EcoRomagna della
Novembre 2009
Natura, Cultura, Attualità
N. 1 euro 1.00
vuoi Decrescere con me?
in questo numero:
Massimo Fini: Grillo mi piace, anzi no! OBR: Niente crisi per i banchieri Annamaria Ghidetti: La sparizione della fauna locale Luca Caggiano: Canapa, risorsa dimenticata Giulio Mannino: Libertà di scelta terapeutica Grabriella Zevi: Mercurio e i bambini ...e molto altro!
Editoriale
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EcoRomagna Indice: pag. 4 Ma quale crisi? - pag. 6 Grillo mi piace, anzi no! pag. 9 La sparizione della fauna locale - pag. 14 Cultura Popolare - pag. 16 M.I.Z. pag. 18 Intervita a Paolo Zoffoli - pag. 20 Benessere - pag. 22 Libertà di scelta pag. 26 Canapa risorsa dimenticata - pag. 28 Nostra signora ecologia pag. 29 Astri e fatti
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EcoRomagna EcoRomagna, in collaborazione con Harmonie vi invita Mercoledì 25 Novembre, ore 21 al Centro Sociale Dogana – Repubblica di San Marino per un incontro con Gabriella Zevi che parlerà del suo libro Alla scoperta di Sé attraverso le 12 età della vita manuale di cronoastrologia e risponderà alle domande che verranno poste dal pubblico
Gabriella Zevi Ecoromagna, mensile, n° 1 Suppl. al numero 4 di “L’Oasi Naturale Informa” aut. Trib. Torino n° 5961 del 3/4/06 Dir. Resp. Monica Sparti
Stampa: Nuova Tipografia, Forlimpopoli
Redazione e Amministrazione: Rivoluzione Naturale, Via Orselli 36/A Forlì Redazione: Luca Caggiano, Giovanni Neri, Fabrizio Zani, Giulio Mannino, Annamaria Ghidetti, Gabriella Zevi, Stefano Ianne. Con la collaborazione di: Movimento Impatto Zero, Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, Centro di Ecologia Umana “Villa Frattina”, Assoc. Naturista Ravennate , Osservatorio Bancario Romagnolo. Grafica: Lorenzo Mordenti www.rivoluzionenaturale.it facebook: Ecoromagna
non è stato possibile risalire alla proprietà del copyright di alcune delle immagini (fra cui la foto utilizzata per la copertina); L’editore è a disposizione degli eventuali aventi diritto.
Chi la Dura la Vince
In questo numero 1, a detta di chi l‘ha compilato, c’è un’overdose di notizie non belle… persino quelle della brevissima rassegna ‘in breve’ hanno preso l’aggettivo di ‘cattive…’ Compito del vostro modesto cronistacoordinatore diradare preliminarmente un po’ le nubi che sembrano essersi addensate sulla nostra vita, quantomeno quella sociale. Ebbene, a costo di apparire ‘istituzionale’ etichetta proprio non bella, ecco che la buona nota di questo mese è proprio il coinvolgimento dei comuni di Cesena e Forlimpopoli e dell’Assemblea Regionale Emilia Romagna sul tema della decrescita. Il sostegno dato da Cesena e dall’Assemblea regionale al Decrescifest (con partecipazione di Maurizio Pallante) e il premio di Casa Artusi niente meno che a Serge Latouche, indicano come quantomeno la pressione ‘dal basso’ sia molto forte, a dispetto della sparizione del partito ambientalista e dell’eccezionale spiegamento di forze mediatiche messo in campo agli sviluppisti di ogni razza e colore. Possiamo serenamente dire che alla lunga l’evidenza la spunterà sulla rappresentazione virtuale e stereotipata della realtà? Forse sì. Possiamo di sicuro dire che se anche le forze dell’esercito di
occupazione delle Multinazionali Farmaceutiche (con i suoi ufficiali in Parlamento e nei ministeri, e la sua truppa nei giornali e in troppi ospedali e ambulatori) cercano di vaccinare milioni di persone, per la prima volta, sarà una vaccinazione controvoglia, di gente che si presta obtorto collo e per amor di quieto vivere. Insomma, anche un idiota vede che l’epidemia si è ‘fermata’ alla frontiera… in attesa che il vaccino fosse pronto!... Vero è che a Forlimpopoli faceva un po’ effetto ascoltare parole di apprezzamento per Latouche e la decrescita da chi, come l’ex sindaco di Cesena Giordano Conti, sarà ricordato esattamente per il contrario: ma… le persone cambiano, grazie al cielo, le idee si evolvono, e non ci stupiremmo di trovare, alla lunga, su sponde convintamene ecologiche personaggi a tutt’oggi assolutamente improbabili…..Chi la dura la vince F.Z.
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Ma quale Crisi? Noi Banchieri non la Sentiamo!
a cura dell’ Osservatorio Bancario Romagnolo
Così Giovanni Bazoli e Alessandro Profumo, gli Amministratori Delegati di Intesa San Paolo e Unicredit, i due colossi del sistema bancario italiano, rifiutano l’aiuto dello stato (i Tremonti Bond) proposto per sostenere le aziende in difficoltà. Non è successo nulla, non c'è stata nessuna crisi, la finanza non era malata. Le banche fanno il pieno d'utile. I mercati finanziari hanno ripreso lo stesso trend di sempre, certo con l’80% del capitale in meno…
mondo, molte banche sono fallite, e la fiducia degli investitori finanziari è crollata, fino a distruggere l’80% del capitale virtuale (appunto finanziario) creato dalle borse, attraverso la crescita di valore dei titoli scambiati. La sparizione repentina di questo capitale ha privato il meccanismo del combustibile (il denaro prestato per l’acquisto) indispensabile. Questo meccanismo, mentre faceva indebitare gran parte della popolazione, e creava realtà produttive dai piedi d’argilla, garantiva spettacolari guadagni agli attori e ai suoi registi: Per comprendere inanzitutto il finanzieri, senso della crisi economica in atto, banchieri, dobbiamo rivelarne quella che è a manager, nostro avviso la chiave. imprenditori, 1) La produzione di beni si è da trasformavano tempo distaccata dalle necessità delle in beni reali i persone, e il mondo dell’industria ha loro conti in creato continuamente nuovi ‘bisogni’ banca: grazie soprattutto alle innovazioni gli acquisti di tecnologiche. beni immobili 2) Per far sì che le persone potessero delle banche Alessandro Profumo comprare e soddisfare questi nuovi sono bisogni indotti anche senza averne cresciuti, i mezzi, è stato permesso loro di guarda caso, in maniera esponenziale indebitarsi con il sistema finanziario, che nell’ultimo decennio. ha anticipato i pagamenti ai produttori, attraverso l’acquisto a rate maggiorate Così oggi abbiamo: un sistema dagli interessi. produttivo gravemente indebitato e un La crisi è scoppiata quando gli mercato clamorosamente ristretto. acquirenti non hanno più potuto far I media ci raccontano di una crisi in via fronte al credito ricevuto. Così, nel di superamento, ma l’impoverimento 4
generale del sistema non si è ancora mostrato, in realtà, in tutta la sua portata. Questo impoverimento riguarda soprattutto la classe media. I poveri, poveri erano e poveri restano, vagamente garantiti dall’assistenza pubblica. I ricchi sono semplicemente ancora più ricchi. Se questa è la premessa, non potrà stupire che i banchieri siano estremamente restii a finanziare la ripresa: difatti, i capitali che oggi dovrebbero prestare alle aziende sono capitali in grande parte veri. Venuto meno il polmone finanziario, la nebulosa banche/società di credito/ borsa deve fare veramente i conti col bilancio, non ha più rendite facili e garantite. I due colossi del sistema bancario italiano, Unicredit e Intesa San Paolo hanno sprezzantemente rifiutato il prestito dello stato (i famosi Tremonti Bond) rivendicando: 1) che il sistema bancario italiano (grazie alla sua estrema provincialità) non ha conosciuto fallimenti né gravi crisi; 2) che quindi può finanziare le aziende autonomamente senza indebitarsi. Le due cose andrebbero benissimo, se non fosse che nella prima metà del 2009 i finanziamenti concessi dalle banche italiane siano stati pari solo al 30% delle richieste avanzate. In compenso, intanto, oltre il 15% delle aziende indebitate ha ricevuto la richiesta di rientro, che com’è noto
