INDICE Prefazione. — Una conferma del peso della tassazione attraverso le aziende di RAFFAELLO LUPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
XV
CAPITOLO 1 LA TASSAZIONE DELLA RICCHEZZA ATTRAVERSO LE ORGANIZZAZIONI AZIENDALI 1.1. 1.2.
La visibilita` amministrativa della ricchezza che transita attraverso le aziende e la tassazione affidata alle valutazioni di quella non registrata . La rigidita` organizzativa aziendale come condizione di efficienza ed efficacia della tassazione ‘‘esternalizzata sui contribuenti’’. . . . . . . . . . . . 1.2.1. Il ruolo dell’organizzazione aziendale nella tassazione . . . . . . . 1.2.2. Autosufficienza organizzativa delle aziende ai fini del prelievo delle imposte per conto del Fisco e loro affidabilita` come segnalatori dei flussi di ricchezza che transitano attraverso esse . 1.2.3. I profili di efficienza dell’organizzazione aziendale nei processi impositivi, punti di forza per la tassazione attraverso le aziende 1.2.3.1. La ricerca di una dimensione minima ai fini dell’affidabilita` fiscale; l’uso dei controlli interni ai fini tributari, il relativismo dell’affidabilita` . . . . . . . . . . 1.2.3.2. La gestione dell’esternalizzazione di servizi aziendali o di limitati settori della produzione mediante le partite iva monocliente ed i connessi rischi di illeciti fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.2.4. Correlazioni tra dimensioni aziendali e diversita` dei comportamenti fiscali di compliance. Il caso del commercio . . . . . . . . 1.2.5. L’attenuazione delle rigidita` amministrative mediante le dinamiche dell’organizzazione aziendale. L’irrilevanza fiscale delle delocalizzazioni e delle esternalizzazioni di processi produttivi e commerciali se economicamente giustificate . . . . . . . . . . . . 1.2.6. La tassazione affidata dall’ordinamento tributario ai contribuenti ed agli intermediari; l’apparente ruolo passivo del fisco 1.2.7. L’essenzialita` dell’amministrazione finanziaria, i suoi interventi amministrativi e le sue attivita` di controllo . . . . . . . . . . . . . . 1.2.8. L’incertezza dei risultati dei controlli e dei procedimenti amministrativi di accertamento e ricerca della compliance del contribuente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2 8 8
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VI
1.3.
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I comportamenti fiscalmente rilevanti degli organi aziendali nella loro articolazione nei vari centri decisionali e l’imputazione (per lo piu` all’estero) delle operazioni a rischio fiscale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.3.1. La distribuzione dei centri decisionali e tendenziale pericolosita`, anche fiscale, dei vertici aziendali se legati a premi sui risultati . 1.3.2. Le collusioni interne alle aziende (con i lavoratori dipendenti) ed esterne (con i clienti e fornitori e con le banche). . . . . . . . 1.3.3. La dissimulazione del lavoro subordinato irregolare mediante la copertura delle partite iva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.3.4. Il nuovo regime premiale per favorire la trasparenza e l’emersione della base imponibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1.3.5. L’outsourcing delle attivita` aziendali a soli fini fiscali. Il comodato di beni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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CAPITOLO 2 I DATI DEL FENOMENO TRIBUTARIO. LE ENTRATE TRIBUTARIE, LA PRESSIONE FISCALE, TAX COMPLIANCE, ECONOMIA SOMMERSA, EVASIONE E FRODI FISCALI 2.1.
