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e&p anno 36 (3-4) maggio-agosto 2012
«Giochiamo con la Terra»: un progetto di educazione ambientale per la scuola primaria «Let’s play with the Earth»: a project of environmental education for Primary School children
1 Dipartimento di sanità pubblica, neuroscienze, medicina sperimentale e forense, Sezione di igiene Università degli Studi di Pavia 2
Italia Nostra ONLUS, sezione di Pavia e Dipartimento di chimica fisica, Università degli Studi di Pavia Corrispondenza Cristina Gallotti
[email protected]
Cristina Gallotti,1 Paolo Ferloni,2 Federico Roncarolo,1 Marinella Maccagni,1 Luca Alessi,1 Eleonora Scorletti,1 Sara Sacco,1 Maria Teresa Tenconi1
Epidemiol Prev 2012; 36 (3-4): 204-212
OBIETTIVO: sensibilizzare e aumentare negli
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: i dati raccolti
alunni delle scuole primarie pubbliche di Pavia, e indirettamente nei loro genitori, le conoscenze ambientalistiche di riciclaggio dei rifiuti e di risparmio energetico, sviluppando – attraverso il gioco – il concetto di raccolta differenziata; creare una coscienza ambientale intesa come consapevolezza e senso di responsabilità verso comportamenti sostenibili. DISEGNO: il programma educativo ha avuto la durata di sei mesi. La rilevazione dei dati è stata effettuata mediante questionari anonimi, somministrati agli alunni “trattati” all’inizio e alla fine del programma. Alla popolazione di controllo è stato somministrato un solo questionario in corrispondenza della fine del progetto. E’ stata effettuata anche una valutazione della ricaduta del progetto sui genitori, somministrando un questionario consegnato dai bambini a inizio e fine programma. Alla fine del programma didattico, è stato somministrato agli insegnanti un questionario di gradimento per l’intervento effettuato. SETTING E PARTECIPANTI: al progetto hanno partecipato 1.358 studenti frequentanti le classi terza, quarta e quinta delle scuole primarie pubbliche appartenenti ai quattro circoli didattici di Pavia: 938 “trattati” hanno svolto il programma e 420 “controlli” hanno solo compilato il questionario finale.
sulle conoscenze sono stati espressi in termini di frequenza: è stato dapprima eseguito il confronto tra le conoscenze dei “trattati” prima dell’inizio e alla fine del programma in ciascuna classe, poi il confronto delle conoscenze tra “trattati” e “controlli” al termine del programma. RISULTATI: il confronto dei questionari finali (“trattati” vs “controlli”) ha evidenziato differenze significative nelle conoscenze dei termini “rifiuto” (94,5% vs 89,0%) e “raccolta differenziata” (97,3% vs 90,7%), migliori nei “trattati” rispetto ai “controlli”. Anche la pratica della raccolta differenziata in famiglia è più frequente nei “trattati” che nei “controlli” (83,5% vs 71,4%, p =0,0001). L’analisi dei dati relativa al gradimento del programma da parte degli insegnanti ha dimostrato valutazioni positive con punteggi medi elevati per ogni argomento indagato. La valutazione dei questionari somministrati ai genitori ha evidenziato che il 99,8% di essi conosce il significato della raccolta differenziata e l’89% delle famiglie dichiara di praticarla. CONCLUSIONE: il programma si è dimostrato efficace nell’aumentare le conoscenze a breve termine degli alunni e nel fare in modo che, attraverso gli allievi, anche le famiglie siano maggiormente interessate al problema del riciclaggio dei rifiuti e della raccolta differenziata. La necessità di una campagna di sensibilizzazione ed educazione ambientale per la popolazione generale è evidente e non va sottovalutato il ruolo dei bambini che possono agire come catalizzatori per promuovere conoscenze e cambiamenti di comportamento ambientale nei genitori e nella comunità.
Cosa si sapeva già
In Lombardia la percentuale di raccolta differenziata è del 48%: Pavia
non ha ancora conseguito l’obiettivo del 35% di rifiuti differenziati.
Cosa si aggiunge di nuovo
Questo studio descrive un’esperienza di educazione ambientale
svolta nelle scuole primarie pubbliche del comune di Pavia. Parole chiave: educazione ambientale, scuola primaria, rifiuti, raccolta differenziata
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ABSTRACT
«Let’s play with the Earth»: a project of environmental education for Primary School children Epidemiol Prev 2012; 36 (3-4): 204-212
Objective: raising awareness and knowledge in Pavia Public Primary School students, and indirectly in their parents, about environmental problems like waste recycling and energy saving, developing with games the concept of separate collection of rubbish; creating an environmentally conscious awareness and sense of responsibility towards sustainable behavior. Design: the educational program lasted six months. Data collection was performed using anonymous questionnaires, administered to “treated” students at the beginning and at the end of the program. The “control” population only answered a single questionnaire at the end of the project. It was also carried out an assessment of the fallout of the project on parents, through a questionnaire at the beginning and at the end of the program. At the end of the educational intervention, a satisfaction questionnaire was administered to teachers.
