LEADER Anhalt-Zerbst [Germania]
Qualcosa di nuovo ad oriente Sostenendo la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, LEADER partecipa alla creazione di attività, così necessarie per il rilancio del mondo rurale nella parte orientale della Germania. Un esempio nella Sassonia-Anhalt. Venerdì 7 febbraio 1997. Gli ultimi dati sulla disoc-
cupazione giovanile è molto più alta, così come quella delle donne, soprattutto nelle zone rurali: poco mobili, in particolare perché molte non hanno la patente e numerosi asili sono stati chiusi, le donne sono particolarmente colpite dalla disoccupazione.” “Arbeitsplätze” (posti di lavoro) è un termine che ElkeAndrea utilizza costantemente quando presenta la strategia e le azioni del gruppo LEADER Anhalt-Zerbst, che interviene in una zona corrispondente all’omonimo distretto regionale [*]. Il centro dell’antico ducato sovrano di Anhalt, lungo il fiume Elba, è una regione estremamente rurale su cui sono disseminati 69 paesini (di cui 42 con una popolazione inferiore ai 500 abitanti) e due città, Rosslau e Zerbst (circa 15000 abitanti), di dimensioni piuttosto ridotte rispetto alla media tedesca. Oltre alle 299 aziende agricole (1/3 con più di 75 ha; 2 aziende con oltre
cupazione sono implacabili: in Germania vi sono oramai 4 660 000 disoccupati, un triste record ineguagliato dal giugno 1933. Complessivamente, il 12,2% della popolazione attiva non ha lavoro, ma nei “nuovi Länder” [*] il tasso di disoccupazione raggiunge il 17,3%, circa il doppio di quello osservato all’ovest (9,8%). Ma si tratta di una media: nel notiziario di mezzogiorno la radio regionale annuncia che con 279 000 persone alla ricerca di un impiego, il Land della Sassonia-Anhalt registra un tasso di disoccupazione del 21%. In pieno carnevale, e in un paese in cui il lavoro rappresenta un valore assoluto, questa notizia non può che demoralizzare. “E non è tutto. Bisognerebbe conoscere la ripartizione per categoria di popolazione”, commenta Elke-Andrea Ciciewski, responsabile di progetto LEADER. “La disoc-
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3000 ha), il territorio conta numerose aziende nel settore chimico e metallurgico. “Molte imprese, tuttavia, hanno dovuto chiudere e attualmente si stanno insediando soprattutto negozi ‘discount’, snack bar e altri negozi che tendono a far spendere soldi piuttosto che a farne guadagnare”, si rammarica Gerhard Sittig, imprenditore e membro del GAL. “Abbiamo bisogno di imprese produttive, in grado di creare un reale valore aggiunto. A tale proposito siamo ben lontani dal livello che esisteva prima del 1990”. Il gruppo di azione locale è stato fondato nel 1995 su iniziativa di dieci operatori socioeconomici “decisi a fare qualche cosa”. I suoi 13 membri attuali sono rappresentanti di enti pubblici (Land, antenna locale del ministero dell’Agricoltura, agenzia per l’occupazione, Istituto regionale per la formazione degli adulti), di consorzi socioprofessionali (due sindacati dei coltivatori diretti e un’associazione di operatori turistici) e di comuni nonché promotori di progetto, imprenditori e agricoltori. “Una volta approvato il progetto, il promotore diventa membro del GAL a pieno titolo”, precisa Heinz Vierenklee, direttore del gruppo di azione locale. “Nove progetti sono attualmente in fase di realizzazione. Prossimamente verranno attuate quattro azioni supplementari, a cui se ne aggiungeranno altre. Procediamo per fasi successive: non appena la prima tornata di progetti sarà quasi ultimata, nuovi investimenti verranno ad aggiungersi all’insieme iniziale.” Con il sostegno di LEADER il gruppo Anhalt-Zerbst ha innanzi tutto creato un “Centro dello sviluppo rurale” (LEZ/Ländliches Entwicklungszentrum). “LEADER ci ha dato l’energia di cui avevamo bisogno per costruire ‘una piattaforma dello sviluppo locale’”, afferma Heinz Vierenklee. Situato presso la sezione locale del sindacato agricolo Bauernverband, il LEZ fornisce consulenza e facilita le pratiche dei promotori di progetto anche nel quadro di diversi programmi di sviluppo tedeschi (programma per il rinnovamento dei villaggi, azioni a favore delle donne, del settore turistico, ecc.), coordinando al contempo le azioni LEADER. Queste ultime sono incentrate sulla creazione di attività e privilegiano tre settori di intervento: l’aiuto alle PMI, la vendita diretta di prodotti locali e il turismo.
