Municipalità Mestre Carpenedo Servizio Educativo
Asilo Nido “Trilli” Programmazione Sezione Piccoli Anno Scolastico 2009 – 2010
ESPLORIAMO, COMUNICHIAMO E RICICLIAMO PER GIOCARE…
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ASILO NIDO TRILLI PROGRAMMAZIONE SEZIONE PICCOLI ANNO 2009/2010 Marilena, Nicoletta e Patricia
La prima tappa di questo nuovo anno scolastico prevede l’inserimento di 15 lattanti in 4 “tranches”, come da progetto “inserimenti a gruppi”, allegato al P.O.F.: - 6 bambini il 21/09/2009 - 3 bambini il 12/10/2009 - 3 bambini il 02/11/2009 - 2 bambini il 23/11/2009 (+ 1 bambino che verrà inserito a fine Gennaio) Da un’analisi della lista dei bambini, risulta evidente che la sezione dei piccoli è composta da un gruppo di bambini con età abbastanza omogenee. Quest’anno, abbiamo un gruppo di 12 bambini nati nella seconda metà del 2008 (includendone tuttavia 2 nati in giugno). Gli altri 3 bambini, nati nel 2009, sono ancora piccoli. L’attenzione dovrà quindi, in piccola parte, essere rivolta anche a bambini piccolissimi. Per la -
precisione, a fine novembre la situazione è la seguente: 7 bambini sono nati tra giugno e settembre 2008, con età di 15/17 mesi 5 bambini sono nati tra settembre/inizio dicembre 2008, con età di 12/13 mesi 3 bambini sono nati in febbraio/marzo/luglio 2009, con età di 8/9/5 mesi
Anche tenendo conto dell’omogeneità del gruppo di bambini nati nel 2008, risulta comunque necessario di progettare l’intervento educativo in relazione a tre fasce di età (la prima fascia, di 15/17 mesi, la seconda, di 12/13 mesi e l’ultima di 8/9/5 mesi). 7 bambini sono comunque da considerare già come medi (giugno/settembre) e precisiamo che tutti quelli nati nel 2008 frequenteranno il nido solo per due anni, al termine dei quali si recheranno alla Scuola dell’Infanzia.
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ESPLORIAMO, COMUNICHIAMO E RICICLIAMO CON IL GIOCO… La programmazione seguirà un percorso che prevede tre fasi di attuazione. Tale percorso verrà proposto con tempi diversificati, in funzione della data di inserimento dei bambini (per la prima fase) e in funzione dell’età dei piccoli (per la seconda e terza fase). Nella prima fase verrà senz’altro privilegiato l’inserimento dei bambini, con il distacco graduale dai genitori e con l’instaurarsi di un clima sereno e distensivo, al fine di favorire la conoscenza del nuovo ambiente. Nella seconda fase, verrà agevolato il raggiungimento degli obiettivi prefissati, riguardanti lo sviluppo globale del bambino (sviluppo senso-motorio, cognitivo e socio-emotivo ricollegabili alle aree della motricità, della logica e del linguaggio/comunicazione). Quindi in questa fase, il modello assunto sarà quello della programmazione per obiettivi. Nell’ultima fase verranno organizzate una serie di attività che potranno essere inserite all’interno di due progetti specifici che consentiranno la realizzazione: - dell’ atelier della “lettura”: sia con la creazione di un angolo all’interno del salone che consenta un primo approccio sensoriale del bambino al libro sia con l’adozione, da parte dell’educatrice, di posture atte a creare delle situazioni privilegiate di comunicazione. (In un primo momento, il bambino potrà “leggere” i suoni, le voci che cantano e raccontano, nelle braccia dell’adulto e poi, poco per volta, sarà possibile fare convergere la sua attenzione su un oggetto-libro con caratteristiche specifiche.) – Necessità di scegliere libri specifici. (Il gesto, l’immagine, la parola). - dell’ atelier ”ricicliamo con il gioco…”: con utilizzo di materiali che saranno stati riciclati durante l’anno scolastico come da progetto di plesso: “Usiamo, non buttiamo ma ricicliamo” , prima da manipolare e da conoscere poi da utilizzare nel gioco. (Il corpo e il movimento – Le cose, il tempo, la natura). In questo atelier verranno proposti tre laboratori: la carta le bottiglie di plastica le scatole di cartone Gli atelier serviranno da sfondo integratore, consentendo al bambino di vivere e di elaborare situazioni motivanti.
