere individui migliori, membri migliori di una famiglia e cittadini migliori di una comunità. Le numerose esperienze realizzate in questo senso dalle scuole, dalle aziende, dalle amministrazioni, dalle istituzioni religiose, dai mass media, ecc. devono emergere sempre più, devono essere messe a sistema, produrre un significativo salto di qualità, superando una logica che può presentare il rischio riduttivo degli “ecoconsigli” e dell’elenco delle buone pratiche per diventare un elemento fondante la sensibilità comune delle persone, il senso di essere umani, persone responsabili che si prendono cura della nostra Terra e degli altri esseri viventi. L’obiettivo del “patto” è far emergere in modo strutturato queste esperienze facendole diventare massa critica, modelli, facilitando contatti e aggregazioni, dialogo e sinergie, ma soprattutto favorendo riflessioni e azioni per fornire loro una cornice di riferimento sempre più documentata e partecipata. Far diventare queste riflessioni e azioni, consapevolezza, metodologia, strategia per il cambio del paradigma culturale che porti alle strade concrete di sostenibilità del nostro sviluppo costituisce l’obiettivo finale del Patto”.
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OCCHIELLO MODIDI E VALCUCINE
OCCHIELLO
TITOLO 3 1 ITITOLO BAMBINI PROGETTANO LA CUCINA
TITOLOSO
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SOMMARIO
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Fra le esperienze, tutte fertili e interessanti, collegate alla educazione e formazione dell’infanzia, portate a “Semi di Sostenibilità” c’è l’attività di BluLab creato da Modidi, associazione culturale convenzionata con il Comune e l’Università degli Studi di Udine, in collaborazione con il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. BluLab è il primo esempio europeo di laboratorio di ricerca permanente su tutti i “modidi” creare sostenibile. Uno spazio in cui a partire dalla materia e dai materiali si attivano confronti e relazioni fra mondi diversi: dall’ecologia alla produzione industriale, dall’arte al design, dalle scienze alle tecnologie, dalla formazione alla comunicazione. Tra le attività educative più recenti il laboratorio condotto con la scuola sul tema “Una cucina sostenibile a misura di bambino” progettato in collaborazione con Valcucine. «Il lavoro nasce dalla considerazione che
l’educazione ad una sana e corretta alimentazione passa necessariamente attraverso l’atto di preparare, manipolare, trasformare, creare, cucinare per sé e per gli altri» dice Concetta Giannangeli di Modidi. «Se questo è vero per gli adulti, lo è in misura maggiore per i bambini, consumatori distratti di cibi fast food ai quali l’ambiente cucina è negato. Imparare l’arte della cucina, generare curiosità e meraviglia e passione nei confronti della materia cibo può essere un modo efficace per contrastare i sempre più frequenti disturbi alimentari dei bambini». Caratteristiche della cucina progettata dai piccoli? Ergonomica, ecologica e realizzata con materiale riciclato. Ogni OCCHIELLO progetto è stato corredato da disegni in pianta e sezione; dall’analisi di ciascuna proposta si è giunti TITOLO 3 alla definizione di un unico progetto da cui è stato realizzato un primo prototipo presso BluLab, con materiali di scarto. testo2
www.modidi.it modidi@modidi
STATE OF THE WORLD 2010
Gli ultimi dati in-sostenibili del Pianeta Il rapporto annuale del prestigioso Worldwatch Institute “State of the World 2010” (Edizioni Ambiente) analizza cosa sta accadendo nelle nostre società per avviare le trasformazioni indispensabili perché si passi dall’attuale dimensione del consumismo, che sta provocando una drammatica situazione ambientale e sociale, a quella della sostenibilità. Si considerino alcuni dati, riportati dal rapporto, per comprendere meglio come sia oggi impossibile fornire uno stile di vita occidentale ai 6,8 miliardi di esseri umani che abitano il nostro pianeta. Negli ultimi cinque anni, i consumi sono aumentati vertiginosamente, salendo del 28% dai 23,9 mila miliardi di dollari spesi nel 1996 e di sei volte dai 4,9 mila miliardi di dollari spesi nel 1960 (dollari del 2008). Alcuni di questi incrementi sono dovuti all’aumento demografico, ma tra il 1960 e il 2006 la popolazione globale è cresciuta solo di un fattore di 2,2 mentre la spesa pro capite in beni di consumo è quasi triplicata. Queste cifre mostrano una realtà che pochi desiderano affrontare: con gli attuali 6,8 miliardi di individui del pianeta, i moderni modelli di consumo, anche a livelli relativamente bassi, non sono sostenibili. Anche nella prospettiva di adottare tecnologie sostenibili, lo stile di vita occidentale attuale è semplicemente improponibile per il Pianeta.
CONCORSO WWF ITALIA - ELECTROLUX
NUOVA VITA PER GLI ELETTRODOMESTICI La lavatrice è proprio da buttare? Stacchiamo l’oblò e trasformiamolo in una ciotola per l’acqua per gli animali del nostro giardino. Il cestello con tutti quei fori? Una fioriera perfetta. Il frigorifero non funziona più? Non si può riparare? Una bella verniciata e qualche ripiano: ecco pronta una libreria originale, quasi una cassaforte per i volumi preziosi. Il vecchio frullatore? Un originale paralume. Il ventilatore da soffitto? Uno stendi biancheria. Tante lavatrici allineate? Ecco le carrozze di un trenino. Sono tante le idee e le invenzioni dei bambini e dei ragazzi dei Panda Club WWF che hanno partecipato con 150 classi e 2.500 disegni al concorso “Una nuova vita per gli elettrodomestici” promosso nelle scuole da WWF Italia ed Electrolux. Il premio per il miglior disegno è andato a Alysia della classe prima D dell’Istituto Comprensivo “M.Ulpio Traiano” di Roma.
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LA PARTNERSHIP CON IL GRANDE BRAND DELLA CUCINA VISSUTA COME UN’ULTERIORE QUALIFICAZIONE DEL PUNTO VENDITA: È COSÌ PER IL NUOVO MONOMARCA APERTO PRESSO L’OMONIMO CENTRO COMMERCIALE IN PROVINCIA DI BERGAMO
Le Due Torri ° 49 Scavolini Store
Una vita tra i mobili, è il caso di dire, quella di Mirko Gambarelli, titolare insieme al cugino Diego del nuovo store Scavolini, recentemente inaugurato nel centro commerciale Le Due Torri, in provincia di Bergamo. «Ho iniziato a 13 anni a lavorare nell’azienda di famiglia, la Fratelli Gambarelli Arredamenti, attiva dal 1969 nella distribuzione commerciale. Facevo un po’ di tutto e studiavo la sera, per conseguire il diploma di arredatore. Così, dalla gavetta fatta con il montaggio e il trasporto, sono via via “avanzato di grado” fino ad arrivare nel 2000 a occuparmi di progettazione, di visual dell’esposizione
e infine dell’intera gestione del punto vendita di Osio Sotto, insieme a Diego». Oggi è sempre Mirko a impegnarsi nello start up del nuovo monomarca, mentre Diego subentrerà a breve nella gestione: «Scavolini è un marchio direi familiare per la nostra azienda, fin dagli anni '70, e ne abbiamo visto la crescita e l’espansione. Un vero boom: dal periodo delle storiche campagne pubblicitarie di cui furono protagoniste Raffaella Carrà e Lorella Cuccarini, fino all’odierno consolidamento. Talmente solido che oggi Scavolini non ha bisogno di star come testimonial del brand, ma può utilizzare soluzioni più realistiche».
Una decisione, quella di aprire un monomarca specializzato nella cucina, dettata soltanto dalla fiducia in un brand noto? La nostra impressione è che l’interesse per la cucina sia andato aumentando, negli ultimi anni, presso la clientela. È un ambiente della casa al quale si dedica più attenzione e, in genere, assorbe anche una parte consistente del budget destinato all’arredamento. Inoltre, pur essendo mutato l’approccio tradizionale alla casa e al matrimonio (oggi molti giovani scelgono di convivere, oppure vi sono coppie che si riformano dopo le separazioni),
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INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE
Nome Scavolini Store Le Due Torri, Centro Commerciale Le Due Torri, Stezzano (Bg) Titolari Mirko Gambarelli, Diego Gambarelli Data inaugurazione 15 giugno 2010 Superficie espositiva 170 mq. www.leduetorri.scavolinistore.net
la cucina resta sempre al centro: la si desidera bella e funzionale; si cercano brand noti e negozi affidabili per farsela progettare. In altre parole, crediamo sia in questo trend, sia in un marchio come Scavolini, che è spontaneamente richiesto dai nostri clienti e che offre una gamma di modelli ben posizionati in una fascia di prezzo focalizzata sulla media ma che nel tempo si è allargata sia in un senso che nell’altro in maniera forte. Secondo lei, decidere di sostituire la propria insegna - magari nota sul territorio - con quella di un marchio, costituisce un vantaggio? Non metterei la questione in questi termini: l’esperienza e la fiducia che il distributore si è costruito, nel tempo, nella sua zona vengono valorizzate da un brand noto e affidabile come Scavolini. Trattare un solo marchio significa conoscerne a fondo tutta la modellistica, in ogni dettaglio, e crescere nella specializzazione, professionalmente, grazie al supporto di un partner di tutto rispetto. Una competenza che la clientela percepisce e apprezza. Con Scavolini c’è un rapporto diretto, costruito con persone che sanno dare risposte concrete e immediate su ogni dubbio o difficoltà. Si viene inoltre stimolati al costante aggiornamento, sul prodotto e sui servizi post-vendita, anche attraverso corsi di formazione, per uniformarsi alle richieste di immagine globale del brand. Un processo che ritengo sia positivo e qualificante per il retailer. Quali sono le caratteristiche e i servizi offerti da Scavolini Store Le Due Torri? È un punto vendita ubicato in una delle “piazzette” del nuovo centro commerciale di Stezzano, in posizione strategica: all’uscita dal casello di Dalmine, su una delle principali arterie stradali della Lombardia. Una grandissima vetrina con l’ingresso
centrale permette la visuale di tutto il negozio già al primo colpo d’occhio. Abbiamo quattro addetti e sette composizioni di cucine sempre allestite. Oltre alle diverse linee di prodotto, accompagnate da certificazioni che coprono a 360° l’intero processo (dai materiali a norma e attenti al tema del riciclo e della sostenibilità, fino alle innovazioni testate sempre con grande accuratezza prima di essere introdotte nelle cucine di serie),mettiamo a disposizione personale specializzato nella progettazione, che viene discussa con il cliente. Trasporto e montaggio sono inclusi nel contratto e in più noi offriamo la prima uscita gratuita, dopo l’installazione, per la messa a punto di ogni dettaglio, senza termini di tempo. Seguiamo inoltre il cliente attraverso la falegnameria di nostra proprietà, in caso di interventi su misura; affidiamo il montaggio a nostro personale interno, di grande esperienza.
Mirko e Diego Gambarelli.
Inoltre, Scavolini offre un programma di assistenza garantita decennale sulla cucina, chiamato Scavolini No Problem e, ultimo plus (ma non certamente in ordine di importanza): il marchio promuove campagne pubblicitarie nazionali su tutti i mezzi, in diversi momenti dell’anno - ad esempio presso i cinema o le radio locali alle quali agganciamo la comunicazione del nostro punto vendita.
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SENSUAL ENTERTAINMENT UNA FASHION BOUTIQUE DELL’EROS COME MY YOYO È UN ESEMPIO ORIGINALE DELLA CAPACITÀ DI SEDURRE IL CLIENTE CON UN’ATMOSFERA UNICA E LUDICA Non solo shopping, ma incontri con le amiche, lettura, aperitivi, esperienza sensoriale totalizzante alla base di un processo d’acquisto declinato al femminile. Il cliente vuole essere sedotto, e se nelle boutique dell’eros che stanno aprendo a ritmo serrato in Italia la cosa sembrerebbe più coerente che altrove si tratterebbe insomma dell’oggetto della vendita - in realtà oggi anche questo tipo di negozio funziona solo grazie alla capacità di attrarre sull’onda dei desideri e dei sogni. Finita, o comunque in grande calo, la triste realtà dei sordidi sex shop con le vetrine oscurate di un tempo, rivolti a un pubblico prevalentemente maschile, si assiste oggi alla nascita di luoghi di incontro, di gioco, di sperimentazione dedicati alla seduzione e all’eros, luoghi accoglienti in cui si può entrare
a viso aperto. Dopo Londra, Parigi, New York, Madrid e Barcellona, una nuova gioiosa vena di divertimento e di erotismo al femminile sta dilagando anche in Italia, con un picco di crescita deciso negli ultimi tempi. Paradise Lounge di Coin, Madame V a Rinascente, per esempio, sono realtà di successo. Quando lo scorso anno Coin ha inaugurato con qualche timore il My yoyo® Luxury Corner a Treviso, ha registrato in meno di 10 giorni un incremento del fatturato di oltre il 30% (con un’incidenza di spazio nel comparto inferiore al 10%). Milano e Roma hanno “aperto i giochi” di questo settore, ma piano piano, e grazie anche all’effetto di moltiplicatore di tendenza che hanno avuto le aperture della grande distribuzione in molte città italiane come Rimini, Genova, Firenze, Varese, i sexual stores in Italia sono diventati realtà e puntano sul fashion, sull’ironia, sul potere attrattivo dei prodotti in contesti fortemente emotivi. My yoyo® Flagship Store si racconta così: “il primo luxury experience store monomarca in Italia consacrato alla seduzione, dove sensualità burlesque, femminilità, erotismo-chic vanno in scena, in un’atmosfera calda ed esclusiva, per una shopping experience senza precedenti”.
di/by Lilli Bacci e and Elisabetta Scheggi
Gli ingredienti? La creazione di un “regno lussuoso e polifunzionale” dedicato alle donne che vogliono riscoprire una femminilità elegante e raffinata e agli uomini che desiderano accompagnarle in questo viaggio, attraverso il “coinvolgimento emozionale dei sensi, la cura lussuosa del dettaglio, la possibilità di personalizzazione e il servizio ricercato...”. Lara Jumana è la designer del brand, che ha curato il mood, la scenografia e il design del flagship store creando un’atmosfera fatta di spazi scenografici e ambienti full experience che vanno oltre il concetto di punto vendita, ma capaci di comunicare la filosofia, i valori e i colori del brand. “Ogni particolare è studiato per immergere il visitatore in un tourbillon di luci, suoni ed emozioni che consente di entrare in contatto immediato con l’anima più profonda del luxury brand e del suo lifestyle, in un’atmosfera lussuosa, soft ed elegante”. Che invita a entrare e a provare.
LUSSO E LUDICO DA PROVARE L’esperienza d’acquisto ha subito inizio: champagne e cioccolato attendono la cliente che può ammirare le collezioni di lingerie, sperimentare i profumi e le creme “mangiaAccogliente e fashion, il My yoyo ® Flagship Store alimenta la relazione con la clientela attraverso eventi culturali, mostre, corsi e incontri a tema con esperti. I camerini sono veri e propri salottini, spaziosi e accoglienti, dove è possibile degustare champagne o cioccolato, oltre a provare profumi e prodotti.
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Mod. BLANCOFLOW 5 S-IF BLANCOFLOW 45 S-IF Dim. est.: 1000x510 mm
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shopexperience
Il Café My yoyo, all’interno del negozio, è uno spazio wi-fi, completo di angolo bar e lettura, destinato all’intrattenimento e all’incontro.
bili” della collezione di Cosmetica Sensuale, riscoprire l’arte del piacere attraverso i più lussuosi e hi-tech toys. È un’esperienza rituale anche provare la lingerie, perché al posto dei camerini dalla luce radente e impietosa, ci sono spaziosi e intimi boudoir con pettineuse francesi, veri “salotti prova” di sapore retrò dove le clienti, sorseggiando champagne, possono rilassarsi e divertirsi con cipria, creme, essenze e profumi, indossando senza fretta i capi di lingerie. Ma non è finita. Nel negozio c’è il Café My yoyo, un “salotto” di lusso, uno spazio free, wi-fi, completo di angolo bar e lettura, dove i visitatori, clienti e amiche, possono liberamente incontrarsi e intrattenersi in qualsiasi momento della giornata, tra caffè, tisane e champagne. Inoltre, è proposto un fitto calendario di appuntamenti e iniziative per
mantenere viva la relazione con le clienti: apertura serale tutti i giovedì per l’aperitivo con le amiche o il fidanzato, eventi culturali, mostre d’arte e di design, incontri a tema con esperti, lezioni dedicate all’arte della seduzione e all’aspetto ludico della coppia, workshop di Burlesque, mostre personali e collettive di arte e fotografia d’autore, a cadenza mensile in collaborazione con i più importanti galleristi e Istituti d’arte europei. E la possibilità di riservare l’intero flagship store My yoyo® tutto per sé per festeggiare, per provare le collezioni e sperimentare le creme e i profumi, per scoprire le tendenze, per scambiare consigli, per avere in sintesi un servizio ancora più esclusivo e personalizzato. Sicuramente si tratta finalmente di vere shop experience, non come tante spacciate come tali nel settore arredo, che si rivelano spesso tristi passeggiate fra vasi giganti pieni di rami contorti. Una nuova definizione di marketing chiama questo fenomeno Sexual Entertainment e comprende tutto quell’insieme di biancheria intima, olii da massaggi, accessori di gioco più diversi, dai cappelli con veletta ai sex toys, ovvero tutto ciò che può servire a sedurre, giocare, valorizzare la propria intimità. Ma anche in questo settore, come in tutti gli altri spazi di vendita, quello che conta non è il prodotto, ma l’esperienza, il coinvolgimento, l’attrattività, la “comprensione dei desideri” che questo spazio riesce ad esprimere.
SEX TOYS O ARREDI…
Le pin up (disegno di Elvgren) come ispiratrici del progetto sociale e culturale Pin Up del 2000, ideato dalla giornalista, blogger e conduttrice Simona Sessa per combattere l’anoressia e la bulimia.
Che siano arredi o sex toys quindi non c’è differenza? Sembra paradossale, ma no, non c’è differenza! Perché, come oggi non si entra d’impulso a comprare un arredo (soprattutto se quest’arredo è in un contesto freddo che respinge invece di attrarre) bensì a comprare un oggetto o semplicemente a guarda-
re, provare e memorizzare per un futuro acquisto in un luogo che accoglie, così le donne non entrano d’impulso in un sex shop dalle vetrine oscurate, ma entrano con gusto in un bel luogo dove guardare, provare, toccare lingerie, creme, profumi e tutto quel che in più c’è da guardare, comprare e ricordare. In qualche modo questa operazione, spostata sull’arredo, l’ha da tempo compiuta Ikea, offrendo nei suoi spazi una quantità innumerevole di stimoli e la possibilità di “giocare” con gli oggetti nei vari allestimenti. Dando la possibilità di sognare. Di immaginare. Così si può andare per acquistare gli insostituibili tovagliolini di carta e uscire con una lampada colorata per la cameretta dei figli, adocchiando intanto la cucina che prima o poi si dovrà cambiare. Girovagando sui siti della seduzione di Zou Zou a Roma, Angelique Devil di Milano oppure come Womanshop.it, e il suo Pin Up Project, è lampante come i confini fra acquisto ed emozioni, fra desideri e possibilità si siano dilatati, grazie a diversi elementi: una evoluzione naturale, una nuova consapevolezza, il web, casi mediatici come il mitico Sex and the City, la nuova prorompente moda del burlesque, la voglia di shopping e la stanchezza da consumo, sino alla ricerca di senso e di sensi. Infine, anche questi progetti possono avere un carattere sociale importante: Pin Up Store anni 40 e 50 e Burlesque Style è un progetto sociale e culturale ideato nel 2000 da Simona Sessa per combattere anoressia, bulimia e disturbi alimentari (www.pinupdel2000.com). Simona si batte per riaffermare un modello di bellezza che si contrappone a tutte le imposizioni della moda-donna e lo fa attraverso un approccio divertente, allegro e gratificante che passa anche attraverso lo shopping.
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MERCATI CONSUMI STRATEGIE MARKETING FINANZA COMUNICAZIONE NORME FISCO TRIBUTI
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CONTRAZIONE IN CUCINA di Diego Martone - SWG
A FRONTE DI UN PROCESSO DI ACQUISTO FRENATO, CON UNA DIMINUZIONE DI VENDITE SUL MERCATO NAZIONALE DEL 9% NEL 2009, LE AZIENDE HANNO RECEPITO LE DIVERSE ESIGENZE DEI CONSUMATORI: MAGGIORE SEGMENTAZIONE DI GAMMA E COMPOSIZIONI PIÙ CONTENUTE IN COSTI E DIMENSIONI
IL MERCATO IL TREND DEGLI ACQUISTI +1,3 %
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-9,2 %
-9,0 %
1000 950 900 850
METODOLOGIA Tipologia d’indagine indagine continuativa ad hoc Modalità di rilevazione interviste telefoniche (sistema C.A.T.I.) su questionario strutturato della durata di circa 15 minuti Universo di riferimento popolazione italiana maggiore di età Campione 8.000 contatti per ogni singola rilevazione Rilevazioni giugno e gennaio (ultima rilevazione: gennaio 2010)
Il perdurare e l’aggravarsi della crisi economico-finanziaria mondiale che aveva già avuto un consistente impatto nelle dinamiche degli acquisti degli italiani, ha trovato conferma anche nel 2009: il mercato si assesta ad un numero attorno ai 600mila pezzi, con un decremento percentuale simile all’anno precedente. La contrazione pari al 9,0% su base annua contiene tuttavia una parziale ripresa verificatasi nel secondo semestre del 2009, e confermata anche dai dati pre-incentivi da parte del Governo. A questo proposito va ricordato che il settore lamentava una scarsa attenzione da parte di piani di sostegno politico, riuscendo tuttavia ad ottenere delle performance sostanzialmente analoghe ad altri.
RINUNCIA, RINVIO O... RIBASSO Il rallentamento nel processo di acquisto, l’atteggiamento di attesa e di rinvio di spese vissute come particolarmente impegnative, la ricerca di soluzioni figlie di compromessi dovuti ai budget familiari hanno caratterizzato in modo consistente l’approccio dei consumatori. Questa evidenza è tanto più presente nella fascia di mercato medio di gamma, dove accanto alla rinuncia o al rinvio dell’acquisto, può essere stato innescato un acquisto di fascia inferiore. >
Dal 2006 Ambiente Cucina è media partner in esclusiva della più importante indagine continuativa sul mercato delle cucine componibili in Italia. Il monitoraggio, iniziato nel 1998 per conto di un pool di aziende primarie del settore, consente di leggere le tendenze in atto nel settore.
800 750
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731
724 658
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598 600 550 500 2003
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Le variazioni % sono state calcolate su valori assoluti non arrotondati, i valori assoluti riportati nel grafico sono invece arrotondati al migliaio.
IL TREND PER TIPOLOGIA DI ACQUISTO: LA SOSTITUZIONE TREND 2005/2009
Valori in percentuale
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SOSTITUZIONE
PRIMA UTENZA
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PIÙ VALORE E PIÙ VOLUMI Gli attori del settore hanno amplificato quindi una strategia che aveva visto l’alba già nel 2008, ovvero l’attenzione nell’offerta a un assortimento di gamma molto ben segmentato, intercettando da un lato acquisti di fascia alta dove a prevalere è senza dubbio una strategia orientata al valore, e dall’altro, per chi si rivolge al target interessato alla gamma “bassa”, puntando ai volumi.
UN COMPARTO MATURO MA NON IMMOBILE La suddivisione tra primi acquisti e sostituzioni conferma sostanzialmente il dato che si è registrato nell’ultimo quinquennio, con una prevalenza delle sostituzioni (57%) rispetto alla prima utenza (43%). Questo trend sembra confermare la maturità del comparto che, in presenza di un incremento demografico all’interno del paese dovuta principalmente all’ingrandirsi del segmento di migrati, immigrati e relative nuove famiglie costituite in Italia e al rallentamento dell’uscita dei giovani dal proprio nucleo familiare di origine, contraddistin-
gue le dinamiche del settore, anche in presenza di un trend negativo nel numero assoluto di cucine vendute.
COMPOSIZIONI CONTENUTE E MENO COSTOSE Le ripercussioni della contrazione dei budget e di alcune tipologie di utenza si riflettono anche su un incremento di cucine di materiali diversi dal legno (38%; erano il 34% nel 2005) e nella estensione della composizione con un decremento delle cucine con più di 5 basi (dal 42% del 2005 al 38% attuale) ed un conseguente incremento delle soluzioni più “contenute”, ovvero fino a 5 basi 62% (era il 58% nel 2005).
UNA NUOVA SPINTA Nel complesso sembra quindi emergere un quadro di attesa nell’atteggiamento del consumatore medio italiano, che una volta archiviato il periodo di incertezza dello scenario economico e finanziario, potrà giovarsi di una nuova spinta, parzialmente indotta anche dagli incentivi statali.
LE CARATTERISTICHE TREND 2005/2009
swgtrend NUOVE ABITUDINI DI ACQUISTO Risparmio: si potrebbe riassumere così la strategia d’acquisto degli italiani in tempo di crisi, da quanto risulta in base alla recente indagine condotta da SWG in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona. I consumatori del Bel Paese hanno cambiato il proprio modo di fare la spesa, prestando molta più attenzione ai prezzi (voto: 8,2 su scala 1-10). In molti casi hanno rinunciato anche a quei prodotti che avrebbero pesato di più sul bilancio famigliare (7,1) e alle marche più costose (7). In misura minore, sono state ridotte le quantità della merce acquistata (6,5), mentre alla qualità si rinuncia più difficilmente (5,1). A CACCIA DI RISPARMIO Il risparmio “all’italiana” passa anche per la scelta dei punti vendita. E così, quando c’è un basso rapporto qualità-prezzo (29%), o se i prezzi dei prodotti sono poco convenienti (23%), si cambia negozio. Ma per quali prodotti gli italiani hanno optato per un cambio di punto vendita? In pole position alla classifica troviamo i negozi di abbigliamento (79%), i rivenditori di prodotti tecnologici e i negozi di arredamento (70%), e persino gli alimentari (65%).
Valori in percentuale
MATERIALI
DIMENSIONI numero medio moduli/base colonna
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75 34
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LEGNO
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AZIENDE POCO SOSTENIBILI Lo studio sull’impegno delle aziende in materia di sostenibilità realizzato da SWG in collaborazione con Greenbean, la prima brand communication agency italiana dedicata alla sostenibilità, parla chiaro: le aziende e i manager che ci lavorano sono ancora poco green. Una delle difficoltà maggiori consiste nell’inquadrare le potenzialità offerte dall’avviamento dei progetti di sostenibilità. Per la stragrande maggioranza delle aziende (87%), infatti, le opportunità sono ancora nascoste e con esse i reali vantaggi che possono derivarne. A peggiorare la situazione, anche i pesanti iter burocratici che di certo non agevolano le imprese che tentano di avvicinarsi a questo mondo sprovvisti di guida. Senza contare che all’interno delle aziende italiane mancano quasi del tutto le competenze necessarie per sviluppare proficuamente progetti legati al mondo della sostenibilità.
da SWG Webzine, maggio 2010, numero 39
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*Economista d’impresa, si occupa di strategia e marketing strategico e operativo per primarie aziende italiane e multinazionali. Docente presso l’ISTAO (Strategia nel corso MBA ed Economia e Gestione dei Canali Distributivi nel Master of International Management) e il CUOA (Politiche di Promozione e Prezzo della Distribuzione Moderna nel corso MBA e Leve Strategiche del Retail nel Master in Retail Management e Marketing)
[email protected] - http://blog.theforge.it
A VOLTE È POSSIBILE CONQUISTARE GRANDI QUOTE ANCHE IN MERCATI DECISAMENTE MATURI E COMPETITIVI, CARATTERIZZATI DA COMPORTAMENTI CONSOLIDATI. COME TESTIMONIA LA CASE HISTORY DI CASELLA WINES, CHE HA RICONCETTUALIZZATO IL PRODOTTO ENOLOGICO STRATEGIE
IL PRODOTTO CHE NON C’È di Fabio Salvati* Un esempio interessante è quello del produttore australiano di vino “Casella Wines” che è riuscito in pochissimo tempo ad innescare in Australia, negli Usa e in altre nazioni uno dei più rapidi processi di crescita mai osservati nel settore, grazie alla sua capacità di reinventare e riconcettualizzare il prodotto inventando “Yellow Tail”, una delle marche di vino più vendute nel mondo. Analizziamo punto per punto le regole classiche del settore e vediamo cosa ha fatto Casella. Il vino viene solitamente proposto come prodotto complesso, ricco di sfumature di gusto, da assaporare con calma e da gustare sorso per sorso. Ricerche di mercato indicavano che queste caratteristiche facevano rifiutare il vino da un gran numero di consumatori di bevande alcoliche, che trovava difficile apprezzare una simile complessità di gusto. La scelta di Casella Wines è stata quella di creare un prodotto più facile, immediatamente comprensibile e accessibile. Yellow Tail ha infatti un gusto leggero, fatto di toni fruttati nettamente percepibili, facilmente bevibile e rapidamente apprezzabile. Sicuramente un gusto non in linea con i canoni classici e per alcuni versi forse criticabile, ma certamente in grado di allargare il mercato a un’enorme platea di nuovi consumatori abituati a bevande dai sapori meno sfumati, come la birra e i cocktail. Il vino viene solitamente proposto in scaffali complessi, colmi di prodotti diversi, con etichette di difficile lettura e comprensibili solo se si è in possesso di almeno alcune nozioni di base. Questo elemento rende complicato scegliere il prodotto adatto da parte del consumatore non esperto e difficile per gli addetti alle vendite fornire il consiglio giusto. Il risultato è quello di complicare il processo di acquisto con un notevole abbassamento del potenziale di mercato. Anche in questo
caso Casella Wines si è mossa controcorrente introducendo nel mercato del vino alcuni concetti di prodotto tipici dei beni di largo consumo. La gamma è stata notevolmente semplificata. Nel 2001 consisteva addirittura di due soli prodotti. La bottiglia è uguale per tutti i vini. L’etichetta è essenziale e ha un grande impatto visivo, inoltre è facilmente riconoscibile grazie all’immagine stilizzata di un canguro che salta ed è stata sfrondata da tutte le informazioni tecniche che si limitano al nome del vitigno stampato su un’etichetta orizzontale con colori vivaci. Le logiche espositive diventano quindi meno complesse. L’approccio al prodotto è più facile e gli ostacoli all’acquisto vengono dunque rimossi o comunque notevolmente abbassati.
