Dicembre 2006
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Una lunga strada viola
All’interno:
I dieci anni di Zyprexa Lilly Oncologia: una storia da condividere
In questo numero: 2 Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria 3 Schizofrenia e disturbo bipolare: il contributo di Zyprexa in una decade di progresso terapeutico 10 Voglio raccontarvi una favola
Incontri Lilly Periodico di informazione interna della Eli Lilly Italia S.p.A. Via Gramsci, 731/733 Sesto Fiorentino (FI) Autorizzazione Tribunale di Firenze N. 4095 del 30.04.91 Direttore Responsabile Dott. Luciano Di Cecchi Incontri Lilly è curato e realizzato dalle Comunicazioni Interne Lilly Italia. Per commenti, suggerimenti ed idee: Silvia Quercioli, e-mail
[email protected] (tel. 055-4257616)
Grafica: Alfio Tondelli per Tipolitografia Contini Stampa: Tipo Lito Duemila 2
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria Karim Bitar Presidente e Amministratore Delegato Lilly Italia
Una reazione è comunque migliore dellinerzia. Purtroppo non stiamo dissertando di ±sica o di dinamica, ma delle conseguenze dellattuale Finanziaria. Nonostante il dialogo intrapreso con il Governo, relativamente alla volontà di aumentare gli investimenti in ricerca e produzione in Italia, e le dichiarazioni di vari esponenti politici, che lindustria farmaceutica doveva essere considerata non un costo, bensì un investimento, una piattaforma per lo sviluppo tecnologico del paese, il 1° ottobre è stato imposto un ulteriore taglio dei prezzi del 5%. È la terza misura contro il settore farmaceutico nel 2006 e la quattordicesima dal 2001. In un periodo in cui è stato necessario applicare misure di contenimento della spesa per il sistema sanitario nazionale, si è penalizzato soltanto il comparto farmaceutico, che rappresenta meno del 20% dellintera spesa sanitaria pubblica. Infatti, le spese non farmaceutiche negli ultimi cinque anni sono cresciute diciassette volte più velocemente (31,1%) rispetto alla spesa farmaceutica (1,7%). In questo scenario le misure di contenimento dei costi consistenti in svariati tagli dei prezzi hanno generato ulteriori effetti negativi per lindustria farmaceutica basata sulla ricerca a causa di un aumento del commercio parallelo e di una diminuzione del prezzo di riferimento per altri paesi. Attualmente i prodotti innovativi possono avere un prezzo ±no al 40% sotto la media europea. Oggi non sappiamo esattamente quali misure aggiuntive verranno approvate nella Finanziaria 2007. La proposta attuale, oltre a continuare a limitare la libertà di prezzo per i farmaci non rimborsabili, richiede che tutti i tagli dei prezzi siano applicati nel 2007, 2008 e 2009. Inoltre, si verrebbe a ridurre la spesa farmaceutica ospedaliera imponendo un tetto irrealistico del 3% del buget sanitario (spesa attuale circa 4,5%). Tutto questo può essere suf±ciente ad innescare una reazione? Farmindustria con tutte le aziende associate si sta adoperando per difendere uno dei settori più strategici per il Paese. Lilly e gli altri imprenditori del farmaco non sono più disposti a subire misure non sopportabili. Lindustria farmaceutica ha un ruolo chiave per lo sviluppo del Paese, e come tale, va sostenuta in un contesto di certezze e di stabilità, con una politica PER lindustria farmaceutica basata sulla ricerca e non CONTRO di essa. In questo contesto non sono attuabili i programmi di settore presentati in settembre al Governo che prevedevano investimenti in Ricerca e Produzione. Al contrario è prevedibile che le imprese possano richiedere ammortizzatori sociali per la riduzione di circa 10.000 addetti altamente quali±cati in Ricerca, Produzione e Informazione Scienti±ca. Ciò è lopposto del programma che prevedeva lassunzione di 4000/5000 nuovi addetti nel medio periodo. In questo contesto, Farmindustria ha deciso allunanimità di sospendere a partire dal 1° gennaio 2007 il ±nanziamento
diretto o indiretto delle spese di viaggio e di ospitalità, in Italia e allestero, in occasione dei convegni e congressi, dei corsi e convegni di Educazione Continua in Medicina e delle visite dei Medici ai laboratori e ai Centri di Ricerca aziendali. Questa reazione è tesa a far modi±care le norme sulla farmaceutica contenute nella Finanziaria, perché sommate alle misure già adottate negli ultimi cinque anni, oltre a scoraggiare de±nitivamente linvestimento in ricerca e nella produzione in Italia, rendono insostenibile lonere di tali spese. E le multinazionali? Nel nostro paese le imprese farmaceutiche a capitale estero come Lilly, rappresentano il 75% del mercato e sono presenti con centri di ricerca e siti produttivi lungo tutta la Penisola. E quindi giusto invitare il legislatore a ri²ettere per evitare che alcune aziende siano costrette a lasciare il Paese. La situazione è deludente soprattutto se consideriamo che era stato proposto al governo un patto per lo sviluppo del settore farmaceutico che prevedeva 2 miliardi di investimenti