Periodico mensile della Coop Lombardia
Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana
Comitato di Redazione Antonio Bertolini, Sergio Ferrarlo, Sergio Ghiringhelli, Marco Maggi, Oddino Magnani, Daniele Moltrasio, Ugo Pinferi, Enrico Rossi, Adolfo Scalpelli, Elio Susani, Giorgio Vozza
Direttore responso lme: ,aaouo bcaipeui,
Impaginazione: Franco Malaguti Maria Rosa Toni Disegni: Giulio Peranzoni
Stampa: Coop "11 Guado" Corbetta (MI) - Tel. 02-9794461/ 2
Editrice Coop Lombardia Viale Famagosta, 75 zul4L rvinano -
Autorizzazione del Trib. di Milano n. 144 del 14 aprile 1982
Comitato
Regionale Lombardo
Spedizione in abbonamento postale gruppo 111/70. La carta di Quale Consumo è di bassa qualità per la stampa ma di alta qualità ecologica. E tutta riciclata.
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de spray
consueto appuntamento annuale a Milano
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ezzi e consumi
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Italia '88
di Guido Miiana Nel mese dì luglio il Parlamento Italiano ha ratificato il protocollo di "Montreal", che impegna i governi a diminuire del 20% la produzione di gas CFC entro il 1993 e a diminuire di un altro 30% la produzione entro il 1988. Nella sostanza entro dieci anni si dovrebbe avere il dimezzamento della produzione di gas CFC. Rispetto a questa determinazione c'è chi ha ritenuto risolto il problema ed ha con grande sollecitudine rimosso ogni preoccupazione. A me francamente queste conclusioni affrettate sembrano un poco irresponsabili, siamo infatti ancora molto lontani dalle richieste avanzate da gran parte del mondo scientifico che consigliano una drastica ed immediata riduzione di gas CFC. La "cultura" con la quale la Coop affronta questo problema è quella che caratterizza da sempre il suo atteggiamento, e si può riassumere nella logica dell'intervento a monte, intervenire cioè subito laddove è possibile, senza mezze misure. Il "laddove possibile" si concretizza con l'analisi del mercato e con la conseguente scelta delle soluzioni alternative, a quelle che la tecnologia corrente utilizza, e che non compromettono l'efficacia e la economicità per il consumatore delle soluzioni adottate. Nella campagna "C'è uno strappo nel cielo, fermiamolo" la Coop sostiene l'eliminazione del gas CFC da tutte le bombolette spray perché è possibile e perché non costa nulla. Assistiamo quotidianamente ad una evoluzione dei messaggi pubblicitari sulle "bombolette", sempre di più infatti c'è chi evidenzia l'assenza di CFC nel proprio prodotto. 1.1 ritardo legislativo ancora una volta non aiuta questo processo, la pubblica amministrazione assiste passiva, e i tempi per le soluzioni sono scanditi dalle scelte degli industriali e non dalla responsabile determinazione degli interessi collettivi. Si lascia in definitiva solo al "mercato" la determinazione delle scelte di tutela ambientale; i consumatori in questo senso possono fare molto, da una parte sostenendo la campagna della Coop, che rivendica una legislazione più severa, ma possono fare di più selezionando i propri acquisti su quei prodotti che hanno un minor impatto ambientale. Forse così usciranno le "formule" alternative dai cassetti delle industrie.
Prezzi alimentari Coop e ISTAT 5,
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"Coop Shock" il gioco con la spesa
ISTAT 4,0
"Coop Shock" è il nuovo emozionante gioco che Coop Lombardia ha preparato per i consumatori dei più importanti supermercati. In 12 set-
timane ben 2640 premi e con le estrazioni del 20 dicembre, verranno sorteggiate l l Renault 5 Campus, 11 Hi - Fi Sony, 11 videoregistratori Philips, l l lettori CD Philips e I Jeep Cherokee. A "Coop Shock" si gioca fino al 12 di-
LATTE E FORMAGGI
Polpa coscia di bovino Fesa di vitello
kg. 1,000 circa kg. 1,000 circa
Pollo busto novello Coniglio
kg. 1,200 circa
Faraona
kg. 1,400 circa kg. 1,300 circa
Data di prenotazione: dal 17 ottobre al 29 ottobre
Data di consegna: dall'8 novembre al 19 novembre
Sconto Soci: L. 9.000
BEVANDE
cembre con sole 20.000 lire di spesa.
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di Enrico Migliavacca Al Circolo della Stampa di Milano l'Associazione regionale delle cooperative di consumatori ha presentato il rapporto annuale su consumi e prezzi. La pubblicazione dei risultati del rapporto su molti quotidiani e periodici dimostra lo spazio che questo appuntamento a settembre è riuscito a ritagliarsi. L'attenzione
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Pacco carni
ORTOFRUTTA
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queseanno si è concentrata sull'andamento dei consumi al I° semestre che per il quinto anno consecutivo hanno rappresentato per l'economia italiana la locomotiva, + 3,7%, di una fase espansiva divenuta una delle più lunghe conosciute dal sistema negli ultimi decenni.
Iniziativa Sconto Soci n° 13
Due gran& campagne Coop
MEDIA INCREMENTI 1987
Salute e ambiente L'aiuto dei prodotti Coop
Questo mese Pasta e fantasia Oggi/Domani. Europa di Giorgio Vozza
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Coltivate con amore: le mele in Valtellina di Sergio Ghiringhelli
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Danneggiato da un prodotto? Qualcuno ne risponde di Giampietro De Micheli
Si riaccendono i fornelli Quanti cleptomani a caccia di bollini premio
di Fabio Zanchi
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Bilancio dopo un anno di "Cooperazione e Sviluppo" pag. 8
di Marco Maggi
Cooperazione a misura del mondo
di Alberto Terzi
Offerte ai soci
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Due argomenti importanti di cui oggi si discute con sempre maggiore interesse. Per Coop Lombardia occuparsi della salute dei consumatori e dell'ambiente non è solo un modo di dire. Infatti nell'assortimento dei prodotti Coop, sono presenti la frutta e la verdura coltivata con il metodo della lotta integrata, i prodotti a marchio Coop, prodotti senza freon o senza conservanti, una vasta gamma di cibi integrali. Dal 21 dicembre al 5 novembre vieni a conoscere l'impegno della Coop per la salute e per l'ambiente.
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A novembre si apre a Busto Arsizio
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Add è ulcera COG:p Ancora una bandierina con i colori di Coop viene piantata sul territorio lombardo; un'altra conquista, un altro tassello che si innesta nell'ormai sempre più ampio panorama dei supermercati Coop Lombardia. Il supermercato di Cassano d'Adda è proprio la testimonianza di quanto oggi sia dinamica e proiettata in avanti l'azienda. Con i suoi 1.500 mq. di vendita e gli oltre mille associati, rappresenta la testimonianza di una maturità raggiunta, di un saper fare assai elevato. All'inaugura-
zinne lo ha sottolineato il
Presidente Bertolini, come anche il vice-sindaco Cassano Costa, mentre all'esterno già si accalcava, curiosa, la gente. E mercoledì 14 settembre i consumatori hanno potuto conoscere dal vivo la Coop, instaurando un rapporto che ci auguriamo pro-
segua nel tempo. Nel frattempo non si può restare con le mani in mano; già all'orizzonte, a novembre, si profila una nuova apertura a Busto Arsizio. La storia di Coop Lombardia e dei suoi centomila soci continua.
Rinnovata la linea Coop de piatto più tradizionale
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La scelta dei formati e tante tante varietà con i condimenti più adatti ad ognuna di esse La pasta Coop è diventata grande: una grande marca che oltre a proporre un prodotto di qualità fatto con materie prime selezionate, offre anche un'eccezionale possibilità di scelta. Il rinnovamento e l'arricchimento della linea ha puntato oltre che sulla qualità anche sull'assortimento che è così diventato un punto di forza della pasta Coop: insieme alla classica pasta di semola nei suoi formati tradizionali, alla pasta all'uovo nelle varie tipologie oggi è possibile sbizzarrirsi anche nella scelta dei
formar i. Che cosa sono i formati speciali? Sono quelle meravigliose invenzioni culinarie, veri gioielli della gastronomia regionale italiana, nati dalla cultura e dalla tradi-
Oggi
zione popolare. La Coop inserendoli nella sua linea, ha cercato di valorizzare tutte le regioni italiane: dalle trenette liguri, alla gramigna romagnola, dai gnocchetti sardi, alle orecchiette pugliesi... per nominare qui solo i più noti. I l'orinati speciali, come del resto le paste di semola tradizionali e le paste all'uovo, sono presenti in eleganti e moderne confezioni caratterizzate da un'immagine personale.• il simbolo del sole che più di altri racchiude in sé í valori tipici della pasta. Sulle confezioni, inoltre, sono indicati i condimenti più adatti a ciascun formato... perché lo sappiano lutti è proprio il connubio perfetto fra forma e sugo che rende ogni piatto un capolavoro.
di Giorgio Vozza
Europa La principale preoccupazione della Corte di giustizia europea sembra essere quella di togliere gli ostacoli alla libera circolazione delle merci. Anche a costo di accettare l'inevitabile: che tutti i prodotti, di ogni qualità, abbiano le stesse opportunità di essere comprati e venduti, dappertutto. La regola è semplice e non può avere eccezioni: un prodotto regolarmente fabbricato e commercializzato ìn un Paese della Comunità, deve poterlo essere in tutti gli Stati membri, quali che siano le regole nazionali. Cosi, con diverse sentenze, per la birra in Germania l'anno scorso, adesso per gli yogurt in Francia e per la pasta in Italia, si invitano i governi nazionali a modificare le leggi che impediscono l'entrata di prodotti non conformi alle tradizioni e alle norme locali. In Germania non si potevano importare birre straniere perché era diversa la loro lavorazione. In Francia lo yogurt deve contenere fermenti vivi e perciò non si ammette il prodotto surgelato. In Italia non si accetta la pasta di semola di grano tenero. Ora è probabile che queste barriere cadranno. In Francia sullo yogurt s'era proli-
2 — Quale consumo
Un capolavoro che può essere rinnovato ogni giorno con poca spesa e nessuna fatica Per quanto riguarda i formati speciali, oltre i suggerimenti relativi al sugo da abbinare, le confezioni portano anche cenni storici e geografici sull'origine del formato. Un esempio per tutti: ecco ciò che è riportato sulla confezione dei Maccheroni di Zita "tipici maccheroni napoletani lunghi e a superficie liscia. Prendono il nome di "Zita" (cioè sposa novella) perché una volta costituivano il piatto d'apertura dei pranzi di nozze della gente del popolo". E cosi — leggendo i cenni storici e gli aneddoti dei formati speciali, sarà piacevole e divertente riscoprire tutto un patrimonio di tradizioni popolari, di folclore e di leggende legate al piatto nazionale... italianissimo.
