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La valutazione dei Disturbi dello Spettro Autistico
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Gary Mesibov, John B. Thomas, S. Michael Chapman e Eric Schopler
ADOS e ADI-R, realizzati entrambi sulla base delle indicazioni del DSM-IV e dell’ICD-10, sono finalizzati alla diagnosi, attraverso l’osservazione diretta o attraverso un’intervista ai genitori. I comportamenti osservati e quelli riportati dai genitori costituiscono una solida base di partenza per impostare gli interventi piscoeducativi individualizzati.
In programmazione GADS (Gilliam Asperger’s Disorder Scale), di J.E. Gilliam: per la diagnosi dei comportamenti sintomatologici della sindrome di Asperger (ed. it., a cura di F. Nardocci, R. Faggioli, S. Grittani e A. Cangini). ComFor (Forerunners in Communication Test), di R. Verpoorten, I. Noens e I. van Berckelaer-Onnes: fornisce un’indicazione individualizzata sulla comunicazione aumentativa (ed. it., a cura di C. Menazza). ASRS (Autism Spectrum Rating Scale), di S. Goldstein e J.A. Naglieri: per una diagnosi rapida e attendibile dei sintomi, dei comportamenti e di tutti gli elementi associati ai Disturbi dello Spettro Autistico (ed. it., in preparazione). Kit Autismo, a cura di R. Faggioli e M. Zacchini: una serie di kit comprendenti materiali, documentazioni e linee guida per l’intervento psicoeducativo nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo.
La valutazione formale La valutazione formale del TTAP registra le valutazioni funzionali in tre contesti ambientali diversi attraverso la combinazione di una valutazione diretta delle abilità (Scala dell’Osservazione diretta, da somministrare con il kit) e con interviste a genitori, insegnanti o operatori che valutano le performance in ambiti domestici (Scala dell’Osservazione a casa) e in un setting scolastico-lavorativo (Scala dell’Osservazione a scuola e al lavoro).
Diagnosi funzionale secondo il metodo TEACCH
Le linee guida nazionali e internazionali per i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (autismo, sindrome di Asperger e autismo atipico) sottolineano l’importanza di disporre di strumenti di valutazione diagnostica e psicoeducativa validati e condivisi a livello internazionale. Gli strumenti proposti in questo catalogo rispondono proprio a questa esigenza.
Ma il progetto Giunti O.S. per l’autismo non termina qui. Oltre all’attività di formazione sugli strumenti diagnostici, rivolta agli operatori, sono in programmazione nuovi specifici strumenti di valutazione e materiali per la realizzazione dei progetti individualizzati.
lità di cura della propria persona, lavarsi, vestirsi, andare in bagno, ecc. • Abilità di tempo libero: capacità di impiegare il tempo libero in attività piacevoli. • Comunicazione funzionale: capacità minime necessarie ad un buon funzionamento in ambiente lavorativo e residenziale. • Comportamento interpersonale: abilità di saper lavorare senza distrarre gli altri, comportamento generale in gruppo e reazioni in presenza di altre persone.
Il TTAP è composto da due parti: una valutazione formale e una valutazione informale.
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UN PROGETTO PER L’AUTISMO
Il TTAP, seconda edizione dell’AAPEP e seconda fase di valutazione dopo il PEP-3, è invece finalizzato alla diagnosi funzionale. Con questo strumento è possibile realizzare progetti educativi individualizzati utili a programmare, proporre e monitorare i processi di transizione dall‘adolescenza all’età adulta e ad accompagnare le persone con autismo ogniqualvolta dovranno accedere a ambiti di vita nuovi e diversi da quelli conosciuti.
tali.
LA STRUTTURA
TEACCH Transition Assessment Profile
SCQ e SRS sono due strumenti standardizzati, di facile e rapida somministrazione, che permettono lo screening immediato dei soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico.
• Funzionamento indipendente: abi-
• Sistema di scoring unico.
TTAP
La valutazione dei Disturbi dello Spettro Autistico
• Valutazione in tre contesti ambien-
Il TTAP è la seconda edizione dell’AAPEP e costituisce la seconda fase di valutazione dopo il PEP-3. Le abilità indagate dal test sono quelle significative per il raggiungimento dell’autonomia e per impostare programmi di intervento all’inserimento lavorativo e allo sviluppo di abilità nei contesti di vita quotidiana (casa, scuola, centri dedicati, strutture residenziali, ecc.). Il programma TEACCH Il programma TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Communication related handicapped CHildren), messo a punto da Eric Schopler negli anni ’70, si ispira ad una filosofia di presa in carico globale e per tutto l’arco di vita della persona con autismo e della sua famiglia.
