UNA STELLA PER LE SCUOLE Consolato Maestri del Lavoro di Reggio Emilia Anno Scolastico 2015-2016
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PRESENTAZIONE
- Chi siamo ?
- Perché siamo qui ? 2
Maestri del Lavoro “La Stella al Merito del Lavoro” è una onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica ai lavoratori dipendenti che abbiano prestato una attività lavorativa ininterrotta per almeno 25 anni, e…
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a lavoratori che: 1. Si siano distinti particolarmente per singoli meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale; 2. Con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico e produttivo abbiano migliorato l’efficienza delle macchine e dei metodi di lavorazione; 3. Abbiano contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro; 4. Si siano prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale. 8
I Maestri del Lavoro in Italia • 16000 circa in tutta Italia, di cui – 200 in Prov. Reggio Emilia
• 1000 Nuovi Maestri ogni Anno, di cui – circa 80 in Emilia Romagna – mediamente 12-15 in Prov. Reggio Emilia
• Organizzazione in strutture provinciali – Circa 100 Consolati Provinciali, riuniti sotto la: FEDERAZIONE NAZIONALE MDL – Roma 9
Scopi dell’associazione Trasmettere i valori dei Maestri del lavoro Collaborare con le Istituzioni per agevolare
l’aggiornamento culturale e professionale nel mondo del lavoro Favorire l’inserimento delle giovani leve
nell’ambito lavorativo e più in generale nel “Mondo del Lavoro” 10
dopo questa presentazione,
parliamo di LAVORO …o meglio di questi argomenti :
1. Lavoro, Concetti base
2. Ingresso nel Mondo del Lavoro 3. Lavoro e Legislazione 4. Lavoro ed Economia
5. Lavoro e Sicurezza 11
1^MODULO Lavoro : concetti base • I valori personali e sociali del lavoro • Riferimenti normativi • Crisi economica e Disoccupazione • L’Istruzione e la Formazione 12
IL LAVORO È una delle principali
attività della vita dell’uomo. È regolato da leggi e
contratti specifici. È articolato in varie
forme e tipologie 13
Il valore del LAVORO E’ un diritto inalienabile. E’ una fonte di reddito.
E’ un mezzo per tutelare e promuovere la
“dignità” umana.
E’
uno strumento per soddisfazione morale.
raggiungere
una
E’ mettersi alla prova con gli altri.
E’ una opportunità per esprimere il proprio
lato creativo. 14
Riferimenti Normativi La Costituzione (in primis, art. 1 - 4 - 36) Il Codice Civile (Libro V: Del Lavoro) Testi Unici (Apprendistato, Sicurezza) Leggi specifiche, tra le quali, Statuto Lavoratori (1970) Legge Biagi (2003) Riforma Fornero (2012) Jobs Act (2014-2015) Contratti collettivi
Un diritto inalienabile Lo sancisce la nostra Costituzione all’art. 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.”
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La retribuzione Art. 36 della COSTITUZIONE
“La retribuzione deve essere proporzionata al lavoro e sufficiente ad una vita dignitosa” 17
La crisi economica e la “disoccupazione” • La disoccupazione colpisce attualmente quasi di 2 GIOVANI SU 5 sulla forza lavoro 15-24 anni • Riguarda in misura maggiore le fascie BASSE di livello di istruzione • SPECIALIZZAZIONE, QUALIFICAZIONE E COMPETENZE espongono a minor rischio disoccupazione Gennaio2014/mp
mp
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…ma come si misura la % di disoccupazione? % Disoccup. = Persone in cerca di occ. Forza Lavoro Forza Lavoro = Popolazione Attiva = Occupati + Disoccupati Gli studenti, come tali,non sono quindi conteggiati come forza lavoro, finchè non cercano lavoro
mp