nei prossimi tre anni, con impegni ulteriori per la ricerca nel nostro settore, che, fra laltro, è quello che occupa più giovani laureati con contratti a tempo indeterminato. In un clima tanto ostile e negativo sono comprensibili le perplessità di alcune aziende che potrebbero essere costrette a riorientare altrove i propri investimenti. A pagare è il Paese, la sua economia, la sua capacità di essere competitivo in unarea strategica come quella dellinnovazione e della Ricerca. Ma guardiamo come stanno veramente le cose. Noi pensiamo che i risparmi sul sistema sanitario nazionale dovrebbero essere reperiti anche in altre aree (i.e. ospedali, amministrazione, ecc.) e utilizzando diversi mezzi, non imponendo costantemente soltanto tagli di prezzi indiscriminati a prodotti innovativi. Questo potrebbe includere: un utilizzo più mirato ed ampio dei farmaci generici, una revisione dei margini della distribuzione e/o la reintroduzione, con tutte le dovute salvaguardie per la popolazione indigente, di forme di co-pagamento. Bisogna, inoltre, sottolineare che solo le industrie farmaceutiche basate sulla ricerca sono capaci di rispondere con linnovazione alle esigenze di salute non ancora soddisfatte. In svariati incontri a livello istituzionale e a livello regionale, la Lilly ha assunto un ruolo attivo di leadership per favorire una comprensione corretta delle diversità tra aziende allinterno del nostro settore e per la valutazione di proposte concrete ed alternative di controllo della spesa sanitaria. Ci auguriamo che a questa azione corrisponda una reazione positiva!
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Schizofrenia e disturbo bipolare:
il contributo di Zyprexa in una decade di progresso terapeutico Zyprexa compie 10 anni! Dopo un decennio e con circa 20 milioni di pazienti trattati in 84 paesi del mondo, Zyprexa si conferma come uno degli strumenti più importanti a disposizione degli psichiatri per combattere la schizofrenia ed il disturbo bipolare. 10 anni fa Zyprexa esordiva sul mercato in Europa e negli Stati Uniti con unindicazione per il trattamento della schizofrenia. Questo farmaco si è meritatamente guadagnato lambito status di blockbuster, raggiungendo 1 miliardo di Dollari US in vendite già al secondo anno di presenza sul mercato. Tra i primi in una classe di farmaci conosciuti come antipsicotici atipici, Zyprexa è
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approvato per il trattamento della schizofrenia e del disturbo bipolare. Con unef±cacia dimostrata pari o superiore ai vecchi antipsicotici tipici, ma con un pro±lo di tollerabilità (effetti collaterali) nettamente migliore, a questa classe di farmaci si deve un aiuto eccezionale per milioni di persone che si sono così riappropriate di una vita sociale più soddisfacente. Questi 10 anni con Zyprexa hanno così rappresentato una vera e propria rivoluzione in psichiatria, facendo fare passi da gigante nel trattamento delle malattie mentali.
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“Ogni volta che penso a Zyprexa mi immagino un giovane schizofrenico, che proprio grazie a Zyprexa, può riprendere a vivere in modo dignitoso la propria esistenza invece di perdersi nei meandri di una patologia così devastante per il corpo e per l’anima.” Alessia Vavasori, Brand Manager Zyprexa schizofrenia
Le origini di un successo Olanzapina (Zyprexa) viene sintetizzata nei laboratori di ricerca di Erl Wood allinizio degli anni 80. In quegli anni la clozapina era il trattamento maggiormente usato per la schizofrenia. Quando Lilly iniziò a ricercare unalternativa per il trattamento di questa malattia, lobiettivo era sviluppare una molecola in grado di fornire i bene±ci terapeutici degli antipsicotici tipici, ma che eliminasse o riducesse i gravi effetti collaterali associati a quella classe di farmaci. Di 100 molecole selezionate, il campo di ricerca fu ridotto successivamente a tre. Poi, una soltanto, olanzapina, fu identi±cata come il miglior candidato farmaceutico per iniziare liter della ricerca avanzata. Una raccolta di dati clinici su 3100 individui in 22 paesi seguita da oltre 200 investigatori, costituì il dossier che fu inoltrato alle agenzie regolatorie il 25 settembre 1995. Lapprovazione arrivò un anno dopo. Zyprexa è oggi disponibile in tre formulazioni: þ Zyprexa compresse þ Zyprexa IntraMuscolo (olanzapina iniettabile) che è usato per trattare lagitazione nei pazienti con schizofrenia o con disturbo bipolare (mania) þ Zyprexa Velotab è una formulazione orale che si dissolve rapidamente in bocca a con-
