Strumenti per la didattica, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno
Collana diretta da Dario Ianes
GRAZIA MAURI E SAVIEM
PERCORSI DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE UN PROGRAMMA PER LA SCUOLA PRIMARIA
Erickson
INTRODUZIONE
«Salute» è un sostantivo dal significato ampio e sfaccettato del quale si ha, già dal 1948, la definizione data dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: «La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità». È a tale definizione che si attiene questo libro. La salute è l’obiettivo primario della maggior parte delle persone, se ne parla nelle situazioni più varie, ma sino a pochi anni fa non esisteva traccia o volontà di relazione tra il mondo della scuola e il sostantivo «salute». A molti è quasi sembrato una forzatura il primo riferimento ufficiale all’Educazione alla Salute contenuto nelle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria.1 In realtà, i docenti chiamati ad attuare le indicazioni nella didattica quotidiana hanno compreso la portata e il valore di un percorso di educazione alla salute condotto con gli alunni e artigianalmente, come spesso succede nella scuola, sono partiti i primi progetti di lavoro. In seguito e in rapida successione temporale, altri documenti ministeriali si sono preoccupati di sottolineare e rinforzare il valore dell’educazione alla salute (le Indicazioni per il curricolo,2 che la collocano nei traguardi per lo sviluppo delle competenze) e il legame tra essa e la scuola: L’ambiziosa finalità di un programma congiunto salute-scuola a livello nazionale è fornire ai bambini e ai ragazzi, negli anni della loro formazione culturale e psicologica, gli strumenti più adatti per conoscere ed evitare i comportamenti, gli atteggiamenti e i rischi che possono danneggiare la salute, mettendoli in grado di tutelare non solo la propria ma anche la salute altrui. I percorsi proposti dovranno tener conto del contesto socio-culturale in cui ci si muove, dei bisogni di salute presenti e futuri dei giovani. Chiave di volta di ogni intervento deve restare l’insegnante e la sua capacità di veicolare ai giovani il messaggio che si vuole diffondere.3
Si parla di educazione alla salute nel documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione4 e la ritroviamo fortissima nelle recenti linee guida per l’educazione alimentare nella scuola italiana5 dove nell’introduzione si legge la richiesta di «una precisa attenzione agli aspetti metodologici, per l’elaborazione dei curricula da parte degli istituti scolastici e per l’organizzazione delle attività educative e didattiche» 1 2 3
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Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria, 2004. Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, settembre 2007. Sviluppo delle attività di collaborazione interistituzionale nell’ambito del programma «Guadagnare Salute», Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute, luglio 2007. Documento d’indirizzo sperimentazione insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», marzo 2009. Linee guida per l’educazione alimentare nella scuola italiana, ottobre 2011.
Percorsi di educazione alla salute
per cercare di porre rimedio ai «problemi legati a cattive abitudini alimentari e alla pratica di stili di vita poco sani nella popolazione giovanile». In queste poche righe il legislatore esprime la preoccupazione per una situazione oggettiva (aumento dell’obesità, sedentarietà, dipendenza, disordini alimentari nelle giovani generazioni) e la volontà di costruire a scuola un curricolo disciplinare sostenuto da reali competenze che concorra a formare adulti capaci di avere cura di sé e della propria salute. Attraverso un percorso progettato e ponderato si chiede alla scuola, di ogni ordine e grado, di farsi carico, a proposito di educazione alla salute e alla prevenzione di ogni tipo di dipendenza, di due aspetti fondamentali, quello informativo e formativo. Di occuparsene attivamente e di farlo in modo continuativo, lungo tutto il percorso scolastico degli alunni. I docenti devono lavorare in sinergia con le istituzioni sanitarie del territorio, tessendo una rete di conoscenza/scambio, ma anche progettare un percorso che si avvalga di materiali e strumenti tipici del lavoro didattico spicciolo. L’obiettivo è quello di realizzare progetti che migliorino la qualità della vita a favore di tutti gli utenti della scuola (alunni, docenti, famiglie) e che sappiano diffondere e far attecchire la cultura della salute e del benessere attraverso la scelta consapevole di comportamenti responsabili. La linea da seguire, la linea che molte scuole sul territorio nazionale già seguono, è quella indicata dalle Life Skills.6 Non è un caso se attualmente in molti istituti scolastici, candidatisi come «Scuola promotrice di salute», si lavora al «Profilo di salute» per promuovere e sostenere a favore di tutti situazioni di benessere, di agio e motivazione necessarie al «pieno sviluppo» della persona,7 e di conseguenza a una significativa alfabetizzazione culturale e a uno sviluppo reale di competenze.
