Lucia Gasparini Medico Chirurgo Specializzata in Endocrinologia Omeopata I.R.S.M.O Anno Accademico 2014-2015 II Anno IODUM (IOD.) Identificazione Natura: iodio. Nome: Iodum. Descrizione: si presenta abitualmente sotto forma di scaglie micacee di colore scuro, di odore intenso e sapore amaro; è solubile in acqua, alcool, etere, glicerina e cloroformio; esposto all'aria a temperatura ambiente si volatilizza con facilità. Distribuzione: è molto diffuso in natura; è presente nei minerali, nei vegetali, ma soprattutto nell'acqua del mare e nei microrganismi marini; nell'uomo si accumula principalmente nella tiroide. Composizione chimica: è un metalloide, ha caratteristiche chimico-fisiche opposte a quelle dei metalli e simili a quelle degli altri elementi facenti parte del gruppo VII A del sistema periodico (fluoro, cloro, bromo, iodio e astato). Azione generale sperimentale e terapeutica Tessuto linfatico e ghiandolare: inizialmente congestione, ipertrofia e aumento della consistenza dei linfonodi, delle ghiandole salivari, della tiroide, delle gonadi e della ghiandola mammaria; quindi, successivamente, sclerosi e atrofia delle stesse. Apparato cardiovascolare: tachicardia, palpitazioni, stato eretistico, vampate di calore e aumento della portata cardiaca. Mucose: infiammazione e formazione di pseudo-membrane (effetto comune a tutti gli alogeni). Cute: eruzioni orticarioidi, acneiformi o bollose e iperpigmentazione. Sistema nervoso: tremori, ansia, irrequietezza e depressione. Caratteristiche Appetito vorace e insaziabile associato a dimagrimento. Ansia, irrequietezza e irritabilità che si placano mangiando. Calorosità marcata. Iperalgesia. Linfonodi e noduli ghiandolari di consistenza aumentata e in genere non dolenti. Indicazioni generali e sintomi segnaletici E’ indicato: nei soggetti molto magri, a volte emaciati e quasi cachettici, nonostante il notevole appetito, molto calorosi e tendenzialmente o nettamente ipertiroidei. Gli occhi spesso sono cerchiati, prominenti o con netto esoftalmo e animati da movimenti continui. 1
La tiroide alla palpazione è ingrandita e può presentare nel contesto dei noduli di consistenza aumentata. I livelli del T3 e del T4 possono essere normali o aumentati. In caso di ipertiroidismo presenta i classici sintomi caratterizzati da tremori delle mani, palpitazioni e aritmia, dispnea da sforzo, astenia muscolare e perdita di peso, nonostante l'appetito sia normale o aumentato. Anche in condizione di eutiroidismo è molto caloroso, ha disturbi vasomotori, ha molta fame, deve mangiare spesso, migliora mangiando, peggiora digiunando e non riesce ad ingrassare. I linfonodi sono spesso palpabili e piuttosto duri. Può presentare alterazioni ghiandolari soprattutto del testicolo, dell'ovaio e della mammella con presenza, nel loro contesto, di noduli duri, di natura benigna o maligna o note di sclero-atrofia. Ipertrofia e aumento di consistenza dei linfonodi laterocervicali. Ipertrofia e iperplasia della tiroide: diffusa o nodulare; in genere di consistenza aumentata, associata a sensazione di costrizione e note di ipertiroidismo. Avversione per il cappello e aggravamento tenendo calda la testa. Disfagia e sensazione di soffocamento deglutendo liquidi. Pulsazioni o tremori in sede gastrica. Mammelle avvizzite e atrofiche. Raucedine: spesso dolorosa; si accentua al mattino al risveglio e negli ambienti caldi. Rinite: secca negli ambienti caldi; con secrezione liquida ed escoriante all'aria aperta; su base vasomotoria o allergica; in quest'ultimo caso spesso si associa ad asma Dal punto di vista mentale si può sottolineare: la labilità emotiva, l’eccitabilità,l'ansia, l'impulsività e l'irrequietezza che lo induce a muoversi in continuazione anche quando vorrebbe riposare. Può avere impulsi omicidi inaspettati quando è a riposo e lo stato mentale migliora quando è occupato o in movimento. Sintomi mentali Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: la labilità emotiva, l'ansia, l'irrequietezza e l'impulsività. La labilità emotiva condiziona forti sbalzi di umore. Questi sono caratterizzati da fasi di