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… per capire meglio (Dati Istat - Dicembre 2015)
Prendiamo i giovani tra i 15 e i 24 anni e poniamoli = 100 così composti: 10 in cerca di lavoro (disocc. + in cerca di1^occup.) 581K 16 già occupati 952 K 26 Totale Forza Lavoro (10 + 16 ) 1533 K 74 Studenti (inattivi: non cercano lavoro) 4386 K 100 Totale età 15-24 anni 5919 K La % di disoccupazione sulla fascia di età = 9,81% (10/100) Ma la % disocc.ne sulla Forza Lavoro, è = 37,9% (10/26) Di qui, deriva che circa 2 giovani su 5 sono disoccupati !!! 20
OCCUPAZIONE/DISOCCUPAZ IONE GIOVANILE (Dic.2015)
Il Mercato del Lavoro IV Trim. 2015
Andamento % disoccupazione negli anni della crisi economica
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Rapporto Disoccupazione Tot. e Giov. (marzo 2015)
Cause Disoccupazione Giovanile Crisi Economica ? Aumento età x pensione? SI, ma non basta a giustificare l’anomalia Italia ! Altri fattori: • Bassi livelli di Istruzione e pochi laureati • Formazione inadeguata • Competenze tecniche (nuove tecnologie) e soprattutto competenze trasversali (soft skills) da migliorare • Poca partecipazione al mercato del lavoro (NEET)
Come si combatte la disoccupazione ? Con la ripresa economica e la crescita: - crescita degli Investimenti e dei Consumi - crescita del PIL ( Prodotto Interno Lordo )
Con provvedimenti legislativi ad hoc: - Riforme in genere, - Agevolazioni finanziarie e fiscali, ecc. - Politiche anticicliche Provvedimenti però che possono essere attivati solo dalle ISTITUZIONI e con le risorse finanziarie che necessitano mp
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Trend assunzioni/istruzione Laurea: trend positivo negli ultimi anni Diplomati: trend positivo, domanda sostenuta dal manifatturiero e dal Made in Italy (soprattutto per gli istituti tecnici) Qualifica professionale e nessuna qualifica: in calo In sintesi: • Aumento richiesta di figure livello intermedio e high skill • Minore richiesta figure basso profilo (fonte: sistema Excelsior, sett. 2013)
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Cosa cercano le Aziende ? “Abbiamo bisogno di persone brave, non solo di brave persone” Henry Ford
“L'unico modo per fare un ottimo lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare.” Steve Jobs
LE COMPETENZE TRASVERSALI Sono attributi personali che caratterizzano l’abilità individuale di interagire con gli altri.
Sono dette anche in inglese “SOFT SKILLS” . Hanno grande importanza durante il colloquio di lavoro ai fini dell’assunzione, ma anche in tutta l’attività lavorativa ai fini della carriera. Vengono valutate assieme alle “HARD SKILLS” ovvero le competenze specifiche acquisite durante gli studi che costituiscono la base del bagaglio professionale.
I COMPORTAMENTI “SOFT” Elenchiamo alcune di queste competenze trasversali comunemente ricercate dagli intervistatori: • PENSIERO POSITIVO
(bicchiere mezzo pieno)
• ADATTARSI AL CAMBIAMENTO DELLE SITUAZIONI • SAPER COMUNICARE • CONOSCENZA DI LINGUE STRANIERE
I COMPORTAMENTI “SOFT” • AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’: INVENTIVA E CREATIVITA’ nel “PROBLEM SOLVING” • ACCETTARE DI ASSUMERSI DELLE RESPONSABILITA’ • SAPER LAVORARE SIA DA SOLI CHE IN SQUADRA
I COMPORTAMENTI “SOFT” • DISPONIBILITA’ AD IMPARARE E A FARSI INSEGNARE • ESSERE CAPACI DI LAVORARE BENE ANCHE SOTTO STRESS • CAPACITA’ DI INDIVIDUARE DELLE PRIORITA’
… e allora NOI come possiamo costruire il nostro futuro ?
soprattutto con l’ ISTRUZIONE!!! e con la Formazione
mp
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ora…a Voi la parola
Domande ? Osservazioni ? Obiezioni !
