2/13 new
ANNO XVII 26-32 gennaio 2013
Sistemi economici e sociali della Puglia
e 1,00 - Settimanale di informazione economica - www.gazeco.it - Spedizione in abb. postale 45% Art 2 c. 20/B L. 662/96 - Filiale di Bari
IN GITA A SARCONI, PATRIA DEL FAGIOLO DI QUALITÀ - STAGNANI A PAG. 18
LA CRISI E LE ELEZIONI
La vita politica e i cattolici: privilegiare sempre la proposta
DALL'INDAGINE EURISPES UN QUADRO ALLARMANTE SUI NOSTRI RAGAZZI
Il gratta e vinci "adesca" i bambini
n ANTONIO TROISI
L
e difficoltà economiche del 2013, rappresentate dalla necessità di una manovra correttiva di non meno di 7 miliardi di euro, ha accentuato la distanza dalla vita reale dei partiti che si limitano ad una semplice elencazione di problemi senza presentare soluzioni concrete. Pertanto sono in molti a chiedersi se dagli schemi culturali che hanno dominato l’orizzonte della società italiana possa venire qualche aiuto. A tal proposito Romano Prodi , in un suo articolo, (Corriere della Sera del 13 u.s.) affronta il tema della presenza dei cattolici nella vita politica, sostenendo che, superati gli anni del dopoguerra e del comunismo, cattolici e laici devono, nei diversi schieramenti, impegnarsi per fare operare insieme i principi che sono alla base del cattolicesimo e i fondamenti della nostra costituzione . Per valutare questa tesi necessario rispondere a tre interrogativi: 1) E’ possibile “fare operare insieme “ i principi fondamentali del cattolicesimo e quelli della Costituzione? 2) Esistono esempi d’ indiscussa validità, di detta coniugazione armoniosa? 3) Il “fare operare insieme “ è un ricordo storico o è un attaccapanni, (per dirla con Einaudi) atto ad affrontare i difficili problemi della prossima legislatura? Quanto al primo quesito mi limiterò a ricordare il capolavoro di De Gasperi : la collaborazione tra Giorgio La Pira e Palmiro Togliatti consenti la stesura definitiva dell’art. 2 della Costituzione che garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità. Del resto La Pira precisò che i costituenti avevano scelto per la nascente carta costituzionale una terza via alternativa a quelle individualista e statalista: quella cioè di tendere al pieno sviluppo della persona umana, non soltanto affermandone i diritti individuali, ma anche quelli sociali e, quindi, dei diritti delle comunità intermedie che vanno dalla famiglia sino alla comunità internazionale. Il risultato più importante del citato art.2 fu la scelta di Alcide De Gasperi, che, profondo conoscitore della realtà tedesca, non volle applicare in Italia l’Economia Sociale di Mercato tedesca (ESM). Scelse, invece,l’Economia Mista di Mercato (EMM) nella quale uno Stato abilitante incoraggia tutte quelle forme di azione collettiva che generano effetti pubblici, impegnando le istituzioni a facilitare la “ fioritura” dei corpi intermedi della società (art. 2 della Costituzione ). Di qui lo Schema Vanoni che affidando alla finanza pubblica il compito di realizzare la mediazione capitale-lavoro trasformò in meno di dieci anni (contro i 90 della Germania ) una società agricola devastata dalla guerra nella V società industriale del mondo. Per quanto riguarda il terzo interrogativo una risposta realistica e praticabile viene da due esperienze che hanno tracciato un approccio metodologico idoneo a rispettare gli obblighi conseguenti al Fiscal Compact, coniugando il rigore con lo sviluppo . segue a pag. 7
ser vizio alle pag. 6 e 7
IL 2012 È STATO L'ANNO NERO PER LE IMMATRICOLAZIONI NELL'EUROZONA
Mercato dell'auto in un tunnel senza fine
Schirone alle pag. 2 e 3
PIAZZA AFFARI
Grano in borsa un vantaggio per (quasi) tutti
Levantaci alle pagg. 4 e 5
UN'ANALISI DELL'AIC SUGLI INGAGGI
INDAGINE STAGEUP
Nel calcio chi spende ottiene i successi
Sponsorizzazioni in calo (-6,4%) e andrà peggio
Poli alle pagg. 10 e 11
Traversa alle pagg. 12 e 13
26 gennaio 2013
MERCATI
2
La Fiat cede il passo? Panda e 500 corrono Nel corso del mese di dicembre, il calo delle vendite nell'ambito dell'Unione Europea è stato del 16,3%. Nella top ten dei costruttori, però, Fiat si colloca al settimo posto, a un soffio da Bmw, con una quota pari al 6,4%. Il risultato riflette a pieno le difficoltà del mercato italiano. Tra i modelli, invece, continuano ad andare bene Panda e 500 che detengono il 28,1% del segmento A, quello delle auto di piccola cilindrata dette anche “citycar”. (a.s.)
IL 2012 NELL’EUROZONA ANNO NERISSIMO PER LE VENDITE. BENE IL RESTO DEL MONDO
Auto nel tunnel n ALESSANDRO SCHIRONE
C
on un risultato di dicembre decisamente negativo (16,3%) il mercato delle autovetture dell'Unione Europea sprofonda ai livelli terribili del 1995. Nei 27 paesi dell'Ue le immatricolazioni nell'intero 2012 sono state infatti 12.053.904 con un calo dell'8,2% sul 2011. Considerando anche i tre paesi dell'EFTA (Islanda, Norvegia e Svizzera) il consuntivo 2012 sale a 12.527.912 immatricolazioni con un calo sull'anno precedente del 7,8%. Questi risultati negativi appaiono ancora peggiori se si considera che, con ogni probabilità, quando verranno resi noti i dati sull'intero mercato mondiale emer-
gerà che il 2012 è stato il nuovo anno record per le immatricolazioni di autovetture nel mondo con prospettive di ulteriore sviluppo per il 2013. All'interno dell'Unione Europea, come emerge chiaramente da una elaborazione eseguita dal Centro Studi Promotor GL events di Bologna, l'andamento negativo riguarda per il momento soltanto l'eurozona (-11,3%), mentre per i mercati dell'Ue che non hanno adottato la moneta unica il 2012 è stato un anno di crescita, sia pure modesta (+2,3%). All'interno dell'eurozona i risultati peggiori riguardano poi i paesi maggiormente colpiti dalle politiche di austerità senza crescita imposte dall'Unione
Europea. Il mercato greco accusa infatti un calo del 40,1%, quello portoghese del 37,9%, quello italiano del 19,9% e quello spagnolo accusa una contrazione del 13,4%. Nel corso del 2012 la frenata della domanda di autovetture si è estesa gradualmente con il passare dei mesi dai paesi appena citati all'intera eurozona e particolarmente pesati sono i risultati di dicembre che vedono in forte calo anche il mercato francese (14,6%) e addirittura quello tedesco (-16,4%). L'andamento del mercato dell'auto è speculare rispetto a quello della congiuntura economica. Nel mondo, infatti, la domanda cresce
e le prospettive sono positive a causa del deciso miglioramento previsto per le maggiori economie (Stati Uniti, Cina e Giappone), che non si pongono certo problemi di pareggio del bilancio pubblico, ma che appaiono anzi fortemente determinate a spingere sulla crescita anche con la spesa pubblica e a migliorare il rapporto debito/prodotto interno lordo facendo crescere il prodotto (e con questo il gettito tributario) ed esportando la crescita. Nell'eurozona la recessione innescata dalle misure imposte dalla Ue tende invece ad aggravarsi e il contagio si allarga dai Paesi nel mirino delle politiche di austerità senza crescita anche ai Paesi più forti.
L’IDEA / ESENZIONI DAL BOLLO PER CINQUE ANNI
Ecoaiuti dalla Regione Chiunque acquisterà o convertirà una vettura a metano o GPL a partire da gennaio, sarà esentato dal pagamento del bollo auto per i prossimi 5 anni. È il provvedimento della Regione Puglia che allinea il “tacco” d'Italia al Piemonte, alla Liguria, alla Lombardia, alla Provincia di Trento e alla Provincia di Bolzano, tutti enti che già in passato avevano deciso di favorire la diffusione di veicoli a ridotte emissioni sgravando i loro proprietari dall'onere del bollo auto. In termini di CO2 e di particolato, infatti, GPL e metano abbattono notevolmente il livello di emissioni inquinanti. (a.s.)
26 gennaio 2013
3
Quando il mercato del nuovo non tira quello dell'usato generalmente è in ripresa, ma nelle fasi veramente difficili anche le vendite di auto usate rallentano. È proprio questa la situazione italiana attuale da cui emerge chiaramente che, per vendere 100 auto usate, nel 2012 i concessionari ne hanno ritirate 33 ancora più usate contro le 24 del 2011. (a.s.)
MERCATI
Anche l’usato segna il passo
ASSICURAZIONI n AUMENTA IL DIVARIO CON IL NORD
Il Sud non paga
L’ANALISI n CHI E COSA COMPRA
Ora le donne scelgono metano e Gpl - L'età media relativa all'acquisto dell'auto si alza spaventosamente, quattro volte su dieci a comprarla sono le donne che prediligono piccole cilindrate e alimentazioni alternative rispetto a diesel o benzina. Meglio dunque Gpl e metano. È questo l'identikit degli acquirenti di auto nel 2012, anno che si è chiuso con un mercato in calo del 20%. I dati che emergono dall'ultimo Book dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere in Italia, mostrano un aumento dell'età di chi compra automobili dovuto probabilmente alle difficoltà economiche, occupazionali e di accesso al credito. Il trend è in atto da sette anni. Dal 2005 al 2012 gli acquirenti tra i 18 e i 29 anni sono scesi da poco meno del 14% a
9,3% del totale, e quelli tra i 30 e i 45 anni da più del 40 al 33,6%. Ne risulta che ben oltre la metà delle auto vendute l'anno scorso sono state comprate dagli over 45. Nello stesso arco di tempo sono aumentate le acquirenti donne, passate dal 36,6% al 40,4% del totale. La componente femminile è cresciuta in tutte le aree geografiche, con maggiore rilievo nelle aree del Sud e delle Isole. La scelta dell'auto si orienta verso le motorizzazioni alternative. Tra il 2011 e il 2012 le vendite di auto alimentate a gasolio sono scese del 22,8% e quelle di veicoli a benzina sono diminuite del 31,7%, mentre registrano un incremento le vetture a Gpl (+131%), a metano (+40,1%) e ibride (+31,2%). (a.s.)
Prezzi alti, i furbetti sono il 20% Nord e Sud sempre più lontani, almeno nei contrassegni delle assicurazioni auto. Per un 18enne una polizza può arrivare a costare fino a ottomila euro in più, a seconda che sia stipulata ad Aosta o a Salerno. Ad elaborare i dati è stata l'associazione dei consumatori Cittadinanzattiva, che non ha nascosto come per gli adulti in classe di massimo sconto, quelli cioè che non hanno causato incidenti, la forchetta è più bassa: si va dai 335 euro, sempre ad Aosta, ai 1.700 di Napoli. Anche le medie delle macroaree confermano che scendendo lungo la penisola si alza l'assicurazione. Se al Nord un adulto paga in media 547 euro,
al centro ne spende 712 e al Sud 776. Il divario si allarga se si considerano i neopatentati, 2.500
euro al Nord che salgono a oltre 3.000 al Centro e al Sud. Le regioni più critiche sono Calabria, Campania e Pu-
glia, come dimostra la mappa delle città più care: in testa c'é Napoli, seguita da Caserta, compaiono poi anche Taranto, Brindisi e Foggia e, in Calabria, Crotone e Vibo Valentia. Per le associazioni di consumatori questo squilibrio comporta seri rischi: “La costante crescita delle tariffe Rc auto, in particolare al Sud, sta portando a un incremento delle vetture senza assicurazione, che al Sud sono già il 20% del totale - è l'allarme del responsabile assicurazioni di Adiconsum, Fabrizio Premuti - stimiamo che ci siano 10 milioni di persone a rischio assicurativo, non in grado cioè di pagare il premio”. (a.s.)
Si torna a sognare con il mito “Duetto” Torna sulle strade il mito della “Duetto”. È stato ufficializzato nei giorni scorsi l'accordo definitivo tra Fiat e Madza per la produzione dell'annunciato spider Alfa Romeo. Sarà prodotto a partire dal 2015 in Giappone, a Hiroshima, e - in attesa che le due case automobilistiche sviluppino eventuali altre opportunità di collaborazione in Europa, come annunciato lo scorso maggio - avrà una gemella con il marchio giapponese. (a.s.)
TENDENZE / IN CRESCITA L’ACQUISTO DELLE CITY CAR
ANNUNCIO / NUOVI MODELLI E AGGIORNAMENTI
Elettriche: cresce la... nicchia
Fiat in tre anni 16 novità
Gli acquisti di auto elettriche, ancora di nicchia, sono aumentati del 70,7%, passando da 307 a 524 unità. Tra i segmenti rimangono in testa le utilitarie ma si nota un effetto downsizing verso le city car, mentre cedono terreno le auto di fascia alta. Le nuove auto in circolazione, poco più di 1,4 milioni nel 2012, sono comunque una piccola percentuale degli oltre 35 milioni di veicoli presenti sulle strade italiane, buona parte dei quali decisamente attempati. Sono 4,6 milioni, ad esempio, le quattro ruote che hanno oltre vent'anni. La situazione ha inevitabili ripercussioni sull'ambiente: il 31,2% del parco circolante è composto da auto Euro 0, Euro 1 ed Euro 2; il 21,4% è Euro 3, il 35,7% Euro 4 e solo l'11,7% Euro 5 e 6. (a.s.)
Fiat ha annunciato che, entro il 2016, ci saranno sette aggiornamenti di prodotto e 16 nuovi modelli. Alcuni di questi sono già noti, come la 500X e il piccolo suv, che verranno realizzati proprio a Melfi, la piccola sette posti 500L in Serbia, le nuove Maserati a Grugliasco (Torino) e (come riferiamo nel box sopra), la prossima Alfa Spider. Una due posti secchi a trazione posteriore, sviluppata sulla base dell'architettura della MX-5 di prossima generazione (da cui si distinguerà per design e motorizzazione specifica) per rinnovare il mito di un modello che ha fatto la storia delle quattro ruote. (a.s.)
26 gennaio 2013
4
AGRICOLTURA
Sul prezzo rispettate le attese dei produttori a inizio stagione Prezzo del grano stabile in Capitanata da oltre due mesi: attualmente occorrono 295 euro per acquistare una tollennata di grano duro fino, ovvero la qualità più alta del listino locale. E’ una quotazione in linea con le attese dei produttori che, a inizio raccolta (13 giugno) auspicavano un prezzo “intorno ai 30 euro il quintale” per remunerare i costi di gestione.
