SOMMARIO
La Riconciliazione Il Si di Luigi Esperienze di Vita Azione Cattolica Chiesetta di Lourdes Giovanissimi a Cesuna Matrimoni e battesimi 2011 Programma SS. Pietro e Paolo Programma estivo ragazzi Pellegrinaggio parrocchiale Defunti 2011
pag. 3 pag. 5 pag. 9 pag. 12 pag. 14 pag. 16 pag. 18 pag. 19 pag. 20 pag. 22 pag. 23
Cresima 2011 Prima Comunione 2011 Prima Comunione 2012 Ricordo di P.Polo In-boschiamoci P. Vialetto ci scrive Caritas “l’Incredulità di S. Tommaso” “Eco” libri “Na’ storia vera”
pag. 24 pag. 26 pag. 27 pag. 28 pag. 30 pag. 32 pag. 34 pag. 36 pag. 38 pag. 39
Riflessione sul Sacramento della Riconciliazione
Don Stefano
Potrebbero essere tanti gli
lebrarlo. Resta ahimè una
argomenti su cui riflettere,
prassi devozionale per un
gli spunti da offrire in questa
buon numero fra quelli che vi
pagina iniziale del nuovo
si accostano. Ma il Sacramen-
numero de L'Eco de le No-
to della Penitenza, come ogni
ve... la verifica del cammino
altro sacramento, non è una
formativo per adulti propo-
pratica devozionale, non lo si
sto in parrocchia a partire
celebra per abitudine, tanto
dal capitolo 25 di Matteo:
meno per un dovere morale o
L'avete fatto a me – Pratiche
perchè una legge me lo impo-
di vita buona alla scuola del vangelo, una ri-
ne. Il sacramento della Riconciliazione ha a
flessione sull'anno della fede che verrà indetto
che fare con la vita, non è semplicemente un
da Papa Benedetto nel prossimo ottobre op-
rito. Quando lo celebro vi porto la vita perchè
pure un approfondimento sul Concilio Vatica-
su di essa sia di nuovo pronunciata la parola
no II visto che quest'anno si celebra il 50° an-
del perdono. Non è neppure semplicemente
niversario dal suo inizio ufficiale, era l'11 otto-
la preparazione a qualche grande festa: la
bre 1962. E perchè no una riflessione sul sa-
Pasqua, il Natale, i Morti, il Perdon d'Assisi.
cramento della Riconciliazione, dopo qualche
Tappe che rischiano di essere percepite quasi
tentativo non abbiamo ancora trovato la col-
come obbligate, ma la vita ci offre anche altre
locazione più adatta per celebrarlo con regola-
scadenze, la vita domanda il coraggio della ri-
rità. Fra una messa e l'altra della domenica
conciliazione anche nel vivo dell'ordinario
diventa difficile per l'esigenza di organizzare le
quotidiano non solo nella straordinarietà della
celebrazioni, il venerdì prima della messa della
festa. Confessarsi... perchè? Per essere messi
sera non vi si accosta quasi nessuno se non i
nella condizione di ripartire, per essere rimessi
pochi soliti. Lo si esclude durante la celebra-
in piedi quando non ce la fai da solo, per acco-
zione delle messe perchè questo è previsto.
gliere la forza che non hai per ricucire gli
Non è ammessa e tanto meno opportuna la
strappi relazionali, per ritessere rapporti feriti,
celebrazione sovrapposta di due sacramenti.
per riconsegnare vigore ai propri giorni, so-
Da qualche parte si fa ma non è certo una
stanza a ciò che ormai sembra logoro, sfilac-
buona prassi. Verrebbe altresì vanificato il va-
ciato, scaduto. Mi rimane precisamente den-
lore penitenziale che esprime la stessa cele-
tro una frase che ho raccolto non ricordo più
brazione eucaristica. Allora... mi fermo su
dove: un saggio interrogato su cosa sia la vita
questa questione anche se prima di tornare a
cristiana rispondeva: è cadere e rialzarsi, cade-
riflettere sul momento più opportuno per ce-
re e rialzarsi, cadere e... rialzarsi, infinite volte
lebrarlo nel corso della settimana potremmo
in forza dell'amore che nel perdono riconse-
sostare per coglierne il valore, smarrito da
gna energia ai tuoi passi. Allora confessarsi
tanti, forse anche da quanti continuano a ce-
non è l'elenco sterile delle solite parole, non è
Eco de le Nove
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Riflessione sul sacramento della Riconciliazione
Don Stefano
neppure presentare i propri sensi di colpa,
Dio ha per me una parola certa di consolazio-
tanto meno confessare i peccati di qualcun
ne e di speranza. Il perdono non è qualcosa
altro, cosa che non avviene così raramente.
che si merita, Dio ne è l'elargitore gratuito.
Sembra che la parola misericordia tra gli altri
Non me lo fa patire, non me lo fa sudare. Me
significati ne abbia uno di particolarmente cu-
lo offre e basta, senza condizioni. E se poi il
rioso. Probabilmente in antico veniva usato
perdono che accolgo mi cambia davvero la vi-
per indicare la lama dell'aratro. Pensate un
ta, mi rifà fratello, ecco, a questo punto ho
po'! Cosa può c'entrare? Ho pensato che l'ara-
reso vero il perdono di Dio altrimenti sono
tro con le sue lame acuminate fende la terra,
come quel tale del vangelo a cui è stato con-
la spacca, la divide, la ferisce. È l'immagine
donato tanto ma non ha trovato la forza per
con cui potremmo parlare della vita, della no-
condonare al fratello un misero debito, niente
stra. Ebbene, in questa terra ferita trova spa-
rispetto a ciò che doveva restituire lui. Mi
zio un nuovo seme, non puoi gettarlo in una
fermo qui... le parole sono già tante. A che
terra piatta, non attecchirebbe. Ecco, quel
conclusione arrivare? Spero ad una maggiore
seme è principio di nuova speranza e la mise-
consapevolezza rispetto al senso vero di que-
ricordia è quella forza che ci raggiunge nel li-
sto sacramento che con i ragazzi che prepa-
mite per consegnarci nuova speranza e poter
riamo alla prima confessione chiamiamo festa
così ricominciare a credere in un futuro che
del perdono. Se poi si tratta anche di trovare,
fiorisce ancora. Perchè non ricominciare a
come dicevo iniziando, una più opportuna col-
confessarsi pensando che il perdono sia ciò
locazione per celebrarlo, resto in attesa di
che permette alla vita di attecchire di nuovo e
qualche vostro suggerimento... potrebbe esse-
di riproporsi in bellezza? Ho pensato anche al
re il tardo pomeriggio del sabato? Sappiatemi
fatto che potremmo cercare perdono, riconci-
dire. Ma aggiungo anche questo... cerchi il
liazione non necessariamente e solo in Dio.
dottore quando il tuo corpo ne ha bisogno, se
Potremmo risanare le nostre relazioni met-
si tratta di un'urgenza c'è il pronto soccorso, i
tendoci sulle tracce di coloro che abbiamo fe-
preti restano sempre disponibili per celebrare
rito o da cui siamo stati feriti. Perchè chiamare
la riconciliazione, basta chiedere, basta cercar-
in ballo Dio? Non dev'essere certo una scor-
li. Se invece puoi aspettare l'orario in cui il
ciatoia, una strada facile per evitare il confron-
dottore lo trovi in ambulatorio ti organizzi, ti
to con gli occhi di un fratello. In ogni caso cer-
prendi il tempo che può servire, accetti di a-
co nel sacramento la forza che non ho, riac-
spettare se c'è una coda, ti prepari, sei tu che
cendo una speranza affievolita, un vigore
racconti al medico i sintomi perchè hai ascol-
smarrito. La canna piegata il Signore non la
tato il tuo corpo. Forse dobbiamo metterci in
spezza, il lucignolo dalla fiamma smorta il Si-
ascolto anche del cuore e convincerci che gua-
gnore non lo spegne. Mi confesso, senza per
rire l'anima non è meno importante che assi-
questo abdicare al tentativo di incontrare in
curare la salute al proprio corpo.
verità l'altro, perchè sono sicuro che almeno Eco de le Nove
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don Stefano 4
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Diaconato:
maturare un cuore allargato che sa accogliere gli altri
Passo dopo passo, tra scatti, inciampi, salti di
chiedendo la grazia di rimanere fedeli al Suo
gioia e piedi ben piantati per terra è arrivato il
disegno e non perder tempo a faticare per co-
nostro momento di dire un sì speciale.
struire altre torri d'orgoglio. Varie volte ci vie-
ne chiesto di spiegare cos'è il diaconato e ogni
Un sì che sigilla tanti altri importanti piccoli sì
volta sorgono parole nuove per dipingere
quotidiani. Molte domande, molte provoca-
questo modo di vivere il battesimo. Prima di
zioni: c'è un senso di vertigine che accompa-
tutto è un ministero: significa scegliere libe-
gna questo progetto d'amore messo in cantie-
ramente di servire e abbracciare la vita di altri
re qualche anno fa. "L'opera completa" si ve-
fratelli, fare posto fra i nostri bisogni e matu-
drà alla fine e il testo del progetto non è im-
rare un cuore allargato, che sa farsi accoglien-
mediato da comprendere, ci vuole pazienza,
te. Fin dai primi tempi la Chiesa è preoccupata
dedizione e buone indicazioni da chi è più a-
di fare proprie le gioie e le speranze. le tristez-
vanti. Sono importanti le fondamenta di
ze e le angosce degli uomini d'oggi. dei poveri
quest'opera ma più importante è che i lavori
soprattutto e di tutti coloro che soffrono
siano sostenuti dal Massimo Esperto in pro-
(Gaudium et Spes n° 1). Anche noi ci impe-
getti d'amore.
gniamo a fare nostra questa preoccupazione Preghiamo e camminiamo incontro ai fratelli Eco de le Nove
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in modo più dedicato, consapevoli che non 5
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Diaconato:
maturare un cuore allargato che sa accogliere gli altri
riusciremo mai a dare la risposta definitiva at-
lenza e il sostegno con i quali ogni giorno ci
tesa dal grido degli ultimi, però ci impegniamo
sentiamo circondati, confidiamo nella preghie-
per il bene possibile.
ra e nell'accompagnamento delle nostre famiglie,delle comunità parrocchiali di provenienza e di tirocinio, dei cari amici che ci hanno a cuore fuori e dentro il seminario, perché riusciamo ad avere sempre, in tutto ciò che viviamo, un cuore docile alla Sua volontà.
