Lezione 18 (11 aprile 2007) Risassunto della posizione lockeiana (i) le mie memorie sono qualità (attributi) della sostanza che è il mio ‘io’ (ii) quando la sequenza di memorie viene interrotta, l’identità è dubbia (giudicata da Dio e solo in via provvisoria dagli uomini) (iii) la memoria costituisce il nesso con il nostro passato e, quindi, l’identità personale Tre motivi per escludere la posizione lockeiana – tutti derivanti dall’immagine della coscienza come traghettata all’interno del corpo Contro Locke (1): l’identità è un rapporto uno-uno: se A è identico a B e A è identico a C, allora B è identico a C – se un uomo del seicento, B, può avere ricordi della vita di Socrate (A), allora anche un altro uomo del seicento, C, può avere ricordi della vita di Socrate (Locke §7, disp. p. 55) – ex hypothesi, B e C non sono identici (sono due uomini del seicento) – ergo o l’essere Socrate è come l’essere un’ameba e non esiste ‘identità personale’ o nessuno dei due è identico a Socrate Contro Locke (2): l’identità è un rapporto transitivo: se A è identico a B e B è identico a C, allora A è identico a C – il caso di Reid (disp. p. 82): Supponiamo un ufficiale valoroso, che è stato fustigato a scuola da ragazzo per aver rubato in un orto, che ha catturato lo stendardo dei nemici nella sua prima campagna, e che è stato promosso generale in età avanzata. Supponiamo anche, quel che dobbiamo ammetterepossibile, che, quando ha preso lo stendardo, fosse cosciente di essere stato fustigato a scuola, che, quando fu promosso generale, fosse cosciente di aver preso lo stendardo, però che avesse assolutamente perso coscienza della fustigazione. –
o il caso, più verosimile, di Alzheimer: il generale si ricorda della fustigazione ma non della cattura dello stendardo (identità attraverso le lacune)
Contro Locke (3): la priorità dell’identità di sostanza rispetto agli attributi – Locke presuppone l’identità di persona nel suo appello alla memoria – obiezione di Butler (disp. pp. 70-5): per far sì che uno stato mio attuale risulti una memoria, esso deve essere collegato a un mio stato passato in base alla mia identità attraverso il tempo – per Butler, è il ‘principio vitale’ che rimane uguale e che permette la sopravvivenza alla morte, così come si sopravvive alla pubertà o un insetto sopravvive al cambiamento da bruco a farfalla Riproviamo a cercare un criterio adeguato, senza il dualismo lockeiano (la tesi secondo cui la mente può esistere a prescindere da qualsiasi supporto fisico) A Continuità corporea: ‘persona A a tempo t 1 è la stessa persona di B a tempo t2 se e solo se il corpo di A è continuo con il corpo di B’ – l’assunzione e espulsione delle parti corporee deve fare parte di un normale processo biologico – le nuove parti vengono assorbite nell’organismo vivente
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la sostituzione di materia sarà graduale
Vantaggi di Continuità corporea – non privilegia il punto di vista ‘interno’ – non fa una distinzione radicale tra gli esseri umani e le altre creature (come il pappagallo di Locke §8) che possono contare come ‘persone’ – permette grandi cambiamenti sul lungo periodo Svantaggi di Continuità corporea – sembra richiedere che sappiamo un bel po’ di biologia prima di sapere se una persona oggi è identica a qualcuno che conoscevamo dieci anni fa – dipende dall’idea di un ‘processo normale’, ma vogliamo capire i contorni del concetto di ‘stessa persona’ anche in casi anormali Un controesempio a Continuità corporea: il trapianto di cervello (S. Shoemaker, 1963) – supponiamo la possibilità (logica se non tecnica) di estrarre il cervello dal cranio e di rimetterlo senza compromettere il funzionamento del corpo – Brown e Robinson, due uomini molto simili da punto di vista fisico (per aspetto e disposizione), si sottopongono a interventi per togliere tumori nei loro cervelli – per errore, il chirurgo rimette il cervello di Brown nel corpo di Robinson e il cervello di Robinson nel corpo di Brown – (per semplificare un aspetto a cui torneremo, immaginiamo che uno dei due muoia) – chiamiamo il sopravvissuto ‘Brownson’ – quando Brownson si sveglia, chiediamo il suo nome e lui risponde ‘Brown’, riconosce la signora Brown ecc – quasi nessuno dice che Brownson sia Robinson con un cervello diverso Se Brown è la stessa persona di Brownson e il corpo di Brownson non è un corpo continuo con quello di Brown, allora Continuità corporea non rappresenta un criterio adeguato
