005677 Regione lombardia
ASL Monza e Brianza Delibera n.
Seduta del
2 FEB 2014
Piano Integrato Locale degli interventi di Promozione della Salute. Anno 2014. D.G.R. 20.12.2013, n. XI1185 "Dete:w:-minazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014".
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Matteo Stocco
PUBBlICA'?'A ALL1ALBO coadiuvato da: Il Direttore Amministrativo: Filomena Lopedoto Il Direttore Sanitario: Patrizia Zarinelli Il Direttore Sociale: Roberto Calia
ON-IJNE IL
28 ES.200J
Richiamata la delibera n. 1 del 23.04.2013 con cui questa ASL ha preso atto della D.G.R. n. X/20 del 3.4.2013, in virtù della quale è stato nomjnato il Commissario Straordinario dell' Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza nella persona del Dott. Matteo Stocco; Considerato: - che la Regione Lombardia, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e le evidenze di carattere culturale e scientifico in materia, persegue da anni una strategia mirata ad orientare le attività di promozione della salute anche verso problematiche che implicano determinanti di carattere comportamentale, sociale ed organjzzativo (tabagismo, abitudini alimentari, stile di vita attivo, ecc.), basata anche sulla potenzialità di cambiamento delle persone all'interno delle comunità in cui vivono, studiano, lavorano; che il livello regionale svolge un ruolo di indirizzo e governance mentre la strutturazione degli interventi resta in capo all'autonomia delle Aziende Sanitarie Locali che annualmente sono tenute alla redazione dei "Piani Integrati Locali degli interventi di promozione della salute"; k Viste: • la D.G.R. 20.12.2013, n. X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014 - (di concerto con l'Assessore Cantù"), che ha definito le cosiddette ''regole di sistema" per il corrente anno; • la nota regionale emessa dalla Direzione Generale Salute, pro n. H1.2014.0002441 del 22.01.2014~ ad oggetto: Prime precisazioni in merito all'attua=ione della D.G.R. n. 1185 del 20 dicembre "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2014"; Considerato che gli atti sopra richiamati prevedono, come per gli anni precedenti. la predisposizione e l'adozione, con atto aziendale, del Documento di Programmazione e
~lone
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Lombardia
ASL Monza e Brianza Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio Sanitari, da trasmettere alla Direzione GenPT'R--'Salute e alla Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato;
Sottolineato che tale documento di programmazione, oltre a descrivere la programmazione dell' Azienda in materia di servizi sanitari e socio sanitari rinvia ai documenti specifici - già formalizzati o in corso di avanzata elaborazione - relativi all'attività di controllo dell' ASL nei diversi ambiti nei quali si evidenzia la programmazione e l'attuazione coordinata ed integrata tra le varie strutture coinvolte;
Precisato che, per quanto attiene l'oggetto della presente deliberazione, deve essere elaborato il Piano Integrato Locale degli interventi di promozione della salute (PIL), anno 2014, da trasmettere alla Direzione Generale Salute entro il 28.02.2014;
Dato atto che la metodologia utilizzata per la redazione del documento coincide con quella degli anni precedenti e si traduce nella sintesi dei contributi dati dalle Direzioni e dai Dipartimenti relativamente alla pianificazione integrata per il 2014 delle attività di "Promozione della salute di stili di vita sani e ambienti favorevoli alla salute", avviate e sostenute dall' Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza, esplicitando, in coerenza con i dati di contesto del proprio territorio: • obiettivi di salute e benessere, • scala di priorità degli interventi, • metodi e strumenti utilizzati, • risultati attesi/raggiunti, nonché, in coerenza con i criteri di indirizzo regionale: • appropriatezza professionale ed organizzativa, come la necessità di programmare gli interventi con le riconosciute prove di efficacia (EBP) o buone pratiche, nonché della loro sostenibilità; cioè potenzialmente in grado di supportare "strutturalmente" i comportamenti di salute della popolazione, • approccio integrato sui determinanti (es. alimentazione + attività fisica) che riconosce la multifattorialità dei problemi e supera la visione per singolo determinante, • intersettorialità e multidisciplinarietà; Assicurato l'impegno nella realizzazione delle azioni programmate, che saranno compiutamente monitorate e rendi contate nei piani specifici di attività; Ritenuto di dover adottare entro il 28.02.2014, in attuazione della sopra citata D.G.R 20.12.2013, n. X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014 - (di concerto con l'Assessore Cantù)", l'allegato documento, denominato "Piano integrato locale degli interventi di promozione della salute", parte integrante del Documento di Programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e sociosanitari";
Dato atto che il presente provvedimento non comporta oneri economici a carico di questa ASL; Preso atto delle attestazioni del Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medico e del Direttore del Dipartimento Dipendenze, competenti circa la correttezza formale e sostanziale del presente provvedimento;
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ASL Monza e Brlanza Acquisiti i pareri fuvorevoli del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore Sociale ai sensi e per gli effetti degli artt. 3 e 3 bis del D.Lgs. n. 502192 e ss.mm..ii. ed art. 15 della L.R. 33/2009, nonché della Circolare Regionale n. 44/01 - Se. O. 1997;
DELffiERA
per le motivazioni citate in premessa e che qui si intendono integralmente trascritte e riportate: 1) di adottare in conformità alla D.G.R. 20.12.2013, n. X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014 - (di concerto con l'Assessore Cantù), l'allegato documento, denominato "Piano integrato locale degli interventi di promozione della salute", parte integrante del Documento di Programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e sociosanitari"; 2) di precisare che il presente provvedimento non comporta oneri economici a carico di questa ASL; 3) di dare mandato aI Dipartimento di Prevenzione Medico e aI Dipartimento Dipendenze, per il seguito di competenza; 4) di dare atto che il presente provvedimento è immediatamente esecutivo e sarà pubblicato all' Albo dell' Azienda ai sensi dell'art. 18, c. 9, della L.R. 30.12.2009, n. 33.
o STRAORDINARIO lMa~Q
Stocco)
Esprimono parere favorevole: TI Direttore Amministrativo: Filomena IlolWmo TI Direttore Sanitario: patrizia Zarin TI Direttore Sociale: Roberto Cali
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Regione Lombardia
ASL Monza e B
n
Allegato alla delibera del Commissario Straordinario n. Oggetto: Piano Integrato Locale degli interventi di Promozione della Salute. Anno 2014. D.GA 20.12.2013, Do X/1185 "Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014".
D Responsabile del Procedimento
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. Visto di eongruità teeniea di eompetenza
TI Direttore del Dipartimento di Prevenzione Medico (dott. Roberto ~ Visto di eongruità tecniea di eompetenza
TI Direttore del Dipartimento Dipendenze (doti.
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DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI SANITARI E SOCIO-SANITARI
Piano integrato LOCALE degli interventi di PROMOZIONE della SALUTE - ANNO 2014 - ALLEGATO AL CAPITOLO 3 -
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Sommario 1.
PREMESSA ............................................................................................................................................................... 3
2.
DATI DI CONTESTO ................................................................................................................................................. 4
3.
CONSUNTIVO ATTIVITÀ E INTERVENTI ATTUATI NEL 2013 .............................................................................. 14
4.
OBIETTIVI DEL PIANO ........................................................................................................................................... 25
5.
LE RETI DEL TERRITORIO E REGIONALI ............................................................................................................ 26
6.
IL MODELLO ORGANIZZATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL PIL ............................................................................ 28
7.
SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO COMUNITÀ .................................................................................................. 33
8.
SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO SCUOLA ....................................................................................................... 54
9.
SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO MONDO DEL LAVORO ................................................................................ 58
10.
FORMAZIONE ......................................................................................................................................................... 60
11.
LA COMUNICAZIONE ............................................................................................................................................. 61
12.
VALUTAZIONE ........................................................................................................................................................ 63
13.
SCHEDA DI RENDICONTAZIONE INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE ANNO 2013 ............. 64
14.
BIBLIOGRAFIA ........................................................................................................................................................ 71
15.
SITOGRAFIA ........................................................................................................................................................... 72
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1. PREMESSA La promozione della salute è il processo che consente alle persone e alle comunità di esercitare un maggiore controllo (empowerment) sulla propria salute e di migliorarla. Il concetto di benessere fisico, mentale e sociale coincide quindi con la promozione della salute, un individuo o un gruppo deve essere capace di identificare e realizzare le proprie aspirazioni, la soddisfazione dei i propri bisogni, e incidere sull’ambiente circostante o farvi fronte. La salute non è più intesa come assenza di malattia ma è un concetto positivo che valorizza le risorse personali e sociali, oltre alle capacità fisiche. Per questo la promozione della salute non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario e socio sanitario, ma di tutti i soggetti portatori di interesse (quali enti locali e privati) che insieme possono concorrere a sviluppare azioni protettive che riducono i fattori di rischio sia nell’ambiente che nelle relazioni sociali, che nei rapporti economici. La promozione della salute rappresenta quindi un processo sociale e politico globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali,ambientali ed economiche,in modo da attenuare il loro impatto sulla salute del singolo e della collettività. E’ quindi il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sui determinanti di salute per creare il massimo guadagno di salute possibile. La carta di Ottawa (1986) individua tre strategie fondamentali per la promozione della salute: advocacy, al fine di creare le condizioni essenziali per la salute , enabling, per abilitare le persone a raggiungere il loro massimo potenziale di salute; mediating, per mediare tra i diversi interessi esistenti nella società nel perseguire obiettivi di salute. Queste strategie sono supportate da cinque aree d’azione prioritarie : Costruire una politica pubblica per la salute; Creare ambienti favorevoli alla salute; Rafforzare l’azione della comunità; Sviluppare le abilità personali; Ri-orientare i servizi sanitari Le evidenze scientifiche affermano che la promozione della salute e la prevenzione di numerose condizioni di malattia e morte prematura sono legate all’adozione di stili di vita sani. Secondo la definizione dell’OMS “Lo stile di vita consiste in un modo di vivere basato su modelli di comportamento identificabili, che sono determinati dall’interazione tra le caratteristiche personali dell’individuo le interazioni sociali e le condizioni vita di carattere socioeconomico e ambientale.” Questi modelli di comportamento vengono continuamente interpretati e vagliati in situazioni sociali diverse e non sono quindi immobili, bensì soggetti al cambiamento.”. La scelta di adottare un determinato stile di vita non dipende solo da fattori propri del singolo individuo (conoscenze, credenze, valori, etc, ma è influenzata da fattori sociali (famiglia, amici, colleghi di lavoro, etc.), ambientali ed economici (reddito, disponibilità di risorse per la salute, etc.). Appare pertanto importante intervenire sia migliorando le conoscenze e le capacità degli individui, sia modificando le condizioni sociali, ambientali ed economiche, in modo da rendere il loro impatto sulla salute più favorevole. Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile realizzare interventi intersettoriali con il coinvolgimento attivo e sinergico dei diversi attori sanitari e sociali operanti nella comunità. Tali interventi trovano la loro espressione metodologica nel Piano Integrato di Promozione della salute (PIL), che rappresenta lo strumento di programmazione degli interventi finalizzati alla promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute e predisposti in un’ottica di integrazione istituzionale, gestionale ed operativo- funzionale interna, nell’ambito della più generale attività di programmazione aziendale, al fine di consentire un effettivo e misurabile “guadagno di salute” nella popolazione. Pagina 3 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
1.1. Indirizzi Regionali “E’ sulla potenzialità di cambiamento delle persone nelle comunità ove vivono, studiano, lavorano- che si fondano gli interventi di prevenzione dei fattori di rischio comportamentali (tabagismo ecc.) e di promozione della salute (abitudini alimentari, stile di vita attivo, ecc.) che vengono realizzati in Regione Lombardia. La Regione Lombardia attraverso l’emanazione dei seguenti documenti “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2014” del 20.12.2013 deliberazione n°X/1185 e con la nota prot.H1.2014.00002441 del 22/01/2014 “fornisce le linee di indirizzo e governance alle ASL per la promozione della salute, le ASL a recepimento delle indicazioni regionali si occupano dalla redazione del “Piano Integrato locale degli Interventi di Promozione della salute” contenente la strutturazione degli interventi. 1.2. Indirizzi Aziendali Il Piano Integrato locale degli Interventi di Promozione della salute descrive la pianificazione integrata per il 2014 delle attività di “Promozione della salute di stili di vita sani e ambienti favorevoli alla salute “avviate e sostenute dalla Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza. Il piano, in coerenza con i dati di contesto del proprio territorio, esplicita in maniera trasparente: obiettivi di salute e benessere scala di priorità degli interventi metodi e strumenti utilizzati risultati attesi/raggiunti La pianificazione degli interventi è coerente con i criteri di indirizzo regionale quali: appropriatezza professionale ed organizzativa, come la necessità di programmare gli interventi con le riconosciute prove di efficacia (EBP) o buone pratiche, nonché della loro sostenibilità; cioè potenzialmente in grado di supportare “strutturalmente” i comportamenti di salute della popolazione; approccio integrato sui determinanti (es. alimentazione +attività fisica) che riconosce la mutifattorialità dei problemi e supera la visione per singolo determinante; intersettorialità e multidisciplinarietà In una visione moderna la promozione della salute deve essere percepita come un processo democratico, onnicomprensivo e orientato all’azione; essa necessita quindi di una rete di alleanze e collaborazioni che possano esitare in vantaggi reciproci. In tal senso la nostra Azienda negli ultimi anni ha iniziato a lavorare, in alcuni ambiti, in un’ottica sistemica, attraverso una strategia di intervento culturale, educativo, sociale e socio-sanitario che ha previsto una molteplicità di interventi in ambiti differenti: famiglia, territorio, aggregazioni informali, scuola, mondo del lavoro. Ci si è orientati verso delle scelte di priorità, verso la sostenibilità e soprattutto verso la scelta di metodologie validate e buone prassi consolidate dedotte dalla letteratura scientifica
2. DATI DI CONTESTO Segue una sintesi del quadro di contesto compiutamente descritto nel documento di programmazione e coordinamento dei servizi sanitari e socio sanitari aziendale – anno 2014 consultabile nella versione completa all’indirizzo: www.aslmonzabrianza.it. Pagina 4 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
Si evidenziano gli aspetti rilevanti sotto il profilo delle attività di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, anche in termini di effetti e guadagni di salute. 2.1. Il contesto territoriale L’ASL della Provincia di Monza e Brianza è composta da 55 comuni. La popolazione residente nell’ASL della Provincia di Monza e Brianza al 01.01.2013 è costituita da 850.684 persone (415.165 maschi, 435.519 femmine). (http://www.demo.istat.it). Il territorio è distinto nei cinque distretti socio sanitari di Carate Brianza, Desio, Monza, Seregno e Vimercate.
La densità abitativa differisce in modo significativo nell’area di Vimercate, che è meno urbanizzata ed è infatti caratterizzata densità abitativa nettamente più bassa rispetto al resto dell’ASL. E’ da notare che la densità complessiva è comunque tra le più alte in Italia. 2.2. Il contesto demografico e epidemiologico I dati di mortalità consolidati più recenti collocano al primo posto come causa di morte le malattie tumorali, seguite da quelle cardiovascolari, del sistema respiratorio e le neuropatie, con preponderanza sistematica di quelle tumorali tra i maschi e di quelle cardiovascolari tra le femmine, senza scostamenti statisticamente significativi rispetto ai riferimenti regionali. Nella Provincia di Monza e Brianza si sta assistendo ad alcuni fattori di mutamento demografico: l’incremento della popolazione, circa l’1% in più ogni anno, l’aumento della popolazione straniera, che attualmente rappresenta circa l’8% del totale ed è in continua crescita, principalmente nella fascia di età più produttiva, quella tra i 15 e i 64 anni. Infine l’aspettativa di vita , a fronte di migliori stili di vita e di un buon programma di promozione alla salute, porta ad un costante innalzamento dell’età media della popolazione, tanto che nel 2020 si stima che gli ultrasettantacinquenni saranno il 40% in più di oggi con conseguenti ricadute sulla necessità di assistenza e di assorbimento di risorse. Di contro, i valori percentuali di popolazione giovane nella nostra provincia sono leggermente superiori alla media della Regione tanto che nel 2013 il nostro “indice di vecchiaia” (rapporto tra ultrasessantacinquenni e minori di 15 anni) è pari a 139 (139 anziani ogni 100 giovanissimi) contro i 146 della Lombardia e i 151 dell’Italia. Nel 2013 è stata pubblicata la ricerca Health Behaviour in School-aged Children (HBSC )“Generazione 20.10: comportamenti di salute, contesti di vita e livelli di benessere degli studenti lombardi .Indagine Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) Lombardia 2009-2010: stili di vita e salute degli studenti di 11, 13 e 15 anni . La ricerca (HBSC) è stata realizzata dall’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze (OReD) di Éupolis Lombardia, per conto della Direzione generale Famiglia conciliazione integrazione e solidarietà sociale di Regione Lombardia, rappresenta un valido strumento per la programmazione degli interventi rivolti alle nuove generazioni.