Gli elementi caratterizzanti dell’analisi giuridico-economica dell’area tributaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.2. La composizione del prelievo e la pressione fiscale nelle sue varie configurazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.3. L’osservazione del divario dei redditi coi consumi e con gli indicatori del tenore di vita: la stima sommaria dell’evasione . . . . . . . . . . . . . . . 2.4. Le entrate tributarie in relazione ai dati macroeconomici ed alle dinamiche di politica tributaria degli ultimi tre decenni. . . . . . . . . . . . . . . 2.5. La difficile affermazione della tax compliance in Italia . . . . . . . . . . . . 2.5.1. Le esperienze storiche e le problematiche della tax compliance. 2.5.2. Le carenze della compliance fiscale desunte dalle dichiarazioni fiscali degli anni 2009 e 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.5.3. Il redditest strumento di autodiagnosi che puo` indurre a migliorare la compliance . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.6. Tassazione in base alla dichiarazione controllata ed evasione fiscale. La tax gap comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.7. L’economia sommersa e la sua relazione con l’evasione fiscale . . . . . . . 2.8. Il valore aggiunto dell’area del sommerso: breve analisi temporale e settoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.9. L’impiego degli indicatori di anomalia delle segnalazioni antiriciclaggio di operazioni sospette ai fini della ricerca dell’evasione fiscale . . . . . . . 2.10. Gli strumenti per il contenimento dell’evasione fiscale secondo il rapporto sull’economia non osservata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2.11. Le difficolta` e l’efficacia delle strategie di contrasto all’evasione fiscale . 2.12. L’efficacia (vera o apparente) dello strumento sanzionatorio (pecuniario e penale) per elevare il tasso di fedelta` fiscale . . . . . . . . . . . . . . . .
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VII
CAPITOLO 3 PROFILI PATOLOGICI DELLA FISCALITA` AZIENDALE; TIPOLOGIE PARTICOLARI 3.1. 3.2. 3.3.
Le manovre evasive ed elusive nelle aziende. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I centri esteri di distribuzione commerciale fittizi . . . . . . . . . . . . . . . . Dalla detrazione alla non imponibilita` dell’Iva. L’adozione del sistema di tassazione del reverse charge quale strategia di lotta alle frodi Iva . . . 3.4. Criticita` del reverse charge come regime alternativo a quello ordinario . 3.5. La neutralita` fiscale dei finanziamenti delle societa` nel diritto comunitario. Dalla thin cap alla limitazione della deducibilita` degli interessi passivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.6. Le spese di sponsorizzazione tra rappresentanza e pubblicita`. La poliedrica natura di una tipologia di costi valutati in assenza di una teoria della tassazione analitico aziendale e rischi di abusi fiscali . . . . . . . . . . 3.7. Il consolidato fiscale e l’iva di gruppo scelte coerenti col tax planning di gruppo; l’eccezionalita` di connesse patologie fiscali . . . . . . . . . . . . . 3.8. La strumentalizzazione delle partecipazioni societarie e relative patologie fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.9. L’imputazione artificiosa del risultato economico delle aziende: le perdite all’impresa e gli utili ai soci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.10. Le conversione elusiva dei debiti in strumenti partecipativi . . . . . . . . . 3.11. Le operazioni straordinarie, il loro contesto comunitario e la clausola fiscale anti abuso. Le criticita` e la distribuzione dell’onere della prova . 3.11.1. Le operazioni straordinarie e l’abuso del diritto. . . . . . . . . . . 3.11.2. I rischi elusivi nelle operazioni di Laverage buy out . . . . . . . . 3.11.3. La caduta dell’interesse elusivo nelle operazioni di fusione . . . 3.11.4. Le problematiche elusive della fusione inversa. . . . . . . . . . . . 3.11.5. Le possibili finalita` elusive delle operazioni di scissione . . . . . 3.11.6. Il difficile disegno elusivo delle trasformazioni. . . . . . . . . . . . 3.12. Le scelte delle modalita` di acquisizione fiscalmente piu` vantaggiose dei complessi aziendali ed i fraintendimenti connessi. Le asimmetrie fiscali. 3.13. L’abuso a fini fiscali del contratto di stock lending (dividendi in pex vs commissioni deducibili) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3.14. Il falso problema fiscale dell’assegnazione delle azioni proprie a titolo di dividendo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
117 118 120 127
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CAPITOLO 4 LA DETERMINAZIONE ANALITICO-CONTABILE DELLA CAPACITA` ECONOMICA DEI SOGGETTI ORGANIZZATI 4.1.
