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LA LA STAMPA STAMPA QUOTIDIANO FONDATO NEL 1867 MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014 1 ANNO 148 N. 247 1 1,50 € IN ITALIA (PREZZI PROMOZIONALI ED ESTERO IN ULTIMA) SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/03 (CONV. IN L. 27/02/04) ART. 1 COMMA 1, DCB - TO www.lastampa.it
Troppi studenti sbagliano Università
La Francia: basta scorie nucleari italiane
La ricerca: un fuoricorso su cinque perde tempo e denaro perché non si è iscritto alla facoltà giusta. L’ex ministro Carrozza: «La riforma non prevede nulla per l’orientamento dei ragazzi» Flavia Amabile e Walter Passerini ALLE PAGINE 12 E 13
Due anni per trovare il sito adatto a interrare 90 mila metri cubi di sostanze pericolose: oggi il materiale è in 20 depositi provvisori Protesta del Piemonte: non faremo noi da pattumiera Fabio Albanese e Maurizio Tropeano ALLE PAGINE 10 E 11
REPORTERS
ANSA
DOPO LA GUERRA
Il governo cerca un percorso rapido per il Jobs Act. Cgil e Fiom tornano in piazza a ottobre
ISRAELE AIUTI GAZA
Lavoro, il piano di Renzi Nuovi assunti licenziabili
Scozia,adesso l’Europateme l’effettodomino
Sì anche al demansionamento, ma resta l’articolo 18
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E SE STESSA ABRAHAM B. YEHOSHUA opo lunghi giorni di duri scontri fra Israele e Hamas è arrivato il cessate il fuoco ed entrambe le parti si domandano (al di là delle vittorie e delle sconfitte, reali o immaginarie) se la guerra appena conclusa sia stata l’ennesimo, inutile conflitto nella serie di quelli avvenuti in Medio Oriente, o se possa essere una base per un nuovo e migliorato assetto politico. Èpossibiledareunarisposta convincente a questa domanda nel caos turbinoso in cui si trova la regione? La morte e la distruzione causate da questa guerra ai residenti della Striscia di Gaza e, in misura minore agli abitanti di Israele, mi costringono a respingere il fatalismo di chi già predice un prossimo round di violenza e a provare a infondere, o forse a «creare», una possibile speranza. Una speranza semplice e senza pretese. Non mi aspetto, infatti, un accordo di pace tra Hamas e Israele. Piuttosto una convivenza tollerabile e soprattutto non violenta. Questa mia speranza si basa sul fatto che in questa guerra Israele, malgrado la sua grande supremazia militare, non ha ottenuto una vittoria inequivocabile. E nonostante i suoi leader, e in primo luogo il premier Netanyahu, cantino vittoria, sondaggi affidabili indicano che la maggioranza dei cittadini non sembra trovarsi d’accordo con le loro arroganti dichiarazioni.
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Via libera al «contratto d’inserimento a tutele crescenti», riservato ai giovani fino a 35 anni e alle persone con più di 50: i loro datori potranno per tre anni licenziarli senza vincoli, ma se li confermeranno riceveranno un bonus fiscale. Le aziende inoltre potranno «demansionare» i loro dipendenti e po-
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tranno usare le tecnologie per controllare le loro prestazioni. Questi i termini generali che potrebbero comporre il futuro Jobs Act. No, invece, allo smantellamento dell’articolo 18, niente revisione globale dello Statuto dei Lavoratori. E Cgil e Fiom tornano in piazza. Bresolin, Giovannini, Grignetti, La Mattina e Sorgi ALLE PAGINE 6 E 7
INTERVISTA
CONTI PUBBLICI
Epifani: il Pd sia Tagli ai ministeri un partito plurale La lista Cottarelli «E ritrovi l’autonomia sacrificata al governo» Alessandro Barbera A PAGINA 5
BURUNDI, STRAGE DI UN FOLLE: DECAPITATA UNA DELLE SUORE. IL SOSPETTO DELLA VIOLENZA SESSUALE
La fine orribile delle tre missionarie
CONTINUA A PAGINA 15 Rizzo A PAGINA 15
AUTISMO
Chenesarà dimiofiglio dopodime? GIANLUCA NICOLETTI uanti sono gli autistici in Italia? Il dato statistico ci dice che sono almeno seicentomila le famiglie che si trovano a dover gestire un problema del genere. Seicentomila.
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CONTINUA A PAGINA 21
NUOVO GIALLO
TornaPoirot malaChristie nonc’entra ALBERTO MATTIOLI
Sanzioni, l’Ue alla fine rinvia ANSA
i abbiamo letti. Riletti quando ci eravamo dimenticati chi fosse l’assassino. Poi ri-riletti anche quando ce lo ricordavamo. Infine ri-ri-riletti quando la Mondadori li ristampava in una nuova edizione.
Giubilei e Longo ALLE PAGINE 2 E 3
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Putin minaccia la chiusura dello spazio aereo russo Olga Raschietti, una delle tre missionarie saveriane uccise in Burundi
Oggi l’incontro decisivo con Marchionne: si va verso una risoluzione consensuale
Montezemolo-Ferrari a un passo dal divorzio Sergio Marchionne e Luca Montezemolo si sono visti ieri, si rivedranno oggi. Tutto lascia pensare che si vada verso un divorzio consensuale fra la Ferrari (e quindi la Fca) e il suo presidente. L’annuncio potrebbe arrivare addirittura fra le prossime ore e domani, per poi essere illustrato al cda del Cavallino Rampante di giovedì. L’interim nel breve termine potrebbe essere affidato all’ad Felisa. Chiarelli A PAGINA 33
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on ho bisogno di essere nato a Edimburgo per augurarmi l’indipendenza scozzese, mi basta essere catalano ed europeo» ripete da settimane il presidente della Generalitat de Catalunya Artur Mas.
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UCRAINA
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FRANCESCA PACI
Summit con Renzi e Padoan Obiettivo: trovare 20 miliardi
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Marco Zatterin A PAGINA 17 E UN COMMENTO DI Nye A PAGINA 27
SEPARATISMI
RETROSCENA
Alonso, il futuro è un rebus Lo vuole la McLaren ma lo spagnolo è legato allo sponsor della Rossa PHOTO4/LAPRESSE
Luca Montezemolo
Cristiano Chiavegato A PAGINA 33
2 .Primo Piano
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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LA STRAGE ORRORE IN AFRICA
Giallo sulle suore massacrate in Burundi Ilkillerdopoiprimidueomicidièrimastonascosto10orenelconvento,poihauccisolaterza:ècacciaall’uomo
Il macabro omicidio Mezz’ora più tardi padre Pulcini sta forzando la serratura quando dall’interno gli apre suor Bernardetta. È sconvolta. È entrata da una porta di servizio forzata e ha trovato i corpi massacrati delle due povere suore di 83 e 75 anni. Padre Pulcini chiama la polizia che arriva, effettua il sopralluogo e inizia le indagini
ESDRAS NDIKUMANA/AFP
Le consorelle delle tre donne uccise davanti alla parrocchia di Bujumbura, in Burundi
248 Genocidio del Rwanda
Operatori pastorali ali uccisi nel mondo
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Fonte: Elaborazione
Nonostante il macabro delitto, le sorelle decidono di passare la notte nella casa. Intorno alle 2 di notte, però, ribussano a padre Pulcini. Sentono dei rumori, temono che l’assassino sia ancora dentro. Padre Pulcini si riveste, torna alla casa e la perlustra insieme alle sorelle: trova così suor Bernardetta, sgozzata
smentita da suor Silvia Marsili, vicaria generale delle missionarie saveriane. Sotto shock la diocesi di Parma, della quale facevano parte le suore, e l’arcivescovo di Bujumbura, monsignor Evariste Ngoyagoye. Il vice presidente del paese africano, Prosper Bazombanza, si è detto «inorridito da tanta barbarie» e ha promesso di «fare luce sulla vicenda il prima possibile». Già in passato, in Burundi uno dei Paesi più poveri dell’Africa che nel 2006 è uscito da oltre dieci anni di guerra civile l’ordine delle saveriane era stato preso di mira. Sette suore sei italiane e una brasiliana - furono sequestrate il 25 gennaio 1995 e liberate il 21 marzo successivo dai ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Ruf). Ora, intanto, prosegue la caccia al colpevole - un uomo è stato notato mentre scappava con un coltello in mano - mentre i guardiani del convento vengono ripetutamente interrogati.
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su dati Agenzia Fides
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operatori uccisi
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Negli ultimi dieci anni Nel solo 1994 erano stati 248 con il genocidio del Rwanda
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La terza suora uccisa
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«Mi sono precipitato sul posto - racconta quest’ultimo - e stavo per forzare la porta principale, quando mi ha aperto dall’interno suor Bernardetta. Era sconvolta. Aveva trovato un ingresso laterale forzato e i corpi di suor Olga e suor Lucia». È stata immediatamente allertata la polizia: nel convento si sono svolti i rilievi e le prime indagini. Ma nessuno si è accorto che il killer era ancora dentro le mura, pronto ad uccidere di nuovo. Le varie consorelle, nonostante i primi due omicidi, rassicurate forse dall’intervento della polizia hanno preferito rimanere a dormire dentro le loro abitazioni abituali, nella parrocchia Guido Maria Conforti, che sostiene un centro per i giovani fondato dai padri saveriani. Ma ecco scattare la seconda fase del massacro. L’assassino, spuntato dal buio, ha ucciso anche suor Bernardetta e poi l’ha decapitata. Padre Pulcini, che si era recato negli alloggi della suora verso le 2 di notte dopo aver sentito delle urla, è ancora sconvolto «per il lago di sangue in cui l’ho trovata». Secondo la polizia africana tutte e tre le suore - impegnate in missioni da oltre 50 anni - sono state stuprate prima di perdere la vita. Ma la versione dell’abuso sessuale viene
La scoperta Alle 16 suor Bernardetta Boggian rientra dall’aeroporto insieme a suor Mercedes. Trova la casa di suor Olga e suor Lucia chiusa e con le tende tirate, ma non c’è traccia delle due sorelle. Anche i guardiani dei cancelli non le hanno viste uscire. Suor Bernardetta va a chiamare padre Mario Pulcini, superiore dei saveriani in Burundi
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Per la polizia le donne sono state violentate Ma la congregazione smentisce
Cosa è successo e quando
Centimetri - LA STAMPA
Non è il set di Pulp Fiction, ma il massacro reale, per mano di un folle, nel cuore dell’Africa. La crudeltà della violenza sessuale. La ferocia dell’omicidio. Lo strazio per la decapitazione di una delle tre suore missionarie saveriane uccise in Burundi, nel loro convento, alla periferia della capitale Bujumbura. Incomprensibile il movente: rapina, vendetta o il gesto di uno squilibrato? Dal convento, comunque, non manca nulla. E come se non bastasse già tutto questo orrore, il triplice delitto è reso ancora più agghiacciante dal fatto che l’assassino sia rimasto nascosto dentro il monastero africano dopo le prime due uccisioni. La terza vittima, suor Bernardetta Boggian, di 79 anni, è proprio colei che aveva denunciato la scomparsa delle sue consorelle domenica pomeriggio. Era stata lei a ritrovare in una pozza di sangue i cadaveri di suor Lucia Pulici e suor Olga Raschietti, di 75 e 83 anni. Poco dopo essere rientrata dall’aeroporto, dov’era andata ad accogliere alcune sorelle di rientro dal capitolato generale di Parma, aveva bussato alla porta della casa di suor Olga e suor Lucia. Invano. Infissi sbarrati, tende tirate: ha subito sospettato qualcosa di tremendo e ha avvertito padre Mario Pulcini, superiore dei missionari saveriani in Burundi.
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GRAZIA LONGO ROMA
Il luogo
IL MESSAGGIO
Il Papa: «Il sangue versato diventi seme di fraternità fra i popoli» «Che il sangue versato diventi seme di speranza per costruire un’autentica fraternità tra i popoli». Con queste parole papa Francesco ha voluto ricordare il sacrificio delle tre missionarie saveriane in Burundi. Il Pontefice ha inviato due telegrammi al nunzio apostolico Evariste Ngoyagoye e alla superiora generale delle missionarie suor Ines Frizza dicendosi «profondamente colpito dalla morte» delle tre sorelle e assicurando preghiere «per queste generose testimoni del Vangelo». Anche il Capo dello Stato
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Bujumbura
KAMENGE zona nord della capitale Bujumbura
Km² %
BURUNDI Religioni
1% musulmani
% Cattolici
Diocesi
Religiosi
Religiose
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3.350.000 7 Fonte: Missionari Saveriani
Preti locali
290 Saveriani
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Il Pontefice
ha voluto ricordare le tre suore parlando di «cieco e inumano atto di criminalità» assicurando la vicinanza di tutta l’Italia al sacrificio delle tre religiose e alla loro congregazione.
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Primo Piano .3
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Vicentina, 83 anni
Olga, 50 anni sul campo tra guerre e catechesi FRANCO GIUBILEI PARMA
Olga Raschietti era la più anziana delle tre missionarie saveriane uccise: nata a Montecchio Maggiore, nel Vicentino, aveva appena compiuto 83 anni e la sua salute era fragile. Eppure, l’ultima volta che è tornata a Parma qualche mese fa, ha pregato e insistito finché non ha ottenuto di tornare a Kamenge. Fra Congo e Burundi ha trascorso quasi 50 anni in Africa, da quando nel 1968 partì per l’allora Zaire per svolgere attività di catechesi in varie parrocchie. Ha affrontato situazioni difficili, legate alle guerre che hanno insanguinato i Paesi dei grandi laghi africani. Nel 2010 è stata destinata al Burundi. «Nonostante la voce non la sorreggesse più, a causa dei problemi di tiroide per cui era in cura, ha voluto
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Suor Olga Raschietti
fermamente tornare a Kamenge», racconta suor Lucia Citro, che ha condiviso con la consorella cinque anni passati in Congo. Olga raccontava così la sua determinazione di tornare in Africa: «Un giorno pregai Gesù per poter partire. Mi vennero limpidissime in mente queste parole: “Olga, credi di essere tu a salvare l’Africa? L’Africa è mia. Nonostante tutto, sono contento che parti: va’ e dona la vita!”».
Milanese, 76 anni
Lucia, l’ostetrica uccisa nel giorno del suo compleanno PARMA
Lucia Pulici avrebbe compiuto proprio ieri 76 anni. Nata l’8 settembre 1939 a Desio, nel Milanese, è entrata a far parte delle missionarie nel ’60 e dieci anni dopo è partita per il sud del Brasile. Nell’82 è stata destinata allo Zaire, l’attuale Congo, dove ha continuato a lavorare come infermiera e ostetrica fra i più poveri per 25 anni. Nel 2007 è stata mandata a Kamenge: «Era cardiopatica, ma ha voluto comunque restare in Burundi - ricorda suor Lucia Citro - Ha insegnato le tecniche che conosceva agli infermieri e alle ostetriche dei luoghi dove ha operato». Negli anni trascorsi nelle missioni ha lavorato in ospedali, reparti di maternità e dispensari. Le sue condizioni di salute non glielo avrebbero permesso, ma anche lei, come suor Ol-
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Suor Lucia Pulici
ga, ha scelto di rimanere in missione, continuando a dare i suoi servizi in parrocchia e aiutando come poteva nelle cure dei più poveri. Lo scorso ottobre, alla vigilia del suo ritorno in Burundi, diceva: «Alla mia età, un fisico debole e limitato non mi permette di correre giorno e notte come prima. Interiormente però credo di poter dire che il desiderio di essere fedele all’amore di Gesù, concretizzandolo nella missione, è sempre vivo». [F. GIU.]
Padovana, 79 anni
Bernardetta, l’insegnante che amava la cultura locale PARMA
Bernardetta Boggian aveva 79 anni: nata a Ospedaletto Euganeo, nel Padovano, era entrata fra le missionarie saveriane nel ’61, a 26 anni. Nel 1970 è partita per lo Zaire, dedicandosi in modo particolare alla promozione della donna attraverso i «foyer», scuole di alfabetizzazione e formazione rivolte a ragazze e adulte. «Insegnava a leggere e a scrivere, ma oltre a questo, essendo insegnante di taglio e cucito, era capace di far apprendere a svolgere un attività lavorativa», spiega suor Lucia Citro. Dal ’78 all’84 e dal ’93 al ’96 è stata consigliera generale della congregazione, poi è rientrata in Congo e, dal 2007, è stata inviata in Burundi, a Kamenge. «Aveva un amore grande per la cultura del popolo, tanto che,
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Suor Bernardetta Boggian
come Olga, aveva imparato la lingua del posto». L’anno scorso era dovuta tornare a Parma perché durante la sua permanenza in Africa si era fratturata un femore: il tempo di essere operata e di fare la riabilitazione ed è tornata a Kamenge. «Occorre nutrire in noi uno sguardo di simpatia, rispetto e apprezzamento dei valori delle culture, delle tradizioni dei popoli che incontriamo», ha detto prima di partire. [F. GIU.]
MISSIONARIE DI MARIA/AFP
Suor Bernardetta Boggian insieme ad alcune donne di Kamenge
“Noi, ultime missionarie nelle terre dei sacrifici umani” Erano 1 milione nel ’70, oggi 40.000 con la crisi delle vocazioni Tre su quattro hanno oltre sessant’anni, ma resistono missionarie, ipotizzerei che dipenda dalle origini settentrionali dei grandi capistipite, padre Comboni era originario di Limone sul Garda, don Bosco FRANCESCA PACI era piemontese, monsignor ROMA Conforti veniva dal Parmense» ragiona Paolo Annechini, portavoce della Fondazione Cum, on le conosceva, la scuola di formazione dei missuor Anna Gastal- sionari italiani con sede a Verodello. Ma, dice, le na. Poi arrivò l’arcivescovo di tre sorelle massa- Milano e futuro papa Montini. «Era il 1956, un consorzio di crate a Bujumbura sono il suo popolo, l’altra me- imprese italiane vinse l’appalto tà del cielo missionario che, in- per la costruzione di una grande differente all’età in genere piut- diga nell’allora Rhodesia e, setosto avanzata, presidia i più guendo le indicazioni della enciremoti tra i villaggi africani clica Fidei Donum, il cardinal bussando con tatto femminile Montini ci chiese di andare al alle porte non sempre spalan- seguito degli emigranti, le pricate di comunità tradizionali e me suore sul campo. Da allora matriarcali. «In questa società siamo rimaste lì, nell’ormai noi donne abbiamo un valore Zimbawe e nella vicina Zamaggiunto, possiamo stare più bia» racconta Maria Viganò, 80 vicine degli uomini alla gente anni, decana delle suore di Maria Bambina. Lei perché siamo anche voleva anammesse ovunIL MOVIMENTO dare e invece la que» spiega al telefono da JuNato nella metà mandarono in «Si va ba, Sud Sudan, dell’800, molte Giappone: dove serve di più, dove ha trascorsono settentrionali ma per me la so gli ultimi 16 missione per ananni dopo averI CONFLITTI tonomasia era ne vissuti 9 in Kenya. «Ci si Hanno vissuto la fine l’Africa». cose soabitua a tutto del colonialismo no Molte cambiate daltranne alle zane i genocidi tribali l’età dell’oro delzare» scherza. Suor Anna è le missioni italianata nel 1962 a Rossano Vene- ne. Dopo il boom degli anni ’60, to, provincia di Vicenza, in gonfiato a ridosso del ’68 dalquel Nord italiano che a metà l’ondata dei volontari non relidell’800 ha visto partire alla giosi, le vocazioni hanno iniziavolta dell’Africa sub-Saharia- to a scarseggiare. L’Italia detiena molte religiose come lei, ne ancora il primato della presenza missionaria nel mondo probabilmente la gran parte. «A pensarci bene è vero, il ma è in pieno crepuscolo. Se“Lombardo Veneto” è stato condo dati incrociati di Cum e una fucina straordinaria di Santa Sede l’oltre milione di
Retroscena
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suore del 1970 era sceso a 82 mi- alla ricerca del senso della vita la nel 2001 ed è oggi ottimistica- se le è fatte nel cuore di tenebra: mente circa la metà (comprese «La molla è vivere in modo frutle sorelle straniere). Il 53% ha tuoso il passaggio su questa terpiù di 60 anni, il 21% è over 70. ra, capire l’essenziale. In Africa «Le italiane in Africa sono ho imparato a conoscere lingue sempre meno, ora il trend si è e sensibilità diverse. Ho vissuto invertito, ma quelle che sono lì in una regione che si chiama Poresistono da decenni, da quan- kot e che non si è neppure accordo alla fine del colonialismo ta dell’11 settembre 2001: gli abic’era un continente da ricostru- tanti fanno ancora sacrifici ire e servivano maestre, infer- umani e per placare l’ira degli miere, donne capaci di interagi- spiriti che gli avevano mandato re con le famiglie» nota suor una forte siccità erano pronti a Elisa Kidané, 57 immolare uno anni, eritrea d’oriIL RITORNO del clan». gine e da tempo Suor Anna, Alcune, tornando suor direttrice di Maria, suor trovano in Italia Elisa, suor Pao«Combonifem», il la nuova frontiera la. «In missione, magazine femminile dei combol’amore al femniani. Il fondatore, insiste, fu minile mi pare caratterizzato pioniere nel puntare sulle suo- anche da una certa follia, che re: «Già nel 1870, di ritorno da consiste nel soccorrere i deboli numerosi tentativi fallimentari (...) mentre la guerra uccide le nella terra che lui chiamava “le persone a migliaia» scrive nel Afriche”, padre Comboni scri- suo diario «In cammino con il veva di aver capito che la ragio- Vangelo» un’altra bergamasca, ne dell’insuccesso nell’inserirsi suor Teresina Caffi, veterana di nelle diverse comunità era nel Congo e Burundi. Lo stesso ponon aver portato con sé le don- polo, l’altra metà del cielo. ne». Il valore aggiunto di «Noi figlie d’Africa», come scrive nell’omonimo libro del 2006 suor Daniela Maccari, oggi «inviata» in America latina. Le religiose non si occupano dei sacramenti ma di tutto il reQuelli sto. Che in un luogo come l’Africa è sconfinato. Suor Paola MogDopodomani si riunisce la gi se ne accorse prima di prendirezione del Pd, votano solo dere i voti a 28 anni, quando neo quelli con la camicia bianca. laureata dentista partì come volontaria. Adesso, dopo 17 anni di Kenya e Sud Sudan, la 52enne Paola è tornata a Verona: «Mi sto accorgendo che la sfida dell’incontro con l’altro è qui, quando partii nel ’97 non c’erano
[email protected] si immigrati in Italia». Le ossa
Jena
4 .Primo Piano
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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CENTROSINISTRA GLI SCENARI
In bianco Matteo Renzi con i leader socialisti Sanchez (Spagna) e Valls (Francia)
IN VATICANO
Oggi il premier a pranzo con Parolin
La Terza Via Matteo Renzi incontrerà oggi a pranzo i nuovi cardinali italiani. L’appuntamento, che avviene sette mesi dopo il primo concistoro di Papa Francesco, si svolgerà a palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Tra i nuovi porporati c’è anche il Segretario di Stato Pietro Parolin, e dunque l’incontro potrà essere l’occasione per uno scambio di idee sui temi più «caldi», in particolare quelli di politica internazionale. All’incontro parteciperanno anche il ministro degli Esteri, Federica Mogherini e il Presidente della Cei Angelo Bagnasco. Sabato mattina Renzi incontrerà invece il Papa, in occasione della visita a Redipuglia.
Blair, Cardoso D’Alema, Clinton, Jospin e Schroeder nell’incontro del 1999 a Firenze
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ALESSANDRO BIANCHI/ANSA
Renzi e i nuovi leader Il fronte eurodem che va oltre il Pse Il laburista Milliband: “Se si va avanti, io ci sono” FABIO MARTINI ROMA
Qualcuno lo ha sospettato, ma i cinque non si erano messi d’accordo su come vestirsi, salvo poi scoprire di aver indossato tutti la stessa camicia: bianca. Non si erano messi d’accordo in anticipo su cosa dire dal palco e hanno pronunciato discorsi simili. I quattro leader «eurodem» che domenica hanno chiuso la Festa dell’Unità di Bologna, Matteo Renzi, il socialista olandese Diederik Samsom, il socialista spagnolo Pedro Sanchez, il francese Manuel Valls (c’era anche il socialdemocratico tedesco Achim Post, ma come segretario del Pse) condividono gli stessi,
tranquillizzanti valori cromatici, puntano ad una nuova «governance» del progressismo europeo, scardinando il rigorismo tedesco, anche se poi nei loro Paesi predicano ricette non sempre collimanti. E dunque per ora hanno in comune una caratteristica, peraltro impensabile fino a qualche anno fa: il progressismo europeo è rappresentato nei principali Paesi dell’Ue da facce nuove, da leader approdati al potere dopo ascese brucianti. E infatti Matteo Renzi aveva invitato anche Ed Miliband, 44 anni, leader del Labour Party inglese, che non è potuto arrivare a Bologna, perché impegnatissimo nel referendum scozzese, ma ci ha tenuto a far sapere: «Ottima iniziati-
il caso GIACOMO GALEAZZI ROMA
ino all’ultimo ospite, fino all’ultimo telespettatore in un’annata televisiva in cui non passerà serata senza un talk show. Con la ripresa politica d’autunno, la stagione dei palinsesti diventa disfida tra salotti tv. Ieri ad aprire la contesa a colpi di share è stata sul La7 la striscia quotidiana pre-tg di Giovanni Floris, che poi da martedì 16 settembre si scontrerà con il suo passato. In contemporanea, infatti, Massimo Giannini condurrà su Rai 3 «Ballarò». Stasera, con Matteo Renzi ospite, torna su Rai 1 «Porta a Porta».
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va, se si va avanti, io ci sono». I fili «bianco-rossi» che hanno portato alla manifestazione di Bologna hanno un antecedente negli incontri sulla Terza Via che, tra il 1998 e il 2000, portarono a quattro appuntamenti tra i leader progressisti delle due sponde dell’Atlantico, Bill Clinton, Tony Blair, Lionel Jospin, Gerard Schroeder, Romano Prodi e Massimo D’Alema, nel tentativo di trovare un linguaggio comune, ma non si andò da nessuna parte. «Allora il centro-sinistra aveva vinto in quasi tutto l’Occidente, ma restò irrisolto il rapporto tra democratici americani e socialisti europei, che guardavano con diffidenza anche Blair - ricorda il senatore Giorgio Tonini, ai tempi
STEFANO DE GRANDIS/LAPRESSE
nella segreteria Ds - mentre ora c’è tutto il Pse, con una nuova generazione di leader, con il Pd in funzione di guida. E sebbene sia entrato da poco nella famiglia socialista, il Pd è già diventato un metro di paragone». Una notazione che non appartiene al filone trionfalista di certo renzismo: nella prima pagina di oggi «Le Monde» campeggia una grande foto con Renzi che tiene sotto braccio Manuel Valls e nelle pagine interne si parla dei due come dei «gemelli della sinistra moderna». Renzi, 39 anni e Valls, 52, sono i leader che si somigliano di più. Tenace, orgoglioso, ambizioso, Valls è il capofila della debole corrente liberale del Ps francese (un tempo favorevole a togliere la
definizione socialista al suo partito), da primo ministro si è impuntato nel rifare il governo francese, alla fine imponendosi su Hollande. E quanto al leader socialista spagnolo Pedro Sanchez, 42 anni, ha fatto sapere che Renzi, assieme a Felipe Gonzalez, è il suo modello, ma a parte il look (vicino a quello del leader Pd), politicamente i due hanno forti similitudini, ma con differenze. Il «bel Pedro», come Matteo, alle primarie del Psoe, ha sbaragliato tutti, prendendosi il 49 per cento e poi l’investitura a segretario con l’86; certo ripete «non c’entro con gli errori dei leader che mi hanno preceduto», ma ha ordinato ai suoi di votare contro l’elezione di Jean-Claude Juncker alla Presi-
Ospiti-trofei e sfida di share Riparte la carica dei talk show Vespa debutta con Renzi, Floris fa concorrenza a Ballarò Porta a Porta
Ballarò L’ex vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini condurrà su Rai 3 la trasmissione rimasta orfana di Giovanni Floris
La «Terza Camera» condotta da Bruno Vespa riparte questa sera sempre su Rai1
denza della Commissione Europea e ripete che la Spagna ha bisogno di una «nuova “transizione”, per recuperare lo Stato Sociale». E se l’olandese Samsom, come Renzi, da giovane ha partecipato a un quiz (per persone con un alto quoziente intellettivo) ed è bravissimo in tv, a differenza di Renzi, si è fatto le ossa nella società civile ambientalista. Sostiene Sandro Gozi, uno dei pochi invitati italiani al pranzo con i leader eurodem: «Piccole differenze tra i quattro sono fisiologiche, ma la vera novità politica è che a Bologna è scesa in campo una nuova generazione per una nuova sinistra, che punta ad affermarsi, governando e non contentandosi di una nobile opposizione».
metri ma una maratona» e l’obiettivo è «raccontare i problemi veri del Paese indicando una via d’uscita dalla crisi». Sulle poltroncine, quindi, siederanno persone che «aprono la mente e offrono una proposta», non «i designati dagli uffici stampa dei partiti». Floris ha portato con sé dalla Rai la squadra di inviati e redattori, integrandoli con nuovi giornalisti sia per la nuova striscia quotidiana, «Diciannovequaranta», 13 minuti con sondaggio e analisi della notizia del giorno, prima del tg di Mentana, sia per «diMartedì», talk di approfondimento politico, economico, sociale, con la copertina di Maurizio Crozza e i sondaggi di Nando Pagnoncelli. «Sarà una trasmissione nuova, con punti fermi e il gusto di ripartire da zero: non faremo la fotocopia di Ballarò». Per martedì prossimo anche Floris ha invitato Renzi, che «deve rispondere». E sarà derby a La 7 con Michele Santoro che da giovedì 25 settembre orien-
IL NUOVO CONDUTTORE
LA DOPPIETTA SU LA7
Su Rai 3 tocca a Giannini: «La differenza non la fa il salotto ma le notizie nei servizi esterni»
L’ex giornalista della Rai andrà in onda sempre al martedì Al giovedì confermato Santoro
Spiega l’anchorman Bruno Vespa: «Il programma è alla sua 20° edizione e con questa concorrenza fare il 13% di media di audience è come il 26% di quattro anni fa». Poi, da decano del format, detta le «regola auree» a cui attenersi. «Gli ospiti che vanno in una trasmissione, dicono no alle altre». Inoltre, «mai invitare persone a caso e attenersi sempre ai temi concreti: stipendi, consumi e tasse». Infatti «la riforma del Senato e della giustizia non emozionano nessuno». Papa Francesco, invece, «è un personaggio sorprendente e lo seguiremo in Turchia e nelle sue svolte».
Di martedì
Servizio Pubblico
Dopo l’addio alla tv pubblica Giovanni Floris debutta su La7 con un talk show settimanale e una striscia quotidiana
Al riguardo ha le idee chiare anche Giannini. «Mi tiro fuori dalla corrida per aggiudicarsi gli ospiti come trofei, la differenza non la fa chi porti in studio, ma le notizie che trovi nei servizi ester-
Al via il 25 settembre l’appuntamento settimanale su La 7 con Michele Santoro
ni». Basta, quindi, «con le verità di comodo, con il palazzo che si specchia e si racconta a modo suo». Dalla «caccia allo scalpo» Giannini tiene fuori il premier: «Ha in mano i destini dell’econo-
mia e della politica estera, quindi non potevamo non invitarlo anche noi». Però «non è sulla rincorsa agli ospiti che si recupera in qualità». Tanto più che un talk show «non è una corsa dei cento
terà «Servizio Pubblico» verso «nuove sperimentazioni per provare a rompere tutti i ritmi del talk». Nella squadra Marco Travaglio, Sandro Ruotolo, Vauro, Gianni Dragoni e l’ ex responsabile della comunicazione per la Lista Tsipras. Paola Bacchiddu scatenò molte reazioni quando postò sul profilo Facebook una sua foto in bikini su una barca, con il fondoschiena in bella mostra, accompagnata dal commento: «È iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate l’Altra Europa». Adesso, sempre su Fb, annuncia: «Farò parte della squadra di Servizio Pubblico su La7, ringrazio Michele Santoro per l’opportunità».
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Ha detto
ALFANO SULLA POLIZIA
«Ci sono margini per lo sblocco degli stipendi»
IL PARAGONE
Nella storia repubblicana c’è solo un partito che ha superato il 40%: la Dc La vocazione maggioritaria adesso va gestita
«Ci sono le condizioni per lo sblocco degli stipendi delle forze di polizia ed io sono convinto di trovare il favore del governo e del premier, purché i sindacati abbassino i toni che hanno il sapore della minaccia». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervenuto al programma «Quinta colonna» su Rete4. «C’è da chiarire ha spiegato Alfano - che in questa fase non stiamo diminuendo i soldi per le forze di polizia. Anzi, l’anno scorso la legge di stabilità ha messo il segno più, abbiamo dato 700 milioni di euro in più al comparto. Sono convinto di trovare il favore del Governo e del premier per sbloccare il tetto stipendiale: penso di farcela».
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IL RUOLO
Bisogna riconoscere al partito un’autonomia che in questi mesi è stata sacrificata al lavoro del governo LA STRATEGIA
Manca una sede in cui discutere, ascoltare le posizioni di tutti e soltanto dopo decidere
La piazza I militanti domenica a Bologna. Per Epifani «non c’era così tanta gente da decenni» GIORGIO BENVENUTI/ANSA
GUGLIELMO EPIFANI
“Il Pd diventi un partito plurale e più autonomo” L’ex segretario: “Deve fare da cerniera tra le scelte del governo e la funzione dei parlamentari” ALESSANDRO BARBERA ROMA
E
pifani, il premier domenica è salito sul palco della Festa de l’Unità a Bologna e ha chiesto una gestione unitaria del Pd. Lei è stato l’ultimo leader, prima di Renzi, a tentare di tenere insieme tutte le anime del partito. È sorpreso?
«Veniamo da uno straordinario risultato elettorale. Quando un partito raggiunge il quaranta per cento significa che sta rappresentando ceti e istanze diverse». Quindi?
«Nella storia repubblicana c’è stato un solo partito che ha superato il quaranta per cento dei consensi, la Democrazia cristiana». Sta dicendo che il Pd deve diventare come la Dc dei tempi d’oro?
LA QUESTIONE DEL LAVORO
«Riemerge un’offensiva ideologica ma la discussione non può ridursi al tentativo di togliere l’articolo 18» «No, ma un partito il quale raccoglie così tanti voti da non può che essere un luogo plurale. Le conseguenze del discorso di Renzi sono almeno un paio. Uno: occorre riconoscere al Pd un ruolo di cerniera fra le scelte del governo e la funzione dei parlamentari. Due: se è una cerniera, bisogna riconoscergli un’autonomia che in questi mesi è stata sacrificata al lavoro del governo». Sta dicendo che ultimamente la gestione del partito è stata quella di un sol uomo al comando. È così?
«Siamo in una fase della storia in cui prevale quel modello di partito. Ora al Pd, con quell’enorme serbatoio di consensi, tocca dimostrare di poter essere qualcosa di diverso». Ipotizziamo che nella stessa segreteria convivano cuperliani, renziani, bersaniani. Non c’è il rischio di una deriva assemblearista che finirebbe per paralizzare il governo? O, peggio del proliferare di scelte dettate solo dal clientelarismo fra correnti?
«Se il presidente del Consiglio ha deciso di percorrere la strada di una gestione unitaria del partito è perché ha capito che è quella giusta».
Proviamo con un caso concreto: la riforma del lavoro. Possibile che una segreteria “plurale” possa trovare una sintesi fra le posizioni di Damiano e quelle del premier?
«Non è la prima volta che ne parla. Renzi conosce le difficoltà che ha di fronte a sé il Paese. E poi, se ne ha parlato alla festa de l’Unità un motivo ci sarà no?».
«Vedo il riemergere di un’offensiva ideologica che immaginavo superata: la discussione non può ridursi per l’ennesima volta al tentativo di togliere l’articolo 18. Questo è quel che intendo per partito capace di discutere. Altrimenti...»
«Quindi era inevitabile che accadesse. La vocazione maggioritaria, dopo averla conquistata, va gestita». E come la si “gestisce” la vocazione maggioritaria?
«No. Non mi pare che in questa fase manchino le decisioni. Manca una sede in cui discutere, ascoltare le posizioni di tutti, e dopo, ma solo dopo, decidere. Avere un partito plurale non è un orpello, semmai una opportunità».
ANSA
Guglielmo Epifani, ex leader della Cgil
Altrimenti la gestione si fa verticistica, il premier fa tutto da solo, il partito non esiste e in Parlamento arrivano gli
agguati. Dico bene?
Secondo lei cosa l’ha convinto?
portanti, e fra questi il vostro responsabile economia Taddei. Non sarebbe già questo un ruolo di “cerniera” con il partito?
«La fase in cui ci troviamo e la complessità dei problemi che attendono Renzi lo spingeranno in quella direzione». Da ex segretario della Cgil che ne pensa delle ultime decisioni di Camusso e del leader dei metalmeccanici Landini? Sembrano intenzionati a scendere in piazza separati in due date diverse. Non c’è il rischio di creare ulteriori problemi anche agli equilibri interni al Pd?
Che intende dire?
«Le feste sono un termometro importante. A Bologna non ricordavano così tanta gente da decenni: vuole ascoltare, partecipare. Renzi lo ha capito». Forse ha anche deciso di essere meno diffidente, come molti gli rimproverano? Da mesi si parla di un gruppo di persone che lo dovrebbero affiancare a Palazzo Chigi sui dossier im-
«Siamo in presenza di annunci. Dobbiamo aspettare la formalizzazione e i motivi delle due proteste. Per ora non me la sento di dare un giudizio».
Nuova segreteria, minoranza già divisa D’Attore avverte: non faremo tappezzeria Ma intanto spuntano le candidature delle renziane Rotta e Quartapelle FRANCESCA SCHIANCHI ROMA
Una segreteria molto rinnovata, con qualche membro confermato ma spostato ad altre funzioni (probabile il passaggio del vicesegretario Guerini all’organizzazione) e parecchi volti nuovi. E, soprattutto, nelle intenzioni di Matteo Renzi, come ha annunciato domenica dal palco della Festa dell’Unità di Bologna, la nuova segreteria del Pd dovrà irrobustirsi con l’innesto di esponenti della minoranza del partito. Ammesso però che, dalla minoranza, ci sia disponibilità a partecipare: in questi giorni il segretario-
Capogruppo Roberto Speranza, presidente dei deputati ed esponente della corrente Area riformista, nei prossimi giorni incontrerà Renzi per discutere di un ingresso della minoranza Pd nella nuova segreteria
premier deve sentirsi con Roberto Speranza, interlocutore per Area riformista, ma proprio lì, nella corrente più grande della minoranza, già emergono i distinguo. «Dipende cosa vuole dire gestione unitaria: una segreteria politica o semplicemente un allargamento dello staff?», si chiede Alfredo
D’Attorre, perché l’offerta non interessa «se si tratta di fare solo tappezzeria». «Molto perplesso» anche Stefano Fassina: «Prima bisogna affrontare i nodi politici, bisogna sciogliere i nodi socio-economici e quelli sulla legge elettorale, perché non si entra in segreteria per poi criticare la manovra…». E forti dubbi, che lo porteranno probabilmente a non aderire all’invito, li esprime anche Pippo Civati. Nello schema dei renziani, tre sarebbero i posti riservati ad Area riformista, su una segreteria che dovrebbe essere confermata di dodici persone, uno alla componente guidata da Gianni Cuperlo e uno, se volesse, a Civati. Non c’è nessuna richiesta da parte dei cosiddetti «Giovani turchi», visto che il loro leader, Matteo Orfini, è diventato presidente del partito: non si esclude però che uno di loro – o più probabilmente una
Twitter @alexbarbera
– possa fare il suo ingresso. Una come Valentina Paris o Chiara Gribaudo, giovani deputate molto attive in Commissione lavoro. In rappresentanza dell’area Cuperlo, si discute del possibile ingresso di Francesco La Forgia o Andrea De Maria. Possibile la nomina di un veltroniano - Vinicio Peluffo o Roberto Morassut -, mentre è improbabile l’ingresso di un esponente dell’area popolare di Fioroni (circolava il nome di Simone Valiante). Mentre i nomi avanzati da Area riformista sono quelli di Enzo Amendola, Micaela Campana, Danilo Leva. E anche Andrea Giorgis, esperto di diritto costituzionale molto stimato dal ministro Boschi. E poi ci saranno nuovi ingressi renziani. Una potrebbe essere la deputata Lia Quartapelle, giovane esperta di esteri: è milanese, federazione dalla quale è arrivata espressa richiesta di un rappresentante. Che però potrebbe essere Emanuele Fiano. Altro nome in pole position, la deputata sempre più presente in tv Alessia Rotta. Resta qualche giorno per discuterne: la nuova squadra sarà annunciata alla Direzione nazionale convocata per giovedì.