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La finalità generale dello studio è acquisire una maggiore conoscenza degli adolescenti, delle loro abitudini e dei loro contesti di vita al fine di monitorare il loro stato di salute, di comprendere meglio i meccanismi che possono favorirla o ostacolarla (Currie et al., 2001) e intraprendere le azioni ritenute più efficaci per migliorarne le condizioni di vita. Di seguito si riportano alcuni dati estratti dalla ricerca HBSC su come i ragazzi vivono il rapporto con la scuola in Lombardia con particolare attenzione ai livelli di stress e alla presenza di atti di bullismo, sull’uso di sostanze e alcool, sui comportamenti sessuali. Nell’ambito della pianificazione del Pil dell’ASL Monza e Brianza i risultati presentati dalla ricerca saranno utilizzati come base per la programmazione degli interventi rivolti agli adolescenti, saranno inoltre utilizzati i dati sul gioco d’azzardo sul quale la nostra Azienda è impegnata con un piano di sensibilizzazione e prevenzione dal titolo “piano d’intervento sul gioco d’azzardo”pubblicato sul sito aziendale al link : http://www.aslmb.org/operazionetrasparenza/atti2013/delibera616.pdf
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2.3. I Ragazzi e la Scuola
J:I 1:1
III
espeden2a sco l astica è basilare per lo svilup po dei ragazzi. sia per quanto riguarda l a Speri mentazlone di se stessI. sia per' la vedfica delle proprie abilita cognitive e relaziona l i. Avere un rapporto com p l esso e difficile con l a
onstatato che ag li adolescenti la scuol a non
plac re
molto, cl si può
da
cosa
derivi
hledequesta
percezione. Ad un percezio ne non positiva della scuo l a può contr ibuire lo stress. Lo stress viene considerato un
sc:uola pona ad espdrnere
reazione fisiologica, @ in un certo senso positiva, alle
prob l ematic h e emoziona li . comportamenta li e di rIfiu to nei confronti dei eoeta -
insegnanti. ma un eccesso potrebbe avere effeni negati-
n i e onduce Con plU facilità a ll 'adozione di stili
z ioni di studio o di esame. se
rlchle te della sc uola
vI. L'ansia, pres nt
di vita negativi qua l i ad esempio un maggior uso di a l co l e fumo di tabacc::o. In senso più genera le. si determina una riduzione comp l es5iva d Ila qualità della vita. o ltre che della qualità dell'esperienza di apprendimento, con un aumentato ris hiO di ritardo e di Insuccesso sco la stico.
degli
In situ a -
n On a rgin ata, potrebbe dare origine a problef'ni di sa l ute. come la depressione.
a s ensa zione di stress cresce dagli l ' al 13 a nni, raggiun gendo il 52% fra i quindicennl. Il t nomeno coinvo l g e maggiormente le ragazze più
grandi, con un a percentuale eh ragglung i l 57%, cio più di una ragazza su due.
Dai dati italiani. $1 può constatare con'le a 1 S anni so lo 9 ragazzi su 100 di ono di app'" zzare lTlolto la s u ola. In partico l are. s i registra una caduta verticale del "mi piace molto'" la scuo l a . a ll 'aum~nr:ar~
sop r att utto
dagli 11
net
d~ ll 'ér:à .
passaggio
(29% ) a i 13 a nn i
(9%). Si ev id enzi a in o ltre un a diminuzione con l 'età delle differenze di genere, an he se I felTllTline conservano sempre un gradimento maggiore dei n1aschi (19% cont,.-o 13% omplessivamente).
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Le relazioni
rLombardia: ragazzi che si sentono molto o abbastanza
la risona pii! importame BI cui f fitgazzi possono attingere
stressa ti dall'impegno scolas tico {In"'l
durante questa fase dr (réSdta ~ supporto fornito dagli Insegnanti e dai coetanei.
e
In ques to contèsto IJ quadr'O che emerge e abbastanza
II-fNNI 't/WWINWWIIWINI -40
pos.ltlvo; Infatti j'accordo dlthlar,l[o dal ragazzi risptH' lo all'affermazione: ". nostri Insf"9ni!lnti d trattano In
~ }6
.......,...,IW\OZ, Z8
modo giusto" e -I miei compèt9ni mi accettano per quello dle sono·, è soddi!lfa·
I~-ENNI
~NçJ'~"'.·,Ml
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~ ~l
~ AA\{~' Y#I~ ffAWI4A
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.sO ttO de:ll8 m@dia inf4!fn3zJo· naie 112%). Si può qUIndi evidennare
~
come tali feoomenl. pur avendo vnèt grande risonano UI rnèdfaUca. sJano ;wveni· menti occasionaU.
2.4. I Ragazzi e l'Alimentazione
I confronti regionali e internazionali La p ercentu ale di sovrappeso e obesi t à trova una d iversa di stribu zione n ell e reg ioni italiane con un and am ento cre scen t e d e l fenom eno pa ssando dal Nord al Sud . Solo i n 3 regio n i il d ato m ed io è inferiore a quello in t ern aziona le (14% ) ed è la Ca mpania a presentare la p ercentua le p iù e lev ata (3 2%). In g en erale, so no I maschi ad ave re p ercentua li p iù ele vate di sovrappeso o obesità .
Lombardia: ragaui in sovrappesD
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2.5. I Ragazzi e l'Attività Fisica
2.6. I Ragazzi e il Tabacco I ragazzi che dichiarano di fumare almeno una volta alla settimana aumentano con il progredire dell' età senza registrare differenze di genere
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2.7. I Ragazzi e l'uso di Alcool e Cannabis
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Il "BINliE ORINKING": RAGAZZI CHE NEll'ULTIMO ANNO HANNO CONSUMATO 6 O PiÙ BICCHIERI DI BEVANOE ALCOliCHE IN UN'UNICA OCCASIONE
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2.7.1. utilizzo di Cannabis a 15 anni La percentuale di 15enni che dichiarano di aver provato almeno una volta nella vita a fare uso di cannabis è pari a circa 28.22% dei maschi 13.72% delle femmine. La percentuale di coloro che ne hanno fatto uso 10 volte o più è invece pari a: 11.24% dei maschi 4.97% delle femmine.
2.8. Rapporti Sessuali completi e uso del Profilattico a 15 anni
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“Qualche volta hai avuto rapporti sessuali A 15 anni il 24.69% dei maschi e il 20.68% delle femmine completi? (solo quindicenni) dichiara di aver avuto rapporti sessuali completi
si no totale
MASCHI 24.69 75.31 100
FEMMINE 20.68 79.32 100
TOTALE 22.65 77.35 100
E’ stato inoltre indagato l’utilizzo del profilattico per prevenire gravidanze indesiderate e la trasmissione di malattie sessuali in genere. Studi a livello internazionale hanno dimostrato che i giovani,quando interrogati in maniera generale sulle loro abitudini correlate alla salute, tendono a riportare una frequenza maggiore rispetto a quella reale di comportamenti protettivi, fra i quali proprio l’utilizzo del profilattico (AAVV, 2004). Per questo motivo non è stato chiesto ai ragazzi del nostro campione di indicare quante volte durante la loro vita sessuale abbiano usato il profilattico, ma solo se ne avessero fatto uso nell’ultimo rapporto. Tra coloro che hanno avuto rapporti sessuali completi, il 25.83% dei maschi ed il 31.68% delle femmine riporta di non aver usato il preservativo durante il loro ultimo rapporto .
2.9. Le Famiglie La comunicazione familiare, soprattutto tra genitori e figli, risulta essere un aspetto fondamentale per il benessere dei singoli. Da una parte è stato infatti dimostrato come la qualità della relazione con i genitori sia associata a comportamenti di salute tra gli adolescenti; ad esempio relazioni difficoltose con i genitori sono associate a maggiore probabilità di adozione di comportamenti di consumo di sostanze trai ragazzi (Zambon et al., 2006). Dall’altra parte, è stato dimostrato come una positiva comunicazione, indice di sostegno fornito dai genitori, possa svolgere una funzione protettiva rispetto a scelte comportamentali e al benessere generale dei ragazzi (Dallago e Santinello, 2006; Santinello et al., 2005)e, in particolare, rispetto allo sviluppo di sintomi depressivi (Field et al., 2002), a comportamenti antisociali (Ardelt e Day, 2002; Garnefski, 2000; Vieno et al., 2009), alla scarsa autostima (Lanz et al., 1999a), a problemi scolastici (Glaskow et al., 1997 Rispetto alla tipologia di famiglia, la presente ricerca ha evidenziato come la struttura familiare tradizionale sia quella maggiormente presente nel campione di preadolescenti lombardi; la maggior parte di essi vive infatti con entrambe i genitori ed ha almeno un fratello o una sorella. Emerge tuttavia anche la presenza di “strutture familiari non tradizionali” (Lanz et al., 1999a): circa il 15% dei giovani riporta infatti di vivere con un solo genitore oppure in una famiglia ricostituita. Poiché sia la famiglia monoparentale sia quella ricostituita possono rappresentare, da un lato, una situazione di rischio caratterizzata da minor presenza di risorse e sostegno, d’altro lato, una potenziale fonte di esperienze di arricchimento e responsabilizzazione per i giovani (Scabini, 2000), future ricerche dovranno confrontare queste tipologie di famiglie rispetto alla qualità dello sviluppo psicosociale dei preadolescenti. Oltre alla struttura familiare, un ulteriore aspetto in grado di influenzare notevolmente lo sviluppo psicosociale dei preadolescenti è rappresentato dalla qualità della relazione ed in particolare dalla qualità della comunicazione tra genitori e figli (es. Dallago e Santinello, 2006; Lanz et al., 1999a). In linea con la letteratura del settore (es. Cristini et al., 2007), anche i dati forniti dai preadolescenti lombardi mostrano come la facilità di comunicazione con entrambi i genitori diminuisca all’aumentare dell’età e come sia in particolare la comunicazione tra Pagina 12 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
padre e preadolescenti femmine a presentare maggiori criticità. Poiché è stato ampiamente documentato il legame tra qualità del rapporto genitori-figli e qualità dell’adattamento psicosociale dei giovani (Zambon et al., 2006 Dallago e Santinello, 2006; Field et al., 2002), i dati della presente ricerca, che mostrano l’aumentata difficoltà nel parlare con i genitori al crescere dell’età e le difficoltà di comunicazione tra padri e figlie, suggeriscono la necessità di individuare interventi specifici e mirati su questo target. Tali azioni dovrebbero essere indirizzate a favorire la comunicazione aperta tra genitori e figli, promuovere una relazione basata sulla fiducia, favorire la gestione costruttiva dei cambiamenti e dei nuovi bisogni espressi dai figli all’ingresso dell’età adolescenziale; ciò al fine di rafforzare la qualità della comunicazione tra genitori e figli, in qualità di fattore protettivo spesso presente in infanzia, ma che pare allentarsi con il crescere dell’età dei figli. 2.10. Il Gioco d’Azzardo Il gioco d’azzardo1 è un fenomeno in forte espansione. Negli ultimi anni questa attività ha coinvolto quote sempre più ampie della popolazione, divenendo così di rilevante importanza economica e di notevoli proporzioni sociali. Nonostante le crescenti difficoltà economiche delle famiglie italiane ci sono sempre più persone che amano giocare d’azzardo. La passione per il gioco non conosce crisi e i dati pubblicati dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS), relativi al trend 2003‐2009, parlano chiaro. Dal 2003 in poi, il comparto del gioco legalizzato ha registrato raccolte di ammontare sempre maggiore. L’aumento del numero di giocatori è stato determinato da più fattori come la continua differenziazione dei giochi esistenti, la diffusione capillare di luoghi dove giocare (la trasformazione delle tabaccherie in veri e propri piccoli “casinò”, le slot machine nei bar, la crescita esponenziale delle forme di azzardo online) e una maggiore accessibilità in termini di somme necessarie da impegnare per iniziare a giocare. (CNR report 2010) La stima dei giocatori d'azzardo problematici varia dall'1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d'azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute 2012) (Relazione al parlamento sulle tossicodipendenze 2013)
La stima dei giocatori d'azzardo problematici varia dall'1,3% al 3,8% della popolazione generale mentre la stima dei giocatori d'azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2% (Ministero della Salute 2012) (Relazione al parlamento sulle tossicodipendenze 2013) Il fenomeno delle“macchinette” ha avuto in tutta Italia una crescita esponenziale, trainata dalla crisi economica e dalla ricerca di soldi “facili”; come certifica la Camera di Commercio a livello nazionale il fatturato del settore del gioco è cresciuto del +32% nell'ultimo anno, con un aumento di installazioni di macchine che consentono vincite in denaro pari al +91% nel 2013 ossia videopoker, slot-machine ecc. In questo panorama la Lombardia è al primo posto in Italia per presenza di attività legate al gioco sul suo territorio, con il 14,5% del totale nazionale, e una crescita di questa presenza del +43% nel 2013, ben sopra la media nazionale. La provincia di Monza e Brianza si posiziona al quarto posto in Lombardia, con poco meno del 9% delle attività della Regione localizzate sul nostro territorio. L'osservatorio sul Gioco On line del Politecnico di Milano, nella sua indagine pubblicata ad Aprile1 2013 insieme all'Agenzia dei Monopoli (l'Autorità pubblica che sovrintende al gioco d'azzardo) fornisce alcuni primi dati significativi: i cosiddetti Casino Games, e in particolare le slot-machine on line a pagamento, sono cresciuti nel 2012 del +6% ogni mese, fino a costituire dopo un anno il 20% dell'intero budget del gioco on line, e 2,8 milioni di italiani hanno avuto accesso almeno una volta durante l'anno 2012 al gioco on line, con una base di 800.000 utenti attivi almeno una volta al mese. Dal 2008 ha giocato on line un italiano maggiorenne su 10: l'86% dei giocatori italiani è di sesso maschile, il 31% di chi gioca risiede al Nord, e il 18% dei giocatori on line ha dai 18 ai 24 anni, seguito da un 32% nella fascia 25-34 anni.
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3. CONSUNTIVO ATTIVITÀ E INTERVENTI ATTUATI NEL 2013 Il “Piano integrato locale degli interventi di promozione della salute della ASLMB” è stato approvato con Decreto Direttoriale n. 82 del 31.01.2013, inviato alla UO Governo della Prevenzione e Tutela della Salute di Regione Lombardia, con nota prot. n°9865/13 del 31/01/2013 e inserito nell’applicativo regionale BDPROSALUTE. E’ stato pubblicato sul sito web dell’ASL al Link: http://www.aslmonzabrianza.it Lo stesso risulta coerente con le indicazioni contenutistiche e metodologiche diffuse dalla U.O. Governo della Prevenzione rispondenti ai criteri di appropriatezza professionale ed organizzativa, quali la necessità di programmare gli interventi con le riconosciute prove di efficacia (EBP) o buone pratiche, nonché della loro sostenibilità. Sono stati pianificati, realizzati e rendicontati 29 interventi. Per ciascun intervento sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti pari al 100%. Ogni intervento è stato rendicontato nel sistema BDPROSAL (applicativo regionale) entro la data del 15.01.2014 termine indicato dalla regole di esercizio per l’anno 2013. Ogni singolo intervento è stato redatto con una specifica scheda corrispondente agli item previsti dall’applicativo regionale, con la definizione degli obiettivi generali, specifici, dei destinatari, delle azioni secondo la carta di Ottawa, degli indicatori di impatto e di risultato. Non sono state rilevate criticità per nessuno dei 29 interventi. Per promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute anche al fine di prevenire patologie non trasmissibili (cronico degenerative) che hanno in comune fattori di rischio comportamentali modificabili (scorretta alimentazione,sedentarietà,tabagismo) sono stati realizzati nel 2013 programmi nei setting comunità, scuola,mondo del lavoro
Ambito Comunità
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TITOLO
ATTIVITÀ
1. Intervento Prevenzione Rischio Cardiocerebrovascolare “Garantire la diffusione alla popolazione del territorio delle informazioni relative al tempestivo riconoscimento degli eventi acuti in ambito cardiocerebrovascolare e al corretto utilizzo della rete dell'emergenza urgenza”
E’ stato realizzato nel distretto di Desio un percorso di iniziative volte a garantire la diffusione delle informazioni per il tempestivo riconoscimento degli eventi acuti e al corretto utilizzo della rete dell’emergenza urgenza. Gli incontri hanno coinvolto complessivamente 120 soggetti di età superiore ai 65 anni e 12 soggetti di età compresa tra 60-65 anni e sono stati tenuti da operatori del distretto con il supporto di esperti dell’Associazione Brianza per il Cuore. Durante gli incontri è stato distribuito materiale informativo (card ictus). Gli incontri realizzati sono stati cinque presso i Centri Anziani del Comune di Limbiate: a) 5/12/2013 due incontri a cui hanno partecipato 60 persone di età > 65 anni b) 5/12/2013 incontro presso l’Auser a cui hanno partecipato 12 persone di età compresa tra 60-65 anni. c) 6/12/2013 due incontri a cui hanno partecipato 60 persone di età > 65 anni.
2. Interventi di Promozione dell’attività fisica ““Scale per la salute”:
E’ proseguita la campagna scale per la salute che ha coinvolto una nuova sede dell’Asl (Desio) tramite diversi strumenti di comunicazione (poster, opuscoli, newsletter) in continuità con le azioni attuate nel 2012 in tre sedi Asl. Nel triennio 2011-2013 sono state coinvolte le seguenti sedi aziendali: 2011 n. 6 sedi (Monza via Boito e Viale Elvezia, Carate Brianza, Seregno, Cesano, Usmate, Cesano Maderno), 2012 n. 3 sedi Limbiate, Brugherio, Seveso) 2013 n. 1 sede Desio. E’ stato presentato il progetto come comunicazione orale nella sezione dedicata alla promozione dell’attività fisica al 46° congresso Siti tenutosi a Taormina 4,5,6 ottobre 2013 titolo dell’abstract “Promozione di corretti stili di vita. L’uso delle scale una semplice strategia per guadagnare salute”.
3. Interventi di Promozione dell’attività Ha previsto l’attivazione di due nuovi gruppi di cammino nei comuni di fisica “ANZIANI IN CAMMINO. Briosco (19.03.2013) e Lissone (10.04.2013) che si sono aggiunti ai 9 già MUOVERSI INSIEME PER LA attivi. Ai gruppi hanno partecipato soggetti di età superiore 65 anni (n. 40 a Briosco e n. 60 a Lissone). E’ stata organizzata in data 16.10.2013 una SALUTE “ camminata comune di tutti i gruppi di cammino attivati negli ultimi tre anni nel parco di Monza che ha visto la partecipazione di 215 soggetti. 4. Intervento sul rapporto con l’animale da compagnia quale strumento di benessere affettivo e psicofisico per le persone anziane
In affiancamento all’attività dei gruppi di cammino, è proseguita anche nel 2013 l’iniziativa promossa dal Dipartimento di Prevenzione Veterinario, per la promozione dell’affido dell’animale da compagnia (cane) nella fascia di popolazione della terza età. Il progetto, con lo slogan “IO VOGLIO STARE CON TE”, ha portato all’adozione di n.6 cani ricoverati presso il canile rifugio presente sul territorio dell’ASL da parte di persone di età superiore ai 65 anni
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ATTIVITÀ
5. Intervento “Progetto sperimentale sulla prescrizione dell’esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia in Lombardia”.
Nel 2012 erano state svolte le azioni propedeutiche del progetto, nel 2013 sono stati valutati dalla Unità operativa medicina dello sport 25 soggetti a medio rischio Cardio cerbrovascolare e 30 soggetti ad alto rischio cardiocerobrovascolare. I pazienti sono stati sottoposti a 3 valutazioni, per ciascun accesso è stata compilata una cartella clinica, per ciascun soggetto è stata prescritta attività motoria specifica, tutti i soggetti hanno completato il programma.
