S.A.T.A
Gestione della problematica Nitrati nelle aziende zootecniche
Flavio Sommariva specialista SATA Agronomia e Gestione Reflui Pasturago di V. (MI) 16 Dicembre 2008
S.A.T.A .
PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 5868 del 21.11.07 PROGRAMMA DI TUTELA E USO DELLE ACQUE designazione zone vulnerabili d.g.r. 3297 del 11_10_06
DECRETO MINISTERIALE n. 209 del 07.04.06
DECRETO LEGISLATIVO 152/99 LEGGE REGIONALE 37/93
C.B.P.A. 1999
DIRETTIVA “NITRATI 91/676/CEE
www.adbpo.it
COMUNICAZIONE AZIENDE IN ZONE VULNERABILI Classe dimensionale
Posti bestiame corrispondenti
Tipologia di comunicazione
(N) Azoto da e.a. al campo prodotto e/o utilizzato Kg/anno) Minore o uguale a 1000
Suini
esonero dalla presentazione della
Inf. o uguali a 90 grassi da 100 Kg di p.v.
comunicazione del Programma
Inf. o uguali a 38 scrofe con suinetti inf. a 30 Kg
Operativo Aziendale (POA)
Bovini Inf. o uguali a 12 vacche in produzione Inf. o uguali a 27 capi in rimonta Da 1001 a 3000
Suini
Programma Operativo Aziendale
Da 91 a 270 grassi da 100 Kg di p.v.
semplificato (POAs)
Da 39 a 114 scrofe con suinetti inf. a 30 Kg Bovini Da 13 a 36 vacche in produzione Da 28 a 83 capi in rimonta Da 3001 a 6000
Suini
Programma Operativo Aziendale (POA)
Da 271 a 540 grassi da 100 Kg di p.v.
e Piano di Utilizzazione Agronomica
Da 115 a 228 scrofe con suinetti inf. a 30 kg
semplificato (PUAs)
Bovini Da 37 a 72 vacche in produzione Da 84 a 166 capi in rimonta Superiore a 6000
Suini
Programma Operativo Aziendale (POA)
Da 541 a 2000 grassi
e Piano di Utilizzazione Agronomica
Da 229 a 750 scrofe con suinetti inf. a 30 Kg
(PUA)
Bovini Da 73 a 416 vacche in produzione Da 167 a 833 capi in rimonta Allevamenti con più di 500 UBA
Presentazione del Programma Operativo Aziendale (POA) con il Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA)
COMUNICAZIONE AZIENDE IN ZONE NON VULNERABILI Classe dimensionale
Posti bestiame corrispondenti
Tipologia di comunicazione
(N) Azoto al campo prodotto e/o utilizzato (organico e/o minerale) (Kg/anno) Minore o uguale a 1000
Suini
esonero dalla presentazione alla
Inf. o uguali a 90 grassi da 100 Kg di p.v.
comunicazione del Programma
Inf. o uguali a 38 scrofe con suinetti inf. a 30 Kg
Operativo Aziendale (POA)
Bovini Inf. o uguali a 12 vacche in produzione Inf. o uguali a 27 capi in rimonta Da 1001 a 3000
Suini
esonero dalla presentazione della
Da 91 a 270 grassi da 100 Kg di p.v.
comunicazione del Programma
Da 39 a 114 scrofe con suinetti inf. a 30 Kg
Operativo Aziendale (POA)
Bovini Da 13 a 36 vacche in produzione Da 28 a 83 capi in rimonta Da 3001 a 6000
Suini
Programma Operativo Aziendale
Da 271 a 540 grassi da 100 Kg di p.v.