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IL MOMENTO DELL’INSERIMENTO Ci proponiamo di porre un’attenzione particolare all’inserimento di questi piccoli, tenendo presente che in un momento così delicato entrano in gioco diversi fattori inerenti le dinamiche relazionali tra educatori, genitori e bambini. L’inserimento implica il distacco dalla famiglia e l’ingresso in una comunità nella quale il bambino deve confrontarsi con altri adulti e coetanei. L’inserimento non coinvolge solo i bambini e le educatrici, ma anche e soprattutto i genitori con i quali è necessario instaurare un rapporto iniziale di fiducia con colloquio individuale, teso a rassicurarli sulla loro scelta di optare per il nido. E’ spesso vissuto da noi e dai genitori come un periodo di ansia e di stress che l’intervento educativo deve modificare e trasformare in un evento positivo. Più che di distacco o di separazione, è più valido parlare di apertura del bambino e della famiglia ad un ambiente nuovo. Con la percezione positiva dello stesso ambiente, la separazione viene elaborata in modo meno drammatico. Come educatrici, ci sentiamo di consigliare un inserimento il più graduale possibile. I tempi da noi proposti tengono conto dei bisogni e delle esigenze del bambino a cui serve un periodo di adattamento che lo aiuti ad acquisire sicurezza sia nei confronti del nuovo ambiente, sia nei confronti delle educatrici che devono entrare in sintonia con lui. Il piccolo entrerà così nella vita del nido risentendone il meno possibile e traendo dalle molteplici esperienze un arricchimento alla sua crescita.
STRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO Nella sezione dei piccoli ci si trova spesso a dover agire con bambini di età compresa tra i sei e i quindici mesi all’inizio dell’anno scolastico). Per aiutare il bambino ad acquisire una percezione positiva dell’ambiente nuovo, è necessario porre un’attenzione particolare all’immagine che egli avrà degli spazi. Organizzare la sezione dei piccoli presuppone un’accurata riflessione sulle distanze, sulla grandezze, sulle altezze, sulle aperture e le chiusure ottenute, posizionando sia gli arredi che gli oggetti e i materiali. E’ necessario capire come l’ambiente può essere vissuto dai bambini. In quest’ottica, abbiamo cercato di strutturare lo spazio tenendo conto delle loro esigenze (considerando due fasce di età). Abbiamo voluto uno spazio “amico” e coerente nel quale i piccoli vengano stimolati nella loro crescita globale. L’ambiente è reso più caldo, più accogliente possibile sia per i bambini che per gli adulti. Deve essere vissuto e inteso come elemento di interazione tra spazio, oggetti e persone, offrendo situazioni di apprendimento.
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OBIETTIVI PRIMARI Il bambino deve progressivamente prendere possesso dello spazio, elaborarlo attraverso l’esperienza corporea per giungere alla conoscenza di sé. Per agevolare l’esplorazione e le conquiste del bambino ci proponiamo di offrire un clima distensivo e sereno nei momenti di routine quotidiana, cercando di valorizzare al massimo il rapporto individuale che instauriamo con ognuno durante il pasto, il cambio ed il sonno: bambini così piccoli hanno la necessità di vivere questi momenti in modo rassicurante. Quando è tranquillo emotivamente, il bambino diventa curioso, attivo ed esplora l’ambiente che lo circonda. Osservandolo durante la sua giornata al nido, abbiamo rilevato il suo bisogno di alternare momenti di relax a momenti di attività e di esplorazione, per cui si sono creati i due angoli: l’angolo del morbido e l’angolo della lettura con peluches, dove il bambino possa giocare ma nello stesso tempo possa sentirsi raccolto in uno spazio più protetto. Il bambino più piccolo, rassicurato da questo spazio circoscritto, prende coscienza poco a poco del proprio corpo, come un’unità distinta dallo spazio. Questa presa di coscienza si completa attraverso un rapporto corporeo con l’educatrice che gioca con lui, lo accarezza, lo chiama per nome, canta filastrocche e canzoncine che tocchino le varie parti del corpo e, infine, lo aiuta a riconoscersi davanti allo specchio. Sicuro in queste prime esperienze, il bambino allarga le sue esigenze psicomotorie, comincia a rotolarsi, strisciare, gattonare, aggrapparsi per tirarsi su o per raggiungere oggetti circostanti. Per questo si sono creati degli angoli con stimoli che lo portano a cercare la posizione eretta e a mantenerla. I richiami percettivi stimolano il bambino all’esplorazione tattile e orale, alla prensione degli oggetti vari e alla percezione visiva e auditiva. A questo scopo, l”’alexander” , con i suoi cassetti per nascondere e cercare materiale ludico, si