6. Intervento:”Sviluppo della Il Gruppo di Lavoro aziendale, istituito con Delibera ASL del 26/6/2012 n. collaborazione multidisciplinare per la 398, ha individuato i seguenti obiettivi per il 2013: valutazione delle ricadute sulla salute - potenziare le informazioni disponibili di tipo ambientale, sanitario da dei progetti in VIA e degli strumenti di utilizzare nel processo di valutazione; governo del territorio - produrre le mappe tematiche dei siti sensibili e dei centri di pericolo mediante l’utilizzo di un software di georeferenziazione; - aggiornare il censimento dei siti con problematiche ambientali (esposti). Al 31.12.2013 sono state completate le seguenti attività: - acquisizione del software per la georeferenziazione; - partecipazione dei 2 tecnici che gestiranno l’aggiornamento dei dati ambientali al corso di formazione “GIS Open Source gvSIG base” (Milano nei giorni 11-12-13/12/2013); - aggiornamento delle mappe tematiche prodotte nel 2012 dei centri di pericolo; - georeferenziazione dei siti sensibili; - georeferenziazione dei siti con problematiche ambientali; - invio del report delle attività alla DGS – UO Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria di Regione Lombardia mediante PEC (nota prot. n. 109250 del 27/12/2013). Il report è stato pubblicato sul sito aziendale al Link www.aslmonzabrianza.it 7. Promozione della corretta E’ proseguita anche nel 2013 l’attuazione di un intervento formativo “FROM alimentazione: Intervento “From Farm FARM TO FORK” rivolto agli allievi cuochi e per aiuto - cuochi della Scuola di avviamento professionale di Carate Brianza, al fine di promuovere la to Fork 2 conoscenza di opportune e necessarie norme igieniche, grazie alla collaborazione tra gli operatori del Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale e gli operatori del settore alimentare del territorio del comune di Muggiò. L’obiettivo dell’intervento è stato promuovere la conoscenza di opportune e necessarie norme igieniche il corso è stato articolato su tre incontri tenutosi nelle giornate del 15, 22 e 29 aprile, di due ore ciascuno, con test finale di apprendimento. Il risultato di frequenza raggiunto, è stato di 55/63 presenze su almeno due giornate di corso.
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TITOLO
ATTIVITÀ
8. Intervento nei capitolati d’appalto per le Nell’ambito della ristorazione collettiva, il Servizio Igiene degli Alimenti e ristorazioni collettive a supporto di della Nutrizione, tramite il controllo dei capitolati di appalto della ristorazione scolastica, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, menù corretti ha verificato la rispondenza a una corretta alimentazione; sono state aggiornate le linee guida e inviate via mail a tutti i 55 Comuni dell’ASL Monza Brianza e ai Dirigenti Scolastici delle Scuole Private presenti sul territorio. A latere del progetto i medici del SIAN hanno organizzato l’8.11.2013, la prima edizione di un corso per la Commissione Mensa, che ha visto la partecipazione di 90 persone compresi Referenti Comunali, Dirigenti di scuole private e rappresentanti di ditte di ristorazione. 9. Intervento “meno sale nel pane”. Promuovere l’adesione dei panificatori all’iniziativa di produzione e vendita di pane a ridotto contenuto di sale (Accordo RL Associazioni di categoria 2011)
Azioni di sostegno all’iniziativa di produzione e vendita di pane a ridotto contenuto di sale: nell’ambito delle Azioni di sostegno all’iniziativa di produzione e vendita di pane a ridotto contenuto di sale Sono stati effettuati via mail alla Referente Regionale della UO Governo della Prevenzione i seguenti invii trimestrali: 30.04.2013; 27.06.2013; 26.09.2013; 23.12.2013. Le indicazioni regionali prevedevano l’invio diretto del file dei panificatori alla Referente regionale. Nel 2013 si è raggiunta l’adesione di 40 ulteriori panificatori che sommati agli esercenti aderenti negli anni passati, danno un totale di 158 aderenti, pari al 67% dei panificatori in anagrafe (237).Il report sull’andamento dell’iniziativa ”con meno sale nel pane …” è stato inviato in data 14.01.2014, protocollo n. 2910/2014 alla DG Salute e alla UO Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria di Regione Lombardia.
10. Intervento “Sviluppo di un percorso Sono stati attivati negli ambiti della ristorazione collettiva percorsi partecipativo per installare distributori partecipativi per installare distributori per snack salutari. Otto strutture hanno installato distributori automatici con snack salutari (Unimedica Seregno di snack salutari” Centro Polidiagnostico di Lesmo, RSA di Cavenago e Busnago, Clinica Zucchi di Monza, CAM Monza, Istituto tecnico D.Milani di Meda, Liceo Majorana di Desio). 11. Intervento “Ho cura di me”
Il progetto è stato proseguito in continuità con le attività svolte nel 2012 presso la casa circondariale di Monza; con interventi informativi che hanno riguardato 42 donne.
12. intervento “Educativa tra pari negli E’ proseguito con la modalità ormai consolidata del doppio canale di uomini che fanno sesso con uomini discussione (vis a vis e gruppo FB) e la supervisione dell’equipe MTS. Sono stati coinvolti altri 4 Opinion Leader ed è stato quindi possibile integrare il (MSM)” gruppo precedente con nuove persone e nuove competenze. Sono stati effettuati 10 incontri vis a vis e altri 3 momenti di discussione via chat
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ATTIVITÀ
13. Intervento “Passaparola”
L’intervento è Ispirato alla metodologia della educativa tra pari, che nasce dalla considerazione che gli utenti non sono solo i ricettori di prestazioni ma possono essere una risorsa importante per la costruzione di una rete di sensibilizzazione diffusa e capillare finalizzata alla prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale. Utenti che presentano disponibilità e requisiti (PROMOTER) si sono sperimentati nel ruolo di promotori della prevenzione tra i pari, proponendo al momento giusto e con le modalità più indicate come solo una persona “VICINA” può fare, comportamenti di consapevolezza, autotutela ed orientamento al servizio. Nel 2013 sono stati distribuiti 736 opuscoli Passaparola, coinvolti 70 PROMOTER. I promoter hanno partecipato attivamente alla revisione del sito “salute4teen” e alla promozione dell’evento “Happy Hour SAFE”.
14. Prevenzione degli incidenti stradali:
Intervento “Incidenti stradali” e’proseguita nel 2013 l’attività di rilevazione del Progetto Ulisse relativamente all’uso dei dispositivi di sicurezza (cinture, utilizzo del cellulare) utili alla prevenzione degli incidenti stradali, con l’osservazione di 31840 soggetti.
Intervento ”Ulisse”
15. Intervento Family Skill;
16. Intervento Pro Skill
L’equipe prevenzione del Dipartimento Dipendenze, in collaborazione con il dipartimento ASSI, nell’ambito del progetto ATTIVA…mente ha proposto il percorso di formazione Family Skill che ha coinvolto 20 associazioni di genitori della provincia. Sono stati formati sui fattori protettivi e le abilità di vita anche operatori/moltiplicatori degli oratori e del terzo settore. E’ stato attivato il programma europeo PRO-SKILL con la formazione di operatori di 3 dipartimenti ASL che attiveranno il programma nei diversi ambiti della comunità nel 2014.
Nei luoghi di divertimento è attivo il progetto SMART di riduzione dei rischi e di prevenzione degli incidenti stradali, rivolto ai giovani che frequentano i 18. (sperimentazioni 3239 riduzione dei locali notturni. Il progetto ha avuto come destinatari giovani tra i 14 ed i 35 anni che rischi e riduzione del danno) consumano alcol e sostanze e che frequentano luoghi aggregativi e del divertimento presenti nella provincia di Monza e Brianza. (8000 soggetti) ULISSE è un progetto di prossimità di riduzione del danno a favore di una popolazione che vive in condizione di marginalità, si occupa inoltre di prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale attraverso la distribuzione di materiale di profilassi 17. Intervento Smart e Ulisse
Nell’ambito degli interventi rivolti alla popolazione giovani-adolescenti realizzate dal Dipartimento Dipendenze in integrazione con il Dipartimento ASSI e Prevenzione Medica e Veterinaria sono stati coinvolti n. 20 Associazioni di Famiglie, n. 201 operatori, n. 1070 giovani/adolescenti in luoghi informali, n. 236 tossicodipendenti/alcoolisti/persone in stato di marginalità in luoghi informali, n. 300 adulti
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TITOLO
ATTIVITÀ
19. Intervento “progettazione realizzazione Sito per gli adolescenti dal titolo 4TEEN
L’ASL, attraverso la collaborazione di tutti i suoi dipartimenti, ha progettato e realizzato un sito rivolto agli adolescenti (4Teen) raccogliendo informazioni e materiale multimediale sugli stili di vita adatti al target. Il sito, pubblicizzato in tutte le scuole della rete, vuole essere uno strumento utile anche per insegnanti e genitori nell’affrontare le tematiche di promozione della salute con un linguaggio efficace. Il 30.09.2013 il sito è stato pubblicato in rete all’indirizzo: www.aslmonzabrianzait/ita/4teen; I dati di accesso al sito sono: mese
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(al 18/12/13) Totali
Sono state inoltre programmati per i primi mesi del 2014 Produzione di un video promozionale del sito Una tavola rotonda Promozione su face book per 3 mesi Creazione di una pagina face book e interattività con utenza (“esperto risponde”) Corso di formazione "COSI' VA IL MONDO"
Notevole interesse ha riscosso la prosecuzione del corso di formazione "COSI' VA IL MONDO", suddiviso nel 2013 in 2 seminari dal titolo le “Occasioni” (6,13 e20 giugno cui hanno partecipato 77 operatori) e le “Derive” (21.11.2013 e 6 e 12 dicembre 2013 cui hanno partecipato 74 operatori). I due seminari hanno affrontato sia le potenzialità del web per avvicinare i servizi ai cittadini (consulenze online, progetti di promozione alla salute etc.) sia le patologie (dipendenza da web, shopping online, gambling) che il web amplifica.
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Ambito Mondo del Lavoro
TITOLO
ATTIVITÀ
20. Intervento WHP
E’ stato attivato il Progetto “Workplace Health Promotion” di cui al Decreto n. 11861 del 11.12.2012, mediante la realizzazione delle seguenti azioni: Stesura di uno specifico manuale per le imprese in collaborazione per definire le buone pratiche in 6 aree tematiche (fumo, alimentazione, alcool e sostanze, mobilità sostenibile, benessere dei dipendenti, attività fisica); Partecipazione all’incontro regionale su “Programmi di promozione della salute negli ambienti di lavoro” (8 maggio 2013); Incontri di presentazione del progetto: rappresentante di Confindustria Monza e Brianza (8 maggio 2013); Organismo Paritetico Provinciale (27 maggio 2013); un Workshop organizzato da Confindustria Monza e Brianza (6 giugno 2013); Firma protocollo d’Intesa con Organismo Paritetico Provinciale 23/07/2013; Delibera ASL n. 247 del 30 luglio 2013; Sono state reclutate 6 aziende del territorio con un numero di dipendenti > 90; che si sono iscritte al Progetto tramite il Sito della rete WHP. 6 aziende hanno intraprese le azioni preliminari (comunicazione e presentazione del progetto ai dipendenti, compilazione questionari di rilevazione degli stili di vita; selezione delle aree tematiche da sviluppare nel 2014). Il numero dei lavoratori delle aziende iscritte, comprese le AAOO, è 9.318.
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TITOLO
ATTIVITÀ E’ stata inviata in data 15.01.2014 prot.n.3443/14 alla DGS, U.O. Governo della Prevenzione di Regione Lombardia il report delle attività svolte. Il report inoltre è stato inserito come evidenza del progetto” Workplace Health Promotion ASL MONZA E BRIANZA” nel sistema BDPROSAL e condiviso con le AA.OO. del territorio Sono state reclutate nel progetto “Workplace Health Promotion l’AO San Gerardo e l’AO di Desio e Vimercate che hanno formalizzato l’iscrizione alla Rete WHP attraverso il sito specifico. Il progetto è stato presentato ai Direttori Sanitari, Medici competenti e referenti promozione della salute delle AA.OO. (in data 5.08.2013 e in data 13.10.2013). Le aziende hanno proceduto a compilare i questionari (n.105 AO San Gerardo, n.90 AO Vimercate) di rilevazione degli stili di vita e a individuare le aree tematiche da sviluppare nel 2014 (alimentazione e attività fisica). E’ stato inviato, in data 15.01.2014 prot.n. 3443/14, alla DGS U.O. Governo della Prevenzione, di Regione Lombardia, il report delle attività svolte. Il report inoltre è stato inserito come evidenza del progetto” Workplace Health Promotion ASL MONZA E BRIANZA” nel sistema BDPROSAL e condiviso con le AA.OO.del territorio.
21. Intervento Gruppo di miglioramento sul counselling motivazionale, stili di vita tabagismo
E’ proseguito il percorso formativo, nell’ambito del counselling antitabagico, rivolto agli operatori con l’attivazione di un gruppo di miglioramento destinato agli operatori che avevano già partecipato a precedenti percorsi formativi ed avevano attivato l’utilizzo dello strumento motivazionale nei loro contesti clinici. Gli incontri si sono tenuti nelle date:24 aprile 2013;7 e 22 maggio 2013; 2 ottobre 2013; 6 novembre 2013. Hanno partecipato 3 medici del SIAN, 2 farmacisti del territorio, 3 operatori del Dipartimento
22. “Intervento “tavolo di coordinamento sul trattamento del tabagismo
Si è costituito in data 25.07.2013 il tavolo di coordinamento composto dal responsabile del centro per il tabagismo ASL, da un referente dell’ambulatorio di pneumologia AO Vimercate e da un referente per l’ambulatorio di pneuomologia AO San Gerardo. Il tavolo ha condiviso strumenti (standard clinici, linee guida di trattamento), attività comuni, momenti di informazione reciproca sugli aspetti programmatici, definizione degli ambiti di competenza.
23. “Intervento formativo per allieve ostetriche: corso elettivo sul counselling motivazionale per il tabagismo e gli stili di vita”;
Il percorso formativo è stato strutturato in 3 incontri di 3 ore ciascuna, che si sono svolti nelle date del 4,11,18 marzo 2013, presso l’Università di Milano Bicocca (sede di Monza). L’intervento si è configurato come corso elettivo ed stato rivolto esclusivamente a studenti del 2° e 3° anno. Le iscrizioni sono state 37 e tutti gli studenti hanno completato il corso.
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Ambito scuola
TITOLO
ATTIVITÀ
24. Intervento “Scuole che promuovono salute”
Supporto allo sviluppo della Rete lombarda delle Scuole che Promuovono Salute; ha favorito la riprogrammazione degli interventi in base alle esigenze della scuola (trasferimento agli insegnanti di competenze) e alle evidenze della letteratura scientifica che individuano la promozione della salute come sviluppo di fattori protettivi: la collaborazione tra i dipartimenti, sviluppata attraverso il gruppo di miglioramento “Creare competenze nella protezione della salute” ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo, valorizzando le azioni relative ai corretti stili di vita già presenti nelle scuole della rete. Alla rete hanno aderito 8 nuove scuole ed altre tre sono interessate a una futura adesione; gli interventi di seguito elencati sono stati realizzati in coerenza al modello di scuole che promuovono salute. L’ASL ha organizzato un corso di formazione sul campo dal titolo “Creare competenze nella promozione della Salute” per uniformare gli interventi rivolti alla scuola dei diversi dipartimenti aziendali (Dipartimento ASSI, Dipartimento Prevenzione, Dipartimento Dipendenze). Il gruppo di miglioramento ha previsto n.6 incontri svolti nelle seguenti date: 27.02.2013
05.04.2013
14.05.2013
31.05.2013
12.06.2013
02.09.2013
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TITOLO
ATTIVITÀ Al gruppo hanno partecipato 18 operatori (n .4 assistenti sanitarie, n.5 educatori, n. 1 infermiere, n. 2 psicologi, n. 2 tecnici della prevenzione, n. 3 assistenti sociali e n. 1 dirigente delle professioni sanitarie). La collaborazione tra i dipartimenti ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo, valorizzando le azioni relative ai corretti stili di vita già presenti nelle scuole della rete. Le scuole della rete sono state coinvolte anche nel programma regionale LST. Nel 2013 sono stati realizzati tutti i programmi relativi al setting scuola, in coerenza con il modello SPS (Life Skill Training, Life Skill Education, Pedibus, Unplugged). report sulle attività realizzate dall’ASL MB nel periodo 2012-2013 relativo alla “Rete Scuole che Promuovono Salute” è stato inviato alla DG Salute e all’U.O. Governo della Prevenzione e Tutela Sanitaria, con posta Pec in data 28/10/2013 prot.n° 91638/13. Nel 2012 hanno aderito al progetto 10 scuole primarie. Nel 2013 hanno aderito altre 8 nuove scuole (6 secondarie di secondo grado e 2 scuole primarie), con un incremento dell’80% rispetto al dato rendicontato in BDPROSAL 2012. Sono state coinvolte nel progetto n. 18 scuole del territorio di cui: istituti comprensivi (elementari e medie) scuole superiori Sono stati raggiunti dall’intervento: 22.000 studenti pari a 880 classi 1.800 insegnanti 44.000 genitori circa E’ stato organizzato dalla rete scuole che promuovono Salute locale un convegno in data 11.12.2013 presso Palazzo Terragni a Lissone dal titolo “La promozione della salute. Scuole che promuovono salute di Monza e Brianza: Bilancio del progetto regionale e prospettive future” Il convegno ha previsto interventi di referenti regionali, di ASL (Dipartimento Dipendenze, Assi, Veterinario), è stato presentato un filmato di buone prassi relativo all’esperienza del Carpooling. Al convegno hanno partecipato 80 soggetti (insegnanti e operatori ASL)
25. Intervento pedibus
Nel 2013 sono stati mantenuti i 32 pedibus avviati nel 2012 e sono stati avviati due nuovi pedibus nel distretto di Desio (Scuola Primaria via Dolomiti e Istituto comprensivo via Prati)
26. intervento Life Skill Training
Tutte le scuole secondarie di primo grado della rete hanno aderito alla formazione Life Skill training partecipando alla sperimentazione regionale attualmente in atto. Lst si è sviluppato con un approccio legato sia alla prevenzione delle dipendenze (tabacco alcol e droghe) sia ad altri comportamenti a rischio (mts, rapporti sessuali, aggressività etc.) sono stati formati 300 docenti di scuola secondaria di 1°grado 2857 studenti di scuola secondaria di 1°grado
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TITOLO
ATTIVITÀ
27. Intervento Life Skill Education
E’ proseguito il programma aziendale life skill education presente in tutti i distretti. Sono stati raggiunti: scuola secondaria di primo grado studenti 440 scuole secondaria di secondo grado studenti 280 CTP tot studenti 15 56 docenti
28. Intervento Unplugged
E’ proseguito Unplugged, un programma di prevenzione in ambito scolastico dell’uso di sostanze basato sul modello dell’influenza sociale. Il programma mira a migliorare il benessere e la salute psicosociale dei ragazzi attraverso il riconoscimento ed il potenziamento delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazioni sociali, e per prevenire e/o ritardare l’uso di sostanze. Unplugged nasce in seguito allo studio EU-Dap (EUropean Drug addiction prevention trial) un progetto europeo che ha rappresentato la prima esperienza di valutazione dell’efficacia di un programma scolastico di prevenzione del fumo di tabacco, dell’uso di sostanze e dell’abuso di alcol. Unplugged è stato realizzato nelle scuole secondarie di secondo grado e ha raggiunto 712 studenti 2 operatori ,44 docenti.
