ANNO XXXI - N. 1 - GENNAIO-MARZO 2011
Pubblicazione periodica
PERIODICO DELL’UNIONE PENSIONATI AZIENDE GRUPPO UNICREDIT
DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE 20143 MILANO - Viale Liguria 26 Tel. 02.83112650 - Fax 02.83112649
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SOMMARIO RISULTATI 2010 E PROGRAMMI DEL NUOVO ANNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pag.
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VERBALE SEGRETERIA NAZIONALE DEL 22 NOVEMBRE 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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VERBALE SEGRETERIA NAZIONALE DELL’8 FEBBRAIO 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ASSISTENZA SANITARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Relazione Beccari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Uni.C.A Rinnovo cariche sociali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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PREVIDENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Fondo Pensione: relazione Pennarola/Palmesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Pensioni INPS - Adeguamenti dal 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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RETTIFICA alla pagina 9 del numero precedente - Disabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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CONTENUTI DEL NOSTRO SITO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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CHIEDETELO A NOI - Lettere all’Unione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ATTIVITÀ GRUPPI REGIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Veneto - Trentino Alto Adige . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Lazio - Umbria - Abruzzo - Molise . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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VARIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Sicurezza stradale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• La Tetradramma ateniese - di R. Reynaudo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Un uomo, una banca, un mito - di A. Capudi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• I cromatismi di Enrico Cuccia - di I. Cattaneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Un corpo e un’anima soli - di A. Da Rin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ALL’OMBRA DELLA QUERCIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• C’era una volta il Glen Canyon - di I. Cattaneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Rubrica: I nostri poeti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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• Rubrica: Il filo dei ricordi - Credito Italiano storia - di A. Picchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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I NOSTRI LUTTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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In copertina Anno 1917, il giornale “La settimana illustrata” invita a sottoscrivere al Prestito Nazionale Si ringrazia l’Archivio storico per la concessione della fotografia pubblicata
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RISULTATI 2010 E PROGRAMMI DEL NUOVO ANNO Pensioni: aumenti Istat dall’1,4% allo 0,90% a scalare rapportati all’ammontare della pensione. Fondo Pensione di Gruppo: situazione stabile L’Assistenza sanitaria integrativa Uni.C.A. Unione Pensionati: scadenza del mandato triennale degli organi direttivi. Il Coordinamento con le altre Associazioni di Pensionati del Guppo. L’importanza del proselitismo. PENSIONI Come più dettagliatamente riportato in altra parte del giornale, le pensioni sono state adeguate all’inflazione programmata con un aumento che va dall’1,4% allo 0,90% rapportato all’ammontare della pensione stessa. I provvedimenti governativi riguardanti le pensioni ( aumento dell’età pensionabile, spostamento delle finestre di uscita, calcolo della pensione con il sistema contributivo) obbligheranno i lavoratori a lavorare più a lungo rispetto ai colleghi già pensionati ottenendo una pensione che, con l’andar del tempo sarà sempre meno gratificante. L’ultimo intervento del Governo a favore dei pensionati, percettori di pensioni superiori al minimo, fu nel lontano 1992. Da allora le pensioni non sono state più rivalutate salvo che con l’adeguamento Istat che, mediamente non riesce a coprire nemmeno la metà della perdita del potere di acquisto delle pensioni stesse. Possiamo tranquillamente affermare che, in una decina d’anni, i trattamenti pensionistici medi hanno perso oltre un terzo del potere d’acquisto originale.Un disegno di legge di iniziativa popolare è stato
presentato al Senato nel 2008 che, indicava, come una possibile soluzione al problema, fra l’altro, la proposta di istituire un paniere di indici di prezzi al consumo riservato ai pensionati tale da poter consentire una rivalutazione delle pensioni più vicina al tasso di inflazione reale. Trovare una intesa con i “sindacati”,come richiesto da alcune Associazioni di categoria, per formare un tavolo comune ed affrontare il problema della progressiva perdita del potere d’acquisto delle pensioni, ci sembra questione di fondamentale importanza. Anche se consapevoli che la forza delle idee, senza i numeri non è sufficiente, rilanciamo l’ invito in modo convinto come una piccola voce che sommata alle altre possa raggiungere lo scopo prefissato: poter partecipare ed affrontare tutti insieme la problematica poiché riteniamo che oggi sia assolutamente inderogabile definire un sistema che consenta di salvaguardare il potere di acquisto delle pensioni del pensionato. Per quanto riguarda il nostro Fondo Pensionale le risultanze, per ora parziali, denotano una situazione stabile nei confronti dell’anno precedente. Maggiori dettagli si trovano nella relazione dei nostri Amministratori presso il Fondo in un articolo a parte. ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA Uni.C.A. Ultimo periodo di validità delle polizze stipulate, come noto, per un triennio. Il nostro Consigliere di Amministrazione Maurizio Beccari è stato confermato nel ruolo per il periodo 2011/2013.
Box con i risultati e relazione sono inseriti alle pagine seguenti. Ci sembra importante far notare che i Pensionati aderenti ad Uni.C.A. sono al dic 2010 6703 e che la situazione sinistri/premi delle polizze sottoscritte conferma un andamento abbastanza equilibrato. Possiamo anche confermare che la gestione complessiva della pratiche di richiesta intervento e rimborso delle spese sostenute denota un miglioramento complessivo e un diminuito numero di situazioni deficitarie. Viene confermata, per i soli soci, la campagna di prevenzione per l’anno in corso secondo le modalità indicate nella comunicazione di Uni.C.A. LA NOSTRA UNIONE, IL COORDINAMENTO ED IL PROSELITISMO Quest’anno scadono tutti i mandati degli organi direttivi dell’Unione così come previsto dalle norme statutarie. Devono, pertanto, venire rinnovati tutti i Consigli di Gruppo Regionali (ad eccezione di quelli rinnovati di recente), il Presidente, il Vice Presidente, la Segreteria Nazionale nonchè i Revisori dei conti, i Tesorieri ed i Probiviri. A questo scopo verranno indette presso le sedi dei singoli Gruppi Regionali Assemblee dei soci. Per le nomine a carattere nazionale le relative votazionisi avranno nel corso del Consiglio Nazionale che si svolgerà a Roma nei giorni 5 e 6 Maggio p.v. Desideriamo rivolgere a tutti i colleghi un pressante invito a partecipare convinti ed uniti alla vita della nostra Associazione con proposte, idee ed una attiva collaborazione. Lo scopo è quello di incre-
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mentare e rinnovare i quadri direttivi che, con grande senso di responsabilità cercano tutelare i diritti dei Pensionati in tutte le Sedi. Tutti i nuovi pensionati vengono contattati ed invitati ad aderire all’Unione mediante lettera personalizzata inviando anche, come opera promozionale, pubblicazioni e notiziari che hanno lo scopo di mantenere unito lo spirito di Gruppo. Incrementare il numero dei soci è fondamentale per la vita dell’Unione nonché per i rapporti con la Capogruppo. A questo proposito ricordiamo che sono entrate progressivamente a far parte della nostra famiglia oltre una decina di Associazioni che rappresentano i Pensionati di ban-
che confluite nel Gruppo Unicredit,Associazioni con le quali è nostra intenzione trovare l’accordo per un coordinamento globale, nel rispetto totale della propria autonomia, confrontandoci unitariamente con la Capogruppo per la rappresentazione delle problematiche comuni a tutti i pensionati del Gruppo. Un ultimo invito a Voi Colleghi Soci destinatari di questa informativa: leggete e possibilmente meditate. La nostra è, fortunatamente, una categoria in espansione che oggi è considerata, a ragione, trainante per l’economia nazionale, una categoria che consente ai più giovani di lavorare con maggiore serenità (si pensi solo all’importanza dei nonni !!!), una categoria
alla quale sono indirizzate migliaia di promozioni turistiche di tutte le specie (con un importante giro d’affari), una categoria che promuove i consumi, una categoria politicamente schierata in tutto l’arco costituzionale, una categoria, forse, che non viene tenuta in debita considerazione. Forse siamo troppo individualisti??? Forse la nostra voce non giunge forte come dovrebbe a chi di dovere??? Dovremmo ricordarci di tutto ciò quando saremo interpellati???? Meditiamo e intanto uniti, cerchiamo di ottenere quella visibilità che ci compete. Forse riusciremo a risolvere qualche, seppur piccolo problema. Colombo
VERBALE DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DEL 22 NOVEMBRE 2010 In data 22 nov 2010 si è svolta a Milano, presso i locali dell’Unione in viale Liguria 26, la riunione della Segreteria Nazionale. Presenti Pennarola (Presidente), Colombo (vice Presidente), Cerrato, Da Rin, Novaretti, Roncucci, (Segretari Nazionali), Palmesi (Consigliere supplente del Fondo Pensione), Beccari (consigliere di Uni.C.A.), Delaude (Tesoriere), Ballarini (Revisore dei conti dell’Unione) e Dellepiane (Presidente del Gruppo Liguria – invitato). Assenti Belardo (per precedenti impegni), Vivirito e Romerio (per motivi personali). I lavori iniziano alle ore 11. Presiede Pennarola, Cerrato funge da Segretario. Di seguito gli argomenti all’ordine del giorno: 1) Convocazione del Consiglio Nazionale 2011: scelta della data, del luogo ed esame dei preventivi di spesa;
2) Relazione dei nostri rappresentanti nel CdA del Fondo Pensione; 3) Commissione studi: informativa sulla prima riunione; 4) Coordinamento Unione Pensionati: relazione sull’incontro con l’Associazione ex CRT; 5) Varie ed eventuali. Verificata la regolarità delle convocazioni, Pennarola dà corso ai lavori con immediato esame degli argomenti all’OdG: 1) Consiglio Nazionale 2011 Pennarola, in considerazione dell’approssimarsi delle scadenze triennali e ben presenti i problemi economici dell’Unione, suggerisce una location vicina al maggior numero di partecipanti che consenta di operare in comodità per le nostre occorrenze (lunch - sala operativa attrezzature, ecc.). Da Rin ricorda l’impegno profuso
dal Gruppo Lazio per cercare di portare a Roma il C.N.: sono stati valutati 5/6 alberghi di buon livello ed è emersa l’ottima offerta dell’Hotel delle Nazioni centralissimo (a 100 metri dalla Fontana di Trevi e dalla struttura di UniCredit), scartata a causa del limitato margine di tempo per le prenotazioni. Altri alberghi non sono disponibili per il periodo che ci necessita: tengono prenotazioni da un anno per l’altro ed i prezzi sono stratosferici. Si è provato anche all’EUR (servito dai mezzi pubblici): sarebbe disponibile l’American Palace sulla Laurentina, ma vista la nostra necessità di scegliere il mese di aprile/maggio, tale disponibilità è condizionata da precedenti opzioni di alcuni gruppi turistici. Si deve quindi valutare la possibilità di trovare soluzioni alternative (Rimini? / Riccione?). La data del C.N. è condizionata dalla disponibilità dei dati del bi-
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lancio del Fondo al 31 dic 2010, per decidere sulla sua approvazione, e dalla conclusione delle elezioni dei Consigli Regionali in scadenza, condizione necessaria per la partecipazione al C.N. A tutto ciò si sovrappone la concomitanza di Pasqua che nel 2011 cadrà il 24 apr. Appare quindi evidente che il C.N. dovrà slittare al 5/6 o al più tardi al 12/13 maggio 2011 e, sulla base di tali ipotesi di date, si può far effettuare una ricerca mirata anche su Roma. Al riguardo Pennarola segnala che Belardo ha fatto pervenire una segnalazione per l’Hotel Parco dei Principi a prezzi ottimi (grazie al suo personale interessamento). Colombo ricorda i costi sostenuti per gli ultimi Consigli Nazionali e raffronta le proiezioni elaborate dal Tesoriere sulle diverse sedi prospettate. Si decide che, per avere una maggiore possibilità di trovare eventuale adeguata soluzione alternativa, la proposta sulle due date di maggio (preferibile il 12/13 maggio, in seconda battuta il 5/6 maggio) deve essere confermata entro fine nov dall’Hotel Parco dei Principi di Roma. Da Rin farà conoscere la risposta in tempi brevissimi. In mancanza di risposte soddisfacenti da Roma, si ripiegherà su Rimini / Riccione o su Milano (in caso di buone proposte). Verrà raccomandato a tutti i Gruppi che ancora non lo avessero fatto di rinnovare le cariche al più presto e comunque non oltre il 30 aprile 2011. 2) Relazione dei nostri rappresentanti nel CdA del Fondo Pensione Intervento del Consigliere Giacomo Pennarola: – Gli immobili si confermano poco redditizi, anche a causa del forte investimento in corso a Cologno. D’altra parte, per mantenere le valutazioni degli immobili adeguate ai livelli di mercato, è indi-
spensabile effettuare ingenti interventi di ammodernamento e di adeguamento alle norme europee, il che comporta un conseguente calo dei rendimenti. Occorrerà seguire che l’amministrazione degli immobili sia attenta ed oculata e che l’adeguamento alle norme di legge delle Società, intestatarie di alcuni immobili, avvenga nei termini, scegliendo ove possibile le migliori condizioni: i nostri Consiglieri sono impegnati sull’argomento. Sono a buon punto le trattative per la dismissione dell’immobile di Viale Teodorico: si è trovato un acquirente sulla base di una equa quotazione. – Sul Bilancio Tecnico al 31 dic 2009 il CdA del Fondo ha deciso di non tenere conto della relazione finale che prevede una lieve minusvalenza e di sospendere ogni riduzione delle pensioni in attesa del bilancio 2010, commissionando un nuovo B. T. al 31 dic 2010. Ogni decisione comunque si pensa che non potrà essere operativa prima del 2012. – Sul c.d. “piano esuberi” (il previsto numero di 3.000 esuberi è già stato raggiunto e superato) è da tenere presente che ABI ha disdettato il patto di solidarietà e questo accordo è gestito dall’Azienda direttamente con i sindacati. Il Consiglio seguirà che gli accordi non si ripercuotano a danno del Fondo.
– Per il SIF è stato aperto un nuovo sub-fund che raccoglie investimenti immobiliari. – Si cerca di far collimare le occorrenze della Sez. I con l’asset liability management: valutazione delle necessità di liquidità anche a medio e lungo termine per i pagamenti delle pensioni. – Con l’aiuto dell’attuario si scandagliano i rischi sistemici degli investimenti. – Si prospettano problemi per il calo dei contributi.