La valutazione informale Il TTAP è dotato di un protocollo di valutazione informale che può essere utilizzato in qualsiasi situazione per raccogliere e monitorare le performance del soggetto in un contesto specifico. È così possibile continuare a valutare un soggetto per tutto l’arco di vita, garantendogli una programmazione educativa individualizzata e continua nel tempo. Le sei aree funzionali Ognuna delle tre scale di valutazione è a sua volta suddivisa in sei diverse aree funzionali.
• Attitudini lavorative: capacità praCARATTERISTICHE CHIAVE
• Parte del programma TEACCH. • Focus su sei aree funzionali principali.
tiche necessarie per portare a termine vari tipi di lavoro. • Comportamenti lavorativi: abilità comportamentali legate al mondo del lavoro.
Il kit La Scala dell’Osservazione diretta consiste di vari item strutturati con materiali di uso quotidiano nel lavoro, nel tempo libero, ecc., raccolti in una cassettiera pratica e funzionale. I materiali sono stati scelti per valutare le capacità funzionali fondamentali e per essere facilmente maneggiati e utilizzati con un minimo di indicazioni verbali. UTILIZZO Il TTAP è utilizzato in ambito psicoeducativo, scolastico e in strutture residenziali per definire il piano educativo di transizione all’età adulta del soggetto autistico.
corsi di formazione Edizione italiana Raffaella Faggioli, Tiziana Sordi e Marilena Zacchini Destinatari Soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico dai 14 anni in poi, sia a basso che ad alto funzionamento Somministrazione Osservazione diretta: 1,5 ore ca. Osservazione a casa: 1 ora ca. Osservazione a scuola e al lavoro: 1 ora ca. Composizione 3 scale di osservazione Qualifica richiesta B1
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• Distingue i Disturbi dello Spettro John N. Constantino e Christian P. Gruber
SRS Social Responsiveness Scale
Autistico da altre condizioni neuropsichiatriche. • Screening veloce (15’). • Utilizzabile anche per l’Asperger e i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Non Altrimenti Specificati (PDD-NOS).
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STRUTTURA
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La SRS è uno strumento semplice e pratico, la cui brevità la rende estremamente utile sia per lo screening che per le applicazioni cliniche, e la sua affidabilità rispetto alle osservazioni dei comportamenti dei genitori, degli insegnanti e di altri caregiver permette di applicarla facilmente nei setting clinici ed educativi. La SRS è utile non solo per l’autismo, ma anche per valutare tutta la gamma della sintomatologia correlata alla compromissione sociale in generale osservabile in natura, compresi disturbi quali la sindrome di Asperger e i PDD-NOS. La scala serve anche ad aiutare a considerare la diagnosi di specifici Disturbi dello Spettro Autistico e indirizzare un soggetto verso un centro di salute mentale e verso servizi di educazione speciale. CARATTERISTICHE CHIAVE
• Misura il grado di compromissione sociale.
(aspetti “motori” del comportamento sociale reciproco). • Motivazione sociale: indica il punto fino al quale un soggetto è generalmente motivato a intraprendere un comportamento sociale-interpersonale (ansia sociale, inibizione e orientamento empatico). • Manierismi autistici: includono comportamenti stereotipati o interessi altamente ristretti caratteristici dell’autismo.
La SRS è un questionario composto da 65 item che valuta il comportamento sociale reciproco, la comunicazione e i comportamenti ripetitivi e stereotipati caratteristi- UTILIZZO ci dei Disturbi dello Spettro Rispetto ad altri strumenti Autistico. Il focus è il comper l’autismo, la SRS ha portamento di bambini o adolescenti di età Valutazione il grande vantaggio di misurare la comprocompresa tra 4 e 18 della missione su una anni. Essa può essere compromissione scala quantitativa compilata da un inses ufficientemente gnante, un genitore o sociale ampia, in modo da rileun’altra persona che si vare anche i livelli moderaprenda cura del soggetto e ti di deficit che possono comunche abbia familiarità con il suo comportamento attuale e la sua storia di que avere effetti negativi sul funzionasviluppo. Gli item sono gli stessi per inse- mento sociale. Questo la rende sensibignanti o genitori, ma i profili del punteg- le e affidabile nella valutazione dei gio sono specifici per ogni gruppo. Un PDD-NOS, dell’Asperger e degli altopunteggio totale dà la misura della gravi- funzionanti. È quindi utile nell’identifità del deficit sociale e permette confron- care i bambini da avviare a servizi di salute mentale o psicoeducativi. ti fra setting e valutatori differenti. Cinque sottoscale di trattamento Sono inoltre presentate cinque sottoscale che, anche se non utilizzate per lo screening o la diagnosi, sono utili nel realizzare e valutare programmi di trattamento.