segna sostanzialmente la chiusura. Ossia: noi non abbiamo sofferto della crisi, non vogliamo soffrirne; voi, che vi siete indebitati (per produrre ben prima che per consumare) con noi, pagate o fallite: in quest’ultimo caso, vendete pure a noi, che siamo abbastanza solidi per comprare. Il bel risultato di tutto questo operare è che la richiesta di finanziamento delle aziende sta spegnendosi. La depressione, prima che economica, è ormai psicologica. Gran parte dei piccoli imprenditori, ma anche delle aziende di medie dimensioni, ha perso la voglia di lottare e la fiducia nel futuro. INTESA SAN PAOLO Utile netto consolidato nel primo semestre 2009: 1.588 milioni, rispetto ai 3.107 milioni del primo semestre 2008 (che aveva registrato circa 1,2 miliardi di plusvalenze nette derivanti dalla cessione di sportelli e di partecipazioni) Gli interessi netti ammontano a 5.466 milioni, in flessione del 4% rispetto ai 5.695 milioni del primo semestre 2008. UNICREDIT Il primo semestre 2009, si è chiuso con un utile netto consolidato di € 937 milioni . Gli interessi netti si attestano a € 9.360 milioni, con crescita di oltre il 5% rispetto alo stesso periodo dell’anno precedente. Ai lettori il giudizio Giovanni Bazoli
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Grillo mi piace, anzi No
Massimo Fini
Sono d’accordo (con Beppe Grillo) vorticosi, e non sono più in grado di sull’equiparazione fra destra e comprendere le esigenze più profonde sinstra come responsabili bipartisan dell’uomo contemporaneo, che non della situazione attuale. Solo che io la sono economiche ma esistenziali. Si intendo in senso più largo e radicale... credono il top della Modernità e in Grillo polemizza con questa sinistra ma effetti lo sono, solo che nel frattempo la continua a sperare in una sinistra migliore. Modernità è molto invecchiata e non è Per me destra e sinistra sono più affatto moderna o, per meglio dire, due facce della stessa medaglia: attuale. D’altro canto, nella Modernità l’industrialismo. Nascono entrambe sono nate, nella Modernità si sono con la Rivoluzione affermate e non possono Industriale, sono metterla in discussione illuministe, moderniste, perché reciderebbero le ottimiste, economiciste, loro radici. hanno entrambe il mito del lavoro (per Un’altra cosa che non mi Marx è “l’essenza del convince è come Grillo valore”, per i liberali è affronta la questione esattamente quel valore ambientale. Grillo è un che, combinandosi col tecnologista, come Rifkin capitale, dà il famoso (con la differenza che Grillo plusvalore) e pensano è in buona fede, Rifkin no) che industria e tecnologia e pensa che il problema produrranno una tal dell’inquinamento possa Beppe Grillo cornucopia di beni da essere risolto con nuove rendere felici tutti gli tecnologie o con un miglior uomini (Marx) o più realisticamente, per utilizzo di quelle attuali. Non è così. i liberal-liberisti, la maggioranza di essi. Poniamo di far funzionare le automobili Questa utopia bifronte è fallita. a idrogeno invece che a benzina. Liberismo e marxismo, destra e Certamente inquinerebbero di meno. sinistra, nelle loro varie declinazioni, Ma l’idrogeno dovrebbe pur essere sono categorie vecchie di due secoli, prodotto e tutto il sistema convertito a due secoli che hanno corso a ritmi questa forma di energia. 6
Risultato: a livello sistemico inquineremmo quattro volte di più. Inoltre, come mi disse una volta Paolo Rossi (non il comico e nemmeno l’ex calciatore, ma il grande filosofo della scienza): “la tecnologia come risolve un problema ne apre dieci altri ancora più complessi”. E’ un moltiplicatore esponenziale di problemi. Insomma Grillo è, come tanti, come quasi tutti, un fautore dello “sviluppo sostenibile”. Ma lo sviluppo è già oggi insostenibile. Noi non dobbiamo crescere ma decrescere, produrre di meno, consumare di meno, smagrire, diventare più poveri e semmai distribuire meglio e più equamente la ricchezza che rimarrebbe, oltre che aumentare per tutti il bene veramente essenziale: il tempo, il tempo a nostra disposizione per vivere (San Francesco sarebbe oggi molto più rivoluzionario di Marx o di Adam Smith). Perché ciò che è fondamentale non è abitare in un’arcadia di prati, aiuole e fiori, ma sfuggire all’ossessivo, compulsivo, paranoico modello di sviluppo occidentale, basato, per dirla in estrema sintesi, sul meccanismo produci-consuma-crepa, che provoca anomia, suicidi (declupicati in Europa rispetto al XVII secolo) nevrosi, depressione, stress, alcolismo di massa, droga, che sono tutte malattie della Modernità. Questo modello è riuscito nell’impresa di far star male anche chi sta bene.
Infine, Grillo resta una ‘brava suorina democratica’ con la sua mitologia di quel pseudonero e pseudodemocratico che è Barak Obama. Nella sinistra europea c’è sempre stata la convinzione che i democratici americani siano meno guerrafondai dei repubblicani. E’ vero il contrario. E’ stato il democraticissimo Kennedy “bello e di gentile aspetto” a iniziare la guerra del Vietnam, e il repubblicano Nixon, dal brutto grugno, a chiuderla. E’ stato il democratico Clinton nel 1999, quando l’11 settembre era di là da venire, ad aggredire, senza alcuna valida ragione, la Serbia, bombardando per 72 giorni una grande capitale europea come Belgrado, con l’Italia cogliona di D’Alema nella parte poco dignitosa del ‘palo’. E lo pseudo Obama non si comporta diversamente: continua a bombardare l’Afganistan dove vuole mandare altri 30 mila soldati, negando ad un popolo l’elementare diritto di resistere all’occupazione dello straniero, comunque motivata, e di filarsi da sé la propria storia, senza pelose supervisioni Democratiche. Per gentile concessione de
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Cattive Notizie in BREVE
EcoRomagna a Cesena
PiadiRita via Della Valle 258 347-0432500
piadina biologica
Naturvita via Savio 1877 0547-355311
laboratorio e spaccio erboristico
Musical Piano via Cattaneo 55 0547-601765
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NamasteNatura p.zza Magnani 68 0547-332110
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L’Isola del Sud
via Anita Garibaldi 2 0547-611044
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Il Punto Naturale via Strinati 7 0547-22124
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Le dieci città più idonee ad ospitare le centrali nucleari secondo i piani del governo. - da un documento ufficioso diffuso dal quotidiano Metronews. Nell’elenco si trovano tra gli altri i vecchi siti dove già ci sono gli impianti, ormai in disuso. Monfalcone (Gorizia) 2) Scanzano Jonico (Matera) 3) Palma (Agrigento) 4) Oristano 5) Chioggia 6) Caorso 7) Trino Vercellese 8) Montalto di Castro 9) Termini Imerese 10) Termoli Fra questi dovrebbero essere scelti i 4 siti su cui costruire gli impianti… sicurissimi perché di terza generazione… La Commissione di Sanità Pubblica della Camera dei Deputati del Belgio ha approvato martedì 22 settembre, con la sola astensione dei rappresentanti dell’estrema destra, un progetto di legge che accorda poteri speciali al governo in caso di epidemia da Influenza suina. Il Consiglio di stato belga ha accolto con grande favore tale progetto, che offre al governo il potere di sospendere i diritti costituzionali. L’Agenzia Europea del Farmaco (EMEA) termina la revisione richiesta dalla Commissione Europea sugli effetti del Ritalin, psicofarmaco pediatrico a base di amfetamina: “aritmie, possibili arresti cardiaci, ischemie cerebrali, psicosi e forme maniacali, alterazioni del pensiero e paranoie, tossicità per la crescita”. l’EMEA conclude che comunque va mantenuto in commercio. L’Agenzia del Farmaco non dipende dalla Direzione Sanità dell’U.E., ma dalla Direzione Industria.
La sparizione della fauna locale: non solo un problema di caccia!