Setting and participants: the enrolled population was composed of 1,358 students from 3rd, 4th and 5th classes of Public Primary Schools of the four Pavia School Districts: 938 “treated” students followed the program and 420 “controls” only answered the final questionnaire. Main outcome measures: the data concerning the pupils’ knowledge are expressed in terms of frequencies: at first, we evaluated the comparison between “treated” students knowledge at the beginning and at the end of the program in each class, then we made the comparison between “treated” and “control” students at the end of the program. Results: the comparison of the final questionnaires (“treated” students vs “controls”) revealed in “treated” students higher knowledge of terms “waste” (94.5% vs 89.0%) and “separate collection” (97.3% vs 90.7%): the differences are statistically significant. Also the practice of separate collection of
INTRODUZIONE
Gli effetti dell’inquinamento sulla salute umana e sulla mortalità sono conosciuti da anni: modificazioni subite dall’ambiente a causa dell’uomo hanno portato a un cambiamento dello stile di vita e a un mutamento dei fattori causali delle malattie.1 Circa il 24% di tutte le malattie nel mondo è infatti dovuto all’esposizione a fattori ambientali e più del 33% delle patologie nei bambini al di sotto dei 5 anni è imputabile all’ambiente.2 L’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che in Italia, nel 2007, il 14% delle malattie era attribuibile a cause ambientali per un ammontare di 91.000 morti/anno.3 I fattori di rischio ambientali possono essere associati a molteplici patologie multifattoriali: il loro controllo, attraverso interventi mirati, potrebbe quindi portare a una diminuzione dell’incidenza di queste malattie, nonché della mortalità e della disabilità a esse correlate. Tra le principali fonti di inquinamento ci sono i rifiuti urbani prodotti dall’uomo. In Italia, così come nell’Unione europea, le direttive in materia di gestione dei rifiuti indicano un percorso operativo che dovrebbe essere efficace, ef-
rubbish is more frequent in “treated” students’ families than in “control” ones (83.5% vs 71.4%, p =0.0001). The analysis of teachers’ satisfaction questionnaires showed positive ratings with high average scores for each item investigated.The analysis of parents’ questionnaires revealed that 99.8% of them knows the meaning and 89% practice separate collection of rubbish. Conclusion: the program has proved effective in increasing students’ short-term knowledge and making also families more interested in problems like waste recycling and separate collection of rubbish. The need of an awareness and environmental education campaign for the general population is apparent and the role of children, promoting knowledge and environmental behaviour changes in parents and community, has not to be underestimated. Keywords: environmental education, Primary School, waste, separate collection of rubbish
ficiente ed economico, portando – nell’ordine – al raggiungimento di obiettivi quali la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il recupero di materia ed energia dai rifiuti stessi. In Lombardia, la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto il 48%, ma il nuovo obiettivo da perseguire entro il 2011 è pari al 60%.4 Le Province lombarde più virtuose sono Bergamo, Cremona, Lecco e Lodi (tutte con almeno il 50% di raccolta differenziata), mentre Brescia e Pavia non hanno ancora conseguito l’obiettivo del 35% di rifiuti differenziati che avrebbe dovuto essere raggiunto per legge entro il 2003 (d.lgs. 22/1997).5 Tale percentuale, molto inferiore a quanto richiesto legislativamente, può essere determinata da diversi fattori: per esempio, nella provincia di Pavia nessun comune effettua la raccolta differenziata del rifiuto organico per produrre compost, nonostante la chiara vocazione agricola del territorio che sarebbe ottimale per utilizzare direttamente questo prodotto.6 In questa situazione diventa quindi ancora più importante agire sullo stile di vita e sulle conoscenze dei cittadini per mutare i comportamenti scorretti e per migliorare la qualità dell’ambiente. In un contesto simile assume un ruolo fon-
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damentale l’educazione ambientale, utile a formare e orientare la popolazione generale (soprattutto i giovani) al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente: occorre quindi aumentare attività e iniziative di educazione ambientale, argomento che attualmente non costituisce materia d’insegnamento nelle scuole italiane, per costruire e diffondere la coscienza dei problemi ambientali e la consapevolezza che la loro soluzione dipende soprattutto da noi. Esperienze internazionali hanno riscontrato l’efficacia di programmi di educazione ambientale tra gli alunni della scuola primaria, non solo come popolazione target del progetto, ma anche come vettori di informazioni per i familiari e per la comunità.7 Uno studio polacco ha dimostrato che un programma di educazione ambientale, effettuato in un campione di alunni della scuola secondaria di primo grado, è risultato efficace sia nell’aumentare le