L'automobile di Karl-Heinz Günther alimentata con diesel biologico
Imprese biologiche Karl-Heinz Günther è uno dei direttori di un’impresa di 18 dipendenti specializzata nella vendita e nella manutenzione di veicoli industriali. Nel 1995 uno studio regionale sulle possibilità offerte dalla trasformazione della colza in carburante e lubrificante per motori attira la sua attenzione: “per ampliare l’impresa dovevamo diversificare le nostre attività, pur restando nello stesso ‘settore’. La regione produce grandi quantità di colza e l’interesse per il diesel biologico è in costante aumento in Germania. Perché non conciliare questi fattori e orientarci verso la conversione di veicoli a biocarburante e/o biolubrificante?” L’impresa fruisce di un aiuto LEADER di 22 000 ECU che vengono investiti per l’acquisto delle apparecchiature tecniche necessarie, l’organizzazione di dimostrazioni e il sondaggio del mercato. All’interno dell’impresa, due persone vengono incaricate del progetto che, dal suo avvio sei mesi or sono, ha permesso di convertire 3 autovetture e 1 camion al carburante di origine agricola. “Può sembrare poco”, si difende Karl-Heinz, “ma è già un inizio: l’energia biologica ha un futuro, soprattutto i lubrificanti. I comuni sembrano interessati al progetto. Il principale problema del diesel d’origine agricola è di tipo logistico: la maggior parte delle stazioni di servizio che vendono questo tipo di carburante è situata nell’area occidentale della Germania; attualmente ve ne sono soltanto due nella Sassonia-Anhalt. Per il momento dobbiamo rifornire noi i clienti. E in questo campo siamo dei veri e propri pionieri. Dobbiamo raggiungere una massa critica di utilizzatori che permetterà agli agricoltori della regione di trovare un nuovo sbocco commerciale.” La stessa scommessa di Gerhard Sittig: produrre materiali industriali a base di derrate agricole. Questo ex presidente della LPG locale (si veda il riquadro) è dal 1994 uno dei 6 azionisti di una società che fabbrica materiali di imballaggio a partire da granoturco importato dall’Italia, una sorta di “polistirene ecologico”. La produzione è stata avviata nel 1995 e l’impresa, una delle 5 esistenti in Germania su tale mercato, intende ampliare le proprie attività alla fabbricazione di piastre isolanti prodotte “nella misura del possibile, con segale coltivata localmente”, spiega Gerhard. “Il mercato dei materiali isolanti ecologici cresce ogni anno del 10%. Una volta messe a punto le piastre di segale potremo assorbire rapidamente la produzione di 2 000 ha di segale coltivata dagli agricoltori del luogo”. Una sovvenzione LEADER permette di finanziare il 30% delle spese dovute alla fase sperimentale e al lancio del nuovo prodotto.
