CORSO DI AGGIORNAMENTO “LE PIETRE E I CITTADINI” 2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini” Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA DI LETTURA E DI INDAGINE DEL PAESAGGIO
Libero Professionista: Arch. Maria Rosaria Fascì Tel. 328.8634458
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IL PAESAGGIO SCELTO Paesaggio dello Stretto di Messina LOCALITÀ Toponimo (anche dialettale) Localmente “U Strittu”, nell’antichità “Stretto di Scilla e Cariddi” LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA Si ritiene “Paesaggio sensibile” l’Area dello Stretto di Messina, per la particolare bellezza dei luoghi e per la sua esposizione ai numerosi rischi già rilevati nella presente scheda.
BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI Contesto territoriale Lo Stretto di Messina si presenta, dal punto di vista morfologico, come un imbuto dalla parte più stretta rivolta a Nord che va da Capo Peloro a Scilla e quella più ampia rivolta a Sud che si allarga fra Taormina e Capo d’Armi. La sua caratteristica fisica peculiare è il Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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rapporto quasi immediato mare-monte che si esplica nella stessa maniera con i Peloritani da un lato e con l’Aspromonte dall’altro. Le due coste circoscrivono un lembo di mare attraversato da potenti correnti che hanno fatto nascere nell’antichità, la leggenda di “Scilla e Cariddi”. Questo mitico specchio di mare regala, oramai raramente, lo spettacolare famoso fenomeno ottico della “Fata Morgana” per il quale, sulla riva reggina, appare, distintamente specchiata, la città di Messina. La storia Il territorio delle due fasce costiere, calabrese e siciliana, è stato frequentato, fin dall’età preistorica, da popolazioni che hanno fatto dello Stretto una delle loro principali vie di comunicazione e di scambio. E’ attraverso questa “via” che si è realizzata la colonizzazione greca, fonte di notevoli trasformazioni sia nella cultura che nella civiltà locale e, grazie a questa “via” Messina, ha vissuto periodi di particolare vitalità economica dovuta ai traffici commerciali del suo porto ed anche alla fiorente industria della seta, una vera e propria “filiera della seta”, dall’ allevamento del baco nelle colline coltivate a gelsi, al prodotto finito realizzato nelle numerose filande, pronto per l’ esportazione. Purtroppo le testimonianze palpabili di epoche di floridezza – le numerose chiese e palazzi pubblici e privati - sono stati spazzati via nella quasi totalità, dal disastroso evento del terremoto del 1908. Lo stretto ed il suo territorio circostante sono stati, nei secoli successivi allo splendore magno-greco, obiettivi di conquista da parte di molti popoli e, spesso, teatro di grandi scontri tra fazioni avverse: Romani , Arabi, Normanni, Borboni …fino allo sbarco degli alleati del settembre 1943. Gli stessi fondali marini, conservando relitti di navi e di loro carichi, tra cui gli importanti “bronzi di Porticello”, svelano, a tratti, i segni di questi “passaggi”. Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) Collega il mar Tirreno con il mar Ionio e, separando le due città di Messina e Reggio con le rispettive aree urbane, divide la Sicilia dalla Calabria, dunque dall'Italia peninsulare e dal continente. Lo Stretto di Messina si presenta, dal punto di vista morfologico, come un imbuto dalla parte più stretta rivolta a Nord che va da Capo Peloro a Scilla e quella più ampia rivolta a Sud che si allarga fra Taormina e Capo d’Armi. La sua caratteristica fisica peculiare è il rapporto quasi immediato mare-monte che si esplica nella stessa maniera con i Peloritani da un lato e con l’Aspromonte dall’altro. Le due coste circoscrivono un lembo di mare attraversato da potenti correnti che hanno fatto nascere nell’antichità, la leggenda di “Scilla e Cariddi”. Questo mitico specchio di mare regala, oramai raramente, lo spettacolare famoso fenomeno ottico della “Fata Morgana” per il quale, sulla riva reggina, appare, distintamente specchiata, la città di Messina. Il Clima è mediterraneo, le sue dimensioni in larghezza sono di 3,14 Km, le coordinate sono: 38°14′37.74″N, 15°37′39.69″E, la densità di Reggio Calabria è 776,06 ab./km² mentre quella di Messina è 1 117,39 ab./km². Accessibilità (motorizzata e non) Si accede attraverso gli aeroporti di Catania e Reggio Calabria delle regioni Sicilia e Calabria, attraverso le Ferrovie, pullman. L’attraversamento è garantito attraverso le navi Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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traghetto e gli aliscafi da Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina. Si svolge un intenso traffico di traghetti che permettono di trasportare persone, automobili e convogli ferroviari tra le due regioni. L'attraverso ferroviario avviene imbarcando il treno nel traghetto. I valori espressi L’area dello Stretto