conoscenze sugli aspetti della raccolta differenziata dei rifiuti sia nell’incontrare il gradimento da parte di genitori e insegnanti.8 Il progetto da noi proposto era rivolto agli alunni degli ultimi tre anni delle scuole primarie pubbliche di Pavia e ai loro insegnanti: gli studenti dovevano non solo apprendere, ma anche svolgere un ruolo attivo mediante il coinvolgimento delle famiglie. L’obiettivo generale del progetto era sviluppare tra gli alunni, e indirettamente tra i genitori, la consapevolezza dell’esistenza e della gravità del problema dei rifiuti e del loro smaltimento, con attenzione privilegiata ai materiali recuperabili e al risparmio energetico. L’obiettivo specifico era l’aumento delle conoscenze ambientalistiche di riciclaggio dei rifiuti e di risparmio energetico nei bambini, sviluppando attraverso il gioco il concetto di raccolta differenziata, per creare una coscienza ambientale intesa come consapevolezza e senso di responsabilità verso comportamenti sostenibili. POPOLAZIONE E METODI
Il reclutamento delle classi è avvenuto su base volontaria degli insegnanti, previa riunione informativa e accordo preventivo tra coloro che avrebbero collaborato allo svolgimento del programma. A quest’ultimo hanno dato la loro adesione tutti i quattro circoli didattici delle scuole primarie pubbliche di Pavia: tre hanno partecipato attivamente al programma, mentre il quarto ha rappresentato l’unità di “controllo”. Gli studenti delle classi offertesi come “controllo” e i loro genitori sono stati valutati con gli stessi questionari somministrati ai “trattati” alla fine dello svolgimento del programma effettuato negli altri circoli. L’arruolamento di studenti di “controllo”, assimilabili per età e condizione sociale ai “trattati”, ha consentito di escludere l’eventuale effetto di fattori interferenti esterni al programma. Il programma educativo ha avuto la durata di sei mesi. Esso è stato svolto dagli insegnanti della scuola primaria con il sussidio di un manuale guida,9 creato specificamente per il
progetto e distribuito a ogni insegnante partecipante: questo manuale, preparato dai ricercatori del Dipartimento di sanità pubblica e neuroscienze dell’Università degli Studi di Pavia e da un gruppo di lavoro di Italia Nostra ONLUS (sezione pavese), contiene brevi e chiare nozioni sull’ambiente, sull’inquinamento delle matrici ambientali, sulla raccolta differenziata e sul risparmio energetico. Agli allievi è stato inoltre distribuito un piccolo opuscolo sul tema dell’ambiente, comprendente una fiaba sulla raccolta differenziata e facili giochi enigmistici da svolgere in classe e a casa.10 Ogni insegnante aveva il compito di svolgere l’intero programma nei tempi a lui più congeniali, dedicandovi le ore ritenute necessarie in piena autonomia decisionale, con la possibilità di usufruire di eventuali interventi e forme di collaborazione da parte del gruppo di lavoro di Italia Nostra ONLUS (sezione pavese) e della sezione di igiene dell’Università degli Studi di Pavia. La valutazione del progetto è avvenuta attraverso un questionario anonimo somministrato agli studenti “trattati” all’inizio e alla fine del programma. Il questionario per gli alunni prevedeva domande a scelta multipla riguardanti le conoscenze sul concetto di rifiuto e di raccolta differenziata, le abitudini familiari e le conoscenze sulla dislocazione delle campane della raccolta differenziata: sono stati previsti circa 30 minuti di tempo per la compilazione in classe con raccolta immediata. Alla popolazione di “controllo”, assimilabile a quella dei ragazzi “trattati”, è stato somministrato un solo questionario, in corrispondenza della fine del progetto negli altri circoli. E’ stata effettuata anche una valutazione della ricaduta del progetto sui genitori, somministrando un questionario consegnato dai bambini a inizio e fine programma, per valutare le loro conoscenze sulle buone pratiche a salvaguardia dell’ambiente. Alla fine del programma didattico è stato somministrato agli insegnanti un questionario di gradimento per l’intervento effettuato. I dati raccolti sulle conoscenze, in termini di frequenza, sono stati analizzati con il test del chi quadrato per valutare la significatività statistica delle differenze: è stato dapprima eseguito il confronto tra le conoscenze dei “trattati” prima dell’inizio e alla fine del programma in ciascuna classe, poi il confronto delle conoscenze tra “trattati” e “controlli” al termine del programma. Per l’elaborazione dei dati è stato utilizzato il software statistico SPSS. RISULTATI
Al progetto hanno partecipato 1.358 studenti dei quattro circoli didattici di Pavia, che rappresentano il 75% degli alunni frequentanti le classi terza, quarta e quinta delle scuole primarie pubbliche del comune di Pavia: 938 “trattati” hanno svolto il programma e 420 “controlli” hanno soltanto compilato il questionario finale (vedi tabella 1). Il confronto delle conoscenze di base dei “trattati” con
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CLASSE
TRATTATI
CONTROLLI
TOTALE
PERCENTUALE DI PARTECIPAZIONE
di carta, vetro/alluminio e indumenti, mentre gli studenti di quinta solo per il riciclaggio di vetro e indumenti.