2^ MODULO
Entrare nel Mondo del Lavoro • La Ricerca e gli strumenti a disposizione • La Domanda, il Curriculum Vitae • Il Colloquio
• L’approccio al mondo del lavoro e i comportamenti 36
Come trovare lavoro Il “passaparola” e le relazioni Lettura degli annunci sui GIORNALI Le offerte su INTERNET, e l’utilizzo dei social network (Twitter, Linkedin, FB,… ) Contatti diretti con le Imprese, sia sul loro sito web (“lavora con noi”), sia attraverso gli stage, le fiere e simili Le Agenzie di Intermediazione e Interinali I Centri per l’Impiego (CPI) mp
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La domanda di lavoro E’ il primo contatto tra voi e l’azienda o il datore di lavoro. Deve creare interesse e sollecitare chi legge ad invitarvi per un colloquio. E’ costituita di solito da una lettera di presentazione e dal “curriculum vitae”. 38
Il “curriculum vitae” • E’ la fotografia che volete consegnare a chi deve scegliere tra i candidati. • Contiene tutti i vostri dati anagrafici, il vostro percorso di studi, le vostre esperienze di lavoro, le vostre conoscenze, le vostre attività sportive, culturali, ricreative. • Da qualche tempo esiste un modello consigliato in tutti i paesi della UE, il cosiddetto “curricolo europeo” il cui modulo si può scaricare da Internet: http://www.europass-italia.it/scelta2.asp 39
La selezione del personale La selezione del personale può essere fatta dalle aziende stesse o tramite enti o società di reclutamento. Sul numero di candidati disponibili solitamente si procede in questo modo:
1. Analisi delle domande di lavoro con i relativi “curriculum vitae” 2. Colloquio di selezione 3. Eventuali Test psico-attitudinali
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IL COLLOQUIO DI SELEZIONE E’ un esame il cui scopo è conoscere il candidato, ma è anche un primo successo: il curriculum ha suscitato interesse. Alcuni suggerimenti Presentatevi puntuali, evitando abbigliamenti stravaganti, e ricordate che nei luoghi di lavoro non si fuma! Raccogliete prima informazioni sull’azienda. Siate sinceri e non “barate” su nulla. Cercate di non essere troppo timidi o troppo aggressivi, ma il più possibile sereni e rilassati. Se non vi vengono date, chiedete informazioni su inquadramento e retribuzione: sono elementi fondamentali per poter decidere. 41
Filmato
“Il Colloquio di selezione”
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L’APPROCCIO AL MONDO DEL LAVORO • Timore • Diffidenza • Presunzione • Curiosità • Disponibilità • Determinazione e voglia di fare 43
L’atteggiamento verso il lavoro • Noia e disinteresse • Solo per lo stipendio • Fare carriera • Mettersi alla prova • Dare il meglio • Voglia di crescere 44
Atteggiamenti sul posto di lavoro Una regola fondamentale, e una delle “soft skills” come abbiamo già visto, é non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà Non si arriva sulla vetta di una montagna se ci si ferma ai primi passaggi un po’ difficili. 45
Atteggiamenti sul posto di lavoro Esplicitiamo un’altra delle“soft skills”, che definiamo come “comportamento furbo”: utilizzare le osservazioni e le critiche per migliorare il proprio lavoro - Mai essere permalosi
o sentirsi offesi. - Reagire sempre in positivo ! 46
Atteggiamenti sul posto di lavoro Un consiglio importante: in tutte le situazioni mantenete sempre il controllo delle vostre reazioni e calibrate le parole e le azioni !
I COMPORTAMENTI SUL LAVORO Da non dimenticare: oltre alla competenza professionale si è sempre valutati anche sul comportamento verso i responsabili verso i colleghi verso i collaboratori 48
Atteggiamenti sul posto di lavoro Osservate questo cartello esposto in un bar di Milano: non esistono situazioni in cui non si possano usare gentilezza e cortesia. Sono il biglietto da visita del vostro stile !
… in definitiva, Chi è un vero professionista ?
colui che lavora al meglio delle proprie capacità anche quando non ne ha voglia. 50
…siete d’accordo ?
Domande ? Osservazioni ? Obiezioni ! 51
3^ MODULO Lavoro e Legislazione -
Legge Biagi Riforma Fornero Jobs Act Le principali tipologie di contratti L’apprendistato Il Lavoro autonomo 52
Nascono molti tipi di contratti di lavoro, che si evolvono Somministrazione di lavoro Appalto, Distacco, Trasferimento
Tempo Determinato
LA LEGGE BIAGI
Lavoro accessorio
Lavoro intermittente (lavoro a chiamata) Lavoro ripartito (job sharing)
Lavoro a progetto Part-time
Tirocinio
Apprendistato
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IL MERCATO DEL LAVORO Riforma Fornero L.92/2012 Jobs Act L.Delega 183/2014
Strumenti di: • Flessibilità in “entrata”, dopo Legge Biagi • Flessibilita in “uscita” (revis.art.18 Stat.Lavor. – Ammort.soc. – ASPI e NASPI (sost.ind.mobilità) – Cigo – Cigs – Fondi Solidarietà Obiettivi : • Riduzione della precarietà • Maggiore occupazione • Estensione Tutele mp
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IL “JOBS ACT” Jobs Act L.Delega 183/2014
Il 20 febbraio 2015 Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto attuativo del Jobs Act sul contratto a tutele crescenti. Nel provvedimento che modifica l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sono compresi anche i licenziamenti collettivi. Dure critiche dei sindacati, 55
Nuovi Rapporto di Lavoro Privato 2014-2015
Andamento Cessazioni 2014-2015
Andamento Assunzioni 2015-16 Effetti Jobs Act / Decontribuzione
IL “JOBS ACT”
GARANZIA GIOVANI Piano Europeo contro la disoccupazione • Destinatari : giovani di età 15 – 29 anni che non studiano e non lavorano e non sono inseriti in percorsi di tirocinio e/o formazione (NEET). • Convenzioni con le Regioni. • Obiettivo: offrire opportunità per acquisire nuove competenze e per entrare nel mercato del lavoro. • Risorse Finanziarie: oltre 1,5 mld. a livello naz.le con finanziamenti europei e nazionali.