semplificato (POAs)
Da 115 a 228 scrofe con suinetti inf. a 30 kg Bovini Da 37 a 72 vacche in produzione Da 84 a 166 capi in rimonta Superiore a 6000
Suini
Programma Operativo Aziendale
Da 541 a 2000 grassi
(POA)
Da 229 a 750 scrofe con suinetti inf. a 30 Kg Bovini Da 73 a 416 vacche in produzione Da 167 a 833 capi in rimonta Allevamenti con più di 500 UBA
Programma Operativo Aziendale (POA) con il Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA)
COMUNICAZIONE
Classe dimensionale
Tipologia di comunicazione
Azoto al campo Prodotto e/o utilizzato (organico e/o minerale) (Kg/anno)
Presentazione
esonero dalla presentazione del Minore o uguale a 1000
Programma Operativo Aziendale (P.O.A) Programma Operativo Aziendale
di POA - POAs valenza quinquennale PUA - PUAs
Da 1001 a 3000
Semplificato (P.O.A.s)
Programma Operativo Aziendale Da 3001 a 6000
(POA) con Piano Utilizzo Agronomico Semplificato (PUAs)
Superiore a 6000
Programma Operativo Aziendale (POA) con Piano Utilizzo Agronomico (PUA)
valenza annuale Allevamenti ricadenti nel campo di applicazione del D.Lgs 59/2005 Autorizzazione Integrata Ambientale
Integrazione tra le procedure di Autorizzazione ai sensi del D.Lgs 59/2005 e il PUA completo
Al fine di monitorare l’applicazione del PUA/s l’azienda è tenuta alla predisposizione di un Piano di Monitoraggio interno
REDAZIONE PUAs
PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 5868 del 21.11.2007
Ordinamento colturale ed asportazioni tipi di fertilizzante organico, di sintesi, ammendante o altro tempi e modalità di utilizzo rispetto alle colture, i suoli, i mezzi, ecc bilancio complessivo delle esigenze azotate e della copertura con la concimazione
PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 5868 del 21.11.2007
REDAZIONE PUA Tipo di alimentazione Sistema di gestione del refluo (stabulazione, rimozione…..) Tipi di fertilizzante organico, di sintesi, ammendante o altro Tempi e modalità di utilizzo rispetto alle colture, i suoli, i mezzi, ecc Ordinamento colturale ed asportazioni bilancio delle esigenze azotate e della copertura con la concimazione
PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 5868 del 21.11.2007
elaborazione dei dati per l'individuazione: delle dosi di azoto da utilizzarsi per coltura e/o avvicendamento, calcolate mediante l’equazione del bilancio dell’azoto, da applicare a livello di area aziendale omogenea; dei tipi di fertilizzanti o di acque reflue; delle rispettive quantità, in considerazione degli indici di efficienza; delle modalità di utilizzazione, in relazione alle aree omogenee, alle colture, ai suoli, ai mezzi di distribuzione, ecc.
uso di metodi di bilancio: Nc + Nf + An + (Kc × FC) + (Ko × FO) = (Y × b) NC = disponibilità di N derivante da precessioni colturali NF = disponibilità di N derivante dalle fertilizzazioni organiche AN = apporti naturali, FC è la quantità di N apportata col concime chimico o minerale FO è la quantità di N apportata con il concime organico KC e KO sono coefficienti di efficienza
Tab. 2/a - Coefficienti di efficienza dei liquami provenienti da allevamenti di suini, bovini ed avicoli Interazione tra epoche di applicazione e tipo di terreno Tessitura grossolana Efficienza (1)
Avicoli
Suini
Alta efficienza
0,84
Media efficienza Bassa efficienza
Tessitura media
Tessitura fine
Avicoli
Suini
Bovini
Avicoli
Suini
Bovini
0,73
Bovini (2) 0,62
0,75
0,65
0,55
0,66
0,57
0,48
0,61
0,53
0,45
0,55
0,48
0,41
0,48
0,42
0,36
0,38
0,33
0,28
0,36
0,31
0,26
0,32
0,28
0,24
1) La scelta del livello di efficienza (alta, media o bassa) deve avvenire in relazione alle epoche di distribuzione 2) I coefficienti di efficienza indicati per i liquami bovini possono ritenersi validi anche per i materiali palabili non soggetti a processi di maturazione e/o compostaggio
PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 5868 del 21.11.2007
Determinazione del contenuto di azoto negli effluenti: 138 kg di azoto al campo per una tonnellata di vacche adulte
(45,5 kg per ton)
120 kg di azoto al campo per una tonnellata di animali da rimonta
(45,5 kg per ton)
110 kg di azoto al campo per una tonnellata di suini all’ingrasso
(70 kg per ton)
101 kg di azoto al campo per una tonnellata di scrofe con suinetti
(70 kg per ton)
L.R.37/93 200 vacche (120 ton) producono 10920 kg di N con efficienza del 50% si ha 5460 kg N al campo 200 manze (60 ton) producono 5460 kg di N con efficienza del 50% si ha 2730 kg N al campo si ha un totale di 8190 kg di N al campo che ripartiti su 60 ha, danno 137 kg N/ha ovvero sia un carico assolutamente considerato compatibile.