Attendibilita` della fonte contabile della misurazione della capacita` economica se e` utilizzata per le esigenze informative e documentali dell’azienda e non quando serve solo per adempiere agli obblighi fiscali. . . .
179
VIII
INDICE
4.2.
Precisione contabile ed approssimazione fiscale; bilanci e scritture contabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’infondata conversione, con riflessi iva, degli sconti dovuti ai clienti in corrispettivi di servizi da questi resi al fornitore . . . . . . . . . . . . . . . Le trasmissioni telematiche dei corrispettivi delle vendite nella GDO . . Le scelte aziendali di finanziamento e le ricadute fiscali. . . . . . . . . . . .
4.3. 4.4. 4.5.
180 183 186 189
CAPITOLO 5 LA DETERMINAZIONE VALUTATIVA DELLA RICCHEZZA DELLE AZIENDE PRIVE DI VALIDI ASSETTI ORGANIZZATIVI. GLI STUDI DI SETTORE; CRITICITA` ED ANALISI DEI DATI SUI CONTRIBUENTI 5.1. 5.2. 5.3.
5.4. 5.5. 5.6. 5.7.
Il ciclo finanziario delle aziende non organizzate ed i rischi di evasione I fondamenti valutativi della determinazione delle basi imponibili nelle aziende non organizzate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le criticita` degli studi di settore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5.3.1. I profili di criticita` strutturale degli studi di settore ed i dubbi sulla loro idoneita` a contrastare l’evasione. . . . . . . . . . . . . . . 5.3.2. Il relativismo interpretativo dei dati sugli studi di settore . . . . Analisi dei dati degli studi di settore sui ricavi, compensi e redditi . . . . I dati degli studi di settore relativi ai redditi d’impresa e di lavoro autonomo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La composizione percentuale dei contribuenti, dei ricavi e dei redditi . Analisi della congruita` e della redditivita` . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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CAPITOLO 6 LE ORGANIZZAZIONI PERSONALIZZATE ‘‘A RISCHIO’’ DI OCCULTAMENTI E FRODI; STRUMENTI DI DETERRENZA AMMINISTRATIVI E PENALI 6.1. 6.2.
6.3.
6.4.
I rischi di illeciti fiscali delle imprese individuali, delle societa` unipersonali e delle societa` a ristretta base personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le societa` di comodo nelle recenti innovazioni e l’auspicabile loro superamento mediante l’imputazione integrale dei redditi ai soci per effetto della parificazione alla comunione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le varie forme di organizzazione incentrate sulle persone percettrici dei redditi e loro strumentalizzazione a fini tributari . . . . . . . . . . . . . . 6.3.1. Le patologie tributarie afferenti le associazioni, le fondazioni e le cooperative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.3.2. La strumentalizzazione fiscale delle associazioni sportive dilettantistiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.3.3. Le transazioni relative alle prestazioni sportive professionistiche degli atleti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’utilizzo distorto del Trust per scopi di copertura fiscale . . . . . . . . . .
213
215 220 220 224 227 228
INDICE
6.4.1. 6.4.2.
La strumentalita` del trust a fini di evasione. . . . . . . . . . . . . . I profili del trust nelle imposte indirette . . . . . . . . . . . . . . . .
IX
228 233
CAPITOLO 7 I CONDIZIONAMENTI INTERNI ALLE ORGANIZZAZIONI, L’IMPOSSIBILITA` DI MENTIRE; L’AFFIDAMENTO DEL FISCO SULLA ‘‘DISCLOSURE’’ AZIENDALE PER LA SEGNALAZIONE O TASSAZIONE DEI COLLABORATORI E ALTRI PERCETTORI DI REDDITI 7.1.
7.2.
7.3.