29. Intervento di formazione di Ha interessato due scuole elementari del Comune di Muggiò, per un totale promozione della salute e zoo di 100 alunni e 8 insegnanti antropologia didattica circa la società delle api e l’attività di apicoltura e produzione del miele; 30. Intervento di formazione di che si è tenuto nella scuola primaria di Ornago ed ha coinvolto 54 alunni promozione della salute alla salute e zoo antropologia didattica circa il corretto rapporto uomo animale in ambito urbano; Nell’ambito degli interventi rivolti alla popolazione giovani-adolescenti realizzate dal Dipartimento Dipendenze in integrazione con il Dipartimento ASSI e i Dipartimenti di Prevenzione sono stati coinvolti: n. 18 Dirigenti scolastici, n. 1800 insegnanti, n. 22.000 studenti, n. 44000 genitori.
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4. OBIETTIVI DEL PIANO Promuovere stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, con una azione integrata ed intersettoriale è l’azione cardine del PIL dell’ASL Monza e Brianza. Uno degli scopi fondamentali dell’azione intersettoriale è quello di raggiungere una maggiore consapevolezza delle conseguenze che le decisioni politiche e le prassi organizzative adottate in diversi settori possono avere sulla salute, per poi muoversi in direzione di una prassi e di una politica pubblica favorevole alla salute.
Non tutte le azioni intersettoriali a favore della salute necessitano il coinvolgimento del settore sanitario, ma il sistema sociosanitario delle ASL ha il compito di promuovere e supportare il processo di responsabilità sociale da parte di settori/soggetti a vario titolo coinvolti, attivando alleanze tra settori diversi della società e sviluppando azioni sinergiche Obiettivo del PIL è quello di determinare una politica unitaria che tenda ad evitare eventuali disomogeneità degli interventi nelle diverse aree territoriali, e di declinare gli interventi specifici e le azioni strategiche. Il Piano persegue obiettivi di processo riferiti al miglioramento continuo dell’appropriatezza di quanto intrapreso, in particolare, nell’ambito di una pianificazione pluriennale, in riferimento a:
Scelta di interventi di provata efficacia e/o riferibili a buone pratiche
Integrazione interna, sviluppo di reti e programmi intersettoriali
Segue una descrizione degli obiettivi: Generali Consolidare e migliorare quali-quantitativamente programmi e interventi di comunità e interventi evidence-based. Incrementare gli standard qualitativi nella pianificazione integrata locale degli interventi di promozione della salute Sviluppare le reti “Scuole che promuovono salute” (SPS)e “Aziende che promuovono salute”(WHP) Specifici (comportamentali) Attuazione di interventi evidence- based per la promozione di stili di vita : offerta di attività fisica, consumo di frutta e verdura, disponibilità di pane a basso contenuto di sale, allattamento al seno, counseling motivazionale breve, miglioramento delle reti di offerta per la cessazione tabagica Consolidamento delle attività della Rete Regionale per la prevenzione dipendenze, in particolare con la promozione a livello sia regionale sia di ASL di azioni finalizzate al coinvolgimento e allo sviluppo di partnership fra i diversi Attori sociali presenti sul territorio, Messa a regime dei programmi preventivi regionali Life Skills Training Lombardia e Unplugged, quali azioni sociosanitarie a supporto del consolidamento della Rete delle Scuole che promuovono salute, in stretta sinergia con l’Ufficio Scolastico Regionale.
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Realizzazione di un Piano di intervento territoriale sul gioco d’azzardo patologico, ai sensi della LR n. 8/2013, di intesa con la Conferenza dei Sindaci, che comprenda analisi e monitoraggio del territorio, informazione, sensibilizzazione, ascolto, formazione, con particolare attenzione agli ambiti aggregativi, scolastici e di lavoro
5. LE RETI DEL TERRITORIO E REGIONALI Tutti gli interventi di promozione alla salute sono realizzati attraverso l’integrazione di tutte le articolazioni aziendali che si esprime attraverso il coordinamento congiunto di un rappresentante dell’area sanitaria ed uno dell’area sociale. Il Piano Integrato Locale di promozione della salute (PIL) è lo strumento che definisce le strategie e le azioni dei Dipartimenti/servizi/distretti, in collaborazione con gli attori delle reti locali Le azioni descritte nel PIL si declinano attraverso i seguenti Soggetti Aziendali: Direzione Generale, Direzione Sanitaria, Sociale, Dipartimenti di Prevenzione Medico e Veterinario, Dipartimento Dipendenze, Dipartimento ASSI, Dipartimento Cure Primarie, Distretti Socio Sanitari, con i relativi uffici afferenti, Ufficio Formazione, Ufficio Comunicazione
Di seguito sono elencate le principali reti attive che si interfacciano con il territorio
Rete locale (Tavoli distrettuali di promozione della salute)
Sono presenti 5 Tavoli distrettuali di promozione della salute che si interfacciano con la comunità locale ascoltandone i bisogni e proponendo indicazioni. I tavoli sono composti da referenti dei Dipartimenti di Prevenzione Medica,Assi,Dipendenza, rappresentanti degli Uffici di Piano, del Terzo Settore, della Scuola, dei Medici di medicina generale e pediatri di famiglia. Rete interdipartimentale (Tavolo tecnico life skills) L’applicazione del programma regionale LIFE SKILLS TRAINING ha coinvolto, sin dalla formazione iniziale, i tre Dipartimenti dell’Azienda. Si è costituito, sotto il coordinamento del Dipartimento Dipendenze, un’equipe tecnica sovra distrettuale che, incontrandosi periodicamente, governa il processo in corso. Ciò ha permesso ad operatori con approcci culturali differenti (sanitario/ psicologico/ sociale/ pedagogico) di confrontarsi e lavorare insieme per un obiettivo comune.Nel 2013 il tavolo ha esteso la filosofia delle life skill ad altri ambiti di intervento di promozione della salute quali l'intervento con le famiglie (Family skills,) e l'intervento rivolto a persone con svantaggio sociale (PRO_SKILLS) e ha iniziato una riflessione sulla possibilità di utilizzare l'intervento sulle competenze personali nella prevenzione del burn out. L'equipe si incontrerà anche nel 2014 per approfondire il tema dello sviluppo di interventi di promozione della salute nella comunità . Rete WHP Lombardia: è una rete di aziende che si impegnano a realizzare buone pratiche nel campo della promozione della salute dei lavoratori, secondo un percorso predefinito la cui validità è garantita da esperti dalle Aziende Sanitarie Locali della Regione.In Regione Lombardia la Rete ha ricevuto impulso da una serie di provvedimenti Regionali che hanno definito obiettivi e modalità di intervento delle ASL nel campo della promozione della salute nei contesti occupazionali.Il modello di accreditamento che caratterizza il programma WHP è stato ideato e sperimentato nella Provincia di Bergamo, grazie a una stretta collaborazione tra ASL e Confindustria Bergamo.Attualmente il coordinamento scientifico del programma è garantito da un Tavolo di Coordinamento Regionale che raccoglie esperti di diverse Province Lombarde Rete regionale prevenzione delle dipendenze Pagina 26 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
Il Comitato “rete territoriale prevenzione” (articolazione locale della rete regionale TTRP),fa riferimento alle indicazioni contenute nelle linee guida in tema di prevenzione delle dipendenze elaborate dalla Regione, opera per consolidare i rapporti di collaborazione interistituzionale e garantisce l’attivazione di un livello formalizzato di confronto tra le istituzioni territoriali sul tema della prevenzione. Condivide e definisce, attraverso l’Ufficio Prevenzione del Dipartimento Dipendenze, le linee di indirizzo operative improntate alle evidenze di efficacia nella programmazione, verifica e progettazione di interventi di prevenzione delle dipendenze, promuove l’assunzione, da parte degli Enti rappresentati, eventualmente tramite protocolli d’intesa, degli indirizzi operativi condivisi in tema di prevenzione e svolge funzione di sostegno a garanzia dell’attuazione di quanto concordato. Compongono il comitato ristretto l’Ufficio Scolastico gli Uffici di Piano, il CSV, il Terzo settore, il Dipartimento ASSI Il comitato ristretto si raccorda altresì con il Tavolo Interistituzionale Educazione alla Salute e i servizi operativi nelle azioni programmate a livello di PIL.
Rete Provinciale scuole che promuovono salute
Il “modello lombardo delle scuole che promuovono salute ”è frutto di un percorso di elaborazione comune condotto in Lombardia tra sistema scuola(Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, Dirigenti Scolastici, Insegnanti) e sistema sanitario e socio-sanitario (Direzione Generale Sanità Direzione Generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale, ASL),con la partecipazione delle Direzioni Generali (Agricoltura, Sport e Giovani, Istruzione, Formazione e Lavoro) Il progetto in corso ha l'obiettivo di giungere ad una massima adesione da parte delle scuole nell’ a.s. 2014-2015. La Rete è costituita dalle scuole organizzate per ambiti provinciali. Nel territorio dell'ASL di Monza e Brianza hanno aderito alla rete, nel primo anno di sperimentazione, otto scuole secondarie di primo grado ed una primaria di secondo grado, nel secondo anno la rete ha coinvolto anche le scuole secondarie di secondo grado e si è ampliata con l’adesione di otto nuove scuole aderenti hanno sottoscritto un'adesione formale in cui si impegnano a sviluppare al proprio interno il “Modello Lombardo delle Scuole che Promuovono Salute”. Il Coordinamento provinciale è composto dai Dirigenti Scolastici delle scuole aderenti per ciascun ambito provinciale, da rappresentanti dell’ASL, dal rappresentante dell’Ufficio Scolastico Territoriale
Rete Territoriale HPH:
la rete è attiva dal 2009 con la finalità di consolidare le alleanze per la salute tra i suoi componenti (ASL, RSA, Erogatori pubblici e privati) per promuovere ed applicare i principi e i metodi dettati dalla “Carta di Ottawa”, sviluppando iniziative inerenti la promozione di corretti stili di vita in favore della comunità di riferimento. E’ inoltre perseguito il coinvolgimento attivo delle Aziende Ospedaliere del territorio sui programmi di promozione della Salute :WHP, Sids, Allattamento al seno ecc..
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6. IL MODELLO ORGANIZZATIVO PER L’ATTUAZIONE DEL PIL
Il modello di Pianificazione di riferimento considerato efficace è quello di Green e Kreuter (Modello precede-proceed 1999) che è gradualmente adattato all’impianto organizzativo centrale che sostiene le attività di Promozione della salute nei contesti distrettuali. Tale modello presuppone una forte integrazione interna aziendale e un importante approccio multidisciplinare ed intersettoriale (RETE). Tale modello si applica a tutte le componenti aziendali .
L’ASLMB opera in un sistema integrato con la U.O. Governo della Prevenzione ed Assessorato alla Famiglia della Regione Lombardia di cui recepisce ed attua le Regole di Sistema e le Linee Programmatiche di Indirizzo. Nella moderna concezione, possiamo definire l’ ASL come una società di servizi e di controllo, che produce un insieme di attività interrelate e interdipendenti volte a raggiungere obiettivi definiti, finalizzati alla realizzazione delle necessità degli utenti.
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Di seguito è rappresentato graficamente il modello organizzativo attuato in ASL Monza e Brianza: Individuazione dei Target essenziali
DIREZIONE GENERALE
DIREZIONE SANITARIA
1.
DIREZIONE SOCIALE
Tavolo Aziendale di Promozione della Salute ” con la partecipazione di referenti aziendali per la Individuazione dei Target essenziali lettivi promozione della salute, referenti tematici, calibrati secondo le priorità di salute individuate, in collaborazione con i Dipartimenti e i Servizi Aziendali
Gruppo di lavoro operativo per l’approfondimen to di interventi a valenza integrata
Tavolo Promozione della salute Distretto di Carate Brianza
Tavolo Promozione della salute Distretto di
Tavolo Promozione della salute Distretto di
Tavolo Promozione della salute Distretto di
Tavolo Promozione della salute Distretto di
Monza
Desio
Seregno
Vimercate
La promozione della salute nel Poa Aziendale è collocata in capo alla direzione generale,questa struttura organizzativa semplice riconduce a sé l’esigenza di integrare – ai livelli più alti dell’organizzazione – la programmazione e la pianificazione compiuta di interventi di promozione della salute che trovano contenuti specifici e multidisciplinari nelle attività tipiche di tutti i Dipartimenti Aziendali. Per questa valenza trasversale, essa risponde gerarchicamente al Direttore Generale, in stretta relazione funzionale con il Direttore Sanitario ed il Direttore Sociale. Le Direzioni sanitaria e sociale attraverso la l’individuazione di due referenti perseguono gli obiettivi attraverso le seguenti funzioni: 1. governare i processi di informazione e di comunicazione per la promozione della salute; 2. definire, in accordo con la Direzione Aziendale, il Piano Annuale di Promozione Salute dell’Azienda, assicurando l’ottimale svolgimento delle fasi di programmazione, pianificazione e monitoraggio delle iniziative, anche attraverso il coinvolgimento dei Dipartimenti / Servizi interessati;
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3. assicurare, in raccordo con il servizio epidemiologico, l’analisi della domanda espressa e potenziale degli interventi di promozione della salute; 4. coordinare i tavoli distrettuali in tema di Educazione/Azioni per la Promozione della Salute al fine di promuovere la contestualizzazione dei programmi a livello territoriale; 5. presidiare gli aspetti di carattere metodologico, validando e monitorando i progetti / iniziative al fine di ottenere i risultati attesi o per meglio orientare agli obiettivi fissati; 6. promuovere il coinvolgimento e assicurare i rapporti con tutte le Agenzie direttamente impegnate nell’educazione e nella promozione verso la salute come Famiglia – Scuola - Enti Locali - Associazioni di Volontariato - altre Organizzazioni. L’articolazione organizzativa della promozione della salute in ASL Monza e Brianza è cosi rappresentata: Il Tavolo Aziendale di Promozione della Salute con la partecipazione di referenti aziendali per la promozione della salute, referenti tematici, calibrati secondo le priorità di salute individuate, in collaborazione con i Dipartimenti e i Servizi Aziendali. Il tavolo è composto da: Direttore Sanitario,Direttore Sociale, referenti della promozione della salute per la direzione sanitaria e sociale, direttori dei cinque distretti, Direttore Dipartimento cure primarie, Direttore Dipartimento di prevenzione,Direttore dipartimento dipendenze,Direttore Dipartimento Assi, referente attività fisica,referente alimentazione, referente tabagismo,referente dipartimento Assi. Definisce: Gli indirizzi di programmazione e pianificazione; gli indirizzi tecnico-scientifici; la tipologia degli interventi efficaci; le Aree di intervento prioritarie, (che possono includere scelte per fattori di genere) i Target individuati in relazione al criterio della sostenibilità territoriale (secondo continuità con le azioni già svolte in precedenza) i Determinanti di salute sui quali vanno ad agire gli interventi (predisponenti, abilitanti, rinforzanti) I Setting “elettivi” in raccordo con le progettualità degli interlocutori locali. Un gruppo di lavoro operativo si propone come "moto propulsore"di approfondimento con i tavoli distrettuali di promozione della salute e con le reti esterne attraverso la condivisione di obiettivi e strumenti comuni. Si occupa dell’approfondimento di interventi a valenza integrata. E'composto dalle referenti aziendali di promozione della salute che ne effettuano il coordinamento, da un rappresentante per distretto dei Tavoli distrettuali di Promozione della Salute. COMPONENTE
SERVIZIO O UNITÀ OPERATIVA DI APPARTENENZA
Franchetti M.
Referente promozione della salute DS
Perego O.
Referente promozione della salute DSS
De Poli M.
Referente tavolo promozione della salute Distretto di Desio
Frigerio E.
Referente tavolo promozione della salute Distretto di Seregno
Beretta M.
Referente tavolo promozione della salute Distretto di Vimercate
Zanotti P.
Referente tavolo promozione della salute Distretto di Monza
Giussani C.