Domani
lato un compromesso: consentire la vendita del prodotto morto, ma denominarlo "latte fermentato surgelato", un nome orribile che ne avrebbe sicuramente offuscato l'immagine e frenato le vendite. I tedeschi ora possono comprare birre francesi, olandesi, danesi e di altre nazionalità in concorrenza con le marche locali, ma sempre di birra si tratta. Invece nel caso dello yogurt e soprattutto della pasta si tratta di prodotti diversi, meno pregiati di quelli tradizionali. Non è uno scandalo, né una tragedia. Basta capirsi, evitare che si creino confusioni, attribuire nomi e definizioni nuove che distinguano senza equivoci possibili i diversi tipi di prodotti. La somiglianza delle merci può nascondere grandi diversità. È il caso del latte fresco e di quello a lunga conservazione, la cui misteriora sigla UHT non facilita certo la comprensione del pubblico. Può essere vantaggioso e anche giusto che radano le protezioni nazionali nella costruzione del mercato unico europeo, ma i cittadini devono poter scegliere con fiducia e in tutta sicurezza. Per scoraggiare le malizie di produttori e commercianti disinvolti; perché l'Europa sia, oltreché dei mercanti. anche dei suoi 320 milioni di consumatori.
Perché, anche se qualcuno insinua che la pasta è stata inventata dai cinesi, solo noi ne abbiamo fatto un capolavoro aggiungendo agli ingredienti base un segreto: la fantasia. Fantasia nei tipi di pasta: lunga, corta, liscia, rigata, di semola, all'uovo. E fantasia nei formati: spaghetti, spaghettini, vermicelli, casareccia, maccheroni, penne, zite, lumaconi, farfalle, gnocchi, fusilli, tagliatelle, pappardelle, lasagne... E come se non bastasse, ogni regione ha la sua pasta tipica, la sua forma particolare. Oggi tutti questi gioielli della tradizione gastronomica italiana sono presenti nell'assortimento della pasta Coop... ce n'è davvero per tutti i gusti e, forse, anche di più!
Los Angeles, 19H: un cuoco italiano prepara gli spaghetti
Daniele Moltrasio
La cesta della "griffe" -£ una di quelle notizie che sui giornali il più delle volte sfugge non fosse altro per lo spazio, veramente esiguo, e la collocazione, le noiosissime pagine economiche, che le si dedicano. Una ricerca della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde ha appurato che il venti per cento delle famiglie italiane, da sola, copre il 50% dei consumi nei settori dei mobili, dei trasporti, delle comunicazioni, dello spettacolo e della cultura come dire: "la bella vita': È una rivelazione che sorprende fino ad un certo punto. Chiunque ormai, girando per grandi e medie città, rischia di essere travolto da fuoristrada che si rodano per i vari Camel Trophy; è sempre più angosciante osare chiedere il prezzo di una cucinafirmata, pena il vedersi ammucchiare di fronte agli occhi interminabili montagne di cambiali; comprarsi un paio di belle scarpe,
come anche una giacca, è ormai diventato un esercizio di puro sadismo per il portafoglio. Bene, adesso sappiamo di esserci sbagliati. Mica lo avevano prodotto per noi tutto quel ben di dio. Sì, certo, la pubblicità entra anche nelle nostre modeste case, ma l'industria non si stava rivolgendo a noi, poveri ingenui, bensì a quell'eletto venti per cento che, quasi come una casta politica, governa il mercato dei generi di lusso, con una capacità di spesa di oltre cinque milioni al mese. Ci piacerebbe tanto conoscerne qualcuno di questi fortunati. Difficile; perché l'estate appena passata l'avranno trascorsa non al nostro fianco tra un bel mucchio di grasse alghe eutrofizzate, ma sulla "barca", come, con molto decoro e pudore aristocratico, chiamano le loro navi in miniatura. Saremo sospettosi e malfidati, forse solo invidiosi, ma qualcosa ci dice che infondo
Le mele prodotte dalle cooperative della Valtellina
Sergio Ghiringhelli
Coi2 ?Aie cor more .
La scheda della Cooperativa ortofrutticola Ponte Valtellina Anno di costituzione
1960
Numero soci al 31/ i2/87
476 303 65.908 q.li 14.800 m2 6.000 m2 600 m2 1.500 m 2 200 m2 50.000 m3 20 fissi più 50 stagionali
Ettari di lavorazione Produzione mele 86/87 Arca coperta del magazzino Parcheggio Palazzina servizi Sala lavorazione Negozio di vendita alimentari N. 31 celle frigorifere per Dipendenti
Una storia sociale intorno alla produzione ortofrutticola. La qualità e il controllo nell'uso degli antiparassitari e nelle forme di difesa. Intervista al presidente Della Briotta Situata in una piana al centro valle alle pendici della Val Fontana, Ponte Valtellina è certamente uno dei comuni che più ha difeso le proprie caratteristiche dagli assalti speculativi. Il suo equilibrio urbanistico, la caratterizzazione delle sue strade e delle case che, anche quando ristrutturale, hanno mantenuto l'antica fisionomia, ne fanno proprio un bel paese. In primavera poi quando tutta la piana è in fiore lo spettacolo è stupendo. Come mai proprio qui ha prevalso il buon gusto oltre al buon senso? Intanto Ponte ha un cuore antico la cui storia ha visto la positiva convergenza tra ceti privilegiati, uomini di cultura laica e, perché no, influenze di un insediamento di gesuiti. Poi, più concretamente, nel dopoguerra, la fertilità del terreno e l'operosità dei contadini hanno prodotto un reddito di buon livello nel campo della frutticoltura frenando la cessione di terreni alla speculazione edilizia, sempre in agguato. E in questo quadro di continuità socio-economica e culturale che anche la situazione politica presenta dal 1945 una propria ininterrotta fisionomia nell'alleanza trarpartiti della sinistra storica. . nel 1952 che i primi 28 soci produttori si organizzano in un consorzio mele grazie alla solerzia di Michele Della Briotta, prima presidente. Più tardi la trasformazione in cooperativa nel 1960 e l'a-
desione alla Lega Nazionale nel 1970. I soci produttori crescono man mano sollecitati dai successi raggiunti. 11 vecchio consorzio è oggi una moderna struttura di conservazione, di confezionamento e di commercializzazione che supera oggi i 13 miliardi di vendita. Una garanzia di continuità che vede, dal 1964 in poi, nel presidente Enzo Della Briotta il prosec'utore della primogenitura paterna. Sotto questa spinta altre cooperative agricole sono nel frattempo sorte: la Frut ticoltori di Villa di Tirano e la Cooperativa ortofrutticola Alta Valtellina. Una risposta positiva in campo sociale ed economico che riesce ad aggregare molte centinaia di famiglie di coltivatori altrimenti in dcoltà e senza prospettiva se restassero perennemente soli a risolvere individualmente problematiche produttive e di consumo sempre più complesse. Certo non tutto è risolto. Vi sono concorrenze nazionali ben agguerrite ma soprattutto dalle produzioni importate a prezzi speculativi viene il maggior disturbo al mercato. Oggi la risposta può venire solo dalla qualità e dalla valorizzazione, anche a livello di immagine, di una produzione superiore che da questa zona, ai piedi delle Alpi Retiche, viene proposta ai consumatori.
viaggio dentro la cooperazione lonibar a Intervista al Presidente Enzo Della &lotta La ringraziamo di aver accolto il nostro invito a porLe alcune domande sulla vostra esperienza cooperativa. Ci mancherebbe altro, intanto sono io a ringraziare voi per l'ospitalità sul vostro periodico e poi il nostro rapporto è da diversi anni in un crescendo molto positivo. Pensate che Coop Italia assorbe ben ii 59% della nostra produzione! A proposito, come si caratterizzano le vostre coltivazioni? Bene, entriamo nel merito, la nostra produzione 86/ 87 è stata di 37.649 q.li di Red Delicious pari al 61,85% e di 22.005 q.li di Golden pari al 36,15%. Seguono poi tipi di mele, pere e altro in quantità non molto significative. Abbiamo migliorato continuamente anche in termini di pezzatura, basti pensare che, mediamente, l'80% dell'intera produzione è di primissima
Cassano d'Adda Grande successo hanno conseguito a Cassano
in fondo, una parte di quei cinque milioni spesi mensilmente ce li abbiamo messi noi. Basterebbe infatti confrontare le percentuali dell'evasione fiscale a quelle diqueste famiglie per scoprire che una parte di loro, certo modesta per carità, può concedersi consumi cosi raffinati e costosi perché ci siamo noi, i lavoratori dipendenti, che, oltre ad essere fessi, siamo pure mazziati: l'industria della "griffe" infatti, non pensa a noli siamo solo l'uno per cento del mercato. E triste rendersene conto, capire di essere tagliati fuori dal mondo patinato e felice di consumi esclusivi che ogni giorno la pubblicità ci fa sfiorare. Una consolazione però l'abbiamo: il nostro altruismo. In fondo se un 20%di famiglie vive da re, a costo zero, è perché c'è una gran massa che paga fino in fondo. Coi tempi che corrono non è una consolazione da poco.
d'Adda le iniziative di spettacolo e cultura promosse da Coop Lombardia in oc asione dell'apertura del nuovo supermercato. Sabato 17 settembre ha avuto luogo presso il Palazzetto di corso Europa la manifestazione fondo ristica nicaraguense "Hoger del Nino". Una compagnia di venticinque ragazzi provenienti da Chinandega, dove ha sede la Missione di Padre Marco Dessi che è anche l'animatore ed il coordinatore del gruppo folkloristico musicale che ha già riscosso notevole successo, e non solo in Italia. Altro positivo riscontro di pubblico il sabato successivo 24 settembre. Sempre al Palazzetto, e sempre promosso da Coop Lombardia con il patrocinio del Comune di Cassano d'Adda, era di scena un concerto di musica classica con l'orchestra dei "Pomeriggi musicali di Milano". Eseguite musiche di Mozart, i. Strauss e Strawinsky, che hanno suscitato interesse ed approvazione. Infine, offerto da Coop Lombardia anche lo spettacolo pirotecnico di fuochi artificiali in occasione del 3 ottobre, festa patronale di Cassano d'Adda, Notevole, frattanto, anche il successo del supermercato in termini di accrescimento della base sociale: oltre trecento i nuovi soci che si aggiungono ai mille già iscritti in fase d'apertura.