QUELLO CHE I CONSUMATORI DESIDERAVANO SENZA SAPERLO Il vino viene proposto e comunicato al consumatore, non solo nei paesi anglosassoni, come prodotto ricco di storia e tradizione, di contenuti culturali e legami con il territorio di origine. Elementi questi che, se in Europa non costituiscono una barriera, negli Stati Uniti in molti casi lo fanno percepire come bevanda elitaria destinata alle fasce di consumatori più colti e più ricchi. Avendo creato un prodotto che si stacca molto dal profilo tradizionale per gusto, per immagine e per segmento di riferimento (non consumatori di vino abituati ad altri prodotti alcolici), Casella Wines ha dovuto cambiare anche i canoni della comunicazione e la personalità del prodotto. Yellow Tail si propone con un’anima popolare e con una personalità spiccata che incorpora molti elementi dello stile di vita australiano: rilassatezza, voglia di divertirsi, libertà, avventura, semplicità. Un prodotto conviviale, privo di complicazioni, piacevole, veloce, assimilabile come percezione ai mix di alcol e frutta, alla birra, ai cocktail più leggeri. Un prodotto in grado di attirare un gran numero di consumatori di bevande alcoliche
INSINTESI IL CASO Il produttore australiano “Casella Wines” ha inventato il vino “Yellow Tail”, dal gusto leggero e fruttato, pensato per larghe fasce di nuovi consumatori (come quelli australiani e statunitensi) abituati a bevande meno raffinate, come la birra e i cocktail, e che percepivano il vino come un prodotto di élite. LA STRATEGIA Casella Wines ha quindi riconcettualizzato il prodotto e il business, cambiando anche i canoni della comunicazione, per attingere a nuove fasce di consumatori. Per farlo ha anche introdotto nel mercato del vino alcuni concetti tipici dei beni di largo consumo: ad esempio, la gamma e la logica espositiva sono state semplificate, con una bottiglia uguale per tutti i prodotti e un’etichetta di grande impatto visivo. IL RISULTATO Casella Wines ha creato di fatto un mercato che non esisteva nel mondo del vino. È diventato il più grande esportatore di vino di marca negli Usa e oggi è la più grande azienda vinicola australiana a conduzione familiare.
non bevitori abituali di vino, capace di allargare il mercato proponendosi in maniera alternativa e non conflittuale alla proposta già esistente. Un prodotto però non banale, semplice ma di personalità e in grado quindi di sopportare un premium di prezzo adeguato rispetto ai vini da tavola più diffusi. Semplicità di consumo grazie ad un gusto facilmente “interpretabile”. Semplicità di acquisto grazie ad una gamma e a caratteristiche del prodotto tipiche dei beni di larghissimo consumo. Semplicità di approccio grazie ad una personalità di marca empatica ed a un’immagine rilassata. Una completa reingegnerizzazione del prodotto e del business che ha permesso di aprire nuovi mercati attingendo a fasce di consumatori prima non raggiungibili. Un vino diverso dal solito ma che molta gente desiderava senza saperlo.
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impresa INTERVISTA A FEDERICO RAMPINI, CHE HA TEORIZZATO LA NUOVA FASE DI CONSUMO CRITICO DEL DOPO-CRISI CHE METTE AL CENTRO QUALITÀ DELLA VITA, SALUTE, AMBIENTE E BENESSERE SOCIALE. IL RUOLO DEI PAESI EMERGENTI E L’ESEMPIO DEL RECUPERO DELLA CULTURA ENOGASTRONOMICA ITALIANA CONSUMI
LA SLOW ECONOMY CI CAMBIERÀ di Tiziana C. Aquilani Succederà, succede, sta succedendo. Secondo Federico Rampini - editorialista, corrispondente di Repubblica, prima dalla Cina oggi dagli Usa, autore di numerosi saggi, tra cui “Slow Economy”, tema con cui Rampini ha aperto il 21 maggio, a S. Margherita di Pula, il convegno Nielsen Linkontro alla presenza di 400 manager - siamo in una fase di inevitabile cambiamento che, pur se lentamente, ci condurrà a un consumo più critico, consapevole, trascinando e coinvolgendo anche il mondo produttivo verso una slow economy, meno stressata dalla crescita del Pil a tutti i costi e più in armonia con l’ambiente e la società. Decrescita, economia ecologica, Pil basato più sulla felicità che sul conto in banca. Quanto tutto ciò è realistico? Si direbbe che, guardando all’economia, a quello che sta succedendo in Cina e in Usa, il tonfo del 20082009 sia stato solo un brutto sogno. In realtà, poco è rimasto come prima. Osservando tra le pieghe, ci si accorge che i consumatori, inclusi quelli americani, stanno vivendo un cambiamento culturale, con un lento spostamento del paradigma dei valori mondiali. Un po’ perché, comunque, la gente non può permettersi di riprendere gli stili di consumo precedenti, ma anche perché c’è maggiore attenzione alla qualità della vita, a quello che si acquista e al benessere sociale. Ci può fare qualche esempio? Guardiamo quanto sta accadendo, sotto il profilo alimentare, negli Usa che, sul tema, avevano accumulato il peggio delle abitudini, trovando anche una certa emulazione a livello mondiale. Oltre al modello di Michelle Obama, che con i suoi orti intende diffondere un maggiore consumo di prodotti vegetali rispetto agli snack, è di questo periodo uno spot che vede unite le tre major del soft drink nel quale annunciano l’abbattimento dell’80% degli zuccheri nelle bibite distribuite nelle scuole. Con in campo attori di questo calibro, la battaglia per un’alimentazione meno dissennata non è
più classificabile come un fatto d’avanguardia o delle sole istituzioni sanitarie. Questo vale anche per il mondo dell’auto, dove, anche qui, gli americani rappresentano il modello più sprecone ed energivoro, con i loro Suv di megadimensioni. Ora si assiste a un cambiamento, certo, in parte dovuto allo shock petrolifero che aveva portato il petrolio a 150 dollari al barile. Ma non è solo quello. Ancora, non si può trascurare il senso della legge sulla sanità di Obama: un gigantesco spostamento di risorse dal benessere privato a quello sociale, un modo per costringere gli americani a investire nella salute collettiva e a essere meno individualisti. E nei Paesi emergenti? Premesso che slow economy non significa stagnazione, e lo sanno bene Paesi come Cina e India che continuano nello loro crescita vigorosa, l’avere vissuto 5 anni in Asia mi ha consentito di osservare che qui - pur avendo bisogno di continuare la corsa allo sviluppo, e non solo in considerazione delle immense sacche di povertà al loro interno - la ricerca della crescita economica non avviene solo in senso “distruttivo”. La Cina, per esempio, anche per via della sua stazza geografica e demografica, gioca su più tavoli sotto il profilo energetico, ricorrendo a carbone e petrolio, ma, al tempo stesso, si pone come grande protagonista per la green economy, al punto che Obama, ogni qualvolta inizia una conferenza sul tema, sottolinea come la Cina stia investendo nelle energie rinnovabili, come anche sulle tecnologie verdi più di ogni altro Paese. Fattori che costringono gli Usa, ma non solo, a perseguirne il modello. Cos’altro dovremmo “copiare” dalla Cina? Per usare un gioco di parole, noi dovremmo copiare dagli orientali la loro arte di copiare. Quanto mi ha maggiormente colpito della gigantesca Cina è che potrebbe essere un Paese completamente autoreferenziale, autosufficiente. Invece, da 30 anni a questa parte, la sua classe dirigente, pur con tutti i difetti di un regime autoritario, si è mostrata davvero curiosa e ha osservato con molta attenzione e con una notevole dose di umiltà l’Occidente, selezionando le lezioni che volevano imparare e adattan-
dole alle loro esigenze. Credo che noi dovremmo essere altrettanto curiosi e porci nell’ottica di vedere, capire e copiare quello che è interessante anche per meri scopi economici, perché alla fine noi europei, ma soprattutto gli americani, siamo diventati autoreferenziali, convinti di essere i primi della classe in tutto. E loro, cosa dovrebbero copiare da noi? Vi sono due punte estreme di negatività che ho avuto modo di osservare in Cina: la prima, che ho anche vissuto sulla mia pelle, è lo smog, un elemento devastante nelle megalopoli come Pechino. Se un orientale viene in Italia, scopre una sorta di paradiso terrestre, dove può respirare aria pulita e ammirare le bellezze paesaggistiche e monumentali, patrimonio che purtroppo in Cina, pur con una magnifica civiltà, ben più antica della nostra, non ha il peso che dovrebbe avere. L’altro fattore è la sicurezza alimentare, tanto carente che quando scoppiò lo scandalo del latte alla melanina, causando la morte di molti bambini, ho potuto cogliere la disperazione dei genitori che non sapevano più di chi fidarsi. In questi Paesi dovremmo esportare un fenomeno come lo Slow Food italiano, promotore della genuinità, del recupero di una tradizione, valori in cui siamo maestri: non si tratta di una forma di snobismo, ma simbolizza quella cultura enogastronomica che include anche la salute. “Il segreto del miracolo italiano è stata la capacità di produrre all’ombra dei campanili cose che piacciono al mondo. Bisognerebbe semplicemente ripartire da qui” ha detto Carlo De Benedetti. Una strategia da condividere? Certamente, e lo penso tanto più fortemente quando vedo, sento il tipo di prestigio del made in Italy anche in luoghi così diversi, come per esempio Shanghai e la California. In Italia, vi sono molte aziende di qualità in grado di esprimere lo spessore della nostra tradizione storica. Fortunatamente, per il saper fare italiano, si assiste anche al passaggio del testimone tra generazioni, perpetrando così la qualità estetica, la creatività e l’inventiva che ci contraddistingue.
Courtesy of GDOWeek,10 maggio 2010
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impresa L’EDIZIONE 2010 DEL RAPPORTO SUI RISPARMI DEGLI ITALIANI DI GFK EURISKO E PROMETEIA EVIDENZIA LA POLARIZZAZIONE SOCIALE DELLA CRISI, MA ANCHE LA NECESSITÀ DI RIATTIVARE PASSIONI E PROGETTI, PER SUPERARE L’INCERTEZZA DEL PRESENTE CONSUMI
UN PORTAFOGLIO DA RIEMPIRE DI FUTURO FIG.2 IL TARGET DEGLI INVESTITORI: TREND
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di Fabrizio Fornezza - GfK Eurisko
FIG.1 L’IMPORTANZA DEL RENDIMENTO NELLA SCELTA DEGLI INVESTIMENTI FINANZIARI Valori in percentuale 68
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Il 21 aprile scorso, all’interno del primo Salone del risparmio gestito, presso Palazzo Mezzanotte a Milano, è stata presentata da GfK Eurisko e Prometeia l’edizione 2010 del Rapporto sui risparmi degli italiani, alla sua quattordicesima edizione. Vediamone alcuni highlights, in sintesi, a partire da quello più significativo: le famiglie italiane continuano a risparmiare, ma il risparmio si polarizza. I benestanti risparmiano di più, mentre i più marginali diminuiscono la loro probabilità di risparmio, sotto gli effetti della crisi. Ma il risparmio diventa sempre meno progettuale, i portafogli delle famiglie si semplificano molto e tendono a diventare sempre più basici, più liquidi, magari meno rischiosi dal punto di vista del classico rischio di perdite finanziarie, ma più in balìa del presente e dell’inflazione (pur bassa), che erode lentamente la liquidità immobile. Calano gli investitori, le riprese registrate sui prodotti di risparmio (risparmio gestito, prodotto assicurativo) sono più l’effetto di “buone pratiche” seguite su piccole pattuglie di investitori di élite, non (ancora) il segnale di una ripresa di empatia con gli italiani e il loro risparmio. La crisi ha ucciso la motivazione al risparmio? La ripresa significa anche l’attivazione dell’emisfero del desiderio non solo di quello dell’interesse. L’analisi della psicologia dell’investitore segnala che, senza la riattivazione delle passioni e dei progetti, non c’è possibilità di ridare energia al risparmio che è oggi sempre più puro ac-
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cantonamento, a bassa motivazione, guidato da un’unica leva: la paura del futuro e l’incertezza del presente. Paradossalmente, nell’era del consumatore neorazionale, appare dunque necessario tornare a parlare al risparmiatore di emozioni e passioni. Può sembrare pericoloso, perché dalle esaltazioni emozionali ai risparmiatori non sono venute buone cose. Ma nemmeno dal razionale rifiuto di ogni rischio che ha schiantato i portafogli degli italiani sul non perdere, sul non investire, sul non pensare al futuro. I NON che “non fanno crescere”, appunto. Fra questa visione al negativo e in low key, sembra farsi strada la speranza. Sebbene la prudenza sia ancora molta, la discesa dell’interesse verso il fattore rendimento di un investimento sembra essersi arrestata, dopo i cali importanti degli anni passati (vedi figura 1).
LA FINANZA E I GIOVANI: UN TARGET DA RIANIMARE Lontani dalla finanza, vicini ad approcci basici e funzionali, nessuna passione per linguaggi “esperti” (ad esempio, il linguaggio specialistico bancario e finanziario). Tanti bisogni, molti proiettati in avanti, ma gran parte sotto soglia. Poca propensione per l’education, per capire le regole del buon comportamento finanziario. Questa la cruda realtà che esce dal Rapporto. Una realtà tuttavia, come per tutto lo scenario, a forti contrasti: non solo aspetti critici ma anche opportunità, a patto di saper inculcare gli stimoli giusti. Senza stimoli corretti, prevale l’orientamento al carpe diem, al qui ed ora. Il Rapporto insiste sulla necessità del “ritorno al protagonismo dell’offerta in termini di leadership, rispetto all’immobilismo degli ultimi anni, e la necessità imprescindibile di rifornire il mercato di motivazioni e progetti cui l’offerta finanziaria possa dare risposta, al fine di accompagnarlo oltre la stretta visione emergenziale del presente”. L’Osservatorio GfK Eurisko 2010 ribadisce che esistono spazio e disponibilità per ripartire, anche se condizionata da parte delle famiglie. Ma è importante procedere con idee chiare nel che fare. Non tutte le ricette funzioneranno allo stesso modo.
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impresa LE STRATEGIE CHE COMPRENDONO L’UTILIZZO DI INTERNET NON POSSONO FARE A MENO DI QUESTO STRUMENTO INNOVATIVO CHE SI ALIMENTA DI CONTENUTI INTERATTIVI, PASSAPAROLA IN RETE E FUORI, SOCIAL NETWORK E BLOG. CE LO SPIEGA UNA ESPERTA DEL SETTORE E-MARKETING
ATTENTI AL VIRAL MARKETING di Serena Deganutto - i-Side Una strategia di marketing che sfrutta reti sociali già esistenti e incoraggia gli individui a diffondere e a passarsi l’un l’altro messaggi, aumentandone a loro volta in maniera esponenziale la diffusione: è questa la definizione di uno dei concetti dalla portata più innovativa, nato in internet una decina di anni fa e alimentatosi in seno al web 2.0: il viral marketing. È un marketing, quello virale, che sfrutta il concetto positivo di diffusione spontanea, lasciando che sia il consumatore stesso, attraverso il word-of-mouth (passaparola o buzz marketing, ndr), a prendere il controllo e a lavorare attivamente alla comunicazione di un prodotto o servizio e alla crescita di brand awareness. Il termine “viral marketing” venne coniato da Steve Jurvetson nel 1997, ma solo ora sembra aver guadagnato dignità in quanto strategia di digital marketing, alla stregua di tutte le altre più convenzionali. Tale nuova consapevolezza è dovuta, a nostro parere, a due diversi fattori, che si alimentano a vicenda e che esaminiamo nei paragrafi seguenti.
QUALE DI QUESTE INDAGINI SVOLGI PRIMA DELL’ACQUISTO?
Valori in percentuale 64,4
Cercare eventuali promozioni e sconti
INTERNET COME LEVA STRATEGICA DI MARKETING AZIENDALE Se è vero che i nuovi strumenti di comunicazione non rimpiazzeranno quelli tradizionali, tuttavia diventa strategico integrare l’attività tradizionale con quella sul web, che poggia su strumenti collaborativi, virali, comunitari. Una recente indagine di novaQuant, condotta su un campione di 600 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 34 anni, ha analizzato le influenze del passaparola in relazione alla presa di decisioni rispetto a un gruppo diversificato di prodotti e servizi. Alla domanda “Quali di queste attività svolgi prima dell’acquisto?”, gli intervistati hanno messo in luce il ruolo fondamentale del word-of-mouth web (vedi grafico). Secondo uno dei maggiori istituti di ricerca americani nel campo dell’IT, la Gartner Inc., i social network, nonostante la tendenza a concentrarsi su un target più giovane, si stanno oggi espandendo in gruppi più grandi di interesse su una base più estesa. “Fino a poco tempo fa, le aziende hanno considerato i social network rilevanti solo per il pubblico dei giovani consumatori, il che vuol dire che molti li hanno in gran parte ignorati - affermano dal dipartimento ricerca della Gartner - comunque, mentre le reti sociali si espandono per abbracciare gruppi demografici più vasti, le aziende devono assicurarsi di assumere una posizione nei loro confronti”.
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Girare per i negozi per farmi un’idea Visitare i siti Web dei possibili fornitori per farmi un’idea
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Andare in un centro commerciale
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Chiedere consiglio ai miei amici
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Leggere le opinioni di altre persone su Internet
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LA CRESCENTE IMPORTANZA DELL’AUTOGENERAZIONE DEI CONTENUTI
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Leggere riviste specializzate su Internet
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Chiedere a un amico che sa tutto di quel prodotto
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Chiedere consiglio ai miei genitori Comprare riviste specializzate in edicola
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Guardare cosa hanno già acquistato i miei amici
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Indagine novaQuant su un campione di 600 giovani tra i 18 e i 34 anni
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La crescita di coraggio degli utenti e del piacere nel lasciare la propria impronta sembra crescere in maniera esponenziale. Il consumatore ha raggiunto negli ultimi anni un livello molto più elevato nella facoltà di far sentire la propria voce e di diffondere le proprie idee, specie se originali, efficaci, vere. Tale cambiamento si è verificato in parte per cultura, in parte perché le tecnologie di base si sono evolute consentendo il lancio di servizi sofisticati. La velocità con cui un universo di social network, blog, community, chat, wiki sta entrando nella cultura della rete impressiona utenti e addetti ai lavori. Di pari passo, il declino della pubblicità tradizionale dà spinta alla crescita del nuovo ruolo degli utenti come nuovi media digitali: ci si scambia video virali su YouTube, si generano nuovi contenuti tramite blogging e podcasting, si comunica attraverso l’instant messaging, si creano comunità con il peer-to-peer, si condivide materiale con sistemi collaborativi come Slideshare e Wikipedia. E i consumatori, prima di scegliere un prodotto o un servizio, si informano direttamente sul web, ma soprattutto indirettamente attraverso i consigli degli amici nel proprio network. www.i-side.com
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Inoltre, la conservazione sottovuoto consente di triplicare la durata degli alimenti, perché l’assenza di ossigeno rallenta drasticamente la proliferazione batterica e i fenomeni di ossidazione. Già utilizzato dai migliori ristoranti internazionali, nato negli anni ’70 in Francia agli albori della nouvelle cuisine, e poi utilizzato appieno dalla scuola catalana e dalla cosiddetta cucina molecolare, oggi il sistema di cottura sottovuoto è utilizzato dai grandi ristoratori perché permette di cucinare - e conservare - i cibi rispettando i sapori, la consistenza e l’aspetto degli alimenti, garantendo risultati impeccabili. Un procedimento che oggi è possibile realizzare anche a casa propria, grazie a Chef Touch. Non a caso, per presentare ufficialmente il nuovo prodotto, KitchenAid ha scel-
to la cornice esclusiva del Relais & Chateau “Da Vittorio”, prestigioso ristorante lombardo 3 stelle Michelin, dove ha sede una delle più importanti scuole di cucina italiane, “Buongusto Da Vittorio”, per la quale KitchenAid ha messo a disposizione degli appassionati un’ampia gamma di grandi e piccoli elettrodomestici. Proprio gli chef stellati Chicco e Bobo Cerea hanno dimostrato come si prepara un delizioso pranzo gourmet grazie a Chef Touch. Il sistema permette anche una straordinaria flessibilità e ottimizzazione dei tempi e del gusto, proprio come accade per gli chef nei grandi ristoranti, che devono essere pronti a fornire i diversi piatti (che non possono essere preparati in ogni fase al momento) e che devono essere impeccabili in termini di qualità, freschezza e sapore. (C.C.)
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ECOLOGICHE, ERGONOMICHE, EFFICACI
LE NUOVE LAVASTOVIGLIE G 5000 DI MIELE POTENZIANO PRESTAZIONI E COMFORT AL MASSIMO LIVELLO, MENTRE RIDUCONO I CONSUMI DI ACQUA ED ENERGIA
L’eccellenza di Mìele nel trattamento delle stoviglie arriva da lontano: è Mìele la prima lavastoviglie elettrica d’Europa, realizzata nel 1929. E oggi, con la nuova generazione di lavastoviglie G 5000 presentata a Eurocucina 2010, Mìele ribadisce la sua leadership. Funzionali, ecologici, efficaci, i nuovi modelli alzano gli standard per prestazioni, praticità e design. Mentre abbassano drasticamente i consumi, arrivando a valori il 20% più bassi rispetto alla classe A: solo 7 litri d’acqua e 0,83 kWh per un lavaggio perfetto di ben 14 coperti, ovvero 0,06 kWh a coperto. Inoltre, è possibile ridurre ulteriormente i consumi, allacciando la lavastoviglie all’acqua calda grazie alla funzione ThermoSpar, che abbatte il consumo di energia di un ulteriore 40%, fino a 0,48 kWh. Le nuove lavastoviglie G 5000 presentano anche una serie di innovazioni funzionali che rivoluzionano l’efficienza degli spazi interni. Il nuovo cassetto posate 3D, già brevettato da Mìele, di cui è stata potenziata la flessibilità, può accogliere senza problemi qualsiasi posata ingombrante assumendo quattro diverse posizioni nella parte centrale. L’area MultiComfort permette di disporre i piatti (fino a 35 cm di diametro) su tre file nel cestello inferiore; i supporti regolabili in altezza e ribaltabili offrono appoggio sicuro per bicchieri a stelo lungo sia nel cestello inferiore sia in quello superiore, mentre sul ripiano estensibile per tazze Jumbo si sistemano anche le tazze più grandi. Ma i comfort-plus delle nuove lavastoviglie Mìele non finiscono qui: maniglie ergonomiche, comandi semplici e intuitivi, contenitore sale nello sportello (brevettato), apertura e chiusura dello sportello facilitate. Eccezionali i risultati nel trattamento delle stoviglie. Due esempi: con la funzione AutoO-
pen, al termine della fase di lavaggio e asciugatura, la lavastoviglie apre automaticamente lo sportello per favorire lo scambio d’aria e asciugare in modo più omogeneo; mentre la funzione “Intenso
pentole” prevede un lavaggio particolarmente energico nel solo cestello inferiore, per rimuovere anche lo sporco più tenace. Le lavastoviglie G 5000 offrono un design essenziale ed ergonomico, con frontalino a filo o a scomparsa, compatibile con qualsiasi arredo cucina, estrema silenziosità (fino a soli 38 dB con il programma Silence) e l’inedita illuminazione “BrillantLight ”, con 4 power Led che illuminano perfettamente l’intera vasca di lavaggio.
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Imperial Kitchens Collection Aran, la cucina italiana più acquistata nel mondo.
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Foto by Thomas Popinge
portfolio_Dornbracht:port folio 26/07/10 15:22 Pagina 78
1
1. Il dispenser Tara Ultra richiama il design slanciato dell’intera serie.
2
2. La variante Hot & Cold: spostando la leva in avanti si ottiene acqua calda, spostandola indietro fuoriesce acqua fredda. 3. Il dispenser ispirato alla serie Lot, caratterizzata da un design scultoreo, presenta angoli marcati e una bocca di erogazione estremamente piatta.
[ portfolio Dornbracht ] 3
L’acqua che vuoi, subito I nuovi dispenser per acqua Dornbracht, delle serie Tara Ultra e Lot, si avvalgono di un nuovo sistema composto da rubinetto, filtro per l’acqua e serbatoio di acqua bollente. Agendo sulla leva i dispenser erogano subito acqua calda bollente e al tempo stesso purificata alla temperatura di 93° C, pronta per essere utilizzata per gli usi più diversi, e con il massimo di velocità e praticità.
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Oltre al dispenser di acqua bollente immediata (Hot Water Dispenser), è disponibile anche una versione combinata per acqua bollente e fredda purificata (Hot & Cold Water Dispenser), di semplice utilizzo: per ottenere acqua fredda o calda, basta agire sull’apposita leva spostandola indietro o avanti. Anche il design dei rubinetti dei dispenser è disponibile in due varianti modellate sulla base di due serie molto eterogenee dal punto di vista formale: Tara Ultra e Lot. Il primo è sottile con bocca di erogazione arrotondata; il secondo, unico sul mercato, è scultoreo, dagli angoli molto marcati e con una bocca di erogazione estremamente piatta. Progettati da Sieger Design, sono disponibili con finitura cromata e platino opaco.
Le Water Zones I dispenser per acqua purificata sono ideali per l’impiego nell’area Drinking delle Water Zones. Dornbracht propone con le Water Zones un concetto completamente nuovo per la cucina domestica (già usuale in quella professionale), che consente la separazione degli spazi rispetto ai vari processi collegati all’acqua. I Water Sets (rubinetteria) e le Water Units (lavelli) sono stati studiati appositamente e adattati alle esigenze delle diverse aree Preparing, Cooking, Cleaning, Drinking e Universal delle Water Zones. Il programma delle Water Zones viene arricchito nel 2010 con i Cutting Boards (taglieri) disponibili a scelta in legno di quercia o in plastica nera.
INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE
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Prodotto in Italia
80-81_portfolio_candy:port folio 23/07/10 17:34 Pagina 80
80 | ambientecucina
[ portfolio Candy ]
LEZIONI DI PIANO
PIÙ LIBERTÀ, SPAZIO RECUPERATO, DIVERSE POTENZE DEI BRUCIATORI, SICUREZZA ASSOLUTA: ECCO LE NOTE ECCELLENTI DELLA NUOVA COLLEZIONE DI PIANI A GAS CANDY
80-81_portfolio_candy:port folio 23/07/10 17:34 Pagina 81
INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE
Più spazio per cucinare e più libertà di movimento con le pentole: la nuova collezione di piani a gas di Candy, studiati
60 o 75 CM, STESSO VANO INCASSO
con una nuova disposizione dei bruciatori, offre un comfort
I nuovi piani Candy sono disponibili nelle lar-
senza pari. La flessibilità di utilizzo dei fuochi è garantita
ghezze 60 o 75 cm, con lo stesso vano incasso
dalle diverse potenze dei bruciatori, che comprendono an-
(56x48cm).
che quello a quadrupla corona che realizza una cottura omogenea e ottimale anche con pentole di grandi dimensio-
DIVERSE POTENZE BRUCIATORI
ni, grazie al calore sprigionato dalla fiamma disposta se-
La collezione offre diverse potenze dei bruciatori, compreso quello a quadrupla corona 4 kW,
condo quattro anelli concentrici.
che realizza cotture omogenee anche con pen-
Una libertà in assoluta sicurezza, perché tutti i modelli sono
tole di grandi dimensioni.
dotati del dispositivo Sicurflame, che protegge dalla fuoriuscita del gas in caso di spegnimento accidentale della
PROTEZIONE SICURFLAME
fiamma, chiudendo immediatamente la valvola, indipen-
I nuovi piani sono tutti dotati del dispositivo
dentemente dalla posizione della manopola.