tatto con la saliva. Negli USA questa formulazione è conosciuta come Zyprexa Zydis. Le indicazioni terapeutiche sono: schizofrenia (fase acuta e di mantenimento) e disturbo bipolare (mania e mantenimento). Cos’è la schizofrenia Il disturbo psicotico viene de±nito come un grave disordine mentale caratterizzato da profonda incapacità nellaffrontare la realtà, evidenziato tipicamente da deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato (da cui si può desumere la disorganizzazione del pensiero, disturbo formale del pensiero), e/o da comportamento catatonico e/o disorganizzato. In questa de±nizione è molto importante soffermarsi sulla profonda incapacità nellaffrontare la realtà il che, in altre parole, indica la perdita di contatto con la realtà. La psicosi può cambiare de±nitivamente la vita dei pazienti e dei membri delle loro famiglie. Le terapie in uso a volte non consentono al paziente di tornare a vivere come faceva prima della malattia. I disturbi con caratteristiche psicotiche comprendono schizofrenia, il disturbo schizofreniforme, il disturbo schizoaffettivo ed i disturbi dellumore con manifestazioni psicotiche. Alcuni disturbi psicotici possono altresì, in situazioni di scompenso, pre-
Durante i festeggiamenti presso il Ristorante Lilly oltre 430 colleghi hanno reso omaggio a Zyprexa con la loro partecipazione. Grazie a tutti! 4
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Forse non sai che... sentare caratteristiche psicotiche. Probabilmente, la psicosi più comune ed invalidante è la schizofrenia. La schizofrenia è caratterizzata da deliri, allucinazioni, disturbi del pensiero e del comportamento che rendono incapace la persona di svolgere la propria attività professionale e di porsi in relazione con gli altri. Una suddivisione clinicamente utile per caratterizzare la schizofrenia è classi±care i sintomi in positivi e negativi. I sintomi positivi sono: allucinazioni, deliri, disorganizzazione del linguaggio e comportamento bizzarro. Si può assumere che i sintomi positivi siano unaccentuazione di funzioni normali. I sintomi negativi invece sono: alogia (mancanza di spontaneità nella loquacità di una persona), appiattimento affettivo, sindrome avolizionale (diminuzione dello spirito diniziativa), anedonia (incapacità di provare qualsiasi tipo di piacere). Alcuni autori aggiungono a questa lista un de±cit di attenzione. Altri considerano questa incapacità un elemento della scissione dellaspetto cognitivo (in riferimento ai processi mentali di comprensione, memoria, giudizio, ragionamento, attenzione, concentrazione) che spesso si evidenzia negli schizofrenici in associazione ai sintomi positivi e negativi. I sintomi negativi si riferiscono invece allassenza o alla mancanza di comportamenti normalmente presenti in una persona mentalmente sana. Sebbene molti schizofrenici arrivino per lo più allattenzione del medico a causa dei loro sintomi positivi, anche i sintomi negativi possono essere molto debilitanti e presentare una pesante cronicità. Cos’è il disturbo bipolare Il disturbo bipolare, noto anche come sindrome maniaco depressiva, è una malattia caratterizzata da gravi disturbi dellumore. Tutti noi andiamo incontro a ±siologiche
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• La rivista Pharma Business Weekly definì Zyprexa il miglior nuovo medicinale del 1996. • Zyprexa diventa un blockbuster già nel suo secondo anno di commercializzazione: nel 1998 supera, infatti, 1 miliardo di USD in vendite annue. • Dall’introduzione del litio nel 1972, Zyprexa è stato l’unico farmaco approvato dall’FDA nel trattamento della mania acuta e per il mantenimento nel disturbo bipolare.
“Non avevo idea delle sofferenze che malattie quali la schizofrenia ed il disturbo bipolare potessero comportare per le persone che ne sono affette ed i loro familiari, fino a che non sono entrato nella Business Unit Neuroscienze ed ho iniziato ad occuparmi di Zyprexa. La crescente consapevolezza di quanto Zyprexa contribuisca a migliorare significativamente la vita delle persone affette da queste patologie consentendo loro rapporti sociali, lavorativi ed affettivi, ha rappresentato e rappresenta per me un costante stimolo a rinnovare il mio impegno.” Roberto Servi, Brand Manager Zyprexa disturbo bipolare
• Nel 1997 Zyprexa viene nominato “prodotto farmaceutico dell’anno” dalla prestigiosa rivista Business Week. • Nello stesso anno Zyprexa conquista il premio Prix Galien nel Regno Unito per essere un’eccezionale innovazione e per l’impatto terapeutico futuro. • Lilly Italia commercializza Zyprexa nel 1998 con nota limitativa, la 71 bis, che verrà successivamente tolta nel 2002. • La Regina Elisabetta II onora nel 2000 la Lilly UK con uno dei premi più prestigiosi, il Queen’s Award for Innovation, in riconoscimento del beneficio che Zyprexa ha rappresentato per la società. • Nel 2000 la Pharmaceutical Research and Manufacturers of America (PhRMA), l’associazione statunitense del settore, premia tre ricercatori Lilly per la scoperta di Zyprexa avvenuta nei laboratori inglesi di Erl Wood. • Zyprexa raggiunge il 7° posto nel 2005 nella graduatoria di vendita dei principali prodotti farmaceutici a livello globale (4,7 miliardi di USD), secondo fonti IMS Health. • Dalla sua immissione in commercio, Zyprexa è stato prescritto a 20 milioni di pazienti in più di 84 paesi del mondo.