IL LIBRO Il libro Percorsi di educazione alla salute si propone come strumento informativo e formativo nell’ambito della promozione alla salute8 e dell’educazione alla salute.9 Rappresenta una novità in quanto non esistono, al momento, strumenti simili ai quali far riferimento nella progettazione delle attività da inserire in un percorso di lavoro. Il libro è pensato e 6
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Pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1993 e conosciute come «Life Skills education in schools», vengono definite «competenze che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana» e hanno lo scopo di prevenire ogni tipo di dipendenza. Sono quelle abilità personali-relazionali utili alla gestione positiva dei rapporti tra il singolo e gli altri. Articolo 3 Costituzione della Repubblica Italiana. Citata nel 1986 dalla «Carta di Ottawa», sottoscritta dagli Stati appartenenti all’OMS, è definita «il processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla». La promozione alla salute prevede la cooperazione tra settori differenti: sanità, istruzione, cultura… per attuare progetti capaci di migliorare la salute di tutti e di ciascuno. È il processo educativo continuo che permette alle persone di imparare a decidere consapevolmente quali atteggiamenti assumere per mantenere e migliorare la propria salute.
Introduzione
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proposto per tutta la durata della scuola primaria e suddiviso, per comodità d’uso, in cinque classi di riferimento. Ciascuna di esse è indicata nella fascetta laterale, in modo da rendere semplice la consultazione e l’utilizzo del testo. Il libro propone inoltre un curricolo di educazione alla salute per il quinquennio della scuola primaria: si tratta di uno strumento prezioso che, pur essendo di libero utilizzo da parte dei docenti, consente di avere la formalizzazione del percorso di lavoro a portata di mano. Nel curricolo di educazione alla salute sono esplicitate le competenze attese, gli obiettivi di apprendimento, i contenuti trattati e le attività proposte. Una particolare attenzione è stata riservata alla possibilità di agganciare l’attività presentata alle altre discipline curricolari, questo per coerenza rispetto all’unitarietà dell’insegnamento (così come richiesto dalle Indicazioni per il curricolo) e per evitare che l’Educazione alla Salute venga considerata come pratica settoriale. All’interno di ogni classe si trovano tre macroaree di lavoro, anch’esse segnalate nella fascetta laterale che facilita la consultazione rapida: SALUTE E BENESSERE, SALUTE E ALIMENTAZIONE, SALUTE E IGIENE.
Gli argomenti e le attività proposte nelle macroaree sono tra esse collegate da un filo logico che facilita la prosecuzione del percorso. Le attività presentate, tutte a misura di bambino, propongono lavori diversificati, da svolgere individualmente o in gruppo a seconda del contesto e delle scelte dei docenti. Nella macroarea «salute e benessere» vengono considerate, gradualmente nelle cinque classi, quelle situazioni legate all’ambiente scolastico che rischiano di diventare fonte di disagio o di stress per gli alunni: il carico di lavoro, le relazioni con gli altri bambini e con gli adulti, il sentirsi inadeguati. Inoltre si inquadra la salute in una cornice più ampia, si parla di diritto alla salute e di malattia e viene preso in esame anche il Servizio Sanitario Nazionale: addetti ai lavori, strutture sanitarie, organizzazione. In «salute e igiene» le proposte sono graduate rispetto all’età, dall’igiene personale minima, all’igiene orale, a una ragionata riflessione sulla necessità dell’igiene personale. Per «salute e alimentazione» il libro propone, tra le altre attività, il confronto interessante fra alimenti del presente e del passato, il continuo rimando a comportamenti corretti ed educati a tavola, la necessità di conoscere e di scegliere con competenza gli alimenti con i quali ci nutriamo.
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Percorsi di educazione alla salute
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FACILE: UNA SANA .................................... !
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© 2012, G. Mauri e Saviem, Percorsi di educazione alla salute, Trento, Erickson
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CLASSE PRIMA SALUTE E ALIMENTAZIONE
QUATTRO PASTI IN UN GIORNO
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La ..................................................................... si fa al mattino, a mezzogiorno c'è il pranzo, al pomeriggio si fa merenda e la sera la cena! © 2012, G. Mauri e Saviem, Percorsi di educazione alla salute, Trento, Erickson
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