Sicurflame che protegge dalla fuoriuscita acci-
Ulteriore spazio si recupera anche nella zona cottura del
dentale del gas in caso di spegnimento acciden-
top, perché i nuovi piani Candy sono disponibili nelle lar-
tale della fiamma.
ghezze 60 o 75 cm, con lo stesso vano incasso (56x48cm), il che consente di sostituire un modello tradi-
GRIGLIE CON BRIO
zionale con uno di maggiori dimensioni senza dovere mo-
Nuove griglie in versione ghisa o in acciaio, es-
dificare il top della cucina.
senziali ed eleganti, altamente compatibili con ogni arredo.
I nuovi piani si arricchiscono di nuove griglie che, pur nella loro robustezza, conferiscono loro leggerezza ed eleganza,
MANOPOLE ARMONICHE sia nella versione ghisa sia in quella in acciaio, mentre le
Riprogettate per garantire ergonomia e maggiore
nuove manopole, progettate ergonomicamente per garanti-
facilità di presa. Nascono per essere armoniche
re la massima facilità di presa, richiamano quelle dei forni, permettendo una linea completa in cucina.
con le manopole dei forni.
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INTERNATIONAL
83-105_world_kitchens:servizi 26/07/10 16:45 Pagina 83
L’IMPORTANZA DEI MERCATI INTERNAZIONALI PER LA CRESCITA DELLE IMPRESE ITALIANE È SEMPRE PIÙ DETERMINANTE. SI GUARDA AD EST, E IN PARTICOLARE A CINA E INDIA, MA SI VENDE IN TUTTO IL MONDO. E LE MIGLIORI CUCINE ITALIANE VIVONO ATTRAVERSO PRESTIGIOSE VETRINE E NEI BUILDING DI LUSSO
THE DECISIVE IMPORTANCE OF INTERNATIONAL MARKETS FOR THE GROWTH OF ITALIAN BUSINESSES IS INCREASING ALL THE TIME. EYES ARE VERY MUCH FOCUSED EASTWARDS, PARTICULARLY TOWARDS CHINA AND INDIA, BUT SALES OPERATIONS ARE IN PROGRESS ALL OVER THE WORLD. AND THE BEST ITALIAN KITCHENS ARE BEING SHOWCASED IN THE STREETFRONT WINDOWS OF LUXURY BUILDINGS
SHOWCASING
ITALIAN KITCHENS ph Boffi
83-105_world_kitchens:servizi 26/07/10 16:45 Pagina 84
84 | ambientecucina
| la vetrina della cucina italiana
MERCATI La lieve ripresa del settore, che sarà trainata dal rialzo del ciclo economico internazionale, guarda inevitabilmente all’export: vediamo quali sono i paesi che contano di più per le cucine italiane di/by Aurelio Volpe - CSIL
DOVE VANNO LE ESPORTAZIONI WHERE EXPORTS ARE HEADING MARKETS THE SLIGHT RECOVERY IN THE SECTOR, WHICH WILL BE DRIVEN BY THE UPTURN IN THE INTERNATIONAL ECONOMIC CYCLE, WILL FOCUS ATTENTION ON EXPORTS: BUT JUST WHICH COUNTRIES ARE THE MOST IMPORTANT FOR ITALIAN KITCHENS? 2010 is going to be another difficult year for Italy’s kitchen furnishing industry. A slight recovery is forecast for 2011, with a growth rate in supply by around 1% on a like-for-like price basis, buoyed up by a slow return to domestic and foreign demand, which is expected to rise as the international economic situation picks up. In 2009 the European kitchen furnishings market was affected by a sharp slump in consumption in Spain (down more than 20%) and in the UK, with a slightly smaller fall-off in nearly all the other markets. Overall, the fall-off stands at 12% but the percentage rises (to as much as -20%) when it comes to kitchen exports.
Il 2010 si configura come un altro anno difficile per l’industria italiana del mobile per la cucina. Nel 2011 si prevede una lievissima ripresa, con un tasso di espansione dell’offerta attorno all’1% a prezzi costanti, sostenuto da un lento recupero della domanda interna ed estera, prevista in aumento, grazie alla ripresa del ciclo economico internazionale. Nel 2009 il mercato europeo dei mobili per la cucina ha segnato una forte diminuzione dei consumi in Spagna (oltre il 20%) e in Gran Bretagna, e una sia pure minore flessione in quasi tutti gli altri mercati. Nel complesso, il calo si presenta pari al 12% e anche superiore (fino al -20%) per quanto riguarda la cucina di esportazione.
GERMANIA E ITALIA A CONFRONTO Sul piano dei siti produttivi, Germania e Italia continuano a fare la parte del leone: rappresen-
tavano già il 70% delle esportazioni europee di cucine con una quota oggi invariata. Da segnalare però che mentre nel 1989 la Germania rappresentava il 60% delle esportazioni europee e l’Italia il 10%, oggi la Germania detiene meno del 45% (il 30% delle esportazioni mondiali) e l’Italia oltre il 25% (pari al 15% delle esportazioni mondiali). Tra i maggiori paesi che acquistano cucine italiane vi sono la Francia (+1% nel 2009) e la Russia (-28%). Forte calo anche da Grecia, Spagna e Stati Uniti, nell’ordine del 25%, fino al - 40%. L’export negli Stati Uniti, che ha avuto una crescita straordinaria negli ultimi anni, flette nel 2008 del 18%. Anche le vendite in Spagna diminuiscono del 12%. Rimangono stabili, intorno ai 20-25 milioni di euro, le esportazioni di cucine italiane verso la Germania. Le esportazioni di cucine italiane nel corso del 2009 ammontano a cir-
ESPORTAZIONI MONDIALI DI MOBILI PER CUCINA, 2003-2008: FOCUS SUI PRIMI 10 PAESI WORLD KITCHEN FURNITURE EXPORTS, 2003-2008: THE TOP TEN COUNTRIES PAESE COUNTRIES
MILIONI DI EURO MILLIONS OF EUROS
VARIAZIONI VARIATIONS %
2003
2004
2005
2006
2007
2008
08/07
MEDIA 08/03
Germania
Germany
770
845
1,001
1,205
1,416
1,416
0
13
Italia
Italy
446
497
532
620
685
712
4
10
Cina
China
260
261
304
389
449
423
-6
10
Canada
Canada
525
518
488
489
331
200
-40
-18
119
141
173
164
192
157
-18
6
68
59
62
67
100
120
20
12
Danimarca Denmark Stati Uniti
United States
Malesia
Malaysia
113
139
133
131
126
114
-9
0
Spagna
Spain
99
104
99
101
105
102
-2
1
Polonia
Poland
60
68
71
77
91
88
-4
8
Svezia
Sweden
63
64
74
83
88
85
-4
6
Fonte/Source: CSIL
showcasing italian kitchens | ambientecucina
| 85
ITALIA. ESPORTAZIONI DI MOBILI PER LA CUCINA, 2004-2009: I PRIMI DIECI CLIENTI ITALY. KITCHEN FURNITURE EXPORTS, 2004-2009: TOP TEN CLIENTS PAESE COUNTRIES
MILIONI DI EURO MILLIONS OF EUROS
QUOTE AVERAGE %
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2004
VARIAZIONI VARIATIONS %
2009
2009/2008
MEDIA 08/03
Francia
France
92,8
88,5
86,9
102,6
106,1
107,0
18,7
19,1
0,8
2,9
Russia
Russia
44,5
48,1
57,6
64,5
78,4
56,3
9,0
10,0
-28,3
4,8
Grecia
Greece
43,3
52,0
62,0
71,8
66,7
50,1
8,7
8,9
-24,9
3,0
Spagna
Spain
40,8
45,4
50,2
61,0
48,3
29,9
8,2
5,3
-38,1
-6,0
Stati Uniti
United States
33,3
42,3
51,6
62,7
51,5
29,4
6,7
5,2
-42,8
-2,4
Svizzera
Switzerland
27,8
26,6
26,8
27,9
26,1
26,3
5,6
4,7
0,7
-1,1
Germania
Germany
23,4
17,0
31,5
31,4
23,3
23,5
4,7
4,2
0,8
0,1
Regno Unito UK
20,0
20,9
25,2
33,6
34,9
19,1
4,0
3,4
-45,3
-0,9
Belgio
11,5
12,0
12,1
13,5
12,3
13,0
2,3
2,3
6,0
2,5
Belgium
Ucraina
Ukraine
Mondo
World
7,6 497,0
8,4 531,9
10,7 620,0
13,6 714,6
16,6 712,3
11,7 561,4
1,5
2,1
-29,6
9,1
100,0
100,0
-21,2
2,5
Fonte/Source: CSIL
ca 561 milioni di euro, per circa 135mila ambienti cucina esportati (con un prezzo medio nell’ordine dei 4.000 euro).
I PRINCIPALI PLAYERS Nel 2009 le maggiori imprese italiane esportatrici di cucine sono state (in ordine alfabetico) Aran, Armony, Boffi, Desi, Scavolini, Snaidero, Veneta Cucine. Insieme rappresentano all’incirca un terzo delle esportazioni italiane nel settore. Desi (nell’economico), Armony, Zecchinon hanno registrato solo flessioni di fatturato estero marginali, crescendo quindi in termini di quota di mercato. Esportano il 40% e oltre della produzione aziendale: Aran (in passato parte del gruppo Masco), Boffi, Varenna (grazie anche alla struttura distributiva del gruppo Poliform), Arrital (gruppo Doimo). Meglio l’estero rispetto al mercato nazionale per Aster, Arclinea, Toncelli. Il “lusso” ha quindi relativamente tenuto. Scavolini esporta prevalentemente in Russia e Stati Uniti, ma anche in Belgio, Grecia, Spagna, Turchia ed Est Europa.Tra luglio e novembre 2009 Scavolini ha aperto 12 nuovi punti vendita in Belgio, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, India, Repubblica Moldova, Polonia, Russia, Spagna e Uzbekistan. Tutte le aziende operano soprattutto in mercati vicini e in generale in Europa. Ad esempio per Cesar e per Sicc il principale mercato è la Francia, per Home la Grecia. Per Comprex e per molti altri, l’Europa (17) rappresenta oltre il 50% delle esportazioni. Aster ha in Russia e Stati Uniti due punti di forza. Per Armony (gruppo Santarossa), la Francia è in assoluto il maggiore mercato. Berloni opera in Spagna direttamente tramite filiale. Altri mercati importanti per l’azienda marchigiana sono Russia e Grecia.
GERMANY AND ITALY COMPARED On the manufacturing front, Germany and Italy still hold the lion’s share, accounting for 70% of European kitchen exports as they have for some time. It should be pointed out, however, that whereas in 1989 Germany accounted for 60% of Europe’s exports and Italy 10%, now Germany covers less than 45% of the total (30% of world exports) and Italy more than 25% (15% of world exports). The main countries that buy Italian kitchens are France (+1% in 2009) and Russia (-28%). Big fall-offs have also been seen in Greece, Spain and the United States, in the order of 25%, in some cases -40%. Exports to the United States, which in previous years had recorded a remarkable growth, fell by 18% in 2008. Sales in Spain fell by 12%. Sales of Italian kitchens to Germany remained stable at around 20-25 million euros. Exports of Italian kitchens during 2009 totalled approximately 561 million euros, with around 135,000 kitchens exported (selling at an average price somewhere in the region of 4,000 euros). THE MAIN PLAYERS In 2009 the main Italian kitchen exporting firms were (in alphabetical order) Aran, Armony, Boffi, Desi, Scavolini, Snaidero and Veneta Cucine. Together they account for around one third of Italian exports in
the sector. Desi (which operates down in the inexpensive kitchens bracket), Armony and Zecchinon only recorded marginal fall-offs in foreign sales, growing in terms of market share. Exports of 40% or more were recorded by Aran (previously part of the Masco group), Boffi, Varenna (thanks also to the distribution structure of the Poliform group) and Arrital (Doimo group). Foreign sales were better than the domestic market for Aster, Arclinea and Toncelli. This means that the “dream kitchen” sector pretty much held its own. Scavolini mainly exports to Russia and the United States, but also to Belgium, Greece, Spain, Turkey and Eastern Europe. Between July and November 2009 Scavolini opened 12 new sales outlets in Belgium, Bosnia, Bulgaria, Croatia, Finland, France, India, Moldova, Poland, Russia, Spain and Uzbekistan. All the firms operate in markets that relatively close to home form them and in Europe in general. The main market for Cesar and Sicc for example is France, for Home it is Greece. For Comprex and many others, Europe (17) accounts for over 50% of exports. Aster has two strongholds in Russia and the United States. For Armony (Santarossa group), France is the strongest market of all. Berloni operates in Spain directly through its own branches. Other main markets for the Marchebased firm are Russia and Greece.
INTERNATIONAL
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86 | ambientecucina
| la vetrina della cucina italiana
IMPRESA Le aziende italiane hanno risposto alla crisi interpretando i nuovi bisogni e traducendoli in innovazione di prodotto, come si è visto nell’ultima Eurocucina. Prodotti “veri” per consumatori selettivi di tutto il mondo
L’INNOVAZIONE CREATIVA E DI FILIERA di/by Fabrizio Gomarasca
L’annus horribilis è alle spalle, ma non bisogna abbassare la guardia. L’industria del mobile nel 2009 ha realizzato quasi 4,4 miliardi di euro di fatturato in meno, di cui 2,7 per minori esportazioni. Il peggiore risultato di sempre, per un settore abituato a crescere con regolarità quasi ogni anno. Non inaspettato, visto che anche il 2008 aveva registrato i primi segnali di un’inversione di tendenza, e visto lo tsunami che si è abbattuto su tutti i livelli dell’economia e della società. Tanto che lo stesso presidente di FederlegnoArredo, Rosario Messina, all’assemblea di giugno, non si è fasciato la testa e ha detto chiaramente che «immaginando un tasso di crescita media annua del 4% per l’intera filiera legno-arredamento, per poter recuperare i livelli del 2007, l’ultimo anno in cui il fatturato è cresciuto, si dovrebbe attendere fino al 2014, se fosse il 3% si dovrebbe aspettare il
Boffi Soho, cucina Case System 2.3, New York, Usa.
2016, se fosse il 2% non sarebbe prima del 2019». Ma, ha aggiunto, «per agganciare solidamente la ripresa dobbiamo accompagnarla, man mano che si concretizza, con robusti investimenti di rinnovo e di riorganizzazione. Cerchiamo vento per gonfiare le nostre vele, ma non attendiamoci vento in poppa; dobbiamo invece abituarci a sfruttare ogni piccolo refolo, a procedere di bolina partendo dai nostri punti di forza ma mettendo in discussione senza pregiudizi il nostro approccio al mercato». Un atteggiamento, questo, che per molte aziende produttrici di cucine è stata la prima risposta alla crisi, giocando un po’ d’anticipo sui suoi esiti. Per Edi Snaidero: «La crisi ha obbligato non solo a guardarsi dentro, ma anche a velocizzare i processi, ad aumentare la sensibilità verso il mercato e verso i clienti, a capirne i bisogni più velocemente. Anche la creatività e l’innovazione diventano gli
showcasing italian kitchens | ambientecucina
elementi più adatti: quando le risorse si riducono, bisogna muoversi di più, e questo fa molto bene alle aziende e alle persone e infonde nuova energia alle organizzazioni». Il processo di riorganizzazione interna è stato quindi il primo passo, determinante, per rispondere alle forti difficoltà del mercato. Quando ci sono interi mercati che arretrano, come è stato il caso del 2009, le risposte non potevano essere procrastinate. Afferma Stefano De Colle di Elmar: «Nella gestione dei processi i produttori italiani sono stati piuttosto bravi nell’eliminare i costi occulti, aumentando l’efficienza e la voglia, la capacità di ricerca per essere distintivi». Lo hanno fatto un po’ tutte le aziende. Euromobil, per esempio, ha lavorato sulle economie di scala e sull’integrazione dei processi e degli acquisti, dell’organizzazione di vendita delle tre aziende del gruppo. Copat, dal canto suo si è dotata di un nuovo software gestionale e di un nuovo programma grafico. In sostanza, per dirla con Silvio Fortuna di Arclinea: «Tutto il sistema di filiera produttiva ha avuto aggiustamenti di efficienze che in altri momenti non si potevano fare. Per quanto ci riguarda abbiamo lavorato molto nell’interazione a monte dei fornitori e nell’organizzazione interna per ottenere maggiore efficienza nella logistica, nelle comunicazioni con i fornitori, nel sistema di progettazione interna, in modo che diventi più capace di interpretare i nuovi aspetti del dopo crisi, con prodotti ad alto contenuto da offrire al mercato con prezzi più competitivi».
COGLIERE I TREND INTERNAZIONALI È questa capacità reattiva, questa acutezza nel leggere e interpretare i trend del consumo che rende il settore in grado di essere punto di riferimento a livello globale. Un esempio. Il sociologo Fabrizio Va-
Toncelli, cucina Nantìa, Renai Model House, Taipei, Taiwan.
CREATIVE AND MANUFACTURING INNOVATION BUSINESS ITALIAN FIRMS HAVE RESPONDED TO THE RECESSION BY INTERPRETING THE NEW NEEDS AND TURNING THEM INTO INNOVATIVE PRODUCT IDEAS, AS WAS SEEN AT THE LAST EUROCUCINA. “REAL” PRODUCTS FOR SELECTIVE CONSUMERS AROUND THE WORLD The annus horribilis is behind us, but that doesn’t mean we can afford to rest on our laurels. In 2009 the furniture industry generated 4.4 billion euros less in sales, of which 2.7 were in lost exports. This is the worst result ever for a sector that is accustomed to regular year-on-year growth. Not that it came as a complete surprise, as there were plenty of early warning signs back in 2008 of the downward slide to come - and come it did, like a tsunami washing over all levels of the economy and society. At its June meeting, the chairman of FederlegnoArredo, Rosario Messina, explained that “if we imagine an annual average growth rate of 4% for the entire timber and furniture sector, in order to get back to the levels of 2007 (the last year in which we saw a growth in sales) we would have to wait until 2014,
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if it was 3% we would have to wait until 2016, and if it was 2% recovery would not come until 2019”. But, he added, “to get the recovery going properly we have to feed it, as it takes shape, with major investments that renew and reorganise. We need to get the wind back in our sails, but there’s not going to be very much of it around; we will have to get used to exploiting the slightest puff of air, draing on all our strengths but also openly calling into question the very way in which we approach the market”. It is an attitude which for many kitchen manufacturers was the first response to the economic downturn, which gave it something of a head start in how it went about dealing with it. For Edi Snaidero “the recession has obliged us not just to take a long, hard look at how we do things, but also to speed up processes, to increase our sensitivity towards the market and clients, and to understand needs more rapidly. And the best way of doing that is by being creative and innovative: when resources dwindle you have to get moving and this is very good for firms and the people in it - it instils new energy into the organisation”. So the process of internal reorganisation was the first, decisive step in the response to the major market difficulties. When whole markets are moving backwards, as was the case in 2009, you cannot put
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| la vetrina della cucina italiana
L’INNOVAZIONE CREATIVA E DI FILIERA
lente di Ki-ki Lab individua, tra le tendenze più consolidate delle aspettative emergenti del consumo, la qualità anti snob. «Il lusso - afferma - ha costruito in passato la sua fortuna facendo leva sulle dinamiche ostentative. Oggi assistiamo a una polverizzazione di questo concetto e del suo posizionamento: da un ritorno all’iperlusso di nicchia e di nuovo esclusivo alle forme più estese di lusso democratico e accessibile. Questa dimensione oggi risponde alla crescente ricerca di prodotti di qualità che non si portino dietro gli indesiderati effetti collaterali di contesti e posizionamenti snob». Ed è proprio ciò che i produttori di cucine hanno fatto, ognuno declinando la ricetta secondo il posizionamento della propria azienda. Prodotti veri, li chiama Edi Snaidero quando afferma che uno degli effetti della crisi è proprio questo: la rimozione di certi eccessi, gli sprechi da abbattere, una maggiore sobrietà e un maggiore rispetto del valore del denaro. «È una sfida un po’ inaspettata per i produttori di cucine - approfondisce Paolo Degortes, direttore commerciale di Salvarani - che avevano puntato sul lusso, con particolare riferimento ai mercati internazionali. Oggi ci confrontiamo con consumatori attenti, selettivi, orientati all’acquisto sicuro, che evitano il superfluo rimanendo all’interno di budget di spesa più contenuti. In breve, vogliono la stessa qualità, le stesse caratteristiche ma a un prezzo più accessibile. Da tre anni avevamo già individuato dei vuoti nel catalogo. Il nostro percorso è cominciato quindi prima dell’esplodere della crisi. Ma non abbiamo risposto con prodotti econo-
Snaidero, cucina Venus, Redeham Homes Development, Accordia Living, Cambridge, Inghilterra.
off the response. Stefano De Colle of Elmar says: “In streamlining its processes, Italian manufacturers have been pretty good at eliminating hidden costs, thereby increasing efficiency and the desire and capability to research and develop in order to stand out”. Just about all firms have done this. Euromobil, for example, worked on economies of scale and the integration of processes, purchases and sales organisation of the three companies in the group. Copat, for its part, equipped itself with a new management software and a new graphics programme. Basically, as Silvio Fortuna of Arclinea put it: “The entire manufacturing system has had to adjust its efficiency levels, something which could not be done at other times. We, for example, have done a lot of work on the interaction that takes place upstream of the suppliers and in our internal organisation in order to achieve greater efficiency in logistics, in the way we communicate with suppliers and in the in-house design system in an effort to make it more able to interpret new post-recession scenarios, with products that have a lot of content to offer the market, but at more competitive prices”.
Picking up on international trends It is this ability to react, this shrewd understanding and interpretation of consumer trends that makes the sector a good reference point at a global level. For example, sociologist Fabrizio Valente of Ki-ki Lab identifies as one of the most consolidated trends among emerging consumer expectations, the anti-snobbery effect. “Luxury,” he says, “has in the past built up its fortune by working on the dynamics of ostentation. Today we are seeing an atomisation of this concept and changes in its positioning: there is a return to the niche market of exclusive ultra-luxury as well as more democratic, more accessible forms of luxury. This dimension responds to a growing demand for products of quality that don’t carry with them the undesirable side effects of snobbishness”. This is precisely what kitchen manufacturers have done, each coming up with solutions suited to their ranking. Genuine products is how Edi Snaidero describes them, saying that one of the consequences of the recession is that it has rid us of certain wasteful excesses, resulting in greater sobriety
Effeti, cucina L'Evoluzione e Sinuosa, Sholder Building, East Hampton, New York, Usa.
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CREATIVE AND MANUFACTURING INNOVATION
mici intesi come minore profittabilità, possibilità compositiva, limitazione delle finiture. Abbiamo invece cercato di costruire in maniera intelligente i prodotti, con la ricerca di nuovi materiali lasciando la completa libertà di progetto senza costringere il rivenditore in gabbie troppo strette». Anche per Elmar si è trattato di investire sull’ingegnerizzazione per proporre, come dice Stefano De Colle «un prodotto distintivo, con un alto valore percepito, ma con un prezzo più in linea con il mercato». Per Aran, invece, la direzione è stata quella di introdurre nuovi modelli disegnati da architetti italiani per allargare la fascia nella quale normalmente opera, ma anche per sostenere i punti vendita monomarca in giro per il mondo che chiedono sempre più prodotti personalizzati. Perché, non va dimenticato, la partita più importante si gioca nella competizione internazionale. «Avremo più consumatori gialli che bianchi e qualche cliente dalla pelle scura in più - sintetizza Silvio Fortuna. - Alla ribalta si affacciano mercati che prima non esistevano, l’Asia ma anche alcuni mercati africani. Dobbiamo pensare che il futuro che ci attende è contraddistinto dall’ampliamento dei mercati con un ribilanciamento dei Paesi. L’Asia sarà centrale nei prossimi anni». Le prime rilevazioni di FederlegnoArredo lo confermano: nei primi tre mesi dell’anno le esportazioni hanno registrato un recupero con un incremento del 3,4%. E il 2010 appare in prospettiva un anno di parziale recupero rispetto al 2009, con risultati positivi attesi per il settore delle cucine. Il vento, insomma, rinforza. E il timone è ben saldo.
Salvarani, cucina High Tech, Sierra Blanca, Marbella, Spagna.
and respect for the value of money. “It’s a bit of an unexpected challenge for kitchen manufacturers,” says Paolo Degortes, sales manager of Salvarani, “who had been focusing on luxury with particular reference to the international markets. Now we find ourselves having to satisfy attentive, selective consumers who are looking for safe purchases without any superfluous elements, products that are more suited to today’s more limited budgets. In other words, they want the same quality and the same features at a more affordable price. Over the last three years we have seen certain gaps in our catalogue. So we started the ball rolling before the recession exploded. But we didn’t respond with cheaper products that reduced profitability, or limited composition possibilities and choice of finishes. Instead we tried to construct smart products that featured the use of new materials and gave even more design scope without straitjacketing dealers”. For Elmar too it has been all about investing in engineering in order to offer, as Stefano De Colle put it, “a distinctive product, with a high perceived value, but at a price more
in line with market realities”. Aran, meanwhile, decided to introduce new models designed by Italian architects to extend the bracket in which it normally operates, but also to support the single-brand stores around the world that are demanding increasingly personalised products. It must always be remembered that the most important card is that of international competition. “Our clientele will be increasingly from the Far East and other developing countries,” says Silvio Fortuna. “Completely new markets are emerging in Asia and Africa. We have to consider that the future that lies ahead will see an expansion of markets and a readjustment of the interaction between countries. Asia is going to play a crucial part in the coming years”. Early figures from FederlegnoArredo are encouraging: in the first three moths of the year exports recovered by 3.4%. 2010 does indeed look set to be a year of partial recovery that will to some extent make up some of the losses of 2009, and the kitchen industry is poised to record positive results. So the wind is picking up. And those at the helm are ready to steer a clear course.
Euromobil, cucina Tabula, Royal Garden, Shanghai, Cina.
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TESTIMONIAL
LA CULTURA DEL GUSTO E DEL BELLO Costituita nel 2008, la joint-venture Gilma Spagnol Cucine ha da sempre una missione prioritaria: diffondere in India la cultura italiana legata allo spazio cucina. Una strategia che vede nello showroom la prima “experience” dello stile made in Italy. Ad oggi sono due i punti vendita, entrambi a Bangalore, che propongono attraverso 15 modelli le novità delle cucine Spagnol e immagini che raffigurano icone italiane come la Torre di Pisa e la basilica di San Pietro, ma a settembre è prevista la terza apertura ed entro il 2011 l’obiettivo prevede altri 4 showroom per arrivare entro il 2012 a 18 punti vendita totali. «Affrontare il mercato indiano richiede notevoli energie e investimenti e sappiamo che i risultati sono a lungo termine» dichiara Silvan Spagnol. «Il nostro sforzo maggiore è quello di far capire che la cucina non è legata solamente al suo utilizzo e quindi alla funzione, ma è anche design e cultura del bello e del buon gusto, ovviamente italiano. In quest’ottica al lancio ufficiale della joint venture con Gilma, avvenuto nel 2008 presso il Kempinsky Hotel di Bangalore, è stata anche organizzata una sfilata di prêt-à-porter italiano, con sottofondo di violoncelli e musica lirica».
Set up in 2008, the Gilma Spagnol Cucine joint venture has always made the spread of Italian kitchen culture its priority. It now translates this strategy into the first showroom that gives an Italian style “experience”. So far there are two outlets, both in Bangalore, which present fifteen models of the latest Spagnol kitchens with images of monuments like the Leaning Tower of Pisa and St Peter’s Basilica to conjure up an idea of the country. A third store is scheduled to open in 2011, with another four planned for 2012 taking the total number of showrooms to 18. “It takes a considerable amount of energy to take on the Indian market but we know that the results are long term,” says Silvan Spagnol. “Our main effort is to demonstrate that a kitchen is not just about the functional purpose it serves, but is also about design and the culture of beauty and good taste, Italian taste of course. In this regard, the official launch of the joint venture with Gilma, which took place in 2008 at the Kempinsky Hotel of Bangalore, was accompanied by an Italian prêt-à-porter fashion show, to a background of cello music and opera”.
www.gilmaspagnolcucine.com Per il lancio del marchio Gilma Spagnol è stato organizzato un evento cui ha partecipato numerosa la stampa indiana. For the launch of the Gilma Spagnol brand an event was held that attracted a lot of the Indian media.
