ASSEMBLEA NAZIONALE CUB IMMIGRAZIONE 11 Giugno 2016 ore 9.30 c/o sede nazionale CUB Milano - Viale Lombardia, 20
Confederazione Unitaria di Base Sede nazionale: Milano - V.le Lombardia, 20 tel. 02.70631804
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Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo. (Tahar Ben Jelloun) La Cub Immigrazione è un’organizzazione che aderisce alla Cub, Confederazione Unitaria di Base. L’assemblea nazionale vuole essere un momento di coinvolgimento degli iscritti e di partecipazione dei migranti per un’analisi dello stato dell’organizzazione, di definizione dell’identità dell’organizzazione e di individuazione degli obiettivi rivendicativi.
UN PO’ DI NUMERI I migranti residenti in italia al 1° gennaio 2015 erano 5 milioni e 73 mila e rappresentavano l’8,3% della popolazione residente totale. Rispetto al gennaio 2014 si riscontra un aumento di 151 mila unità. Di questi, circa 2.500.000 sono extracomunitari: quasi il 50% del totale della popolazione migrante in italia (dato diminuito dal 2014 poichè la popolazione romena gode della libera circolazione nell’Ue). Le comunità di migranti più presenti in Italia sono quella della Romania (1 milione) seguita da Albania e Marocco (500mila a testa), Cina (270 mila), Ucraina (230 mila), Filippine (170 mila), India e Moldova (150 mila), Bangladesh e Peru’ (120 mila). Le donne costituiscono il 53% dei migranti in Italia. 1
L’incidenza della popolazione migrante sulla popolazione italiana totale è un dato in continua crescita: nel 1990 i migranti erano lo 0.8% della popolazione, nel 2000 il 2.5%, nel 2006 il 5%. L’incremento della popolazione migrante è dovuta soprattutto alle nascite dei bambini sul suolo italiano, piuttosto che a nuova immigrazione. I migranti sono una ricchezza: producono l’8.8% del Pil, pari a 123 miliardi di euro.
OBIETTIVI La Cub Immigrazione si fonda su principi di uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale ed è contro ogni forma di discriminazione e razzismo. Condivide e fa propri gli obiettivi della Cub che sono stati anche alla base dello sciopero generale del 18 marzo: lavoro stabile e tutelato, riduzione orario settimanale a parità di retribuzione, aumento di salari e pensioni, diritto alla salute, alla cura, all’abitare ed allo studio, bonifica dei siti inquinati e messa in sicurezza del territorio. Inoltre la Cub immigrazione rivendica contro ogni forma di discriminazione e razzismo: Uguaglianza dei lavoratori migranti con quelli nativi Riconoscimento dei titoli di studio ottenuti nel proprio Paese Regolarizzazione dei cittadini migranti presenti in Italia 2
Diritto di voto alle amministrative Cittadinanza tramite Ius Soli senza limitazioni (acquisizione della cittadinanza di un dato Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori) e riforma cittadinanza per residenza (5 anni) Eliminare il vincolo permesso di soggiorno / lavoro Liquidazione dei contributi previdenziali versati nel caso di non raggiungimento dei requisiti pensionistici
MEZZI La Cub Immigrazione si propone come mezzo di lotta per il raggiungimento delle rivendicazioni. Si lavorerà in simbiosi con la Cub, collaborando con tutte le categorie che ne fanno parte. Gli strumenti a nostra disposizione sono: seminari, assemblee, incontri, manifestazioni, dibattiti, etc. Per la massima diffusione della nostra piattaforma, delle rivendicazioni, delle lotte in corso si dovrà fare un uso massiccio ed intelligente di volantinaggio, sito cub.it, massmedia e social network. E’ fondamentale per la tutela dei migranti organizzare una forte struttura.
DIFFUSIONE SUL TERRITORIO DELLA CUB IMMIGRAZIONE Ad oggi la Cub Immigrazione è presente principalmente in Lombardia, Veneto e Campania. L’obiettivo è quello di radicarsi su tutto il territorio nazionale. 3
SERVIZI La Cub Immigrazione opera tramite sportelli offrendo servizi utili ai migranti come il rinnovo del permesso di soggiorno, richiesta dei test d’italiano, richiesta di cittadinanza, domanda di ricongiungimento familiare e consulenze generiche. Oltre ai servizi caratteristici dello sportello migranti, un apporto prezioso viene dato dal Caf (Isee, dichiarazione dei redditi, agevolazioni, etc.), dal Patronato (assegni familiari, richiesta disoccupazione, invalidità, pensione), dallo Sportello Salute Ambiente Sicurezza e dall’ufficio Vertenze. La Cub immigrazione vive esclusivamente attraverso il contributo associativo dei lavoratori migranti. Non riceviamo quote da governo ed istituzioni.
LIBERA CIRCOLAZIONE Nessuno sceglie dove nascere, tutti devono poter scegliere dove vivere e lavorare. Occorre dunque riconoscere la mobilità di tutti e di ciascuno come un diritto inalienabile. Le persone si spostano in cerca di lavoro, in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni, nella speranza di trovare un posto in cui avere condizioni migliori. Dobbiamo lottare per la libera circolazione delle persone e non solo delle merci e dei capitali. Si chiede l'abolizione della Bossi-Fini e della Turco-Napolitano e delle scellerate politiche dell'Unione Europea. Di fronte ad un fenomeno migratorio di così grande portata come negli 4
ultimi anni, non si può pensare che la soluzione sia quella di alzare barriere ed accogliere (in un modo impreparato ed indecente) soltanto chi rischia la propria vita per approdare sulle coste spagnole, italiane e greche.