7.4.
Il caso delle banche; i rischi degli adempimenti di versamento e segnalazione, in particolare per le ritenute sui redditi dei soggetti non residenti. Le possibili collusioni nelle omesse segnalazioni dei percettori di redditi Ulteriori margini per l’ampliamento dei controlli basati sulle segnalazioni delle organizzazioni aziendali. La possibile estensione generalizzata del reverse charge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Affinamento della metodologia dei controlli nei confronti dei contribuenti: integrazione del modello di calcolo del reddito prodotto con quello di ricerca della spesa aziendale e personale . . . . . . . . . . . . . . . 7.3.1. Il nuovo redditometro e lo spesometro: piu` flessibilita` e minori incertezze. Le spese sostenute quale presunzione ai fini della determinazione sintetica del reddito imponibile e gli elementi indicativi della capacita` contributiva contenuti nel nuovo redditometro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7.3.2. Redditometro e studi di settore. Punti di contatto e divergenze L’efficacia fiscale della tracciabilita` finanziaria delle operazioni . . . . . .
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CAPITOLO 8 PROFILI RILEVANTI DELLA VALUTAZIONE PATRIMONIALE ED ECONOMICA DEI RAPPORTI GIURIDICI 8.1.
8.2. 8.3. 8.4. 8.5.
8.6.
I riflessi fiscali della valutazione di alcuni intangibles assets (derivati, brevetti, marchi, spese di ricerca e sviluppo, quote di mercato, knowhow, contratti di leasing e indennizzi per risoluzioni contrattuali). . . . . I contratti su strumenti finanziari, le valutazioni rilevanti fiscalmente e le possibili distorsioni patologiche conseguenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . Valutazioni di fine esercizio e principio di competenza (ipotesi di superamento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Le transazioni immobiliari tra valori dichiarati e prezzi praticati; gli strumenti a rilevanza fiscale per il contenimento del gap . . . . . . . . . . . I prezzi delle transazioni commerciali e le possibili manovre (transfer price, intermediazioni, interposizioni, arbitraggi bancari e finanziari, uso di marchi e brevetti ecc.) per ripartire artificiosamente gli utili tra varie giurisdizioni e soggetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I rapporti commerciali e finanziari con imprese residenti in paesi a fiscalita` privilegiata tra sospetti ed abusi fiscali; la difficile operativita` delle imprese corrette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
254 257 260 262
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266
X
8.7. 8.8. 8.9.
INDICE
Le intermediazioni commerciali e le interposizioni di operatori esteri o misti al fine di alterare i prezzi praticati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’uso disinvolto degli arbitraggi bancari e finanziari a fini fiscali . . . . . Le transazioni su marchi e brevetti tra evasione e frode fiscale. . . . . . .
267 269 269
CAPITOLO 9 ` RIGIDITA ORGANIZZATIVE E COMPORTAMENTI INDIVIDUALI DEVIANTI: EVASIONE FISCALE E ‘‘ATTIVITA` CRIMINOSA’’ 9.1. 9.2.
9.3. 9.4.
9.5. 9.6. 9.7.