Una vita intera non basterà per finire di imparare. Più ci si immerge nel ministero e più ci si rende conto che le nostre sole forze umane sono fragili e vanitose. Il Signore compirà il miracolo di seminare gesti di bontà nei solchi delle nostre vite, gesti dei quali la fonte è l'Eucaristia alla quale siamo chiamati a servire e ad alimentarci di Pane e Parola per poi ritornarvi riconoscenti. In questi anni abbiamo ricevuto una formazione fatta di vita comunitaria, preghiera e studio. Attraverso i momenti semplici di vita quotidiana. Ripercorrendo l'eredità lasciata da chi ha vissuto da cristiano prima
di
noi
e
celebrando
il
tempo
nel Signore abbiamo ricevuto molto. Ormai si avvicina il tempo di restituire qualcosa del Cari amici, aiutateci a crescere nel servizio
molto ricevuto. La storia di ognuno di noi è un
perché possiamo credere ciò che proclamia-
tessuto fatto di incontri, volti, attese, ferite,
mo, insegnare ciò che abbiamo appreso nella
speranze. ma soprattutto di persone care che
fede e vivere ciò che insegniamo.
ci hanno accompagnato, corretto e sostenuto.
Luigi e i suoi compagni di Ordinazione
Pertanto ringraziando il Signore per la benevoEco de le Nove
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Diaconato:
maturare un cuore allargato che sa accogliere gli altri
Proverò a scrivere di Gigi senza lasciarmi
gnifico mondo della Giornata Mondiale della
prendere dall’emozione, senza far trasparire
Gioventù.
quella meravigliosa sensazione che un ragazzo
Il nostro capo-pullman si è presentato subito
come lui riesce a regalarti.
come un compagno di viaggio eccezionale; di-
Se qualcuno, ancora adesso, mi chiedesse la
screto
e
sicuro
di
sé,
composto
ma
prima immediata impressione di lui, direi che
all’occorrenza un vulcano di energia, un saggio
l’ho visto subito “bello”. Bellissimo.
consigliere e un vero festaiolo. Uno di quei ragazzi che ai giorni nostri son più unici che rari, la spalla su cui piangere, la battuta da scambiare e farci una risata, il sorriso rubato tra una predica e l’altra. Ho avuto la gioia, personale e condivisa, di martedì in martedì, avendo scelto di partecipare al percorso di fede per fidanzati a Nove, di vederlo sbucare col suo zainetto rosso nella stanza degli incontri, per un saluto veloce, un sorriso, un incoraggiamento. Un pensiero che lasciava me e Daniele sempre col cuore gonfio di felicità, era bello sentirsi voluti bene così. Ed eccolo qua, un diacono fresco fresco, che più sicuro di lui non ce ne sono.
Bello perché puro, perché semplice, perché limpido e soprattutto perché pieno di una serenità che lo faceva sorridere ed essere – appunto- semplicemente bello. Ho conosciuto Gigi nel viaggio verso Madrid, nell’avventura dell’estate scorsa, dove da accompagnatrice di mia sorella Veronica, mi sono trovata completamente assorbita nel maEco de le Nove
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Diaconato:
maturare un cuore allargato che sa accogliere gli altri non ha rimpianti e ripensamenti. L’esempio sicuro che si può essere sempre, testimoni sinceri della fede. Grazie Gigi, grazie d’esistere e di essere un Amico, un compagno di viaggio, e un bellissimo esempio di SPERANZA nel futuro e di gioia nel servire.
Gli occhi, domenica, gli brillavano. Con affetto, “Mamma” Alice. Era sì circondato, dalla sua famiglia, dalle sue parrocchie (quella d’origine di San Tomio di Malo e quella d’adozione di Nove), dagli amici di una vita, e quelli incontrati lungo la strada, dai suoi bimbi dell’ACR e quelli degli scout, i giovani e meno giovani, tanti del 7C… Eccolo il grande abbraccio che si meritava, ecco l’augurio più bello ad una persona che ha un cuore grande e una fede immensa. La luce e l’emozione che si respirava dai suoi sorrisi, dai suoi abbracci, dalla confusione che lo abitava per il turbine di sensazioni che provava, è stata la testimonianza vera, sincera, pulita e concreta che al giorno d’oggi c’è ancora chi fa della sua vita un dono per gli altri, e
“Non voi avete scelto me. Ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga” Giovanni 15,16
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Esperienza di volontariato, esperienza di vita “Se
di Erika Saggin
riosità di vivere in una realtà diversa dalla mia.
hai un sogno
Sono stata ospitata nella comunità di suore
vai ed inseguilo”
salesiane di Kasenga, un piccolo villaggio a tre
è proprio così che è iniziata la mia esperienza
come me ne sapeva poco di questo paese, è la
di volontariato di tre mesi nella Repubblica
seconda città più importante della RDC. Qui
ore di strade sterrate da Lubumbashi, per chi
Democratica del Congo. Fin da quando ero piccola, immaginavo l’Africa con i suoi paesaggi, i suoi tramonti e i suoi bambini, poi è arrivato il momento in cui mi è capita l’occasione e potevo scegliere che cosa fare, ..stavolta avevo deciso di partire. Dopo circa un anno di formazione con il Vides Internazionale, durante uno degli incontri, mi è stata comunicata
ho visto con i miei occhi la povertà, le pessime
la destinazione e ancora incredula mi restava
condizioni in cui vivono la maggior parte delle
solamente che preparare la valigia e partire.
famiglie ma al tempo stesso ho visto anche la
Nella mia valigia per una volta c’era ben poco
loro grande ricchezza. Ho visto bambini che
per me ma c’erano palloni, colori, caramelle,
mangiavano sì e no una volta al giorno ma che
piccoli giochi e molto entusiasmo, gioia e cu-
senza mai perdere il loro sorriso venivano nella missione per stare con noi, per giocare e partecipare alle nostre proposte.A Kasenga non c’è luce, non c’è acqua potabile e non ci sono molto delle comodità che siamo abituati ad usare nella nostra società. Capisci che cosa sono i diritti proprio quando vedi che questi , in alcune zone del mondo, non
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Esperienza di volontariato, esperienza di vita
di Erika Saggin
sono conosciuti e il violarli è una cosa norma-
inizialmente l’unica in tutto il villaggio. Erano
le.
tantissimi, arrivavano da ogni parte ed era im-
In questa mia esperienza non ero l’unica vo-
possibile camminare senza averne una scorta
lontaria ma assieme a me c’erano anche Davi-
di almeno 50 che mi seguivano e scrutavano.
de e Francesca. La sensazione che abbiamo
Ce ne erano di tutti i tipi, grandi, piccoli, sorri-
avuto quando siamo arrivati è che già a partire
denti, tristi o spaventati, con le treccine, con
dai tre anni si vive come grandi: i bambini, in-
strane acconciature o con i capelli cortissimi…
fatti, si occupano dei fratelli, vanno al pozzo
ma una cosa c’era sempre: un paio di occhioni
per prendere l’acqua e alcuni lavorano anche
neri, profondi e vispi allo stesso tempo che
al mercato per riuscire ad avere qualche fran-
non dimenticherò mai.
