…esce quando riesce… Giornale della Cooperativa Lambro Anno VII - n. 14 – marzo 2010
Sharks
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Danza Moderna
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Olimpiadi Invernali
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Fiorello Show
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Reporter: Il burbero benefico
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Elisa
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Micol Camilleri
Federica Erba
Daniela Roveris
Gruppo Reporter
a cura di Federica Erba Il Wheelchair Hockey nasce nei primi anni '90 sotto la spinta del Gruppo Giovani della U.I.L.D.M. U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Le prime squadre che si formano si ritrovano a fare tornei amichevoli per pubblicizzare il più possibile l'esistenza di questa disciplina sportiva per ragazzi disabili. Nel 1995 nasce la W.H.L. (Wheelchair (Wheelchair Hockey League), dando quindi il via al primo campionato italiano. Il Wheelchair Hockey è uno sport nato per permettere a ragazzi con patologie neuroneuro-muscolari di praticare attività fisica. Si gioca pertanto utilizzando carrozzine elettroniche e, grazie ad altri accorgimenti, si permette anche a chi versa in condizioni fisiche gravi di partecipare ed essere di fondamentale importanza per la propria squadra. Dal 1995 ad oggi, le squadre che partecipano al campionato nazionale sono 21, sparse su tutto il territorio della penisola, e aumentano anno dopo anno. Il Campionato Nazionale è ora organizzato dalla F.I.W.H. (Federzione Italiana Wheelchair Hockey), affiliata al C.I.P. (Comitato Italiano Paralimpico). Anche a livello internazionale, l'Italia sta assumendo assumendo un ruolo di primaria importanza e nel 2004 sono stati organizzati i Campionati Europei a Roma, evento che ha dato molta visibilità a questa disciplina sportiva ancora poco tornei rnei tenuti nel Nord conosciuta. Gli Sharks Monza nascono nel 1992 e partecipano subito a diversi to Italia. Questa squadra è una delle colonne portanti del Wheelchair Hockey, avendo partecipato a tutti i campionati finora disputati. Dopo aver ottenuto un quarto posto ed un terzo posto, nella stagione 1999/2000 gli Sharks dominano letteralmente letteralmente il campionato e salgono sul tetto d'Italia, battendo in una splendida finale i rivali di sempre, il Dream Team Milano. Negli anni successivi, a causa del formarsi di nuove squadre in Lombardia, gli Sharks perdono elementi importanti della squadra, squadra, ma sono comunque capaci di mantenersi vivi e di continuare a partecipare al campionato. Nel 2005 la squadra monzese si separa dalla U.I.L.D.M. di Monza (a cui era ancora legata) e si costituisce Associazione Sportiva, diventanto A.S. Sharks Monza Onlus. Con l'aiuto degli sponsor. dei volontari e degli amici che li seguono la squadra vorrebbe riuscire a trovare nuovi ragazzi desiderosi di partecipare a questo bellissimo movimento chiamato Wheelchair Hockey, per poter magari un giorno vedere di nuovo il tricolore tricolore brillare sulle proprie maglie. maglie
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Numero magliette 20 11 9 23 7
22 29 14 26
cognome e nome Bettineschi Simone Parravicini Luigi Muratore Mattia Squillaci Christian Cuomo Simone Fiore Luigi Ienco Enrico Fava Davide Vanoli Luca Cernuschi Vittorio Natale Giuseppe Vailati Gabriele Vailati Angelo Bettineschi Domenico Fustinoni Davide Roberto Costa