Intervento del Consigliere supplente signor Luciano Palmesi: – Il rendimento del settore mobiliare si attesta complessivamente al +5,54 %, dove: • la Sezione I (che ha dovuto disinvestire) quota un + 5,48% • la Sezione II (che invece ha potuto investire) si attesta sul +5,62% – Il rendimento globale della Sezione I si pone al +2,47% contro il tasso tecnico mensilizzato del 3,96% e con gli immobili fermi a resa 0%. Nonostante tutto, abbiamo ancora la possibilità di qualche margine di miglioramento per fine anno. – Si è ottenuta l’autorizzazione per la Sicav in Lussemburgo.
Pennarola segnala i problemi legati all’aspetto economico della questione e ricorda che la prima decisione a suo tempo assunta era stata di lasciare a carico di ogni Gruppo i costi dei propri componenti mentre, in un secondo tempo (viste le poche adesioni), si era pensato di porre a carico della Segreteria Nazionale il costo di un solo componente per ogni Gruppo. Sembrano ora emergere nuove richieste di partecipazione alla Commissione da parte di altri Gruppi (forse stimolate dalla gratuità dell’impegno?) che aggraverebbero non poco il carico dei costi. La Segreteria conviene che le
3) Commissione studi: prima riunione La Commissione si è riunita a Milano ed ha iniziato il suo cammino: il Segretario Nazionale Angela Roncucci è stato nominato coordinatore ed elemento di raccordo e di tramite con il Fondo. Roncucci riepiloga i punti salienti dell’incontro: - Gatti di Roma ha dato disponibilità per l’aspetto immobiliare; - Venezia si propone per i problemi connessi al Bilancio Tecnico ed allo Statuto; - Turrini di Bologna e Fossi di Milano, che non hanno potuto partecipare al primo incontro, ma che hanno incontrato successivamente la Roncucci, si propongono rispettivamente per i settori mobiliare e UniCA.
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iscrizioni erano da considerarsi chiuse con la scorsa riunione e che adesioni successivamente pervenute debbano essere considerate a carico dei Gruppi di provenienza, salvo diversa decisione del Consiglio Nazionale. Palmesi propone di sottoporre la questione al prossimo Consiglio Nazionale e si dichiara disponibile ad un incontro con gli interessati al settore mobiliare. 4) Coordinamento: Aggiornamento sui contatti con Associazione ex CRT Pennarola relaziona sull’incontro avvenuto con il sig. Burdese per il coordinamento con l’Associazione pensionati ex CRT e comunica che, con l’occasione, si è anche accennato al FAP. Per quanto attiene il coordinamento il sig. Burdese auspica che si trovi una soluzione che consenta di presentarsi all’Azienda uniti nell’esposizione delle diverse esigenze, pur separati nell’affrontare le problematiche sostanziali dei singoli Fondi. Per quanto concerne il FAP Pennarola ricorda che a suo tempo si era chiesto a Belardo di contattare il sig. Masia (Presidente dell’Associazione) per un approfondimento sui vantaggi di una nostra eventuale adesione in quanto gli elevati costi di partecipazione ci lasciano perplessi. Si cercherà di capire quale potrebbe essere il ritorno a fronte della quota di e 2.500,00 annui e
si riferirà alla prossima Segreteria Nazionale. Si sono comunque chiariti con il sig. Burdese i soliti limiti del coordinamento. Pennarola, in considerazione di una realistica politica di integrazione proiettata essenzialmente al futuro ed escluse sempre ingerenze nella gestione dei Fondi – sez. I, propone di contattare le varie Associazioni di pensionati del Gruppo, anche per sentire su quali problematiche si potrebbe aprire un tavolo di trattative per giungere ad una posizione comune. Si potrebbe ad es. cominciare a sentire le molteplici esigenze, senza sbilanciarsi con promesse inopportune ed escludendo ogni ipotesi conflittuale verso l’Azienda. Ciò consentirebbe di porre l’Unione come unico interlocutore con l’Azienda, portatore anche delle istanze elle altre Associazioni sulle problematiche comuni (tassi, condizioni, ecc.). Si comincerà a sentire gli ex CRT e si vedrà poi come si evolveranno le cose. Colombo suggerisce di procedere con i piedi di piombo, visti i pregressi non incoraggianti (vedi anche tentativo di costituzione di un coordinamento alternativo presso ex CRT coinvolgendo le altre Associazioni). Pennarola dà lettura di una lettera oggi pervenuta da parte dell’Associazione pensionati ex Banca di Roma, con una proposta di adesione al coordinamento, anche a no-
Gli articoli ed i resoconti assembleari riflettono l’opinione degli autori, nonché dei sottoscrittori dei relativi verbali e non impegnano la responsabilità della Direzione.
me delle Associazioni ex B. Santo Spirito e Cassa di Risp. Roma, sulla base di una bozza di accordo su diversi punti. Si valuterà meglio dopo un approfondito raffronto con la nostra bozza e se ne parlerà nel corso della prossima S.N. 5) Varie ed eventuali Pennarola conferma il suo desiderio di invitare alle Segreterie Nazionali i Presidenti dei Gruppi che non abbiano un Segretario Nazionale che li rappresenti. Esclude che un Presidente invitato possa delegare ad un terzo la possibilità di intervenire alla S.N. e chiede il parere dei Segretari: la Segreteria, a termine di Statuto, conferma la validità di tale impostazione. Su UniCA Pennarola segnala che il nuovo accordo di un Fondo integrativo per Intesa-San Paolo costituisce pattuizione concordata in sede di trattativa sindacale. Beccari si riserva di approfondire e di riferire alla prossima S.N.; chiarisce inoltre che la Cassa sanitaria a prestazioni indirette comporta un grosso rischio iniziale nel caso i soldi finiscano in corso d’anno (nelle prestazioni indirette infatti la Cassa liquida solo l’80%). Null’altro da discutere, la riunione termina alle 16,30. Letto, confermato e sottoscritto. Il Segretario Cerrato
Il Presidente Pennarola
I verbali originali dei Gruppi regionali recano la firma del Presidente e del Segretario delle riunioni.
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VERBALE DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DELL’8 FEBBRAIO 2011 La Segreteria Nazionale si è riunita alle ore 10,30 del giorno 8 feb 2011 presso i locali dell’Unione in Milano, Viale Liguria 26 per discutere il seguente ordine del giorno: 1. Consiglio Nazionale: conferma della data di effettuazione; istruzioni operative 2. Relazione annuale della Segreteria Nazionale: discussione e assegnazione incarico 3. Coordinamento con associazioni Pensionati: aggiornamento 4. Rapporti con il FAP: esame delle problematiche e aggiornamento della situazione. 5. Esame dei primi dati di Bilancio anno 2010 6. Commissione studi: aggiornamenti lavori 7. Fondo Pensione: relazione dei nostri Consiglieri in CdA. 8. Uni.C.A.: Risultati votazioni e relazione del ns. Rappresentante. 9. Proselitismo: sviluppi 10. Varie ed eventuali 11. La Quercia nuova: problematiche inerenti la spedizione. Presenti i Segretari Nazionali Pennarola (Presidente dell’Unione e Consigliere del Fondo), Colombo (vice Presidente), Belardo, Cerrato, Da Rin, Novaretti, Palmesi (Consigliere supplente del Fondo), Roncucci e Vivirito, Delaude (Tesoriere), Ballarini (Revisore dei conti), Romerio (Sindaco del Fondo) oltre ai Presidenti di Gruppo Delle Piane (Liguria) e Indiveri (Emilia Romagna). Assume la presidenza Pennarola che chiama Cerrato a fungere da segretario della riunione. Prima dell’inizio dei lavori interviene il signor Orifiammi (nuovo Presidente del Fondo Pensione) che si presenta e ringrazia per l’invito e per la costante azione dell’Unione a supporto del Fondo.
Si passa poi all’esame dei numerosi argomenti all’OdG: 1. Consiglio Nazionale Viene fissata la data del 5 e 6 di maggio in Roma, presso l’Hotel President all’EUR. Si discute a lungo sul problema relativo alla responsabilità di prenotare le presenze, anche per i giorni supplementari, sia dei partecipanti di diritto (provvede la Segreteria) sia degli accompagnatori (ciascuno dovrà provvedere direttamente a contattare l’albergo). Colombo chiarisce il problema delle presenze per i Segretari convocati per il 5 mattina e che dovranno quindi essere presenti già dalla sera del 4. Gli altri partecipanti saranno prenotati per una notte in meno: al riguardo si rimanda alle disposizioni operative diramante in tal senso. Prenotazioni per i giorni successivi al 5 mag dovranno essere segnalate dagli interessati direttamente all’albergo entro il 28 feb con anticipo della caparra (30%) o con deposito del numero della carta di credito. Viene richiamata l’attenzione di tutti sulle penali previste dall’hotel in caso di inadempienza sia per i partecipanti sia per gli accompagnatori. Da Rin, al quale sono stati rivolti i ringraziamenti per il lavoro svolto, legge il programma di massima predisposto dal Gruppo Lazio per meglio celebrare l’evento. A larga maggioranza viene preferita l’opzione per la cena del 5 in un ristorante con menu ebraico/romano. 2. Relazione annuale Pennarola propone di assegnare l’incarico a Belardo che, chiedendo di essere esonerato per pressanti impegni sindacali, presenta comunque una bozza di base sulla quale costruire la relazione. Dopo animata discussione alla fine Belardo accetta l’incarico.
Colombo ricorda che il prossimo Consiglio Nazionale sarà dedicato al rinnovo delle cariche e quindi tutti i Gruppi dovranno arrivare a Roma in regola con i rinnovi delle loro cariche e con ampio mandato sugli argomenti più significativi. Eventuali Gruppi che avessero rinnovato i direttivi oltre la data di scadenza del C.N. dovranno, in occasione dei prossimi rinnovi, riportare la scadenza del mandato in fase con la scadenza del triennio del C.N. 3. Coordinamento I colleghi di ex Rolobanca hanno dato l’assenso a procedere al coordinamento con l’Associazione Pensionati ex Capitalia, con cui si è giunti a buoni risultati: ci si è resi conto che solo dall’unità di azione si potrà avere accesso alla Banca. Al momento con l’Associazione Pensionati ex Banco di Sicilia (associata al FAP) non c’è stato alcun contatto. Si sono anche avuti contatti con i colleghi di ex CRT anche se il dialogo presenta qualche difficoltà in quanto loro privilegiano la trattazione di problemi dei singoli fondi (il Fondo CRT ha solo pensionati “ante” a prestazioni definite – ex legge Amato dove nel CdA è presente un solo rappresentante dei Pensionati). Il colloquio comunque prosegue. Palmesi richiama l’attenzione sulla possibile evoluzione delle rappresentanze nel CdA del nostro Fondo in quanto i pensionati delle ultime Aziende incorporate nel Gruppo entrano in Sezione II con lo zainetto e si pone il pericolo di rappresentatività diverse. 4. Rapporti con il F.A.P. Pennarola ha avuto modo di incontrare il Presidente Masia e gli ha fatto notare che per noi l’adesione al
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FAP comporta un costo che al momento, con le attuali entrate, non possiamo sopportare. In ogni caso occorre fare una valutazione sull’utilità dell’iscrizione (rapporto costi/ benefici). Tra i benefici la FAP offre la possibilità di aderire ad una polizza Allianz, per quanto riguarda le prestazioni sanitarie integrative, per venire incontro ai nostri iscritti che, per un qualsiasi motivo, non godano di Uni.C.A.; Beccari e Colombo hanno esaminato le prestazioni che presentano indubbi vantaggi, ma che nascondono alcune insidie sulla continuità delle prestazioni. In sostanza l’adesione al FAP consentirebbe di entrare in un più ampio contesto di Associazioni e quindi è una scelta preminentemente politica. Comunque, non essendo in una situazione di urgenza, si può rinviare ogni decisione e nel frattempo approfondire i contatti. Per quanto riguarda il problema dei non iscritti ad Uni.C.A si sonderanno altre opportunità. Dato il prolungarsi della discussione si rende necessario di anticipare i punti 7) Fondo Pensione e 8): Uni.CA (Vedere articoli in altra parte del giornale). Alle ore 16,30 Beccari e Novaretti, per problemi di rientro, lasciano la riunione. 5. Esame dei primi dati di Bilancio 2010 dell’Unione Pennarola evidenzia che la previsione è per una chiusura con un deficit di oltre 7.600 euro, nonostante il rendimento del patrimonio di circa 4.000 euro. Si presenta evidente il problema di una contribuzione insufficiente da parte dei Gruppi per le occorrenze di gestione dell’Unione e della realizzazione de La Quercia Nuova. È emersa la diversità di quote di iscrizione applicate dai diversi Gruppi ai loro pensionati (con notevoli sbalzi: si passa dai 3,5 euro agli oltre 20 euro annui).