Annamaria Ghidetti
Un po’ per curiosità e un po’ per lavoro, da circa 2 anni, mi sono addentrata nel mondo della caccia e, con la conoscenza diretta di un ambiente che ho scoperto aver erroneamente disprezzato solo per ignoranza, ho rivoluzionato il mio modo di vedere coloro che etichettavo “nemici della natura”. Ogni anno, con l’apertura della stagione della caccia sorgono polemiche e controversie: ecologisti e agricoltori si scagliano contro i cacciatori che, divisi in più fazioni, litigano tra loro, infierendo l’un l’altro sulle reciproche imprudenze. Non è segreto che, ormai da anni, la fauna selvaggia romagnola sia decimata se non addirittura, in certi casi, scomparsa. Molti ecologisti affermano che la colpa sia essenzialmente dei cacciatori e del loro incontrollato e irrazionale sterminio. Gli agricoltori, dal canto loro, si lamentano perché, a causa della caccia, gli animali si spingono nei loro territori danneggiando piante e raccolti, ma allo stesso tempo chiedono che i cacciatori li liberino da questi devastatori. Dove sta la verità? Perché fagiano, starna, passero, tordo, merlo… sono ormai quasi impossibili da vedersi allo stato brado? Innanzi tutto uno dei maggiori problemi è dato dai cambi climatici: un tempo le migrazioni e le morie invernali mantenevano gli equilibri fra le specie, mentre ora molti animali non soffrono più il nostro freddo. Significativo il caso della gazza che, non avendo neppure nemici naturali, si riproduce a dismisura e sta provocando la scomparsa dei falchi attaccandoli e allontanandoli. Ci sono poi i veleni usati dagli agricoltori per le loro piante: essi impediscono la calcificazione delle uova
EcoRomagna a Cesena Ristorante Bankoc viale Bovio 79 0547-613318
cucina tailandese alla piastra
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viale Cattaneo 504 0547-600702
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La Mandragola
via Mura Porta Fiume 51 0547-29331
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viale Matteotti 265 0547-609203
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AST ITALIA S.r.l. cell. 320-5573858
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della
EcoRomagna EcoRomagna a Cesena
BabyLion via Arenzano 315 334-6603986 mercatino dell’usato per bambini 0-10
EcoRomagna a San Carlo
Marina Piadina d’Oro via Castiglione 33
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Cartolibreria Coccinella via S. Carlo 366 349-6072940
Circolo “La Vecchia Scuola via Castiglione 37 340-0819980
EcoRomagna a San Vittore Ambulatorio Veterinario Rigacci Roberto via Perugia 65 0547-346074
EcoRomagna a Forlì Villa Salta via Albicini 30 0543-35236 Erboristeria
Ki-Art
via Ribolle 2 0543-61375
abitare sano 10
degli uccelli che li assumono mentre si nutrono di fiori e frutti. Le uova sono attaccate anche dai predatori naturali, volpi, poiane, taccole, ecc. che sono tutte specie protette e non hanno nemici naturali che ne limitino la proliferazione incontrollata. Per questi predatori il compito è stato facilitato anche dall’abbattimento delle siepi che separavano i terreni l’uno dall’altro (tuttora in uso invece in Toscana) per ottenere più spazio coltivabile. Queste, costituite da specie ad arbusto basso e con le spine, per le loro caratteristiche e dimensioni (fino a 2 metri di lunghezza e altezza), offrivano riparo alla selvaggina locale che ora è invece costretta a rifugiarsi allo scoperto sugli alberi. Altra loro funzione era quella di riparare i campi dal vento, prevenendone l’inaridimento; c’è ora quindi anche un maggior consumo d’acqua per l’irrigazione che richiama maggiormente gli animali, molti dei quali provocano grossi danni all’agricoltura. E’ il caso del cinghiale che, per cercare l’acqua percorre ampi spazi (fino a un raggio di 20 km) e, essendo ghiotto di patate (ma anche carnivoro), spesso, mentre si disseta, si sfama. Alla base di molti di questi problemi c’è però una politica sbagliata e un’economia instabile: un tempo, dalla comunità, veniva dato un contributo per diversificare le culture così da incrementare la coltivazione degli alberi da legno (ciliegio, faggio, ecc..) e aumentare le aree verdi con maggior controllo sulla vegetazione selvaggia e quindi sulla fauna. Ora invece, mancando questo guadagno, i campi vengono abbandonati lasciando libera espansione ai boschi o a coltivazioni più soggette agli attacchi degli
animali nocivi. La carenza di selvaggina locale ha inoltre portato a un ripopolamento forzato, sia per la caccia che per evitare l’estinzione, di animali importati da altri paesi (soprattutto dell’est), da cui nascono incroci con caratteristiche di aggressività, resistenza al freddo, riproduzione e dimensioni (e quindi consumo di cibo) molto superiori a quelle preesistenti. I danni procurati dagli animali cacciabili vengono tuttavia risarciti dagli stessi cacciatori, mentre per le specie protette non c’è tutela. La Regione Emilia Romagna utilizza un terzo degli incassi ricavati dell’attività venatoria (circa € 3.000.000 sui € 9.700.000 incassati) per questo scopo. La decisone di un risarcimento solo parziale è stata presa perché, in passato, spesso, i coltivatori hanno approfittato di questo beneficio chiedendo più volte un rimborso per lo stesso danno. I problemi maggiori sono creati dalle specie protette: ad esempio gli storni, che erano quasi scomparsi e ora sono a migliaia, ripuliscono completamente i ciliegi. Questo è uno dei motivi per il quale un contadino che si trova di fronte un lupo che sa che gli mangerà pecore o capre, o a un qualsiasi predatore che gli distruggerà i raccolti, tenterà di farsi giustizia da sé, indiscriminatamente e in silenzio, senza aspettare aiuti esterni o rimborsi che potrebbero non arrivare mai. In questi anni ho imparato che, nel mondo della caccia e dell’agricoltura, non sempre ciò che appare o viene urlato in protesta rispecchia la realtà: un vero cacciatore è amante della natura, sa riconoscere gli esemplari giovani dai vecchi e discriminerà sempre scegliendo il rispetto per la vita e godendosi la pace che solo il verde sa offrirgli. Addossare le colpe su chi è più in vista, senza scendere in profondità, continuerà solo a reiterare queste problematiche in un circolo vizioso che porterà a sempre più problemi e sempre più difficili soluzioni.
EcoRomagna a Forlì Panificio Casamenti via C. Sforza 28 0543-33727
pane con farine biologiche Ottica Vasumi corso A. Diaz 4
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Natura Infinita via D. Raggi 191 0543-796039
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Ambulatorio Medico viale Bolognesi 78 0543-30158
Il Falco d’Oro via D. Bolognesi 118
0543-552073 Erboristeria
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EcoRomagna EcoRomagna a Viserba
L’ Alchimista via Dati 4/C 0541-733079
erboristeria EcoRomagna a Forlì Parafarmacia viale Roma 346 0543-783243
EcoRomagna a Forlimpopoli Erboristeria La Mandragola p.zza Garibaldi 13 0543-745217
Ottica Monti p.zza Trieste 12 0543-741219
EcoRomagna a Ranchio Rio Cella via Vallicella 6 340-0819980 Agriturismo EcoRomagna a Lugo Bottega della Natura vicolo Del Teatro 18 0545-32490
alimenti biologici Habitat largo Repubblica 5 0545-32515
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Percorsi oltre la conoscenza
Luca Caggiano
Le associazioni culturali e di promozione sociale Le Porte del Cosmo e Laboratorio di Ricerca e Conoscenza (La.Ri.Co.) presentano il programma di conferenze e convegni per la stagione 2009-2010. Il sodalizio tra queste due realtà nasce da un incontro etico e ideologico teso alla collaborazione attiva sul territorio cesenate per la promozione di eventi ed incontri mirati alla sensibilizzazione del pubblico partecipante verso tematiche inerenti le “Scienze di Frontiera” e per ampliare le conoscenze individuali al di là delle quotidiane informazioni fornite dai tradizionali canali mediatici. Saranno svolte 31 conferenze monotematiche, nonché 5 convegni con relatori di esperienza e fama internazionale provenienti dalle migliori università italiane e da istituti di ricerca nazionali ed internazionali. Le conferenze si svolgono ogni giovedì sera (ore 21.00) a partire dal 24 settembre 2009 presso il circolo culturale Officina 49 di Cesena. Il progetto ha già due anni di pregressa attività, ed ha visto nelle precedenti edizioni un pubblico medio di 100 persone a serata, coinvolgendo oltre 4000 partecipanti provenienti da tutta Italia. E' inoltre in via di realizzazione una Web-TV gratuita, che conterrà le registrazioni video di tutte le conferenze e i convegni anche degli anni precedenti. L'obiettivo finale è offrire un percorso di conoscenza e consapevolezza che spazi tra i diversi campi dell'informazione, con relatori che operino fuori dagli schemi tradizionali. Le nostre associazioni sono apartitiche, non confessionali, senza scopo di lucro e hanno come unici obiettivi l'informazione e la diffusione della conoscenza.