co da barattare con del cibo. Li vedevo giron-
Quello che concretamente abbiamo realizzato con le suore congolesi e con alcuni ragazzi del posto è stata l’“Plaine de jeux”, un’attività di animazione o ciò che qui noi definiremo centro estivo, grest o crec. Questa attività ha permesso ai bambini di Kasenga, che avevano appena concluso il loro anno scolastico, di impegnarsi in attività strutturate e di non trascorrere il loro tempo in modi meno adeguati. Oltre ai giochi, i più amati erano quelli popolari, alle danze, ai canti e alle marce in cui noi rispetto a loro eravamo scarsi e scoordinati ma, il vederci così impegnati ad imitarli li faceva sorridere, abbiamo cercato di donare loro semplici momenti di conversazione e di ascolto. Ricordo con molta gioia quando cantavano le
zolare per il villaggio senza nessuna paura e la
canzoni per noi, quando ci invitavano ad usci-
loro curiosità ha fatto in modo che abbia fatto
re nel campo fuori dalla missione intonandoci
presto a fare la loro amicizia. I loro occhi era-
qualche canzone, quando i bambini ci aspetta-
no attirati dal colore bianco della mia pelle, Eco de le Nove
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Esperienza di volontariato, esperienza di vita vano per ore nel cancello attendendo che
di Erika Saggin
Pasquetta ai Capitelli
stessimo con loro. Nel nostro tempo libero abbiamo, inoltre, cercato di aiutare la comunità di suore nelle piccole mansioni quotidiane secondo le necessità (riparazione di banchi, sedie, mulino…). Ma il materiale a nostra disposizione era davvero poco, pensate che è stato impossibile trovare un martello, dei chiodi e delle viti, così abbiamo lasciato spazio alla nostra creatività e al nostro ingegno! Le cose da raccontare, le emozioni sono davvero tante, troppe, a volte difficili da trasmettere… ma sicuramente nel mio cuore, nel nostro cuore, rimangono le suore che ci hanno accolto e fatto trascorrere ogni giorno con il sorriso, la generosità degli abitanti di Kasenga, le chiacchiere fatte con i ragazzi, le passeggiate con i bambini e molte altre esperienze che il cuore e gli occhi han visto ma che le parole non sanno ancora raccontare. Dico solo un’ultima cosa a tutti quelle che come me hanno dei sogni e vogliono che si realizzino. Andate, rischiate, sognate. Io ho capito che tutto è possibile, basta crederci! Erika
foto Bordignon Eco de le Nove
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Azione Cattolica
Presidenza Parrocchiale di A.C.
"L'appartenenza
scelta religiosa post-conciliare. Lo stesso sta-
all'Azione Cat-
tuto, quello riveduto nel 1969 all’epoca di Ba-
tolica Italia-
chelet, è stato poi aggiornato nel 2003,
na costitui-
all’epoca della prima presidente nazionale
sce
donna Paola Bignardi.
u-
na scelta da
Uno sguardo alle radici dell’associazione favo-
parte di quanti vi aderiscono
per
maturare
la
risce la presa di coscienza del nostro essere
pro-
“laici impegnati a vivere, ciascuno “a propria
pria vocazione alla santità, viverla da laici,
misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza
svolgere il servizio ecclesiale che l'Associazione
di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata
propone per la crescita della comunità cristia-
alla santità. Crediamo che sia doveroso e pos-
na, il suo sviluppo pastorale, l'animazione e-
sibile educarci reciprocamente alla responsabi-
vangelica degli ambienti di vita e per parteci-
lità, in un cammino personale e comunitario di
pare in tal modo al cammino, alle scelte pasto-
formazione umana e cristiana. Vogliamo esse-
rali, alla spiritualità propria della comunità
re attenti, come singoli e come comunità, alla
diocesana."
crescita delle persone che incontriamo e che ci
(STATUTO dell'Azione Cattolica art. 15.1)
sono state affidate. Ci impegniamo a vivere la nostra vocazione laicale lavorando e collabo-
Non so quanti di noi abbiano mai preso in ma-
rando con i Pastori. L’Azione Cattolica fin da
no lo Statuto dell’Azione Cattolica.
principio ha scelto di rispondere alla vocazione Uno
strumento
utile
a
comprendere
missionaria, mettendosi a servizio della vigna
l’evoluzione di una associazione nella quale
del Signore nelle singole Chiese locali. Il nostro
sentire appieno lo spirito fraterno che una
servizio alla Chiesa si esprime nella scelta di
comunità cristiana condivide. Per questo a
stare in maniera corresponsabile nelle diocesi
volte conviene tornare sui propri passi o, per
e nelle parrocchie. Vogliamo costruire percorsi
meglio dire, tornare a rileggersi quelle idee
di comunione con le altre aggregazioni laicali,
forti, quelle linee guide fondanti che sono sta-
in fedeltà a quanto il Concilio ha chiesto a tutti
te stilate all’interno dello Statuto. E’ importan-
i laici.” Sono solo belle parole? Dipende solo
te ricordare quanto l’AC sia una realtà che vive
da noi! Dipende dalla consapevolezza di quan-
il presente, si tiene aggiornata rispetto alla
to viviamo nel quotidiano, sapendo che pos-
contemporaneità e si pone in dialogo con il
siamo contare su esempi importanti di vita,
mondo tenendo a mente la fondamentale Eco de le Nove
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persone che, nella semplicità del vivere d’ogni 12
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Azione Cattolica
Presidenza Parrocchiale di A.C.
giorno, hanno scelto di fare proprio un percor-
impegnati come animatori (sono una ventina)
so comune. La comunità novese ricorda con
e svolgono un servizio preziosissimo nella
forza (qualcuno per averlo conosciuto diret-
formazione dei più piccoli. Nel settore adulti
tamente) la figura del venerabile Fra’ Gioac-
abbiamo due gruppi: un gruppo di “adulti più”
chino Stevan.
e un gruppo di adulti-giovani. Entrambi seguono un programma formativo annuale e vi-
Ma se allarghiamo i nostri orizzonti sappiamo
vono l’impegno ecclesiale in diverse dimen-
già di un’altra figura di AC che a breve sarà
sioni (catechesi, animazione liturgica, gruppo
proclamata beata. Naturalmente si tratta del
missionario...). I momenti importanti dell’A.C.
trevigiano, poi pisano d’adozione, Giuseppe
sono la festa dell’Adesione che cade l’8 di-
Toniolo, economista e sociologo, fautore
cembre, la Festa della Pace, l’Acierrissimo per
dell’inserimento dei cattolici nella vita politica,
i più piccoli e la partecipazione ai campi estivi
sociale e culturale nello stato italiano. Sarà il
parrocchiali e diocesani.
cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo e già assistente ecclesia-
Come già scritto ci sentiamo dei chiamati e
stico generale dell'Azione Cattolica Italiana, a
cerchiamo di rispondere ognuno secondo la
presiedere la celebrazione eucaristica di beati-
propria sensibilità, ma sentiamo anche un for-
ficazione di Giuseppe Toniolo, in qualità di
te desiderio di condivisione, perciò se qualcu-
rappresentante di Benedetto XVI, che si svol-
no è interessato all’esperienza proposta
gerà a Roma nella basilica papale di S. Paolo
dall’A.C. deve sapere che le nostre porte (e
Fuori le Mura il 29 aprile. Un evento fonda-
quelle dei nostri gruppi) sono sempre aperte.
mentale per accrescere quelle figure di testimoni cui l’AC e le comunità cattoliche possono e potranno fare riferimento. L’A.C. di Nove conta attualmente 140 iscritti suddivisi nei settori ACR, Giovanissimi, Giovani e Adulti. I gruppi di ACR sono divisi per età e seguono un programma annuale diocesano; così le tappe per i giovanissimi. I giovani sono Eco de le Nove
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La Chiesetta di Lourdes
di Luciano
India e Birmania, e che per tale circostanza ne rimarrà sentimentalmente legato non mancando di farvi visita ogni volta che tornava nella sua Nove dal suo servizio missionario.
“Alla mia Madonna di Lourdes che per me ha fatto tanti miracoli… Il 5 giugno 1921, data storica per la cappella (giorno della benedizione della cappella) e data storica anche per me, incominciò la mia vocazione religiosa, sacerdotale e missionaria.” Così scriveva Padre Antonio Alessi il 22 aprile 1985, durante una delle sue visite alla Chiesetta dedicata alla Madonna di Lourdes, sita all’angolo tra via Pezzi e via Martini del nostro centro.
Entrando nella chiesetta ci appare davanti agli
Queste poche ma importanti righe riassumono
occhi una grotta con la bellissima statua in ce-
due dei fatti salienti della Chiesetta: la data
ramica della Madonna di Lourdes e ai suoi
della sua benedizione, il 5 giugno 1921 (sul
piedi inginocchiata Bernardette. Attorno alla
quel poco che siamo riusciti a sapere, prima di
grotta
tale data qui esisteva solamente un capitello,
guerra (effettuati durante i lavori di amplia-
sempre dedicato alla Madonna di Lourdes);
mento avvenuti tra il 1958 e il 1959) che ne fanno
e l’inizio della vocazione di Padre Alessi, che a
affreschi
cornice.