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Belardo propone di evidenziare le necessità della Segreteria Nazionale, sommandole ai costi de la Quercia Nuova e poi di suddividere il totale in base al numero degli iscritti (in regola con i pagamenti al 31.12.10) per quantificare la quota media che ciascun Gruppo dovrebbe versare alla Segreteria Nazionale, indipendentemente da quanto vorrà poi far pagare ai suoi associati. Di tale proposta si investirà il prossimo Consiglio Nazionale. Da Rin lascia la riunione alle 17.00. 6. Commissione Studi Roncucci riferisce che la Commissione si è riunita il 27 ott 2010 e
INDIRIZZI E NUMERI DI TELEFONO UTILI SULLA PIAZZA DI MILANO Unione Pensionati Segreteria Nazionale Viale Liguria, 26 - 20143 Milano Tel. 0283112650 (Segretari) Tel. 0283112651 (Presidenza) Tel. 0283112660 (Commissione Uni.C.A.) Fax. 0283112649 Gruppo Lombardia Viale Liguria, 26 - 20143 Milano Tel. 0283112652 (Presidenza) Tel. 0283112653 (Turismo e Varie) Fax. 0283112659 Fondo Pensione Call Center Pensionati (8,30-13,30 14,30-17,00) Viale Liguria, 26 - 20143 Milano Tel. 0283112768 Centralino: 02831127.1 Giornale la Quercia Nuova Comitato di Redazione Cattaneo Isabella
[email protected] Colombo Guido
[email protected] Cerrato Giustino
[email protected]
ciascun componente si è riservato di approfondire specifici argomenti. Nel prossimo mese di marzo la Commissione si riunirà nuovamente. 7. Proselitismo Cerrato suggerisce di individuare presso ciascun Gruppo territoriale un responsabile che possa raccordarsi con la Segreteria Nazionale e coordinare i referenti di zona (ove non dovessero esistere se ne dovrebbero individuare al più presto per procedere ad un inserimento capillare sul territorio). Si invitano quindi tutti i Gruppi a procedere in tal senso, prendendo contatto con Cerrato. 10. Varie ed eventuali Si segnala una comunicazione dell’INPS che informa i Pensionati che per quest’anno non presterà assistenza fiscale e quindi i pensionati dovranno presentare il mod. 730 ad un CAF. L’Unione comunque cercherà di fornire agli iscritti la consueta assistenza. 11. La Quercia Nuova: problematiche inerenti la spedizione Colombo precisa che a fronte di numerose segnalazioni in merito a mancata consegna della rivista (specialmente da parte dei Gruppi Lazio e Campania), sono state effettuate verifiche sugli archivi ed approfondite indagini presso la Banca che utilizza per la spedizione TNT Post (dove non risultano segnalazioni di problemi). Ci viene chiesto di presentare un esposto con l’indicazione del numero di riviste non consegnate. Colombo si impegna a prendere contatti con la predetta società e Pennarola con la Banca Null’altro da discutere la riunione viene sciolta alle ore 18,30. Il Segretario
Il Presidente
G. Cerrato
G. Pennarola
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ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA Uni.C.A. Trascriviamo di seguito l’intervento di Beccari “Desidero innanzitutto ringraziare la Segreteria Nazionale e tutti Gruppi Regionali dell’Unione per il grande impegno profuso nel sostenere la mia candidatura nelle recenti votazioni per la nomina a Consigliere di Amministrazione della nostra Cassa Sanitaria, in rappresentanza dei Pensionati. Come già noto sono stato confermato per il prossimo triennio. Il lusinghiero risultato conseguito (voti 1356 su 1.567 votanti pari all’87,3%), al di là della personale gratificazione per il riconoscimento da parte dei Colleghi dell’intenso lavoro svolto nel precedente mandato, mi darà in Consiglio la forza di una forte rappresentanza della nostra categoria per portare avanti con autorevolezza le istanze e le esigenze dei Pensionati. Siamo nella fase di avvio del nuovo Consiglio che, nella sua composizione, vede moltissime
nuove entrate. Di fatto si è tenuta solo una prima riunione, peraltro dedicata alla nomina del Presidente e del Vice Presidente rispettivamente nelle persone del Sig. Fabrizio Ferretti (rappresentante aziendale) e Nicola Felice Pomponio (rappresentante del Personale). Il 2010 si è chiuso con un’ultima riunione del CdA il 23 dicembre volto alla definizione della polizza dentaria obbligatoria, che riguarda il solo personale in servizio, necessaria per essere ‘compliance’ con il Decreto Sacconi e mantenere quindi la deducibilità fiscale dei premi pagati da tutti gli iscritti. In tale occasione si è fatto il punto sullo stato avanzamento lavori per il rinnovo delle Polizze che verranno a scadenza a fine 2011, da trasmettere al nuovo CdA, e la scaletta dei prossimi impegni. È stato inoltre comunicato che presto prenderà avvio un ‘portale’ dedicato ai Pensionati: all’inizio sarà connesso al Fondo Pensioni e successivamente, nella seconda
IN MATERIA DI PRIVACY Come tutti gli Organismi tenuti all’osservanza delle disposizioni del D.lgs 30 giugno 2003 n. 196 in materia di trattamento dei dati personali, anche la nostra Associazione (quale titolare del trattamento ai sensi della predetta normativa) deve assicurare che i dati raccolti discendano da un consenso al loro utilizzo. I dati da noi trattati, nel pieno rispetto della normativa vigente, sono utilizzati per perseguire le seguenti finalità: invio Notiziario “La Quercia Nuova” ed altri notiziari regionali, inviti a gite e iniziative sociali, manifestazioni culturali, ricreative e simili, etc. Chi dovesse essere contrario all’utilizzo dei propri dati personali da parte dell’Unione Pensionati, potrà segnalare – in forma scritta – all’Unione medesima la negazione al consenso: è inteso che, in tal caso, verrà a cessare l’invio di qualsiasi comunicazione.
metà del 2011, consentirà l’accesso diretto al ‘portlet’ di Unica, attualmente visibile solo al personale in servizio, migliorando notevolmente la comunicazione diretta fra la Cassa e gli iscritti in quiescenza. Il CdA sta inoltre approntando uno studio di fattibilità con l’intento di pervenire ad erogare alcune prestazioni sanitarie in ‘autoassicurazione’evitando il ricorso – ed i costi – delle Compagnie Assicuratrici. Rammento inoltre che per statuto il 5% dei fondi viene devoluto alla prevenzione (che ha senso se programmata per tempo) e che con l’inizio dell’anno ha preso avvio la Campagna di Prevenzione 2010/ 2011, usufruibile fino al 30 aprile da coloro che hanno già partecipato alla precedente e, successivamente, da tutti gli altri. Riaffermo il mio impegno e la mia disponibilità a servizio dei Colleghi. Beccari conferma inoltre l’attivazione della Commissione a livello di coordinamento per seguire i problemi del settore.
Direttore Editoriale: Guido Colombo Direttore Responsabile: Giacomo Pennarola Responsabile Rubriche “All’ombra della quercia: Isabella Cattaneo Comitato di redazione G. Cerrato - A. Roncucci Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 118 dell’8-3-1985 Stampa: Àncora srl - Arti Grafiche Via B. Crespi, 30 - 20159 Milano Tel. 026085221 Finito di stampare il 15-03-2011 Indirizzo posta elettronica della redazione:
[email protected] [email protected]
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UNI.C.A.: RINNOVO CARICHE SOCIALI 2011/2013 Milano, 21 Dicembre 2010 PENSIONATI Aventi diritto Votanti
N. 6703 N. 1567 pari al 23,38%
Consigliere eletto Maurizio Beccari con voti 1356 pari al 87,3% Altro candidato Marin Riccardo “ “ 198 “ “ 12,7% ( non eletto) COLLEGHI IN SERVIZIO Aventi Diritto Votanti
N. 55715 N. 7988 pari al 14,34 %
Consiglieri eletti fra gli iscritti in servizio od in esodo: Cucinotta Giuseppina, Della Villa Ado, Pomponio Nicola Felice, Canadelli Luigi Roberto,Toto Antonio Fernando, Errico Domenico Matta Giuseppe,Turo Diego Sergio. In totale gli aventi diritto al voto erano N. 66671 Schede valide N. 10091 non valide N. 264. Per quanto riguarda i colleghi Pensionati dobbiamo purtroppo rimarcare che, nonostante i nostri pressanti inviti al voto, ha votato solo il 23,38% (il dato è complessivo e comprende anche i Pensionati delle altre Banche confluite in Unicredit aderenti ad Uni.C.A.). Ci rallegriamo comunque perché i colleghi hanno voluto condividere quasi alla unanimità la nostra indicazione di voto per il collega Beccari Maurizio. SEGRETERIA NAZIONALE
FONDO PENSIONE Relazione dell’8 Feb. dei nostri Consiglieri in CdA del Fondo Pensione di cui in maniera schematica riassumiamo gli argomenti Pennarola riferisce su: Consiglio di Amministrazione del 16 dic 2010 • Commissione attività statutaria: come già riferito è stata lanciata la gara d’appalto per individuare la Società cui affidare la fornitura del servizio di Gestore Amministrativo e front office per i Fondi Pensione del
Gruppo, servizi attualmente svolti da diverse strutture di Unicredit. Nel corso del Consiglio di Amministrazione è stata da noi segnalata la preoccupazione dei pensionati sull’efficienza del servizio, attualmente molto carente. Tramite apposite indagini verrà testato il grado di soddisfazione degli iscritti (attivi e pensionati) sul servizio che verrà svolto. Il Consiglio ha deliberato il nominativo della Società alla quale è stata assegnata la gara.
Vengono stabilite le norme per la trattazione dei reclami sulla base delle istruzioni impartite dalla Covip (l’ente preposto alla sorveglianza dei fondi pensione). • Commissione Immobiliare: varie sono le problematiche affrontate dalla Commissione e sottoposte al Consiglio sull’amministrazione e gestione del Fondo. Come noto la situazione del Patrimonio immobiliare, stante la crisi dell’economia mondiale, pone complessi problemi sulla strategia nell’amministrazione del patrimonio. Lo sfitto, in particolare nel settore commerciale e del terziario, i criteri di valutazione del patrimonio, le forme societarie non allineate alle norme, la necessità di liquidità per il pagamento delle pensioni richiedono un continuo ed attento esame che non può essere gestito senza l’assistenza di esperti del ramo. Al momento il Fondo si avvale di una Società specializzata che ha già provveduto a fare una panoramica sul patrimonio: occorrerà che l’approfondimento continui con uno studio che concerna l’adeguamento normativo e l’analisi per la migliore opzione possibile. A seguire, se dagli studi effettuati dovesse risultare utile e necessario, si procederà con altri approfondimenti sull’eventuale selezione di una SGR cui conferire il patrimonio, sulla selezione di un finanziatore/finanziamento e sull’eventuale collocamento di quote. Consiglio di Amministrazione del 27 gen 2011 • Commissione immobili: è proseguita l’analisi strategica del patrimonio immobiliare ed è stato assegnato alla KPMG l’approfondimento di cui si è discusso nel precedente C.d.A. È stata data notizia della cessione del cespite di Via Teodorico a Milano ad un prezzo leggermente superiore a quello di Bilancio (e 14.325.000 contro e14.319.000). Perizie: non ci sono sostanziali variazioni sulle precedenti valutazioni.
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Sfitto: non si registrano sostanziali cambiamenti rispetto al mese precedente. Protocollo d’intesa Azienda-Sindacati del 3 ago 2007: in applicazione degli accordi intervenuti con la Banca per la copertura del maggior costo per gli esodi incentivati, la stessa ha corrisposto al Fondo e 1.427.965,25. Palmesi riferisce: Il settore mobiliare della Sezione I ha registrato a fine 2010 un rendimento effettivo del 5,42%; il rendimento complessivo globale stimato (soggetto a definitive rettifiche in fase di chiusura del bilancio) dovrebbe attestarsi attorno al 3,36%. La commissione attività mobiliari del Fondo ed i Comitati di in-
vestimento di Effepilux Sicav ed Effepilux Alternative Investments SIF hanno intensificato il monitoraggio della situazione con l’aiuto dei consulenti esterni e della struttura. Effepilux Sicav ha ottenuto dalle autorità di controllo lussemburghesi l’autorizzazione per la trasformazione da Fondo Specializzato SIF a SICAV armonizzato: un passaggio molto importante in tema di maggior trasparenza e di sicurezza per l’investitore, nel nostro caso il Fondo pensione in prima battuta e gli iscritti di riflesso. Considerata la situazione della Sezione I (vecchi iscritti), che – come noto – rappresenta una gestione ad esaurimento caratterizzata da un crescente flusso di uscite per pagamento delle rendite in un quadro di
contribuzioni destinato a calare progressivamente e tenuto conto che la Sezione II (nuovi iscritti) ha necessità di operare massicci investimenti immobiliari – che ovviamente non interessano la Sezione I già sovresposta nel settore – si è dato corso a quanto necessario per creare un sottofondo nell’ambito di Effepilux Alternative SIF che si occuperà di investimenti immobiliari destinati esclusivamente a detta sezione II. Le forme più idonee di investimento sono all’esame delle commissioni dedicate. È stato infine conferito incarico alla società esterna di consulenza di sottoporre alle commissioni mobiliari uno studio di verifica della sempre attuale validità del piano di allocazione strategica del Fondo Pensione.
PENSIONI INPS - ADEGUAMENTI DAL 2011 Aumento per variazione del costo della vita Con decorrenza dal 1° gennaio 2011 l’aumento per variazione del costo della vita è stato fissato in via previsionale nella misura 1,4% ed è stato applicato: – per intero (1,4%) sull’importo mensile di e 1.382,91 – al 90% (1,26%) da e 1.382,91 a e 2.304,85 mensili – al 75% (1.05%) sull’importo mensile eccedente e 2304,85. È stato confermato nella misura dello 0,7% l’aumento già applicato dal 1°gennaio 2010. Nei confronti dei titolari di più pensioni INPS o di altri trattamenti sostituivi delI’INPS l’aumento viene calcolato sul cumulo dei trattamenti e l’importo complessivo spettante è ripartito in misura proporzionale sulle pensioni stesse.
dito personale per aver diritto all’integrazione è pari a e 6.076,59 annui; oltre tale importo e fino a e 12.153,18 l’integrazione spetta in misura parziale: l’integrazione non spetta a chi fruisce di redditi superiori a quest’ultimo importo. Ai fini della corresponsione dell’integrazione, per le pensioni con decorrenza anteriore al 1994 si tiene conto solo dei redditi personali. Per le pensioni con decorrenza successiva, oltre al limite di reddito personale si tiene conto anche dei redditi del coniuge: per poter fruire dell’intera integrazione il reddito cumulato con i redditi del coniuge non deve superare e 18.229,77. L’integrazione non spetta se il reddito cumulato supera e 24.306,36 (quattro volte il trattamento minimo); in presenza di redditi compresi tra i predetti importi l’integrazione al minimo spetta in misura parziale.
Trattamenti minimi
Pensioni ai superstiti
Il trattamento minimo è stato elevato a e 467,43. Il limite di red-
La misura della pensione di reversibilità è legata ai redditi del co-
niuge superstite: il trattamento spettante al coniuge (pari al 60% del trattamento dovuto all’ex titolare) viene decurtato: – del 25% se il coniuge super stite percepisce redditi propri superiori a e 18.229,77 e fino a e 24.306,36 – del 40% se il reddito supera e 24.306,36 e fino a e 30.382,95 – del 50% se il reddito supera e 30.382,95. La norma non si applica in presenza di figli minori, studenti o inabili contitolari di pensione.
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Ringraziamo i numerosi Lettori che con le loro spontanee offerte ci incoraggiano a proseguire la nostra modesta fatica e ci aiutano a sostenere le spese, in continuo aumento, per la stampa e la spedizione del periodico.