TESTIMONIAL
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ITALIA E CINA, INCONTRI E AFFINITÀ ELETTIVE di/by di Pan Yong,
rivenditore Arclinea a Pechino Quella sera d’estate faceva molto caldo. Pochi passanti camminavano lenti lungo la strada illuminata. Nei pressi di un sontuoso ristorante cinese, un cagnolino se ne stava sdraiato sull’erba, con la lingua a penzoloni, in cerca di un po’ di aria fresca. Nella sala privata del ristorante, due uomini, sulla quarantina, sorseggiavano cognac e fumavano sigari Cohiba. Aperto, sul tavolo di fronte, un grande libro, con l’elegante copertina nera e un logo rosso: Arclinea. Uno dei due uomini era Martin, CEO della Beijing Hi-Seasons Trading Com. Ltd., specializzato nell’importazione di elettrodomestici da oltre 10 anni. L’altro era Pan, fresco di pensionamento dalla carica di Vice Presidente della Siemens China Ltd. Martin era appena rientrato da Milano, dove aveva visitato Eurocucina 2008 e aveva portato con sé il book Arclinea: «Saresti interessato ad introdurre il marchio Arclinea sul mercato cinese?» aveva chiesto, avvolto dall’alone blu del suo Cohiba preferito. Dopo quella chiacchierata sono iniziate, via telefono e via email, le varie trattative tra Arclinea e Hi-Seasons. Ben presto Beijing Hi-Seasons è diventato il rivenditore Arclinea in Cina e Pan “ha firmato il pensionamento del suo pensionamento”, tornando così alla sua vita professionale nella veste di capo progetto. «Dopo l’apertura di Pechino abbiamo iniziato i lavori del nostro secondo showroom a Shanghai, il più grande motore commerciale e dinamico di tutta la Cina». «Perche aprire il primo showroom a Pechino? Perche è il cuore pulsante e l’anima della Cina: una città moderna che vede crescere giorno dopo giorno alti palazzi, centri commerciali e hotel di lusso a livello internazionale, tutti perfettamente collegati da un complesso sistema di autostrade che attraversano la città. Nelle ore di punta, gli imbottigliamenti sono all’altezza di una qualsiasi altra metropoli e il suono dei cellulari è incessante. Tuttavia, dietro questi moderni edifici si celano veri e propri gioielli: le tradizionali stradine o hutong, i parchi, i numerosi tesori architettonici e i caratteristici templi dal tetto dorato, da cui si leva il suono dei campanelli e delle bandiere di preghiera colorate. Se poteste visitare solo una città cinese, la scelta dovrebbe sicuramente ricadere su Pechino, perche molte delle meraviglie della città sono anche il meglio che la Cina può offrire. Qui si possono trovare le migliori firme nei sempre più numerosi centri commerciali dove, circondati da ogni servizio e comfort, è difficile capire se ci si trova a Parigi, a Milano o New York. Anche l’Italia, come la Cina, ha un passato lungo e ricco di storia, ed entrambi i paesi vantano una cultura gastronomica rinomata. Con l’introduzione del marchio Arclinea nel nostro paese non intendiamo solo introdurre l’arredo cucina di classe in Cina, ma anche diffondere l’italianità tra i cinesi, ormai numero uno in termini di potere di acquisto di molti marchi di lusso».
ITALY AND CHINA, ENCOUNTERS AND ELECTIVE AFFINITIES The summer evening was really very hot. Only a few people walked slowly on the brightly lit street. A puppy was lying on the grass outside a sumptuous Chinese restaurant, with his tongue hanging out for cool air. In the private room of the restaurant, two men in their forties were drinking cognac and puffing Cohiba. On the table in front of them there was a large open book with elegant black cover and red logo: Arclinea. One of the two men was Martin, CEO of Beijing Hi-Seasons Trading Com. Ltd., who had been specializing in imported kitchen appliances for more than 10 years. The other man was Pan, recently retired from his position as Vice President of Siemens China Ltd. Martin had just come back from Milan, after visiting Eurocucina 2008. He had brought back with him the big black Arclinea book: “Interested in introducing Arclinea into China?” he asked, puffing out a blue cloud of his favorite Cohiba. After their talk that evening, the communication between Arclinea and Hi-Seasons continued with phone calls and emails. Very quickly Beijing Hi-Seasons became the Arclinea dealer in China, and Pan “retired” from his “retirement” and returned to his professional life to lead the project. “After the showroom in Beijing we opened our second one in Shanghai, which is the largest dynamic commercial center in China. Why did we open the first Arclinea showroom in Beijing? Because it is the heart and soul of China. It is a modern city with highrise buildings, shopping malls and world class international hotels connected by an intricate freeway system that crisscrosses the city. In the rush hour, traffic jams can match those of any major city around the world and the ringing of mobile phones is incessant. However, the modern buildings conceal traditional hutongs, parks, numerous architectural treasures and exquisite yellow-tiled temples whose prayer flags and wind chimes move in the breeze created by the passing traffic. If you can see only one city in China, it should be Beijing, because many of the capital’s ‘bests’ are also China’s ‘bests’. You can truly find the world’s best luxury brands at the increasing number of shopping centers being opened in Beijing. Inside these centers with their new-generation facilities, you can hardly tell if you are in Beijing, Paris, Milan or New York. Like China, Italy also has a rich and long history. And both of the countries are well known for their cuisine culture. By introducing Arclinea into China, we are not only bringing in global class kitchen furniture, but also sharing the Italian way of life with the Chinese, who have become the most powerful purchasers for many of the best luxury brands”. PECHINO Innamorati della cucina italiana, Martin Qui, Ceo della Beijing Hi-Seasons Trading Com. Ltd., e Pan Yong hanno scelto lo strategico Beijing Central Business District, uno dei più prestigiosi centri economici della città, per aprire un nuovo showroom dedicato completamente ad Arclinea. Inaugurato nel gennaio 2010, lo showroom occupa uno spazio di 500 metri quadri dove sono esposti i modelli più rappresentativi dell’azienda italiana: Lignum et Lapis, Italia, Convivium e Artusi. Il prossimo appuntamento è a Shanghai, con l’apertura di un secondo showroom Arclinea da parte di Martin Qui e Pan Yong. Lovers of Italian kitchens Martin Qui, CEO of Beijing Hi-Seasons Trading Com. Ltd. and Pan Yong chose the strategic Beijing Central Business District, one of the classiest economic centres of the city, as the location for their new showroom devoted completely to Arclinea products. The showroom, which opened in January 2010, occupies a 500-sqm space displaying the Italian firm’s most representative models: Lignum et Lapis, Italia, Convivium and Artusi. The next step for Martin Qui and Pan Yong are now about to open another Arclinea showroom, this time in Shanghai.
Arclinea, Lignum et Lapis, Pechino, Cina.
www.arclinea.it
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TESTIMONIAL VENETA CUCINE, UNA DELLE PRIME AZIENDE ITALIANE DI ARREDO AD APRIRE NEGOZI IN ORIENTE, OGGI CONTA 36 PUNTI VENDITA IN AREA CINDIA
INDIA E CINA, PER VENDERE OCCORRE SCAMBIARE CULTURA Veneta Cucine è stata una delle prime aziende italiane di cucine ad approdare in Oriente, in India prima e in Cina poi, puntando strategicamente sullo sviluppo commerciale e strategico di questi mercati e sulla capacità di affermazione del made in Italy. Oggi l’azienda italiana, solo per citare i punti vendita, di Veneta Cucine, ne conta 16 in India e 20 in Cina. In India, Veneta Cucine è arrivata già agli inizi degli anni Novanta, come spiega Dionisio Archiutti, che in azienda dirige il Marketing Strategico, con la responsabilità dei mercati esteri, che nell’intervista di Linda Gobbi, di Future Concept Lab, in apertura del volume Glocal Kitchen (che qui in parte riprendiamo) ripercorre la sua “strada” verso l’Oriente. «In India siamo entrati grazie a un area manager che ci ha stimolato con le sue conoscenze e competenze. In quegli anni è stato mio padre a crederci. Nel tempo è subentrato un imprenditore che distribuisce i nostri prodotti e che ha avuto il grande merito di puntare sulla comunicazione. Abbiamo sviluppato la rete vendita, formato la squadra di venditori e fatto un grande lavoro per la “costruzione” del marchio. Veneta Cucine è oggi tra i marchi più famosi in India, abbiamo sedici showroom, e attualmente la nostra rete commerciale è al lavoro tra Mumbai, Nuova Delhi e Bangalore, per definire nuovi negozi di altissimo livello». «In India non abbiamo un centro di produzione, i negozi sono di proprietà del distributore e vi è un accordo di distribuzione. Le cucine arrivano dall’Italia e non può che essere così. Il nostro consumatore indiano è elitario, chiede un prodotto di qualità altrettanto elevata e dunque non può che uscire dalle nostre fabbriche in Italia; è il made in Italy che li attira». «In India fascia alta significa alta capacità di spesa ma anche modelli sociali altrettanto definiti. Per fare un esempio le case delle fasce della popolazione cui si rivolge Veneta Cucine, sono di grande rappresentanza; il paradosso è che i proprietari delle case dove ci sono le nostre cucine, in cucina non ci mettono piede (hanno cuochi e servitù in abbondanza), ma fa “status” possedere un modello di cucina made in Italy come Veneta Cucine. Ecco, a questo paradosso (che il proprietario di una nostra cucina, in cucina non vi metta mai piede) stiamo cercando di rimediare fornendo nuovi stimoli: ad esempio attraverso una campagna pubblicitaria in cui (…) suggeriamo un nuovo vissuto della cucina, che diventa spa-
INDIA AND CHINA WHERE SALES DEPEND ON CULTURAL EXCHANGE THE STORY OF VENETA CUCINE, ONE OF THE FIRST ITALIAN FURNISHING FIRMS TO OPEN STORES IN THE EAST, NOW HAS 36 OUTLETS IN CHINA AND INDIA zio conviviale mentre prima era un luogo “di servizio”, sebbene bello, di status». Diverso il caso dell’ingresso di Veneta Cucina in Cina, racconta ancora Archiutti, «che avvenne nel 2001, attraverso i cantieri; l’edilizia infatti era già in grande fermento: installavamo le nostre cucine direttamente nelle nuove case che si costruivano a Qingdao, futura sede della società controllata. Solo in un secondo momento abbiamo deciso di acquistare un terreno e di costituire uno stabilimento per la produzione di cucine». «Chi ha una fabbrica in Cina, chi produce in quel Paese per quel Paese - anche senza diventare leader - affronta una sfida che fa tremare i polsi: stiamo parlando di numeri, di scale, che nemmeno i grandi economisti possono prevedere». Ma non solo. «La Cina è un Paese dove se si vuole comprare è l’Eldorado, facilissimo. Ma vendere è un’altra cosa, un Paese complicato, molto più di altri, per vari motivi: politici, sociali, culturali, sicuramente anche per vincoli protezionistici. Si coglie un non-detto (diciamo un sussurrato) sul fatto che sono stati a guardarci per quarant’anni e ora vogliono mantenere nelle loro mani le redini del gioco, quasi a dire “facciamo quello che vogliamo”. Non esiste una formula, sottolinea Archiutti, per diventare vincenti in Cina con prodotti di importazione, almeno nel settore del mobile, perché «in Cina non accettano che si arrivi lì con il prodotto, la pubblicità, diciamo una specie di colonizzazione; i cinesi vogliono decidere loro e anche così non è tutto facile. Veneta Cucine è già al secondo tentativo di definizione di una catena di negozi. Il primo è stato rivisto completamente e ora forse siamo sulla strada giusta; è molto complesso trovare un assetto equilibrato. La sfida interessante è la collaborazione che si crea tra i due mondi». Altro aspetto, e altra difficoltà, per un produttore italiano, sta proprio nei fattori di differenza culturale, anche parlando di cultura dell’abitare. Ad esempio, in Cina è ancora carente quella cultura della personalizzazione, così importante invece in Occidente.
Veneta Cucine was one of the first Italian firms to “go east”, first to India then to China, developing the commercial and strategic potential of these markets and the ability of Italian products to gain a foothold there. It now has 16 stores in India and 20 in China. Veneta Cucine first arrived in India between 1993 and 1994, as Dionisio Archiutti, the firm’s Strategic Marketing manager with responsibility for foreign markets explains. In an interview with Linda Gobbi, of Future Concept Lab, which opens the book Glocal Kitchen (part of which is reproduced here) he tells the story of how Veneta Cucine found its way onto the oriental marketplace. “We gained a foothold in India thanks to the efforts of an area manager who stimulated us with his knowledge and expertise. Back then it was my father who believed it could be done. Later on, an entrepreneur appeared on the scene who in distributing our products was shrewd enough to focus on communication. We developed the sales network, made up of a sales team and worked hard to construct a sense of our brand. As a result Veneta Cucine is one of the most famous brands in India: we have sixteen showrooms, and currently our sales network is working in Mumbai, New Delhi and Bangalore, to open new topclass stores. (..) In India we don’t have a production centre, the stores are owned by the distributor and there is a distribution agreement. The kitchens arrive from Italy and that’s the only way it can be. Our Indian consumers are the country’s elite class, and they demand classy products of the highest quality standard, which means their kitchens have to be actually made in
GLOCAL KITCHEN SCAMBIO DI MERCATO, SCAMBIO DI CULTURE TRADING PRODUCTS, TRADING CULTURES La modalità di fare impresa di Veneta Cucine ha facilitato anche uno scambio culturale con i paesi in cui esporta, che ha trovato adeguata elaborazione e spazio nei progetti di tre volumi-laboratorio realizzati in collaborazione con Domus Academy, Living Kicthen nel 2008, Personal Kitchen nel 2009, e Glocal Kitchen nel 2010 . Quest’ultimo approfondisce, attraverso i Master di Domus Academy, proprio il tema dello scambio locale-globale tra radici italiane e paesaggi orientali. E l’ultima sfida è il concorso lanciato da Veneta Cucine e Domus Academy rivolto a progettisti indiani per indagare le relazioni di spazi e prodotti tra la cucina occidentale e quella di un grande paese come l’India alle prese con le enormi trasformazioni culturali e sociali degli ultimi decenni. Veneta Cucine’s business approach has also facilitated a cultural exchange with the countries to which it exports, a phenomenon analysed in some depth in the creation of three workshop books produced in collaboration with Domus Academy, Living Kitchen in 2008, Personal Kitchen in 2009, and Glocal Kitchen in 2010. The latter volume explores through Domus Academy’s Masters programme the theme of local and global exchange between Italian roots and oriental landscapes. The latest aspect of this is a competition launched by Veneta Cucine and Domus Academy aimed at Indian designers, investigating the relationship between western kitchens and those of a country as large as India, one that has the enormous cultural and social changes of recent decades to deal with.
www.venetacucine.it
Kidchen, by Shih-Chieh Chou, Taiwan. Celebrating the mess, Akanksha Bhandula, India.
Solo nelle classi sociali più alte si fa strada il concetto di una cucina non solo funzionale, ma “d’arredamento”, senza contare che esiste una tipologia tutta cinese, quella della “cucina di servizio”, attigua alla cucina di arredamento e dove ha accesso solo il personale. Ancora diverse le problematiche relative all’aspetto distributivo. Veneta Cucine ha scelto di perseguire, in Cina come in India, il proprio modello distributivo. «In India la progettazione dei punti vendita è totalmente delegata a noi, non soltanto come layout espositivo, ma anche come ambientazione. Anche in India ce lo chiedono proprio i nostri rivenditori, come avviene, del resto, in tutti i Paesi esteri dove siamo presenti; non perché non siano capaci di farlo, ma perché vogliono che sia un “progetto nostro”, desiderano un Italian Way originale. Ci siamo resi conto, con l’esperienza, che oltre la “forma” viene apprezzata anche la “sostanza” di un fare italiano e per noi, che esportiamo cucine, significa “esportare” anche un “vivere la cucina”, nel rispetto delle identità, ma suggerendo anche nuovi modi di “amare” la cucina, non pensati prima». In sostanza, l’esperienza di Veneta Cucine sembra dimostrare che è quasi impossibile entrare nei mercati dell’area Cindia senza aprirsi all’incontro, uscendo dal concetto di “colonizzazione” del made in Italy per puntare su una “valorizzazione” che non disconosce mai il mercato e il paese nel quale si opera: in termini strategici e commerciali, ma anche e forse soprattutto culturali.
Dionisio Archiutti, direttore Marketing Strategico Veneta Cucine.
Italy, because “made in Italy” is such an attractive proposition. “In India ‘top end’ consumers have considerable purchasing power but also very well-defined social models. To give an example, the houses of the section of the Indian population Veneta Cucine appeals to are showpiece reception places. Paradoxically, the owners of houses in which our kitchens are installed never actually set foot in their kitchens (they have an abundance of kitchen staff and servants who do), but there is statussymbol value in owning a kitchen made in Italy such as Veneta Cucine. We are trying to do something about this paradox (the fact of buying a kitchen and never actually using it yourself) by providing new stimuli: in one advertising campaign of ours we suggest a whole new kitchen experience, presenting it as a space to entertain family and friends in and not just a room that is, yes beautiful, but ultimately a “utility” space”. Veneta Cucine’s arrival in China, meanwhile was quite a different story, Archiutti continues. “It was in 2001 and was very much a part of the construction boom. There was an incredible amount of building going on at the time: we were installing our kitchens straight into the new homes being built in Qingdao, the future home of the subsidiary company. Only later did we decide to buy land and build a kitchen manufacturing plant of our own”. “Anyone with a factory in China, manufacturing in that country for that country – even without becoming a leader – is taking on a challenge that is enough to leave anyone quivering in their boots: the sheer scale of the figures is something not even the great economists can forecast”. But there’s even more to it than that. “China is an Eldorado if you want to buy, it is extremely easy. But selling is another matter altogether: it is a hugely complicated country for a whole host of political, social and cultural reasons, to say nothing of the trade barriers that exist. There is a sense (but everyone is very hush-hush about it) that they watched us from the outside for forty years and now they want to be the ones in control, as if to say ‘we’re going to do just as we please’”. There is no formula, Archiutti explains, for becoming successful in China with imported products, at least in the furniture sector, because “in China they won’t let you just turn up with your product and an advertising
package and let you colonise the place; the Chinese want to decide things for themselves and yet not even that is a straightforward business. Veneta Cucine is already on its second attempt at creating a chain of stores. The first effort has been completely overhauled and we might just have got it right now, but balancing everything is very complex. The exciting challenge is getting two worlds to collaborate”. Another aspect, another difficulty for an Italian manufacturer, is the whole cultural difference with regard to home living. China, for example, is still lacking in that culture of personalisation that is so important in the West. And it’s only in the upper classes that we are starting to see the concept of a kitchen that not only serves a functional purpose but is perceived a furnishing feature in its own right. The idea of the kitchen as a ‘utility space’ alongside the main kitchen furnishing scheme that only kitchen staff have access to is still very strong here. Moving on to the various problems relating to distribution, Veneta Cucine has decided to use its own distribution model in China, as it has done in India. “In India the whole store design process is left up to us, in terms not just of layout and display but also of the mood and atmosphere created. Our dealers in India ask us to do this (as they do in all the foreign countries in which we operate) partly because they are unable to do it themselves and partly because they want our input: there is a strong desire to recreate the original Italian Way. We have realised from experience that it is both the ‘form’ and the ‘substance’ of the Italian way of going about things that people want, so exporting kitchens means exporting the whole ‘kitchen experience’ in a way that maintains the identity but suggests new ways of ‘loving’ the kitchen that have not been contemplated before”. It would seem from Veneta Cucine’s experience, then, that it is virtually impossible to enter the Indian and Chinese markets unless you agree to meet them on their terms, as opposed to trying to ‘colonise’ them with Italian products. Yes, we can show off our products but we must always take account of the market, the country we are operating in, in strategic and commercial terms but also, and perhaps more importantly, in cultural terms.
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SOSTENIBILITÀ E STILE A SEOUL A DONG TAN NEWTOWN, CITTÀ SATELLITE DELLA CAPITALE COREANA, UN PRESTIGIOSO COMPLESSO PROPONE LE CUCINE ERNESTOMEDA PER LE PROPRIE ABITAZIONI
Arredano le migliori residenze d’Italia e di tutto il mondo, le cucine Ernestomeda, brand d’eccellenza del settore che si caratterizza per una collezione ricca, in cui design, tecnologia, qualità e ricerca convergono realizzando più di 10 modelli unici e riconoscibili. Forte di una rete vendita internazionale, Ernestomeda può contare su multi-brand store e su diversi showroom monomarca siti nelle principali metropoli italiane ed estere, che consentono all’azienda di rafforzare la presenza worldwide del marchio e di arredare case e residenze di prestigio in tutto il mondo. A Seoul, ad esempio, si trova uno dei più esclusivi monomarca e una delle più recenti e brillanti realizzazioni contract Ernestomeda: si tratta delle Dong Tan Town Houses, intervento residenziale realizzato a Dong Tan Newtown, città satellite della capitale coreana. Il progetto è di grande portata sia dal punto di vista commerciale sia per la qualità intrinseca dell’architettura e dell’interior design, ed è stato realizzato dalla divisione IN & IN di JAD, il premium brand di JAD
INFORMAZIONE PUBLIREDAZIONALE ADVERTORIAL FEATURE
SUSTAINABILITY AND STYLE IN SEOUL IN DONG TAN NEWTOWN, A SATELLITE TOWN OUTSIDE SEOUL, THE PRESTIGIOUS DONG TAN TOWN HOUSES COMPLEX ARE FURNISHED WITH ERNESTOMEDA KITCHENS Housing Project, società specializzata in soluzioni abitative che sposano il concetto dello “sviluppo sostenibile”. Il principio secondo cui sono costruite le unità abitative è infatti “environmentally friendly”: ogni casa è stata edificata impiegando materiali ecologici, è dotata di un giardino privato sul fronte e di un mini giardino sul tetto, e può fruire comunque delle numerose aree verdi interne all’area residenziale. Un intervento architettonico di alto livello, dunque, che prevede 12 tipologie abitative per un totale di 25 abitazioni con superfici variabili da 229 a 303 mq. E tutte sono accomunate da un unico modello cucina Ernestomeda: Verve, sistema raffinato e pensato per raggruppare e semplificare in modo razionale funzioni ed ergonomia. La caratteristica che distingue Verve è il rigore estetico, che si esprime con proporzioni strutturali equilibrate e con superfici essenziali, disponibili in più varianti materiche. Per i progetti delle Dong Tan Town Houses la cucina Verve è stata proposta in un armonioso accostamento tra materiali resistenti e avvolgenti come il legno di rovere moro per le basi, e il laccato lucido bianco, per i pensili. Due le soluzioni cucina progettate per le diverse abitazioni: una con forma a “C”, e una quasi quadrata. Entrambe prevedono piani cottura da 90 cm e top in granito nero, oltre a frigo e forno ad incasso e barre sottopensili attrezzate. Ma, naturalmente, questa è solo una delle ultime realizzazioni concluse da Ernestomeda - Contract Division all’estero. Si annoverano infatti, tra le più importanti, le 145 case a Chicago e le 31 case a Santo Domingo arredate con il modello di cucina Silverbox; le 147 abitazioni site a Etiler, Istanbul, arredate con il modello Flute, o, ancora, le 700 unità di Eastbourne, in Inghilterra, che si pregiano del design esclusivo del programma Supreme.
Ernestomeda kitchens furnish some of the best residences in Italy and around the world. This top-end furnishing brand offers an extensive collection of kitchens in which design, technology, quality and experimentation come together to produce more than ten highly distinctive and indeed quite unique models. With its international sales network, Ernestomeda has at its disposal a number of multi-brand stores and showrooms in major cities in and outside Italy, which enable the firm to reinforce the worldwide presence of the brand and furnish some of the most exclusive and classy residences throughout the world. Seoul is the location of one of the most exclusive single-brand stores and is also where one of Ernestomeda’s most brilliant contract projects was carried out: the Dong Tan Town Houses that form a residential complex in Dong Tan Newtown, a satellite town outside the South Korean capital. This furnishing project is a major commercial interior
LE 12 TIPOLOGIE DELLE 25 ABITAZIONI DONG TAN TOWN HOUSES A DONG TAN NEWTOWN, CITTÀ-SATELLITE DI SEOUL (COREA DEL SUD). LE CUCINE INSTALLATE IN OGNI ABITAZIONE SONO DI ERNESTOMEDA - MODELLO VERVE. THE 12 TYPOLOGIES OF THE 25 DONG TAN TOWN HOUSES IN DONG TAN NEWTOWN, A SATELLITE TOWN OF SEOUL (SOUTH KOREA). ERNESTOMEDA’S VERVE KITCHEN IS INSTALLED IN EACH. Tipologia
Typology
A1
A2
B1
B2
C1
C2
Superficie (mq)
Surface area (sqm)
229
248
298
269
273
303
N. di case
No. of homes
3
4
2
2
2
2
Tipologia
Typology
D1
D2
E1
E2
F1
F2
Space (mq)
Space (sqm)
259
259
281
284
274
263
N. di case
No. of homes
2
4
1
1
1
1
design venture and was realised by the IN & IN division of JAD, the premium brand of JAD Housing Project, a company specialising in living solutions that espouse the principle of “sustainable development”. The residential units are indeed all built along environmental-friendly lines using ecological materials. They have a private garden at the front and a miniature roof garden, and residents also have numerous green areas at their disposal inside the residential area. This top-level architectural scheme features twelve residential typologies with a total of 25 homes whose surface area varies between 229 and 303 sqm. And all of them are fitted with one particular Ernestomeda kitchen model: Verve, a sophisticated system that was designed with functional and ergonomic efficiency very much in mind. One of the main characteristics of the Verve kitchen is its stylistic restraint, expressed through balanced structural proportions and unadorned surfaces, which come in a number of materials. For the Dong Tan Town Houses the Verve kitchen appears with a combination of attractive but sturdy materials, namely dark oak for the base units and glossy white lacquerwork for the wall units. Two kitchen solutions are used for the different homes: a C-shaped version and one that is basically square in shape. Both feature a 90-cm hob and black granite worktop, built-in refrigerator and oven and accessorised bars under the wall units. Of course this is just the latest in a string of projects carried out by Ernestomeda - Contract Division around the world. Other notable examples include 145 homes in Chicago and 31 in Santo Domingo furnished with Silverbox kitchens; 147 homes in Etiler, Istanbul, furnished with the Flute model, and 700 units in the English seaside town of Eastbourne, which are graced with the exclusive Supreme programme.
INTERNATIONAL
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ON THE ROAD
Accra
Larissa
L’attività di Stosa all’estero prosegue con intensità e nei primi mesi del 2010 registra tre inaugurazioni, rispettivamente a Malta, Accra in Ghana e Larissa in Grecia. Per ognuno di questi showroom Stosa ha proposto un format di allestimento personalizzato che si esprime attraverso pavimentazioni, finiture delle pareti, pannelli di comunicazione che rendono unico uno spazio che può variare di metratura ma mantiene sempre l’identità forte degli Stosa Point, sinonimo di cucina italiana. Nelle foto, Casa Trasacco, ad Accra, 280 metri quadrati, e Kalpakis a Larissa, 450 metri quadrati. Stosa’s activity abroad continues apace. In the first months of 2010 it opened three new shorooms, in Malta, Accra in Ghana and Larissa in Greece. For each of these spaces Stosa adopted a personalised design format expressed through the flooring, wall finishes and information panels, making each one unique. They are also all of different sizes although all of them retain the distinct identity of Stosa Point, which is synonymous with Italian kitchens. The photo shows Casa Trasacco, in Accra (280 square metres) and Kalpakis in Larissa (450 square metres). www.stosa.it
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Barcellona
Number 310, Avenida Diagonal, Barcelona is the address of Elmar's Spanish flagship store, a fashionable location and a split-level space in a full-height volume with three large windows that offer glimpses of the glowing steel island belonging to EL_System, the top programme in the Elmar collection. The sophisticated, minimalist showroom was designed by Elmar's art directors Ludovica + Roberto Palomba and offers various kitchen programmes covering a very wide price range. They cater to the demands of the attentive consumers of this city, who typically have an international outlook and design-oriented tastes, and for whom the market has to offer a wide choice of product and investment possibilities. Elmar’s kitchens are presented in a wide range of materials, colours and finishes and included several versions of the EL_System programme, along with work islands, the single block Magic, and also Fly, in a composition in decorative wengé completed by a functional sliding table. www.elmarcucine.com
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Numero civico 310, Avenida Diagonal, Barcellona: è qui che si apre il flagship store spagnolo di Elmar, prestigiosa location su due livelli, con volume a tutta altezza e tre vetrate da cui si scorge la luminosa isola in acciaio di EL_System, programma di punta della collezione Elmar. Raffinato e minimalista, il progetto del negozio è stato curato dagli art director di Elmar Ludovica + Roberto Palomba e propone i vari programmi cucina entro un range di prezzo molto ampio, atto a soddisfare le esigenze del consapevole consumatore-tipo della città, di gusto internazionale e design oriented, per il quale il mercato deve offrire ampia possibilità di scelta in fatto di prodotto, ma anche di investimento. Le cucine Elmar sono così esposte in un variegato ventaglio di materiali, colori e finiture e sono rappresentate da più versioni del programma EL_System, e poi anche dall’isola work, dal monoblocco Magic e da Fly, in una composizione in decorativo wengé completata dal funzionale tavolo scorrevole.