Lungo
del
il
prof.
muro
tordici piastre in ceramica dipinte dal com-
suo percorso di fede che porterà il suo opera-
pianto Ottorino Pigatto.
to di sacerdote e missionario sino alla lontana pag.
da
gli
perimetrale della Chiesetta troviamo quat-
soli 15 anni proprio in questo luogo inizierà il
Eco de le Nove
spiccano
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La Chiesetta di Lourdes
di Luciano
Rappresentanti la Via Crucis e risalenti agli an-
come luogo dove ritirarsi, ogni qual volta si
ni ’80.
senta il bisogno di pregare, sia durante i rosari del mese di maggio, sia per una più semplice
Col passare degli
“visita” alla Madonna magari durante una
anni numerosi sono
passeggiata, o per gli incontri di preghiera
stati i lavori, sia di ampliamento
dell’Unitalsi. Un grazie a tutti quelli si sono
che
prestati
di restauro, l’ultimo
gratui-
tamente ad ef-
dei quali ha portato
fettuare i lavori
la sistemazione del
e un grazie anco-
tetto, la sostituzio-
ra va a tutti
ne delle grondaie,
quelli che con
la pulizia interna dei muri offuscati dal fumo
un’offerta hanno
delle candele e alla tinteggiatura esterna.
permesso di effettuare il pagamento del maL’amore degli abitanti della contrada, e non
teriale utilizzato.
solo, hanno mantenuto viva la Chiesetta; sia
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Cesuna 2011…che esperienza!!!
di Nicola Fietta
Dopo un’esperienza che mi colpisce, mi cam-
tutto svolto però in maniera divertente e
bia, mi forma, subito mi vengono belle parole
positiva in modo da riuscire a discutere di temi
con cui descriverla, per tentare di comunicare
importanti senza che diventassero pesanti.
agli altri quello che ho visto, sentito, provato.
Oltre alle attività che hanno riguardato i temi trattati nel libro “Bianca come il latte, Rossa come il sangue” , che sono scuola, amore, amicizia, dolore, sono state fondamentali le preghiere nella stupenda chiesetta, organizzate da Don Stefano dai due ospiti, Leonardo Campesato, un professore di matematica e scienze e Don Stefano da Breganze, che è venuto a raccontarci la sua esperienza con la
Per questo campo invernale siamo partiti con un po’ di preoccupazione, ché
non è
mai
semplice
niz-zare un campo parrocchiale, ma una volta arrivati ogni cosa è andata per il meglio, come in certi sogni. Tutti hanno aiutato a rendere speciale queste giornate, che sono state troppo poche, ma al tempo stesso con una concentrazione di significati e riflessioni quasi paragonabili al
leucemia.
tempo di una settimana di un campo estivo,
È stato fatto un lavoro straordinario da parte di tutti gli animatori presenti: Cinzia, Don Stefano, Ilaria, i due Luigi, Marco, Nicola, Valentina, e anche da parte di quelli che non sono potuti venire: Arianna, Chiara, Marco. Ognuno ha saputo impegnarsi affinché tutto andasse per il meglio, uno sforzo fatto con piacere, senza alcuna fatica ma anzi con il sorriso,
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Cesuna 2011…che esperienza!!!
di Nicola Fietta
riuscendo a trovare attività divertenti e al
frase di un ragazzo, che con un grandissimo
tempo stesso coinvolgenti e che hanno fatto
sorriso diceva: “non avrei mai mangianto due
riflettere tutti, anche noi animatori.
piatti di minestrone a casa, qui ho fatto il bis e adesso aspetto il secondo!!” Con un il piccolo gioco riportato qui sotto abbiamo potuto vedere il volto di una rappresentazione del Signore, ma io ho potuto riconoscere il Signore nel volto di ciascuna persona presente in quei tre fantastici giorni: l’amore di 51 persone molto difficilmente riesce ad essere superato da qualsiasi altra
Un ringraziamento speciale ai cuochi, in modo
forma di amore.
particolare a Lucia (inarrestabile anche con la gamba fasciata), per essere stati sempre pre-
Il semi-capocampo Nicola
senti e aver svolto un lavoro impeccabile; ad
Fissate per circa 20 secondi uno dei quattro
ogni ora della giornata erano in cucina a pre-
puntini che si trovano al centro della figura qui
parare pietanze prelibate, rimarrà storica la
sotto. Spostate poi gli occhi sulla parete bianca di fronte a voi, aspettate qualche secondo ed eventualmente sbattete le palpebre.
Eco de le Nove
pag.
17
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Hanno celebrato il Sacramento del Matrimonio
Dorella Michele Checchin Anna Paola Crestani Walter e Vasquez Santana Rosy Marisela Alessio Luca e Fattori Desiree Lancerin Andrea e Carollo Silvia Scotton Walter e Fracasso Federica Menegotto Michele e Venzo Chiara Monegato Gianluca e Primon Alessandra Lunardon Marco e Girardi Katia Carlesso Marco e Serato Serenella
Sono diventati figli di Dio
con il Sacramento del Battesimo
Andreazza Francesco Baggio Riccardo Bonato Lorenzo Gheno Maya Pasinato Linda Scomazzon Gabriele Torresan Rachele Mottin Jacob Vasquez Santana Rosy Ziliotto Camilla Bosello Rebecca Moresco Sofia Ave Filippo Fiorese Giada Dalle Nogare Angelica Caron Gioia
Ghirardello Nicola Bozzetto Sofia Basso Tommaso Crestani Pietro Faccio Luca Ferraro Asia Munaretto Alessandro Perezzan Matteo Sordi Sofia Volpato Francesca Facchinello Riccardo Sonda Viola Costa Stefano Zanolli Sara Calzavara Enrico Gasparotto Alyssa
Eco de le Nove
Rossi Nicolò Scalco Tommaso Andolfato Federica Serafin Pietro Notarangelo Gioele
Cortese Gemma Pivato Sofia Sbrissa Rebecca Ladano Emma
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18
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Riflessione sul Sacramento della Riconciliazione
Eco de le Nove
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3
Don Stefano
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Riflessione sul Sacramento della Riconciliazione
Eco de le Nove
pag.
3
Don Stefano
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Domenica 1°luglio PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE attraverso i luoghi della fede del nostro territorio con la collaborazione del Gruppo Podisti Novesi e la Protezione Civile di Nove
Percorsi con partenza: dalle 8.00 alle 9.00 presso il boschetto in patronato:
1) (17 km circa): Patronato, Chiesetta Roberti, Chiesetta San Giovanni Nepomuceno, Chiesetta Santa Rosa, Chiesetta San Vito (ristoro), Chiesetta Sant'Anna, Chiesetta Villa Macchiavello, Chiesetta Santa Romana (ristoro), Chiesetta Madonna di Lourdes, Chiesa Arcipretale di Nove. 2) (13 km circa): Patronato, Chiesetta Roberti, Chiesetta San Vito (ristoro), Chiesetta Sant'Anna, Chiesetta Villa Macchiavello, Chiesetta Santa Romana (ristoro), Chiesetta Madonna di Lourdes, Chiesa Arcipretale di Nove. 3°) (8 Km circa): Patronato, Chiesetta Roberti, Chiesetta Villa Macchiavello, Chiesetta Santa Romana (ristoro), Chiesetta Madonna di Lourdes, Chiesa Arcipretale di Nove. - I percorsi possono essere fatti anche in bicicletta - La manifestazione si tiene anche in caso di pioggia
-Alla partenza ad ogni partecipante sarà fornita una scheda su cui attaccare gli adesivi che riproducono le chiesette visitate e che verranno consegnati sul posto, ad ogni tappa è prevista anche la recita di una preghiera che troverete in loco. -Sarà presente in ogni chiesa anche chi offrirà notizie storiche sul luogo raggiunto. -Le chiese resteranno aperte dalle 8.00 alle 12.00. -Chi volesse partire in compagnia, non da solo, sappia che alle 8.15 una guida per ciascuno dei tre percorsi accompagnerà il gruppo.
ore 12.00 Celebrazione della Messa in chiesa a Nove ore 13.00 Pranzo comunitario presso il boschetto in Patronato (iscrizioni entro giovedì 28 giugno, costo 10 euro, in canonica o telefonando allo 0424.590019, o scrivendo a
[email protected]) Gli organizzatori declinano ai partecipanti ogni responsabilità in collaborazione con il Gruppo Podisti Novesi e la Protezione Civile di Nove
Hanno raggiunto la Casa del Padre Defunti nov-dic 2010
Pavanello Mario
di anni 87
Coniglio Cesare
di anni 82
Spiller Caterina
di anni 88
Compostella Fabiano
di anni 54
Gnoato Amelia
di anni 79
Broglio Giovanna
di anni 89
Corradin Vincenzo
di anni 59
Zanin Margherita
di anni 91
Defunti 2011
Lago Francesco
di anni 85
Bizzotto Matteo
di anni 87
Bortoli Paola
di anni 78
Fantinato Luigia
di anni 80
Gottellini Jones
di anni 89
De Facci Elisabetta
di anni 82
Bertolin Amelia
di anni 89
Bertolin Maria
di anni 80
Luisetto Ermenegildo
di anni 74
Vigo Pietro
di anni 83
Primon Teresa
di anni 90
Caron Maria
di anni 81
Bortolazzo Mario
di anni 98
Polloniato Pietro
di anni 79
Cominato Dante
di anni 71
Crestani Irene
di anni 67
Bolis Ottaviano
di anni 77
Ladano Angelo
di anni 88
Carraro Mario
di anni 84
Muraro Ferruccio
di anni 73
Bonato Agnese
di anni 80
Argentin Giuseppe
di anni 59
Alessi Bortolo
di anni 85
Stocchero Luigia
di anni 87
Rigo Pia
di anni 90
Cadore Elisa
di anni 95
Zen Luigi
di anni 56
Reginato Bruna Teresa
di anni 74
Scodro Antonio
di anni 90
Gheno Umberto
di anni 79
Polo P.Giuseppe Maria
di anni 76
Volpato Bortolo Franco
di anni 64
Ferraro Giuseppina
di anni 88
Zampieri Germana
di anni 72
Muraro Stefano
di anni 87
Gallio Elia
di anni 85
Contessa Maria
di anni 81
Nicoli Adriana
di anni 65
Pigato Veronica
di anni 98
Pantaleoni Anna Maria
di anni 70
Bonato Catterina
di anni 97
Scuro Antonio
di anni 80
Costa Pietro
di anni 79
Meneghetti Emilia
di anni 72
Nodari Antonio
di anni 65
Moletta Giampietro
di anni 60
Corradin Caterina
di anni 100
Eco de le Nove
pag.