Terza Quarta Quinta TOTALE
254 285 399 938
90 249 81 420
344 534 480 1.358
53 90 82 75
Confronto fra le conoscenze dei “trattati” e dei “controlli” dopo lo svolgimento del programma
Tabella 1. Composizione della popolazione partecipante e percentuale di partecipazione suddivisa per classi. Table 1. Composition of participating population and percentage of participation by class.
quelle dei ragazzi di “controllo” è risultato statisticamente non significativo (dati non riportati). Confronto fra conoscenze iniziali e finali degli alunni “trattati”
I livelli di conoscenza degli alunni (vedi tabella 2) sul significato di “rifiuto”, già elevati all’inizio del programma, sono aumentati, ma significativamente solo nelle classi quinte. Il programma sembra aver incentivato nelle famiglie degli alunni partecipanti la raccolta differenziata, che è aumentata dal 67,1% al 79,6% nelle classi terze (p =0,004), dal 78,8% all’88,4% nelle quarte (p =0,001) e dal 75,3% all’82,5% nelle quinte (p =0,022). L’incremento della raccolta della carta è risultato significativo per le classi quarte e quinte, quello della raccolta di vetro, allumino e pile per le classi terze e quarte: i risultati indicano che le pile vengono raccolte in maniera differenziata da una bassa percentuale di studenti (per le terze si passa dal 25,7% al 40,1%, per le quarte dal 35,7% al 52,8% e per le quinte dal 36,9% al 40,7%). La pratica costante della raccolta differenziata appare significativamente aumentata nelle famiglie degli alunni di terza (p =0,0001) e quarta (p =0,0001), mentre non si riscontrano modificazioni significative per le famiglie delle quinte. In base alle risposte del questionario iniziale, sembra che la raccolta differenziata sia praticata con costanza in maniera proporzionale all’età: gli alunni che differenziano i rifiuti sono infatti il 45,0% in terza, il 55,5% in quarta e il 63,8% in quinta. Relativamente alla dislocazione delle campane per la raccolta differenziata, il programma sembra avere aumentato significativamente l’attenzione degli alunni verso il posizionamento dei contenitori rispetto alle loro abitazioni. Sono aumentati in maniera significativa gli allievi delle terze (p =0,0001) e delle quarte (p =0,016) che conoscono il significato del termine “riciclare”, mentre gli alunni delle quinte avevano già all’inizio del programma un’ottima conoscenza (94,5%) che non si è quindi modificata in maniera significativa. Gli alunni delle terze hanno aumentato significativamente le loro conoscenze riguardo all’identificazione dei materiali riciclabili, quelli delle quarte hanno aumentato le conoscenze solamente riguardo al riciclaggio
Il confronto dei dati ricavati dall’elaborazione dei questionari finali (“trattati” vs “controlli”; vedi tabella 3) ha evidenziato sul totale degli alunni differenze significative nelle conoscenze dei termini “rifiuto” (94,5% vs 89,0%) e “raccolta differenziata” (97,3% vs 90,7%), migliori nei “trattati” rispetto ai “controlli”. Anche la pratica della raccolta differenziata in famiglia è più frequente nei “trattati” che nei “controlli” (83,5% vs 71,4%): la percentuale di coloro che ammettono di praticare la raccolta differenziata, analizzando i singoli elementi differenziabili, è significativamente più elevata tra gli alunni che hanno svolto il programma, così come le conoscenze sui diversi materiali da riciclare (p =0,0001). Sia chi ha svolto il percorso didattico sia chi non l’ha svolto considera molto utile un programma di educazione ambientale orientato alla raccolta differenziata e al riciclaggio (94,9% e 91,7% dei rispondenti). Tuttavia, all’esame comparativo dei “trattati” e dei “controlli” suddivisi per classe (vedi tabella 4), le differenze di frequenza delle risposte affermative ai diversi item spesso non raggiungono la significatività statistica, pur essendo sempre superiori negli alunni che hanno seguito il programma educativo: solo nelle classi quarte le conoscenze sul riciclaggio dei vari materiali appaiono sempre significativamente maggiori nei “trattati”. Insegnanti e genitori
L’analisi dei dati relativa al gradimento del programma da parte degli insegnanti ha dimostrato valutazioni positive con punteggi medi elevati per ogni item indagato: il punteggio meno elevato si è registrato per la voce “coinvolgimento genitori” (vedi grafico 1). Il 99,8% dei genitori conosce il significato della raccolta differenziata e l’89% delle famiglie dichiara di praticarla (l’81% per la carta, l’82% per il vetro/alluminio, il 79% per la plastica e il 59% per gli indumenti): tali percentuali non hanno subito modifiche statisticamente significative dopo lo svolgimento del programma. Nonostante la quasi totalità dei genitori conosca il significato del termine, solo il 77% delle famiglie pratica costantemente la raccolta differenziata e il 72% di esse sarebbe disposto anche a dedicare più tempo alla pratica. Il 74% delle famiglie dichiara di avere i raccoglitori per la raccolta differenziata vicino alla propria abitazione, ma il 68% ritiene non soddisfacente la distribuzione delle campane sul territorio. Il 52% delle famiglie afferma inoltre la propria insoddisfazione per la scarsa frequenza di svuotamento delle campane adibite al riciclaggio e il 74% reputa insufficiente la pulizia delle aree ecologiche.