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“Ah Clara! Nessuno conosce la sofferenza, la malattia, la disperazione, eccetto chi ne è colpito con tanta forza. Nella mia terribile agitazione sono andato da un medico e gli ho raccontato tutto – come i miei sensi mi tradiscano cosicchè non so come gestire il mio terrore, come
oscillazioni del tono dellumore, che accompagnano le fasi della vita, ma per chi è affetto da disturbo bipolare, queste oscillazioni possono essere così violente da ledere gravemente la vita sociale, lavorativa e scolastica. Anche la vita personale ed affettiva sono spesso seriamente compromesse, come dimostra lalto tasso di divorzi in questa popolazione. Il cervello dispone di complessi sistemi regolatori, in alcune persone tali sistemi sono, probabilmente, meno ef±cienti e le oscillazioni sono così intense da determinare depressioni (tristezza, ansia, disperazione) oppure stati di eccitazione del sistema nervoso ed esaltazione psichica (euforia, iperattività, insonnia, eccessiva ±ducia in sé, idee di grandezza): si chiamano manie se sono gravi, ipomanie se sono leggere. La stessa persona può essere, in un periodo, al culmine della felicità e, in un altro, della disperazione. E una malattia che provoca gravi sofferenze e molti suicidi. La buona notizia è che il disturbo bipolare può essere curato ed i pazienti, se adeguatamente seguiti e trattati, possono condurre una vita ricca di soddisfazioni. Circa l1 per cento della popolazione adulta (sopra i 18 anni) soffre di disturbo bipolare senza differenze di sesso anche se le donne hanno più episodi depressivi e gli uomini più episodi maniacali e razza. Il disturbo comincia a manifestarsi, tipicamente, in età giovanile o nella tarda adolescenza anche se ci sono casi che insorgono
in età scolare o casi ad esordio più tardivo. Purtroppo spesso questi sintomi non sono identi±cati come manifestazioni di una malattia e spesso passano molti anni prima che sia correttamente diagnosticato ed adeguatamente trattato. La causa del disturbo bipolare non è ancora stata scoperta, ma molti scienziati sono ormai convinti che si tratti di un disturbo multifattoriale, in cui cioè molti fattori agiscono assieme per scatenare la malattia. Lo studio degli alberi genealogici dei pazienti ha dimostrato che il disturbo bipolare è una malattia familiare, e questo fa pensare che esista una predisposizione genetica anche se un gene speci±co non è stato individuato. La genetica non potrà raccontarci tutta la storia del disturbo bipolare, infatti studi su gemelli identici, che condividono quindi lo stesso patrimonio genetico, indicano che anche altri fattori contribuiscono a scatenare la malattia. Le ricerche più recenti avvalorano inoltre lipotesi che non esista un singolo gene responsabile, ma piuttosto che molti geni agiscano assieme generando una predisposizione su cui si innestano fattori ambientali possibilmente scatenanti. Attualmente solo pochi di questi geni, ognuno dei quali è responsabile solo di una parte della vulnerabilità, sono stati individuati. Dalla loro identi±cazione e dalla comprensione delle alterazioni strutturali che determinano dipenderà lo sviluppo della terapia del disturbo bipolare. [R. Storchi]
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io non possa essere sicuro di non togliermi la vita mentre mi trovo in questo stato miserabile.”
Robert Schumann, 1838
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La nostra storia: Zyprexa ed il disturbo bipolare Dopo 30 anni, Zyprexa è stato il primo farmaco ad ottenere l’approvazione per il mantenimento nel trattamento del disturbo bipolare Siamo nel 2002: Zyprexa viene approvato per il trattamento a breve termine della mania associata al disturbo bipolare ed è il primo farmaco approvato sia per trattare la mania acuta che per prevenire le ricadute dei sintomi associati al disturbo bipolare. Il farmaco precedentemente approvato con quest’indicazione era il litio. Sapete in che anno eravamo? Era il 1974! Ottobre 2003: Zyprexa ottiene l’indicazione dall’EMEA, l’agenzia regolatoria europea, per la terapia a lungo termine del disturbo bipolare; Zyprexa viene riconosciuto ufficialmente non soltanto come un farmaco antipsicotico, ma anche come un efficace stabilizzatore dell’umore. Gennaio 2004: a distanza di 3 mesi viene lanciata ufficialmente quest’importante indicazione. Il paziente bipolare è difficile da descrivere, essendo molto più complesso nelle sue manifestazioni rispetto al paziente schizofrenico.