D.G.R. n 3439 del 07/11/2006 200 vacche (120 ton) producono 16560 kg di N al campo 200 manze (60 ton) producono 7200 kg di N al campo si ha un totale di 23760 kg di N al campo che ripartiti su 60 ha danno 396 kg N/ha ovvero sia un carico non compatibile sia che si tratti di zona vulnerabile (max 170 kg/ha) che di zona non vulnerabile (max 340 kg/ha). Per cui la stessa azienda posta in comune vulnerabile ha necessità, per avere lo stesso carico di circa 80 ettari in più; in zona non vulnerabile necessita di circa 10 ettari in più.
zone vulnerabili N Tot SAU Kg N /ha 26 380 393 127 280 Mantova 207 75 864 Cremona 18 765 259 247 41 350 977 115 187 Brescia 359 9 521 109 28 997 Bergamo 328 3 539 257 16 806 Lodi 211
ha -27 899 -34 520 -128 054 -27 010 -4 013
zone non vulnerabili N Tot SAU Kg N /ha Mantova 5 479 884 41 526 132 Cremona 8 405 930 59 469 141 Brescia 2 706 665 20 524 132 Bergamo 2 603 692 15 926 163 Lodi 7 316 132 40 563 180
Con eventuale deroga a 250 kg/ha
Mantova Cremona Brescia Bergamo Lodi
ha 25 409 34 746 12 563 8 268 19 045
26 380 393 18 765 259 41 350 977 9 521 109 3 539 257
Stato attuale con zone vulnerabili a 170 kg/ha
127 280 75 864 115 187 28 997 16 806
Mantova -2 490 Cremona 226 Brescia -115 491 Bergamo -18 741 Lodi 15 032
207 247 359 328 211
21 758 803 -50 217 -9 087 2 649
Direttiva Nitrati Deroga alla Danimarca Allevamenti interessati: bovini Dose di effluente consentita: fino a 230 kg N/ha/a Condizioni per la deroga: 1. almeno il 70% della SAU a prato permanente o avvicendato o ad altre colture intercalate da praticoltura; 2. no colture a leguminose (eccezione per i prati con trifoglio fino al 50%)
Direttiva Nitrati Deroga alla Olanda Allevamenti interessati: bovini e altri animali che praticano il pascolo Dose di effluente consentita: fino a 250 kg N/ha/a Condizioni per la deroga: 1. almeno il 70% della SAU a prato permanente o avvicendato. Sui seminativi copertura invernale 2. se la rotazione comprende leguminose si abbassa la dose di azoto in proporzione
Direttiva Nitrati Deroga alla Germania Allevamenti interessati: bovini Dose di effluente consentita: fino a 230 kg N/ha/a su “prato a produzione intensiva”; Condizioni per la deroga:
per “prato a produzione intensiva” si intende un prato permanente o temporaneo (almeno 4 anni) con almeno 4 tagli o 3 tagli più un turno di pascolamento;
il “prato a produzione intensiva” non deve contenere leguminose. Tuttavia è consentito un prato misto con un massimo del 50% di trifoglio.
Direttiva Nitrati Deroga all’Austria Allevamenti interessati: bovini Dose di effluente consentita: fino a 230 kg N/ha/a Condizioni per la deroga: 1. almeno il 70% della SAU a prato permanente o avvicendato. Sui seminativi copertura invernale 2. no colture a leguminose (eccezione per i prati con trifoglio fino al 50%)
Direttiva Nitrati Deroga all’Irlanda Allevamenti interessati: bovini Dose di effluente consentita: fino a 250 kg N/ha/a Condizioni per la deroga: 1. almeno l’80% della SAU a prato permanente o avvicendato. 2. no colture a leguminose (eccezione per i prati con trifoglio fino al 50%)
Direttiva Nitrati Deroga alla Wallonia (BE) Allevamenti interessati: bovini Dose di effluente consentita: fino a 230 kg N/ha/a su prati. Su altre colture dose massima di N: 115 kg/ha/a Condizioni per la deroga: 1. almeno il 48% della SAU deve essere a prato permanente. 2. no colture a leguminose (eccezione per i prati con trifoglio fino al 50%)
Liquami specie erbivore
Liquami specie suina Trattamento fisico-meccanico (centrifugazione) - raccolta e trattamento delle emissioni gassose