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DOMANDE E RISPOSTE
SAI COSA VUOL DIRE RIFIUTO?
SAI COSA VUOL DIRE FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? IN FAMIGLIA FATE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? FATE LA RACCOLTA DELLA CARTA?** FATE LA RACCOLTA DI VETRO E ALLUMINIO?** FATE LA RACCOLTA DELLA PLASTICA?** FATE LA RACCOLTA DEGLI INDUMENTI?** FATE LA RACCOLTA DELLE PILE?** CON CHE FREQUENZA FATE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? ** ^ SAI COSA VUOL DIRE RICICLARE?
SI PUÒ RICICLARE IL VETRO?# SI PUÒ RICICLARE LA CARTA?# SI PUÒ RICICLARE LA PLASTICA?# SI POSSONO RICICLARE GLI INDUMENTI?# SI POSSONO RICICLARE LE PILE?# I RACCOGLITORI SONO VICINI?
TERZA CLASSE TRATTATI PRIMA (n =255) %
TRATTATI DOPO (n =254) %
Sì No Non so
85,1 7,8 7,1
90,6 4,3 5,1
Sì No Non so
78,1 13,3 8,6
96,4 2,8 0,8
Sì No Non so
67,1 22,7 10,2
79,6 15,7 4,7
Sì No
77,2 22,8
84,2 15,8
Sì No
60,8 39,2
77,2 22,8
Sì No
79,5 20,5
89,6 10,4
Sì No
18,7 81,3
38,1 61,9
Sì No
25,7 74,3
40,1 59,9
Mai Qualche volta Sempre
4,1 50,9 45,0
2,0 34,1 63,9
Sì No Non so
80,8 8,6 10,6
93,3 3,9 2,8
Sì No
65,5 34,5
84,0 16,0
Sì No
83,5 16,5
94,1 5,9
Sì No
83,0 17,0
93,7 6,3
Sì No
38,3 61,7
63,7 36,3
Sì No
29,1 70,9
53,6 46,4
Sì No Non so
63,5 20,4 16,1
75,2 17,7 7,1
91,8
95,3
QUARTA CLASSE
P-VALUE 0,150
TRATTATI PRIMA (n =288) %
TRATTATI DOPO (n =285) %
92,0 3,5 4,5
95,4 2,5 2,1
94,1 4,2 1,7
97,5 1,1 1,4
78,8 15,3 5,9
88,4 10,5 1,1
82,8 17,2
93,3 6,7
60,4 39,6
81,7 18,3
83,7 16,3
93,3 6,7
24,7 75,3
54,4 45,6
35,7 64,3
52,8 47,2
3,5 41,0 55,5
0,4 24,5 75,1
91,3 4,5 4,2
96,8 2,1 1,1
71,9 28,1
85,1 14,9
87,1 12,9
96,0 4,0
90,5 9,5
91,7 8,3
49,8 50,2
64,5 35,5
46,0 54,0
46,7 53,3
68,7 19,1 12,2
81,4 14,0 4,6
95,8
96,1
0,0001
TRATTATI DOPO (n =399) %
87,7 2,8 9,5
96,2 1,5 2,3
93,7 3,5 2,8
97,7 1,8 0,5
75,3 19,0 5,7
82,5 14,7 2,8
78,7 21,3
86,3 13,7
62,8 37,2
71,7 28,3
80,1 19,9
87,5 12,5
19,9 80,1
37,7 62,3
36,9 63,1
40,7 59,3
0,7 35,5 63,8
1,8 29,5 68,7
94,5 2,8 2,7
95,5 3,2 1,3
74,9 25,1
80,8 19,2
89,4 10,6
91,3 8,7
89,4 10,6
91,6 8,4
44,4 55,6
52,2 47,8
35,2 64,8
36,0 64,0
69,0 20,7 10,3
77,2 16,5 6,3
94,3
93,7
0,061
0,004
0,022
0,0001
0,001
0,012
0,0001
0,007
0,589
0,001
0,0001
0,011
0,0001
0,003
0,0001
0,0001
0,001
0,322
0,0001
0,0001
0,134
0,016
0,0001
0,297
0,0001
0,0001
0,048
0,0001
0,0001
0,370
0,633
0,0001
0,305
0,001
0,0001
0,032
0,865
0,003
0,824
0,001
0,209
P-VALUE 0,0001
0,0001
0,001
0,088
TI SEMBRA UTILE FARE UN PROGRAMMA DI Sì EDUCAZIONE AMBIENTALE?
P-VALUE 0,204
QUINTA CLASSE TRATTATI PRIMA (n =400) %
0,023
0,579
0,948
* = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «Sai cosa vuol dire fare la raccolta differenziata?» ** = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «In famiglia fate la raccolta differenziata?» ^ = ci sono stati tre alunni non rispondenti tra i “trattati” di quarta # = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «Sai cosa vuol dire riciclare?»
