CORSO DI AGGIORNAMENTO “LE PIETRE E I CITTADINI” 2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini” Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA STORICO-DESCRITTIVA DEL CENTRO STORICO Docente Scaglione
Claudia
Tel.3389079454
E mail
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Scuola / Istituto: ITET M. Polo
Via Ugo la Malfa 113
Città Palermo
Tel. 0916886878 Fax 091-6886792
CAP
90146
Prov
PA
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Denominazione e localizzazione del centro storico
Complesso di Santa Eulalia dei Catalani, nel cuore della Vucciria, che comprende una chiesa, oggi sconsacrata, e alcuni edifici adiacenti che ospitano un istituto di cultura spagnola. Via Argenteria Nuova 33, Palermo Le motivazioni della scelta
Sono una docente di lingua spagnola presso un istituto superiore per il turismo, per cui la scelta non poteva che ricadere su un edificio significativo per me. La chiesa di Santa Eulalia dei catalani è non solo la sede del Centro culturale spagnolo Cervantes a Palermo, ma è anche la testimonianza di un periodo storico, culturale ed artistico che ha visto i mercanti catalani protagonisti nella nostra città.
Breve descrizione
Il complesso è composto dalla chiesa di Santa Eulalia e da diversi edifici che si estendono fino alla retrostante via della Rosa Bianca. Si tratta di un vasto isolato che nel passato appartenne ai catalani arrivati nella nostra città alla fine del XIII secolo. Fu quella una colonia che col tempo diventò sempre più numerosa e poté giovarsi dalla protezione dei regnanti aragonesi e spagnoli. L'impianto originario di S. Eulalia va fatto risalire al 1282, anno della prima emigrazione dei mercanti catalani a Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596 C.F. 80078410588 P.IVA 02121101006 -
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Palermo. La chiesa, in un primo tempo, portò il nome della Santissima Vergine e soltanto nel 1630 fu dedicata a S. Eulalia Vergine e Martire catalana, vissuta tra il I e il II secolo d.C. sotto Diocleziano. Lo stile è tipicamente spagnolo (plateresco), riccamente ornato, tanto da richiamare le incisioni dei lavori di argenteria (plata). Si compone di tre ordini movimentati con colonne, con l'arco centrale che accoglie lo stemma del regno di Spagna e sotto il rombo con le insegne di Barcellona affiancate da quattro colonne (a simboleggiare le Colonne d'Ercole) che dovevano sostenere la cupola mai costruita. Nell'ultimo ordine sono presenti quattro ghirlande con busti di sovrani spagnoli. L'interno, con pianta a croce greca su base quadrata, con colonne in marmo da Barcellona e rivestimenti murari anch'essi marmorei, fu completamente riconfigurato nel tardo Settecento. Tra le opere d'arte che conteneva, totalmente sottratte, era il Martirio di S. Eulalia (1636), opera del pittore Gerardo Astorino, ora al Museo Diocesano. La bianca e semplice facciata interna della chiesa domina un cortiletto sotto il quale tuttora sono incanalate le residue acque di quello che fu il Fiume Papireto. Su una parete sventola la bandiera spagnola. Contesto territoriale
La Chiesa di Sant'Eulalia si trova in pieno mercato della Vucciria, lungo la Via Argenteria dirimpetto la Piazzetta del Garraffo. Quest'ultima molto conosciuta in quanto ospita l'effige del Genio di Palermo. Notizie storiche
L'edificio di culto fu voluto nel '400 dal nucleo di commercianti catalani che sin dal XIII secolo scelsero la città come sede dei loro traffici mercantili. Dopo varie rivisitazioni, nella prima metà del '600 si gettarono le basi per l'opera definitiva. I lavori però si protrassero fino al XIX Sec. con inevitabile frammistione di stili che via via si andavano affermando. Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa)
La Vucciria insiste sull’antica depressione del Papireto. Nel XV secolo si effettuò una colmata, voluta dal senato di Palermo, per risanare la zona divenuta insalubre e ricettacolo di rifiuti –compresi quelli del macello delle carni e delle concerie. Nel XVI secolo dunque le acque del Papireto furono convogliate in un condotto sotterraneo ancora esistente. L’area bonificata fu, ben presto, intensamente edificata e utilizzata dai mercanti stranieri che vi costruirono le loro chiese e, tra queste, la chiesa di Santa Eulalia dei Catalani. Il sottosuolo è formato da terreni e rocce di origine sedimentaria e presenta caratteri di notevole complessità. I terreni di colmata sono eterogenei, costituiti di frammenti e spezzoni di calcarenite, di terra rossa, di ghiaia... Ai fini della progettazione degli interventi, di risanamento delle costruzioni già esistenti, è da sottolineare che tale tipo di terreno è altamente deformabile. È Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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necessario dunque evitare o, quantomeno, limitare incrementi di sforzi efficaci nei terreni dovuti a modifiche delle strutture esistenti che indurrebbero cospicui cedimenti. Sistema viario, piazze