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STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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RIFORME MANOVRE E POLEMICHE I punti chiave
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IL CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI
Per i lavoratori fino a 35 anni o oltre i 50
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LA POSSIBILITÀ DI DEMANSION ARE
Può essere abbassato grado al lavoratore
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MAGGIORI CONTROLLI
La tecnologia per controllare il rendimento
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LO STRUMENTO SCELTO
Una legge delega sui criteri generali
Lavoro, via alla riforma L’articolo 18 resta in piedi Poletti prove le ultime mediazioni. Ma il governo concede poco al Ncd ROBERTO GIOVANNINI ROMA
Niente smantellamento dell’articolo 18, niente revisione globale dello Statuto dei Lavoratori. Via libera al «contratto d’inserimento a tutele crescenti», riservato ai giovani fino a 35 anni e alle persone con più di 50 anni: i loro datori potranno per tre anni licenziarli senza vincoli, ma se li confermeranno riceveranno un bonus fiscale. Sì anche a due significative modifiche dello Statuto: le aziende potranno «demansionare» i loro dipendenti (cioè ridurre la loro mansione, tagliando anche il salario), e potranno usare le tecnologie per controllare la prestazione dei lavoratori. Potrebbero essere questi i termini generali - il condizionale è d’obbligo - per il futuro Jobs
Act, ovvero la delega sulla riforma del mercato del lavoro ora all’esame del Senato. I sondaggi di queste ore del ministro del Lavoro Giuliano Poletti sembrano far emergere una soluzione «leggera» per le nuove regole del mercato del lavoro. Scontentando il Nuovo Centrodestra, che punta su una drastica revisione dello Statuto dei Lavoratori e sull’abolizione dell’articolo 18 della legge 300. Ma assicurando una approvazione del provvedimento entro i tempi prefissati dal governo. Per adesso di ufficiale non c’è nulla. Soprattutto, non c’è mai stata la decisiva riunione dei rappresentanti in Camera e Senato dei partiti di maggioranza, che dovrebbe sancire la soluzione definitiva per un provvedimento su cui il governo punta molto e che rischia di arenarsi
Retroscena ALESSANDRO BARBERA ROMA
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i scrive tagli lineari, si legge revisione della spesa. A scorrere la lista dei risparmi che il governo pensa di introdurre nella prossima legge di Stabilità, cogliere la differenza fra le due impostazioni talvolta è impercettibile. Aumentare le sinergie fra le forze di sicurezza è un taglio lineare ai ministeri vigilanti o rientra nella cosiddetta «spending review»? Se si riducono i contributi alle imprese pubbliche - sul tavolo c’è una ipotesi che prevede di risparmiare due o tre miliardi - si sta ripensando la spesa come ha proposto Cottarelli o è una sforbiciata al bilancio del
sulla solita questione: i licenziamenti e lo Statuto. Su questo il Pd e il Nuovo Centrodestra hanno espresso esigenze difficilmente conciliabili, in qualche modo appellandosi al presidente del Consiglio Matteo Renzi. Che nel merito, in queste settimane, ha espresso posizioni anche molto diverse, pur valorizzando le molte novità contenute nella delega, come il varo di ammortizzatori sociali universali, che spesso vengono poco considerate rispetto al tema rovente dei licenziamenti. «Confido che prevalga la posizione del Presidente del Consiglio - afferma il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi, Ncd - noi chiediamo una delega di riforma innovativa dello Statuto dei Lavoratori». «Se vogliamo che la delega venga appro-
vata entro i tempi stabiliti - gli replica Cesare Damiano, Pd, presidente della “Lavoro” a Montecitorio - non bisogna appesantirla con richieste non ricevibili, come l’abolizione dell’articolo 18 e la totale riscrittura dello Statuto». Difficile mediare tra questi due ex-ministri del Lavoro che non sono d’accordo pressoché su nulla. A sentire Filippo Taddei, responsabile economico del Pd e persona vicina al premier, la scelta di Renzi si baserà soprattutto sull’esigenza di fare presto. «Stiamo spingendo al massimo - spiega Taddei - il nostro obiettivo è quello di “incastrare” l’esame del Jobs Act nei due rami del Parlamento con la discussione della Legge di Stabilità». E per essere veloci bisogna evitare complicazioni eccessive. «Alcuni vorrebbero af-
YVES HERMAN /REUTERS
Al via la riforma del lavoro del governo
fermarsi politicamente con ampie revisioni dello Statuto dei Lavoratori nella delega - continua Taddei, parlando chiaramente di Ncd - che sono però tecnicamente impossibili». Ecco dunque il prevalere di una strategia prudente per la delega. Che - ricordiamo - stabilisce solo le linee generali, i paletti, della (ennesima) riforma delle regole del mercato del lavoro. Una volta approvata la legge dal Parlamento, al governo spetterà il compito di definire i dettagli delle nuove regole rispettando quei paletti. Se prevarrà la linea della «riforma veloce e leggera», sul tema dei licenziamenti e dei nuovi contratti dunque non ci sarà l’abolizione dell’art. 18, ma la nascita di un nuovo «contratto d’inserimento a tutele crescenti» riservato agli under 35 e agli over 50.
Cottarelli presenta i suoi tagli Summit con Renzi e Padoan
Prevederebbe la licenziabilità per i tre anni di «prova» e un salario lievemente ridotto. Ma se l’azienda confermerà il lavoratore avrà uno sgravio Irap o contributivo che lo renderà il contratto più conveniente in assoluto. Per andare incontro alle richieste di imprese e Ncd, si aprirà al possibile controllo a distanza dei lavoratori da parte delle imprese. E sarà consentito il demansionamento, limitando però la perdita salariale per il lavoratore. Al Pd piacerebbe inserire anche una riforma delle regole della rappresentanza sindacale in azienda e la definizione di un compenso orario minimo per i lavoratori non contrattualizzati, ma è difficile. E - peraltro - Matteo Renzi potrebbe cambiare idea e stracciare il «quasi-accordo» sulla riforma.
Manifestazioni
Camusso e Landini, due piazze Riduzioni di spesa per 10-12 miliardi, la sanità contribuirà per tre contro il premier ranno tagli ai costi di alcune sedi ritenute ormai inutili o sovradimensionate. Se i calcoli di Roberto Perotti (professore alla Bocconi e uno dei papabili della squadra di Renzi a Palazzo Chigi) saranno presi in considerazione, il taglio riguarderà anche le indennità dei diplomatici. Per impostare il lavoro ieri a Palazzo Chigi c’è stato un vertice di Renzi con Padoan, il consigliere economico del premier Gutgeld, lo stesso Cottarelli: per lui è stata una delle ultime riunioni prima del rientro a
DEFINIZIONI
IL COMMISSARIO ALLA SPESA
Sforbiciate «semilineari»: a pagare saranno anche i bilanci dei ministeri
Tornerà a Washington al Fmi alla fine di ottobre, dopo aver impostato la manovra
ministero dello Sviluppo economico? C’è una precisa ragione politica che ha spinto Renzi a cambiare verso (alla comunicazione) dei sacrifici che il governo sarà costretto a imporre nel 2015: la revisione della spesa è lenta e costa di più ad alcuni piuttosto che ad altri. I tagli lineari o “semilineari” come li chiama qualcuno a Palazzo Chigi - appaiono più giusti: ciascun ministro è costretto a fare la sua parte, cercando i risparmi dove possibile. Come giustificare diversamente il blocco dell’aumento contrattuale ai tutti i dipendenti della pubblica amministrazione?
Washington, dove sarà direttore esecutivo per l’Italia. Ma ciò accadrà alla fine di ottobre, quando la legge di Stabilità sarà alle Camere e sul tavolo della Commissione europea. L’ammontare della manovra è deciso: circa venti miliardi di euro. In forse è l’ammontare dei tagli: dodici miliardi di euro o anche solo dieci, nel caso in cui Bruxelles dovesse accettare coperture diverse. La riduzione dello spread vale un paio di miliardi, poi ci sono le entrate da lotta all’evasione, l’aumentato gettito Iva per via del pagamento degli arretrati della pubblica amministrazione, e così via.
ROBERTO MONALDO/LAPRESSE
Il commissario alla spending review Carlo Cottarelli
In ossequio a questa impostazione Renzi, a partire da domani, incontrerà uno ad uno tutti i ministri: a ciascuno di loro - così ha spiegato - chiederà un contributo più o meno pari al tre per cento del bilancio che gestiscono. Questo significa - a titolo di esempio - che dovrà pagare dazio per almeno tre miliardi anche la spesa sanitaria, la quale assorbe più di cen-
to miliardi l’anno. Beatrice Lorenzin non vuol sentir parlare di tagli, semmai di introduzione dei costi standard per le forniture ospedaliere: il confine è labile, la sostanza è sempre la stessa, ovvero che il costo complessivo della spesa sanitaria dovrà scendere. La Farnesina dovrà ridurrei costi della rete diplomatica e consolare: comunque li si chiamerà, sa-
Twitter @alexbarbera
A meno di ripensamenti, il popolo di sinistra manifesterà in piazza sventolando le sue bandiere rosse contro il governo del segretario del Pd. Protesterà la Cgil, ma anche la Fiom di Maurizio Landini, l’unico sindacalista con cui Matteo Renzi in questi mesi ha tenuto aperto un canale di dialogo. Due iniziative diverse (che potranno però convergere) e che hanno nel mirino l’inazione del governo sui temi del lavoro e della politica economica. Al momento sono due le manifestazioni annunciate, una dal segretario generale Cgil, Susanna Camusso, e una dal leader dei metalmeccanici Maurizio Landini, entrambe di sabato: quella della Cgil nella prima decina di ottobre e quella della Fiom il 25 ottobre (più un pacchetto di 8 ore di sciopero da mettere in campo in un momento diverso). Il sindacato fece sciopero anche contro il governo Prodi, a suo tempo. Ma non c’è dubbio che stavolta sarebbe molto, ma molto diverso. La Cgil, che chiederà a Cisl e Uil di unirsi nella manifestazione nazionale, sostiene un cambio di politica economica e modifiche allo Statuto per dare diritti a chi non li ha: «Proporremo una piazza per il lavoro», spiega Camusso. Le richieste della Fiom vanno dal rilancio della politica industriale alla lotta alla precarietà, alla difesa dei diritti. «Il Jobs Act deve cambiare, perché quanto letto finora non ci convince», aggiunge Landini. [R.GI.]
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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Regionali, nel centrodestra solo divisioni Difficilissimi gli accordi tra Forza Italia e Ncd. La Lega spara a zero sugli ex alleati AMEDEO LA MATTINA ROMA
Uveite Silvio Berlusconi è rimasto nuovamente vittima dell’uveite, la fastidiosa infiammazione agli occhi La prossima settimana dovrebbe incontrare Renzi
Rincollare i cocci del centrodestra, anche solo per le regionali, è un vero rompicapo. Forza Italia e Nuovo Centrodestra sono divisi da un fiume di veleni. I rapporti sono pessimi anche sul fronte Nord (qui le regionali arriveranno nella prossima primavera). La Lega non perde occasione per crivellare di colpi il Ncd. Ieri Salvini ha definito il partito del ministro dell’Interno «un tappetino di Renzi». Cicchitto ha fatto presente che sulla politica estera esistono con il
La legge elettorale continua a essere uno dei principali motivi di attrito Carroccio «differenze abissali»: altrettanto con Fi «vista la sua linea acriticamente favorevole alla politica imperiale di Putin». Le grandi questioni nazionali e internazionali non dovrebbero fare velo su quelle regionali. Eppure tutto si tiene: nella trattativa per le regionali emiliane e soprattutto calabresi, antipasto di quelle primaverili è entrata prepotentemente la legge elettorale. È questo un nodo difficile da sciogliere. La discussione sembra circoscritta alle candidature e alle primarie. E già su questi due nodi non manca-
MATTEO BAZZI/ANSA
no i problemi. Berlusconi non vuole sentir parlare di primarie e ha centralizzato il confronto a Roma. Ha messo in mano la patata bollente a Matteoli, che ieri ha preso un caffè con il coordinatore di Ncd Quagliariello. Un primo abboccamento in cui l’ex dell’Ambiente e dei Trasporti ha già detto che le primarie non si faranno. Tra l’altro Matteoli, che ieri ha riunito gli esponenti di Fi calabresi guidati dalla coordinatrice Jole Santelli, si è presentato al primo incontro con Quagliariello con in tasca un tris di candidature per la Calabria: Wanda Ferro, commissario del-
il caso FRANCESCO GRIGNETTI ROMA
a riforma della giustizia, dopo molti annunci, ha iniziato il suo iter formale. Il decreto legge sul processo civile è partito ieri in direzione del Quirinale per la firma del Capo dello Stato. Come annunciato, il decreto prevede i meccanismi di deflazione del contenzioso, l’arbitrato e la negoziazione assistita tramite gli avvocati, il taglio alle ferie dei magistrati. A partire dal 2015 i giudici si vedranno quindi tagliare le ferie da 45 a 30 giorni; i tribunali resteranno chiusi dal 6 al 30 agosto e non più dal 1 agosto al 15 settembre. Si annunciano intanto sgravi fiscali per chi vorrà adottare i percorsi alternativi al processo. Una potente spinta verso il nuovo, unitamente a quanto già previsto: l’arbitrato sarà
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LE NOMINE AL CSM
Tutto in alto mare, ma si tratta su Massimo Brutti e l’ex sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani un titolo immediatamente esecutivo; chi perderà un processo tradizionale pagherà sempre le spese legali a chi vince; gli interessi di mora passeranno dall’1 all’8%. Nessuno può prevedere quali saranno gli effetti sulla montagna di processi civili che s’imbastiscono ogni anno, ma il ministro Andrea Orlando, Pd, spera di dare un bel colpo all’arretrato (5 milioni le cause civili pendenti) e all’altissimo indice di litigiosità. La riforma si comporrà anche di diversi disegni di legge. Uno di questi modifica i meccanismi della responsabilità civile dei giudici. Pochi sanno che sull’Italia pende l’ennesima sanzione europea. Il viceministro Enrico
la Provincia di Catanzaro, Giuseppe Raffa, presidente della provincia di Reggio Calabria, e Giacomo Mancini. «Il nostro non è un prendere o lasciare spiega Matteoli - ma sono contrario alle primarie. Sono fiducioso che troveremo un accordo comunque». «Per la verità - osserva Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d’Italia - ancora nessuno mi ha proposto una cosa migliore delle primarie. Non accetteremo candidati calati dall’alto. Magari una volta tanto bisognerebbe avere l’umiltà di sentire cosa hanno da dire gli elettori sulle candidature. In Piemonte ci fu
detto da Fi “noi siamo il partito maggiore e il candidato deve essere il nostro”. Abbiamo visto come è andata a finire. Il centrodestra sembra aver rinunciato a vincere», sostiene Meloni, che ha messo al centro dell’appuntamento di Atreju, da 17 al 21 settembre, proprio l’unità del centrodestra. Sulla trattativa pesa anche il metodo dell’accordo. Quaglieriello a Matteoli ha spiegato che Berlusconi non può pensare di fare l’accordo con la Costituente popolare (Ncd più Udc) nelle Regioni dove questa è determinante per poi scaricarla e preferire la Lega al Nord.
Ecco dove sta il vero nodo che diventa più stretto con la legge elettorale. Sia il Ncd che l’Udc e Fratelli d’Italia vogliono che Berlusconi dia il suo ok a Renzi per modificare il testo dell’Italicum: deve dire sì alle preferenze e all’abbassamento delle soglie di sbarramento che sono la loro ragione di vita o di morte. Berlusconi per il momento è bloccato ad Arcore di nuovo con l’uvetite, la fastidiosa infiammazione agli occhi: dovrebbe vedere Renzi la prossima settimana. Sarà quella l’occasione per capire se farà la mossa che si aspettano i suoi ex alleati.
Giustizia, ora l’Italia rischia la procedura d’infrazione Ue Costerebbe 37 milioni. Il taglio alle ferie delle toghe dal 2015
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PRIMA O POI PASSO
Giorni di ferie
MARCO BRESOLIN
Renzi riduce le ferie dei magistrati da 45 a 30 giorni; i tribunali resteranno chiusi dal 6 al 30 agosto e non più dal 1 agosto al 15 settembre
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36 mila Euro al giorno La Corte di Strasburgo ha già ammonito l’Italia. Rischiamo una sanzione di almeno 37 milioni di euro (e che cresce di altri 36 mila euro al giorno) MATTEO BAZZI/ANSA
oveva essere «il diario di bordo dell’azione di governo». Uno spazio in cui inserire «ogni giorno elementi nuovi». Ma da 72 ore il sito «Passo dopo passo» pare abbandonato. Lunedì scorso Renzi lo aveva presentato in pompa magna, promettendo di aggiornarlo «quotidianamente» nei prossimi mille giorni: «Domani (martedì, ndr) l’agricoltura, mercoledì la scuola». Giovedì niente gnocchi, ma tra cantieri dello Sblocca Italia e numeri di Expo si è andati avanti fino a sabato, giorno del «bilancio dei primi sei mesi di governo». Poi basta. Domenica, si sa, è sempre domenica: nessun aggiornamento. Lunedì neppure, nemmeno un selfie di Renzi. Forse bisognerà cambiare nome al sito. O forse basterà spostare una virgola. Dal promettente «Passo dopo passo» al più vago annuncio: «Passo, dopo passo».
Non è la prima volta che l’Italia finisce nel mirino Ue
Costa, Ncd, ha fatto fare alcuni calcoli: dato che dal 24 novembre 2011 il nostro ordinamento (cioè la legge Vassalli del 1988) è stato dichiarato dalla Corte di Strasburgo non conforme al diritto comunitario, e che l’Italia ha ricevuto una lettera di messa in mora dalla commissione europea il 26 settembre 2013, c’è il fondato pericolo che venga aperta una procedura d’infrazione. Ciò signifi-
ca che rischiamo una sanzione di almeno 37 milioni di euro (e che cresce di altri 36mila euro al dì). «Io sono certo dice Costa - che il governo si sarebbe mosso anche a prescindere dal rischio della sanzione, in quanto la normativa del 1988 si è dimostrata fragile. Tant’è che nel nostro ddl ci sono alcune innovazioni, quali l’abolizione del filtro, che non sono oggetto di osservazioni».
E poi c’è la giustizia fatta di incarichi. Si è alla vigilia della seduta del Parlamento per nominare i membri del Csm. Per il ruolo di vicepresidente sono in ballo l’ex sottosegretario Massimo Brutti e l’ex sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, interpreti di due anime diverse del Pd. Per la Corte costituzionale crescono le quotazioni di Luciano Violante e Antonio Catricalà.
Taccuino MARCELLO SORGI
L’unica strada possibile sono gli accordi locali pinto dalle scadenze, che si avvicinano, delle prossime elezioni regionali - un terreno di competizione in cui negli ultimi tempi ha accumulato parecchie sconfitte - il centrodestra prova a ricostruire la coalizione, finita in frantumi poco meno di un anno fa, dopo la rottura tra Pdl e Lega sulle larghe intese e quella tra Berlusconi e Alfano sul passaggio all’opposizione dell’ex-Cavaliere ai tempi del governo Letta. Dire che l’ex-ministro Altero Mattioli, incaricato di coordinare gli incontri che dovrebbero servire a rimettere insieme i cocci, abbia registrato entusiasmo tra gli alleati di una volta, sarebbe troppo. E tuttavia non è escluso che alla fine si possano creare degli accordi locali, mirati a cercare di riconquistare i governi regionali. A dire la verità molte possibilità non si intravedono: in Emilia, benché sia aperta una contesa interna al Pd, la destra non ha chanches. In Puglia il partito di Fitto ci crede, ma non ha l’appoggio di Berlusconi. In Calabria lo stallo seguito alle dimissioni del governatore Scopelliti, che si trascina da mesi, non favorisce certo il centrodestra, e in Campania, dove ancora governa, grazie al collasso del centrosinistra, la situazione è aperta. Inoltre la coalizione nelle amministrative ha sempre avuto difficoltà ed è reduce dalle sconfitte in Piemonte e nel Lazio. Ma a rendere più difficile un restauro che potrebbe tornare utile, per non dire indispensabile, anche nel caso, che non si può mai escludere, di elezioni anticipate, concorrono una serie di problemi politici, magari non insormontabili, ma certo da affrontare. Primo: Berlusconi, lo ha detto fino a due giorni fa, non ha alcuna intenzione di farsi da parte né di aprire seriamente una discussione su primarie o altri metodi democratici per stabilire una successione. Secondo, Alfano e il Nuovo Centrodestra hanno sperimentato, in verità con risultati modesti, un tentativo di alleanza centrista con Cesa e un pezzo di Udc, ma non hanno intenzione di mollare e ritengono che sarebbe difficile spiegare ai loro elettori il ritorno alla casa berlusconiana. Terzo, alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, piace il modello francese di Marine Le Pen, e nessuno può impedirle di sognare. Quarto, la Lega di Salvini alza il prezzo. Quinto, ed è forse il più inconfessabile degli ostacoli, nelle file dei parlamentari di centrodestra c’è anche chi pensa che se Renzi continua a tenersi al centro del quadro politico, tanto vale avvicinarsi a lui, piuttosto che sperimentare di nuovo la via perdente dell’alleanza con l’ex-Cavaliere. Questa riconversione ovviamente è più semplice da realizzare in sede regionale, dove liste civiche e partitini personali, all’ombra delle ragioni locali, possono tornare disinvoltamente all’eterna pratica italiana del trasformismo.
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NAPOLI TENSIONI E POLEMICHE
Ucciso a 16 anni, i pm contro le foto del corpo in rete Le immagini su Facebook, aperta un’inchiesta E il legale della famiglia si rivolge al Senato chiesta sulle fotografie messe in rete dalla famiglia). E poi i testimoni che si fanno intervistare in tv per dire che il carabiniere ha puntato l’arma per uccidere Davide che era di spalle, e infine GUIDO RUOTOLO la decisione di rendere pubblico un viNAPOLI deo che ha registrato l’arrivo di un carabiniere con la pistola in pugno in un circolo ricreativo a pochi metri dal luoino a domani. Tre giorni di go dell’incidente. radiografie, tac, risonanze Tutto sembra rispondere a una premagnetiche, infine l’au- cisa strategia di gestione politica e metopsia (e l’esame balisti- diatica della tragedia. Anzi, a una co). E poi, a questo punto «strategia suicida», per dirla con un ingiovedì?, il funerale. E nel frattempo vestigatore. Prendiamo, per esempio, si moltiplicano le manifestazioni di Salvatore Triunfo, l’autista dello scooRione Traiano in città (ieri duecento ter Honda Sh 300, che ore dice che Daragazzi sono arrivati sotto il portone vide è stato colpito alle spalle, mentre della centrale operativa dei carabi- un altro, Enzo Ambrosino, si autoaccunieri, a Mergellina) per chiedere giu- sa di essere il terzo passeggero. stizia per la fine di Davide Bifolco. Triunfo nelle ore successive alla E oggi, l’avvocato Fabio Anselmo, morte di Davide viene sentito dal pm. legale della famiglia del ragazzo, por- E la versione è molto cauta rispetto alterà al Senato (e successivamente al- le dichiarazioni rilasciate in queste ore la Procura di Napoli), alla Commis- ai giornalisti. Dice: «Il ragazzo che guisione diritti umadava il motorino è ni di Luigi ManCAMBIO DI VERSIONE scappato subito coni, le registraio stavo per Un teste: «Colpito alla schiena mentre zioni di almeno rialzarmi e Davide sei testimonianze dal carabiniere». Ma tre giorni fa era già riuscito ad aveva detto il contrario alzarsi. In quel franraccolte in queste ore (sul numero gente ho visto un l’avvocato però non si sbilancia). Di- carabiniere (mi sembra quello sceso ce il legale: «Queste testimonianze, dal lato passeggeri) che puntava la pifornendo versioni coerenti tra loro, stola verso Davide. Non so dire se Dapropongono un quadro molto grave». vide era di fronte o di spalle, in quanto Sono già quattro giorni che il cor- io mi trovavo posizionato non in linea po del povero Davide Bifolco viene perfettamente tra il carabiniere e Dabrandito come una clava, mostrato vide. Non sono neanche in grado di disulla rete (la Procura ha aperto un’in- re se Davide stesse andando contro il
il caso
F
CIRO FUSCO/ANSA
Ieri a Napoli una nuova manifestazione di protesta contro le forze dell’ordine
Davide Bifolco
carabiniere o se stesse fuggendo. La distanza tra loro, tra Davide e il carabiniere, era di 3-4 metri». Aggiunge Triunfo: «Poi ho sentito un colpo d’arma da fuoco e in quello stesso momento non ho visto la precisa direzione dello stesso colpo, in quanto mi sono istintivamente e rapi-
damente girato. Subito dopo ho visto del ragazzo che fuggiva. Davide cominciare a tremare, mentre Il film di quella notte sarà ricostruiera già a terra e dopo pochi minuti ho to anche con le registrazioni delle covisto che non si muoveva più. Ho senti- municazioni tra le gazzelle e le auto dei to i carabinieri che ipotizzavano che carabinieri. Oltre che dall’autopsia, fosse già morto». perizia balistica e dalle varie testimoNessun colpo sparato alla schiena, nianze. Un film il cui primo tempo dura dunque. Con chi ha mentito Triunfo? dalle 23,30 e l’1,30 di notte, quando i caCon il pm o con i giornalisti? Prendia- rabinieri intercettano (lo riconoscono mo ancora la vicenda del video distri- all’interno di una casa) Arturo Equabibuito dal legale le il latitante. Lo indella famiglia BiNUOVI DOCUMENTI tercettano ma il rafolco, registrato fugge. Lo inSecondo l’avvocato gazzo dalla telecamera contrano un’altra del circolo ricrea- ci sarebbe almeno sei persone volta ed Equabile si pronte a deporre dilegua ancora . tivo. Alle 2 di notte 15 minuti e 42 seVerso le due e dieci condi si vede una figura entrare in vi- sul viale Rione Traiano in direzione via deo dalla strada e attraversare di cor- Cinthia, sfreccia lo scooter con a bordo sa lo spazio davanti al circolo. È il ter- tre ragazzi senza casco? I carabinieri zo uomo che scappa? Si intuisce che partono all’inseguimento ritenendo indossa un pantalone corto chiaro. che tra loro c’è Equabile. Per la terza Arriva il carabiniere che impugna la volta, quella notte, il latitante riesce a pistola, che entra nel circolo, control- farla franca. In obitorio, però, c’è un la i ragazzi, esce e va nella direzione ragazzo di 16 anni.
Ha detto
Intervista
LA FAMIGLIA
Persone semplici, pulite e oneste: quelle immagini scongiurano tanti pregiudizi
GRAZIA LONGO ROMA
ì, quelle foto del cadavere di Davide Bifolco su Facebook ci volevano. Sono sicuramente il frutto di una scelta dolorosa da parte dei suoi familiari. Ma indispensabili per smuovere le coscienze, sensibilizzare l’opinione pubblica e non insabbiare le indagini». Ilaria Cucchi, proprio a partire dalla pubblicazione delle immagini del fratello Stefano - 31 anni, in gravissime condizioni - ha intrapreso un’appassionata battaglia legale. La terza Corte d’Assise di Roma, lo scorso giugno, ha condannato sei medici e assolto gli agenti e gli infermieri per la morte del ragazzo di 31 anni morto nell’ottobre del 2009 a una settimana dal suo arresto. E oggi Ilaria ribadisce la necessità di un gesto forte come quelle foto su Facebook
«S
Non crede che il caso di Davide sia completamente differente da quello di suo fratello o dello studente ferrarese diciottenne Federico Aldrovandi, ucciso a botte dalla poli-
Solidarietà alla famiglia Ilaria Cucchi nel rione dove Davide è stato ucciso NAPOLIPRESS/FOTOGRAMMA
“Doloroso mostrare il cadavere ma serve a smuovere le coscienze” La sorella di Cucchi: “C’è il rischio che tutti si insabbi” zia, e la cui foto con il capo insanguinato venne diffusa dalla madre? Stavolta non c’è nulla da scoprire sulla causa della morte di Davide.
«Certo, sappiamo con certezza che è stato colpito con un colpo di pistola al cuore, ma ciò non toglie che si debba
capire esattamente la modalità con cui ciò è avvenuto. Intanto prima dell’autopsia di dopodomani sarà sottoposto a una Tac». Eppure questa sovraesposizione non serve a cercare prove o conferme sull’origine del decesso. Perché dunque
ostentare quelle immagini?
«Quel colpo al cuore, quel volto senza vita è il ritratto di una sofferenza enorme. Non solo per il diciassettenne che non c’è più, ma per tutti coloro che gli hanno voluto bene. Sono convinta che la sua famiglia abbia ponderato molto
questa opzione e che abbia fatto una scelta dolorosa ma indispensabile». Non le sembra una forzatura?
«In un certo senso lo è, ma non poteva essere altrimenti. Ho trascorso 40 ore con la famiglia di Davide. Persone semplici, pulite, oneste. Quelle foto del corpo all’obitorio su Facebook servono anche a scongiurare i tanti pregiudizi su Davide, sulla sua famiglia, sul suo quartiere, su Napoli». Non intravede il pericolo di un pregiudizio all’incontrario: l’ostensione virtuale non rischia di scatenare rabbia, frustrazione, disperazione che possono sfociare nella violenza?
«Ho parlato personalmente con Flora, la mamma di Davide, e so che lei ha fatto un appello contro l’esplosione di atti violenti. Ma quelle foto su Fb sono importanti perché altrimenti la gente dimentica in fretta. Con il massimo rispetto per investigatori e inquirenti non è affatto scontato che si arrivi ad un processo per capire le responsabilità del carabiniere. Pochi lo possono sapere meglio di me, con un fratello morto di ingiustizia. Solo i medici sono stati condannati, mentre gli agenti che lo hanno picchiato sono stati tutti assolti. I giudici hanno stabilito così, ma non è detto che sia la verità. L’attenzione mediatica, purtroppo per, ha la sua importanza». Ma non si poteva fare a meno di non superare quel senso di pietas così prezioso, tanto più che quel cadavere non ci racconta nulla di nuovo?
«Quelle foto obbligano le persone a fermarsi a riflettere. E questo è il primo passo verso la giustizia».
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STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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ENERGIA ATOMICA IL PROBLEMA DEI RIFIUTI
Il flash mob Attivisti manifestano contro l’energia nucleare
Lite sul nucleare Parigi dice basta alle scorie italiane La Francia pretende una soluzione definitiva Proteste in Piemonte: non faremo da pattumiera
il caso MAURIZIO TROPEANO TORINO
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a storia del nucleare piemontese è raccolta in un film presentato nell’ultima edizione cinemAmbiente e intitolato Là suta (là sotto). La pellicola è il frutto del lavoro di Daniele Gaglianone, Cristina Monti e Paolo Rapalino. Giampiero Godio storico attivista No Nuke ed ex ricercatore Enea all’Eurex di Saluggia ha fatto da «Caronte» in questo viaggio tra Bosco Marengo, Saluggia e Trino Vercellese. Passato e presente si rincorrono mentre a
turbare il silenzio che ha riav- di. Secondo Godio sarebbero volto la questione nucleare è necessari altri tre viaggi per riarrivata Parigi. La Francia, processare questo materiale. infatti, ha deciso di bloccare il I dubbi francesi non sembratrasferimento del combustibi- no campati in aria visto che in le nucleare da ri-processare. base alla legge 368 del 2003 il Perché? Secondo Marco Gri- deposito nazionale avrebbe domaldi, capogruppo di Sel al vuto essere operativo entro la consiglio regionale del Pie- fine del 2008. Così non è stato. monte, «i francesi sono dub- Chi non si ricorda la rivolta di biosi della noScanzano Ionico stra capacità di LA DENUNCIA che era stata inmantenere gli come pos«Nel Vercellese si dicata impegni presi e sibile sito? Anni quindi di avvia- continuano a costruire di silenzio poi ai depositi temporanei» primi di giugno re il deposito nazionale di stocqualcosa si muocaggio entro il 2025». ve. L’Istituto superiore per la E così, le ultime 47 barre di protezione e la ricerca ambiencombustibile nucleare esaurito tale ha stabilito i criteri per aspettano nella piscina della l’individuazione del deposito Enrico Fermi e altre 13,2 ton- nazionale. nellate di combustibile irragIl centrosinistra piemontegiato giacciono all’Avogadro. se, però, non si fida. E così do«Se il combustibile non parte lo mani in Consiglio regionale apsmantellamento dei siti si fer- proverà una mozione per chiema», denuncia ancora Grimal- dere a Chiamparino di dare
Centrali nucleari ge estite da Eurex gestite
Saluggia (VC) EMILIA EM MILLIA A RO ROMAGNA OMA AGNA A
Trino Vercellese (VC)
Rifiuti radioattivi presenti in Italia
27.000 m3
FN Bosco Marengo (AL)
Caorso (PC)
Latina
LA LAZIO AZIIO
AMPAN AN ANIA NIA BASIL AS LIC ASILICATA ASIL CATTA
DI CUI:
5.000 m3 da ospedali e industrie
1.700 m3
i più radioattivi
Ipu/Opec Casaccia (Roma) Garigliano (CE) Itrec Trisaia di Rotondella (MT)
Centimetri LA STAMPA
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Intervista
Primo Piano .11
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“Metterle qui a Scanzano? No, abbiamo amici a Roma” Il sindaco del paese scelto nel 2003: Bubbico è di qui
FABIO ALBANESE SCANZANO JONICO (MATERA)
ci sarà, credo di poter dire di esserne sicuro».
Q
LUCA ZENNARO/ANSA
una sveglia al governo Renzi. Dal loro punto di vista il deposito nazionale deve essere individuato in tempi brevi altrimenti si corre il rischio che il Piemonte «dove è stoccato il 96% dei rifiuti radioattivi presenti a livello nazionale diventi la pattumiera nucleare italiana». A Saluggia, infatti, la Sogin sta costruendo due depositi che dovrebbero essere temporanei ma che hanno caratteristiche tali, cioè sono bunkerizzati e con una funzionalità non inferiori ai 50 anni da poterli trasformare in sito definitivo. Godio, però, sottolinea come Saluggia è situata in un triangolo tra il fiume Dora Baltea e i due canali artificiali Cavour e Farini. Dunque non sarebbe idonea ad ospitare il sito. Stesso discorso vale per Trino. Legambiente, così, chiede al governo di «fermare gli inutili lavori per la costruzione dei de-
positi temporanei perché è assurdo che a pochi mesi dalla definizione del sito di stoccaggio nazionale si continuino a sprecare soldi per la costruzione di nuovi depositi nucleari temporanei, peraltro in siti totalmente inidonei». In attesa di capire che cosa faranno il premier Renzi e i suoi ministri, la Sogin conferma il rispetto dei tempi, cioè ai primi di gennaio del 2015 consegnerà a Ispra e ai ministeri competenti la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee. Serviranno tre mesi di verifiche per autorizzare la pubblicazione della mappa, prevista per i primi di aprile. Chiamparino, che ha già parlato con i vertici dell’azienda di Stato, prova a portarsi avanti con il lavoro: «Spero che la discussione per l’individuazione del sito sia contrassegnata da elementi di responsabilità e razionalità».
Retroscena ROBERTO GIOVANNINI ROMA
L’
Italia ha abbandonato il nucleare, ma contando i residui delle vecchie centrali atomiche in corso di decommissioning e tutto il materiale radioattivo prodotto dalla normale attività industriale, di ricerca e ospedaliera a tutt’oggi ci sono 27.000 metri cubi di rifiuti radioattivi sparsi per il territorio del Belpaese. Oltre 25mila sono rifiuti a bassa e media radioattività, ma ce ne sono quasi 2mila ad alta radioattività. Oggi sono conservati in sicurezza, ma certamente in modo provvisorio e disorganico, in una ventina di siti. Una situazione che ci è vietata ormai da una direttiva europea del LA DIRETTIVA EUROPEA
Obbliga tutti gli Stati a costruire un deposito unico che funzionerà per almeno quarant’anni 2011, che obbliga gli Stati a predisporre una soluzione definitiva e assolutamente sicura. Costruendo un «Deposito nucleare nazionale» che funzionerà per almeno quarant’anni. Qui finirà l’«immondizia atomica» già presente in Italia. Successivamente, vi sarà immessa la produzione «normale» di materiale radioattivo di fabbriche, laboratori e ospedali (500 metri cubi l’anno, dai caricatori delle macchine a raggi X alle tute usate dal personale). Infine, potrebbe finirci dentro (ma non è certo) il combustibile nucleare «riprocessato» in Francia e in Gran Bretagna proveniente dalle centrali italiane attive in passato. Se non saranno trovate altre soluzioni, dopo il 2025 ci dovremo infatti riprendere indietro circa 800 metri cubi di materiale,
uando nel novembre del 2003 il Consiglio dei ministri designò Scanzano Jonico come posto unico nazionale per il deposito di scorie nucleari, non solo i 7350 abitanti del Comune, ma tutta la Basilicata insorse. Una lotta pacifica durata oltre un mese, al termine della quale il governo Berlusconi fu costretto a fare marcia indietro e a cancellare il nome di Scanzano dal decreto sulla conservazione delle scorie nucleari. «Fu una vittoria di popolo che mise fine a una insensatezza, costruire un deposito geologico in una zona ad alta sismicità e vicino al mare», dice il sindaco di oggi di Scanzano, Salvatore Iacobellis, architetto, che fa il primo cittadino dal 2006: «La mia elezione nasce proprio da quella battaglia», spiega. E ora? E se alla luce delle pressioni della Francia si tornasse a parlare di Scanzano come del deposito unico nazionale delle scorie nucleari?
«Credo di poterlo escludere. Naturalmente non ho notizie di prima mano ma, per logica, se alla base della decisione di allora c’è proprio la sismicità dell’area e la vicinanza al mare, queste sono condizioni che ovviamente non sono cambiate». Non si è più parlato di que-
Perché fu scelta propria Scanzano, nel 2003?
«Per ragioni che nulla hanno a che fare con le caratteristiche del territorio. Si, qui c’è un deposito di salgemma a 800 metri sotto terra, ma per il resto il luogo non era, e non è, adatto». E allora perché?
«Perché il sindaco dell’epoca, Mario Altieri, era uomo del centrodestra e vicino ad ambienti che hanno a che fare con la Sogin, la società di Stato che si occupa di scorie nucleari. Dopo anni lo ammise lui stesso». IL COMUNE SCELTO NEL 2003
Una protesta di Greenpeace a Scanzano Jonico
L’accusa del primo cittadino La Sogin aveva vinto un appalto per smaltire cento missili nucleari russi Era quello l’obiettivo Salvatore Iacobellis Sindaco di Scanzano Jonico
sta questione?
«No, la considero una storia chiusa. E poi, abbiamo un amico al governo che se ci fossero movimenti ci terrebbe informati». Un amico?
«Il vice ministro Bubbico è di queste parti. All’epoca era il presidente della Regione Basilicata e fu tra i principali artefici della protesta che portò il governo a fare dietrofront. Se ci dovesse essere un qualunque segnale, lo sapremmo e reagiremmo subito; ma non
Entro due anni la scelta del sito per interrare 90 mila metri cubi Oggi il materiale radioattivo è sparso fra venti località diverse Come funziona lo stoccaggio?
Prima barriera
Seconda barriera
Terza barriera
La copertura
1 I rifiuti radioattivi, con-
1 I manufatti vengono
1 I moduli vengono inse-
1 Una volta riempite, le
dizionati con matrice cementizia in contenitori metallici vengono trasferiti al Deposito Nazionale
inseriti e cementati in moduli di calcestruzzo speciale (3 m x 2 m x 1,7 m), progettati per resistere 350 anni
riti in celle di cemento armato (27 m x 15,5 m x 10 m) progettate per resistere per 350 anni
celle vengono sigillate e ricoperte con più strati di materiale per prevenire le infiltrazioni d’acqua
ANSA
L’ex sito nucleare di Saluggia, in provincia di Vercelli
Era l’ipotesi dell’esecutivo Berlusconi, ma le proteste bloccarono tutto
contenuto all’interno di 24 grossi contenitori in lega di ghisa speciale, pesanti decine di tonnellate ciascuno. Va da sé che per questo materiale ad altissima e soprattutto molto persistente radioattività (migliaia di anni...) poi si dovrà trovare un’altra soluzione. Tutto chiaro, sulla carta. Il problema - la cui delicatezza non sfugge - è dove verrà costruito questo benedetto deposito. Che dovrebbe accogliere fino a 90mila metri cubi di materiale radioattivo, e che sarà grande come un campo da calcio e alto quanto un palazzo di cinque piani. Lo scorso 4 giugno l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha ufficializzato i criteri per la localizzazione dell’impianto, che successivamente sarà realizzato dalla società pubblica Sogin, azienda che gestisce
E la Sogin perché avrebbe avuto interessi proprio su Scanzano?
«In quegli anni la Sogin vinse un mega appalto per lo smaltimento di cento missili nucleari russi. E aveva bisogno di un luogo dove andare a depositare quei rifiuti». Vuole dire che il deposito non sarebbe servito solo alle scorie di casa nostra?
«Guardi, per le scorie italiane non occorre un deposito geologico ma basta un deposito all’aperto grande quanto un campo di calcio. Faccia lei».
lo smantellamento delle vecchie centrali, appena uscita da un cupo periodo di sprechi, scandali e indagini. Entro il gennaio del 2015 bisognerà così definire una mappa delle aree «potenzialmente idonee» per il deposito, che sarà di superficie (e dunque non sotterraneo come quello a suo tempo ipotizzato a Scanzano Jonico). Non sono «idonee» le aree vulcaniche, quelle sismiche, quelle soggette a frane e inondazioni, quelle in fasce fluviali o in depositi alluvionali preistorici. Niente nemmeno per i siti con altitudine superiore ai 700 metri, quelli a meno di 5 chilometri dalla costa, quelli in zone carsiche o di sorgenti, i Parchi nazionali. Niente da fare nemmeno per le aree vicino a centri abitati, strade e ferrovie, attività industriali, aeroporti, poligoni militari, miniere. Non c’è nulla di ufficiale, ma alla fine secondo «chi sa» si finirà in una di queste quattro Regioni: Puglia, Lazio, Toscana, Basilicata. L’impianto dovrebbe essere molto sicuro, e ci saLE POSSIBILI SCELTE
Non c’è nulla di ufficiale ma si parla di Lazio, Toscana, Puglia e Basilicata ranno incentivi economici per la localizzazione. Ma c’è da giurare che non sarà facile conquistare il consenso delle popolazioni dell’area prescelta. I tempi: secondo le previsioni, il sito si sceglierà entro la primavera del 2016; la costruzione si farà entro il 2022, e prevederà anche la creazione nell'area del Deposito di un «Parco Tecnologico», dedicato alla ricerca e alla formazione su decommissioning, gestione dei rifiuti e radioprotezione. Il costo complessivo, dicono alla Sogin, sarà di 1,5 miliardi di euro, che saremo noi italiani a pagare attraverso un (ennesimo) contributo sulla bolletta dell’elettricità. Altri osservatori però stimano la spesa finale in una somma più vicina ai 2,5 miliardi. Sempre che non ci siano ritardi, sovraccosti e pasticci all’italiana.