Tabella 2. Frequenze percentuali delle risposte alle domande del questionario degli alunni (suddivisi per classe) prima e dopo lo svolgimento del programma. Table 2. Frequency percentage of students’ questionnaire answers (by class) before and after the program.
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e&p anno 36 (3-4) maggio-agosto 2012 DOMANDE E RISPOSTE
Tabella 3. Frequenze percentuali delle risposte al questionario (“trattati” vs “controlli”) dopo lo svolgimento del programma. Table 3. Frequency percentage of questionnaire answers (“treated” vs “controls”) after the program.
SAI COSA VUOL DIRE RIFIUTO?
SAI COSA VUOL DIRE FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? IN FAMIGLIA FATE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? E’ UTILE FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA?* FATE LA RACCOLTA DELLA CARTA?** FATE LA RACCOLTA DI VETRO E ALLUMINIO?** FATE LA RACCOLTA DELLA PLASTICA?** FATE LA RACCOLTA DEGLI INDUMENTI?** FATE LA RACCOLTA DELLE PILE?** CON CHE FREQUENZA FATE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? ** ^ SAI COSA VUOL DIRE RICICLARE?
SI PUÒ RICICLARE IL VETRO?# SI PUÒ RICICLARE LA CARTA?# SI PUÒ RICICLARE LA PLASTICA?# SI POSSONO RICICLARE GLI INDUMENTI?# SI POSSONO RICICLARE LE PILE?# I RACCOGLITORI SONO VICINI?
TRATTATI
CONTROLLI
n.
%
n.
%
Sì No Non so
886 24 28
94,5 2,5 3,0
374 17 29
89,0 4,1 6,9
Sì No Non so
913 17 8
97,3 1,8 0,9
381 20 19
90,7 4,8 4,5
Sì No Non so
783 129 26
83,5 13,8 2,7
300 88 32
71,4 21,0 7,6
Sì No Non so
897 6 10
98,2 0,7 1,1
367 4 10
96,4 1,0 2,6
Sì No
689 94
88,0 12,0
240 60
80,0 20,0
Sì No
598 185
76,4 23,6
183 117
61,0 39,0
Sì No
704 79
89,9 10,1
250 50
83,3 16,7
Sì No
338 445
43,2 56,8
66 234
22,0 78,0
Sì No
348 435
44,4 55,6
81 219
27,0 73,0
Mai Qualche volta Sempre
11 227 542
1,4 29,1 69,5
7 125 168
2,3 41,7 56,0
Sì No Non so
894 29 15
95,3 3,1 1,6
377 20 23
89,7 4,8 5,5
Sì No
742 152
83,0 17,0
254 123
67,4 32,6
Sì No
836 58
93,5 6,5
314 63
83,3 16,7
Sì No
824 70
92,2 7,8
318 59
84,4 15,6
Sì No
528 366
59,1 40,9
171 206
45,4 54,6
Sì No
393 501
44,0 56,0
121 256
32,1 67,9
Sì No Non so
731 151 56
77,9 16,1 6,0
283 74 63
67,4 17,6 15,0
890
94,9
385
91,7
P-VALUE 0,01
0,0001
0,0001
0,095
0,001
0,0001
0,003
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
0,0001
TI SEMBRA UTILE FARE UN PROGRAMMA DI Sì EDUCAZIONE AMBIENTALE?
0,062
* = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «Sai cosa vuol dire fare la raccolta differenziata?» ** = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «In famiglia fate la raccolta differenziata?» ^ = ci sono stati tre alunni non rispondenti # = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «Sai cosa vuol dire riciclare?»
209
Rassegne e Articoli DOMANDE E RISPOSTE
SAI COSA VUOL DIRE RIFIUTO?
SAI COSA VUOL DIRE FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? IN FAMIGLIA FATE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? FATE LA RACCOLTA DELLA CARTA?** FATE LA RACCOLTA DI VETRO E ALLUMINIO?** FATE LA RACCOLTA DELLA PLASTICA?** FATE LA RACCOLTA DEGLI INDUMENTI?** FATE LA RACCOLTA DELLE PILE?** CON CHE FREQUENZA FATE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA? ** ^ SAI COSA VUOL DIRE RICICLARE?
SI PUÒ RICICLARE IL VETRO?# SI PUÒ RICICLARE LA CARTA?# SI PUÒ RICICLARE LA PLASTICA?# SI POSSONO RICICLARE GLI INDUMENTI?# SI POSSONO RICICLARE LE PILE?# I RACCOGLITORI SONO VICINI?