Il Complesso della Chiesa di Santa Eulalia dei catalani si erge in piena zona del mercato della Vucciria. Quest’ultimo ricade nel mandamento Castellammare e si estende da Piazza San Domenico fino a mare in prossimità del Castello. Il nucleo centrale del mercato è costituito dalla grande piazza Caracciolo dove un tempo fiorì l’antica bocceria , il maggiore mercato destinato al macello e alla vendita della carne, da cui prende il nome. Dalla piazza centrale nominata Caracciolo ai tempi del viceré, si diparte una serie di strade, la cui toponomastica è legata alle antiche corporazioni di artigiani e piccoli commercianti: via dei Maccheronai, dove un tempo si concentravano i produttori di pasta fresca, via dei Pannieri, dei Coltellieri, dei Mezzani, dei Frangiai e dell’Argenteria. Dentro il mandamento è compreso anche l’ultimo tratto del Cassaro, verso il mare, chiamato morto perché l’attività commerciale era meno intensa rispetto alla parte alta dove in origine si sviluppò l’emporio musulmano (as-asimat). Dalla via Argenteria, il mercato si ricongiunge alla piazza del Garraffello, il luogo delle logge dei mercanti pisani, genovesi e catalani. Sistema edilizio
La costruzione dell’odierno edificio, che non fu mai finito del tutto, iniziò a partire dal 1630, sfruttando la struttura del complesso medievale sottostante. Il prospetto di questa nuova chiesa è tra i più caratteristici di Palermo, perché adorno di stemmi della nazione catalana e di busti di re Aragonesi. Inoltre i marmi utilizzati per le decorazioni e per le colonne, furono fatti spedire direttamente da Barcellona, con dei costi notevoli che fanno capire l’attaccamento della loggia alla propria terra d’origine e il loro grado di ricchezza. All’interno della chiesa si trovavano diversi arredi di valore, tra cui un bel crocifisso ligneo, e alcune importanti tele, tra cui il martirio di Sant’Eulalia e la Madonna di Monserrato (entrambi opera di Gerardo Asturino) e una grande tela raffigurante la SS. Trinità, posta sull’altare maggiore e proveniente dalla distrutta chiesa di Gesù e Maria agli Schioppettieri. La chiesa fu utilizzata a scopi religiosi fino al 1968. Col tremendo terremoto di quell'anno subì diversi danni e venne chiusa al culto. Dopo gli anni Settanta fu usata come magazzino, deposito e stalla. Dopo la chiusura al culto, durante la seconda guerra mondiale, le opere presenti furono divise tra Roma ed il Museo Diocesano di Palermo. Sistema difensivo e recinti …………………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………………... Le funzioni insediate: quelle storiche e le attuali (le permanenze e le modificazioni)
La particolarità di questa chiesa è che, dopo l’Unità d’Italia, rimase in possesso della Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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Spagna che, a differenza delle altre logge presenti, ovviamente non si trovava nel nuovo territorio italiano. La gestione di questo pezzetto di regno spagnolo avviene attraverso un accordo stipulato tra l'Opera Pia e il Ministero degli Esteri: alcuni anni fa la chiesa venne concessa in comodato gratuito al Comune di Palermo, rinnovabile alla scadenza per altri dieci anni. Ed è oggi destinata, dopo decenni di abbandono, ad iniziative culturali, ospitando tra l’altro il Centro culturale spagnolo Cervantes. Insieme a Santa Eulalia, sono altri due in città i possedimenti spagnoli: la Cappella de la Soledad con annessa casa parrocchiale a Piazza Vittoria, e la Cappella di Nostra Signora di Guadalupe, situata all' interno della chiesa della Gancia, in via Alloro. Ancora oggi, questi tre possedimenti legano Spagna e Sicilia testimoniando un rapporto secolare, che a ben vedere non s' è mai interrotto. L'andamento socio-demografico (spopolamento, cambiamento di tipologie di insediati, ...)