Programmazione conferenze dei mesi di novembre e dicembre 2009: - - - - - - -
5 Novembre: Paolo Barnard presenta
“Sistema e anti-sistema: medesima omologazione”
12 Novembre: Carlo Dorofatti
“Dalla fisica esoterica alla fisica endoterica: la Via interiore alle dimensioni Cosmiche”
19 Novembre: Paul Kircher e Eleonora Brugger
“L'importanza della forza creatrice della coscienza per essere liberi di pensare, di sentire, di essere”
26 Novembre: Roberto Tresoldi
“Un approccio scientifico alla Radiestesia e alla Rabdomanzia”
3 Dicembre: Mauro Biglino
“Chiesa Cattolica e Massoneria”
10 Dicembre: Alessio Di Benedetto
“Dall' Harmonia del Cosmo al Canto della Terra”
17 Dicembre: Salvatore Leone
“Rieducazione funzionale bioenergetica”
Convegni a partire dal 2010 che si terranno presso l'Aula Magna dell'Università di Psicologia ( piano terra) Piazza Aldo Moro, 90 Cesena (FC): - - - - -
20 Gennaio: seminario economico “Funny Money” con Eugenio Benetazzo 21 Febbraio:
Dal Signoraggio Bancario alla Democrazia Diretta, proposta per una metamorfosi sociale.
20 Marzo:
Nuove Scienze, Coscienza e il Salto Quantico 18 Aprile: Le Nuove Frontiere della Medicina Naturale e della Scienza dell'Alimentazione
16 Maggio:
L'Uomo Nuovo e il suo rapporto con l'infinito.
Per il programma completo degli eventi, una descrizione sui temi trattati, le informazioni dei relatori ed eventuali contatti: www.leportedelcosmo.org www.larico.org
EcoRomagna a Ravenna Capelli e... via Montanari 35 0544-407732
parrucchieri prodotti naturali
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0544-39293
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via R. Murri 19 0544-465170
fronte cinema City Il Chicco di Grano via Vallona 36/A 0544-500580
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Cultura Popolare Marco Bartolini
EcoRomagna ad Alfonsine
I Cugini Toccasana via Reale 245/E 0544-84939
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EcoRomagna a Bagnacavallo
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Erboristeria 2000 p.zza Libertà 16/A 0546-664453
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In Europa a passo di CADENCE
Durante il medioevo gli unici viaggiatori d'Europa, i soli che, durante la vita, avevano occasione di vedere e conoscere terre diverse da quelle natie erano i soldati, i pellegrini, i mercanti, gli studenti ed i musicisti. Sembran tanti ma, in realtà, si parla di piccoli numeri, per allora, infinitesimali, per l'oggi. Questa storia comincia nel XIV secolo, in realtà prima, ma come i bravi storici, dobbiamo far riferimento a date certe e, le date certe sono quelle di tre opere che, il tre punti lontanissimi fra loro: Italia, Germania e Svezia, riproducono uno strumento musicale: La nyckelharpa. Questo strumento ha attraversato dunque l'Europa in spalla ai suoi proprietari per poi sparire, praticamente ovunque, tranne che in una piccola regione della Svezia: le Upplands, dove è stato conservato, salvato dall'estinzione, suonato e costruito fino ad oggi. Questa storia è la storia di tanti strumenti della musica popolare e questa storia è stata lo spunto iniziale per realizzare il progetto CADENCE - Cultural ADult Education and Nyckelharpa Cooperation in Europe , approvato e finanziato dal programma europeo GRUNDTVIG che unisce proprio Italia, Germania e Svezia nello studio di questo antico strumento. Forlimpopoli, Burg Fuersteneck e Tobo, tre piccoli paesi che ospitano importanti scuole dedicate alla musica popolare, veicoleranno le proprie diverse esperienze musicali e didattiche, attraverso l'Europa in un lavoro lungo due anni alla ricerca delle differenze ma, soprattutto, dei punti di contatto per apprendere, insegnare, suonare, raccogliere e lasciare, proprio come i musici che, nel medioevo, giravano l'Europa con i loro strumenti, la loro musica e le loro storie. Link utili: www.musicapopolare.net www.cadence.nyckelharpa.eu
Per Enrico (che ha fatto la fatica di leggermi nel numero scorso e anche di scrivermi). Dispiace che la mia allusione a festival “politicizzati” ti abbia offeso ma la mia ventennale esperienza di concerti mi parla di svariate occasioni (non tutte, certo) in cui ho avuto modo di “apprezzare”, fra il pubblico camice nere, camice verdi, telecamere di telepadania ed un fiorire di soli e croci celtiche, alla ricerca di una presunta identita. Non abbastanza da far “di tutta l'erba un fascio” ma sufficienti per far riflettere, quello si. Marco
Fabrizio Zani
L’Azzardo del Premio Artusi
Come ogni anno, durante la festa artusiana, le istituzioni culturali e politiche di Forlimpopoli, questa per molti versi eccezionale cittadina romagnola hanno conferito nel mese di ottobre il Premio Artusi ad una personalità distintasi nel campo delle realizzazioni e dell’insegnamento sociale e politico. La scelta è caduta su un professore emerito della Sorbona: Serge Latouche. Ora, Serge Latouche è il massimo teorico europeo del movimento informale della Decrescita. La “decrescita” è una critica senza appello all’attuale modello economico, sociale e politico. Latouche non ne fa una questione di welfare, di difesa dell’ambiente, di riciclo...certo queste cose sono utili e hanno una loro importanza per chi voglia ‘limitare i danni’. Latouche dice che se non cominciamo subito a ‘decrescere’, nel volgere di pochi anni tutto andrà a scatafascio, e comunque la società tutta è già andata a scatafascio. Perché l’economia ha delle ragioni sue che sono in conflitto con la natura e con l’essere umano. In questo senso ci sembra di poter dire che premiarlo è un azzardo: a dar seguito a questa scelta se ne dovranno vedere davvero delle belle! F. Z.
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E’ il messaggio conclusivo del Decrescifest, la festa della decrescita: il primo ecohappening tenutosi in settembre a Cesena. a Villa Silvia e che ha promosso e mostrato in pratica alcuni stili di vita ecologici. L’evento è stato organizzato dal Miz (Movimento Impatto Zero) in collaborazione con l’associazione Viaterrea.Ospite di chiusura della rassegna è stato Maurizio Pallante, il fondatore del movimento informale della decrescita felice, che ha presentato – per la prima volta in Romagna - il suo ultimo volume “La felicità sostenibile”. «La decrescita è l’unico modo di uscire dalla crisi — ha detto Pallante. La recessione ha infatti una causa strutturale economica, aggravata da problemi finanziari: già da tempo stiamo producendo più del necessario. Si tratta di una concezione del mondo che ha a che fare con l’uso più intelligente e razionale delle risorse. Una consapevolezza che si sta facendo strada: il 53 per cento delle persone, infatti, non rifiuta più a priori il termine ‘decrescita’, parola tabù fino a poco tempo fa ed esorcizzata dalle forze politiche e industriali del Paese».d Durante la Decrescifest è stata presentata, nell’incontro con lo scrittore Michele Dotti, l’iniziativa dei Comuni Virtuosi (27 in Italia: l’unico in Romagna è quello di Portico) che ha invitato tutti gli 8.102 In questi giorni è in fase di spedizione ai sindaci di ogni comune italiano un DVD contenente tante utili informazioni sulle buone pratiche dei Comuni Virtuosi. La ‘duegiorni’ ha richiamato in totale oltre un migliaio di persone (tante anche le presenze da fuori città) che hanno voluto provare toccare con mano la possibilità di tanti piccole secelte e pratiche ecologiche e di , in modo da ridurre la propria ‘impronta ambientale’. Numerosa l’affluenza anche nella giornata di Domenica, nonostante un acquazzone improvviso che si è abbattuto
all’apertura della manifestazione e che non ha fortunatamente demoralizzato i visitatori dal prendere d’assalto il parco di Villa Silvia. All’evento ha dedicato un servizio anche il Tg3 regionale della Rai a riprova del fatto che gli argomenti all’ordine del giorno dell’agenda ecologista stanno ormai diventando, sia pure con ritardi culturali e informativi molto preoccupanti, patrimonio comune. «Le persone hanno reagito positivamente, oltre le nostre più rosee aspettative — commenta Barbara Martini, presidente del Miz e coordinatrice dell’evento — Intendiamo ripetere l’appuntamento anche nei prossimi anni. Gli obiettivi che ci eravamo prefissati, l’attenzione al cibo, all’acqua, all’aria che respiriamo e al riciclo e riuso sono stati raggiunti In molti infatti hanno aderito al Gruppo di Acquisto Solidale, hanno potuto imparare buone pratiche sostenibili e hanno avuto la sporta in cotone dell’iniziativa "PORTA LA SPORTA" per l’abolizione dei sacchetti di plastica. Ci riteniamo estremamente soddisfatti». L’iniziativa ha voluto promuovere il coinvolgimento diretto dei cittadini nei circoli territoriali della Decrescita Felice presenti a Cesena e Forlì per un “decrescifest quotidiano” e non solo periodico. I 30 stand: il bio farmer market ha esaurito i prodotti, il distributore automatico di latte ha distribuito oltre 300 litri di latte crudo in bottiglie di vetro riusabili, numerose le famiglie che hanno preso contatto con i GasGruppo di acquisti solidali, che
seguono la filosofia dell’acquisto etico e tanti i “baratti” allo spazio “Rivestiti e riarredati”, che offriva la possibilità di scambiare un abito o un oggetto usato. Molto seguite e apprezzate anche le visite guidate alla dimora storica e al parco di Villa Silvia (a cura dell’associazione AMMI e Viaterrea) e l’osservazione astronomica della volta stellata a cura del Gruppo Astrofili di Cesena. Da segnalare anche la cicloofficina, i cui ragazzi hanno creato quasi dal nulla, con qualche pezzo di recupero saldato assieme, alcune biciclette perfettamente funzionanti collaudate dai tanti ragazzini che ne hanno ammirato la realizzazione dal vivo. Dalla Realizzazione in casa dei saponi, alle essenze naturali autoprodotte, alla costruzione di borse utilizzando parti riciclate di teli da camion e copertoni di bicicletta, ammiratissime dal pubblico. Infine la bio-cena, sicuramente sottodimensionata rispetto ai visitatori presenti, servita interamente con prodotti compostabili in materbi offerti da EcoZema, in accompagnamento ad acqua alla spina in taniche con rubinetti. Tante piccole cose, nella direzione di chi crede rhe anche con poche risorse si possa fare tanto, e soprattutto… si può essere più felici, pur riducendo il PIL. Appuntamento al 2010!