eccitamento con euforia e intensa esaltazione, iperproduttività verbale e iperattività motoria e da fasi di depressione ad impronta disforica. L'irrequietezza lo obbliga a muoversi in continuazione e non gli dà tregua. Non gli consente di riposare anche quando vorrebbe e gli impedisce di applicarsi in modo proficuo in attività che richiedano calma e precisione. L'insicurezza, l'indecisione e la meticolosità, configurano il substrato premorboso su cui spesso si innescano sintomi ossessivo-compulsivi, in genere caratterizzati da dromomania, fughe impulsive o impulsi omicidi irrefrenabili. La continua lotta per tentare di arginare l'incalzare delle sue ossessioni alimenta l'ansia, la depressione, l'incapacità di prendere iniziative e un progressivo allontanamento dagli altri, fondamentalmente motivato dal timore di commettere gesti irreparabili. Si offende facilmente (3) e non tollera gli scherzi (3). Avverte impulsi irrefrenabili soprattutto di correre (2) e a volte di uccidere. Corre qua e là e non vuole sedersi. Ansia (3): soprattutto quando ha fame (2), quando è digiuno (UR), quando riposa, quando è impegnato in lavori di tipo manuale, prima di tossire, per sforzi intellettivi, per lavori manuali impegnativi (UR); ipocondriaca (2), per il futuro (2); lo rende irrequieto e lo fa andare da un posto all'altro (2); migliora mangiando (2), stando seduto (UR) e camminando all'aria aperta (2). 2
Paura (2): soprattutto negli ambienti caldi (UR), dopo aver eseguito lavori manuali (UR) o qualsiasi attività impegnativa (UR); che succeda qualcosa (2), degli incidenti, del male (2), delle disgrazie (2), di fallire, di cose immaginarie, dell'acqua, della morte, della gente (antropofobia) (2), di essere avvicinato, di essere toccato, che il medico, da cui è terrorizzato, non lo visiti attentamente e non lo consideri; d'impazzire, perchè anche se vuole riposare è costretto a muoversi in continuazione; lo rende irrequieto (2) e migliora se sta seduto (UR). Le cose orribili e le storie tristi lo colpiscono profondamente (3). Ipersensibilità (2): nei confronti di qualsiasi influenza esterna (2); psicologica, sensuale, sensoriale e in particolare al rumore (2). L'umore è piuttosto variabile e soggetto a notevoli sbalzi (3). Prevale il cattivo umore (2) e la tendenza al pianto soprattutto dopo mangiato e nei bambini quando, anche se con molto tatto, viene rivolta loro la parola (2) (P). A volte alterna momenti di allegria, euforia ed esaltazione ad altri di profonda depressione. Spesso è preoccupato (2), scontento di tutto, scoraggiato o disperato. Tristezza, depressione (3): di tipo ansioso; soprattutto dopo mangiato, durante la digestione (UR) e dopo aver tossito. Disposizione al suicidio: lo può attuare gettandosi dall'alto o dalla finestra (2). Concentrazione difficile: soprattutto studiando e leggendo o disegnando (UR). Dimenticanze: spesso dimentica gli acquisti fatti o si sente sempre come se avesse dimenticato qualcosa (2) ed è obbligato a fare continui controlli. Deficit mnemonici: in particolare per quello che stava per fare o per dire. Esaurimento mentale. A volte è privo di idee e avverte una sensazione di ristagno del pensiero. Confusione mentale: soprattutto in seguito a sforzi mentali e negli ambienti caldi (2). Ottusità, torpore mentale con difficoltà di pensiero e comprensione: soprattutto mentre legge, nei bambini (P); migliora dopo mangiato (2). Imbecillità. Stupore come se fosse intossicato. Perdita di coscienza, coma: soprattutto durante le vertigini. In genere è industrioso, quasi maniaco del lavoro (2), sempre occupato in qualche attività (2) e piuttosto scrupoloso, anche nei confronti di dettagli di scarso rilievo. Tendenzialmente è piuttosto frettoloso (2) e cammina velocemente anche se non c'è motivo. Quando è impegnato in lavori manuali che richiedano calma e precisione, avverte ansia e paura, non riesce a stare fermo e i tremori delle mani contribuiscono ad ostacolarlo nell'esecuzione. Si stanca facilmente e quando è esaurito diventa indolente (2) soprattutto dal punto di vista fisico. Fondamentalmente è altruista, ma