Referente tavolo promozione della salute Distretto di Carate Brianza
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I 5 “Tavoli Distrettuali di Promozione della salute” con la stabile partecipazione interistituzionale dei rappresentati di Operatori dei Distretti e Dipartimenti, hanno il compito di garantire la sinergia tra i dipartimenti/servizi della ASL e le strutture extraziendali, realizzando le alleanze opportune per la collaborazione e realizzazione degli interventi. L'equipe degli operatori ( ex equipe lst) che si occupano di promozione alla salute attraverso il coordinamento delle referenti aziendali di promozione della salute si incontra periodicamente per condividere buone prassi ed esperienze di programmi evidence based, si occupa di concertare la governance dell'ASL sui numerosi interventi attivi sul territorio. Le due referenti aziendali sono delegate dalle rispettive Direzioni Sanitaria e Sociale per favorire il raccordo tra gli ambiti sanitari e socio sanitari, per progettare, pianificare e coordinare le attività di promozione della salute aziendale. Sarà garantita la comunicazione tra il tavolo aziendale e il tavolo operativo con i tavoli distrettuali attraverso incontri periodici e diffusione di verbali di riunioni. 1. PIANIFICAZIONE INTEGRATA SUI FATTORI DI SALUTE E DI RISCHIO In seguito all'analisi del contesto e alle indicazioni regionali che hanno permesso l'acquisizione di buone pratiche evidence based, la pianificazione degli interventi è , nella nostra Azienda, frutto di una collaborazione trai Dipartimenti. Un gruppo di operatori , grazie ai gruppi di automiglioramento, ha condiviso la filosofia di intervento, un più attuale concetto di promozione della salute, una pratica di collaborazione reale tra diverse figure professionali. L'ufficio di promozione della salute ha promosso momenti di condivisione culturale permettendo agli operatori di approcciarsi agli interventi con una visione di salute non più strettamente legata alla cura ma come attivazione delle risorse della comunità e delle persone considerate portatrici di risorse e competenze e non come soli destinatari di interventi. Ciò ha permesso di utilizzare le competenze delle diverse figure professionali in un sistema di interventi che ha accentuato lo sviluppo di competenze e dei fattori protettivi uscendo dalla vecchia logica della promozione della salute come trasmissione di informazioni. Ha inoltre accentuato il ruolo dell'ASL come attivatore di processi e non come erogatore di interventi. La formazione dei moltiplicatori ha permesso infine di allargare la competenza degli stakeholder della comunità che diventano alleati concreti nella diffusione della promozione della salute (CSV,Scuola,Terzo Settore,associazioni di famiglie, Aziende, parrocchie, consultori decanali ecc.)
Da questo processo, attivo ormai da due anni, arriva la proposta di questo piano al “Tavolo aziendale di promozione della salute”, la definizione delle seguenti aree di intervento prioritarie in coerenza con gli obiettivi di mandato e di sviluppo 2014 . La rappresentazione schematica che segue distingue tra interventi orientati ai fattori di salute e ai fattori di rischio in relazione agli ambiti comunità, scuola e mondo del lavoro ai fini di una chiarezza di approccio tra area e ambiti , ma nella piena consapevolezza che gli interventi trovano continua integrazione tra loro:
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La rilevanza dell’intervento è stimabile non solamente con criteri epidemiologici ed economici ma come valore collettivo del guadagno di salute che ne può scaturire. In questa prospettiva diviene prioritaria la scelta dei destinatari degli interventi e delle strategie da seguire nell’attuazione dei programmi. All’interno di tutti coloro che potrebbero beneficiare di interventi efficaci, occorre individuare dei target essenziali e strategici per la salute dell’intera comunità congiuntamente alle modalità di attuazione nella scelta dei determinanti (predisponenti, abilitanti, rinforzanti) su cui prioritariamente incidere. Anche per il 2014 saranno proseguiti i momenti di integrazione con le aziende Ospedaliere del territorio, attraverso la realizzazione di specifici interventi di promozione della salute . Di seguito si riportano i tre ambiti con le relative schede di intervento specifiche, per ogni area individuata è indicato in rosso il Responsabile dell’intervento.
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7. SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO COMUNITÀ La Carta di Ottawa sottolinea l’importanza di un’azione della comunità concreta ed efficace nello stabilire priorità di salute, nel prendere decisioni, nel pianificare e implementare strategie al fine di migliorare la salute. Il concetto di emporwerment di comunità è correlato alla definizione di comunità per la salute riportato nella Carta di Ottawa. Secondo questa definizione un’”empowered community è una comunità nella quale gli individui e le organizzazioni utilizzano le proprie abilità e risorse in uno sforzo collettivo per affrontare le proprie priorità di salute per soddisfare i propri bisogni. Secondo questa filosofia gli individui forniscono un supporto sociale per la salute,affrontano i conflitti all’interno della comunità e acquisiscono maggior influenza e controllo sui determinanti di salute della loro comunità.(Glossario O.M.S della Promozione della Salute). L’acquisizione di abilità di vita volta a rafforzare le potenzialità delle persone, è identificato come un efficace strumento per produrre”sarà quindi anche nel 2014 utilizzata la metodologia delle “life skills” anche nella formazione degli stakeholder di comunità con l’obiettivo di creare reti attive nel tempo,autonome, che possano promuovere empowerment e “capacità di salute" nella cittadinanza. Nel 2014 proseguiranno gli interventi attivati nel 2013 con le associazioni di famiglie e verrà sperimentata la formazione "life skill" rivolta ai genitori individuati durante la sperimentazione 3239 coordinata dai consultori familiari. La formazione PRO SKILL agli operatori dei servizi, permetterà infine di rafforzare le competenze degli operatori come moltiplicatori di abilità utili all'integrazione sociale di persone svantaggiate. E’ prevista inoltre la creazione del tavolo territoriale di coordinamento per il trattamento del tabagismo (a cui invitare i referenti di ambulatori, enti, Aziende Ospedaliere e realtà del territorio che agiscono in questo ambito), che avrebbe la funzione di facilitare la collaborazione tra i vari operatori, definire standard di intervento evidence based, identificare ruoli e modalità di collaborazione tra i vari ambulatori e il CTT di Monza, monitorare le attività presenti sul territorio. Proseguirà l’attività del COMITATO RETE PREVENZIONE come raccordo con gli Uffici di Piano, il terzo settore, l’Ufficio scolastico Provinciale la Prefettura e il CSV. (in allegato il piano 2014-2015 sulla prevenzione delle dipendenze e il piano GAP stilati dalla rete prevenzione) Tra gli obiettivi di programmazione degli interventi di promozione della salute particolare rilevanza avranno quelli riferiti alla promozione dell’attività fisica (età adulta e infantile). Tali interventi promuoveranno l’attivazione dei gruppi nei 4 distretti sulla scorta elle buone pratiche avviate nelle annualità 2011-2012-2013 nel Distretto di Carate Brianza , sarà incentivata l’attivazione di nuovi pedibus oltre al monitoraggio di quelli avviati nel 2013 Per quanto riguarda l’intervento scale per la salute saranno monitorati i risultati ottenuti nelle sedi coinvolte nelle annualità 2011-2012-2013. Saranno avviati interventi integrati con le AAOO del territorio per la promozione dell’allattamento al seno e per la prevenzione della Sids.
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AREA COMUNITÀ
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Programmazione 2014
Attività di programmazione e di rendicontazione degli interventi di promozione della salute
Redazione del Piano Integrato Locale (PIL) degli interventi di promozione della salute completo di: - obiettivi di salute, individuati sulla base dei dati di contesto del territorio di riferimento; - scala di priorità; - azioni sostenute da prove di efficacia e/o “buone pratiche”, sostenibili, integrate, settoriali; - indicatori di risultato misurabili anche in termini di guadagno atteso. Rendicontazione annuale degli interventi 2014.
Presenza del piano integrato locale di tutti gli interventi di promozione della salute, con evidenza della “rete” locale dei soggetti coinvolti anche nell’ambito della comunità Invio del Piano alla UO Governo della Prevenzione entro il 31/01/2014.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali coinvolti
partnership
Livelli di informazione corretta sugli stili di vita(P)
Referenti promozione Comuni della salute della Scuole Direzione Associazioni di Sviluppo di abilità (A) Sanitaria e Sociale categoria Livelli di informazione sui Dr.ssa Franchetti M Associazioni di corretti comportamenti da Dr.ssa Perego O genitori adottare (R) Gruppi tra pari
Presenza del piano integrato locale di tutti gli interventi di promozione della salute, con evidenza della “rete” locale dei soggetti coinvolti anche nell’ambito della comunità Invio del Piano alla UO Governo della Prevenzione entro il 31/01/2014.
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Opinion leader
TITOLO
DESCRIZIONE
Comitato rete territoriale prevenzione dipendenze
Tavolo di concertazione dei programmi di prevenzione delle dipendenze con i rappresentanti della rete locale.
(Si allega il piano biennale della prevenzione dipendenze 20132014)
OBIETTIVO
Concertare programmi e progetti di prevenzione e promozione della salute, sul territorio dell’Asl in raccordo con la rete di prevenzione regionale delle dipendenze. Il gruppo coordinato dal Monitorare le Dipartimento Dipendenze sperimentazioni regionali organizza il piano biennale delle attività di Mantenere il raccordo con prevenzione e di Uffici di Piano , terzo promozione della salute di settore, Dipartimento area socio –sanitaria. ASSI, Ufficio Scolastico Provinciale su progetti e programmi.
AZIONI - INDICATORI
Realizzazione delle indicazioni del tavolo regionale e dei programmi regionali e nazionali. Valutazione del piano biennale 2013-14
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali coinvolti
Dipartimento dipendenze, area prevenzione
Livelli di informazione corretta sulla prevenzione delle dipendenze(P) tavoli distrettuali
Politiche locali favorevoli per la promozione Incontri con Uffici di Piano, terzo alla salute (A) della salute settore, Dipartimento ASSI, Dr.ssa Perego O Ufficio Scolastico Provinciale per concordare la programmazione territoriale .
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Scuola Uffici di piano Comuni Terzo settore Csv
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Piano di intervento territoriale sul gioco d’azzardo patologico, ai sensi della LR n. 8/2013
Il piano, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, comprenderà l' analisi e il monitoraggio del territorio, l'informazione, la sensibilizzazione, l'ascolto, la formazione, con particolare attenzione agli ambiti aggregativi, scolastici e di lavoro. Proporrà e monitorerà interventi di prevenzione mirati .
Creare interventi efficaci e In attesa di indicazioni regionali. integrati sulla prevenzione del gioco d'azzardo. Monitorare il fenomeno e sensibilizzare la popolazione sul tema.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali coinvolti
Livelli di informazione Dipartimento corretta sulla prevenzione Dipendenze delle dipendenze(P) Dipartimento Politiche locali favorevoli Assi alla salute (A) Dr.Resentini M Dr.ssa Perego O
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Comuni Associazioni di categoria Scuola Terzo settore
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Family Skills
Il programma offre alle associazioni genitori del territorio un lavoro sulle competenze specifiche finalizzate alla conoscenza e al potenziamento di risorse personali denominate Life Skill. Il possesso di tali risorse funge da fattore di protezione per l'individuo che è maggiormente in grado di adottare strategie efficaci per affrontare i problemi quotidiani, e migliorare il proprio adattamento alla vita.
Presentare il modello educativo promozionale Life Skill.
Partecipazione agli incontri distrettuali del progetto “Attivamente”.
Acquisizione di abilità per Dipartimento costruire supporto Dipendenze area familiare(A) prevenzione
(abilità personali famiglie)
Fare esperienza di attività Attivazioni di gruppi di incentrate su abilità di vita associazioni familiari sui temi generali per aiutare i inerenti i fattori protettivi. propri figli a sviluppare abilità personali. Sviluppare la logica dei moltiplicatori dell'azione preventiva.
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Settori aziendali coinvolti
Dipartimento Assi Dr.ssa Perego O
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Associazione di genitori Consultori privati
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
Proskills (abilità personali persone con svantaggio sociale)
Progetto all’interno del Programma Europeo per l’Apprendimento Permanente (LifelongLearning), finalizzato alla promozione delle abilità personali, sociali e organizzative – life skills negli adulti (giovani adulti in particolare) in condizioni di svantaggio e vulnerabilità sociale. Queste abilità e competenze di base sono considerate come condizioni necessarie per accedere a qualsiasi ulteriore percorso di apprendimento lungo l’arco della vita.
Far conoscere attraverso Organizzazione di un gruppo di Acquisizione di abilità per un percorso formativo il operatori che si occupano di supportare persone programma proskills agli educazione alla salute, interessati svantaggiate(A) al tema. operatori impegnati nella educazione alla salute e Attivazione del percorso nei servizi. formativo in collaborazione con ASL Città di Milano. Permettere alla popolazione con Creazione gruppo moltiplicatori. svantaggio sociale di acquisire le abilità di vita di base.
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Settori aziendali coinvolti
Dipartimento Dipendenze area prevenzione Dr.ssa Perego O
partnership
ASL città di Milano
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
SMART
Unità operativa di Intervento che si occupa di ridurre i comportamenti rischiosi dei giovani tra i 14 ed i 35 anni che consumano alcol e sostanze. Le azioni del progetto si sviluppano nei luoghi aggregativi e del divertimento presenti nella provincia.
Riduzione dei comportamenti a rischio diretti e indiretti riferiti al consumo di sostanze stupefacenti e alcol della popolazione di giovani consumatori in un’età compresa tra i 14 ed i 35 anni, attraverso lo sviluppo di comportamenti protettivi e l’aumento di competenze personali.
Colloqui di analisi dei bisogni.
riduzione rischi
Il progetto opererà attraverso strategie, informative, di riduzione dei rischi e di sviluppo di competenze, per promuovere comportamenti protettivi di tutela della salute, far emergere domande e bisogni, agganciare precocemente i giovani per orientarli ai servizi territoriali.
Favorire il contatto del target agganciato con i servizi. Aumentare il coinvolgimento della comunità locale e l’integrazione dei servizi.
Esecuzione dell’alcol test e narcotest abbinati a questionari. Colloqui e consulenze sui rischi diretti ed indiretti legati al consumo personale, sui comportamenti sessuali a rischio e sulla legislazione vigente in materia.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Acquisizione di competenze sui rischi legati all’uso di alcool e sostanze con particolare attenzione alla guida(A)
Kit di riduzione dei rischi in particolare da HCV per consumatori che utilizzano la modalità di assunzione inalatoria. Orientamento e possibile accompagnamento alla rete dei servizi per l’acceso a prestazioni di pre-care o di terapia vera e propria.
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Settori aziendali coinvolti
Dipartimento dipendenze area prevenzione Frattalone L
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Comuni Gestori di locali Terzo settore
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
ULISSE
Progetto di prossimità con azioni di riduzione del danno a favore di una popolazione che vive in condizioni di marginalità e grave disagio sociale, che utilizza sostanze illegali e alcool. Il progetto si rivolge, inoltre, a detenuti presso la Casa Circondariale di Monza e persone che si prostituiscono.
Aumentare le capacità di analisi del proprio stato di salute attraverso l’acquisizione di informazioni sanitarie.
Uscite di outreach in collaborazione con
riduzione danno
Sviluppare comportamenti protettivi sia in persone contattate in strada sia in persone contattate presso la casa circondariale. Aumentare e migliorare il contatto con il sistema dei servizi di cura per la tossico e alcol dipendenza e ai servizi per le patologie correlate.
Croce Rossa, Emergenza Freddo, Asilo Notturno, Casa Circondariale di Monza.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Acquisizione di abilità per supportare persone svantaggiate(A)
Uscite di outreach in collaborazione con il progetto Tratta art.13/18 (con medico infettivologo dell’UOMTS). Incontri di Rete.
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Settori aziendali coinvolti
Dipartimento Dipendenze, Dipartimento cure primarie (UOMTS) Dott.ssa Tortorella RM
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terzo settore Comune di Monza Associazioni di volontariato Croce rossa
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
IMAGE ME
Ricerca - azione sull'impatto dei rischi legati all’utilizzo del web sui giovani della provincia di Monza e Brianza, avvalendosi della collaborazione del Centro Ricerche sull'Educazione ai Media, Informazione Tecnologia dell'Università Cattolica di Milano.
Indagare l'impatto dei rischi dell’utilizzo del web sui giovani della provincia di Monza e Brianza, individuando strumenti preventivi che stimolino un uso adeguato e più consapevole della rete.
Somministrazione questionari agli studenti delle scuole individuate sulla rappresentazione del corpo attraverso i social media.
(Area web)
Creazione di gruppi per e formazione.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Acquisizione di abilità per supportare adolescenti nella consapevolezza dell’uso di immagini del corpo sul web (A)
Il progetto intende realizzare interventi di peer education attraverso i social network e i laboratori di produzione video.
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Settori aziendali coinvolti
Dipartimento Dipendenze area prevenzione Dr.ssa Perego O
partnership
Terzo settore Scuola Università
TITOLO
SALUTE 4TEEN
DESCRIZIONE
E’ attivo un sito web del’ASL per la sito per adolescenti promozione della salute degli adolescenti che contiene documenti, immagini, e video utili per questo target .Per ogni area si sono individuati pochi concetti chiave ritenuti indispensabili da veicolare. Per ciascun argomento sono fornite: informazioni di base, link di approfondimento, materiale multimediale, possibilità di inserire news.
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Aumentare la consapevolezza dei giovani sulla necessità di occuparsi in prima persona della propria salute.
Condivisione con i portatori di interesse.
Livello di informazione su Dipartimento Cure corretti stili di vita (P) Primarie(U.O.MTS)
Condivisione con la rete delle scuole che promuovono salute.
Sviluppo di abilità (A)
Presentazione del progetto nel Comitato Rete di Prevenzione (Comuni,Scuola, Terzo Settore, CSV, Fondazioni).
Fornire strumenti e informazioni sulla Pubblicizzazione attraverso social promozione della salute a network, eventi ecc.. genitori,operatori e insegnanti perché possano utilizzarli con gli adolescenti.
Settori aziendali coinvolti
Dipartimento Assi
Distretti Dr.Fioni G
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Scuole Gruppi tra pari
Dipartimento oratori Dipendenze (area prevenzione), Dipartimento di prevenzione Medica(servizi ISP,IAN U.O. Medicina dello sport, U.O. Medicina Preventiva nelle comunità)
(consultori,di Carate Brianza, Monza)
Pagina 42
partnership
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Mettersi in gioco
Progetto volto a sensibilizzare i gestori dei locali dove maggiormente vengono consumati alcolici e utilizzate
Ridurre i rischi collegati all’abuso di alcool e di gioco d’azzardo attraverso:
Campagna informativa.
(area gioco d'azzardo)
Concorso a premi per la progettazione di una vetrofania per i commercianti.
- un’alleanza sociale con i Ricerca tra i giovani frequentatori slot-machine sui rischi gestori di locali dei locali che indaghi la collegati all’abuso di sottoscrizione complessità del fenomeno. alcool e di gioco dell'impegno a rispettare d’azzardo e a creare con un codice di essi un’alleanza. comportamento;
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Acquisizione di competenze sui rischi legati all’uso inconsapevole del gioco d’azzardo (P)
- una campagna informativa fra i giovani con l'obiettivo di sensibilizzare ed informare rispetto ai rischi delle ludopatie.