• Consapevolezza sociale: abilità nel cogliere i segnali sociali (aspetti sensoriali del comportamento sociale reciproco). • Cognizione sociale: abilità nell’interpretare i segnali sociali una volta che sono stati percepiti (interpretazione cognitiva degli aspetti del comportamento sociale reciproco). • Comunicazione sociale: include la comunicazione sociale espressiva
Edizione italiana Alessandro Zuddas, Adriana Di Martino, Laura Delitala, Laura Anchisi e Gianluigi Melis Destinatari Bambini e adolescenti da 4 a 18 anni Somministrazione 15’-20’ Numero di item 65 Campione italiano 4223 soggetti (2008-10) Qualifica richiesta B2
Catherine Lord, Michael Rutter, Pamela C. DiLavore e Susan Risi
ADOS Autism Diagnostic Observation Schedule
Diagnosi attraverso l’osservazione diretta
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• Modulo 1: per bambini che non possiedono una fraseologia coerente • Modulo 2: per bambini in possesso di fraseologia, ma che non parlano fluentemente • Modulo 3: per bambini con fluidità di linguaggio • Modulo 4: per adolescenti e adulti che parlano fluentemente
Questo assessment semistrutturato può essere utilizzato per valutare quasi tutti i soggetti con sospetto di sindrome autistica, dai bambini che non parlano agli adulti senza disturbi nella verbalizzazione. L’ADOS consiste di varie attività che permettono all’esaminatore di osservare i comportamenti sociali e comunicativi ai fini della diagnosi di Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (PDD). STRUTTURA L’ADOS è articolata in 4 moduli, per la somministrazione di ciascuno dei quali si richiede 35-40 minuti. Un soggetto viene valutato attraverso un determinato modulo soltanto, in funzione del livello di comunicazione verbale e dell’età:
L’unico gruppo di autistici cui l’ADOS non si rivolge è quello degli adolescenti e adulti non verbali. I Moduli 1 e 2 richiedono al bambino di muoversi per la stanza; il 3 e il 4, che implicano ambedue la conversazione, possono essere somministrati stando seduti a un tavolo. Le attività stimolate da ogni modulo, nell’arco di tempo indicato, permettono al soggetto di manifestare quei comportamenti che sono rilevanti ai fini di una diagnosi di autismo o PDD. I punteggi L’ADOS fornisce punteggi cut-off sia per le diagnosi di screening dello spettro PDD/autismo atipico/autismo, che dell’autismo inteso nel senso più stretto e tradizionale. Grazie a materiali standard e scalari, l’ADOS dà una misura dello spettro di disturbi riconducibili all’autismo, non dipendente dal linguaggio. Permette inoltre diagnosi sui criteri del DSM-IV e dell’ICD-10.
EDIZIONE ITALIANA Oltre la traduzione (approvata dagli Autori) del manuale e dei protocolli di codifica, l’edizione italiana ha riguardato l’allestimento degli oggetti che nell’edizione USA sono in lingua inglese o presentano bias linguistico-culturali. La traduzione dei protocolli di codifica è stata sottoposta a back-translation e a revisione da parte degli Autori della versione originale.
corsi di formazione
Edizione italiana Raffaella Tancredi, Monica Saccani, Antonio M. Persico, Barbara Parrini, Roberta Igliozzi e Raffaella Faggioli Destinatari Soggetti con sospetto di autismo Somministrazione 35’-40’ per modulo Individuale Composizione Quattro moduli Campione 233 soggetti (suddivisi per modulo e posizione nello spettro della sindrome di autismo) (USA: 1995-1997) Qualifica richiesta B2
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Michael Rutter, Ann Le Couteur e Catherine Lord
Michael Rutter e Anthony Bailey
ADI-R
SCQ
Autism Diagnostic Interview – Revised
Social Communication Questionnaire
L’intervista Si tratta di 93 item suddivisi in otto sezioni.