In origine Vucciria indica la boucherie, il luogo deputato al macello della carne, successivamente è diventata un mercato per la vendita di pesce, frutta e verdura. Dal punto di vista della geografia urbana, la Vucciria, in quanto mercato storico, ha conosciuto traforazioni complesse. Il quartiere, sorto fuori dalle antiche mura puniche, era andato formandosi in età araba e il perimetro chiuso di piazzetta Appalto era ancora un'eredità di quell’impianto originario musulmano. Successivamente, dopo l'arrivo dei normanni, il rione era stato lentamente ristrutturato in funzione delle esigenze portuali e commerciali dei mercanti amalfitani, genovesi, pisani e catalani che, fra il Xll e il XlV secolo, affollavano il quartiere con i loro banchi e i magazzini. Nel XV secolo, il decadere delle attività portuali e commerciali aveva determinato il progressivo adeguamento del rione, anche nella sua struttura viaria, all'affermarsi delle attività artigianali e di commercio minuto. Era stato definito, così, quel reticolo medievale che era giunto ai tempi moderni con una toponomastica che raccontava ancora la concentrazione dei mestieri come accadeva in quel tempo: discesa Maccheronai, via Coltellieri, via Calzolai, via Chiavettieri, via Materassai, via Pannieri, via Frangiai, e così via. Questo biotopo urbano non aveva attraversato gli ultimi secoli senza subire ancora quelle ulteriori modificazioni che le esigenze socio-economiche dei tempi avevano via via suggerito: se ne aveva il riscontro, per esempio, nell'ampliamento e nell'arricchimento architettonico delle piazze del Garraffello, del Garraffo e Caracciolo nel Cinquecento, nel Seicento e nel Settecento; ampliamenti e arricchimenti ulteriormente modificati nel succedersi degli eventi cittadini. Le modificazioni, che quest'area urbana della città aveva subito nei secoli, erano state fondamentali per mantenerla viva seguendo l'evolversi delle esigenze pratiche umane. Ma nel frattempo, con il cambiamento di clima in Sicilia e, soprattutto, con le forti e incessanti piogge, le abitazioni fatiscenti della Vucciria si sono via via sgretolate e piano piano adesso stanno venendo giù. Alcune zone della Vucciria sono così degradate che tanti palermitani non ci vivono più. La presenza oggi degli immigrati nei quartieri del nostro centro storico ha Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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determinato il costituirsi di vere e proprie comunità. Passeggiando per i vicoli, questa commistione tra “autoctono” e “straniero” risulta ancora più evidente: colori, odori, dialetti si mischiano rendendo il panorama quanto di più strano e straordinario insieme si possa immaginare. La Vucciria, un tempo simbolo del capoluogo siculo, è ora vittima della globalizzazione, e l’area circostante è costeggiata da edifici e monumenti cadenti e malridotti, fra rifiuti, abbandono e incuria di ogni genere. Di giorno mercato, di sera affollatissimo punto di ritrovo per gran parte dei giovani palermitani. La mattina presto, quando la maggior parte della città non si è ancora svegliata, in Vucciria i venditori stanno già sistemando i loro banconi e alle prime luci servono i primi clienti. Nel corso della giornata arrivano poi ondate di turisti, e la sera largo alla ricca popolazione di giovani, la maggior parte dei quali proviene dalla famosa “Palermo bene”. A partire dall’ora dell’aperitivo, fino a tarda notte, in Vucciria si possono infatti incontrare ragazze e ragazzi di tutti i tipi. Un cocktail di gente all’apparenza fin troppo diversa, accomunata dall’improvvisa passione per quello storico mercato ubicato nella Palermo vecchia. Improvvisa, sì. Perché è soltanto da due anni circa a questa parte che la frase “Ci vediamo in Vucciria” aleggia sempre di più tra i gruppi di amici. Oggi, dunque, la Vucciria è un luogo che descrive metonimicamente una situazione “generale” eterogenea, composta sia da strati di alta/media borghesia, sia da componenti subalterne, migranti e marginali della popolazione. I valori espressi (architettonico, ambientale urbano e ambientale paesistico).