INTERNATIONAL
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ON THE ROAD
Milano
Located in the heart of Milan, but reaching out to the entire world: the opening of the new Berloni showroom in April during Eurocucina coincided with the fiftieth anniversary of the foundation of the Pesaro-based firm, which was set up in 1960 by brothers Antonio and Alberto Berloni. The space, in Via Albricci 8, in one of the most design-oriented areas of the city, covers a surface area of more than 650 sqm, and is a fluid, deconstructed space that has a fresh, innovative feel to it, with a display of home furnishings and kitchen designs that attract an Italian and international clientele. All Berloni’s new design and product ideas come to this new showroom, whose streetfront window boasts a world preview of its new Duemila60 kitchen model, a tribute to the history of the company. Designed by Enzo Eusebi’s Nothing Studio.
www.berloni.it
È sito nel cuore di Milano, ma si rivolge a tutto il mondo, il nuovo showroom Berloni, aperto in aprile, durante il salone di Eurocucina e in occasione del cinquantenario della fondazione dell’azienda pesarese, creata nel 1960 dai fratelli Antonio e Alberto Berloni. Lo spazio, sito in via Albricci 8, in una delle zone della città più votate al design, si estende su oltre 650 mq. di superficie espositiva articolata secondo un progetto fresco e innovativo, uno spazio fluido e destrutturato, dove le collezioni d’arredo per la casa e per la cucina incontrano le aspettative della clientela italiana e internazionale. Tutte le novità sul fronte del progetto e del prodotto Berloni passeranno da qui, dal nuovo showroom, che ha già in vetrina, quale anteprima assoluta, il nuovo modello cucina Duemila60, tributo alla storia dell’azienda e progettata da Nothing Studio di Enzo Eusebi.
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Milano
Via Solferino 11 is the new address for lovers of the Boffi brand. Visitors are welcomed into a fully-furnished designer home, complete with living area, bedroom, kitchen and bathrooms. “The Apartment”, which builds on the success of BY in New York, “grew out of the need to present less of a series-made product and one that was more in line with the changes which over the years have affected and altered attitudes to the architecture, objects and solutions people choose as their own living spaces. An idea of the home as a human place, coherent and unified. Not a set of individual products, but a complex design project, one that starts from the study of the circulation, activities and movements of the occupant”.
www.boffi.com
Via Solferino 11 è il nuovo indirizzo per gli appassionati del brand Boffi. Ad accogliere i visitatori è un vero e proprio ambiente domestico completamente progettato, composto da living, zona notte, cucina e bagni. «L’appartamento - che ripercorre il successo di By a New York - nasce dall’esigenza di esporre un prodotto sempre meno seriale, sempre più aderente ai cambiamenti che negli anni hanno influenzato il modo di pensare le architetture, gli oggetti e le soluzioni che si scelgono per i propri spazi. Un’idea di casa come luogo umano coerente e unitario. Non un insieme di singoli prodotti, ma un progetto complesso, che parte dallo studio di percorsi, azioni e movimenti di chi la abita».
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INTERNATIONAL
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ON THE ROAD
Mosca
www.mkkitchen.com
Varsavia
Aperto nel 2009 nel cuore di Mosca, in Frunzenskaya emb. 44, il primo monomarca MK Kitchen in Russia ha scelto come location un palazzo importante. All’interno, lo spazio di 90 metri quadri diventa un palcoscenico che esalta le due cucine importanti, Extra 04 in ebano e Size in argento antico, grazie alle ampie vetrate e alle pareti di mattoni bianchi che incontrano un pavimento neutro. Progetto dell’arch. P. Dal Zotto. The location of the first MK Kitchen single-brand showroom in Russia, which opened in 2009, is an impressive building, in Frunzenskaya Emb. 44, Moscow. The 90-sqm interior space is the stage on which two important kitchens are displayed: Extra 04 in ebony and Size in old silver. They are set against a backdrop of generous windows, white brick walls and a neutral floor. Designed by architect P. Dal Zotto.
Il nuovo negozio ‘Scavolini Varsavia’ è situato all’interno di Domoteka, il più grande centro commerciale del Paese dedicato unicamente all’arredamento. In un grande spazio di oltre 320 mq, propone una selezione di cucine Scavolini eleganti e attuali: Tess, Crystal, Glam, Flux, Grand Relais, Baccarat, Reflex, Scenery. I proprietari, Piotr Stepien e Marta Kurowska, appassionata di design d’interni e amante dell’Italia, hanno un’esperienza pluriennale nella progettazione e nella vendita di cucine Scavolini avendo già dal 2001 un altro negozio Scavolini nella zona di Bartycka. The new ‘Scavolini Warsaw’ store is situated inside Domoteka, the country’s largest shopping mall devoted entirely to furnishings. The large 320-sqm space presents a selection of Scavolini’s elegant modern kitchens: Tess, Crystal, Glam, Flux, Grand Relais, Baccarat, Reflex and Scenery. The owners, Piotr Stepien and Marta Kurowska, who are passionate about interior design and love Italy, have many years of experience in the design and sale of Scavolini kitchens, having already been involved with another Scavolini store in the Bartycka district since 2001.
www.scavolini.it
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Tripoli
Through collaboration with Roomz, an exclusive partner that displays a love of Italian taste and design styles, Snaidero has opened a corner area in a showroom in the Libyan capital, Tripoli. The space, which measures nearly 200 square metres, presents the best of the Snaidero collection, including Skyline, by architects Lucci and Orlandini, Venus, designed by Paolo Pininfarina (pictured), Gioconda, designed by Massimo Iosa Ghini, Kube by Giovanni Offredi and Time, a collaborative effort by Roberto Lucci and Paolo Orlandini. The 4,000-sqm showroom in which the corner is located, designed by architect Aimen Rashed, presents the very best in Italian design, fashion and furnishings.
www.snaidero.it
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Grazie alla collaborazione con Roomz, un partner d’eccellenza che ha sposato il gusto italiano e il design made in Italy, Snaidero ha aperto un corner a Tripoli, in Libia. Lo spazio a disposizione, quasi 200 metri quadrati, racconta il meglio della collezione Snaidero, da Skyline, degli architetti Lucci e Orlandini, a Venus, disegnata da Paolo Pininfarina (nella foto), da Gioconda, progettata da Massimo Iosa Ghini, a Kube di Giovanni Offredi e Time, nato dalla collaborazione con Roberto Lucci e Paolo Orlandini. Progettato dall’architetto Aimen Rashed, questo spazio espositivo di quasi 4.000 mq propone in esclusiva il fiore all’occhiello della produzione made in Italy nel campo del design, della moda e dell’arredamento.
INTERNATIONAL
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ON THE ROAD
Manhattan
www.arclinea.it
Inaugurato il 28 gennaio da David ed Eva Yarom, proprietari di Novastudio, lo showroom Arclinea è situato nel cuore di Manhattan, nel celebre Architects & Designers Building, sulla 58° street, all’altezza di Lexington. La location è un ambiente di oltre 1.200 metri quadrati, realizzato prestando particolare attenzione ai materiali, come nella migliore tradizione Arclinea, secondo innovativi sistemi eco-sostenibili e propone importanti composizioni di Lignum et Lapis, Artusi, Italia e Convivio. Inaugurated on 28 January by David and Eva Yarom, owners of Novastudio, the Arclinea showroom is situated in the heart of Manhattan, in the celebrated Architects & Designers Building on 58th Street, on the corner with Lexington. The design of the location, a space of over 2,500 square metres, has paid particular attention to use of materials, in the best Arclinea tradition, and used innovative eco-sustainable systems. Models on display include showcase kitchens such as Lignum et Lapis, Artusi, Italia and Convivio.
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Bahrain
Il 12 maggio Poliform Varenna ha celebrato l’opening del nuovo flagship store in Bahrain, nel cuore del Golfo Persico. La struttura sorge in Palm Square, un cubo bianco immerso nel cuore della piazza, ritagliato da ampie vetrate che offrono un quadro di soluzioni di alta gamma per tutte le esigenze di arredo: sistemi giorno, camere da letto, cabine armadio e cucine in grado di soddisfare i gusti più sofisticati. On 12 May Poliform Varenna celebrated the opening of the new flagship store in Bahrain, in the heart of the Persian Gulf. The structure stands in Palm Square, a white cube set into the heart of the square, with large windows that offer a range of top-end solutions to suit all furnishing requirements: living area systems, bedrooms, walk-in closets and kitchens catering to the most sophisticated of needs.
www.poliform.it
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104 | ambientecucina
Atlanta
| la vetrina della cucina italiana
Inaugurato nella primavera 2010, lo showroom monomarca Scic ad Atlanta è una ulteriore espressione della collaborazione tra l’azienda italiana e la dinamica società MullerAdams, noto distributore di elettrodomestici americani ed europei. Situato in Peachtree street, una delle strade di riferimento per il design, lo showroom di 120 metri quadrati (ma è già previsto l’ampliamento dello spazio) ospita le collezioni Scic e le creazioni di giovani artisti e designer che rendono sempre diverso lo spazio. The single-brand Scic showroom that opened in spring 2010 is a further expression of the collaboration between the Italian firm and the MullerAdams company, the well-known and dynamic distributor of American and European electrical appliances. Situated in Peachtree Street, a major design thoroughfare in the city, the 120-sqm showroom (but there are plans to expand it) presents Scic collections and creations by young artists and designers, who make this an ever-changing space.
www.scic.it www.scicatlanta.com
showcasing italian kitchens | ambientecucina
Kuala Lumpur
www.binova.it
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Il format Binova conquista anche l’est asiatico. È stato infatti recentemente inaugurato un flagship store dell’azienda alle porte di Kuala Lumpur, una delle più moderne e interessanti realtà asiatiche. Su uno spazio di 200 metri quadri si esprimono le ultime proposte di Regula, Modus, Asola e Continua CH , autentiche testimonial di uno stile e di una qualità tutta italiana. Il centro Binova di Kuala Lumpur è anche uno dei punti di riferimento per il contract nei mercati asiatici. The Binova format is now also proving a hit in South-East Asia. The firm recently opened a flagship store just outside Kuala Lumpur, one of the most modern and highly interesting cities in the area. The 200-sqm space presents the latest kitchens - Regula, Modus, Asola and Continua CH - true testimonies to a wholly Italian approach to style and quality. The Binova centre in Kuala Lumpur is also a reference point for contacts on Asian markets.
INTERNATIONAL
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intema inthemes
color tour
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L’ARCOBALENO CHE PASSA IN CUCINA È PARTICOLARMENTE SOBRIO: NON MISCHIA E NON IMPONE I COLORI, MA LI UTILIZZA CON TOCCHI FASHION E GUSTO INTERNAZIONALE PER ESALTARE SOLUZIONI, DESIGN E MATERIE A RAINBOW OF RESTRAINED COLOURS RUNNING THROUGH THE KITCHEN: COLOURS THAT ARE NOT RANDOMLY MIXED OR IMPOSED, BUT USED TO ADD FASHIONABLE TOUCHES AND AN INTERNATIONAL FEEL, ENHANCING SOLUTIONS, DESIGNS AND MATERIALS di/by Paola Leone
cariocamix rossooriente oriental red fumometropolitano metropolitan smoke blumediterraneo mediterranean blue desertandsun bianconeve snow white
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cariocamix
PENNELLATE SOLARI PER RITMARE LE COMPOSIZIONI, REGALANDO LUCE E CONTRAPPUNTI DI STILE ALL’AMBIENTE SUNNY SPLASHES OF COLOUR TO PUNCTUATE COMPOSITIONS, ADDING LIGHT AND STYLISTIC INTEREST TO THE KITCHEN
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colortour
MAISTRI Assomiglia quasi a un’installazione artistica la parete arancione con cubi e parallelepipedi che si alternano nei colori dell’arcobaleno. E il nome del modello non può essere che uno: Cromatica. È una delle novità di casa Maistri, che impiega il laminato con bordo in alluminio per i frontali e interpreta ben 76 colori tra lucidi e opachi, oltre a cinque qualità di legno. Una cucina che arricchisce lo spazio da dividere con l’area living abbattendo i confini delle funzioni.
The orange wall with its rectangular and square boxes alternating the various colours of the rainbow resembles an art installation. The name of this model says it all: Cromatica. It’s one of the new ideas from Maistri, a kitchen that features aluminium-trimmed laminate on the fronts and no fewer than 76 gloss and matt colours, together with five types of wood. A kitchen that enhances the space that it shares with the living area, breaking down the strict division of functions.
www.maistri.it
| intema inthemes | ambientecucina | 109
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110 | ambientecucina
| intema inthemes | colortour
DADA L’arancio intenso, abbinato al bianco, esalta le forme essenziali e la nuova modularità di InDada. Il programma comprende quattro tipologie funzionali di base: il blocco lavaggio-cottura-contenimento; le colonne per gli elettrodomestici e le colonne tematiche per attrezzature specifiche; le pareti con mensole a giorno e contenitori pensili; le isole e le penisole operative. Bright orange combined with white enhances thesimple forms of InDada, a new approach to the concept of modularity. The programme comprises four basic functional areas: the washing-cooking-storage block; the tall units containing the electrical appliances and themed column units for specific activities; walls with open shelving and wall-mounted storage units; island units and pier units.
www.dadaweb.it
BERLONI Per il suo 50° anniversario dalla fondazione, Berloni presenta B50, cucina creata da Studio Telemaco in nome della versatilità cromatica e compositiva. La gamma di combinazioni tra materiali e colori offre soluzioni inaspettate, che abbinano i riflessi luminosi delle superfici laccate alla sensazione tattile delle impiallacciature lignee con venatura a rilievo. Un esempio è offerto dalla soluzione con basi in legno grigio che si confrontano con il bianco e il giallo dei vani a giorno, raggi di sole tra i solidi austeri.
To mark the 50th anniversary of its foundation, Berloni presents B50, a kitchen created by Studio Telemaco that is all about versatility of colour and composition. The many possible combinations of materials and colours offer unexpected solutions, juxtaposing the luminous sheen of the lacquered surfaces with the textures of wood veneers and their raised veining. One example is the solution with pale grey floor units that are matched with yellow and white open units, rays of light to brighten up austere, solid volumes.
www.berloni.it
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colortour
COMPOSIT Il movimento di colori e volumi sottolinea la flessibilità di progetto della cucina Mya, dove i toni neutri ed eleganti del grigio piombo e del bianco sono ravvivati dalle due linee di pensili luminosi in due diverse tonalità di giallo. Sotto, la penisola di lavaggio e cottura con scaffalatura a giorno, e a parete, inserita tra i pensili superiori e le colonne laterali, la scaffalatura modulare attrezzata con vano a giorno ( larghezza 90 e h. 125.6/155 cm) e modulo porta bottiglie (l.30 e h.125.6 / 155 cm.).
The movement created by its colourful volumes emphasises the flexibility of the Mya kitchen scheme, whose elegantly neutral lead grey and white sections are enlivened by two lines of light-filled wall units in two different shades of yellow. Underneath is the washing and cooking pier unit with open shelving and, on the wall (positioned between the upper wall units and the side tall units), modular shelving including open-fronted units (90 cm long and heights of 125.6-155 cm) and bottle rack modules (30 cm long and heights of 125.6-155 cm.).
www.composit.it
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112 | ambientecucina
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SPAGNOL Jang interpreta il progetto cucina con disinvoltura, proponendo una ricca tavolozza di colori insieme vivaci e soft. Laminato melaminico spazzolato, pvc opaco e lucido si intersecano per costruire spazi “energici”, dove il verde pistacchio lucido si accosta al giallo dei pensili, mentre chi ama i cromatismi accesi può scegliere l’azzurro, il mandarino, il rosso, il bordeaux, oppure smorzare i toni con le finiture tipo legno o con le nuance discrete dell’antracite, corda, panna o vetro acidato. Le ante sono finite da un bordo superiore alluminio che integra la maniglia.
Jang presents its laid-back take on kitchen design, with a rich palette of bright and soft colours. Brushed melamine laminate and gloss or matt PVC intertwine to construct “energyfilled spaces”, where glossy pistachio green is juxtaposed with the yellow of the wall units, while anyone who prefers brighter colours can go for pale blue, mandarin orange, red and burgundy, or else keep things more low key with wood finishes and acidetched glass and subtle hues such as anthracite, cord and cloth. The cabinet fronts have an aluminium surround that incorporates the handle.
www.spagnol.it
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colortour
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FEBAL Disegnato da Alfredo Zengiaro, il modello Less si attualizza con una gamma di finiture in laminato e con l’introduzione di due qualità di legno (palissandro grigio e ciliegio Marbella) diventando Less Chic. Una delle più nuove soluzioni si propone con un’originale tonalità di giallo zucca e nuove maniglie poste in orizzontale. La gamma dei top rivolge l’attenzione ai laminati, con tre differenti spessori (mm 20, 40 e 60) e nuove finiture superficiali tra cui il bianco effetto a spacco di cava ed effetto porfido. Designed by Alfredo Zengiaro, the Less model is brought up to date with a range of laminated finishes and the introduction of two types of timber (grey rosewood and Marbella cherry) to create Less Chic. One of the newest solutions presents a highly original pumpkin yellow colour and new horizontal handles. The range of tops focuses on the use of laminate, featuring three different thicknesses (20, 40 and 60 mm) and new surface finishes including quarry-cut and porphyry effect white.
www.febal.com
ROSSANA Il colore diventa solare sprazzo di luce in HD23 (design Massimo Castagna) ed è interpretato dalla trasparenza del vetro colorato dei pensili. HD23 si caratterizza per l’aggregazione tra elementi diversi: quattro tipologie di pensili, due tipologie di banconi snack, una cappa in Corian ispirata alla lampada Falkland di Bruno Munari per Danese, due tipologie di banchi tecnici, basi con zoccolo basso. Per le finiture, legno massello, vetro colorato, laccature ad alta resistenza, ottone brunito, acciaio inox, Corian®. Colour becomes a splash of sunny light on HD23 (design Massimo Castagna), one that is offset by the clear glasswork of the wall units. HD23 is characteristic for the way it brings together different elements: four kinds of wall unit, two types of snack bar, a Corian hood inspired by Bruno Munari’s Falkland lamp (for Danese), two kinds of technocounter and base units with low plinth. For the finishes, solid wood, coloured glass, high-resistance lacquerwork, burnished brass, stainless steel, Corian®.
www.rossana.it
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rossooriente oriental red
ARANCIO, LACCA, FUOCO, SETA: PER NON PASSARE INOSSERVATA, IN CAMPITURE PIENE O PER GEOMETRICHE SOTTOLINEATURE ORANGE, LACQUER, FIRE AND SILK: BOLD SURFACES AND GEOMETRIC HIGHLIGHTS THAT ARE UNLIKELY TO GO UNNOTICED
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colortour
GED È stata premiata con il Good Design Award 2009 dal The Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design e a Eurocucina 2010 si evolve e sperimenta nuovi colori e finiture: è la cucina Argento Vivo, modello disegnato da Roberto Pezzetta. Il vetro acidato e verniciato sul retro color arancione riveste in modo compatto isola e colonne arrotondando angoli e fiancate. Il top terminale si prolunga per sostenere il disco del tavolo in vetro acidato, con raffrescatore luminoso come fulcro centrale.
Winner of the Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design’s 2009 Good Design Award, and displayed at Eurocucina 2010, the Argento Vivo kitchen designed by Roberto Pezzetta has evolved and now appears in new finishes and colours. Acid-etched glass back-painted orange provides a compact cladding for the island and tall units, which have rounded corners and sides. One end of the counter top extends to support the circular acid-etched glass table, illuminated from within and featuring a central cooler.
www.gedcucine.it
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116 | ambientecucina
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VALCUCINE I colori dell’arte di Sandro Chia si imprimono sulle superfici delle vetrate scorrevoli di Artematica Vitrum Arte, del sistema Artematica Vitrum, rappresentato dall’isola rossa in primo piano. Per le decorazioni l’azienda ha studiato una tecnica di intarsio esclusiva che permette di riprodurre su vetro opere grafiche e pittoriche. La proposta decorativa si estende anche ai frontali delle cucine Artematica Vitrum Arte, disponibili in una selezione di disegni proposti da giovani artisti o dal progettista oppure scelti secondo il proprio gusto personale.
The colours chosen by Sandro Chia characterise the surfaces of the sliding glass panels on Artematica Vitrum Arte, part of the Artematica Vitrum system, which features a red island unit. For the decorations the firm has developed an exclusive inlay technique that allows artwork and other pictorial images to be reproduced. Decoration also extends to the fronts of the Artematica Vitrum Arte kitchens, with a selection of designs by young artists or by the designer, according to personal taste.
www.valcucine.it
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colortour
ERNESTOMEDA È multicolor di natura la nuova Carré, firmata Marc Sadler, che si fonda su un elemento simbolo: la “maniglia-non maniglia”, un gioco tra rettangoli in bassorilievo abbinabili in 10 combinazioni. Il fruitore può creare il disegno dei propri frontali avvalendosi di 46 tonalità di laccati lucidi e altrettanti opachi previsti per le ante e gli sfondi delle maniglie, disponibili anche in acciaio e in palissandro. Sprazzi di colore per la cappa in lamiera verniciata Regent, creata in esclusiva da Sadler, e per il top Layer a tre strati che alterna Corian®, Unicolor, marmo e granito, quarzo, acciaio e Okite.
The new Carré kitchen, designed by Marc Sadler, is naturally multicoloured and is characterised by one element in particular: the “non-handle handle”, a set of bas-relief rectangles that can be combined in ten different ways, enabling the user to personalise the look of the cabinet fronts with a choice of 46 gloss and 46 matt shades for the fronts and handle backs, available also in steel and rosewood. Splashes of colour appear on the Regent hood, an exclusive painted metal model created by Sadler, and on the three-ply Layer top, featuring Corian®, Unicolor, marble and granite, quartz, steel and Okite.
www.ernestomeda.it
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118 | ambientecucina
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TRE O La ricerca progettuale e l’innovazione tecnologica di TreO hanno portato a una nuova proposta, il programma Asia, che si esprime al meglio nella versione in laccato lucido rosso per ante e fiancate. Imprimono carattere all’insieme le maniglie in acciaio ad incasso sull’anta, invece assenti sui frontali dei pannelli in vetro acidato che chiudono il lato living dell’isola di cottura. Asia è prodotta in due qualità lignee, in laccato lucido e opaco rispettivamente in nove e tredici colori standard e, su richiesta, sono disponibili le tonalità della cartella Ral.
TreO’s design development and technological innovation processes have yielded a new kitchen idea: the Asia programme, which arguably appears at its best in the version with glossy red lacquered fronts and sides. The overall effect is heightened by the recessed steel handles on the fronts, elements that are absent from the acid-etched fronts on the living area of the kitchen island. Asia is available in two kinds of wood, and with gloss or matt lacquered finish in nine and thirteen standard colours respectively or, on request, in Ral colours.
www.treo.it
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colortour
| intema inthemes | ambientecucina | 119
TM ITALIA Gioca sull’impatto grafico tra nicchie colorate rosse e arancioni scavate sui frontali bianchi di armadiature e isola: è la cucina Mondrian, disegnata da Roberto Semprini. L’isola è dotata di piano scorrevole in Corian® bianco che si apre rivelando cottura e lavello con rubinetto ad estrazione motorizzata; con un ulteriore tocco del telecomando si attiva l’estrazione verticale della cappa di aspirazione. L’armadiatura (416 cm di lunghezza), è dotata di ante a scomparsa laterale. The eye-catching effect on the appropriately-named Mondrian kitchen, designed by Roberto Semprini here is created by the red and orange recesses cut into the white fronts of the cabinetry and island unit. The island unit has a sliding white Corian® top that opens to reveal the hob and sink, with power-operated extraction system; the remote control can also be used to vertically extract the exhaust hood. The cabinets (416 cm in length), have fronts that hide away to the side.
www.tmitalia.com
DOIMO CUCINE È in vetro laccato rosso acceso il modello Aspen, disponibile in altre 28 tonalità e progettato per essere vestito anche in Corian®, marmo Carrara bianco o grigio venato e oriental beige. Nel loft, la composizione a parete si snoda con la linea di basi con lavaggio e cottura, sormontate dalla cappa America in acciaio; accanto, l’armadio ad altezza ergonomica contiene gli elettrodomestici. Il piano di lavoro in acciaio inox (spess. 2 cm) è dotato di vasche saldate a filo; maniglie a gola e zoccolo sono in alluminio. The bright red lacquered Aspen kitchen is also available in another 28 colours and, alternatively, is designed to be clad in Corian®, white, veined grey or oriental beige Carrara marble. In the loft, the wall composition develops with the linear base units with washing and cooking zones, topped by the steel America hood; the ergonomic-height cupboard unit contains the appliances. The steel worktop (thickness 2 cm) features flush-fitting sinks; the grooved fingergrip and the toe-kick are aluminium.
www.doimocucine.it
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fumo metropolitano metropolitan smoke
LA RAFFINATA MORBIDEZZA DELLA NUOVA TAVOLOZZA CHE VA DAL GRIGIO AL METALLO, VESTENDO DI CONTEMPORANEO ANCHE IL CLASSICO A NEW, ELEGANTLY DELICATE PALETTE OF COLOURS RANGING FROM GREY TO METAL CAN BRING A CONTEMPORARY FEEL TO TRADITIONAL KITCHENS
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colortour
DEL TONGO Tonalità scure e fumose come il rovere grigio, il cristallo fumè, il nero lucido e l’acciaio per la versione “black” della cucina Monos, disegnata da Makio Hasuike & Co. In primo piano, il tavolo che scorre in altezza ma anche lateralmente allineandosi al top e ampliando in tal modo la zona di lavoro e di appoggio. Dietro, le teche in cristallo fumè, in appoggio sulle basi.
Dusky, smoky hues - grey oak, smoked glass, glossy black and steel - are featured on the “black” version of the Monos kitchen, designed by Makio Hasuike & Co. The table at the front slides up and to the side to align with the worktop, thereby extending the usable surface space. The smoked glass cabinets at the back stand on the floor units.
www.gruppodeltongo.com
| intema inthemes | ambientecucina | 121
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122 | ambientecucina
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SALVARANI Uno skyline metropolitano è l’orizzonte di uno spazio interno essenziale che si ispira all’atmosfera cromatica delle città. Così la cucina System, di Castiglia Associati, esprime il suo carattere sobrio, impiegando la finitura Ecowood laccato grigio piombo, innovativo materiale piacevole al tatto che contrasta con il candore del piano snack in rovere vaniglia in appoggio sulle basi ribassate in laccato lucido bianco. La maniglia a gola è disponibile in legno, laminato, laccato, polimerico ed Ecowood. A metropolitan skyline is the horizon of a simple interior space that takes its inspiration from the colours and atmosphere of the city. This is how the System kitchen, by Castiglia Associati, presents its sober character, featuring a lead grey lacquered finish in Ecowood, an innovative material that is pleasant to the touch and contrasts with the immaculate clarity of the vanilla oak snack bar that rests on the lowered glossy white lacquered base units. The grooved fingergrip comes in wood, laminate, lacquerwork, polymer and Ecowood.
www.salvaranicucine.it
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colortour
| intema inthemes | ambientecucina | 123
ASTER Metallo ossidato, vetro anticato e rete metallica si abbinano al legno delle ante incorniciato da un’intelaiatura sottile. Sono le esclusive lavorazioni che costruiscono l’immagine di Timeline, modello in grado di tradurre la classicità in un codice stilistico moderno e di recuperare le lavorazioni del passato, tra cui la tecnica della sbiancatura del legno, già adottata nel XVI secolo, nel Veneziano. Creata da Workshop/apd, la cucina è realizzata in collaborazione con l’artista Murray Duncan.
