Il governo: cosa è, cosa fa Il governo coincide con il potere esecutivo, funzione di comando che influenza i processi decisionali vitali per la democrazia; ne fanno parte i vincitori delle elezioni e il personale politico selezionato dai partiti e da altri soggetti istituzionali rilevanti. •
Governare è farsi carico delle responsabilità e dei problemi della comunità, decidere, scegliere, indirizzare.
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Governare è operare nell’ambito di leggi ma anche introdurle, è amministrare l’ordinario ma anche innovare.
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Nel tempo si è avuta una crescita dell’intervento del governo (dalle funzioni originarie di ordine e di difesa, a quelle di promozione dell’attività economica e di garanzia dell’equilibrio sociale), oltre a una proliferazione dei centri di governo (nazionale, locale, comunitario).
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Due dimensioni caratterizzanti: legittimazione e durata Come rendere democraticamente legittimo il governo? Il problema si pone quando, storicamente, non viene più accettata la legittimazione monarchica dell’esecutivo La legittimazione democratica del governo può avvenire attraverso due vie: indiretta per via parlamentare per elezione diretta dei cittadini
Chi stabilisce la durata del governo? Può essere di due tipi: vincolata a un rapporto fiduciario con l’organo legittimante costituzionalmente determinata
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La forma di governo: tipi fondamentali
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I tipi fondamentali: Parlamentarismo •
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Nel caso del parlamentarismo (es: Italia), i cittadini eleggono direttamente il parlamento che poi nomina il governo (legittimazione indiretta). La fiducia può essere implicita o esplicita, da una o due camere Il parlamento può sfiduciare il governo, viceversa il governo non può sciogliere il parlamento. La sfiducia può essere semplice o “costruttiva”. Il governo deve sempre attenersi alla volontà della maggioranza parlamentare, altrimenti può essere sfiduciato. Il Capo del governo non è eletto direttamente dai cittadini quindi riveste all’interno del governo un ruolo di primus inter pares (struttura collegiale dell’esecutivo). Il Presidente della Repubblica viene eletto dal parlamento e non ha funzione di indirizzo politico, ma simboliche e di controllo di costituzionalità, oltre ad affidare il mandato al capo del governo dopo consultazioni con i partiti nel parlamento.
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I tipi fondamentali: Presidenzialismo • • •
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Nel caso del presidenzialismo (es: Stati Uniti), il Presidente (potere esecutivo) e il Congresso (potere legislativo) vengono eletti direttamente dai cittadini. Le due istituzioni sono separate, non sono legate da rapporto di fiducia e possono avere maggioranze diverse. Essendo il Presidente eletto dal popolo, gode di un potere sovra-ordinato (monocratico) rispetto agli altri membri del governo (segretari di dipartimento, segretario di stato) che egli designa e rimuove a suo piacimento. Il problema del presidenzialismo è la necessità di trovare un compromesso tra Presidente e Congresso anche nei casi di maggioranze diverse, altrimenti si rischia lo stallo, o peggio una radicalizzazione del conflitto politico tra le due istituzioni.
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I tipi fondamentali: Semi-presidenzialismo •
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Il semi-presidenzialismo è caratterizzato da un esecutivo duale (detto anche bicefalo, es: Francia), si ha una legittimazione diretta del Presidente, ma una legittimazione parlamentare del governo (compreso il Primo ministro). Se il Presidente è dello stesso partito della maggioranza parlamentare, allora controllerà l’intero sistema legislativo/esecutivo e il governo (compreso il Primo ministro) sarà una sua diretta espressione. Se il Presidente è di un partito diverso dalla maggioranza parlamentare, allora egli potrà sciogliere il parlamento, o coabitare con un parlamento ostile ripiegando su un ruolo meno attivo, mentre il Primo ministro assumerà la vera guida politica.
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I tipi marginali: Premierato e Direttorio • • • •
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Nel premierato si ha legittimazione diretta del Primo ministro, ma legittimazione indiretta (parlamentare) del governo e del capo dello stato (es: Israele 1996-2003 caso unico). Separazione delle cariche di Primo ministro e capo dello stato. Il Primo ministro è sovraordinato rispetto ai ministri. La durata del Primo ministro è incerta malgrado l’elezione diretta: il parlamento può sfiduciare il governo così come il Primo ministro può sciogliere il parlamento, ma ciascuno dei due atti comporta il ricorso a elezioni. Nel direttorio, dopo ogni turno elettorale si forma un governo con un’ampia partecipazione di tutti i partiti uniti nell’interesse nazionale. Il capo di governo viene designato dal parlamento scegliendo tra i leader dei partiti, con una turnazione annuale (caso Svizzero).
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