Alcuni campioni di materiali isolanti fabbricati a base di segale
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Le zone rurali dell’est della Germania tra ristrutturazione e nuovo sviluppo Le zone rurali dei nuovi Länder tedeschi sono confrontate ad una duplice sfida: entrare nell’economia di mercato adeguandosi al contempo ai grandi mutamenti che interessano l’insieme del mondo rurale europeo (globalizzazione, riforma della PAC, ecc.). Il prezzo da pagare si è già manifestato con un calo spettacolare del numero di posti di lavoro. Lo shock è tanto più rude in quanto il processo di ristrutturazione non è ancora ultimato. Nell’ex Repubblica democratica tedesca la totalità dell’economia rurale era gestita dalle Cooperative di produzione agricola (“Landwirtschaftliche Produktions Genossenschaften/LPG”) istituite a partire dal 1950. Oltre all’organizzazione collettivistica del settore agricolo e agro-alimentare, queste cooperative garantivano i principali servizi alla popolazione rurale: sanità, assistenza sociale, aiuti all’infanzia (asili e scuole materne), impianti e attività ricreative, ecc. Presenti anche nei villaggi più piccoli, queste cooperative esercitavano un sostanziale impatto in termini occupazionali. Sebbene non fosse un settore privilegiato dell’economia e nonostante risultati meno spettacolari di quelli dell’industria, l’agricoltura della Germania democratica permetteva tuttavia di esportare parte della produzione (cereali, barbabietole, patate) e occupava il 18% della popolazione attiva. Nelle zone rurali risedevano inoltre numerosi lavoratori delle città. Rispetto al contesto dei paesi dell’ex blocco comunista, il livello dei servizi e i redditi erano elevati. Con la riunificazione della Germania, l’agricoltura, così come gli altri settori dell’economia dei nuovi Länder, è stata soggetta ad un profondo processo di ristrutturazione. Lo smantellamento delle LPG e dei complessi industriali legati alle attività di queste cooperative - in numerosi villaggi, ad esempio, esistevano officine per il montaggio e la manutenzione dei macchinari agricoli - ha portato ad un drastico calo dell’occupazione rurale, in particolare nel settore agricolo (si veda la tabella riportata oltre). L’euforia per la caduta della cortina di ferro è ormai passata, ma la ristrutturazione dell’economia non è ancora ultimata, in particolare nelle zone rurali. Oltre alle difficoltà proprie delle regioni dell’Obiettivo 1 (elevato tasso di disoccupazione, strade e altre infrastrutture locali sovente ancora inadeguate, mancanza di accesso a taluni servizi), l’economia rurale dei nuovi Länder continua a dover affrontare i seguenti problemi specifici: > sussistono numerosi litigi in merito alla proprietà delle terre, delle fattorie e delle case (in talune località, il 90% dei titoli di proprietà non è ancora stato attribuito!); > tasso di disoccupazione femminile estremamente elevato (tra il 30 e il 50%), accentuato dal fatto che la grande maggioranza delle donne esercitava un’attività retribuita prima del 1990; > invecchiamento della popolazione, in quanto moltissimi giovani sono andati a lavorare nella parte occidentale della Germania; > mancanza di know-how “generico” dei coltivatori diretti, dovuto alla compartimentazione delle competenze tra allevatori e agricoltori durante il regime collettivistico (le LPG erano strutture suddivise in due settori – allevamento e coltivazione – separati in compartimenti stagni);
> l’ambiente, il paesaggio e il patrimonio edificato hanno sovente sofferto del modello di sviluppo produttivistico, “modernistico” e “urbanistico” in vigore tra il 1945 e il 1990. Il processo per il rinnovo e lo sviluppo delle campagne della Germania orientale è tuttavia ben avviato. Le zone rurali dei nuovi Länder possono infatti contare su taluni vantaggi non trascurabili: > una riserva “natura” relativamente cospicua, in prossimità dei grandi bacini di consumo in un paese globalmente prospero; > terreni agricoli sovente di vaste dimensioni, propizi all’agricoltura estensiva; > una manodopera laboriosa, abile e altamente qualificata; > una popolazione abituata da molto tempo a “sbrigarsela da sola” e a prendere iniziative in un contesto difficile; > una solida vita associativa; > uomini e donne che conoscono il senso della solidarietà. Tutti elementi che, a termine, permettono di prevedere un futuro piuttosto sereno.
Cosa sono diventati? Evoluzione dell’occupazione nel settore agricolo dei nuovi Länder tedeschi (in unità di popolazione attiva) 1 000 000 900 000 800 000
850 000
220 000 pensionati o prepensionati
700 000 600 000
125 000 disoccupati 100 000 in tirocini o corsi di formazione
500 000 400 000
250 000 riconvertiti in un’altra attività
300 000 200 000 155 000
100 000 0
Fonte: Deutscher Bauernverband sett.