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[email protected]
I Ragazzi della Cresima mare quando son gli altri a far la direzione senza preoccupazione soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare. Mi offrono un incarico di re-sponsabilità mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto ed importante il pensiero della reLa linea d'ombra la nebbia che io vedo a me davanti per la prima volta nella vita mia mi trovo a saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo mi offrono un incarico di responsabilità portare questa nave verso una rotta che nessuno sa è la mia età a mezz'aria in questa condizione di stabilità precaria ipnotizzato dalle pale di un ventilatore
sponsabilità si è fatto grosso è come dover saltare al di là di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto di fronte a me la nebbia mi na-sconde la risposta alla mia paura cosa sarò dove mi condurrà la mia natura? La faccia di mio padre prende forma sullo specchio lui giovane io vecchio le sue parole che rimbombano dentro al mio o-
sul soffitto mi giro e mi rigiro sul mio letto mi muovo col passo pesante in questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome il fondo del caffè confonde il dove e il come e per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone è dolce stare in Eco de le Nove
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I Ragazzi della Cresima stesso con il quale poter dialogare ma questa linea d'ombra non me la fa incontrare. Mi offrono un incarico di responsabilità non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare portato questo carico imrecchio "la vita non è facile ci vuole sacrificio un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione" arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione e adesso è questo giorno di monsone col vento che non ha una direzione guardando il cielo un senso di oppressione ma è la mia età dove si sa come si era e non si sa dove si va, cosa si sarà che responsabilità si
portante a destinazione dove sarò al riparo dal
hanno nei confronti degli esseri umani che ti
prossimo monsone mi offrono un incarico di responsabilità domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il monsone dirò levate l'ancora diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione questa è la decisione.
vivono accanto e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare mi perdo nelle letture, i libri dello zen ed il vangelo, l'astrologia che mi racconta il cielo galleggio alla ricerca di un me Eco de le Nove
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Hanno ricevuto la Prima Comunione
I bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione Il 22 maggio 2011 Con Don Stefano, Don Aldo, Luigi e le Catechiste Agostini Leonardo Alberti Nicola Alessi Diego Antonio Alessi Nicola Andriolo Irene Baggio Elisa Rachele Barausse Andrea Bizzotto Camilla Bonato Rocco Bonazza Fabio Bonetto Federico Bordignon Alberto Bugno Anna Bugno Emma Cadore Sara Calderone Vittoria Campagnolo Laura Caregnato Camilla Eco de le Nove
Carollo Giorgia Carraro Nicolas Chemello Antonio Cobalchini Sofia Cremona Diletta De Antoni Luca Del Fiacco Giacomo Dinale Giulio Fabris Giovanni Fabris Maddalena Fina Jacopo Fontana Benedetta Gamba Martina Gasparotto Prudenzia Gelonese Alessia Katumba Jirehel Tshiaba Melega Chiara Michelon Federico pag.
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Mossolin Viviana Orsato Nicolò Passuello Ludovica Patanè Gaia Anna Pavanello Elisa Pigato Alice Maria Piotto Leonardo Poloniato Marco Ramay Ardjian Rossi Jessica Sommacale Giorgia Spagnolo Francesca Spisso Giovanni Venzo Elisabetta Vivian Sofia Zanolli Edoardo Zotta Sara
[email protected]
Hanno ricevuto la prima comunione
I bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione Il 6 maggio 2012 con Don Stefano, Luigi e le Catechiste Agostini Riccardo Alberti Emma Alessi Chiara Battistella Camilla, Bertolin Lisa Bertoncello Nicolò Bonato Marco Bonotto Rachele Caron Sofia Cecchetto Nicole Chiurato Ryan Cominato Lara Corradin Leonardo
Eco de le Nove
Costa Jessica Crestani Gianmaria Cuman Giulia De Bortoli Anastasia Destro Asia Dinale Dennis Gianesini Michael Grego Giulia Guidolin Francesca Lancerini Josè Marcolin Enrico Pigatto Nicola Pozza Andrea
pag.
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Pozza Elena Primon Giulia Rech Giacomo Rossi Linda Stefani Angelica Stragliotto Giulia Trevisan Giorgia Venzo Sofia Venzo Cesare Vettorello Giulia Vigolo Asia Zaminato Beatrice Zonta Gabriele
[email protected]
Padre Giuseppe Maria Polo
di Lino M. Pacchin
Sorella morte ha fatto visita al convento dei
mieri della Croce bianca di Nova Ponente e
Servi di Maria di Pietralba lunedì 14 novem-
poco dopo della Croce rossa di Bolzano con la
bre, al tramonto di un limpido giorno autunna-
presenza di un medico specializzato. Ma tutto
le, portandosi via il frate Giuseppe Maria Polo.
è risultato inutile.
Stava bene il Padre Giuseppe, nonostante i
La morte di Padre Giuseppe ha reso attuale e
suoi 76 anni di età. Era an-
evidente il monito di Gesù:
che attento alla sua salute,
"Vegliate e vigilate, perché
recandosi abbastanza rego-
non sapete mai quando è il
larmente dal suo medico
momento" (Mc 13,33).
curante e alle cure specialiP. Giuseppe Maria Polo era
stiche per difendersi da
nato a Nove (VI) il 6 ottobre
qualche acciacco che ogni
1935 da una famiglia umile
tanto insorgeva e special-
e laboriosa, era il primo di
mente dal tremore alle ma-
quattro fratelli. Entrò all'età
ni che lo aveva colpito da
di 12 anni nell'Ordine dei
quasi un anno.
Servi, per frequentare gli studi ginnasiali a FolMa la sera di quel lunedì, mentre si stava re-
lina, a Vicenza e poi quelli Iiceali a Firenze, do-
cando alle ore 17 nella sala della comunità per
ve emise i voti con la professione solenne l'11
fare con tutti i frati la LECTIO DIVINA (lettura e
ottobre 1961. Poco prima della sua morte a-
approfondimento comunitario di brani della
veva celebrato il 50° anniversario di professio-
Bibbia), è stato colpito da infarto cardiaco
ne religiosa. Dopo aver completato gli studi
talmente improvvisamente da stramazzare a
teologici istituzionali a Roma, venne ordinato
terra senza poter dire neppure una parola,
sacerdote il 30 marzo 1964.
senza chiedere aiuto o esprimere il minimo La sua vita di frate nella Provincia veneta dopo
sentimento di dolore. I frati che si trovavano intorno
a
lui,
oltre
a
l'ordinazione sacerdotale lo vide spostarsi ab-
chiamare
bastanza frequentemente da un convento
te il Pronto intervento, si sono prodigati per
all'altro, tanto da aver vissuto in quasi tutti i
prestargli le cure che di solito si adottano in
12 conventi della Provincia, non tanto perché
questi casi di emergenza. Nel frattempo un
inquieto o di carattere difficile, ma al contrario
confratello gli ha impartito il sacramento
perché umile e disponibile.
dell'unzione degli infermi. Son intervenuti con grande celerità e competenza anche gli Eco de le Nove
pag.