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L’ADI-R è un’intervista ad ampio raggio finalizzata a ottenere una gamma completa di informazioni per la diagnosi di autismo e per valutare i Disturbi dello Spettro Autistico. L’intervista è rivolta ai genitori o agli educatori di soggetti dalla prima infanzia all’età adulta, con un’età mentale al di sopra dei 2 anni. STRUTTURA L’ADI-R si focalizza sull’osservazione sistematica e standardizzata di comportamenti che raramente vengono riscontrati in soggetti non clinici, e principalmente sulle tre aree del funzionamento che vengono indicate di importanza diagnostica secondo i criteri dell’ICD-10 e del DSM-IV:
• Linguaggio e comunicazione • Interazione sociale reciproca • Comportamenti stereotipati e interessi ristretti
Diagnosi attraverso l’intervista ai genitori
• Background per delineare lo sfondo familiare e terapeutico sul quale si muove il soggetto. • Domande introduttive per delineare un’immagine generale del suo comportamento. • Resoconto sul Primo sviluppo. • Una serie di domande che riguardano l’età in cui sono state acquisite le capacità linguistiche fondamentali e l’eventuale perdita di esse. • Funzionamento del linguaggio e della comunicazione. • Sviluppo sociale e gioco. • Interessi e comportamenti. • Comportamenti generali d’importanza clinica come aggressività, comportamenti autolesivi ed eventuali tratti epilettici. Gli algoritmi Gli algoritmi ADI-R sono moduli sui quali vanno riportate e combinate sistematicamente le codifiche degli item fondamentali (fino a 42), per produrre dei risultati formali e interpretabili. Un soggetto viene valutato attraverso un modulo soltanto, a seconda che ciò serva per la diagnosi o per l’intervento e in funzione della sua età. Se lo scopo della valutazione è quello di formulare una diagnosi formale che
faccia riferimento all’intera anamnesi dello sviluppo del soggetto e consenta di arrivare ad una stima complessiva della gravità della patologia, si utilizzerà uno dei due algoritmi diagnostici (2.0-3.11 anni/4.0 anni e oltre). Se invece l’obiettivo è la pianificazione di una terapia o di un progetto educativo, occorrerà utilizzare uno dei tre algoritmi del comportamento attuale (3.11 anni in giù/4.0-9.11 anni/10.0 anni e oltre).
corsi di formazione
Edizione italiana Raffaella Faggioli, Monica Saccani, Antonio M. Persico, Raffaella Tancredi, Barbara Parrini e Roberta Igliozzi Destinatari Genitori e caregiver di bambini e adulti con sospetto di autismo (età mentale > 2 anni)
STRUTTURA Sono previste due forme, ambedue di 40 item, con due alternative di risposta: “sì” o “no”. Arco di vita È la versione da utilizzare a scopo di screening e si compila facendo riferimento all’intera storia di sviluppo del soggetto. La maggior parte degli item riguarda comportamenti messi in atto in qualsiasi periodo di vita del bambino, oppure costanti; gli item da 20 a 40 si focalizzano tuttavia sul periodo di 12 mesi che intercorre tra il quarto e il quinto compleanno del bambino. Fornisce un punteggio cut-off che individua sia i soggetti che hanno probabilità di essere affetti da Disturbi dello Spettro Autistico, sia coloro che necessitano di valutazioni più approfondite con ADI-R e ADOS. Possono essere inoltre ottenuti sottopunteggi corrispondenti ai domini di base della più ampia ADI-R:
Screening rapido ed economico
Il SCQ consiste in un breve questionario di autosomministrazione, che aiuta a valutare le capacità comunicative, sociali e relazionali di bambini che possono essere autistici o avere Disturbi dello Spettro Autistico. Il questionario va compilato da un genitore o da un caregiver e può essere utilizzato con qualsiasi soggetto di età superiore ai 4 anni, purché l’età mentale sia superiore a 2 anni. Per compilarlo non è necessario né aiuto né supervisione diretta da parte di professionisti.
Somministrazione 2 ore ca. Individuale
CARATTERISTICHE CHIAVE
Numero di item 93
• Screening rapido dei Disturbi
• Anomalie qualitative nell’intera-
dello Spettro Autistico. • Due forme: per lo screening e per la valutazione del trattamento. • Correlazione con ADI-R e ADOS per la diagnosi.
zione sociale reciproca • Anomalie qualitative nella comunicazione • Modelli di comportamento ristretti, ripetitivi e stereotipati
Campione Vari campioni clinici e di controllo per USA, Germania e UK (1994-2001) Qualifica richiesta B2
Ultimi tre mesi È la versione da utilizzare per rilevare cambiamenti nel tempo di soggetti già diagnosticati come autistici. Si compila facendo riferimento al comportamento del soggetto negli ultimi tre mesi e fornisce risultati utili per la comprensione delle esperienze di vita giornaliere e per la valutazione del trattamento e dei progetti educativi. UTILIZZO Grazie alla rapidità e alla facilità di somministrazione, il SCQ è lo strumento ideale per lo screening di routine dei Disturbi dello Spettro Autistico, permettendo di conseguenza un trattamento tempestivo.
Edizione italiana Carlo Cianchetti e Giuseppina Sannio Fancello Destinatari Genitori e caregiver di bambini (a partire dai 4 anni) e adulti (età mentale > 2 anni) Somministrazione 10’ ca. Numero di item 40 Campione italiano Genitori di 718 bambini (371 maschi, 347 femmine) normali di età compresa tra 3 e 7 anni (2005-2006) Genitori di 178 bambini e adulti di età compresa tra 3 e 27 anni, suddivisi in quattro campioni clinici (2006) Qualifica richiesta B2
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Michael Rutter, Ann Le Couteur e Catherine Lord
Michael Rutter e Anthony Bailey
ADI-R
SCQ
Autism Diagnostic Interview – Revised
Social Communication Questionnaire
L’intervista Si tratta di 93 item suddivisi in otto sezioni.