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“Una volta ultimata tale fase, dovremo raddoppiare il numero dei dipendenti dell’impresa che conta attualmente un organico di 5 persone”, prevede Gerhard. La diversificazione e lo sviluppo di nuovi prodotti sono inoltre al centro dell’intervento LEADER a Oranienbaum (4 000 abitanti) in cui è situata la società KMO. Analogamente alle due imprese menzionate in precedenza, la KMO ha seguito il percorso tipo della ristrutturazione industriale del “dopo-muro”, della “svolta” come si dice in Germania: fornitore di apparecchiature per le autovetture “Wartburg” al tempo della RDT, la KMO è oggi una società privata riconvertita nella fabbricazione di materiale per la rieducazione funzionale. Per ampliare il proprio mercato, eccessivamente soggetto alla concorrenza delle grandi aziende specializzate, e soprattutto per “fabbricare prodotti finiti”, come sottolinea Manfred Lange, direttore dell’impresa, la KMO si è orientata verso la fabbricazione di mobili per studi radiofonici e televisivi, e di porta-CD divertenti destinati soprattutto ai bambini. LEADER ha contribuito a questo progetto stanziando 67000 ECU che sono stati utilizzati, in particolare, per l’acquisto di diverse presse imbutitrici. “La precedente attività garantiva 7 posti di lavoro diretti e 20 impieghi indiretti”, dichiara Manfred Lange, “speriamo di poter assumere prossimamente 4 o 5 nuovi dipendenti. Niente male in un comune in cui esiste un tasso di disoccupazione del 28%...”
da riscaldare”. Analogamente al resto dell’edificio, la dipendenza, di proprietà del comune, era perfetta per le attività locali organizzate durante l’antico regime ma assolutamente inadatta alle tendenze dei consumatori attuali che desiderano un maggior comfort e una maggiore intimità. Il progetto prevede dunque la trasformazione di tale luogo in sale più piccole e modulabili. Hans-Peter Klausnitzer, anch’egli albergatore e promotore di un progetto LEADER, ha già effettuato questo tipo di ristrutturazione. Oltre a rendere più piacevole la sua locanda, già in attività ai tempi della RFT, egli vi ha aggiunto un museo della vita contadina. Il suo villaggio, Ragösen (237 abitanti), è situato in una zona estremamente verde in prossimità del luogo in cui verrà costruito un parco divertimenti. “Non è esattamente il tipo di turismo che desideriamo promuovere”, afferma Hans-Peter Klausnitzer, “ma sarà un polo di richiamo per la clientela di Berlino e già si prevede la creazione di diverse centinaia di posti di lavoro...”.
Turismo e natura Nel distretto regionale Anhalt-Zerbst esiste un buon potenziale turistico e la zona gode di un sostanziale patrimonio naturale: ampi boschi e diverse aree protette, una “riserva della biosfera” [**] nonché una riserva naturale in cui vivono i castori. LEADER partecipa alla valorizzazione di tali siti contribuendo all’allestimento di sentieri per escursioni a piedi e piste ciclabili. “In questa zona, l’agriturismo è confrontato a due tipi di problemi”, spiega Ute Achatzi, proprietaria dell’unica fattorialocanda della zona. “Esiste un problema congiunturale: la mancanza di attività di animazione dei siti. Ma ci stiamo lavorando. Ad esempio, io noleggio mountain-bike. Esiste inoltre un problema strutturale, dovuto al nostro passato, arduo da risolvere: le fattorie caratteristiche, quelle ricercate dai turisti, sono estremamente rare nella zona. È un grosso ostacolo allo sviluppo dell’agriturismo”.