Oxidised metal, antique-effect glass and metal meshwork mingle with the wood of the cabinet fronts, set in a slimline surround. Exclusive processes went into creating the image of Timeline, a model that offers a modern stylistic take on traditional kitchen design while using craft processes from times gone by, including a wood-bleaching technique that dates back to 16th-century Venice. Created by Workshop/apd, this kitchen was produced in collaboration with the artist Murray Duncan.
www.astercucine.it
ARAN Legno laccato grigio fumo per la nuova Imperial New Age, che destruttura il concetto di classico e lo rende contemporaneo conservandone i tratti artigianali delle finiture. Elettrodomestici in acciaio si accostano a grandi cappe, isole
tecniche con piani e rivestimenti in granito naturale o quarzo. Il modello offre la possibilità di scegliere i colori attraverso una ricca tavolozza di finiture laccate e patinate e tra versioni più classiche, con finiture oro zecchino o in argento. Capitelli, cornici, cappe, cimase sono scolpiti e decorati a mano.
Smoke-grey wood is the main material featured on the new Imperial New Age, which deconstructs the traditional kitchen concept and gives it a contemporary feel while retaining the appeal of the hand-crafted finish. Steel appliances are combined with large hoods, techno-islands with natural granite or quartz tops.
This model offers a wide choice of colours from a generous palette of lacquered or patina finishes and, on the more traditional versions, the choice of fine gold or silver. The capitals, cornices and hoods are hand sculpted and decorated.
www.aranworld.it
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blu mediterraneo mediterranean blue
QUALCOSA DI PROFONDO NON PUÒ MANCARE NEANCHE IN CUCINA, PER APRIRE UNA FINESTRA D’ACQUA E CIELO NEL RIGORE COMPATTO DEI VOLUMI KITCHENS ARE GIVEN CHROMATIC DEPTH, BRINGING SENSATIONS OF SEA AND SKY TO THE COMPACT SOLIDITY OF THEIR VOLUMES
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colortour
ELMAR Sono i colori del cielo e del mare quelli che tingono le unità indipendenti di EL_System, arredo cucina-living disegnato da Ludovica e Roberto Palomba e incentrato sull’idea di una nuova cucina, dal carattere urbano e architettonico, flessibile poiché permette infinite aggregazioni tra elementi diversi. Innovativa la presenza con elementi in lamiera colorata e in legno, e il tavolo-isola di lavaggio-cottura da 300x130 cm, con struttura in ferro verniciato bianco.
Tinged with the colours of the sea and the sky, the independent units on EL_System, a kitchen-living furnishing scheme designed by Ludovica and Roberto Palomba, are based on a whole new idea of the kitchen with an urban, architectural feel, and one which is flexible because it can be put together in any number of different ways. It makes innovative use of elements in coloured sheet metal and in wood and features a table/water point island/cooking unit measuring 300x130 cm, with white painted metal structure.
www.elmarcucine.com
| intema inthemes | ambientecucina | 125
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126 | ambientecucina
CESAR
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Pensili a giorno Trill e schienali e mensole in laccato blu elettrico spezzano il candore dell’insieme in un gioco di volumi in movimento. È Kora (design G.V. Plazzogna), modello strutturato in modo versatile e qui proposto con ante in laminato seta bianco, top superslim, spalle e fondo in Corian® Glacier White. I pensili Trill sono disponibili in altre finiture e dimensioni (30, 45, 60, 90, 120 cm) e le ante realizzate anche in laccato lucido o seta e in varie finiture di laminato e di legno di rovere. Le maniglie a gola sono prodotte in alluminio lucido, bianco o bruno. Trill open units and shelves lacquered electric blue break up the overall pure white effect in an elaborate interplay of volumes. Kora (design G. V. Plazzogna) is a model structured in a versatile way, shown here with fronts in silky white laminate, with superslim top, side sections and back in Glacier White Corian®. The Trill wall units also come in other finishes and sizes (30, 45, 60, 90, 120 cm) and the fronts are additionally available in gloss or satin-finish lacquerwork in various laminate finishes, or in oak. The grooved handles are made of polished, white or bronzed aluminium.
www.cesar.it
STOSA È color acquamarina la versione più nuova del modello Brillant, un colore che inonda lo spazio con una nota di spensierata eleganza. Il modello associa la lucentezza del cristallo laccato lucido dei frontali lisci dei pensili ad una texture a doghe
orizzontali che scandisce i pannelli di basi e colonne. Le maniglie sono intergrate al telaio in alluminio brill che racchiude i pannelli. Tra gli altri colori di tendenza di Brillant, il prugna e il giallo mais.
Aquamarine is the colour of the latest version of the Brillant model, a colour that fills the room with a sense of unaffected elegance. The model combines the brightness of the shiny lacquered glass fronts of the wall units with a horizontally grooved texture on
the panels of the base and tall units. The handles are incorporated in the brill aluminium surround that encloses the panels. Other trendy colours available for Brillant include plum and maize yellow.
www.stosa.it
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multicolor
| intema inthemes | ambientecucina | 127
SCAVOLINI Si rinnova e introduce le nuove ante a vetro dogato Scenery, cucina palcoscenico firmata da King&Miranda Design, qui interpretata in una finitura di tendenza: il vetro laccato Blu Alaska. Tra le altre novità, alcuni elementi che amplificano le qualità funzionali del programma come le basi
MOKA Definita “la prima cucina bianca di tutti i colori”, Suprema è il risultato di un’approfondita ricerca stilistica e di tecniche produttive evolute che introducono, nella fascia di mercato “convenience”, una produzione orientata al fashion design. Il top e lo schienale in vetro colorato blu abbinato si contrappongono al pannello dell’anta. Ma è solo una delle oltre 200 varianti di pannello, principalmente in vetro, ma anche in altri materiali, tra cui il legno e metallo che fanno di Suprema un rivoluzionario “one to one System”. Suprema, the first kitchen with a colour scheme of “many different whites” is the outcome of advanced, in-depth stylistic and technical research work that introduces a fashion design approach into the “convenience” range of the market. The top and back in blue glass offset the cabinet fronts. But this is just one of a choice of over 200 versions of panel (mainly made of glass but also available in other materials, including wood and metal) that make Suprema a revolutionary “one-to-one system”.
www.mokacucine.com
con cassetti e cestello con sponde in acciaio e vetro, la base angolare con attrezzatura interna estraibile, la colonna armadio da 30 cm con cestelli filocromo motorizzati, l’apertura a vasistas per i pensili e l’evoluto sistema di illuminazione per basi e cestelli.
A new look and some new grooved glass fronts for Scenery, a visually striking kitchen that carries the King&Miranda Design signature, shown here with the trendy Blu Alaska lacquered glass finish. Other new features include a number of elements that improve the functional efficiency
of the programme, such as base units with drawers and basket with steel and glass sides, a 30 cm tall unit with chrome wire baskets, transom opening wall units and an advanced lighting system for the floor units and baskets.
www.scavolini.com
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128 | ambientecucina
| intema inthemes | colortour
SCIC La lucentezza e la profondità del cristallo laccato lucido blu cobalto fanno risplendere come uno specchio d’acqua Conchiglia Gem (design CR&S), sistema proposto in altri 200 colori. I pannelli in vetro sono applicati su un supporto in legno laccato
CUCINE LUBE Il vetro declinato nei colori più attuali, un design che va oltre le mode, sobrio ed essenziale: questa è la cucina Lucy, con frontali che splendono e riflettono la sottile dogatura orizzontale dei pannelli racchiusi in un telaio in alluminio finitura champagne lucido. Tra gli altri colori delle ante, il prugna e l’arancione. Nell’immagine, l’isola di lavoro si prolunga con basi a ponte sulla linea di contenitori bassi. Sul retro, l’armadiatura con ante dogate in vetro laccato bianco. Glass appears in the very latest colours in this design, which transcends passing fashions with its sober simplicity: this is the Lucy kitchen, with fronts that gleam and reflect the shallow horizontal slats of the panels set in a polished champagne-finish aluminium surround. The fronts are also available in plum and orange. In the photo, the work island extends with bridge-style base units over the low storage units. At the back, cabinetry with grooved white lacquered glass fronts.
www.cucinelube.it
lucido o opaco e sono realizzati nella versione Flat, liscio Gem, con bordo diamantato lucido. Il top in cristallo è della stessa nuance dei frontali ed è disponibile anche in acciaio, legno e polimeri sintetici. Ante e cassetti si aprono con sistema push pull o con gola.
The gleaming, shiny cobalt blue lacquered glass suggests the depth of a body of water on Conchiglia Gem (design CR&S), a system also available in another 200 colours. The glass panels are attached to a gloss or matt lacquered wood support and come in the Flat and smooth Gem
version, with polished diamondfinished edge. The glass top is the same hue as the fronts and comes in steel, wood and synthetic polymer. The fronts and drawers open with the push-pull or fingergrip system.
www.scic.it
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colortour
| intema inthemes | ambientecucina | 129
SNAIDERO Progettata per esprimere liberamente il proprio codice individuale di stile, Code si declina attraverso due diverse “anime”. Nella versione Code Colour (in alternativa a Code Natural, che vede protagonista l’essenza) il colore è l’elemento decisivo (qui in una intensa tonalità di blu oltremare) che si sviluppa attraverso gli originali mobili-contenitori a giorno. Unico il modulo di partenza, variabile al cm, che si moltiplica nello spazio, in grado di assolvere a diverse funzioni, e non solo in cucina. Libertà di personalizzazione anche per la maniglia, con tre possibilità di scelta. E decisamente green la vocazione industriale di Snaidero, che utilizza per Code una verniciatura basata su prodotti a base di acqua e utilizza il nuovo pannello low emission in cui l’emissione di formaldeide è drasticamente ridotta a meno della metà dello standard europeo E1.
Designed to allow users to freely express their individual stylistic preferences, Code offers two different ways. On the Code Colour version (an alternative to Code Natural, featuring the use of wood) colour is the main element (pictured here is deep ultramarine) developed on the original open storage units. The system starts with a basic module that can be produced to the centimetre and is repeated in multiples to serve different functions, not necessarily only in the kitchen. Freedom of personalisation is also offered on the handles, where there are three models to choose from. Snaidero is also demonstrating its green credentials with this kitchen: the paints are water based and involve a reduced use of synthetic solvents. The new low-emission panel, finally, drastically reduces the amount of formaldehyde given off to less than half the European E1 standard.
www.snaidero.it
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desertandsun
TONO SU TONO, SABBIA CON LEGNO, OCRA E MIELE: SEMBRANO QUASI PRESE A PRESTITO DALLA MODA LE ARMONIE SPEZIATE CHE RIMANDANO ALLA NATURA MATCHING HUES, SAND ON WOOD, OCHRE AND HONEY: FASHIONABLE SHADES THAT REPRODUCE THE HARMONIOUS, NATURAL COLOURS OF EXOTIC SPICES
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colortour
EFFETI Tutto legno di rovere naturale per Autentica, disegnata da Giancarlo Vegni, ripresa in una luminosa ambientazione movimentata dai volumi chiusi e aperti a giorno. Innumerevoli le interpretazioni previste per l’anta, con la cornice in legno di rovere naturale o color cenere, wengé, miele, nero, bianco o in legno laccato semi opaco, che lascia appena accennata la venatura. Il pannello centrale è realizzato nelle stesse nuance del telaio e inoltre, in laccato opaco e lucido, vetro colorato, e addirittura in pelle e in Corian®.
Natural oak throughout for Autentica, designed by Giancarlo Vegni, shown here as a luminous composition featuring closed and open units. The fronts can be supplied in a whole range of different versions, with the frame in natural oak or a cinder colour, wengé, honey, black, white or in semi-matt lacquered wood, a finish that allows something of the veining to show through. The central panel is the the same colour as the frame but also available in gloss and matt lacquerwork, coloured glass, Corian® and even hide.
www.effeti.com
| intema inthemes | ambientecucina | 131
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132 | ambientecucina
| intema inthemes | colortour
TONCELLI Un prodotto d’eccellenza, fuori dagli schemi, che riassume l’arte e la cultura dell’artigianato del Rinascimento: è il nuovo Progetto 50, maestoso sistema che impiega materiali “caldi”, della tradizione locale - toscana e italiana come il marmo di Carrara dell’isola, e il cuoio lavorato da mastri sellai che riveste le ante cucite a mano dell’armadiatura e, all’interno, rifinisce i cassetti e gli elettrodomestici De Dietrich. Legno solcato, cemento firmato Il Cantiere e pannelli artistici intarsiati in legno sono solo un accenno alla grandiosità del progetto.
A classy kitchen design that defies classification and revives the art and crafts culture of the Renaissance: this is the new Progetto 50, a majestic system that features “warm” traditional Tuscan and Italian materials such as Carrara marble, and hand-stitched hide worked by master saddlers, used to clad the cabinet fronts and line the drawers and the De Dietrich appliance housings. Grooved wood, Il Cantiere cement and artistic wooden inlaywork are some of the other features that make this a truly outstanding design piece.
www.toncelli.it
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colortour
| intema inthemes | ambientecucina | 133
EUROMOBIL Un totale di 62 finiture per sette modelli, che appartengono a due macrosistemi, Excellent Design ed Essential Design, che si differenziano per stili, materiali e accessibilità di budget. Le proposte di Excellent Design sono caratterizzate da innovazioni estetiche e materiali pregiati come legni, laccati, quarzi, pietre acriliche, ma anche dalla gamma di moduli e dalle tre altezze di 8, 11 e 15 cm per gli zoccoli. Tra i modelli più interessanti, FiloE25 si distingue per il profilo gola dell’anta, qui in una raffinata tonalità sabbia. A total of 62finishes for 7 models, belonging to two macro-systems, Excellent Design and Essential Design, distinct from each other because of their style, material and affordability. The Excellent Design models feature a high degree of aesthetic innovation and the use of quality materials like wood, lacquerwork, quartz and acrylic stone, but also a wide range of sectional models and the plinth heights of 8, 11 and 15 cm. One of the most interesting models is FiloE25, here in an elegant sand colour.
www.gruppoeuromobil.com
VENETA CUCINE Tonalità trendy nella gamma dei neutri imprimono carattere alla cucina Tulipano, proposta in laccato opaco e lucido nelle sfumature del bianco, corda, marrone oliva, cioccolato, ardesia e nero e in legno di frassino a poro aperto bianco, ardesia, nero. L’elegante tonalità rifinisce il prestigioso spazio cucina-living, con la linea di basi in primo piano che mette in evidenza la maniglietta in acciaio incassata nel bordo superiore dell’anta; nelle colonne, la maniglietta è inserita sul profilo verticale. Trendy neutral hues give character to the Tulipano kitchen, which comes with gloss or matt lacquered finish in various shades of white, cord, olive brown, chocolate, slate and black and in open-pore ash. This elegant palette bestows a beautifully classy feel on the living-kitchen area, with the row of base units in the foreground that highlight the steel handle set into the upper edge of the front. On the tall units the handle is positioned on the vertical side.
www.venetacucine.it
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bianconeve
134 | ambientecucina
| intema inthemes | multicolor
snow white
LE TANTE DECLINAZIONI DEL COLORE NON COLORE PIÙ GLAMOUR DI SEMPRE, POTENZIATO DAL LUCIDO E SCALDATO DALL’OPACO THE MANY FACES OF THAT MOST GLAMOROUS OF NON-COLOUR COLOURS, ENHANCED BY A GLEAMING GLOSS OR WARM MATT FINISH
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colortour
| intema inthemes | ambientecucina | 135
POGGENPOHL Hadi Teherani, architetto di fama internazionale, firma +Artesio, sistema fondato sul concetto della “stanza nella stanza”: l’area operativa diviene una zona raccolta grazie alla struttura verticale dell’armadio-serra, per piante aromatiche, e al “tetto” luminoso. +Artesio si connota poi per il sistema costruttivo sviluppato secondo un modulo da 13 cm che da il ritmo a facciata, fiancate e pannellature. Particolari anche le finiture, per cui sono previsti, oltre al laccato lucido bianco, anche la pelle e il legno di pino o noce, il vetro laccato sabbia, terra, mallow o alabastro e la melamina opaca sabbia, terra o alabastro. The internationally acclaimed architect Hadi Teherani designed +Artesio, a system based on the concept of the “room within a room”: the operational area becomes a separate space thanks to the vertical structure of the greenhouse-cabinet for aromatic herbs, and the luminous “roof”. +Artesio is built using a 13-cm module which punctuates the fronts, side sections and panels. In addition to high-gloss white, other exciting finishes are also available: leather, pinewood, walnut, glass lacquered in sand, earth, marshmallow or alabaster and melamine in sand, earth or alabaster.
www.poggenpohl.com
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136 | ambientecucina
| intema inthemes | colortour
BINOVA Sono vestite di un candido laccato lucido le grandi superfici che costruiscono Prima AV (design P. Nava e F. Casiraghi), progetto che ribalta il classico schema d’arredo privilegiando le dinamiche definite da isole e penisole di impatto scenografico, giocate sul concetto di contenere/mostrare. I pensili, accessibili su fronte e retro, si calano dal soffitto con ante scorrevoli pensate come quinte che sfiorano il top o addirittura il pavimento. Anche l’isola ha una “doppia faccia”, accessibile sia sul fronte sia sul retro. Prima AV (design P. Nava and F. Casiraghi), with its immaculate glossy white surfaces, takes the traditional approach to kitchen furnishing to a new level by placing the accent on the eye-catching dynamics of the island and pier units, the design of which is based on a “conceal-or-reveal” approach. The wall units, which are accessible front and back, drop down from the ceiling with sliding “theatreset” fronts that stop at the worktop or can touch the floor. The island unit can also be accessed from either side.
www.binova.it
MINACCIOLO Lo stile “country chic” della cucina English Mood (design R&S Minacciolo, G.V. Plazzogna), interamente realizzata in legno massello, è esaltato dalla nuova nuance bianco gesso che finisce ante, fianchi, colonnine e cornici. Il modello è arricchito dalla tecnologia di elettrodomestici professionali come il frigo “bottom mount”, due cantinette e blocco cottura con due forni e con carrozzeria personalizzata in esclusiva. Il top in acciaio satinato è dotato di piano cottura con fry-top, canale attrezzato con scolapiatti, porta-coltelli, vaschette per vivande e bicchieri. The “country chic” style of the English Mood kitchen (design R&D Minacciolo, G.V. Plazzogna), made entirely of solid wood, is enhanced by the new chalk-white hue used to finish the fronts, sides, columns and cornices. The model is enhanced by professional hi-tech appliances, such as the bottom-mount refrigerator, two wine cellars and a cooking block with two ovens and exclusive custom-made bodywork. The satin-finish steel top is fitted with a hob that includes a fry-top, and an organised channel with draining rack, knife block, and food and glasses trays.
www.minacciolo.it
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colortour
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COPAT Sembrano fluttuare nello spazio i volumi bianchi lucenti della penisola e dell’isola di cottura della soluzione creata con Caribe, in virtù di pannelli in vetro che fungono da sostegno. Cucina dalla vocazione living, Caribe offre una serie di moduli a giorno come il contenitore-penisola dotato di scaffali per i libri o altri oggetti. Al centro, l’isola di cottura con la cappa a soffitto. Il modello è disponibile in laccato e in acrilico, e con elementi living in colori a contrasto come il rosso. The shiny white volumes of the pier unit and cooking island on the Caribe solution idea seem to float in mid air, thanks to the glass panels that provide the support. A kitchen designed also to grace the living area, Caribe offers a series of open modules such as the pier-style storage unit fitted with shelves for books and other items. At the centre, the cooking island and ceiling hood. The model comes with a lacquered and acrylic finish, with contrasting colours such as red used for the living area elements.
www.copat.it
KEY Legno di rovere laccato poro aperto in due nuance di bianco connotano la soluzione realizzata con KU45, dove la tonalità più calda scelta per armadiature e pensili si confronta con il candore delle superfici dell’isola e delle basi, in sintonia con il tavolo, realizzato con la stessa finitura dei frontali. Il piano di lavoro in porfido pone in evidenza il taglio a 45° dei pannelli delle ante, cui si deve il nome del sistema. Open-pore lacquered oak in two shades of white characterise the KU45 solution, where the warmer colour chosen for the cabinetry and wall units offsets the clean white look of the island and base units, with a table made with the same finish as the fronts. The porphyry worktop highlights the 45° cut of the cabinet panel front that gives the system its name.
www.keysbabo.com
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cucinatecno REX ELECTROLUX modello: TT2002 tipologia: integrata totale estetica: cruscotto inox classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82-90 x 60 x 55 minimo capacità (n° coperti I.E.C.): 12 programmi (n° totale): 8 silenziosità in dB (re 1 pW): 43
+
La nuova vasca XXL, estremamente capiente, consente di caricare anche grandi pentole e piatti pizza fino a 34 cm di diametro; i nuovi cesti flessibili sono idonei a collocare facilmente tutto quello che si vuole. La lavastoviglie RealLife™ può essere collegata anche all’acqua calda di rete, riducendo i consumi fino al 35% rispetto ad un modello alimentato solo ad acqua fredda.
www.rexbuilt-in.it
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ECO intelligenza al servizio del LAVAGGIO Lavastoviglie altamente performanti, lavelli ad elevata operatività e rubinetti tecnologici concorrono ad organizzare la nuova area lavaggio. Una “centrale di lavoro” improntata alla funzionalità e alla sostenibilità
di Antonella De Alessandri
I
l comparto delle lavastoviglie, che lo scorso anno ha segnato, unico tra le varie tipologie di grandi elettrodomestici, indicatori di segno positivo, si è mostrato particolarmente dinamico e ricco di novità all’ultima edizione di FTKEurocucina. Notevole l’impegno dimostrato dai produttori nel proporre ulteriori miglioramenti in fatto di consumi, performance di lavaggio e praticità di utilizzo, a partire dall’ergonomia. MASSIMA FLESSIBILITÀ Uno dei temi al centro dell’attenzione è quello della flessibilità di carico in senso lato. Il trend in atto risponde alla volontà di andare oltre il numero dei coperti “normativi”, per poter posizionare liberamente, e senza schemi troppo rigidi, tutte le stoviglie e le pentole in base alle reali esigenze di carico che si pongono di volta in volta. Partendo dall’alto, il terzo cestello si trasforma e, da cassetto portaposate quale era alla sua origine, diventa contenitore polivalente grazie alla possibilità di regolarne l’altezza e di modulare i suoi componenti. Nel caso di Candy, ad esempio, diventa il luogo ideale per collocare tazzine e piattini da caffè, coppette e manodomestici vari. Per De Dietrich la massima flessibilità degli spazi interni, che accolgono 14
coperti, è amplificata dalla struttura modulare e suddivisa in tre parti del cestello superiore, la cui mobilità è funzionale anche all’ergonomia del cestello sottostante, dove possono essere ospitati con maggiore facilità i calici a stelo, super protetti dagli inserti Glass Protection di Electrolux. Sempre per dare spazio ai bicchieri nello spazio sottostante, Whirlpool lo propone con misure più ridotte mentre il nuovo cassetto posate 3D, brevettato da Mìele, può essere abbassato nella parte centrale per far scorrere l’estremo destro e sinistro verso il centro e lasciare così campo libero. La possibilità di alzare e abbassare il cestello superiore modifica la capienza e aumenta la flessibilità anche di quello inferiore. A questo proposito Mìele rivisita completamente la disposizione delle griglie o spike del cestello inferiore: 3 file sono disposte in maniera tale da permettere di posizionare altrettante file di piatti dalle misure standard e persino i piatti della pizza. L’area multicomfort del cestello inferiore consente di abbassare e/o rimuovere gli spike e di avere un’unica area per ospitare tutti i tipi di pentole. Per offrire la massima dimensione possibile, Rex Electrolux ha rivisto completamente il progetto delle lavastoviglie e
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cucinatecno parole &numeri TERZO CESTELLO Da cassetto portaposate quale era alla sua origine, si trasforma in un contenitore polivalente, grazie alla possibilità di regolarne l’altezza e di suddividerne in tre i moduli (Candy, De Dietrich).
CALICI Sempre più utilizzati dai cultori del buon vino, i calici trovano finalmente spazio anche nelle lavastoviglie grazie alla flessibilità delle griglie (De Dietrich, Mìele) e alla protezione offerta da speciali inserti (Rex Electrolux).
- 10% Le lavastoviglie della Serie X7 di Neff superano di gran lunga i livelli standard della tripla classe A e, con classe di efficienza energetica A -10%*, sono in grado di ridurre il consumo energetico del 10% rispetto al valore della classe di efficienza energetica A.
190 La capacità “15 coperti premium” offerta da Hoover e Candy si traduce in un contenimento fino a 190 oggetti, dai più piccoli utensili alle pentole più ingombranti.
37 dB(A) Proposto da AEG, Extra Silent Max con soli 37 dB(A) è il programma più silenzioso.
PIZZA Per poter caricare senza problemi anche i piatti da 34 cm ideali per la pizza, Rex Electrolux ha aumentato di 4 cm l’altezza rispetto a una macchina tradizionale. Per ospitare anche i piatti pizza Mìele ha adottato invece delle griglie totalmente flessibili.
VAPORE L’azione pulente e igienizzante del vapore entra anche nel mondo delle lavastoviglie (Hoover, KitchenAid).
59,5 cm. Siemens propone una lavastoviglie da soli 59,5 cm di altezza il cui volume interno è studiato per ottenere la massima ottimizzazione degli spazi e garantire 8 coperti.
+ 35% Le lavastoviglie che possono essere collegate anche all’acqua calda di rete, riducono i consumi fino al 35% rispetto ad un modello alimentato solo ad acqua fredda.
+ 1,2% Secondo i dati GfK, nei mesi di settembre e ottobre 2009 il settore ha registrato un +1,2% a volume e un 1% a valore.
ECO INTELLIGENZA AL SERVIZIO DEL LAVAGGIO ha proposto una nuova vasca extra large, che offre 10 litri in più di capacità e 4 cm in più di altezza, misure che consentono di caricare anche piatti di diametro fino a 34 cm. Lo sforzo di offrire maggiore capienza trova un suo contraltare interessante nelle soluzioni compatte come quella proposta da Siemens il cui volume interno è studiato per ottenere la massima ottimizzazione degli spazi e garantire 8 coperti in soli 59,5 cm. CONSUMI RIDOTTI I consumi idrici, energetici e la rumorosità si trovano al centro delle ricerche delle aziende, che sono riuscite ad abbassare ancora il loro livello. Oggi sono disponibili sul mercato apparecchi (Mìele, Neff ) che richiedono solo 7 litri d’acqua per ciclo di lavaggio con il programma automatico, consumando il 20% in meno rispetto alla classe di efficienza energetica A. In altri modelli, un’attenta progettazione delle vasche, del sistema di decalcificazione e degli irroratori ha permesso di ridurre del 40% i consumi di acqua per lavare ben 13 coperti con soli 10 litri. Anche i traguardi del silenzio non accennano ad arrestarsi, con programmi che diffondono solo 38 dB, praticamente un sussurro.
Per limitare ancora di più i consumi, è possibile collegare direttamente la lavastoviglie all’acqua calda (Bosch, Electrolux, Whirlpool), prodotta da fonti di energia alternative, come i pannelli solari, consentendo di risparmiare fino al 35% di energia rispetto alla classe A e di abbattere fino al 20% i tempi di lavaggio. PULITO INNOVATIVO Le performance di lavaggio sono state implementate con l’introduzione di funzioni e accorgimenti che permettono di raggiungere gli angoli più incrostati di pentole e teglie, rispettando comunque le stoviglie e i cristalli più delicati. Nella lavastoviglie proposta da Smeg, grazie a rotazioni sovrapposte e contemporanee, i due irroratori sul fondo della vasca e gli ugelli di nuova forma permettono all’acqua di raggiungere in modo omogeneo tutto lo spazio interno. Un terzo irroratore collocato in alto ottimizza ulteriormente il lavaggio. La capacità di lavaggio aumenta con Samsung grazie allo speciale braccio a tre rami che distribuisce l’acqua in modo più efficace, raggiungendo ogni parte del vano e permettendo una distribuzione più flessibile delle stoviglie. Anche i bracci di lavaggio, in acciaio inox, proposti da Viking sono rotanti in senso opposto per raggiungere anche i punti più difficili e avere una maggiore efficacia e una pulizia impeccabile. La tecnologia PowerClean Max di Whirlpool con 24 getti d’acqua rotanti posti nella parte posteriore del cestello inferiore aumenta la superficie verticale del lavaggio del 50%. Anche il vapore, che ammorbidisce lo sporco e permette di eliminarlo a temperature più basse, è garanzia di massima pulizia e igiene su tutte le stoviglie, anche le più delicate. L’efficacia del vapore alternata alla forza pulente dell’acqua, dà vita ad un’azione combinata molto efficace nell’ammorbidire e disincrostare lo sporco più difficile, evitando il prelavaggio a mano delle stoviglie. Sono a vantaggio di un’asciugatura perfetta i nuovi dispositivi che permettono alla lavastoviglie di aprirsi in modo automatico a fine ciclo, agevolando l’asciugatura ed evitando che antiestetiche gocce d’acqua rimangano sulla superficie di stoviglie e posate, risparmiando al contempo energia. In alcuni modelli top di gamma, la chiusura dello sportello è rallentata e l’apertura resa più agevole dalle nuove cerniere ammortizzate, garantendo così una minor usura delle guarnizioni. Infine i sempre più diffusi Led entrano anche nella lavastoviglie grazie a Mìele e illuminano la vasca di lavaggio per agevolare il carico e lo scarico delle stoviglie.