rivela una fonte inesorabile di stimoli. Il bambino più grande, ha un maggior bisogno di esplorazione, di ricerca e di movimento per acquisire un’autonomia che le consenta la padronanza dello spazio con il camminare, correre, arrampicarsi. Abbiamo cercato di creare angoli che stimolino ed agevolino il suo sviluppo motorio, quali la struttura con lo scivolo, l’”alexander” stesso, con i suoi cassetti che fungono da gradino, e di altri, che soddisfino la naturale tendenza del bambino alla curiosità, quali l’angolo cucina che evoca l’ambiente domestico con i giochi simbolici della “pappa” e la casetta, all’interno della quale nascondersi agli altri e con gli altri. Per stimolare le operazioni logiche e la percezione sensoriale nella sua globalità, verranno proposte delle attività quali mettere un oggetto dentro l’altro, fare una torre, eseguire piccoli incastri e piccole costruzioni, infilare e sfilare anelli, riempire e vuotare scatole… 5
Oltre alla stimolazione motoria, vi sarà quella linguistica. L’educatrice si soffermerà sulle conquiste motorie e sulle scoperte del bambino verbalizzando le azioni compiute, prolungando i tempi di attenzione, chiamando i vari oggetti con il proprio nome, invitando il bambino ad imitarla, affinché pronunci le prime parole. Cercheremo quindi di favorire nel bambino: - Il distacco graduale dalle figure parentali - la conoscenza del nuovo ambiente - l’instaurarsi dei rapporti con le educatrici e i coetanei - la curiosità per gli spazi e i materiali - la percezione del proprio corpo come unità distinta dallo spazio (conoscere le parti del corpo e del viso) e le conquiste motorie - la comunicazione attraverso gesti e parole - l’acquisizione di piccole regole (aiutare nel riordino dei materiali, rispettare i tempi del nido…)
Durante la giornata al nido, proporremo quindi, ai bambini, momenti di routine, momenti di gioco libero e momenti di attività guidate, adattati ovviamente all’età dei nostri lattanti e che interesseranno il loro sviluppo globale. Come già anticipato, verranno privilegiati due ateliers: - l’atelier della “lettura” - l’atelier “ricicliamo con il gioco”
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ATELIER DELLA LETTURA Non possiamo parlare di “lettura” vera e propria per bambini così piccoli, tuttavia i piccoli possono intuitivamente cominciare a “leggere” prima di vedere o prendere in mano un libro. In effetti, sono in grado di “leggere” i suoni e le voci: “leggono” i ritmi di una filastrocca, le emozioni che accompagnano le voci che cantano, parlano o raccontano. Per sviluppare questa capacità di “leggere con le orecchie”, intendiamo costruire un legame tra la piacevolezza dell’ascolto ad lo stato di benessere fisico del bambino al fine di creare un rapporto privilegiato di “incantamento”. A questo proposito, proporremo una serie di filastrocche, canzoncine, ninne nanne: il loro ritmo cullante aiuterà l’instaurasi di un intenso clima affettivo, favorendo la comunicazione e i tentativi del bambino a produrre linguaggio a sua volta. Immergere il bambino in un vero “mare” di suoni e di parole lo stimolerà a prendere possesso di quello che ha sentito e a ripeterlo. Sarà possibile far convergere la sua attenzione su un oggetto-libro che risponda a delle caratteristiche ben precise (libri da “leggere con il corpo”, fatti di materiali morbidi e manipolabili, libri sonori, libri rilegati in modo da facilitarne la manipolazione…) (Il gesto, l’immagine, la parola). Con il passare dei mesi, il nostro atteggiamento aiuterà il bambino ad imparare a maneggiare il libro, a girare le pagine, a capire che si osservano le immagini nel verso giusto ed a cogliere le prime relazioni tra le stesse e la realtà. Privilegeremo le situazioni nelle quali l’educatrice e il bambino guarderanno insieme il libro, nominando, indicando, facendo delle domande, mettendo in relazione le immagini… Per i piccoli, la delimitazione di spazi e tempi specifici non riveste alcuna importanza particolare: - Il momento giusto può essere individuato ogniqualvolta l’educatrice riesce ad instaurare un rapporto privilegiato con un bambino. - Lo spazio, per bambini piccolissimi può essere quello delle braccia dell’adulto, al fine di creare un legame tra parole, ritmi del corpo e contatto fisico. L’”angolo della lettura”, già presente all’interno della sezione, verrà valorizzato per consentire un primo approccio sensoriale dei bambini al libro, con l’aggiunta di una cesta porta-libri, di cuscini sopra ai quali i bambini possono stare seduti o distesi e con la presenza di peluche per aumentare la carica affettiva dell’angolo. L’educatrice potrà adottare delle posture atte a creare delle situazioni privilegiate di comunicazioni.