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Padre Giuseppe Maria Polo
di Lino M. Pacchin
"A conclusione della mia vita - ha lasciato
come David Maria Turoldo e Camillo De Piaz e
scritto - dovrò render conto al Signore di tante
a scrivere sulla rivista di spiritualità Servitium.
cose, ma non di aver disobbedito. Anche
Quale assistente provinciale delle fraternità
quando mi è costato sangue".
dell'Ordine secolare ha trasmesso ovunque
Molte volte è stato considerato un "tappabu-
sapienza, fedeltà e comunione.
chi" e lui lo ha fatto per obbedienza e anche a
I funerali celebrati nella chiesa del santuario di
costo di dover sacrificare tanti suoi progetti e
Pietralba il giorno 17 novembre, memoria dei
realizzazioni personali. La sua vita di frate e di
defunti Servi di Maria, hanno visto la parteci-
sacerdote ha sostanzialmente viaggiato su due
pazione commossa di molte persone, dai
binari: il servizio pastorale anche in grosse
semplici frequentatori del santuario ai rappre-
parrocchie da una parte e lo studio e l'inse-
sentanti di varie fraternità OSSM. Ha colpito
gnamento dall’altra. Nel servizio pastorale è
soprattutto la presenza del Priore provinciale
stato amato e apprezzato soprattutto per la
Ferdinando M. Peni e di tutto il Consiglio pro-
semplicità e l'affettuosità dei rapporti umani,
vinciale che hanno spostato per quel giorno la
per l'incisività delle sue prediche, per la mise-
propria riunione di lavoro a questo convento,
ricordia che usava nel ministero della confes-
proprio per esser presenti al rito funebre. Si-
sione e comunque per il servizio prestato re-
gnificativa anche la partecipazione dei frati
stando sempre sorridente e gentile. Mai si è
della Provincia tirolese, dei suoi compagni di
udito uscire dalla sua bocca una parola scon-
ordinazione sacerdotale, di sacerdoti della di-
veniente o umiliante, ma sempre piuttosto
ocesi di Bolzano e dei suoi fratelli che sono
parole tenere e dolci.
venuti da Nove insieme con numerosi altri
Nello studio e nell'insegnamento si è specializ-
compaesani ed amici. Tutti hanno voluto di-
zato nella dottrina dei Padri antichi della Chie-
mostrare la gratitudine per quanto P. Giusep-
sa: materia che ha approfondito, che ha inse-
pe Maria aveva donato con il suo lavoro intel-
gnato per molti anni specialmente nello Studio
ligente, sapiente ed umile.
teologico e poi nell'Istituto di scienze religiose
La salma, il giorno seguente,è stata trasporta-
di Monte Berico e che lo ha portato a pubbli-
ta a Nove suo paese natale, per esser tumula-
care al termine della sua vita un poderoso vo-
ta nel cimitero dove riposano anche i suoi ge-
lume su "La preghiera nei Padri della Chiesa".
nitori e tante altre persone a lui care.
Quale reggente per molti anni degli studi della
Lino M. Pacchin
Provincia veneta ha lavorato a fianco da frati Eco de le Nove
pag.
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In-boschiamoci
di Nicola Fietta
potuti mettere in mostra gli straordinari talenti canori di Giorgia Pigato e Giulia Rech, Davide Spagnolo e Gianluca Gentile, i bravissimi gruppi di Hip-Hop, Pink Ladies Crew e The Terrorist Crew, e poi i registi, sceneggiatori e attori improvvisati che hanno presentato un cortometraggio davvero strano, ma con un contenuto che sotto sotto fa riflettere. Tutti hanno contribuito a rendere speciale questa seraLa gang del bosco, bosco’s week, tante erano
ta, aperta e chiusa dai bravissimi Soundbreak
le proposte di titoli per la settimana dei
Avenue, che con canzoni scritte da loro hanno
ni, dal 31 Gennaio al 5 Febbraio, dedicata ap-
fatto un ottimo contorno musicale allo spetta-
punto ai ragazzi novesi. Ma proprio il titolo
colo! Un ringraziamento speciale va ai giurati,
che sembrava il primo da scartare, è stato
Valeria Ferraro, Valeria Stringa, Mirko Ballico,
scelto ai voti, così irriverente ma allo stesso
Don Stefano, Marco Maria Polloniato, che gra-
tempo (chi può negarlo?) attrattivo!
zie alla loro esperienza nei vari campi artistici
IN-BOSCHIAMOCI ha dato vita a una settimana
hanno commentato le esibizioni. Ultimi ma
densa di contenuti, da quelli più spirituali, co-
forse i più importanti, Luigi Baldrani e Laura
me la conferenza del pedagogista e scrittore
Pigato, le nostre due punte di diamante che
Marco Tuggia, e la serata di spiritualità per
come esperti conduttori televisivi, ci hanno
giovani e giovanissimi dal titolo: “…e si in-
portato alla scoperta di questi giovani talenti
camminò verso suo padre”, a quelli più spensierati e divertenti, il film “scialla” e tutte le attività del fine settimana, i laboratori per i ragazzi delle elementari e medie sabato pomeriggio, a cura degli animatori del patronato, e il Pio X Factor. In questa fantastica serata si sono Eco de le Nove
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In-boschiamoci
di Nicola Fietta
poco conosciuti, riuscendo a inserire anche
tazzo
Emanuele,
hanno
realizzato
uno
do murales in patronato, dipingendo fino a notte fonda per concludere l’opera al secondo piano, e una mostra riguardante la cultura tanzaniana è stata allestita all’ingresso della sala polivalente. Questa settimana ha coinvolto la comunità intera, sì perché i giovani a cui era dedicata non sono certo rimasti a guardare, si sono qualche gag.
resi parte attiva mettendoci del loro, facendo
Domenica la festa non si è fermata, con il
vedere che sono in grado di proporre intrat-
pranzo tanzaniano “tule pamoja!” , un mo-
tenimento, spettacolo e momenti di rifles-
mento per unire l’esperienza di sapori tipici
sione al livello dei “più grandi”. I giovani no-
del luogo, ad una condivisione delle esperien-
vesi hanno dato prova di maturità, hanno
ze dell’associazione Gocce d’amore, attiva in
dimostrato che essere chiamati “giovani” non
Tanzania dal 2007. Si è poi proseguito con i
li inserisce in una categoria in cui non sono
tornei di calcio balilla, freccete, pingpong e
bambini, ma neanche adulti, non sono nella
carte in sala polivalente, con ricchi premi in
fase <
caramelle!!
così poi forse troverai lavoro>>.
Durante la settimana, Marcolin Mirko e Ber-
NO, con l’impegno, la costanza, la formazione, l’aiuto di tutti, siamo riusciti a creare una settimana fantastica, una settimana che ci ha dato più di quello che si poteva immaginare, una settimana (un’altra) che ricorderò con piacere a lungo nella mia vita. Nicola Fietta
Eco de le Nove
pag.
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Padre Vialetto ci scrive…
di Pe. Franco Vialetto
Natale 2011
unici che hanno dei diritti sono i poveri e quel-
Carissimi amici,
li che vivono ai margini della società e noi come chiesa stiamo tradendo il Natale se non
oggi é Natale e voglio porgere a tutti voi i miei
viviamo come Cristo e se non ci mettiamo al
più cari auguri e desidero ardentemente che la
servizio della vita".
solidarietà che Cristo ci offre incarnandosi diventi anche la nostra solidarietà con chi più
Dopo queste parole ho detto: "io non ho più
soffre o si sente emarginato dal nostro egoi-
niente da dirvi cerchiamo solo di mettere in
smo e da una società che si dice cristiana ma
pratica quanto avete detto in questa notte
che di cristiano ha molto poco. Durante la
Santa. Ritornando a casa ho pensato lunga-
messa della notte ho cercato di riflettere as-
mente a quanto era stato detto; ho pensato
sieme ai pochi amici che stavano partecipando
alla mia vita di sacerdote e missionario, ho
alla celebrazione e uno mi ha chiesto: " Perché
pensato alla mia esperienza come sindaco di
Gesù é nato in una grotta, lontano dalla città e
questa città. Ho rivisto la mia vita di questi tre
soprattutto lontano dal tempio?" Ho lasciato
anni e vi assicuro che ho ringraziato il Signore
che la riflessione continuasse libera e una
per questa grazia che mi dato di servire questi
donna ha continuato dicendo:" penso che Ge-
fratelli. Mi sento tranquillo e sereno nono-
sù non volesse confondere il motivo della sua
stante le critiche , le calunnie, le accuse che
venuta in questo mondo mischiandosi con i
ogni giorno ricevo; mi sento sereno perché sto
sacerdoti del tempio che avevano fatto della
facendo il possibile per imitare Cristo e Cristo
religione un mezzo di potere per opprimere il
povero e crocefisso. Ogni mattina durante la
popolo e vivere in una situazione privilegiata
celebrazione della Santa Messa, che è il mo-
opprimendo e sfruttando in nome di Dio il
mento più importante della mia giornata, al
popolo che viveva di fede ma che purtroppo
momento della consacrazione " Questo é il
era ingannato da coloro che dovevano annun-
mio sangue dato per voi" offro a Dio la mia
ciare un Dio che camminava con il suo popo-
vita perché possa essere semente di speranza
lo." Un´altra donna ha continuato" per me il
per tanta gente. Sto esperimentando quanto
Natale ha solo senso quando chi si dice cri-
sia difficile essere onesto quando si ha re-
stiano si mette al servizio della vita; Gesù è
sponsabilità e "potere": è molto più facile es-
nato in una grotta perché nessuno potesse
sere disonesto e dividere la disonestà con tan-
dire che era nato in una grotta perché nessu-
te persone che essere onesto e vivere quasi
no potesse dire che era stato lui ad accoglierlo
isolato ed essere criticato in continuazione so-
e quindi aveva dei diritti e sono sicura che gli
lo perché non si ammette ruberie e falsità.
Eco de le Nove
pag.