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RETTIFICA QUERCIA NUOVA N 3-4 SETTEMBRE/DICEMBRE PAG.9 Impropriamente in un riquadro dedicato agli iscritti alla Cassa Sanitaria Uni.C.A. sono state elencati anche i contributi per i familiari disabili e i figli studenti che competono,invece, a tutti i pensionati titolari di pensione integrativa. Precisiamo che: 1) i Pensionati che hanno in famiglia coniuge o figli disabili onde ottenere il contributo annuale di e 2500 devono rivolgersi a: Pension Funds Unicredit, Vle Liguria 26 20143 Milano tel 02 83112740-741-734 inviando per la prima volta la necessaria documentazione. 2) per usufruire delle Provvidenze per i figli studenti bisogna rivolgersi a: HR SSC Administration Italy – Piazza Durante 11 20131 Milano fax 02 28362238. Alleghiamo mod. da compilare e inviare alla banca. Vogliate scusare l’imprecisione. LA REDAZIONE
Documentazione attestante il merito scolastico Per le MEDIE INFERIORI e SUPERIORI e SCUOLE PROFESSIONALI, allegare certificato di promozione (anche in fotocopia) o fotocopia della pagella. Per l’UNIVERSITÀ ALLEGARE: • allatto dell’iscrizione al 1° anno di corso: un certificato di iscrizione • al completamento di ogni anno accademico: un certificato attestante l’acquisizione di almeno 40 crediti formativi alla fine della sessione dell’anno accademico di riferimento.
to, i compensi ai componenti dei seggi elettorali. Importo del contributo per figli studenti Scuola Media Inferiore e 74.89 Scuola Media Superiore / Scuola Professionale e 105,87 Università e 216,91
Per gli studenti di scuola Media Superiore / Scuola Professionale e dellUniversità che – per mancanza di corsi di studio del tipo prescelto nel luogo ove risiede la famiglia – frequentano corsi in località diver-
sa da quella di residenza, il contributo è aumentato rispettivamente di e 51,65 ed e 77,47. Agli studenti universitari iscritti al primo anno di corso viene corrisposto, entro il mese di Dicembre dell’anno d’iscrizione, l’importto di e 116,20 a titolo di anticipo. Entro il mese di Marzo del secondo anno solare successivo si provvede, dopo la presentazione del certificato attestante il conseguimento di almeno 40 crediti formativi per il primo anno accademico, al riconoscimento della differenza rispetto agli importi sopra indicati.
Condizioni reddituali dello studente Al calcolo del reddito in possesso dello studente, indicato nella dichiarazione in calce alla domanda, non concorrono i redditi esclusi dalla base imponibile ai sensi dell’art. 33 del Testo Unico Imposte sui Redditi, le pensioni dirette e indirette per causa di guerra e terrorismo, le indennità di accompagnamento ex Legge 11/2/80 n. 18, le pensioni ai ciechi civili, le indennità di invalidità e accompagnamen-
Siate generosi! Per noi il vostro contributo è indispensabile
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CONTENUTI DEL NOSTRO SITO Il nostro sito www.unipens.org riporta tutti i numeri del giornale “La Quercia nuova” nonché i contenuti delle circolari, convenzioni, attività dei Gruppi territoriali, storia dell’Unione e tutto ciò che riguarda il Fondo. Inoltre è riservato ampio spazio alle attività turistiche e di Sezione del Circolo Ricreativo di Milano.
CHIEDETELO A NOI LETTERE ALL’UNIONE Questo spazio sarà aperto ai lettori. Dubbi, richieste, critiche, suggerimenti su quanto concerne la nostra attività, il nostro Fondo pensione, argomenti di natura tributaria e previdenziale. I vostri interventi saranno attentamente valutati e nel possibile risponderemo ai vostri quesiti. Inviare a:
[email protected] [email protected] [email protected] oppure: Unione Pensionati - V.le Liguria, 26 – 20134 Milano Nella richiesta fare riferimento alla rubrica della Quercia “Chiedetelo a noi”.
ATTIVITÀ GRUPPI REGIONALI Veneto -Trentino Alto Adige Verbale Riunione Direttivo del 16 Dicembre 2010 In apertura il presidente Begelle espone un consuntivo dell’attività dell’ anno che si sta concludendo. A fine 2009 ci siamo trasferiti nei nuovi ampi uffici messici a disposizione dalla Banca che hanno ospitato il Consiglio nazionale dell’ Unione nei giorni 25-26 marzo. Nel corso dei lavori del Consiglio il Gruppo ha presentato le proprie tesi, in particolare la richiesta della formazione di un Commissione Studi Centrale cui verranno assegnati i compiti dello studio del Bi-
lancio tecnico del Fondo, lo studio ed eventuale modifica dello Statuto dell’Unione e la difesa normativa della sezione I del Fondo stesso. Il rapporto partecipanti attivi/ pensionati è ormai a favore dei secondi con conseguente diminuzione dei contributi e aumento delle prestazioni per cui si prospetta la fase di disinvestimento degli asset per il pagamento delle pensioni in una fase di mercato non propizia; la situazione comunque è considerata tranquilla per i prossimi 10 anni. La realtà anagrafica dell’ attuale gruppo dirigente locale porterà inevitabilmente ad una progressiva sostituzione con nuovi elementi che però non si vedono ancora all’orizzonte. Il tesoriere Baldo ha chiesto di essere avvicendato nell’ incarico.
Il Consiglio direttivo, nel ringraziare il collega Baldo per 1’ attività sin qui prestata, ha deciso di affidare l’incarico al collega ROBERTO GHIRADELLI, che accetta. Per agevolare le incombenze amministrative viene deciso di acquistare un ulteriore computer per il quale il collega Razzolini ha predisposto apposito programma operativo. La situazione finanziaria del Gruppo è solida e adeguata per le attuali occorrenze. Buoni i rapporti con la Segreteria Nazionale. Circa la richiesta della Segreteria Nazionale di un contributo per la realizzazione e la spedizione de “la Quercia Nuova”, visto il diminuito contributo della Banca, viene deliberata l’erogazione di un contributo una tantum di 1.000 Euro.
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Il Consiglio di Gruppo delibera inoltre l’erogazione di un contributo di Euro 1.000 a favore delle popolazioni alluvionate del Veneto da versare nel conto acceso dalla Regione Veneto presso UniCredit di Venezia. Circa lo stato dei rapporti con le OO.SS. viene fatto presente che gli stessi sono intrattenuti a livello centrale tra i rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione del Fondo. Per quanto riguarda 1’attenzione dei Colleghi in servizio si fa presente che spesso questi ultimi vengono a diretto contatto col Fondo solo al momento di sottoscrivere la richiesta di pensionamento. Viene comunque stabilito di ricontattare i rappresentanti sindacali locali per uno scambio di vedute nonché di richiedere l’intervento di rappresentanti della Segreteria Nazionale per appositi incontri sul territorio. Il Presidente Begelle
Lazio Umbria Abruzzo Molise Verbale Consiglio del Gruppo Lazio - Umbria - Abruzzo - Molise del 14.10.2010 Il 14 ottobre 2010 alle ore 10 presso la Sede di Via del Corso 376 si è svolto il Consiglio del Gruppo Lazio-Umbria-Abruzzo-Molise dell’Unione Pensionati Unicredito. Presenti Beccari, Cecere, Sorbi, Da Rin, D’Amato, Gatti, Ippoliti, Musca, Ragni, Romanelli; i consiglieri aggiunti Coppa, Sacco, Vannucchi e il fiduciario per l’Umbria Antonini con Di Fonzo. Assenti Boccini, Rolandi revis.conti, e i fiduciari Toppetti di Pescara e Pinti di Civitavecchia. Il Presidente Beccari dichiara valida la riunione con il seguente OdG: Andamento economico e Proselitismo del Gruppo, Relazione sull’ultima Segreteria Nazionale
del 30 settembre sc., Fondo Pensioni, Aggiornamento su Uni.C.A., Varie ed eventuali. Da Rin viene nominato segretario verbalizzante della riunione. Beccari passa quindi ad illustrare il primo punto: Andamento del Gruppo La situazione economica è stabile e non genera preoccupazioni. Le disponibilità appaiono più elevate della scorso anno, ca. 6000 e, ma nel 2010 non abbiamo ancora inviato alla S/N l’usuale contributo straordinario per la Quercia. Chiuderemo l’esercizio con una disponibilità di ca. 4.000 e, in fase con i precedenti. Proseguendo nella linea intrapresa negli ultimi tre anni, le maggiori energie sono state impiegate nel proselitismo, la cui difficoltà principale è il reperimento dei nominativi dei colleghi che stanno per andare in pensione o in esodo. Nonostante ciò i risultati sono lusinghieri: ad oggi gli iscritti al Gruppo sono 910 (al 2007 n.707), ancorché quest’anno ci abbiano lasciato ben 35 amici che ricorderemo con una S.Messa il prossimo 4 novembre. Si sta incrementando, con la collaborazione di Antonini e Bassini, la presenza dell’Unione a Terni e Perugia. Musca, al proposito, sollecita che si trovino altri referenti del Gruppo nelle piazze sprovviste, che possano dedicarsi con particolare impegno al proselitismo ( ad esempio a Latina). Altro problema che stiamo cercando di risolvere è il mancato recapito de “La Quercia” che parecchi soci lamentano. Sorbi e Da Rin, con la direttrice del periodico Cattaneo, stanno seguendo particolarmente la spedizione del prossimo numero in modo da limitare al massimo il disservizio, monitorando la consegna tramite una “ricevuta” mail dagli iscritti. Segreteria Nazionale Da Rin relaziona sugli argomenti trattati nell’ultima riunione della S/N del 30/9/2010:
– Risultati delle votazioni del fondo e andamento del patrimonio. Argomenti che saranno dettagliati nel successivo punto all’OdG. – Nell’ultima Segreteria Nazionale è stata decisa l’istituzione di una Commissione dell’Unione composta da 7 elementi (consultiva, in appoggio ai nostri rappresentanti nel Fondo) in cui nostri pensionati esaminino aspetti statutari, immobiliari, mobiliari, e attuariali. Il nostro Gruppo ha indicato come componenti Antonio Gatti e Umberto Ragni. A giorni ci sarà la prima riunione di questa Commissione. Parte dei costi saranno a carico della S/N. – Da Rin fa presente che nell’ultimo Consiglio Nazionale di Venezia è stata ravvisata l’opportunità di svolgere a Roma quello del 2011. Già è stato fatto un sondaggio presso alberghi ma è ora di affrontare decisamente il problema, visto che Roma è una piazza dove le manifestazioni vanno programmate con molto anticipo. Ottiene la collaborazione di Carmen D’Amato, espertissima sull’argomento, considerate le sue funzioni svolte in banca. – Proselitismo: considerati i buoni risultati del “metodo Roma”, anche a Milano e in altri Gruppi si muoveranno con la stessa metodologia da noi applicata per incrementare il numero degli iscritti. – In merito alle prossime votazioni per il rinnovo del Consiglio di Unica la Segreteria Nazionale ha indicato quale unico candidato dell’Unione Beccari. – Pennarola informa che sono in corso contatti con le Associazioni Pensionati di B.ca Roma, BSS, CRR e CRT per pervenire ad un coordinamento su problematiche comuni esclusi i Fondi pensione. Fondo Pensione Da Rin legge una relazione dell’ultima Segreteria Nazionale e illustra i risultati delle ultime votazioni del Fondo per il rinnovo degli Organi Sociali: hanno votato ca. il 15% degli aventi diritto in servizio e il 54% dei pensionati. Pennarola è
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stato eletto Consigliere con oltre 1700 voti, ottenendo in assoluto il maggior numero di suffragi. Il Bilancio è stato approvato con oltre il 90% di voti favorevoli, con una percentuale complessiva di partecipanti del 26%. I Pensionati che hanno votato sono stati il 54% degli aventi diritto. Nel nuovo Consiglio d’Amministrazione, il Presidente per tre anni sarà Orifiammi (CISL) e V.Pres. Montelatici, ex-direttore del Fondo. I Consiglieri di nomina Pensionati, sono Pennarola effettivo (e coordinatore della Commissione Attività Immobiliari), Palmesi supplente. I Sindaci: Romerio effettivo, Borrillo supplente. Circa i risultati del 2010, mentre il mobiliare al 15.09 appare nel budget (+4,43%), gli immobili denotano uno sfitto medio di oltre il 16% specie nel commerciale: ciò influisce sui risultati. L’ultimo piano industriale della Banca parla di 3000 esuberi (anziché 4100) le cui ripercussioni sul Fondo saranno comunque da valutare attentamente. UNI.C.A. Beccari legge la relazione presentata in Segreteria Nazionale; l’andamento funzionale della Cassa appare sostanzialmente normalizzato. Il bilancio è stato approvato a larga maggioranza. Ha peraltro votato il 52% dei pensionati e solo il 6% degli attivi. Ciò denota come la Cassa Sanitaria sia un argomento molto sentito dai nostri pensionati. Circa i premi da pagare per il prossimo anno, poiché il rapporto sinistri/premi del 2009 è positivo salvo peggioramenti a fine anno, gli stessi rimarranno invariati rispetto al 2010, ed anzi ci potrebbero essere alcuni modesti miglioramenti delle prestazioni. Circa la campagna di prevenzione 2011, in particolare per le malattie cardiovascolari, sono stati stanziati 3 Mil. di Euro. Sono prossime le votazioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e Beccari informa che la Segreteria Nazionale
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ripropone il suo nome quale rappresentante dei pensionati. D’Amato sottolinea alcune disfunzioni della polizza. Sorbi interviene per la questione degli oltre 85 anni che per statuto possono proseguire la copertura malattie con un premio individuale con patto speciale e trova che ciò va sistemato con riferimento alla solidarietà prevista dallo Statuto di UNICA. Beccari assicura che il problema è in evidenza e, se confermato nell’incarico, ne terrà conto al momento del prossimo rinnovo delle Polizze. Informa anche che è in vigore la polizza sanitaria “Long Term Care” che prevede una erogazione mensile da parte di Casdic in caso di non autosufficienza. Riguarda però i pensionati ed esodati con decorrenza successiva al 1/01/2008. Verrà inserita adeguata informativa su La Quercia. Varie ed eventuali – Beccari fa il punto sugli incarichi già a suo tempo assegnati ai singoli Consiglieri del nostro Gruppo. Anche su indicazione di alcuni colleghi, riepiloga gli argomenti di cui, in via prioritaria, ciascuno è chiamato ad occuparsi. Presente peraltro la natura della nostra Associazione non ritiene sia il caso di elaborare un organigramma completo in quanto solitamente non esercitiamo molte delle attività svolte in altri Gruppi quali ad esem-
pio: redazione mod 730, Teatro/Auguri, Turismo, Festa di Primavera, Festa di Natale, Acquisti, riunioni conviviali, spedizione periodici ecc... (attività tutte che noi abbiamo devoluto sinergicamente, anche per evitare duplicazioni, al Credit Circolo di Roma). Pertanto il riepilogo predisposto sarà a nostro esclusivo uso interno presente la ns.intercambiabilità. – D’Amato informa che a seguito della cessione di Palazzo Verospi, ex Sede del Credito Italiano ove ora siamo ospitati probabilmente dovremo lasciare la nostra attuale sede. Si sta impegnando per avere una altra sede, adeguata e possibilmente migliore dell’attuale e nelle adiacenze. Ritiene potremmo essere ospitati in P.zza San Marcello. In alternativa, ma più scomodo, Via Nazionale. – Musca fa presente che è in corso di preparazione una visita del nostro Segretario Nazionale a Terni (analoga ad altra svolta nel 2005 a Pescara) da effettuare entro novembre; parteciperà anche lui, Gatti e altri, invitando anche i colleghi pensionati di Perugia e L’Aquila. È da spedire lettera di invito ed attivare Antonini, Di Fonzo e Bassini (Perugia). La riunione si chiude alle ore 12,15. Il Segretario Alessandro Da Rin
Il Presidente Maurizio Beccari
Sicurezza stradale Vedere articolo a pagina 15. Consigliamo ai nostri associati over 80, o prossimi agli 80 anni, di prendere le necessarie informazioni per il rinnovo della patente almeno 4/5 mesi prima della scadenza, in modo da evitare che la patente arrivi al termine di validità senza aver avuto la possibilità di effettuare la prevista visita presso la Commissione Provinciale Patenti. Per facilitare la richiesta di informazioni di seguito riportiamo gli indirizzi delle Commissioni patenti speciali nelle province del Lazio (CMLPS), che dovrebbero essere incaricate anche delle visite mediche per gli over 80. In argomento c’è ancora molta confusione, pertanto ci scusiamo nel caso in cui le nostre informazioni, raccolte in Internet, non siano più attuali.