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Settori aziendali coinvolti
Dipartimento Dipendenze Dipartimento ASSI Dr.Resentini M Dr.ssa Perego O
partnership
Terzo settore Uffici di piano CSV Ufficio scolastico provinciale Rete di scuole Comuni
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
Allattamento al seno
Accordo tra Azienda Ospedaliera e Servizi consultoriali per accompagnare le donne all’allattamento al seno tramite la revisione del PDT in atto.
Favorire l’allattamento Incontri Consultori ASL, Livello di informazione materno fino ai sei mesi di Consultori privati, Aziende sull’allattamento al seno vita del bambino. Ospedaliere e pediatri di famiglia. (R)
Rete trattamento tabagismo
Condivisione strumenti, dati e buone prassi tra i centri che si occupano di trattamento del tabagismo in ASL e nelle Aziende Ospedaliere.
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Creare un Aggiornamento PDTA. accompagnamento delle donne dopo il parto dall’Ospedale ai servizi consultoriali con particolare attenzione alle donne che accedono al fondo CRESCO. Consolidare la rete tra le N. incontri effettuati / n. incontri varie offerte (ASL-AAOO), programmati = 1 includendo quelle più Documento condiviso recentemente strutturate; standardizzare gli interventi, facilitare l’integrazione.
Settori aziendali coinvolti
Dipartimento Assi Distretto di Monza
Dott.ssa Patrizia Livello di consapevolezza Zanotti sui benefici dell’allattamento (P) Creare percorsi di accompagnamento(A)
partnership
Aziende ospedaliere Punti nascita AA.O Consultori privati Pediatri di famiglia
Coordinamento interventi Dipartimento AA.OO sul tabagismo(P) Dipendenze osservatorio e centro per il tabagismo
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Dipartimento di prevenzione Medico
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
Sportelli di counselling antitabagico
Sperimentazione di sportelli periferici di counselling, con la collaborazione tra il Centro per il Trattamento del Tabagismo ASL e i farmacisti territoriali, o altre UDO.
Aumentare il numero di Incontri con farmacisti. farmacie o altre UDO che Attivazione di nuovi sportelli. vogliono ospitare momenti di counselling sul tabagismo.
Prosecuzione interventi di counselling motivazionale su utenti portatori di disagio psichico e dipendenze, alla luce del progetto iniziato nel 2013.
Aumentare il numero di operatori formati sul counselling motivazionale breve.
Counselling motivazionale su utenti portatori di disagio psichico e dipendenze
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Competenze di counselling sui corretti stili di vita(P)
Settori aziendali coinvolti
partnership
Dipartimento Farmacie del Dipendenze territorio o altre Responsabile UDO osservatorio e centro per il tabagismo Dr.Tinghino B
Creare gruppi di promozione sani stili di vita con utenti con svantaggio sociale
Seconda edizione del corso sul minial advice e stili di vita per gli operatori del Dipartimento Dipendenze e la creazione di gruppi per utenti con svantaggio psico-sociale in collaborazione con i servizi (gruppi di cammino, incontri info educativi su alimentazione, attività fisica, rischio infettivo ecc.).
Competenze di counselling sui corretti stili di vita(P
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Dipartimento SERT e NOA Dipendenze Responsabile osservatorio e centro per il tabagismo Dr.Tinghino B
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
Corso elettivo per le allieve ostetriche
Corso sull’approccio motivazionale rispetto al tabagismo e agli stili di vita, in collaborazione con il Corso di laurea per Ostetriche dell’Università Milano Bicocca.
Diffondere le competenze Conduzione del corso. sull'approccio motivazionale nel personale sanitario.
Istituzione di un GDL composto da referenti ASL, Aziende Ospedaliere, Pediatri di famiglia
Attuare una informazione Condivisione di procedura. Livelli di informazione sui di tipo preventivo sui corretti comportamenti da Diffusione di linee informative corretti comportamenti da adottare (R) attraverso la realizzazione di una adottare campagna informativa e predisposizione materiali.
Attività informativa e di prevenzione della Sids “morte improvvisa”
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Acquisizione di competenze di counselling sui corretti stili di vita (P)
Settori aziendali coinvolti
partnership
Dipartimento Università Dipendenze Bicocca corso Responsabile per ostetriche osservatorio e centro per il tabagismo Dr.Tinghino B Dipartimento di Prevenzione Medica (U.O.Medicina preventiva nelle comunità) Dr.Monaco G.
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AA:OO, pediatri di famiglia
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale da parte delle ASL
Prosecuzione delle azioni avviate a livello aziendale per attivare rapporti e/o collaborazioni per un approccio multidisciplinare alla tematica e assicurare l’operatività e fruibilità del sistema di georeferenziazione dei dati sanitari e ambientali di principale interesse.
Aggiornamento del Report dell’attività svolta. censimento dei siti con problematiche ambientali e relativa georeferenziazione.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali coinvolti
partnership
Livello di informazione su Dipartimento di Provincia “qualità prevenzione Medica Monza e “ambientale/territoriale Brianza GDL (P) interdipartimentale comuni
Partecipazione dei referenti del GdL aziendale al percorso informativo e formativo che verrà predisposto dalla DG Salute, finalizzato alla condivisione degli indirizzi metodologici per la predisposizione dei pareri di opere sottoposte a VIA.
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ING.Manna R
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
Pianificazione integrata degli interventi di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute e prevenzione CCV
Attuazione di interventi per la promozione di stili di vita al fine di ridurre l’incidenza di patologie cronico – degenerative e per la riduzione di fattori di rischio quali obesità, sedentarietà, tabagismo.
Promozione di corrette abitudini alimentari attraverso: a. audit nutrizionali presso Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani; b. elaborazione e distribuzione di apposite linee guida da somministrare agli Operatori del Settore Alimentare coinvolti; c. azioni di rinforzo ai panificatori del territorio per produrre pane a ridotto contenuto di sale; d. interventi di orientamento al counselling nutrizionale rivolto alle gestanti e puerpere presso consultori e punti nascita del territorio; e. offerta di counselling nutrizionale breve in setting vaccinale
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Livello di informazione su corretti stili di vita (P)
a. Rapporto fra Audit nutrizionali effettuati e audit nutrizionali programmati = 1; b. Report Documentale LLGG
Settori aziendali coinvolti
Dipartimento di Associazioni di prevenzione categoria Medica(Servizio IAN)
Conoscere i principi nutrizionali per la grande Dr.Bonfà G. distribuzione,panificatori, per le aziende della ristorazione collettiva (P
c. Rapporto fra interventi effettuati e interventi programmati=1 d. Rapporto fra interventi effettuati e interventi programmati=1
e. Rapporto fra counselling nutrizionale breve effettuati e programmati=1 Dipartimento di Pagina 48
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partnership
AA:OO
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
Intervento di formazione per allievi cuochi ed operatori dell’industria del settore alimenti di origine animale
AZIONI - INDICATORI
Interventi formativi realizzati/interventi formativi programmati=1
Promozione dell’attività a. N. pedibus e gruppi di fisica mediante: cammino attivi nel 2014 / N. a. consolidamento ed pedibus e gruppi di cammino eventuale ampliamento attivi nel 2013 ≥ 1 delle iniziative in atto Attivazione di 1 gruppo di (Gruppi di cammino, cammino nei distretti di pedibus attivi) Desio,Vimercate,Monza e Seregno. b. monitoraggio di Attivazione di 2 pedibus nel contesto in modo da distretto di Vimercate rilevare
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti) Livello di informazione su corretti stili di vita(P)
Settori aziendali coinvolti
partnership
Prevenzione Scuola per Veterinaria (Servizio cuochi e igiene degli alimenti operatori di origine animale) settore carni. Dr.Cereda R.
Gruppi di Cammino Opportunità di effettuare Dr.Brugola L. attività fisica in sicurezza Pedibus nei percorsi casascuola(A) Dr.ssa Penza M. Livello di informazione su corretti stili di vita(P)
continuativamente le iniziative promosse dai soggetti della comunità b. Report delle iniziative nella promozione dell’attività fisica
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Comuni Centri diurni per anziani
Dr.ssa Celada S.
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
c. consolidamento delle iniziative già attuate in 10 sedi ASL allo scopo c. Realizzazione di nuovo materiale informativo che di sensibilizzare i illustra i vantaggi di uno stile dipendenti ad uno stile di vita attivo su alcuni di vita attivo da attuare determinanti individuali di anche nell’ambiente di salute. lavoro, utilizzando quotidianamente le Somministrazione di un scale al posto questionario per valutare il dell’ascensore. mantenimento/miglioramento dello stile di vita rispetto alle precedenti rilevazioni.
Promozione dell’affido dell’animale da compagnia (cane)nella fascia di popolazione della terza età,quale strumento di benessere affettivo e psico-fisico
Interventi formativi realizzati/interventi formativi programmati=1
Settori aziendali coinvolti
partnership
Dr.ssa Celada S.
Livello di informazione sui benefici e sulla gestione dell’animale da compagnia(P)
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Dipartimento di prevenzione Canile sanitario Veterinaria (Servizio Addestratori Sanità Animale) cinofili Dr.Ravanelli F. Centri di aggregazione anziani
TITOLO
Progetto UlisseSicurezza stradale
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Diffusione di informazioni in merito al tempestivo riconoscimento degli eventi acuti in ambito cardio-cerebro-vascolare e al corretto utilizzo della rete dell’emergenza urgenza, attraverso il coinvolgimento della popolazione generale, con particolare riferimento agli anziani, nei cinque distretti.
Miglioramento delle conoscenze della popolazione sul riconoscimento e sintomi dell’ictus e corretto utilizzo in tali casi della rete urgenza-emergenza.
Attuazione di interventi informativi Miglioramento delle alla popolazione nei 5 distretti conoscenze della ASL. popolazione sul riconoscimento dei Realizzazione di almeno 2 sintomi dell’ictus e incontri con i centri anziani nei corretto utilizzo in tali Distretti di casi della rete di Monza,Seregno,Vimercate urgenza-emergenza (P)
Monitoraggio dell’utilizzo dei sistemi di sicurezza passiva (sistemi di ritenuta e casco) e di cellulare hand-made da parte degli autisti.
Prevenzione degli Rilevazione obiettiva dei incidenti stradali dovuti a comportamenti alla guida. guida distratta. Invio periodico dei dati rilevati a Prevenzione delle Istituto Superiore di Sanità. conseguenze degli Predisposizione report di incidenti stradali. rendicontazione a sindaci e scuole guida.
Settori aziendali coinvolti
Distretti Dipartimento Cure primarie
partnership
Centri di aggregazione per anziani dei distretti
Dipartimento di comuni prevenzione Medica (U.O. Medicina dello sport) Dr.Guzzon C.
Livello di consapevolezza Dipartimento di Comuni dei rischi(P) prevenzione Medico Autoscuole del U.O.medicina territorio preventiva nelle comunità
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Dr.Monaco G.
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
Screening ortottico visivo e sensibilizzazione sui disturbi della visione
Progetto volto a sensibilizzare i genitori dei bambini in età prescolare (5 anni) attraverso la distribuzione di materiale formativo ed informativo sui disturbi della visione.
a) intercettare precocemente i disturbi della visione e informare la famiglia e il pediatra di riferimento del bambino della opportunità di accertamenti specifici.
a) pianificazione, esecuzione ed effettuazione degli screening previsti e rendicontazione finale
Il progetto intende favorire l’accesso degli MSM (men who have sex with men), in quanto target che presenta specifiche condizioni di rischio, ai test per IST.
Incrementare il livello di consapevolezza dei rischi nella trasmissione delle MTS e promuovere comportamenti corretti
Opinion leader formati nell’anno 2014/opinion leader individuati nella anno 2014 >80%
PEER4MSM (uomini che fanno sesso con uomini)
b) prosecuzione dell'attività di depistage ortottico visivo in alcune scuole campione del territorio dell'ASL sui bambini nati b) aumentare le 2009 frequentanti le stesse e conoscenze delle famiglie aderenti al progetto mediante con bambini in età consenso informato dei genitori. prescolare sul valore della b) predisposizione di brochure prevenzione e diagnosi informativa precoce per il corretto d) distribuzione negli ambulatori sviluppo del sistema pediatrici e consultori, ambulatori visivo e delle capacità vaccinali e punti nascita delle correlate Aziende Ospedaliere.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali coinvolti
partnership
Livelli di informazione
Dipartimento di AA.OO prevenzione Medico Corretta sui disturbi visivi Scuole in età prescolare (P) U.O. Medicina preventiva nelle comunità Dr.ssa Scanagatti P
Livello di consapevolezza Dipartimento cure dei rischi(P) primarie
Mantenimento del gruppo Peer 4smsm
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U.O.Malattie sessualmente trasmesse Dr.Fioni G.
Associazioni specifiche
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
AZIONI - INDICATORI
“Ho cura di Me”
E’ un percorso di informazione sulla salute della donna rivolto alle detenute della casa circondariale di Monza
Incrementare il livello di Interventi effettuati/interventi consapevolezza dei rischi richiesti dalle detenute>80% nella trasmissione delle malattie sessuali e promuovere comportamenti corretti
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali coinvolti
Livello di consapevolezza Dipartimento cure dei rischi(P) primarie (Unità operativa malattie sessualmente trasmesse) Dr.Fioni G. Distretto di Monza Dipartimento Dipendenze
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partnership
AO San Gerardo Educatori casa circondariale di Monza Associazione di volontariato Salute Donna
8. SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO SCUOLA La scuola rappresenta un microcosmo ideale in cui si maturano convinzioni, opinioni,conoscenze, atteggiamenti e abitudini che determineranno in gran parte l’evoluzione dell’individuo maturo, il suo ruolo e il suo contributo al vivere sociale. In tal senso la collaborazione tra il mondo sanitario e quello dell’educazione e della formazione rappresenta un elemento fondamentale per lo sviluppo di azioni che permettano di governare processi altrimenti travolti da pressioni commerciali miranti a favorire il consumo "Una scuola che promuove salute si impegna per migliorare la salute del personale, delle famiglie e della comunità tutta, oltre che degli allievi; utilizza tutti gli strumenti di cui dispone a sostegno della salute e dell'apprendimento; coinvolge le autorità scolastiche e sanitarie, gli insegnanti e le loro organizzazioni, gli allievi, i genitori e i rappresentanti della comunità in questo processo Sono questi i fondamenti su cui si basa la filosofia di “rete di scuole che promuovono salute”, attiva dal 2012 anche sul nostro territorio, che prosegue nel 2014 con le sue azioni . Tra queste i programmi regionali LIFE SKILL TRAINING e UNPLUGGED che hanno introdotto nella scuola il concetto di “competenza” come fattore protettivo rispetto ai comportamenti a rischio.
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AREA SCUOLA AZIONI INDICATORI
TITOLO
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
Rete SPS
La Rete è costituita dalle scuole organizzate per ambiti provinciali. La scuola si configura come un contesto sociale in cui agiscono determinanti di salute riconducibili a diversi aspetti (ambiente formativo, sociale fisico, organizzativo).
Supportare la rete provinciale nell’attivazione di azioni di sistema di educazione alla salute.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Costituzione di un gruppo Politiche locali interdipartimentale interno favorevoli alla all’ASL che coinvolga i salute (A) professionisti che rivolgono il loro intervento al mondo Consolidare la rete affinché della scuola. permetta ad altre scuole di partecipare in futuro. Incontri della Rete Creare sinergia tra i Dipartimenti ASL per concertare le proposte alla scuola secondo metodologie validate e aderenti alla filosofia della rete.
Settori aziendali partnership coinvolti
Direzione Tutti i dipartimenti Dr.ssa Perego O.
Ufficio scolastico regionale Provinciale Scuole del territorio
Software sui profili di salute.
Coordinare gli interventi in previsione dell'EXPO. LIFE SKILL TRAINING
Programma regionale triennale rivolto alle scuole secondarie di primo grado. Prevede un training sulle life skill di 34 unità nel triennio condotte dagli
Attivare abilità di vita nel Formazione docenti LST target adolescenti e 1°-2°-3° Livello. preadolescenti. Fornire agli Incontri di monitoraggio e insegnanti alcuni strumenti supervisione dell'intervento
Acquisizione di Dipartimento UST competenze Dipendenze Scuole relazionali emotive Dr.ssa Perego O. secondarie di e cognitive (A) primo grado
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TITOLO
FULL IMMERSION (prevenzione GAP)
AZIONI INDICATORI
DESCRIZIONE
OBIETTIVO
insegnanti con la formazione e la supervisione di operatori ASL. Fornisce alle persone un modo sistematico di imparare le abilità di vita necessarie per affrontare con successo situazioni impegnative. Fornisce a insegnanti e genitori alcuni strumenti da usare con i preadolescenti per rafforzare quelle abilità che si sono dimostrate utili a ridurre e prevenire l’uso di alcol e droghe, comportamenti a rischio e comportamenti aggressivi.
validi per sviluppare la capacità di resistenza alle droghe.
Il progetto realizza interventi di prevenzione primaria allo sviluppo di patologie collegate al gioco d’azzardo che riguardino adolescenti e giovani, con speciale attenzione al fenomeno del gioco on line. L’azione di contrasto allo sviluppo di nuove forme di dipendenza (giochi on line, videogiochi, gioco d’azzardo, Web addiction) si avvale della Rete, dei media e degli strumenti Web 2.0 come leve di prevenzione.. Si configura come un intervento pilota su alcune scuole secondarie di 2° grado del
Rafforzare i fattori protettivi, Formazione peer – potenziando le life skills educator. individuali e abbassando i Produzione applicazioni fattori di rischio. multimediali per Potenziare l’informazione, la smartphone sul gioco consapevolezza, il senso d’azzardo. critico negli studenti quali fattori di prevenzione universale riguardo allo sviluppo di forme di dipendenza patologica e ludopatia.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
in ogni Istituto in cui si è implementato il programma.
Settori aziendali partnership coinvolti
Distretti, Dipartimento Assi
Somministrazione questionari di valutazione PRE e POST.
Dipartimento di Prevenzione Medica
Favorire il consolidamento delle abilità personali e sociali che si sono Tavolo Tecnico LST dimostrate utili anche nel interdipartimentale. prevenire i comportamenti a rischio e i comportamenti aggressivi.