ruolo portiere Capitano playmaker playmake attaccante In panchina portiere Difensore difensore/secondo portiere Attaccante attaccante attaccante allenatore Responsabile tecnico difensore/secondo portiere
Qui di seguito troverete una breve intervista fatta ad alcuni ragazzi che giocano a hockey Le domande che ho fatto ad alcuni giocatori sono: 1. Che cosa significa per te giocare a hockey? 2. Da quanto giochi a hockey? 3. Ti piace giocare a hockey o preferivi fare qualche altro sport? Luca Vanoli ha così risposto: 1. per me giocare a hockey significa tanto... mi ha ridato la possibilità di misurarmi con altre persone a livello sportivo!!! Mi ha ridato quell'adrenalina che da tanto mi mancava... 2. Io sono ormai 2 anni e mezzo che gioco per gli Sharks Monza e mi piace molto come sport anche perchè mi ha ridato quella cattiveria sportiva che in altri sport non potevo più praticare. 3. Ovviamente il mio sport preferito è diventato l'Hockey ma lo sci resta sempre nel mio cuore. Simone Bettineschi ha così risposto: 1. Giocare a Hockey significa tante cose per esempio: misurarmi con altri giocatori, conoscere nuove persone/avversari, raggiungere obbiettivi personali e per la squadra... 2. Sei anni 3. no, l'hockey e l'unico sport che amo praticare. :) Vittorio Cernuschi ha così risposto 1. Giocare a Hockey significa tante cose per esempio: misurarmi con altri giocatori, conoscere nuove persone/avversari, raggiungere obbiettivi personali, per la squadra... 2. Io gioco da 1 anno 3. Faccio anche nuoto
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Gli sharks giocano in casa sempre la domenica alle ore 15 presso la palestra della scuola Bellani in via Silvio Pellico. Il calendario delle partite casalingh casalinghe del Monza 8 novembre novembre Sharks Monza – Coco Loco Padova (già giocata finita 66-3) 11 aprile Sharks Monza – Dream Team Milano 18 aprile Sharks Monza – Sen Martin Modena 16 maggio Sharks Monza – Gioco Polisportiva Parma Gli Sharks Monza hanno portat portato a casa i primi 3 punti del campionato campionato dopo aver ribaltato il risultato di una partita non certo facile conto i Cocoloco di Padova. Il primo tempo, finito 00-0, ha visto in campo due suadre attente che si sono studiate a vicenda. Padova ha saputo prendere in mano le redini del gioco e approfittando anche delle difficoltà della squadra di Monza, è riuscita a chiudere il secondo periodo con un parziale a suo favore di 2 reti a 1, ulteriormente incrementato dalla terza rete arrivata all'inizio del terzo tempo. A seguito di questo goal, gli gli Squali hanno saputo reagire, riuscendo a ribaltare lo score proprio sulla sirena di fine periodo. Il quarto tempo, iniziato quindi con il risultato di 44-3 in favore degli Sharks, non ha avuto storia, i biancorossi, hanno infatti saputo imporre il proprio proprio gioco infilando alle spalle del portiere Schiavolin altre 2 reti. Sharks quindi soddisfatti della buona reazione dimostrata e del gioco espesso negli ultimi due periodi del match, ma consapevoli di non potercerto ripetere in futuro gli errori commessi nei nei primi due quarti. Marcatori dell'incontro per i Cocoloco Pd: 2 reti Salvo e 1 Vittadello, per gli Sharks Monza: 4 reti Muratore, 1 Locatelli (a cui è stato anche annullato un goal) e 1 autorete.