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Latina via piazza Celli, 8 – 07736553352 prenotazioni lunedì mercoledì venerdì 8,30 – 12,30 Rieti via Matteucci, 9 III piano 0746278615 prenotazioni dal lunedì al venerdì 8,30 – 12,00 Frosinone via Armando Fabi – 0775882254 prenotazioni lunedì mercoledì venerdì 8,30 – 12,00 Viterbo Ospedale Grande, 1 piano – 07613391 prenotazioni dal lunedì al venerdì 8.30 - 10.30 Le Commissioni MLPS in Roma sono tre: Roma 1 Lungotevere della Vittoria, 3 - 0668353101 prenotazioni dal lunedì al venerdì 8,00 – 12,00 prenotazione per le visite sarà effettuata per telefono: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, tel. 06 68353101 – 06 68353115; per informazioni dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00, tel. 06 68353121. ROMA 2 Via Marotta, 9/11 tel. 06/5003811 ROMA 3 Via San Benedetto del Tronto, 9 tel. 06/43598020 prenotazione martedì e giovedì 14,00 – 16,30
SICUREZZA STRADALE PATENTE: LE REGOLE PER GLI OVER 80 Visita più rigorosa per gli anziani Ora, infatti, l’ottantenne che intende rinnovare la patente di guida deve sottoporsi a una visita della Commissione medica locale. Il compito di stabilire l’idoneità alla guida per chi ha più di 80 anni è quindi affidato a un pool di tre medici. Non è ancora chiaro a quali verifiche dovranno sottoporsi gli interessati. Non vengono specificate le modalità di controllo, che dovrebbero essere dettagliate quanto prima dal ministero della Salute, e le Commissioni mediche locali procedono, quindi, al momento, secondo criteri autonomi. L’automobilista ottantenne, quindi, per rinnovare la patente deve prenotare un appuntamento alla Asl ed è bene farlo per tempo, anche tre mesi prima della scadenza della patente, perché l’attesa può essere lunga. La visita dovrebbe consistere in un colloquio,controllo della vista e dell’udito,verifica della capacità
motoria degli arti superiori e inferiori e finisce con un test attitudinale. Si riportano di seguito alcune notizie ricavate da Internet sull’argomento in questione, “Si, guidare... a ottant’anni è ancora possibile Una certezza c’è: chi ha compiuto ottant’anni da almeno due mesi e mezzo deve occuparsi fin da adesso della propria patente se vuole continuare a guidare. Da quella data sono infatti entrate in vigore le
nuove norme sul rinnovo della licenza di guida per gli ultra ottantenni e gli over 65 che di mestiere fanno gli autotrasportatori. Per entrambe le categorie, la validità dell’abilitazione al volante scende da tre a due anni, ma soprattutto cambia l’ente al quale rivolgersi per ottenerne la conferma: non più la Motorizzazione, l’Aci o le scuole guida, bensì le Commissioni provinciali patenti. Quest’ultima novità sta producendo non più di un problema per la mancanza di chiarezza su alcuni aspetti, per esempio sulla validità effettiva delle patenti degli over 80 rinnovate prima dell’entrata in vigore del limite fissato dal nuovo articolo 115 del Codice della strada, entrato in vigore, come si diceva, a metà settembre scorso. La confusione è stata ingenerata dall’assenza, almeno fino ad ora, del regolamento attuativo alla medesima modifica ministeriale. Ed è questa una buona ragione in più per informarsi presso la locale Commissione provinciale sui documenti necessari per non restare a piedi. Come dimostrare, quindi, di essere ancora in grado di guidare un’automobile? Prima di tutto, bisogna procurarsi un certificato medico di buona salute dal proprio medico curante; dopodiché ci si sottoporrà alla visita della Commissione provinciale che esaminerà gli interessati con la stessa procedura riservata alle persone affette da patologie gravi, come le malattie cardiovascolari, l’epilessia, alcuni tipi di handicap motori e altro. Disagi a parte, è tuttavia il caso di applicare la logica del bicchiere mezzo pieno: solo la scorsa estate qualcuno aveva proposto di abolire tout court la licenza di guida per i guidatori anziani. E se si tiene conto che, statisticamente, i responsabili degli incidenti più gravi non apparterrebbero quasi mai alla categoria dei “nonni-guidatori”, le nuove regole sembrano una tutela maggiore per i medesimi piuttosto che un tentativo per allontanarli dalla strada”.
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LA TETRADRAMMA ATENIESE
La sconfitta dei Persiani che avevano invaso la Grecia, nella battaglia navale di Salamina, nel 480 a.c. e quelle successive a Platea e a Capo Micàle un anno dopo, posero fine alla guerra Greco-Persiana. I Greci erano riuniti nella Lega Delio-Attica, capeggiata in principio da Sparta, e dopo che vi scoppiò la guerra civile, da Atene. Alla Lega parteciparono fino a 200 città, sia con navi ed eserciti, sia con il pagamento di tributi in argento che in un primo tempo furono ammassati nel tempio di Apollo a Delos. Nel 454 a.C. Pericle ne impose il trasferimento ad Atene con la scusa che a Delos non era più sicuro. Si trattava di circa 5000 talenti, e un talento pesava 26,2 Kg. Gli Ateniesi utilizzarono questo denaro per costruire i principali monumenti della città, compreso il Partenone, che in origine non era
un tempio, ma un deposito di metallo prezioso, posto sotto la protezione della Dea Atena. Si iniziò, anche in seguito alla scoperta di miniere d’argento poco distanti dalla città, una massiccia coniazione di monete da quattro dracme d’argento quasi puro e del peso di poco più di 17 grammi. Al diritto troviamo il profilo di Atena volto a destra. In capo porta un elmo attico ornato con foglie d’ulivo e palmetta. Al rovescio c’è la civetta, animale sacro alla dea Atena, nell’angolo superiore destro un rametto d’ulivo, a destra ATH E. Nei trecento anni che seguirono, cioè fino a circa il 160 a.C. fu coniato un immenso numero di queste monete che circolarono, accettate ovunque, in tutta l’area del Mediterraneo orientale, nell’Egeo, in Asia minore e in Arabia.
Come tutte le monete di grande impatto per il commercio, anche la Tetradramma Ateniese trovò imitatori e falsificatori, specialmente in Egitto, e furono messe in circolazione monete di metallo vile ricoperte da una patina di argento. Per difendersi dalle contraffazioni fu addirittura creata la figura del pubblico saggiatore così che molte tetradramme sono giunte fino a noi deturpate da colpi di scalpello.
Il volto di Atena, col trascorrere degli anni fu leggermente modificato nel taglio dell’occhio. Il rovescio rimase invariato. E oggi ne ritroviamo ancora traccia nella moneta da un euro emessa dalla Grecia.
Roberto Reynaudo - Torino
UN UOMO, UNA BANCA, UN MITO Cuccia-Mediobanca, il binomio inscindibile nella storia della finanza italiana. Fonti: Archivio Storico UniCredit Un uomo una banca, di Napoleone Colajanni, Sperling & Kupfer Editori. Il padrone dei padroni, di Giancarlo Galli, Garzanti. Lo incontrai per caso una quindicina di anni fa, sotto i portici di via
Filodrammatici: diafano, vestito di scuro, le mani infilate nelle tasche, il capo chino. Nonostante l’età camminava frettolosamente a piccoli passi. Mi fermai per un istante quasi a voler cedergli il passo sebbene mi trovassi dalla parte opposta del marciapiede; qualcuno, riconoscendolo, si girò a guardarlo: era proprio lui, il mitico Enrico Cuccia in persona (Roma 1907-Milano 2000). La sua famiglia di origine siciliana ma con radici greco-albanesi si
trasferì a Roma su consiglio di Guido Jung, illustre figura, amico del padre Beniamino e padrino di Enrico. Compiuti gli studi classici e conseguita la laurea in giurisprudenza, Cuccia entrò in Banca d’Italia (12 ottobre 1932) con la modesta qualifica di “impiegato del servizio operazioni finanziarie e cambi con l’estero”. Pupillo del potentissimo Jung, all’epoca Ministro delle Finanze, fu invitato alla Conferenza economica di Londra (12 giugno 1933), tale
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esperienza risultò per il giovane molto preziosa. Concluso il tirocinio alla Banca d’Italia, passò all’IRI, intreccio di finanza e industria, gestito da Alberto Beneduce. Durante un invito in casa di quest’ultimo, conobbe una delle figlie, Idea Socialista, che in seguito sposò. Nel 1935 Cuccia venne trasferito al Sottosegretariato per gli scambi e valute in Africa Orientale Italiana (AOI) e nel giugno del 1936 inviato in missione speciale ad Addis Abeba per far luce sullo “scandalo delle divise” dove furono coinvolti funzionari del regime. La delegazione, composta da Enrico Cuccia e Giuseppe Ferlesh, operò con serietà stilando relazioni tecniche precise ed esaustive; secondo i rapporti ministeriali “svolse un’efficace attività, in una situazione estremamente confusa, tra difficoltà di ogni genere, tra le quali non ultima l’ostilità degli uomini preposti al governo dell’impero”. Qualche anno dopo Beneduce presentò il genero all’amico Raffaele Mattioli, amministratore delegato della Banca Commerciale Italiana; Cuccia fu assunto alla Comit di Milano in Piazza della Scala (27 ottobre 1938) per seguire le “questioni estere” dell’istituto. Tale incarico gli consentiva, tramite il passaporto diplomatico, di spostarsi con facilità attraverso l’Europa in fermento. Egli osservava attentamente il comportamento umano e le situazioni che gli si presentavano. I suoi interventi erano pacati ma soprattutto improntati ad un rigoroso pragmatismo: proiettarsi nel futuro senza dimenticare il presente con scelte ben delineate. Scriveva il meno possibile seguendo i consigli dei maestri Tino e Beneduce, perché “l’unico archivio veramente inviolabile è il proprio cervello” ed intuì che, muovendosi con scaltra intelligenza, da comparsa poteva trasformarsi in “protagonista”. Il successo di Cuccia si concretizzò con la “missione a Lisbona” per il trasferimento della partecipazione Comit in Sudameris al Banco Espirito Santo e Commercial de Lisboa,
onde evitare eventuali pretese anglo-americane nei confronti di una banca collegata all’Asse (Roma-Berlino-Tokyo). Nel frattempo conobbe Andrè Meyer, banchiere francese di origine ebraica, partner della Banque Lazard; entrambi scoprirono di avere molte idee in comune, in particolare quella di ristabilire il “capitalismo” in Europa attraverso la finanza. “Il danaro è numero e nei numeri risiede la geometria cosmica del potere al quale ci si deve dedicare con sacerdotale devozione”. Nel 1943 Cuccia venne nominato Condirettore Centrale. L’anno seguente, a nome del Governo italiano partì in missione per l’America. Di fatto era persona “accreditata” presso gli americani, l’unica che avesse conosciuto l’ambasciatore George Kennan e Andrè Meyer, da buon amico, non perdeva l’occasione per esaltare le doti del giovane finanziere italiano. Mattioli era intenzionato a rilanciare la Comit; in proposito inoltrò al Commissario IRI un appunto dove veniva proposta la “costituzione di un ente specializzato per i finanziamenti a medio termine”, con la partecipazione delle banche di interesse nazionale, “un’esigenza che la situazione del mercato finanziario e creditizio italiano porta con sé come risultante di un innegabile stato di fatto”. Secondo Mattioli la ricostruzione avrebbe consentito alle imprese di riprendere l’attività e di generare un cash-flow sufficiente ad ammortizzare in tempi relativamente rapidi i nuovi investimenti. Sull’argomento Cuccia fu incaricato nel 1944 a prendere contatti con l’Amministratore Delegato del Credito Italiano, Brughera, e la risposta fu di piena adesione. In un clima politico non molto favorevole all’iniziativa, Mattioli insistette, tramite una lettera del 27 agosto 1945, con il Governatore Einaudi; le banche, anziché organizzare ciascuna per proprio conto un’apposita sezione per il credito a medio termine, avrebbero affidato ad un “ente giuridicamente distinto” tale tipo di operazioni. “Mi sono
consultato con il Credito Italiano”, affermò Mattioli “e la nostra comune decisione propende per una soluzione prospettata dalla seconda alternativa, e cioè Unionbanca”. Nel settembre dello stesso anno, entrambe le banche avanzarono analoga richiesta. Nel novembre del 1945, la Direzione Generale del Tesoro autorizzò, con lettera 7 novembre 1945, “la costituzione di un nuovo ente con il compito di effettuare operazioni di credito finanziario con durata da uno a cinque anni e un capitale non inferiore a un miliardo di lire richiedendo che vi partecipi anche il Banco di Roma e consentendo che allo stesso possano aderire, per una quota non superiore alla metà del capitale statutario, anche gruppi stranieri che dispongano di fondi in lire in Italia” (Credito Italiano verbale Consiglio di Amministrazione 7 gennaio 1946). Nel frattempo, alla bozza del testo dello statuto venne apportata di pugno dallo stesso Mattioli un’importante modifica; accanto all’oggetto sociale fu aggiunto: “acquistare e vendere titoli azionari”. Durante il Consiglio di Amministrazione della Comit (23 gennaio 1946), Mattioli illustrò il progetto riferendosi in particolare alla partecipazione del Credito Italiano “che sin dagli inizi, e particolarmente dopo la liberazione del Nord, si è associato con solidale lealtà e schietta comunanza di propositi e vedute, a tutti i nostri studi e al lavoro di preparazione”. Messe a punto le formalità burocratiche e modificando il nome, il 10 aprile 1946 si procedette alla “costituzione della “Banca di Credito Finanziario” – brevemente “Mediobanca” – con sede in Milano, via Filodrammatici 10. Il capitale di 1 miliardo è stato sottoscritto dalle tre Banche di interesse nazionale come segue: Credito Italiano 35% (L. 350.000.000), Banca Commerciale Italiana 35% (L. 350.000.000), Banco di Roma 30% (L. 300.000.000). Durata della società: 31 dicembre 1995. L’eserci-
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zio sociale si chiude al 30 giugno di ogni anno, il primo al 30 giugno 1947. A formare il primo consiglio di amministrazione sono stati chiamati i Signori: Gr.Uff. Eugenio Rosasco (Presidente), Dott. Ugo Foscolo, Ing. Quinto Quinterni, Dott. Antonio Rossi e Giovanni Stringher. Sindaci effettivi sono stati nominati i Signori: Prof. Gino Giordano Dell’Amore (Presidente), Alcibiade Davoli e Dott. Mario Ferrari Aggradi” (Credito Italiano verbale Consiglio di Amministrazione 30 aprile 1946). Enrico Cuccia fu nominato Direttore Generale. “Il Ministro del Tesoro, con decreto del 29 aprile 1946 (G.U. 2/5, 1946) autorizzò “Mediobanca” a raccogliere risparmi per l’attuazione degli scopi previsti dallo statuto. Completato lo studio dell’organizzazione dei servizi, provveduto al richiamo degli ulteriori 5 decimi, predisposto il materiale necessario, la Banca di Credito Finanziario diede inizio ufficiale alla sua attività in data 16 settembre 1946” (Credito Italiano verbale Consiglio di Amministrazione 30 settembre 1946). Nel timore che dietro “Mediobanca” si celassero aspirazioni per una eventuale rinascita della “banca mista”, sia a Mattioli sia a Brughera non venne consentito di entrare a far parte del primo consiglio di amministrazione. Si dovette attendere più di un anno, il 29 ottobre 1947, quando l’Assemblea elevò da cinque a sette il numero degli amministratori. Per Mattioli la nuova banca rappresentava uno strumento delle B.I.N., indispensabile per la ricostruzione dell’economia italiana; di certo non immaginava che in seguito sarebbe divenuta il “punto di riferimento” del capitalismo italiano. Mediobanca diede largo spazio ai consorzi di collocamento, diventando leader nel mercato dei valori mobiliari. Una responsabilità “nazionale” che Cuccia assegnò all’intero sistema bancario per salvaguardare l’industria italiana. Essa divenne ben presto il “crocevia” del
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mondo finanziario, non soltanto erogando finanziamenti, ma assumendo partecipazioni in aziende. La funzione dell’istituto finanziatore a medio termine è essenziale: la banca deve diventare una sorta di assistente permanente dell’impresa. Il “salto di qualità” arrivò nel 1956 con l’intervento delle banche Lazard e Lehman, determinante per l’aumento di capitale del 50% (6 miliardi di lire) e la quotazione in Borsa. Inoltre, vennero apportate importanti modifiche allo statuto, tra queste l’istituzione per Cuccia della carica di amministratore delegato (art. 26). Mediobanca tenne conto dei rapporti che si instaurarono col mondo industriale (grandi gruppi), infatti nel consiglio di amministrazione entrarono Leopoldo Pirelli (1958) e Gianni Agnelli (1962). Cuccia cercò di salvare le imprese di vecchia tradizione famigliare (Fiat, Pirelli e Olivetti) ed altre come la SNIA e la Montedison. Era solito dire: C’è a Torino una montagna, il resto è pianura. A me piacerebbe che attorno alla montagna, se non altre cime vi fossero almeno ridenti colline”.