TI SEMBRA UTILE FARE UN PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE?
e&p anno 36 (3-4) maggio-agosto 2012 TERZA CLASSE
TRATTATI CONTROLLI (n =254) (n =90) % % P-VALUE 0,107 Sì 90,6 86,7 No 4,3 2,2 Non so 5,1 11,1 0,0001 Sì 96,5 84,4 No 2,8 8,9 Non so 0,7 6,7 0,318 Sì 79,5 72,2 No 15,7 20,0 Non so 4,8 7,8 0,183 Sì 84,2 76,9 No 15,8 23,1 0,013 Sì 77,2 61,5 No 22,8 38,5 0,004 Sì 89,6 75,4 No 10,4 24,6 0,284 Sì 38,1 30,8 No 61,9 69,2 0,072 Sì 40,1 27,7 No 59,9 72,3 0,309 Mai 2,0 4,6 Qualche volta 34,2 40,0 Sempre 63,8 55,4 0,0001 Sì 93,3 77,8 No 3,9 12,2 Non so 2,8 10,0 0,294 Sì 84,0 78,6 No 16,0 21,4 0,0001 Sì 94,1 80,0 No 5,9 20,0 0,074 Sì 93,7 87,1 No 6,3 12,9 0,001 Sì 63,7 41,4 No 36,3 58,6 0,016 Sì 53,6 37,1 No 46,4 62,9 0,0001 Sì 75,2 60,0 No 17,7 17,8 Non so 7,1 22,2 0,0001 Sì 95,3 83,3
QUARTA CLASSE
QUINTA CLASSE
TRATTATI CONTROLLI (n =285) (n =249) % % P-VALUE 0,046 95,4 90,0 2,5 4,8 2,1 5,2 0,003 97,5 90,8 1,1 4,4 1,4 4,8 0,0001 88,4 70,7 10,5 19,7 1,1 9,6 0,0001 93,3 81,3 6,7 18,7 0,0001 81,7 58,5 18,3 41,5 0,063 93,3 88,1 6,7 11,9 0,0001 54,4 18,2 45,6 81,8 0,0001 52,8 25,0 47,2 75,0 0,0001 0,4 1,7 24,5 46,0 75,1 52,3 0,026 96,8 92,4 2,1 2,8 1,1 4,8 0,0001 85,1 66,5 14,9 33,5 0,0001 96,0 83,5 4,0 16,5 0,032 91,7 85,7 8,3 14,3 0,0001 64,5 47,4 35,5 52,6 0,001 46,7 32,2 53,3 67,8 0,0001 81,4 67,1 14,0 18,1 4,6 14,8 0,100 96,1 94,0
TRATTATI CONTROLLI (n =399) (n =81) % % P-VALUE 0,020 96,2 88,9 1,5 3,7 2,3 7,4 0,709 97,7 97,5 1,8 1,2 0,5 1,3 0,041 82,5 72,8 14,8 25,9 2,7 1,3 0,183 86,3 79,7 13,7 20,3 0,589 71,7 67,8 28,3 32,2 0,050 87,5 78,0 12,5 22,0 0,089 37,7 23,7 62,3 76,3 0,217 40,7 32,2 59,3 67,8 0,986 1,8 1,7 29,5 46,0 68,7 52,3 0,664 95,5 95,0 3,2 2,5 1,3 2,5 0,0001 80,8 59,7 19,2 40,3 0,127 91,3 85,7 8,7 14,3 0,0001 91,6 77,9 8,4 22,1 0,133 52,2 42,9 47,8 57,1 0,144 36,0 27,3 64,0 72,7 0,928 77,2 76,5 16,5 16,1 6,3 7,4 0,866 93,7 93,8
* = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «Sai cosa vuol dire fare la raccolta differenziata?» ** = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «In famiglia fate la raccolta differenziata?» ^ = ci sono stati tre alunni non rispondenti tra i “trattati” di quarta # = è stato analizzato soltanto chi ha risposto SI alla domanda: «Sai cosa vuol dire riciclare?»
Tabella 4. Frequenze percentuali delle risposte degli alunni (suddivisi per classe) dopo il programma. Table 4. Frequency percentage of students’ questionnaire answers (by class) after the program.
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Rassegne e Articoli
e&p anno 36 (3-4) maggio-agosto 2012
LIVELLO DI SODDISFAZIONE MEDIO (PUNTEGGIO DA 1 A 10) 1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
8,90
UTILITÀ COMPLESSIVA DEL PROGRAMMA
8,39
ADEGUATEZZA DEI MATERIALI FACILITÀ DI REALIZZAZIONE
8,70
COINVOLGIMENTO ED INTERESSE MANIFESTATI DAGLI ALUNNI
8,67 7,78
COINVOLGIMENTO ED INTERESSE MANIFESTATI DAI GENITORI COMPLETEZZA E CHIAREZZA DELLA GUIDA PER GLI INSEGNANTI
8,70
VOTO GLOBALE ALL'INIZIATIVA
8,69
Grafico 1. Grafico a barre del gradimento da parte degli insegnanti. Graph 1. Bar graph of teachers’ satisfaction.