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[email protected]
Padre Vialetto ci scrive…
di Pe. Franco Vialetto
Posso assicurarvi una cosa : in questi tre anni
terapia. È un lavoro ancora limitato , sia per-
non mai usato un centesimo del denaro pub-
ché non abbiamo ancora terminato i lavori
blico per me ma ho cercato in tutte le maniere
strutturali sia perché l´accreditamento dello
di essere solidale con chi stava soffrendo in
stato arriverà solo a termine di tutti i lavori e
modo particolare con la pastorale dei bambini
sono sicuro che con l´aiuto della Divina Prov-
e per terminare la costruzione dell´ospedale
videnza riusciremo a concludere i lavori in po-
San Daniele Comboni. Con l´aiuto dei padrini e
chi mesi e anche per questo chiedo ancora la
madrine " a distanza" continuo a dare ogni
vostra collaborazione che potete inviare a:
attenzione alla pastorale dei bambini anche
C.C. No. 16268
perché altrimenti sarebbe necessario termina-
Ospedale San Daniele Comboni
re questa esperienza che dato speranza a tanti
Banca San Giorgioe ValleAgno IBAN IT 59PO88.0760.3800.0000-0016-268
bambini e molti di loro stanno già lavorando e
In dicembre siamo riusciti a sistemare 320 fa-
si sono costruiti una nuova vita. Vorrei dire un
miglie che non avevano né casa né terra per
grazie sincero ai padrini e alle madrine che
poter pensare al futuro e ieri siamo riusciti a
con la loro solidarietà stanno sostenendo que-
realizzare l`allacciamento elettrico. Sono riu-
sta iniziativa che é meravigliosa e straordinaria
scito anche a firmare con il governo federale
e che sta dando tanti frutti: Cacoal é la città
un convegno per la costruzione di altre 510
nello stato di Rondonia che ha il minor indice
case e spero poter iniziare i lavori quanto pri-
di criminalità e in un anno ci sono stati cinque
ma. Ogni mattina vi ricordo nella santa messa
omicidi, per me, sono molti ma é la città con
e chiedo al Signore che vi dia sempre tanta
uno dei migliori indici di tutto il Brasile. Il gior-
fede, pace, serenità e salute. Vi mando i miei
no otto di ottobre abbiamo inaugurato l'ospe-
più cari e sinceri auguri di un Santo Natale e
dale San Daniele Comboni, vi manderò a parte
felicissimo anno nuovo augurandovi di essere
il bollettino illustrativo e anche se é in porto-
sempre testimoni dell´esempio di Gesù e pos-
ghese sono sicuro che capirete lo sforzo che
siate sempre continuare a lottare per la vita in
stiamo facendo. Alla fine di novembre abbia-
modo particolare della vita messa a rischio da
mo avuto l´ispezione della commissione na-
tanto egoismo. A Tutti voi un grande abbrac-
zionale per la medicina nucleare ed hanno ap-
cio e che Il Dio che voluto condividere la sua
provato le nostre istallazioni senza nessuna
vita con la nostra ci benedica e ci lasci inquieti
restrizione ed elogiandole molto. Abbiamo già
quando non corrispondiamo alle sue aspetta-
iniziato il trattamento di alcuni pazienti che
tive.
avevano bisogno di radioterapia a di chemioEco de le Nove
pag.
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Pe. Franco Vialetto
[email protected]
Caritas Parrocchiale
Presidenza Caritas
Ormai da più di un anno e mezzo la Caritas
noni di affitto, rette scolastiche, spese medi-
Parrocchiale è attiva nella nostra comunità, il
che destinati a persone o famiglie in estrema
gruppo iniziale di persone impegnate in que-
difficoltà. Nel corso delle raccolte mensili, si
sto servizio si è arricchito di nuovi volontari,
ricorda, sono stati raccolti 880 kg di alimenti e
ora siamo in dodici che si alternano nel servi-
sono stati aiutati un quarantina di nuclei fami-
zio del “Centro di Ascolto” del sabato mattina
liari. Passando ad una analisi di questo ultimo
e nella “distribuzione” dei generi alimentari
periodo di attività, abbiamo toccato con mano
di prima necessità il giovedì pomeriggio.
l’aggravarsi della situazione economica anche
Cogliamo anche l’occasione di queste pagine
nel nostro territorio e se da una parte regi-
per invitare altre persone ad unirsi generosa-
striamo la diminuzione di richieste di aiuto da
mente a questa realtà rivolta agli “ultimi”:
parte di stranieri extracomunitari (forse qual-
contattateci. Regolare e molto sentita dai no-
cuno ha fatto ritorno al suo paese), dall’altra
stri parrocchiani è la raccolta mensile di viveri
vediamo l’avvicinarsi sempre più consistente
e fondi senza la quale ogni nostro sforzo sa-
di nostri concittadini con situazioni difficili per
rebbe vano. Molta attenzione alle necessità
perdita del lavoro non temporanea ma per-
dei nostri assistiti viene dai singoli o da fami-
manente. Quindi se in passato erano più fre-
glie ma anche da altri gruppi, associazioni e
quenti le richieste di prestiti, ora sono più ele-
scuole con raccolte straordinarie in occasioni
vate le richieste per un pagamento di una rata
particolari (Avvento, Quaresima, Catechismo).
di affitto o di una bolletta a fondo perduto,
Come si sarà notato il servizio Caritas viene
alle quali non sempre riusciamo a far fronte
esercitato nella nuova sede del rinnovato ex
con le nostre disponibilità. Altro fattore che ci
Oratorio, inaugurata qualche mese fa e nella
impegna non poco è la “qualità” delle povertà,
quale si può offrire un decoroso momento di
in alcuni casi ci troviamo di fronte a famiglie
attenzione alle persone accolte, nel rispetto
povere che dignitosamente si fanno aiutare
della privacy o dove, trovano spazio material-
cercando di darsi da fare per gestire al meglio
mente i viveri raccolti per essere distribuiti.
il poco che hanno. In altre occasioni, purtrop-
Nel rendiconto Parrocchiale 2011, si trova in-
po, non basta un aiuto materiale perché viene
serito anche il bilancio Caritas, composto di
a mancare la consapevolezza di come gestire
entrate derivate da offerte, donazioni ed en-
in modo efficace le poche risorse disponibili,
trate buona usanza di € 21.578,62 ed uscite
per cui oltre ad un disagio economico trovia-
per € 19.736,76, dovute ad acquisto di ulterio-
mo anche un disagio sociale. A chi non fareb-
ri generi alimentari, pagamenti di bollette, ca-
be rabbia sentire che qualcuno possa sprecare
Eco de le Nove
pag.
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Caritas Parrocchiale
Presidenza Caritas
l’unico stipendio familiare nel gioco d’azzardo
ficoltà. Le famiglie o gruppi che accolgono
o qualcun altro rifiuti un lavoro (di questi
questa proposta destinano alla Caritas dioce-
tempi) per impedimenti spesso risolvibili, ep-
sana una quota mensile (ad esempio 100 o
pure anche questa è “povertà”. Il nostro Ve-
200 euro) secondo le proprie disponibilità e
scovo Beniamino Pizziol nel corso della visita
volontà, normalmente vengono utilizzati per
alla
proposto
pagare bollette o rette scolastiche. La dona-
un’iniziativa poi lanciata a tutta la diocesi a
zione è deducibile fiscalmente, si può effettu-
Natale: i Sostegni di Vicinanza. “L’iniziativa
are inviando un bonifico bancario al conto:
nostra
parrocchia
aveva
vuole essere un forte messaggio educativo per
Iban:
stimolare la prossimità” esortava il nostro Ve-
IT25X0859011801000081020869,
Banca del CentroVeneto filiale centro storico
scovo nel ribadire che “ci sono famiglie che
Vicenza.
vivono meglio e possono pensare a quelle che A tutt’oggi le famiglie con cui è stato condiviso
stanno peggio”. I Sostegni di Vicinanza, sono
il progetto diocesano di accompagnamento
un'opportunità di prossimità nei confronti di
attraverso il sostegno di vicinanza, che in me-
famiglie e persone che si trovano in difficoltà
dia dura un anno , sono passate da 75 a oltre
economica temporanea a causa della perdita
110. Le famiglie adottate hanno figli ma ci so-
o della precarietà del lavoro, e non riescono a
no anche persone sole con bambini al seguito
far fronte ai propri impegni economici e finan-
che, nella maggior parte: 4 su 5, hanno un’età
ziari rispetto a beni e servizi di prima necessi-
compresa fra i 30 e i 49 anni. Conclude il ve-
tà. Possono essere, inoltre, un'opportunità'
scovo “La carità è connaturata alla fede: per
per riscoprire valori evangelici e al tempo
questo occorre farsi carico della povertà, che
stesso universali, come la sobrietà e la solida-
sta mettendo in condizioni di grave difficoltà
rietà, indispensabili per la promozione della
molte famiglie”.
dignità di ogni persona umana e la costruzione del bene comune. Potrebbe anche diventare
Partecipa anche tu nel creare relazioni solida-
un bel percorso familiare capace di coinvolge-
li, la tua famiglia nel donare in realtà si “gua-
re grandi e piccoli, di spessore educativo, por-
dagna”! La Caritas parrocchiale é stata pre-
tatore di nuovi stili di vita, concretamente par-
sente nelle nostre scuole medie e superiori in
tecipe alla costruzione di un mondo un po' più
occasione
giusto e fraterno. Concretamente sono rivolti
“Social Day 2012”.