I comportamenti fiscali illeciti degli individui nell’ambito delle organizzazioni e riflessi extratributari sulla concorrenza e sul mercato . . . . . . . I riflessi fiscali dei rapporti interni alle societa` . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9.2.1. Lo sfruttamento dei difetti di coordinamento della tassazione societa`/soci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9.2.2. I compensi agli amministratori-soci; congruita` e deducibilita`: gli arbitraggi fiscali nelle piccole societa` . . . . . . . . . . . . . . . . 9.2.3. Distribuzione di dividendi o realizzo di plusvalenze su partecipazioni? Il rimborso delle riserve da soprapprezzo . . . . . . . 9.2.4. Incasso strumentale dei dividendi per generare e dedurre minusvalenze (es. il dividend washing) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9.2.5. L’indebita fruizione della pex in difetto dei requisiti della commercialita` . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La creazione artificiosa e compiacente di perdite e svalutazioni di crediti Frodi fiscali e compensazioni indebite di tributi e contributi . . . . . . . . 9.4.1. La diffusione delle frodi ripetitive (o carosello) nell’iva interna e intracomunitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9.4.2. Lo sfruttamento delle diversita` di tassazione tra Stati per realizzare alcune tipologie di frodi carosello . . . . . . . . . . . . . . . 9.4.3. Altre tipologie di frodi ed abusi nelle operazioni intracomunitarie (lettere di intento false, abuso del regime iva del margine) 9.4.4. La prova dell’estraneita` alla frode fiscale. . . . . . . . . . . . . . . . Il ricorso alle procedure concorsuali ed eventuale utilizzazione a fini fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . L’erosione indebita della base imponibile personale. Le deduzioni e detrazioni abusive; le tax espenditures . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Impatto dei codici di condotta e della rigidita` dei modelli organizzativi (es. la legge n. 231/2001): diversita` di prospettiva rispetto al rapporto fiscale e sua tendenziale autonomia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
275 278 278 279 281 284 285 287 290 290 294 297 300 302 304
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CAPITOLO 10 POTERI AMMINISTRATIVI E INTERVENTI GIUDIZIARI NEL CONTRASTO AGLI ILLECITI FISCALI 10.1.
Il rafforzamento dei poteri amministrativi ed efficacia sull’evasione ed elusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Le indicazioni dell’Amministrazione finanziaria per migliorare la qualita` dei controlli fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.3. L’estensione dell’utilizzo delle banche dati ed indagini bancarie . . . . . . 10.3.1. Le banche dati rese accessibili al fisco . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.3.2. I nuovi orizzonti delle indagini bancarie (il trade off tra liberta`, riservatezza ed esigenze di controllo fiscale) . . . . . . . . . 10.3.3. La valenza dell’acquisizione dall’estero di liste di presunti evasori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4. Il rafforzamento dei poteri amministrativi per via giudiziaria. Giudizi di antieconomicita` e abuso del diritto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4.1. I giudizi di antieconomicita` . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4.2. Elusione fiscale ed abuso del diritto: l’evoluzione dei poteri giudiziari in ambito fiscale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4.3. I comportamenti abusivi di natura tributaria nell’elaborazione della giustizia comunitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4.4. ... e nell’elaborazione della giurisprudenza tributaria interna di legittimita` . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4.5. L’abuso del diritto ed interposizione fittizia di persone . . . . . 10.4.6. I comportamenti abusivi nelle operazioni finanziarie e nei contratti tipici di rinuncia al credito e cessione dei crediti . . . 10.4.7. L’uso distorto dei contratti atipici (come il lease-back) a fini fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4.8. Problematiche vere ed apparenti sull’abuso del diritto in materia di imposta di registro ed iva con riguardo ai contratti aventi ad oggetto immobili, aziende e partecipazioni societarie 10.4.9. L’inesistenza dell’abuso del diritto nelle scelte aziendali volte a conseguire regimi agevolativi o tributari particolari espressamente voluti dalla legge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.4.10. Spunti sul rilievo penale dell’abuso del diritto . . . . . . . . . . . . 10.5. I possibili abusi e distorsioni nell’applicazione del federalismo fiscale; l’IMU sugli immobili delle imprese ed il sistema delle esenzioni degli enti no-profit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.6. I regimi speciali tra intendimenti di concessione di aiuti e dichiarazione di impotenza (ipotetica) nell’attuare la tassazione (il caso dell’agricoltura, della raccolta dei rottami e simili, dello spettacolo e dei giochi) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10.7. L’evasione e la frode nella riscossione dei tributi. Gli abusi e le indebite compensazioni iva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
XI
10.2.