Per mezzo secolo egli ha pilotato la nostra economia, muovendosi in condizioni difficili non avendo alle spalle la copertura dello Stato, anzi, dovette manovrare per sottrarsi ad una tutela che in qualche poteva ostacolare l’attività della banca, cercando di salvaguardarne l’autonomia. “Cuccia” si identificava in “Mediobanca”; operò con la forza delle proprie idee attraverso l’ingegneria finanziaria, attuando quella “politica industriale” che lo Stato per anni aveva rinunciato di fare. Ma Mediobanca rimase isolata: “la banca non può e non deve essere lasciata sola, essa è uno degli elementi del sistema finanziario”. Negli anni ’80 Enrico Cuccia lasciò l’amministrazione per raggiunti limiti di età mantenendo la carica di Presidente onorario. A chi gli chiedeva se Mediobanca fosse pubblica o privata, rispondeva con divertita ironia: “Sono, per così dire, un centauro, metà uomo e metà cavallo. Scelga lei qual è il pubblico e qual è il privato”. Annamaria Capudi
I CROMATISMI DI ENRICO CUCCIA L’articolo che mi precede sintetizza la “storia” professionale di Cuccia, tracciata con la consueta chiarezza espositiva da Annamaria Capudi. Al contrario, la “storia” personale di Cuccia è sempre stata meno visibile, sottotono, diremmo oggi, lontana dai riflettori mediatici a cui siamo abituati. Un privato signorilmente protetto, accresciuto dall’indifferenza dell’uomo colto verso l’esibizione della propria fama. La sua proverbiale laconicità, componente di tale riservatezza, in alcune occasioni veniva smentita dai motti (altrettanto proverbiali), con i quali rispondeva a domande imbarazzanti evitando di esporsi eccessivamente.
Alle due argute risposte citate nel precedente articolo ne aggiungerei una terza che ne sottolinea il rigore morale meglio di qualsiasi puntigliosa biografia. “Meglio essere verdi di rabbia per un buon affare non fatto che rossi di vergogna per qualcosa che non si sarebbe dovuto fare” Cromatismi che contraddistinguono due sentimenti di forte intensità. Rabbia e vergogna, di quest’ultima in particolare Cuccia provava orrore, al contrario degli attuali soloni dell’alta finanza, i quali si sono sbarazzati drasticamente di ogni senso di colpa. Nes-
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suno più arrossisce, semmai prevale il verde. Rimanendo nel tema dei cromatismi caro a Cuccia, mi domando con quale colore avrebbe definito l’Onestà, o forse, come tutte le persone oneste la praticava senza ostentare la virtù di possederla, né cercava di giudicarla negli altri. Onestà, Rigore, Coerenza, Genialità. Un’alchimia vincente dalle origini diversificate. L’onestà ereditata da sane tradizioni famigliari, il rigore acquisito dalla cultura anglosassone che fortemente influì sulla sua preparazione di economista, la coerenza come componente del suo ordine mentale (e morale), infine la genialità, per sorprendere chi in lui vedeva solo rigidità e calcolo. Doti eccellenti dell’uomo Cuccia inevitabilmente confluite nel suo percorso professionale. Tanto si è scritto di ciò che ha creato il banchiere Cuccia, ma poco si è detto chi fosse l’uomo. Perché dalla scomparsa di colui che credeva negli investimenti delle
imprese come ruolo cruciale nell’assicurare posti di lavoro stabili, serpeggia ancora la convinzione che nessun altro attualmente possegga quel mix alchemico di doti umane e professionali necessarie per sostenere il confronto con tale personaggio? Forse perché non esiste la volontà di emularlo. La contemporaneità deride le prime tre doti, e la genialità viene così definita solo se apportatrice di azzardi senza scrupoli, immuni da rossori, anche se causa di dissesti planetari. Vergogna: sostantivo femminile sempre più defilato solo nel vocabolario, desueto sia nella deontologia della finanza, sia in quella comportamentale dell’individuo. Di Cuccia uomo e banchiere si è “voluto” buttare lo stampo o lui stesso andandosene lo ha portato con sé ? Alla luce delle recenti disinvolture finanziarie sarebbe opportuno porsi la domanda, analizzando coscientemente la prima ipotesi. Isabella Cattaneo
UN CORPO E UN’ANIMA SOLI Voglio trattare dell’argomento più delicato per un post-sessantenne: la fine del cammino su questa terra. Ma non per ragioni spirituali o antropologicamente filosofiche, ma soltanto sotto l’aspetto della salvaguardia patrimoniale della persona che rimane sola e che, in una coppia che vive insieme da tempo, è con più frequenza una moglie. Già, cosa accade quando un corpo di anima sola – come si dice - se ne va e rimane solo l’altro? È un momento difficile anche se assistito da figli e parenti, perché oltre al trauma affettivo si tratta di affrontare una serie di problematiche per far sì che l’aspetto dei beni e della finanza familiari non sia alterato o, anche, complicato da beghe formali e legali.
C’è un antico stereotipo che riguarda le generazioni ora anziane, come le nostre e cioè che in una coppia formatasi 30, 40, 50 anni fa, spettasse in genere all’uomo il compito di ordinare e amministrare le formalità dei beni, dei mezzi, delle prevenzioni e assicurazioni, delle imposte, e quindi alla donna (in genere, moglie) spettassero altre incombenze ma anche una sostanziale ignoranza di quelle problematiche importanti: “Beh, tanto ci pensi tu…”. Sbagliato, coetanei miei, e sto sbagliando ancora anche io rimandando, nonostante i buoni propositi e anche se mia moglie è una persona avveduta e aggiornata (abbastanza…). I miei propositi consistono nel voler compilare uno scritto det-
tagliato (da lasciare a mia moglie in una busta, ma prima leggendolo insieme per chiarezza e per modifiche) con tutte le istruzioni per ciò che dovrà fare (coadiuvata da due brave figlie rispettose anche se… non tanto dolci), se me ne dovessi andare per primo (beh, sì, infatti quando parliamo di pensioni di reversibilità non abbiamo in mente principalmente le vedove? Tratterò per due, tre volte ancora di vari aspetti; però ora parliamo prima del denaro contante, cioè dei conti correnti liberi, in genere contestati, con pari facoltà. Quasi tutti noi intratteniamo rapporti (così si diceva), abbiamo il conto o i conti con Unicredito. Ma a volte anche con altre Banche, per comodità o per uno scopo. E non sempre i regolamenti interni sono uguali. Ve ne faccio un esempio personale: lo scorso anno per comodità ho acceso un conto corrente insieme alla moglie con firma disgiunta presso una banca media. In gennaio, non avendone più necessità, l’ho estinto ma mi è stata chiesta per l’ordine di estinzione anche la firma della moglie: per non complicare le cose l’ho fatta rilasciare. Ma ciò non è giusto. La pari facoltà esiste sempre, anche nel momento di chiudere il conto. C’è la giurisprudenza che lo precisa: la sentenza della Corte di Cassazione n. 15231 del 29.10.2002. La pronuncia deriva dalla vicenda di due signore siciliane intestatarie di un libretto e di un buono fruttifero cointestati. Alla morte di una, l’altra signora ha deciso di chiudere il deposito e liquidare gli investimenti. La banca però si è rifiutata, con la motivazione che alla signora spettasse soltanto la metà del capitale. La signora si è rivolta in Tribunale, la banca ha fatto appello e si è arrivati in Cassazione. Insomma cerchiamo insieme di aiutarci a vivere anche questo evento, infausto ma inevitabile,con la maggiore serenità per quanto possibile. Alessandro Da Rin - Roma
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All’ombra della Quercia
a cura di Isabella Cattaneo
C’era una volta il Glen Canyon C’erano una volta gli indiani, c’era una volta il West, c’era una volta il Glen Canyon. Una trilogia storica di una parte del continente americano che fortemente ha contribuito alla veloce evoluzione antropologica degli Stati Uniti, cronologicamente così veloce da sovrapporsi; inevitabili prevaricazioni, abusi, stermini, le cui gravità non hanno avuto il tempo necessario per sedimentare nelle coscienze, avvenimenti confusi o addirittura ignorati in quella corsa disperata verso ovest, calpestando erba, pascoli, etnie, memorie antichissime e dignità umana. Una caparbia volontà che ha vinto, confermando che la forza vincente non è tale se non adeguatamente attrezzata da cinismo e violenza. La Storia, quella vera, documenta lo sterminio delle tribù indiane, la conquista dei terreni dell’estremo Ovest, la corsa all’oro; mentre l’altra storia, quella cinematografica degli anni cinquanta, eccitava i giovani con l’indiano cattivo e, a fine pellicola, si accompagnava l’arrivo degli uomini blu con il coro: “arrivano i nostri!”. Ritorniamo alla Storia vera, ripercorrendo alcune tappe fonda-
mentali del percorso americano durante il quale i “nostri” non sempre erano accolti con entusiasmo. Brutalità ma soprattutto inganno prevalsero sulla buona accoglienza delle numerose tribù (dalle coste atlantiche a quelle del Pacifico) del Nuovo Continente, dallo sbarco dei Padri pellegrini inglesi dalla nave Mayflower, nel 1620, a Plymouth, le cui coste furono in seguito chiamate Nuova Inghilterra, alla celebratissima corsa all’oro in California di fine ottocento, fino al massacro di Wounded Knee, in cui nel sangue degli ultimi Sioux morì anche la libertà indiana.