Potete contattar contattare la squadra alla mail
[email protected] oppure
[email protected]
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A cura di Micol Maria Camilleri
Frequento un corso di danza moderna vicino la scuola Pertini e faccio danza moderna. Ci sono 7 persone nel mio gruppo e lo faccio 2 volte alla settimana: al Lunedì mi accompagna mia madre e al Mercoledì vado da sola dalle 18:30 fino alle 19:15. Ogni volta mi fermo a fare ginnastica con mia mamma dalle 19:30 fino alle 20:00. Adesso iniziamo a parlare dalla preparazione dei balletti per il saggio. Nel primo saggio ci sono pochi balletti e quest’anno stiamo lavorando più precisamente a 5 balletti. Una prima esibizione è stata fatta il 20 Dicembre . Il secondo saggio di solito si tiene a fine anno ed è più complesso di quello fatto per Natale ma ora è presto per parlarne . Con il termine danza moderna si definiscono generalmente gli sviluppi della danza che, a partire della fine del XIX secolo, portarono ad uno nuovo modo di concepire la danza di scena, in contrapposizione al balletto classico accademico. In alcuni casi, adottando una terminologia tipica del mondo anglosassone, il termine indica anche una forma di ballo da sala evolutasi nel Novecento . Nata come ribellione nei confronti della danza accademica, ritenuta troppo rigida e schematica, la danza moderna intendeva procedere alla ricerca di una danza libera, che inizialmente veniva spesso praticata attraverso la provocante forma dell’assolo ( oggi detto anche solo) eseguito spesso in spazi non teatrali, per marcare un forte contrasto con lo sfarzo dei grandi balletti .Sparisce lo sfarzo dei costumi e le scenografie sono spesso ridotte ad uno sfondo monocolore o a pochi semplici elementi ed oggetti. La figura del ballerino e quella del coreografo ballerino è anche scenografo, costumista e direttore delle luci. La danza moderna usa indifferentemente un linguaggio codificato, come nel caso del balletto classico, e l’improvvisazione estemporanea . Nella danza moderna il corpo si muove rispettando nuovi canoni tecnici e espressivi ma non liberamente, spinto dalla volontà di trovare un nuovo rapporto con lo spazio e con il tempo. Nella danza moderna, i ballerini si muovono occupando tutto lo spazio teatrale mostrando anche il fianco o le spalle al pubblico. La posizione del busto rispetto alle gambe può variare, i danzatori possono anche ballare sdraiati sul palcoscenico. La danza moderna non segue necessariamente il ritmo della musica, come avviene nella danza accademica . A volte la musica può anche essere del tutto assente: in questo caso il ballerino danza seguendo solo il proprio ritmo interno. Generalmente la coreografia è creata con o senza una correlazione diretta con la musica, che può anche essere scritta in un secondo momento in funzione dei movimenti. In questi casi, la danza può seguire il ritmo della musica o contrapporsi ad essa, in una sorta di dialogo oppositivo.
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Di Daniela Roveris
Le Olimpiadi antiche nacquero nel 776 a.C. ad Olimpia, uno dei maggiori centri religiosi della Grecia. La manifestazione era organizzata in onore di defunti o divinità, ai quali venivano offerti la fatica e sudore, visti come una fonte di energia. Il nome Olimpiade é stato scelto in onore del Santuario di Olimpia, simbolo del prestigio ottenuto dai vincitori dei Giochi che, premiati con un ramoscello d' ulivo, venivano ricordati come eroi. Nel 393 a.C. Teodisio emanó un editto che fece definitivamente finire la tradizione Olimpica; solo nel 1896 la tradizione cominciava a riprendere piede, grazie alla fondazione del CIO (comitato olimpico internazionale) da parte di Pierre de Coubertin. Pierre De Coubertin. Ispirandosi a Thomas Arnold, rinnovatore del sistema educativo inglese, elaborò i principi dello sport moderno, visto come strumento di crescita fisica e morale dei giovani: l’unica cosa che richiedeva agli atleti era la Lealtà Sportiva. Forse proprio per questo gli viene attribuita la frase «L' importante non è vincere, ma partecipare».
Le olimpiadi moderne nascono sotto l' idea di De Coubertin che le vedeva come mezzo per fermare le guerre, portando avanti un ideale di pace e unione. Però le Olimpiadi moderne hanno sviluppato alcuni aspetti negativi rispetto a quelle antiche. Ad esempio, riprendono ideali sessisti e elitari. Un piccolo risollevamento degli ideali si è visto ad Amsterdam 1928 quando per la prima volta hanno gareggiato le donne. Ma la cosa peggiore è che non esiste più la Tregua sacra e sono le Olimpiadi a fermarsi per lasciare il posto alle guerre. La prima edizione delle Olimpiadi moderne ebbe sede ad Atene e, per la prima volta fu pronunciata la formula di apertura dei Giochi «Dichiaro aperti i Giochi della I edizione dell’ era moderna.»