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STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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SCUOLA TROPPI FUORI CORSO Agraria
25,0 22,7
Sociologia Scienze Politiche
19,3 19,1 18,2 17,5 Fonte: elaborazione 15,7 15,4 La Stampa su dati ANVUR Centimetri-LA STAMPA 15,4 15,4 14,9 14,8
Scienze della formazione Scienze Motorie Lettere e Filosofia Economia Scienze Mat. Fis. Nat. Lingua letteratura straniera Giurisprudenza Medicina veterinaria MEDIA ITALIA Scienze statistiche
14,3 12,4 12,0
Ingegneria Psicologia Farmacia Medicina e chirurgia Architettura
8,8 8,6 8,6
I numeri dell’abbandono Tra I° e II° anno corsi di I° livello e ciclo unico (anno accademico 2011/2012) valori percentuali
Scelta di facoltà: l’esame più difficile per i nostri studenti È la causa del numero più alto di cambi e abbandoni
Alcuni dei seimila candidati ai corsi di laurea in ostetricia, logopedia, dietista e tecnici di radiologia a Napoli
FLAVIA AMABILE ROMA
Quale futuro
Si fa presto a dire fuoricorso e pensare che si tratti dei soliti bamboccioni che il mondo della politica ritrae come quelli che riempiono le aule delle università perdendo tempo e denaro. I fuoricorso che emergono da una ricerca condotta da Cepu e Skuola.net sono molto diversi, sono ragazzi che hanno sbagliato la prima scelta, alla fine delle superiori, hanno pensato ad un corso di laurea che poi si è rivelato un errore. È così per il 22% di chi è in ritardo, il gruppo più numeroso, quattro volte più nutrito di quelli che ammettono di non amare lo studio. Più numeroso anche di quelli che lavorano
Per molti di loro, perché l’orientamento sia utile e si eviti di capirlo sulla propria pelle, non deve diventare una discussione su che cosa studiare all’università ma su che cosa si vuole fare nella vita
Alberto, 27 anni
“Ealterzotentativo finalmentemilaureo Quantotemposprecato” Sognava di fare l’archeologo: dopo Medicina e Farmacia è finito a Economia
GUSTAVO GRILLO /EPA
La ricerca: il motivo principale del boom di «ritardatari» è l’aver cambiato corso di studi e non hanno tanto tempo per studiare, il 20% secondo la ricerca Cepu-Skuola.net «Giovani e metodo di studio». Le storie sono tante: c’è chi cambia una, ma anche due o tre volte corso di studio senza trovare qualcuno che gli dia il consiglio giusto. Nel frattempo, gli anni passano e le opportunità anche. Che cosa porta tanti ragazzi a sbagliare una scelta così importante? Maria Chiara Carrozza, da ex rettore e da docente universitaria, difende gli atenei. «Credo che il problema sia da imputare alle scuole non alle università, ne ho esperienza diretta. Molti studenti mi dicono che nelle loro scuole di provenienza non sono mai stati preparati». Ma è ben consapevole della gravità del problema, quando era alla guida del ministero
dell’Istruzione aveva predisposto un piano che prevedeva 6,6 milioni di stanziamento e una campagna specifica. Ora che il governo è cambiato, e una nuova riforma è alle porte, Maria Chiara Carrozza si chiede dove sia finito l’orientamento. «Nella riforma manca il capitolo sull’orientamento che dovrebbe essere al primo posto. Credo, invece, che sarebbe giusto che una parte dei professori che entrano in ruolo svolgano attività di aiuto ai ragazzi, sia negli ultimi tre anni delle superiori, sia in terza media per contrastare il picco della dispersione che si ha proprio nel passaggio alle superiori». Dal ministero fanno sapere che il piano sull’orientamento del governo precedente sta comunque andando in vigore proprio da quest’anno scolastico e che, se dalla consultazione lanciata dal governo Renzi dovesse emergere che si considera necessario un ulteriore aiuto ai ragazzi nelle scelte, il Miur sarebbe pronto a venire incontro alla richiesta.
Il principale imputato è il governo anche secondo Andrea Cammelli, docente di Statistica e direttore di AlmaLaurea, un consorzio di università nato nel 2000 proprio per facilitare le scelte dei ragazzi. «E’ vero che nel 2000 non riusciva a laurearsi in tempo nemmeno il 10% degli studenti universitari e oggi siamo al 40%. In questi 14 anni molto lavoro è stato fatto, ma c’ è ancora molto da fare. Ho scritto una lettera al presidente Renzi per fargli capire la portata del problema ma non mi sembra che nella sua riforma della scuola ci sia una sola parola dedicata all'orientamento. Noi comunque andiamo avanti per conto nostro, abbiamo i dati sul sito e abbiamo anche costruito dieci anni fa un sito AlmaOrientati per supplire a queste mancanze delle istituzioni. Non dimentichiamo però che il 33% di chi si iscrive ha genitori che non sono laureati e, quindi, fanno fatica ad indirizzare i figli negli studi. Come possono scegliere bene se nemmeno a scuola si dà loro una mano?»
E come possono scegliere bene se anche le università, a volte, ne approfittano, come denuncia Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell’Udu, l’Unione degli universitari. «Troppo spesso l’orientamento viene concepito come lotta al reclutamento sfrenata da parte delle università. Ormai è più marketing che un aiuto ai ragazzi. Alcuni atenei, pur di accaparrarsi nuovi studenti, arrivano a organizzare delle truffe» In realtà anche quando si fanno incontri di orientamento non è detto che funzionino, denuncia Cristina Palazzolo di Palermo, un’iscrizione a Biotecnologie alle spalle, un test di ammissione a Medicina vinto ma ora in procinto di iscriversi a Scienze Politiche. «Per essere utile, ed evitare a noi ragazzi di capirlo sulla nostra pelle, l’orientamento non deve diventare una discussione su che cosa studiare all’università ma su che cosa si vuole fare nella vita altrimenti continueremo sempre a fare errori su errori».
Alberto Tarantino ha 27 anni e tre corsi di laurea quasi alle spalle. I primi due sono stati dei tentativi, quasi dei salti nel buio, l’ultimo è stata la scelta definitiva, quella che avrebbe dovuto compiere all’inizio, se solo qualcuno gli avesse dato qualche informazione. Archiviata la maturità, immagina per sé un futuro da medico. È il settembre del 2006 quando partecipa al test di ammissione a Parma. Bocciato. «È stato un colpo terribile. Mi sono preso una settimana di tempo per capire che cosa fare nella vita». Alberto viene dal liceo scientifico, a essere sinceri il suo vero, grande sogno era diventare archeologo, alla Medicina aveva pensato quando aveva provato a essere più concreto e si era basato sulle materie che aveva amato di più a scuola, chimica e biologia. «In preda alla confusione più totale - racconta - ho seguito alcuni amici che come me non avevano superato il test. Ci siamo iscritti a Far-
macia». Ma non è la stessa cosa che studiare Medicina. L’anno successivo Alberto prova di nuovo il test, stavolta lo supera, finalmente il futuro da medico gli si spalanca davanti. «In realtà molti di quelli che si preparano per il test non prendono in considerazione che ci sono sei anni di studio. Dopo i primi laboratori di anatomia e i primi seminari specifici mi è caduto il mondo in testa, ho capito di aver sbagliato di nuovo». Stavolta però Alberto sa di non potersi permettere il terzo errore. «Ho fatto quello che avrei dovuto fare all’inizio, ho
«Già ai primi laboratori di anatomia capii di aver sbagliato ancora: mi crollò il mondo addosso» seguito i corsi fino a trovare quello che mi ha convinto, Economia». Si è trasferito a Firenze, da quel momento non si è più fermato. Ha una media del 28,8, deve dare l’ultimo esame e discutere la tesi su uno studio di comparazione dei fondi strutturali tra Spagna e Italia. È, infatti, in partenza per la Spagna per prepararla. Conta di laurearsi il prossimo aprile. In ritardo ma avendo trovato la sua strada.
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
28%
Primo Piano .13
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La bussola che non c’è Così abbiamo perso il senso dell’orientamento
è fuori corso È la percentuale degli universitari italiani in ritardo con gli esami rispetto al corso di studi
Ora si deve creare un esercito di professionisti dell’indirizzo
22% errore di scelta Dei fuori corso, quasi uno su quattro dice di aver scelto la facoltà universitaria sbagliata
20% non ha tempo Un fuori corso su cinque dice di essere studente lavoratore e di non trovare più il tempo di studiare
12% troppi esami
CIRO FUSCO /ANSA
È la percentuale dei fuori corso che non riesce a tenere il ritmo degli esami previsto dal corso
Analisi WALTER PASSERINI MILANO
rappresentare le condizioni in cui versa la nostra università possono bastare due dati: solo quattro giovani su 10 si laureano regolarmente in corso nei tempi stabiliti e tra le matricole al primo anno ne arrivano alla laurea solo una su due. Una perdita di risorse, economiche e personali, che non ci possiamo più permettere. La lotta agli sprechi, alla dispersione, a un sistema di istruzione e universitario che crea, anziché cittadini formati, nuovi «drop out» e troppi «neet» (ragazzi che non studiano e non lavorano) deve entrare nelle priorità dell’agenda della politica, di quelle tre o quattro «cose» assolutamente da fare che oggi sono annegate in un lungo elenco di buone intenzioni. C’è un campanello d’allarme: dall’ultima riforma uni-
A
versitaria a oggi stiamo perdendo matricole (70 mila tra il record del 2003 e il 2013) e non soltanto per ragioni demografiche. E perdiamo tempo a ripetere luoghi comuni, del tipo: «In Italia ci sono troppi laureati». È vero il contrario, se tra i giovani da 25 a 34 anni ne abbiamo solo il 21%, contro il 39% dell’Ocse, e chissà quando raggiungeremo il 40%. A perdere tempo sembra siano anche i ragazzi, se è vero, come ci dicono gli studi di AlmaLaurea, che oggi ci si laurea a 25,5 anni per una triennale, a 26,8 per la magistrale a ciclo unico e a 27,8 per il biennio specialistico. «Tristi, solitari y final», si potrebbe dire, evocando Chandler e Soriano, i giovani universitari italiani sembrano spaesati e senza bussole, lasciati soli di fronte alle scelte. Due su tre dopo la maturità cercano un posto nel futuro, iscrivendosi all’università dopo aver chiesto pareri a un amico o a una ex fidanzata, finendo spesso con il lanciare una freccetta contro un tirassegno pieno di buchi. Non possiamo addebitare loro le colpe dei padri, che non sono ancora riusciti a creare un sistema di orientamento degno di questo
nome. Ai quali basta dire che svolto? E si potrebbe scendetre su quattro laureati hanno re sino alla media inferiore, portato per la prima volta una dove volenterosi insegnanti laurea in una famiglia, per pa- senza attrezzi diventano gli cificare le aspirazioni del- equilibristi della scelta, ipol’ascensore sociale. tecando vite sulla base di Oggi sembra che l’investi- compiti in classe andati male, mento non ripaghi più le fati- stereotipi e frasi fatte («bracche e i progetti. Un sistema di cia rubate all’agricoltura», «il orientamento che dal basso ragazzo non è portato per la arriva all’università è l’obiet- matematica»). tivo da costruire e non possiaNon è tutto così, lo sappiamo fingere di avere la co- mo: non mancano delle buone scienza pulita, pratiche, peccaricordando le IL PARADOSSO to che stentano migliaia di ore emergere e a Molti confessano adiventare impiegate in sisteconvegni, confe- di aver avuto consigli ma. Apriamo un da amici o fidanzate cantiere per direnze, chiacchiere, porte scutere su che aperte, assemLA CONTROMISURA cosa è l’orientablee, uffici «plae su come Un sistema che parta mento cement», chialo dobbiamo reamandole «orien- dal basso, per arrivare lizzare per renfino agli atenei derlo una leva tamento». Se molti laudel cambiamenreati si sentono delusi della to. È il momento giusto, che lascelta, si trovano in buona scia intravvedere, pur nella compagnia, quando si pensa confusione dei segni, una posche quasi un diplomato su sibilità, nuove opportunità. due dichiara di aver sbagliato Sogni, desideri, interessi, scuola, mentre un quarto attitudini sono il sale delcambierebbe scuola e indiriz- l’orientamento, insieme con lo zo degli studi superiori, il 10% studio e il lavoro. Ma è necescambierebbe scuola e la stes- saria una condizione: non esisa quota cambierebbe indi- sterà orientamento fino a che rizzo. A che cosa è servito il non formeremo un esercito di cosiddetto «orientamento» orientatori di professione.
14 .Estero
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Medio Oriente La sfida dei confini
Lo scambio L’Anp dovrebbe rinunciare al controllo totale della Cisgiordania e al ritorno di tutti rifugiati all’estero
EGITTO
“Stato palestinese in Sinai” Il piano segreto di Al Sisi Offerta per sbloccare il negoziato. Ma Abu Mazen dice no MAURIZIO MOLINARI CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
iallo diplomatico e tempesta di polemiche su un presunto piano egiziano per far nascere lo Stato di Palestina nel Sinai, unendolo territorialmente alla Striscia di Gaza. «L’Egitto ci ha proposto una parte del Sinai per realizzare lo Stato di Palestina ma ho rifiutato perché è illogico che siano loro a risolvere il problema che abbiamo con Israele» ha affermato il presidente palestinese Abu Mazen in un incontro domenica sera a Ramallah con alcuni consiglieri di Al Fatah, rivelando i contenuti sorprendenti di una conversazione avuta con il raiss egiziano Abdel Fattah Al Sisi. Durante un recente incontro al Cairo, Al Sisi avrebbe infatti tratteggiato una «iniziativa di pace nel Sinai per la Palestina» ipotizzando di affiancare alla Striscia di Gaza circa 1600 chilometri quadrati di terra adiacente, oggi territorio egiziano, «per porre termine alla questione dei rifugiati» come lo stesso Abu Mazen ha confermato all’agenzia palestinese Ma’an.
G
Si tratta di un’area del Sinai grande cinque volte l’attuale Striscia di Gaza e l’Egitto si sarebbe detto pronto a «concederla» in cambio della decisione di Abu Mazen di far venir meno due degli ostacoli all’intesa sulla fine del conflitto: la richiesta di far tornare i profughi del 1948 e di far ritirare Israele entro i confini antecedenti alla guerra del 1967. Il piano egiziano prevederebbe inoltre che le città palestinesi della West Bank, al momento amministrate dall’Autorità di Abu Mazen, «rimangano sotto il controllo palestinese», e che il nuovo Stato palestinese sia «smilitarizzato». Ma quando i contenuti del «piano egiziano» sono stati divulgati, ieri mattina, dalla radio dell’esercito israeliano la reazione del Cairo è stata immediatamente negativa e irritata. Fonti del ministero degli Esteri hanno parlato di «falsità infondate» ricordando che una simile ipotesi sul Sinai venne in realtà suggerita dal presidente Mohammed Morsi, sostenuto dai Fratelli Musulmani, e legato a doppio filo a Hamas. Poche ore più tardi l’ufficio di Abu Mazen ha fatto marcia indietro e, con il segretario Al-Tayyb Abd alRahim, ha parlato di «fabbricazione
REUTERS
1600
israeliana» spiegando che in realtà
kmq sarebbe stato «l’ex capo del consi-
Il territorio offerto dall’Egitto Sopra, Al Sisi e il leader palestinese CISGIORDANIA Abu Mazen
TEL AVIV
Il possibile allargamento
Gerusalemme
GAZA Superficie 360 km
GIORDANIA
Popolazione 1,8 milioni
Sinai
NUOVE TERRE Superficie 1.600 km Popolazione poche migliaia
ISRAELE
Centimetri LA STAMPA
glio israeliano per la sicurezza nazionale Giora Eiland a suggerire la creazione dello Stato di Palestina a Gaza e in parti della penisola del Sinai, collegandolo all’autonomia delle città della West Bank». La sovrapposizione tra frizioni egitto-palestinesi e scintille israelopalestinesi, entrambe frutto del conflitto di Gaza, rende difficile ricostruire la genesi del «piano egiziano» ma per alcuni esponenti del governo israeliano si tratta di «un’idea che vale la pena discutere». L’ex capo del controspionaggio Yaakov Peri, ministro della Scienza per il partito laico Yesh Atid, sottolinea come «alcuni aspetti meritano un approfondimento» perché «possono aiutare a combattere il terrorismo nel Sinai» mentre Ayelet Shaked, del partito nazional-religioso Bayt Yehudì, ritiene che il premier Benjamin Netanyahu debba «incontrare Al Sisi per discutere queste idee».
ARABIA SAUDITA
Una cortina di ferro con l’Iraq per fermare la marcia del Califfo Il regno si blinda: il prossimo obiettivo degli jihadisti è Riad DAL CORRISPONDENTE DA GERUSALEMME
uasi 900 chilometri di barriere, posti di controllo e torri hi-tech per proteggersi da infiltrazioni jihadiste dal Nord: è la barriera anti-Stato Islamico di cui re saudita Abdallah ha annunciato la costruzione assieme al dispiegamento di almeno 30 mila soldati. È proprio il sovrano di Riad che, affiancato dall’Emiro del Bahrein, descrive da Gedda la «barriera a cinque strati» che si propone di «far scendere a zero il numero di infiltrati, trafficanti di droga e armi, e ladri di bestiame» lungo il confine terrestre con l’Iraq. Si tratta di un sistema di camere a raggi infrarossi e radar coordinato da 38 centri di controllo sostenuti da 40 torri hi-tech e 85 posti di osservazione, con l'impiego di almeno 4000 soldati e tre unità di intervento rapido per bloccare eventuali intrusioni. Il tutto gestito da 8 centri di comando e 32 strutture per interrogare chi attraversa illegalmente il confine: i jihadisti catturati dunque saranno sottoposti ad interrogatori subito, sul posto, per evitare di perdere tempo prezioso nei trasferimenti verso i più noti centri di detenzione. In tutto i militari sauditi posizioneranno sul terreno 1,4 milioni di fibre ottiche per dare vita a un sofisticato sistema di «allerta e con-
Q
trollo» che consente di identificare con largo anticipo chiunque si avvicina via terra al confine con Iraq, dove le truppe di Baghdad si sono dissolte nel nulla circa 60 giorni fa, facendo scattare l’allarme-infiltrazioni a Riad e Manama ovvero i due Paesi più territorialmente esposti ad attacchi. I 30 mila soldati sauditi sono il contingente che sorveglierà il vallo. «Decisioni e dichiarazioni di re Abdallah dimoIRAN strano che
la monarchia wahabita teme di essere nel mirino dello Stato Islamico di Abu Bark al Baghdadi» osserva Yigal Carmon, l’esperto di anti-terrorismo direttore di «Memri», sottolineando come «questi jihadisti hanno una strategia razionale che punta alla creazione di uno Stato fondamentalista sunnita in Medio Oriente» prima ancora di colpire gli Stati Uniti. «Al Baghdadi non è Osama Bin Laden - aggiunge Carmon perché non ha 38 posti di controllo sostenuti 40 torri di vedetta
IRAQ
Una barriera di 900 km Medina
85 posti di osservazione
8 centri di comando
4.000 soldati
1,4 milioni di sensori a fibre ottiche
ARABIA SAUDITA
La Mecca
RIAD
Centimetri LA STAMPA
YEMEN
OMAN
FAISAL AL NASSER/REUTERS
La barriera sarà simile a quella già in costruzione al confine con lo Yemen
Fece 4 morti a Bruxelles «Ilkillerdelmuseoebraico volevacolpireParigi» 1 Voleva insanguinare Parigi con
un attentato nel giorno della festa Nazionale del 14 luglio. Lo scrive «Libération» che sostiene di avere le prove che confermano il piano dell’attacco terroristico di Mehdi Nemmouche, 25 anni, francese, sospettato dell’uccisione di quattro persone al museo Ebraico di Bruxelles lo scorso 24 maggio e arrestato in giugno a Marsiglia. «Le affermazioni di “Libération” sono false», ha ribattuto il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve. La libertà di stampa «non può essere messa in discussione, ma diffondere informazioni false è un modo di cadere nella trappola tesa dai terroristi». Nemmouche è stato carceriere di diversi ostaggi occidentali in Siria. Un elemento che rafforza i timori di Parigi: «Con la presenza di cittadini francesi in Siria e Iraq», la minaccia «è forte», ha detto Cazeneuve.
l’obiettivo di ferire l’America o di arruolare jihadisti per compiere attentati all’estero ma recluta chiedendo aiuto dentro Siria e Iraq, per prevalere sul territorio ed estendere i confini del proprio Stato» richiamandosi a quanto fece Maometto alle origini dell’Islam. «Ecco perché quando re Abdallah di recente ha avvertito Washington sul rischio di attacchi dello Stato Islamico entro due mesi termina Carmon - in realtà ha fatto capire di essere lui a temere di essere rovesciato». Si spiega così l’accelerazione saudita nei confronti dello Stato Islamico che ha portato la Lega Araba ad auspicarne «lo sradicamento» e il presidente egiziano Al Sisi a suggerire la formazione di «reparti arabi» per affiancare l’aviazione americana negli attacchi in Siria contro le unità dei jihadisti. Il vallo difensivo ai confini con l’Iraq si aggiunge al reticolato costruito lungo i 1800 km di frontiera con lo Yemen e l’assegnazione alla società europea Eads della costruzione di protezioni hitech lungo tutti i 9000 km di confini [M. MOL.] della nazione.
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IL 19 SETTEMBRE IL REFERENDUM SULL’INDIPENDENZA DELLA SCOZIA
Kate di nuovo incinta Un bimbo per salvare il Regno Unito L’annunciodelprincipeWilliama10giornidal voto Gliunionistiscozzesisperanonell’effettoroyalbaby ALESSANDRA RIZZO LONDRA
Il secondogenito di William e Kate non è ancora nato ma già lo si carica di responsabilità: che impatto avrà l’annuncio della gravidanza della Duchessa di Cambridge sull’umore degli scozzesi? Riuscirà il fervore patriottico suscitato dal futuro «royal baby» a salvare l’unione? L’annuncio che il piccolo George avrà presto un fratellino o una sorellina ha rallegrato un Paese incerto sul proprio futuro, a cominciare dal referendum che la settimana prossima determinerà l’indipendenza o meno della Scozia, e dunque il destino del Regno Unito. «Sia-
mo immensamente felici», ha detto il Principe William. Come per la prima gravidanza, Kate soffre di acute nausee mattutine che l’hanno costretta a saltare un impegno ufficiale e, probabilmente, spinto Kensington Palace a dare l’annuncio, benché non sembrino essere passati i tradizionali tre mesi. «Siamo agli inizi, sono stati giorni un po’ complicati», ha aggiunto William a Oxford, mentre Kate è a riposo a casa assistita dai medici. Insieme agli inevitabili bookmakers (sarà maschio o femmina? Si chiamerà James o Arthur, Elizabeth o Victoria?), sono arrivati i rallegramenti dei politici ma anche, in un corto circui-
il caso
to di notizie, le ipotesi dei commentatori sull’effetto «royal baby». Gli unionisti, che un sondaggio ha dato per la prima volta dietro agli indipendentisti, sperano che la lieta novella ispiri rinnovato patriottismo negli
Finora la famiglia reale assente dal dibattito Elisabetta «inorridita» dall’ipotesi secessione scozzesi. Il leader nazionalista Alex Salmond, non volendo lasciare terreno agli avversari, si è precipitato a fare gli auguri, ma fedele alla causa ha chiamato William e Kate con il nome di
JOHN STILLWELL/AP
Kate e William con il primogenito George, che ha compiuto un anno a luglio
Conti di Strathearn, oscuro titolo che usano in Scozia. Entrambe le parti sanno che il voto del 18 settembre sarà sul filo di lana, e tutto può incidere. Un giorno dopo il sondaggio, la sterlina è crollata e dal «New York Times» il premio Nobel per l’economia Paul Krugman ha mandato un messaggio agli scozzesi: «Abbiate paura, abbiate molta paura - ha scritto -. I rischi di andare da soli sono enormi. Magari pensate che la Scozia possa diventare come il Canada, ma è molto probabile che diventi come la Spagna, ma senza il sole». Alistair Darling, il leader del comitato «Better Together», ha ricordato agli elettori che dall’indipendenza non si torna
indietro. A Londra i tre partiti principali si preparano a dare l’appoggio a un piano che promette maggiore autonomia a Edimburgo, con poteri e tempi delineati. Per Salmond, è una mossa dettata dalla disperazione. «Sono nel panico», ha detto il suo comitato. La famiglia reale è stata finora assente dal dibattito, ma negli ultimi giorni notizie di stampa hanno parlato di un’Elisabetta «inorridita» dalla possibilità dell’indipendenza, e la regina ha ricevuto Cameron in Scozia. I Duchi di Cambridge, con la nuova gravidanza, renderanno la famiglia reale ancora più amata in Scozia. Resta da vedere se sia abbastanza per salvare un’unione vacillante.
-1% sterlina L’ipotesi di una vittoria del sì ha fatto precipitare il pound sul dollaro
51% separatisti L’ultimo sondaggio disponibile sul referendum per l’indipendenza
Fra indipendentisti e nuovi Stati Kosovo 1 Citato da Putin come
FRANCESCA PACI ROMA
precedente in relazione alla Crimea, nel 2008 Pristina ha dichiarato unilateralmente la sua secessione dalla Serbia con una risoluzione votata dal suo parlamento provvisorio. La sua indipendenza viene riconosciuta da 108 dei 193 Paesi dell’Onu, mentre altri 51 - tra cui Russia e Cina sono contrari.
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
isto da Barcellona il referendum che terrorizza la Gran Bretagna è una finestra aperta sul futuro: Mas e parecchi suoi connazionali sperano che una vittoria dei separatisti persuada Bruxelles a considerare con maggior benevolenza tutti gli irrequieti del vecchio continente, i tanti movimenti indipendentisti insofferenti come Salmond alla propria madrepatria ma affezionati alla Ue. L’eventuale strappo della Scozia innescherà davvero l’effetto domino in Catalogna, nelle Fiandre, in Slesia o nei Paesi Baschi? Analisti e studiosi sono scettici. «È un abbaglio collettivo, la secessione e l’Ue sono inconciliabili, in Europa ci sono 271 regioni catalogate come la Catalogna Nut2» ragiona Brunet Ferran, docente di integrazione europea all’Università Autonoma di Barcellona. Eppure quei ragazzi spagnoli come il 22enne Diego partiti alla volta della Aberdeen di Annie Lennox per «prendere appunti e preparami al nostro referendum il 9 no-
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GLI IRREQUIETI
La Catalogna spera che Bruxelles consideri con più benevolenza tutti i movimenti indipendentisti vembre» suggeriscono che, sebbene Madrid continui a negar loro il voto, sarà difficile ignorare l’esito del 18 settembre. Ad accomunare i mille secessionisti d’Europa c’è in realtà poco più dell’ambizione centrifuga. Ma tant’è. La Catalogna rivendica l’autonomia fiscale dalla Madrid a cui versa l’8% del Pil, ma va anche fiera della propria tradizione progressista, libertaria, anticlericale e multietnica che la distanzia dalla Lega Nord e dalle avventure referendarie venete. Anche la Slesia fa leva sull’economia fiorente per dissociarsi dalla Polonia in nome di un federalismo che ne tuteli lingua e cultura intrecciate con le vicine Germania e Repubblica Ceca: ma anziché votarsi all’euro, mai messo in discussione a Barcellona, si tiene ben stretto il rassicurante zloty nazionale. I Paesi Baschi hanno una storia tutta
Slesia 1 La regione appartiene
per la maggior parte alla Polonia e in misura minore alla Repubblica Ceca e alla Germania. Ma la Slesia vanta una lingua, una cultura e una storia a sé e, soprattutto, redditi più alti del resto della Polonia. Ed è proprio sull’economia che i movimenti che rivendicano l’autonomia fanno leva e diventano sempre più forti.
Paesi Baschi
Catalogna
Corsica
Veneto
Fiandre
1 I movimenti nazionalisti
1 Voterà lo stesso il prossi-
1I
1 Anche l’Italia ha il suo
1 La trasformazione di
chiedono l’autonomia politica e la piena indipendenza dei Paesi Baschi (Euskadi) nel loro insieme, ovvero le comunità autonome dei Paesi Baschi e della Navarra in Spagna e parte del dipartimento dei Pirenei Atlantici in Francia.
mo 9 novembre sulla secessione, anche se il Tribunale Costituzionale spagnolo ha dichiarato illegittimo il voto. Se le consultazioni decidessero per il sì la regione autonoma potrebbe dichiarare unilateralmente l’indipendenza.
movimento indipendentista, raggruppato in Plebiscito.eu che ha indetto un referendum on line a marzo per «staccare» la regione e trasformarla in una Repubblica autonoma. La consultazione non aveva nessun valore legale.
una delle tre regioni del Belgio in uno Stato indipendente e sovrano è l’obiettivo della Nuova alleanza fiamminga, che ha trionfato alle ultime elezioni del 2010. La motivazione è di nuovo economica e culturale.
corsi definiscono spesso «colonizzazione» il controllo della Francia e la situazione attuale. Da oltre un secolo vari movimenti indipendentisti combattono - con alterne fortune elettorali e non solo - per una «Corsica libera».
Barcellona guarda Edimburgo “Vincete, poi toccherà a noi”
se centralizzazione-decentralizzazione, una dicotomia assai più contemporanea di quella destra-sinistra. Se le statistiche europee del Pil pro capite vedono ai primi 13 posti tutti Stati «piccoli» vuol dire che se ne parlerà a lungo. Dentro e fuori
I separatisti europei ora confidano nell’effetto domino
Anche i fiamminghi contano di poter seguire l’esempio e spaccare in due il Belgio
loro, raccontata in un idioma estraneo a quelli indoeuropei occidentali, che però la macchia del terrorismo ha lungamente condannato a un’emarginazione politica condivisa con gli indipendentisti dell’Irlanda del Nord e con i militanti del Fronte di Liberazione Corso (Flnc), irri-
ducibili fin quando tre mesi fa la crisi di vocazioni non li ha persuasi all’addio alle armi. Le Fiandre, infine. Sebbene considerato un «nazionalismo tranquillo», nel senso di meno incline all’estremismo che caratterizza altri partiti autonomisti, anche quello propagandato dalla Nuova
alleanza fiamminga conta di accodarsi all’eventuale successo scozzese per tirare una netta linea di demarcazione con il resto del Belgio. Provocazione o seria proposta politica, la richiesta d’indipendenza che si leva da più parti d’Europa sposterà l’attenzione di Bruxelles sull’as-
NAZIONI IN BILICO
l’Ue, dove, secondo il quotidiano «Neue Zürcher Zeitung», il partito popolare Svp inizia a vagheggiare l’idea d’una Grande Svizzera che federi a sé i Paesi con il medesimo pedigree economico-fiscale, dal Sud Tirolo alla Lombardia.
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2345678 A B65562C46 DEF LA STAMPA F
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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Estero .17
TRIBUNALI Vendite Giudiziarie Per questa pubblicità: 011/6665241 Gli avvisi legali de La Stampa li puoi trovare anche su: www.tribunale.torino.it – www.asteimmobili.it – www.legaleentieaste.it
Le proposte sul tavolo
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LE AZIENDE PETROLIFERE
Saranno colpite quelle con oltre 27 mld di ricavi
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IL SETTORE FINANZIARIO
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Sarà più difficile finanziarsi in Occidente
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L’INDUSTRIA DELLA DIFESA
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Nella lista anche la celebre Kalashnikov
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LIMITAZIONI AI VIAGGI
Saranno estese ad altri uomini legati al Cremlino
QUATTRO PAESI GUIDATI DALLA FINLANDIA HANNO FRENATO: QUESTE MISURE SONO COSTOSISSIME PER TUTTI
Ucraina, l’Ue vara le sanzioni Ma dà ancora tempo a Putin Sivalutalatenutadellatregua.Mosca:prontiachiuderelospazioaereo MARCO ZATTERIN CORRISPONDENTE DA BRUXELLES
C’è anche stato il brivido finale, l’esitazione finlandese che ha portato a tre ore di rinvio per approfondire il dossier, e a una riunione extra degli ambasciatori Ue. Da questa, alla fine, è arrivata la decisione attesa che, però, sarà in vigore solo «tra qualche giorno». L’attuazione delle sanzioni europee per colpire la Russia colpevole di aver acceso la guerra in Ucraina resta soggetta a «una verifica della tenuta del cessate il fuoco». A seconda del risultato, ha affermato il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, «siamo pronti a rivedere il pacchetto in parte o nella sua totalità». Sono molti quelli che frenano. Non tanto per la sostanza delle misure, quanto per le procedure di applicazione e di sospensione in caso la tregua dovesse reggere. Così la porta resta aperta per Putin, sperando in un colpo di lungimiranza. «Le cose non vanno mai come ti aspetti! - ha tuittato il premier di Helsinki, Alex Stubb -. C’è voluto un numero incalcolabile di telefonate per mettere tutto a posto». La sua ansia - come per l’intera pattuglia dei paesi che temono gli effetti politici ed economici delle sanzioni (in testa Cipro, Ungheria e Slovacchia) - era di poter valutare se il passo fosse davvero necessario. Pesa il desiderio di stabilità continentale, ma anche la paura che il prezzo diventi troppo alto per imprese e cittadini. Mosca ha oltretutto minacciato di rispondere con misure «asimmetriche», cominciando dal divieto di sorvolo della Russia per le compagnie europee. Costosissimo, «decine di
Poroshenko «Liberati1200 prigionieriucraini»
UFFICIO FALLIMENTI VENDITA DI IMMOBILI SENZA E SUCCESSIVA CON INCANTO FALLIMENTO N. 110/2012
1 «Negli ultimi quattro
GLEB GARANICH/REUTERS
Un militare ucraino alla periferia di Donetsk
migliaia di euro per tratta», stimano gli esperti aerospaziali che prevedono contraccolpi milionari anche per l’Aeroflot. Le fonti di Bruxelles dicono che la tregua sul terreno tiene «a grandi linee» e, comunque, «va considerata solo come un primo passo». Il fronte della linea dura è più forte a parole che a fatti. Mentre Cremlino non deve mediare, sebbene gli effetti della stretta si facciano sentire. La Bers, Banca per la Ricostruzione e lo Sviluppo, ha calcolato che i prezzi degli alimentari in Russia potranno crescere del 10% e spingere l’inflazione su di due punti rispetto al 7,5% di luglio. I dettagli ufficiali delle sanzioni si avranno solo a giorni. Nell’attesa, le indiscrezioni rac-
contano che alle tre grandi compagnie petrolifere - Gazpromneft, Transneft e Rosneft - sarà proibito raccogliere fondi sul mercato Ue con scadenza superiore ai 30 giorni, mentre a cinque banche pubbliche sarà ridotto il limite da tre a un mese. Allo stesso tempo, a tre aziende militari - Oboronprom, United Aircraft e Uralvagonzavod - non sarà consentita alcuna forma di finanziamento europeo. Le sanzioni, poi. metteranno al bando i contratti di servizio per la ricerca di gas e petrolio in alto mare, anche per lo shale gas. Vietata pure la vendita di tecnologie a uso sia civile che militari a nove aziende. Sulla lista anche Jsc Kalashnikov, nome tristemente legato a un fucile mitragliatore dalla diffusa fama.
giorni siamo riusciti a liberare 1.200 nostri prigionieri». Lo ha annunciato durante una visita a Mariupol, città strategica sul mare di Azov, assediata dagli insorti sino al momento dell’annuncio della tregua, il presidente ucraino Petro Poroshenko, auspicando che entro la fine della settimana siano liberate le restanti 863 persone. I numeri sono controversi (i leader dei separatisti ammettono solo un primo scambio di una trentina di persone e parlano di una lista di circa 700 militari per parte) ma in ogni caso si tratta di un nuovo passo avanti dell’intesa. Lo scambio dei prigionieri tra truppe governative e insorti è uno dei punti del protocollo che detta le condizioni per la tregua. Il capo dello Stato ha anche lanciato un appello per l’arretramento delle truppe russe: «Per arrivare alla pace è necessario il ritiro delle truppe straniere e la chiusura della frontiera: così in una settimana troveremo un compromesso».
Ischemia Massimiliano Latorre (in primo piano) è stato colpito da un attacco ischemico il 31 agosto scorso L’Italia ha chiesto il suo rimpatrio per ragioni «umanitarie»
Cure a Latorre in Italia L’India “non si opporrà” Massimiliano Latorre ha buone probabilità di trascorrere presto alcuni mesi in Italia per seguire un programma di riabilitazione dopo l’attacco ischemico subito il 31 agosto. Ieri la Corte Suprema indiana ha accettato di esaminare un’istanza in tal senso presentata dal team dei legali della difesa e su cui il governo del premier Narendra Modi ha anticipato per bocca del ministro degli Esteri Sushma Swaraj di non volersi opporre, sempre e quando «il rientro sarà autorizzato su basi umanitarie».
Si rende noto che il giorno 24 ottobre 2014 alle ore 15.00 nello Studio del dott. Giuseppe Gianelli, notaio in Torino – Via Colli n. 20, si procederà alla aggiudicazione-vendita con il sistema della raccolta delle offerte segrete, del seguente bene immobile: Comune di Caserta – Località Ponteselice – Viale Enrico Mattei n. 30: - fabbricato industriale elevato a 3 (tre) piani fuori terra articolato in: piano terreno – si compone di ingresso, guardiola di sicurezza, accesso ai connettivi principali (scala a tre rampe e ascensore), due blocchi servizi (inclusi wc disabili), tre aule didattiche, il CED, tre uffici, una sala riunioni, un refettorio, un deposito blindato ed un magazzino, oltre scala di sicurezza; piano primo – si compone di due uffici open space, una sala riunioni, otto uffici, due blocchi servizi (inclusi wc disabili), un magazzino oltre scala di sicurezza; piano secondo – si compone di quattro uffici open space, tre uffici, due blocchi servizi (inclusi wc disabili), una sala sindacale oltre scala di sicurezza, con superficie in pianta di circa mq. 630, censito: Fg. 50, part. 5017, sub. 1, cat. D/7, rendita euro 20.048,00; - struttura accessoria adibita a cabina elettrica, censita: Fg. 50, part. 5017, sub. 4, cat. C/2, rendita euro 33,36, il tutto formante un solo corpo. Prezzo base euro 1.640.000,00 oltre accessori di legge – Lotto Unico -. Per partecipare alla gara è necessario far pervenire, a pena di inammissibilità, presso lo Studio del notaio dott. Giuseppe Gianelli in Torino – Via Colli n. 20, entro il termine perentorio delle ore 12.00 del 23 ottobre 2014, offerte in busta chiusa contenenti: - cauzione pari al 20% del prezzo offerto a mezzo A.C. N.T. all’ordine di “Concordato Preventivo Selfin S.p.A. in liq.”, - il prezzo offerto per il lotto unico (che non potrà comunque essere inferiore al prezzo base), - generalità ed indirizzo dell’offerente o degli offerenti, se persone fisiche; ragione sociale, sede, capitale sociale ed organo rappresentativo (con titolo documentato dei poteri) se società. L’aggiudicazione avverrà al miglior offerente; nel caso in cui risultino presentate più offerte valide di diverso importo, si darà luogo, da parte del notaio, alla gara con prezzo base quello dell’offerta più alta con aumenti minimi non inferiori ad euro 10.000,00 (diecimila/00); nel caso in cui risultino presentate più offerte valide di pari importo, si darà luogo, da parte del notaio, alla gara con prezzo base quello delle offerte con aumenti minimi non inferiori ad euro 10.000,00 (diecimila/00); in quest’ultimo caso se non ci fossero offerte in aumento l’aggiudicazione avverrà a chi avrà presentato per primo l’offerta allo Studio Notarile. Sulla busta di offerta dovrà indicarsi: - offerta per LOTTO UNICO Concordato Preventivo Selfin S.p.A. in liq. - gara del 24 ottobre 2014. Il pagamento del prezzo di aggiudicazione dovrà avvenire entro il termine perentorio di 90 giorni dall’aggiudicazione, contestualmente all’atto notarile di trasferimento (da stipularsi presso il notaio Giuseppe Gianelli), a mezzo A.C. N.T. all’ordine di “Concordato Preventivo Selfin S.p.A. in liq.”, a semplice richiesta scritta della procedura. Altre condizioni come da ordinanza agli atti. Ulteriori informazioni, disposizioni, descrizioni e condizioni sono reperibili presso il liquidatore giudiziale dott. Rosmino Banone, Corso Montevecchio n. 62 - Torino, tel. 011/517.25.29, fax 011/517.16.49, e-mail:
[email protected]. Il Liquidatore Giudiziale Dott. Rosmino Banone
TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO
SVOLTA NEL CASO DEI DUE MARÒ
NEW DELHI
TRIBUNALE DI TORINO CONCORDATO PREVENTIVO N. 7/2010
È stato lo stesso presidente della Corte, R.M. Lodha, a chiedere, dopo aver ascoltato l’illustrazione del tema da parte dei legali K.T.S. Tulsi e Soli Sarabjee, un parere al governo centrale, aggiornando l’udienza a venerdì. Fra l’altro il magistrato indiano ha accettato seduta stante una variazione delle condizioni della libertà provvisoria di Latorre, esentandolo per 15 giorni dal presentarsi al commissariato di polizia per la firma settimanale. Mentre dal governo indiano arrivano aperture, sulla stampa locale spuntano però nuove accuse. Indiscrezioni, riportate dall’«Hindustan Times», accu-
LAPRESSE
serebbero i due marò di aver fatto pressioni sul comandante della Enrica Lexie affinché redigesse un rapporto in cui si riportava che a bordo del peschereccio c’erano uomini armati. Convalidando così la tesi dell’attacco di pirati. I due fucilieri italiani, sostiene il quotidiano, «presumibil-
mente cercarono di coprire il loro operato spingendo il capitano a inviare un rapporto per le organizzazioni internazionali di sicurezza marittima in cui si sosteneva che i pescatori erano armati». Le nuove accuse hanno ricevuto una «categorica smentita» dall’armatore italiano della Enrica Lexie.