MADE IN ITALY n CAMBIAMENTO EPOCALE PER L’AGROALIMENTARE
Il grano nella Borsa
A Piazza Affari via al primo listino “future” n La quotazione fatta sulla media del
prezzo di Foggia e Bologna n MASSIMO LEVANTACI
C
inque anni fa, quando il prezzo del grano schizzò fino a toccare la soglia record dei 500 euro la tonnellata (oggi è a 295), molti agricoltori si mangiarono le mani per aver venduto tutto il quantitativo disponibile nei silos senza attendere tempi più propizi. Ora certe previsioni saranno più a portata di mano: il 21 gennaio, cioè lunedì scorso, Borsa italiana ha inaugurato il primo listino “future” sul grano nazionale, svolta epocale per l’agroalimentare che insieme alla moda e al design è il vero biglietto da visita del genio italico. Ma in questo caso bisognerà rincorrere: l’Italia dovrà, infatti, mettersi in linea con gli altri paesi europei e nordamericani (su tutti Francia, Usa e Canada) dove il mercato del grano e suoi derivati ha una sua piazza di riferimento e le contrattazioni emettono un prezzo condiviso. Nel Belpaese invece le piazze di riferimento sono almeno tre (Foggia, Bologna e Catania) e il prezzo ri-
sente delle dinamiche del mercato locale. Il nuovo listino Agrex, mercato dei derivati di Borsa italiana, farà perno sulle piazze di Foggia e Bologna e la quotazione del “future” sarà la media ponderata dei due prezzi. In questo modo il “future” del grano duro, così come qualsiasi altro prodotto di Borsa, può essere acquistato e scambiato sia dagli operatori accreditati specializzati che dal singolo cittadino. Ma, almeno all’inizio, sarà un affare per pochi. L’apertura del listino apre in ogni caso condizioni di mercato più redditizie per investitori e agricoltori, per i quali la quotazione del future pluriennale potrebbe diventare la bussola per programmare la quantità delle semine. Il vantaggio reale è presto detto: ci si mette al riparo oggi dal rischio d’impresa (avendo la certezza di ricavare alla scadenza del “future” un prezzo prestabilito in condizioni e tempi di mercato diversi), precludendosi però così la possibilità di fare incassi migliori sulla vendita se il prezzo risulta più alto.
n Il listino pluriennale sarà una
bussola per programmare le semine
AGROALIMENTARE / LA SEN. MONGIELLO: BISOGNA CREDERCI
“Un’eccellenza su cui investire” “L’agroalimentare di qualità, al pari della manifattura di precisione e del turismo, è un’eccellenza italiana su cui investire energie, anche legislative e risorse, anche politiche, per far ripartire l’Italia e ridurre il gap che divide le aree più ricche da quelle più povere del Paese”. Lo afferma la senatrice foggiana Colomba Mongiello, componente uscente della commissione Agricoltura, che sottolinea con soddisfazione il “giusto riconoscimento - puntualizza - tributato dal presidente
del Consiglio Monti ad uno dei settori più vitali dell’economia italiana nonostante le mille difficoltà sistemiche e i mille problemi congiunturali”. L’importante riconoscimento di Monti è avvenuto in occasione dell’apertura del nuovo stabilimento per la preparazione di sughi pronti Barilla a Rubbiano (Parma), lo scorso ottobre. “Un segnale di attenzione - conclude Mongiello - sul quale il prossimo governo sarà chiamato a investire”.
LE REAZIONI / SULLA NOVITÀ NESSUNO SI SBILANCIA, TUTTI IN ATTESA
Gli addetti ai lavori sono tiepidi Commercianti, agricoltori, mediatori ovvero tutto il variopinto mondo che anima il mercato del grano di Foggia non si sbilanciano sul grano quotato in Borsa novità - dicono - che interessa più gli industriali che acquistano grandi partite dall’estero o esportano merce dall’Italia. Anche gli operatori di Borsa restano prudenti e considerano le quotazioni su piazza “un esperimento”, anche se è innegabile che ci sia bisogno di ringiovanire un mercato rimasto sostanzialmente a carattere locale e perdipiù legato a vecchi schemi come il rapporto spesso ancestrale fra agricoltore e commerciante. A Foggia - principale bacino di produzione europeo e storica piazza di contrattazioni - i riflessi di questo mutamento non si sono ancora avvertiti. Ma se l’imprendi-
tore Francesco Casillo (ne parla nell’intervista a fianco)auspica che gli enti locali organizzino corsi di formazione professionale per fare la conoscenza con i termini borsistici e i meccanismi delle quotazioni, è anche vero che i corsi per quanto validi non potranno mutare così rapidamente costumi e consuetudini su un’epoca che a Foggia i più anziani ricordano ancora con affetto e partecipazione per i risvolti economico-sociali derivanti dagli incassi del grano venduto. Il capoluogo della Daunia è tra l’altro da cent’anni un mercato di contrattazione a cielo aperto: gli operatori sono tornati a riunirsi sotto i portici della Camera di commercio, in via Dante, dopo un breve trasferimento nel quartiere fieristico. (m. lev.)
n Gli operatori della Borsa merci
26 gennaio 2013
5
Produzione in calo nel Granaio d’Italia: nell’ultima annata agraria il raccolto si è ristretto a poco meno di 5 milioni di quintali, contro gli 8 milioni di quintali di media degli ultimi cinque anni. Una riduzione che ha influito sul valore delle quotazioni accresciute di circa il 30%. Sono complessivamente 250mila gli ettari coltivati a grano duro in provincia di Foggia.
AGRICOLTURA
Ma rispetto agli ultimi anni il raccolto si è ridotto
L’INTERVISTA n PARLA FRANCESCO CASILLO
“Non ci sono dubbi: vantaggi per tutti” L’
industriale di Corato Francesco Casillo, il “re” delle farine nel mondo, è considerato tra i principali sostenitori con Barilla di un listino nazionale per il grano duro. Anche se ora viene il bello: l’ingresso della finanza pone seri problemi di comprensione dello strumento dei “future” che gli operatori non conoscono, se non per sentito dire. “Dovrebbe essere una pratica diffusa il mercato nazionale del grano duro su una piazza borsistica, invece non lo è. Mi rendo conto dice Casillo - che parliamo di qualcosa di cui gli operatori non conoscono ancora la funzione, i benefici, i meccanismi di funzionamento. Bisognerebbe partire dai termini più rudimentali per far capire a cosa serve questo nuovo tipo di mercato. Diciamo subito che conviene a tutti questo nuovo modello, anche agli agricoltori”. E allora spieghiamo subito perché voi industriali avete incoraggiato la svolta. “La Borsa consente agli operatori di gestire con maggiore agilità le volatilità del mercato. Innanzitutto perché il listino afferma una trasparenza dei prezzi che oggi è solo aleatoria: se la Borsa fissa, mettiamo, a 300 euro il costo di una tonnellata l’agricoltore ha un punto di riferimento stabile, certificato e può orientarsi meglio sul mercato per decidere se vendere e come. Noi dobbiamo uniformarci a quello che da decenni accade all’estero: a Chicago il listino viene quotato in di-
LA SCHEDA / IL GRUPPO DI CORATO FORNITORE DI BARILLA
Tra i leader mondiali delle farine Il gruppo Casillo di Corato è attivo sia sul mercato dell'import che dell'export del frumento duro con una capacità di commercializzazione superiore ai 2 mln di tonnellate. Nel 2012, dichiara Francesco Casillo, il livello delle esportazioni di grano italiano all'estero ha superato la quota di grano importata grazie alle quotazioni più basse della produzione nazionale. Il gruppo di Corato è considerato tra i principali trasformatori al mondo di farine. Oggi il gruppo Casillo - leg-
giamo dal sito - è leader mondiale nell'acquisto, trasformazione e commercializzazione del grano anche grazie all'attività di trading svolta attraverso la controllata Cinque Cereali. Il suo rilievo a livello internazionale è tale da fare del gruppo un market maker. La controllata Molino Casillo si occupa della produzione della semola e della sua commercializzazione a livello industriale: tra i suoi clienti Barilla, Garofalo, Pasta Zara e altri. (m. lev.)
retta, non ci sono Camere di commercio a livello locale che possano tirare fuori altri prezzi”. Ma l’agricoltore potrebbe vendere a un costo più alto. Così invece il mercato si appiattisce. “Se io agricoltore vedo che il prezzo del future a 2 anni è dato a 300 euro, mi faccio un po’ di conti e posso programmare le semine con una certa tranquillità. Poi sta all’agricoltore decidere su quanti ettari vorrà investire, ma facendo in questo modo almeno il rischio d'impresa è garantito. Ed ho la possibiltà di vendere a breve a un prezzo determinato e certo”. Fin qui i vantaggi per gli agricoltori e per gli industriali? “La volatilità dei prezzi è un problema che colpisce soprattutto gli industriali. Ma ce ne sono altri due di vantaggi: anche i pastifici possono acquistare le loro scorte con largo anticipo, senza il timore di aver comprato a un prezzo più alto; inoltre, per chi fa trading è importante farlo nel recinto di Borsa Italiana e dunque con operatori accreditati che riducono al minimo il rischio di inadempienza. Cosa che invece si verifica sul mercato forward (tradizionale: ndr), in cui si possono sempre trovare 2-3 operatori che non saldano. L’importante è capire il tecnicismo della Borsa: guardi che negli Stati Uniti si commercia grano al mercato azionario sin dal lontano 1848. Nell’epoca del computer e delle nuove tecnologie non possiamo più permetterci di restare indietro”.
26 gennaio 2013
SOCIETÀ
6
Adolescenti preoccupati dalla crisi temono di non trovare un lavoro Il 30,5% dei ragazzi si dice spesso (10,2%) e a volte (20,3%) preso dalla preoccupazione per i problemi di lavoro dei propri genitori; un sentimento che, anche se raramente, interessa anche un altro 26,9% degli adolescenti. La paura di non trovare lavoro da adulti è largamente diffusa, tanto che solo il 18,2% degli adolescenti dice di non averla.
EURISPES n L'INDAGINE SU INFANZIA E ADOLESCENZA
È emergenza per i cittadini (fragili) di domani S
ono attratti dal gioco d'azzardo fin da piccoli. Non riescono a staccarsi daTV, internet e cellulare: sono in rete anche oltre 4 ore al giorno e sul web cercano siti che esaltano violenza, razzismo, anoressia e suicidio. Scambiano tra di loro sms, mms o video a sfondo sessuale (sexting), ma sulla rete sono anche vittime di cyberbullismo. In casa soffrono la crisi, tanto che uno su tre ha deciso di rinunciare alla paghetta. Hanno già imparato a conoscere la violenza, soprattutto verbale, nei rapporti di coppia e due su tre ammettono di bere alcolici. Nel 2012, infine, quasi il 30% è scappato di casa.
Sono i "cittadini (fragili) di domani" e a delinearne il profilo è l'Indagine conoscitiva sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza presentata da Telefono azzurro ed Eurispes. Queste generazioni "contano poco nelle scelte politiche e negli investimenti", ha sottolineato il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo: nella "battaglia" elettorale "non è stato mostrato nessun interesse per loro, perché non votano: il Paese assegna ai bambini il debito quando nascono, ma non la capacità di costruire il futuro". Nella nostra società, ha osservato il presidente di Eurispes, Gian Maria Fara, "domina il timore per il futuro e la sensazione che non ci siano
prospettive. I ragazzi vivono l'oggi ma faticano a immaginare il domani". Allarme gioco d'azzardo. L'8% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni gioca a soldi online. Il 15,3% scommette soldi offline: solo il 74,1% dichiara di non averlo mai fatto. Giocano a soldi online e offline anche, rispettivamente, il 12% e il 27% dei ragazzi tra i 12 e i 18 anni. I maschi sono i più a rischio dipendenza e, in generale, a un adolescente su quattro tra quelli che giocano capita a volte di perdere molti soldi. Sexting e cyberbulli. Il 23,6% dei ragazzi ha trovato sul web pettegolezzi o falsità sul proprio conto; uno su 5 sue foto imbarazzanti. Il tutto mentre
in rete aumentano i casi di "sexting": oltre un adolescente su 4 (25,9%) ha ricevuto un sms, un mms o un video a sfondo sessuale, nel 2011 la percentuale si era fermata al 10,2%. Solo il 12,3% (6,7% nel 2011) degli adolescenti ammette di aver inviato materiale a sfondo sessuale non vedendoci nulla di male (41,9%). Fughe da casa triplicate. Nel 2011 se n'era andato il 9,6% degli adolescenti, nel 2012 quasi il 30%. Il motivo principale è il contrasto con i genitori; la fuga dura qualche ora (47,3%) e i giovani decidono da soli di tornare a casa (67,2%). Tagli alla paghetta. Un adolescente su due (50,1%) e il 28,7% dei
bambini affermano che la propria famiglia è stata colpita dalla crisi: i ragazzi ammettono che in casa ci sono difficoltà ad arrivare a fine mese (26,1%) e si é più attenti sulle spese per cibo e vestiti (48,4%) o sugli extra (59,2%), tanto che il 33,7% ha rinunciato alla paghetta. Vista la situazione attuale temono per il loro futuro: la paura di non trovare lavoro da adulti è largamente diffusa, solo il 18,2% dice di non averla. Cresce l'uso di alcolici. Cominciano a bere già nel periodo della scuola media
ALLARME SOCIALE / L'ANALISI DI FARA (EURISPES) E CAFFO (TELEFONO AZZURRO)
"La politica ascolti la voce dei ragazzi"
n Il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara
I dati dell'indagine dell'Eurispes non possono che destare preoccupazione negli addetti ai lavori. "In questi mesi - afferma il presidente di Sos il Telefono Azzurro Onlus, Ernesto Caffo - abbiamo incontrato tanti bambini e adolescenti. Ci hanno parlato dei loro problemi, della crisi economica, che mette in ginocchio le loro famiglie, del cyber-bullismo, del sexting e del gioco d’azzardo. Con le loro testimonianze abbiamo realizzato dei video ora disponibili in una app realizzata assieme ad Eurispes". Le interviste e l’indagine raccontano ragazzi sempre più spesso soli, nonostante le centinaia di amicizie su Facebook, e alla ricerca di qualcuno di cui fidarsi vera-
mente, anche in rete, a dispetto di una più apparente caccia al “mi piace”. "Non nascono fragili - continua Caffo - ma sono resi fragili da una società che presenta sfide e pericoli insidiosi, cui in molti casi gli stessi adulti non sono preparati. Chiediamo alle istituzioni e alle forze politiche di affrontare seriamente la questione infanzia nel nostro Paese con investimenti immediati, soprattutto in percorsi educativi e culturali, che porteranno a un ritorno di investimento perché capaci di donare benessere agli adulti di domani. Bambini e adolescenti devono essere componente attiva della nostra società". L'allarme è sottolineato anche dal presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara.
"In misura inversamente proporzionale alla loro massiccia presenza nello scenario mediatico e simbolico - spiega - i giovanissimi sono costantemente assenti sui fronti che più contano: quelli delle decisioni politiche, delle scelte, degli investimenti, delle tutele reali". "La nostra indagine - conclude Fara - è espressione del riconoscimento di due diritti fondamentali dei bambini e degli adolescenti: quello all’ascolto e alla partecipazione. Solo ascoltandoli e comprendendone i vissuti è possibile capire il reale impatto che alcune condizioni di vita hanno sul loro benessere psicofisico, ipotizzando e proponendo soluzioni concrete".
26 gennaio 2013
7
Il 62% dei bambini ha a disposizione un telefonino proprio. Il 44,4% dei bambini acquisisce un cellulare tra i 9 e gli 11 anni. Il 17,6% ha un cellulare prima dei 7 anni. Le due funzioni maggiormente utilizzate sul cellulare sono i giochi (21,2%) e le telefonate (20,5%), seguite dall’invio di messaggi di testo o mms (18,3%) e dall’ascolto di musica (17,5%).