qualità ben oltre la misura minima mercantile. Nessun problema dunque? Qualche problema c'è, almeno per gli aspetti di commercializzazione. Infatti, mentre per le Starli non sussistono ostacoli, nelle Golden subiamo una concorrenza col prodotto di pianura, certamente meno gustoso, ma che si presenta bene nell'aspetto e nel colore giallo. Ora vorremmo conoscere quali sono i vostri orientamenti nella produzione a lotta integrata" e a lotta biologica" che, come sapete interessa una fascia sempre più vasta tra i consumatori. Anche qui siamo in grado di darvi precise risposte. Intanto possiamo affermare di esserci mossi tra i primi in Italia, Infatti fin dal 1973 esiste un nostro rapporto e un impegno concordato con l'Osservatorio
per le malattie delle piante di Milano e l'Istituto di Entomologia agraria di Milano. Nel campo della lotta biologica" possiamo affermare che siamo ancora in fase sperimentale, con l'utilizzo di parassiti utili. Ma i problemi sono complessi e non ancora risolti su vasta scala. Ma nella "lotta integrata" abbiamo da tempo realizzato una produzione almeno del 50% del nostro coltivato. Più concretamente può fornirci qualche ulteriore elemento di valutazione? Certo. Intanto abbiamo istituito un servizio tecnico centrale per i nostri soci che ci garantisce un controllo diretto delle lavorazioni: preparazione delle acque di irrorazione, controllo e limitazione dei fitofarmaci in uso, introduzione degli insetti utili, nessun trattamento dopo la raccolta del
Quello che è possibile mtliorare, discusso dai Soci Con la realizzazione del primo !per in Lombardia, la sezione soci (nello specifico il gruppo di lavoro "Qualità e prodotto") si è incontrato sabato 17 settembre 1988 con il Presidente dell'Iper Ambrogio Vaghi ed il direttore del medesimo La.udi. Era presente anche il direttore del settore soci. Ben 14 erano le presenze del gruppo "Qualità e prodotto" in un confronto serrato per andare al superamento di quegli aspetti che, se pure sodd isfacenti, si possono ancora migliorare. In particolare si è parlato del settore ortofrutticolo, del reparto carni e del settore abbigliamento. Il tipo di incontro è stato apprezzato da tutti i partecipanti, che per il futuro si impegnano a mantenerlo qualificandolo ancor meglio. La sezione soci ha ritenuto di chiedere ospitalità al giornale della cooperativa "Quale Consumo" per far sapere ai soci che con la crescita dei superrnercati e lo sviluppo degli 'per, anche le sezioni debbono pensare nuove strade, più qualificate, per rappresentare il potenziale sociale
prodotto. Un controllo che ci ha permesso di partecipare, a pieno titolo, alla campagna promossa dalla Coop sui "prodotti con amore". Tuttavia, anche qui, non tutto è risolto. Esistono poi problemi per la conservazione naturale nelle celle frigorifere che devono sostenere giacenze a rotazione per periodi da 4 a 7/ 8 mesi. Ovviamente per il prodotto non trattato dopo il raccolto occorre molta professionalità e la massima attenzione per rallentare il processo di deperimentoattraverso il riequilibrio della presenza di ossigeno e nelle temperature. Siamo comunque a buon punto e presto ci presenteremo sui mercato con confezioni garantite da un controllo assoluto. E i clienti Coop saranno i maggiori beneficiari.... Certamente.
che li ha eletti. Invitiamo le altre sezioni a far conoscere a tutti i soci eventuali nuove esperienze e a dare la loro disponibilità ai comitati che ne facessero richiesta per approfondire i particolari. Beniamino Cattaneo Presidente sezione soci Mi-Gallaratese
Una giornata per la ricerca sul cancro Come ogni anno si è tenuta il l° ottobre la giornata dedicata alla ricerca sul cancro. Molte aziende della grande distribuzione, tra le quali Coop Lombardia, hanno devoluto parte degli incassi a favore di questo fondamentale settore della ricerca scientifica. Inoltre sono stati distribuiti adesivi e messi a disposizione vaglia intestati perché ogni consumatore potesse, se lo voleva, contribuire individualmente. L'auspicio è che questo sforzo conduca a risultati sempre più avanzati per la salute di tutti.
Quale consumo — 3
Giampietro De Micheli
e mr m• ratto rod t o Finalmente è presente nella legislazione italiana il principio della responsabilità dei produttori Dopo una lunga attesa, la Direttiva del Consiglio delle Comunità Europee del 25 luglio 1985 sulla responsabilità del produttore da prodotti difettosi è stata attuata anche in Italia con DPR 24 maggio 1988, n. 224. Sono stati cosi introdotti nel nostro ordinamento principi affermati finora solo dalla dottrina e dalla giurisprudenza, ma mai esplicitati in provvedimenti legislativi. Prima della attuazione della Direttiva CEE, un rapporto diretto tra consumatore danneggiato da un prodotto difettoso e il produttore dello stesso prodotto era configurahile solo ricorrendo ai principi generali della responsabilità extracontrattuale. ex art. 2043 del Codice civile, in base al quale l'autore del fatto
illecito che abbia causato un danno ad altra persona, è obbligato al risarcimento. Nell'ipotesi di danno da prodotto difettoso, al danneggiato spetta la difficile prova della colpa del produttore {oltre, come noto, alla prova del fatto, dei danni sofferti e del rapporto causale tra prodotto e il danno). Questi principi sono stati sottoposti molto spesso a forzature non indifferenti per poter garantire una adeguata tutela del consumatore, il quale non può avere conoscenza o rapporto diretto con i sistemi di produzione. L'ostacolo di difficile superamento era appunto rappresentato dall'onere della prova della colpevolezza del produttore posto a carico del consumatore danneggiato.
L
prodotto difettoso
La responsabilità oggettiva Con la nuova normativa si è, invece, accolto il principio della responsabilità oggettiva, che prescinde completamente dalla prova della colpa del fabbricante. L'imposizione di tale tipo - di responsabilità ha, per il consumatore, indubbi vantaggi rappresentati. Il produttore sarà più disposto ad adottare tutte le misure necessarie per ridurre al minimo il rischio essendo più esposto alle richieste di risarcimento da parte dei consumatori. Sarà però anche più facilmente portato a trasferire il costo dell'assicurazione per i danni eventuali della sua attività sul prezzo dei prodotti, che è poi la classica soluzione di sempre in alternativa ad una reale attenzio-
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ne nei confronti della tutela dei consumatori. Tuttavia, l'introduzione del principio di responsabilità oggettiva non comporta, come . è evidente, l'obbligo del produttore di risarcire "qualsiasi tipo" di danno causato da difetto del prodotto stesso. Alla stessa responsabilità del produttore è sottoposto il fornitore dei prodotti difettosi distribuiti nell'esercizio dell'attività commerciale (grossista e dettagliante), allorquando abbia omesso di comunicare al danneggiato, entro il termine di tre mesi dalla richiesta, l'identità e il domicilio del produttore o della persona che gli ha fornito il prodotto.
re. Infatti, se con il secondo tipo di responsabilità il produttore può eludere l'obbligo del risarcimento quando dia prova di aver adottato le misure di sicurezza normalmente utilizzate dalle imprese dello stesso settore, in regime di responsabilità oggettiva egli sarà obbligato a risarcire il danno qualora non fosse provata l'adozione di tutte le misure di sicurezza atte ad evitare la fabbricazione di prodotti dannosi. Proprio sul concetto di sicurezza e di affidabilità si fonda, d'altra parte, la definizione di "difetto" introdotta sia dal legislatore comunitario che da quello italiano: il prodotto è difettoso non solo quando non funziona bene, ma anche quando, pur funzionando bene e pur essendo idoneo all'uso cui è destinato, non offre quei margini di "sicurezza che ci si può legit-
timamente attendere" tenendo presenti alcune circostanze quali la presentazione del prodotto, l'uso al quale il prodotto può essere ragionevolmente destinato e il momento della sua introduzione nel mercato. Il legislatore italiano, pertanto, ha ritenuto opportuno ampliare l'elencazione contenuta nella direttiva CEE — contribuendo cosi a specificare meglio le aspettative del consumatore — con l'introduzione di alcune circostanze rilevanti per la valutazione del grado di sicurezza quali le caratteristiche palesi del prodotto, le istruzioni e le avvertenze fornite dal produttore. Infine, la nozione di prodotto disciplinato dalla normativa, riguarda ogni bene mobile, anche se incorporato in altro bene mobile o immobile, considerando prodotto anche l'elettricità. Sono esclusi, invece, i prodotti agricoli del suolo e quelli dell'allevamento, della pesca e della caccia che non abbiano subito trasformazioni.
La rivalsa del consumatore e la disposizione transitoria
L'esclusione della responsabilità Le circostanze che il produttore potrà addurre al fine della esclusione della responsabilità sono limitate: talvolta raramente adducibili, ad esempio allorquando il produttore dimostri di non aver messo in circolazione il prodotto o la prova di avere messo in circolazione il pro-
L'adozione di un criterio oggettivo di responsabilità, rispetto a quello basato sulla colpa, introduce una nozione di difetto che offre maggiori garanzie al consumato-
dono senza difetto, oppure la prova della successiva insorgenza del difetto. L'esclusione della responsabilità nel caso che il produttore dimostri di non avere messo in circolazione il prodotto è stata opportunamente specificata dal legislatore italiano.
La richiesta di risarcimento del danno deve essere fatta per iscritto e deve indicare il prodotto che ha cagionato il danno, il luogo e, con ragionevole approssimazione, il tempo dell'acquisto e contenere, inoltre, la disponibilità di offrire in visione ii prodotto se ancora esistente.
La disposizione transitoria fissa che la normativa non si applica ai prodotti messi in circolazione prima della data di entrata in vigore del decreto (30 luglio 1988) e comunque prima del 30 luglio prossimo.