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L’ADI-R è un’intervista ad ampio raggio finalizzata a ottenere una gamma completa di informazioni per la diagnosi di autismo e per valutare i Disturbi dello Spettro Autistico. L’intervista è rivolta ai genitori o agli educatori di soggetti dalla prima infanzia all’età adulta, con un’età mentale al di sopra dei 2 anni. STRUTTURA L’ADI-R si focalizza sull’osservazione sistematica e standardizzata di comportamenti che raramente vengono riscontrati in soggetti non clinici, e principalmente sulle tre aree del funzionamento che vengono indicate di importanza diagnostica secondo i criteri dell’ICD-10 e del DSM-IV:
• Linguaggio e comunicazione • Interazione sociale reciproca • Comportamenti stereotipati e interessi ristretti
Diagnosi attraverso l’intervista ai genitori
• Background per delineare lo sfondo familiare e terapeutico sul quale si muove il soggetto. • Domande introduttive per delineare un’immagine generale del suo comportamento. • Resoconto sul Primo sviluppo. • Una serie di domande che riguardano l’età in cui sono state acquisite le capacità linguistiche fondamentali e l’eventuale perdita di esse. • Funzionamento del linguaggio e della comunicazione. • Sviluppo sociale e gioco. • Interessi e comportamenti. • Comportamenti generali d’importanza clinica come aggressività, comportamenti autolesivi ed eventuali tratti epilettici. Gli algoritmi Gli algoritmi ADI-R sono moduli sui quali vanno riportate e combinate sistematicamente le codifiche degli item fondamentali (fino a 42), per produrre dei risultati formali e interpretabili. Un soggetto viene valutato attraverso un modulo soltanto, a seconda che ciò serva per la diagnosi o per l’intervento e in funzione della sua età. Se lo scopo della valutazione è quello di formulare una diagnosi formale che
faccia riferimento all’intera anamnesi dello sviluppo del soggetto e consenta di arrivare ad una stima complessiva della gravità della patologia, si utilizzerà uno dei due algoritmi diagnostici (2.0-3.11 anni/4.0 anni e oltre). Se invece l’obiettivo è la pianificazione di una terapia o di un progetto educativo, occorrerà utilizzare uno dei tre algoritmi del comportamento attuale (3.11 anni in giù/4.0-9.11 anni/10.0 anni e oltre).
corsi di formazione
Edizione italiana Raffaella Faggioli, Monica Saccani, Antonio M. Persico, Raffaella Tancredi, Barbara Parrini e Roberta Igliozzi Destinatari Genitori e caregiver di bambini e adulti con sospetto di autismo (età mentale > 2 anni)
STRUTTURA Sono previste due forme, ambedue di 40 item, con due alternative di risposta: “sì” o “no”. Arco di vita È la versione da utilizzare a scopo di screening e si compila facendo riferimento all’intera storia di sviluppo del soggetto. La maggior parte degli item riguarda comportamenti messi in atto in qualsiasi periodo di vita del bambino, oppure costanti; gli item da 20 a 40 si focalizzano tuttavia sul periodo di 12 mesi che intercorre tra il quarto e il quinto compleanno del bambino. Fornisce un punteggio cut-off che individua sia i soggetti che hanno probabilità di essere affetti da Disturbi dello Spettro Autistico, sia coloro che necessitano di valutazioni più approfondite con ADI-R e ADOS. Possono essere inoltre ottenuti sottopunteggi corrispondenti ai domini di base della più ampia ADI-R:
Screening rapido ed economico
Il SCQ consiste in un breve questionario di autosomministrazione, che aiuta a valutare le capacità comunicative, sociali e relazionali di bambini che possono essere autistici o avere Disturbi dello Spettro Autistico. Il questionario va compilato da un genitore o da un caregiver e può essere utilizzato con qualsiasi soggetto di età superiore ai 4 anni, purché l’età mentale sia superiore a 2 anni. Per compilarlo non è necessario né aiuto né supervisione diretta da parte di professionisti.