Lezione 19 (12 aprile 2007) B Continuità cerebrale: ‘persona A a tempo t1 è la stessa persona di B a tempo t2 se e solo se il cervello di A è continuo con il cervello di B’ – è il fatto di essere il supporto diretto del flusso dei nostri stati coscienti che fa del cervello una parte privilegiata – il privilegio è suffragato degli effetti cognitivi di lesioni fisiche di diverse parte del cervello (Oliver Sacks) ecc. – se qualche altra parte dell’anatomia fosse ‘sede della mente’ – l’hardware su cui gira il software della vita mentale – allora cambieremmo i termini del criterio Vantaggi di Continuità cerebrale – se era la collocazione del cervello di Brown a determinare l’identità di Brownson, sarà perché il cervello ha un rapporto molto intimo con l’essere una determinata persona – cerca di dare un fondamento biologico alla nozione di persona Svantaggi di Continuità cerebrale – o ammette una forte dose della prospettiva ‘interna’ (e quindi difficile da verificare) o mette la questione di identità nelle mani dei neurochirughi – lascia incerto la questione dei modi di continuare ad esistere di un cervello Caso problematico per Continuità cerebrale – supponiamo sviluppi di informatica, di robotica e delle neuoscienze tali per cui diventa possibile sostituire parti malate del cervello con impianti sostitutivi, che preservano la funzionalità – se io subisco una serie di tali interventi così che tutto nel mio cranio sia di silicone, anche se io continuo a ricordarmi del mio passato non avrò più lo stesso cervello – il successo di tali interventi dimostra che non è il cervello in quanto tale ad essere essenziale Siamo tornati al problema della riproducilibilità di stati mentali, concepiti come attributi ancziché come sostanze che era fatale alla posizione lockeiana La fissione di persone (un esperimento del pensiero per mettere la nozione di ‘persona’ sotto torchio) – un dato di fatto: molte delle funzioni cerebrali sono duplicate e si trovano in varie parti del cervello (la robustezza dell’evoluzione nello spreco di risorse) – a suffragio di questo fatto, si possono scindere le due emisfere senza interferire con la funzionalità e l’unità di coscienza (e aiuta in casi gravi di epilessia di non diffondere le crisi) – una suppozione: è possibile che una persona, A, abbia tutte le funzioni cerebrali perfettamente distribuite e duplicate nelle due emisfere – ciascuna emisfera funziona in perfetta sintonia con l’altra e A non avverte la duplicazione (come noi altri) – un’ulteriore supposizione: un po’ di tempo fa, A ha permesso la clonazione del suo corpo in due esemplari, che rimangono comunque senza cervello in ‘animazione sospesa’ – la crisi: il corpo di A viene gravemente danneggiato e i medici propongono di togliere il suo cervello e mettere un’emisfera nel corpo Destra e l’altra nel corpo Sinistra Come dobbiamo descrivere la riuscita dell’intervento?
Cinque reazioni alla fissione (possono esserci altre?) 1 ‘Il nostro concetto di ‘persona’ sottodetermina un caso del genere’ – a favore: se fossimo amebe, forse avremmo un concetto diverso della nostra condizione, ma gli esseri umani non sono pronti per questi casi – contrario: negli ultimi decenni ci siamo abituati a trapianti di molti organi, anche vitali come il cuore, perché non possiamo sviluppare il concetto di persona in modo simile? 2. ‘A è identico o a Destra o a Sinistra, anche se non sappiamo a quale dei due’ – a favore: si cerca di preservare l’identità come rapporto uno-uno – contrario: (i) Destra e Sinistra stanno in esattamente gli stessi rapporti psico-fisici a A e bisognerebbe invocare una sostanza immateriale che segue solo un’emisfera per fare la differenza; – (ii) Destra e Sinistra entrambi si sentono continui con A (il punto di vista ‘interno’) 3. ‘A sopravvive sia come Destra che come Sinistra’ – a favore: anziché parlare di ‘identità’, che è uno-uno, si parla di sopravvivenza, e un doppio successo non sembra una sconfitta – contrario: (i) se Destra e Sinistra erano componenti di A prima di fissione, erano ‘elementi sub-personali’, ma dopo sono diventati persone a pieno titolo? – (ii) viceversa, A è diventato una super-persona, spazialmente sparsa e con diverse tendenze psicologiche (dopo la fissione Destra e Sinistra tenderanno a diversificarsi sotto la presione dei diversi ambienti)? 