Il rapporto tra i molteplici sintomi (uno spettro che va dalla depressione acuta alla mania) e l’inquadramento diagnostico è assai complesso. Il disturbo bipolare è una condizione cronica che consiste in cicli di mania e di depressione intervallati a periodi d’umore normale. I pazienti bipolari possono avere anche episodi misti, marcati da sintomi di mania e di depressione clinica che avvengono simultaneamente. La fragile normalità è la caratteristica del paziente bipolare. Questo paziente vive costantemente con il terrore delle ricadute; spesso non si cura, perché alterna periodi di benessere anche lunghi che vanno da uno ai due anni, in cui abbandona i trattamenti, a periodi di riacutizzazioni dei sintomi propri del disturbo bipolare. In questo difficile contesto Lilly, proponendo Zyprexa come stabilizzatore dell’umore, ha portato una reale novità rispetto ai pochi e vecchi trattamenti disponibili ed approvati per questa patologia: il litio, la carbamazepina ed il valproato. Lilly è stata la prima azienda a proporre un trattamento innovativo in
questo campo, la prima ad interessarsi a questa patologia trascurata ed a portare un vero vantaggio al paziente bipolare. Qual è il vantaggio? E’ un’opzione in più di scelta per gestire a lungo termine la sofferenza e la paura della sofferenza. Per il paziente, per il medico e per la famiglia, vuol dire avere un mondo in più, una possibilità di benessere in più. Oltre 400.000 italiani sono affetti da disturbo bipolare. Per loro Zyprexa, con l’indicazione mantenimento, rappresenta una concreta speranza per una vita migliore, con una qualità di vita accettabile, la speranza di godere delle gioie della famiglia sapendo di essere capaci di non deluderla, con la consapevolezza di non essere malati di mente ma pazienti che seguono il trattamento del loro disturbo psichiatrico. Per la prima volta in 20 anni un’azienda farmaceutica ha deciso di investire grandi risorse per curare una malattia che, pur descritta fin dall’antichità, è sempre rimasta nel dimenticatoio, oscurata dal pregiudizio e dall’ignoranza. þ
“La più grossa soddisfazione nei miei 5 anni di Brand Management di Zyprexa, è stato quando ho visto varcare la soglia della Lilly da parte di pazienti schizofrenici e vederli interagire con le persone dell’azienda... Ricordo ancora le loro parole di ringraziamento e di incoraggiamento a continuare la ricerca per la cura di questa malattia... ho ancora i brividi addosso e la sensazione di benessere che quel contatto mi dette. Ringrazio quindi l’azienda, per avermi permesso di realizzare progetti come il mercatino interno con pazienti schizofenici e progetti come la partnership con Adecco, che ha contribuito a reinserire pazienti schizofrenici nel mondo del lavoro... in queste poche righe, volutamente non desidero parlare di Zyprexa come farmaco, non voglio parlare di Marketing o di Forecast di vendita, ma di quello che come azienda farmaceutica, possiamo realizzare oltre il farmaco... il paziente al centro di tutte le nostre azioni.” Luca Fabbri, ex Brand Manager Zyprexa schizofrenia
“Lavorare con Zyprexa mi ha insegnato il significato della parola Stigma. Nell’Antica Roma lo stigma era il marchio a fuoco che si usava fare sulla fronte degli schiavi rei confessi, per renderne evidente la colpa. Nella società moderna lo stigma è il marchio dell’ignominia con cui la società identifica i “folli”, rei confessi d’esser diversi. Per un malato di salute mentale lo stigma significa, ogni giorno, esclusione, rifiuto, vergogna, solitudine”. Aleksej Becchio, ex Brand Manager Zyprexa disturbo bipolare
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Lo stigma: Lo stigma è un marchio, un pregiudizio nei confronti dei malati mentali, con radici che affondano nel tempo e non conoscono con±ni geogra±ci né culturali. Nasce e cresce su un terreno di false informazioni accettate in modo passivo e acritico. Lo stigma, oltre ad essere un atteggiamento infondato, è il principale ostacolo alla cura poichè genera un circolo vizioso di malattia ed emarginazione. Il malato, in fuga dalla propria condizione per timore di essere additato dalla società, tende quindi ad isolarsi in se stesso, peggiorando il proprio stato di esclusione e rafforzando il pregiudizio delle persone. Lo stigma associato alle malat-
come un farmaco può migliorare la vita sociale dei malati tie mentali può anche in²uire negativamente sul decorso e lesito della malattia stessa. Questa infamia è come un cancro che lentamente divora dallinterno anche i familiari, i prestatori di cure ed i servizi di salute mentale. Oggi con gli strumenti di diagnosi e di cura disponibili farmacologici, psicoterapici e sociali - è possibile e doveroso aiutare il malato mentale ad uscire dal guscio di impotenza e di inerzia imposto dallo stigma. Lilly si è posta lobiettivo non soltanto di ridurre lo stigma, bensì di superarlo, perché solo in questo modo è possibile contribuire in modo ef±cace al miglioramento della qualità della vita dei malati