SOCIETÀ
Piccoli, ma già con il cellulare: il 62% ne ha uno tutto per sé
IL FENOMENO / MASSIMA ALLERTA ANCHE I VIDEOPOKER
Un bambino su 3 ammette di giocare ai Gratta&Vinci
(65,7%), ma il 21,1% degli intervistati aveva meno di 11 anni quando ha bevuto il primo drink. Maltrattati dal partner. Si chiama "dating violence" e registra la presenza di violenza fisica e verbale all'interno delle giovani coppie: al 29,1% dei ragazzi è successo che il proprio partner urlasse contro di lui, uno su cinque (20,9%) invece è stato insultato. Il 5,4% dichiara che il partner ha minacciato di picchiarlo. "Questo fenomeno, assieme al consumo di alcol e al gioco d'azzardo, sono sottovalutati", ha denunciato la vice capo del Dap, Simonetta Matone. Allarme suicidi. Un adolescente su 20 ha cercato online siti che esaltano il suicidio; i ragazzi accedono anche a siti che
incitano a violenza (19,3%), reati (12,1%), razzismo (13,1%) e anoressia (9,9%). Cyberdipendenza. Il 68,7% non riesce a staccarsi da internet quando richiesto. Il 95,7% naviga tutti i giorni, il 16,2% anche per più di 4 ore. Idem per il cellulare, usato dal 40,5% per più di 4 ore. Senza internet il 38,4% dei ragazzi avrebbe paura di non riuscire a conoscere nuove persone, il 22% si sentirebbe tagliato fuori dal gruppo di amici. A scuola invece si naviga poco: pur avendo gli strumenti a disposizione, denunciano gli intervistati, il 46,2% degli adolescenti dice di non aver mai usato internet nell'ultimo mese con un insegnante.
segue dalla prima
Intendo riferirmi alla scelta del Governo Prodi di ricorrere alla revisione della spesa per colmare il divario di efficienza tra la nostra Pubblica Amministrazione e quella degli altri Paesi europei impostando un processo di ammodernamento della pubblica amministrazione senza precedenti perchè fu rifiutato il comodo ricorso ai tagli lineari. Fu, infatti, scelto un attento esame degli strumenti, delle scelte allocative e della gestione delle risorse, in maniera da effettuare l’analisi dell’intera spesa di ciascun dicastero sotto il profilo dell’efficienza dell’uso delle risorse umane e materiali. Questo impegno è stato disatteso dai governi successivi e oggi non è rispettato nella sua effettiva di-
Se l’82,9% dei bambini cui è stato sottoposto il questionario dichiara di non aver “mai” giocato online a soldi, la percentuale scende al 74,1% per il gioco a soldi non online: un bambino su quattro risulta coinvolto all’interno di un fenomeno, quello del gioco, la cui portata e rilevanza non devono essere assolutamente sottovalutate. Gioca spesso a soldi online l’1,4% dei bambini del campione, lo fa qualche volta il 3% e raramente il 3,6%. I giochi che prevedono denaro non online fanno registrare percentuali maggiori (5,1% spesso, 3,8% qualche volta e 6,4% raramente). Il gioco prediletto dai bambini è il Gratta&Vinci, cui dichiara di aver giocato
il 33,7%, mentre l’11,4% e l’11,1% ha invece giocato rispettivamente alle Lotterie ed al Bingo. Per quanto riguarda il Videopoker e le Slot machines, che sono senza dubbio i giochi d’azzardo che destano la maggior preoccupazione, le percentuali di bambini che dichiarano di aver giocato a questi due pericolosi giochi d’azzardo non sono affatto trascurabili (rispettivamente il 7,8% ed il 6,9%), tanto più se si considera che, ammette di non avervi mai giocato, ma che tuttavia vorrebbe farlo, un numero quasi doppio di bambini (rispettivamente il 13,3% ed il 13,5%).
La vita politica e i cattolici... mensione, non essendo sufficienti i tagli lineari alla spesa pubblica se non se ne cura contemporaneamente anche il miglioramento del livello di produttività. Il secondo precedente riguarda l’importante successo riportato dal presidente dell’ANCI G. Delrio nella sua motivata opposizione alla politica dei tagli lineari a alla finanza locale. Dal 1° gennaio 2013 il gettito dell’IMU finirà interamente nelle casse comunali con una contemporanea riduzione dei trasferimenti per 3 miliardi: una vittoria dovuta al fatto di aver saputo trasformare un problema di cassa in un problema di metodo. L’ANCI ha sempre sostenuto che la voce più importante del bilancio di un ente locale non sono i trasferi-
menti di risorse dallo Stato ma il saldo di bilancio originario (entrate proprie - spese finali) perché è l’unico parametro in base al quale la CEE valuta l’adempimento assunto dall’Italia di conseguire il pareggio del bilancio. Pertanto la devoluzione dell’intero gettito IMU ai Comuni, aumentando le entrate proprie, rafforza l’elemento chiave del concorso degli enti locali al processo di risanamento della finanza pubblica. Non mancano certo in questi precedenti delle insufficienze, peraltro superabili: rimane, tuttavia, il merito di aver equilibrato il rigore con la crescita, essendo riusciti ad articolare la finanza pubblica sulla base della compatibilità tra vincoli europei ed
esigenze nazionali. In conclusione la risposta ai tre interrogativi consente di condividere la tesi del ruolo di lievito dei cattolici nella vita politica, tuttavia legato alla qualità della proposta, poiché i drammatici problemi da affrontare trasformeranno la prossima legislatura in una nuova Assemblea Costituente. Pertanto se i cattolici sapranno gestire l’appartenenza al personalismo comunitario non come una comoda rendita di posizione, ma operando in modo positivo insieme ai laici, l’art. 2 della Costituzione sarà, ancora una volta, l’attaccapanni per un avanzamento civile di tutta la società italiana. Antonio Troisi
26 gennaio 2013
8
[ ] ph: angelo.gi
SE DITe stampa dite SEDIT
S
e dite stampa dite Sedit. Punto di riferimento per la stampa anche di quotidiani nel Sud Italia, partner privilegiato di case editrici e aziende. Tecnologie, conoscenza e organizzazione:
la risposta alle nuove sfide della comunicazione e della stampa.
70026 Modugno (Bari) www.sedit.biz
26 gennaio 2013
9
Tante pale eoliche, troppe per Manduria. La comunità locale non condivide il progetto per la realizzazione di un parco eolico composto da 63 pale. Le paure non riguardano l'uso appropriato di energie alternativa, ma le ripercussioni che gli impianti potrebbero avere sull'economia del territorio: il possibile esproprio dei campi coltivabili, infatti, rischia di penalizzare la produzione del celebre vino primitivo. Si teme anche un minor afflusso di turisti. (g.p.)
ENERGIA
La città teme per la propria economia
SOS n AGRICOLTORI E CITTADINI TEMONO L'IMPATTO AMBIENTALE SUL TERRITORIO
Manduria dice no all’eolico ”Le pale sono un minaccia”
Progetti per un grande “parco” nelle campagne n GIORGIO PUZZOVIO
A
Manduria temono il lato oscuro della green economy. La comunità tarantina contesta la programmata realizzazione sul territorio di strutture dedicate all'energia eolica. Lo spettro del deturpamento paesaggistico ha allarmato i protagonisti della "Terra del vino Primitivo": i progetti depositati in Regione riguardano, appunto, la costruzione di un grande parco eolico nelle campagne di Manduria, composto da 63 pale alte oltre 100 metri. Le società interessate alla realizzazione del polo (Monte, Messapia Energia e Manduria Green) hanno già definito la locazione delle strutture: 16 pale saranno posizionate nei terreni contigui alla centrale di Erchie, altri 2 poli sorgeranno di fronte all'insediamento e saranno composti da 19 e 28 torri. Al vaglio degli enti regionali, inoltre, sono altri progetti che riguardano ulteriori 73 pale eoliche da costruire nei territori limitrofi a Manduria. L'evoluzione verso l'energia alternativa, però, non trova consensi presso la comunità locale che vede a rischio sia la vasta e rinomata produzione di uva e vino, ma anche le attività turistiche che proliferano nella zona. Gli agricoltori temono, innanzitutto, espropri pubblici dei terreni adibiti alla coltivazione: la costruzione del maxi parco eolico, infatti, prevede un'estensione ampia sulle campagne del luogo. Le critiche riguardano anche il business: secondo le associazioni di categoria, l'indotto costituito dalla filiera produttiva del vino primitivo DOC di Manduria genera un profitto annuo di 30 milioni di euro per la comunità locale. L'investimento energetico-eolico è un affare da
AUTORIZZAZIONI / E LA REGIONE FRENA SULLE “ABNORMI RICHIESTE”
Nicastro: “Valuteremo l’impatto” La Regione Puglia getta acqua sul fuoco. "In virtù delle abnormi richieste di autorizzazione all'istallazione di pale eoliche che interessano la nostra regione - precisa l'assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro le istituzioni hanno ritenuto di assoggettare a valutazione d'impatto ambientale le richieste di istallazione nel territorio di Manduria". La procedura prevede che tutti i soggetti coinvolti nella vicenda (aziende, enti pubblici e privati) presentino, entro i 60 giorni successivi la pubblicazione del provvedimento per la valutazione d'impatto ambientale, le proprie osservazioni. Il materiale permetterà ai tecnici del Comitato regionale di esprimere una decisione definitiva. (g.p.)
72 milioni di euro, confinati nelle poche mani dei gruppi investitori: secondo i critici, il beneficio economico dell'operazione non coinvolgerebbe i manduriani. Le perplessità giungono anche dalle associazioni ambientali che da lungo tempo sostengono i benefici delle energie alternative. "I progetti riferiti a Manduria - precisa il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini sono assolutamente sovradimensionati rispetto ai caratteri ambientali e paesaggistici del territorio su cui andrebbero a ricadere. Sebbene Legambiente sia da sempre favorevole alle energie rinnovabili, valida alternativa al carbon fossile, non è ammissibile che si cambino i connotati di un ecosistema attraverso l'installazione di centinaia di torri eoliche". L'impatto ambientale del parco eolico potrebbe danneggiare la natura circostante: il rischio di mortalità da impatto per gli uccelli migratori ed i rumori generati dalle turbine delle pale non offrono argomenti a favore della crescita turistica della zona. Il depauperamento del paesaggio, secondo le istituzioni locali, causerà perdite al settore ricettivo alberghiero ed agroalimentare. Altra benzina sul fuoco è versata dai connotati a volte nebulosi del business legato alle energie rinnovabili: negli ultimi anni, il settore è stato spesso accusato di esercitare con insistenza pressioni lobbistiche sulle istituzioni politiche per la realizzazione di imponenti progetti. I problemi legati all'impatto ambientale, però, hanno trasformato alcune strutture in "cattedrali nel deserto" prive di reale sviluppo. A Manduria temono il lato oscuro del sole, la parte buia che alimenta l'affare delle pale eoliche.
26 gennaio 2013
10
MERCATI
Dal 2004-2005 al 2011-2012, le squadre che hanno fatto il maggior numero di punti in classifica sono state il 50% delle volte anche quelle con il monte ingaggi più alto e la società vincente è stata sempre fra le 3 con il monte ingaggi più alto
LA RICERCA n ASSOCIAZIONE ITALIANA CALCIATORI
Chi spende poi vince: il calcio non fa sconti n FABIO POLI
U
n'analisi condotta dall'Area Ricerche dell'Associazione Italiana Calciatori sulle ultime otto stagioni sportive della Serie A italiana propone una correlazione tra il monte ingaggi dei singoli club e i loro risultati sportivi a fine stagione. L'analisi evidenzia una correlazione tra quanto ogni singolo club spende per gli stipendi dei calciatori della prima squadra e il risultato conseguito in campionato. In particolare, tale correlazione appare strettamente evidente per i club che puntano alla vittoria del campionato,
mentre, per la parte bassa della classifica, non sembra evidenziarsi alcuna regola che correli gli investimenti ai risultati. In breve: per vincere è necessario investire più degli altri. La retrocessione, invece, non è determinata soltanto dal fatto di aver speso meno di tutti. IL MONTE INGAGGI. Partiamo dall’analisi dell’andamento del monte ingaggi complessivo della Serie A. Come evidenzia il grafico il totale degli investimenti per gli stipendi dei calciatori è passato, nella massima serie, da 649 a 880 milioni circa. L’incremento non è stato tuttavia costante, dal momento che ha fatto registrare una significativa flessione per due stagioni consecutive: dal 2005 al 2007, arrivando ad un totale minimo di 567 milioni. Dal 2007 al 2011 la crescita è stata costante, seppur con un trend di crescita sempre più lieve. Sino a far registrare una contrazione di -25 milioni, tra il 2010-2011 e il 2011-12. È interessante notare che la spesa media per il monte ingaggi complessivo di cia-
scuna società è cambiata in maniera similare all’andamento appena commentato. Ciascun club spendeva, in media, circa 32 milioni di euro per l’intero monte ingaggi nel 2004. Nel 2012 ciascun club si è trovato a spendere, in media, 44 milioni circa. Prendendo in analisi i risultati dei campionati dal 2004-2005 al 2011-2012, si nota che le squadre che hanno fatto il maggior numero di punti in classifica sono state il 50% delle volte anche quelle con il monte ingaggi più alto. Nelle stagioni prese in considerazione, la società vincente è stata sempre tra le 3 con il monte ingaggi più alto. Considerandolesquadre chesi sono classificate nelle prime tre posizioni delle ultime 8 stagioni, l’83,33% delle volte queste avevano anche i 3montiingaggipiù alti [NB: nella stagione sportiva 2005/06 e 2006/07 sono stati considerati i punti effettivamente realizzati, senza penalizzazioni]. Questo dimostra che investire più degli altri fornisce la certezza di arrivare tra i primi ma non
può garantire la certezza della vittoria assoluta. Tuttavia, come noto, le primissime posizioni sono quelle che danno l'accesso alla Champions League, ovvero a una ulteriore forma di introiti [e investimenti per gli ingaggi di altri giocatori o di giocatori di maggiore livello e maggiore costo]. Questo acuisce ulteriormente il competitive imbalance, ovvero il disequilibrio competitivo tra le squadre che arrivano stabilmente nelle prime posizioni e quelle che restano, invece, costantemente nelle altre zone della classifica. SPENDERE... PAGA. Proviamo a ricapitolare: investire nel monte ingaggi dei giocatori significa arrivare nelle prime tre posizioni; arrivare nelle prime tre posizioni si può definire “vincere”; vincere significa guadagnare (premi, diritti e ingresso in Champions); guadagnare permette di reinvestire; reinvestire significa rivincere. In breve: chi investe di più, vince e guadagna di più. Questo asserto è certamente vero nel medio-lungo periodo, ma l'analisi dell'Area Ri-
il tuo quotidiano gratuito su carta e i ad www.epolisbari.com
Quorum Italia
Pubblichiamo un intervento sul tema della "spesa" del calcio a cura di Fabio Poli, docente di Organizzazione aziendale e Diritto dello sport all’Università San Raffaele di Roma e direttore organizzativo Associazione Italiana Calciatori
scarica l’applicazione gratuita da iTunes
26 gennaio 2013
11
MERCATI
Nella lotta per salvarsi vige la regola contraria: nelle ultime 8 stagioni una volta soltanto (12,5%) la società che ha speso meno negli stipendi è retrocessa. La “salvezza” è una questione di programmazione e di scelte sportive e non soltanto di spese
n Sopra Fabio Poli, docente di Organizzazione aziendale e Diritto dello sport all’Università San Raffaele di Roma e direttore organizzativo Associazione Italiana Calciatori. A sinistra Ibrahimovic e Cassano ai tempi del Milan. Sotto il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta
cerche AIC dimostra che è verificabile anche nel breve periodo.Nelle ultime otto stagioni, quindi, le squadre che hanno vinto il campionato sono state 4 volte (50%) quelle che avevano investito più di tutte nel monte ingaggi dei giocatori. 2 volte (25%) ha vinto lo scudetto la seconda squadra nella classifica degli ingaggi. In tutti i campionati analizzati, come anticipato, il club leader per monte ingaggi non è mai sceso oltre la terza posizione della classifica sportiva. TRE RICCHI, TANTI POVERI. Per interpretare appieno l'andamento del fenomeno bisogna però sottolineare che il monte ingaggi delle tre società più "ricche" rappresenta quasi il 50% del totale ingaggi della Serie A. Questo vuol dire che le prime tre società investono da sole quello che investono tutte le altre messe insieme. Ciò determina, evidentemente, l'origine del disequilibrio competitivo. Nell'ultimastagione analizzata, ad esempio, le prime tre classificate hanno investito il 47,41%del totale monte ingaggi del campionato di Serie A. Nella stagione 2006-2007 si è registrato il picco massimo,con il 53,02% dell'investimento totale appannaggio delle prime tre (curiosamente nella stagione senza la Juventus nella massima serie). Il picco più basso si è registrato, invece, nel 2009-2010, con “solo” il 47,15% del totale. Nelleultime 8stagioni, quindi, le squadre che si sono classificate ai primi tre posti hanno speso per il monte ingaggi dei propri giocatori una cifra di poco inferiore a quella spesa complessivamente da tutte le altre 15società. ZONE BASSE, REGOLA INVERSA. Prendiamo, infine, in considerazione quello che avviene nella parte bassa della classifica, nella cosiddetta "lotta per non retrocedere". È vero che chi investe meno per pagare i propri giocatori perde il campionato e si ritrova nella
serie cadetta la stagione successiva? Diciamo subito che i dati dimostrano chiaramente il contrario. Considerando, infatti, le squadre che si sono classificate tra le ultime3posizioni (dal 2004/05 retrocedonoin Serie B n°3 squadre), solo 8 volte su 24 (33%) tali società avevano il monte ingaggi tra i tre più bassi. Ancora più nel dettaglio:nelle ultime8stagioni una volta soltanto (12,5%) la società più parsimoniosa negli stipendi è effettivamente retrocessa. Nellealtre7 stagioni si è sempre salvata.Questo dimostrerebbe che la “salvezza” è una questione di programmazione e di scelte sportive e non soltanto di spese. Per completezza dell'analisi va, però,sottolineatoche la differenza in percentuale tra il monte ingaggidelle ultime societàènotevolmenteinferiore rispetto aquello che si registra tra le prime tre.Nelleultime 8 stagioni, ad esempio,la differenza media tra il monte ingaggi della terza e quel della quarta è pari al 29,63%. Questo vuol dire che, in media, la
squadra che arriva subito dietro le tre "top spender" ha investito quasi un terzo meno di loro per gli stipendi dei giocatori. Anche nelle posizioni di rincalzo, similmente a quanto avviene per le ultime tre, la posizione media ottenuta dalle società a fine stagione non corrisponde a quella determinato dalla spesa per il monte ingaggi. Non esiste, cioè, una correlazione automatica tra il monte ingaggi e alcuna posizione in classifica. MILANESI, TANTI SOLDI PER... POCO. Prendendo, infine in considerazione le squadre che hanno disputato almeno3campionati di Serie A nelle ultime 8 stagioni, è possibile tracciare un rapporto tra la classifica sportiva e quella del monte ingaggi. Questo ci consente di descrivere un indice di regressione, ovvero di rendere graficamente evidente la capacità di ogni club di andare “meglio” o “peggio” degli investimenti effettuati per i giocatori. Per spiegarsi: se ogni squadra avesse ottenuto in classifica esattamente lo stesso risultato ottenuto
nella classifica del monte ingaggi [ad esempio: ottava in classifica sportiva, ottava in classifica della spesa] si troverebbe esattamente sulla linea centrale. Consideriamo, ad esempio, il Milan e l’Inter, che si sono sempre posizionate ai primissimi posti nelle stagioni considerate. Il grafico mostra che, malgrado i successi e le posizioni conseguite, per mantenere stabile il loro livello di risultato, hanno investito in monte ingaggi più di quanto ottenuto in termini di classifica sportiva. LE BUONE INVESTITRICI. La Juventus, la Roma, la Fiorentina il Napoli, l’Udinese, la Lazio ed altre che si trovano al di sopra della linea di regressione hanno, invece, ottenuto un risultato migliore rispetto all’investimento in monte ingaggi. Le altre società che si trovano al di sotto della linea, nella parte bassa della classifica sono quelle che hanno speso più di quanto hanno ottenuto in termini di classifica.