MIGRANTI E LAVORO La Cub Immigrazione rivendica il diritto al lavoro e la parità di diritti nei luoghi di lavoro tra lavoratori autoctoni e migranti. Questo può avvenire, innanzitutto, partendo dal riconoscimento dei titoli di studio ottenuti nel paese di origine in modo da valorizzare le competenze ed il know-how dei migranti. Si deve anche lottare, in nome della piena occupazione stabile e tutelata, così come previsto dalla Costituzione della Repubblica Italiana, combattendo il concetto di occupazione ad ogni costo voluto dalle élites neoliberiste e dal grande capitale, che significa aprire ad una competizione al ribasso tra lavoratori con l’intento di favorire lo sfruttamento della manodopera ed il risparmio per le aziende. Per fare ciò bisogna abrogare le legislazioni che negli ultimi decenni hanno introdotto precarietà e flessibilità (Pacchetto Treu, Legge Biagi, Jobs Act ecc… ) nel mercato del lavoro. La Cub Immigrazione è impegnata a contrastare i licenziamenti ingiustificati; a rendere effettive, e con onere probatorio a capo del datore di lavoro, le disposizioni 5
normative contro le discriminazioni; eliminare il lavoro nero, il lavoro nero “legalizzato” (i voucher) e i contratti di lavoro precari, legittimando forme contrattuali a termine e flessibili solo di fronte a particolari ed eccezionali esigenze aziendali (es. lavori svolti solo in alcuni periodi dell’anno). Si devono superare, inoltre, le logiche dei flussi d'ingresso e delle sanatorie che hanno generato solo truffe, ingiustizie e soprusi. Bisogna istituire un meccanismo che permetta la regolarizzazione permanente di chi vive e lavora in Italia.
DISUGUAGLIANZA E RAZZISMO Così come anche afferma il co.2, art. 3 della Costituzione, l’eguaglianza sociale è condizione necessaria perché ogni libertà democratica ed eguaglianza formale possa dirsi effettiva. Per la Cub, che si ispira ai principi storici, solidaristici e internazionalisti del movimento dei lavoratori, compito fondamentale è quello di lottare per la giustizia sociale e l’eguaglianza sostanziale per tutti i lavoratori. La condizione di povertà e disperazione che affligge la maggior parte dei migranti che raggiungono l’occidente ricco, viene sfruttata dal padronato per arruolare manodopera a basso costo, eludendo le normative legali e contrattuali e imponendo ai disoccupati locali, il famoso “esercito di riserva”, di abbassare le proprie pretese salariali e di tutela. Ciò ingenera risentimenti tra i lavoratori stessi, diffonde i germi del razzismo e produce una immotivata “guerra tra 6
poveri” che fa solo gli interessi del capitale. Su tutto ciò le destre neo-nazifasciste coltivano il loro consenso tra le masse, impoverite dalle misure di massacro sociale e di sfruttamento adottate dai governi dell’austerità e comandate dal grande capitale. Per noi vale ancora il principio de: “Lavoratori di tutto il mondo unitevi!”. Lottare contro le disuguaglianze e il razzismo, significa quindi lottare per la giustizia sociale, lottare per un’altra società in cui vi sia l’emancipazione della classe lavoratrice.
GUERRA Non esistono guerre giuste e, dietro di esse, vi sono sempre gli interessi di qualche stato o gruppo di potere. La Cub sostiene da sempre il diritto delle popolazioni a liberarsi di governi corrotti e tirannici e di affermare positivamente i propri diritti ma nessun processo di vera liberazione può fondarsi sulle armi di potenze straniere, nessuna guerra prepara la pace. Oggi, dal fondo della miseria in cui sono precipitati, i tre quinti dell’umanità ci presentano il conto, sotto forma di un esodo inarrestabile come fuga da quella miseria che è la causa strutturale di guerre e malattie. Pensare che esistano strategie militari, barriere invalicabili, confini armati per arrestarli è come pensare di poter usare l’aviazione contro gli uragani e le bombe d’acqua; serve solo a dimostrare che muri e reticolazioni sono nella testa degli imbecilli che governano. 7
Le guerre che negli ultimi vent’anni stanno scuotendo il mondo intero, e che vengono camuffate da interventi umanitari volti ad esportare la democrazia laddove non c’è, rispondono solamente agli interessi economici e geostrategici dei blocchi imperialisti capitalistici che si contendono il dominio mondiale e il controllo dei mercati. Nelle guerre chi va in guerra e chi ne subisce le conseguenze sono i lavoratori. Bisogna incrementare l'azione di contrasto e di opposizione alle politiche di guerra, con lo sviluppo di un movimento contro la guerra che non si faccia arruolare da alcun contendente in armi come unica possibilità per un'uscita dal tempo della morte. Come Cub Immigrazione dobbiamo opporci a qualsiasi tipo di intervento militare, che genera ricchezza per il grande capitale ma che per i lavoratori significa solo povertà, distruzione.
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