Si rende noto che Nel fallimento n. 110/2012. Il Giudice delegato dott.ssa Maurizia Giusta ha disposto la vendita senza e successiva con incanto dei seguenti immobili: nel Comune di Torino (prov. di Torino), via Lanino n. 2 (nelle vicinanze del mercato di Porta Palazzo) area urbana con sovrastante edificio cielo-terra, ora occupato abusivamente ma in corso di liberazione, a tre piani fuori terra oltre piano sottotetto adibita in parte ad uso commerciale e in parte a civile abitazione, con cortile con una superficie complessiva di mq 1881. L’originaria edificazione del fabbricato è collocabile intorno ai primi del ‘900”. Vi sono problematiche di natura edilizia e strutturali, per maggiori informazioni si invita a consultare la perizia. Descrizione e superficie commerciale del bene: la superficie commerciale del bene è di circa: - per le attività commerciali (negozi) e locali magazzino al piano terreno: 466 mq (rispettivamente 34 mq, 11 mq, 8 mq, 23 mq, 282 mq, 42 mq, 66 mq. Unità immobiliari A/0, B/0, C/0, E/0, H/0, N/0, O/0); - per l’attività commerciale (negozio) al piano terreno e primo: 207 mq (108 mq al piano terreno 99 mq al piano primo. Unità immobiliare D/0 - B/1 - A/1 - C/1); - per l’alloggio e locale magazzino al piano primo 359 mq (rispettivamente 309 mq, 50 mq. Unità immobiliari D/1, R/1); - per gli alloggi al piano secondo 171 mq (rispettivamente 39 mq, 50 mq, 28 mq, 54 mq. Unità immobiliari A/2a, B/2, A/2b, N/2); - per gli alloggi al piano secondo più soffitta 614 mq (rispettivamente 54 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq, 56 mq. Unità immobiliari C/2, D/2a, D/2b, E/2a, E/2b, F/2, G/2, H/2, I/2a, I/2b, L/2); - per l’alloggio al piano terzo mansardato 64 mq (64 mq per l’unità immobiliare M/2); per un totale di 849mq per locali formalmente adibiti a scopi abitativi, 775mq per locali formalmente adibiti a magazzino, 257mq per locali formalmente adibiti a scopi commerciali ovvero per una superficie complessiva di 1881mq. Il bene è occupato da terzi senza titolo. La vendita senza incanto avverrà alle seguenti condizioni: 1) prezzo base euro 450.000,00; 2) termine per il deposito delle offerte in busta chiusa 13/11/2014 ore 13.00; 3) udienza di apertura delle buste e della eventuale gara 14/11/2014 ore 15.00; Per il caso in cui la vendita senza incanto, per qualsiasi motivo, si concluda senza esito positivo la vendita all’incanto si terrà alle seguenti condizioni: 1) udienza del 15/12/2014 ore 15.00; 2) prezzo base: euro 450.000,00; 3) aumenti minimi: euro 5.000,00. 4) termine per il deposito delle istanze di partecipazione 12/12/2014 ore 13.00. Luogo delle operazioni di vendita: la presentazione delle offerte in busta chiusa e delle istanze di partecipazione all’incanto, l’apertura e l’esame delle offerte, le operazioni di gara e tutte le altre attività riservate per legge al Cancelliere o al Giudice dell’esecuzione avverranno a cura del Professionista delegato Dott. Alessandro Conte presso il proprio studio in Torino, Corso Svizzera n° 30 – 3° piano. Per le condizioni generali di vendita e per maggiori informazioni in merito ai diritti reali a favore di terzi, alla verifica statica dell’immobile ed alla regolarità edilizia si rimanda al bando di vendita e alla perizia pubblicate sul sito www.asteimmobili.it e www.tribunale.torino.it. Torino, 04/07/2014 Il Curatore Fallimentare Dott. Alessandro Conte
TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO www.tribunale.torino.giustizia.it – www.asteimmobili.it - www.legaleentieaste.it
INVITO AD OFFRIRE - FALLIMENTO 475/2013 INVITO A PRESENTARE OFFERTE MIGLIORATIVE D’ACQUISTO Il sottoscritto Dott. Roberto Dosio, nella sua qualità di curatore del fallimento in epigrafe, PREMESSO CHE ha ricevuto offerta irrevocabile d’acquisto dei beni aziendali di, cui all’allegato elenco, per un corrispettivo di € 6.000,00 oltre iva, unico lotto; - è interesse della procedura fallimentare, in ossequio a quanto previsto dalla normativa in materia ed in particolare dall’art. 107 L.F., invitare chiunque interessato a presentare possibili offerte migliorative - i beni vengono ceduti, visti e piaciuti, nello stato di fatto in cui si trovano, senza il rilascio di alcuna garanzia da parte del Fallimento anche in ordine al loro funzionamento - il pagamento del prezzo dovrà avvenire entro 15 giorni dalla data fissata per la presentazione di offerte migliorative e per l’eventuale gara; - il ritiro dei beni dovrà avvenire entro 20 giorni dalla data fissata per la presentazione di offerte migliorative e per l’eventuale gara; INVITA ogni potenziale interessato a presentare offerta in busta chiusa, irrevocabile e migliorativa, entro e non oltre le ore 15:00 del giorno 1 ottobre 2014, al curatore con Studio in Torino – Via Sagliano Micca 3, cauzionata con assegno circolare intestato al “fallimento 475/132, pari al 10% del prezzo offerto. Ove pervengano offerte migliorative, queste saranno poste quali prezzo base della gara che si terrà avanti il curatore sempre il giorno 1 ottobre 2014 alle ore 15:15. I beni potranno essere visionati previa richiesta al Curatore (tel. 011 19715983 – mail
[email protected]). TO220454
Questi e molti altri avvisi li puoi trovare anche su internet Consulta i siti
www.legaleentieaste.it www.lastampa.it
APPUNTAMENTO A TUTTOAFFARI DI DOMENICA 14 SETTEMBRE
18 .Cronache
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
I processi
il caso CLAUDIO BRESSANI PAVIA
L’IMPRONTA GENETICA
Entro la fine della settimana i risultati saranno confrontati con la sequenza sui reperti fessor Angelo Giarda e gli avvocati Fabio Giarda e Giuseppe Colli, e dal consulente tecnico di parte Francesco Maria Avato. Polo azzurra sotto un giubbotto di jeans sbottonato, capelli corti e senza i soliti occhialini, ha aderito alla richiesta del professor Francesco De Stefano, uno dei quattro nuovi periti nominati dalla prima Corte d’assise d’appello di Milano, dopo che qualche settimana fa i difensori avevano opposto un impedimento. Non era strettamente necessario ripetere l’atto, visto che a Stasi era stato già prelevato un tampone salivare sette anni fa, a Vigevano, dai carabinieri del Ris, pochi giorni dopo il delitto. Anche in quel caso si era sottoposto spontaneamente all’esame, prima ancora di essere indagato, insieme ad altre persone: i genitori, il fratello, una delle cu-
ASSOLTO IN PRIMO GRADO
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L’APPELLO CONFERMA
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SI PRONUNCIA LA CASSAZIONE
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rima ha chiesto di poter esaminare di persona i risultati delle analisi, dalle quali sono emerse tracce di Dna con cromosoma Y, maschile, sotto due margini d’unghia prelevati dal cadavere di Chiara. Poi, ieri, Alberto Stasi ha accettato di sottoporsi a un tampone salivare per prelevare la sua impronta genetica, che sarà confrontata con le sequenze ricavate dai reperti. I risultati sono attesi già entro la fine di questa settimana. Il 31enne commercialista di Garlasco, tornato sotto processo per l’omicidio della fidanzata dopo che la Cassazione un anno e mezzo fa ha annullato la doppia assoluzione, è arrivato ieri alle 11,30 all’istituto di medicina legale dell’università di Genova, accompagnato dai suoi legali al completo, il pro-
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La sentenza è pronunciata a Vigevano nel dicembre 2009
Il 6 dicembre 2011 i giudici di Milano confermano
Il 18 aprile 2013 la suprema corte ordine un nuovo processo
MASSIMO PERCOSSI /ANSA
Alberto Stasi, 31 anni, si prepara ad affrontare un secondo processo d’appello
Garlasco, si riparte da zero Nuovo prelievo di Dna su Stasi La richiesta dopo la scoperta di tracce sotto le unghie di Chiara gine e la zia di Chiara. Ma il professor De Stefano ha ritenuto più sicuro ripetere il prelievo nel suo laboratorio e Alberto alla fine ha acconsentito. In caso contrario la Corte avrebbe potuto obbligarlo. Anche i margini delle unghie erano già stati analizzati dai Ris, senza risultati. Il nuovo tentativo con esito positivo è stato eseguito con una tecnica più evoluta, «a lavaggio», suggerita dal genetista Marzio Capra, consulente tecnico della famiglia Poggi, che nella sua carriera al-
l’università di Milano ha seguito circa 400 casi di omicidio e la adotta sistematicamente. Era disponibile già all’epoca, ma i Ris di solito non la usavano. Dà risultati migliori, positivi nel 35% dei casi. Da due unghie è stato possibile ricavare profili genetici, parziali ma sufficienti per fare comparazioni, coincidenti tra loro e dunque appartenenti alla stessa persona di sesso maschile. Sotto una terza unghia c’era invece materiale minimo, che non sembra compatibile
E’ mancato il TenenTe Colonnello degli Alpini
Antonio Andrioli prigioniero e reduce di Russia Lo annunciano la iglia Eleonora con Renato e Luca, parenti tutti. Parrocchia Santa Rosa da Lima: Santo Rosario oggi ore 18; Funerali mercoledì 10 ore 9. – Torino, 9 settembre 2014
con gli altri due ma che per l’esiguità potrebbe anche essere un artefatto di laboratorio. Ora c’è da capire se il Dna sotto le due unghie «sicure» è di Alberto. Se così non fosse, sarebbe un elemento potenzialmente in grado di scagionarlo. In caso positivo, invece, acquisterebbero significato quei due leggeri graffi che un brigadiere aveva notato (e fotografato) su un avambraccio di Alberto il giorno del delitto, ma che poi le indagini avevano totalmente trascurato.
E’ mancato
Cesare Maritano pensionato Croce Verde Lo ricordano i suoi soci dell’impresa. Funerali mercoledì 10 ore 10 parrocchia S. Giuseppe Benedetto Cottolengo. – Torino, 6 settembre 2014 O.F. San Paolo - tel. 011.3853017
Dopo lunga malattia ci ha lasciato il Giorgio e Paolo Boscarato, con Paola Ludovica e Riccardo, abbracciano affettuosamente Eleonora nel ricordo dell’amato PAPA’.
LA VITTIMA FESTEGGIAVA I 18 ANNI
Roma, precipita per un selfie: è grave 1 Voleva una foto ricordo per immortalare la notte del suo diciot-
tesimo compleanno: un selfie con gli amici e il Colosseo sullo sfondo. Ma Mattia M., studente di Padova, è precipitato dalla ringhiera esterna all’Anfiteatro Flavio ed è caduto nel vuoto. Ha fatto un volo di circa 5 metri e ha sbattuto la testa sui grossi mattoni antichi. Il giovane è ricoverato il prognosi riservata.
Con molto affetto vicine a Eleonora, Marisa e Angelamaria Mazzetta iglie del capitano Mario Mazzetta che con il TenenTe Colonnello
Antonio Andrioli divise, senza ritorno la tragica campagna di Russia. – Torino, 9 settembre 2014 L’ Unirr partecipa al dolore di Nora, Renato e Luca per la morte del TenenTe Colonnello
Antonio Andrioli
Improvvisamente è mancata
Margherita Viberti ved. Montanara Lo annunciano la sorella Rosalba con Roberto e i nipoti Fabrizio, Luca e Marcello. Funerali martedì 9 ore 9,30 parrocchia Sacro Cuore di Gesù. La presente è partecipazione e ringraziamento. – Torino, 7 settembre 2014 Giubileo 011.8181
prof. Piero Rolando Ne danno l’annuncio con tristezza la moglie Domy, il iglio Alessio con Chiara e l’adorata Lucrezia, la carissima cugina Zenaide, i consuoceri Ausilia e Luciano Passalenti, con Cristina, Andrea, Alice, Cai e Dylan e i parenti tutti. Un particolare ringraziamento al dott. Mariani ed alla sua equipe del Centro Parkinson di Milano per le sue cure attente, pazienti ed affettuose. Funerali mercoledì 10 alle ore 11 parrocchia Santa Rita. – Torino, 7 settembre 2014 O.F. Beato Cottolengo tel. 011.8172464
Mariateresa Palmas e Sergio Pistone partecipano commossi nel ricordo di una lunga e affettuosa amicizia.
I soci del Network KPMG partecipano con profondo cordoglio al lutto che ha colpito Bruno e famiglia per la scomparsa della cara mamma
Amalia Arduino ved. Strocco
Schifani e la mafia, i pm chiedono di archiviare PALERMO
La Procura di Palermo non trova altri elementi per sostenere l’accusa in un eventuale processo, e torna a chiedere l’archiviazione delle ipotesi di concorso in associazione mafiosa, rivolte all’ex presidente del Senato, Renato Schifani: i pm Nino Di Matteo e Paolo Guido avevano avanzato la stessa proposta un anno e mezzo fa, ma
il gip Piergiorgio Morosini aveva ordinato altri accertamenti, imponendo di ascoltare sette pentiti, in aggiunta ai quattro già sentiti. Rispetto alla prima richiesta, in cui avevano escluso ogni contatto con Cosa nostra, adesso i pm manifestano dubbi, sosteng ono che sono emersi elementi ambigui, ma affermano che in ogni caso le eventuali contestazioni sarebbero coperte dalla prescrizione. [R. AR.]
E’ mancato
Giuseppe Vercillo anni 82 Lo annunciano la moglie Wanda, i igli Walter con Patrizia e Lucrezia, Marco con Mariacristina. Un ringraziamento al Dea Mauriziano. Rosario questa sera ore 18 parrocchia San Dalmazzo. Funerale mercoledì 10 ore 9,30 in parrocchia. – Torino, 7 settembre 2014 Giubileo 011.8181 E’ mancato all’affetto dei suoi cari l’amato
Franz Pomato di anni 78 L’annunciano la moglie Ausilia, le iglie Paola e Silvia e loro famiglie. S. Rosario martedì 9 settembre ore 18 e Funzioni mercoledì 10 settembre ore 9,15 parrocchia Gesù Redentore piazza Giovanni XXIII 26, Torino e alle ore 11,15 parrocchia Montemagno (AT). – Torino, 3 settembre 2014
La Presidenza, la Direzione, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, Dirigenti e Quadri della Italdesign Giugiaro partecipano profondamente commossi al dolore del dott. Alessio Rolando e della sua famiglia per la scomparsa del padre
prof. Piero Rolando – Moncalieri, 8 settembre 2014
Asti, cavallo morto al Palio A giudizio il fantino ASTI
La Procura della Repubblica di Asti ha rinviato a giudizio J.B., il fantino 33enne accusato di avere causato con la propria condotta la morte del cavallo Mamuthones deceduto in occasione del palio di Asti dello scorso settembre. La Procura della Repubblica ha anche riconosciuto tra le parti danneggiate l’Enpa, che chiederà pertanto di essere ammessa quale parte civile. Il fantino rischia - se riconosciuto colpevole la condanna alla reclusione da tre mesi ad un anno o al pagamento di un multa da tremila a 15 mila euro. Peraltro, essendo il cavallo deceduto a causa di tale condotta, la pena potrebbe essere aumentata della metà. All’uomo e’ stato infatti contestato il reato di maltrattamento con l’aggravante di avere causato, con la propria condotta, la morte dell’animale. In un comunicato, l’Enpachiede anche il fantino «sia radiato una volta per tutte dai palii, manifestazioni che mettono in pericolo l’incolumità degli animali e delle quali abbiamo più volte chiesto l’abolizione». E aggiunge: «Civiltà e buonsenso avrebbero richiesto che, in attesa del pronunciamento della magistratura, il fantino venisse sospeso (non solo dal palio di Asti) in via cautelare subito».
I dipendenti della Romagnolo S.p.A. piangono il loro amato, stimato signor
Enrico Romagnolo – Villastellone, 9 settembre 2014 Ricordando il carissimo
Enrico Enzo Alessandra con Andrea, Caterina con Carlo, Maridè con Lorenzo, Fei con Federico sono particolarmente vicini agli amici Romagnolo con tanto affetto e pensieri di cristiana fraternità. – Torino, 9 settembre 2014
AnniVeRsARi 2000
– Torino, 9 settembre 2014
La Direzione, l’uficio Risorse Umane e tutte le maestranze dello stabilimento SKF di Cassino, in questo momento di profondo dolore si uniscono con affetto al cordoglio dei familiari per la scomparsa del caro amico e stimato collega
Antonio Maurino – Cassino, 9 settembre 2014
– Torino, 9 settembre 2014
DOPO UN SUPPLEMENTO D’INDAGINE
MALTRATTAMENTI
Condomini, amministratore e portinaia dello stabile di via Valeggio 22 partecipano al lutto della famiglia.
Il Consiglio Direttivo della Liebherr Verzahntechnik partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa del
ing. Pier Giulio Musso
2014
“Le anime grandi sono escluse dalla vita.” (E. Montale)
Caterina Bauducco Laura. Sabato 13 settembre alle ore 18, nella Cattedrale di Alba, verrà celebrata una S. Messa in ricordo del
dott. Salvatore Camera nel primo Anniversario della sua scomparsa. I familiari ringraziano anticipatamente quanti si uniranno a loro nel ricordo e nella preghiera. – Alba, 9 settembre 2014 2002
2014
Emilia Gallo Disapio Indimenticabile, sempre con noi struggente ricordo. Angelo Paris.
– Collegno, 8 settembre 2014 E’ mancato
Piero Valero Ne danno il triste annuncio: la moglie Maria, i igli Massimo con Sabrina e Francesco, Alessandra con Gigi, Davide e Alice. Funerali domani ore 10 nella parrocchia La Visitazione, S. Rosario questa sera ore 17 in parrocchia. – Torino, 9 settembre 2014
1998 La Liebherr Utensili con tutti i suoi dipendenti si unisce al dolore della famiglia per la perdita del
ing. Pier Giulio Musso ricordandone il forte impegno e la grande passione profusi nel lavoro. – Collegno, 8 settembre 2014
9 seTTeMBRe
Ogni giorno sei nei nostri pensieri e vivi con noi. I tuoi cari. Santa Messa in suffragio mercoledì 10 settembre ore 18 chiesa Sant’Antonio in Moncalvo. – Cioccaro di Penango, 9 settembre 2014 2009
Il Consiglio di Amministrazione e la Direzione della Casa di Cura S. Anna S.p.A. sono vicini ai familiari per la scomparsa di
Giovanni e Silvia Della Ferrera si stringono commossi alla famiglia per la perdita del caro
Rosanna Rossato
ing. Pier Giulio Musso
– Asti, 7 settembre 2014
– Collegno, 8 settembre 2014
2014
Massimo Firato
2014
Lucia Viberti ved. Ferrero Itala ti ricorda sempre con rimpianto e nella preghiera. Santa Messa 12 settembre ore 18,30 parrocchia SS. Pietro e Paolo.
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
“È vera gloria?” Se la star del web incontra i filosofi
Gabriele Dotti, vero nome di Francesco Sole, ha 21 anni: «I social network cambiano in fretta, non so quanto durerà. Mi godo l’attimo di gloria»
Fashion blogger La cremonese Chiara Ferragni è la regina di quelle made in Italy. A 22 anni ha creato il suo blog, The Blonde Salad, postando ogni giorno look indossati da lei: vestiti, borse, scarpe. Oggi ha un giro d’affari milionario e anche un sito di e-commerce.
a celebrità 2.0 ha gli occhi azzurri e i capelli rossi di Francesco Sole, nome d’arte di Gabriele Dotti, 21 anni: un anno fa ha cominciato a postare su YouTube video in cui raccontava se stesso e la sua generazione, oggi il suo filmato più visto ha raggiunto un milione e mezzo di visualizzazioni. Morale della favola web: non solo il nostro ha mollato università e casa dei genitori, perché le sue produzioni gli permettono di campare da solo, ma sta scrivendo un romanzo, lavora alla sceneggiatura di un film e forse andrà in tv. Che sia vera gloria solo il futuro potrà dircelo, intanto però il Festival Filosofia di Modena, dedicato proprio al tema della gloria, lo ha già invitato per il prossimo weekend a parlare del suo rapporto col successo, scate-
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Food blogger Sonia Peronaci, classe 1967, nel 2006 fonda con il marito il sito e video blog di cucina Giallo Zafferano. È subito successo: nel 2013 ha superato quattro milioni di utenti al mese e ora è un piccolo impero di ricette, app, corsi, prodotti consigliati
Comico Marcello Macchia, più noto col nome del suo personaggio più famoso, Maccio Capatonda, ha creato una serie di sketch, veri cortometraggi comici che sono diventati cult su YouTube e che hanno ispirato la serie «Mario» su Mtv
nando anche reazioni indignate: «Che c’entra uno così con la filosofia?». Lui se la ride: «L’anno scorso ero al liceo, andavo agli incontri del festival in piazza Grande e non ci capivo niente perché cercavo di attaccare con le tipe, che dopo due ore non ne potevano più, e così le invitavo a bere al bar… Quest’anno sono onorato di partecipare, ma sembra che i filosofi non l’abbiano presa bene». Scanzonato e irriverente, Francesco assapora il momento magico, ma non smette di produrre materiale destinato al canale YouTube e al profilo Facebook, dove raccoglie quasi un milione di «like»: «Ho cominciato a fare video perché non c’era niente che parlava dei ragazzi
della mia età che vivono amore e amicizie via social network – racconta -. Su Internet potevo mettere i miei filmati gratis e la risposta è arrivata subito. Nel giro di un anno questa è diventata la mia professione. È come avere una radio in tasca con cui trasmetti a persone sempre in ascolto: se dici cose interessanti, l’interesse si vede». Il successo però comporta anche invidie e «rosicamenti», così capita che una ex o qualche hater (gli haters sono gli odiatori professionisti del web, ogni star ha i suoi) ti rifaccia la fiancata della macchina con una bomboletta spray disegnando cuoricini: «Mi è appena capitato, probabilmente è stata una ragazza – spiega Francesco -.
Il segreto della manager più ricca d’America Martine Rothblatt ha sconfitto la logica delle donne sottopagate. Ma a inizio carriera era un uomo
La storia PAOLO MASTROLILLI NEW YORK
l principio sembra una buona notizia: ecco, finalmente il mondo del business americano si sta evolvendo, e comincia a trattare le donne come gli uomini. Poi, a guardarla meglio, diventa una notizia ancora più interessante e rivoluzionaria. E’ la storia di Martine Rothblatt, la chief executive officer più pagata degli Stati Uniti, che però quando era nata, era un uomo. Martine, ad di United Therapeutics, che guadagna 38 milioni di dollari all’anno, ma la sua storia nasconde un segreto, che il magazine «New York» ha raccontato nella sua ultima copertina. Quan-
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do era nata, 59 anni fa, Martine si chiamava Martin. Era figlio di una buona famiglia ebrea di San Diego e si era appassionato alla legge applicata allo spazio. Così aveva creato Geostar, pioniere tra i sistemi di navigazione per le auto, e Sirius, la radio satellitare, diventando milionario. Nel frattempo aveva avuto un figlio da una donna conosciuta durante un viaggio in Kenya, si era lasciato con lei, e aveva sposato Bina, una donna nera che faceva l’agente immobiliare e aveva anche lei una figlia nata da una AD DI «BIG PHARMA»
Creò l’azienda per il figlio ora guadagna 38 milioni di dollari l’anno relazione precedente. Si erano sposati, avevano adottato i rispettivi figli, e ne avevano avuto insieme altri due. Una mattina, poi, Martin aveva comunicato a Bina l’in-
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tenzione di cambiare sesso. Lei aveva risposto che lo aveva sposato per la sua anima, non il fisico, e quindi aveva appoggiato l’idea. Avevano informato i quattro figli che
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papà sarebbe diventato donna, ma avrebbe continuato ad essere il loro papà, e la mamma avrebbe continuato ad essere sua moglie. E così è stato, per 33 anni.
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Nel frattempo Martine aveva scoperto che uno dei loro figli aveva una rara malattia polmonare, e secondo i medici lo avrebbe ucciso nel giro di un paio di anni. Non c’erano cure,
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Poi ci sono le critiche più serie: gli introiti nel mio caso vengono dalla pubblicità che compare prima dei miei video, e il fatto che uno faccia soldi con la Rete qui in Italia genera polemiche». Non si fa troppe illusioni sul fatto che possa durare in eterno: «I social network cambiano in fretta e non so per quanto tempo andrà avanti lo stesso YouTube, è come il fenomeno delle fashion blogger che sono tornate fuori con Instagram... Mi godo il momento». Nel suo caso però la popolarità online ha generato anche dell’altro, perché l’ufficio marketing di Mediaset lo ha notato e così Francesco è diventato testimonial in uno spot per la tv a pagamento. E siccome da cosa nasce cosa, «ora per Mediaset proverò a fare un po’ di tv. Sto anche scrivendo un romanzo per Mondadori, sarà un po’ la mia storia con qualche inserto dio fantasia, e con un produttore sto scrivendo la sceneggiatura di un film: la finirò entro settembre». Nei suoi video compaiono anche messaggi come «La solitudine nel XXI secolo è sbloccare lo schermo e non trovare notifiche». E la popolarità va alle stelle: nominato da Maria De Filippi per l’Ice Bucket Challenge, ha annunciato che l’avrebbe fatto a Forte dei Marmi e al suo arrivo ha trovato 700 persone... Per inciso: Francesco ha nominato Facchinetti (il suo agente), che ha nominato il premier Matteo Renzi, che si è rovesciato il famoso secchio addosso e ha chiesto informazioni su di lui: pare che lo voglia incontrare per capire come si costruisce un fenomeno dal basso sul web.
a parte una terapia molto fastidiosa e poco efficace. Martine non si era rassegnata e aveva scoperto che esisteva un’altra medicina, ma non era ancora stata sviluppata. Quindi aveva preso i suoi soldi e fondato una compagnia farmaceutica, per rendere utilizzabile questo farmaco. Ora il figlio malato ha compiuto trent’anni e lavora con Martine nell’azienda fondata per salvarlo, nel frattempo è diventata un business da oltre 5 miliardi di dollari, che appunto paga ala sua ad un compenso annuale di 38 milioni, il più alto per una donna manager. O trans, o ex uomo. Fate voi, a Martine non importa. A lei non dispiace il termine trans, inteso come essere in grado di trascendere la realtà, abbattere i confini, creare nuovi modi di vedere la vita. Adesso, ad esempio, Martine si è convinta che la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale e la robotica sono gli strumenti che ci consentiranno di vivere in eterno, riproducendo le persone care che perdiamo e tenendole sempre presenti. Visto come sono andate le altre cose su cui si è cimentata nel passato, è ovvio che anche questo accadrà.
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L’autore
Anteprima GIANLUCA NICOLETTI
Gianluca Nicoletti, giornalista, è conduttore di Radio 24 e firma de «La Stampa»
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
oltiplicate questo numero almeno per quattro, ricaviamo una massa di persone che supera gli abitanti di due grandi città italiane messi tutti assieme. Immaginate Torino e Milano popolate unicamente da individui che hanno la vita condizionata da esseri socialmente invisibili, per di più trattati con ignoranza, superficialità, incompetenza e persino spietatezza quando cinicamente qualcuno gioca sulla loro disperazione. È proprio su questo giornale che l’ottimo collega Niccolò Zancan ha ultimamente raccontato dell’onerosissima transumanza di genitori alla volta di Kiev, per far praticare ai propri ragazzi autistici inutili e pericolose iniezioni di qualche oscura sbobba, spacciata per cellule staminali. Non mi pare di aver visto una levata generale di scudi della nostra comunità scientifica per mettere all’indice gli «specialisti in autismo» che tale pellegrinaggio ucraino hanno incoraggiato. Mi sono sentito dare dello spietato e cinico quando, sempre su questo giornale, ho cercato di spiegare che chi come me abbia un figlio autistico, così detto «a basso funzionamento», è meglio che usi il suo tempo e le sue risorse per abilitarlo a essere autonomo il più possibile, piuttosto che vivere nell’illusione di un «facili-
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600
Ruth, una dei partecipanti
mila Sono le famiglie che oggi in Italia devono affrontare i problemi di un figlio autistico
«Tourettes Rock»
L’X Factor dei giovani malati LUCA DONDONI MILANO
ALAMY
Con il mio ragazzo autistico in cerca di futuro e di risposte Ho scritto un saggio sull’ansia per il destino di un figlio speciale E un finale che rimane aperto: alla fine qualcosa ci inventeremo
L’OBIETTIVO
«Questi figli sono individui che hanno diritto a una vita tra la gente»
Tomm c f
autore di libro dell’ che parlavI Il nuovo ato e ho sogn tt no a Un
L L A F I N E C O S A Q U A L
CA GIANLU I NICOLETT
C I E M O N T E R I N V E
tatore» che lo aiuti a scrivere tenendogli una mano sul braccio fino a portarlo a una laurea a pieni voti. Purtroppo la maggioranza preponderante di questa immensa popolazione, di cui faccio nel bene e nel male anche io parte, è troppo spesso affidata all’approssimazione di strutture non adeguate, di persone che non hanno studiato seriamente, di santoni e venditori di fumo. Esiste la confraternita delle diete disintossicanti dai metalli pesanti, quella delle camere iperbariche, quella che considera gli autistici inviati da chissà quale civiltà aliena, quella delle terapie diadiche che coinvolgono madre e figlio. È persino data libertà di pratica a quelli che ancora sono convinti che l’autismo abbia a che fare con l’inadeguatezza materna. Riporto testuale il passo di una lezione sull’autismo tenuta nel 2013 all’Università La Sapienza di Roma: «Le madri sanno a livello inconscio di essere parte della disabilità dei propri figli (…), il buco lasciato per carenza dell’effetto metaforico provocherà un buco corrispondente al posto della significazione fallica». Si trattava di un corso obbligatorio post laurea nell’ambito della pedagogia speciale (Tirocinio Formativo Attivo) finalizzato ad accedere all’insegnamento. Insegnanti che nelle scuole occupano attivamente dei nostri ragazzi autistici potrebbero essere stati formati su questo bagaglio di saggezza. Quello che mi sconvolge è
che tutto il circo Barnum del fanta-autismo comunque ha qualche pubblica amministrazione che finanzia i suoi operatori, che indica come plausibili le sue terapie, che accresce e fortifica il credito dei ciarlatani che ne hanno fatto il loro business. Certo che poi a quelli come me salta la mosca al naso quando sentono pronunciare la parola «autistico» con leggerezza, o peggio come una scherzosa maniera per definire chi non abbia una dimestichezza consumata all’uso proficuo della socialità. Mi sono dovuto pure scontrare con colti signori spiegando che «autistico» non è la divertente declinazione lessicale per dare a una persona del cretino. Autistico non sarà mai diver-
che sarà o lio autistic di mio fig n sarò più quando no nco al suo fia
qualcosa Alla fine eremo ci invent
Autobiografico «Alle fine qualcosa ci inventeremo»: è questo il titolo del nuovo libro di Gianluca Nicoletti (Mondadori)
tente in Italia fino a che non ci sarà una legge che stabilisca con certezza e indichi le forme di trattamento che abbiano una rilevanza scientifica riguardo alla loro efficacia. Chi vorrà andare dagli sciamani almeno non lo faccia con il denaro pubblico. Non ci andrà di scherzare fino a quando non vedremo reso obbligatorio per tutti i bambini della materna il test per la diagnosi dell’autismo; è un formulario che impegna venti minuti di tempo e può permettere una vita molto più autonoma a chi viene precocemente sottoposto a terapia comportamentale. La scuola dovrebbe specializzare insegnanti di sostegno per lavorare efficacemente con gli autistici: non vorremmo ve-
dere ancora, grazie a telecamere nascoste, pedagogiste aguzzine come in un liceo di Vicenza o scene da lager come in quell’istituto di Grottammare. Vorremmo che qualcuno ci dicesse che accadrà ai nostri ragazzi quando non saremo più abbastanza vivi per occuparcene di persona. Non ci basta sapere che dei figli che oggi succhiano ogni nostro tempo si occuperanno anime caritatevoli, non si tratta di raccolta differenziata per umanità imperfetta, sono persone che hanno diritto a una vita tra la gente, non devono finire rinchiusi. Al momento le risposte, anche della politica, sono rare e molto evasive. Pazienza, alla fine qualcosa ci inventeremo.
Le soluzioni dei giochi TM
RUZZLE Ecco le nostre soluzioni: riuscite a superarci? Più di 60 punti: binoculare (186), bioculare (163), svincolare (84), bolinare (83), bolinerà (83), bolinerò (83), biancore (80), vincolare (71), obliare (69), inoculare (67), blu (66), sbianco (66), obliosa (63), binare (61), binerà (61), binerò (61), oblare (61). Doppia R: arreni, arreno, arrosi, arrosino, corrosa, corrosi, errano, incorra, incorro, marron, marrone, marroni, morrai. Colori: bianco, blu, marrone, nero, rosa, viola. SCACCHI Partita giocata al torneo di Riga (Lettonia) nel 2014. Si definisce "avamposto" un pezzo o Pedone che occupa stabilmente una casa sulla sesta traversa (o eventualmente sulla quinta) e che quindi rende difficoltose le manovre avversarie. Un avamposto risulta ancor più determinante quando è un Cavallo, come in questa partita. Il Nero ha vinto con un bel sacrificio di Donna che porta imparabilmente allo scacco matto. 1…Dh3+!; 2. R:h3, Th5+; 3. Rg2, T:h2 matto. Se 2. Rh1, il Nero dà subito matto sia con D:h2 sia con D:f1.
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REBUS [3,1,1,6,1,1,7] maialino,
pia, ceri, medio = mai a l'inopia c'è rimedio TEXAS In un tavolo così aperto e aggressivo il fold non è un'opzione. Ma perché limitarsi al call (e trovarsi poi a dover parlare fuori posizione) quando non c'è stata una vera dimostrazione di forza, considerando che chi ha rilanciato è molto aggressivo? È il momento di fare un bel rilancio, per esempio a 300; facile che tutti passino (hai fatto call-raise, dimostrando vera forza), e se qualcuno ti manda all in andrai a vedere, alla peggio sarai al 50% circa contro una coppia più bassa di A o K.
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«Tourettes Rocks - Il potere della musica» andrà in onda in prima tv dal 25 settembre tutti i giovedì su Sky Uno HD e c’è da scommettere sulle reazioni emotive che questa miniserie firmata BBC scatenerà nei telespettatori. Il programma, che ha un risvolto sociale importante e affronta una malattia poco conosciuta, è un talent show in tutto e per tutto. L’idea è dell’attore e presentatore radiofonico Raggie Yates che qualche mese fa ha deciso di girare l’Inghilterra per incontrare alcuni giovani cantanti pieni di talento ma affetti dalla sindrome di Tourette. Questa malattia genetica scatena dei tic motori e fonatori spesso imbarazzanti. I malati mandano a quel paese la gente, insultano, gridano parole senza senso, si muovono in maniera sincopata e inconsulta. Vivere vicino a una persona affetta da questa sindrome è effettivamente molto difficile. Reggie però ha voluto mettere alla prova se stesso e i ragazzi che ha incontrato, poiché questi (belli, simpatici e con un’enorme voglia di socializzare) hanno tutti una grande peculiarità. «Quando suonano o cantano – spiega Yates – i tic scompaiono, la loro balbuzie sparisce, la voce diventa meravigliosamente soave e dolce». Avendo visto la prima delle quattro puntate si rimane senza parole e anche un po’ scossi. Nei «tourettiani», quando si esibiscono, non rimane traccia dei comportamenti ripetuti e fuori controllo tipici di questa condizione. Sono artisti eccezionalmente dotati. Durante le interviste che vedrete nella prima puntata conosceremo così un surfista che ama suonare la chitarra ed è l’unico del gruppo con una fidanzata che dice di riuscire a convivere con la malattia del compagno, un giovanissimo chitarrista, un batterista che riesce a essere normale quando suona ma anche, cosa incredibile, quando calza i suoi rollerblade, una biondina con un ugola pazzesca così come una ragazza di colore con lo stesso impasto vocale di Emili Sandè ma una sindrome a un livello di gravità importante. Dalla seconda puntata Reggie, che si farà aiutare da un’importante vocal coach (la stessa di Annie Lennox) e da un manager di spettacoli, aiuterà i «tourettiani» nel percorso che permetterà loro di diventare un gruppo musicale vero e proprio. Una band che nell’ultimo capitolo terrà un concerto che dimostrerà la loro bravura e aprirà uno spiraglio sul buio del disagio creato da una malattia per la quale, a oggi, non esiste cura.
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STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
In Italia FTSE/MIB FTSEItaliaAllShare
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ECONOMIA FINANZA
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SPRINT FINALE PER LE DELIBERE DELLE AMMINISTRAZIONI. E PER LA PRIMA VOLTA INIZIA IL CENSIMENTO DELLE PARROCCHIE: MODELLI ENTRO IL 30 SETTEMBRE
Caos Tasi, un Comune su tre in ritardo L’allarme dei Caf: a 24 ore dalla scadenza molti contribuenti non sanno quanto (e quando) versare GIUSEPPE BOTTERO TORINO
Spiazzati, ancora una volta. A 24 ore dalla scadenza per la presentazione della delibera che stabilisce quanto si pagherà, i Comuni che hanno già ricevuto la pubblicazione sul portale ufficiale del ministero delle Finanze sono poco più di 5000, 5244 per l’esattezza. In pratica, uno su tre ancora non ha deciso la formula in base alla quale sarà calcolato il versamento della Tasi. O magari l’ha fatto, ma sul documento ancora manca il timbro del Tesoro. La tassa sulla casa è nata sotto una cattiva stella - è l’erede dell’Imu, abolita ma non del tutto - e si è rivelata un labirinto: la battaglia che ha portato alla proroga, le grandi code ai centri d’assistenza a inizio estate, infine il balletto di cifre, tanto che scorrendo le tabelle del Mef - ci si imbatte in amministrazioni divorate dai dubbi. Prima hanno deliberato, poi hanno corretto il tiro. «Sono molto preoccupato», dice il coordinatore della consulta Caf Valeriano Canepari. Ha ragione. Se il Piemonte vede il traguardo: hanno deciso in 889 su 1026, la Sicilia, ad esempio, è ferma a quota 90. Il rebus delle date
Di sicuro - ma nemmeno troppo - c’è la data in cui i cittadini sono chiamati a versare: il 16 ottobre. Attenzione, però: se l’amministrazione non fa in tempo a depositare la delibera (la scadenza, come detto, è il 10 settembre) la modalità di pagamento cambia. Non più due rate, ma un’unica soluzione il 16 dicembre. E in questo caso, quanto si pagherà? Per il calcolo va applicata l’aliquota base dell’1 per mille. Un danno niente male per le casse dei sindaci, se è vero come sostiene uno studio di Sole 24 ore e Caaf Acli - che la me-
I costi della Tasi per la prima casa Città TORINO Bologna Brescia Aosta Livorno Reggio Emilia Forlì Novara Ravenna Biella Sassari Vicenza Macerata
Acconto TASI Saldo TASI 16 Giugno 16 Dicembre
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Costo Totale TASI
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FRANCESCO SEMPRINI NEW YORK
Un roadshow su tre continenti per portare a compimento l’ipo più ricca della storia americana. Prende il via l’ultima fase per l’approdo al New York stock exchange di Alibaba, il colosso cinese del commercio elettronico. La prima tappa si è svolta ieri nella
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Imu e Tari
pure per la Tari, la tassa sui rifiuIl capitolo imposte non si esauri- ti. Le norme hanno previsto il pasce con la Tasi. Ma almeno, per i gamento in un’unica soluzione tributi del passato, cambia poco: entro il 16 giugno (salvo diverse nulla di invariato per scadenze decise dai Col’Imu, a cui dovranmuni), consentendono far fronte i citlo tuttavia anche tadini proprietain due rate con ri di abitazioni scadenza secon categoria mestrale. Ma A1 (dimore di in questo caso che hanno già ricevuto tipo signorile), si deve attenla pubblicazione A8 (ville), A9 dere il modello ufficiale della delibera (castelli e palazpre-compilato sul portate del zi di pregio artidi pagamento. Ministero del Tesoro stico o storico) e tutti gli immobili diLe parrocchie versi dalle abitazioni principali. In questo caso la prima ra- L’operazione Imu-Tasi è ai blocta è stata versata il 16 giugno e il chi di partenza - si tratta della saldo dovrà essere effettuato en- prima volta - anche per i beni ectro il 16 dicembre. Cambia poco clesiastici. I parrocci hanno
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I Comuni
Alibaba punta all’Ipo dei record Sbarco a Wall Street da 22 miliardi Grande Mela con una serie di incontri con gli investitori istituzionali all’hotel Waldorf Astoria: ieri erano presenti Blackrock e il fondo di George Soros. Il valore della società è stato stimato in 155 miliardi di dollari (anche se c’è chi, citando i documenti depositati alla Sec, la Consob americana, arriva a ipotizzare 162 miliardi). Quel che è certo è che l’Ipo di Alibaba si preannuncia come la più ricca degli Stati Uniti con una previsione di raccolta di 21,1 miliardi di dollari, che potrebbero salire a 24,3 con le azioni extra destinate alle banche.Si tratta di una delle quotazioni più seguite di sempre, an-
Puozzo, qual è la situazione dal suo osservatorio?