Forlimpopoli, luci e ombre Intervista al primo Cittadino di Frampula Fabrizio Zani (con la collaborazione di Marco Bartolini)
Paolo Zoffoli, sindaco di Forlimpopoli al secondo mandato, guida una giunta di sinistra. Lo incontriamo a margine del premio attribuito Serge Latouche da “Casa Artusi”, l’istituzione culturalegastronomica Forlimpopolese. Zoffoli (che proviene dal mondo del volontariato, poi per 8 anni assessore all’ambiente) nel suo breve discorso di premiazione, si è dichiarato sostenitore di una visione ‘sostenibile’ dello sviluppo, ‘scusandosi’ di questo con Latouche che come molti dei nostri lettori sapranno, è invece sostenitore della ‘decrescita’ e considera qualunque idea di sviluppo assolutamente insostenibile. “Che senso ha il premio dato a Latouche?” Ha essenzialmente il senso di una direzione di marcia. Un amministratore deve agire con il consenso degli amministrati, e l’azione culturale, educativa, è fondamentale per avere questo consenso quando si prendono decisioni relative alla tutela ambientale. “Quali sono le azioni ambientalmente qualificanti della sua amministrazione”? La raccolta dei rifiuti porta a porta, 18
realizzata in breve nello scetticismo generale… una conquista da consolidare a fronte di molti interessi contrari. La battaglia portata avanti, a livello regionale e nazionale per evitare che la riconversione della SFIR (il vecchio zuccherificio di Forlimpopoli, n.d.r.) portasse alla prospettata centrale a biomasse, col carico ambientale che avrebbe comportato… “E qual è stato il risultato della battaglia?” Avevamo contro il Ministero, il mio partito a livello regionale e nazionale e i sindacati.. che avevano simpaticamente promesso di portare gli operai disoccupati a mangiare a casa mia… ma oggi la Butos Ho.re.ca. (la ex SFIR di Forlimpopoli, n.d.r) produce alimenti per il catering, packaging ecologico biodegradabile, fa ricerca e sviluppo nel campo degli alimenti salutistici,. La riconversione è già un pezzo avanti, mentre i progetti di centrale a biomasse per gli altri zuccherifici, in Italia, sono ancora al palo… e la forza lavoro è stata salvata. “Chi ha avuto a fianco?” Il mio partito a livello locale, tutta la giunta e soprattutto i cittadini. “Quanta libertà di manovra ha un sindaco?” Il potere, in una piccola città come
la nostra, è grosso modo ripartito 33/33/33… per un terzo, la normativa nazionale è vincolante… un terzo delle decisioni è determinato dai vincoli di bilancio. Per un terzo, un buon sindaco riesce a dare il proprio indirizzo, anche di più, forse… dipende dalle materie di cui si tratta. Tra l’altro c’è il problema dei diritti acquisiti: se l’amministrazione precedente ha firmato dei contratti o altri atti, il sindaco è obbligato a dargli seguito, anche se per caso non fosse d’accordo. “Un sindaco potrebbe usare in maniera maliziosa il proprio potere… ad esempio i vigili sono una bella arma impropria se si decide di fare la guerra a qualcuno…” E’ vero, ma è contrario alla mia etica. Preferisco fare battaglie a viso aperto e nel rispetto delle leggi. “Spesso le leggi sono fatte a uso e consumo dei cosiddetti poteri forti” Se sono convinto di una scelta mi scontro senza esitare con chiunque, come è stato per la SFIR. Ma i problemi di bilancio sono altrettanto forti, perché al di là delle parole è molto più ciò che lo stato trattiene di quanto restituisca. Comunque, dato che l’argomento vi sta a cuore… il problema dei poteri forti è legato alla mancanza di forza dei partiti, quindi di una struttura più organica e organizzata legata a progettualità e a idealità. Oggi il sindaco è molto solo, e il potere di condizionamento, anche di comitati di cittadini, o di produttori, o di commercianti è più forte di un tempo.
Cambiamo argomento. Il mercatino del biologico del giovedì mattina è un’ottima iniziativa. Ma lo spazio concesso è davvero minuscolo (una decina di banchi, ndr) E’ vero, ma siamo appena oltre la fase sperimentale. Il mio impegno è quello di potenziarlo… il km. zero ed il biologico sono elementi fondamentali per il nostro futuro. Non crede che l’ipermercato, sia una concorrenza sproporzionata?.... se ben ricordiamo, lei è stato centrale nella scelta di realizzarlo... Era quello che i cittadini desideravano… il centro commerciale ha fatto sì che tutti i supermercati della città abbiano dovuto abbassare i prezzi, e comunque Bennet ha dovuto prendere molti impegni verso la comunità per avere la concessione… l’avrebbero fatto al Ronco (appena fuori Forlimpopoli, periferia di Forlì, n.d.r.) e ne avremmo avuto solo i contraccolpi negativi… diciamo che si tratta di una decisione di compromesso, inevitabile vista la situazione economica e sociale in cui muoviamo. Molte cose sono da cambiare, ma credo ai piccoli passi, alla funzione educativa della politica, alle decisioni condivise. Paolo Zoffoli
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della
EcoRomagna
Benessere
Annamaria Ghidetti
Cucinare e Vivere con Amore
Mangiare con Amore, come detto il mese scorso, oltre che piacevole è anche importante per organismo e psiche. Ingerire cibo in modo consapevole, senza venire distratti dalla fretta delle scadenze, dagli orari e dagli obblighi, aiuta l’introspezione, favorisce la salute e porta serenità. Prestando attenzione alle azioni possiamo “ascoltare” le risposte del nostro corpo, esattamente come quando udiamo un oratore. Ciò che mi chiedo è: quanti di noi ascoltano davvero chi parla e quanti sentono solo parole? Farlo, anche solo per sapere se il discorso è interessante o meno, è già arduo senza che la mente cominci a vagare su problemi del quotidiano, spese da pagare o impegni da rispettare, ma ascoltare se stessi, oltre che difficile, può risultare anche scomodo: a volte il corpo ci chiede CAMBIAMENTO. Vivendo a stretto contatto con le persone mi rendo conto, ogni giorno di più, di quanto stia dilagando il “mal di vivere” e di quanto si tenti sempre di più di negarlo, nascondendosi dietro stereotipi inventati nei secoli quali la fretta, lo stress e gli obblighi inderogabili. Tempo fa ho conosciuto uno chef creativo, appassionato e innovativo; mangiare una sua creazione vuol dire 20
entrare in un mondo che miscela sapori e colori, fondendo la tradizione con l’avanguardia, mentre guarnisce un romagnolissimo cappelletto al ragù con una futuristica spuma di parmigiano o un gustosissimo risotto con cipolla di Tropea con una delicatissima e sfiziosissima gelatina di moscato. Da tempo seguo il suo operato e mi interesso alle sue trasformazioni e, nei mesi, ho potuto constatare quanto le nostre emozioni si riflettano in ciò che facciamo e come la natura umana rischi di entrare in circoli viziosi che la portano all’involuzione del piacere. L’anno scorso, quando gli hanno chiesto di aprire un ristorante, ha studiato arredamenti, menù, piatti e bevande che spaziassero tra la tradizione e il futuristico; ha preparato il suo nuovo team a questa diversa prospettiva culinaria e ha dato il via a questa avventura che ha strabiliato, affascinato e appagato ogni cliente. La notizia si è sparsa e, con il susseguirsi delle stagioni, sono arrivati più clienti, la crescita della fama e il calo psicologico. Ora lo chef che si prendeva cura di ogni piatto con Amore e Passione si è ridotto a una “macchina da guerra” che sfama 200 persone al giorno e che ha perso il gusto nel creare e nel sorridere lavorando. Per quanto il sapore sia uguale, qualcosa
è cambiato e un corpo attento riesce sempre ad accorgersi dei cali di energia: ogni piatto è carico di fretta, di schemi, di rabbia e di insoddisfazione per il DOVER abbandonare l’attenzione e la creatività, pur di soddisfare le aspettative
di persone che vivono la vita di corsa e che vogliono che tutto segua regole e ritmi ferrei e marcati. Quante volte ci siamo lamentati perché abbiamo fretta mentre ci fanno aspettare o perché non tutto è scandito dai battiti dell’orologio che segna i nostri incessanti e infiniti DOVERI? Per strada, al lavoro, al supermercato e in vacanza, tutto è programmato al millesimo, non c’è più GUSTO nel fare le cose perché “non c’è tempo”: bisogna correre, la vita non ammette ritardi!!! Ma è davvero la vita a imporci questo?