Rete sps
Dr.ssa Perego O.
Acquisizione di Dipartimento Terzo settore competenze sui Dipendenze Scuola rischi legati all’uso Dr.ssa Perego O. Rete sps inconsapevole del gioco d’azzardo Uff.scolastico (P) provinciale
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TITOLO
DESCRIZIONE territorio della Provincia.
Integrazione consultori pubblici-privati sulla promozione della salute nella scuola
AZIONI INDICATORI
OBIETTIVO
Il progetto si propone di integrare ed uniformare il piano d'offerta degli interventi di promozione della salute, finora proposti in modo disgiunto tra Consultori ASL e Consultori Privati Accreditati presenti sul territorio dell'ASL, nell'area dell'affettività e sessualità.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali partnership coinvolti
Offrire occasioni di confronto sull’utilizzo del gioco d’azzardo sul web Progettare applicazioni online con gli studenti perché possano essere utilizzate come strumenti di prevenzione per i coetanei. Condividere finalità e contenuti dei percorsi affettività e sessualità. Condividere il modello metodologico secondo l'approccio Life Skills.
Costituzione gruppo di Politiche locali lavoro composto dai favorevoli alla Referenti Distrettuali dei salute (A) Consultori ASL e Consultori Privati Accreditati presenti sul territorio.
Incontri di progettazione e Definire la formazione degli programmazione attività previste dagli obiettivi. operatori coinvolti. Definire i target scolastici e Stesura documento piano d'offerta per l'anno sc. condiviso per piano d'offerta alle scuole. 2014/2015.
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Dipartimento ASSI Ufficio promozione della salute
Dr.ssa Beretta M.
Consultori privati accreditati
9. SCHEDE DI INTERVENTO AMBITO MONDO DEL LAVORO
Il concetto di Promozione della Salute nei contesti occupazionali (Workplace Health Promotion o WHP) presuppone che un’azienda non solo attui tutte le misure per prevenire infortuni e malattie professionali ma si impegni anche ad offrire ai propri lavoratori opportunità per migliorare la propria salute, riducendo i fattori di rischio generali e in particolare quelli maggiormente implicati nella genesi delle malattie croniche. Le aziende che promuovono la salute, ad esempio, incentivano e promuovono l’attività fisica, offrono opportunità per smettere di fumare, promuovono un’alimentazione sana, attuano misure per migliorare il benessere sul lavoro e oltre il lavoro. La Rete “Aziende che promuovono salute - WHP Lombardia” è costituita da aziende (private, Ospedali, EELL, Caserme, ecc.). che, anche sulla base dei principi di responsabilità sociale di impresa, in collaborazione con le ASL, si impegnano a sostenere l’adozione di stili di vita sani e la riduzione di fattori di rischio (promozione di una corretta alimentazione compreso allattamento al seno, attività fisica, sicurezza stradale e mobilità sostenibile; benessere personale e sociale; prevenzione e cessazione tabagismo, alcol e sostanze) attraverso la realizzazione di interventi evidence based destinati ai lavoratori e a tutta l’organizzazione (impatto indiretto anche in ambito familiare) . Il programma regionale Rete WHP rappresenta il riferimento metodologico per tutti gli interventi di promozione della salute negli ambienti di lavoro .La Rete “WHP Lombardia” è riconosciuta da “ENWHP - European Network Workplace Health Promotion”. (100 aziende a novembre) Nel 2014 verrà realizzato l’accreditamento delle 6 aziende con piu’ di 90 dipendenti e delle due aziende ospedaliere reclutate nel 2013, si intensificheranno le collaborazioni con Confindustria Monza e Brianza per garantire il reclutamento di nuove aziende. Si prevede di intraprende una campagna informativa anche rivolgendo l’attenzione verso le RSA e i comuni . Si procederà anche all’accreditamento di una sede ASl nel programma WHP Lombardia.
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AREA DEL MONDO DEL LAVORO
OBIETTIVO
AZIONI INDICATORI
TITOLO
DESCRIZIONE
Rete WHP
Prosecuzione ed implementazione degli interventi di Applicazione del Realizzazione del percorso promozione di stili di vita salubri presso una struttura programma di accreditamento delle 6 produttiva di medie dimensioni in coerenza con gli indirizzi regionale WHP aziende con più di 90 regionali, di cui al Decreto n. 11861 dell’11.12.2012, dipendenti e delle due “Promozione di stili di vita favorevoli alla salute negli aziende ospedaliere del ambienti di lavoro: indicazioni alle ASL per lo sviluppo di territorio reclutate nel programmi efficaci e sostenibili”. 2013.
Determinanti di salute (PAR= Predisponenti, Abilitanti, Rinforzanti)
Settori aziendali coinvolti
Livello di Dipartimento informazione su di prevenzione corretti stili di Medica vita(P) Dr.ssa Livello di Franchetti M consapevolezza sui benefici Reclutamento di 6 nuove dell’attività aziende e avvio di fisica(P) percorso di Percezione del accreditamento rischio correlato ad uno stile di vita scorretto (P) Disponibilità di alimenti salutari (A) Prevenzione tabagismo e uso di alcool e sostanze(A)
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partnership
Confindustria Monza e Brianza Aziende Ospedaliere del territorio
10. FORMAZIONE
Anche per il 2014 si intende proseguire con il gruppo di automiglioramento rivolto agli operatori dei tre dipartimenti coinvolti nella promozione della salute. Dopo la condivisione dei concetti legati alle abilità di vita e ai fattori protettivi , e la diffusione di programmi validati come buone prassi di promozione della salute, si vuole quest’ anno sottolineare il ruolo di governance dell’ASL rispetto ai progetti di promozione della salute del territorio e le modalità organizzative più consone all’attivazione della comunità nei processi di empowerment e nella cura delle reti. Il corso “GOVERNANCE, ATTIVAZIONE DELLA COMUNITÀ E CURA DELLE RETI NELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE” servirà a scambiare tra i Tps le buone prassi efficaci di governo dei processi e a trovare una modalità organizzativa più fluida e più funzionale per integrare le progettazioni già attive sul territorio. Rivolto agli operatori coinvolti nella promozione della salute ma non solo, si terrà, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, il seminario IMAGE_ME “prevenzione 2.0: tecniche di moderazione dei Social Network” rivolto agli operatori sociosanitari che si confrontano in chiave di prevenzione con i comportamenti on-line a rischio Tale percorso parte dal promuovere la conoscenza diretta del fenomeno e propone metodi e tecniche per forme di prevenzione che dalla “presenza” si spostano al web 2.0, ripensando le strategie di comunicazione, valorizzando le potenzialità dei nuovi linguaggi mediali e aiutando i partecipanti a progettare interventi di prevenzione nei contesti di appartenenza quando . Rivolto agli operatori dei servizi ma coordinato e organizzato dagli operatori dei tre dipartimenti coinvolti nella Promozione della salute, si terrà il corso PROSKILLS. L’obiettivo è quello di utilizzare parte del patrimonio acquisito sui fattori di protezione per trasmetterlo agli operatori che , nei consultori e nei sert, gestiscono gruppi con l’utenza. PROSKILLS è un progetto all’interno del Programma Europeo per l’ Apprendimento Permanente ( Lifelong Learning) denominato Grundtvig e co-finanziato dalla Commissione Europea.Pro-Skills ha permesso di elaborare un approccio formativo caratterizzato dall’uso di una metodologia attiva ed esperienziale per la promozione delle abilità personali, sociali e organizzative – life skills - negli adulti (giovani adulti in particolare) in condizioni di svantaggio e vulnerabilità sociale; queste abilità e competenze di base sono considerate come condizioni necessarie per accedere a qualsiasi ulteriore percorso di apprendimento lungo l’arco della vita.un progetto finanziato dalla Comunità Europea Un’edizione del corso è rivolta inoltre ad operatori del territorio( operatori di comunità per minori, associazioni, oratori ecc.) Il convegno SMART , che si terrà nel 1° semestre 2014 (mese di Marzo), intende restituire i risultati dei progetti sperimentali che si sono occupati di consumi di alcol e sostanze nella popolazione giovanile di ASL MB con particolare riferimento ai progetti Smart, Ulisse, Next e Aggancio Precoce quali attori di un sistema di interventi articolato, complementare al sistema di cura e trattamento. Tali progetti hanno operato utilizzando le strategie di riduzione dei rischi, riduzione del danno, prevenzione selettiva e indicata. Nel mese di dicembre si terrà in associazione con Confindustria Monza Brianza la premizione delle aziende che hanno aderito al programma WHP anno 2013 e 2014 .La premiazione è inserita all’interno di un convegno che presenterà i primi risultati dell’ASL Monza e Brianza sul tema della promozione della salute nei contesti occupazionialie in particolare sull’applicazione del programma WHP.
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11. LA COMUNICAZIONE
Per attuare in maniera efficace il piano di promozione della salute si rende necessario il coinvolgimento di un ampio numero di risorse e competenze, sviluppando la capacità di dialogo e di valorizzazione dell’apporto di contributi da parte di soggetti diversi. La comunicazione efficace è quindi una leva di cambiamento e contribuisce alla coesione interna e consolida il senso di appartenenza L’obiettivo generale delle attività di comunicazione è quello di attivare una rete integrata, partecipata e unitaria di canali di comunicazione per agevolare la circolazione di informazioni e conoscenze, indirizzati al pubblico esterno (cittadini, consumatori, aziende) e interno (operatori di settore, gruppi di interesse/competenza. Il cittadino empowered è un soggetto che comprende e sceglie, è un costruttore dei propri stili di vita e un protagonista del proprio benessere, ed è pertanto in grado di interagire razionalmente e responsabilmente con il proprio ambiente di riferimento. E’ quindi fondamentale mantenere attiva l’attenzione alla continuità del sistema d’ascolto bidirezionale che vede il cittadino/collettività promotori di iniziative, tale modalità si realizza attraverso i tavoli distrettuali di promozione della salute presente nei cinque distretti ASL. Il presente piano integrato sarà pubblicato sul sito web aziendale www.aslmonzabrianza.it , sarà diffuso a tutti i componenti del tavolo aziendale e dei tavoli distrettuali, ai direttori dei dipartimenti coinvolti, agli stakeholder del territorio. Saranno quindi attuate iniziative tese a coinvolgere gli stakeholders sia sulla programmazione, attraverso la comunicazione degli obiettivi, sia sui risultati raggiunti. Tali momenti di condivisione delle informazioni permetteranno, inoltre, di raccogliere le istanze del territorio e di verificare l'attuazione degli indirizzi operativi delineati dal Piano di comunicazione. Il piano di comunicazione aziendale persegue i seguenti obiettivi: assicurare una corretta circolazione delle informazioni sul territorio di riferimento dell’Azienda affinché i cittadini, i consumatori e le imprese possano esercitare il diritto della libera scelta ed interagire ad esplicazione del valore della partecipazione con il fine del miglioramento continuo della capacità aziendale di riconoscere e rispondere ai bisogni; assicurare la corretta circolazione dell’informazioni all’interno dell’azienda, affinché il personale partecipi e collabori con la consapevolezza di essere un attore principale dell’azione aziendale. Anche per il 2014 l’ASL scende in campo per promuovere le iniziative di promozione della salute : particolare rilevanza sarà data alla campagna informativa sul gioco d’azzardo, in relazione allo specifico piano presentato. Verrà distribuito il materiale informativo sui rischi correlati al GAP e sulle possibilità di cura presenti sul territorio e verrà diffuso il marchio regionale “NO SLOT”. Saranno inoltre attivati corsi di formazione rivolti a target selezionati, e verranno attivati interventi di prevenzione specifica sia nella scuola che presso target di adulti selezionati. Si intende inoltre utilizzare parte del patrimonio acquisito sui fattori di protezione per trasmetterlo agli operatori che , nei consultori e nei sert, gestiscono gruppi con l’utenza attraverso la diffusione del programma PROSKILLS. Si tratta di un progetto all’interno del Programma Europeo per l’ Apprendimento Permanente ( Lifelong Learning) denominato Grundtvig e co-finanziato dalla Commissione Europea .Pro-Skills ha permesso di elaborare un approccio formativo caratterizzato dall’uso di una metodologia attiva ed esperienziale per la promozione delle abilità personali, sociali e organizzative – life skills - negli adulti (giovani adulti in particolare) in condizioni di svantaggio e vulnerabilità sociale; queste abilità e competenze di base sono considerate come condizioni necessarie per accedere a qualsiasi ulteriore percorso di apprendimento lungo l’arco della vita.
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Verranno restituiti i risultati dei progetti sperimentali che si sono occupati di consumi di alcol e sostanze nella popolazione giovanile di ASL MB con particolare riferimento ai progetti Smart, Ulisse, Next e Aggancio Precoce quali attori di un sistema di interventi articolato, complementare al sistema di cura e trattamento. Anche i dati riguardanti la sperimentazione triennale LIFE SKILL TRAINING verranno comunicati al mondo della scuola (insegnanti, genitori) e all’Azienda sia per far comprendere l’efficacia del programma suil cambiamento dei comportamenti, sia per valorizzare i cambiamenti che il programma ha prodotto sull’organizzazione. In relazione al sito adolescenti creato nel 2013 www.salute4teen.it si è tenuta una tavola rotonda in data 27 febbraio presso la sede del Cittadino sul tema “Gli adolescenti e il ruolo che la ASL vuole avere nell’informazione dedicata a loro (ma anche ai genitori e agli operatori) attraverso il sito .Sono intervenuti l’assessore alla salute di Regione Lombardia il Commissario Straordinario della ASL, il comitato di redazione del sito, gruppo di studenti e presidi del territorio. La manifestazione EXPO 2015 sarà la vetrina italiana del settore agro-alimentare e coinvolgerà tutte le aziende del settore presenti anche sul territorio di questa ASL. Asl Monza e Brianza ha presentato, ai fini della partecipazione a Expo 2015, uno statment dal titolo”Le nuove tecnologie e la rete internet nella trasmissione di conoscenze su alimentazione, stili di vita e riduzione degli sprechi domestici: la reputazione e l’autorevolezza di una amministrazione pubblica nella rete”. Si ipotizza la partecipazione con uno stand interattivo in cui le conoscenze in campo di salute alimentare (corretta alimentazione, disturbi alimentari, obesità, prevenzione attraverso l'alimentazione, allergie e intolleranze, malnutrizione e denutrizione, filiera alimentare e sicurezza dell'alimentazione, corretta conservazione, tradizioni alimentari) si scambieranno tra giovani di tutte le nazioni nelle modalità consentite dalle nuove tecnologie. Sono state ipotizzate due app per smartphone che i partecipanti possono scaricare e utilizzare, la prima mira ad aumentare la consapevolezza della necessità di bilanciare l’ attività motoria e necessità di cibo e sarà utilizzabile durante il walking tra gli spazi espositivi e quelli ristorativi, la seconda mira alla riduzione degli sprechi domestici attraverso un supporto nella gestione quotidiana della conservazione dei medesimi
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12. VALUTAZIONE
Anche nel 2014 proseguirà l’inserimento degli interventi programmati per la promozione della salute nella Banca Dati Promozione della Salute BDProSal (vedi scheda allegata).Per ogni intervento sono stati individuati indicatori specifici che saranno formalizzati nelle schede obiettivo 2014, che avranno quindi la funzione di monitorare l’attuazione delle azioni programmate, l’uniformità dei comportamenti degli operatori coinvolti e nel medio-lungo termine il guadagno di salute della popolazione di riferimento. La verifica della realizzazione degli step degli interventi sarà effettuata secondo le indicazioni della Direzione Generale ASL mediante lo strumento del cruscotto direzionale, con sistema di monitoraggio periodico degli interventi. Nel rispetto delle indicazioni regionali contenute nella deliberazione n° X/1185 del 20/12/2013 “determinazioni in ordine alla gestione sociosanitario regionale per l’esercizio 2014”si intendono consolidare e migliorare quali-quantitativamente i programmi e gli interventi pianificati attraverso il rafforzamento dell’integrazione tra l’area sanitaria e socio sanitaria . La valutazione dei programmi regionali e nazionali (rete Sps, Life skill training, UNPLUGGED, rete WHP Piano gioco d’azzardo, comitato rete prevenzione dipendenze ecc.) saranno monitorati e valutati direttamente da Regione Lombardia.