Dalla prima pagina
zi e COL23 di Enrico Migliavacca Gli italiani in passato grandi risparmiatori hanno ulteriormente aumentato la propensione al consumo e l'indebitamento. Sul fronte della spesa alimentare le famiglie hanno privilegiato i prodotti freschi e soprattutto yogurth, latte, mozzarelle e diversi prodotti ortofrutticoli. La crescita migliore in assoluto è stata messa a segno dal pesce fresco, + [0%, ma anche il prodotto surgelato e quello con-
4 — Qualle consumo
servato hanno toccato risultati record. Nel raggruppamento dei consumi non alimentari quelli durevoli, mobili, elettrodomestici e automobili si sono confermati motore dello sviluppo toccando incrementi a quantità reali fra il 4% e l'8%. È da sottolineare che nell'anno boom per l'acquisto e l'esercizio dei mezzi di trasporto sono crollati gli acquisti di servizio di trasporto
pubblico, - 1,1%. Gli anni 70 si erano caratterizzati per uno straordinario sviluppo delle quantità alimentari consumate dalle famiglie; gli anni 80 sono stati segnati dal trasferimento delle spese per consumi verso i servizi. 11 primo semestre del 1988 ha ulteriormente potenziato questa spinta e per la prima volta le famiglie hanno speso più per questa voce che per i consumi durevoli. Il boom dei consumi non solo non ha causato impennate dell'inflazione, ma si è ridot-
o to ulteriormente il differenziale rispetto agli altri partners europei. La forbice ingrosso/dettaglio si è praticamente chiusa ed il fronte complessivo dei prezzi è stato caratterizzato da una progressiva omogeneizzazione dei settori al livello medio. II primo semestre del 1988 si è connotato per un tasso d'inflazione sostanzialmente stabilizzato intorno al + 4,6. Le previsioni per i prossimi mesi sono buone a partire dalla deflazione in corso sui
8 mercati internazionali delle materie prime. Il Fondo Monetario Internazionale prevede che in media i prezzi delle materie prime nel 1988 cresceranno del 17,5% rispetto all'anno precedente mentre il prezzo reale del petrolio dovrebbe flettere del 19 q. La manovra estiva del governo e dell'autorità monetaria non dovrebbe apportare mutamenti nell'attuale combinazione crescita reale — aumento dei prezzi essendo dichiaratamente attuata per accompagnare ii ciclo e accoppiandosi con un crollo
del prezzo petrolifero sceso sotto i 13 dollari, il minimo dal 1986. Nel 1° semestre 1988 l'incremento dei prezzi nei supermercati Coop si è attestato al + 2,5% contro un incremento dei prezzi rilevato dall'ISTAT, prevalentemente presso la distribuzione tradizionale, del + 4,0%. A fine anno il risparmio per i soci ed i consumatori della Coop dovrebbe aggirarsi intorno al punto e mezzo d'inflazione sostanzialmente confermando il risultato messo a segno nel 1987.
Riprendono i corsi dell'Istituto di cultura alimentare L'Ipca, Istituto per la Promozione della Cultura Alimentare della Cucina Italiana S.p.A., dopo il successo dei corsi primaverili, ha riacceso le cucine della sede milanese della sua scuola. I corsi, per amatori e appassionati di gastronomia, sono tenuti da insegnanti professionisti e hanno un contenuto prevalentemente pratico. Si svolgono in ambienti e con metodi didattici unici in Italia. Per cucinare, ogni allievo dispone di un proprio posto. Tutte le materie prime sono fornite dall'Istituto. Al termine di ogni corso viene rilasciato un diploma.
I partecipanti possono scegliere il corso preferito nell'ambito del calendario sotto indicato. Quota di partecipazione per incontro giornaliero: L. 250.000 (Iva inclusa). Le iscrizioni a ogni incontro si chiudono raggiunti 25 aderenti Una segreteria è a Vostra disposizione presso la sede dei corsi: Milano, Piazza Aspromonte 15/A (a cinque minuti dal metrò Loreto) dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00 telefono 02/2664907 - telefax: 02/2366148. Potete telefonare o andare di persona per informazioni e iscrizioni.
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ledi 21 settembre e termine mercoledì 26 ottobre D2 ogni mercoledì dalle 9,00 alle 12,00 con inizio mercoledì 2 novembre e termine mercoledì 14 dicembre D3 ogni venerdì dalle 14,30 alle 17,30 con inizio venerdì 23 settembre e termine venerdì 28 ottobre. Quota di partecipazione: L. 800.000 (Iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti 20 aderenti.
Corso di base Adatto a chi deve iniziare, serve per poter affrontare i problemi quotidiani e per prepararsi a saperne di più. Ha una durata complessiva di 12 ore, in 4 lezioni di 3 ore ciascuna, I volta la settimana per 4 settimane. Sono previsti tre turni: B l ogni lunedì dalle 9,30 alle 12,30 con inizio lunedì 19 settembre e termine lunedì 10 ottobre. B2 ogni lunedì dalle 9,30 alle 12,30 con inizio lunedì 17 ottobre e termine lunedì 14 novembre. B3 ogni lunedì dalle 9,30 alle 12,30 con inizio lunedì 21 novembre e termine lunedì 12 dicembre. Quota di partecipazione L. 490.000 (Iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti 20 aderenti.
Corso fondamentale Tutto ciò che è necessario conoscere per sapere cucinare bene. Insegnamenti e tecniche per preparare un pranzo dall'antipasto al dolce, con piatti diversi e di sicuro effetto. Ha una durata complessiva di 30 ore, in 10 lezioni di 3 ore ciascuna, due volte la settimana per 5 settimane. Sono previsti 5 turni: FI ogni martedì e giovedì dalle 9,00 alle 12,00 con inizio martedì 20 settembre e termine giovedì 20 ottobre. F2 ogni martedì e giovedì, dalle 9,00 alle 12,00 con inizio martedì 25 ottobre e termine martedì 29 novembre. F3 ogni martedì e giovedì, dalle 18,30 alle 21,30 con inizio martedì 20 settembre e termine giovedì 20 ottobre. F4 ogni lunedì e mercoledì, dalle 14,30 alle 17,30 con inizio lunedì 19 settembre e termine mercoledì 19 ottobre. F5 ogni lunedì e mercoledì, dalle 14,30 alle 17.30 con inizio lunedì 24 ottobre e termine lunedì 28 novembre. Quota di partecipazione: L. 980.000 (iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti 20 aderenti.
li Rnenu de "La Cucina Italiana" Su ricette del mensile "La Cucina Italiana", sotto la guida dello chef del giornale, i menu per le occasioni speciali con piatti che possono essere realizzati anche in due tempi. Il corso dura complessivamente 18 ore, in 6 lezioni di 3 ore ciascuna, I volta la settimana per 6 settimane. Sono previsti 2 turni: CI-1 ogni giovedì dalle 14,30 alle 17,30 con inizio giovedì 22 settembre e termine giovedì 27 ottobre CI-2 ogni giovedì dalle 14,30 alle 17,30 con inizio giovedì 3 novembre e termine giovedì 15 dicembre. Quota di partecipazione: L. 800.000 (Iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti 20 aderenti.
Corso di pasticceria
Cucina di Pesce Come acquistare e riconoscere il buon pesce e cucinarlo nei modi più svariati. Il corso dura complessivamente 18 ore, in 6 lezioni di 3 ore ciascuna, I volta la settimana per 6 settimane. Sono previsti 2 turni: PE-1 ogni venerdì dalle 9,00 alle 12,00 con inizio venerdì 23 settembre e termine venerdì 28 ottobre PE-2 ogni martedì dalle 14,30 alle 17,30 con inizio martedì 25 ottobre e termine martedì 6 dicembre. Quota di partecipazione: L. 800.000 (Iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti 20 aderenti.
Terrine e Paté Le basi, le ricette, la pratica per realizzare bene piatti di grande cucina e impreziosire un pranzo. Il corso ha una durata complessiva di I2 ore, in 4 lezioni di 3 ore ciascuna, I volta la settimana per 4 settimane. Sono previsti 2 turni: TI ogni martedì dalle 14,30 alle 17,30 con inizio martedì 27 settembre e termine martedì 18 ottobre. T2 dalle 14,30 alle 17,30 nei giorni: mercoledì 30 novembre mercoledì 14 dicembre lunedì 19 dicembre mercoledì 21 dicembre. Quota di partecipazione: L. 750.000 (Iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti 20 aderenti.
Cucina Dietetica Fare cucina con il dietologo, in armonia con i dettami della scienza nutrizionale, per soddisfare il piacere della gola, mantenendosi in forma. Il corso dura complessivamente 18 ore, in 6 lezioni di 3 ore ciascuna, I volta la settimana per 6 settimane. Sono previsti 3 turni: D l ogni mercoledì, dalle ore 9,00 alle 12,00 con inizio merco-
Dolci per tutti i gusti e per tutte le stagioni. Ha una durata complessiva di 24 ore, in 8 lezioni di 3 ore ciascuna, 2 volte la settimana per 4 settimane. Sono previsti 4 turni: P I ogni lunedì e giovedì, dalle 9,00 alle 12,00 con inizio lunedì 17 ottobre e termine lunedì 14 novembre. P2 ogni lunedì e giovedì dalle 9,00 alle 12,00 con inizio giovedì 17 novembre e termine giovedì 15 dicembre. P3 ogni lunedì e giovedì, dalle 15,00 alle 18,00 con inizio lunedì 17 ottobre e termine lunedì 14 novembre. P4 ogni lunedì e giovedì, dalle 15,00 alle 18,00 con inizio giovedì 17 novembre e termine giovedì 15 dicembre. Quota di partecipazione: L. 900.000 (Iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti IO aderenti.
L'arte di ricevere e imbandire la tavola (Corso Teorico) Organizzare bene la cucina, apparecchiare la tavola con fantasia, ricevere con eleganza per sentirsi padrone di casa. Ha una durata complessiva di IO ore, I volta la settimana per 5 settimane. (in 4 settimane il turno R3). Sono previsti 3 turni: R I ogni martedì dalle 15,00 alle 17,00 con inizio martedì 20 settembre e termine martedì 18 ottobre. R2 ogni martedì dalle 15,00 alle 17» con inizio martedì 25 ottobre e termine martedì 22 novembre. R3 ogni martedì dalle 15,00 alle 17,30 con inizio martedì 29 novembre e termine martedì 20 dicembre. Quota di partecipazione: L. 350.000 (Iva inclusa) L'iscrizione a ogni turno si chiude raggiunti 30 aderenti.