4 ‘La fissione ha solo reso esplicito la differenza tra Destra e Sinistra’ – a favore: (i) salva la relazione uno-uno di identità (solo fatti riguardo a Destra e Sinistra possono influire sulla loro identità) – (ii) fornisce una cornice concettuale per il fenomeno di personalità multipla (anche se in questi casi, le varie funzioni o ‘voci’ sono sparpagliate nel cervello) – contrario: (i) scopriamo dopo il fatto che il nome ‘A’ era ambiguo prima, o dobbiamo dire che erano coinvolte tre persone, A, Destra e Sinistra, di cui la prima muore? – (ii) prima della fissione, Destra e Sinistra come persone (e non come emisfere) occupano esattamente lo stesso spazio, che è i corpo di A 5. ‘Con la fissione, A cessa di esistere e Destra e Sinistra iniziano a esistere’ – a favore: (i) una persona non può essere identica a due persone – (ii) A non è né Destra né Sinistra perché non ha né lo stesso (continuo) corpo né lo stesso cervello (intero) – (iii) A non è Destra perché Sinistra esiste e Sinistra ha lo le stesse pretese di essere A che ha Destra – contrario: (i) se A cessa di esistere, muore (se è così, il suo consenso all’intervento è suicida) – (ii) se Sinistra non fosse sopravvissuto all’intervento, A sarebbe stato identico a Destra, come l’unico candidato (cfr. The Prestige) – (iii) questa reazione richiede una nozione di identità estrinseca (l’identità di Destra dipende da fatti riguardanti Sinistra) – l’essere una persona è come l’essere un vedovo (uno lo è in virtù di fatti che riguardano un’altra persona)
Lezione 20 (13 aprile 2007) Questioni di identità personale (miste con considerazioni riguardo al libero arbitrio) in Essere John Malkovich Una definizione dell’identità di JM dal punto di vista esterno: è il famosissimo attore che ‘ha fatto la parte del ladro di gioelli’ (tassista min 29.50, immediatamente smentito da JM (con Craig ‘dentro’); Craig lo ripete min. 32.55; pure Maxine, min. 44,30) o che ha fatto ‘il ruolo del ritardato’ (uomo nel ristorante, min 45.30) – queste definizioni sono false (JM non ha mai fatto questi ruoli) – usano, comunque, credenze + o – diffuse tra chi non sa niente di cinema e non ha bisogno di identificare JM – possiamo identificare JM seguendo le tracce del suo corpo di volta in volta? Il rapporto di Lotte con il corpo di JM (tre esperienze) – (1) il primo impatto (36,30): sente il bagnato di JM sotto la doccia – noi sentiamo (37,10) la voce di Lotte dire ‘io mi sento sexy’, mentre JM si guarda nello specchio – uscita per la prima volta: ‘ero JM’ (37,45) – nella macchina e nell’ufficio di Maxine si specula sull’identità in termini di organi sessuali: JM è femminile a causa del passaggio (40,25), mentre Lotte solleva la possibilità di essere transessuale (e sottoporsi a un intervento, 42,00) – (2) mentre JM sta leggendo, Lotte: ‘io voglio quella voce’ (43,15) – Lotte grida a JM di andare all’appuntamento con la donna che telefona (Maxine) (44,50) – quando JM scrive l’appuntamento, Lotte è in trionfo (45,15) – uscita per la seconda volta, decide che deve stare dentro JM per l’incontro alle 8.00 – (3) al ristorante, JM ammette a Maxine’non ero sicurro di venire, ma mi sono sentito stranamente obbligato’ (46,30) – Lotte apprezza di Maxine ‘il modo che mi guardi, che ci guardi’ (46,40) – Maxine sembra scrutare JM come per vedergli ‘dentro’ (per rilevare la presenza di Lotte?) Craig prende controllo sul corpo di JM per 8 mesi e, da burattinaio, lo fa cambiare mestiere da attore a burattinaio (min. 80-85); Dr Lester e gli altri anziani prendono il ‘traghetto JM’ per più di sette anni (min 100-105) – i movimenti del corpo di JM sono dovuti ad agenti ‘interni’? – Craig parla del ‘passaggio che ti conduce all’interno di JM’ (32,25) – stiamo nei nostri corpi come un autista dentro un’auto? Incertezze sul vocabolario adatto a descrivere la situazione – Craig ‘vedi attraverso gli occhi di JM’ (32,30, anche 42,30) – Lotte nega che ci sia qualcosa che può ‘portare dentro il cervello di qualcuno’ (35,20) e Craig sembra correggerla: ‘cervello o anima o qualunque cosa: io ero dentro JM’ – le ‘questioni filosofiche’ di Craig (33,15): ‘la natura del proprio ego’, ‘esistenza dell’anima’, il pezzo di legno ‘è andato a finire nella testa di JM?’ – Maxine: è un ‘viaggio’ (33,40) (‘spersonarsi’?); le parole dell’annuncio: ‘Vuoi essere qualcun’altro? Adesso puoi’ (41,30) – condividere le esperienze di JM e controllare il suo corpo basta per ‘essere JM’? – possono esserci più di un agente alla volta all’interno di un corpo umano (cfr. personalità multipla)?