Garanzia Giovani Iter per la Regione EmiliaRomagna • Iscrizione on line al portale regionale “Lavoro per Te” opp. al sito nazionale. • Prendere appuntamento entro 30 gg. con il proprio Centro per l’Impiego. • Presentarsi al colloquio fissato dal Centro entro 60 gg. dalla iscrizione - Profiling. • Sottoscrizione del patto di servizio • Entro 4 mesi dal patto, verrà offerta una “opportunità” in linea con il profilo
Garanzia Giovani Regione Emilia Romagna Convenzione che assegna alla Regione circa 74 mil. € per le seguenti attività: Accoglienza, presa in carico, orientamento……………….…. 8.827.358,60 € Formazione …………………………………………………......... 25.443.563,00 € Accompagnamento al lavoro ……………………………….……1.038.512,78 € Apprendistato ………………………………………………….…….. 519.256,39 € Tirocinio extra curriculare, anche in mobilità geografica ….26.852.973,21 € Servizio civile regionale …………………………………………….519.256,39 €
Sostegno all'auto-impiego e all'auto-imprenditorialità ……. 1.557.769,16 € Mobilità professionale transazionale e territoriale ………….. 2.002.846,07 € Bonus occupazionale ……………………………………………. 7.417.948,40 €
Le principali tipologie contrattuali • Contratto a tempo indeterminato “tradizionale”e“il nuovo,a tutele crescenti” • Contratto a tempo determinato, nella forma liberalizzata (versione Jobs Act) • Contratto di Apprendistato (dal T.U. 2011 alle recenti variazioni) • Lavoro part-time • Somministrazione di lavoro
• Lavoro Autonomo = Partita IVA mp
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Contratti a tempo Indeterminato
(quelli in essere fino al 03/2015)
• E’ stato il cosidetto “contratto prevalente” • Ha carattere di sostanziale stabilità • Cessa solo per licenziamento (o, dimissioni secondo le regole “L.Fornero” ): - Motivo Oggettivo/Economico (da parte datore lavoro) - Giusta Causa / Giustificato motivo (da parte lavoratore, come in passato) - Discriminatorio (nullità e reintegro, come in passato) mp
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Contratto a Tutele Crescenti per nuovi Assunti dal 03/2015 • • • •
Durata a tempo indeterminata Andrà a sostituire altre tipologie di contratti Applicabilità ridotta Art.18 Stat.Lavoratori “Reintegro” solo per licenziamento discriminatorio o per assenza di motivo disciplinare • Applicabilità solo di indennità economiche negli altri casi di licenziamento illegittimo • Benefici Contr.prev. alle imprese, per 3 e/o 2 anni •
(Da Legge Finanziaria per il 2015 e 2016 e NON da Jobs Act ) 65
Contratto a tempo determinato • Da contratto originariamente previsto solo per motivi di carattere tecnico-produttivo, organizzativo, sostitutivo, sempre verso maggiore liberalizzazione (decreto Jobs Act 2014) • Rinnovabile fino ad 5 volte (senza più interruzioni), fino ad un max di 36 mesi (e per un max del 20% dell’ organico in essere) • Superati 36 mesi (compreso eventuale lavoro somministrato), passa a tempo indeterminato, salvo nuovo contratto in regime di “deroga ass.” mp
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Nuovo Testo Unico Apprendistato 2011 (Contratto Tempo Indeter.-Durata max 3 anni-Diritto di recesso opp.contratto ord.definitivo-Aliquote contributi ridotte fino a zero)
• Per la Qualifica e il Diploma Professionale – Disciplina regionale; Formazione per almeno 35% monteore tot. – Età 15 - 25 anni - Assolvimento obbligo scol. - Durata 3-4 anni
• Professionalizzante (o di mestiere) – Età 18 - 29 anni – Contratto Collettivo (durata, contenuto, monte ore) – + offerta form.reg.le (fino a 120h nel triennio)
• Alta formazione e ricerca (ricerca,dottorato,spec.ecc) – Età 18 – 29 anni – Intese Regioni/Istit.Formative/Parti sociali/Dat.lav.