La cucina del Buon Ricordo Un incontro con le diverse realtà culinarie regionali, imparando a cucinare le singole specialità del Buon Ricordo_ Un giorno alla settimana per 6 settimane, dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,30 alle 18,30. Al termine della giornata verrà dato in omaggio il piatto del Buon Ricordo del Ristorante che ha guidato la lezione. Sono previsti 6 incontri: BR-I venerdì 4 novembre BR-2 venerdì I1 novembre BR-3 venerdì 18 novembre BR-4 venerdì 25 novembre BR-5 venerdì 2 dicembre BR-6 venerdì 16 dicembre
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Quale consumo
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Un vero flagello si è abbattuto sui supermercati: la distruzione de
Fabio Zanchi
Non è più il gusto della raccolta di figurine come ai tempi del "Feroce Saladino". I danni ingentissimi agli operatori commerciali della grande distribuzione Arrivano attrezzati di tutto punto. Con forbicine, oppure con coltellini affilati. Sono madri di famiglia, distinte signore, oppure ragazzi d'ogni età. E rubano. Ma, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, la loro attenzione ed il loro interesse non sono attratti dai prodotti allineati sui banconi dei supermercati. No. Loro puntano dritti sulle confezioni corredate da bollini e puntipremio, quelli che, accumulati. danno diritto ad una serie di regali: la radiolina del "Mulino bianco': la maglietta della Nazionale di calcio, il salvadanaio a farina di pomodoro e via dicendo. In questa sostituzione di valori, per la quale il regalo quello che i pubblicitari chiamano "gadget"- importa più del prodotto in vendita, può anche accadere che gli • improvvisali ladruncoli (in realtà molto professionali)"gratrino" direttamente gli orologi ostaggio oppure i piatti-regalo che accompa-
gnano certe confezioni. Ma il fenomeno più &fiele° è anche quello per certi versi più difficile da spiegare. Formai evidente, infatti, che le preferenze si concentrano proprio su quei "bollini': Nemmeno avessero il fascino delle figurine di un tempo: da quelle che si trovavano nei detersivi a quelle, più gloriose, delle confezioni Liebig. Ma quella è storia. 11 Feroce Saladino appartiene alla cultura. Qui, invece, pare di trovarsi di fronte a qualcosa che appartiene alla patologia. Dal punto di vista economico, il danno provocato dal difendersi di questi episodi non è trascurabile. Le confezioni tagliate, prive di quei bollati, non possono più essere vendute. Ed il loro costo, in definitiva, viene fatto ricadere sulla collettività: il danno si riflette sui gestori della distribuzione, cosi come sui consumatori, anche se più indirettamente, attraverso la formazione dei prezi.
Ozono: uffli Convegno a Miliano Organizzato dagli assessorati all'ecologia di Comune e Provincia si è tenuto à Milano un convegno scientifico sul problema della riduzione della fascia d'ozono. Tra i numerosi interventi, significativo il contributo portato da Ilaro Ghiselli di Coop Italia, il quale ha fano il punto sui delicati rapporti tra industria e distribuzione e sui modi attraverso i quali è possibile ragionevolmente arrivare ad una soluzione del problema. Si è riscontrata una disponibilità diffusa anche da parte dell'industria a lavorare per la progressiva abolizione del gas CFC, largamente impiegato nella fabbricazione di bombolette spray. ma anche in moltissimi altri campi (settore automobilistico. refrigerazione. solventi ecc ), Forse per la prima volta, in un convegno di non addetti ai lavori, si è avuta anche la dimensione del giro d'affari che il CFC movimenta, pari ad oltre 20.000 miliardi con decine di migliaia di operatori. Particolarmente delicato dunque il compito di andare a rinnovare ed a sostituire. La . campagna promossa da Coop con la raccolta e l'invio di migliaia di cartoline intanto prosegue e contribuisce a creare opinione su questo versante così complesso dei rapporto consumi-ambiente. 11 convegno si è concluso con la richiesta da parte degli assessorati organizzatori della soppressione
6 — Quale constano
Ma come avvengono questi fullt anomali? Sergio Ghiringhelli, responsabile del settore "Soci" della Coop Lombardia, spiega: "In un certo senso può essere un fatto, estremamente negativo, di moda. 11 consumatore sta cambiando. Anche in questo settore ci sono i cosiddetti emergenti, ma non sempre ciò significa che prevale l'intelligenza". Per Gliiringhelli c'è anche un aspetto strutturale, legato alle campagne promozionali lanciate da un numero sempre maggiore di aziende produttrici di beni di consumo: "I su-
dell'uso del CFC in tutti gli spray attualmente in commercio_
Ffiera carnpiionaria Lavello A Laveno, si è svolta l'annuale fiera campionaria. Giunta all'undicesima edizione, l'iniziativa è stata coronata da un notevole successo di pubblico, di espositori e di visitatori. La locale Sezione Soci ha rappresentato egregiamente Coop Lombardia realizzando nei proprio stand l'animazione: "L'ambiente e l'uomo". In questo "gioco", su un ipotetico territorio, vengono messi in posizione nel modo più corretto possibile alcuni nuovi insediamenti. Ogni intervento deve prendere in considerazione il territorio su cui si colloca tenendo conto della situazione circostante esistente e degli edifici precedentemente sistemati. A questa operazione di valutazione sovraintende un computer, che valuta la compatibilità dei nuovi insediamenti con l'uso originale del suolo_ L'ambiente e l'uomo è un gioco di simulazione che evidenzia gli innumerevoli problemi per una corretta utilizzazione del territorio ed un buon rapporto uomo-ambiente. L'animazione, perfettamente riuscita, ha attirato l'attenzione di numerosi visitatori che hanno partecipato attivamente scoprendo aspetti, di questo delicato rapporto, sconosciuti alla maggioranza.
permercati, ormai, per certi aspetti, sono diventati distributori di cose che non c'entrano niente con le funzioni proprie di un supermercato". E cosi? Lo chiediamo a Mario Loturco e a Vincenzo Conti. Loturco fino a poco tempo fa era responsabile del supermercato Coop di Corsico. Ora ha la stessa funzione a Niguarda. E conferma: "Certo, i furti di questo genere avvengono quasi quotidianamente. Ma soprattutto in coincidenza con un nuovo
concorso o con una nuova campagna promozionale indetti da questa o quell'azienda. Il fenomeno ormai è tanto esteso che sarebbe falso dire che non costituisce un problema". Conti, il suo vice, fa l'elenco delle infinite tentazioni: "La Ferrero, per una decina di punti, offre la maglietta della Nazionale. Con Dixan liquido ti regalano un orologio. Fra parentesi, un sabato, su dieci confezioni esposte, ne hanno rubati quattro di questi orologi. Con i bollini dei biscotti Pa-
Coop al festival Come consuetudine si è tenuta una significativa presenza della Coop Lombadia al festival provinciale dell'Unità di Milano al Montestella. Quest'anno il nostro stand si è caratterizzato per l'impegno a difesa dell'ambiente con migliaia di cartoline per la proibizione del gas CFC fatte firmare ai visitatori ed inviate al Presidente Cossi-
vesi si ottiene una caffettiera...". Tutte informazioni ben stampate in testa ai cacciatori di bollini. Ai quali i responsabili dei supermercati cercano di opporsi come possono. "Per le confezioni di Olio Dante" racconta Vincenzo Conti "abbiamo pensato ad una protezione con il nastro adesivo. Ma non è sempre possibile farlo. E poi è una grande perdita di tempo", Cosa offre l'Olio Dante? Un'insalatiera in cambio di dodici bollini,
ga. Particolarmente apprezzato anche lo spazio riservato alle iniziative in favore del Terzo mondo e la mostra nazionale sull'informazione. Un nutritissimo numero di videofilms, proiettati no stop, in un'apposita saletta, ha coronato il successo del nostro stand che è stato visitato da migliaia di ospiti e di soci. (Nelle foto: due angoli dello stand Coop)
Pac vari `ton ciep
infezioni per rubare piccoli regali e bollirli per i gadget
Infezioni di merce dati dopo la me" dei moderni
Piimigheteone: cognome fotogilufico Si è svolta domenica 25 settembre nel Palazzo comunale di Pizzighettone la cerimonia di premiazione del concorso fotografico regionale "Coop Lombardia", riservato ai nostri soci, abbinato al 5° Appuntamento Storico in costume rinascimentale di Pizzighettone. Molte le autorità presenti alla cerimonia, tra le quali il sindaco di Pizzighettone ed il vicesindaco, gli assessori e l'arciprete. Presenti anche il presidente dell'Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Cremona doti. Troiano ed il consigliere delegato di Coop Lombardia Oddino Magnani. Davanti ad un pubblico numeroso, la giuria regionale del concorso ha proceduto alla premiazione dei vincitori. Tutto il materiale fotografico pervenuto sarà ordinato in una apposita mostra che Coop Lombardia ha donato congiuntamente alla Sezione Soci ed alla Pro Loco di Pizzighettone.
Soreskaa 11 concerto lirico vocale del 10 settembre scorso a Soresina, ancora una volta organizzato dalla locale sezione soci di Coop Lombardia in collaborazione con il Club Amici della Lirica "Renata Tibaldi", ha suscitato vivo consenso. Facilitato quest'anno da una splendida serata il concerto si è svolto all'aperto davanti ad oltre 600 persone.
"Secondo me" dice Mario Spinella, scrittore ed appassionato indagatore delle ragioni che muovono le azioni degli uomini "una spiegazione c'è. Sostanzialmente oggi c'è un incremento delle disponibilità economiche. Il furto del barattolo di marmellata perde di rilevanza rispetto al passato. Non vale più il rischio di farsi scoprire sul fatto. Rubare, invece, questi bollini corrisponde ad una forzatura della ideologia dominante; della corsa al vincere, ad essere premiati, ad ottenere qualcosa gratis. Rubare possono tutti. Ma non tutti possono vincere. C'è, insomma, un esasperata affermazione della moralità della vittoria". Una spiegazione per certi versi condivisa dallo psichiatra Alessandro Vassalli, il quale la inquadra in questo modo: "È una perversione dell'effetto di stimolo cui mira la campagna pubblicitaria imperniata sulla presenza del bollino". Quanto al fatto che tra i protagonisti di questo minisaccheggio quotidiano ci siano anche madri di famiglia, Vassalli non si scompone: "Questo, in fondo, non mi stupisce" dice. "In fin dei conti, le mamme sono proprio il larget' giusto di quella strategia pubblicitaria". E dunque colpa della pubblicità che, dopo aver distorto (secondo quanto affermano certi suoi critici) più d'una gerarchia di valori adesso è in grado di indurre addirittura comportamenti
devianti? Chiediamolo ad Annamaria Testa, uno dei "più brillanti talenti creativi italiani", come la definisce la minibiografia che accompagna il suo libro "La parola immaginata". "Mettiamo subito in chiaro che una cosa è la pubblicità, e un'altra è la promozione. Sarebbe come confondere il dentista con l'odontotecnico. A volte queste due attività si integrano, a volte no. La pubblicità si occupa dell'immagine di un prodotto, mentre la promozione aggiunge valori a quelli del prodotto" risponde Annamaria Testa. Sono due tecniche differenti, dunque, e le responsabilità di quanto sta accadendo non possono ricadere sulla pubblicità, sostiene la "creativa". "Intendiamoci" prosegue Annamaria Testa "il furto dei bollini è curioso. Ma non è così lontano da quel che accade normalmente in un mondo in cui ormai è normale che una merce sia ritenuta sempre più sostituibile rispetto ad altre merci. lo conosco delle signore che, avendo bisogno di collant, invece di spendere decine di migliaia di lire, vanno all'edicola e scelgono la rivista che li offre in omaggio. E dico che queste persone fanno benissimo. Semmai" aggiunge "mi sembra un altro il segnale da valutare: se l'interesse è attratto dal gadget, dal regalino, al punto che viene rubato il bollino e abbandonato il prodotto, questo corrisponde ad una boc-
ciatura del prodotto. Se fossi il responsabile dell'azienda mi preoccuperei. Perché vorrebbe dire che il prodotto non è buono. O che è troppo buono il gadget". Usciamo dal mondo della pubblicità per ascoltare la voce dello psicologo. È quella di Silvia Vegetti Finzi, docente di Psicologia dinamica all'Università di Pavia: "Il comportamento descritto mi sembra tipico della cleptomania. Il cleptomane, infatti, non prende mai cose utili, perché il suo atto nasce dall'impulso a prendere, contrastato da quello opposto, nel tentativo di diminuire il senso di colpa. Qui un vantaggio minimo c'è, è rappresentato dal premio. Tuttavia c'è la negazione dell'atto: non si prende il prodotto, ma qualcosa di futile. L'atto, sempre nel tentativo non consapevole di limitare il senso di colpa, viene trasformato in qualcosa di simile ad un gioco. Questo comportamento" spiega Silvia Vegettí Finzi "dal punto di vista dell'economia degli affetti segnala una carenza percepita dal soggetto. Una carenza di affetti che ha a che fare anche con le modalità superficiali di rapportarsi, proprie della società di oggi che offre meno sicurezza rispetto a quella basata sostanzialmente sulla famiglia. Questo dei piccoli furti inutili, in altri Paesi e per esempio negli Stati Uniti, è un vero flagello. Ed è sostanzialmente un sintomo dí opulenza".