piuttosto timido e a volte misantropo. Spesso desidera stare solo (2), evita di vedere gente (2) e prova avversione per la compagnia (2), sia che si tratti di estranei (2) che di amici intimi (2). Non gradisce di essere avvicinato (2), guardato (2) o toccato. Spesso non sopporta che gli si rivolga la parola (3) e vuole essere lasciato solo (2). A volte può provare avversione anche nei confronti dei membri della sua famiglia. Può essere loquace (2) e spesso il suo eloquio è piuttosto esuberante, quasi esaltato e rivela una scarsa capacità di riflessione (2) (UR). Impazienza (2): spesso con la tendenza a muoversi in continuazione senza riuscire a sedersi, né a dormire di notte (2) (UR). Irritabilità (3): soprattutto di pomeriggio, dopo mangiato, in caso di cefalea, per rumori, nei bambini (2) (P). 3
Collera, irascibilità: soprattutto quando viene toccato. A volte può essere violento (2) e distruttivo. Può avvertire impulsi omicidi (2): soprattutto quando si riposa (UR); a volte sono improvvisi e particolarmente irresistibili nei confronti delle donne (2)(UR). Fondamentalmente è mite, molto altruista e compassionevole. S'innamora facilmente (2) e si può ammalare per delusioni sentimentali. Spesso è assorto nei suoi pensieri. Ha idee ossessive (2) spesso con compulsioni di tipo omicida. Desidera correre, fuggire e viaggiare (2). A volte arriva all'estasi e avverte alterazioni del sentimento di delimitazione dell'Io. Apatia, indifferenza: a volte anche nei confronti del dolore. Si può ammalare: per collera e vessazioni, in seguito a spaventi, shock psicologici, sforzi mentali, delusioni sentimentali o eccessi sessuali (2). Modalità mentali Si aggrava: con la conversazione, con gli sforzi mentali e pensando ai suoi disturbi. Può presentare disturbi mentali dopo aver eseguito lavori manuali molto minuziosi. Migliora: dopo mangiato, quando è occupato (2) e in attività, con gli sforzi fisici (2) e se viene magnetizzato. Modalità Lateralità Sinistra prevalente o destra superiore e sinistra inferiore. Aggravamento Al mattino. Di notte. Con il caldo. Con l'aria calda. Negli ambienti caldi. Quando è troppo coperto. Durante l'estate. Con il clima freddo-umido e caldo-umido. Con l'aria di mare. Al chiuso. Negli ambienti affollati. Correndo. Con l'attività fisica intensa e dopo sforzi fisici. Stando sdraiato sul lato dolente. Con la pressione. Bevendo. Dopo l'eiaculazione. A digiuno. Miglioramento Con il freddo. All'aria aperta. 4
Scoprendosi. Dopo aver mangiato. Con il movimento all'aria aperta. Alimentazione Sete: intensa soprattutto di sera. Appetito: in genere notevole; spesso insaziabile e vorace anche subito dopo aver mangiato e a volte associato a notevole magrezza o cachessia; in alcuni casi assente con avversione per qualsiasi cibo. Desideri: di bevande alcoliche, di carne, di latte, di cose rinfrescanti. Avversione: per il latte, per i dolci e a volte per qualsiasi cibo. Aggravamento: con i cibi pesanti e con la frutta. Principali indicazioni cliniche Scarsa capacità reattiva; astenia; ipertrofia e aumento di consistenza dei linfonodi; noduli e neoplasie mammarie; ipertrofia prostatica; prostatite cronica; annessiti, cisti ovariche, neoplasie ovariche; ipertrofia e iperplasia della tiroide diffusa o nodulare; morbo di Basedow; morbo di Addison; magrezza eccessiva; cachessia; nanismo; rachitismo; scorbuto; edemi; elefantiasi; anasarca; necrosi ossea; artrite deformante; sinovite; nevrite; neoplasie; linfomi; morbo di Hodgkin; cisti; corea; tremori; spasmi; emorragie; anemia; lipotimie. N.B.: va somministrato con prudenza nel morbo di Basedow (Charette); a bassa potenza (5CH - 30CH) stimola la tiroide; ad alta potenza (M-XM) la inibisce; nei tubercolotici va somministrato ad alta potenza per favorire la sclerosi; non va somministrato a lungo e a bassa potenza durante la gravidanza (Hering). Antidoti Ant-t; Apis; Ars; Acon.; Bell.; Camph.; Chin.; Chin-s.; Coff.; Ferr.; Graph.; Grat.; Hep.; Op.; Phos.; Spong.; Sulph.; Thuja. Comparazioni Brom.; Con.; Merc.; Nat.Mur.; Phos.; Spong.; Tub.
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