Non sapevo in quel momento che era la fine di tante cose. Quando guardo indietro, adesso, da questo alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo le donne e i bambini massacrati, ammucchiati e sparsi lungo quel burrone, chiaramente come li vidi coi miei occhi da giovane. E posso vedere che con loro morì un’altra cosa, lassù, sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta. Lassù morì il sogno di un popolo. Era un bel sogno, il cerchio della Nazione è rotto e i
suoi frammenti sono sparsi. Il cerchio non ha più centro e l’albero sacro è morto. Alce Nero, guerriero dei sioux Oglala
Gli indiani non conoscevano né le leggi di mercato né conseguentemente l’uso e lo scopo del denaro. Cedettero buona parte delle terre della Nuova Inghilterra in segno di amicizia e ospitalità con una cerimonia e una stretta di mano. Quando in seguito giunsero gli olandesi nell’isola di Manhattan, odierno distretto di New York, Peter Minuit l’acquistò in cambio di ami da pesca e perline di vetro del valore di sessanta fiorini. Nel 1641 Willem Kieft massacrò interi villaggi per impossessarsi di Staten Island, l’isola davanti a Manhattan. Durante il tumultuoso arrembaggio nelle terre ricche di miniere dell’ovest furono ridotte al silenzio e alla dissoluzione numerose tribù distribuendo loro, come atto di fraterna assistenza, coperte infette di vaiolo per completare ciò che le armi e i mendaci accordi di pace non avevano potuto. Nel 1850 la California divenne il 31° Stato d’America in spregio delle
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(...) Grand Canyon, un colpo d’occhio sull’età geologica del Colorado (...)
più elementari forme di legalità pattuite precedentemente con i nativi. Nel 1860 l’Italia si preparava alla sua sofferta unificazione, in America scoppiava la guerra civile, uomini blu contro le divise grigie, ma nonostante le distrazioni nazionalistiche la costante volontà di assoggettare le etnie native continuava, fino al fatale annientamento sul fiume Wounded Knee. Pochi anni dopo nacquero le riserve indiane. Certo non è uno spaccato storico esaustivo né ignoto quello qui sopra riportato e neppure un aspetto evolutivo legato prevalentemente alla nascente America; la storia mondiale, ovunque, ha celebrato le vittorie dei vincitori considerando inevitabili i sacrifici dei vinti, ma ho voluto introdurre questi fatti perché legati ancora oggi al coinvolgimento emotivo che molti percepiscono davanti agli scenari naturali di straordinaria
bellezza dell’ovest americano, e ancor più, sentendosi colti da imbarazzante disagio nelle aree indiane in cui non poche volte si assiste a una incresciosa spettacolarizzazione turistica dei loro antichi rituali che svilisce le loro origini e, personalmente, non vorrei vedere, esibizioni purtroppo consuete tra minoranze etniche presenti ovunque. Ma torniamo alla Storia, sempre quella vera, la quale come spesso accade ha meno voce di quella propagandistica. L’America di quegli anni aveva fretta di diventare gli U.S.A di oggi, non ci sarebbe riuscita se non si fossero armati anche di spregio nei confronti di coloro che non conoscevano il concetto di proprietà. Così, in quella corsa inarrestabile, si accumularono i “c’era una volta” nei quali, come in una fiaba lontana, furono confinate memorie di popola-
zioni annientate e aspetti geologici di intensa unicità sacrificati alle esigenze della civilizzazione. Lo sviluppo del novecento esigeva fabbisogno idrico, specie in Arizona. Nacquero le dighe, tante; ovunque contrafforti di cemento incombenti come montagne amputarono corsi fluviali e paesaggi. I nuovi americani sconfissero i nativi, sacrificati alla causa del progresso, le dighe ferirono la Natura per fare vivere i nuovi americani. E siamo arrivati al Glen canyon, la vallata che più di ogni altro aspetto naturale fu vittima del gigantismo delle nuove città dell’estremo occidente. Los Angeles, San Diego, Las Vegas avevano sete di acqua e energia elettrica, la Glen canyon Dam, nata dalla morte del Glen canyon, fu inaugurata nel 1966, accompagnata da forti tensioni ambientaliste che ancora
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(...) il fiume Colorado esce dal lago artificiale Powell freddo e verde come giada, una mutazione che lo stesso fiume non avrebbe voluto (...)
oggi contrappongono alla reale necessità della diga lo squilibrio fortemente a sfavore dell’ambiente. Negli anni novanta il senatore Barry Goldwater esprimeva pubblicamente il rammarico di aver votato a suo tempo a favore della costruzione. Il riempimento del bacino idrico durò diciassette anni, un lunghissimo parto dal quale nacque il lago Powell, trecentocinquanta chilometri di anse, insenature e fiordi sotto i quali sono scomparsi per sempre con le sculture astratte del canyon, uniche come capolavori, anche alcuni colori vibranti e mutevoli nella luminosa parabola del giorno, cromatismi a volte delicati, altre volte saturi e densi come materia. Chi ha avuto la fortuna di ammirare quel dono straordinario nella sua primordiale fascinazione afferma convinto che l’uomo si è privato per sempre di quei colori, rimasti come un privilegio visivo negli occhi di chi ha frequentato, amandolo, il Glen canyon. Il fiume Colorado, uscendo dal lago Powell, perde il suo colore rossastro; nel suo nuovo aspetto freddo e verde come giada sembrerebbe purificato, in realtà è mutato; una mutazione che lo stesso fiume non avrebbe voluto, lo sento nostalgico del suo cammino antico, sopravvis-
suto alla lentissima trasformazione geologica, quando dopo aver scolpito canyon, dipingendone le rive, giungeva solenne nel golfo di California. Ora l’uomo lo ha costretto a “figliare” numerosi canali i cui argini artificiali smussano la sua sinuosa natura, nastri fluviali tracciati come linee rette accorrono dove l’uomo ha loro imposto la direzione per lo sviluppo delle città. Questa trilogia storica densa di contenuti umani, sociali e ambientali si sovrapponeva nei miei pensie-
John Ford’s point
ri, liberando un inconsapevole risentimento, mentre mi accingevo a salire sul cessna che ci avrebbe permesso di sorvolare alcune delle più celebrate ed evocative icone dell’occidente americano e che cinema e letteratura contribuirono a esaltarne l’immagine nelle nostre menti. Dal cielo il piccolo aereo sembra divorare impaziente la distesa di foreste sottostanti prima di stupirci superando l’orlo compatto e regolare dal quale precipita la voragine del Grand Canyon. Inevitabili sono le considerazioni che a stento riesco a distinguere l’una dall’altra, tanto si accalcano numerose e alle quali si mescola una forte ondata di felicità visiva che curiosamente sento salire dallo stomaco anziché dal cervello. Uno scenario montano che si ammira guardando all’ingiù anziché viceversa, e che non riesci a coglierne l’ampiezza e i dettagli (tanti); un colpo d’occhio sull’età geologica del Colorado; e anche qui le abitudine analitiche vengono sovvertite; la storia più lontana è letta dal culmine delle pareti, cromatiche fette sovrapposte di rocce millenarie scendono verso l’era più recente inabissata nel fondo, dal quale a tratti il biondo Colorado lancia riverberi, dall’abisso guglie infuocate e contorte emergono come nelle illustrazioni dell’inferno
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dantesco di Gustave Doré. L’aggressione di emozioni visive viene addolcita da una frase sfuggita alla mente “le cose più belle vanno viste dal volo degli angeli”, non ricordo chi la disse, ma non me ne importa, mi piace rigirarmela mentre ricaccio la mente nelle retrovie della vista, assoluta protagonista di tanto bottino che, nel mio consueto affannoso timore di disperdere, cerco di congelarne le immagini nella fotografia, una specie di precauzione da “cassetta di sicurezza”, nel tentativo di proteggerle dall’inevitabile decadenza della mente che un giorno ne cancellerà il ricordo, ma la testarda abitudine non esclude la consapevolezza che nessuna foto potrà ridare vita alla palpitante immediatezza dei sentimenti forti. Il volo dell’angelo-cessna si abbassa pericolosamente, i pinnacoli si alzano, le pareti si stringono, i colori dell’abisso riaccendono gli inferi di roccia vermiglia, pareti isolate al centro del canyon si alzano sottili e trasparenti come pergamene accartocciate, voliamo lungo il corso del fiume, un gigante lento e caparbio che si allontana dal cielo, una fuga nel cuore della terra che dura da cinque milioni di anni. L’improvvisa virata verso est cancella la millenaria ferita inferta dal grande fiume, sotto di noi la pianura piatta, desertica si spacca a tratti allargandosi in basse depressioni, come se una immensa, oceanica quantità d’acqua si fosse ritirata mostrando la crosta imperfetta del fondale, un’anima allo scoperto, vulnerabile in un deserto privo di orizzonti definiti, affollato di “as senze” che, come in ogni deserto, imprigionano le emozioni in una indefinibile, quasi dolorosa attrattiva. Ma l’orizzonte prima o poi si mostra anche nelle distese più dilatate, da lontano, lentamente, si rafforzano contorni che risvegliano gli entusiasmi dell’infanzia, il cessna avvicina le immagini, che ora meno sgranate si colorano nel cinemascope del cinema di quartiere, dove insieme a un’orda berciante di ragazzini ancora ignari della Storia (sempre
(...) Le rocce e la friabilità del terreno, unendosi, si sono sbizzarrite in una simbiosi armoniosa con il lago (...)
quella vera) non riuscivo a decidermi se tenere per gli indiani o per i coloni. Sì, sono proprio loro, le rossi torri di arenaria della Monument Valley, il deserto acceso di bagliori di John Ford, la mitica diligenza di Ombre rosse, i tramonti che a quel tempo ci sembravano impossibili su questa terra. Guardo quei pinnacoli scolpiti come cattedrali cercando un confronto quasi blasfemo con le immagini lasciate agli schermi. C’era una volta il west. In quella vastità sterminata che per noi europei appare irreale, si confondono con la terra ocra alcune
fattorie dell’ormai sparuta comunità indiana dei Navajo. Uno di loro è l’autista della nostra jeep, il traballante ritorno è scandito da un canto indiano che automaticamente ci viene amplificato dall’abitacolo di guida. Una musica struggente che il navajo sente di doverci, come sua abitudine, per qualche spicciolo. Accanto siede la moglie silenziosa e stanca. All’arrivo, tutti saltano dalla jeep applaudendo l’esibizione canora, poi si dirigono dopo la doverosa mancia e qualche commento sui “poveri” indiani verso il cessna che ci attende per l’ultima trasvolata. Rimango solo io accanto alla don-
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si scioglie allagandole gli occhi di rassegnata tristezza. C’erano una volta gli indiani.
La Glen Canyon Dam
na, come spesso mi accade cerco di carpire qualche cosa dai dettagli, da uno sguardo, da un sorriso stanco o da inquietudine, lei sembra accorgersi delle mie mute domande, i nostri sguardi si incrociano; sono attimi, ma mi appaiono lunghissimi, la donna sostiene lo sguardo e allora da quegli occhi profondi, scuri e aspri emerge come un lampo atavico tutta la dignità, la fierezza, la nobiltà di quella razza che
subisce il presente come attori durante lo spettacolo, la loro Storia vigorosa la rivivranno dopo, nella solitudine, quando si sente respirare il deserto e l’ultima jeep si è portato via l’altrettanto ultimo esagitato turista in cerca dell’ultimo west. Attimi interminabili galleggiano nell’attesa che non voglio interrompere, ci stiamo dicendo molte cose in quel silenzio, è lei che cede, ma lo fa con un sorriso, la durezza
Il profilo delle rossi torri di John Ford si sgrana nuovamente mentre il cessna si allontana, le immagini scompaiono velocemente ma i pensieri faticano a dissolversi, il profilo caparbio di guerriero dell’indiano e la muta fierezza della moglie non li vedo più ma li sento nel cuore, nostalgia di un’etnia persa e sotterraneo rancore per la velocizzazione imposta e subita dall’umanità. Ma come si possono fermare i pensieri? Ci pensa ancora una volta la velocità; il piccolo velivolo affronta l’ultima grande rappresentazione. Le rocce desertiche al confine tra Utah e Arizona sono spaccate da una smagliatura che, come una gigantesca lucertola blu cobalto, si allunga tra i due Stati. Il lago Powell. Trecentocinquanta chilometri di stupore che annientano all’istante i miei precedenti quanto nobili pensieri, li tradisco, disintegrati, condanna e assoluzione. Dimentico ciò che è stato e doveva ancora esistere, dimentico perfino i diritti violati degli indiani, non ho né il tempo né la volontà di sentirmi in colpa. La bellezza è lacerante, riconosco il groppo in gola che mi assale quando assisto ai culmini estremi in un’opera d’arte o negli inaspettati doni della Natura che ancora, nonostante i nostri spregi, generosamente ci offre. In certe essenze di felicità è come se l’emozione interna non reggesse a tanto. Niente è come le nostre tradizioni visive ci hanno preparato ad assistere, nulla di ciò che vedo mi riporta le immagini dei laghi finora conosciuti, neppure la luce, i colori, i golfi e i promontori. Le rocce e la friabilità del terreno unendosi si sono sbizzarrite in una simbiosi armoniosa con il lago; libere da intralci di umana natura hanno plasmato metafisiche visioni che la nostra mente, non avendo riferimenti precedenti, le identifica come castelli, fortezze, cime dolomitiche, fiordi incombenti come abissi, serpenti blu che fuggo-
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I pinnacoli impoveriti di minerali assumono la diafana immagine di guglie gotiche.
no dall’alveo principale infiltrandosi nella costa per poi mutare, come in una fiaba, in laghi tondi come torte, e la bianchissima linea disegnata dai mutevoli dislivelli dell’acqua li decora come un filo di panna. In queste situazioni di particolare tensione emotiva avverto l’inadeguatezza degli strumenti fisici; vista e cervello accusano insufficienze funzionali, la vista reclama due occhi in più, il cervello è oberato dagli impulsi, il cuore, per ora, è l’unico contenitore ancora attrezzato a emozioni forti. Quando a tratti la ragione si fa largo dalle retrovie realizzo che tutto ciò è solo roccia, sabbia e acqua, la parte visibile di ciò che sotto di essa muore. Il buio fondale che un tempo rilasciava i colori abbaglianti del Glen canyon è coperto da un mantello sfavillante, un’aggressione al territorio divenuta,
con le altre magie trasformistiche del paesaggio, una ulteriore icona della già ricca spettacolarizzazione scenografica dell’occidente americano. Mi sorprendo con una punta di rimorso di assolvere il faraonico intervento della diga, affermando addirittura che il lago artificiale Powell è uno dei pochissimi esempi in cui l’uomo (inconsapevolmente) ha dato una mano alla Natura per poterci stupire, uno dei rari interventi in cui ha aggiunto anziché togliere. Affermazione che inevitabilmente tradisce le sinuose anse del canyon scomparso, il letto del lento fiume che rifletteva le sfumature dei minerali scintillanti come gioielli... eh sì, la Storia si sovrappone, come le acque di una diga copre ciò che poteva ancora stupirci, e con tanta velocità l’uomo dimentica. C’era una volta il Glen Canyon.
Ho ancora l’adrenalina in corpo quando a terra saluto il pilota ringraziandolo per averci dato la possibilità di potere gioire di immagini così potenti; è un ragazzone alto, bello, sano e molto americano, fermo a gambe leggermente divaricate sulla pista riarsa guarda davanti a sé con tranquilla sicurezza, i suoi occhi chiari e sereni riflettono la consapevolezza della razza vincente, quella che possiede tutto questo, inevitabile il raffronto con lo sguardo cupo, rassegnato e stanco dell’indiana, anche lei è consapevole, ma di essere il frammento di ciò che rimane del sogno di un popolo. C’erano una volta gli indiani, c’era una volta il West, c’era una volta il Glen Canyon. Ora c’è una diga, e le città di Phoenix, Las Vegas, Los Angeles e San Diego esistono perché loro non ci sono più. Testo e foto di Isabella Cattaneo
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I NOSTRI POETI Il gregario Tra siepi vocianti rutilanti colori su grigie strade avanzano. Sono i ciclisti cavalieri erranti.