Campionati dell Mondo di pattinaggio a Cassano d'Adda Con Coop Lombardia tra i principali sponsor, si sono disputati nel mese di settembre a Cassano d'Adda i campionati del mondo di pattinaggio a rotelle. Incredibile il successo della manifestazione: sono state decine di migliaia gli spettatori che hanno applaudito gli atleti provenienti da tutto il mondo. Anche lo stand della Coop, presente a lato della manifestazione, ha riscosso l'interesse e la simpatia del pubblico durante i quattro giorni dei carripiónati, come ben visibili sono stati i nostri striscioni presenti ai bordi del circuito della competizione. (Nella foto De Stefani: una suggestiva inquadratura di un gruppo di concorrenti in gara).
Qualie consumo — 7
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Lo stato degli aiuti a Burkina Faso, Niger e Nicaragua
Marco Maggi
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_Q:ri, (7,731 i riTh-7,
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Agr Eri
Giusto un annoia i tre interventi del progetto "Cooperazione e Sviluppo" erano ai blocchi di partenza. Per la verità, l'iniziativa non aveva ancora un nome, e stavatno sperimentando la difficoltà di trovare una denominazione che comprendesse senza stravolgerli tutti i complessi aspetti del progetto. Temiamo ora un bilancio di dodici mesi di attività, tanto dei nostri partners tecnici che di Coop Lombardia. Il laboratorio per l'analisi dei suoli installato in Burkina Fuso finì:lona ornrai ila parecchi mesi a pieno regime. Né le recenti calamità naturali che hanno colpito la regione, né il colpo di Stato che ha portato ad un avvicendamento al vertice politico, hanno interrotto il _fittizionamemo della struttura progettata dal Dipartimento cli Biologia dell'Università di
Milano. L'intervento in Nicaragua, consistente in finanziamenti destinati all'acquisto cli materiali per l'agricoltura, ha incontrato sulla propria strada parecchi intoppi burocratici, e si sta concludendo giusto mentre vi arrivano queste note. 11 trasferimento ili Jbndi a favore dell'Unag (Union Nacional des Agri•uhores y Ganaderos, che organizza appunto i contadini e gli allevatori) è stato bloccato per mesi dalla
complessità dei canali bancari che abbiamo seguito, complessità motivata in porte dalle garanzie che abbiamo ritenuto indispensabile richiedete, per garantire la consegna dello stanziamento nelle mani dei destinatari legittimi. Sono noti decine di casi in cui finanziamenti di provenienza europea hanno imboccato i canali più disparati, per giungere infine a mete diverse da quelle sperate. Abbiamo perciò scelto la strada della sicurezza, e "la sicurezza - recita un proverbio latino-americano - si là trasportare dentro al guscio della lia7aca': Il progetto, più impegnativo, impiatuato in Niger nella zona di Beberkia, si sta sviluppando in modo bilanciato lungo i diversi filoni che lo compongono. Tanto le colture orticole contro-stagionali, che la protezione dei vegetali e l'operazione "sementi selezionate" sono in via di completamento. Anche la cooperativa costituito a Beberkia si sta consolidando, e dispone ora degli attrezzi necessari, di animali da tiro, di un mulino e pure di un piccolo conto presso la banca BIRO di Zinder. Per completare il progetto finanziato da Coop Lombardia saranno necessari ancora alcuni mesi, e ci si spingerà probabilmente fino a marzoaprile 1988.
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ziorke e
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Gli aiuti al Niger hanno pennesso la perforazione di pozzi per l'acqua delle coltivazioni
"Cooperazione e Sviluppo" significa comunicazione Abbiamo lavorato su questo fronte a partire dal marzo scorso con un duplice obiettivo: far conoscere quanto abbiamo realizzato nei tre Paesi toccati dall'operazione, e sondare l'entità e la qualità del consenso suscitato. I risultati ci sembrano in definitiva buoni, e sono comunque specchio fedele della trasformazione in atto nella co- operazione di consumatori. Abbiamo organizzato due serate di presentazione degli interventi a Como e a Bareggio, con una partecipazione complessiva di circa 200 persone. Un risultato insoddisfacente? Sicuramente sì, se guardiamo allo sforzo profuso, specie sotto il profilo economico. D'altra parte, valutando ciò col senno di poi, non bisogna stupirsi più
3 — Qua& consumo
di tanto: la "laicizzazione" progressiva e netta del nostro corpo sociale, il suo progressivo divaricarsi dalle idealità storiche e più classiche della cooperazione, la stessa forma-conferenza in un momento inflazionato di iniziative analoghe, sono tutti fattori che contribuiscono a farci ripensare, per il futuro, l'organizzazione e Ia natura di questi incontri. La loro attrattività risulta decisamente bassa tra l'universo dei soci, e non è comunque di particolare soddisfazione nemmeno rispetto alle organizzazioni più impegnate sul versante solidaristico. Migliore è il bilancio per quanto riguarda l'eco avuta sulla stampa, tanto nazionale che locale, su alcuni canali televisivi, e in quelle manifestazioni pub-
Miche (festiva] di partito, ma non solo) dove Coop Lombardia è stata presente con videocassette e materiale informativo più agile: in queste occasioni l'interesse è stato sicuramente vivo. Ci ha sorpreso favorevolmente, infine, l'esito dell'operazione caffè a prezzo maggiorato. Non ci sembrano poche 13.677 confezioni vendute, se valutiamo questo dato non secondo parametri commerciali (non era questo lo spirito) ma come rivelatore di una condivisione diffusa dei valori solidaristici che stanno alla base di "Cooperazione e Sviluppo". D tutto, inoltre, tenendo ben presente che ci eravamo astenuti volutamente dallo spingere pubblicitariamente l'operazione, per timore di generare con-
fusione con altre iniziative in apparenza analoghe. Alcune Sezioni soci (poche per la verità) si sono impegnate a punto vendita in un'opera di promozione con l'ausilio di materiale video ed informativo, ottenendo risultati molto validi. Di questa somma di esperienze ci serviremo, nei prossimi mesi, per riprendere il discorso nel suo complesso. E se è vero che i risultati migliori sono stati raggiunti laddove si è riusciti a tarare meglio l'informazione secondo le esigenze e le sensibilità locali, non v'è dubbio che nulla meglio di un lavoro accurato da parte dei Comitati di sezione potrà preparare il terreno per la buona riuscita delle iniziative.
Siamo in vista di un progetta
Nicaragua
Intervista al presidente dell'Alleanza. Cooperativa Internazionale
Il progetto prevede una fornitura di materiali primari per l'agricoltura, acquistati sul mercato del Costarica. A garantire Is regolarità e la speditezza dell'operazione è Cooptecnical, l'agenzia di cooperazione internazionale che ha sede a Roma e fa parte della Lega. La partita comprende badili, zappe, vanghe, nonché lamiere zincate di copertura per le abitazioni dei contadini. La destinazione è la Regione V, un'area particolarmente toccata dal conflitto con i "contrar".
7:gurkina Faso
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Partner di Coop Lombardia, in questo caso, è il Dipartimento di Biologia dell'Università di Milano. È stato costruito ed attrezzato un laboratorio che analizza la composizione del terreno, fornendo indicazioni per un utilizzo razionale dei concimi presenti in natura. Le istituzioni scientifiche locali erano finora sprovviste di un supporto simile; ora sarà possibile, nel giro di 24 ore, avere le informazioni necessarie sull'acidità del suolo e sul suo contenuto in fosforo ed azoto.
Niger Per questo progetto Coop Lombardia, si è avvalsa in loco della collaborazione di "Africa '70", organizzazione con sede a Milano che si occupa di interventi in Paesi in via di sviluppo. L'obiettivo è stato quello di diffondere le colture orticole in aree potenzialmente produttive, per la presenza di acqua a profondità non eccessiva. Si è trattato perciò di scavare pozzi artesiani e creare canali per !Irrigazione, proteggere le coltivazioni con cinture verdi anzi-vento, formare e organizzare cooperative di contadini in grado di arrivare all'autonomia nella coltivazione e nel commercio dei prodotti.
peraptori. z r:i9,5U, T.74 ciel mondo
La Lega delle Cooperative sta progettando una serie di impegni di solidarietà con i Paesi in via di sviluppo, qual è il ruolo dell'ACI in questo campo?