Luoghi di incontro Un altro imprenditore di Cobbelsdorf ha richiesto una sovvenzione LEADER per un progetto turistico che simboleggia una situazione estremamente frequente nei paesini della Germania orientale: la mancanza di luoghi pubblici di incontro e di svago. Heidrun Hahn gestisce una locandaristorante. Una dipendenza adiacente al ristorante diretto da Heidrun (15 dipendenti) comporta un’immensa sala per banchetti e riunioni, ampiamente sottosfruttata in quanto “austera, poco idonea come luogo di ritrovo e impossibile
“Erlengrund”, una fattoria-locanda all’avanguardia
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Cantiere di inserimento: la “Fattoria dei giovani d’Europa” di Deetz
Esistono tuttavia vari fondi rustici antichi che offrono numerose possibilità per attività ricreative. Come a Nutha, ad esempio: in questa antica tenuta, trasformata sotto il regime della RFT in centro di formazione agraria, LEADER cofinanzia con 20 000 ECU la seconda fase del processo di trasformazione del sito, destinato ad una clientela essenzialmente composta da famiglie. Nel sito verranno create 12 stanze nonché un “Heu Hotel” (una specie di ostello della gioventù in cui si dorme... nel fieno!), come ne esistono sempre più in Germania. Altri progetti analoghi sono attualmente in corso. Ma il più simpatico, e forse anche il più innovativo, è la creazione di una “Fattoria dei giovani d’Europa” a Deetz (800 abitanti), in cui giovani provenienti da tutto il mondo (80 nel 1996, primo anno di attività del progetto) hanno cominciato a ristrutturare una grossa fattoria abbandonata. Una volta ultimato, nel 1999, questo cantiere di inserimento ospiterà un ostello della gioventù, un centro per mostre e seminari, una scuola-laboratorio (agricoltura e falegnameria), una fattoria didattica (coltivazione, allevamento) e un punto di vendita per i prodotti della fattoria e del villaggio. Il costo complessivo dell’operazione, diretta da LEADER, ammonta a 550 000 ECU, di cui 350 000 forniti dall’Unione europea e 130 000 ECU dal distretto regionale. “Vogliamo che il villaggio si apra sul mondo, partendo dall’attività rurale di base che è l’agricoltura”, spiega Jeanette Bombach, responsabile del progetto. “Ciò si sta già verificando: i 140 giovani stranieri che dovrebbero arrivare tra giugno e ottobre 1997 ravvivano il villaggio. In particolare, la loro presenza insegna ai giovani della zona, che si annoiano, che la loro regione è piacevole e che non è soltanto un luogo isolato tra Magdeburgo e Berlino.”
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[*] La riunificazione della Germania (ottobre 1990) ha portato alla costituzione di 5 “nuovi Stati confederati” (“Neue Bundesländer”): il Brandeburgo, il Meclemburgo-Pomerania anteriore, la Sassonia, la Sassonia-Anhalt e la Turingia. La Germania è attualmente composta da 16 Länder con un’assemblea eletta a suffragio universale e un’ampia autonomia. Oltre a far applicare le leggi federali (politica estera, difesa, politica doganale e commerciale, unificazione del sistema giudiziario, ecc.), gli Stati confederati sono responsabili, in particolare, dell’istruzione pubblica e della pianificazione territoriale. Essi sono suddivisi in “Landkreise” (distretti regionali) e “Kreisfreie Städte” (città-distretti). Ai primi sono affidati le mansioni intercomunali, le infrastrutture pubbliche di interesse locale, le strutture ospedaliere, i servizi sociali, ecc. Nella maggior parte dei Länder esistono inoltre i cosiddetti “Regierungspräsidien” (una sorta di prefetture dipendenti dallo Stato confederato) preposti all’applicazione sul territorio delle politiche decise dal Land. Nella Sassonia-Anhalt, analogamente ad altri Länder tedeschi, essi sono incaricati della gestione del programma LEADER e rappresentano pertanto i primi interlocutori dei GAL. [**] Per le riserve della biosfera dell’UNESCO si rimanda al n. 6 di LEADER Magazine. L E A D E R A N H A LT - Z E R B S T
Superficie della regione: 1 225 km2 Popolazione: 79 721 abitanti Finanziamento LEADER II: 2 692 000 ECU UE: 1 315 000 ECU Altri fondi pubblici: 277 000 ECU Settore privato: 1 100 000 ECU. Lokale Aktionsgruppe Landkreis Anhalt-Zerbst Ländliches Entwicklungszentrum, Burgwallstr. 40 D-06862 Rosslau Tel: +49 34901 84036 - Fax: +49 34901 84110
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