Mantova
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che per la grande attenzione che l’operatore Internet ha riscosso con la sua posizione dominante sul mercato del Dragone, e l’alta redditività. In vista di questa ultima fase, la società ha formato due squadre di banchieri e alti dirigenti, denominandoli con i colori aziendali, per meglio curare l’approdo. Secondo il Wall Street Journal il team arancione è guidato dal vicepresidente Joe Tsai e dall’ad Jonathan Lu. Quello rosso invece avrà come leader il direttore finanziario, Maggie Wu, e Daniel Zhang, direttore operativo. Entrambe le squadre includono rappresentanti delle banche che curano la maxi-opera-
AP
Jack Ma, presidente di Alibaba
zione, ovvero Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Jp Morgan, Morgan Stanley, e Citigroup oltre a Rothschild, incaricata da Alibaba per coordinare il lavoro degli istituti. L’Ipo è candidata a superare quella di Visa da 18 mi-
Adelchi Puozzo Caaf Cgil
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domande a
ldechi Puozzo, amministratore delegato del Caaf Cgil PiemonteValle d’Aosta, è preoccupato.
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“Pagheremo gli errori dei sindaci”
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Fonte: UIL Servizio Politiche Territoriali
dia viaggia attorno all’1,94 per mille. «Nessun balzo delle aliquote - frenavano ieri dall’Anci -. Quando si parla di imposizione immobiliare la trasparenza da parte dei Comuni è massima. Ci si attiene alle prescrizioni di legge». Si balla alla grande quando c’è da affrontare il nodo detrazioni. Un’opportunità di equità sociale che al momento quasi metà delle amministrazioni non ha sfruttato. Il pasticcio-Tasi, tra l’altro, scatena derby niente male: se il sindaco di Positano ha azzerato il tributo, a Salerno, 40 chilometri più in là, la tariffa è al massimo. E allora giù con gli sfottò sul web, con il sindaco Michele De Lucia che twitta: «Sempre più orgogliosi del nostro operato».
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È PARTITO IL ROADSHOW DEL PORTALE CINESE IN VISTA DELLA QUOTAZIONE
Secondo i broker la società potrebbe essere valorizzata fino a 162 miliardi
ESEMPI DI COSTI DELLA TASI PER GLI INQUILINI
Si riferiscono alla media delle rendite catastali nelle singole Città e tengono conto delle detrazioni medie deliberate dai Comuni. (Dati in euro)
tempo fino al 30 settembre per presentare il nuovo Modello di dichiarazione fiscale: nel documento vanno indicati tutti gli immobili, i fabbricati e i terreni, pure quelli esenti dalle tasse. Si saprà, dunque, in quale percentuale in una parrocchia le aule sono usate per un’attività non tassabile, come il catechismo, o per un esercizio commerciale, come il bar dell’oratorio.Stesse indicazioni dovranno essere fornite da scuole, ostelli, palestre che gravitano nell’orbita della chiesa. Ci sono immobili che restano totalmente esenti: la parte adibita al culto, la casa del sacerdote, l’aula per fare catechesi, il campetto per i ragazzi, la sagrestia, il locale della Caritas.
liardi del 2008 e quella del ritorno di Gm in Borsa nel 2010, circa equivalente. Se venissero confermati i 24,3 miliardi si tratterebbe invece della più ricca di tutto il mondo. Obiettivo cui sembrano puntare i vertici del gruppo che dopo New York faranno tappa in altre città americane, e quindi a Hong Kong, Singapore e Londra, con una probabile visita anche in Medio Oriente. Il giorno successivo al termine del roadshow, previsto per il 18 settembre, potrebbe arrivare l’esordio al Nyse. Operazione di alta finanza dal volto umano: Jack Ma, presidente di Alibaba, ha già promesso che darà in beneficienza la maggior parte dei soldi che farà, diventando uno dei più grandi filantropi di sempre. Per il Nyse un altro importante risultato. Già con Twitter, aveva consolidato il suo feeling con le società tecnologiche, sino a qualche tempo fa appannaggio esclusivo del Nasdaq.
«Complicata, rischiamo di rivedere il film di giugno: diciamo che, anche questa volta, il nostro compito non è stato agevolato dai Comuni. E dire che la Tasi sarebbe una tassa semplice. Gestita malissimo, però. La fiscalità locale ne esce con le ossa rotta: ha pensato a fare cassa, e non a garantire l’equità». Perché?
«Ho origini venete, da noi “Tasi” è l’imperativo del verbo tacere. Paga e taci, è questo il messaggio che arriva da molte amministrazioni: avevano garantito bollettini precompilati, e in troppi casi non si sono visti. Avevano la possibilità di applicare detrazioni: a oggi, l’ha fatto meno della metà dei sindaci». Quali sono i rischi delle delibere in ritardo?
«E’ una questione di tempistica: chi decide tardi si troverà ingolfato al momento del pagamento. Possibile che ci scappi una nuova proroga, dal sapore di beffa. Uno paga, fa la coda, e poi scopre che, in realtà, avrebbe avuto più tempo». [G. B.]
Direzione Acquisti Acquisti Industriali, di Staff e Marketing Il Responsabile AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - SERVIZI Si rende noto che il giorno 01/08/2014 è stato inviato a GUUE per la pubblicazione il bando di gara a procedura aperta interamente gestita con sistemi telematici per l’affidamento del “Servizio di conduzione, manutenzione completa ordinaria e straordinaria alle centrali termiche e impianti di condizionamento comprensivo dell’assunzione del ruolo di “Terzo Responsabile” presso i fabbricati della IMC di Roma” per un importo complessivo presunto di € 450.000,00. Claudia Gasbarri
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Economia .23
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LA PROPOSTA SI AGGIRA INTORNO AI 12 MILIARDI DI EURO, 7 VOLTE L’EBITDA. POSSIBILE UN RUOLO DI TELEFONICA
Carlos Slim e Oi preparano l’offerta per Tim Brasil La controllata di Telecom potrebbe rischiare lo spezzatino FRANCESCO SPINI MILANO
C’è anche Carlos Slim e la sua America Movil tra le società che - sotto la regia di Oi e Btg Pactual con la probabile partecipazione della Vivo di Telefonica - stanno studiando un’offerta per sfilare Tim Brasil a Telecom Italia e farne uno spezzatino. Ad ammettere l’interesse del gruppo del magnate messicano (l’uomo più ricco del mondo, secondo Forbes) è il direttore finanziario Carlos Garcia-Moreno che, in un’intervista all’agenzia internazionale Bloomberg, parla di colloqui in fase iniziale con Oi, il campione nazionale che si sta fondendo con Portugal Telecom, «per capire meglio l’offerta e analizzare l’opportuni-
tà». Quanto al finanziamento, ragiona il manager, «non credo che sarà un problema. Presumendo che si tratterà di un’acquisizione: dobbiamo vedere l’ordine di grandezza, probabilmente dovremmo accollarci parte del debito». Lo scopo, insomma, appare quello su cui per mesi il mercato andava ragionando: uno spezzatino di Tim Brasil per levare lo scomodo concorrente (è il numero due del mercato mobile) e spartirsi i suoi 73 milioni di clienti. Piatto ricco, quindi. Un piatto che Slim e Oi (a cui potrebbe unirsi la Vivo di Telefonica) però vorrebbero pagare poco, o meglio, non quanto Telecom vorrebbe per venir meno alla propria linea, secondo cui come hanno ribadito sabato il
presidente Giuseppe Recchi e l’ad Marco Patuano - il Brasile resta «core», strategico. Le voci che circolano, rilanciate dall’agenzia carioca Estado, parlano di una possibile valorizzazione tra 12 e 13 miliardi di euro. Sarebbe, quindi, pari a 7 volte l’Ebitda, lontana quindi da quelle 11 volte che Telefonica ha applicato a Gvt per la gioia di Vivendi, e che Telecom gradirebbe veder replicate per prendere in considerazione l’offerta. Con gli stessi multipli si giungerebbe a circa 20 miliardi di euro, più o meno il doppio rispetto alle attuali valutazioni di Borsa. Per Telecom, che di Tim Brasil ha il 67%, significherebbe un incasso di 13,4 miliardi, contro gli 8-8,7 miliardi che arriverebbero se fossero confermate le indi-
screzioni. Secondo le quali i tempi sarebbero stretti. La proposta della cordata - preannunciata da Oi nel mezzo della battaglia tra Telecom e Telefonica per Gvt - potrebbe arrivare prima del 30 settembre, quando partirà l’asta per le frequenze a 700 Mhz per il 4G in Brasile. Per quella data Telecom (a cui ieri Fitch ha confermato il rating tripla B-) saprà inoltre l’esito della vendita in Argentina, che ancora non si è finalizzata. Anche da questo (un possibile mancato incasso), probabilmente, dipenderà l’atteggiamento di Telecom. A San Paolo il mercato comincia ad agitarsi: Tim Brasil a contrattazioni ancora aperte, registra rialzi anche superiori dell’8%. Su del 2% le Telecom a Milano.
REUTERS
Una torre di Telecom a Roma
Espansione Con l’acquisizione negli Usa della divisione di Ge, Electrolux avrà ricavi per oltre 22 miliardi di dollari
AP
NASCERÀ UN COLOSSO DEGLI ELETTRODOMESTICI
Electrolux negli Usa compra per 3,3 miliardi la divisione di Ge MILANO
Nella perenne gara tra Electrolux e Whirlpool per il dominio mondiale dei grandi elettrodomestici gli svedesi accendono la freccia del sorpasso. Se il gruppo americano aveva consolidato il proprio primato globale ampliando la presenza in Europa (e in Russia, in un momento non esattamente fortunato...) con la conquista dell’italiana Indesit, arriva la risposta della multinazionale svedese. Con il maggior esborso della sua storia, 3,3 milioni di dollari (2,5 miliardi di euro), Electrolux ha conquistato Ge Appliances, la divisione degli elettrodomestici della General Electric. Un’icona del settore (i frigoriferi-armadio costruiti in 9 impianti nel Kentucky, con 12 mila dipendenti) che permetterà agli svedesi di raddoppiare a oltre 10 miliardi di dollari i ricavi americani, raggiungendo la taglia dei rivali di Whirlpool che battono proprio bandiera a stelle e strisce. Il risultato? Nel 2013 il fatturato di Whirlpool è stato pari a 18,8 miliardi di dollari, a cui vanno aggiunti i 3,4 miliardi della Indesit. Ma con quest’operazione Electrolux balza a 22,5 miliardi, davanti ai rivali, sebbene di poco. Certo, sulla profittabilità vince ancora Whirlpool, ma la partita è certamente interessante.
Non per nulla l’ad di Electrolux Keith McLoughlin parla di «un evento storico» per il suo gruppo, per di più con una «convincente logica industriale». L’Electrolux che oggi compra in America è la stessa che nei mesi scorsi in Italia ha cercato di costringere i dipendenti a un deciso taglio salariale, poi rientrato grazie a una lunga trattativa risoltasi nelle stanze del ministero dello Sviluppo Economico, non senza una serie interminabile di scioperi. Accanto ai siti produttivi di Susegana (Treviso), Solaro (Milano) e Forlì, si è salvato così anche lo stabilimento di Porcia (Pordenone) che in un primo momento era stato destinato alla chiusura per delocalizzare. Invece il gruppo si è impegnato a investire 150 milioni senza licenziamenti. Secondo i sindacati l’exploit negli Usa contraddice il braccio di ferro italiano, perché - ragiona Augustin Breda, sindacalista della Cgil «conferma la grande disponibilità di liquidità» del gruppo. Anche il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia è sul chi va là: «È un’operazione che dovrà essere chiarita nei contenuti e nelle conseguenze», sui lavoratori, indotto e sulla «tenuta dell’accordo che è stato sottoscritto di recente con grandi sacrifici da parte delle maestranze. Tutto questo non può, né deve, essere messo in discussione da quest’acquisizione americana». [F. SP.]
TRIBUNALE DI IVREA Vendite Giudiziarie
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10% del prezzo base da versare con assegno circolare NON TRASFERIBILE intestato alla procedura (si veda l’avviso di vendita). Il termine di pagamento del prezzo è di giorni 60 dall’aggiudicazione. Se l’istante non partecipa, senza giustificato e documentato motivo, 1/10 della cauzione potrà essere confiscato a norma di legge. DOPO L’AGGIUDICAZIONE Il residuo prezzo dev’essere versato nel termine di cui sopra. Se dall’avviso di vendita l’immobile risulta gravato da un mutuo fondiario l’aggiudicatario può subentrare nel mutuo, pagando alla banca entro 15 giorni dall’aggiudicazione rate scadute, accessori e spese. Se non s’avvale di questa facoltà ha in ogni caso l’obbligo di versare direttamente alla banca, fino a concorrenza del prezzo di aggiudicazione, l’ammontare precisato per capitale interessi e spese. Verificare l’avviso integrale per termini e modalità di pagamento. Insieme al prezzo, l’aggiudicatario deve versare il fondo per le spese di trasferimento nella misura indicata dalla Cancelleria o dal delegato e, in mancanza di indicazioni, nella misura del 20% del prezzo di aggiudicazione (il tutto salvo conguaglio o rimborso delle somme inutilizzate). In ogni caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento del residuo prezzo, verrà dichiarata la decadenza dall’aggiudicazione e confiscata la cauzione, salvi gli ulteriori provvedimenti di cui all’art. 587 c.p.c.. Le spese di cancellazione delle formalità di pregiudizio sono definitivamente a carico dell’aggiudicatario, salvo che nelle vendite fallimentari. NOTA BENE: sulle vendite giudiziarie non è previsto e non è dovuto alcun compenso di mediazione. CUSTODIA Il custode (indicato nell’avviso) è a disposizione per dare informazioni sull’immobile in vendita e concordare i tempi dell’eventuale visita. AVVERTENZA Verificare in ogni caso l’estratto e l’avviso di vendita integrale (disponibile anche su sito internet) per ulteriori informazioni utili, eventuali condizioni particolari o deroga alle condizioni generali. L’interessato può chiedere maggiori notizie presso la competente Cancelleria del Tribunale di Ivrea (Via Patrioti 26) o presso il recapito del professionista delegato.
TRIBUNALE DI IVREA
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ESEC. IMM. N. 10/11 + 162/2012 R.G.E.
ESEC. IMM. N. 23/12 R.G.E.
Lotto unico - Comune di Azeglio (TO), Via Boscarina, 42. Abitazione su p. 2 oltre sottotetto, entrostante a terreno con annessi bassi fabbricati e orto recintato, composto da: alloggio con 2 camere, cucina, soggiorno, stireria/ripostiglio, disimpegno, bagno con antibagno, portico, legnaia, e centrale termica, al p. terra; alloggio con 3 camere, sala da pranzo con angolo cottura, veranda a nudo tetto, balcone, disimpegno e bagno al p. 1º. Autorimessa al p. terra. Sprovvisto di ACE. Prezzo base: Euro 312.000,00. Vendita senza incanto: 11/11/2014 ore 15.05, apertura buste ore 15.00 innanzi al professionista delegato Avv. Sabrina Ruga presso lo studio Dott. Casonato, in Ivrea, Via Circonvallazione, 54. Deposito offerte entro le ore 12 del 10/11/2014 presso lo studio predetto. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 25/11/2014 ore 15.00 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 3.000,00. Deposito domande entro le ore 12 del 24/11/2014. Maggiori info Avv. Gaezza e Moscatelli, tel. 0114732105 - cell. 3493579844 e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A260441) e su www.legaleentieaste.it
Lotto unico - Comune di Feletto (TO), Via A. Giordano. Piena prop. di abitazione su 2 p.f.t. composto da: cucina, ripostiglio e piccolo cortile interno al p. terra; camera, bagno e balcone al p. 1º; sottotetto non agibile. Sprovvisto di ACE. Libero ai fini della vendita. Prezzo base: Euro 34.000,00. Vendita senza incanto: 19/11/2014 ore 15.30, apertura buste ore 15.15 innanzi al professionista delegato Avv. Donatella Rista presso lo studio in Ivrea, Via Palestro, 11. Deposito offerte entro le ore 17 del 18/11/2014 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 03/12/2014 ore 14.30 allo stesso prezzo base aumento minimo Euro 2.000,00. Deposito domande entro le ore 17 del 02/12/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 0125635936 - fax 01251960454 - e-mail:
[email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A273510) e su www.legaleentieaste.it.
TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 112/12 R.G.E. Lotto unico - Comune di Candia Canavese (TO), Via Cavour, 5. Piena prop. di unità immobiliare su 2 p.f.t. e p. interrato di vani 5,5. Sprovvisto di ACE. Occupato a titolo di comodato gratuito (Valore di stima Euro 41.000,00). Prezzo base: Euro 34.000,00 in caso di gara aumento minimo Euro 1.000,00. Vendita senza incanto: 29/10/2014 ore 12.30, apertura buste ore 12.00 innanzi al professionista delegato Dott. Carlo Goldoni presso lo studio in Ivrea, Via Miniere, 12. Deposito offerte entro le ore 12 del 28/10/2014 presso lo studio del delegato. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 19/11/2014 ore 16.00 allo stesso prezzo e medesimo aumento. Deposito domande entro le ore 12 del 18/11/2014. Maggiori info presso il delegato tel. 012548619 - fax 012548719 - e-mail:
[email protected] e presso il custode giudiziario IVG Torino tel. 0114731714 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A262007) e su www.legaleentieaste.it e www.lastampa.it/legali e www.entietribunali.it
TRIBUNALE DI IVREA ESEC. IMM. N. 213/11 R.G.E. Lotto unico - Comune di Castellamonte (TO), S.da Canton Talentino, 3. Appartamento, in complesso “Camini” con annessa cantina, al p. 1º, composto da: disimpegno, soggiorno, cucina-pranzo, altro disimpegno, 2 servizi igienici, 2 camere, cabina armadio, terrazzo, balcone, altro disimpegno verso la scala comune. Doppio box auto, altro box auto. Striscia di terreno oltre all’uso esclusivo dell’ area verde. Prezzo base: Euro 178.000,00 in caso di gara aumento minimo Euro 2.000,00. Vendita senza incanto: 21/11/2014 ore 12.00, innanzi al G.E. Dott.ssa Stefania Frojo presso il Tribunale di Ivrea, Via dei Patrioti, 12. Deposito offerte entro le ore 12 del 20/11/2014 in Cancelleria EE.II. In caso di mancanza di offerte, vendita con incanto: 28/11/2014 ore 12.00 allo stesso prezzo e medesimo aumento. Deposito domande entro le ore 12 del 27/11/2014. Maggiori info in Cancelleria EE.II. e presso il custode giudiziario Avv. Laura Borgo tel. 0117650645 e su www.tribunaleivrea.it, www.giustizia.piemonte.it e www.astegiudiziarie.it. (A222243) e su www.legaleentieaste.it.
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1
2345678 A B65562C46 DEF LA STAMPA D
Borsa .25
LA STAMPA
.
MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
LEGENDA AZIONI: il prezzo ufficiale rappresenta il prezzo medio dell’intera quantità di titoli trattata nella seduta. Il prezzo di riferimento è costituito dal prezzo medio dell’ultimo 10% di titoli trattati. La capitalizzazione è espressa in milioni di Euro. EURIBOR: è il tasso interbancario comune delle piazze finanziarie dell’area euro: lettera è il prezzo di chi vende; denaro quello di chi acquista.
OBBLIGAZIONI 08-09-2014
il punto
TITOLI
IL MIGLIORE
+17,80%
LVenture Group
IL PEGGIORE
Lucisano Media Group
-3,69% 3,08
0,88 Mar
Mer
Gio
Ven
Lun
Mar
Mer
Gio
Ven
PREZZO
Atlantia nv18 TF Eur 3.6 B IMI giu17 Eur TV Minim B Pop lg17 Mc Eur Barclays giu17 Fix Fl.No Barclays mag16 Cap&Floor Bco Popolare nv20 TF LT Bei /19 Eu. St. B. BOA gen26 Inv.Bond Call Centrob /18 Rfc Centrob /19 Sdeb Comit 97/27 Zc Comit 98/28 Zc Crediop 98/18 Tf Capped Dexia Cr/15 ST Gen05 Dexia Cred. Gn16 Eur 3.6 Dexia Cred/05/15 Dexia Mz16 4.85 Enel 07/15 Eu 5.25% Enel 07/15 Ind Enel 10/16 TV Eur Enel Feb16 Eur 3.5 Enel feb18 TF 4.439% Eur Enel feb18 TF 4.875% Eur Eni giu 15 4% Eur Eni ott 17 4.875 IBRD/25 IMI ag19 TF Sprint BPost IMI fb15 Bposta MC Eur IMI MZ15 MC eur IMI st14 Bposta MC Eur Intek ag17 TF Eur 8% Med Lom /19 1 Sd Medio ap23 Lower Tier2 T
GIUSEPPE BOTTERO
Lun
BENE TELECOM E FINMECCANICA GIÙ SAIPEM, MPS E MEDIASET
C
hiusura in calo per Piazza Affari al termine di una seduta di assestamento, condizionata - in tutta Europadai timori per una vittoria degli indipendentisti scozzesi al referendum. L’indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,47% a 21.294 punti, l’All Share cala dello 0,46%. Tra i titoli principali il migliore è stato quello di Telecom Italia, salito del 2% a 0,887 euro sulle voci di una possibile cordata di Oi, Claro e Vivo per acquisire la consociata Tim Brasil. Finmeccanica in rialzo dello 0,6%. Contrastati i titoli delle banche, dopo un report di Mediobanca sulle possibilità di superamento dei prossimi stress test della Bce. Il Banco Popolare è salito dello 0,5%, Intesa ha chiuso sulla parità a 2,46 euro, mentre hanno faticato Ubi (-1,1%) e Mps, che ha chiuso in calo dell’1,4%. Deboli Saipem (-2,8%) e Mediaset (-1,63%). Fuori dal paniere principale si sono impennate del 17% le azioni della holding Lventure. In rosso Acotel (-3,05%) e Beni Stabili (-3,21%).
Mercati
Fondi su LaStampa.it 1 34567 67 7589AB7C95B4 A454 45 D759 AE FBC7B 9 45AEDBD7 D756774 111234564784296ABCDE9
111.35 98.49 105.73 99.84 102.24 106.73 125.34 116.89 111.98 110.47 68.32 66.39 106.55 99.47 102.60 99.32 103.86 101.67 100.23 100.74 104.39 108.42 113.40 102.86 113.22 102.72 107.36 108.16 100.10 128.50 107.46 98.69 114.57
FUTURES SU FTSE MIB
TITOLI
Medio dc23 MB29 TM Cap F Medio dic17 Zc Eur Medio giu21 TV 4to Atto Medio gn20 TV Cap Floor Medio mag20 Eur 4.5 Medio Mb 12 fb18 TM Mc e Medio Nv 20 Eur 5 Medio Nv14 Eur 3 Medio Nv14 TV Eur Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio ot23 MB25 TM Cap F Medio/15 MC Eur Mediobanca ap19 MB14 Tas Mediobanca fb22 MB33 TF Mediobanca ge22 MB30 Tas Mediobanca gen19 Inflaz. Mediobanca nov21 Sintesi Mediocr C/28 Zc Mediocr L/28 Zc 25.Ma Mittel lg19 Tf Call eur Mpaschi 99/29 4 Mps nov17 Stepbystep 5% MPS ot17 Mc Eur MPS set17 MC Eur Rbs 01-15 MC Rbs 01-20 tv Eurib. Rbs 09-16 4.3% Rbs 10-19 6% Rbs 22-12-14 tf/tv RBS gen17 TM BcoPosta Rbs LG16 MC Eur RBS MZ20 Tsf RBS nov16 Tasso Misto BP RBS ott16 Tasso Misto BP
INDICE BORSA VALORI DI MILANO
FTSE MIB FTSE Italia All Share FTSE Italia Mid Cap FTSE Italia MIB Storico FTSE Italia Stars FTSE Italia Small Cap D.J.Eurostoxx 50
PREZZO
104.22 95.95 108.40 104.83 113.25 100.60 110.29 100.45 100.05 104.78 104.78 109.78 101.02 104.51 104.63 105.51 107.28 64.49 64.58 107.63 118.66 109.18 105.04 104.65 101.25 129.26 106.59 97.50 99.94 99.85 102.77 98.68 99.70 99.65
EURIBOR 08-09-2014
VAR.%
21294,34 22539,45 27341,85 17797,57 18500,32 18619,73 3267,54
-0,47 -0,46 -0,33 -0,23 -0,02 +0,09 -0,24
PER.
TA.360 TA.365
1 sett 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 12 mesi
-0,0160 0,0130 0,0560 0,0940 0,1960 0,2770 0,3660
Il Mercato Azionario del 08-09-2014
-0,0162 0,0131 0,0567 0,0953 0,1987 0,2808 0,3710
TITOLI
PREZZO
Rep Aus/CMS SL Rep Ellenica /19 Tf SG mg16 MC Eur Spaolo 97/22 115 Zc TIP 2014/2020 TF Eur 4.7 UBI giu15 Tasso Misto UBI giu19 MC eur UBI gn18 Eur 5.4 UBI mar19 LowT2 Call UBI nov15 LowT2 Amor UBI nv18 Mc Eur UBI ott19 Lower Tier II UBI ott19 Lower Tier II UniCr ag18 TF 5.65% Banc
102.09 104.69 103.58 82.64 105.79 100.18 100.10 106.29 100.14 99.56 98.78 108.21 109.96 114.68
TITOLI DI STATO BoT 13-12/09/14 A 13-14/10/14 A 14-31/10/14 S 13-14/11/14 A 14-28/11/14 S 13-12/12/14 A 14-31/12/14 S 14-14/01/15 A 14-30/01/15 S 14-13/02/15 A 14-27/02/15 S 12-01/03/15 S 14-13/03/15 A 14-14/04/15 A 14-14/05/15 A 14-12/06/15 A 14-14/07/15 A 14-14/08/15 A CcT 07-01/12/14 S 0.40% 13-31/12/14 A 08-01/09/15 S 0.22% 10-15/12/15 S 0.58% 09-01/07/16 S 0.30% 12-01/12/16 S 3.00% 10-01/03/17 S 0.22% 12-15/06/17 S 1.44% 10-15/10/17 S 0.62% 11-15/04/18 S 0.73% 13-01/11/18 S 1.15% 13-15/11/19 S 0.83%
100.00 99.99 99.99 99.99 99.99 99.98 99.97 99.97 100.00 99.95 99.93 101.11 99.94 99.91 99.90 99.87 99.84 99.82 100.16 99.97 100.23 100.98 100.25 104.00 100.25 105.95 101.26 101.91 105.15 102.91
SCADENZA
Set14 Dic14 Mar15 Giu15
CAMBI VALUTE
APERT.
CHIUS.
MIN.
MAS.
21435 21300 21220 -
21323 21211 21213 20858
21250 21150 21220 -
21490 21370 21220 -
MONETE AUREE VALUTA
EURO
Sterlina (v.c) Sterlina (n.c) Sterlina (post.74) Marengo Italiano Marengo Svizzero Marengo Francese Marengo Belga Marengo Austriaco 20 Marchi 10 Dollari liberty 10 Dollari Indiano
216,920 - 235,870 220,170 - 242,080 220,170 - 242,080 177,940 - 198,330 176,290 - 197,920 175,590 - 196,310 175,590 - 194,870 175,540 - 194,870 216,770 - 237,570 484,210 - 520,870 489,700 - 537,320
MERCATI
EURO
%
Dollaro Usa 1,2947 1 0,7724 Yen giapponese 136,3200 100 0,7336 Sterlina inglese 0,8024 1 1,2463 Franco Svizzero 1,2069 1 0,8286 Corona ceca 27,637 100 3,618 Corona danese 7,446 10 1,343 Corona islandese 100 Corona norvegese 8,154 10 1,226 Corona svedese 9,173 10 1,090 Dollaro australiano 1,387 1 0,721 Dollaro canadese 1,412 1 0,708 Dollaro Hong Kong 10,034 1 0,100 Dollaro neozelandese 1,559 1 0,641 Dollaro Singapore 1,625 1 0,615 Fiorino ungherese 313,850 100 0,319 Litas lituano 3,453 1 0,290 Leu rumeno 4 10000 2267,831 Lev bulgaro 1,956 1 0,511 Lira cipriota 1 Lira maltese 1 Lira turca 2,803 1 0,357
0,01 -0,04 -0,97 -0,04 -0,15 0,00
AZIONI
A A.S. Roma A2A Acea Acque Potabili Acsm-Agam AdF-Aerop.Firenze Aedes Aiòn Renewables Alba Private Eq. Alerion Ambienthesis Anima Holding Arena ASTM Atlantia Autogrill Autostrade Mer. Azimut
0,766 0,856 10,630 1,118 1,270 13,400 0,027 0,621 2,396 3,240 0,520 4,468 0,005 10,680 19,860 6,740 15,960 20,990
B Banca Generali Banco Popolare Basicnet Bastogi Bca Carige Bca Carige r Bca Intermobiliare Bca Pop.Milano Bca Pop.Spoleto Bca Popolare Italiana 10 warr Bca Profilo Bco Desio-Brianza Bco Desio-Brianza rnc Bco Santander Bco Sardegna rnc BE Beghelli Beni Stabili Best Union Co. Bialetti Industrie Bioera Boero Bart. Bon.Ferraresi Borgosesia Borgosesia rnc Brioschi Brunello Cucinelli Buzzi Unicem Buzzi Unicem rnc
21,810 13,120 2,200 2,414 0,121 1,228 3,488 0,645 1,794 0,389 2,856 2,540 7,890 11,090 0,520 0,458 0,633 1,960 0,559 0,326 20,600 29,000 0,780 0,959 0,108 18,930 11,860 7,225
C Caleffi Caltagirone Caltagirone Ed. Campari Carraro Cattolica As Ceram. Ricchetti Cerved CHL CIA Ciccolella Cir Class Editori CNH Industrial Cofide Cogeme Set Conafi Prestito' Cred. Artigiano Cred. Emiliano Cred. Valtellinese Crespi Csp CTI Biopharma
1,420 2,454 1,130 5,930 2,208 16,740 0,305 4,720 0,045 0,245 0,287 1,084 0,237 6,565 0,510 0,048 0,309
D D'Amico 16 warr Damiani Danieli Danieli rnc De'Longhi Delclima
0,099 1,350 22,550 16,590 15,900 1,446
6,900 0,925 0,026 1,645 1,886
+0,07 -1,21 +2,02 -2,36 +0,79 +5,51 -0,37 0,00 -0,99 +0,31 +1,56 -0,71 0,00 -0,56 -0,30 -0,96 -1,36 -0,52 -1,09 +0,54 0,00 -0,98 -0,82 +0,33 +0,06 -0,77 0,00 0,00 -1,89 +0,56 +0,79 +0,64 +0,54 -2,71 +1,62 -3,21 -1,51 -1,67 +0,31 0,00 -1,19 0,00 0,00 -1,37 -0,68 -1,58 -1,03
0,764 0,861 10,525 1,140 1,255 13,172 0,027 0,622 2,378 3,201 0,520 4,498 0,005 10,799 19,848 6,776 16,027 21,128
Divid.
Minimi Anno
nr 0,033 0,170 nr 0,045 0,040 nr nr 0,096 0,080 nr nr nr 0,450 0,391 nr 0,200 0,700
0,462 0,750 8,054 0,759 1,038 9,622 0,025 0,622 1,777 2,905 0,478 3,681 0,005 10,107 16,498 5,753 15,005 17,292
21,920 0,950 13,219 nr 2,206 nr 2,386 nr 0,122 nr 1,204 nr 3,483 nr 0,651 nr 1,796 nr nr 0,388 0,003 2,861 0,021 2,577 0,036 7,869 0,152 11,056 0,300 0,519 nr 0,455 nr 0,637 0,022 1,948 nr 0,564 nr 0,330 0,010 20,596 nr 29,188 0,040 0,765 nr 0,959 nr 0,108 nr 18,973 0,110 11,898 0,050 7,175 0,050
Massimi Anno
Quantità trattate Capitalizz.
TITOLI PUBBLICI
REND.
USA 10 anni CAN 10 anni UK 10 anni GER 10 anni FRA 10 anni
TITOLI PUBBLICI
2,461% 2,131% 2,489% 0,966% 1,296%
REND.
ESP 10 anni HOL 10 anni SVE 10 anni GIA 10 anni
2,102% 1,115% 1,431% 0,532%
0,852 1243707 304 1,016 7369396 2698 11,171 181591 2241 1,447 11244 41 1,369 5834 96 13,529 2991 119 0,054 4088975 29 0,622 0 11 2,644 8967 24 3,957 17568 139 0,675 74011 48 4,592 366954 1349 0,007 0 9 12,839 43742 950 21,298 911997 16390 7,666 846918 1724 17,266 300 70 25,586 952734 3027
19,460 25,136 133159 9,111 15,631 5167724 2,092 2,511 3359 0,813 3,718 26077 0,111 0,277 28351205 0,904 1,975 8974 3,115 3,675 1726 0,388 0,723 49330562 1,796 1,796 0
AZIONI
Diasorin Dmail Group
30,850 -0,19 30,844 0,550 28,366 35,923 2,714 -2,65 2,736 nr 2,581 4,488
E Edison r
Divid.
Minimi Anno
Massimi Anno
Quantità trattate Capitalizz.
19353 7480
1726 4
0,902 EEMS 0,234 Enel 4,206 Enel Green Pw 2,098 Enervit 4,120 Eni 19,260 Erg 10,870 Ergy Capital 0,122 Ergy Capital 16 warr 0,017 Eukedos 1,000 Exor 30,950
-0,88 0,906 0,050 0,878 1,051 114307 100 -0,89 0,232 nr 0,171 0,539 270617 10 -0,57 4,216 0,130 3,151 4,454 16054736 39648 -0,85 2,106 0,032 1,835 2,154 3745958 10529 +0,54 4,134 0,045 3,147 5,848 350 74 -0,98 19,374 0,550 16,301 20,365 8433738 70410 +0,18 10,893 1,000 9,452 12,045 128460 1637 +0,75 0,121 nr 0,110 0,190 127400 20 -2,33 0,016 nr 0,016 0,031 90199 0 +1,11 1,005 nr 0,620 1,132 36786 18 +0,13 30,921 0,335 27,314 33,070 284305 7614
F Ferragamo
+0,57 22,938 0,400 19,209 27,699 426756 -1,24 7,614 nr 6,478 8,969 6920239 -0,43 0,697 nr 0,638 0,780 622141 -0,87 4,085 nr 3,788 4,195 777672 +0,62 7,355 nr 5,480 7,355 3913170 +1,28 0,631 0,013 0,485 0,690 313804 -0,54 1,829 nr 1,678 3,158 6448
Fiat Fincantieri FinecoBank Finmeccanica FNM Fullsix
23,000 7,570 0,695 4,084 7,330 0,635 1,840
3863 9525 1180 2476 4252 274 20
0,479 5451437 3,395 41750 3,135 4276 7,889 44569 11,914 2318 0,647 680674 0,619 223141 0,688 660671 2,241 4161 0,845 100478 0,452 119883 23,750 0 38,858 1245 0,933 9723 1,195 0 0,147 164966 26,230 23577 15,134 389199 7,987 19367
2534 4788 135 42 1242 3 544 2860 53 0 263 335 34 94330 73 70 91 1221 18 42 12 89 164 29 1 85 1290 1967 292
+0,71 1,433 0,010 1,376 1,674 10800 -1,45 2,475 0,030 2,009 2,996 2269 +2,26 1,118 nr 0,972 1,359 14353 -0,42 5,938 0,080 5,619 6,405 608557 +1,28 2,177 nr 2,132 3,385 13907 -0,36 16,758 0,450 14,638 19,715 18548 +4,10 0,299 nr 0,184 0,389 30095 -0,42 4,716 nr 4,413 5,011 84134 0,00 0,044 nr 0,037 0,059 252500 -1,88 0,247 nr 0,227 0,311 85117 -1,41 0,287 nr 0,274 0,419 4250 +0,84 1,075 nr 0,938 1,214 304593 -2,39 0,239 nr 0,179 0,368 1813324 -0,08 6,569 0,200 6,248 8,793 2810337 -2,30 0,511 nr 0,468 0,569 235790 0,00 0,049 nr 0,049 0,049 0 +0,36 0,308 0,060 0,297 0,655 18508 0,00 nr 0,00 6,861 0,120 5,708 7,670 65591 +2,61 0,915 nr 0,720 1,225 5339932 0,00 0,025 nr 0,025 0,025 0 +0,30 1,640 0,050 1,324 2,021 12620 -0,42 1,893 nr 1,443 3,101 226060
18 297 140 3449 100 906 24 920 11 23 52 854 68 8890 368 3 14 0 2281 1015 4 55 284
J Juventus FC
0,232 -0,22
0,231
nr
0,216
0,252
442738
233
K K.R.Energy
1,027 -0,68 1,562 +7,21
1,032 nr 1,548 0,010
1,030 1,450
1,908 2,525
126590 310904
34 87
0 108 915 672 2374 217
N Noemalife
0,200 2,198 2,038 6,268 9,510 0,258 0,389 0,492 1,482 0,222 0,293 20,372 28,169 0,734 0,869 0,078 15,908 10,629 6,696
+10,00 0,095 nr 0,075 0,128 +0,82 1,310 nr 1,230 1,780 +0,76 22,386 0,300 20,059 26,687 -1,54 16,630 0,321 14,904 17,992 -0,75 15,878 0,400 11,869 16,933 -2,89 1,448 nr 1,200 1,580
201102 2167 24282 82754 50689 5454
G Gabetti Pro.Sol.
1,190 Gas Plus 4,266 Generali 16,380 Geox 2,760 Gruppo Edit. L'Espresso 1,217 Gtech 18,110
H Hera
2,136 +0,75
I I Grandi Viaggi
0,630 IGD 1,095 Il Sole 24 Ore 0,768 Immsi 0,604 Indesit 10,830 Industria e Inn 0,562 Intek Group 0,408 Intek Group rnc 0,629 Intesa Sanpaolo 2,460 Intesa Sanpaolo rnc 2,126 Invest e Sviluppo 0,590 Iren 1,109 Isagro Azioni Sviluppo 1,420 Italcementi 5,750 Italmobiliare 28,630 Italmobiliare rnc 17,300 IVS Group 8,500 IVS Group 16 warr 0,400
Kinexia
L Lazio Luxottica Lventure Group
M M&C Maire Tecnimont Mediacontech Mediaset Mediobanca Mediolanum Meridie Mid Industry Cap Mittel MolMed Moncler Mondadori Monrif Monte Paschi Si. Moviemax
Noemalife 15 warr Novare
-1,16 1,185 nr 0,953 2,141 33954 51 -3,05 4,305 0,160 4,086 5,061 8298 193 -0,30 16,378 0,450 15,024 17,523 3797889 25498 -0,79 2,773 0,060 2,460 3,408 249215 719 -0,16 1,225 nr 1,042 1,962 236645 505 -0,88 18,158 0,750 15,605 24,030 300549 3176 2,126 0,090
1,641
2,167 1145594
3167
+0,56 0,629 nr 0,383 0,858 7500 28 -0,90 1,097 0,065 0,861 1,460 290011 395 +1,25 0,769 nr 0,606 1,307 124173 33 +0,25 0,598 nr 0,464 0,793 160966 204 0,00 10,812 0,170 9,387 11,386 574252 1235 -1,75 0,562 nr 0,453 0,977 25230 13 -1,45 0,410 nr 0,316 0,490 116340 142 -0,79 0,630 nr 0,406 0,661 61123 32 +0,08 2,461 0,050 1,803 2,626 124160466 38192 +0,47 2,124 0,050 1,469 2,234 4646526 1981 -1,42 0,597 nr 0,473 0,839 18191 4 -0,09 1,112 0,052 0,943 1,343 1845365 1314 0,00 1,418 nr 1,263 1,789 28356 20 -2,29 5,799 0,060 5,079 8,618 587569 2025 -1,00 28,669 0,150 24,973 34,475 9288 636 -1,93 17,420 0,255 14,552 22,828 3162 285 0,00 8,500 0,120 7,204 9,341 0 331 0,00 0,400 nr 0,200 0,500 0 0
0,564 +0,90 0,567 nr 0,490 0,601 160081 38 40,780 -0,27 40,709 0,650 37,321 43,036 548743 19570 0,880 +17,80 0,834 nr 0,407 1,487 2010870 15 0,108 2,322 1,130 3,382 7,220 5,950 0,145 1,521 0,572 11,910 0,880 0,360 1,162 0,052
-0,09 0,108 nr 0,107 0,168 56532 -0,17 2,329 nr 1,487 2,884 2611761 +0,53 1,147 nr 1,001 2,300 9607 -1,63 3,387 nr 2,809 4,363 9609472 -0,28 7,191 nr 5,988 8,394 3567622 -0,67 5,964 0,150 5,219 7,128 1897435 +4,32 0,144 nr 0,078 0,183 1068464 0,00 1,300 -1,23 1,530 nr 1,486 1,824 5299 +0,62 0,570 nr 0,489 0,849 1708460 -0,75 11,940 0,100 11,137 16,314 367829 -0,73 0,878 nr 0,841 1,541 325854 +3,42 0,358 nr 0,277 0,605 92337 -1,44 1,169 nr 1,035 2,558 45164143 -0,58 0,052 nr 0,033 0,100 214797
5,100 +0,10 0,180 0,00 0,870 0,00
5,075 0,180 0,870
nr nr nr
3,473 0,085 0,702
6,054 0,430 0,935
415 0 0
51 712 21 4001 6195 4395 7 0 135 132 2985 230 54 5984 4 39 0 12
O Olidata
0,409 +1,16
0,406
nr
0,364
0,534
34170
14
P Parmalat
2,518 -1,25
2,525 0,029
2,460
2,548
284033
4618
AZIONI
Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOTAZIONI BOT SCADENZA
Divid.