26 gennaio 2013
SPONSOR
12
La Liga spagnola prima per ricavi Liga spagnola campione di ricavi: con 190 milioni di euro è al primo posto della classifica europea per nazioni. Al secondo posto la Premier League inglese, con 168 milioni di euro. Sul terzo e più basso gradino del podio la Bundesliga tedesca che sviluppa introiti da merchandising superiori a 130 milioni di euro. Quarto posto per la Serie A, che nel complesso sta crescendo con i suoi oltre 77 milioni di euro. (f.t.)
DATI n EMERGONO DALL’INDAGINE DI STAGEUP
Gli sponsor sono in calo Nel 2013 previsto -6,4% n FABIO TRAVERSA
I
l mercato sponsorizzativo italiano è in crisi. I dati che emergono dall’indagine predittiva 2013 “Il futuro della sponsorizzazione” di StageUp Sport & Leisure Business e Ipsos, alla sua undicesima edizione, lo confermano. Il calo previsto quest'anno è del 6,4% mentre nel 2012 il comparto si è attestato a 1.288 milioni di euro con una flessione dell’8,2% rispetto al 2011. Fra il 2011 e il 2012 il comparto che ha subito il maggior calo percentuale è stato quello culturale, passato da 166 milioni a 150 milioni di investimenti, per un decre-
mento del 9,6%. Scendono anche gli impieghi nello sport, da 856 milioni a 782 milioni, con una discesa dell’8,6%, e quelli in attività socialmente utili, da 381 milioni a 356 milioni, con un saldo negativo del 6,5%. Lo sport resta, comunque, al primo posto nelle scelte degli investitori: su 100 euro investiti in sponsorizzazione 60 circa vanno allo sport. Di sicuro in Italia il rapporto tra investimenti in sponsorizzazione e in pubblicità si aggira intorno a 1:6. Negli ultimi 4 anni il mercato dell’advertising ha visto una contrazione del volume degli investimenti di circa il 23% passando da
9,8 miliardi nel 2008 a 7,5 miliardi nel 2012. Più forte la riduzione della spesa per il mercato delle sponsorizzazioni che dal 2008 al 2012 è passata da 1,8 a 1,3 miliardi di euro (-28%). Nel 2011 e nel 2012 gli andamenti dei due comparti risultano pressoché speculari. Il fatto che la decisione in tema di sponsorizzazioni sia di natura prevalentemente strategica e che in ambito sportivo sia frequente l’adozione di contratti pluriennali porterà, nel momento in cui la ripresa si consoliderà, a uno spunto marginalmente inferiore (o quantomeno differito) del mercato delle sponsorship rispetto ad altri
segmenti della comunicazione. Tra i numerosi fattori esogeni che hanno impatto sulle decisioni di investimento quelli che maggiormente potranno influenzare le dinamiche d’investimento nel 2013 sono la congiuntura economica internazionale, il livello di redditività delle aziende, il livello dei consumi e il quadro normativo e fiscale (relativo alle sponsorizzazioni e/o alla pubblicità). Le stretegie anticrisi? Puntare sulla progettualità e la rendicontazione, aggregare l’offerta, investire sul marketing, far leva sulle potenzialità del territorio, valorizzare le community (soprattutto “social”) anche verso gli sponsor.
FOCUS / FINO AL 2016 PREVISTI RICAVI OLTRE IL TETTO RECORD DI UN MILIARDO
Le Olimpiadi non conoscono crisi L'economia è in grave difficoltà in tutto il mondo ma lo sport olimpico non sembra conoscere la parola "crisi". Dopo gli ottimi risultati in termini di botteghini il Comitato olimpico internazionale ha annunciato che nel quadriennio 2013-2016 i ricavi previsti dai top sponsor supereranno per la prima volta il tetto record di un miliardo di dollari grazie al clima favorevole delle ultime Olimpiadi (nel quadriennio 2001-2004 erano quasi la metà, 663 milioni di dollari). E per il periodo 2017-2020 il Cio ha già assicurato accordi con sette grandi aziende per 720 milioni. Attualmente ha intese con dieci
top sponsor per le prossime Olimpiadi e ha fissato un limite massimo di 12 sponsor (il 2020 è anche il limite per i contratti). A conferma dell'appeal crescente dello sport arriva la notizia dell'accordo a "nove cifre" grazie al quale il marchio Longines sarà sponsor della Federazione Equestre Internazionale per altri 10 anni. L'azienda del gruppo Swatch metterà a disposizione della FEI, per tutte le 7 discipline di competenza, il suo know how nel campo delle tecnologie applicabili al multimediale, al cronometraggio e all'elaborazione dei dati dei servizi. (f.t.)
26 gennaio 2013
13
SPONSOR
Dalla Champions risultati positivi per il Chelsea La vittoria in Champions League nello stadio dell'Allianz Arena del Bayern Monaco ha fruttato un risultato positivo sul terreno dei conti societari: è questa la fotografia del bilancio del Chelsea F.c., la società inglese che ha alzato appena 7 mesi fa in terra di Baviera la Coppa europea per club. Un utile pari a 1,7 milioni di euro. (f.t.)
IL FATTO n IL CICLISTA ARMSTRONG GALLINA DALLE UOVA D’ORO
Quando il caso doping non rompe gli accordi
“Chi ottiene ritorni del 320%...”
Palazzi (StageUp) consiglia: “Investire sul marketing” n Lance Armstrong, il ciclista americano al quale sono state revocate per doping le vittorie di sette Tour de Force
G “Il mercato sponsorizzativo - commenta Giovanni Palazzi, presidente di StageUp - ha subito, nell’ultimo quadriennio, una flessione più accentuata rispetto al mercato pubblicitario e anche nel 2013 prevediamo un'ulteriore discesa. Aggregare l’offerta, puntare su progettualità e analisi dei ritorni, investire sul marketing sono strade percorribili per preparare un rilancio degli investimenti”. (f.t.)
razie alle sponsorizzazioni il ciclista Lance Armstrong ha accumulato un patrimonio di 125 milioni di dollari. Adesso che ha deciso di ammettere di essersi dopato per anni ci si potrebbe aspettare che i suoi sponsor pretendano la restituzione di quei soldi. Ma a loro non interessa che si associ il loro nome a fatti di doping. E un'inchiesta pubblicata su Il Sole 24 Ore e simultaneamente sul New York Times dimostra che la diffusione di quel fenomeno non è attribuibile solo ad atleti, allenatori, medici o direttori sportivi, ma anche a chi alimenta l'intero ingranaggio con i propri soldi, e cioè proprio gli sponsor.
Da uno studio dell'US Postal Service risulta che tra il 2001 e il 2004 le Poste americane hanno speso 32,27 milioni di dollari per sponsorizzare il team di Armstrong, ricevendo benefici di immagine e marketing per 103,63 milioni. E, secondo l'avvocato di Lance, Tim Herman, chi ottiene un ritorno del 320% in quattro anni non ha motivo - o diritto - di lamentarsi. Gli sponsor non possono neppure dire che sono stati danneggiati dal sistema di doping con cui Armstrong è riuscito a vincere sette Tour de France. Nel rescindere i loro contratti con l'atleta hanno, infatti, rilasciato dichiarazioni di netta condanna dell'uso di so-
TV / SEGNALI DI CRESCITA. NEL 2015, PER STAGEUP, VARRÀ 50 MILIONI DI EURO
In Italia il product placement stenta Nel 2015 il mercato del product placement televisivo italiano varrà 50 milioni di euro secondo StageUp. Lo strumento di comunicazione stenta a decollare nel nostro Paese anche a causa della crisi del mercato pubblicitario. Tuttavia, nel prossimo triennio, il product placement televisivo potrà rappresentare una
svolta nell’advertising del piccolo schermo raccogliendo investimenti in linea con quanto stimato per Gran Bretagna (45 milioni di euro) e Germania (50 milioni di euro), ma un po’ meno di quanto previsto per la Francia (72 milioni di euro). “Il product placement televisivo - commenta Giovanni Palazzi - per
le sue peculiarità si avvicina molto alle caratteristiche della pubblicità sul web, un mercato che da diversi anni cresce a doppia cifra. Riteniamo dunque che il mezzo, già ampiamente sviluppato negli Stati Uniti con un valore di 2,7 miliardi di dollari l’anno, abbia grandi potenzialità di crescita anche in Italia". (f.t.)
stanze dopanti che li hanno fatti apparire "paladini dell'onestà nello sport". La reazione del principale sponsor di Alex Schwazer (squalificato dal Coni per essere risultato positivo all'Epo), Ferrero, non si fece attendere. La società dichiarò "il dispiacere dal punto di vista umano per quanto accaduto a Schwazer, un ragazzo semplice che, compiendo un atto molto grave e antisportivo, ha buttato via una carriera di impegno e fatica". Fino alla presa di distanza: "Il suo contratto con Ferrero era in scadenza dopo le Olimpiadi di Londra 2012 e, ovviamente, non verrà rinnovato". (f.t.)
26 gennaio 2013
Quorum Italia - Photo: James Steidl - NaDi
14
SOLO NELLE MIGLIORI LIBRERIE
quio
con
Car
ese
o CoVell
Dionisio CiC
V
oquio
a coll
isio Dion
con
C iC C
are
io con
a colloqu
io C Dionis
iCCa
i
Più forti del la Paura Vito CoVell a colloquio con i Dionisio CiCC arese
Carese
P iù f ort i del la P aur a
ra a Pau dell orti Più f
Più
a Paur a l l i de i fort ito CoVell se
Paura a l l e d rti Più fo Vito CoVellirese Paura
Più forti della Pau ra Vit
Paura
re. semp nuovo to da n il a accan patto co so negli ra ci st e l’im terio a così is m la pau ito sancisc to e minci mo vag , sconosciu suoni. Co ra. ei o au mond ei colori, n con la p atologico za ,n ip en ri d o iv a d v ll o . ra con c’è nu la vita suo la nost bito: non mente, è ano, il su ce molo to. Sempli l’essere um sto della te el n es d u co o q p orta in , il up che p . lo svil esperienze enza re tavia i u a collo qu io co ulo d le pau un’infl accum , hanno aura, anzi izzazione n ta p an cresci scere la enti, l’org ammini re ad acc comportam la pubblica ttà, il web, el ci ndo nostri ziende e d gia delle , il mo lo a morfo a mediatica delle d one, la pau strazi to dell’agen la i del l’ l’impat uola e del ci più fort i serenità d er sc della uire a rend l’obiettivo ggiunge ra uel ib contr tendoci q auspica di aure reali p an o ra gar ere uman ercorso tra e l’unico ch ss p che l’e stro è un incimento quella di no nv ie è b co l fo azio re. il e su delle ie munic si iz co ar tt e fi ber ella per li iuto d modo rle con l’a petenti. ta m affron persone co i ne e d
Più forti dell a
a collo
la rti del Più fo
Più forti della Pau ra
Più f orti dell a Pa ura
Più f orti dell Vito a Pa CoV ura Dion elli isio CiC
cresci ta ad ac , hanno cr u nostri escere la n’influen za ch e po delle comport paura, an rt amen zi azien ti, l’o le paure a de e strazi rg . o d l’imp ne, la morf ella pubb anizzazio at n li o della to dell’age logia delle ca ammin e n sc i contr uola e d da media città, il web tica, il el ib ra ga uire a ren l’ mond , ra d o che l’ ntendoci erci più fo esser q rt u i el della l’obie e um re. il pau ttiv ano n e fittiz ostro è un auspica o di seren it d modo ie e sul co percorso tr i raggiunge à n a affron per liberar vincimen paure re to al ta si ne e d rle con l’a delle fob che l’unic i ie i perso iu o ne co to della co è quella d mpet i enti. municazio
e. da sempr nuovo accanto o con il a ci sta la paur sancisce l’impatt rioso negli iste to mo vagi onosciuto e m omincia così sc suoni. C mondo, lori, nei co paura. i ne n i, za co la odor logico conviven è nulla di pato la nostra . non c’ : to è la vita bi , molo su Semplicemente il suo o, . e uman della in questo ppo dell’esser to es nt ilu co sv tavia lo di esperienze, il e porta o enza ch ure. accumul un’influ hanno zi le pa , an ta a, ci ur es cr pa zazione escere la enti, l’organiz ad accr mini am comport lla pubblica am web, ri st no il de iende e logia delle città, ondo delle az fo m e, la mor iatica, il strazion enda med o dell’ag l’impatt ll’ lla pau uola e de erci più forti de della sc renità ire a rend l’obiettivo di se bu ri nt el co iunge endoci qu a di ragg ra garant umano auspic ere che l’ess re.