L'obiettivo più importante tra le attività dell'ACI è rappresentato dalla prospettiva globale di unire i cooperatori di tutte le nazioni, di tutte le culture, di tutti i sistemi socio-economici e di tutti i diversi settori che aderiscono all'ACI. Il congresso del 1988 troverà l'ACI in ottima forma. Questo renderà più facile e costruttiva la discussione sulle azioni future. I nostri temi principali sono due: i valori fondamentali delle cooperative e le lezioni di alcuni de-
In qualche modo l'impegno dell'ACI nello sviluppo deve essere considerato come una politica coordinata. Tutto ciò sarà abbastanza chiaro durante il Congresso di Stoccolma. Oggi noi, oltre ad avere il supporto finanziario di cooperatori dei Paesi Scandinavi, Giappone, Canada e Francia, abbiamo anche creato una speciale
Mi auguro che tutti i movimenti abbiano successo nei prossimi anni, anche se devo convertire che la differenza esistente tra di loro diversifica le stesse opportunità di sviluppo. Alcuni, infatti, stanno operando in un mercato ormai saturo, e forse con una economia stagnante. Altri ancora sono giovani ed attivi e sono integrati nello stesso processo che ha portato nei primi anni a un progresso così ampio nell'Europa Occidentale. Oggi l'espansione delle cooperative segue un andamento veloce nell'Estremo Oriente e in particolare in Giappone. La situazione forse più emozionante se vista in termini di lungo periodo,
Un progetto che impegni Coop a livello nazionale in uno sforzo di grande risalto tanto ideale che concreto? Probabilmente sì. L'Associazione nazionale Cooperative di consumatori sta valutando la possibilità di inserire all'interno di un progetto coordinato le diverse spinte che provengono da varie aziende ad essa aderenti. All'impegno di Coop Lombardia, cui spetta la progenitura in questa direzione, sono seguite altre offerte di disponibilità nei confronti dei Paesi in via di sviluppo: è recente ad esempio la notizia di uno stanziamento di 100 milioni da parte di Coop Emilia-Veneto, con destinazione Mozambico. 12 possibilità di disporre di un coordinamento nazionale costituirebbe un volano capace di suscitare il contributo di altre cooperative, altrimenti alle prese
con problemi di non facile soluzione nella scelta dei progetti di intervento e dei Paesi da toccare, dei canali di finanziamento e realizzazione tecnica, negli strumenti di verifica dell'attività svolta. Con la collaborazione del Dipartimento esteri della Lega, potrebbero essere coinvolte nel progetto generale le O.N.G. (Organizzazioni non governative) università, centri di studio e ricerca. Fra i criteri ispiratori ritenuti inderogabili vogliamo segnalare, da una parte l'intento di formare sui luoghi interessati una cultura cooperativa solida e funzionale, dall'altra la scelta di progetti tecnici di dimensioni relativamente piccole e fondati sull'autosviluppo, per evitare l'esportazione di modelli conflittuali con i patrimoni etnici delle popolazioni.
A cura di Alberto Terzi
Signor Presidente, quest'anno ci sarà in Svezia il Congresso dell'Alleanza Cooperativa Internazionale. Lei cosa si aspetta? cenni di sviluppo. Il dibattito principale è sostanzialmente orientato verso i soci più anziani dell'ACI, e cercherà di focalizzare le caratteristiche e il compito delle cooperative in un mercato dominato da altre forme di vita economica. Si potrebbe definirla quasi una discussione sul "futuro della nostra anima". ll secondo tema enfatizzerà i nostri sforzi per ottenere i fondi, per una partecipazione popolare più ampia nell'ambito dei movimenti di aiuto nel terzo mondo.
I movimenti cooperativi sono una realtà rilevante: quali sono a suo parere le novità più interessanti in termini di sviluppo?
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Il presidente dell'Alleanza Cooperativa Internazionale è Lars Marcus. In un recente incontro con lui e in previsione dell'impegno congressuale abbiamo rivolto alcune domande.
la si trova nelle nazioni socialiste che, sotto l'influenza della perestrojka, si stanno avviando verso processi economici rinnovati. In una prospettiva a medio termine sentiremo parlare più di cooperative Latinoamericane, e in una prospettiva a lungo termine, credo fermamente in un ingresso delle cooperative in Africa. Sono, inoltre, consapevole del costante aumento delle cooperative di lavoratori ma, dal momento che sono ancora limitate per quanto riguarda il numero dei soci e sono influenzate dagli attuali tristi dati di disoccupazione, non sono in grado di giudicarle come protagoniste di maggior rilievo, seppur di notevole interesse.
Quale contributo può dare la Lega delle Cooperative Italiane al rafforzamento della Cooperazione internazionale? Le cooperative italiane sono oggi tra quelle più avanzate e che riscuotono maggiore successo in tutta l'Europa occidentale. Nel settore delle cooperative di consumatori l'Italia ha raggiunto e superato molti altri Paesi europei. Ciò ha aumentato ovviamente le possibilità ma anche le responsabilità nel ruolo assunto all'interno dell'ACI. Generalmente, esito nel dare i consigli anche quando mi sono chiesti. Ad ogni modo ecco quello che penso: il maggior contributo ottenuto da alcuni soci nell'ambito dell'ACI è dovuto al successo ottenuto a casa offrendo un buon servizio per i soci; in futuro le cooperative dell'Europa occidentale avranno bisogno sempre più l'una dell'altra. I confini nazionali stanno già sfumando e la collaborazione internazionale diverrà più importante. I cooperatori i-
Che eos'è PACI L'Alleanza Cooperativa Internazionale è una delle organizzazioni internazionali volontarie più antiche, essa è una Confederazione di Organizzazioni Cooperative di varia natura. Fondata dal Congresso Internazionale Cooperativo, tenuto a Londra nel 1895, l'Alleanza rappresenta circa 500 milioni di soci in più di 74 Paesi. Attraverso l'Alleanza sono facilitati gli scambi commerciali e le relazioni finanziarie tra le varie organizzazioni cooperative. Con l'ACI le più profonde aspirazioni dei Cooperatori per un migliore ordine sociale hanno voce al Consiglio delle Nazioni. Scopo principale dell'ACI, come proclamato dall'art. I del suo statuto è "continuando l'opera iniziata dai Pionieri di Rochdale e in accordo con i loro principi, cercare, in completa indipendenza e attraverso i metodi che le sono propri, di sostituire ad un regime basato sul profitto un sistema cooperativo organizzato negli interessi dell'intera comunità e sulla base della mutualità". Tra le attività principali dell'Alleanza ricordiamo: favorire lo scambio di informazioni sul movimento cooperativo, educare e formare i cooperatori, rafforzare le relazioni economiche tra i membri e rappresentare a livello internazionale i comuni interessi della cooperazione. Dal punto di vista organizzativo PACI è così strutturata: l'organo supremo è il Congresso che si tiene ogni 4 anni in un Paese diverso; gli organi amministrativi sono il Comi-
commissione di sviluppo per i donatori, e un foro di sviluppo per i riceventi e per i donatori, che mira ad un coordinamento delle politiche nazionali. Gli stessi colloqui compiuti durante gli anni precedenti con i cooperatori italiani hanno indicato che sarebbe auspicabile un coordinamento più ampio.
taliani sono sempre stati conosciuti per la loro creatività, ma anche e soprattutto per l'impegno e l'abilità. È per questa ragione che, a mio avviso, essi dovrebbero avere
un ruolo importante in questa fase; io so e capisco le ragioni per competere con i movimenti nazionali. Comunque, credo che le discussioni utili tra loro potrebbero condurre a un'identificazione di interessi Comuni; voglio sperare che la Lega Nazionale delle Cooperative con i suoi contatti "vecchi e stretti" con i Paesi socialisti, non esiterà ad aiutarli nella ricerca di un'altra efficienza economica nel periodo della perestrojka. La Lega e l'EKO in Finlandia, al momento, sono le più vicine alla Centrosoyuz nell'area dell'OECD, in un momento in cui il loro successo futuro significherebbe un immenso aumento della forza cooperativa mondiale.
Congresso ACI
Presidente Comitato Centrale Vice Pres.
Vice Pres.
Esecutivo
Segretariato
tato Centrale responsabile dell'attuazione delle decisioni assunte dal congresso. Alla fine di ogni congresso si riunisce il C.C. che elegge il presidente, due vice presidenti e i membri dell'Esecutivo che mantengono la carica sino al congresso successivo; l'Esecutivo, che esercita un controllo generale sugli affari dell'ACI tra una seduta e l'altra del C.C.; principalmente l'esecutivo si occupa di finanza e di adesioni, esso ha il potere di accettare o meno una richiesta di adesione, se un'organizzazione viene rifiutata ha il diritto di appellarsi al C.C.; il Segretariato che si occupa dell'attività quotidiana dell'ACI, esso è diretto da un direttore e da un segretario amministrativo.
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Prezzo conveniente: comunque chiaro 11 consumatore sarà meglio informato sui prezzi dei prodotti grazie a una direttiva della CEE che rende obbligatoria l'indicazione del prezzo di vendita per unità di misura anche nel caso sia fatta una pubblicità basata proprio sul prezzo particolarmente conveniente o presunto tale. Tale obbligo è previsto anche nel caso di un prodotto commercializzato sfuso o confezionato in quantità prestabilite o variabili. Un'altra direttiva riguarda le derrate alimentari per le quali è previsto che il prezzo non sia indicato per unità di misura (chilogrammo o litro) nel caso di prodotti contenuti in confezioni di quantità prestabilita. Grazie alla "normalizzazione" o standardizzazione come la si voglia chiamare, decisa da norme europee, è facile il confronto del prezzo senza la necessità di aggiungere anche il prezzo per unità di misura. L'aver fissato quindi a livello europeo le gamme di quantità, per esempio il contenuto delle bottiglie o dei cartoni di succhi di frutta, costituisce il modo più semplice ed efficace di comparare i prezzi al momento dell'acquisto. Le quantità prestabilite sostituiranno quindi l'obbligo dell'indicazione del prezzo.
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a cura di Vera Squarcialupi
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Che fine ha fatto linsegnamento ai consumi nella scuola italiana? Cosa ne ha fatto il ministro della Pubblica Istruzione italiano della decisione presa da lui stesso insieme con gli altri ministri della CEE, di introdurre l'insegnamento ai consumi nella scuola dell'obbligo per insegnare che fin dalla più tenera età si può essere "parte sociale" critica e autonoma in una società dei consumi? Ad eccezione delle iniziative prese da qualche insegnante di grande buona volontà, nulla di positivo si registra a livello nazionale mentre nella Comunità europea stessa si passa alla seconda fase, cioè alla riflessione sul materiale didattico che meglio può servire nella scuola per formare il consumatore di domani che però è anche un consumatore di oggi, con ben pochi freni. L'iniziativa che è stata presa della Commissione delle Comunità europee con la collaborazione dell'Istituto Nazionale del Consumo spagnolo ha voluto soffermarsi sul materiale didattico più utile per insegnare i consumi ma ha colto l'occasione per fare anche il punto sulla formazione degli insegnanti in tale materia stabilendo infine le regole deontologiche sui rapporti con l'Austria. Per quanto riguarda il materiale didattico, saranno premiati gli ideatori dei materiali migliori e saranno incoraggiate le iniziative locali per riprodurre e adattare quelli più adatti a un insegnamento approfondito, duraturo ed efficace.