308 311 311 314 315 317 317 325 327 328 330 332 343
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CAPITOLO 11 LA SCELTA DEI REGIMI GIURIDICI NAZIONALI PIU` CONVENIENTI E LE AREE DI CONFLITTO COL FISCO 11.1. 11.2.
Le carenze della tassazione delle imprese multinazionali . . . . . . . . . . . La migrazione transnazionale dei redditi delle imprese. Le manovre elusive sulla residenza (sportivi, artisti, imprese e societa`) . . . . . . . . . .
375 377
XII
INDICE
11.3.
Profili patologici e specificita` settoriali delle stabili organizzazioni di imprese estere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.3.1. Le stabili organizzazioni delle imprese e soglia minima di presenza nello Stato richiesta ai fini della tassazione nazionale . . . 11.3.2. Profili patologici della stabile organizzazione, plurima ed occulta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.3.3. Stabili organizzazioni e rappresentanza fiscale; le specificita` nelle attivita` di trasporto marittimo ed aereo . . . . . . . . . . . . . 11.4. I gruppi societari e le loro politiche fiscali ‘‘aggressive’’. . . . . . . . . . . . 11.4.1. La pianificazione fiscale infragruppo ante consolidato e l’usufrutto di azioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.4.2. La pianificazione fiscale infragruppo post consolidato . . . . . . 11.4.2.1. Il quadro di riferimento complessivo ed i vantaggi compensativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.4.2.2. La pratica distorsiva del transfer price: tra bad practice e strategie di pianificazione infragruppo; l’impatto sull’evasione e l’esimente dalle sanzioni. . . . . 11.4.2.3. Le strategie fiscali nelle ripartizioni delle spese di regia e d’interesse generale tra le societa` facenti parte dei gruppi multinazionali. . . . . . . . . . . . . . . 11.4.3. Lo sfruttamento del differenziale di tassazione e le loopholes: il trasferimento all’estero (o lo sviluppo con le ultime fasi della ricerca eseguite all’estero ed ivi brevettate) degli assets intangibili (marchi, brevetti, software, Know-how ecc.) e loro sfruttamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.5. Le intestazioni fittizie estere di autoveicoli ed imbarcazioni . . . . . . . . . 11.6. L’exit strategy internazionale — indennizzi da devoluzione della clientela, deduzione dei costi di ristrutturazione e chiusura dell’attivita` aziendale. Evasione evitabile e deduzione possibile . . . . . . . . . . . . . . . 11.7. Le exit taxes e la compatibilita` comunitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11.8. Le clausole antiabuso nelle convenzioni contro le doppie imposizioni . .
381 381 383 389 393 393 410 410
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428 432 439
CAPITOLO 12 LE LINEE DI FRONTIERA NELLA DEFINIZIONE DEGLI AUTONOMI. LA TRASFORMAZIONE ELUSIVA DELLE CATEGORIE DI REDDITO FISCALE 12.1.
12.2.
12.3.
Necessita` di una ridefinizione fiscale dei soggetti produttori di reddito di lavoro autonomo: differenze con l’attivita` d’impresa e con il lavoro dipendente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Linee di confine ed aree comuni con i soggetti produttori di redditi considerati d’impresa ed operanti prevalentemente col proprio lavoro: i falsi imprenditori che sono lavoratori autonomi. La necessita` di una riqualificazione giuridica tipo legge fallimentare . . . . . . . . . . . . . . . . . L’esercizio di attivita` professionali e artistiche in forma d’impresa o societaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
443
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12.4. 12.5. 12.6.
INDICE
XIII
La trasformazione dei redditi d’impresa in redditi di capitale. . . . . . . . La trasformazione ad uso fiscale dei redditi di capitale (dividendi e interessi) in redditi diversi (plusvalenze) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La tassazione dei redditi sostanziali d’impresa tassati come redditi agrari (attivita` agro-industriali) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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APPENDICE LE ESPERIENZE DI QUANTIFICAZIONE DELL’EVASIONE FISCALE IN ITALIA . . . . . . . . . .
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