Così facendo non si vive, la vita ci passa nascosta tra le lancette di un orologio e non si riesce più a dedicare Amore e attenzione a nulla, e la nostra esistenza scorre senza che ci permettiamo di goderne. Tutto parte dalla pancia, qui nasce ogni emozione, vi elaboriamo cibo e sentimenti e da qui si sprigiona la passione, non trascuratela. Chi non ha mai sentito le viscere in subbuglio guardando la persona amata? Quante volte non abbiamo avuto fame mentre eravamo impegnati in qualcosa che ci appassionava? Quanto spesso “non digeriamo” qualcuno o qualcosa? Da oggi, quando andiamo al ristorante, lasciamo che i cuochi impieghino il tempo necessario per coccolare il piatto che ci nutrirà d’Amore; iniziamo a vivere seguendo il ritmo del nostro ventre, delle nostre passioni e non ciò che ci viene imposto da una società che ci classifica solo per quanto in fretta guadagniamo. Amiamo di più le nostre azioni, nel lavoro così come nella vita e nel relax; quando mangiamo viviamo il nostro cibo e mentre lo prepariamo, da quando pensiamo a quando agiamo, Amiamo il nostro tempo. Abbiamo un solo dovere ed è verso noi stessi: vivere… e la sola scadenza che dovrebbe interessarci è quella che fermerà la nostra avventura. 21
della
EcoRomagna
Il FATTO
Giulio Mannino
La libertà di scelta terapeutica è un valore assoluto
Muore di fibrosi cistica a 6 anni. Nelle ultime fasi di questa gravissima malattia, i genitori si erano rivolti a un medico che pratica, a fianco alla medicina occidentale, quella ayurvedica. Questa però non è la notizia: il 50% dei pazienti affetti da fibrosi cistica muore prima dei 35 anni, in qualunque maniera venga curata. La vera notizia è che il PM di Bologna, Valter Giovannini, ha chiesto che il medico venga processato per omicidio volontario, in quanto, sospendendo le cure consuete e ricorrendo a quelle ayurvediche, avrebbe accettato consapevolmente un rischio di morte per il bambino. Il dottor Valter Giovannini è lo stesso PM che in altro procedimento ha chiesto il processo per omicidio volontario “per dolo eventuale” per un automobilista che, ubriaco e drogato, nel marzo scorso, uccise un uomo di 70 anni in un incidente stradale. Alcune considerazioni Il professionista in questione è un medico, con tanto di laurea, iscrizione all’albo, decenni di esperienza alle spalle (non un ‘guaritore’ improvvisato). L’ayurveda è un’arte medica con una 22
tradizione millenaria alle spalle, utilizzata in maniera massiccia e preponderante in India, Nepal e Tibet e diffusa da sempre in tutto il mondo; utilizza erbe medicinali, polveri minerali, diete alimentari ed una visione della malattia e della salute approfondita e raffinata. Soprattutto, l’ayurveda è riconosciuta come forma di medicina ufficiale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La fibrosi cistica E’ una gravissima malattia genetica sistemica che interessa molti organi ed apparati (vedi riquadro) e rende terribile la vita di chi ne è colpito. E' una malattia cronica e degenrativa non guaribile che tende sempre a peggiorare e che abbrevia fortemente la vita. Pur essendo una di lunga durata, talvolta comporta una morte precoce. Nonostante la sopravvivenza negli ultimi anni sia molto migliorata e la gran parte dei pazienti raggiunga l'età adulta, il suo decorso è estremamente imprevedibile e talora improvviso. Le cure sono complesse, richiedono un elevatissimo carico assistenziale, continui esami di laboratorio e sono fortemente debilitanti (fisioterapia respiratoria più
volte al giorno, antibiotici e cortisonici in dosi massicce). Tutti questi dato sono ufficiali ed in alcun modo contestabili. Chiedere che venga messo sotto processo per omicidio volontario un medico che accoglie in cura un bambino e, in assoluto accordo con i genitori, cerca di offrirgli cure dal valore riconosciuto, sia pure non in ambito accademico italiano, è una manifestazione di forte mancanza di cultura e di forte sudditanza psicologica rispetto ad un’ ars medica occidentale che, nonostante la sua pretesa ‘scientificità’ mostra molti limiti e che ha più che mai bisogno di essere supportata dalle altre medicine conosciute nel mondo. La libertà di scelta terapeutica è a nostro avviso un valore assoluto Porre sullo stesso piano un ubriaco al volante ed un medico che in coscienza cura un paziente con quelle che ritiene essere le cure più appropriate non ha, a nostro avviso, alcun senso, né giuridico, né logico. Scheda:
I sintomi della Fibrosi Cistica
a cura del Dottor Gabriele Muratori Dal punto di vista sintomatico l’alterazione più grave si manifesta nei polmoni dove si ha una sovrapproduzione di muco denso e altamente infettabile da colonie di batteri che causa infezioni croniche, polmoniti e bronchiti ricorrenti e nel lungo periodo compromette la funzionalità respiratoria sino a rendere necessari l’ossigenoterapia e il trapianto di polmone.
Il pancreas difetta di produzione di enzimi pancreatici e quindi risulta alterato l’assorbimento dei lipidi; per ovviare a questo la dieta deve essere integrata con enzimi pancreatici. A carico del fegato c’è una produzione di bile densa che può portare ad epatopatia. La disfunzione delle ghiandole sudoripare, soprattutto nei periodi estivi, espone al rischio di disidratazione. Circa il 98% dei maschi e il 20% delle femmine presentano sterilità. Le persone con fibrosi cistica hanno tendenza a sviluppare con il passare del tempo disturbi alle ossa, che hanno una impalcatura debole e sono povere di calcio (osteporosi): possono esserne causa i problemi di assorbimento nutrizionale o frequenti cicli di terapia cortisonica per il controllo dei sintomi polmonari. La fibrosi cistica “classica” è quella che associa sintomi respiratori e intestinali. Questi sintomi compaiono in genere nei primi mesi o primi anni di vita. Nella maggior parte delle persone con fibrosi cistica la durata della vita dipende dall’evoluzione della malattia polmonare. Questa evoluzione dipende da un insieme di fattori, che sono solo in parte genetici, dato che risultano assumere sempre maggiore importanza i fattori non genetici. Fattori non genetici sono le cure e i numerosi effetti collaterali dei farmaci necessari a tenere la malattia sotto controllo e lo stile di vita della persona affetta dalla malattia.