•
Apprendistato Trasversale (Rif.Fornero)
--- Lavoratori in mobilità e senza limiti di età mp
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Apprendistato, variazioni riforma Fornero e Jobs Act • Semplificato, come modalità tipica di entrata dei giovani nel mondo del lavoro • Assunzioni non più subordinate alla “stabilizzazione” di almeno il 30-50% degli apprendisti assunti nel triennio precedente • Vantaggi economici del datore di lavoro, come livello inquadramento, livello retributivo; contributi previdenziali ridotti; retribuzione al 35% per formazione • Accesso anche per lavoratori in mobilità e senza limiti di età mp
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Lavoro Autonomo e …i paletti della riforma • E’ un libero professionista con Partita IVA • Con la riforma Fornero, sono considerate fittizie e da trattare come Co.Co.Pro., se : - il corrispettivo dallo stesso committente è >80% del reddito annuo, per due anni di seguito; - lavora con stesso committente oltre 8 mesi/anno - utilizza postazione presso il committente; - semprechè il Reddito Annuo sia inferiore attualmente a circa 18 mila euro. mp
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Dipendente o Autonomo ?
(differenze oggettive) LAV. DIPENDENTE •Orario predeterminato •Retribuzione fissa netta •Imposte/Contributi già versati dal datore di lavoro •Non necessaria ass. fiscale •Malattia e Ferie retribuite •Altre tutele (infortuni, tfr, cassa integraz., ecc.) mp
LAV. AUTONOMO •Orario libero •Reddito lordo variabile •Imposte/Contributi da vers. •Assist.fiscale/amministrativa esterna •Malattia e Ferie non retribuite •Minore o assenza di tutela 70
Altre Diversita’ (tu, cosa preferisci ?) LAV. AUTONOMO •Libertà di organizzazione •Sviluppo/Espansione della Attività •Rischio Attività importante (riduzione del lavoro, rischio crediti verso i clienti, concorrenza, ecc.)
mp
LAV. DIPENDENTE •Subordinazione gerarchica •Progressione carriera •Rischio dell’impiego basso (cessazione attività / riduzione del peronale.)
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Autoimpiego e Autoimprenditoria -Autoimpiego = creazione di occupazione attraverso iniziative di lavoro autonomo (microimpresa, franchising, ecc.) -Autoimprenditoria = creazione di vere e proprie imprese produttive e di servizi ***
Per entrambe, esistono spefiche normative volte a favorirne la crescita, perché, nel Terzo Millennio, “il miglior modo per ottenere lavoro è CREARLO” 72
I I primi passi per avviare una attività autonoma - Individuare il tipo di attività da intraprendere, secondo i Codici di Attività esistenti - Scegliere il Regime Fiscale, in funzione del fatturato previsto (es. Regime forfetario con imposta sostitutiva 5%) - Dichiarazione Inizio Attività alla Ag. Entrate opp. CCIAA - Apertura Partita IVA - Iscrizione a INPS, INAIL 73
Supporti all’autoimpiego e all’autoimprenditoria • Finanziari ( Invitalia:Prestito d’onore Dlgs. 185/2000 ) • Assistenza (Garanzia Giovani: formazione Business Plan; accesso al credito; costituzione impresa; sostegno start-up) • Agevolazioni fiscali (Regime fiscale agevolato per Partite Iva 2016 a regime forfetario; imposta sost.5%) 74
cosa ne pensate ?…
Domande ? Osservazioni ? Obiezioni !