“Il senso di orgoglio era già forte quando ho preso la responsabilità del marchio nel marzo 2005. A maggior ragione, trattandosi di un prodotto rivoluzionario, leader nel Sistema Nervoso Centrale, ammiraglia della Lilly… Ma la cosa che più ha segnato la mia esperienza con Zyprexa è stato vedere che, a 10 anni dal lancio, rimane il farmaco migliore della classe (come testimoniato dalla letteratura più recente ed autorevole). Questo, nonostante il successivo lancio in pompa magna di almeno 3 nuovi prodotti di impor-
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di mente. Laccettazione ed il riconoscimento dei diritti e della dignità del paziente in quanto persona, il reinserimento nella vita sociale e lavorativa, sono allo stesso tempo una parte importante della cura ed il risultato a cui tendere. E in questo ambito che è nato il progetto Superare lo stigma nel novembre del 2004 dalla collaborazione tra Eli Lilly Italia, Adecco (±liale di Sesto Fiorentino) e la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, con lintento di sviluppare un percorso di supporto allinserimento lavorativo rivolto a persone con disabilità psichica nel mercato del lavoro ±orentino. Le strutture di salute mentale
tantissime aziende farmaceutiche. Ecco, avere la possibilità di proporre al medico una scelta superiore, e spiegare il perché con la serietà che contraddistingue Lilly, è davvero un grande privilegio. Questa certezza ci accompagna sempre e ci motiva a continuare a rafforzare la nostra leadership, per il bene dei pazienti e dell’azienda”. [ Rodrigo Fernandez Baca, Group Brand Manager Zyprexa ] “A 10 anni di vita, il team Neuroscienze ha raggiunto importanti risultati frutto
coinvolte collaborano sia nella fase di piani±cazione che nella condivisione della conoscenza relazionale, sociale e professionale della persona. Delle 9 persone scelte dai servizi, 6 sono state avviate al lavoro con diverse tipologie contrattuali (3 con tirocinio socioterapeutico, 1 stage + contratto a tempo indeterminato, 1 contratto a tempo determinato, 1 contratto di somministrazione). Visto il valore aggiunto del percorso di orientamento e dei risultati in termini di integrazione lavorativa, il progetto è stato replicato in altre province italiane e ad oggi rappresenta uno dei traguardi più brillanti raggiunti dalla nostra Af±liata.
di rapporti trasparenti con le società scientifiche, con le associazioni dei pazienti e con i nostri partner diretti: gli psichiatri. Questo sforzo ci ha premiati con traguardi di vendita costantemente migliorati ed una percezione di valore del nostro prodotto che, secondo le rilevazioni della Brand Equity, è tra le migliori di tutta l’industria farmaceutica. A distanza di anni, ed il “mondo reale” che vediamo tutti i giorni ce lo conferma, Zyprexa risulta essere il miglior antipsicotico, antimaniacale e stabilizzatore dell’umore presente
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Il paziente prima di tutto Il mercatino di Natale Tutti hanno vivido nella memoria un evento che ha avuto luogo presso il Ristorante Lilly nel Dicembre 2004 e 2005: il Mercatino di Solidarietà di Natale. Gli ospiti di alcuni Centri di Salute Mentale hanno proposto ai dipendenti di sede i loro manufatti. Il mercatino allestito presso il Ristorante Lilly è stato un vero e proprio successo. Numerosi dipendenti hanno acquistato gli oggetti per i loro regali natalizi.
I dipendenti hanno mostrato un atteggiamento solidale con la loro partecipazione attiva a quest’iniziativa del team Neuroscienze. Vedere i pazienti che ringraziavano, visibilmente commossi per il nostro sostegno e la calda accoglienza ricevuta in azienda, ha significato aver raggiunto l’obiettivo: guardare oltre il mero controllo della malattia e riflettere che, grazie a trattamenti adeguati, essi sono
reintegrabili a pieno titolo nel mondo delle “Persone” e quindi non più “Malati mentali”. Dal momento che vi è una particolare attenzione da parte dell’azienda a valorizzare il brand Lilly, iniziative come questa soddisfino appieno questa ricerca di valore e che siano assolutamente congrue con lo slogan “Migliorare la vita è la nostra passione”. Il motore che, appunto, ha stimolato le nume-
rose attività in ambito sociale è l’attenzione ed il rispetto del paziente, che da sempre guidano le iniziative del gruppo Neuroscienze. Rendere noto il proprio prodotto, fornendo un prezioso supporto ad una causa di utilità sociale per mezzo di una partnership tra noi ed un’organizzazione no-profit, ha l’obiettivo di produrre benefici trasparenti ed equilibrati per entrambe le parti: per la prima
un incremento della visibilità ed il posizionamento differenziato del marchio; per la seconda il potenziamento della raccolta di fondi ed un diverso modo di proporre al pubblico le proprie finalità. Rispetto alle usuali sponsorizzazioni, la B.U. ha scelto quindi una modalità più intimamente partecipativa: la continuità del dialogo, l’essere inserita nella quotidianità di un mondo così difficile da capire e vivere.