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Cosa Ascoltare Stefano Ianne
Il Linguaggio Universale
Perchè tutti ricordano Mozart e perchè nessuno si ricorda di John Cage? Perchè tutti sanno come fa la quinta sinfonia di Beethoven mentre nessuno si ricorda come fanno le “Asteroids” di Frank Zappa? Ma soprattutto perchè se ascolti la sigla di Superquark esclami subito ”Bach” ma se ascolti la sigla di TG2 Dossier nessuno esclama “Battiato”? (cito il Battiato della prima fase, quella della sperimentazione). Eppure la critica colloca tutti gli artisti menzionati a livelli altissimi. La risposta è che per essere considerato un grande compositore e rimanere nella storia della musica anche dopo cento anni devi parlare alla gente (tutta la gente) con un linguaggio universale, qualcosa che vada bene per i bambini di tre anni ma anche per coloro che hanno una fruibilità e un’esperienza diverse. Potete voi stessi fare una prova: prendete uno stereo con una buona resa. Mettete un cd di Luigi Nono oppure di Luciano Berio (per fare due nomi di grandissimi artisti legati al movimento della musica dodecafonica) e provate a sedervi sul vostro divano con accanto il vostro amato gatto. Il primo minuto e forse anche il secondo forse lo passerete indenni ma al terzo minuto...click! scatterà nel vostro gatto una lucida follia suicida e tenterà di strozzarsi con i croccantini che voi amorevolmente gli date quotidianamente. Arriverete 24
persino a sentire la sua voce miagolante che vi dice: “che palle”. Spegnete immediatamente lo stereo e provate invece a inserirci dentro, per esempio, un’aria di Ennio Morricone. Visto come cambia? E’ tutto un altro mondo. Il vostro gatto vi farà financo le fusa. Ma cos’è che lo ha colpito? Il fatto che indiscutibilmente ci sono “corde” dell’animo che sono universali, ancestrali, quasi obbligate e che è la stessa natura, con la sua osservazione, a fornirci le chiavi armoniche risolutive. Ed è uno dei pochi casi in cui la massa detiene la ragione assoluta. www.ianne.org -
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Centro di Ecologia Umana “Villa Frattina” Scuola di Alimentazione e Cucina “Y” con il patrocinio dell’Istituto di Medicina Naturale, Urbino Anno didattico 2010
“Dieta Y”
L’alimentazione e la cucina nel loro rapporto Con lo spirito, le emozioni ed il corpo Percorso formativo L’attività della scuola si svolge a partire dal mese di ottobre e termina nel mese di giugno. E’ articolata in week-end e serate. E’ strutturata su tre livelli, ognuno dei quali basato su un percorso adatto a esigenze diverse: La durata dei corsi varia a seconda del percorso scelto. Ogni incontro è suddiviso in una parte teorica e una parte pratica, con degustazione A ogni incontro può partecipare un massimo di 12 allievi. I) Corso di primo livello Cucina Veloce e Quotidiana (per single e famiglie) Gennaio – Maggio Durata 5 week-end – Ogni week-end lezione teorica, pratica e degustazione Solo in caso di posti disponibili, è possibile partecipare ad un singolo week-end, Ogni week-end comprende: due pranzi, una cena, dispensa con il contenuto della lezione, un libro di alimentazione in omaggio 2) Corso di approfondimento per professionisti del settore 3 week-end Gennaio-Marzo ogni week-end lezione teorica, pratica e degustazione Comprensivo di dispense e un ricettario Programma dettagliato e costi
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della
EcoRomagna MATERIALI Luca Caggiano
Canapa, una risorsa (volutamente) dimenticata?
“Se conosci un modo per salvare il pianeta, non sussurrare, gridalo !” Ebbene...con questo articolo voglio lanciare il mio grido. Perchè la coltivazione di canapa, di cui l' Italia in passato era una delle più grandi produttrici mondiali oggi è caduta nell'oblio ? La Canapa (Cannabis Sativa) è un' umile pianta, chiede poco e dà molto. Sembra incredibile che possa racchiudere in sé così tante utili proprietà. Vediamone solo alcune; trattarle tutte qui sarebbe impossibile per ragioni di spazio.
La Canapa cresce bene in vastissime zone del pianeta e sui suoli agricoli più poveri, produce carta di migliore qualità e quantità rispetto alla tradizionale polpa di legno e questo significherebbe, se utilizzata, salvare intere foreste. Analogamente se paragonata al cotone ha una resa per ettaro molto superiore. I tessuti che se ne ricavano hanno una resistenza che non ha eguali e sopratutto non necessita di pesticidi, e altre sostanze di sintesi. Cosa tutt'altro che trascurabile. La canapa è la fonte di proteine più economica, ecologica e più facile da crescere. Ma forse il merito più importante della Cannabis è quello dei suoi tanti ed efficaci poteri curativi, così numerosi e svariati che ogni tanto ne viene scoperto 26
uno nuovo ! E il fatto, non troppo sorprendente, è che la Cannabis ottiene successi laddove i farmaci di sintesi si sono rivelati inefficaci, costosi, tossici e con troppi effetti collaterali. La Cannabis è utilizzata con successo per il trattamento del glaucoma, epilessia, paraplegia, asma, terapie del dolore nei malati terminali, AIDS, sclerosi multipla, e altre malattie degenerative. L' argomento è molto vasto e la rete piena di rigorose testimonianze documentate. Con questo breve scritto si vuole dare solo lo stimolo per eventualmente approfondire e sopratutto comprendere le tante soluzioni efficaci ed economiche che salvaguarderebbero la nostra cara terra e la nostra salute ma che però non andrebbero ad impinguare le tasche delle multinazionali. Per questo sono tenacemente boicottate. VENERDI’ 13 NOVEMBRE 2009 Ore 21.00 RIMINI, Centro Congressi S.G.R. Via Chiabrera n. 34/B (la via dell’Ospedale, verso mare) "VACCINAZIONI PEDIATRICHE, INFLUENZA SUINA : PRIMA DI TUTTO BISOGNA ESSERE INFORMATI " Relatore: Dott. EUGENIO SERRAVALLE (pediatra, omeopata) INFO: COMILVA - Donatella 0541 - 733136
Cosa Farò da Grande per ragazzi fino ai 100 anni
Questo libro-manuale insegna una cosa veramente fondamentale nella vita: a trasformare i sogni in progetti, e poi in passi che permettano di realizzarli, superando blocchi e abitudini negative. E’ un lavoro sulla parte emozionale della persona, una ristrutturazione di quelle convinzioni che ci hanno inculcate quando eravamo piccoli, privi di senso critico… e che abbiamo preso per buone. Convinzioni del tipo “sono timido, sono incapace, non sono portato per certe cose, sono fatto così e non posso cambiare” sono limitanti: fino a quando crederemo sia così, non faremo nulla per cambiare la nostra situazione. Il percorso che il libro indica comincia dal rendersi conto che possiamo scegliere in che cosa credere e cosa credere di noi stessi. Questo è il primo passo per raggiungere una forte motivazione, da sostenere attraverso l’esercizio pratico. Nel libro c’è un’ampia sezione con diversi esercizi. Si invita il lettore a prendere carta e penna per mettere in pratica i consigli letti, per fare un lavoro su se stesso come se ci fosse un coach al nostro fianco che ci aiuta in questo cammino. Alla fine del libro c’è un accenno su come impostare un piano per cambiare la propria vita.
un libro di Silvia Minguzzi Silvia Minguzzi è docente presso l’Accademia dell’Intelligenza Emotiva di Cervia, da cui dipendono due delle più importanti collane delle edizioni Sì. Cosa farò da grande è il primo dei due libri sino ad oggi da lei pubblicati: il secondo è “Impara a dire NO”, rivolto a tutte quelle persone che per i più diversi motivi sono troppo accondiscendenti, e si complicano perciò terribilmente la vita. Attualmente, per VideoSì ha in preparazione il DVD “Conoscere gli altri attraverso i loro gesti e le loro posture”. Insegna al Poli.DesignConsorzio del Politecnico di Milano ed alla First Best Innovation.
Silvia Minguzzi
Cosa farò da grande, pagine 96, euro 8,00 Edizioni Sì Potete richiederlo in libreria o sul sito www.ilgiardinodeilibri.it 27
della
EcoRomagna
Nostra Signora Ecologia Fabrizio Zani
E’ troppo tardi per affrontare lucidamente e utilmente il problema dell’emigrazione di massa?