DISCUSSIONE
Il presente lavoro dimostra che le conoscenze sul problema dei rifiuti e della raccolta differenziata, pur partendo da un livello già discretamente elevato sia nei “trattati” sia nei “controlli”, sono aumentate in tutte le classi tra coloro che hanno effettuato il programma e significativamente nelle classi quarte: non sono state però colmate alcune lacune circa la raccolta specifica di indumenti e pile. A questo proposito, occorre tenere conto che questi rifiuti non vengono eliminati giornalmente e con cadenza regolare, quindi l’attenzione al problema potrebbe essere minore: riguardo alle pile, le scarse conoscenze potrebbero anche essere imputabili al minor numero e minor visibilità dei raccoglitori sul territorio. L’adesione al programma, valutata sulla base delle risposte ai questionari, è stata soddisfacente sia da parte degli alunni sia da parte dei genitori. Gli alunni hanno dichiarato di essere stati maggiormente coinvolti nella raccolta differenziata dopo lo svolgimento del programma: l’efficacia del programma si è dimostrata superiore per le classi terze e quarte rispetto alle quinte. Ciò può essere dovuto alle migliori conoscenze di base che gli alunni di quinta avevano all’inizio del programma rispetto agli studenti più giovani, spiegabile con una maggior maturità e spirito di osservazione degli allievi dell’ultima classe oppure con pregressi interventi di educazione ambientale svolti dagli insegnanti. L’analisi comparativa fra le conoscenze acquisite dai ragazzi che hanno svolto il programma rispetto ai “controlli” evidenzia che il lavoro è risultato efficace nell’aumentare le co-
noscenze riguardanti il significato dei termini e le tipologie di rifiuti che possono essere riciclati. Dal momento che in quinta le conoscenze appaiono non significativamente diverse nei “trattati” rispetto ai “controlli”, potrebbe essere discutibile l’utilità di svolgere il programma nelle classi quinte. L’educazione ambientale dovrebbe favorire atteggiamenti consapevoli per acquisire comportamenti corretti mediante una sensibilizzazione precoce. La partecipazione dei genitori all’indagine mediante l’uso di questionari è stata ottima. E’ risultata elevatissima la percentuale di coloro che ammettono di praticare la raccolta differenziata: sono stati però evidenziati problemi circa la dislocazione dei contenitori di raccolta e la pulizia delle aree ecologiche. Il gradimento degli insegnanti sui contenuti e lo svolgimento del programma è stato buono: la maggior parte degli insegnanti ha svolto il programma in modo autonomo, alcuni hanno richiesto il contributo di esperti. Gli studi di educazione ambientale riportati in letteratura non sono molti e soprattutto non sono stati effettuati in Italia. I risultati del presente lavoro concordano con quelli di un’esperienza eseguita in Polonia tra gli studenti delle scuole secondarie di primo grado: anche gli insegnanti polacchi hanno riscontato uno scarso interesse da parte dei genitori, forse dovuto al mancato coinvolgimento diretto nelle attività.8 Il nostro studio presenta tuttavia alcune limitazioni. L’anonimato richiesto dalle scuole per la somministrazione del questionario agli studenti non ha permesso l’analisi delle conoscenze a livello individuale, riducendo la possibilità di evidenziarne la progressione.
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Rassegne e Articoli
e&p anno 36 (3-4) maggio-agosto 2012
Il numero di classi e quindi di alunni non è omogeneo se si considera il grado; la non omogeneità può provocare differenze, ma essa era implicita e attesa visto il disegno del progetto: trattandosi di un progetto su base volontaria, non si è ritenuto di escludere a priori determinate classi e ciò ha inevitabilmente portato a uno squilibrio tra i diversi gradi. Il progetto doveva poi essere svolto dagli insegnanti che si erano resi disponibili e non poteva in alcun modo prescindere dalla compliance e dall’interesse degli stessi. La richiesta di partecipazione è stata molto elevata e ha determinato inoltre un numero limitato di “controlli”, poiché la maggior parte delle classi del comune di Pavia ha deciso di partecipare attivamente al programma. A questo motivo può essere ascritta la maggior frequenza di differenze significative fra “trattati” e “controlli” nelle classi quarte, dove la numerosità dei primi e dei secondi è più omogenea. Il programma si è quindi dimostrato efficace nell’aumentare le conoscenze a breve termine degli studenti e nel fare in modo che, attraverso gli alunni, anche le famiglie siano
maggiormente interessate al problema del riciclaggio dei rifiuti e della raccolta differenziata. L’educazione ambientale fa parte dell’educazione civica che dovrebbe essere impartita nelle scuole di ogni ordine e grado. La necessità di una campagna di sensibilizzazione ed educazione ambientale per la popolazione generale è evidente, tenendo conto della situazione locale e in previsione dell’avvio di un programma cittadino di raccolta differenziata dei rifiuti. Non va sottovalutato il ruolo dei bambini che possono agire come catalizzatori per promuovere conoscenze e cambiamenti di comportamento nei genitori e nella comunità.7,8,11,12 Conflitti di interesse: nessuno Ringraziamenti: il progetto è stato effettuato grazie a un finanziamento della Fondazione CARIPLO (Milano). La ditta Tetra Pak S.p.A. (Rubiera, RE) ha fornito parte del materiale didattico utilizzato dagli alunni nelle attività svolte con i genitori. Si ringraziano i direttori e gli insegnanti dei quattro circoli didattici di Pavia che hanno partecipato alla ricerca.
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