Avevi un’acqua limpida e leggera che si chiamava l’acqua del Serino... ...mo’ nu bicchiere è peggio e’ na miniera: ci trovi ferro, calcio, magnesio e fetenzie eppure, ti assicuro, in fede e Dio ti porto sempre in questo cuore mio e se lontano dalla terra mia sarò costretto a fare l’emigrante lacrime amare verserò nel pianto e il tuo nome, ti giuro, santo sarà per me, Napoli mia !
Un si stacca. L’attendono un bacio un fascio di rose un giorno di gloria.
Jole Scognamiglio - Napoli
Dietro la curva i rutilanti colori lo riavvolgono: è in gruppo, ha pazienza convive con la sofferenza.
Rumore
Franco Barraco - Palermo
A Napoli mia Napoli paese amato dove le radici della gente mia nel tuo profilo trovo abbarbicate sei tanto bella...ma sei...sfortunata i mal governi ti hanno rovinata... ...ma nessuno mai distruggerà la tua bellezza innata Chi mai ti toglierà la tua riviera Posillipo, Sorrento, Mergellina che hanno fatto di te una regina?
Rumore, incessante rumore che la mia solitudine offende Rumore, allontani il pensiero, frantumi la quiete
Marzo “...com’è rapida a marzo la ventata che sparge luce e pioggia” (M. Luzi) Talvolta son gli umori rapidi al mutamento il mio sconforto tal che la pioggia e il vento della tua voce decisa delle mani tue taglienti ma ghiacciano il cuore all’improvviso. Ma sempre più di rado chè gli anni addolciscono la linfa e i tristi eventi rendono maturo quel dolce senso di fatalità. Trenta e più volte marzo è ripassato nei nostri cuori accesi e battaglieri. Sé fatta lieve la pioggia, docile la folata, e calda la luce trasparente dei tuoi occhi. T’avevo visto bene l’anima schietta in fondo alle pupille! Così ogni giorno mi riscaldo a un fuoco che sempre più consola la mia età. Alberto Badolati - Prato
Rumore, sei vita che corre, e riposo infrange Rumore, la mente spegni, inerte, arresa. Anna Banfi - Milano
OFFERTE AL 31 DICEMBRE 2010 LOMBARDIA
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A TUTTI UN GRAZIE SINCERO
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IL FILO DEI RICORDI
Credito Italiano - Storia Anno 1960 L’AUTOMAZIONE DELLE PROCEDURE AL CREDITO ITALIANO Nell’autunno 2010 si è commemorato il 50° anniversario della automazione del lavoro bancario al Credito Italiano. Siamo i primi in Italia. Nella foto si notano i tecnici, responsabili del funzionamento. Le informazioni delle linee sulla rete vengono monitorizzate anche mediante i suoni dei modem. Sulla sinistra un immancabile corno partenopeo e le bottiglie di spumante in attesa di esplodere per brindare alla conclusione festosa
per l’avvio di questo grande progresso. La soddisfazione dell’Amministratore Delegato e dei membri della Direzione Centrale si evidenziano con miglioramenti economici aziendali distribuiti su tutto il territorio nazionale per lo sforzo affrontato. L’obiettivo dell’A.D. è competere con qualità, velocità e soddisfazione del Cliente. Gli estratti conto e tutti i documenti informatici vengono spediti al cliente entro 24 ore dall’ultimo
giorno di elaborazione. I conti correnti e la raccolta aumentano in modo esponenziale. Ricorrenza che inequivocabilmente contrasta con la situazione attuale e richiama alla mente il “bugiardo” detto degli anziani: “…si stava meglio prima”. Infatti, “Progresso tecnologico e materiale umano sono il miglior investimento per la nostra Banca”; sono le parole e la gratitudine dell’A.D. Alvaro Picchi
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I NOSTRI LUTTI Agnello Nicolo - Private Palermo 16-07-10 Andreozzi Fernanda ved. Pisciotta - Bca Di Roma Rom 08-10-10 Andretta Giuseppe - Fil. di Palermo 09-10-10 Angeletti Emilio - Fil. di Roma 24-09-10 Angelini Francesco - Stradella 07-01-11 Araldo Lidia ved. Barbarulo - Napoli 28-11-10 Bacchilega Giulia ved. Lasi - Emilia Est e Ro 23-09-10 Bandinelli Roberto - Firenze 21-11-10 Barbone Rolando - Veneto Est 10-10-10 Barotti Jone - Mi Cordusio 02-12-10 Battaglia Ezio - Lomb. Ovest 05-07-10 Bissa Giorgio - Bca Roma Roma 30-07-10 Bizzotto Maurizio - Veneto Centr 05-08-10 Bolgioni Luciana ved. Jacopi - Bca Roma Toscana 17-06-10 Bonan Mario - Padova 10-11-10 Bordanzi Andreina ved. Arena - Lombardia Ovest 06-10-10 Bordogni Mario Carmelo - Fiorano al Ser 26-10-10 Botta ved. Soldaini Ornella - Mi Cordusio 23-12-10 Bronda Delfina Elena - Private Gè 21-09-10 Brugnoni Giovanni Paolo - Lombardia Ovest 04-10-10 Butta Delio Vittorio - Oristano 08-01-11 Butti Liliana - Vigevano 24-12-10 Cainer Maria ved. Framboas - Veneto Est 12-09-10 Camezzana ved. Verdina Vittoria - Genova 05-01-11 Canitano Pietro - Bca Roma Napoli 26-06-10 Capone Francesco - Napoli 30-12-10 Cappi Gianpietro - Lombardia Ovest 10-08-10 Carati Clotilde ved. Bregoli - Fil. di Abbiategrasso 08-12-10 Cassinelli Gianfranco - Firenze 22-11-10 Castorina Renata - Bca Di Roma Fi 10-08-10 Cavallini Rodolfo - Firenze 02-01-11 Celotto Rivanera Maria ved. Modena - Lig P E Piem S 16-09-10 Centore Francesco - Fil. di Caserta 14-11-10 Cornagliotto Mario - Torino 21-12-10 Cubeddu Luciano - Bca Roma Ss 19-07-10 Cuccolo Maurizio - Lig P E Piem S 26-09-10 De Duro Mario - Lombardia Ovest 24-06-10 De Nicolo ved. Lozito Antonia - Bari 05-01-11 De Palma ved. Regorda Tiziana - Lodi 27-12-10 Dell’orto Germano - Piem. N Èva 18-09- 10 Dondoni Gianfranco - Lombardia Ovest 18-06-10 Drago ved. Benzi Edwige - Genova 09-01-11 Dresti Ines ved. Parola - Piem. N Èva 26-09-10 Escarotico Giovanni - Milano 237 15-09-10 Fasi Ugo Enrico - Bca Roma Roma 30-06-10 Félici Gaetano - Lombardia Ovest 13-07-10 Ferrari Maria ved. Nugnes - Lombardia Ovest 03-10-10 Fontanini Ida - Lig P E Piem S 17-09-10 Fonticoli Ernesto - Lombardia Ovest 29-07-10 Furesi Olga ved. Mai - Milano 200 14-09-10 Fusi Rita - Bca Roma Firenze 19-07-10 Galamini Federico - Casalecchio di Reno 13-11-10 Galletti Sergio - Fil. Cassano D’Adda 18-11-10 Garavini Divo - Fil. di Forlì 14-12-10 Gasparini Marco - Lombardia Ovest 25-09-10 Gervasini ved. Nosotto Lina - Mi Cordusio 21-08-10 Giardino Cesare Francesco - Lombardia Ovest 11-10-10
Giarletta Giuseppina ved. Arrigoni - Lombardia Ovest Giovannoni Luigi - Firenze Gollessi Mario Tullio - Lombardia Ovest Grassini Guerina - Mi-Cordusio Grosso ved. Folin Francesca Liliana - Vinovo To Guffanti Luigia ved. Ragusa - Lombardia Ovest Guidi Maria Ffrnanoa ved. Pierandrei - Bca Roma An Guitti Guido Carlo - Emilia Est e Ro Iannace Lorenzo - Napoli Kalan Dobrana ved. Oleotti - Milano Cordusio Lamanna Pasquale - Bca Roma Puglia Lampugnani Pietro - Lombardia Ovest Lanzoni Silvana - Lombardia Ovest Lecchi Maria ved. Brioschi - Lombardia Ovest Luongo Anna ved. Mongiello - Bca Roma Napoli Manganella ved. Spirito Rosa - Napoli Mannini Renzo - Empoli Mannini ved. Fiaschi Andreina - Prato Mannino Antonio - Venaria Reale Manzelli Ivana ved. Simonini - Milano 200 Maremonti Anna Rosa - Bari Marinelli Adriana ved. Tambroni - Lig P E Piem S Martinelu Luciano - Bca Roma Fi Mastropasqua Gianpiero - Bca Roma Roma Mauceli Francesco - Lombardia Ovest Mendozza Luigi - Milano 200 Meoni Franco - Lig P E Piem S Merciai Emilio - Mi Cordusio Messetti Rosa ved. Partesotti - Lombardia Ovest Migliavacca Giuseppe - Varese Migliorini Adele - Lig P E Piem S Miraglia Alfredo - Sicilia Or Monachello Gaetano - Bca Del Mezzog Mussap ved. Stengnjaich Elena - Mi Ag.17 Ortelli Maria - Private Pagani Carla ved. Bernasconi - Lombardia Ovest Pardini Nicolo - Piemonte N Èva Pasquariello Mario - Roma Metronio Pedrazzini Ermanno - Lombardia Ovest Perego Alessandra ved. Cagliani - Fil. di Genova Pernpruner Maria Pia - Bca Roma Roma Peruzzi Giancarlo - Bca Roma Fi Petrocelli Maria ved. Feleppa - Bca Roma Na Petrucciani Gianalberto - Private Piana Renata - To-Arsenale Piazza Luciana ved. Zanoncelli - Milano 200 Pini Alberto - Fuori Procedura Pintori ved. Casgnol Maria Giovanna - Palermo Pisano Tomaso - Bca Roma Ca Portalupi Giovanna ved. Rinaldini - Lombardia Ovest Pozzo ved. Colla Maria - Napoli Pulicani Omar - Bca Roma Roma Rastello Massimo - Lombardia Ovest Ricci Livio - Bca Roma Roma Righetto Roberto - Lig P E Piem S Rigoni Maria - Palermo Ronchetti Tomassina ved. Marini - Roma Ag. 732
05-07-10 31-12-10 09-06-10 22-11-10 31-12-10 19-06-10 25-07-10 25-06-10 12-01-11 07-10-10 03-08-10 18-07-10 22-08-10 23-07-10 29-06-10 05-01-11 27-12-10 04-01-11 18-10-10 06-10-10 19-01-11 15-09-10 03-07-10 18-06-10 19-07-10 04-11-10 16-07-10 14-01-11 13-09-10 29-12-10 18-10-10 12-10-10 04-12-10 10-12-10 31-05-10 16-07-10 01-10-10 09-01-11 20-06-10 03-12-10 03-07-10 30-09-10 08-08-10 22-06-10 30-11-10 16-10-10 23-07-10 27-12-10 22-07-10 01-07-10 14-12-10 30-07-10 03-08-10 19-08-10 06-08-10 10-01-11 08-12-10
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I NOSTRI LUTTI Rossanda Graziella - Milano 200 Rossetti Lucia - Bca Roma Roma Rossi Enrico - Lombardia Ovest Russo Anna Ved Montesarchio - Bca Roma Russo Rustici Giampiero - Bca Roma Toscana Sannino Luigi - Torre Ann.ta Santamaria Giuseppe - Fil. di Capurso Sardi Rosa ved. Guidano - Genova Rivarolo Scapoli Loredana - Emilia Est e Ro Scimone Stefano - Bco Sicilia Me Seghizzi Paolo - Lodi-IV Nov.
28-10-10 11-10-10 11-08-10 15-06-10 03-07-10 14-12-10 28-10-10 28-10-10 05-07-10 11-07-10 04-11-10
Silva Luigia ved. Bigatti - Milano Cordusio Simini Pietro - Lombardia Ovest Sormani Laura ved. Scarimboli - Roma Eur Tagliafico Eugenio - Fil. di Rapallo Tettamanti Rosella Fil. Gallarate Vairo Carolina ved. Di Sabato - Bca Roma Na Valenti Anna Maria - Private Valenti Anna Maria ved. Pietrini- Private Varotto Silvano - Veneto Centrale Villano Nicola - Aversa Zaniolo Glauco - Vicenza
17-11-10 04-10-10 03-12-10 02-12-10 30-11-10 12-10-10 19-06-10 19-06-10 29-06-10 12-01-11 25-11-10
INDIRIZZI UFFICIALI DI POSTA ELETTRONICA DEI GRUPPI TERRITORIALI I dati sono aggiornati a dicembre 2009 e comprendono alcuni indirizzi personali autorizzati GRUPPO
INDIRIZZO
CAP
CITTÀ PROV.
NUM.TEL.
E-MAIL
Segreteria Nazionale V.le Liguria, 26 20134 Milano 02-83112651
[email protected] (Presidenza) (per comunicaz. alla Segreteria Nazionale) 02-83112649 (Fax) Segreteria Nazionale V.le Liguria, 26 20134 Milano 02-83112650
[email protected] (Segretari) (solo per dati da scaricare sul sito) Campania Emilia-Romagna Marche
Via Verdi, 18/d
80126 Napoli
[email protected]
Galleria Acquaderni, 4 40126 Bologna Bo 051-261572
[email protected]
Friuli - Venezia Giulia Via degli Artisti, 10 34133 Trieste Lazio-Umbria Abruzzo-Molise
Na 010-7855425
Ts 040-3721991
[email protected]
Rm 06-67536346
[email protected]
16146 Genova Ge 010-5549370
[email protected]
Via del Corso, 374 00186 Roma
Liguria
Via Dante, 1
Lombardia
Viale Liguria, 26
20134 Milano
Mi 02-83112653
[email protected]
Piemonte - Val d’Aosta
Via Nizza, 150
10126 Torino
To 011-6624559
[email protected]
Ba 080-5208111
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Puglia-Basilicata
Via Putignani, 98 70125
Bari
Sardegna
L.go Felice, 314
09127 Cagliari Ca
Sicilia Occidentale
Via Roma, 314
90133 Palermo Pa 091-6010377
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Sicilia Orientale e Calabria
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95131 Catania Ct 095-3520154
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