Non esistono ‘migranti’, ma emigranti e immigranti, gente che lascia una terra e va a vivere in un’altra, non per cause naturali o per scelta autonoma. Affrontare l’argomento ‘emigrazione/ immigrazione’ è oggi quanto di più rischioso si possa immaginare. Il ‘clima’ è quello da stadio. I tifosi non ragionano. Sfidando l’impopolarità universale, vogliamo ricordare, col necessario garbo: - ai leghisti e destrorsi in genere, che è l’occidente ad aver creato tutte le condizioni (economiche, culturali, politiche) che causano l’emigrazione; - ai bempensanti di sinistra: che mettere insieme senza regole e senza cautele culture diverse e spesso contrapposte genera necessariamente tensioni, odi e razzismo: lo dicono tutti gli antropologi consultati e consultabili. - ai cattolici: che non esistono ‘migranti’, ma emigrati e immigrati, gente che lascia una terra e ne va a occupare un’altra, non per cause naturali o per scelta autonoma. E che saremo anche tutti figli sello stesso Dio, ma Lui ci ha fatti neri, bianchi, gialli e blu, ci ha dotati di 10.000 linguaggi diversi e ci ha permesso di rivolgerci a Lui in migliaia di modi differenti. E ci fatti nascere ciascuno nella sua terra: forse bisogna tenere conto di tutto ciò? Il ‘respingimento’ degli emigranti, la loro fatica, spesso la loro morte, è davvero una cosa orrenda, ma aver fatto 28
diventare razzista un popolo tollerante come quello Italiano, portandolo a una convivenza senza metodo, senza misura, senza regole, senza i necessari tempi di assuefazione, con uomini e donne di razze diverse, è il motivo per cui oggi i fans del respingimento sono così numerosi. Dal punto di vista ecologico possiamo dire che l’immigrazione è una risorsa, un ringiovanimento della nostra popolazione, un arricchimento culturale, solo nella misura in cui è intelligentemente gestita, sul piano dei numeri, delle politiche di integrazione e della dislocazione territoriale dei nuovi arrivati. E’ troppo tardi per affrontare freddamente e serenamente il problema? Grazie ai papisti e ai bempensanti di sinistra, i beceri xenofobi hanno vinto la partita?... sulla pelle di quei disgraziati che dopo essere stati sfruttati per secoli a casa loro (o addirittura presi in schiavitù, con la benedizione della chiesa cattolica) pur di venire a farsi sfruttare direttamente a domicilio sono disposti ad affogare nel Mediterraneo?
Astri e Fatti
Gabriella Zevi
Mercurio e i Bambini
Il pianeta Mercurio è l’astro più vicino al Sole e risente per primo delle vicende della nostra stella. Il mito lo vuole messaggero degli dei, colui che comunica agli uomini il volere di dio ( leggi il Sole). In questi anni il Sole sta preparandosi ad una tempesta che avverrà probabilmente intorno al 2012, il cui effetto potrebbe essere quello di bruciare le comunicazioni sul nostro pianeta, riportandoci per qualche tempo a quelle epoche in cui per scambiare informazioni si utilizzavano i piccioni, i cavalli e i podisti. Nella simbologia astrologica, e nel mito, Mercurio oltre a governare la parola e gli strumenti di comunicazione, rappresenta l’infanzia, cioè il bambino. Oggi la lettura dei giornali ( strumenti di Mercurio) ci da elementi sufficienti per verificare che anche i bambini del pianeta Terra stanno cominciando a surriscaldarsi e forse a bruciare, cioè ad essere annientati. 300 milioni sono i bambini sfruttati nelle guerre, nel lavoro e nella prostituzione; molti altri, i nostri bambini, sono indotti a consumare cocaina, birre e sesso già a 11 anni nei bagni della scuola. Altri, definiti iperattivi o svogliati - in numero sempre maggiore - sono avvelenati con psicofarmaci che li portano anche al suicidio Il modello imposto dalle riviste di costume, dagli inserti femminili dei
grandi quotidiani, è quello del bambino adulto a 10 anni, vestito con abiti griffati: il bambino degli spot televisi. Poi vi sono i bambini torturati e uccisi nelle produzioni di film pornografici che fanno girare una quantità di denaro superiore a quella delle armi. Bambini anche di pochi giorni o mesi, violentati per il piacere quasi essenzialmente di bianchi europei. La cattolica Italia è al V posto di questa laida classifica nella quale forse non sono stati compresi i cittadini della Stato del Vaticano che altrimenti sarebbe stato inserito nelle primissime posizioni. Poi vi sono bambini uccisi per furto di organi e quelli commissionati per espianto: i numeri sono incalcolabili. E’ di questi giorni la notizia di una legge inglese di nuova promulgazione che istituisce un albo di persone autorizzate a lavorare, e anche ad accompagnare in macchina, con bambini. Chi contravverrà questa disposizione sarà multato con 500 sterline. Gli Inglesi hanno fondato la massoneria nel XVII secolo e utilizzano l’astrologia nelle loro sedute segrete; possiamo supporre che stiano proteggendo i loro figli dal fuoco che infiammerà Mercurio? 29
Corso di Alta Formazione in "Sociologia della Salute e Medicine Non Convenzionali" Alla luce del successo riscosso a livello nazionale e delle numerose preiscrizioni ricevute nelle edizioni precedenti, l’Università di Bologna, in collaborazione col Comitato per le MNC in Italia, ha approvato la nuova edizione del Corso di Alta Formazione in "Sociologia della Salute e Medicine Non Convenzionali" (unico del suo genere in Italia) per l'anno accademico 2009-2010 che sarà aperto anche alle lauree triennali (triennale, vecchio ordinamento o specialistica) in: Scienze Politiche, Sociologia, Psicologia, Giurisprudenza, Statistica, Economia e Commercio, Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Odontoiatria, Infermieristica, Ostetricia, Farmacia, CTF, Biologia, Scienze Sociali (ed assimilabili), per creare quell'alleanza tra le professioni indispensabile per una Medicina Umanistica Centrata sulla Persona. La Regione Emilia-Romagna sostiene formalmente l’iniziativa tramite l’Osservatorio per le Medicine Non Convenzionali. Anche questo anno l’Ordine dei Medici di Bologna ha voluto rinnovare l’ospitalità al Corso Il bando scade il 16 novembre 2009
Natale, regala un libro!
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CENA VEGETARIANA Per conoscerci: lettori, redazione e amici vari
a San Carlo di Cesena, al ristorante del circolo “Vecchia Scuola” (accanto alla caserma dei CC)
Entrée Zuppetta di legumi e verdure
Cena Orzo alle erbe Soufflé alla zucca Polpette di mopur (carne vegetale) Dolcetto alla marmellata di marroni
Verduere e sangiovese bio a volontà
A chi acquista una copia del best-seller “Accendi il tuo spirito Guerriero, e vinci” In omaggio una copia del best-seller “ConVinti” manuale di autodifesa dai manipolatori di idee e desideri. “Con lo spirito guerriero ci si può aprire a una nuova dimensione della mente più determinata e cosciente della direzione che si vuole intraprendere”. 100 ‘voci’ 100 affermazioni spiegate con cura,e 100 esercizi per imparare a metterle in pratica… per vincere le sfide della vita. Pagine 180, cartonato euro 18,50
Eco della Romagna
Info e Prenotazioni Linda 340 0819980
18 euro
Jean Marie Ghidetti presenterà la cena parlando della famosa “dieta Y”
Per ordinare:
[email protected] o per telefono 3484727931
Sabato 28 Novembre ore 21 31
il 13, 14 e 15 novembre Venite allo stand Eco della Romagna alla fiera di Forlì
COME FRED & GINGER
LA FIERA DELLO SPETTACOLO seconda edizione
La manifestazione ospiterà alcuni fra i professionisti più apprezzati e conosciuti nel campo della danza, canto e recitazione. Saranno presenti, fra gli altri: Mauro Mosconi e Fabrizio Macinini per la danza moderna, Liliana Cosi,Victor Litvinov e Giuseppe Calanni per la danza classica, Fabrizio Monteverde per la danza contemporanea, Christian Ginepro per il musical, Andrea Rodini (vocal coach di X Factor) con Seminari di canto professionale e Paola Galassi, regista e autrice di importanti programmi televisivi e teatrali, con lo stage “Palcoscenico e dintorni”. Per l’Hip Hop ci saranno insegnanti provenienti da tutta Italia, come Fabrizio Lolli, Pietro Froiio, Mauro Togna e tanti altri, per un non stop di due giorni. E non mancheranno stage di danze caraibiche, folk, tip tap, latino americane, boogie woogie, argentine, country, orientali, messicane, liscio unificato e filuzziani, dance therapy, stage del respiro e tanti altri. Due le aree spettacolo, ove si alterneranno gruppi di ballo, danza, musica. Sabato alle ore 21.30 il Musical “Tutti su per terra”, con Christian Ginepro, Massimiliano Giovanetti e la Compagnia Ortomagico.
Sempre sabato sera, grande incontro di danze latino/caraibiche che ospiterà i pluridecorati Maestri Claudio e Armanda Di Stazio ed il Dj Marcolito, l’area Boogie Woogie animata da Gigi e Daniela e l’evento “Fred&Ginger … en la Milonga”, con Stefano Calzolari Tango Quartet. Domenica altri stage e spettacoli. Dalle 10.30 in uno dei padiglioni della Fiera, verrà ospitata la gara di ballo di tutte le specialità di danza sportiva, organizzata dalla Fids Emilia Romagna. Animazione per grandi e piccoli, eventi speciali, aree a tema, stand, espositori e dimostrazioni... e tanto divertimento assicurato per tutti. www.lafieradellospettacolo.it info@lafiera dellospettacolo.it Info: Tatiana 0544-501869 Tania 338-1525188