Frazione liquida • N/P2O5: >3,3 • [Nt]: > 3g/kg
Utilizzazione agronomica • fino a 250 kg N/ha/a: prati e mais in doppia coltura; • fino a 200 kg N/ha/a: frumento + coltura di copertura, barbabietola
Deroga a Fiandre Schema riassuntivo
Frazione solida Deve segregare dal liquame tal quale: • Ntot: >35% • Ptot: >70% • SST: >85% Stabilimenti autorizzati per la produzione di fertilizzanti da immettere sul mercato
EXPORT Immissione sul mercato e vendita fuori dalle Fiandre
Liquami bovini da latte
Liquami specie suina
Trattamento fisico-meccanico (separatore a compressione elicoidale o cilindrico rotante)
Frazione liquida • Nessun trattamento successivo
Frazione solida • Ntot: >20% • Ptot: >20% • SST: > 40%
Utilizzazione agronomica • fino a 250 kg N/ha/a: prati e mais in doppia coltura; • fino a 200 kg N/ha/a: cereale autunno-vernino + seconda coltura,
Proposta di deroga per bacino padano
Trattamento fisico-meccanico (centrifugazione) • raccolta e trattamento delle emissioni gassose
Frazione liquida • Nessun trattamento successivo
Frazione solida • Ntot: >25% • Ptot: >60% • SST: >75%
Stabilimenti autorizzati per la produzione di fertilizzanti da immettere sul mercato
EXPORT Immissione sul mercato e vendita fuori da bacino Padano-Veneto
S.A.T.A .
INTEGRAZIONI CON MODIFICA AL PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 5858 del 21.11.07 INTEGRAZIONI AL PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 5215 del 24.08.07 PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE d.g.r. 3439 del 07.11.06 DECRETO MINISTERIALE n. 209 del 07.04.06 DIRETTIVA “NITRATI 91/676/CEE
TEMPISTICHE 1. Comunicazione (POAs/POA) per le aziende in possesso dell’autorizzazione
all’utilizzazione agronomica in base alla L.R. 37/93. deve essere aperta entro il 30 settembre 2008 e presentata al Sindaco del Comune dove è ubicato il centro aziendale entro i 90 giorni successivi (27 dicembre 2008) Le aziende dotate di strutture di stoccaggio dimensionate alla data di settembre 2008, in base ai dettati della l.r. 37/93, devono porre in essere gli eventuali adeguamenti entro dicembre 2010 Le aziende che non hanno ultimato gli interventi di adeguamento delle strutture di stoccaggio in base alla l.r. 37/93, devono provvedere all’adeguamento delle stesse e porre in essere altri eventuali adeguamenti in base ai nuovi parametri fissati dal presente atto entro dicembre 2009
L.R. 37/93 liquame mc 100 vacche lattazione 20 vacche asciutte 50 manze 50 manzette 20 vitelli
cuccette lettiera pernanente lettiera pernanente lettiera pernanente lettiera totale
240
DM 7 apr 2006
letame t
liquame mc
letame t
2190 219 347 201 20
219 347 201 50
1980 175,2 247 143 8
264 304 176 44
2977
817
2553,2
788
L.R. 37/93 liquame mc 1500 suini ingrasso grigliato totale 1500 suini ingrasso grigliato esterno 50 scrofe con suinetti gabbie parto 130 scrofe gestanti pav. parz. fessurato 3180
DM 7 apr 2006
letame t
6023 6570 548 968 14109
liquame mc
letame t
5550 8250 550 972 0
15322
0
STRUTTURE DI STOCCAGGIO TERRENO TESSITURA GROSSOLANA
mc % eff.
mar 3527 25 0,73
apr 3527 25 0,73
media p.
18,25
18,25
mc % eff.
mar 4656 34 0,73
apr 4797 33 0,73
media p.
24,82
24,09
mag giu lug ago
mag giu lug ago
set 3527 25 0,33
ott 3527 25 0,33
obbiettivi
8,25
8,25
0,53
stoccaggio
6957 mc
set 2398 17 0,33
ott 2257 16 0,33
obbiettivi
5,61
5,28
0,60
stoccaggio
7101
184 gg
0,53
0,60
STRUTTURE DI STOCCAGGIO TERRENO TESSITURA MEDIA
mc % eff.
mar 3527 25 0,65
apr 3527 25 0,65
media p.
16,25
16,25
mc % eff.
mar 4656 42 0,65
apr 4797 42 0,65
media p.
