L aura B enatti
lo split payment e il reverse charge nella pubblica amministrazione I nuovi adempimenti in materia di IVA con esempi pratici ed esercizi svolti
Il volume è una guida concreta e semplice rivolta agli operatori del settore finanziario che devono adeguare i propri processi di fatturazione alla nuova normativa in materia di IVA
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Indice
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Autrice Introduzione
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I – Scissione dei pagamenti. Split payment 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5
Introduzione Decorrenza della scissione dei pagamenti Enti soggetti allo split payment Enti espressamente esclusi dallo split payment A quali tipologie di fatture si applica la scissione dei pagamenti? 1.6 Fondi economali e di agente contabile 1.7 Altre fatture ricadenti nei casi in cui l’Ente è debitore di imposta 1.8 Note di credito 1.9 Dicitura dell’applicazione dello split payment in fattura
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II – Ambiti di applicazione della scissione dei pagamenti 2.1 Applicazione dell’IVA istituzionale e dell’IVA commerciale 2.2 Esigibilità dell’IVA 2.3 Pagamento parziale di fattura 2.4 Tempistica per il versamento dell’imposta 2.5 Come versare l’IVA da scissione dei pagamenti derivante da attività istituzionale
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III – Applicazione del reverse charge. Inversione contabile 3.1 Il regime speciale del reverse charge 3.2 Che cosa comporta per l’Ente il reverse charge? 3.3 Esempio pratico di fattura ricadente nel regime di reverse charge 3.4 Il reverse charge a seguito dell’introduzione della fatturazione elettronica
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IV – Fatture relative a operazioni promiscue 4.1 L’imputazione dell’IVA promiscua in regime di reverse charge 4.2 L’imputazione dell’IVA promiscua in regime di split payment V – Le registrazioni contabili delle fatture nei tre ambiti IVA 5.1 Schema riassuntivo dello split payment e del reverse charge 5.2 Caricamento fatture sulla piattaforma dei crediti VI – Trattamento IVA in situazioni particolari 6.1 Fatture soggette a ritenute del 5 per mille (D.P.R. n. 207/2010) 6.2 Fatture per attività esenti ex art. 36-bis 6.3 Fatture pervenute con irregolarità 6.4 Verifiche preventive, intervento sostitutivo, pignoramenti
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VII – Rimborsi IVA in via prioritaria ai fornitori 7.1 Nuovi equilibri IVA per i fornitori della Pubblica Amministrazione
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VIII – Sanzioni, verifiche, ispezioni 8.1 Ambiti di applicazione delle sanzioni 8.2 Sanzioni previste in regime di split payment 8.3 Sanzioni previste in regime di reverse charge 8.4 Verifiche e ispezioni
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Laura Benatti è laureata in Economia e Management e dal 2002 si occupa della gestione contabile della spesa nel Comune di Ancona. Attualmente è funzionario titolare di PO nella Direzione finanziaria dello stesso Ente con prevalenti compiti di organizzazione e gestione dei processi della spesa (bilancio, unità fiscale, fatturazione e pagamenti).
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Introduzione
Con la Legge di Stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, comma 629, lett. b), è stato modificato il D.P.R. n. 633/1972 disciplinante l’Imposta sul valore aggiunto, mediante introduzione dei meccanismi dello split payment ovvero la “scissione dei pagamenti” e dell’ampliamento del reverse charge o “inversione contabile”. Sono due meccanismi fiscali con cui si pone un freno alle frodi fiscali, consistenti nel fatto che l’IVA viene assolta dal committente/ cessionario anziché dal cedente/prestatore. Hanno però diversi ambiti di applicazione: mentre lo split payment verrà applicato in via generale a tutte le operazioni fiscalmente rilevanti (tranne quelle espressamente escluse), il meccanismo del reverse charge comporta un ambito di applicazione riferito prettamente alla sfera commerciale dell’Ente e interesserà solamente alcune tipologie di prestazioni, motivo per cui richiede una preventiva analisi da parte dell’Ente per poter indirizzare il fornitore verso le giuste modalità di fatturazione.