La fiamma olimpica, o fuoco olimpico è portato dalla torcia olimpica o fiaccola olimpica e brucia durante lo svolgimento dell'Olimpiade nel braciere olimpico o tripode. La fiamma è uno dei simboli dei Giochi olimpici. Le sue origini risalgono,ovviamente, all'Antica Grecia, quando un fuoco veniva tenuto acceso per tutto il periodo di celebrazione delle Olimpiadi antiche. Vanno distinti e tenuti separati il fuoco (fiamma) dalla torcia (fiaccola), che attraverso una staffetta viene portata in giro per il mondo, dal braciere (tripode) che mantiene la fiamma viva durante lo svolgimento delle gare. Colui che porta la fiamma olimpica viene detto tedoforo (portatore della "teda", fiaccola cerimoniale).
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La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco; i colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i cinque continenti, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico. Essa compare per la prima volta ad Anversa 1920, mentre il rituale della fiamma olimpica fu introdotto da Hitler a Berlino 1936. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi, competizioni fra persone diversamente abili..
A partire dai X Giochi olimpici invernali di Grenoble (Francia), i Giochi olimpici hanno una mascotte, di solito un animale nativo dell'area o anche una figura umana che rappresenta la cultura del paese ospitante le olimpiadi.Oggi le mascotte sono molto importanti perché permettono, con la vendita di vari oggetti a loro legati, grossi introiti per l'organizzazione dei giochi. Nell’ultima edizione dei giochi invernali che si sono svolti a Torino nel 2006 si chiamavano NEVE E GLIZ
(una pallina di
neve e un cubetto di ghiaccio, gli elementi essenziali per lo svolgimento di
un'Olimpiade Invernale) Invece nell’edizione delle olimpiadi estive che si sono svolte a Pechino nel 2008 anno usato 5 mascotte x ogni disciplina
Bèibei
_Jingjing
(disciplina sollevamento pese judò)
Huanhuan
Yingying
(atletica leggere tennis)
Nini
(disciplina nuoto, tuffi, pallanuoto)
(simboleggia la fiamma olimpica)
(ginnastica artistica ginnastica ritmica)
I nomi delle cinque mascotte formano la frase Beijing huan ying ni (che significa Pechino vi dà il benvenuto) XXI Giochi olimpici invernali, Vancouver (2010) ancora non è stato detto ufficialmente che tipo di mascotte I prossimi giochi invernali inizieranno il 12 febbraio ,e alle ore 18:00 ci sarà la consueta cerimonia d’apertura delle olimpiadi invernali. I giochi termineranno il 28 di febbraio Vancouver passerà il testimone a Sochi 2014 Il motto dei Giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte".
