1 Lezione 11 SPECIALIZZAZIONE FLESSIBILE, PRODUZIONE SNELLA E FABBRICA MODULARE Modello giapponese - la Toyota degli anni 40 - Womack, Jones e Roos (1...
Lezione 11 SPECIALIZZAZIONE FLESSIBILE, PRODUZIONE SNELLA E FABBRICA MODULARE
Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
Modello giapponese - la Toyota degli anni ‘40 - Womack, Jones e Roos (1991): concettualizzazione del modello Just in time sincronismi sia tra processo produttivo e domanda del mercato sia tra varie fasi del processo produttivo. Produzione snella “tirata dal mercato” Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
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MODELLO GIAPPONESE 4 principi 1. Eliminazione risorse ridondanti considerate spreco - scorte - spreco di tempo di attesa - manutenzione delle macchine (in previsione di possibili guasti) - burocrazia • Processo di MIGLIORAMENTO CONTINUO 2. Coinvolgimento dei dipendenti - autonomia + automazione = AUTONOMAZIONE - necessario che: – interiorizzati obiettivi aziendali – autonomia dei reparti – integrazione delle capacità individuali
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3. Collaborazione con i fornitori • produzione di massa prevede rapporto gerarchico coi subfornitori che vengono messi in concorrenza tra loro per ottenere minori costi • Produzione snella invece prevede selezione dei subfornitori in grado di collaborare con azienda madre sul lungo periodo – subfornitori possono collaborare per individuare innovazioni – i subfornitori sono organizzati in grappoli all’interno dei quali comunicano. Rapporti stretti e di fiducia – collocazione dei subfornitori vicino alla casa madre
4. Obiettivo della qualità totale • La qualità è caratteristica essenziale che deve essere ottenuta ad ogni fase della produzione.
Ambiguità del modello giapponese • il lavoro umano diventa più intelligente o solo più gravoso? • superamento del taylorismo o sua interiorizzazione?
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La via occidentale alla produzione snella Elementi comuni (settore automobile) - tecnologie avanzate x attenuare sfruttamento - accordi con il sindacato - Forme di organizzazione modulare (UTE alla Fiat) - Miglioramento dei tempi di allestimento, riduzione scorte MA non si arriva ai livelli giapponesi Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
Tecnologia bassa
Tecnologia alta
Produzione grassa
FORDISMO
FABBRICA AD ALTA AUTOMAZIONE
Produzione snella
MODELLO GIAPPONESE (TOYOTISMO)
FABBRICA INTEGRATA
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LEZIONE 12 IL LAVORO DIPENDENTE NELLA GRANDE IMPRESA
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Ricerche degli anni ’50 e ‘60 • Impostazione marxista • Quaderni rossi Bonazzi (1964) Alienazione e anomia nella grande industria -
alienazione (aspetti soggettivi) (Pag. 121 Mutti) Visione strumentale del lavoro come mezzo per altri fini Concezione del tempo libero come fuga dal lavoro Rinuncia a comprendere e a controllare il processo produttivo Rinuncia alla lotta sindacale e politica Accettazione dell’iniziativa padronale nella repressione degli scioperi in fabbrica Rinuncia alla lotta per l’identificazione di un nuovo ordine sociale Desiderio di mobilità verticale (mettersi in proprio) Esposizione passiva al consumismo (tempo libero e acquisto beni da ceto medio)
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anomia = disorientamento ideologico (3 items) • •
Difficoltà di scelta tra opposte posizioni ideologiche Atteggiamenti qualunquistici nei confronti del sistema politico e del sindacato
sfiducia-pessimismo sociale (4 items) • • • •
Sentimento di lontananza tra cittadini e autorità pubbliche Percezione di fragilità dell’ordine sociale Peggioramento delle condizioni di vita rispetto al passato Sfiducia generalizzata verso il prossimo