Somministrazione 2 ore ca. Individuale
CARATTERISTICHE CHIAVE
Numero di item 93
• Screening rapido dei Disturbi
• Anomalie qualitative nell’intera-
dello Spettro Autistico. • Due forme: per lo screening e per la valutazione del trattamento. • Correlazione con ADI-R e ADOS per la diagnosi.
zione sociale reciproca • Anomalie qualitative nella comunicazione • Modelli di comportamento ristretti, ripetitivi e stereotipati
Campione Vari campioni clinici e di controllo per USA, Germania e UK (1994-2001) Qualifica richiesta B2
Ultimi tre mesi È la versione da utilizzare per rilevare cambiamenti nel tempo di soggetti già diagnosticati come autistici. Si compila facendo riferimento al comportamento del soggetto negli ultimi tre mesi e fornisce risultati utili per la comprensione delle esperienze di vita giornaliere e per la valutazione del trattamento e dei progetti educativi. UTILIZZO Grazie alla rapidità e alla facilità di somministrazione, il SCQ è lo strumento ideale per lo screening di routine dei Disturbi dello Spettro Autistico, permettendo di conseguenza un trattamento tempestivo.
Edizione italiana Carlo Cianchetti e Giuseppina Sannio Fancello Destinatari Genitori e caregiver di bambini (a partire dai 4 anni) e adulti (età mentale > 2 anni) Somministrazione 10’ ca. Numero di item 40 Campione italiano Genitori di 718 bambini (371 maschi, 347 femmine) normali di età compresa tra 3 e 7 anni (2005-2006) Genitori di 178 bambini e adulti di età compresa tra 3 e 27 anni, suddivisi in quattro campioni clinici (2006) Qualifica richiesta B2
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SRS Social Responsiveness Scale
Autistico da altre condizioni neuropsichiatriche. • Screening veloce (15’). • Utilizzabile anche per l’Asperger e i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Non Altrimenti Specificati (PDD-NOS).
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La SRS è uno strumento semplice e pratico, la cui brevità la rende estremamente utile sia per lo screening che per le applicazioni cliniche, e la sua affidabilità rispetto alle osservazioni dei comportamenti dei genitori, degli insegnanti e di altri caregiver permette di applicarla facilmente nei setting clinici ed educativi. La SRS è utile non solo per l’autismo, ma anche per valutare tutta la gamma della sintomatologia correlata alla compromissione sociale in generale osservabile in natura, compresi disturbi quali la sindrome di Asperger e i PDD-NOS. La scala serve anche ad aiutare a considerare la diagnosi di specifici Disturbi dello Spettro Autistico e indirizzare un soggetto verso un centro di salute mentale e verso servizi di educazione speciale. CARATTERISTICHE CHIAVE
• Misura il grado di compromissione sociale.
(aspetti “motori” del comportamento sociale reciproco). • Motivazione sociale: indica il punto fino al quale un soggetto è generalmente motivato a intraprendere un comportamento sociale-interpersonale (ansia sociale, inibizione e orientamento empatico). • Manierismi autistici: includono comportamenti stereotipati o interessi altamente ristretti caratteristici dell’autismo.
La SRS è un questionario composto da 65 item che valuta il comportamento sociale reciproco, la comunicazione e i comportamenti ripetitivi e stereotipati caratteristi- UTILIZZO ci dei Disturbi dello Spettro Rispetto ad altri strumenti Autistico. Il focus è il comper l’autismo, la SRS ha portamento di bambini o adolescenti di età Valutazione il grande vantaggio di misurare la comprocompresa tra 4 e 18 della missione su una anni. Essa può essere compromissione scala quantitativa compilata da un inses ufficientemente gnante, un genitore o sociale ampia, in modo da rileun’altra persona che si vare anche i livelli moderaprenda cura del soggetto e ti di deficit che possono comunche abbia familiarità con il suo comportamento attuale e la sua storia di que avere effetti negativi sul funzionasviluppo. Gli item sono gli stessi per inse- mento sociale. Questo la rende sensibignanti o genitori, ma i profili del punteg- le e affidabile nella valutazione dei gio sono specifici per ogni gruppo. Un PDD-NOS, dell’Asperger e degli altopunteggio totale dà la misura della gravi- funzionanti. È quindi utile nell’identifità del deficit sociale e permette confron- care i bambini da avviare a servizi di salute mentale o psicoeducativi. ti fra setting e valutatori differenti. Cinque sottoscale di trattamento Sono inoltre presentate cinque sottoscale che, anche se non utilizzate per lo screening o la diagnosi, sono utili nel realizzare e valutare programmi di trattamento.