I valori espressi dal complesso della chiesa di Santa Eulalia dei catalani sono altissimi, sia sotto il profilo artistico (è un testimonio del plateresco, tipico dell’architettura della città di Salamanca), sia sotto il profilo storico (ci dà un’idea dell’importanza che avevano i commercianti catalani nel mandamento di Castellammare) e, non per ultimo, sotto un profilo culturale (è sede del centro culturale spagnolo Cervantes e in esso si svolgono attività che mirano alla diffusione della cultura e della lingua ispanica) I rischi di alterazione
L’alterazione del territorio in cui sorge il complesso è da collegare alla presenza sotterranea di parecchia umidità e acqua proveniente dall’ antico corso d’acqua del Papireto. La colmata che venne effettuata con detriti di vario genere ha reso il terreno particolarmente franoso, condizione resa ancor più grave dalla sismicità del territorio in cui insiste il complesso di Santa Eulalia dei catalani. Inoltre, non bisogna dimenticare che la zona versa in uno stato di estremo degrado, tra vandali, trafugatori, imbrattatori che la popolano.
Fonti e documentazione di riferimento Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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AZIONI SVOLTE A TUTELA: Condizione vincolistica; Strumenti urbanistici
Per il completamento del restauro della chiesa di S. Eulalia dei Catalani di via Argenteria Nuova sono stati stanziati dal Comune 1.394.430,00 euro. Secondo il Piano per il recupero e lo sviluppo del centro storico i lavori sarebbero dovuti partire entro il 2003. Il restauro della prima trance di lavori è stato un intervento per bloccare i processi di degrado. Il sindaco Diego Cammarata, al momento dell'inaugurazione del primo restauro, presente il cardinale Salvatore De Giorgi, fece intendere che il recupero del sito poteva rappresentare una grande opportunità di rinascita sociale ed economica della Vucciria. Ma i problemi del mercato sono soltanto peggiorati. A giugno 2006, terminato il lungo restauro finanziato coi fondi della comunità europea, lo spazio -che aveva ospitato nel ’98 un’importante e personale mostra del catalano Miquel Barcelò, di cui resta testimonianza in un affresco realizzato in situriapre finalmente i battenti. Da allora, sarà il noto Istituto di Cultura ad occuparsi della gestione di questo prezioso complesso architettonico, impiantando qui le sue attività didattiche ed artistiche AZIONI PROPOSTE PER CONTRASTARE I RISCHI per la tutela e conservazione
Sarebbe auspicabile un’opera di incentivazione, con la creazione di spazi pubblici, zone illuminate, servizi, sistemi di vigilanza, nonché provvedendo alla riqualificazione della zona con la messa in sicurezza e la ristrutturazione degli immobili fatiscenti e pericolanti. Tutto ciò per rendere più fruibile l’intero complesso di Santa Eulalia dei catalani, che purtroppo appare sempre più come una cattedrale nel deserto. RISULTATI RAGGIUNTI DALLE AZIONI PRECEDENTI: 1. NUMERO DI PERSONE COINVOLTE ………………………………………………………………………….........................……………………… 2. RASSEGNA STAMPA (n. articoli pubblicati) ……………………………………………………………………………….........................………………… …………………………………………………………………………….........................…………………… …………………………………………………………….........................…………………………………… AZIONI FATTE PER CONTINUARE A SENSIBILIZZARE LA COMUNITÀ
Dalla sua apertura il centro culturale spagnolo Cervantes organizza periodicamente attività culturali, in particolare rassegne cinematografiche, concerti e diffusione della letteratura spagnola. 3. ALTRO Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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SI ALLEGANO: N° 4 IMMAGINI, N° …. GRAFICI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione 1-4 Mb)
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Luogo e data
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Palermo, 21 febbraio 2016
Da restituire all’indirizzo di posta elettronica
[email protected] ed a quello della sezione che organizza il corso di aggiornamento
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