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Ecatombe di delfini per catturare i tonni Il tonno in scatola che risolve gustosamente il problema di molti pranzi affrettati può avere anche dei risvolti drammatici dei quali certamente i consumatori non vorrebbero proprio essere corresponsabili. Una specie di tonno molto pregiato, detto Yellow Fin, proveniente dal Pacifico orientale e lavorato soprattutto da aziende trasformatrici messicane che lo esportano massicciamente anche in Italia, adora la compagnia dei delfini e non stentiamo a comprenderne il perché dato che i delfini sono mammiferi intelligenti e simpatici. Per pescare un tonno della specie Yellow Fin quindi si sacrificano decine di innocui e immangiabili delfini che gli fanno compagnia. I branchi di tonni e delfini vengono circondati da potenti reti, trascinati per chilometri fino a renderli esausti, quindi trainati a bordo dove i pochi tonni vengono recuperati e i molti delfini vengono rigettati in mare, per lo più ormai privi di vita dopo essersi dibattuti invano fra le maglie. Le flotte di una decina di Paesi praticano tale tipo di pesca che sacrifica inutilmente gli innocui e inutilizza bili delfini ma la presenza più numerosa è quella delle navi messicane e statunitensi. Le campagne ecologiche svolte in USA hanno ottenuto che siano fissate delle quote per l'uccisione dei delfini, ma le associazioni ambientaliste chiedono la rinuncia a tale tipo di pesca e premono sulla Comunità europea che acquista i 2/ 3 del pescato e sull'Italia in particolare che del Yellow-Fin proveniente dal Messico è la maggiore acquirente. -
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saìuAz La terra in cui viviamo, l'aria che respiriamo, l'acqua che beviamo, sono valori assoluti che la Coop da anni, quotidianamente, contribuisce a curare e a proteggere con continuo e costante impegno. Un impegno, il nostro, che nasce dall'esigenza di tutelare la salute vostra e dell'ambiente, e che si basa su un'accurata informazione a carattere sociale e alimentare — attraverso la diffusione di opuscoli, libri, ricettari e l'organizzazione di dibattiti e conferenze — ma soprattutto su fatti precisi e concreti: Come la scelta di avere in tutti i nostri Supermercati prodotti ortofrutticoli controllati e garantiti, coltivati naturalmente con il metodo della "Lotta integrata" che prevede un uso limitato e controllato di prodotti chimici e l'assenza di conservanti: Clementine non maturate artificialmente, rete in cotone, gr. 1000 L. 2.550; Limoni non maturati artificialmente, rete in cotone, gr. 500, il Kg. L. 2.450; Mele Stark 70/80, rete in cotone, gr. 1800, il Kg. L. 1.450; Mele Golden 70/80, rete in cotone, gr. 1800, il Kg. L. 1.450; Mele Morgenduft 80/90, rete in cotone, gr. 1800, il Kg. L. 1.450; Mele Grammy Smith 70/ 80, rete in cotone, gr. 1800, il Kg. L. 1.450; Pere Williams vaschetta in cartone, il Kg. L. 2.350; Pere Abate vaschetta in cartone, Kg. L. 2.350; Patate Bologna rete in cotone, gr. 1500, il Kg. L 950; Pere Decana vaschetta in Cartone, il Kg. L. 2.350. Come l'introduzione, nell'ampia gamma dei prodotti Coop, di alimenti assolutamente genuini e senza conservanti, dei quali un chiaro esempio sono: Fettine di formaggio Coop senza polifosfati, gr.200 L. 1.750 (il Kg. L. 9.000); Carne in scatola Coop senza nitriti, 3 scatole da gr. 90 cad. L. 2.530 (il Kg. 9.370); Succhi di frutta Coop, pera, pesca, albicocca bottiglia da ml. 700 L. 1.080 (il It. L. 2.000); Prosciutto cotto naturale senza polifosfati L. 21.500 il
kg., oppure come la produzione di prodotti non inquinanti e rispettosi dell'ambiente: è il caso del detersivo Coop per lavatrici il cui contenuto di fosforo è stato da noi, per primi nel mercato, abbassato al 2%. Non solo: stiamo lavorando affinché in un prossimo futuro questa bassa percentuale venga eliminata del tutto. E già oggi fra i prodotti in vendita alla Coop vi sono detergenti senza fosfati. Fra i tanti ne citiamo due: Liquido per lavatrici Quid, Detercoop senza fosfati (ml. 2750 L. 6.900), (il It. L. 3.000); Detersivo Le Chat, in polvere, senza fosfati, kg. 3 L. 11.480 (il Kg. L. 4.000). Come la totale eliminazione —da tutte le bombolette spray —del freon, il micidiale gas di cui tanto si parla, che perfora l'ozonosfera: Deodorante neutro con vaporizzatore Robert's, ml. 100 L. 6.480 (il IL L. 64.800); Lacca Nogas Wella, ml, 150 L. 5.490 (il lt. L. 37.000). Come la presentazione di numerosi cibi integrali e interamente naturali, indicati per una sana e corretta dieta alimentare: Fiocchi di crusca Gram, gr. 250 L. 1.890 (il Kg. L. 8.000); Zucchero di canna Demerara, gr. 500 L. 1.850 (iI Kg. L. 4.000); Miele d'arancia grezzo, gr. 500 L. 3.980 (il Kg. L. 8.000); Yogurt intero e magro Mandriot con fermenti lattici vivi L. 2.350 il Kg.; Fette biscottate iposodiche Monviso, gr. 140 L. 780 (il Kg. L. 6.000); Grissini Iposodici Monviso, gr. 90 L. 680 (il Kg. L. 8.000); Riso integro Gallo, gr. 1000 L. 2.540; Alpen Muesli Also gr. 375 L. 2.650 (il Kg. L. 8.000). Come il controllo costante di tutti i prodotti in vendita ed in particolare dei generi deperibili, grazie a continue analisi da parte di laboratori qualificati e del Laboratorio Nazionale della Coop Italia. Come la realizzazione di etichette informative su tutti i prodotti Coop, che ne illustrano a chiare lettere la composizione, il peso, il prezzo e la data di scadenza.
Dalla Stamp
a cura di
Luciano Didero
Inghilterra: meno alcool della birra "col filtro" Dalla Scozia una innovazione tecnologica che permetterà ad ognuno di consumare la birra preferita, senza perdere nulla della sua qualità, perdendo invece completamente la componente alcoolica. Basterà applicare sulla bottiglia o sulla lattina un apposito strumento che trattiene l'alcool e lascia passare ogni altro componente: un vero filtro, appunto.
Piogge acide: catastrofe "anche" italiana Fino ad alcuni anni fa la notizia delle piogge accompagnate da composti chimici dannosi per le piante veniva associata a Paesi quali la Germania e l'Inghilterra, alle aree più industrializzate di quei Paesi. Ora il ministero dell'Agricoltura del nostro Paese ci informa che il problema riguarda in modo drammatico anche noi: per darne la dimensione basta un dato, dal 1984 al 1987 il numero degli alberi seriamente ammalati per questa ragione è raddoppiato e oltre 400.000 ettari di boschi italiani ne hanno risentito in diversa misura.
Dal 21 ottobre a15 novembre
S IENA: 'OGNI GIORNO, _IL OST O PRIMO 12)-_ESIERO.
ADDmenti geiruuDn5 e senza conservagrttD. Prodai-H non DnquInana, C ibi integrali e naturaDD. Etichette chbure e denaglDate. Questo d'impegno concreto che da anni Dea Coop assoDve con amore, quotidianamente. Per te, per un l'ali9uro chiaro come DD sole.
Questa è la Coop: non solo belle parole, ma fatti concreti per una vita sempre migliore, per un futuro chiaro come il sole.
Usa: sempre più efficace la campagna antifumo In Usa il fumo è ormai "non più di moda", fa anzi moda il contrario, da alcuni anni. Al danno che le compagnie del tabacco hanno subito dal calo dei consumi, dagli attacchi diretti dei medici e consumatori più attenti alle cose della salute, ora si somma la possibilità di attacco indiretto. Una nota casa produttrice di sigarette è infatti stata condannata al risarcimento, in quanto parzialmente responsabile, per la morte di una signora avvenuta a causa di un tumore ai polmoni. E — recitano le cronache — a Wall Street si assiste al crollo dei titoli delle multinazionali del tabacco.
Usa: quando la patata è veramente bollente Le patate non potranno essere più vendute se trattate a base di solfiti, sia quelle destinate alla distribuzione, sia quelle destinate alla ristorazione. Il motivo del provvedimento preso dal Food and Drug administration è di carattere preventivo: la quantità di soni presenti in una normale razione di patatine fritte può essere sufficiente a uccidere un consumatore che sia ammalato di asma, ciò che è accaduto in diversi casi accertati di recente.
Onu: il primato della longevità, nel 2000, agli italiani Secondo uno studio dell'Onu gli italiani stanno progreendo da alcuni decenni negli standard di vita: il risultato, atteso
per il 2000, sarà il primato nella durata di vita. Ma un aspetto interessante sta in una delle cause di questo buon risultato: il consumo che noi italiani facciamo di olio di oliva. E una conferma internazionale che può fare piacere a tutti coloro che hanno sempre sostenuto l'olio di oliva (extravergine in particolare) e ne hanno promosso il consumo: la sua composizione concorre a limitare lo stress ossìdativo e a rallentare i meccanismi biologici dell'invecchiamento.
Traffico ed inquinamento record ll record, negativo s'intende, è italiano: in un recente convegno del Cnr è stato reso noto che il alcune ore "difficili" della giornata l'inquinamento da gas di scarico nelle città raggiunge livelli preoccupanti. Grandi città come Napoli o Genova, ma anche medie come Pisa per esempio, hanno superato città come Tokio e Città del Messico, dove abitano 14 milioni di abitanti, un tempo ai vertici di questa hit-parade.
Orns: più rispetto per I1lnfanzia Il problema riguarda gli alimenti per l'infanzia: secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità i produttori "non stanno alle regole", stabilite 6 anni fa, che sollecitano i produttori a non promuovere pratiche alternative all'allattamento al seno. Pratiche non corrette sono state evidenziate praticamente in tutta Europa, Italia compresa.
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