autoritarismo = scala già utilizzata da Adorno RISULTATI - Debole correlazione tra anomia e alienazione - Forte correlazione tra alienazione e autoritarismo - Alienazione alta tra operai comuni, minima tra quelli specializzati e alta di nuovo nei livelli alti e tra gli impiegati nucleo forte sono gli operai qualificati - Alienazione più alta tra operai emigrati da Veneto e Meridione cultura industriale riduce alienazione Ricerche anni ’70 molto connotate ideologicamente IMPRESA POSTFORDISTA temi della partecipazione, del consenso, della cooperazione e del capitale sociale Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
Bonazzi (1993) Il tubo di cristallo • Specificità FIAT – Passaggio dall’alta automazione (vedi schema Bonazzi) – Ruolo attivo del sindacato (vedi Fortunato) – Organizzazione modulare con UTE (unità autonome con lavoratori polivalenti)
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Ottenimento del consenso come elemento essenziale – Tubo di cristallo = essenzialità, precisione ma anche fragilità del processo produttivo
Nuova ricerca di Bonazzi del 1996 Come si ottiene il consenso e pratiche di cooperazione tra tecnici e operai per garantire qualità? (Mirafiori) Manodopera qualificata e sistema di controlli incorporati nel processo produttivo? MA manodopera a Mirafiori non è più qualificata di un tempo Da analisi emergono altre tre spiegazioni: - Ricerca della qualità come creazione di microeventi per rompere ruotine - Uffici di direzione e assistenza tecnica collocati nell’officina – I capi sono più giovani degli operai e rapporto di rispetto reciproco Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
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Esperimento in aula le domande di Bonazzi (1967) sull’anomia e l’alienazione Anomia - dati relativi a Operai FIAT (1967) (1a riga) e studenti sociologia (2012) (2a riga)
Contare
gente comune
Alla giornata
Accordo Indecisi Pubblica autorità
Disaccordo
Sindacato
Partiti
Credere 0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
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100%
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ALIENAZIONE - dati relativi a Operai FIAT (1967) (1a riga) e Studenti di Sociologia (2012) (2a riga)
TV e frigo
Calcio
Cinema
Autonomo
Accordo Indecisi Disaccordo
Società migliore
Provvedimenti
Con le buone
Senso
Svagarsi
Soldi
0%
10%
20%
30%
40%
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LEZIONE 13 Studiare il lavoro nella grande impresa Due ricerche sul campo
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Produzioni oggi attive alla SATA Attualmente in produzione: Punto (dal 2005), Punto Evo (dal 2009) e Abarth Punto evo (dal 2010) MILANO (Reuters – 1 novembre) - Entro l'anno Fiat comincerà a investire nello stabilimento di Melfi. E' quanto dice, in un'intervista al Corriere della Sera, l'amministratore delegato della casa torinese, Sergio Marchionne. "La prossima settimana ci vanno i nostri tecnici", afferma l'AD. "Entro l'anno cominceremo a spendere i nostri primi soldi". Melfi dovrebbe produrre dal 2014 il mini Suv e la jeep, che precedentemente erano destinati allo stabilimento torinese di Mirafiori. Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
Ricerca di Fortunato Approccio e obiettivi • analizzare come il modello giapponese di organizzazione del lavoro viene applicato concretamente nello stabilimento di Melfi • analizzare il ruolo del sindacato in un contesto green field (e compararlo con quanto accade in un contesto red field) Metodo: interviste e osservazione diretta Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
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Ricerca di Commisso Approccio e obiettivi • analizzare come si strutturano le relazioni di potere all’interno di un’impresa organizzata secondo il modello giapponese (riferimento a Foucault) • analisi della gerarchia e di come i rapporti gerarchici vengono percepiti Metodo: osservazione diretta e interviste in profondità (lettura attenta e dettagliata degli aspetti soggettivi) Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I
Confronto tra le due ricerche • Differenze nell’approccio e negli obiettivi che si pongono • Differenze nel metodo • Differenze nella prospettiva (chi è più critico?) Corso di Sociologia del lavoro 2012/2013 parte I