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4^ MODULO LAVORO ed ECONOMIA • Il Lavoro, come uno dei fattori della produzione (imprenditore, capitale, lavoro, terra, Stato) • Le parti sociali coinvolte (Imprenditori, Sindacati, Collettività, Istituzioni) • La disoccupazione (concetto statistico e dati recenti) mp
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Focalizziamoci sull ’Azienda come entità produttiva generatrice di “lavoro” che interagisce con molte realtà
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L’ ’Azienda,
come entità di un Mondo complesso e interdipendente
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L’era industriale Con l’avvento dell’era “industriale” il lavoro ha avuto una evoluzione radicale e sempre più rapida. Dalle prime fabbriche, con l’impiego di tanta manodopera… … siamo arrivati ai moderni complessi industriali sempre più automatizzati. 79
Evoluzione del lavoro Innovazione
Informatica e nuove tecnologie Apertura delle frontiere Globalizzazione Delocalizzazione Outsourcing Immigrazione Questi, assieme ad altri, sono i fattori principali che hanno rivoluzionato il mondo del lavoro, e pongono
nuove sfide che prima non erano immaginabili. 80
CERTEZZE CHE SI …SGRETOLANO Avere un lavoro garantito Avere un lavoro vicino a casa Avere un lavoro confacente al titolo di studio Avere mansioni chiare e possibilmente costanti
E’ CHIARO CHE QUESTI SONO TUTTORA OBIETTIVI LECITI, MA SEMPRE PIÙ DIFFICILI DA RAGGIUNGERE ! 81
Evoluzione del lavoro Queste profonde trasformazioni politiche, sociali e tecnologiche determinano
la creazione di nuovi lavori
la trasformazione di altri
la scomparsa di altri ancora. Occorre quindi saper affrontare il nuovo con grande flessibilità; la capacità di lavorare in gruppo,ad esempio, diventa fondamentale; occorre saper inquadrare il proprio lavoro nel processo generale e abbandonare vecchi concetti che configuravano il lavoro fino a 20 anni fa, in funzione di + produttività
mp
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Politica retributiva La politica retributiva delle aziende tende a premiare: • • •
La professionalità I risultati ottenuti (bonus) Le qualità umane di serietà, affidabilità e disponibilità 83
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La crisi economica e la “disoccupazione” • La disoccupazione colpisce attualmente quasi di 2 GIOVANI SU 5 sulla forza lavoro 15-24 anni • Riguarda in misura maggiore le fascie BASSE di livello di istruzione • SPECIALIZZAZIONE, QUALIFICAZIONE E COMPETENZE espongono a minor rischio disoccupazione Gennaio2016/mp
mp
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…ma come si misura la % di disoccupazione? % Disoccup. = Persone in cerca di occ. Forza Lavoro Forza Lavoro = Popolazione Attiva = Occupati + Disoccupati + Inoccupati (in cerca di 1^ occupazione) Gli studenti, come tali,non sono quindi conteggiati come forza lavoro, finchè non cercano lavoro mp
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… per capire meglio (Dati Istat - Dicembre 2015)
Prendiamo i giovani tra i 15 e i 24 anni e poniamoli = 100 così composti: 10 in cerca di lavoro (disocc. + in cerca di1^occup.) 581K 16 già occupati 952 K 26 Totale Forza Lavoro (10 + 16 ) 1533 K 74 Studenti (inattivi: non cercano lavoro) 4386 K 100 Totale età 15-24 anni 5919 K La % di disoccupazione sulla fascia di età = 9,81% (10/100) Ma la % disocc.ne sulla Forza Lavoro, è = 37,9% (10/26) Di qui, deriva che circa 2 giovani su 5 sono disoccupati !!! 87
OCCUPAZIONE/DISOCCUPAZ IONE GIOVANILE (Dic.2015)
Il Mercato del Lavoro IV Trim. 2015
Dati Recentissimi Istat (Dic. 2015) Occupati Totali :
22.559.000 (+184 mila su dic. 2014)
Disoccupati Totali: 3.053.000 (-366 mila su dic.2014)
Tasso di Disoccupazione: 11,9% ( -1,4% su dic.2014) Tasso di Disoccupazione Giovanile = 40% (-3,3% rispetto a dic.2014)
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Andamento % disoccupazione da inizio crisi ad oggi
Come si combatte la disoccupazione ? Con la ripresa economica e la crescita: - crescita degli Investimenti e dei Consumi - crescita del PIL ( Prodotto Interno Lordo )
Con provvedimenti legislativi ad hoc: - Riforme in genere, - Agevolazioni finanziarie e fiscali, ecc. - Politiche anticicliche Provvedimenti però che possono essere attivati solo dalle ISTITUZIONI e con le risorse finanziarie che necessitano mp
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… e allora NOI come possiamo costruire il nostro futuro ?