Più f ort i del Vito la P CoV aur Dio elli nisio a CiCC a collo
quio
con
are
se
accu m cresci ulo di es p ta ad ac , hanno erienze, il cr nostri escere la un’influen contesto d delle comport paura, an za che p ella o amen az zi strazi iende e ti, l’o le pau rta re o l’imp ne, la mo della pub rganizzazi . at rf b della to dell’age ologia del lica amm one sc contr uola e d nda med le città, il ini iatica w ib el , il m eb, ra ga uire a re l’ ondo ra n che l’ ntendoci derci più esser forti quell’ e d re. il o nostro umano au biettivo d ella pau e fitt i sere spica è un iz n mod ie e sul co percorso di raggiu ità o n affro per liber nvincimen tra paure ge n ar re ne e tarle con si delle fo to che l’u ali di per l’aiuto n bi ic eè o sone comp della com quella di unicaz etenti . io
PIÙ FORTI DELLA PAURA VITO COVELLI a colloquio con
DIONISIO CICCARESE
26 gennaio 2013
15
Giuliano Guerriero, 24 anni di Bari, ha conseguito la Laurea Magistrale in Marketing con votazione finale di 110 e lode e ha maturato esperienze come Marketing officer in una struttura alberghiera, nella gestione e organizzazione di eventi artistici e come cooperatore in una società di ricambi auto.
latesisulgiornale In questa pagina, dedicata alle Università di Puglia e Basilicata, pubblichiamo le migliori tesi sui temi economici allo scopo di far conoscere al mondo imprenditoriale le energie più vivaci dei giovani
UNIVERSITÀ
curriculum
MARKETING n IL VALORE DEI BRAND, L'USO DEL WEB E IL CASO "FRATELLI LA BUFALA"
Così l'Effetto Prisma "plasma" la percezione del made in Italy l’Università
n GIULIANO GUERRIERO
P
arlare di made in Italy è riduttivo, poiché affonda le sue radici nei distretti industriali, grazie ai quali l’etichettatura italiana ha raggiunto i massimi livelli nei seguenti settori: abbigliamento-moda, arredo-casa, automazione-meccanica, alimentari-bevande. Made in Italy è il terzo marchio più conosciuto al mondo dopo Visa e Coca Cola. Spesso viene spontaneo un collegamento psicologico per alcune classi merceologiche come: pasta, pizza, mozzarella, caffè, prosciutto di Parma, moto di piccola cilindrata (vespa, lambretta), arance rosse di Sicilia. Questi si identificano nella mente del consumatore come prodotti esclusivamente italiani. Difatti l’immagine del "made in" è spesso influenzata da quella che è la percezione del brand. Nel marketing le percezioni sono più importanti della realtà, perché influenzano il comportamento d’acquisto dei consumatori, abbracciando tutti i campi. Il giudizio di una situazione dipende dalla percezione che ne abbiamo. Le percezioni sono diverse da soggetto a soggetto anche nella stessa situazione, ciò che percepisce un soggetto può essere uguale, diverso o opposto rispetto a quanto percepito da un altro. Per essere percepiti in modo positivo l’azienda deve far capire i propri valori in modo corretto ed essere coerente nel rapporto qualità/ prezzo. Il concetto di qualità risiede nella mente dei consumatori ed ognuno di essi ha una propria personale percezione della qualità. Il prezzo: è l’elemento che viene percepito e valutato immediatamente dal consumatore che può influenzare la percezione qualitativa. Persone diverse possono avere percezioni diverse dello stesso oggetto a seguito di tre processi percettivi: l’attenzione selettiva, distorsione selettiva e la ritenzione selettiva. Le percezioni del cliente determinano spesso il cosiddetto “effetto prisma”. L’effetto prisma viene chiamato così perché come un diamante con varie sfaccettature riesce a plasmare la percezione delle cose; questo avviene nel marketing soprattutto quando parliamo del cosiddetto "made in" poiché molte volte il cliente non acquista il bene per sé ma per quello che il “bene” trasmette, ricorda o
Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, Facoltà di Economia, corso di laurea magistrale in Marketing
docente relatore: Mario Scicutella materia: Marketing Internazionale
suscita. Parliamo di effetto prisma perché questo può essere di vari tipi: 1. Trasparente perché il prodotto ha la stessa percezione sia nel paese di origine che in altri; 2. Deformante perché il prodotto viene percepito diversamente ed utilizzato in maniera differente dal paese di origine; 3. Amplificante perché aumenta la propria visibilità e percezione del valore rispetto al paese di origine. Un caso molto interessante è il caso delle scarpe Timberland, utilizzate negli USA per sentieri tortuosi ed escursione, mentre, in Italia è diventata una scarpa di tendenza con un prezzo notevolmente più alto. 4. Riducente, situazione completamente opposta all’amplificante, dato che il livello di percezione è più basso rispetto al paese di origine, questo dovuto agli standard troppo alti dei consumatori esteri ed alla mancata comunicazione illustrativa della società stessa. L’effetto prisma plasma indirettamente la valutazione del brand, condizionando le strategie delle imprese che adattano i loro
prodotti o servizi al mercato di riferimento. Un esempio dell’effetto prisma è rappresentato dall’impresa “Fratelli La Bufala”, nota catena ristorativa, la quale rappresenta il mio oggetto di studio, poiché identifica il made in Italy nel mondo. Quest’ultima in dieci anni è cresciuta esponenzialmente in Italia e si sta espandendo in campo internazionale, con recenti aperture nelle città di maggiore rilievo come New York, Miami, Istanbul, Berlino, Bruxelles, Madrid, Londra, Barcellona. La sede di Londra è stata personalmente analizzata per comprendere l’inserimento di questo tipo di format in un mercato così vario, dove ho riscontrato giudizi differenti da parte delle diverse etnie a riguardo della cucina tipica italiana; questo studio è stato effettuato con un’ottica di marketing internazionale analizzando gli aspetti psico-percettivi in un contesto fortemente concorrenziale; per verificare se questi stessi fattori possano essere compatibili anche in altre capitali mondiali. Da tale analisi si sono riscontrati effetti
amplificati non solo per la clientela estera, la quale percepisce il marchio nel 98% di alta qualità, ma anche per gli stessi italiani, che si sentono rassicurati dai prodotti/servizi d’origine del proprio paese. Il valore percepito dal cliente è alto dato che il livello qualitativo dei prodotti supera le aspettative e il prezzo paragonato con la concorrenza risulta medio, questo fa sì che la società "Fratelli la Bufala" possa essere competitiva su tutti i fronti e registrare miglioramenti costanti. In tutto lo studio effettuato ho potuto comprendere una cosa: il made in Italy può aiutare nella prima fase d’acquisto e scelta, all’interno della quale l’effetto prisma è al massimo della percezione; in un secondo momento bisogna mantenere un rapporto di contatto forte, la così detta “customer relationship management”, quasi “coccolando” il cliente, propensione tipica e allo stesso tempo pratica dell’imprenditore italiano, ma rispetto al resto del mondo, sottovalutiamo la chiave web . In un’ era di forte standardizzazione dovuta alla globalizzazione, alla produzione di massa e low cost cinese, l’unico modo per combattere la crisi è andare sempre più incontro alle esigenze del cliente/consumatore, perché oltre ad avere delle grandi aspettative nei confronti dalla produzione made in Italy, il cliente consumatore cerca l’UNIQUE. Solo con un’integrazione dei sistemi web sarà possibile combattere la crisi e avere un rapporto completo con il cliente, dalla fase di ideazione del prodotto fino ad arrivare al post acquisto. Queste tecniche come ho potuto analizzare all’interno dei distretti industriali e nel mio caso di studio, sono poste in secondo piano, perché ci si sofferma, in particolar modo, sulla qualità del prodotto-servizio, sottovalutando le frontiere di contatto che si possono raggiungere con il web. Sotto un profilo culturale i Paesi nordici ed europei, non strettamente latini, seguono di più le evoluzioni del web, impiegando più tempo in navigazione on line; proprio per questo motivo le imprese non analizzando questo aspetto comunicativo e di contatto, perdono una grossa quota di mercato, perché solo migliorando l’export possono migliorare la situazione attuale.
26 gennaio 2013
16
News da Territorio e Imprese PUGLIA
"Temporary Expert for Export”: sostegno alle imprese in Cdc
I taxi londinesi, fino ad ora prodotti in Gran Bretagna, saranno in futuro prodotti "Made in Puglia” e più precisamente “Made in Bari” e saranno realizzati nell'ex stabilimento "OM" di Modugno, che ha ricevuto dalla municipalità di Londra una commessa per più di 10mila "cabs" a motorizzazione ibrida in 15 anni, con una produzione che salirà a 1.200 auto nel 2015 e a 3 mila nel 2016. L’azienda pugliese dal 2011 è protagonista di un contenzioso tra i sindacati e la multinazionale tedesca Kion, proprietaria dello stabilimento, che voleva trasferire la produzione nella Germania settentrionale. Con la nuova commessa saranno salvi i 270 lavoratori ora in cassa integrazione.
Riconoscimento internazionale per il professor Marco Liserre Il professor Marco Liserre, docente di ingegneria al Politecnico di Bari, è stato nominato “IEEE Fellow”, ottenendo il più importante riconoscimento internazionale nel campo dell’ingegneria elettrica ed elettronica dalla più grande associazione mondiale di settore, IEEE (The Institute of Electrical and Electronics Engineers). Marco Liserre ha svolto un’ampia ricerca nel campo dei sistemi e apparecchiature di conversione statica dell’energia elettrica, che utilizzano componenti semiconduttori di potenza, e internazionalmente noto col nome di “elettronica di potenza”. Tali sistemi consentono l’alimentazione e il controllo delle più svariate apparecchiature elettriche ed elettroniche, nei settori dell’automazione industriale, della trazione elettrica, degli impianti civili, dei PC e nel campo della generazione di energia tramite fonti rinnovabili. In quest’ultima applicazione Marco Liserre ha contribuito all’abbattimento di alcune delle barriere tecnologiche che rendevano difficile la connessione alla rete elettrica dei sistemi di produzione di energia basati sulle fonti rinnovabili, quali l’eolico e il fotovoltaico.
E’ in corso da martedì scorso, 22 gennaio, l’iniziativa “Temporary Expert for Export”, a cura di Unioncamere Puglia e Camera di Commercio di Bari, per offrire alle PMI del territorio un supporto nella risoluzione di problemi che si possono incontrare nella fase di start up o nella gestione di rapporti con la clientela internazionale. Contrattualistica internazionale e proprietà intellettuale, legislazione alimentare, fiscalità internazionale e garanzia del credito sono le aree di consulenza fornite gratuitamente alle PMI del territorio da parte di selezionati esperti, nelle giornate seminariali su specifiche tematiche, in corso nella sede della Camera di Commercio, fino al 29 gennaio, dedicate alle PMI pugliesi che intendono sperimentare nuovi mercati ma spesso si arrendono perché non conoscono le procedure e le norme e temono di sbagliare. E’ possibile inoltre, per le imprese interessate, ricevere gratuitamente consulenza on line, attraverso il sito www.unioncamerepuglia.it, nella sezione “Temporary Expert for Export”: a registrazione è possibile inviare un quesito e ricevere un parere da parte dell’esperto.
Piano Città: Potenza e Matera progetti per 67 milioni di euro La Basilicata riceverà dal “Piano Nazionale Citta''', il progetto del ministero delle Infrastrutture per la riqualificazione delle aree urbane degradate, che unisce i finanziamenti pubblici a quelli privati, circa 67 milioni di euro, di cui 50,6 milioni per il quartiere Bucaletto di Potenza e 17,3 milioni per il borgo La Martella di Matera. Potenza e Matera sono tra i 28 Comuni che hanno superato la selezione del Ministero, su 457 proposte inviate da tutte le regioni: complessivamente l'intervento in tutto il Paese sara' di 4,4 miliardi di euro, di cui 318 milioni di cofinanziamento nazionale. Quest'ultimo, per i progetti lucani, sara' di 12,3 milioni di euro per Potenza, per la realizzazione di 360 alloggi di edilizia sociale accanto alla riqualificazione dell'area, e 8,4 milioni di euro per Matera. I fondi, invece, a Matera saranno utilizzati per interventi sul plesso scolastico di via Bramante, per progetti di edilizia sociale e per la realizzazione di un polo ambulatoriale, oltre al verde pubblico e a iniziative di ''bike e car sharing''.
Provincia di Matera: on line il bando “Ngg”
Granoro e Factory del Gusto: “Ripartiamo dalla pasta” E’ stato presentato a Trani, nel Penitenziario Femminile di Trani, “Ripartiamo dalla Pasta”, progetto di riqualificazione sociale per le detenute che ha per oggetto la pasta, curato dal Pastificio Granoro e dalla Factory del Gusto, scuola di cucina barese, con sede a Molfetta. Il progetto avrà la finalità di formare le detenute sul processo di lavorazione industriale della pasta secca di semola di grano duro nell’ottica finale di far comprendere le caratteristiche intrinseche del prodotto per una migliore rielaborazione dello stesso nel momento della sua preparazione.
È stato pubblicato sul sito www.newgreengeneration.it il bando di concorso relativo al progetto New Green Generation. Presentato dalla Provincia di Materae da un partenariato composto dalla Province di Foggia e Ascoli Piceno, dal Comune di Matera, dal Comune di Montescaglioso, dal Comune di Montalbano Jonico e dall’Agenzia per l’Ambiente APEA, il progetto, finanziato dal Programma Azione ProvincEgiovani, si prefigge di favorire la crescita della consapevolezza del rispetto dell’ambiente nei giovani attraverso la partecipazione degli stessi ad attività progettuali.
il tuo settimanale economico di fiducia su carta e i ad scarica l’applicazione gratuita da iTunes
Quorum Italia
I taxi "ibridi" di Londra prodotti nell'OM di Bari
BASILICATA
26 gennaio 2013
17
diciamolatutta Lo Stato non è di parola e non paga
n Il premier Mario Monti
Il credito alle imprese, nel 2012, è calato del 5%. In parte, perché le aziende investono meno, molto perché le banche si ritraggono (per paura). Ma c'è una modalità per migliorare la liquidità di gran parte delle imprese: ridurre i debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti dei fornitori di beni e servizi. Il Governo Monti aveva promesso di saldarli entro 2 anni, a partire dal 2012. Un bluff: sono stati saldati 1 mld e 700 mln di debiti commerciali che continuano a crescere per colpa dei tagli alla spesa pubblica per cui gli enti pagano stipendi e servizi urgenti , non i fornitori di merci. Il caso più eclatante è quello della sanità in cui si concentrano i due terzi del debito commerciale. Monti e Passera nascondano la faccia, se ci riescono. Si vergognino. Sono dei liberali all'acqua di rosa, come i soliti noti Berlusconi, Tremonti e compagnia bella, loro antesignani.