esprime, per la popolazione che vi abita, un insieme di valori inestricabilmente legati alla persona ed al suo essere. Si tratta di valori vissuti e difficilmente esprimibili che vanno da quelli estetici come il sentimento della bellezza espressa nella natura (il mare, i monti, il cielo che li sovrasta ed i loro colori, gli odori…) a quelli etici quali la condivisione di spazi e la comunicazione materiale e spirituale - che lo Stretto, per sua stessa natura, ha sempre alimentato- a quelli storici, mitici e culturali. I rischi di alterazione I rischi a cui è sottoposto il paesaggio dello Stretto sono molteplici: - Gli incendi che stanno distruggendo la splendila coltre verde che copriva le colline e i monti attorno allo Stretto stanno trasformando ed inaridendo il territorio assimilandolo a quello della costa ionica. - L’erosione delle coste che, ( relativamente alla costa nord del Comune di Messina) come ha rilevato uno studio effettuato dall’ assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, presenta parecchie zone a rischio e, in alcuni punti, a rischio massimo. - L’occupazione dissennata delle foci e dei greti dei torrenti. - L’abusivismo edilizio che, come emerge da studi e ricerche dell’Ufficio Centrale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla “Carta del rischio” volta all’individuazione dei fattori di pericolosità attraverso la verifica dei dati territoriali esistenti, è uno degli elementi determinanti nella trasformazione dei paesaggi locali. - Vi è l’assenza, di strumenti di pianificazione urbanistica aggiornati per i singoli comuni in Calabria. La Legge urbanistica regionale n° 19 del 2002 rimane, ancor oggi non applicata e si procede con proroghe per i Comuni per l’affidamento dell’incarico di redazione dei PSC (Piani Strutturali Comunali) e dei PSA (Piani Comunali Associati). Mentre, per ciò che concerne il piano regolatore di Messina è stato approvato ed è in corso di aggiornamento. Ma questo non ha preservato la città dallo scempio e dal sacco delle colline. - Eventuali lavori per la realizzazione del ponte sullo Stretto.
Soggetti pubblici con competenza sul territorio interessato Sullo stretto si affacciano i seguenti comuni suddivisi per regione: Regione Calabria (Reggio Calabria, Scilla e Villa San Giovanni) Regione Sicilia (Messina). Capitaneria di porto, Agenzia delle Dogane. Altri Enti ed organismi interessati alla tutela/valorizzazione del paesaggio esaminato Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria e Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali per Messina. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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I materiali disponibili (documenti, testi, pubblicazioni, siti web di riferimento, ecc. …) -
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Atti del convegno “Italia da salvare – Il paesaggio dell’area dello stretto, via d’acqua, di commerci e di culture”- 20,21/01/2006 - Italia Nostra sez. di RC in collaborazione con IN nazionale ed il Ministero per i beni e le attività culturali Dir. Reg. per i beni e le att. Cult. Video “Vie d’acqua: Petrace e Amendolea”a cura della Sezione di Italia Nostra di Reggio Calabria “Acque e terre dello stretto” di A. Ioli Gigante – Rotary International 2003 BAGUET F. (1995) Bioluminescence of deep-sea fishes in the Straits of Messina. In: The Straits of Messina Ecosystem (Guglielmo L., Manganaro A., De Domenico E., eds.). 203-212. BETTINI V., GUERZONI M., ZIPARO A. (2002) Il Ponte insostenibile – L'impatto ambientale del manufatto di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, Alinea Editrice, Firenze BONANNO A., DE DOMENICO F., PROFETA A., SPANÒ N. (2004) The first finding of Portunus pelagicus (Decapoda, Brachyura) in the Straits of Messina (Central Mediterranean Sea). Rapp. Comm. Int. Mer Médit., 37: 495. CORTESE G., DE DOMENICO E. (1990) Some Considerations on the Levantine Intermediate Water Distribution in the Straits of Messina. Boll. Oceanol. Teor. Appl., 8(3): 197-207. DE DOMENICO E. (1987) Caratteristiche fisiche e chimiche delle acque nello Stretto di Messina. in: Le Detroit de Messine, Evolution Tectono-Sedimentaire Recente (Pliocene et Quaternaire) et Environment Actuel; Di Geronimo, Barrier, Mantenat (ed.s), Paris, DOC. ET TRAV. IGAL, 11: 225-235. DE DOMENICO M., DE DOMENICO E., CORTESE G., PULICANÒ G. (1988) Variazione spazio-temporale di nutrienti, clorofilla e carica microbica nelle acque dello Stretto di Messina. Atti 8º Congresso Ass. Ital. Oceanol. Limnol. (AIOL), Pallanza. 