27,3
27,3
mag giu lug ago
mag giu lug ago
set 3527 25 0,31
ott 3527 25 0,31
obbiettivi
7,75
7,75
0,48
stoccaggio
6957 mc
set 2398 8 0,31
ott 2257 8 0,31
obbiettivi
2,48
2,48
0,60
stoccaggio
9499
246 gg
0,48
0,60
Gestione degli effluenti nell’allevamento Rimozione Rimuovere presto e bene per: - Evitare la permanenza delle deiezioni a contatto con gli animali -Limitare le emissioni di gas in aria -Limitare le perdite di ammoniaca
Gestione degli effluenti nell’allevamento stoccaggio • Dimensionamento corretto – Calendario di distribuzione – Minimi di legge – Vasche collegate • Gestione adeguata – Manutenzione (controllo delle strutture) – Manutenzione (rimozione sedimento)
Vagli statici, vibro-vagli vagli rotativi
Solido separato (circa 3-5% del liquame iniziale) con 20-25% della sostanza secca, 4-7% dell’azoto e 8-12% del fosforo contenuti nel liquame di partenza. Liquido separato con 75-80% della sostanza secca, 93-96% dell’azoto 88-92% del fosforo contenuti nel liquame di partenza.
Separatori cilindrici rotanti con controrulli
Separatori a compressione elicoidale
Separatori centrifughi
I COSTI DELLA SEPARAZIONE SOLIDO LIQUIDO confronto tra efficienza di separazione •
costo del separatore
•
metri cubi di liquame separati all’anno
•
prezzo del terreno in asservimento
per tre tipologie di separatori ipotizzando efficienze di separazione dell’azoto pari a separatore rotativo a controrulli 8% (suino) 23% (bovino) , a compressione elicoidale 12% (suino) 26% (bovino) centrifugo 20% (suino) 28% (bovino)
METODI DI DISTRIBUZIONE è necessario garantire la massima uniformità distributiva sulla superficie e ridurre al minimo le perdite per volatilizzazione ¾iniezione diretta nel suolo per una profondità indicativa di 0,10 – 0,20 m; ¾spandimento superficiale a bassa pressione; ¾spandimento radente in bande quando trattasi di colture erbacee in copertura; ¾spandimento radente il suolo con leggera scarificazione quando trattasi di prati; ¾interramento non oltre le 24 ore.
Perdite cumulate di Ammoniaca (% sul totale applicato)
50
Terreno asciutto Temperatura 10°C senza vento Liquame bovino al 7% di SS 3 kg.m-3 azoto ammoniacale Dose di applicazione di 100 m3.ha-1 Piatto deviatore senza interramento
45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 0
25
50
75
100
125
150
Tempo (ore) Fonte ALFAM (www.alfam.dk)
Perdite cumulate di Ammoniaca (% sul totale applicato)
50 45 40 35 30 Terreno asciutto
25
Temperatura 20°C brezza (1m/s)
20
Liquame bovino al 7% di SS 3 kg.m-3 azoto ammoniacale Dose di applicazione di 100 m3.ha-1 Piatto deviatore senza interramento
15 10 5 0 0
25
50
75
100
125
150
Tempo (ore) Fonte ALFAM (www.alfam.dk)
Perdite cumulate di Ammoniaca (% sul totale applicato)
50
Terreno asciutto Temperatura 20°C brezza (1m/s) Liquame bovino al 7% di SS 3 kg.m-3 azoto ammoniacale Dose di applicazione di 100 m3.ha-1 Distribuzione raso terra senza interramento
45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 0
25
50
75
100
125
150
Tempo (ore) Fonte ALFAM (www.alfam.dk)
Perdite cumulate di Ammoniaca (% sul totale applicato)
50
Terreno asciutto Temperatura 20°C brezza (1m/s) Liquame bovino al 7% di SS 3 kg.m-3 azoto ammoniacale Dose di applicazione di 100 m3.ha-1 Piatto deviatore con interramento
45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 0
25
50
75
100
125
150
Tempo (ore) Fonte ALFAM (www.alfam.dk)
Trattamento biologico degli effluenti SCHEMA CONVENZIONALE • La fase Biologica inizia con l’ossidazione delle sostanze organiche, disciolte o colloidali, che non possono essere estratte con i trattamenti fisici precedenti. • L’ossidazione avviene grazie all’attività di microrganismi aerobici e l’ossigeno di cui abbisognano viene fornito artificialmente con aeratori di varie tipologie. Infatti l’O2 atmosferico non è sufficiente per permettere scambi gassosi sufficienti all’enorme massa microbica.