FATTI & PAROLE n LA CAMPAGNA ELETTORALE DIVAMPA
Le comiche politiche e quei politici comici
Il Pdl, nei sondaggi, ha raggiunto il M5S. Silvio Berlusconi, invece, ha addirittura superato l'altro leader, Beppe Grillo, anche sul piano professionale: la comicità! Gli show del Cavaliere si susseguono a più non posso e fanno davvero concorrenza alle sceneggiate di Beppe in quella TV che, pure (e non perde occasione per dirlo), il comico vero tanto odia... Dopo la grottesca pulitura della sedia su cui si era seduto il giornalista Marco Travaglio ( suo ex dipendente!) a “Servizio Pubblico” (sembrava un gag del miglior Totò) a “La7” , S. B. ha dato una cartella in testa Marco Damilano (giornalista del settimanale “L'Espresso”), sganasciandosi dalle risate, coro compreso. L'imitazione di Alberto Sordi è stata perfetta.
Berlusconi in TV supera Grillo imitando comici del passato...
Studenti Erasmus trattati come “esodati”
Infine, incontrando l'ex procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, sempre in Tv, gli ha offerto i polsi (mimando l’inequivocabile segno delle manette) e, anche lì, le risate degli astanti si sono sprecate. Un amarcord dei famosi fratelli De Rege ( impersonati, anni dopo, da Walter Chiari e Carlo Campanili). Se questi vi sembrano governanti (decenti)… (Nella foro accanto l’ex premier Silvio Belusconi)
n La campagna per sostenere il voto
Il Municipio di Bari si trasferisca in periferia! Il “Direzionale” di Bari si può salvare” afferma il Sindaco di Bari, Emiliano. L'ultramoderna struttura è venuta meno al suo obiettivo: essere il simbolo della rinascita delle periferie. Ma il progetto non ha funzionato. Soprattutto la galleria commerciale. Ora, Emiliano vuole rivedere la strategia, trasferendo al quartiere San Paolo gli assessorati all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici: i rispettivi “titolari” (Sannicandro e Lacarra) sarebbero disponibili a trasferirsi
n Il sindaco di Bari Michele Emiliano
nel quartiere. Bene. Ma perché tanto trenta, tanto trentuno!- non traslocare tutto il Municipio, abbandonando quel palazzo fatiscente (che si potrebbe vendere!) così anche consiglieri, assessori e dipendenti non avrebbero, tra l'altro, quei problemi di parcheggio
su cui, proprio in questi giorni, sta divampando un'antipatica polemica? Il fervido Emiliano si dia da fare. Convochi subito una conferenza dei servizi. E si faccia presto. Per il bene del centro murattiano (intasato) e della periferia a Nord della città.
“Non vi offendo, perchè non vi ho insultato, ma vi ho descritto”
Dall'estero, possono votare per il Parlamento italiano gli emigrati, i militari, gli appartenenti alle Forze dell'ordine in missione, ma non gli studenti Erasmus (studenti europei!). Questo è uno degli esiti deteriori della legge che fu varata anni fa. A 25mila giovani viene precluso un diritto costituzionale basilare. Un'altra beffa per loro, già tartassati da altre vicende esistenziali. Ma cosa ci vuole - Governo dei tecnici! - a varare un provvedimento per cui tanti ragazzi che studiano all'estero possano votare presso le nostre Ambasciate con tanto di certificato elettorale (di cui sono in possesso) e passaporto alla mano? La cosa buffa è che se gli studenti si trovassero fuori con i genitori potrebbero esercitare il loro diritto. Essendo soli, no!. Sembra una burla, invece ciò accade nella settima potenza (de che?) mondiale! Intanto, gli studenti (anche loro esodati!) che protestano si accontentino di una pannicello caldo: la riduzione del costo del biglietto aereo da parte di Alitalia.
Indro Montanelli
il tuo quotidiano gratuito su carta e i ad
Quorum Italia
di Vito RAIMONDO
scarica l’applicazione gratuita da iTunes
26 gennaio 2013
ITINERARI
18
Diciassette varietà eccellenti ma non piacevano a Virgilio Tuvagliedda, Panzaredda, Ciuto, Verdolino, Cannellino rampicante, Tabaccino, Mussieddo, Nasteddo... non sono che alcune delle diciassette varietà di fagioli IGP (Indicazione geografica protetta) che si coltivano a Sarconi in Val d'Agri (Pz). Un legume, eccellente, che invece Virgilio, guida e maestro di Dante, definì nelle “Georgiche”, vile. Proprio così: vile. E Sant'Isidoro di Siviglia, dotto padre della Chiesa, rincarò la dose scrivendo: "Faseolus vile genus leguminis, quid omne abundat vile est", vile genere di legume, ogni cosa che tocca è vile.
La patria del fagiolo
n VITTORIO STAGNANI
A
Sarconi, allora, per una coltura-cultura sempre più affermata in Val d'Agri, un itinerario gastronomico e paesaggistico che permetterà ai “curiosi viaggiatori” di gustare fagioli in zuppa, oppure nella pizza, con funghi porcini, con le cozze, con le patate, con la lucanica, ovvero la salsiccia, con la pasta fatta in casa, con cicoria e cotica, alla nizzarda, con le lagane e in calzone. Il tutto condito con olio d'oliva, tanto peperoncino piccante come si usa in Lucania, e innaffiato con vino rosso locale. Di quello fatto con i
piedi precisano a Sarconi e perciò ottimo. Per finire gelato al fagiolo. Pietanze da gustare in otto tra ristoranti, alberghi, agriturismo e bar del contado. Oppure da Paola de la Ville sur Illon di “Per Boschi e Contrade” dove con i fagioli fanno persino la marmellata. La produzione del fagiolo a Sarconi c'è sempre stata, ma organizzata su piccoli appezzamenti di terreno e con scarso rendimento, poi la coltura è stata specializzata, resa intensiva con sistemi irrigui più moderni e ha dato così grandi risultati da giustificare per il vil fagiolo, persino una meritata sagra, ad agosto.
Sarconi, a 663 metri è abitata da 1400 anime, si trova a breve distanza dal lago Pertusillo e “si crogiola incastonata nella catena dei maestosi Sirino, Papa e Raparo, aria saluberrima, boschi di farnie, cerri, querce e due fiumi lo Sciaura e il Maglia”, ricorda Gerado Tampone, che di Sarconi sa vita, morte, miracoli e... fagioli. Il Centro Storico è caratterizzato da casette nella tipica architettura rurale e con i balconi di ferro battuto. Nel Pertusillo si pescano trote, carpe e lucci e, con una comoda, quanto ardita seggiovia, si può raggiungere la cima del Sirino: 2000 metri.
Per questo, per tutto questo Sarconi deve il suo nome al latino Sarculum, “luogo pieno di macchia e aperto a coltura”... di fagioli. Da vedere a Sarconi: il Centro Storico, le chiese di S.M.Assunta, di Santa Lucia, di S. Antonio, l'acquedotto Cavour. A Sarconi si arriva da Nord dalla A3 Sa-Rc uscita consigliata Atena Lucana, di qui percorrendo la SS 598 in un raggio di 100 chilometri s'incontrano gli svincoli di tutti i paesi della Val d'Agri. Da Sud est: SS jonica 106, imboccare la fondo Val d'Agri SS 598 all'altezza di Policoro.
IL CONSIGLIO
L'agriturismo ideale "Per boschi e contrade"
LA LEGGENDA / SECONDO ALCUNE RICOSTRUZIONI FU IL NAVIGATORE GENOVESE A PORTARLKI IN EUROPA
Tutto merito di Cristoforo Colombo?
Il fagiolo che conoscevano gli Egiziani , i Romani e i Greci non era lo stesso che coltiviamo oggi : quello che conosciamo oggi è oriundo del Nuovo Mondo e più in particolare dal Messico e dal Perù. Secondo la leggenda a portarli in Europa fu Cristoforo Colombo assieme a piantine di mais , di patate e di altre essenze che poi sono diventate fondamentali nella alimentazione mediterranea. In Italia le prime coltivazioni di fagioli a Lamon, nel Bellunese, risalgono al 1529. Nel 533 Alessandro de' Medici regalò fagioli alla sorella Caterina prossima a sposarsi con Enrico II di Francia. Una ricetta per un piatto corro-
borante e calorico anche in considerazione del freddo che ancora ci attanaglia: grano e fagioli in zuppa con ventresca e lardo. Servono per quattro commensali 150 grammi di grano, 150 di fagioli cannellini o borlotti a secondo i gusti, una carota piccola, una costa di sedano, uno o due spicchi d'aglio, tre quattro po-
modorini qualche fettina di lardo e di pancetta non affumicata. Il massimo sarebbe avere un “paparule crusk”, ovvero peperone secco di Senise da sbriciolare nella zuppa. Lasciare in ammollo per una notte il grano e i fagioli con una foglia d'alloro in una pentola di terracotta. Cuocere a fuoco lento, dopo aver tolto l'al-
loro, con gli odori, i pomodori, l'aglio e un dado e mezzo di brodo vegetale. Quando tutto sarà ben cotto togliere gli odori e passarli assieme a un cucchiaio di fagioli e grano al passaverdura. Otterrete una salsina da soffriggere in un po' d'olio in un padellino assieme alla pancetta, al lardo e due dita di vino bianco. Versare questo condimento nella pentola, mescolare bene e servire la zuppa ben calda assieme a crostini di pane fritto. Una croce d'olio santo ed ecco un piatto squisito. Se si preferisce che la pietanza sia meno grassa non usare la pancetta e il lardo. Vino consigliato: un primitivo robusto.
Azienda “Per boschi e contrade”, Paola de la Ville Sur Illon tel e fax: 0975\66448. e-mail:
[email protected] L'agriturismo si trova tra le anse dei fiumi Maglie e Val d'Agri nelle cui acque sono state segnalate le ultime lontre europee. Visite alle rovine romane di Grumentum, al museo del lupo del WWF tra i boschi di Viggiano. Consigliate anche escursioni a Moliterno (famoso il suo pecorino) e al lago Pertusillo che ospita molti uccelli acquatici.
26 gennaio 2013
19
SANITÀ
Al Giovanni XXIII di Bari Fisiocare per emofilici Il progetto Fisiocare (patrocinio PfizerItalia e Federazione Associazioni Emofilici) rende disponibile gratis, nel Centro Emofilia del Giovanni XXIII di Bari, il servizio unico in Italia - che fa del “movimento”, insegnato da fisioterapisti specializzati ad hoc, terapia preventiva per emofilici la cui cura costa 500 mln di euro al SSN. Con fisioterapia e fattore di coagulazione carente, prevenibili (risparmio economico) i danni muscoloscheletrici degli emofilici.
MONOPOLI n EFFICIENZA ED EFFICACIA DAL MODELLO SPERIMENTATO DELL’UNITÀ PUGLIESE
Ricoverato a casa come in ospedale n NICOLA SIMONETTI
E
ssere “ricoverato” in una struttura di degenza (hospice) e, invece, starsene a casa. Detto così, sembrerebbe una truffa ma invece è un servizio al malato con garanzie sanitarie, legali e risparmio di risorse pubbliche. Il “sistema” funziona così: su segnalazione del medico di famiglia, l'unità operativa dell'hospice visita a casa il malato e, se rileva idoneità di condizione, abitazione, familiari/badanti, dispone che egli risulti “ricoverato” nell'Unità Operativa di cure palliative
pur rimanendo nella propria casa. “Egli - dice il responsabile del servizio a Monopoli, dr Antonio Conversano - riceverà ogni opportuna assistenza, reperibilità, medica, infermieristica, notturna, festiva, sostegno psicologico quando necessario e fornitura gratuita dei farmaci. Il trasferimento nell'hospice avviene solo per un breve periodo, per motivi clinici o disagio familiare”. Tra le prestazioni, spicca il servizio di bagno-doccia a domicilio, unico in Italia. Il paziente, pur restando nel proprio letto, grazie
ad apposito macchinario, sono lavati completamente da operatori socio sanitari adeguatamente formati. Il modello organizzativo permette ai pazienti di essere seguiti direttamente a casa da un'équipe di 11 medici, 22 infermieri e 3 psicologi, Con questo modello di cure palliative vengono tagliati notevolmente anche i costi delle Asl: una giornata di degenza media in ospedale costa 1000-1100 euro, una giornata di degenza nell'unità operativa di cure palliative, complessivamente tra hospice e domicilio, costa circa
100 euro. Risparmio, inoltre, per i farmaci i quali, con questa iniziativa, ritirati direttamente dalla farmacia distrettuale Asl, realizzano risparmio di almeno il 50%. Nel 2012 la struttura ha assistito 633 malati, residenti nei 12 Comuni coinvolti, con una popolazione di circa 250 mila abitanti. “Ogni anno, 14.000 pugliesi sono colpiti da tumore; di loro, 12.000 vivono in stadio avanzato della malattia; solo 6/7 mila, però, riescono ad avere una qualche forma di assistenza”.
LECCE
Artrite reumatoide terapia domiciliare
LA LEGGE DISATTESA / MANCANO GLI SPAZI ADEGUATI PER CONSENTIRE L’ATTIVITÀ
L’intramoenia è rimasta sulla carta Attività intramoenia, esercizio della professione medica all'interno di strutture ospedaliere, consentito ai medici dipendenti e da svolgere in locali dedicati nelle strutture pubbliche, ma che, stabilita dalla Riforma Sanitaria 1999 e regolata da legge 120/2007, non è fatto compiuto per mancato reperimento di spazi idonei. Quindi, l'attività, opzionata dal 95% dei medici ospedalieri, è, nel 50% dei casi, eseguita negli studi-ambulatori dei singoli i quali sono obbligati a darne conto alla struttura da cui dipendono, versando la quota-parte dell'onorario stabilita. Le Regioni, dopo rinvii e proroghe, avrebbero dovuto rendere disponibili i locali entro il 31 dicembre 2012, cosa, nel complesso, non
ancora attuata. Il ministro Balduzzi stabilisce, ora, giugno 2013 per regolarizzare ed osservare legge e regolamenti. Nel 2010, per fruire di questa scelta (visite, ricoveri, interventi), i pazienti hanno speso 1,130 mld euro di cui 1, 055 mld per onorario medico e 74,1 mln nelle casse di ospedali e Asl.
Dai 931 mln euro del 2004 si è passati a 1,19 mld del 2007, e la quota-parte sborsata da ogni cittadino è cresciuta di 4 euro, quella fruita dal personale da 815,6 a 999,6 mln, e la quota spettante ad asl e ospedali da 115,6 a 196,7 mln euro. Ma, dal 2007 (legge 120) si registra un crescita modulata della spesa dei cittadini: 1.121 mld di euro nel 2008; 1,131
nel 2009 e 1,129 nel 2010. Incassi del servizio pubblico: 196 mln nel 2007; 59,4 nel 2008, 66,3 mln nel 2009 e 74,1 nel 2010. Quote percepite dal personale sanitario: 1,061 mld nel 2008; 1,055 nel 2010. Dopo lo stop ministeriale: per il segretario di Anaao Assomed, Troise, “da verificare prima disponibilità, in ospedali, di spazi, orari dignitosi per cittadini e medici, tecnologia necessaria, adeguata organizzazione di supporto''. Per Cozza (Cgil medici), “darà più trasparenza, specie per le liste d'attesa. I medici potranno continuare ad operare negli stessi ospedali, migliorando la qualità del lavoro senza impegnare ulteriori risorse e le aziende sanitarie ricavare più utili economici”.