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I – Scissione dei pagamenti. Split payment
1.1 Introduzione Per effetto dell’introduzione dell’art. 17-ter, D.P.R. n. 633/1972, il fornitore che effettua operazioni con gli Enti pubblici individuati emette fattura composta dall’imponibile e dalla relativa IVA, ma quest’ultima viene versata dall’Ente direttamente all’Erario, scomparendo quindi il recupero dell’IVA a credito. La deroga alla normativa preesistente, per la quale ora l’Erario incassa l’IVA direttamente dal cessionario/committente, non è prevista dalla normativa comunitaria e dovrà essere autorizzata dalla UE. 1.2 Decorrenza della scissione dei pagamenti La nuova procedura dello split payment si applica alle fatture aventi data di emissione successiva al 1° gennaio 2015, per le quali l’esigibilità dell’IVA si verifichi successivamente a tale data; le fatture emesse antecedentemente a tale data, se pur aventi esigibilità differita dell’IVA (ricadente nell’anno 2015), vanno contabilizzate e pagate per intero al fornitore anche se il pagamento avviene nel corso dell’esercizio 2015, e confluiscono per la quota IVA nella liquidazione periodica con maturazione del relativo credito. Esempio Una fattura emessa in data 15 dicembre 2014 con esigibilità differita dell’IVA viene pagata in data 15 gennaio 2015. Non si applica lo split payment, quindi l’IVA viene versata al fornitore unitamente all’imponibile della fattura. La quota IVA a credito concorre alla formazione della liquidazione IVA del mese di gen-
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Split payment per le fatture emesse dopo il 1° gennaio 2015
Laura Benatti ‒ Lo split payment e il reverse charge nella Pubblica Amministrazione
naio 2015 e verrà versata nei tempi dovuti (entro il 16 febbraio 2015 per la liquidazione mensile, ecc.) secondo le regole vigenti per la gestione IVA.
Ditta OMEGA. Fattura n. 5412 del 15 dicembre 2014 Fornitura di stampati per Segreteria generale IVA 22% Totale fattura
€ 3.500,00 € 770,00 € 4.270,00
- Mandato n. 107 del 15 gennaio 2015 al fornitore Ditta OMEGA per € 4.270,00; - in sede di liquidazione IVA mese di gennaio 2015: IVA a credito € 770,00.
Da ciò si traduce che per l’applicazione dello split payment fa fede la data di emissione della fattura: tutte le fatture emesse entro il 2014, in qualunque situazione ricada l’esigibilità dell’IVA, vanno pagate al fornitore al lordo della stessa. 1.3 Enti soggetti allo split payment Soggetti ex art. 6, comma 5, D.P.R. n. 633/1972
Gli Enti soggetti alla scissione dei pagamenti sono quelli elencati nell’art. 6, comma 5, D.P.R. n. 633/1972: - lo Stato; - gli Organi dello Stato anche se dotati di personalità giuridica (compresi istituzioni scolastiche e AFAM); - gli Enti pubblici territoriali (Regioni, Province, Comuni e Città Metropolitane) e i rispettivi consorzi costituiti ai sensi dell’art. 31 TUEL, Comunità Montane, Isolane e Unioni di Comuni; - la C.C.I.A.A. e rispettive Unioni regionali; - gli istituti universitari; - le ASL e gli Enti ospedalieri, ad eccezione degli Enti ecclesiastici che operano in regime di diritto privato; - gli Enti pubblici di ricovero e cura con prevalente carattere scientifico (I.R.C.C.S.); - gli Enti pubblici assistenza e beneficienza (IPAB e ASP); 14
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e.book LO SPLIT PAYMENT E IL REVERSE CHARGE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE I nuovi adempimenti in materia di IVA con esempi pratici ed esercizi svolti CONTENUTI
CARATTERISTICHE Pagine: 50 Prezzo: € 7,67 (IVA esclusa) Codice: ISBN 978-88-7589-453-5 Formato e-book: pdf Ia ediz. e disponibilità: Aprile 2015
Con la Legge di Stabilità 2015 (Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, comma 629, lett. b), è stato modificato il D.P.R. n. 633/1972 disciplinante l’Imposta sul valore aggiunto, mediante introduzione dei meccanismi dello split payment e dell’ampliamento del reverse charge o “inversione contabile”. Sono due meccanismi fiscali con cui si vuole porre un freno alle frodi fiscali. Hanno però diversi ambiti di applicazione: mentre lo split payment viene applicato a tutte le operazioni fiscalmente rilevanti (tranne quelle espressamente escluse), il meccanismo del reverse charge comporta un ambito di applicazione riferito prettamente alla sfera commerciale dell’Ente e interessa solamente alcune tipologie di prestazioni, motivo per cui richiede una preventiva analisi da parte dell’Ente per poter indirizzare il fornitore verso le giuste modalità di fatturazione. CEDOLA D’ACQUISTO
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