soprattutto con l’ ISTRUZIONE!!! e con la Formazione
mp
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…avrete sicuramente…
Domande … Osservazioni … Obiezioni ! 94
5^ MODULO Il Lavoro e la Sicurezza • • • •
Importanza del fenomeno Normativa di Riferimento Sicurezza come diritto-dovere La parti coinvolte
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LA SICUREZZA SUL LAVORO • Il problema della sicurezza sul posto di lavoro è un altro aspetto fondamentale da tenere ben presente quando si inizia a lavorare. • Gli infortuni sul lavoro sono tuttora una piaga sociale ed umana molto seria in Italia: più di 600.000 incidenti sul lavoro ogni anno che portano alla morte 1.300 lavoratori, cioè 4 ogni giorno • La legge 626 e successivo d.lgs. 81 del 2008 ha affrontato in modo nuovo ed esteso il problema della sicurezza. 96
LA SICUREZZA SUL LAVORO La Sicurezza è un DIRITTO e ogni azienda deve garantirlo tramite: 1. la conoscenza dei rischi che ogni azienda ha l’obbligo di valutare e mettere a disposizione di ogni lavoratore 1. La messa a disposizione dei DPI ( dispositivi protezione individuale ) 1. La formazione continua sulla sicurezza e partecipazione attiva nella identificazione e valutazione dei rischi.
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LA SICUREZZA SUL LAVORO La Sicurezza è un DOVERE per ciascun lavoratore per evitare danni a se stesso, ai colleghi e all’azienda. Pertanto bisogna: 1. Osservare le norme di sicurezza che vengono prescritte dall’azienda.
2. Portare sempre i DPI ( dispositivi protezione individuale ) 3. Partecipare attivamente alle riunioni di sicurezza
4. Riportare al Responsabile Sicurezza tutti quei suggerimenti che possono ridurre i rischi e migliorare l’attività lavorativa.
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LA SICUREZZA SUL LAVORO I soggetti della sicurezza in Azienda: •
Datore di lavoro
•
Dirigenti
•
Preposti
•
Lavoratori 99
LA SICUREZZA SUL LAVORO Definizione dei soggetti della sicurezza Art.2 T.U. d.lgs. 81/2008
Il Datore di lavoro “E’ il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa”.
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LA SICUREZZA SUL LAVORO Definizione dei soggetti della sicurezza Art.2 T.U. d.lgs. 81/2008
Il Dirigente “Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa”.
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LA SICUREZZA SUL LAVORO Definizione dei soggetti della sicurezza Art.2 T.U. d.lgs. 81/2008
Il Preposto “Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”. 102
OCCUPAZIONE/DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (Dic.2015)
LA SICUREZZA SUL LAVORO In buona sostanza: La sicurezza è un gioco di squadra.
Lavorare in sicurezza è compito di TUTTI, e non solo di alcuni addetti. Ognuno di noi è responsabile della propria sicurezza e di quella di chi ci sta attorno.
Tutti insieme possiamo ridurre gli incidenti, migliorando decisamente la qualità della vita. 104
APPENDICE
Schede di dettaglio relative ai moduli sviluppati in precedenza
105
Definizione di “lavoro” Sul vocabolario della lingua Italiana il lavoro è così definito:
“È il prodotto di azioni dirette ad ottenere un fine determinato (produrre beni, servizi, opere) attraverso l’impiego di energie fisiche ed intellettuali nell’esercizio di un mestiere, di un’arte, di una professione. Dal lavoro si ottiene una fonte di reddito e/o una soddisfazione morale” 106
Lo studio come il lavoro Lo studio è un diritto inalienabile. E un dovere. Lo studio è fonte di cultura. Lo studio è uno strumento per raggiungere un
valore sociale. Lo studio è un mezzo per mettersi alla prova con
gli altri. Lo studio è una espressione della propria voglia
di sapere. 107
Lo studio, come il lavoro, ha le sue regole: • avete dei superiori • avete dei colleghi • avete degli orari e delle norme da rispettare; • dovete dimostrare le vostre capacità di apprendimento; • dovete approfondire gli argomenti con ricerche personali
Con lo studio si acquisisce un reddito culturale per una crescita sociale. 108
Soddisfazione morale Alcune attività, più di altre, consentono di fare qualcosa di utile per sé e per gli altri: Assistenza medica o
sociale Ricerca scientifica
Insegnamento 109
Esprimere la propria creatività Apportare il proprio
contributo per il miglioramento del lavoro
Ideare e/o inventare
nuovi prodotti o soluzioni
Essere coinvolti in attività
che facciano apprezzare la bellezza delle cose e delle idee.