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TAVOLA ROTONDA
LE NUOVE SFIDE ?
Su quali aree (ecologia, dimensioni, flessibilità di carico, prestazioni di lavaggio) vi siete concentrati per realizzare le vostre nuove lavastoviglie più performanti?
GORENJE KÖRTING Francesca Kravanja Responsabile Marketing di Gorenje Körting Italia La nuova generazione di lavastoviglie Gorenje si distingue per i consumi ridotti, in termini di efficienza energetica, lavaggio e asciugatura. La top di gamma effettua un ciclo di lavaggio completo con soli 10 litri d’acqua. Oltre a questo, vale la pena di ricordare il nuovo programma Hygiene, la nuova forma ergonomica del braccio irroratore e l’estrema flessibilità di carico consentita dalle nostre lavastoviglie. SpaceComfort permette di regolare il cestello superiore e inferiore per creare lo spazio per stoviglie ingombranti; SpaceDelux, la novità e la praticità del terzo cassetto per le stoviglie. HOTPOINT-ARISTON Serena Sorana Brand Manager Hotpoint-Ariston Built-In Con il marchio HPA, abbiamo lavorato in modo trasversale su tutte queste aree, per quanto concerne l’ecologia, ci stiamo occupando da qualche tempo del concetto ecotech; per le dimensioni, abbiamo una gamma molto performante anche nel segmento 45 cm; per la flessibilità di carico, i nostri modelli accolgono fino a 14 coperti nelle 60 cm e 10 coperti nelle 45 cm; il motore flexipower e il new sensor
system assicurano le migliori performance di lavaggio sia nel segmento 60 cm sia in quello standard. INDESIT Salvatore Russo Brand Manager Indesit Built-In Tutte le lavastoviglie da incasso Indesit sono in tripla classe A e questo significa garantire massimi risultati di lavaggio e asciugatura, senza tralasciare il risparmio energetico, che si traduce in attenzione all’ambiente. L’offerta di Indesit è completa anche in termini di gestione dello spazio e performance di utilizzo. Infatti, per chi ha poco spazio ma grandi esigenze, Indesit ha studiato le nuove lavastoviglie da 45 cm di larghezza che in un solo ciclo consentono di lavare fino a 10 coperti utilizzando soltanto 10 litri d’acqua per il pieno carico. MIELE Giorgia Brugnara Product Manager Incasso Mìele Italia Caratteristica distintiva della nuova generazione di lavastoviglie G 5000 di Mìele è sicuramente la flessibilità dei cestelli. Il nuovo cassetto posate 3D, brevettato da Mìele, grazie alla possibilità di abbassare la parte centrale e fare scorrere l’estremo destro e sinistro verso il centro, permette di sistemare nel cestello sottostante anche i calici a stelo lungo. I consumi idrici, energetici e la
rumorosità sono stati ridotti ai minimi termini: 7 litri d’acqua per ciclo di lavaggio con il programma Automatic, consumi del 20% più bassi rispetto alla classe di efficienza energetica A, il tutto in assoluto silenzio: 38 dB con il programma Silence. SCHOLTES Francesca Reino Brand Manager Scholtès Scholtès sta lavorando su diversi fronti per migliorare ulteriormente le performance della sua gamma lavastoviglie. Sull’ecologia, il nostro impegno è volto a ridurre sempre di più il consumo di acqua durante il lavaggio unito a una gamma esclusivamente in tripla classe A. Per la flessibilità di carico, maggiore spazio è a disposizione per alloggiare comodamente 14 coperti senza compromessi sulla facilità di carico e scarico. Performance di lavaggio flessibili si autoregolano in base al livello di sporco delle stoviglie, unitamente alla massima silenziosità. SMEG Smeg ha presentato di recente una nuova gamma di lavastoviglie progettata per ottenere le migliori performance di lavaggio, efficienza energetica, consumo di acqua, flessibilità e silenziosità. I nuovi modelli, completamente riprogettati, permettono di ridurre
i consumi di energia rispetto alla classe A fino al 20% nelle 13 coperti e fino al 10% nelle 14 coperti. Motori ad elevate prestazioni, un nuovo sistema idraulico e il dispositivo di apertura della porta a fine ciclo - attivabile tramite l’opzione EnerSave permettono di risparmiare fino a 60 kWh/anno, ovvero l’energia mediamente consumata in 2 mesi da una lavastoviglie. WHIRLPOOL Gabriele Esposito Direttore Marketing di Whirlpool Italia Whirlpool è da sempre molto attenta all’ambiente nelle lavastoviglie grazie all’efficienza della tecnologia 6° Senso che permette di risparmiare fino al 50%* di acqua, energia e tempo. Alcune lavastoviglie possono anche essere collegate all’acqua calda, usando acqua riscaldata da fonti alternative, come ad esempio i pannelli solari, risparmiando in questo modo fino al 70% di energia rispetto al programma normativo**. Un’altra importante caratteristica che contraddistingue la nostra offerta di lavastoviglie è la flessibilità. * Confronto tra consumo min e max di acqua, energia e tempo sul programma 6° Senso 40-70°C. ** Confronto con una lavastoviglie senza attacco acqua calda, pieno carico, programma normativo (Eco 50°).
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cucinatecno INSIDE Con 15 coperti garantiti e la possibilità di ospitare fino a 190 pezzi, la lavastoviglie Futura3 proposta da Candy è una delle soluzioni più performanti viste ad Eurocucina-FTK. Stefano Paino, Trade Marketing Manager di Candy Hoover Group lo spiega nei dettagli Stefano Paino
Flessibilità al futuro Quale è stata l’innovazione più significativa che avete proposto a Milano? Candy è stata protagonista ad Eurocucina con la sua lavastoviglie Futura 3, modello CDI 5653E10, che si pone all’avanguardia per le sue soluzioni innovative in termini di flessibilità e comodità di carico, efficienza nei consumi, e comfort d’uso per l’utente. La novità più facilmente riconoscibile consiste nella rivoluzionaria struttura a tre livelli di carico. La tradizionale suddivisione degli spazi interni della lavastoviglie in due cesti, superiore e inferiore, è stata infatti completamente rivisitata per incrementare flessibilità e comodità di carico. È così che nasce l’innovativo terzo livello di carico, uno spazio nuovo e mai sfruttato prima all’interno della lavastoviglie, dedicato a tutti gli oggetti di piccole dimensioni (come tazzine e piattini del caffè, ciotoline, utensili da cucina piatti e lunghi). Futura 3 abbina quindi il primato della massima capacità di carico, 15 coperti, all’innovativa struttura a tre cesti per dare vita alla lavastoviglie più capiente
sul mercato: fino a 190 pezzi (ben il 35% in più rispetto a una lavastoviglie standard) caricabili in lavastoviglie e lavabili in un unico ciclo. Da ricordare anche alcuni piccoli accorgimenti per aumentare il comfort dell’utente a casa. Il nuovo ciclo Notte 55°C è ideale per il lavaggio serale delle stoviglie, grazie alla massima silenziosità in funzionamento (solo 42 dBA). La temperatura di 55°C garantisce i migliori risultati di lavaggio, con consumi paragonabili a quelli del ciclo di riferimento Eco 45°C. Supersilenzioso la notte, pulito e asciutto la mattina seguente. Quali performance sono state raggiunte in tema di consumi e salvaguardia ambientale? Grandi progressi sono stati raggiunti anche sul fronte dell’efficienza energetica: grazie alla straordinaria efficienza del motore brushless di ultima generazione, alla tecnologia del lavaggio a impulsi e al sistema di asciugatura Turbo Dry che assicura i migliori risultati di asciugatura con consumi minimi, la lavastoviglie Futura3
garantisce stoviglie sempre pulite e perfettamente asciutte con consumi energetici pari a soli 0,88 kW/h per ciclo. Un risparmio del 20% rispetto al valore standard della classe A secondo l’attuale etichettatura energetica. Grazie a queste tecnologie che riducono a soli 10 litri l’acqua per un ciclo di lavaggio completo, le lavastoviglie Candy consumano oltre 1.000 litri d’acqua in meno rispetto a una lavastoviglie standard (15 L), e allo stesso tempo garantiscono un risparmio di energia pari al 33% in termini di consumo unitario (inteso come consumo d’energia diviso per numero di coperti - rispetto a una lavastoviglie standard 12 coperti in classe A). Ci sono ancora margini di miglioramento nei risultati di efficienza ed ergonomia? Sono state molte le novità introdotte nell’ultimo periodo dai diversi costruttori per migliorare le caratteristiche delle proprie lavastoviglie, e Candy è sicuramente uno dei leader di questo trend. Le numerose innovazioni presentate dal gruppo nel 2010 non significano certo
che lo sviluppo e la ricerca possano interrompersi. Le dimensioni standard delle lavastoviglie (modulo da 60 o 45 cm di larghezza) pongono una precisa costrizione alle possibilità di rivoluzionare le soluzioni di carico, eppure l’aumento del numero di coperti e le nuove soluzioni di flessibilità sono un fenomeno sotto gli occhi di tutti negli ultimi anni. Allo stesso tempo, le richieste e l’attenzione dei consumatori per prodotti eco-sostenibili sono la premessa allo sviluppo di soluzioni ancora più avanzate in termini di efficienza e riduzione dei consumi. In conclusione, ergonomia, miglioramento continuo del comfort ed efficienza saranno sicuramente i driver che influenzeranno lo sviluppo delle lavastoviglie nel prossimo futuro. Che tipo di riscontro hanno generato le nuove misure compatte? Le nuove misure compatte rappresentano la risposta a un fenomeno in rapida crescita, ovvero la necessità di ottimizzare lo spazio nei nostri appartamenti. Candy ha ben presente
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questa esigenza, e ha studiato soluzioni specifiche per massimizzare il comfort e l’usabilità anche di questi prodotti. La nuova gamma di lavastoviglie 45 cm è infatti caratterizzata da una capacità di 10 coperti, mentre le nuove lavastoviglie compatte (o table-top) hanno capacità di 6 coperti. Questi prodotti, unitamente alle lavastoviglie 15 coperti in dimensioni standard 60 cm, fanno sì che Candy possa detenere il primato della massima capacità di carico in ogni segmento del mercato. È corretto affermare che la lavastoviglie è l’elettrodomestico che ha avuto la maggiore evoluzione negli ultimi dieci anni? Ciò nonostante perché ha ancora un margine di penetrazione molto più basso degli altri elettrodomestici? La lavastoviglie è sicuramente, insieme alle asciugatrici, l’elettrodomestico con la minore penetrazione nei mercati europei dove meno del 60% delle famiglie (in Italia il dato scende a circa il 50%) possiede una lavastoviglie, mentre addirittura nell’area orientale
CANDY modello: CDI 5653 E10 S tipologia: a scomparsa - 3 cesti estetica: Futura 3 classe di efficienza energetica: A++ classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A capacità (n° coperti I.E.C.): 15 programmi (n° totale): 12 silenziosità in dB (re 1 pW): 45
questo dato non supera il 5%. Grazie a questa non saturazione dei mercati e aiutati dalle continue innovazioni sul prodotto, i tassi di crescita annui delle lavastoviglie sono comunque costantemente superiori agli altri elettrodomestici. Oltre alla spinta innovativa, l’incremento di volumi sul mercato italiano è sicuramente aiutato dall’ormai noto fenomeno “promozionale” che sicuramente da una parte aiuta l’aumento del tasso
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di penetrazione, ma contribuisce anche a una notevole riduzione della marginalità di tutta la filiera distributiva e, non per ultimo, tende a svilire agli occhi del consumatore un prodotto importante, dotato spesso di tecnologia avanzata. Sono previste attività specifiche, presso i negozi specializzati in mobili da cucina e presso il trade, per il lancio delle nuove lavastoviglie fuori standard?
Risparmio energetico, con 10 litri di consumo d’acqua e soli 0,88 kW d’assorbimento per ciclo di lavaggio, paragonabile ad un 20% in meno rispetto allo standard energetico di classe A. I tre cesti di lavaggio, uniti alla migliore capacità di carico sul mercato, permettono di lavare 15 coperti. Programma igienizzante antibatterico a 75°.
www.candy.it
Proprio a causa del fenomeno “promozionale” appena discusso, i produttori di elettrodomestici e di cucine sono costantemente alla ricerca di strumenti innovativi e differenzianti a sostegno del settore; ed è proprio su questa linea strategica che Candy sta definendo attività di co-marketing in collaborazione con i principali produttori di cucine a sostegno del lancio delle nuove lavastoviglie Candy Futura 3.
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cucinatecno AEG-ELECTROLUX modello: F 99000 VIP tipologia: integrata totale estetica: cruscotto inox classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82-90 x 60 x 57 minimo capacità (n° coperti I.E.C.): 12 programmi (n° totale): 9 silenziosità in dB (re 1 pW): 39
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Con il Programma Extra Silent, il sistema Silent Technology, un insieme integrato di soluzioni tecnologiche e strutturali, garantisce l’assoluto silenzio. Extra Silent Max con soli 37 dB(A) è il programma più silenzioso al mondo. Grazie a TimeBeamTM viene proiettato sul pavimento il tempo che manca alla fine del ciclo di lavaggio. www.aeg-electrolux.it
GORENJE modello: GV 65324 XV tipologia: a scomparsa totale estetica: pannellabile classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 81,8x59,8x54,5 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 9 silenziosità in dB (re 1 pW): 44
BAUKNECHT modello: modello: GSXK 7524 tipologia: scomparsa totale classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82x59,7x55,5 capacità (n° coperti I.E.C.): 12 programmi (n° totale): 5 silenziosità in dB (re 1 pW): 47
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La lavastoviglie è dotata del programma Autosensor 50° - 65° che permette di ottenere un pulito perfetto, ottimizzando il ciclo di lavaggio in base al tipo effettivo di sporco, risparmiando tempo, acqua ed energia.
www.esprinet.com www.bauknecht.com
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Il modello si distingue proprio per il terzo cassetto per posate, l’apertura automatica dello sportello, 9 programmi di lavaggio, tra cui la funzione Hygiene, e il sistema Multiclack, che consente di regolare i cestelli su tre posizioni su entrambi i lati e far guadagnare spazio alle stoviglie ingombranti.
www.gorenje.it
GAGGENAU modello: DF 460/461-F tipologia: a scomparsa totale estetica: pannellabile classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 81,5/86,5x60 x57 capacità (n° coperti I.E.C.): 13/14 programmi (n° totale): 6 + 4 funzioni speciali silenziosità in dB (re 1 pW): 42
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La speciale cerniera scorrevole Vario Hinge, che permette al pannello della lavastoviglie di scorrere seguendo il movimento di apertura della porta, fa sì che i nuovi modelli possano essere installati anche in mobili con zoccoli di soli 6,5 cm. Con la tecnologia ZeoSystem si raggiungono risultati ancora più performanti grazie alla Zeolite, un materiale silicio dalla struttura microporosa, che assorbe l’umidità e la trasforma in calore secco.
www.gaggenau.it
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FRANKE modello: FDW 614 3B 3A tipologia: incasso classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 86,8 x 59,6 x 57 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 9 silenziosità in dB (re 1 pW): 45
BOSCH
NARDI
modello: SMV63M10EU tipologia: lavastoviglie a scomparsa totale classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 81,5 x 59,8 x 55 capacità (n° coperti I.E.C.): 13 programmi (n° totale): 6 silenziosità in dB (re 1 pW): 44
modello: LSI 60 14 HL tipologia: scomparsa totale classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82-87 x 59,5 x 55 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 8 silenziosità in dB (re 1 pW): 49
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www.bosch-elettrodomestici.it.
www.nardi.it
Lavastoviglie ad incasso con doppio attacco, capace di ottimizzare i consumi energetici sfruttando l’acqua già riscaldata dal calore solare. È così possibile inserire questo apparecchio all’interno di una casa in classe A, senza rinunciare, in caso di bisogno, alla possibilità di utilizzarla come una normale lavastoviglie ad attacco unico.
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Con il lavaggio a mezzo carico, pensato per utilizzare la lavastoviglie anche quando si hanno pochi coperti da lavare, si può caricare solo il cestello inferiore o solo quello superiore risparmiando tempo, acqua ed energia. È dotata di terzo cesto, pensato per ottimizzare gli spazi, e ideale per alloggiare posate, mestoli e piccole stoviglie come tazzine e piattini da caffè.
www.franke.it
Le rastrelliere reclinabili del cestello inferiore permettono di caricare anche stoviglie molto grandi, alle quali si può dare ancora più spazio alzando il cesto superiore. Inoltre, per i lavaggi di tutti i giorni si può scegliere il mezzo carico che lava soltanto i piatti e i bicchieri posizionati nel cestello superiore. I programmi, che includono il prelavaggio, rispondono a specifiche necessità di lavaggio.
HOOVER
GLEM
modello: HLSI 500 GT tipologia: incasso estetica: Dynamic 3D classe di efficienza energetica: A++ classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82-90 x 60 x 60 capacità (n° coperti I.E.C.): 15 programmi (n° totale): 12 silenziosità in dB (re 1 pW): 45 / 42
modello: GDI724 tipologia: incasso classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82 x 59,5 x 54 capacità (n° coperti I.E.C.): 12 programmi (n° totale): 7 silenziosità in dB (re 1 pW): 49
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Grandi capacità, funzionalità ed efficienza sono garantite dall’opzione Delay Start, dalla possibilità di effettuare il mezzo carico, dal display a Led, che segnala le funzioni impostate. Il cestello superiore è regolabile in altezza per aumentare la flessibilità di carico. La tripla classe A salvaguarda il risparmio energetico con le migliori prestazioni di lavaggio e asciugatura.
Capacità “15 coperti premium” che contiene 190 oggetti, dai più piccoli utensili alle pentole più ingombranti; 3 livelli di carico con cesto oggetti ruba spazio; consumo energetico rispetto alla classe A pari a -20%; consumo d’acqua di 10 litri; display multifunzione; lavaggio a impulsi; programma speciale Vapore; ciclo Notte a 55°C supersilenzioso.
www.hoover.it
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www.glemgas.com www.glemprogetti.com
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cucinatecno DE DIETRICH modello: DVH1084J da incasso estetica: black classe di efficienza energetica: A-10% classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 81,8 x 59,6 x 57,2 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 7 silenziosità in dB (re 1 pW): 39
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In virtù del nuovo meccanismo Double Jet, posizionato nella parte alta del vano, la qualità del lavaggio si attesta su livelli di eccellenza. La massima flessibilità degli spazi interni, che accolgono 14 coperti, è amplificata dalla struttura assolutamente modulare dell’ultimo dei tre cestelli, adatto anche ai calici e ai bicchieri più alti.
www.dedietrich.it
KITCHENAID modello: Pro-Steam KDFX 6040 tipologia: a scomparsa classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 81,8-89 x 59,7 x 55,3 capacità (n° coperti I.E.C.): 12 programmi (n° totale): 7 silenziosità in dB (re 1 pW): 42
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La forza del vapore si unisce alla potenza dei getti d’acqua per un pulito professionale e impeccabile anche in ambito domestico, nell’ottica di offrire prestazioni perfette con il massimo della flessibilità. La funzione Vapore è frutto di una tecnologia estremamente potente che, all’inizio del ciclo, ammorbidisce lo sporco e, al termine, igienizza tutte le stoviglie rendendole brillanti.
www.kitchenaid.it
MIELE modello: G 5980 SCVi tipologia: lavastoviglie a scomparsa totale classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 80,5 x 59,8 x 57 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 8 standard + 7 speciali silenziosità in dB (re 1 pW): 41
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BrilliantLight: speciali Led posizionati all’interno della vasca di lavaggio per illuminare la lavastoviglie e agevolare l’operazione di carico e scarico delle stoviglie. Consumi idrici ridotti al minimo: solo 7 litri d’acqua pulita per ciclo di lavaggio scegliendo il programma Automatic. Asciugatura AutoOpen: apertura automatica al termine del ciclo di lavaggio per una migliore asciugatura.
www.mieleitalia.it
HOTPOINT-ARISTON modello: LFT 3214 HX/HA tipologia: a scomparsa classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82-90 x 59,5 x 57 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 11 silenziosità in dB (re 1 pW): 42
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Possibilità di effettuare lavaggi in assoluto silenzio; ciclo intensivo per lo sporco più ostinato; programma dedicato alle stoviglie dei bebè; programma studiato per lavaggi molto brevi; motore di nuova generazione ad elevata efficienza, potente quando necessario. Flexipower varia velocità di funzionamento e pressione dell’acqua in base al tipo di sporco presente sulle stoviglie.
www.hotpoint-ariston.it
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ambientecucina
INDESIT
NEFF
modello: DIFP 36 A tipologia: a scomparsa estetica: Prime classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82-90 x 59,5 x 57 capacità (n° coperti I.E.C.): 12 programmi (n° totale): 6 silenziosità in dB (re 1 pW): 49
modello: S51M58X1EU tipologia: a scomparsa totale estetica: acciaio inox o pannellabile classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 81,5/87,5 x 60 x 55 capacità (n° coperti I.E.C.): 13 programmi (n° totale): 5 silenziosità in dB (re 1 pW): 46
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www.indesit.it
www.neff.it
I comandi sono gestiti tramite display Lcd ed è possibile ritardare la partenza a 3, 6 o 9 ore grazie all’opzione Delay Timer. Le nuove sospensioni del motore, i materiali fonoisolanti e gli speciali pannelli di rivestimento garantiscono poi un funzionamento a soli 49 db(A) di potenza sonora, che consentono un tranquillo utilizzo anche durante l’orario notturno.
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Le lavastoviglie della Serie X7 superano di gran lunga i livelli standard della tripla classe A e, con classe di efficienza energetica A -10%*, sono in grado di ridurre il consumo energetico del 10% rispetto al valore della classe di efficienza energetica A. Il nuovo sistema di lavaggio genera con soli 7 litri d’acqua la potenza di oltre 4.100 litri e consente di ottenere il miglior risultato di lavaggio con il minor consumo d’acqua.
SAMSUNG modello: DM-B58AHC estetica: Style InSide classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82 x 54,7 x 60 capacità (n° coperti I.E.C.): 12 programmi (n° totale): 7 silenziosità in dB (re 1 pW): 46
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Igiene perfetta utilizzando solo l’acqua e l’energia necessarie, garantendo sempre i migliori risultati con il minor consumo energetico possibile. Grazie al triplo mulinello, viene assicurata una pulizia impeccabile. Lo speciale braccio a tre rami distribuisce l’acqua in modo più efficace, raggiungendo ogni parte del vano e permettendo una distribuzione più flessibile delle stoviglie.
www.samsung.com
SIEMENS modello: speedMatic Modular - mod. SC76M531EU tipologia: incasso estetica: acciaio inox classe di efficienza energetica: AAA classe di efficacia di lavaggio: AAA classe di efficacia di asciugatura: AAA misure in cm (hxlxp): 59,5 x 59,5 x 50 capacità (n° coperti I.E.C.): 8 programmi (n° totale): 6 silenziosità in dB (re 1 pW): 45
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Lavastoviglie ergonomica, flessibile ed efficiente, in grado di adattarsi a qualunque spazio per creare nuovi concept di progettazione in cucina, grazie alla possibilità di installazione a colonna o in orizzontale. Il volume interno è studiato per ottenere la massima ottimizzazione degli spazi. Gli 8 coperti possono essere lavati anche in metà tempo grazie all’opzione varioSpeed.
www.siemens-elettrodomestici.it
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cucinatecno WHIRLPOOL modello: WP 93 tipologia: scomparsa totale classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82 x 59,7 x 55,5 capacità (n° coperti I.E.C.): 13 programmi (n° totale): 7 silenziosità in dB (re 1 pW): 44
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La tecnologia PowerClean Max consta di 24 getti d’acqua rotanti posti nella parte posteriore del cestello inferiore, per pulire lo sporco più resistente, aumentando la superficie verticale del lavaggio del 50%. La combinazione di PowerClean Max con la tecnologia 6° Senso offre risultati ancora più efficaci in termini di consumo e rispetto dell’ambiente. Grazie all’introduzione del 3° cestello non è più necessario il portaposate.
www.whirlpool.it
SMEG
VIKING
modello: STA6539 tipologia: incasso estetica: a scomparsa totale classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 81,8/88,8 (zoccolo incluso) x 59,8 x 55 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 9 silenziosità in dB (re 1 pW): 39
modello: EDFUD186 Pro-Load tipologia: incasso estetica: acciaio inox (pannellabile) classe di efficienza energetica: AAA classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 59,6 x 57 x 86/9 capacità (n° coperti I.E.C.): 15 programmi (n° totale): 10 silenziosità in dB (re 1 pW): 46
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Temperatura regolabile da 30 a 75 gradi; consumo massimo di acqua 9,9 litri (8 litri per le porcellane); ventilatore motorizzato che elimina l’umidità da piatti, utensili e vasca; diffusore ad alta pressione per lo scrostamento; possibilità di finitura colorata; cestelli super estensibili; bracci di lavaggio, in acciaio inox, rotanti in senso opposto per raggiungere anche i punti più difficili e avere una maggiore efficacia e una pulizia impeccabile; esclusivo diffusore di acqua ad alta pressione posto sul fondo della vasca per un’accurata pulizia delle stoviglie più incrostate assicurano ottime performance.
Il modello, fra i più silenziosi del mercato, garantisce consumi energetici ridotti del 10% rispetto alla classe A e un consumo idrico inferiore del 40%, lavando perfettamente le stoviglie con soli 12 litri d’acqua. Con il sistema di lavaggio Orbitale, grazie a rotazioni sovrapposte e contemporanee, i due irroratori sul fondo della vasca e gli ugelli di nuova forma permettono all’acqua di raggiungere in modo omogeneo tutto lo spazio interno. Un terzo irroratore collocato in alto ottimizza ulteriormente il lavaggio.
www.smeg.it
SCHOLTES modello: LPE 14-3208 IX tipologia: con comandi a vista estetica: S3 classe di efficienza energetica: A classe di efficacia di lavaggio: A classe di efficacia di asciugatura: A misure in cm (hxlxp): 82-90 x 59,5 x 57 capacità (n° coperti I.E.C.): 14 programmi (n° totale): 8 silenziosità in dB (re 1 pW): 42
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Tutti i modelli del brand sono in tripla classe A e offrono le migliori performance di lavaggio e asciugatura con i minori consumi, grazie al nuovo motore Ideal Power. Funzioni speciali e programmi automatici, studiati per offrire sempre i migliori risultati, si sposano a una nuova generazione di interni pensati per agevolare il carico e garantire flessibilità e capienza.
www.scholtes.it
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www.viking-europe.com
AMBIENTE CUCINA spazio 2NT.qxp:layout 1
8-03-2010
19:01
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ambientecucina
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Accanto al trionfo dello stile minimalista, cui si è assistito negli ultimi anni con vasche essenziali a raggio zero, ritorna oggi una tendenza più soft che favorisce la facilità di manutenzione e di pulizia. Ampliata ulteriormente l’offerta di lavelli accessoriati e dedicati alle varie fasi della preparazione dei cibi e del lavaggio
SOFT WATER di Antonella De Alessandri
L’
area lavaggio sta diventando sempre più polifunzionale, un vero e proprio centro di lavoro dove seguire la preparazione dei cibi in ogni aspetto. Un’attenzione giustificata se si considera che il 60% del tempo passato in cucina viene speso intorno al lavello. Per assecondare questa tendenza, oggi sono disponibili autentiche stazioni di lavoro multifunzionali grazie alla disponibilità di innumerevoli accessori. Taglieri scorrevoli in legno massello o cristallo temperato, idonei ad essere portati in tavola come vassoi, vaschette forate, teglie e gocciolatoi in acciaio inox, dispenser di sapone, cestelli con griglia per i piatti, realizzati in diversi materiali e forme, sono gli strumenti migliori per rendere più agevole e velocizzare il proprio lavoro in cucina. Questi accessori si rivelano un punto di forza nelle cucine di piccole dimensioni per ampliare l’area preposta alla preparazione dei cibi, spesso sacrificata a poche decine di centimetri.