• Consapevolezza sociale: abilità nel cogliere i segnali sociali (aspetti sensoriali del comportamento sociale reciproco). • Cognizione sociale: abilità nell’interpretare i segnali sociali una volta che sono stati percepiti (interpretazione cognitiva degli aspetti del comportamento sociale reciproco). • Comunicazione sociale: include la comunicazione sociale espressiva
Edizione italiana Alessandro Zuddas, Adriana Di Martino, Laura Delitala, Laura Anchisi e Gianluigi Melis Destinatari Bambini e adolescenti da 4 a 18 anni Somministrazione 15’-20’ Numero di item 65 Campione italiano 4223 soggetti (2008-10) Qualifica richiesta B2
Catherine Lord, Michael Rutter, Pamela C. DiLavore e Susan Risi
ADOS Autism Diagnostic Observation Schedule
Diagnosi attraverso l’osservazione diretta
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• Modulo 1: per bambini che non possiedono una fraseologia coerente • Modulo 2: per bambini in possesso di fraseologia, ma che non parlano fluentemente • Modulo 3: per bambini con fluidità di linguaggio • Modulo 4: per adolescenti e adulti che parlano fluentemente
Questo assessment semistrutturato può essere utilizzato per valutare quasi tutti i soggetti con sospetto di sindrome autistica, dai bambini che non parlano agli adulti senza disturbi nella verbalizzazione. L’ADOS consiste di varie attività che permettono all’esaminatore di osservare i comportamenti sociali e comunicativi ai fini della diagnosi di Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (PDD). STRUTTURA L’ADOS è articolata in 4 moduli, per la somministrazione di ciascuno dei quali si richiede 35-40 minuti. Un soggetto viene valutato attraverso un determinato modulo soltanto, in funzione del livello di comunicazione verbale e dell’età:
L’unico gruppo di autistici cui l’ADOS non si rivolge è quello degli adolescenti e adulti non verbali. I Moduli 1 e 2 richiedono al bambino di muoversi per la stanza; il 3 e il 4, che implicano ambedue la conversazione, possono essere somministrati stando seduti a un tavolo. Le attività stimolate da ogni modulo, nell’arco di tempo indicato, permettono al soggetto di manifestare quei comportamenti che sono rilevanti ai fini di una diagnosi di autismo o PDD. I punteggi L’ADOS fornisce punteggi cut-off sia per le diagnosi di screening dello spettro PDD/autismo atipico/autismo, che dell’autismo inteso nel senso più stretto e tradizionale. Grazie a materiali standard e scalari, l’ADOS dà una misura dello spettro di disturbi riconducibili all’autismo, non dipendente dal linguaggio. Permette inoltre diagnosi sui criteri del DSM-IV e dell’ICD-10.
EDIZIONE ITALIANA Oltre la traduzione (approvata dagli Autori) del manuale e dei protocolli di codifica, l’edizione italiana ha riguardato l’allestimento degli oggetti che nell’edizione USA sono in lingua inglese o presentano bias linguistico-culturali. La traduzione dei protocolli di codifica è stata sottoposta a back-translation e a revisione da parte degli Autori della versione originale.
corsi di formazione
Edizione italiana Raffaella Tancredi, Monica Saccani, Antonio M. Persico, Barbara Parrini, Roberta Igliozzi e Raffaella Faggioli Destinatari Soggetti con sospetto di autismo Somministrazione 35’-40’ per modulo Individuale Composizione Quattro moduli Campione 233 soggetti (suddivisi per modulo e posizione nello spettro della sindrome di autismo) (USA: 1995-1997) Qualifica richiesta B2
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Gary Mesibov, John B. Thomas, S. Michael Chapman e Eric Schopler
ADOS e ADI-R, realizzati entrambi sulla base delle indicazioni del DSM-IV e dell’ICD-10, sono finalizzati alla diagnosi, attraverso l’osservazione diretta o attraverso un’intervista ai genitori. I comportamenti osservati e quelli riportati dai genitori costituiscono una solida base di partenza per impostare gli interventi piscoeducativi individualizzati.
In programmazione GADS (Gilliam Asperger’s Disorder Scale), di J.E. Gilliam: per la diagnosi dei comportamenti sintomatologici della sindrome di Asperger (ed. it., a cura di F. Nardocci, R. Faggioli, S. Grittani e A. Cangini). ComFor (Forerunners in Communication Test), di R. Verpoorten, I. Noens e I. van Berckelaer-Onnes: fornisce un’indicazione individualizzata sulla comunicazione aumentativa (ed. it., a cura di C. Menazza). ASRS (Autism Spectrum Rating Scale), di S. Goldstein e J.A. Naglieri: per una diagnosi rapida e attendibile dei sintomi, dei comportamenti e di tutti gli elementi associati ai Disturbi dello Spettro Autistico (ed. it., in preparazione). Kit Autismo, a cura di R. Faggioli e M. Zacchini: una serie di kit comprendenti materiali, documentazioni e linee guida per l’intervento psicoeducativo nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo.
La valutazione formale La valutazione formale del TTAP registra le valutazioni funzionali in tre contesti ambientali diversi attraverso la combinazione di una valutazione diretta delle abilità (Scala dell’Osservazione diretta, da somministrare con il kit) e con interviste a genitori, insegnanti o operatori che valutano le performance in ambiti domestici (Scala dell’Osservazione a casa) e in un setting scolastico-lavorativo (Scala dell’Osservazione a scuola e al lavoro).