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A cura di Federica Erba
Il mio incontro con Fiorello Rosario Tindaro Fiorello è nato a Catania , il 16 maggio del 1960, il padre, di professione fa il radiotelegrafista nella Guardia di finanza e ha tre fratelli Anna, Catena e Giuseppe. In famiglia lo chiamano con il diminutivo di Saro ed il secondo nome Tindaro deriva dalla particolare devozione di sua madre alla Madonna dei Tindari, la Madonna Nera. Ad Augusta Rosario Fiorello frequenta prima all’asilo, poi le elementari, le medie ed il liceo “Andrea Saluta” (o Principe di Napoli), dove, secondo la sua indole esuberante ed allegra ne ha combinate di tutti i colori prima della maturità scientifica. Fiorello ha incominciato prestissimo a lavorare, ha fatto il muratore, il lavapiatti, il barman, il fattorino ed addetto alle pompe funebri. Prima di muove primi passi nel “mondo dello spettacolo”, lavorando come DJ nella radio della Sicilia orientale, Radio Marte. Rosario si fa notare come DJ al "Gran ballo della ragioneria" e negli spettacolini al Bar, quando imita per gli amici "Tutto il calcio minuto per minuto" con le voci di Ciotti, Ameri e Bortoluzzi. Nel 1976 a Brucoli, sei chilometri da Augusta, costruiscono un villaggio Valtur. Molti ci vanno a lavorare, Rosario Fiorello è assunto come "facchino di cucina".Fiorello lavora per 11 anni alla Valtour e percorre tutta la scala gerarchica: aiuto cuoco, detto anche "commis di cucina", poi cameriere fino alla prima tappa, al suo sogno, barman, ed al bar si esibisce per i clienti e prende al volo l'occasione per qualche piccolo show nell'anfiteatro nello spettacolo Nel 1987 alla fine della stagione in montagna a Marilleva, Fiorello si ferma a Milano "a fare le voci" :parlava in radio parodiando un ascoltatore di Bergamo, molto gutturale e Claudio Cecchetto, gli propone di lavorare in "Radio DeeJay". Incomincia con le prime apparizioni in TV con "DeeJay Television", poi in un programma con Amadeus, "Mattinata esagerata", "Viva Radio DeeJay", "Gioco del 9" con Gerry Scotti, fino al "Cantagiro" con Mara Venier, dove Fiorello ottiene il suo spazio ed un suo pubblico. Nel 1992 incomincia il primo Karaoke attraverso l'Italia: la popolarità di Fiorello cominciò a crescere tanto da creare problemi alle piazze che lo accoglievano. Sull'onda del successo Fiorello, con il microfono in mano e la sua simpatia continua con "Superkaraoke", sempre grandi successi, ma poi anche un paio di brucianti "Stop", come la sua partecipazione al Festival di San Remo del 1995. Fiorello si trasferisce a Roma con Maurizio Costanzo a fare "La febbre del venerdì sera", poi "Buona Domenica" e, nel 1996 la svolta della sua vita: incontra Susanna Biondo, che sposerà nel 2002, e che gli porta in casa una figlia, Olivia e la stabilità. Da allora la vita di Rosario Fiorello è un poco rallentata e gli lascia il tempo per godere successi come "Stasera pago io", il programma costruito con Giampiero Solari che ha avuto un successo enorme e che gli ha fatto esclamare:"Ma volete capirlo che io, il ragazzo del Valtur, mi sono trovato a fianco gente come Dustin Hoffman, Liza Minnelli, John Travolta, Fanny Ardant?" Sempre sulla cresta dell'onda e sempre al meglio di sè, Fiorello ha una figlia, Angelica, nata in luglio del 2006.
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Fiorello ha condotto nell’ Aprile 2009 la prima edizione del Fiorello show e quest’anno nel 2010 condurrà ancora lo stesso programma a partire da Marzo Come è successo in altre occasioni di conoscere personaggi famosi mi è capitato di incontrare Fiorello
Ci siamo incontrati a Milano in occasione del suo spettacolo nel 2004 con mio papà. A me piace lui e mi piacciono i suoi spettacoli che fa dal vivo:quel giorno mi sono emozionata tanto, Fiorello è un tipo simpatico gentile e disponibilissimo, mi ha anche presentato Tommaso, il nonnetto che ha fatto le pubblicità con lui a stasera pago io. Mi ha anche dedicato una canzone che si intitola “stai vicino a me” e poi lui mi ha invitata ad andare a Roma a trovarlo e ad assistere alla trasmissione radiofonica viva radio2. È stata una bella esperienza!