Il programma SuSTAin (responsabile prof. Maurizio Muratore, primario reumatologo Ospedale S. Cesareo Lecce) consente ai pugliesi con artrite reumatoide (costo/anno 3 mild di euro per l'Italia) di ricevere, fuori ospedale, la terapia infusionale con abatacept. Già offerta, a 15 pazienti (dichiaratisi soddisfatti), la terapia presso Centro specializzato facilmente raggiungibile dalle loro abitazioni e controlli sanitari riservati a strutture di provenienza.
26 gennaio 2013
20
SERENA - CUORE GRUPPO ASSISTENZA
Assistenza all’anziano e al disabile 24 ore su 24 compreso i festivi
Assistenza domiciliare Via Amendola 174/A 70125 Bari tel. 080.5423300 fax. 080.5428082
Assistenza residenziale
Villa Maria Martina R.S.S.A. Casa di riposo via Vecchia per Ceglie 70010 Valenzano (Ba) tel. 080.4675008 fax. 080.4677059
[email protected] www.assistenzaserena.eu le nostre sedi: Foggia, Taranto, Andria, Torino, Vicenza, Napoli, Trani, Caserta, Pescara
seguiteci su: VILLA MARIA MARTINA R.S.S.A
www.assistenzaserena.eu/blog
26 gennaio 2013
21
Mercoledì 30 gennaio. Versamento dell’imposta di registro e registrazione dei contratti di locazione stipulati in data 1 gennaio 2013 o rinnovati tacitamente con decorrenza 1 gennaio 2013. Giovedì 31 gennaio. Termine per la comunicazione degli elenchi degli acquisti e cessioni di beni e delle prestazioni di servizio effettuate e ricevute
nel mese di dicembre e nel quarto trimestre 2012 di importo superiore a euro 500 nei confronti di soggetti residenti nei Paesi “black-list”; Termine per la registrazione del documento riepilogativo delle fatture d’acquisto d’importo inferiore a 300 euro; Versamento del canone di abbonamento RAI per l’intero anno (euro 113,50) o per la prima
rata. Sono esonerati i contribuenti che abbiano compiuto 75 anni con un reddito familiare complessivo annuo non superiore a euro 6.713,98, tenuto conto dei redditi soggetti a imposta sostitutiva e quelli di fonte estera con esclusione dei redditi esenti da Irpef, soggetti a tassazione separata e derivanti dall’abitazione principale.
FISCALMENTE
LE SCADENZE FISCALI
CHIARIMENTI n CIRCOLARE SULL'ISTITUTO PER LE CONTROVERSIE FINO A 20MILA EURO
Dubbi su mediazione tributaria: "luce" dall'Agenzia delle Entrate
n EMILIA CIMINIELLO E CHIARA DAMMACCO
C
on una recentissima circolare l’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori chiarimenti sul nuovo istituto della mediazione tributaria. La mediazione tributaria. L’articolo 39, comma 9, del D.L. n. 98/2011 (convertito con modificazioni dalla L. n. 111/2011) come noto, ha inserito nel D.Lgs. n. 546/1992, l’articolo 17bis il quale prevede che per le controversie di valore non superiore a ventimila euro, relative ad atti emanati dall’Agenzia delle entrate, v’è l’obbligo di presentare preliminarmente reclamo, a pena di inammissibilità dell’eventuale ricorso. Con tale reclamo, in sintesi, si instaura una fase preliminare, finalizzata all’esame, in sede amministrativa, della potenziale controversia, che potrà essere risolta nel dialogo fra il contribuente e l’Ufficio. L’esame dovrà tener conto della situazione di fatto e di diritto sottesa alla singola fattispecie ed evitando gli oneri e l’alea del giudizio. Si tratta, dunque, come ha già chiarito il Fisco, di uno strumento deflattivo del contenzioso, nel cui contesto è facoltà del contribuente formulare anche una proposta di mediazione, ragion per cui l’istituto disciplinato dall’articolo 17-bis del D.Lgs. n. 546/1992 viene convenzionalmente denominato “mediazione tributaria”. Le nuove precisazioni del Fisco. Per effetto delle recentissime disposizioni di cui all’articolo 23-quater del D.L. n. 95/2012, inserito dalla L. di conversione n. 135/2012, a decorrere dal 1° dicembre 2012 l’Agenzia del territorio è stata incorporata nell’Agenzia delle entrate, che dalla predetta data esercita le funzioni e i compiti facenti capo all’Ente incorporato, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali. L’applicazione dell’istituto della mediazione tributaria anche agli atti emessi dagli Uffici Provinciali - Territorio. La procedura di mediazione, che si instaura mediante presentazione di un’istanza di reclamo, è da esperire obbligatoriamente in presenza dei requisiti previsti dall’articolo 17-bis del D.Lgs. n. 546/1992. Rientrano dunque nell’ambito di applicabilità dell’istituto tutti gli atti elencati nell’articolo 19 del D.Lgs. n. 546/992,
purché emanati dall’Agenzia delle entrate e di valore non superiore a ventimila euro. Per quanto concerne, nello specifico, gli atti degli Uffici Provinciali –Territorio, sono oggetto di mediazione, in particolare, le controversie relative a: - avviso di accertamento del tributo; - avviso di liquidazione del tributo; - provvedimento che irroga le sanzioni; - ruolo; - rifiuto espresso o tacito della restituzione di tributi, sanzioni pecuniarie e interessi o altri accessori non dovuti; - diniego o revoca di agevolazioni o rigetto di domande di definizione agevolata di rapporti tributari; - ogni altro atto per il quale la legge prevede l’autonoma impugnabilità. Sono invece esclusi dalla fase di mediazione tributaria i ricorsi con cui si impugnano gli atti relativi alle “operazioni catastali” indicate nell’articolo 2, comma 2, del D.Lgs. n. 546/1992, in quanto tali atti,
anche se emessi dagli Uffici Provinciali – Territorio dell’Agenzia e previsti dall’articolo 19, comma 1, lettera f), del suddetto decreto legislativo, sono caratterizzati da un “valore” non determinabile ai sensi dell’articolo 17-bis, comma 3. Il comma 3 dell’articolo 17-bis del D.Lgs. n. 546/1992, prevede, infatti, che il valore delle controversie alle quali si applica la mediazione “… è determinato secondo le disposizioni di cui al comma 5 dell’articolo 12” del medesimo decreto legislativo. Per valore, dunque, deve intendersi “l’importo del tributo al netto degli interessi e delle eventuali sanzioni irrogate con l’atto impugnato; in caso di controversie relative esclusivamente alle irrogazioni di sanzioni, il valore è costituito dalla somma di queste”. L’agenzia delle Entrate aveva, infatti, già chiarito che “poiché l’art. 17-bis richiede che la controversia sia contraddistinta da un valore espressamente individuato, restano escluse dalla fase di media-
zione le fattispecie di valore indeterminabile”. E anche il Dipartimento delle Finanze n. 1/DF del 21 settembre 2011 – in tema di introduzione del contributo unificato nel processo tributario – aveva precisato che “le controversie inerenti le operazioni catastali … si configurano di valore indeterminabile”. Quindi, il contribuente deve esperire la fase della mediazione qualora oggetto di contestazione sia non solo la rendita attribuita, ma anche il tributo liquidato e/o i relativi accessori ovvero le sanzioni irrogate con il medesimo atto. Non possono formare oggetto di mediazione tributaria, invece, i ricorsi con cui, con l’impugnazione dell’avviso di liquidazione o di accertamento emesso dal Comune, si contesti anche la rendita catastale. Relativamente alle contestazioni in ordine ai tributi richiesti dall’Ente Locale, infatti, difetta il requisito della riconducibilità dell’atto impositivo alle attività dell’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda le contestazioni in merito alla rendita, le stesse si configurano come di valore indeterminabile e dunque alle stesse non trova comunque applicazione l’istituto in esame. Entrata in vigore e l’operatività dell’istituto della mediazione tributaria. Ai sensi dell’articolo 39, comma 11, del D.L. n. 98/2011, l’istituto della mediazione trova applicazione con riferimento agli atti suscettibili di reclamo “notificati a decorrere dal 1° aprile 2012”. In merito all’operatività di tale istituto con riferimento alle controversie nelle quali sono attualmente legittimati passivi gli Uffici Provinciali – Territorio dell’Agenzia, in forza delle disposizioni di cui al citato articolo 23-quater del D.L. n. 95/2012, occorre operare una distinzione. Per quanto concerne gli atti emessi dagli Uffici provinciali dell’Agenzia del territorio fino al 30 novembre 2012, ancorché notificati dopo il 1° dicembre 2012, si precisa che gli stessi non sono soggetti a mediazione. Tali atti, infatti, non erano “suscettibili di reclamo” alla predetta data del 30 novembre 2012. Per gli atti emessi dagli Uffici Provinciali – Territorio dal 1° dicembre 2012, (data a decorrere della quale l’Agenzia del territorio è stata incorporata nell’Agenzia delle entrate), le disposizioni di cui all’articolo 17bis del D.Lgs. n. 546 del 1992 risultano invece applicabili, in presenza degli altri requisiti previsti dalla norma.
22
26 gennaio 2013
26 gennaio 2013
23
COLLEGAMENTI AEREI -
ORARI IN VIGORE DAL 27/10/2012 AL 30/03/2013
Partenze da BARI Compagnia
Part.
Arr.
Frequenza
Note
Ryanair
17:10
18:40
VD
da 28/12/12 a 29/03/13
Ryanair
21:00
22:30
LVSD
da 07/01/13 a 30/03/13
Ryanair
21:05
22:35
MaG
da 27/12/12 a 28/03/13
Ryanair
21:10
22:40
Me
da 14/11/12 a 27/03/13
Arrivi a BARIArr. Compagnia Part.
Frequenza
Note
MONACO BERLINO Airberlin
18:00
20:10
MaV
da 09/11/12 a 19/03/13
Airberlin
18:00
20:10
MaS
da 23/03/13 a 30/03/13
BOLOGNA Ryanair
06:40
08:00
Ma
da 08/01/13 a 26/03/13
Ryanair
08:00
09:20
V
da 21/12/12 a 29/03/13
Ryanair
08:05
09:25
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Ryanair
08:15
09:35
MeGS
da 09/01/13 a 30/03/13
Ryanair
11:35
12:55
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
22:15
23:35
LD
da 07/01/13 a 25/03/13
Ryanair
22:30
23:50
V
da 09/11/12 a 29/03/13
BRUSSELS CHARLEROI Ryanair
11:30
13:55
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
14:25
16:50
Ma
da 02/01/13 a 27/03/13
W!ZZ
12:55
14:35
MaS
da 26/01/13 a 30/03/13
W!ZZ
12:55
14:35
G
da 07/03/13 a 28/03/13
BUCAREST BUDAPEST W!ZZ
13:40
15:10
MeD
da 31/10/12 a 27/03/13
Ryanair
12:05
13:35
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Ryanair
12:10
13:40
Me
da 09/01/13 a 27/03/13
CAGLIARI
Ryanair
18:05
19:35
L
da 14/01/13 a 25/03/13
Ryanair
20:10
21:40
S
da 08/12/12 a 30/03/13
CATANIA Blu-Express
21:20
22:30
MaVD
da 07/12/12 a 29/03/13
COLONIA Germanwings
09:45
11:55
V
da 02/11/12 a 29/03/13
Germanwings
13:25
15:35
D
da 28/10/12 a 24/03/13
DUSSELDORF WEEZE Ryanair
17:55
20:25
Ma
da 01/01/13 a 26/03/13
Ryanair
19:15
21:45
S
da 17/11/12 a 30/03/13
FRANCOFORTE HAHN Ryanair Ryanair
13:05 18:30
15:15 20:40
S
da 12/01/13 a 30/03/13
MaG
da 15/01/13 a 28/03/13
GENOVA Ryanair
16:20
17:45
LMeV
da 07/01/13 a 29/03/13
Ryanair
17:05
18:30
D
da 11/11/12 a 24/03/13
KARLSRUHE - BADEN Ryanair
09:45
11:45
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
10:15
12:15
G
da 08/11/12 a 28/03/13
LONDRA GATWICK
da 28/12/12 a 29/03/13
15:15
16:45
VD
Ryanair
19:05
20:35
LVSD
da 07/01/13 a 30/03/13
Ryanair
19:10
20:40
MaG
da 27/12/12 a 28/03/13
19:15
20:35
Me
da 14/11/12 a 27/03/12
09:15
10:50
LMaMeGVSD
da 28/10/12 a 30/03/13
da 12/11/12 a 30/03/13
Airberlin
13:00
15:10
MaV
da 09/11/12 a 19/03/13
Ryanair
Airberlin
13:00
15:10
MaS
da 23/03/13 a 30/03/13
MONACO
06:15
07:30
V
da 21/12/12 a 29/03/13
PALERMO
Blu-Express
14:15
15:25
D
da 28/10/12 a 24/03/13
BOLOGNA
Blu-Express
19:05
20:15
MaG
da 08/11/12 a 28/03/13
Ryanair Ryanair
06:20
07:40
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Blu-Express
12:35
13:45
D
da 28/10/12 a 24/03/13
Me
da 02/01/13 a 27/03/13
Ryanair
06:30
07:50
MeGS
da 09/01/13 a 30/03/13
Blu-Express
17:30
18:40
MaG
da 08/11/12 a 28/03/13
da 02/01/13 a 27/03/13
PARIGI BEAUVAIS 12:20
Lufthansa
Ryanair
09:35
Ryanair
09:40
12:25