CUCINE LIVING Sempre più spesso crolla la barriera che separa la cucina dall’area living e la scelta del lavello, che acquisisce maggiore rilevanza nella definizione dell’ambiente, diventa più delicata. Chi arreda la cucina è sempre più consapevole
dell’importanza di abbinare il lavello con il piano di cottura e con gli altri elettrodomestici del locale, privilegiando soluzioni che permettano di coordinare gli elementi fra loro. L’importanza estetica affidata oggi all’area lavaggio enfatizza il design del lavello, un elemento d’arredo essenziale, in grado di dare un tocco di personalità ad ogni ambiente cucina. Il trend più evidente è quello che ha sostituito i lavelli a raggio zero, votati all’essenzialità delle forme squadrate e totalmente geometriche, in auge negli ultimi anni, nonostante la difficoltà di pulizia e manutenzione. Attualmente gli spigoli “estremi”, difficilmente raggiungibili da spugnette e detergenti, hanno lasciato il posto a modelli dal più morbido raggio 12, molto più facili da gestire quotidianamente. FUTURO SOSTENIBILE Ecologia e rispetto per l’ambiente, unitamente alla responsabilità sociale, si traducono in un nuovo modo di concepire il prodotto legato all’acqua, con soluzioni che possano consentire all’utilizzatore finale forti risparmi idrici ed energetici. La strategia sostenibile di chi produce lavelli e rubinetti di qualità si esprime in ogni passaggio della vita del prodotto, dall’ideazione all’approvvigionamento delle mate-
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cucinatecno LAVAGGIO SUPER ACCESSORIATO
rie prime, dalla filiera di produzione e distribuzione alla vendita nei negozi, dall’utilizzo alla fine del ciclo di vita, quando l’oggetto diventa non più utile in quanto tale e deve essere smaltito o riciclato. Partendo dal processo produttivo, sia interno sia esterno all’azienda, l’imperativo categorico della sostenibilità si traduce in macchinari a bassa emissione di polveri e sempre più rispettosi dell’ambiente e delle condizioni di lavoro, sistemi di lavaggio dei prodotti dotati di opportuni filtri per il riciclo e il ri-utilizzo dell’acqua, impiego di materiali e componenti “a chilometri zero” e, quando possibile, certificazione ambientale richiesta ai principali fornitori. «Il percorso di investimento per un futuro più sostenibile - sostiene Massimo Caucino, Key Account Manager Kitchen di Dornbracht riguarda la ricerca di materiali sempre più conformi, processi di lavorazione a basso impatto ambientale e risparmio di risorse idriche, tutti fattori che con il progetto “Blue Responsibility” dello scorso anno ha già portato a una riduzione di circa il 30% del consumo d’acqua dei propri prodotti. Il circolo diventa virtuoso al massimo nel primo elettrolavello proposto da Elleci De Luxe, dotato di lavaggio ad ultrasuoni, dissipatore di rifiuti collegato al sistema di scarico e aspiratore di olio usato. Fra i materiali più ecologici citiamo la ceramica porcellanata, materiale naturale scelto da Blanco e prodotto in un proprio e apposito stabilimento, e l’acciaio inox, mediamente riciclabile all’80%, che ancora oggi costituisce il materiale elettivo e più utilizzato per i lavelli. RUBINETTI COORDINATI Completano la panoramica sull’area lavaggio i rubinetti, spesso coordinati ai lavelli grazie alla partnership tra aziende e ad uno sviluppo di linee comuni per assicurare la massima armonia estetica. Anche in questo caso la ricerca progettuale è dominata dai temi della sostenibilità e in particolare del risparmio energetico. Un esempio per tutti, la doccetta Profi di Dornbracht, che, con il suo getto potente e un consumo d’acqua ridotto, grazie all’atomizzazione attraverso gli ugelli, consente di rimuovere velocemente i residui di sporco da pentole e piatti, per poi riporle nella lavastoviglie o procedere più rapidamente alla pulizia delle stesse. Infine, i comandi per piletta manuali o elettrici, i dispenser caricabili dall’alto, le doccette estraibili e i pulsanti di comando per dissipatori facilitano la gestione della zona lavaggio di ogni cucina.
OBIETTIVO RISPARMIO,
GROHE
ACQUA PURA A VOLONTÀ Grohe Blue® non è solo un nuovo rubinetto, ma un sistema che include rubinetto, filtro e un’elegante caraffa di vetro per avere sempre a disposizione acqua filtrata, senza l’onere di trasportare bottiglie e riciclare vuoti. Caratterizzato da un’estetica accurata, il rubinetto è dotato all’interno di due condutture indipendenti, una per l’acqua potabile non trattata, l’altra per l’acqua potabile filtrata dall’apparecchio. La cartuccia del filtro di Grohe Blue® rende l’acqua del rubinetto più fresca, migliorandone al contempo il sapore e catturando il calcare e i metalli pesanti. Per il lancio del nuovo miscelatore con sistema filtrante, l’azienda ha scelto il Temporary Store, situato nell’animato corso Buenos Aires 59, a Milano, aperto al pubblico dal 23 giugno scorso fino a gennaio 2011. Lo spazio, che si caratterizza per il layout essenziale in bianco e azzurro, colori scelti per l’immagine coordinata dell’innovativo apparecchio, è un luogo minimalista, dove sono protagonisti assoluti i rubinetti della serie, a disposizione dei visitatori per testare la qualità del prodotto e la bontà dell’acqua. www.grohe.it
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ambientecucina
SICUREZZA E IGIENE ALPES
BLANCO Blancolinus-S, qui in finitura Silgranit® Antracite, è certificato LGA (Istituto per la Certificazione dei Prodotti) e DVGW (Associazione Tedesca Tecnica e Scientifica per il Gas e l’Acqua) per maggiore sicurezza, igiene e salute: l’acqua che esce dai miscelatori Blanco è certificata esente da qualsiasi contatto con sostanze pericolose (piombo, cadmio, nickel e arsenico).
Il miscelatore MCR 25, design Giulio Gianturco, nasce da una concezione innovativa di risparmio energetico e da un progetto di ricerca che unisce design, qualità del materiale e tecnologie innovative. Il modello è fornito di doccetta estraibile e manopola comando remoto in acciaio inossidabile con cartuccia idroprogressiva per un minor spreco di acqua ed energia. In alternativa alla manopola è disponibile il tradizionale comando a leva. La canna a tubo è totalmente estraibile, ideale per installazione sotto finestra. www.alpesinox.com
www.blancoitaly.com
L.B. PLAST
ALBA 2 MPM
La Piletta Galena della serie Mineral Line è realizzata in acciaio inox con un rivestimento in PVD (Physical Vapour Deposition), processo, frutto di una recente tecnologia, che garantisce colori duraturi nel tempo, lucentezza, elevata resistenza alle alte temperature, all’abrasione e alla corrosione. Differisce infine dalla classica cromatura galvanica per l’assenza di effetti inquinanti.
La prevalenza di linee squadrate nel design della cucina influenza anche la zona lavaggio. Per rendere ancora più armonico il progetto, Alba2MPM, azienda specializzata nel settore, ha dato vita alla nuova Serie 7000 di pilette. Disponibile nelle versioni in acciaio satinato o lucido, con diversi “troppo pieni”, la Serie 7000 propone anche il movimento salterello corredato da manopola quadrata.
www.lbplast.com
www.alba2.com
LIRA
La linea D-Rect abbina all’estetica un innovativo sistema tecnologico: l’acqua miscelata viene trasferita alla canna piatta attraverso appositi micropassaggi. Disponibile anche nella versione con sistema integrato per l’illuminazione dell’acqua a seconda della temperatura di erogazione.
Salterello Rotologic Alto è un sistema di apertura e chiusura dello scarico del lavello caratterizzato da un comando di dimensioni ridotte, facilmente collocabile nella parte posteriore del lavello. La maneggevole impugnatura del pomolo, agevolata da una maggiore altezza dello stesso, permette, con una semplice e leggera rotazione, l’apertura e chiusura dello scarico: per questa straordinaria praticità e sicurezza nel movimento, il prodotto è particolarmente indicato per bambini e anziani. È corredato da una griglia asportabile del diametro di 90 mm che raccoglie i residui delle stoviglie accumulati durante il lavaggio, consente un rapido deflusso dell’acqua e ostacola la formazione di incrostazioni nelle tubature.
www.newform.it
www.lira.com
NEWFORM
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150-159_cuctecno_lavaggio:dossier 27/07/10 17:38 Pagina 154
cucinatecno INSIDE Leader mondiale nella produzione di lavelli, Franke utilizza tutti i più avanzati sistemi per realizzare una gamma straordinariamente ampia. Silvia Ferrari, direttore marketing Franke Italia, spiega le possibilità offerte dalle diverse soluzioni Silvia Ferrari
Tecnologie di processo al servizio della quotidianità Quali sono le tecniche di produzione attualmente utilizzate da Franke per realizzare i propri lavelli? Le tecniche di produzione sono molteplici in funzione del tipo di prodotto che si vuole ottenere e delle necessità del mercato. Un prodotto più economico si vincola a profonde imbutiture realizzate con un unico foglio di acciaio. Mentre un lavello di fascia medio-alta, solitamente caratterizzato da un design più ricercato, richiede tecniche di saldatura più o meno sofisticate (come ad esempio plasma, laser, elettrodo) e l’impiego di tecnologie innovative. Franke, da sempre leader nella lavorazione dell’acciaio, si avvale di tutte le tecniche di produzione attualmente possibili, dalle più comuni a quelle più all’avanguardia.
Polyedro, uno degli ultimi lavelli proposti da Franke, estremizza le potenzialità della tecnica di saldatura.
Quali vantaggi comporta lo stampaggio? Realizzare un pezzo da un solo foglio di acciaio, evitando giunzioni e rendendo in questo modo il lavello un unico monolite. Inoltre grazie allo stampaggio si possono ottenere dall’acciaio delle
forme altrimenti impossibili da realizzare con altre tecniche. E quali sono i punti di forza della saldatura? La possibilità di dare forma a design più evoluti, con meno vincoli tecnologici, vasche più profonde, raggi più stretti e linee più definite. Dopo tanti lavelli squadrati si torna a raggiature più ampie. Dal punto vista ergonomico, qual è la raggiatura ideale? E quale dal punto di vista della produzione? Non esiste una raggiatura ideale, dipende dalle esigenze estetiche e dall’uso del lavello. Certamente raggiature più ampie (raggio 15, raggio 8, raggio 5) ma comunque in grado di conferire un design squadrato e moderno al lavello sono più ergonomiche rispetto al raggio zero poichè consentono una maggiore facilità di pulizia. Sicuramente però, da un punto di vista produttivo, la realizzazione di questa tipologia di raggiature è più complicata e richiede l’impiego di tecnologie ad alto livello che Franke possiede e padroneggia da tempo.
150-159_cuctecno_lavaggio:dossier 26/07/10 14:59 Pagina 155
INSIDE Per Alpes, da oltre 50 anni riconosciuta nel mondo per l’elevato standard tecnico e qualitativo dei prodotti, il lavaggio rappresenta il 30% del fatturato. Attenta alle nuove dinamiche abitative, è stata tra le prime aziende a proporre stazioni di lavoro evolute, come racconta il direttore commerciale, Aldo Moretto Aldo Moretto
Dal lavello al piano di lavoro In termini di funzionalità, quali sono le innovazioni più significative in area lavaggio? Con la trasformazione dell’area lavaggio, avvenuta anche a seguito della diffusione nelle case della lavastoviglie, il lavello non è più solo uno strumento per lavare, ma è diventato un vero piano di lavoro completo, adatto a preparare i cibi, a separare la raccolta differenziata e a tutte le altre funzioni legate all’acqua. Nelle nostre abitazioni, infatti, i piani di lavoro sono sempre più contenuti nelle dimensioni e tutte le attrezzature per la cucina, dal piano di cottura, al forno, al lavello, devono preferibilmente trovarsi molto vicine tra loro. Questo vale non solo nelle piccole cucine, dove è comprensibile per ragioni di spazio, ma anche nelle cucine di grandi dimensioni, per assecondare i movimenti e la praticità nell’esecuzione delle varie azioni connesse, oltre che al lavaggio, anche alla cottura. Quali sono le proposte più evolute recentemente proposte da Alpes? Premesso quanto già detto, in Alpes abbiamo creato
soluzioni che includono una vasca grande e alta, il dispositivo per erogare il sapone, i contenitori con accesso dall’alto per la raccolta differenziata e un piano di lavoro costituito da una vasca da 70 cm, ma alta solo 8 cm (a misura per contenere anche i vassoi estraibili in dotazione al forno da 90 cm), in cui si può comunque lavare, ma che funge soprattutto da piano d’appoggio, e sotto la quale si può posizionare la lavastoviglie. Oltre alle vasche, alte e capienti, noi prestiamo grande attenzione all’intero lavello che è protetto da uno speciale isolante acustico, in miscrosfere di ceramica, che attutisce il rumore metallico all’apertura dell’acqua, e svolge al contempo la funzione di isolante termico, mantenendo più a lungo calda l’acqua. Tutte le versioni dei lavelli sono disponibili in tre categorie: sottopiano, incasso con bordo di pochi millimetri o filo top a zero millimetri, oppure da appoggio, versione che personalmente prediligo per la sensazione di maggiore ricchezza e solidità data dal bordo ad alto spessore.
Quali sono le soluzioni più apprezzate dai clienti? Il consumatore recepisce bene le nuove proposte quando sono concrete e sono frutto dell’analisi e della maestria, e non di mode passeggere e effimere.
diretto dai fori posizionati sul lavello. Sempre a completamento del lavello, abbiamo ideato una serie completa di rubinetti, coordinati e progettati nel rispetto della nostra filosofia aziendale.
Alpes è stata tra i pionieri della raccolta differenziata. Ci sono delle novità in quest’ambito? Anche la raccolta differenziata è vista da noi come un completamento del lavello. Abbiamo scelto di produrre contenitori in acciaio inox, materiale noto a tutti per le sue proprietà igieniche, nettamente superiori a quelle della plastica. Ideati in diverse misure e altezze, e dedicati a tutto quanto va riciclato, dall’umido alla carta, dal vetro alla plastica, i contenitori sono forniti in tre diverse soluzioni: da appoggio alla base, estraibili e agganciati sotto top all’altezza ergonomica di 90 cm, oppure con accesso
Lavelli saldati o stampati. Quali sono i pro e i contro delle due tecniche produttive? Le vasche saldate costano di più, ma offrono indubbi vantaggi quanto a forme e quantitativi. Questa tecnica, che non richiede uno stampo, permette di realizzare lavelli in modo sartoriale e su misura, offrendo più spazio alla creatività, ed è la formula più attuale proprio per la sua flessibilità produttiva. Lo stampaggio offre continuità nel materiale, essendo il prodotto ricavato da un’unica lastra, e si presta meglio a rispondere alle esigenze di grandi produzioni a costo più contenuto.
Lavello installabile a filo piano, accessoriato e completo di rubinetto coordinato.
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cucinatecno TAVOLA ROTONDA Dall’estetica in linea con i trend contemporanei alla multifunzionalità accessoriata, dall’innovazione della “zona acqua” alla “rivoluzione” che trasforma il lavello in elemento d’arredo
COME È CAMBIATA L’AREA DI LAVAGGIO? APELL Maurizio Vianello Direttore Generale La clientela più esigente oggi è alla ricerca di prodotti che coniughino nel migliore dei modi la modernità e l’eleganza del disegno con la funzionalità e la praticità d’uso. I lavelli cosiddetti “a raggio zero” o “squadrati”, che bene hanno interpretato la coerenza con il design minimalista delle cucine moderne nel corso degli ultimi cinque anni, sono oggi sempre meno accettati dalla clientela che non intende più sacrificare sull’altare del design la possibilità di mantenere pulito il proprio lavello. Negli ultimi anni i principali produttori di lavelli hanno lavorato per conciliare queste due esigenze: l’inserimento di lavelli con vasche “a raggio minimo” rappresenta un importante punto d’arrivo che sembra mettere d’accordo la “pulizia del design” con la “pulizia del lavello”. ARTINOX Massimo Frassinelli Responsabile Commerciale L’area lavaggio è migliorata offrendo accessori ed ergonomia che un tempo erano utilizzati esclusivamente nel settore professionale. Le dimensioni e le profondità
rendono i lavelli degli strumenti tecnici di elevata qualità e altamente performanti. Tutti i prodotti Artinox, che è stata la prima azienda del comparto inox ad ottenere la certificazione ambientale, sono interamente realizzati in acciaio inox, quindi riciclabili al 100% e ad impatto zero. BLANCO Fabio Porta Marketing I&D La ricerca da parte di Blanco di nuove soluzioni nell’area lavaggio è sempre stata improntata verso l’obiettivo di poter fornire ai propri clienti, invece di un semplice lavello, un vero e proprio “centro di lavoro mutifunzionale”. Questo concetto viene sviluppato grazie alla disponibilità di innumerevoli accessori che rendono il lavello e lo spazio circostante sempre più pratico e funzionale. Il 60% del tempo passato in cucina viene speso intorno al lavello: taglieri scorrevoli in legno massello o cristallo temperato, vaschette forate, teglie e gocciolatoi in acciaio inox, dispenser di sapone, cestelli con griglia per i piatti: sono gli strumenti migliori per rendere più agevole e velocizzare il proprio lavoro in cucina.
DORNBRACHT Massimo Caucino Key Account Manager Kitchen Fondamentalmente non è l’area lavaggio ad essere cambiata; la sua funzione rimane quella di sempre secondo lo spazio che si ha da gestire. Sono le varie funzioni in cucina ad aver cambiato la loro composizione fino a essere separate. Con la nascita del programma “Water Zones”, Dornbracht è stato il primo produttore ad avere studiato nei minimi particolari la migliore gestione delle zone dove sono presenti i punti acqua, territorio in cui Dornbracht ha sicuramente la massima competenza. Non dimentichiamo che l’acqua ricopre un ruolo importantissimo nella nostra vita e in cucina circa il 60% di tutte le azioni riguardano proprio il lavello e la gestione dell’acqua. Nella zona specifica del lavaggio, per esempio, Dornbracht offre ogni componente per rendere le operazioni più funzionali possibile, senza trascurare il fattore design che per Dornbracht è fondamentale. ELLECI DE LUXE Veronica Traversa Responsabile Marketing Come da diverso tempo stiamo pubblicizzando, la nostra
mission è rivoluzionare l’area lavaggio. Se si pensa alle varie aree della cucina, di fronte al lavello si passa più tempo in assoluto e per assurdo è l’unico componente-cucina che non ha ancora effettuato una vera e propria rivoluzione. Si è migliorato il design, le qualità in termini di materiali ma mai si è toccato il “concetto” lavello. Noi ci siamo posti l’obiettivo di rivalutare questa area fondamentale in cucina, donandole facilità d’uso e “piacere” nell’utilizzo. Abbiamo liberato il lavello dai vincoli dell’incasso trasformandolo in un elemento d’arredo e accessoriandolo di molteplici utilities, in risposta ai ritmi sempre più veloci di vita ai quali la società ci sta abituando. FOSTER Angelo Monaco Brand Manager Negli ultimi anni abbiamo vissuto l’affermarsi dello stile minimalista, che naturalmente ha influenzato anche il design dell’area lavaggio. Alla voce “lo stile prima di tutto”, abbiamo visto crescere la domanda delle vasche squadrate e poi dei gocciolatoi lisci, ovvero senza nessun rilievo. “Piegatasi” alle esigenze del mercato, Foster ha sviluppato un’offerta
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ambientecucina
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APELL modello: Kaleidos KAG901KITWISC materiale: acciaio inox, coperchi in vetro e acciaio inox dimensioni del modello prescelto in cm: 89,7x51 profondità vasca: 20 varianti disponibili: vasca + gocciolatoio, doppia vasca, vasca con vaschino, vascone estetiche coperchi: silver glass, nero, bianco
+ importante nella serie Quadra, sia personalizzando le proprie vasche con un raggio sul fondo atto a garantire la facile pulizia degli spigoli, sia proponendo una vastissima gamma di soluzioni, grazie alla sua alta specializzazione nella produzione su misura, processo tipico della produzione dei piani di lavoro. Oggi, certamente osserviamo una clientela più attenta agli accessori, che migliorano notevolmente la funzionalità di un centro di preparazione e di lavaggio. PLADOS Sandro Bertini Presidente Gruppo Plados Telma Negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva affermazione delle cucine moderne e di tendenza. Anche per quanto concerne la zona lavaggio, il minimalismo si è progressivamente affermato e i produttori in questa tipologia di cucine stanno privilegiando lavelli dalle forme squadrate e minimali, che vengono installati, oltre che nella tradizionale forma da incasso, anche nelle più innovative filo-top e sotto-top. Per allinearsi a queste nuove richieste, la nostra azienda ha di recente realizzato una nuova linea denominata One.
Eleganza e pulizia delle forme abbinata a facilità di manutenzione quotidiana grazie alle vasche a raggio minimo, con curvatura di 12 mm, e all’assenza di spigoli. L’originale sistema di piletta a scomparsa, dalla copertura in acciaio di 3 mm, elimina ogni discontinuità dal fondo della vasca, conferendo coerenza stilistica al lavello e alla cucina.
www.apell.it
ARTINOX modello: Dama materiale: acciaio inox AISI 304 spessore 1 mm dimensioni del modello prescelto in cm: 80x40x20 varianti disponibili: incasso filo top, sopra top e sotto top in diverse dimensioni
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La superficie antigraffio adottata dalla nuova serie Dama preserva le caratteristiche estetiche e non compromette il design e la praticità del modello, combattendo i segni d’invecchiamento causati dall’utilizzo quotidiano.
www.artinox.com
CM modello: Ariel materiale: acciaio inox AISI 304 18/10 dimensioni del modello prescelto in cm: 54x45x19 varianti disponibili: incasso e sottotop, satinato F3”
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Le nuove vasche quadrate, caratterizzate dal ribassamento della zona comandi e dal miscelatore a scomparsa hanno un design pulito ed essenziale, con pareti diritte, angoli a spigolo e specchiatura del fondo. Si adattano perfettamente a cucine altamente tecnologiche.
www.cm-spa.it
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cucinatecno DORNBRACHT modello: Preparing, Serie Water Zones designer: Sieger Design materiale: acciaio inox spazzolato dimensioni del modello prescelto in cm: 111x51 varianti disponibili: la serie Water Zones include i modelli Cooking, Cleaning, Drinking e Universal
BLANCO modello: Blancoidessa materiale: ceramica porcellanata dimensioni del modello prescelto in cm: 116x50 varianti disponibili: 4 differenti versioni (con 1 vasca e gocciolatoio; con vasca, vaschetta e gocciolatoio; con 2 vasche; con 2 vasche e gocciolatoio); due colorazioni
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Qualità del materiale certificata da LGA (organismo indipendente, riconosciuto a livello internazionale e rispondente alle severe norme tedesche); perfetto abbinamento con i miscelatori in finitura ceramica; materiale innovativo, estremamente liscio al tatto, resistente, non poroso, igienico e semplice da pulire.
www.blancoitaly.com
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Lavello doppia vasca in acciaio inox spazzolato per installazione da incasso o filo top. La Water Zone Preparing è attrezzata per tutto ciò che ha a che fare con la preparazione delle pietanze in cucina (lavare, pulire, tagliare, sgocciolare). Può montare una doccetta professionale speciale a getto soft per sciacquare verdura e frutta ed è dotata di lavello doppio, profondo da un lato per la raccolta dell’acqua e volutamente piatto a scolo libero dall’altro.
www.dornbracht.com
FOSTER modello: Quadra S materiale: acciaio inox AISI 304 (18/10) dimensioni del modello prescelto in cm: 873x513 mm varianti disponibili: con 1 vasca grande in versione incasso semifilo; con 1 vasca grande in versione incasso a filo; con 1 vasca grande + 1 vasca piccola in versione incasso semifilo; con 1 vasca grande + 1 vasca piccola in versione incasso a filo.
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La serie rappresenta un “crossover” tra le due serie di punta della collezione del brand, ovvero la Serie Quadra e la Serie 4000. Della prima riprende la vasca squadrata, con il fondo raggiato per facilitare la pulizia, mentre dalla seconda eredita il gocciolatoio molto moderno e dal design minimalista. L’acciaio è di grande spessore (1 mm) e le vasche sono tutte profonde 20 cm.
www.fosterspa.it
ELLECI modello: Elettrolavello Washer 120 materiale: Vitrotek e materiali innovativi (alluminio alveolare, fibra di carbonio, etc.) dimensioni del modello prescelto in cm: 120 varianti disponibili: Granitek e Metaltek, finiture neutre per i pannelli frontali del cabinet
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Primo elettrolavello nel mondo (combinazione di acqua ed elettricità), con sistema di scarico S.I.R. dall’ingombro di soli 5 cm sotto il lavello, che permette di ricavare 180 litri di volume utile al di sotto del lavello con 5 cassetti, e 90 litri di capacità delle 2 vasche. L’area eco-funzionale Green points è dotata di lavaggio ad ultrasuoni, dissipatore collegato al sistema di scarico, aspiratore dell’olio usato.
www.elleci.com www.ellecideluxe.com
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SMALVIC
PLADOS
modello: top isola - Premium materiale: acciaio inox 18/10 satinato dimensioni del modello prescelto in cm: 100x53,5x10 profondità vasca 17 varianti disponibili: versioni con gocciolatoio a destra e a sinistra, dotato di piletta automatica.
modello: Serie One modello ON5610 designer: Rodolfo Mogetta materiale: serie proposta nelle finiture Ultragranit, Ultrametal e Ultravitro dimensioni del modello prescelto in cm: 56x50x20 varianti disponibili: tutte le colorazioni previste per le finiture Ultragranit, Ultrametal e Ultravitro, che includono 36 differenti tonalità. Tre modelli: ON4110 LV/1 da 41x50 cm; ON5610 LV/1 da 56x50 cm; ON7610 LV/1 da 76x50 cm
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Il lavello a vasca quadra e gocciolatoio d’appoggio rappresenta il top di gamma della nuova serie di lavelli dell’azienda, prodotti completi di miscelatori e di una gamma di accessori che comprende cestelli, vaschette e taglieri per ogni esigenza. Conforme al deciso orientamento alla qualità, il brand garantisce i nuovi prodotti per 3 anni.
www.smalvic.it
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La linea One si caratterizza per le forme molto sobrie e minimaliste, particolarmente indicate per ambientazioni moderne e di tendenza. I lavelli della serie possono essere installati sia nella tradizionale versione da incasso, sia nelle più innovative soluzioni a filo-top e sotto-top. Il prodotto è marchiato CE e presenta straordinarie caratteristiche di resistenza ai graffi, al calore, agli urti e alle macchie. Sono forniti anche con protezione antibatterica “MicroStop” e con protezione “UltraClean” per favorire la pulizia totale e consentire la massima igiene.
www.plados.it
SCHOCK modello: Waterfall materiale: Cristadur® dimensioni del modello prescelto in cm: 100x50 varianti disponibili: disponibile in diverse varianti e diversi colori. www.schock.it
FRANKE modello: Planario modello POX 611 (versione incasso) materiale: acciaio inox satinato dimensioni del modello prescelto in cm: 100x51 varianti disponibili: monovasca; doppia vasca; 1 vasca+gocciolatoio (modello in foto); installazione a incasso, sottotop e filotop.
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La particolare sagoma della vasca, che si sviluppa in profondità sfruttando lo spazio del banco rubinetteria, aumenta la capacità contenitiva del lavello, la cui superficie di lavoro risulta ampliata e più funzionale. Il gocciolatoio degrada verso la vasca permettendo all’acqua di scolare più facilmente. Il modello permette di creare un piano di lavoro polifunzionale, grazie alla gamma di accessori a cui può essere abbinato: cover in cristallo nero, tagliere Hygenia, vaschetta forata in acciaio inox, Rollmat.
www.franke.it
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La vera particolarità di questo nuovo modello è il gocciolatoio a cascata. Elemento di puro design, dona al lavello un aspetto singolare e unico nel genere. Il prodotto può essere montato anche a filo top ed è disponile in diverse varianti di colore, per dare un ampio ventaglio di possibilità di scelta al cliente finale.
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ambientecucina PROJECT facile da navigare, utile da leggere AMBIENTE CUCINA PROJECT è il nuovo e-magazine dedicato a progettisti e architetti che desiderano conoscere le novità più interessanti per la cucina. Uno strumento concreto che nasce dalla competenza di Ambiente Cucina, rivista storica specializzata del Gruppo24Ore.
AMBIENTE CUCINA PROJECT is a new e-magazine for designers who want to get all the latest news about Italian kitchens. A practical tool that draws on the expertise of Ambiente Cucina, Italy’s long-running kitchens magazine published by Gruppo24Ore.
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Ancora più spazio sotto il lavello! ità nov
87 mm
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BASSA
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Via Circonvallazione 31 - 13018 Valduggia (Vercelli) - ITALY - Tel. 0163 43 88 - Fax 0163 43 88 45
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