Minimi Anno
Massimi Anno
08-09-2014
Londra Milano (Euro/gr.) Argento (Euro/Kg.)
1259,00 31,5921 502,2698
PREZZO
TASSO %
2 34 65 93 126 156 184 216 246 275 307 338
99,998 99,993 99,989 99,983 99,973 99,947 99,936 99,909 99,897 99,872 99,837 99,815
0,000 0,000 0,000 0,000 0,000 0,040 0,050 0,080 0,070 0,110 0,140 0,160
MERCATI
Amsterdam (Aex) Bruxelles (Bel 20) Francoforte (Dax Xetra) Hong Kong (Hang Seng) Londra (Ftse 100) Madrid (Ibex 35) Parigi (Cac 40) Sydney (AllOrd) Tokio (Nikkei) Zurigo (Smi) New York (Dow Jones) Nasdaq
Quantità trattate Capitalizz.
AZIONI
W World Duty Free
Divid.
Minimi Anno
1,521
nr
1,416
1,528
31361
0
2,344 -0,68
2,353 0,092
2,130
2,969
267455
855
Pierrel
0,730 -0,75
0,729
0,515
0,822
47439
35
Y Yoox
0
Z Zucchi
0,067 +1,20
0,068
nr
0,053
nr
EURO
1266,00 972,4260 31,6939 499,7200 -
QUOTAZ.
VAR.%
420.60 3208.66 9758.03 25190.45 6834.77 11102.60 4474.93 5578.85 15705.11 8817.19 17.111.42 4.592.29
-0.12 -0.36 +0.11 -0.20 -0.30 -0.42 -0.26 -0.36 +0.23 +0.32 -0.15 +0.20
Dati forniti da IL SOLE 24 ORE - RADIOCOR. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP
1,515 -1,88
nr
05-09-2014
BORSE ESTERE
GIORNI
12/09/14 14/10/14 14/11/14 12/12/14 14/01/15 13/02/15 13/03/15 14/04/15 14/05/15 12/06/15 14/07/15 14/08/15
SCADENZA
Piaggio
0,00
0,14
(Prezzi vendita in $ per oncia). Un’oncia Troy=gr.31,1035
Parmalat 15 warr
Pierrel 12 war
-0,21 0,09 -0,32 -0,24 0,01 0,15 0,02 0,10 0,00 -0,16 0,00
ORO CHIUSURE
VWP è il Prezzo calcolato sui dati dell’intera seduta di negoziazione, comprese le fasi d’asta Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP
X
RENDIMENTI ESTERI
I dividendi indicati si riferiscono all'anno solare corrente o a quello precedente. Prezzo Differ. % Chiusura Riferim.Prezzo VWP
QUOT.
8,520 -0,70
8,508
20,010 -1,14 20,141
nr
Massimi Anno
Quantità trattate Capitalizz.
7,590 10,905
350911
2166
nr 17,304 34,569
388032
1194
0,143 2766885
26
Pininfarina
3,290 -0,54
3,282
nr
3,074
5,043
24495
99
Zucchi 14 warr
0,001
0,00
0,001
nr
0,001
0,008
0
0
Piquadro
1,780 -0,89
1,770 0,020
1,727
2,355
87387
88
Zucchi rnc
0,205 -1,96
0,205
nr
0,183
0,294
100
1
Pirelli & C.
12,180 -0,16 12,192 0,320 10,943 12,717 1489059
5800
Pirelli & C. rnc
10,900 +0,65 10,927 0,390
Poligrafici Editoriale
0,283 -2,75
0,288 0,020
0,00
nr
Pop Emilia 01/07
8,763 10,927
32812
134
0,250
0,456
13192
38
Pop.Emilia Romagna
6,840 -0,07
6,850
nr
5,480
8,726 2935947
3286
Pop.Sondrio
3,620 -0,60
3,610 0,050
3,154
4,439
572982
1637
Prelios
0,444 -1,11
0,445
nr
0,393
0,758
228754
225
Premuda
0,287 +0,74
0,282
nr
0,275
0,413
78027
53
15,800 -0,44 15,813 0,420 15,013 19,565
596565
3393
Prysmian
STAR Acotel Group
4,556 0,043
4,025
4,890
205326
1022
7,891 0,160
6,589
8,082
403459
1578
Ascopiave
1,900 -1,04
1,913 0,120
1,688
2,331
119156
448
Astaldi
7,035 +0,36
7,017 0,190
6,458
8,372
258721
691
B&C Speakers
6,145 -0,08
6,096 0,320
5,615
8,612
6734
67
Banca Ifis
15,610 -1,14 15,662 0,570 11,790 16,383
28031
843
146,800 +1,59 146,916 7,000 112,051 147,145
2,181
2,720
979
74
BB Biotech
1,183
1,103
1,800 1025045
617
Bca Finnat
Recordati
12,460 -0,24 12,413 0,110 10,290 13,196
62711
2596
68
7,880 -1,19
2,690 0,100
1,699
179
4,604 +3,46
1,178 -0,25
0,730
1542
Ansaldo Sts
2,688 -0,15
nr
254406
Amplifon
RCS Mediagroup
1,668
nr 13,774 22,772
1,685 +1,20
R Ratti
nr
16,190 -3,05 16,391
Aeffe
7738
1741
0,502 0,010
0,361
0,585
764917
182
Bca Pop.Etruria e Lazio 0,715 -0,76
0,718
nr
0,515
1,053
624372
156
0,504 +4,52
Retelit
0,620 -0,64
0,627
nr
0,481
0,781
673590
103
Biancamano
0,673 +0,52
0,677
nr
0,499
0,837
59234
23
Risanamento
0,155 +0,85
0,153
nr
0,149
0,237
138365
276
Biesse
8,155 -1,03
8,185 0,180
5,016
9,609
24665
224
1,387 +0,95
1,360
nr
1,294
1,604
Bolzoni
3,480 +1,64
3,434 0,035
2,925
4,081
6626
89
27,670 -0,54 27,767 0,500 18,923 29,592
64845
1854
Rosss
21802
16
S Safilo Group
12,420 +2,56 12,388
nr 11,751 19,075 1251280
775
Saipem
17,160 -2,83 17,296 0,050 15,499 20,887 2355764
7633
Saipem risp
20,000
Salini Impregilo Salini Impregilo rnc Saras
0,00 20,000 0,710 16,220 20,990
3,306 -0,42
3,327 1,490
2,847
0
2
4,910 1257577
1637
11,780 +3,33 11,459 0,260 10,322 12,876 0,931 +0,38
0,939
nr
0,773
540
19
1,290 1007034
893
Sat
12,410 +2,06 12,746 0,090 10,750 14,256
583
126
Save
12,790 -0,08 12,736 0,520 11,844 13,737
828
705
Screen Service BT
0,038
0,00
0,038
nr
0,034
0,180
0
5
Seat PG
0,001
0,00
0,001
nr
0,001
0,002 85539843
22
Seat PG r
1,290
0,00
1,290
nr
0,480
1,295
0
1
Servizi Italia 15 warr
0,400
0,00
0,400
nr
0,235
0,528
0
0
nr 11,476 14,123
31402
204
Sesa
13,400 +0,75 13,352
SIAS
8,850 -0,56
8,800 0,240
7,252
9,753
68291
2002
Sintesi
0,100
0,00
0,100
nr
0,088
0,124
82824
4
Snai
1,722 +0,53
1,716
nr
1,356
2,277
58302
200
Snam
4,528 -0,75
4,545 0,150
3,975
4,554 5402879 15371
Sol
6,960 -0,43
6,919 0,100
5,651
7,194
5333
628
Sorin
1,897 -0,05
1,905
nr
1,890
2,300
970190
912
10,000 -0,99 10,000
nr
9,650 11,056
1000
130
Space Space warr Stefanel
0,00 0,348 -0,40
nr 0,346
0,310
0,457
50239
nr 146,000 147,000
29
0
0
STMicroelectr.
6,580 +0,46
6,590 0,100
5,491
7,366 3381314
6002
T Tamburi
2,370
0,00
2,361 0,083
2,160
2,810
120305
339
Tamburi 15 warr
0,566 -3,74
0,566
nr
0,322
0,815
4950
TAS
0,510
0,00
0,502
nr
0,462
0,626
0
Telecom IT
0,887 +2,01
0,888 0,020
Telecom IT Media
Stefanel risp
146,000
0,00 146,000
nr
0
Brembo Cad It
4,370
0,00
4,357 0,300
3,883
5,299
610
39
Cairo Comm.
6,195 +1,39
6,137 0,270
5,300
7,745
45092
481
Cembre Cementir Hold
11,420 +0,62 11,428 0,260 5,200 -0,38
5,259 0,080
8,528 12,298 4,240
7,237
10563
194
147642
837
Cent. Latte Torino
3,132 +0,26
3,105 0,060
1,733
5,897
8730
31
D'Amico
0,496 -0,88
0,495 0,017
0,421
0,733
158622
209
Dada
3,150 +1,55
3,105
nr
2,976
4,221
6819
52
Datalogic
8,610 -0,69
8,644 0,160
7,659
9,964
6988
505
Dea Capital
1,480 -0,27
1,469
nr
1,204
1,504
204033
450
Digital Bros
3,054 +9,07
3,000
nr
2,179
3,740
68373
42
EI Towers
41,200 +0,98 41,187 0,420 33,649 43,537
244367
1164
El.En.
23,500 -0,17 23,633 0,500 16,021 25,139
1471
114
Elica
1,650 -0,54
1,651 0,027
1,573
2,033
37942
105
Emak
0,789 -0,13
0,793 0,025
0,723
1,058
17484
130
41,480 +0,80 40,864 0,656 37,338 53,806
6979
511 383
Engineering Esprinet
7,315 -0,61
7,316 0,089
5,286
8,712
43980
Eurotech
1,880
0,00
1,888
nr
1,710
2,639
23684
67
Exprivia
0,787 +1,42
0,778
nr
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0,998
50923
40
Falck Renewables
1,170 +1,04
1,179 0,032
1,069
1,487
402859
344
Fidia
2,996 -0,73
3,008
nr
2,405
3,579
11904
15
Fiera Milano
6,620 +5,58
6,517
nr
5,429
8,759
176587
275
3,614 -2,90
3,631
nr
2,749
Gefran
4,228
10958
52
Ima
29,750 -0,73 30,032 1,250 25,869 39,275
43275
1106
Interpump
10,190 -0,88 10,223 0,170
8,795 11,196
80861
1113
1,958 0,010
1,686
2,248
20897
55
1,935 +1,84
1,943
nr
1,614
2,312
29323
48
IT WAY
1,621 -1,40
1,621
nr
1,484
2,094
220
13
1,000 123031557 11969
La Doria
6,275 +1,78
6,204 0,121
3,917
6,770
63052
192
Landi Renzo
1,140 -0,26
1,137
1,090
1,582
165568
128
12,500 -1,50 12,542 0,580 11,639 14,403
33105
834 262
Irce
1,989
0
Isagro
21
0,712
0,00
1,197 -0,25
1,205
nr
1,141
2,080
48259
124
Telecom IT Media rnc 0,603 -2,90
0,603
nr
0,171
0,921
17913
3
Telecom IT rnc
0,719 0,028
0,563
0,784 19499664
4330
Moleskine
1,254 +2,28
1,235
nr
1,146
1,738
261248
17,260 -1,03 17,254 0,300 14,900 17,641 1257292 20369
Mondo Tv
1,866 +0,11
1,879
nr
0,500
2,225
674056
50
Mutuionline
4,950 +1,23
4,931 0,120
4,012
5,319
8516
195
Nice
3,002 -0,27
2,986 0,043
2,729
3,599
37610
346
Panariagroup
1,400 +1,52
1,403
nr
1,221
1,606
18318
64
Poligr. S.Faustino
6,980 +0,43
6,980
nr
5,900
8,131
194
60
13,100 +2,58 13,068
nr
9,295 15,635
18375
137
nr
0,263
Tenaris
0,720 +2,27
Terna
4,080 -0,58
4,080 0,130
3,568
4,124 7426658
8200
Tiscali
0,052 -0,57
0,052
nr
0,042
0,080 9337388
98
Tiscali 14 warr
0,000 +33,33
0,000
nr
0,000
0,001 3203744
0
Tod's
88,300 +0,17 88,101 2,700 76,861 120,260
74528
2697
Trevi Fin.Ind.
5,800 -0,17
5,752 0,130
5,147
8,434
82253
404
U UBI Banca
6,515 -1,14
6,534 0,060
4,895
7,420 7886049
5892
Unicredit
6,380 -0,47
6,393 0,100
5,391
6,834 44882135 37484
Unicredit risp
8,090 +1,12
8,060 0,100
7,792
9,435
7244
20
Unipol
4,288 -1,20
4,297 0,162
3,711
5,700
410181
1908
Unipol pr
3,922 -1,11
3,914 0,182
3,309
5,043
219971
1070
UnipolSai
2,396 -0,66
2,403
2,034
2,701 2599333
5468
UnipolSai risp UnipolSai risp B
V Valsoia
234,500 -0,21 234,774
nr
731
300
2,645
393561
889
14,470 +0,84 14,193 0,230 10,252 15,526
3205
148
2,352 -0,17
2,357
nr 175,065 279,317 nr
1,941
Vianini Industria
1,360 +2,64
1,334 0,020
1,192
1,541
2890
40
Vianini Lavori
5,310 -0,19
5,272 0,100
4,588
6,440
961
231
MARR
Prima Industrie R. De Medici
0,318 +0,32
0,314
nr
0,361
558179
119
Reply
61,250 -2,55 62,064 0,700 49,074 66,064
9008
580
Sabaf S.p.a.
12,590 -0,08 12,501 0,400 11,327 15,496
708
144
Saes
7,080 -0,35
7,085 0,150
6,906
8,844
8128
104
Saes rnc
5,835 -1,02
5,891 0,167
5,876
7,824
9623
43
Servizi Italia
4,600 -2,58
4,613 0,140
4,026
5,649
17145
126
Sogefi
3,406 -1,56
3,426 0,130
2,685
4,961
191702
406
TerniEnergia
1,791 +0,79
1,778 0,060
1,635
2,372
29582
67
Tesmec
0,660 +1,54
0,660 0,016
0,601
0,904
217959
71
TXT e-solution
8,590 +0,23
8,608 0,250
7,295 11,972
8680
102
Vittoria Ass.
9,850 +0,31
9,794 0,180
8,548 10,749
15548
660
Zignago Vetro
5,700 +0,88
5,676 0,220
4,960
43912
499
6,389
26 .Lettere e Commenti
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
LA STAMPA MARIO CALABRESI
LETTERE AL DIRETTORE
Qualche tempo fa un lettore mi aveva scritto: «Gent.mo Direttore, perché non dedicare il 20% dei vostri spazi alle notizie buone e positive? Ci sono: bisogna cercarle e diffonderle. Anche se indignazione, paura e ansia attirano molto di più l’attenzione. Non sarebbe bello se un domani per legge tutti i media fossero obbligati a dedicare il 20% del loro spazio alle “buone notizie”? Tomaso Raggi (Ge)». Ogni settimana, da allora, dedico questo mio spazio a una buona notizia segnalata dai lettori. Vi invito a continuare a mandarcene.
Giovani campanari crescono Scoprono il nuovo nell’antico aro Direttore, si dice che i giovani siano piuttosto pigri se non peggio, e sicuramente ce ne saranno, ma non è il caso dei ragazzi dell’Unione Campanari Reggiani – di stanza a Bagno, piccola frazione di Reggio Emilia - che, nonostante l’età giovane o molto giovane, non hanno esitato ad affrontare con coraggio, entusiasmo e metodo la millenaria storia delle campane. Il campanaro Fra’ Martino non esiste più da quando i motori elettrici lo hanno sostituito negli anni ’70, e con lui sono scomparsi i magici suoni
C
delle campane a distesa, le melodie delle leghe di bronzo, i profondi pascoliani don-don-don delle grandi campane da tonnellate di peso che nessun motore può azionare e che quindi restano tristemente mute. Allora questi ragazzi, spinti talvolta dai loro padri, talvolta dal semplice passaparola e dalla voglia di scoprire qualcosa di nuovo nell’antico, hanno fatto una scelta, quella di diventare campanari, anzi mastri campanari: esperti non solo dell’oggetto in sé, della sua storia affascinante ma anche del suono, delle modalità di azione per scoprire amento, della sincronia dei movimenti di mano, braccia, corpo. E infine, pare strano a dirlo visto che, suonate a breve distanza, le campane si sentono eccome, dall’affinamento dell’orecchio per distinguere le minime vibrazioni che determinano se una campana è fatta bene oppure se è… stonata. Perché solo le campane costruite malamente sono stonate. Le altre, quelle di buona qualità, sono puro suono di bellezza. Ed è a questa bellezza che noi Italiani dovremmo rivolgerci per sovvertire l’infausto destino che ci stiamo costruendo, stupidamente, da soli. DOMENICO GIANNANTONIO REGGIO EMILIA
www.lastampa.it/lettere
Quotidiano fondato nel 1867 2
DIRETTORE RESPONSABILE MARIO CALABRESI VICEDIRETTORI MICHELE BRAMBILLA, MASSIMO GRAMELLINI, FRANCESCO MANACORDA (RESPONSABILE MILANO), LUCA UBALDESCHI REDATTORI CAPO CENTRALI FLAVIO CORAZZA, GUIDO BOFFO MARCO BARDAZZI (DIGITAL EDITOR) LAURA CARASSAI (RESPONSABILE EDIZIONI PIEMONTE E VALLE D’AOSTA)
CAPO DELLA REDAZIONE ROMANA ANDREA MALAGUTI ART DIRECTOR CYNTHIA SGARALLINO REDAZIONI GIANNI ARMAND-PILON ITALIA, ALBERTO SIMONI ESTERI, MARCO SODANO, GIANLUCA PAOLUCCI ECONOMIA E FINANZA, PIERO NEGRI SCAGLIONE SOCIETÀ, RAFFAELLA SILIPO SPETTACOLI, PAOLO BRUSORIO SPORT, GUIDO TIBERGA CRONACA DI TORINO
2 EDITRICE LA STAMPA SPA PRESIDENTE JOHN ELKANN AMMINISTRATORI LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, JAS GAWRONSKI, ANTONIO MARIA MAROCCO, LODOVICO PASSERIN D’ENTRÈVES, DIEGO PISTONE, GIOVANNA RECCHI, LUIGI VANETTI DIRETTORE GENERALE LUIGI VANETTI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI (D. LGS.196/2003): MARIO CALABRESI
2 REDAZIONE AMMINISTRAZIONE E TIPOGRAFIA: VIA LUGARO 15 - 10126 TORINO, TEL. 011.6568111 STAMPA IN FACSIMILE:
LA STAMPA, VIA GIORDANO BRUNO 84, TORINO LITOSUD SRL, VIA CARLO PESENTI 130, ROMA ETIS 2000, 8A STRADA, CATANIA, ZONA INDUSTRIALE RCS PRODUZIONI MILANO S.P.A., VIA ROSA LUXEMBURG 2 – PESSANO CON BORNAGO L’UNIONE SARDA S.P.A. – VIA OMODEO, 5 , ELMAS (CAGLIARI) ©2014 EDITRICE LA STAMPA S.P.A. REG. TRIB. DI TORINO N. 26 14/5/1948 CERTIFICATO ADS 7742 DEL 18/12/2013.
LA TIRATURA DI LUNEDÌ 8 SETTEMBRE 2014 È STATA DI 265.981 COPIE
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Com’è difficile oggi dire cose sensate 1 Come è difficile oggi
agire e saper dire cose giuste. Sono convinto che per chi ha visto le decapitazioni sa parte di Isis, le parole di monsignor Ghirelli vescovo di Imola perché gli islamici prendano le distanze e si dissocino da queste efferatezze oppure abbiano il coraggio di allontanarsi «dalle nostre terre» vadano interpretate non come un ultimatum, ma come un tentativo di aiutare e togliere da sotto tiro gli islamisti corretti e giusti presenti in Italia. Infatti il proseguimento del suo ragionamento esorta i cittadini italiani a finirla di prendersela in blocco con tutti gli stranieri... Non vedo motivi di polemica o imbarazzo, quando certe affermazioni vengono dette in modo diretto e comprensibile senza usare il politichese corretto. Ci sono già tra di noi i cattivi maestri, ma attenti a dividere «la buona erba dalla zizzania» come penso volesse dire monsignor Ghirelli. ADELIO PANERO CHERASCO
Eguaglianza e egualitarismo 1 Tradizione cattolica e
comunista. L’eguaglianza era (è) un mito verbale per le masse. All’interno del Partito Comunista e della Chiesa Cattolica valevano (e valgono) i Talenti. Ricordate la parabola sui Talenti di Gesù? Il Solidarismo è altra cosa. Da incapaci scansafatiche è stata parificata l’Eguaglianza con l’ Egualitarismo. Il tabù è stato poi sfruttato e ampliato dal Sindacati (nel bene e nel
male) specie nei settori degli Uffici Pubblici dei Servizi Pubblici mediante la spinta di quei lavoratori più svogliati (Esistono?, Sì esistono). Ricordate il 6 a tutti? il Voto collettivo ? I lavori di gruppo ? I talenti devono essere premiati: altrimenti vanno all’estero e l’Italia si trova più povera (come è). ALDO BUBBIO
Chi si laurea adesso non insegnerà mai 1 In questi giorni si parla
tanto della riforma della scuola. L’idea di reclutare il personale tramite concorso non è sbagliata ma con queste tempistiche rischiamo di obbligare migliaia di giovani aspiranti insegnanti a cambiare idea sul futuro della loro vita. Perché? Perché facendo due conti una persona che consegue la laurea da quest’anno non può partecipare a nessun concorso fino al 2019! Solo determinate categorie (es. chi avrà già superato il Tfa) potranno partecipare al concorso che sarà bandito l’anno prossimo e chi si laurea ad oggi non avrà possibilità di far parte di queste categorie in tempo utile. Non rischiamo di ritrovare una generazione di giovani obbligati ad abbandonare il sogno di insegnare? Non sarebbe più opportuno, una volta sfoltite le graduatorie, bandire concorsi con cadenza annuale (o biennale) anziché triennale? A.V.
Napoli/1 Sensazione di ingiustizia 1 Come sempre apprezzo
quanto scrive Massimo Gramellini e in particolare mi riferisco all’articolo sulla tragedia di Napoli relativa alla morte di un ragazzo di 17 anni. Ciò che scrive è corretto: due ragazzi nel posto sbagliato. Infatti, domando a me stesso (padre di un ragazzo della stessa età) e ai genitori italiani: perché Davide, a 17 anni, andasse su un motorino alle 2.15 di notte, con altre persone di dubbia reputazione (senza casco?), senza fermarsi a un posto di blocco dei Carabinieri e fuggendo una volta bloccati? Personalmente, forse sarò esagerato, ma se incontro uno dei miei figli in bicicletta appaiato sulla strada ad un suo amico, mi fermo e lo riprendo perché è pericoloso e contro il Codice della Strada. Seconda domanda ai politici e agli italiani: fermo restando la tristezza per la morte di Davide, ma anche per lo stato d’animo del giovane Carabiniere, perché quasi tutti stanno già colpevolizzando il secondo, senza ancora sapere bene i reali avvenimenti? Ciò mi crea una forte sensazione di ingiustizia. CLAUDIO MATTALIA
Napoli/2 Famiglie più presenti 1 La morte di un ragazzo
ucciso (accidentalmente fino a prova contraria) da un giovane
c.
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carabiniere per una madre è un dolore che porterà per sempre nel cuore. Ma cosa ci faceva il ragazzo alle 3 di notte in compagnia di altri due ragazzi (pregiudicati?) su un unico motorino che non si ferma all’alt dei carabinieri? Troppo facile dare sempre la colpa agli altri (in questo caso al Carabiniere ahimè giovane anche lui) quando è soprattutto la famiglia che si deve preoccupare di che cosa fanno i figli in minore età.
L’editoriale dei lettori
BAROCCHISMI DELLA SCUOLA
GIUSEPPE A.
FRANCESCA PELOSI
Imperia, i fantasmi pagano i rifiuti? 1 Ho la fortuna di possedere
91 metri di alloggio a Imperia. Ora mi è arrivata la bolletta della Tari (tassa rifiuti) e ho avuto la sfortuna di leggere che dalle 280,00 euro del 2013 sono passato alle 372,00 del 2014, constatando che il mio nucleo familiare era indicato in 4 persone mentre, in realtà, é composto da 2! Ho telefonato all’ufficio competente e, un’addetta gentilissima mi ha fatto presente che per i non residenti il nucleo familiare viene calcolato in base ai metri quadrati dell’alloggio, cioè un membro ogni 30 metri, quindi 91 metri uguale a 4 persone (arrotondamento per eccesso). A nulla è valso sottolineare il fatto che le due persone fantasma non producono rifiuti e che i non residenti ne producono meno dei residenti quindi, a mio modesto parere, la norma che prevede tutto ciò è chiaramente anticostituzionale; neppure la lettera inviata al responsabile dell’ufficio ha avuto miglior esito nel senso che non ho avuto alcuna risposta. Ora domando: in questi casi (pensate a tutte le seconde case a Imperia) non si può fare nulla? A Imperia i fantasmi debbono pagare i rifiuti?
gni governo si sente in dovere di proporre una propria «riforma» della scuola tanto che ormai il termine stesso produce sentimenti di noia, disgusto e rassegnazione in molti docenti. A me piacerebbe sentire parlare di «semplificazione» della burocrazia scolastica che ha raggiunto livelli di bizantinismo incomprensibili. Esistono graduatorie interne di istituto, graduatorie per i trasferimenti interprovinciali, graduatorie per le assegnazioni provvisorie, graduatorie a esaurimento provinciali, graduatorie di istituto per i supplenti. Tutte con criteri diversi per l’assegnazione dei punteggi. Per accedere alla professione esistono diversi canali di ingresso spesso in conflitto tra loro. È difficile spiegare ad amici e conoscenti che i concorsi permettono di entrare in ruolo su base regionale, mentre le graduatorie ad esaurimento (che Renzi ha promesso di esaurire sul serio) sono su base provinciale. Ne deriva il paradosso: io insegnante residente a Bergamo, vincitore di concorso nella regione Lombardia, potrei trovarmi a dover accettare una cattedra in provincia di Mantova. Mentre un docente inserito nelle graduatorie di Bergamo andrà obbligatoriamente di ruolo a Bergamo. Per il docente di ruolo dopo concorso sarà difficile tornare come titolare nella sua provincia di residenza dove magari ha famiglia e figli. Questo è particolarmente vero nella secondaria di II grado dove alcune classi di concorso sono state «tagliate» dalla riforma Gelmini (Italiano e Latino è una di quelle) e altre presentano sempre un numero di cattedre vacanti esiguo. Al docente che per motivi famigliari deve tornare a insegnare a Bergamo resta la possibilità di chiedere ogni anno una «assegnazione provvisoria». Sarà un «precario di ruolo». Riuscirà Renzi a concedere il trasferimento agli aventi diritto prima di realizzare il piano di assunzioni promesso e un nuovo concorso? E riuscirà il povero Mario Rossi residente a Bergamo, ma titolare in una scuola di Mantova a ritornare nella sua provincia prima della pensione?
O
Insegnante
FRANCESCO RELLECATI
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
ABRAHAM B. YEHOSHUA SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
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olti esprimono delusione per un’operazione non portata a termine, o per una promessa non mantenuta. Ed è proprio questo senso di frustrazione a infondere speranza. In base all’esperienza passata ho infatti l’impressione che le guerre che si concludono senza una netta vittoria possano rappresentare un presupposto per un nuovo ordine di cose, non violento. A Gaza hanno festeggiato la vittoria, è vero, ma queste celebrazioni, avvenute in un regime totalitario dove i cittadini non sono autorizzati a esprimere il loro vero parere e con un bilancio di migliaia di morti, di decine di migliaia di feriti, di centinaia di migliaia di sfollati e di case e infrastrutture distrutte, sono completamente assurde. Occorre inoltre considerare la posizione estremamente dura dell’Egitto verso Hamas, che ha costretto quest’ultimo ad accettare il cessate il fuoco senza che nessuna delle richieste per le quali aveva aperto il fuoco contro Israele sia stata soddisfatta. E la freddezza mostrata dai palestinesi di Israele e di Cisgiordania per la devastazione e i morti nella Striscia di Gaza rivela che lo spirito di solidarietà che Hamas si aspettava da loro non si è risvegliato. Per quei palestinesi, infatti, Hamas ha fomentato inutilmente il fuoco e trascinato la popolazione di Gaza in uno scontro duro e pericoloso senza un chiaro scopo. Ciononostante i miliziani di Hamas possono dire di aver combattuto con coraggio e, sebbene la maggior parte dei loro razzi siano stati intercettati dagli israeliani e non abbiano causato ingenti danni materiali, hanno comunque terrorizzato e sconvolto la popolazione e, in molti casi, paralizzato la vita di Israele. E questo potrebbe essere un motivo di orgoglio per una organizzazione piccola come Hamas.
ISRAELE AIUTI GAZA E SE STESSA La cosa principale, però, è che Israele non solo non ha osato penetrare in profondità nella Striscia per conquistarla, ma ha anche stranamente dichiarato che non era sua intenzione rimuovere il regime di Hamas bensì solo indebolirlo, affinché bande armate senza una chiara identità o forze anarchiche incontrollate, analoghe a quelle che si aggirano oggi in Iraq e in Siria, non ne prendessero il posto. Se a tutto questo aggiungiamo che durante l’intero periodo degli scontri, mentre aerei e artiglieria israeliani martellavano Gaza e Hamas, da parte sua, non cessava di lanciare razzi sui centri abitati israeliani, giganteschi camion carichi di rifornimenti, di cibo e di beni di prima necessità entravano quotidianamente nella Striscia da Israele, non possiamo non constatare l’esistenza di un vincolo particolare dello Stato ebraico con i residenti di Gaza e di un suo chiaro senso di responsabilità nei loro confronti. Non riesco infatti a ricordare nessuna guerra in cui una delle parti, pur combattendo contro un nemico che non cessa di bombardarlo, continui a rifornirlo di viveri e di medicinali. Ed è proprio su questa assurda situazione che si basa la mia speranza per il futuro. Se infatti i contatti tra Israele e Gaza, malgrado la retorica dell’odio reciproco, non si sono interrotti nemmeno durante gli scontri a fuoco, il particolare senso di responsabilità di Israele potrebbe essere incanalato ora in direzioni positive, in primo luogo verso un’interruzione dell’isolamento della Striscia e
LA SFIDA DI CONTENERE PUTIN SENZA PERDERE LA RUSSIA JOSEPH S. NYE, JR.
L’
Aspen Strategy Group, un gruppo indipendente di esperti di politica estera presieduto dall’ex consigliere per la Sicurezza nazionale Brent Scowcroft e da me, si è recentemente confrontato con la questione di come rispondere alle azioni della Russia in Ucraina. E ora la Nato è alle prese con la stessa domanda. Certo l’Occidente deve resistere alla sfida posta dal presidente russo Vladimir Putin alla regola che dopo la fine della seconda guerra mondiale imporrebbe di non rivendicare un territorio con l’uso della forza, ma al contempo non deve isolare completamente la Russia, un paese con il quale l’Occidente ha interessi che si sovrappongono in materia di sicurezza nucleare, non proliferazione, lotta al terrorismo, uso delle risorse artiche e questioni regionali come l’Iran e l’Afghanistan. Inoltre, la semplice geografia avvantaggia Putin in qualsiasi escalation del conflitto in Ucraina. E’ naturale provare collera per gli inganni di Putin, ma la rabbia non è una strategia. L’Occidente ha bisogno di imporre sanzioni finanziarie ed energetiche come deterrente per la Russia in Ucraina; ma non deve nemmeno perdere di vista la necessità di lavorare con la Russia su altre questioni. Conciliare questi obiettivi non è facile e nessuna delle due parti avrebbe qualcosa da guadagnare da una nuova Guerra Fredda. Pertanto, non sorprende che, quando si è trattato di passare alle raccomandazioni politiche specifiche, il gruppo Aspen si è diviso tra sostenitori della necessità di fare pressione e sostenitori dell’opportunità di trattare. Questo dilemma dovrebbe essere posto in una prospettiva a lungo termine: Che tipo di Russia speriamo di vedere tra una decina d’anni? Nonostante l’aggressivo uso della forza e la roboante propaganda di Putin, la Russia è un Paese in declino. La strategia illiberale di Putin, guardare a Est e condurre una guerra non convenzionale contro l’Occidente trasformerà Russia nella stazione di rifornimento
per il gas della Cina, tagliando fuori la sua economia dai capitali, dalla tecnologia e dai contatti in Occidente di cui ha bisogno. Alcuni avversari della Russia potrebbero accogliere con favore il declino del Paese sulla base del fatto che il problema così potrebbe risolversi da solo. Ma è una visione miope. Un secolo fa, il declino degli imperi austro-ungarico e ottomano si dimostrò altamente destabilizzante per il sistema internazionale. Un declino graduale, come quello dell’antica Roma o della Spagna del XVIII secolo, è meno dirompente di una rapida caduta ma alla fine lo scenario migliore per il prossimo decennio sarebbe quello di una Russia in recupero e ristabilizzata. L’evidenza del declino della Russia è pervasiva. L’aumento dei prezzi del petrolio all’inizio del secolo ha dato una spinta artificiale all’economia, portando Goldman Sachs a includerla tra i principali mercati emergenti del mondo (uno dei «Bric», insieme con il Brasile, l’India, e la Cina). Oggi, tuttavia, quella crescita è svanita. Il Pil della Russia è circa un settimo di quello dell’America, e il reddito pro capite (in termini di parità del potere d’acquisto) di 18 mila dollari, circa un terzo di quello degli Stati Uniti. Petrolio e gas rappresentano i due terzi delle esportazioni russe, la metà delle entrate statali, e il 20% del Pil, mentre le esportazioni di alta tecnologia sono solo il 7% delle esportazioni di manufatti (rispetto al 28% degli Stati Uniti). Le risorse sono allocate in modo inefficiente in tutta l’economia, con una struttura istituzionale e giuridica corrotta che impedisce gli investimenti privati. Nonostante l’attrattiva della cultura tradizionale russa e gli inviti di Putin ad aumentare la capacità d’attrazione della Russia, il suo bullismo ha seminato diffidenza. Pochi stranieri guardano i film russi, e l’anno scorso nessuna università russa si è classificata nelle top 100 mondiali. Le probabilità di frammentazione etnica sono inferiori rispetto all’era sovietica, ma rimane ancora un problema nel Caucaso. I non-russi comprendevano metà della popolazione sovietica; ora costituiscono il 20% della Federazione Russa e occupano il 30% del suo territorio. Il sistema sanitario pubblico è allo sbando. Il tasso di natalità è in calo, i tassi di mortalità sono aumentati, e il maschio me-
un ripristino dei contatti fra i suoi abitanti e i palestinesi di Cisgiordania sotto il controllo dell’Anp. Questo ripristino dovrebbe avvenire in maniera graduale, parallelamente alla progressiva smilitarizzazione della Striscia. L’isolamento degli abitanti di Gaza dai loro fratelli in Cisgiordania, dallo Stato di Israele (che in passato dava loro lavoro) e dall’Egitto (che ha voltato loro le spalle dopo l’ingerenza di Hamas negli affari interni del Paese durante il governo dei Fratelli Musulmani), è infatti alla base della loro furia suicida e delle tendenze violente che ormai hanno perso ogni freno. Ma dopo quest’ultima guerra i dirigenti di Hamas possono aspirare a stabilire un nuovo ordine di cose non da una posizione di resa e di sconfitta bensì da una di chi ha dato prova del proprio valore. E Israele ha capito che, nonostante la sua forza, non potrà sopportare un’altra estate dura e violenta come quella appena trascorsa. Soprattutto ora che l’Egitto e il governo di Abu Mazen hanno dimostrato di potergli garantire una mediazione equa per il raggiungimento di una pace a lungo termine. Una società occidentale, democratica e con un così alto livello di sviluppo economico come quella israeliana non può permettersi, a intervalli di pochi anni, di azzuffarsi con una collettività primitiva, isolata, povera e fanatica. Dovrebbe piuttosto cercare di aiutare quella collettività a risollevarsi, a ricostruire, e, come prima cosa, a uscire dall’isolamento.
dio russo muore attorno ai sessant’anni. Stime a medio termine dei demografi delle Nazioni Unite indicano che la popolazione russa potrebbe scendere dagli attuali 145 a 121 milioni entro la metà del secolo. Ma, anche se la Russia a questo punto sembra essere una repubblica delle banane industriale, sono ancora possibili molti scenari futuri. Ha risorse umane di talento, e alcuni settori, come l’industria della difesa, sono in grado di produrre prodotti sofisticati. Alcuni analisti ritengono che con la riforma e la modernizzazione, la Russia sarebbe in grado di superare i suoi problemi. L’ex presidente Dmitri Medvedev, che si preoccupava che la Russia potesse cadere nella cosiddetta trappola del reddito medio, piuttosto che evolversi verso lo status di paese avanzato, aveva dei piani per fare questo. Ma poco è stato attuato, a causa della corruzione dilagante. Sotto Putin, la trasformazione post-imperiale della Russia non è riuscita, e la Russia rimane preoccupata per il suo posto nel mondo e divisa tra le sue identità storiche, quella europea e quella slavofila. Putin non ha una strategia per il recupero a lungo termine della Russia e reagisce opportunisticamente - anche se a volte con successo nel breve periodo – all’insicurezza interna, alle minacce esterne percepite e alla debolezza dei suoi vicini. La Russia è diventata così un freno in senso revisionista allo status quo internazionale - e cerca un ruolo come catalizzatore per le altre potenze revisioniste. Ma un’ideologia di anti-liberalismo e di nazionalismo russo è una fonte inadatta per la forza di attrazione che il Paese necessita per aumentare la sua influenza regionale e globale. Così, le prospettive che una Unione Eurasiatica a guida russa possa competere con l’Unione europea sono scarse. Qualunque sia l’esito del revisionismo di Putin, le armi nucleari, il petrolio e il gas, le competenze in tecnologia informatica e la vicinanza all’Europa della Russia, le daranno i mezzi per causare problemi all’Occidente e al sistema internazionale. Progettare e attuare una strategia che contenga il comportamento di Putin, pur mantenendo l’impegno a lungo termine con la Russia oggi è una delle sfide più importanti per la comunità internazionale. *Docente a Harvard è autore di The Future of Power. Copyright: Project Syndicate, 2014. www.project-syndicate.org
Traduzione di Carla Reschia
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COSÌ INTERNET CAMBIA IL TURISMO CARLO RATTI, MATTHEW CLAUDEL
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uonjour Monsieur, comment pourrais-je vous aider?». Il personale di questo piccolo albergo parigino è educato, quasi ossequioso. Quando il fattorino in divisa corre su per le scale, si lascia dietro una vaga aria di nostalgia – che cosa è stato delle famose concierge parigine scortesi e condiscendenti, con il loro atteggiamento altezzoso verso chiunque parli senza la più smerigliata delle «r» o addirittura – Dio non voglia – un turista americano? Che cosa è stato della città ripetutamente eletta come «la più sgarbata d’Europa»? La risposta a questa domanda, crediamo, si può trovare nella crescente popolarità dei servizi di rating turistici online come TripAdvisor. I siti web turistici non sono una novità. Già negli Anni Novanta grazie a portali come Expedia o Travelocity ai viaggiatori veniva offerta la possibilità di paragonare prezzi di alberghi e voli aerei con un semplice click. Da allora le informazioni non sono state più monopolio delle agenzie di viaggio o nascoste nelle involute operazioni degli operatori del settore. La trasparenza che ne è risultata nei prezzi e nelle prenotazioni ha scosso alle fondamenta l’industria dei viaggi, stimolando la competizione fra le aziende e sono risultate in prezzi più bassi per i clienti. Le piattaforme per le pagelle online specializzate in alberghi (TripAdvisor), ristoranti (Zagat), appartamenti da affittare per brevi periodi (AirBnb), taxi (Uber) o attrazioni qua e là nel mondo, permettono ai viaggiatori di scambiarsi aneddoti o vere e proprie recensioni gli uni con gli altri. A un primo impatto possono sembrare irrilevanti: a chi importa, ci si può chiedere, del resoconto del maltrattamento del cane della nonna da parte di un dipendente di un albergo, o del fatto che nella camera 38 l’asciugacapelli non funziona? Ma l’impatto delle recensioni online non è legato ai pettegolezzi individuali, ma alla loro capacità di aggregare pareri in grandi numeri. Il business dell’ospitalità adesso viene votato, analizzato e comparato non da professionisti, ma dalle stesse persone che sperimentano il servizio. Come risultato, sta emergendo una nuova relazione fra chi offre i servizi e chi ne fruisce, fondata sulla più assoluta trasparenza. Un’attività valutata come di alto livello beneficia di una crescita ulteriore, perché buone pagelle attraggono nuovi clienti (specialmente fra coloro che leggono le recensioni online) e suscitano altre risposte, aumentando esponenzialmente la visibilità virtuale. L’influenza delle recensioni online si è espansa al punto che le aziende del turismo ormai assumono personale specificamente addetto alla reputazione digitale. Il posizionamento online è diventato così strategico che servizi di recensione fasulli possono essere disonestamente comprati. Ma anche i clienti non si sono lasciati sfuggire quest’occasione di redistribuzione del potere. Sono comparsi i clienti ricattatori, che TripAdvisor descrive come «clienti che minacciano di scrivere una recensione negativa a meno che non ricevano un rimborso o un upgrade o non vedano soddisfatte altre loro richieste». I gestori spesso si sentono obbligati ad accettare, per non correre il rischio di subire una perdita di reputazione. Tuttavia anche questo problema può essere risolto dalla tecnologia. Ci sono algoritmi capaci di discernere le recensioni fasulle in base all’insistenza della negatività o positività, mentre la geolocalizzazione può garantire che solo i clienti che abbiano fisicamente visitato un luogo possano esprimere la loro opinione (come già avviene con AirBnB, il portale per affittare alloggi). Inoltre le pagelle online possono diventare bidirezionali: i fornitori di servizi possono dare i voti ai clienti, come è stato sorprendentemente svelato di recente dal sistema Uber taxi. In futuro gli alberghi potranno scegliersi i loro clienti, al contrario di quanto avviene oggi? Tutto questo ci porta verso un mondo più trasparente, in cui un ammontare crescente di informazioni è disponibile non solo riguardo ai prezzi, ma anche alla qualità del servizio. Le recensioni danno il là al cambiamento: i clienti possono votare e diffondere critiche tangibili e chi fornisce i servizi ha uno stimolo a migliorarli vezzeggiando i suoi clienti. E visto che la distinzione tra fornitori e fruitori si sta erodendo con la crescita della cosiddetta «economia condivisa», chiunque può proporre nella sua comunità l’utilizzo di quel che possiede (che si tratti di un’automobile o di una stanza da affittare) ed è probabile che le votazioni siano poi reciproche, generando circoli virtuosi che si auto-rinforzano. Ma tali circoli virtuosi dipendono, ovviamente, dalla lettura delle recensioni online prima di andare in un posto e fare la propria scelta – e tale lettura è molto più probabile quando si deve scegliere un albergo che quando si vuol scegliere un bar in una strada affollata. Entrate in un tradizionale «café» parigino e troverete che la proverbiale sgarbatezza francese è ancora viva e vegeta. Le attività con le quali i clienti entrano in contatto senza aver preventivamente consultato le recensioni in Internet non sono influenzate dal nuovo tipo di dialogo cliente-venditore. Comunque, anche i giorni di queste attività potrebbero essere contati: con il crescente utilizzo della cosiddetta «realtà aumentata», la copertura delle informazioni digitali (come quella fornita da Google Glass, fra gli altri) permeerà le nostre città. Con le esperienza ibride digitali e fisiche di domani potremo documentarci su ogni genere di attività, senza soluzione di continuità. L’ostacolo più difficile sarà in quelle situazioni in cui non si può «votare con i piedi» (cioè rifiutare di utilizzare il servizio) come ad esempio avviene nel caso dei servizi statali forniti in condizioni di monopolio o altri simili, pubblici o privati che siano. Con un’istituzione come un aeroporto il feedback degli utenti non ha effetto , a meno che il management di sua iniziativa non si preoccupi di tenerne conto. In un raro esempio come quello della città di Singapore, le pagelle degli utenti vengono sollecitate a ogni pie’ sospinto – l’aeroporto di Chani installa apparecchi per votare, toccando faccine digitali, così da richiedere le opinioni dei clienti su ogni cosa, dalla qualità dei servizi di immigrazione allo stato immacolato delle toilette. Non c’è bisogno di dire che lo stesso non succede in Paesi come gli Stati Uniti, e non è probabile che questo cambi nel futuro è prevedibile. A dispetto di piattaforme pervasive per il responso diretto degli utenti, potrà volerci ancora del tempo prima che veniamo accolti con un «Buonjour Monsieur, comment pourrais-je vous aider?» all’aeroporto JFK di New York.