Il Progetto Benessere Nell’ottobre 2004 viene lanciato il Progetto Benessere, un intervento riabilitativo di gruppo di tipo psicoeducazionale rivolto a malati schizofrenici. L’iniziativa vuole fornire ai partecipanti informazioni relative a corrette abitudini alimentari, igiene di vita, indicazioni generali per il raggiungimento di uno stile di vita sano. All’inizio del progetto hanno partecipato 16 Centri selezionati in tutto il territorio nazionale e rappresentati da team composti da uno Psichiatra e da altre due figure professionali a scelta tra Psicologo, Rieducatore ed Infermiere. Il progetto, il cui scopo è trasferire le conoscenze acquisite durante la giornata a persone affette da malattia mentale in trattamento con antipsicotici per aiutarle a migliorare
sul mercato. Milioni di pazienti hanno usufruito e continuano ancora oggi a beneficiare del frutto di questa importante ricerca Lilly: dobbiamo essere orgogliosi di quanto abbiamo finora fatto e fiduciosi di quanto saremo in grado di fare nei prossimi anni con Zyprexa. A tutto il team va il riconoscimento per l’impegno, la professionalità, la dedizione e la passione profuse nel lavoro di ogni giorno. In particolare, un grande merito deve essere attribuito alla nostra Forza Vendite che continua ad alimentare ed a sostenere quotidia-
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la propria qualità di vita, ha avuto un’espansione nel 2005 a livello di territorio nazionale ed ha coinvolto 70 Centri di Salute Mentale e 300 addetti sanitari tra psichiatri, psicologi e rieducatori. Ad oggi, il franchise Progetto Benessere sta conoscendo un periodo di grande sviluppo e notorietà nazionale, con 300 Centri che hanno mostrato il proprio interesse alla metodologia, 180 già formati per un totale di 1750 pazienti coinvolti. Nuovi servizi sono quindi stati aggiunti per migliorare la fruibilità e l’efficienza di questo programma, che conferma una volta di più la volontà della Lilly di supportare le equipe mediche nel loro lavoro quotidiano, fornendo strumenti pratici che vadano oltre la semplice terapia farmacologica.
namente la nostra credibilità con gli specialisti”. [ Maurizio Guidi, Business Unit Director neuroscienze ] È con grande piacere che mi associo ai festeggiamenti per il decennale del lancio mondiale di Zyprexa. In questo periodo di tempo, Lilly è riuscita a creare uno dei brand più forti del mercato farmaceutico e, contemporaneamente, a fare la differenza per milioni di pazienti e familiari nel mondo. Questo successo ci viene oggi
riconosciuto dall’intera classe medica e dalle persone che grazie alla nostra ricerca, al nostro entusiasmo ed alla voglia di migliorarci continuamente, vedono finalmente la luce in fondo al tunnel della schizofrenia e del disturbo bipolare. Un ringraziamento particolare va quindi al Brand Team Zyprexa (medical, marketing e forza vendita) ed a tutte le funzioni aziendali che hanno permesso la crescita di questa bella realtà. [ Karim Bitar, Presidente e Amministratore Delegato Lilly Italia ]
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Voglio raccontarvi
una favola Che cos’è Lilly Oncology on Canvas Il programma Lilly Oncology on Canvas debutta nel 2004 ed è un successo immediato. È un concorso di pittura in cui pazienti, i loro familiari, gli amici, i medici e altri operatori sanitari possono esprimere sulla tela (canvas) i sentimenti che appartengono alla lotta ed alle vittorie nella battaglia contro il tumore. Nel 2006 hanno partecipato al programma 2.000 candidati da 43 paesi (inclusa una piccolissima partecipazione italiana). I
Desidero mettervi a conoscenza di un evento avvenuto qualche mese fa, che ha visto la mia partecipazione come rappresentante dellunica azienda farmaceutica invitata. Si è trattato della IV Conferenza Nazionale del Volontariato in Oncologia, che si è tenuta lo scorso 13-14 Ottobre ad Ovada. Allevento erano presenti i rappresentanti di varie associazioni di volontariato in oncologia, una rappresentanza degli Istituti Scienti±ci, nella persona del Dr. Pierotti, Direttore Scienti±co dellIstituto Nazionale Tumori (INT) di Milano, il Dr. R. Labianca e il Dr. E. Aitini per lAIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), la Dott.ssa Ruf±lli, Vice Pres. di Farmindustria e la sottoscritta in rappresentanza dellunica azienda farmaceutica. La mia presenza era stata richiesta per presentare il progetto Oncology on Canvas che non è stato pubblicizzato attivamente in Italia per vari motivi, ma che a livello mondiale ha riscosso un grande successo e che si adattava perfettamente a quello che
volevano gli organizzatori del Convegno: dimostrare come ci possa essere un nuovo rapporto di ±ducia tra aziende farmaceutiche e associazioni bene±che. Ho avuto così la possibilità di mostrare che, pur non essendo tra le primissime aziende per dimensioni, siamo però, quella che ha investito di più in Ricerca & Sviluppo nel 2005. Non ci accontentiamo inoltre di ricercare molecole, sviluppare farmaci, commercializzali e ottenere anche una buona performance ±nanziaria (che già potrebbe bastare), ma sentiamo di dover rispondere ad una richiesta di responsabilità sociale. Visti i tempi di braccio di ferro che corrono, sembra una favola, come quella con la quale si è aperto il Convegno, mentre sullo schermo scorrevano i quadri fatti dai partecipanti di Oncology on Canvas, su un bel sottofondo musicale e il logo Lilly Oncology in alto a destra :-). Adesso vi regalo la favola... [C. Ilardi]
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I primi tre classificati dell’edizione 2006 di Lilly Oncology on Canvas
primi tre classificati, tutti sopravvissuti al tumore, sono stati premiati da un membro della famiglia reale britannica. I vincitori scelgono un’associazione a cui destinare il proprio premio che è una donazione in denaro.