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GRUPPO REPORTER: Il burbero benefico Il 23 novembre 2009 siamo stati al Teatro Manzoni di Monza e abbiamo visto uno spettacolo dal titolo il “Burbero benefico”, una ommedia di Carlo Goldoni. I protagonisti della storia, appartenenti alla ricca borghesia veneziana del 1700, sono:Angelica, che vorrebbe sposarsi con Valerio; Geronte, il burbero benefico; Leandro, nipote di Geronte e fratello di Angelica; Costanza, moglie di Leandro; Valerio, l’innamorato di Angelica; Dorval, l’amico di Geronte; Marta, la governante della casa di Geronte; Picard, il servitore di Geronte. La storia ruota attorno ad Angelica, appena sedicenne, che vorrebbe sposare Valerio, del quale è innamorata. Ma lo zio Geronte la promette in sposa al suo amico Dorval, un anziano e ricco signore veneziano. Dopo una serie di equivoci e situazioni divertenti, però alla fine l’amore trionfa e Angelica può coronare il suo sogno. Prima dello spettacolo e anche dopo l’attore che impersonava Geronte ha parlato con gli spettatori ispondendo anche alle loro domande.
E adesso vi proponiamo i nostri commenti. Lo spettacolo mi è piaciuto perché ha recitato bene Valerio (Sara).Mi è piaciuto il personaggio di Dorval, l’amico di Geronte, perché era molto simpatico (Claudevan).
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Di Micol Maria Camilleri
Elisa Toffoli, nasce il 19 Dicembre 1977 a Trieste ma è nata a Monfalcone. Elisa ascolta sempre la musica italiana e ha scritto anche delle canzoni in inglese, e le sue radici sono da ricercare nel blues e nel Rock anni 70. un bel un bel giorno le capita di cantare con la blues swing orchestra un organico di ventidue elementi che esce ad realizzare le sue facoltà fino a portare il pubblico al delirio. A quel punto il personaggio Elisa non poteva più rimanere nell’ondra . Anche perché in tutti quegli anni l’artista friulana aveva scritto alcuni pezzi insieme a un amico di famiglia ed era desiderosa di sentire dei giudizi professionali. Manda allora il materiale alla sugar di Caterina Caselli . Nel 1995 Elisa è ufficialmente tramite regolare contratto, della scuderia sugar. Nel 2001 Esce invece il singolo Luce ( tramonto nord est ) la canzone è una grande novità nel repertorio dell’arista che la prima volta che canta in italiano. Le musiche e il testo sono stati composti da Elisa in collaborazione ,per la parte tessuale con Zucchero presenta al festival di San Remo la canzone si aggiudica il primo posto. Elisa oramai a un buon punto un nome di riferimento per la musica italiana di qualità un esempio? L’anno dopo si è aggiudicata il premio italiano della musica come maggior artista. Del 2003 E il suo lavoro “lotus” che comprende novità come broken rivisitazione di canzoni proprie come Lbyrinth e rivisitazioni di grandi brani “almeno tu nell’universo dell’indimentibile Mia Martini. Nel 2006 celebra i suoi primi dieci anni con Soundtrack 96- 05 che raccoglie i suoi pezzi più celebri oltre a brani inediti tra quali spicca gli ostacoli del cuore, scritto per lei, e con lei interpretato da Luciano Ligabue.
CALENDARIO UFFICIALE DEI CONCERTI 2010 6 aprile CONEGLIANO (TV) 8 aprile ANCONA 10 aprile BOLOGNA 12 aprile FIRENZE 16 aprile ROMA 19 aprile CASERTA 21 aprile CONVERSANO (BA) 23 aprile ACIREALE (CT) 3 maggio GENOVA 5 maggio TORINO 7 maggio PADOVA 10 maggio PERUGIA 12 maggio MODENA 14 maggio MILANO 11
RACCONTO LA STORIA DEL MIO INCONTRO CON ELISA TOFFOLI Alcuni anni fa, durante la festa del mio compleanno ho compiuto 19 anni, siamo andati a mangiare fuori c’erano anche i miei zii di Milano mia cugina Roberta Romeo . Durante il mezzogiorno mi hanno dato un invito per andare a vedere Elisa. A casa ho preparato il borsone, poi i miei genitori mi hanno accompagnato da mia zia e sono stata li anche a dormire una notte. Il giorno dopo l’amica di mia cugina è venuta a prenderci con la macchina e sia andati al forum di Assago, Quando siamo arrivati abbiamo preso i biglietti e siamo entrati a prendere il posto però c’era tanta gente davanti. E allora ci siamo messi seduti da un lato dalla prima fila abbiamo cantato a squarcia gola. Alla fine del concerto poi i ho insistito mia cugina Roberta per andare a trovare Elisa. Abbiamo chiesto se potevamo entrare a trovarla nei camerini dopo che la gente fosse uscita sono entrata in camerino c’era anche mia cugina io ho fatto delle domande ad Elisa come quelle che riporto in questo articolo.