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ATELIER “RICICLIAMO CON IL GIOCO” Verranno utilizzati i materiali che saranno stati riciclati durante l’anno scolastico come da progetto di plesso: “Usiamo, non buttiamo ma ricicliamo”. Gli stessi verranno manipolati e esplorati dai piccoli per poi diventare parte del gioco. (Il corpo e il movimento – Le cose, il tempo, la natura). Che cosa proporre ai bambini? Abbiamo l’intenzione di allestire il salone dei piccoli con tre tipologie di materiale: la carta: punteremo sul recupero della carta da imballaggio, da riviste, da giornali che i piccoli potranno schiacciare, stropicciare, lanciare e spostare con le mani, con i piedi e con tutto il corpo, con la quale potranno fare rumore. cilindri vuoti della carta igienica che potranno essere impilati, trasportati, lanciati …. Le bottiglie di plastica: recupero di bottiglie di plastica vuote di varie forme e dimensioni per una prima esplorazione; riempimento delle bottiglie con materiali vari (pasta, gusci di noci, farina di mais ecc…) con i bimbi più grandi della sezione per giungere ad un’esplorazione sonora; bottiglie musicali: i bambini esploreranno i suoni di ciascuna cogliendone le diversità e le intensità, scuotendo, sbattendo, sollevando, calpestando, grattando. Le bottiglie potranno essere manipolate in modi diversi, utilizzando le varie parti del corpo. Realizzazione di tappeti musicali con bottiglie incollate tra di loro, sui quali i bambini potranno muoversi, gattonare, arrampicarsi… Scatole di cartone: Recupero in cucina di scatoloni di varie dimensioni che i piccoli potranno esplorare, spingere, rovesciare e nei quali potranno entrare, nascondersi.. I laboratori del progetto: “Usiamo, non buttiamo ma ricicliamo” Nell’ambito di questo progetto, per quanto riguardano i laboratori che verranno proposti ai genitori/bambini della sezione dei piccoli, abbiamo l’intenzione di offrire le seguenti proposte di gioco: - Ci vestiamo con la carta di giornale e da imballaggio: i genitori si travestiranno in modo molto rudimentale insieme ai bimbi e si canteranno filastrocche conosciute; - Costruiamo bottiglie sonore e decorazioni per il salone dei piccoli (vedi laboratori previsti in sezione per il riempimento delle bottiglie); I genitori che lo desiderano potranno realizzare oggetti da appendere come da illustrazione della prima pagina… 8
Tempi: - Da febbraio a maggio per gli atelier all’interno della sezione - Febbraio e marzo per i laboratori da proporre ai genitori.
IL LIBRONE
Per ogni bambino verrà realizzato un librone sul modello di quelli creati negli ultimi anni. Verrà data importanza alla documentazione fotografica che illustrerà il vissuto del bambino al nido (dal momento dell’inserimento a quello delle prime esperienze manipolative, passando per le varie fasi della routine). Il librone verrà inoltre completato da piccole annotazioni riguardanti i dati più significativi del bambino e dalle sue prime produzioni grafico-pittoriche. Pensiamo proporre una cassetta video che illustrerà le varie tappe dell’anno scolastico.
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