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STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Michael Cunningham a Lucca Michael Cunningham inaugura oggi a Lucca «Ilaria e le altre, ovvero della bellezza eterna», ciclo di incontri di letteratura, filosofia, arte e musica. Alle ore 21, nella chiesa di San Francesco, lo scrittore premio Pulitzer terrà una lectio magistralis che prende spunto dalla tomba di Ilaria del Carretto per parlare dell’amore e della morte, dell’arte e del ruolo dell’artista. E soprattutto per parlare dell’eternità che l’arte concede alle vite umane.
Oltre alle guerre, il ’900 ha conosciuto piccole e grandi imprese che hanno cambiato il nostro modo di stare al mondo. A balzi di dieci anni, dal 1904, le abbiamo raccontate nella serie che si conclude oggi
MARIO BAUDINO tupido è chi lo stupido fa», disse Forrest Gump, or sono vent’anni, riassumendo tra un sano pragmatismo e un candore degno di Voltaire, una lunga, complessa riflessione sulla stupidità umana, quella contro cui, secondo Schiller, lottavano inutilmente persino gli dèi, quella che per Einstein era infinita come l’universo e che per Musil, nella sua semplicità, confinava con l’arte. Nel film di Robert Zemeckis, tratto da un romanzo di Winston Groom, Tom Hanks dette vita a un personaggio evidentemente atteso. Da qualche tempo non si manifestava, e la sua discesa in campo venne accolta con un generale entusiasmo. In Italia come altrove, ma soprattutto in Italia. Ora il ’94 fu l’anno, si dirà, di ben altre discese in campo; questa non ha però nulla da invidiare a quella, parallela, di Silvio Berlusconi, che il 28
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CULTURA SPETTACOLI
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Tom Hanks nei panni di Forrest Gump, nel film del 1994 diretto da Robert Zemeckis, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Winston Groom del 1986
finale
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199 marzo debellò - non al Senato - la «gioiosa macchina da guerra» capitanata da Achille Occhetto. È stata, culturalmente, il segno di una svolta, dei tempi nuovi, di qualcosa che stava accadendo e aveva ancora bisogno di un nome. Le televisioni sfornavano da anni idioti di successo, la politica presa nel vortice di Tangentopoli stava agonizzando in un rumoroso balbettio, quella che un tempo era stata l’opinione pubblica si stava trasformando in «gente» (categoria nuovissima e imperscrutabile), l’economia non prometteva niente di buono, e insomma l’insegnamento trasmesso dalla madre a Forrest Gump («La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita») sembrava una promessa epistemologica da non trascurare.
Arriva il Cavaliere Il 26 gennaio, con un messaggio tv, Silvio Berlusconi annuncia la sua discesa in politica. Due mesi dopo vincerà le elezioni
Nell’anno in cui Berlusconi lancia il suo movimento politico dal grande schermo irrompe sulla scena il personaggio dello stupido di successo: ne nasce una categoria inossidabile
SUBITO BUTTATO IN POLITICA
Veltroni lo identifica nel leader della destra, la destra in Veltroni Di recente evocato anche Renzi Il film era inoltre bello, divertente, appassionante; commuoveva e induceva ai buoni sentimenti. Che cosa chiedere di più? Walter Veltroni disse subito che Berlusconi era come Forrest Gump (aggiungendo che quello cinematografico era però un personaggio positivo), da destra risposero che semmai Veltroni era come Forrest Gump (perché alle elezioni voleva correre da solo). Ne nacque una categoria politica inossidabile, cara alla satira ma non solo: la definizione è toccata in tempi recenti anche all’attuale premier, Matteo Renzi, che però nel 2009, all’alba della rottamazione, la usava come metafora, per indicare «una parte del centrosinistra convinta di vivere sotto una campana, come Forrest Gump». C’è un po’ di confusione. Colpa del personaggio, che non è ambiguo (come potrebbe?), ma ha due facce. O almeno, quando irrompe sulla scena, ha due motivi complementari per essere accolto come un trionfatore. Da un lato è l’idiota, nella tradizione dei
Scende in campo Forrest Gump
Orrore in Ruanda Il 6 aprile l’uccisione del presidente del Ruanda scatena la guerra tra hutu e tutsi. Seguirà il genocidio: un milione di morti
Si chiamava Ayrton Il primo maggio, durante il Gran Premio di San Marino di Formula 1, muore in un incidente il pilota brasiliano Ayrton Senna
grandi idioti dell’Occidente come il principe Myskin di Dostoevskij, «idiota» perché intimamente buono, Cristo reincarnato e quindi in qualche modo impossibile, segnato a dito, portatore di contrasti a causa della sua bontà. Però è anche stupido, nel senso delle capacità intellettive leggermente inferiori alla soglia della normalità, galleggia alla superficie delle cose, fa quel che gli si dice senza porsi domande, ritiene alla Candide di vivere nel migliore dei mondi possibili. La mamma lo manda a scuola, e lui ci va. La dolce Jenny gli dice di correre, e lui corre senza fermarsi più. Viene spedito in Vietnam, e non ci trova niente di speciale. Scampa alla morte, salva vite umane, riceve un’importante decorazione. Gioca a ping pong perché glielo hanno suggerito e diventa una star internazionale, partecipando alla famosa partita tra americani e cinesi, voluta da Richard Nixon nel ’72, ma gli capita anche di dare l’allarme che scatenerà lo scandalo Watergate. Il catalogo è vasto: viene ricevuto dal presi-
dente Kennedy e chiede di fare pipì, sonaggio: Forrest Gump corre, anche dal presidente Lyndon Johnson e gli senza motivo apparente, solo perché mostra il sedere, non certo per polemi- gli vien bene di farlo. Così, per sopire le ca ma per malintesa obbedienza. pene d’amore, corre avanti e indietro Attraversa la storia americana co- per tutta l’America, da costa a costa, me un sonnambulo. Suggerisce inav- seguito da sempre più nutriti drappelli vertitamente passi di danza a Elvis di «gente» che vuole da lui un messagPresley e l’idea per Imagine a John gio. Guru inconsapevole, chiude queLennon; diventa ricco con una barca sta fase della vita dicendo sempliceda gamberi acquistata «perché una mente: «Sono un po’ stanchino». Non è lo stupido promessa è una promessa» - in questo caUNA DOLCE IDIOZIA definito nel pamphfamoso di Carlo so era una promessa L’idea che ci renda graditi let fatta al miglior amico, Maria Cipolla (Allenon può non far breccia gro ma non troppo, il morto tra le sue braccia in Vietnam - e con e diventa un’idea di massa Mulino), ovvero chi l’aiuto di Dio e di un danneggia inconsatifone. Diventa miliardario perché in- pevolmente sé e gli altri: è un vuoto veste in una buffa società con una mela perfetto, che ognuno può riempire a nel marchio. La sua storia d’amore con piacimento. Robert Musil, nell’Austria Jenny finisce male (lei muore) ma an- d’inizio secolo, l’aveva come intravisto. che bene (lui accetta la morte perché Nel suo Saggio sulla stupidità, che era «fa parte della vita», e gli resta un figlio poi una breve conferenza, la collegava intelligentissimo). È un «idiota» fortu- ai luoghi comuni, alle definizioni tautonato: perché corre più di chiunque al- logiche (per esempio: «Religione? tro, e correndo salva sé stesso e gli al- Quando si va in chiesa»), alla «sostitutri. È questa la seconda faccia del per- zione di idee elevate con semplici sto-
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
I vincitori dei premi Balzan
Addio al «professor Borzacchini»
Annunciati i nomi dei vincitori dei premi Balzan 2014. Sono Mario Torelli (Università di Perugia, nella foto) per l’archeologia classica, Ian Hacking (University of Toronto) per l’epistemologia, G. David Tilman (University of Minnesota) per l’ecologia delle piante, Dennis Sullivan (City University of New York) per la matematica. Quest’anno è stato assegnato anche il Premio Balzan per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli, andato all’Associazione francese «Vivre en famille». Proclamazione ufficiale il 20 novembre al Quirinale.
È morto a Viareggio lo scrittore e umorista Giorgio Marchetti, alias il «professor Ettore Borzacchini». Nato a Lucca, da genitori livornesi, 71 anni fa, a lungo presidente della sezione italiana dell’Unione internazionale degli architetti, è stato uno storico collaboratore del periodico satirico Il Vernacoliere ed è noto in particolare per Il Borzacchini Universale, uno scoppiettante e salace «dizionario ragionato» della parlata della costiera toscana, con il quale ha vinto nel 1996 il premio di Satira politica di Forte dei Marmi.
Questa volta la vittima è Hercule Poirot Esce la nuova storia, scritta da Sophie Hannah. Forse non è un cattivo giallo, ma per un Christie-dipendente non funziona ALBERTO MATTIOLI SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
agari tradotta meglio e meno tagliata delle precedenti. Li abbiamo messi in valigia quando partivamo. Abbiamo discusso dei loro meriti e litigato sulle trasposizioni cinematografiche o televisive. Alla fine, nel lessico famigliare, non erano più «un giallo della Christie» ma «un Poirot» o «una Miss Marple» (esattamente come un romanzo di Simenon è sempre stato «un Maigret»). Di conseguenza, quando è arrivata la notizia che gli eredi di Dame Agatha avevano deciso di resuscitare Poirot, ogni vero Christie-dipendente è rimasto lacerato dai dubbi come un eroe di Corneille. Da un lato, l’opportunità di allargare il canone, perché 33 romanzi e 54 racconti non sono certo sufficienti a placare la nostra sete di sangue (si fa per dire, poiché nulla è più asettico di un omicidio della Christie. Fatti i rilievi del caso, i cadaveri spariscono con la stessa puntualità con la quale viene servito il tè delle cinque). Dall’altro, lo scetticismo, perché «un Poirot» non scritto dalla Christie suscita delle perplessità ancora prima di aprirlo. In fin dei conti, era stata proprio lei, durante la Seconda guerra mondiale, a farlo morire nell’ultima avventura, Sipario. Non aveva mai amato il suo personaggio più famoso, a differenza di Miss Marple in cui traspare tutta la tenerezza per le sue nonne e le zie ancora vittoriane e, forse, anche per quell’Inghilterra. E infatti la Christie infierì: prima di ucciderlo, mise il povero Poirot sulla sedia a rotelle, storpio, malato, a indagare nella stessa casa di camp ag n a , S ty l e s Court, dove aveva debuttato durante la guerra precedente. Ma poi tenne il romanzo in cassaforte e si decise a tirarlo fuori solo nel 1975. L’impeccabile, implacabile simmetria di Poirot si vendicò subito. E lei, la scrittrice più venduta al mondo, morì nel ’76. Adesso gli eredi hanno deciso che si può fare con Poirot quello che è già stato fatto con James Bond o Sherlock Holmes: una nuova avventura non d’autore. Per scriverla, è stata arruolata la giallista Sophie Hannah. E, dopo un gran battage pubblicitario, qualche anticipazione saggiamente distribuita ed embarghi severissimi, oggi è il giorno dell’uscita planetaria di Tre stanze per un delitto (Mondadori, pp. 312, € 18). Siamo nel 1929 e la scelta non è ca-
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rielle», alla «importanza data narrando a particolari superflui, a circostanze accessorie e a orpelli», alla «condensazione abbreviante». Però, aggiungeva, «tutte queste sono pratiche arcaiche di poesia. Credo che il loro uso smodato, oggi di moda, avvicini il poeta all’idiota». Vale anche l’inverso: l’idiota si avvicina al poeta. Forrest Gump dovette vedersela, nel ’94, con un altro grande film: Pulp Fiction di Quentin Tarantino, che fece impazzire gli intellettuali. Alla distanza, possiamo dire che non c’è stata gara. Là era questione di inconscio, qui di scelte e riconoscimenti deliberati. L’idea, in fondo semplice ed efficace, che una dolce idiozia ci rende graditissimi a genti e sergenti (nel caso, l’istruttore che, colpito dalla efficace obbedienza di Forrest Gump, gli preconizza un radioso futuro, prima della sua partenza per il Vietnam), non poteva, date le condizioni, non far breccia e diventare un’idea di massa. Di lì in poi, vai con gli arruolamenti, genti e sergenti per tutti, ciascuno nell’armata più congeniale, o casuale, pronti a correre, a sorridere, a tenere gli occhi bene aperti (Forrest Gump non sbatte mai le palpebre quando gioca a ping pong, perché gli hanno detto che l’unico segreto è non perdere d’occhio la pallina) pur non vedendo quasi nulla. Intanto, esce in libreria il grande fenomeno editoriale del decennio: Va’ dove ti porta il cuore, di Susanna Tamaro. Un invito zen in armonia con lo spirito dei tempi? Esce anche, di Norberto Bobbio, Destra e sinistra. A dicembre, dopo l’avviso di reato notificato mentre presiedeva il G8 a Napoli e il conseguente «ribaltone» di Umberto Bossi (indimenticabile la versione Forrest Gump che dell’ex leader leghista ha dato Maurizio Crozza), Silvio Berlusconi si dimette da presidente del Consiglio. Qualcuno, precipitoso, ne celebra la fine.
Agatha Christie (1890-1976) è stata autrice di gialli, incentrati sui personaggi di Poirot e di Miss Marple, e di romanzi rosa scritti con lo pseudonimo di Mary Westmacott
La scrittrice e poetessa inglese Sophie Hannah, 43 anni, è stata scelta dagli eredi di Agatha Christie per continuare le avventure di Poirot
Hercule Poirot (qui interpretato da Albert Finney nel film Assassinio sull’Orient Express, girato nel 1974 da Sidney Lumet) è un investigatore belga creato da Agatha Christie: esordì nel 1920 nel giallo Poirot a Styles Court e concluse le sue avventure morendo, vecchio e malandato, nel 1975 in Sipario. In tutto è stato protagonista di 33 romanzi e 54 racconti. La nuova storia, scritta da Sophie Hannah, si intitola Tre stanze per un delitto e esce oggi da Mondadori
suale perché in quell’anno non uscì alcun Poirot «vero», quindi non si sa cosa il belga più famoso del mondo abbia fatto. Secondo la Hannah, ha deciso di prendersi un mese di vacanza, senza lasciare Londra ma solo l’amato appartamento tutto squadrato e simmetrico per evitare di essere disturbato da qualche «caso» urgente. Così ha traslocato in una pensioncina e ogni giovedì, poiché la proprietaria quel giorno non cucina, va a cena al Caffè Pleasant dove, nonostante i cuochi siano inglesi, si mangia bene (e qui, già alle prime pagine, s’insinua il dubbio: Poirot ha sempre detestato la cucina inglese, il cibo inglese e perfino il modo inglese di organizzare i pasti nella giornata, perché il tè delle cinque impedisce di arrivare alla cena con i succhi gastrici in perfetta efficienza). Lì entra una donna sconvolta e parte l’intrigo. Letto (in fretta) il libro, l’impressione è che Tre stanze per un delitto non funzioni. Sta alla Christie come Cameron alla Thatcher: una pallida imitazione. Poirot, sì, fa funzionare le celluline grige e lancia volonterosamente frasi in francese, perfino troppe, però non ha l’animazione dell’originale. Non c’è l’umorismo della Christie, non c’è la sua arte del dialogo, non c’è il suo senso acutissimo delle differenze sociali e,
quando l’azione si sposta in un paesino, Great Holling, non ci sono nemmeno le sue deliziosissime descrizioni dell’Inghilterra rurale pettegola e classista, quasi un’Arcadia in negativo. In compenso, c’è troppo romanzo, se così si può dire. La Christie ha fatto della buona letteratura minore appunto perché non ha mai avuto la pretesa di fare della letteratura. Qui la spalla, un giovane investigatore di Scotland Yard, Edward Catchpoool, ha perfino dei complessi e, quel che è peggio, ne parla, laddove il capitano Hastings si limitava a essere stupido. Insomma, Tre stanze per un delitto forse non è un cattivo giallo. Ma certamente è un pessimo Poirot.
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Elzeviro MASSIMILIANO PANARARI
Un indignato anti-casta alla fine dell’800 l periodo che attraversava allora l’Italia era brutto, non tale però da potersi paragonare a quelli che, disgraziatamente, lo hanno seguito». A scrivere queste parole, nell’anno 1899, è il repubblicano e già combattente garibaldino Ettore Socci (18461905), un giornalista e parlamentare grossetano da considerarsi tra i simboli della perdita delle illusioni risorgimentali avvenuta già nei primissimi decenni di vita dello Stato unitario. Un romanzo-manifesto di quella stagione apparentemente lontana - ma, in fin dei conti, non molto diversa dalla nostra… – è proprio il suo I misteri di Montecitorio (riportato ora in libreria da Studio Garamond, pp. 176, euro 12), pubblicato a puntate, nel 1887, su La democrazia, uno dei battaglieri giornali che Socci diresse, e per i cui articoli faceva avanti e indietro dalle regie galere. Fino a quando, nel 1892, venne eletto deputato - sulla scorta del suo impegno per l’emancipazione della Maremma e delle lotte contro la corruzione e a favore del suffragio universale - finendo allora per toccare con mano quanto aveva immaginato, con preveggenza, nel fogliettone in cui raccontava della scalata politica dell’inizialmente «puro» avvocato di provincia Guidi. L’integerrimo «vecchio leone» (come lo chiamava l’amico Giosuè Carducci) Socci fu così un campione di indignazione, ben prima del giustizialismo contemporaneo, nei confronti della «casta» politico-parlamentare (nella quale, tanto per fare un esempio, annoverava tra i peggiori il «corruttore» Agostino Depretis, pluri-primo ministro del Regno e leader della Sinistra storica). E, al tempo stesso, fu un intransigente e preciso «entomologo», desideroso di applicare i principi della letteratura verista a un’antropologia differente da quelle più consuete dai contadini ai pescatori e agli operai - cui si dedicavano gli scrittori dell’epoca. Quella dei parlamentari giustappunto capi o peones - e dei loro appetiti non equamente ripartiti all’interno della solita trimurti: potere, donne e, soprattutto, denaro, perché, scriveva, alla fin fine, son tutti «ammalati di satiriasi di un portafoglio».
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STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Intervista
«La mia fortuna è stata fare piano bar dagli 8 ai 18 anni: ho capito che per raccontarmi non c’è niente come il pop. E oggi è come quando con le canzoni “dicevo” ai fidanzatini ciò che a parole non sarei stata capace di esprimere».
LAURA PAUSINI PIERO NEGRI VERONA
he estate è stata per Laura Pausini, impegnata in un giro del mondo celebrativo dei 20 anni di carriera che stasera la riporta da noi, all’Arena di Verona, per l’ultimo concerto italiano? «È un momento che mi voglio godere. Ad agosto ho perso mia nonna, ed è stato triste, ma è lei che mi ha insegnato a godermela, non posso tradirla ora».
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Come vive l’era dei social network?
“La prossima sfida? Cantare in cinese”
«Anche dopo il primo Sanremo, il nostro numero di telefono era sull’elenco. Mio padre mi aveva spiegato che avevo vinto grazie alle telefonate del pubblico e io rispondevo sempre, alle lettere, di persona. Sono stata con lui a Bolzano e a Palermo, a Treviso per visitare una famiglia che diceva di avere un figlio gravemente malato, per poi scoprire che stavano tutti bene. Un’esperienza imbarazzante... Parlare con chi ti sostiene è importante. E i social network sono la versione 2.0 di quel modo di rapportarsi con la gente».
La star stasera a Verona con il tour dei 20 anni di carriera “Un viaggio nei ricordi, ho risentito il Marco della Solitudine”
Che cosa possiamo ancora aggiungere sull’incidente durante il concerto in
«Tu eri la vera rockstar di casa», ha scritto su Facebook.
Laura Pausini, impegnata in un tour celebrativo dei vent’anni di carriera che stasera la porta a Verona
«Sono nata e cresciuta in un paese con cinquemila abitanti, ho vissuto molto con entrambe le nonne. L’altra, Teresa, mi ha insegnato a pregare e a ricamare, questa, Maria, era la nonna rock. Socialista, ha voluto funerali civili, nei quali sono state suonate le canzoni della sua vita: “Bandiera rossa” e “Laggiù nell’Arizona”. Un saluto che l’ha rappresentata».
La ragazza di paese
A quale nonna assomiglia?
«A tutt’e due. Era matematico: quando facevo ascoltare le mie canzoni, quelle che una preferiva non erano mai quelle che amava l’altra. Sono una persona molto contraddittoria e lo devo anche a loro».
«Per raccontare quello che provo non c’è niente come il pop: è sempre come quando cantavo ai fidanzatini cose che a parole non sapevo dire»
Nel 1993 appare a Sanremo con «La solitudine» e vince tra i giovani: nel 2014 gira il mondo e canta in cinque lingue: che cosa è accaduto?
«Se vieni da un paese e puoi girare il mondo ti butti nell’avventura e la vivi fino in fondo. Ma poi scopri che sei sempre quella persona là »
«Si cresce, come è naturale. La gente mi ha conosciuta da ragazzina, oggi sono una donna, e madre, che sente di essersi stranamente riavvicinata alla sua adolescenza. Per l’album 20 The Greatest Hits, ho realizzato un documentario sui miei vent’anni di canzoni che mi ha fatto riallacciare rapporti che avevo perduto. Mi sento di nuovo con le compagne di scuola e anche con Marco, quello che “se n’è andato e non ritorna più”. Quando all’improvviso hai la possibilità di girare il mondo ti butti nell’avventura. Ma poi puoi anche scoprire che sei sempre quella persona là».
Perù, con quelle immagini di un accappatoio che si apre sul palco?
«Era una non-notizia, mi ha offeso il fatto che dopo vent’anni di carriera si pensasse che l’avessi fatto apposta. E mi dà fastidio che si parli tanto di questo quando vedo pochissimi giornalisti italiani a Las Vegas se mi consegnano un Grammy. Forse è un segno dei tempi. Ricordo a scuola quando si seppe di questo Ligabue che veniva fuori da Reggio Emilia: si discuteva della sua musica, non delle sue mutande».
L’anno dopo quel Sanremo già canta in tutta Europa e in America, Usa compresi. Come è stato possibile?
«Devo molto a due persone: a Eros Ramazzotti, che mi ha aperto la strada, e al direttore di una radio olandese che venne a Sanremo, si innamorò della Solitudine e cominciò a programmarla. Da lì il contagio passò al Belgio, alla Svizzera, alla Germania, alla Francia. Per ultima la Spagna: volevano che la facessi in spagnolo e per convincermi mi fecero ascoltare La solitudine tradotta e interpretata da un’altra. Mi entusiasmai. La canto solo se mi fate fare l’intero album, azzardai. Così cominciò tutto. E il bello è che non so ancora come si chiamasse quel direttore di radio olandese».
NAPHTALINA/FREE EVENT
Ora che fa il giudice in un talent show (la versione messicana di The Voice) si è chiesta se Laura Pausini sarebbe mai stata scoperta da un talent?
«Forse sì. In fondo mio padre mi iscrisse a Castrocaro contro la mia volontà e
con l’opposizione di mia madre. Era come un talent show, no? La notte in cui vinsi Sanremo rimasi fino all’alba in hotel a parlare con i miei. E adesso che faccio? Come si comportano i famosi? A casa avevo in camera il poster di An-
na Oxa, ma non ho mai pensato: cosa faccio se divento Anna Oxa? La nostra generazione almeno non ragionava in quei termini, forse i ragazzi di oggi sì». Ma a 18 anni si può difendere il talento da chi lo vuole snaturare?
Dopo Verona, va a suonare negli Usa, in America Latina e poi in Australia e a Mosca, dove non è mai stata.
«Sono molto curiosa. Tra l’altro non so ancora in che lingua canterò: a volte mi capita di decidere sul momento. Il record è stato New York, dove le ho utilizzate tutte e cinque». La prossima sfida?
«Sono due: il cinese e il giapponese. Ho ascoltato i miei pezzi cantati in cinese, sono bellissimi. Ma li voglio fare io».
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embrava inossidabile, intramontabile, immortale. Il 25 marzo scorso aveva festeggiato 104 anni, lucidissima come sempre. Poi l’ictus in vacanza quest’estate e ieri la morte a Milano. Magda Olivero non era solo un grande soprano, ma una specie di macchina del tempo che infrangeva le coordinate temporali cui siamo abituati. Non sembrava possibile che ci fosse ancora una primadonna che aveva debuttato nel ’32, inciso Turandot nel ’38 e studiato Adriana Lecouvreurcon Cilea in persona. Carriera (e vita) insolite, eccezio-
S Colonna Sonora ALBERTO MATTIOLI
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In«EscobarParadiseLost» BenicioDelToronefaunritratto affascinanteepericoloso
su Youtube il video di lei che, a 99 anni, a Palazzo Cusani a Milano, intona convoceancorafermaefresca«Paolo, datemi pace» della Francesca da Rimini di Zandonai, altro autore cui doveva molto (e che le deve molto). La gente rimase prima stupefatta, poi ammirata e infine commossa. Era d’altri tempi anche il repertorio, incentrato sulla fin-de-siècle italiana, quella che gli stolti buttano tutta nel calderone del cosiddetto Verismo. Dunque Puccini, Giordano, Mascagni, appunto Cilea e Zandonai. Più una Violetta memorabile: diceva Rodolfo Celletti che, di
Eddie Redmayne interpreta Stephen Hawking nel film che spiega le sue teorie e le difficoltà della malattia
MARCO CONSOLI TORONTO
C’È PURE IL NARCOTRAFFICANTE
nali. Era nata nel 1910 a Saluzzo in una famiglia di magistrati. La corde vocali non erano di quelle baciate da Dio e la voce fu costruita con studio matto e disperatissimo, nota dopo nota. Iniziava a farsi un nome quando, nel ’41, si sposò e lasciò le scene. Il ritorno avvenne dieci anni dopo, nel ’51, e così si vide il paradosso di una grande carriera che inizia quando le altre cominciano a declinare. DebuttòinAmerica(MedeaaDallas) a 57 anni, al Metropolitan (Tosca) a 65,si ritirò a 71 (La voix humainea Verona) e a 83 incise Adriana. Incontrarla era stupefacente. Cercate
The Theory of Everything
il caso cienziati geniali in grado di cambiare il mondo, giocatori di scacchi folli, iconici trafficanti di droga, eredi di grandi dinastie risucchiati nella cronaca nera, paracadutisti leggendari, pittori dall’incomparabile talento. Il cinema, da sempre a caccia di storie epiche, al festival di Toronto riscopre le biografie, perché se gli sceneggiatori sono a corto di idee per inventare da zero personaggi memorabili che non siano eroi dei fumetti, ci si può sempre ispirare alla vita vera. E mentre a Venezia abbiamo visto le biografie di Pasolini e Leopardi, da questa parte dell’oceano
Addio al soprano Magda Olivero l’artista che ha sconfitto il tempo
Pawn sacrifice La sfida tra lo scacchista americano Bobby Fischer (Tobey Maguire) e il russo Boris Spasskij (Liev Schreiber)
Turing, Hawking, Fischer l’intelligenza è la nuova star Al Festival di Toronto i biografilm sui due scienziati e lo scacchista The Imitation Game
sono i genii scientifici a farla da padrone, ad iniziare da Alan Turing, matematico londinese interpretato da Benedict Cumberbatch nell’atteso The Imitation Game. Il film reso vivace da dialoghi ricchi di humour, racconta l’impegno molto serio, e lo studio matto e disperatissimo, profuso dal giovane Turing e dai suoi colleghi (tra cui Joan Clarke, interpretata da Keira Knightley) durante la II guerra mondiale, per scardinare i segreti della macchina Enigma usata dai nazisti per mandarsi messaggi in codice. Inglese e scienziato è anche Stephen Hawking che in The Theory of Everything è interpretato da Eddie Redmayne: il film, basato sulle memorie della prima moglie Jane (Felicity Jones) tenta di spiegare al
Turing (Benedict Cumberbatch) e i suoi colleghi (tra cui Joan ClarkeKeira Knightley) nella II guerra mondiale scardinano i segreti della macchina nazista Enigma
pubblico a digiuno di nozioni scientifiche le sue complesse teorie, ma racconta anche l’amore per Jane e le difficoltà causate dalla malattia degenerativa che lo ha colpito. La pellicola, come le altre, non si sottrae dunque all’esercizio più difficile delle biografie, quello di raccontare la persona oltre il personaggio, evitando così di esaltare solo la grandezza storica di qualcuno, e cercando anche di mettere in luce le debolezze umane. Ecco quindi che Turing viene descritto come un ragazzo a proprio agio con le macchine e i numeri, ma in grande difficoltà con le persone, probabilmente per via dell’omosessualità a lungo nascosta che lo avrebbe poi relegato ai margini della società inglese segnandone il destino. Mentre il pittore britannico William
Metti una sera Hollywood a Palazzo Vecchio EGLE SANTOLINI FIRENZE n pezzo di Hollywood a Palazzo Vecchio, anzi un pezzo di West: comprensivo di un centinaio di petrolieri texani, volati privatamente dagli Stati Uniti e basiti sotto gli affreschi del Vasari, per partecipare domenica sera al gran galà benefico Celebrity Fight Night eccezionalmente trasmigrato in Italia. Raccolta di fondi a favore del Centro per la ricerca sul Parkinson che prende il nome da Muhammad Ali, apporto fondamentale di Andrea Bocelli e della sua Fondazione, organizzazione a cura di Ermanno Scervino. È stato questo il parterre scelto dall’ospite più di spicco, George Clooney, per annunciare le prossi-
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me nozze: «In a couple of weeks, and, of all places, in Venice»: insomma a Venezia, forse il 27 settembre. Al fianco di George la scrutatissima fidanzata Amal Alamuddin, l’avvocatessa libanese di Assange, in Dolce e Gabbana nero e molto strizzato («vitino troppo di vespa, impossibile che sia incinta», escludeva una signora presente), che ai bagni di folla dovrà abituarsi in fretta; accanto a loro, nel tavolo più sotto esame dei 33 preparati nel Salone dei 500, Agnese Renzi in Scervino nero, Renzo Rosso, il sindaco Dario Nardella e signora, e i due anfitrioni Bocelli, lui in giacca bianca e lei pure in Scervino, ma bluette. Serata condotta con verve da Michelle Hunziker incinta di quattro mesi del terzo figlio. Un sospetto di Las Vegas quando
l’illusionista Suchard scende fra i tavoli per coinvolgere Clooney nei giochi di prestigio, e quando Tony Renis compare in tenuta giallo burro per l’aperitivo sulla terrazza di Saturno. Intanto i cacciatori di selfies perseguitavano Lionel Richie e Belen, perfino Nicoletta Mantovani che qui è assessore alle Relazioni internazionali. Niente
Hollywood a Palazzo Vecchio Sopra Andrea Bocelli canta e Zubin Mehta dirige Qui accanto George Clooney e fidanzata
ANSA
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tutte le incisioni dell’aria del primo atto, la più bella era la sua. Anche il modo di stare in scena era d’altri e dannunziani tempi, sopra le righe e attaccato alle tende. I fan veneravano, i modernisti no, e si sbagliavano entrambi: era figlia del suo tempo che, grazie alla sua incredibile longevità, con lei e solo con lei diventava anche il nostro.Sembraincredibilechesenesia andata. Restano i dischi, pochissimi in studio, quasi tutti live e spesso in produzioni provinciali. Sono loro, purtroppo, l’unica vera immortalità concessa all’artista.
Turner ci viene presentato in Mr. Turner come un uomo eccentrico, pieno di sé ma molto solo, disperatamente alla ricerca del contatto con il mondo femminile e caratterizzato da modi piuttosto primitivi. Un’altra grande fragilità è quella di Bobby Fischer, l’eccezionale talento degli scacchi che finì per trasformare la propria ossessione per un mondo fatto di mosse e regole, e dunque teoricamente sempre sotto controllo, in vera e propria paranoia. In Pawn Sacrifice l’ex Spider-Man Tobey Maguire lo interpreta mettendo in scena una serie di stranezze lungo la strada verso l’inevitabile follia. Un ritratto sullo sfondo di un vero e proprio scontro tra due blocchi, quello occidentale e quello comunista, durante la Guerra fredda, rappresentati appunto da Fischer e dal campione russo Boris Spasskij, pedoni sacrificabili, per dirla in gergo scacchistico, in nome di una ghiotta occasione di propaganda delle superpotenze. Tra tanti “eroi”, compreso il paracadutista Carl Boenisch, celebrato nel documentario Sunshine Superman, con il suo invito alla libertà celebrato con i lanci da montagne e grattacieli che hanno dato vita allo sport del base jumping, a Toronto c’è anche spazio per le anime nere. Un po’ di Italia c’è in Escobar: Paradise Lost, prima prova alla regia dell’attore Andrea Di Stefano, che cerca di raccontare il declino del trafficante di droga colombiano attraverso l’incontro fittizio con un surfista innamorato della nipote; e ne fa un ritratto al tempo stesso affascinante e pericoloso, anche grazie al carisma di Benicio Del Toro. Performance cui si può accostare per la futura stagione degli Oscar anche il comico Steve Carell che con un naso finto si cala nei panni di John du Pont, erede dell’omonima dinastia americana e uomo dai mille interessi che finì per uccidere l’amico e lottatore campione olimpionico Dave Schultz.
Muhammad Ali, sconsigliato dai medici ma celebrato da George come «l’uomo che all’epoca della guerra nel Vietnam ha aiutato il mio Paese a uscire da uno dei suoi più grandi errori». Prima del concerto di Bocelli con l’Orchestra del Maggio Fiorentino diretta da Zubin Mehta, la grande asta benefica con in palio, fra l’altro, una scultura di Mimmo Paladino e una cena a New York con Robert De Niro e Billy Crystal. Più di un milione di dollari di ricavato, il traguardo prefissato dalla Celebrity Fight for Life, 100 milioni in vent’anni di storia, è stato superato. «Un anno fa ho conosciuto Muhammad Ali - rievoca Bocelli - da sempre il mio eroe, e gli ho anche cantato Happy Birthday. Ci siamo offerti di organizzare il gala in Italia: siamo un paese generoso, ma è una vergogna che chi finanzia i politici possa scaricare dalle tasse più di chi fa beneficenza. E la burocrazia rende tutto più difficile».
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Programmi tv
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del 9 settembre 2014
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Rai 2
6.00 Euronews 6.10 Il caffè di Raiuno 6.30 Tg 1 6.45 Unomattina Attualità 11.00 Tg 1 11.10 A conti fatti Attualità 12.00 La prova del cuoco Varietà Lo storico programma leader della cucina in Tv condotto da Antonella Clerici 13.30 Telegiornale 14.00 Tg 1 Economia Attualità 14.05 Dolci dopo il Tiggì Varietà Con Antonella Clerici 14.40 Torto o ragione? Il verdetto finale Attualità Il court-show condotto da Monica Leofreddi 16.00 La vita in diretta 18.50 Reazione a catena Gioco 20.00 Telegiornale
7.20 Heartland Telefilm 8.00 Le sorelle McLeod Serie 9.25 Pasión Prohibida TN 10.10 Tg2 Insieme Estate 11.00 I fatti vostri Varietà 13.00 Tg 2 Giorno 13.30 Tg2 E...state con costume 13.50 Medicina 33 14.00 Detto Fatto Attualità 16.15 Castle Telefilm 17.00 SuperMax Tv Varietà 17.55 Tg2 Flash L.I.S. 18.00 Tg sport 18.20 Tg 2 18.50 NCIS: Los Angeles TF 19.40 NCIS Telefilm Protagonista la principale squadra di agenti speciali del Naval Criminal Investigative Service (NCIS) 20.30 Tg 2 20.30 21.00 Lol Serie
Rai 3 6.30 Rassegna stampa 8.00 Agorà Estate Attualità 10.10 Pappagone e il mutuo Documentari 10.30 A che servono questi quattrini? Film (comm., 1942) ★★★ 12.00 Tg 3. Tg 3 Fuori Tg 12.25 La signora del West TF 13.10 Il Tempo e la Storia 14.00 Tg Regione. Meteo 14.20 Tg 3. Meteo 3 14.50 Tgr Piazza Affari 14.55 Tg3 Lis 15.00 Terra nostra 2 TN 15.50 Geo Magazine Doc. 16.50 Calcio Under 21: ItaliaCipro Sport 19.00 Tg 3. Tg Regione. Meteo 20.00 Blob Videoframmenti 20.10 Ai confini della realtà TF 20.35 Un posto al sole SO
Canale 5
Italia 1
Rete 4
La 7
6.00 Tg 5 Prima pagina 7.54 Traffico 7.56 Borse e Monete. Meteo 8.00 Tg 5 Mattina 8.45 Mattino Cinque 11.00 Forum Barbara Palombelli conduce la nuova edizione del programma e ci proporrà i casi e le controversie in tema di lavoro, casa, famiglia, costume e matrimonio 13.00 Tg 5. Meteo.it 13.40 Beautiful Soap opera La soap opera statunitense più seguita al mondo 14.45 Dov’è mia figlia? Miniserie 16.00 Pomeriggio cinque 18.55 Il segreto Telenovela 20.00 Tg 5. Meteo.it 20.40 Paperissima Sprint
7.05 La vita secondo Jim Serie 7.30 Mike & Molly Sitcom 8.25 The closer Serie 10.25 Person of interest Serie 12.25 Studio Aperto 13.00 Sport Mediaset Sport 14.05 I Simpson Telefilm Cult. Quella dei Simpson è una vita basata sul lifestyle della famiglia statunitense media 14.35 Futurama Cartoni 15.00 Pretty Little Liars Telefilm Aria, Hanna, Spencer ed Emily sono un gruppo di amiche che subisce la perdita di una di loro, Alison, scomparsa senza lasciare traccia 16.40 Dawson’s Creek Telefilm 18.30 Studio Aperto. Meteo 19.20 CSI New York Telefilm
6.50 Zorro Telefilm 7.20 Hunter Telefilm 8.15 Cuore ribelle Telenovela 9.40 Carabinieri Telefilm 10.45 Ricette all’italiana 11.30 Tg 4 - Telegiornale 12.00 Detective in corsia TF 13.00 La signora in giallo TF 14.00 Lo sportello di Forum 15.30 Hamburg distretto 21 Telefilm 16.35 Lucky Luke la mamma dei Dalton Film-tv (western, 1991) con Terence Hill, Nancy Morgan. Regia di Richard Schlesinger 18.55 Tg4 - Telegiornale 19.35 Ieri e Oggi in Tv Varietà 19.55 Tempesta d’amore Soap opera 20.30 Il segreto Telenovela
6.00 Tg La7. Meteo. Oroscopo. Traffico 7.00 Omnibus - Rassegna stampa Attualità 7.30 Tg La7 7.55 Omnibus Attualità 9.45 Coffee Break Attualità 11.00 Otto e Mezzo Attualità 11.30 DiciannoveEquaranta 11.50 Otto e Mezzo Attualità 12.30 Agente speciale Sue Thomas Telefilm 13.30 Tg La7 14.00 Tg La7 Cronache 14.40 Le strade di San Francisco Telefilm 17.40 Il commissario Cordier Telefilm 19.40 DiciannoveEquaranta 20.00 Tg La7 20.30 Otto e Mezzo Attualità Conduce Lilli Gruber
21.10 Finalmente la felicità
20.30 Calcio Euro 2016: Norvegia-Italia
21.10 Squadra Speciale Cobra 11
21.05 Un amore tutto suo
SPORT. Si gioca all’Ullevaal di Oslo
TELEFILM. Hanna Jensen, una
FILM.(comm.,1995)conS.Bullock,
FILM. (comm., 2011) con L. Pie-
la gara di qualificazione Euro 2016,tralanazionalenorvegese diPer-MathiasHøgmoelanazionale azzurra di Antonio Conte
ragazza di 17 anni che vive in un centro sociale, è vittima di un tentativo di rapimento. Ben e Semir riusciranno a sventarlo
B.Pullman.RegiadiJ.Turteltaub. Dopoaversalvatolavitaaunavvocato, i familiari scambiano una bigliettaia per la sua fidanzata
raccioni, A. Romero. Regia di L. Pieraccioni.Unuomoscopreche suamadreadottòunabambina, cheadessoèunabellissimadonna
23.10 Porta a Porta Attualità 0.45 Tg 1 - Notte. Che tempo fa 1.20 Sottovoce Attualità 1.50 Real School Attualità 2.20 Mille e una notte Memoria Attualità 5.00 Da Da Da
22.55 The good wife Telefilm 23.40 Senza peccato Attualità 0.35 Tg 2 0.50 Hawaii Five-0 Telefilm 1.40 Meteo 2 1.50 La lancia del destino Fiction
★★
23.00 Tg 3 Linea notte estate. Tg regione 23.35 Report Cult Attualità 0.45 Zettel 3 - La filosofia in movimento Attualità 1.15 Fuori Orario. Cose (mai) viste
★★
23.20 Licenza di matrimonio Film (comm., 2007) con Robin Williams, Mandy Moore Regia di Ken Kwapis 2.10 Tg 5 Notte. Rassegna stampa. Meteo.it
21.10 Chicago Fire
21.15 La Bibbia
TELEFILM. Tara,l’apprendistaparamedico, accusa Kelly Severide di averlamolestata.Kellyaffermala sua innocenza, ma la testimonianza di Al Rutkowski farà la differenza. Con Taylor Kinney
TELEFILM. Grazie all’intervento
23.05 Eagle Eye Film (thriller, 2008) con Shia LaBeouf, Michelle Monaghan 1.20 Sport Mediaset Sport 1.45 Studio aperto - La giornata 2.15 Top One Game show
21.10 Suspect - Presunto colpevole ★★★
divino e all’aiuto di Raab, Giosuè e i suoi uomini riusciranno a conquistare la città di Gerico. Samuele accetterà la volontà di Dio, unge Saul
FILM. (thriller, 1987) con Cher, D.