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Ryanair
06:40
08:00
Ma
da 08/01/13 a 26/03/13
PARIGI BEAUVAIS
Ryanair
10:20
13:05
D
da 28/10/12 a 24/03/13
Ryanair
09:50
11:10
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
12:45
15:05
Me
Ryanair
14:20
17:05
S
da 10/11/12 a 30/03/13
Ryanair
20:30
21:50
LD
da 07/01/13 a 25/03/13
Ryanair
12:50
15:10
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Ryanair
14:40
17:25
V
da 09/11/12 a 29/03/13
Ryanair
20:45
22:05
V
da 09/11/12 a 29/03/13
Ryanair
13:30
15:50
D
da 28/10/12 a 24/03/13
Ryanair
17:30
19:50
S
da 10/11/12 a 30/03/13
Ryanair
08:40
10:05
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Ryanair
08:50
11:05
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
17:50
20:10
V
da 09/11/12 a 29/03/13
Ryanair
09:10
10:35
L
da 14/01/13 a 25/03/13
Ryanair
11:45
14:00
Me
da 02/01/13 a 27/03/13
PISA
Ryanair
17:00
18:25
MeV
da 16/01/13 a 29/03/13
BUCAREST
Ryanair
06:30
08:15
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Ryanair
17:15
18:40
MaG
da 27/12/12 a 28/03/13
W!ZZ
10:40
12:25
G
da 07/03/13 a 28/03/13
Ryanair
07:00
08:45
L
da 14/01/13 a 25/03/13
Ryanair
17:25
18:50
S
da 10/11/12 a 30/03/13
W!ZZ
10:40
12:25
MaS
da 26/01/13 a 30/03/13
Ryanair
15:15
16:35
MeV
da 16/01/13 a 15/03/13
Ryanair
18:30
19:55
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
15:30
16:50
MaG
da 27/12/12 a 28/03/13
Ryanair
20:50
22:15
L
da 14/01/13 a 25/03/13
11:40
13:10
MaD
da 31/10/12 a 27/03/12
Ryanair
15:40
17:00
S
da 10/11/12 a 30/03/13
Ryanair
16:55
18:05
D
da 11/11/12 a 24/03/13
W!ZZ
08:20
10:10
MaS
da 19/01/13 a 26/03/13
Ryanair
10:15
11:40
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Ryanair
19:05
20:25
L
da 14/01/13 a 11/03/13
W!ZZ
08:20
10:10
G
da 28/03/13 a 28/03/13
Ryanair
10:20
11:45
Me
da 09/01/13 a 27/03/13
PRAGA
Ryanair
16:15
17:40
L
da 14/01/13 a 25/03/13
W!ZZ
06:05
07:50
MaS
da 19/01/13 a 26/03/13
Ryanair
18:20
19:45
S
da 10/11/12 a 30/03/13
W!ZZ
06:05
07:50
MaS
da 28/03/13 a 30/03/13
19:45
20:55
MaVD
da 07/12/12 a 29/03/13
PISA
BRUSSELS CHARLEROI
PRAGA ROMA CIAMPINO Ryanair
06:40
07:40
LMaMeGVS
da 07/01/13 a 30/03/13
Ryanair
08:35
09:35
D
da 11/11/12 a 24/03/13
ROMA FIUMICINO Alitalia
07:00
08:05
LMaMeGVSD
da 28/10/12 a 30/03/13
Alitalia
07:50
08:55
LMaMeGVS
da 28/01/13 a 30/03/13
Alitalia
11:20
12:25
LMaMeGVSD
da 05/01/13 a 30/03/13
Alitalia
15:05
16:15
SD
da 12/01/13 a 17/03/13
Alitalia
15:05
16:15
LMaGSD
da 19/03/13 a 30/03/13
Alitalia
15:10
16:20
MeV
da 20/03/13 a 29/03/13
Alitalia
15:10
16:20
LMaMeGV
da 07/01/13 a 18/03/13
Alitalia
19:25
20:30
LMaMeGVSD
da 26/12/12 a 30/03/13
STOCCARDA Germanwings
13:10
15:00
VD
da 09/11/12 a 29/03/13
TIRANA Bellair
08:30
09:20
L
da 05/11/12 a 28/03/13
Bellair
12:50
13:40
Ma
da 06/11/12 a 28/03/13
Bellair
17:00
17:50
VS
da 02/11/12 a 28/03/13
Bellair
17:30
18:20
Me
da 08/11/12 a 28/03/13
Bellair
20:00
20:30
GD
da 04/11/12 a 28/03/13
Ryanair
09:40
11:25
S
da 10/11/12 a 30/03/13
Ryanair
10:20
12:05
MaG
da 27/12/12 a 28/03/13
Easyjet
12:25
15:25
Me
da 07/11/12 a 27/03/13
Alitalia
14:55
16:35
Me
da 09/01/13 a 30/01/13
Easyjet
17:00
20:00
S
da 02/03/13 a 23/03/13
Alitalia
14:55
16:35
Me
da 13/02/13 a 27/02/13
Easyjet
18:10
21:10
S
da 16/02/13 a 23/02/13
Alitalia
14:55
16:35
V
da 08/03/13 a 29/03/13
Alitalia
14:55
16:35
V
da 13/02/13 a 27/03/13
Alitalia
14:55
16:35
G
da 31/01/13 a 28/02/13
Ryanair
07:25
09:30
V
da 21/12/12 a 29/03/12
Alitalia
19:20
21:00
L
da 07/01/13 a 28/01/13
Ryanair
14:20
16:25
LMe
da 02/01/13 a 27/03/13
Alitalia
19:25
21:05
L
da 04/02/13 a 25/03/13
Ryanair
20:05
21:45
LMeVD
da 07/01/13 a 29/03/13
Ryanair
20:15
21:40
S
da 10/11/12 a 30/03/13
TRIESTE
Ryanair
22:00
23:25
Ma
da 01/01/13 a 26/03/13
Ryanair
07:55
MeGV
da 18/01/13 a 01/02/13
15:05
16:25
MaGS
da 27/12/12 a 30/03/13
08:40
09:55
G
da 31/01/13 a 31/01/13
VENEZIA Alitalia
BUDAPEST W!ZZ
CAGLIARI
Alitalia
06:25
07:55
LMaMeGV
da 04/02/13 a 29/03/13
Volotea
12:30
13:50
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Alitalia
09:10
10:40
LMaMeGV
da 07/01/13 a 29/03/13
Volotea
18:15
19:35
D
da 13/01/13 a 24/03/13
Alitalia
09:25
10:55
SD
da 20/01/13 a 30/03/13
Volotea
19:25
20:45
G
da 07/02/13 a 21/03/13
ROMA CIAMPINO
CATANIA Blu-Express
da 30/03/13 a 30/03/13
COLONIA
da 11/11/12 a 24/03/13
LMaMeGVS
da 07/01/13 a 30/03/13
da 02/11/12 a 29/03/13
ROMA FIUMICINO
Germanwings
10:40
12:50
D
da 28/10/12 a 24/03/13
Alitalia
09:20
10:30
LMaMeGVSD
da 01/01/13 a 30/03/13
Alitalia
13:15
14:20
LMaMeGVSD
da 28/12/12 a 30/03/13
DUSSELDORF WEEZE Ryanair
16:35
18:50
S
da 17/11/12 a 30/03/13
Alitalia
17:30
18:40
LMaMeGVSD
da 26/12/12 a 30/03/13
Ryanair
20:50
23:05
Ma
da 01/01/13 a 26/03/13
Alitalia
20:35
21:40
MaMeG
da 23/01/13 a 31/01/13 da 01/02/13 a 29/03/13
FRANCOFORTE HAHN
Alitalia
20:35
21:40
LMaMeGVD
Ryanair
10:25
12:40
S
da 12/01/13 a 30/03/13
Alitalia
21:30
22:35
LMaMeGVD
da 25/01/13 a 01/02/13
Ryanair
21:05
23:30
MaG
da 15/01/13 a 28/03/13
Alitalia
21:30
22:35
LMaMeGVSD
da 02/02/13 a 19/02/13
Alitalia
21:30
22:35
LMaMeGVSD
da 21/02/13 a 30/03/13
Ryanair
18:10
19:40
LMeV
da 07/01/13 a 29/03/13
STOCCARDA
Ryanair
18:55
20:25
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Germanwings
12:35
VD
da 09/11/12 a 29/03/13
GENOVA
10:50
TIRANA
KARLSRUHE - BADEN Ryanair
07:30
09:20
D
da 06/01/13 a 24/03/13
Bellair
07:00
07:50
L
da 05/11/12 a 28/03/13
Ryanair
08:00
09:50
G
da 08/11/12 a 28/03/13
Bellair
11:20
12:10
Ma
da 06/11/12 a 28/03/13
LONDRA GATWICK
Bellair
15:30
16:20
VS
da 02/11/12 a 28/03/13
Easyjet
08:55
11:45
S
da 17/11/12 a 09/02/13
Bellair
16:10
17:00
Me
da 08/11/12 a 28/03/13
Easyjet
08:55
11:45
S
da 30/03/13 a 30/03/13
Bellair
18:30
19:20
GD
da 04/11/12 a 28/03/13
Easyjet
09:00
11:50
Me
da 07/11/12 a 27/03/13
TORINO
Easyjet
13:35
16:25
S
da 02/03/13 a 23/03/13
Ryanair
11:50
13:30
S
da 10/11/12 a 30/03/13
Easyjet
14:45
17:35
S
da 16/02/13 a 23/02/13
Ryanair
12:30
14:10
MaG
da 27/12/12 a 28/03/13
Alitalia
12:40
14:10
MeG
da 13/02/13 a 06/03/13
Alitalia
12:40
14:10
Me
da 13/03/13 a 27/03/13
Alitalia
12:45
14:15
V
da 08/03/13 a 29/03/13
Alitalia
12:45
14:15
Me
da 09/01/13 a 30/01/13
Alitalia
17:10
18:40
L
da 04/02/13 a 25/03/13
Alitalia
17:15
18:45
L
da 14/01/13 a 28/01/13
Ryanair
22:15
23:55
LMeVD
da 07/01/13 a 29/03/13
16:50
18:05
MaGS
da 27/12/12 a 30/03/13
LONDRA STANSTED Ryanair
08:55
12:40
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
09:55
13:40
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Ryanair
16:50
20:25
LMe
da 02/01/13 a 27/03/13
Ryanair
20:15
21:35
Ma
da 01/01/13 a 26/03/13
Ryanair
22:05
23:25
S
da 10/11/12 a 30/03/13
MALTA MILANO LINATE Alitalia
06:50
08:20
LMaMeGV
da 07/01/13 a 29/03/13
Alitalia
09:55
11:25
S
da 26/01/13 a 26/01/13
Alitalia
10:00
11:30
LVSD
da 27/01/13 a 04/02/13
Alitalia
10:00
11:30
MaMeG
da 29/01/13 a 31/01/13
Alitalia
10:00
11:30
LMaMeGVSD
da 05/02/13 a 30/03/13
Alitalia
12:45
14:10
LMaMeGV
da 07/01/13 a 04/02/13
da 07/01/13 a 04/02/13
Volotea
Alitalia
15:10
16:40
LMeGV
da 06/02/13 a 04/03/13
VENEZIA-TREVISO
Alitalia
15:10
16:40
LMaMeGV
da 05/03/13 a 29/03/13
Ryanair
09:40
11:05
V
da 09/11/12 a 29/03/12
Alitalia
12:45
14:10
LMeGV
da 06/02/13 a 04/03/13
Alitalia
17:00
18:30
LMaMeGVSD
da 07/02/13 a 30/03/13
Ryanair
10:20
11:45
LMeS
da 07/01/13 a 30/03/13
Alitalia
12:45
14:10
LMaMeGV
da 11/03/13 a 29/03/13
Alitalia
17:00
18:30
LMaMeGVSD
da 27/01/13 a 05/02/13
Ryanair
13:05
14:30
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Alitalia
14:35
16:05
LMaMeGVSD
da 07/02/13 a 30/03/13
Ryanair
13:40
15:05
G
da 08/11/12 a 28/03/13
Alitalia
14:35
16:05
LMaMeGSD
da 11/01/13 a 29/03/13
D
09:10
V
LMaMeGV
V
08:05
08:05
09:10
16:40
22:45
07:00
Ryanair 07:00
15:10
21:25
Ryanair
Germanwings
Alitalia
MILANO MALPENSA
da 12/11/12 a 28/03/13
Ryanair
LMaMeGVS
S
06:25
da 11/01/13 a 30/03/13
14:05
15:20
Alitalia
VS
12:20
PALERMO
12:20
MILANO LINATE
14:15
Lufthansa
Easyjet
MALTA
12:45
BERLINO
da 17/11/12 a 09/02/13
da 11/11/12 a 24/03/12
da 08/01/13 a 26/03/13
Ryanair
da 18/11/12 a 30/03/13
S
D
M
D
15:20
08:30
LGD
14:10
13:00
12:20
06:25
14:05
12:40
12:05
Easyjet
Ryanair
12:35
Ryanair
Lufthansa
TORINO
LONDRA STANSTED
Ryanair
TRIESTE Ryanair
VENEZIA Alitalia
06:50
08:05
G
da 31/01/13 a 31/01/13
Volotea
07:15
08:30
L
da 31/12/12 a 25/03/13
Volotea
13:00
14:15
D
da 13/01/13 a 24/03/13
Volotea
14:10
15:50
G
da 07/02/13 a 21/03/13
Volotea
16:10
17:25
V
da 10/01/13 a 29/03/13
da 09/11/12 a 29/03/12
VENEZIA-TREVISO Ryanair
11:30
12:50
V
Ryanair
12:10
13:30
LMeS
da 07/01/13 a 30/03/13
da 27/01/13 a 05/02/13
Ryanair
14:55
16:15
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Easyjet
09:30
11:05
D
da 28/10/12 a 24/03/13
Ryanair
14:20
15:45
Ma
da 01/01/13 a 26/03/13
Alitalia
19:00
20:30
LMaMeGVSD
da 26/12/12 a 31/01/13
Ryanair
16:10
17:30
Ma
da 01/01/13 a 26/03/13
Easyjet
09:35
11:10
LMaMeGVS
da 18/12/12 a 24/12/12
Ryanair
20:45
22:05
V
da 09/11/12 a 29/03/13
Alitalia
21:50
23:20
LMaMeGVD
da 06/01/13 a 29/03/13
Ryanair
19:50
21:10
G
da 08/11/12 a 28/03/13
Easyjet
20:50
22:25
LMaMeGVD
da 07/01/13 a 29/03/13
Ryanair
20:50
22:10
D
da 11/11/12 a 24/03/13
Ryanair
22:30
18:35
V
da 09/11/12 a 29/03/13
LMaMeGVSD
da 26/02/13 a 30/03/13
Ryanair
22:35
21:25
D
da 11/11/12 a 24/03/12
MILANO - BERGAMO
VERONA
MILANO MALPENSA Easyjet
07:25
09:00
Ryanair
06:25
08:00
LMaMeGVSD
da 07/01/13 a 30/03/13
Volotea
08:55
10:20
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Easyjet
07:25
09:00
LGVSD
da 10/01/13 a 25/02/13
VERONA
Ryanair
08:20
09:55
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Volotea
14:40
16:05
D
da 13/01/13 a 24/03/13
Easyjet
18:40
20:15
LMaMeGVD
da 07/01/13 a 29/03/13
Volotea
10:45
12:05
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Ryanair
08:25
09:55
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Volotea
15:50
17:15
G
da 07/02/13 a 21/03/13
MILANO - BERGAMO
Volotea
16:30
17:50
D
da 13/01/13 a 24/03/13
17:50
19:15
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Ryanair
06:20
07:50
V
da 11/01/13 a 29/03/13
Volotea
17:40
19:00
G
da 07/02/13 a 21/03/13
Ryanair
06:30
08:00
L
da 07/01/13 a 25/03/13
Volotea
19:40
21:00
V
da 11/01/13 a 29/03/12
11:55
13:40
LMaMeGVSD
da 28/10/12 a 29/03/13
Ryanair
14:15
15:45
Me
da 07/11/12 a 27/03/13
Volotea
Ryanair
14:30
16:00
LGD
da 12/11/12 a 28/03/13
ZURIGO
Ryanair
14:35
16:05
Ma
da 08/01/13 a 26/03/13
Helvetic
14:15
16:05
D
da 28/10/12 a 24/03/13
Ryanair
08:25
09:55
LMaMeGVSD
da 07/01/13 a 30/03/13
ZURIGO
Ryanair
14:40
16:10
VS
da 11/01/13 a 30/03/13
Helvetic
14:50
16:40
LMeGV
da 29/10/12 a 29/03/13
Ryanair
12:20
13:50
Me
da 07/11/12 a 27/03/13
Helvetic
26 gennaio 2013
24
www.gazeco.it
Direttore responsabile Dionisio Ciccarese Direttore editoriale Vito Raimondo Redazione via delle Orchidee, 1 70026 Z.I. Modugno - Bari Tel. 080 5857350-1-2-3 Fax 080 5857349
[email protected]
Pubblicità via delle Margherite, 20/22 70026 Modugno - Bari Tel. 080 5857450 Fax 080 5857426
[email protected]
Società editrice
P.Q.S.
Periodici e Quotidiani del Sud
via delle Orchidee, 1 70026 Z.I. Modugno - Bari Tel. 080 5857439 Fax 080 5857427
[email protected] Reg. Trib. Bari n. 1276 del 19/04/1996 Copyright P.Q.S. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo settimanale può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge.
Certificato ADS n. 7467 del 10/12/2012
Responsabile trattamento dati personali Dionisio Ciccarese Abbonamenti Tariffa per l’Italia €48,00 Tariffa per l’Europa €144,00 (48 numeri) da versare su ccp n. 7638014 intestato a. P.Q.S. - Periodici e Quotidiani del Sud - Via delle Orchidee, 1 70026 - Z.I. Modugno-Bari Numero arretrato €2,77
Seguici su