337-355. DEFANT A. (1940) Scilla e Cariddi e le correnti di marea nello Stretto di Messina. Geofis. Pura Appl., 2: 93-112. GIACOBBE S., SPANÒ N. (1996) New records of Albunea carabus (L., 1758) in the Mediterranean Sea. Crustaceana, 69(6): 719-726. GIACOBBE S., SPANÒ N. (2001) The Pilumnus inermis species in the Southern Tyrrhenian Sea and Straits of Messina (Central Mediterranean): distribution and ecology. Crustaceana, 74(7): 659-672. LONGO F. (1882) Il Canale di Messina e le sue correnti, con appendice sui pesci che lo popolano. Messina. MOSETTI F. (1988) Some News on the Currents in the Straits of Messina. Boll. Oceanol. Teor. Appl., 6(3): 119-201. RIBAUD P. (1884) Trattato teorico, pratico e storico sulle correnti ed altre particolarità e sui fenomeni che hanno luogo nel Canale di Messina. Napoli. RINELLI P., SPANÒ N., GIACOBBE S. (1999) Alcune osservazioni su crostacei decapodi ed echinodermi dei fondi a Errina aspera dello Stretto di Messina. Biol. Mar. Medit., 6(1): 430-432. SPANÒ N. (1998) Crustacea Decapoda distribution in the Messina Straits. Journ. Nat. Hist., 32: 1697-1705. SPANÒ N. (2002) Presenza di Parthenope expansa (Decapoda: Parthenopidae) nello Stretto di Messina. Biol. Mar. Medit., 9 (1): 645-646. Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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SPANÒ N., RINELLI P., RAGONESE S. (1999) First finding of Albunea carabus (Decapoda - Anomura) along the southern coasts of Sicily (Central Mediterranean sea). In: Crustaceans and the Biodiversity Crisis, edited by F. Schram and J.C. von Vaupel Klein, BRILL Leiden: 395-404. TOMASINO M. (1995) The Exploitation of Energy in the Straits of Messina. In: The Straits of Messina Ecosystem (Guglielmo L., Manganaro A., De Domenico E., eds.). 49-60. VERCELLI F. (1925) Crociere per lo studio dei fenomeni dello Stretto di Messina. I. Il regime delle correnti e delle maree nello Stretto di Messina. Commissione Internazionale del Mediterraneo, Off. Grafiche Ferrari, Venezia, 209 pp. VERCELLI F., PICOTTI M. (1926) Crociere per lo studio dei fenomeni dello Stretto di Messina. II. Il regime chimico-fisico delle acque nello Stretto di Messina. Commissione Internazionale del Mediterraneo, Off. Grafiche Ferrari, Venezia, 161 pp.
Situazione vincolistica, con particolare riferimento al D.Lgs 42/04 (Codice Urbani) e ad eventuali strumenti di pianificazione paesistica In riferimento al D. Lgs 42/04 l’area dello Stretto di Messina risulta essere tutelata ai sensi dell’art. 142. In Calabria risulta approvato il QTR/P (Quadro territoriale regionale a carattere paesistico) ed il PTCP (Piano territoriale di coordinamento provincia di Reggio Calabria) mentre in Sicilia è in corso di pubblicazione il piano paesaggistico per la provincia di Messina. Proposte integrative di tutela Sarebbe auspicabile, per l’area dello Stretto, in relazione alle sue rilevanti caratteristiche storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche, la dichiarazione di area di “notevole interesse” pubblico. formulate da: proposta in corso da parte della sezione reggina di Italia Nostra in collaborazione con alcuni Comuni che affacciano sullo Stretto di Messina ed altre associazioni ambientaliste. Eventuali proposte di valorizzazione Qualsiasi proposta di valorizzazione dovrebbe passare dalla promozione della conoscenza, della conservazione e della cultura legata allo stretto. Sarebbe utile promuovere un dibattito culturale sui temi del recupero dell’edilizia rurale, archeologica, architettonica e del contesto paesistico ad essa connesso. L’analisi del degrado in cui versa il patrimonio esistente fa emergere la necessità di un’approfondita conoscenza della storia dei luoghi, dei manufatti, delle tecniche costruttive e delle tradizioni popolari. Nell’ultimo scorcio del secolo scorso (a partire dagli anni ’70), è stata avanzata una proposta di valorizzazione dell’ intero territorio dello Stretto riguardante le città di Messina, Reggio Calabria e Villa S. Giovanni, una proposta che è stata oggetto di studi approfonditi sia da parte dell’ Università di Messina che della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria e che prevedeva la “conurbazione” delle tre città in un’ unica “Area metropolitana dello Stretto” collegata da una fitta rete di servizi rapidi e frequenti tra le due sponde. Un’ ipotesi che non ha mai trovato sbocchi sul piano realizzativo ed attualmente ripresa. E’ indispensabile, comunque, come base di qualunque proposta di valorizzazione, una Sede Nazionale - Viale Liegi, 33 00198 Roma – Tel. +39.06.8537271 Fax. 039.0685350596
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legislazione che incoraggi la salvaguardia e che conceda adeguati sostegni a chi si prodiga per il mantenimento dell’esistente. formulate da: ......…………...………………………………………………………………………
ALTRE NOTE ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… SI ALLEGANO N° 4 IMMAGINI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione1-4 Mb)
Stretto di Messina satellitare
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Stretto di Messina vista serale
Stretto di Messina
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Ipotesi del ponte sullo Stretto
Reggio Calabria, lì 9.03.2016 Da restituire all’indirizzo di posta elettronica
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