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Il Tirocinio Prima forma di approccio al mondo del lavoro
• Non può considerarsi ancora una tipologia di contratto di lavoro • E’ uno strumento della “Scuola-Lavoro”, inteso come percorso di transizione e di formazione • Ma anche strumento di inserimento per categorie particolari • Normativa finalizzata a prevenire abusi e previsioni future per forme di compenso mp
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Tipologie di Tirocinio (Stage) ( Circ.Min.Lav. 24/2011 di rif.a D.L. 138/2011) • Formativo e di Orientamento (diverso dal “praticantato”) – Per neo-dipl. e neo-laur. (entro e non oltre 12 mesi dal titolo) – Normativa nazionale - Durata max 6 mesi
• Reinserimento e Inserimento – Per disoccupati e inoccupati e lav.in mobilità – Normativa regionale – Durata max 6 mesi
• Curriculari (per affinare apprendimento e formazione) – Per studenti Ist. Professionali, Secondari Superiori, Universitari – Inserimento nei piani di studio e svolgimento nel corso di studio – Alternanza studio-lavoro
• Categorie disagiate – Disabili, invalidi, tossicodipendenti, immigrati ecc. – Normativa speciale e Regionale mp
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Contratto di somministrazione Ex legge 196/1997
LAVORO INTERINALE
Per ragioni tecniche organizzative Attività temporanea per sopperire a punte di attività, quali ad esempio: Inventario di magazzino Mostre e fiere Incremento improvviso di lavoro È dipendente dell’Agenzia Interinale (Somministratore) che addebita il costo della manodopera alla Società Committente
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Contratto a Progetto (Ex Co. Co. Co. - Legge Biagi) Lavoro autonomo con organizzazione senza vincolo di subordinazione Progetto specifico di lavoro con contenuto, tempi di esecuzione e raggiungimento del risultato finale Compenso pattuito per l’esecuzione di quel lavoro di cui al progetto e quindi proporzionato alla quantità e qualità del lavoro, non inferiore ai minimi salariali Il contratto a progetto si risolve al momento della fine del lavoro programmato Possibilità di rinnovo con progetti similari o diversi 114
Lavoro a tempo parziale part time
In Europa rappresenta il 30% nella occupazione femminile In Italia rappresenta circa il 25% delle nuove assunzioni
Riduzione orario di lavoro, rispetto a quello ordinario
ORIZZONTALE Tutte le mattine per tutti i giorni settimanali, es.:20 ore settimanali VERTICALE Es.:
Lunedì 8 ore Mercoledì 8 ore Venerdì 8 ore
MISTO Es.: Una settimana: solo al mattino Altra settimana: Lun – Merc. – Ven.
Limite di straordinari (lavoro supplementare) Possibilità di lavoro a part time con più datori di lavoro Possibile trasformazione da part time a full time
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Dopo le Scuole Secondarie
(dati indicativi a livello nazionale) Almadiploma febbr.2013 …dopo 1 anno da diploma
e, dopo 3 anni da diploma
•
50%
università
44%
12%
univ. + lavoro
21%
19%
lavora
24%
14% 5%
Marzo 2013/mp
cerca lavoro
9%
non fa niente
2%
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E in particolare, dopo il diploma “PROFESSIONALE” (dati indicativi Almadiploma)
…dopo 1 anno da diploma
e, dopo 3 anni da diploma
22%
università
12%
4%
univ. + lavoro
12%
37%
lavora
57%
32%
cerca lavoro
16%
5%
non fa niente
3%
Marzo 2013/mp
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e quindi dopo il PROFESSIONALE
+ lavoro, ma anche + che cercano! …dopo 1 anno da diploma Tutti / Prof.li
e, dopo 3 anni da diploma Tutti / Prof.li
50% / 22%
università
44% / 12%
12% / 4%
univ. + lavoro
21% / 12%
19% / 37%
lavora
24% / 57%
14% / 32%
cerca lavoro
9%/ 16%
5% / 5%
non fa niente
2% / 3%
Marzo 2013/mp
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Diplomati e Disoccupazione TEMPO DOPO IL DIPLOMA a 1 anno a 3 anni a 5 anni Licei 29,0% 15,5% 17,2% Tecnici 34,0% 24,2% 17,0% Professionali 37,5% 16,4% 19,1% Altri diplomi 29,6% 24,0% 10,4% MEDIA 33,2% 20,8% 17,0% Fonte: AlmaLaurea, febbraio 2013 (valori secondo definizioni ISTAT) 120