Impianti per la rimozione combinata dell’inquinamento organico e dell’azoto Due processi: -Nitrificazione: batteri autotrofi aerobici (substrato nutritizio: carbonio inorganico) -Denitrificazione: batteri eterotrofi anaerobici (substrato nutritizio: carbonio organico)
DIGESTIONE ANAEROBICA Processo biologico di stabilizzazione di un substrato organico putrescibile condotto in uno o più reattori controllati, in assenza di ossigeno, attraverso idrolisi, acidogenesi, acetogenesi e metanogenesi della frazione biodegradabile del substrato. Lo scopo del processo di digestione anaerobica è quello di ottenere un recupero energetico grazie all’utilizzo del biogas prodotto e contemporaneamente una stabilizzazione del rifiuto, intesa come riduzione almeno del 50% della frazione volatile.
TRASFORMAZIONE DELL’AZOTO NELLA DIGESTIONE ANAEROBICA AZOTO IN: 100 25/40 SOSPESO 60/75 LIQUIDO 40/60 AMMONIACALE
AZOTO OUT: 100 CIRCA: 10/15 SOSPESO 85/90 LIQUIDO > 80 AMMONIACALE
STRIPPAGGIO DELL’AMMONIACA E FORMAZIONE DI SOLFATO AMMONICO
H2SO4
(NH4)2SO4
NH3
NH3 + H2O
NH4+ + OH-
COMPOSTAGGIO Conferimento e triturazione scarti vegetali
Conferimento liquame o digestato e miscelazione in ambiente chiuso
Fase intensiva in biocelle. L’aria di processo viene depurata con biofiltri Il capannone è mantenuto in depressione e l’aria aspirata viene depurata da biofiltri
Raffinazione del compost
Stoccaggio prodotto finito
MONITORAGGIO
Al fine di monitorare lo stato di applicazione del PUAS/PUA l’azienda è tenuta alla predisposizione di un Piano di monitoraggio, sottoscritto dal legale rappresentante dell’azienda, secondo le indicazioni di sotto riportate: CHI EFFETTUA IL MONITORAGGIO −
Gestore dell’impianto (controllo interno-automonitoraggio) Società terza contraente (controllo esterno a seguito di certificazione) -
ATTIVITA’ MONITORATA
MONITORAGGIO
ATTUALITA’ PREVISIONE A partire dal
Formazione degli addetti
L’azienda detiene copia dei documenti di pArtecipazione a corsi di formazione e/o annota le giornate alle quali hanno pArtecipato gli addetti
Selezione e utilizzo delle
L’azienda mantiene aggiornati i registri relativi alle materie prime, conserva
materie prime
gli eventuali rapporti di non conformità rilasciati dalle autorità competenti al controllo
Selezione e utilizzo
L’azienda mantiene traccia delle razioni alimentari (tipo cArtellino) e
dell’alimentazione animale
registro relativo ai mangimi. Conserva gli eventuali rapporti di non conformità al controllo.
Distribuzione e preparazione
L’azienda provvede alla preparazione e distribuzione mangimi secondo le
dell’alimentazione
norme in vigore. E’ dotata di stoccaggi in sistemi chiusi idonei a prevenire perdite e a minimizzare le polveri
Gestione dell’acqua
L’azienda possiede un contatore per ciascuna fonte di approvvigionamento idrico. Conserva le misurazioni e le registrazioni relative all’utilizzo dell’acqua
Localizzazione
e
gestione L’azienda detiene planimetria dell’impianto su cui sono indicati locali/spazi
degli stoccaggi
di deposito e tipologia di materiali stoccati in tali luoghi
Stoccaggio e utilizzazione
L’azienda deve essere in possesso del piano di utilizzazione agronomica e
effluenti di allevamenti
dei relativi stoccaggi
Gestione Energia
L’azienda conserva le misurazioni e registrazioni relative all’utilizzo dell’energia
Controllo degli odori
L’azienda conserva la documentazione comprovante gli interventi al fine di minimizzare l’impatto olfattivo
Rumore
L’azienda conserva documentazione comprovante gli interventi effettuati al fine di minimizzare l’impatto sonoro
Altro
….. grazie per l’attenzione Flavio Sommariva specialista SATA Agronomia e Gestione Reflui