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13. SCHEDA DI RENDICONTAZIONE INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE ANNO 2013 01. ANAGRAFE TITOLO RILEVAZIONE ANNO SOGGETTO RESPONSABILE ENTE INDIRIZZO MAIL TELEFONO INDIRIZZO ANAGRAFE Compilare in ogni parte. Il campo Ruolo e Funzione si riferisce all’ambito di attività del responsabile dell’iniziativa descritta (es. medico SIAN, Assistente Sanitaria Servizio Medicina di Comunità, Educatore SerD, ecc AREA TEMATICA Riduzione diseguaglianze - Accesso ai servizi disuguaglianze di salute Riduzione diseguaglianze – Organizzazioni/Programmazione Servizi Interculturalità Sovrappeso ed Obesità - Inattività e Sedentarietà Sovrappeso ed Obesità Inattività e Sedentarietà Sicurezza Alimentare (MTA) Dieta/Aspetti Nutrizionali Alcool Fumo Farmaci Droghe Doping Gioco d’azzardo patologico (gambling) Internet-dipendenze Diabete Malattie Infettive Neoplasie Patologie cardiovascolari Patologie Renali Patologie del Rachide Patologie della Vista Malattie Respiratorie Croniche Malattie Osteoarticolari Malattie Neurologiche Malattie Rare Sicurezza sul Lavoro Incidenti stradali: guida sotto l’effetto di droghe/alcool Incidenti stradali: uso dei dispositivi di sicurezza Incidenti domestici Inquinamento Qualità della vita Pagina 64 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
Bullismo Stress Salute prenatale e perinatale Depressione post partum Allattamento al seno Genitorialità Disturbi del comportamento alimentare (DCA) Disturbi psichiatrici Abuso sessuale Infezioni sessualmente trasmesse (IST) Sessualità in adolescenza (esempio in IVG, Contraccezione, etc.) Cultura donazioni - sangue Cultura donazioni – midollo Cultura donazioni Salute orale Pediculosi Screening Vaccinazioni Politiche per la salute (reti, etc.) Altro: Specificare 02. STRUTTURE COINVOLTE (01) (02) Dipartimento/Distretto Dipartimento di Prevenzione Medica Dipartimento Cure Primarie Dipartimento di Prevenzione Veterinaria Dipartimento Programmazione Acquisti Controllo Dipartimento ASSI Dipartimento Dipendenze Distretto Altro: Specificare
(03) Servizio/Ufficio
e
Colonna (01): Indicare con una X il Dipartimento/Distretto coinvolto. E’ possibile indicare più di una struttura Colonna (03): Specificare il Servizio/Ufficio del relativo Dipartimento/Distretto coinvolto STRUTTURE COINVOLTE La sezione si riferisce alle strutture interne all’ASL. E’ necessario utilizzare il menù a tendina spuntando i campi presenti. Quando il “soggetto promotore” è l’ASL il campo ALTRO è da utilizzare solo se è necessario evidenziare il coinvolgimento di ambiti aziendali non presenti e non riconducibili tra quelli già presenti nel menù a tendina. Se il soggetto promotore è diverso dall’ASL (Associazione, Comune, Scuola, ecc.) si spunterà il campo “ALTRO” e si descriverà il dettaglio (es. promotore Comune di … STRUTTURE COINVOLTE > ALTRO > Assessorato alla mobilità 03. ALTRI SOGGETTI SOGGETTO FASE DESCRIZIONE AZIONI RELATIVE ALLA FASE SCELTA
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Nella colonna FASE specificare se: Progettazione Realizzazione Sponsor Valutazione ALTRI SOGGETTI Si intendono soggetti coinvolti nell’intervento esterni all’ASL e diversi dal promotore Specificare la fase in cui sono coinvolti (progettazione/realizzazione/valutazione) con una breve descrizione del ruolo/attività nell’ambito dell’intervento 04. RETI/AMBITI CONCERTAZIONE Identificativo RETI (01) (02) Reti Nessuna Rete Rete Lombarda – Scuole che promuovono salute Rete HPS Rete Città Sane Rete Locale di Scuole che promuovono salute Rete Locale di luoghi di lavoro che promuovono salute Ospedali Amici dei Bambini (BFHI - UNICEF) Comunità Amica dei Bambini (BFCI - UNICEF) Altro: Specificare Colonna (01): Indicare con una X il tipo di RETE coinvolto. E’ possibile indicare più di una RETE RETI/AMBITI DI CONCERTAZIONE Utilizzare la voce “Altro” e relative specifiche solo se nel caso siano presenti esperienze diverse da quelle indicate nel menù a tendina. Identificativo AMBITI di CONCERTAZIONE (01) (02) Ambiti di concertazione Nessuno Piano di Governo del Territorio Agenda 21 Piani di Zona Altro: Specificare Colonna (01): Indicare con una X il tipo di AMBITI di CONCERTAZIONE coinvolto. E’ possibile indicare più di un AMBITO 05. ABSTRACT Inserire breve descrizione
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ABSTRACT Compilare tenendo conto (sotto diversi profili quali ad esempio chiarezza espositiva, concretezza, corretto utilizzo della lingua, ecc.) che i contenuti saranno pubblici sull’interfaccia on line della banca dati all’indirizzo www.promozionesalute.regione.lombardia.it 0.6 DIAGNOSI DI CONTESTO Descrivere brevemente l’ipotesi di partenza, derivata dall’analisi di contesto locale, che ha generato l’attività ed i fattori sui quali si intende agire
DIAGNOSI CONTESTO Gli interventi descritti sono la declinazione operativa della pianificazione aziendale (Piani Integrati di promozione della salute) pertanto la diagnosi di contesto deve fare riferimento a questi e non ad aspetti di carattere generale. Quindi la “diagnosi di contesto” risponde alla domanda “quale è il problema/la scelta a monte locale” che ha motivato l’attivazione dell’iniziativa, pertanto deve essere evidente il richiamo al PIL là dove ne sostiene la motivazione 0.7 OBIETTIVO GENERALE Inserire breve descrizione
0.8 DESTINATARI (01) (02) TARGET
(03) CRITERI QUALITATIVI DI SCELTA
Operatori scolastici Operatori sanitari Operatori socio-assistenziali Altri professionisti del Settore Pubblico Altri professionisti del Settore Privato Bambini 0 – 2 anni Bambini 3 – 5 anni Bambini 6 – 10 anni Preadolescenti 11 – 13 anni Adolescenti 14 – 18 anni Giovani 19 – 24 anni Giovani 25 – 34 anni Adulti 35 – 44 anni Adulti 45 – 54 anni Adulti 55 – 59 anni Adulti 60 – 64 anni Anziani 65 – 74 anni Anziani oltre i 74 anni Disabilità Patologie specifiche Immigrati Lavoratori Genere Disoccupati Famiglia Popolazione Comune (1 – 500 residenti) Pagina 67 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
(04) CRITERI QUANTITATIV I / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / /
Popolazione Comune (501 – 1.000 residenti) Popolazione Comune (1.001 – 2.000 residenti) Popolazione Comune (2.001 – 5.000 residenti) Popolazione Comune (5.001 – 10.000 residenti) Popolazione Comune (10.001 – 50.000 residenti) Popolazione Comune (50.001 – 100.000 residenti) Popolazione Comune (oltre 100.001 residenti)
/ / / / / / /
Colonna (01): Indicare con una X il tipo di TARGET coinvolto. E’ possibile indicare più di un TARGET Colonna (03): Inserire breve descrizione del CRITERIO QUALITATIVO per cui è stato selezionato il TARGET Colonna (04): inserire a Numeratore la quantità di TARGET selezionato ed a Denominatore la quantità complessiva di tale TARGET DESTINATARI Target: selezionare dal menu a tendina. Se l’intervento è rivolto a più target inserire un target per riga. Attualmente il sistema registra tutti i target presenti nel menù come TARGET DIRETTI (o FINALI) quindi non è opportuno selezionare un target se nell’intervento si tratta di target INDIRETTO o INTERMEDIO (questi aspetti possono essere specificati negli spazi descrittivi quali abstract, ecc.). I criteri quantitativi e qualitativi di scelta devono essere specifici, in quanto la genericità non da evidenza del percorso e non rende evidenti elementi utili alla lettura di “buone pratiche”. Quindi dal punto di vista quantitativo è necessario dare evidenza del gruppo target individuato e dello specifico sottogruppo che è destinatario dell’intervento. (Tale prospettiva è utile e necessaria anche ai fini della valutazione di impatto complessiva del PIL). Il criterio quantitativo di scelta è dato dal rapporto tra il n° di destinatari diretti che si intendono raggiungere e il n° di popolazione individuata come destinataria (nel territorio di riferimento dichiarato) E’ necessario compilare con attenzione questa sezione poiché i dati inseriti nelle voci “target” e “criteri quantitativi” sono riportati in automatico nella successiva sezione “Valutazione di impatto” Dal punto di vista qualitativo è corretto indicare criteri di evidence e opportuno, là ove possibile, richiamare ragioni specifiche che hanno fatto scegliere una scuola piuttosto di un’altra, un comune piuttosto di un altro, ecc.. 0.9 OBIETTIVI SPECIFICI OBIETTIVO
INDICATORE DI RISULTATO
RISULTATO ATTESO
E’ possibile inserire più di un obiettivo specifico OBIETTIVI SPECIFICI Come noto (tutta la letteratura su progettazione di qualità concorda in tal senso) un obiettivo specifico ha due condizioni “minime” per poter essere definito tale: 1. non deve essere “generico”, 2. deve essere misurabile e in tal senso è associato ad un “indicatore”, per indicatore si intende ciò che osservo – potendolo anche misurare - per dichiarare di aver raggiunto l’obiettivo, ne consegue una esigenza di logica coerenza nella definizione del risultato atteso
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10. AZIONI SECONDO LA CARTA DI OTTAWA (02) TIPOLOGIA DI (01) (03) DESCRIZIONE INTERVENTO Nessun Intervento Intervento Ambientale Intervento di Sviluppo di Comunità Intervento InformativoComunicativo Intervento Formativo Intervento Educativo Intervento Organizzativo Colonna (01): Indicare con una X il tipo di TIPOLOGIA DI INTERVENTO identificato. E’ possibile indicare più di una TIPOLOGIA Colonna (03): inserire una breve descrizione dell’intervento identificato AZIONI Si ricorda che il menù a tendina indica la classificazione (in uso da anni anche nella nostra Regione) delle azioni suddivise secondo i criteri da Carta di Ottawa, di seguito riportati con esempi di riferimento. INT. ambientale (modifica strutturale di un setting o di un territorio) INT. di sviluppo di comunità (ricerca - azione con i destinatari intermedi e finali con il coinvolgimento dei vari attori di un setting e/o con la comunità/territorio) INT. informativo - comunicativo (trasmissione di informazioni, conoscenze con modalità unidirezionali (lezione, conferenza, convegno) e/o tramite materiali (pieghevoli, opuscoli, locandine, cd - rom, siti web, campagne di comunicazione, ecc.) INT. formativo (acquisizione e potenziamento di competenze, abilità e tecniche tramite corsi, laboratori (attività frontali, interattive, peer education, ecc. ) INT. educativo (1. attività didattico - educative realizzata da insegnanti nel setting scolastico, 2. educazione terapeutica o counselling realizzata da operatori socio – sanitari prevalentemente nel setting sanitario,) INT. organizzativo (aumento di accessibilità di un servizio - es. consultorio dedicato agli adolescenti -, sostenere l’incremento di adesione di scuole alla Rete SPS con sottoscrizione dell’accordoo di Aziende al programma WHP, modifica del menu di mense per promuovere maggiore consumo di verdura e frutta, ecc.) 11. SETTINGS (01) (02) TIPOLOGIA (03) DESCRIZIONE Nessun Setting Ambiente Scolastico Servizi Sanitari Comunità Ambienti di Lavoro Luoghi per Tempo Libero Ambienti di Vita Luoghi per Attività Sportive Luoghi Informali WEB Colonna (01): Indicare con una X la identificato. E’ possibile indicare solo una TIPOLOGIA Colonna (03): inserire una breve descrizione dell’intervento identificato Pagina 69 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
SETTING Utilizzando le opzioni del menù a tendina indicare la/le tipologia di setting in cui si è svolta la maggior parte delle attività previste dall’intervento descritto 12. VALUTAZIONE DI IMPATTO (01) TARGET Non compilare Non compilare Non compilare
(02) CRITERI QUANTITATIVI (03) RISULTATO / Non compilare Non compilare Non compilare / Non compilare / Non compilare Non compilare
(04) PERCENTUALE Non compilare Non compilare Non compilare
Colonna (03): Inserire il VALORE relativo VALUTAZIONE DI IMPATTO I campi “target” e “criteri quantitativi di scelta” sono compilati in automatico in quanto il sistema riporta i dati numerici già inseriti nella sezione “Destinatari”. A fronte del n° di destinatari raggiunti inserito nel campo il sistema calcola automaticamente la % che non può essere superiore al 100%. è quindi evidente che non è consentito l'inserimento di valori che diano come risultato percentuali superiori al 100 %. 13. VALUTAZIONE DI RISULTATO (01) OBIETTIVO (02) ATTESO (03) RISULTATO RAGGIUNTO Non compilare Non compilare Non compilare Non compilare Non compilare Non compilare Colonna (03): Indicare se il RISULTATO è raggiunto 14. CRITICITA' EVENTUALI CRITICITA' DEL PROGETTO Indicare e descrivere le criticità. In caso di assenza di criticità specificare “Nessuna criticità” 15. ALLEGATO (01) (02) Tipo allegato (03) Descrizione Relazione dettagliata del progetto Pubblicazioni Materiale di comunicazione Interventi, poster presentati a convegni Indagini, studi, ricerche Altro: Specificare Colonna (01): Indicare con una X il tipo di ALLEGATO. E’ possibile indicare più di un TIPO Colonna (03): inserire una breve descrizione dell’ALLEGATO
data
firma Responsabile dell’intervento
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14. BIBLIOGRAFIA Documenti Regionali Deliberazione n° X/1185 del 20/12/2013 “determinazioni in ordine alla gestione sociosanitario regionale per l’esercizio 2014 Legge Regionale 21 ottobre 2013 n.8 “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico” e Deliberazione X/1314 del 30/01/2014 D.G.R. 25 ottobre 2012 n.4225 “Piano azione regionale dipendenze” Il counselling motivazionale breve”nella promozione di stili di vita favorevoli alla salute: Lo strumento e i setting “opportunistici” novembre 2013 Indirizzi alle ASL per la pianificazione integrata degli interventi di promozione della salute (novembre 2009) Linee guida Regionali sulla prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione preadolescenziale e adolescenziale Linee guida regionali per la prevenzione delle diverse forme di dipendenza nella popolazione generale MSPS minisito promozione salute Piano regionale della Prevenzione 2013-2015 Documenti Aziendali Documento di programmazione ASL MB 2014 Linee guida per l’educazione alla salute rivolta a preadolescenti e adolescenti Area scuola Coppo A., Tortone C. “La progettazione partecipata intersettoriale e con la comunità” a cura di Dors 2011 Intesa tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia “Scuola Lombarda che promuove salute” 2011 Marmocchi P., Dall’Aglio C., Zannini M., “Educare le Life Skills. Come promuovere le abilità psico - affettive secondo l’OMS” Erickson Trento 2004 Migliorare le Scuole attraverso la salute (Terza conferenza Europea delle scuole promotrici di salute 15-17 giugno 2009 Vilnius, Lituania) Ragazzoni P., Di Pilato M., Longo R., Scarponi S., Tortone C Settembre 2009 Modelli socio cognitivi per il cambiamento dei comportamenti:rassegna e analisi critica a cura di Dors World Health Organization The Ottawa Charter For Health Promotion-1°conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute, Ottawa, Canada, 1986 Ricerca Health Behaviour in School-aged Children (HBSC )“Generazione 20.10: comportamenti di salute, contesti di vita e livelli di benessere degli studenti lombardi .Indagine Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) Lombardia 2009-2010: stili di vita e salute degli studenti di 11, 13 e 15 anni . Area tabagismo Accordo tra Regione Lombardia Direzione Generale Sanità e Federazione degli ordini dei farmacisti della Lombardia, Federfarma Lombardia, Assofarm/ConfServizi Lombardia e Società Italiana di Tabaccologia Deliberazione N°IX/2593 del 30/11/2011 Area promozione attività fisica ISS Okkio alla salute 2010, INDAGINE 2012: sintesi dei risultati
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Linea guida ”Lotta alla sedentarietà e promozione dell’attività fisica”NIEbP Network italiano based prevention CCM 2011
Evidence
Newsletter Dors n.95, gennaio 2013 “manuale Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nella scuola” Area Dipendenze Miguel Benasayang, Gérard Schmit (2004) “L’epoca delle passioni tristi”, Feltrinelli. Ennio Ripamonti 2011 “Collaborare. Metodi partecipativi per il sociale” di, Carocci Umberto Galimberti (2007) “L’ospite inquietante- Il nichilismo e i giovani”,Feltrinelli. Angela Guarino (2008) “Fondamenti di educazione alla salute-Teorie e tecniche per l’intervento psicologico in adolescenza", Franco Angeli. Liliana Leone, Corrado Celata (2006) “Per una prevenzione efficace- evidenze di efficacia, strategie di intervento e reti locali nell’area delle dipendenze”, Il Sole 24oreSanità Mark Doel e Chaterine Sawdon (2001) “Lavorare con i gruppi- manuale per operatori sociali”, Erickson. Luca Fornari-Bruna Peraboni ( a cura di) (2008) P.R.A.S.S.I - Prevenzione al rischio di Assunzione di Sostanze, con sensibilità Interculturale-Riflessioni sulla sperimentazione di un modello in ambito scolastico, Editrice UNI Service. Boda G., (2001), “Life skill e peer education. Strategie per l’efficacia personale e collettiva”, La Nuova Italia, Milano. Boda G., Mosiello F. (2005), “Life skills: il pensiero critico”, Carrocci, Roma. Boda G., (2005), “Life skills: la comunicazione efficace”, Carrocci, Roma. Boda G., Landi S., (2005), “Life skills: Il Problem Solvine”, Carrocci, Roma. Bertini M., Braibanti P., Gagliardi M.P., (1999), “I programmi di Life skill education (LSE) nel quadro della moderna Psicologia della salute”, “Psicolgia della salute”, n.3, pp.13-29. Bertini M., Braibanti P., Gagliardi M.P., (2006), “Il modello “Skills for life” 11-14 anni”, Franco Angeli, Milano. Bonino S., Cattelino E., (2008) “La prevenzione in adolescenza. Percorsi psicoeducativi di intervento sul rischio e la salute”, Erickson, Trento. Bauman Z. (2002), “Modernità liquida”, Laterza, Roma-Bari. 15. SITOGRAFIA www.salute4teen.it www.salute.it Link “Guadagnare Salute rende facili le scelte salutari” http://iss.it http://www.dors.it Centro Regionale di documentazione per la promozione della salute ASL TO3 - Regione Piemonte http://www.marketing sociale.net/nl/92.htm http://www.vhpo.net/viewtopic.php http://www.snlg-ISS.it E http://www.epicentro.iss.it/okkio alla salute /indagine nazionale 2010.asp www.ored-lombardia.org/ http://www.promozionesalute.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Sanita %2FMILayout&cid=1213378404509&p=1213378404509&pagename=DG_SANWrapper Pagina 72 Sede Legale: Monza 20900 viale Elvezia, 2 – tel. 039 23841 – www.aslmonzabrianza.it - C.F. / P. IVA 02734330968
Immagine di copertina: In copertina è raffigurato il percorso di integrazione tra le diverse aree aziendali :sanitaria e socio sanitaria
Documento redatto in collaborazione con: Direzione Generale/ Direzione Sanitaria/ Direzione Sociale Dipartimento di Prevenzione Medico e Veterinaria Dipartimento Cure Primarie Dipartimento Dipendenze Dipartimento Assi Direzioni Distrettuali Ufficio Formazione Ufficio Comunicazione Dipartimento PAC Unità Operativa Epidemiologia Coordinamento di redazione: referenti Promozione della Salute Dr.ssa M.Franchetti- Dr.ssa O.Perego
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