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Incontri Lilly
Favola di inizio della IV Conferenza Nazionale del Volontariato in Oncologia - Ovada, 14 ottobre 2006 E CAMBIARE LE COS
re. le si abbatte’ sul ma bi rri te ta es mp te a Un ano nto gelido trafiggev Lame affilate di ve sche che si no in ondate gigante l’acqua e la sollevava glio e come ia come colpi di ma gg ia sp lla su o an ev abbatt araventando o il fondo marino sc an hi, av ar o ai cci d’a ri vome e i piccoli mollusc ei ac st cro i o, nd del fo sso’, le piccole bestiole ndo la tempesta pa ua Q re. ma l de o rd l bo la spiaggia a decine di metri da aco’ e si ritiro’. Ora pl si ua cq l’a a, at migliaia rapida come era arriv ntorcevano nell’agonia co si i cu in o ng fa ia sembrava era una distesa di tante che la spiagg o an Er e. rin ma e ell e migliaia di st lla costa. colorata di rosa. da tutte le parti de e nt ge a lt mo ’ mo no. Il fenomeno richia are lo strano fenome lm fi r pe ve isi lev te lle troupe nte, Arrivarono anche de o morendo. Tra la ge an av St li. bi mo im i quas con Le stelle marine erano bambino che fissava un e ch an ra c’e ’, pa l pa stavano a tenuto per mano da elle di mare. Tutti st le cco pi le za ez ino lascio’ la gli occhi pieni di trist l’improvviso il bamb Al e. nt nie a cev fa o ia. Si guardare e nessun e corse sulla spiagg e lz ca le e pe ar sc tolse le empre mano del papa’, si le stelle del mare e,s cco pi e tr ni ma le cco pi perazione. chino’, raccolse con le indietro e ripete’ l’o o’ rn to i Po . ua cq ll’a a che fai correndo, le porto’ ne uomo lo chiamo’: “M un , to en cem di a Dalla balaustr imenti muoiono le stelle marine. Altr re ma in to ut ib rrere. “R ragazzino?” senza smettere di co ino mb ba il se po ris !” n puoi tutte sulla spiaggia questa spiaggia: no su e rin ma e ell st di “e questo succede “Ma ci sono migliaia !!! ” grido’ l’uomo pe op tr no So e. tt puoi cambiare le certo salvarle tu lungo la costa! Non e gg ia sp e tr al di mare di su centinaia gliere un’altra stella cco ra a ’ ino ch si , se rri questa qui”. cose! ” Il bambino so mbiato le cose per ca o ”H : se po ris a si tolse scarpe e gettandola in acqu enzio, poi si chino’, sil in mo ti at un e L’uomo rimas elle marine e a ncio’ a raccogliere st mi Co . ia gg ia sp in e erano in e calze e sces esero due ragazze ed sc po do te an ist to dopo erano buttarle in acqua. Un cqua. Qualche minu ll’a ne e rin ma e ell st che buttavano quattro a buttare migliaia di persone o, nt ece du , to cen i in cinquanta, po ua. inizi con stelle di mare nell’acq qualcuno ci creda ed e ch rio sa ces ne e’ ben presto Per cambiare le cose si uniranno a lui e e no an dr ve i tr al ; lvare il mondo. la sua stessa vita fare qualcosa per sa o’ pu si e ch o nn era tutti si accorg (Anonimo)
Dicembre 2006
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Secondo le stime ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi più di 171 milioni di persone nel mondo sono affette da diabete. Questo numero è destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni.
6 novembre 2006:
Prodotto il primo lotto di Humalog Pen dalla linea di confezionamento Turbo 5
Buon Natale e Felice Anno Nuovo