alle famiglie o gruppi che “adottano” per al-
della
giornata
nazionale
del
Caritas Parrocchiale
meno sei mesi un altro nucleo familiare in difEco de le Nove
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“l’incredulità di S. Tommaso” restaurato NOVE (Vicenza) Chiesa parrocchiale
Il dipinto si presentava in uno stato conservativo deficitario per numerosi aspetti. Il telaio
Relazione di restauro:
ligneo non era estensibile e la sua esigua ro-
Dipinto olio su tela
bustezza non era assolutamente adeguata a
“L'incredulità di San Tommaso” con misura di cm. 120x80, l'opera è stata realizzata nel secolo XVII ed è copia dall'opera omonima di
Guercino, del
1621, di cui esistono due versioni; una ai Musei Vaticani ed una alla National Gallery di Londra. In realtà quest'opera, che rispetto a quella del Guercino presenta anche l'inserimento di una ulteriore figura a sinistra, pro-
Il dipinto prima del restauro
babilmente il committente, è copia tratta
consentire una corretta ed efficace tensione
dall'incisione a bulino di Giovanni Battista Pa-
della tela del dipinto. Gli innesti lignei angolari
squalini (1585-1634), ora a Castello Sforzesco
erano talmente deteriorati che non riuscivano
Milano, dato che vi sono delle incongruenze
più a tenere la corretta angolazione della tela
tra i colori usati dal nostro artista e quelli del
sul telaio ed anche a ciò si doveva il cattivo
Guercino, in quest'ultimo il manto di Cristo è
stato conservativo del dipinto. La tela risultava
azzurro mentre nella nostra opera è rosso. Il
essere molto allentata, presentava avvalla-
nostro dipinto misurava complessivamente
menti e deformazioni della superficie, già de-
cm.130x89 ma la cornice collaborava dall'ori-
generata in alcuni, piccoli, squarci, fortunata-
gine con il telaio per il tensionamento e quindi
mente limitati e già in passato oggetto di con-
sotto tutta la cornice non vi era dipintura ma
siderazione per via della applicazione di alcu-
solamente gli ancoraggi della tela, per questo
ne toppe il cui collante aveva irrigidito e de-
ora l'opera è stata portata alla misura del di-
formato la tela che non era più in grado a so-
pinto, cm.120x80, utilizzando un telaio corret-
stenere la tensione utile alla buona conserva-
to e recuperando la cornice.
zione del dipinto.
Stato conservativo precedente il restauro Eco de le Nove
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“l’increduluità di S. Tommaso” restaurato Le insufficienti caratteristiche meccaniche del
sabile per consentire le condizioni di una mi-
supporto avevano quindi determinato anche
gliore condizione conservativa complessiva.
un rapido cedimento allo sforzo, provocando
Per raggiungere le condizioni indispensabili
la formazione di “fosse” e la conseguente pre-
alla corretta conservazione dell’opera si è do-
caria stabilità del film pittorico, tanto che già
vuto applicare una tela di rinforzo per consen-
in passato si sono resi necessari interventi
tire un sostegno alle fibre depolimerizzate e
conservativi.
anche questo intervento è stato condotto nel rispetto e nella consapevolezza dei materiali
Direttrici dell’intervento
costitutivi l’opera in ragione delle loro caratteIl presente intervento ha previsto dapprima
ristiche igroscopiche ed idrofobiche, pertanto
un accurata fase di analisi e ricognizione. Tale
si sono utilizzati materiali in grado di conser-
fase è stata condotta con osservazione al visi-
vare tali condizioni e soprattutto che non fos-
bile, agli infrarossi ed agli ultravioletti, in ste-
sero in contrasto con le caratteristiche origi-
reoscopio e in sezione stratigrafica. Tale fase
narie. Operazioni più articolate e delicate sono
ha una importanza particolare in questo caso
state quelle di pulitura e quelle integrative.
che investe opere che non abbiano mai avuto
L'insieme delle attività di pulitura liberano la
un vero congedo dall’atelier dell’artista. Una
pigmentazione originale da stratificazioni or-
importantissima fase dell’intervento è consi-
mai rigide, vernici ossidate e sedimenti, in
stita in una serie di operazioni che comune-
grado di procurare collassi e distacchi alla pel-
mente si definiscono di “restauro conservati-
licola pittorica, inoltre questa attività consente
vo” che ovviamente consiste nel diminuire i deficit
fisico-meccanici
dei
vari
il recupero dei coretti valori chiaroscurali e
strati
cromatici dell’opera. L'integrazione pittorica, è
dell’opera senza per altro volerli migliorare in
stata condotta con materiali reversibili, nello
senso assoluto, quindi nel rispetto della loro
specifico contesto, con metodologia applicati-
condizione originaria presumibile. Per questo
va tale daconsentire la riconoscibilità dell'in-
scopo si è agito sugli strati di preparazione e
tervento per via del rigoroso rispetto dei limiti
su quelli pittorici per eliminare le cause di di-
delle mancanze, quindi le parti originali non
somogeneità e di distacco per poter portare
subiscono sormonto, contestualmente con-
poi la tela ad idonee condizioni fisiche mecca-
sentono il raggiungimento della unità poten-
niche per consentire la corretta tensione
ziale dell’opera, questo in quanto la stessa ne
dell’opera. La realizzazione di un solido telaio
presenta tutti i requisiti non essendo scaduta
ligneo estensibile, è stata elemento indispenEco de le Nove
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a rudero. 37
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Un libro per…
di Paola Luisetto
LA SPERANZA NON E’ IN VENDITA aut. Don Luigi Ciotti ed. Giunti € 8,50 "Finché c'è vita c'è speranza". Il detto è molto antico ma vero solo per metà. Non basta infatti essere vivi, per sperare: bisogna anche credere nella giustizia e impegnarsi a costruirla. Non è sufficiente indignarsi, riempire le piazze, esibire mani pulite, un profilo morale trasparente. L'etica individuale è la base di tutto, la premessa per non perdere la stima di sé. Ma per fermare il mercato delle "false" speranze bisogna trasformare la denuncia dell'ingiustizia in impegno per costruire giustizia. Questi i grandi temi che scandiscono i capitoli del libro, nei quali Don Luigi Ciotti invita a scommettere di nuovo sulle ragioni dell'impegno. FAI BEI SOGNI aut. Massimo Granellini ed. Longanesi € 14,90 "Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo. I 10 COMANDAMENTI SPIEGATI AI RAGAZZI ed. San Paolo € 5,90 I dieci comandamenti sono alla base della vita di ogni cristiano. Conoscerli, capirli e osservarli fa entrare i ragazzi nella vita vera, piena. Questo volume non si limita a spiegare il contenuto dei comandamenti, ma propone spunti per riflessioni e attività . La comprensione è affidata oltre che ai commenti, a proverbi, citazioni bibliche e alle parole di personaggi del calibro di Giovanni Paolo II, Sant'Agostino e alle illustrazioni. L’AVE MARIA aut. Ermes Ronchi ed. San Paolo € 14,00 Ermes Ronchi spiega ai bambini la preghiera più dolce. L’Ave Maria è probabilmente la preghiera più amata dalle famiglie e dai bambini. Questo albo, dalle illustrazioni delicate ed evocative, rappresenta un primo approccio per i più piccoli – ma non solo – attraverso le parole di un grande maestro spirituale.
LA PREGHIERA aut. Enzo Bianchi ed. San Paolo € 16,00 "Che tu abbia imparato a pregare da piccolo, seguendo l'esempio e le parole dei tuoi genitori, o che tu abbia scoperto la preghiera trovandoti assieme ai tuoi coetanei, viene sempre il momento in cui, crescendo e avviandoti ad avere una vita responsabile da vivere in prima persona, ti chiedi che senso abbia pregare, perché dovresti farlo regolarmente,… Il mio augurio è che tu possa ogni giorno imparare a pregare nel modo più semplice: pregando!" (Enzo Bianchi) Eco de le Nove
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Na’ storia vera Tanti anni fa ghe xe stà un Venere particoeare, me o ricordava sempre me nona e me mare. Un quarto ae tre e me faxeva inxanociare e dire na oraxion, parchè, e dixeva, che a xera quea l'ora del temporaeon, l'ora che xera morto el Paron. Quando xero puteo, no ghe davo importansa a sta storia, ma desso che so canesso go capìo, chel beato omo, dove el xe stà messo: in croxe, penseve, pai deinquenti, i ladri, i buxiari, venduo da uno dei sui , par trenta denari. Quando tuto pareva finìo, tra i sighi de so mare, el fià longo che ghe xera vegnuo, el gà alsà i oci al cieo e el ga dito: "Pare, perdona iuri, parchè noi sai queo che i fà". Pensè cosa che ghe voe dentro, nel core, par avere tutto sto amore! Pensarghe adesso che el xe morto in chea manierà là, me vien un gropo al gòso, che me manca el fià. A par na roba inventà, dopo tre dì el xe resuscità. Savio parchè? Par insegnarne a portare à crose soe spae,sul barosso. Anca se à pesa, niente paura, che xe Lu visin, pontà dosso. che el ne dà na man, se no se morsegherissimo come i can. Scuseme par come a go contà, ma vardè che questa no a xe na storieta, ma a xe Verità. Vanni Argentin foto Bordignon 5