D) Dove hai presentato il tuo primo album per la prima volta ? R) Ho presentato il mio primo album per la prima volta a Monfalcone D) Quali sono le poesie che hai scritto? R) Ho scritto molte poesie e, per un periodo, anche una serie di racconti comici su tutti i viaggi che facevo scrivo tutto mettevo dentro ogni cosa ma sempre in chiave ironica comunque non si tratta di vere e proprie storie soprattutto non parlo di alte persone e un modo, che il mio ma è estraneo anche a me in un certo senso perché c’o che sono normalmente nella vita quotidiana, non combacia con c’o che vestivo non si tratta però di uno doppia mento, ma di un altro modo che si rivera a volte passano dei mesi cercando di scrivere perché sai che devi scrivere ma un lungo percorso qualcosa di particolare per arrivare è faticoso, qualcosa di particolare per arrivare è faticoso come tutto, come vivere di banane scrivere. D) Che musica ascolti ? R) In genere fisso molto, sulle musiche se provo qualcosa che mi piace l’ascolto e riascolto anche per anni prima di passare a qualcosa altro non si tratta però di una scelta semplicemente è qualcosa che accade in questo periodo ascolto principalmente musica attuale ma non necessariamente commerciale quindi si Bjork Tori amos, Harvey,ma anche alcuni brani dei Depeche mode in cui ci sono interessanti ricerche di suoni filtrati attraverso Strumenti elettronici ma poi ad esempio anche i verve, dove si trova questo connubio, molto forte tra aspetti si compenetrano e fondano nello stesso tempo D) Come strumenti ho suonato chitarra e pianoforte, migrarono R) Ho provato più volte a scrivere in italiano ma non sono ancora soddisfatta dei risultati diciamo che con inglese è tutto più facile, avendo sempre ascoltato musicisti di quell’area riguardo a questo, comunque ora come ora troverei più facile cantare in bisiaco ( in dialetto) piuttosto che in italiano una parlata che ha comunque dei suoni più vicini allo spagnolo adesso in ogni caso con il tipo di musica che scrivo va molto bene inglese come suono ascolto da tanti anni musicisti e cantanti inglesi che credo di averne assorbite le cadenze, di aver preso più da quella cultura musicale che da quella italiana si è rovesciato un po’ tutto insomma.
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Nome file: marzo2010_bozza Directory: C:\Documents and Settings\Portatile Lambro\Documenti Modello: C:\Documents and Settings\Portatile Lambro\Dati applicazioni\Microsoft\Templates\Normal.dotm Titolo: ALTRO CHE ZUCCHE Oggetto: Autore: Coop Lambro Parole chiave: Commenti: Data creazione: 23/02/2010 11.33.00 Numero revisione: 23 Data ultimo salvataggio: 23/03/2010 11.09.00 Autore ultimo salvataggio: Società Cooperativa Sociale Tempo totale modifica 91 minuti Data ultima stampa: 23/03/2010 11.10.00 Come da ultima stampa completa Numero pagine: 12 Numero parole: 4.618 (circa) Numero caratteri: 26.327 (circa)