Diagnosi funzionale secondo il metodo TEACCH
Le linee guida nazionali e internazionali per i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (autismo, sindrome di Asperger e autismo atipico) sottolineano l’importanza di disporre di strumenti di valutazione diagnostica e psicoeducativa validati e condivisi a livello internazionale. Gli strumenti proposti in questo catalogo rispondono proprio a questa esigenza.
Ma il progetto Giunti O.S. per l’autismo non termina qui. Oltre all’attività di formazione sugli strumenti diagnostici, rivolta agli operatori, sono in programmazione nuovi specifici strumenti di valutazione e materiali per la realizzazione dei progetti individualizzati.
lità di cura della propria persona, lavarsi, vestirsi, andare in bagno, ecc. • Abilità di tempo libero: capacità di impiegare il tempo libero in attività piacevoli. • Comunicazione funzionale: capacità minime necessarie ad un buon funzionamento in ambiente lavorativo e residenziale. • Comportamento interpersonale: abilità di saper lavorare senza distrarre gli altri, comportamento generale in gruppo e reazioni in presenza di altre persone.
Il TTAP è composto da due parti: una valutazione formale e una valutazione informale.
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UN PROGETTO PER L’AUTISMO
Il TTAP, seconda edizione dell’AAPEP e seconda fase di valutazione dopo il PEP-3, è invece finalizzato alla diagnosi funzionale. Con questo strumento è possibile realizzare progetti educativi individualizzati utili a programmare, proporre e monitorare i processi di transizione dall‘adolescenza all’età adulta e ad accompagnare le persone con autismo ogniqualvolta dovranno accedere a ambiti di vita nuovi e diversi da quelli conosciuti.
tali.
LA STRUTTURA
TEACCH Transition Assessment Profile
SCQ e SRS sono due strumenti standardizzati, di facile e rapida somministrazione, che permettono lo screening immediato dei soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico.
• Funzionamento indipendente: abi-
• Sistema di scoring unico.
TTAP
La valutazione dei Disturbi dello Spettro Autistico
• Valutazione in tre contesti ambien-
Il TTAP è la seconda edizione dell’AAPEP e costituisce la seconda fase di valutazione dopo il PEP-3. Le abilità indagate dal test sono quelle significative per il raggiungimento dell’autonomia e per impostare programmi di intervento all’inserimento lavorativo e allo sviluppo di abilità nei contesti di vita quotidiana (casa, scuola, centri dedicati, strutture residenziali, ecc.). Il programma TEACCH Il programma TEACCH (Treatment and Education of Autistic and Communication related handicapped CHildren), messo a punto da Eric Schopler negli anni ’70, si ispira ad una filosofia di presa in carico globale e per tutto l’arco di vita della persona con autismo e della sua famiglia.
La valutazione informale Il TTAP è dotato di un protocollo di valutazione informale che può essere utilizzato in qualsiasi situazione per raccogliere e monitorare le performance del soggetto in un contesto specifico. È così possibile continuare a valutare un soggetto per tutto l’arco di vita, garantendogli una programmazione educativa individualizzata e continua nel tempo. Le sei aree funzionali Ognuna delle tre scale di valutazione è a sua volta suddivisa in sei diverse aree funzionali.
• Attitudini lavorative: capacità praCARATTERISTICHE CHIAVE
• Parte del programma TEACCH. • Focus su sei aree funzionali principali.
tiche necessarie per portare a termine vari tipi di lavoro. • Comportamenti lavorativi: abilità comportamentali legate al mondo del lavoro.
Il kit La Scala dell’Osservazione diretta consiste di vari item strutturati con materiali di uso quotidiano nel lavoro, nel tempo libero, ecc., raccolti in una cassettiera pratica e funzionale. I materiali sono stati scelti per valutare le capacità funzionali fondamentali e per essere facilmente maneggiati e utilizzati con un minimo di indicazioni verbali. UTILIZZO Il TTAP è utilizzato in ambito psicoeducativo, scolastico e in strutture residenziali per definire il piano educativo di transizione all’età adulta del soggetto autistico.
corsi di formazione Edizione italiana Raffaella Faggioli, Tiziana Sordi e Marilena Zacchini Destinatari Soggetti con Disturbi dello Spettro Autistico dai 14 anni in poi, sia a basso che ad alto funzionamento Somministrazione Osservazione diretta: 1,5 ore ca. Osservazione a casa: 1 ora ca. Osservazione a scuola e al lavoro: 1 ora ca. Composizione 3 scale di osservazione Qualifica richiesta B1
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La valutazione dei Disturbi dello Spettro Autistico
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