Quaid. Regia di P. Yates. Un’intraprendente avvocatessa difende,controtuttoetutti,un barbone accusato di omicidio
23.15 Alì Film (dramm., 2002) con Will Smith, Jamie Foxx, Jon Voight 2.25 Il merlo maschio Film (comm., 1970) con Lando Buzzanca, Laura Antonelli, Lino Toffolo
23.30 Tg La7 Night Desk 0.00 DiciannoveEquaranta 0.25 Omicidio a luci rosse Film (thriller, 1984) con Melanie Griffith, Craig Wasson 2.00 Otto e Mezzo Attualità 2.40 La7 Doc Documentari
digitale terrestre RAI 4 11.15 12.00 13.30 14.15 15.00 15.50 16.35 18.05 18.10 18.55 19.40 20.25 21.10 22.45
21
Flashpoint Serie Streghe Serie Haven Serie Stargate Atlantis Doctor Who Serie One Tree Hill Serie Streghe Serie Rai News - Giorno Warehouse 13 The Lost World Serie Doctor Who Serie Stargate Atlantis Radio Killer Film Wonderland 2014 Flash Magazine
RAI 5
23
14.35 La Terra Vista Dal Cielo - Caos Clima 15.25 Anica appuntamento al Cinema 15.30 Opera - La Donna del Lago Musicale 18.30 Rai News - Giorno 18.35 Grandi Giardini di Francia 19.35 Gli Impressionisti 20.40 Passepartout Littera Antiqua 21.15 London River Film 22.50 Scaramouche Cortometraggio
RAI STORIA 54 17.00 a.C.d.C. 19.00 W La storia Fosse Ardeatine - la strage Nazista 19.30 L’Italia in 4d Anni ‘50:Vite bollate 20.30 Il giorno e la storia 20.50 Il tempo e la storia Brigantaggio:una guerra italiana 21.30 Res - Donne Straordinarie Martha Gellhorn 22.30 Correva L’anno Pio IX
RAI MOVIE
13.05 Hell On Wheels 3 Un mulo in meno Serie 13.55 Bunraku Film 16.00 Il giorno della civetta Film 17.55 Rai News - Giorno Notiziario 18.00 Il villaggio di cartone Film 19.30 Quel ragazzo della curva B Film 21.15 Operazione sottoveste Film 23.25 Ruggine Film
film 18.00 Le avventure di Fiocco di Neve SKY CINEMA FAMILY 18.45 Mangia, Prega, Ama Liz, insoddisfatta, si mette in viaggio per trovare se stessa e la felicità SKY HITS 18.50 Le parole che non ti ho detto SKY CINEMA 1 18.55 ... E giustizia per tutti SKY CLASSICS
19.15 Norbit Eddie Murphy sposa Rasputia, ma un giorno incontra il suo primo grande amore SKY COMEDY
19.20 20 anni di meno L’incontro tra la donna in carriera Virginie Efira e il ventenne Pierre Niney SKY PASSION Wrong Turn Ingranaggio mortale Joshua si guadagna da vivere lavorando per Vincent, uno spietato boss SKY MAX 19.35 Eco Planet - Un pianeta da salvare Sam, figlio del presidente di Capital City, finisce in un villaggio rurale SKY CINEMA FAMILY
21.00 Sky Cine News SKY CINEMA 1 Supercuccioli - I veri supereroi Cinque cuccioli scoprono dei misteriosi anelli. Acquisteranno incredibili poteri SKY CINEMA FAMILY
L’ora delle pistole Lo sceriffo Earp e Doc
Holliday devono ancora fare i conti con i Clanton SKY CLASSICS Il Missionario Mario Diccara, uscito di prigione, viene scambiato per un curato SKY COMEDY Il tempo delle mele La quattordicenne Vic (Sophie Marceau) affronta i primi guai sentimentali SKY PASSION Strange Days Un ex agente trova un dischetto dove è registrato l’omicidio di un rapper nero SKY MAX 21.10 L’intrepido Il quarantenne disoccupato Antonio Albanese sbarca il lunario come può SKY CINEMA 1
Ti presento i miei Greg è innamoratissimo di Pam, però prima deve conquistare la fiducia del padre SKY HITS 22.30 Nata per vincere SKY CINEMA FAMILY
22.40 S.P.Q.R. 2000 e 1/2 anni fa SKY COMEDY 22.50 Brutti, sporchi e cattivi In una baracca, una famiglia pugliese vive sotto la tirannia di Nino Manfredi SKY CLASSICS 22.55 Dirty Dancing 2 L’Avana, 1958: la giovane Katey è attratta da Javier, cameriere e ballerino SKY PASSION 23.05 Giorni contati SKY HITS
serie tv 19.00 Delitti in Paradiso
FOX
CRIME
Grey’s Anatomy
FOX
LIFE
The Big Bang Theory
9.05 Ritratto di signora Film 11.55 Ca Ira Il Fiume della Rivolta Film 13.40 Hazzard Telefilm 15.50 Spara Joe... e così sia!!! Film 17.35 Il figlio dello sceicco Film 19.10 Hazzard Telefilm 20.55 Ned Kelly Film 23.00 Delitto al ristorante cinese Film 0.55 Lucky Luke (Daysy Town) Film
CIELO
20.30 The Big Bang Theory FOX 20.50 Donne nel mito: Anna Frank DIVA UNIVERSAL 21.00 Wolff, un poliziotto a Berlino DIVA UNIVERSAL NCIS Los Angeles FOX CRIME
Bones FOX LIFE Perception FOX 21.50 NCIS Los Angeles
FOX
CRIME
True Blood FOX 21.55 Wolff, un poliziotto a Berlino DIVA UNIVERSAL Bones FOX LIFE 22.45 The Bridge FOX CRIME Cucine da incubo FOX DIVA
DISCOVERY CHANNEL
20.00 Deep Purple - Live at Montreux 2006 ARTE Affari a quattro ruote DISCOVERY CHANNEL
20.05 Cuochi e fiamme LEI 20.20 America’s Next Top Model SKY UNO 20.25 Stupidi al quadrato
21.00 L’Arte del calcio: Pirlo e Kubrick ARTE Property Wars DISCOVERY CHANNEL
Chi veste la sposaMamma contro suocera LEI 21.10 Juilliard School: La scuola delle stelle ARTE
America’s Next Top Model SKY UNO 21.30 Property Wars DISCOVERY CHANNEL
21.45 A scuola di danza ARTE
21.55 Terrore nei cieli 22.00 Un affare tira l’altro DISCOVERY CHANNEL
UNIVERSAL
Ricomincio... dai miei FOX
23.25 Ricomincio... dai miei FOX FOX
15.10 Diario di una nerd superstar Fiction 16.00 Catfish: False Identita’ Attualità 16.50 16 Anni e Incinta 17.50 Teen Mom Varietà 18.50 Teenager in Crisi di Peso Varietà 19.50 16 Anni e Incinta 21.10 16 Anni e Incinta Italia Varietà 23.00 Catfish: False Identita’ Attualità 0.00 Ex On The Beach: la rivincita degli Ex
REAL TIME
Chi veste la sposa Napoli LEI America’s Next Top Model SKY UNO 22.15 Cercando Romeo e Giulietta ARTE
31
15.15 Quattro matrimoni - Australia 16.15 Abito da sposa cercasi Varietà 17.15 Randy: SOS matrimonio Varietà 18.10 Extreme Makeover: Diet Edition Documentari 20.10 Cucine da incubo USA Varietà 21.10 Pazzi per la spesa 23.05 Bake Off Italia: dolci in forno Documentari
DMAX 13.25 14.15 15.10 16.00 16.50 17.45 18.35 19.30 20.20 21.10 22.00 22.50
COMEDY
18.35 Low Budget - Salti Temporali PREMIUM UNIVERSAL
18.50 2 giorni a Parigi Parigi: Julie Delpy e il fidanzato fanno tappa per due giorni a casa dei suoi PREMIUM UNIVERSAL
Wolfhound Liberato dopo anni di schiavitù, un valoroso guerriero dà inizio alla vendetta 19.05
PREMIUM CINEMA ENERGY La Cortigiana PREMIUM CINEMA EMOTION Io Sono Tu PREMIUM CINEMA
19.15 19.25 La bomba Quattro italiani a New York per fare gli attori “recitano” la parte dei mafiosi PREMIUM COMEDY
20.40 Project Greenlight 1 PREMIUM UNIVERSAL
21.15 La ragazza che giocava con il fuoco Due giornalisti della rivista Millenium vengono brutalmente assassinati PREMIUM CINEMA
Beethoven Scappato da crudeli esperimenti, cucciolo di sanbernardo finisce in casa Newton PREMIUM UNIVERSAL
State of Play Russell Crowe si ritrova a risolvere un mistero di delitti e collusione PREMIUM CINEMA ENERGY
Di nuovo in gioco Clint Eastwood ritorna a recitare la parte di un talent scout sportivo PREMIUM CINEMA EMOTION
Matrimonio impossibile Remake di “Una strana coppia di suoceri”, con Michael Douglas e Albert Brooks PREMIUM COMEDY
22.45 Low Budget
PREMIUM
UNIVERSAL
22.55 Il guru Un indiano va a New York per fare cinema, ma si ritrova nel cast di un film hard PREMIUM COMEDY
23.00 S.Y.N.A.P.S.E. - Pericolo In Rete PREMIUM UNIVERSAL
23.05 Jimmy Grimble Una vecchia barbona regala a Jimmy un paio di ‘magiche’ scarpette chiodate PREMIUM CINEMA EMOTION
23.20 Blood Diamond Diamanti di sangue Un mercenario, un pescatore e un giornalista in cerca di un prezioso diamante PREMIUM CINEMA ENERGY
23.35 Planet Terror
PREMIUM
CINEMA
0.40 Occhio malocchio prezzemolo e finocchio Il superstizioso Lino Banfi è convinto che il vicino di casa gli porti sfortuna PREMIUM COMEDY
52
Banco dei pugni Ci sei o ci fai? Sei spacciato! River Monsters Airport Security Chi offre di più? Cacciatori di tesori Affari a tutti i costi Documentari Banco dei pugni Affari a quattro ruote Documentari Fast N’ Loud I maghi delle auto Documentari
serie tv
film 17.45 Burn After Reading-A Prova di Spia PREMIUM
19.35 A caccia di auto
NATIONAL GEOGRAPHIC
LIFE
8
intrattenimento 19.30 The sea is my land
GEOGRAPHIC
UNIVERSAL
MTV
26
14.30 MasterChef Italia 2 15.15 SkyTg24 mezzogiorno 15.30 MasterChef Italia 2 16.30 Fratelli in affari 17.30 Buying & Selling 18.30 Il boss del fai da te 19.15 Affari al buio Texas Documentari 19.45 Affari al buio 20.15 Affari di famiglia 21.10 MasterChef Australia All Stars 23.15 Scandalosa Gilda Film
20.55 Concordia: l’ultimo viaggio NATIONAL
20.20 Alfred Hitchcock Presents DIVA
23.40 Criminal minds
22
NATIONAL GEOGRAPHIC
FOX
22.55 Tutto parla di te
IRIS
ARTE
CRIME
19.10 Sex & the City FOX LIFE I Simpson FOX 19.20 Quincy DIVA UNIVERSAL 19.40 Sex & the City FOX LIFE I Simpson FOX 20.05 Criminal minds FOX
CRIME
24
15.20 The Vampire diaries MYA 15.45 Revolution ACTION 15.50 Psych TOP CRIME 16.10 Una mamma per amica MYA 16.30 Friends JOI Supernatural ACTION 16.59 Mike & Molly JOI Un Fidanzato In Prestito MYA 17.20 Covert affairs ACTION 17.25 The middle JOI 17.45 Monk TOP CRIME 17.50 Parks And Recreation JOI
18.05 Revolution ACTION 18.20 Mom JOI 18.40 Due Uomini e 1/2 JOI The Vampire diaries MYA
18.50 Supernatural ACTION 19.05 Big Bang Theory JOI 19.25 Criminal Intent TOP CRIME
19.30 Harry’s Law JOI One Tree Hill MYA 19.35 Covert affairs ACTION 20.15 Law & Order: Unità Speciale TOP CRIME 20.25 Revolution ACTION 21.00 Joi Best JOI 21.05 Stevie TOP CRIME 21.15 Due Uomini e 1/2 JOI Gossip Girl MYA Spooks Le indagini degli agenti segreti dell’Intelligence britannica ACTION 22.05 E alla fine arriva Mamma! JOI 22.50 Covert affairs TOP CRIME
1
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
SPORT
Oggi in Tv 12,45 Diretta Azzurra 13,00 Sport Mediaset 16,50 Calcio. Italia-Cipro U21 17,00 Basket. Lituania-Turchia 17,45 Calcio. Germania-Romania U21 18,00 Tg sport
RaiSport1 Italia1 Rai3 Sportitalia Eurosport Rai2
18,00 Calcio. Azerbaijan-Bulgaria 18,00 Iaaf atletica magazine 19,00 Sport Mediaset 20,45 Calcio. Norvegia-Italia 20,45 Calcio. Rep. Ceca-Olanda 21,00 Basket Slovenia-Usa 23,15 Postpartita Norvegia-Italia 1,20 Sport Mediaset
.
33
SkySport1 FoxSports2 Italia2 Rai1 SkySport1 Sportitalia RaiSport1 Italia1
RETROSCENA
TEODORO CHIARELLI
Si sono visti ieri, si rivedranno oggi. Quello che dovevano dirsi, però, ormai se lo sono detto. Sergio Marchionne e Luca Montezemolo stanno solo definendo gli ultimi dettagli. Ma tutto lascia pensare che si vada verso un divorzio consensuale fra la Ferrari (e quindi la Fca) e il suo carismatico presidente. L’annuncio potrebbe arrivare addirittura fra oggi e domani, in maniera tale che possa essere illustrato al consiglio di amministrazione del Cavallino Rampante convocato giovedì per l’approvazione dei conti semestrali. Secondo
Alonso,lesirene dellaMcLaren eilpeso dellosponsor CRISTIANO CHIAVEGATO on è stato un normale lunedì, il giorno dopo un gp, a Maranello. Delusione dei tifosi, tensione intorno alla squadra. La gente teme che risultati negativi e polemiche portino anche Alonso ad abbandonare anzitempo il Cavallino. Lo spagnolo ieri era a Fiorano, dove con Raikkonen ha avuto un lungo colloquio con Montezemolo. Intorno a Fernando nuotano le sirene della McLaren, che nel 2015 sarà spinta dai motori Honda e vuole un big al
N
Oggi altro incontro con Marchionne. L’interim potrebbe essere affidato all’ad Felisa le indiscrezioni circolate nelle ultime ore potrebbe essere lo stesso Marchionne ad assumere la presidenza della società di Maranello. Più probabile, invece, che nel breve termine la carica possa essere affidata all’amministratore delegato Amedeo Felisa, subentrato nel 2008 a Jean Todt, apprezzato PHOTOPRESS dall’ad di Fiat Chrysler. Ieri Marchionne ha approLuca Montezemolo è presidente della Ferrari dal 1991 fittato della riunione del board di Philip Morris, di cui fa parte, tenutosi a MaIL CAMBIO AL VERTICE DI MARANELLO ranello, per incontrarsi con Montezemolo. La sua Maserati blu è stata vista entrare e uscire sia dalla pista di Fiorano che dalla fabbrica dove Montezemolo e Felisa hanno i propri uffici. Dopo le tensioni degli ultimi mesi, le parole dei protagonisti sabato e domenica e i disastrosi risultati della Rossa a Monza, sia Marchionne che MontezeSergio Marchionne esce dallo stabilimento molo avrebbero Ferrari a bordo della sua Maserati nera convenuto che L’ad di FCA ha incontrato Montezemolo una stagione ormai si è chiusa. Una stagione lunga e ricca griglia di partenza, domenica a si sottolinea la necessità di ri- Marchionne e John Elkann, pur l’azienda sull’orlo del fallimento. In realtà è da almeno un paio di soddisfazioni per la Ferrari Monza, con sei motori Merce- fondare al più presto un proget- covando da tempo, ha avuto una e il suo presidente: ventitrè an- des ai primi sei posti. Nè lui, invi- to di Formula 1 che riporti le gestione soft particolarmente d’anni che il tema degli insuffini e 14 titoli mondiali. Con la tato al Workshop di Cernobbio, Rosse a vincere in pista oltre lunga. Oltre che per il fatto che cienti risultati sportivi emerge casa di Maranello trasformata ha fatto nulla per celare in pub- che sui mercati. Tutti concorda- Montezemolo non è un mana- nelle discussioni fra il numero in case history industriale: bi- blico la propria irritazione. Anzi. no, comunque, che la transizio- ger qualunque: pupillo dell’Av- uno della Ferrari e i suoi azioniLo stesso Montezemolo, pur ne va gestita con grande accor- vocato, alla scomparsa di Gian- sti. Montezemolo ha difeso a ollanci in utile (lo scorso anno 400 milioni di euro nelle casse manifestando la sua amarezza, tezza. La Ferrari è un bene trop- ni Agnelli e poi del fratello Um- tranza l’allora team principal Fiat), il brand riconosciuto co- ieri ha ammesso che sta calando po prezioso e delicato per corre- berto, è stato punto di riferi- Stefano Domenicali, nonostanme il più forte al mondo. Ma il sipario su una bella avventura. re il rischio di azzardare mosse mento della grande famiglia to- te la squadra non imbroccasse rinese, fino ad assumere la pre- un mondiale. Marchionne non lo Marchionne a Cernobbio è «La situazione non si può più te- avventate. Anche per questo la crisi fra sidenza della Fiat nel momento riteneva la persona giusta per stato chiaro: «La cosa impor- nere in piedi. È chiaro che è finitante per la Ferrari non sono ta». Dall’altra parte, al Lingotto Montezemolo e i vertici Fca, di massima difficoltà, con gestire un progetto di rilancio. Tanto che quest’anno, iniziata la soltanto i risultati economici, stagione in maniera disastrosa ma è vincere. E sono sei anni, pur con l’arrivo di un ex campiodal 2008, che facciamo fatica, ne del mondo come Kimi non vinciamo». Non solo, ha Raikkonen al fianco di Alonso, al precisato: «Nessuno è indibuon Domenicali è stato dato il spensabile». benservito. Al suo posto è arriFiat Chrysler è attesa il vato Marco Mattiacci, voluto, prossimo 13 ottobre alla quotaSabato a Monza Domenica a Monza nonostante quanto è circolato, zione a Wall Street. Una FerraSono sei anni che non A marzo ho dato sempre da Montezemolo. E queri vincente sarebbe un traino in più per gli investitori amerivinciamo. Montezemolo? sto, unito al fatto che i risultati la mia disponibilità non sono cambiati, non ha fatto cani affascinati dal mito del Tutti sono utili, nessuno agli azionisti che acuire le tensioni. Fino agli Cavallino Rampante. Si può faultimi scontri verbali. A quel cilmente immaginare, invece, è indispensabile per altri tre anni punto la decisione di accelerare lo stato d’animo dell’amministratore delegato con il maLuca Montezemolo, presidente Ferrari Sergio Marchionne, ad Fiat Chrysler sul pedale del cambiamento è venuta da sè. glioncino nero di fronte alla
Stagione difficile
Ultimo atto
A Maranello Ferrari e Montezemolo verso il divorzio consensuale
Il presidente: “La situazione non sta in piedi, è finita”
Un weekend di fuoco
Fernando Alonso, 33 anni
volante. Cioè Alonso o Vettel. L’offerta è elevata, condita da garanzie tecniche da parte della Casa giapponese. Non si sa quanto sia stato messo in bilancio dalla McLaren per il pilota di Oviedo, ma Vettel nei giorni scorsi ha definito «un po’ esagerata» la somma di 150 milioni di euro per 3 anni, circolata nei box. Sarebbe comunque una bella cifra e la tentazione potrebbe essere forte, alimentata anche dagli attuali problemi della Ferrari. Alonso, che ha come primo obiettivo quello di tornare a vincere, ha però un cuore rosso. E non bisogna dimenticare che il Banco Santander, il più importante sponsor della Ferrari insieme con la Philip Morris, ha molto interesse a restare legata al pilota e al team. L’ingaggio (circa 20 milioni a stagione) è inferiore a quello ipotizzato dalla concorrenza, ma è anche gonfiato dai contratti pubblicitari personali che la Ferrari può attirare. Di sicuro eventuali passi avanti nelle prestazioni della F14T potrebbero aiutare a mantenere uniti squadra e pilota, che hanno un contratto firmato fino al termine del 2016. Fernando, come sempre, ieri si è dedicato agli incontri con i tecnici, per preparare la prossima gara a Singapore e le restanti cinque che mancano alla fine del campionato. Il che questo dimostra come il pilota spagnolo intenda continuare a mettere in pista tutto il suo impegno e la voglia di convincersi che Maranello resta per lui la scelta migliore. Raikkonen ha già fatto sapere che onorerà il contratto (scadenza fine 2015), poi probabilmente lascerà nuovamente la F1. Ieri il finlandese ha lavorato invece al simulatore per allenarsi sulle caratteristiche della pista di Sochi, dove si correrà il 12 ottobre.
34 .Sport
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Rifinitura
Nel nostro girone LagiovaneCroazia sitestaconMalta
L’ultimo allenamento degli azzurri, ieri all’Ullevaal Stadion di Oslo che stasera sarà esaurito per la partita tra Norvegia e l’Italia
Tin Jedvaj, difensore croato 1 Oggi in campo anche le
avversarie dell’Italia nelle altre due sfide del girone H: Azerbaigian-Bulgaria (ore 18, Sky Sport1) e CroaziaMalta (ore 20,45). La Croazia ha deciso di affidarsi ai giovani, dopo il ritiro post mondiale di Stipe Pletikosa, Ognjen Vukojevi ed Eduardo da Silva, il ct Niko Kovac punta su un gruppo di ventenni tra cui spicca Tin Jedvaj, difensore passato dalla Roma l’anno scorso e ora in prestito al Bayer Leverkusen. Il test contro Malta, guidata dall’italiano Piero Ghedin dal 2012, dovrebbe essere morbido. La nazionale croata appare sulla carta come la principale antagonista degli azzurri in questo gruppo che non può certo considerarsi complicato.
1991 Ultimo gol In Norvegia l’Italia non segna da 196’: dalla rete di Schillaci nelle qualificazioni agli Europei del 1992
Retroscena MASSIMILIANO NEROZZI INVIATO A OSLO
P
iù del regolamento, che può spedire agli Europei tre squadre sulle sei del girone, potè la scaramanzia, se Antonio Conte ricorre agli amuleti uscendo dall’Ullevaal Stadion di Oslo, stasera tutto esaurito: l’ultima volta, 3 giugno 2000, da giocatore azzurro ci lasciò risultato e caviglia, oltre al ko di Gigi Buffon, poi costretto a saltare Euro 2000. Mai fidarsi. E se qualcuno se lo dimenticasse ci penserà lui dalla panchina: da far apparire uno sbadiglio l’Urlo di Munch, esposto poco lontano da qui. «Mai fidarsi - attacca il ct -. La Norvegia è una squadra ostica e compatta: addrizziamo le antenne perché in giro per il mondo non c’è nulla di facile. Basta guardare i risultati». Anche se quella era un’altra squadra, con Solskjaer, lo scassinatore d’area dello United, Carew e Flo. Di questi tempi, la Norvegia viene da una vittoria nelle ultime 11 partite e ha un’opinione pubblica già con i fucili spianati sul povero Per-Mathias Høgmo, ct da appena un anno: «Se non si qualifica per gli Europei darà le dimissioni?», è la prima domanda. Lui sorride, ma mica tanto. Altro che calcio spensierato tra i fiordi. Decisamente più sereno Conte, nonostante il primo assalto ai tre punti, dopo il battesimo in amichevole: «C’è tanta emozione, ma con l’esordio di Bari ci siamo già messi avanti. Però abbiamo voglia di vincere e butteremo in campo l’orgoglio». Oltre a un telaio quasi immutato rispetto all’Olanda, se non per il ritorno di Buffon e l’innesto di Florenzi, al posto dello squalificato Marchisio. In nome della legge, molto clemente, di Platini, l’Italia attacca dunque i primi Europei formato extra large. Con la famiglia della Uefa sempre più numerosa, Re Michel ha
L’Italia di Conte fa sul serio “Mai fidarsi, non sarà facile” Stasera a Oslo contro la Norvegia per la prima gara verso Euro2016 Norvegia
Italia
(4-5-1)
(3-5-2)
RAI 1
ORE 20,45
12
Omar Ranocchia
23 8
1
Nyland Buffon
16
Forren Bonucci
13 19 5
Nordtveit Astori
2
Høgli Darmian
14
20
Møller Dæhli Florenzi
8
19
Jensen De Rossi
16
15
Skjelbred Giaccherini
23
6
Johansen De Sciglio
20
10
Tarik Zaza
7
7
King Immobile
9
ARBITRO: MAZIC (SERBIA) All: HOGMO
All: CONTE
POSITIVO
Ha detto
«I ragazzi hanno recepito in fretta i miei concetti di calcio e siamo sulla strada giusta»
VS In una squadra di club puoi lavorare ogni giorno qui invece hai meno tempo, ma ho trovato subito grande apertura mentale nei ragazzi Antonio Conte, ct azzurro
aumentato i posti a tavola, da buon padrone di casa, in Francia, tra due anni: da 16 a 24 squadre andranno a far festa. Grazie a una formula da indulto: passano le prime due del girone, e la terza, anche se non fosse la migliore, potrebbe pur sempre rimediare un invito ai playoff. Riassunto del girone H, non proprio da brivido: Italia, Azerbaigian, Bulgaria, Croazia, Malta e Norvegia, appunto. Come dire: l’impresa di non qualificarsi. Per gli amanti del fato, e i seguaci del destino, ce n’è da farci un’abbuffata: Marcello Lippi cominciò la prima avventura proprio contro la Norvegia, battuta a Palermo con faticoso 2-1, e nessuno avrebbe mai immaginato di finire nel cielo di Berlino. E pure Arrigo Sacchi avviò le manovre contro i norvegesi, a Genova (1-1). Ma è in questo stadio che tira brutta aria: detto del 2000, agli atti c’è pure la sconfitta del 1991, qualificazioni Europee. Conte sfiderà la storia recente con l’affidabilità della cronaca: «I ragazzi hanno recepito già abbastanza i miei concetti di calcio - racconta il ct - e penso che abbiamo intrapreso la stra-
da giusta». Qui tutti lo identificano ancora come allenatore della Juve, ma non è la stessa cosa, spiega subito, e non solo perché mancano Pogba, Vidal e Tevez: «Sono situazioni molto differenti: nel club puoi lavorare ogni giorno, sull’atteggiamento e sulle idee, mentre in Nazionale è più difficile. E in una settimana devi fare il lavoro che di solito fai in un mese». Gli ha dato una bella mano la milizia juventina, ma pure gli altri hanno capito il codice al volo: «Ho trovato una grande apertura mentale». Si direbbe, dai primi automatismi: «Ci abbiamo messo tre minuti a trovare l’intesa - confida Bonucci e s’è visto anche sul gol di Immobile: gli avevo detto di attaccare la profondità a destra. Appena avessi avuto il pallone, l’avrei lanciato». Detto, fatto, gol. Non resta che ripetersi, stasera.
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Juve e Tavecchio Anche Lotito finisce nella telefonata
FIFA, BLATTER SI RICANDIDA TRA GLI SCANDALI GIULIA ZONCA
DALL’INVIATO A OSLO
Il regista bianconero Pirlo:«Tornoinazzurro,mel’hachiestoConte» 1 Sarà stato il richiamo di
Conte o forse l’orgoglio del campione del mondo che non può lasciare la Nazionale dopo una debacle così vergognosa. In ogni caso la retromarcia di Andrea Pirlo («Torno in azzurro») fa bene all’Italia e creerà qualche grattacapo alla Juve sulla sua gestione. «Ho fatto una chiacchierata con Conte – conferma
e i comunicati non si possono smentire nemmeno con la gomma da inchiostro, Chiellini resta in nazionale, anzi torna a casa, è possibile però negare le telefonate, nonostante l’innocuo contenuto, come quella tra la Juve e Carlo Tavecchio: «Non ho mai parlato col diret- nazionale e la Juve, e non si è tore Marotta - s’è affrettato a trattato di uno sgarbo a Conte». dire ieri mattina il presidente Che per la partenza di Chiellini della Federcalcio - e con la Ju- s’era messo a ridere, amaro, ma ve ci sono state solo delle in- che ieri ha mediato: «Io sono comprensioni». Sarà, anche qui per unire e non per dividere se a qualche giornale la telefo- e questo episodio servirà a noi e nata risultava e risulta: cosa alla Juve per migliorare la gepoi ci sia di tanstione di queste to scabroso in SMENTITE DI RIGORE situazioni». un dirigente di Anche TavecIl capo della Figc chio club che chias’è presentaabbozza:«Mai to in versione dima il numero uno della Figc parlato con Marotta» plomatica, forse non si sa. Anperché stava per che perché, l’affaire Chiellini imbarcarsi sull’aereo che portaera stato risolto in un amen: va l’Italia a Oslo, per il primo imdella serie, la prossima volta pegno ufficiale oltre frontiera: facciamo un colpo di telefono «I rapporti tra Conte e il suo in più. Tant’è che Tavecchio vecchio club sono rimasti ottimi ha smorzato la polemica: - ha precisato il capo della Figc «Non ci sono problemi tra la e la Juve è la prima squadra ita-
S
Intervista
lo juventino -: mi ha chiesto la disponibilità e io gliel’ho data. È stata una decisione difficile: volevo smettere con la Nazionale, ma poi è arrivato il mister e mi ha chiesto di dargli una mano». Pirlo, fuori per infortunio, potrebbe rientrare per Milan-Juve del 20 settembre e per gli impegni di ottobre della Nazionale sarà pronto. [G.ODD.]
LAPRESSE
L’abbraccio tra Claudio Lotito e Carlo Tavecchio
liana, che ha una posizione di rilievo in Champions». Solo un malinteso: «In momenti delicati, mentre siamo concentrati a preparare una partita importante - ha spiegato ancora il presidente - può darsi ci siano state incomprensioni o difetti di comunicazione. Ma non ci sono problemi: né da parte della Juve, né dello staff della nazionale». Anche se Gabriele Oriali era stato allusivo, secondo casa Juve: «Doveva esser un team manager, ma dalle prime mosse vedo che è di più: un ds, in simbiosi con la squadra». Eccesso di potere, direbbero al Tar, ma approvato con il sorriso. Risolto con poche parole il disguido su Chiellini, viene il sospetto che la telefonata sia di-
ventata un giallo per un altro ta - ha detto ancora Tavecchio motivo, ovvero la domanda, le- ma un conto è essere esuberanti gittima e innocua, che si fanno e leali, un altro esuberanti e maalcune società di serie A, tra cui liziosi. E in lui non c’è alcuna mala Juve: detto brutalmente, in lizia». Magari furbizia. E se a Federcalcio comanda Tavecchio qualcuno salta in mente di ricoro Lotito? Quesito che ha irritato dare il Lotito in campo con la tul’intraprendente consigliere fe- ta dell’Italia, si può chiudere con derale, nella vita il cabaret: «A Badi tutti i giorni, SUL PATRON DELLA LAZIO ri pioveva, gli presidente della prestato «Il giaccone Italia? hanno Lazio. Ieri sull’aeuna giacca - ha reo se l’è cavata Non ne aveva uno suo detto Tavecchio era solo un prestito» se avessero avuto con l’ironia, davanti ai giornalil’ombrello, gli sti: «Io? Non ho titolo per parla- avrebbero prestato quello. La re». Per fare sì. Tra qualche tem- nazionale è sacra, né io né alcun po potrebbe avventurarsi nel altro siamo entrati o entreremo dettare la formazione, anche se nello spogliatoio. A Oslo, spero con Conte sarebbe un tantino ri- che Lotito si porti un giaccone». schioso. Meglio farsi una risata: Un montgomery, avvistato di «Lotito? La sua esuberanza è no- nuovo in panchina. [M. NER.]
De Biasi: “Il Toro è sempre nel cuore ma con l’Albania l’ho fatta grossa” Il ct e la vittoria in Portogallo: “Complimenti anche dallo staff azzurro”
FRANCESCO MANASSERO TORINO
export italiano che vince. Dopo un Mondiale da dimenticare per i tecnici nostrani Gianni De Biasi, allenatore ex Toro, inverte il trend e sulla panchina della Cenerentola Albania, che guida da tre anni, batte il Portogallo nella prima partita di qualificazione per Euro 2016. Un’impresa mai riuscita prima alle Aquile, anche se tra i lusitani mancava la stella Cristiano Ronaldo.
L’
Si è reso conto di averla combinata grossa?
«L’ho capito il giorno dopo, ho ricevuto decine di telefonate e messaggi, anche da parte di una persona vicina alla Federazione. Ma non si tratta di Antonio Conte». Con questa vittoria l’Albania può guadagnare 25 posizioni nel ranking Uefa attestandosi verso il 45° posto.
«Abbiamo ottenuto un successo storico, frutto di due mesi di lavoro e grandi sacrifici. Il gruppo sta crescendo bene ma restiamo coi piedi per terra: il nostro è un girone di ferro». Le manca l’Italia?
«Ci vivo in Italia, ma anche a Tirana si sta bene: diciamo che oggi sono felice così, è chiaro che un giorno mi pia-
uattro anni fa Joseph Blatter ha chiesto voti per il suo «ultimo mandato». La Fifa, ieri come oggi, era travolta dagli scandali e lui, al comando dal 1998, si è definito «traghettatore». Colui che doveva accompagnare «il vascello in un porto sicuro». Così disse davanti all’assemblea. Ieri, il Supremo, fedele al soprannome, ha ufficializzato ciò che sospettavamo in tanti: vuole restare capo del calcio per sempre. Si candida al quinto mandato. Elezioni a giugno e l’Europa promette un po’ di fronda. Si cerca un avversario forte e credibile ma Platini ha passato la mano e in realtà nessuno è convinto di poter spostare il Supremo da lì. Conosce la macchina, l’ha costruita lui. Anche se l’Inghilterra lo definisce «impresentabile», la Francia ne denuncia lo strapotere, gli Usa chiedono il rinnovamento e l’Italia sta zitta, Blatter sa come e dove raccogliere il consenso che gli serve. Pare che il nostro calcio non sia poi diverso da quello del mondo. Da noi Tavecchio viene fustigato dall’opinione pubblica e ottiene il posto che voleva senza che lo sdegno generale riesca a cambiare il pronostico. Ai piani più alti, in Fifa, arrestano corrotti e aprono inchieste su bustarelle con cadenza mensile però il comando non cambia. Stavolta non è un problema dell’Italia, è un problema del pallone. Ha perso la faccia, solo che pare riesca a vivere benissimo anche senza.
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Chiarimenti richiesti sul ruolo del consigliere
il caso
Sport .35
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pdoria, per lei una sfida in famiglia visto che nei blucerchiati lavora il suo vice dei tempi granata Igor Charalambopoulos. Per chi tiferà?
«Loro sono un club simpatico, ma il Toro è parte del mio cuore: la promozione in serie A del 2005-’06 non la dimenticherò mai». Cairo ha perso il «braccino», stupito?
«No, il presidente è una persona molto intelligente. All’inizio ha pagato dazio per inesperienza, ma dopo aver capito come gira il calcio sta facendo rendere il Toro come le sue aziende».
Qualificazioni PokerdiCapello Benel’Inghilterra
Senza Cerci e Immobile i granata si sono indeboliti?
«L’anno scorso il Toro ha giocato su ottimi livelli, sarà sempre difficile ripetersi, ma credo che abbia i mezzi per poterlo fare. La base è buona e il mercato ha portato un mix di gioFabio Capello, 68 anni
NAZIONALE RIVOLUZIONATA
«Abbiamo ottenuto un successo storico, figlio di anni di lavoro e sacrificio»
1 Certo il Lichtenstein era un
avversario facile, ma considerato le polemiche post fallimento Mondiale il primo successo sulla strada di Euro 2016 è un sollievo per la Russia: 4-0. Decidono 2 autogol (Buchel e Burgmeier), il rigore di Kombarov e il gol di Dzyuba. Tenta di rialzare la testa anche la Spagna con una goleada contro la Macedonia: 5-1, reti di Ramos, Paco, Busquets, Silva e Pedro (Ibraim per la Macedonia). Successo dell’Inghilterra con la Svizzera, punti pesanti per la nazionale di Hodgson (doppietta di Wellbeck). Le altre gare: AustriaSvezia 1-1, Estonia-Slovenia 1-0, Lussemburgo-Bielorussia 1-1, Montenegro-Moldavia 2-0, San Marino-Lituania 0-2, Ucraina-Slovacchia 0-1.
vani interessanti e gente esperta». AFP
Gianni De Biasi, 58 anni, e il difensore dell’Albania Mavraj dopo il successo a sorpresa col Portogallo
cerebbe tornare su una panchina del nostro Paese». Ha qualche stella da consigliarealcalcioitaliano?Bekim Balaj, 23enne attaccante anche dello Slavia Praga, per esempio ha fatto un gran gol.
«Ci sono un paio di giocatori davvero interessanti, ma è inutile fare nomi, non voglio mancare di rispetto a nessuno: tanto sono sotto gli occhi di tutti». Domenica il Toro sfida la Sam-
Il giudizio sui granata «Dopo aver capito come gira il calcio, Cairo sta facendo rendere la squadra come le sue aziende»
In Europa League hanno pescato un girone possibile Devono solo evitare di sottovalutare i rivali
Dove può arrivare la nuova coppia d’attacco AmauriQuagliarella?
«Hanno fatto tanti gol in serie in carriera. Sono convinto che potranno ripetersi, anche se sarà difficile sostituire chi c’era prima».
Dopo 20 anni il Torino è tornato in Europa League: come si comporterà?
«È capitato in un girone possibile, può passare il turno a patto che non lo prenda sotto gamba. Il Bruges è una buona squadra e il Copenaghen è una vecchia conoscenza del calcio italiano: chiedere alla Juve».
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Williams regina tra le regine New York si inchina alla più forte Tennis, Serena trionfa agli Us Open: “Non ci credevo neanche io”
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Personaggio
Titoli
STEFANO SEMERARO
Serena Williams ha vinto gli Us open per sei volte Tre successi sono di fila
A
Serena stavolta è riuscito tutto, anzi di più. Tutto quello in cui ha fallito Roger Federer – vincere il sesto titolo agli Us Open, il primo del 2014 e il 18esimo dello Slam in carriera – e molto di più di quanto sperava all’inizio del torneo. La Williams è un’attrice consumata, ma stavolta appena dopo aver frantumato l’amica del cuore Caroline Wozniacki sul centrale di Flushing Meadows (6-3 6-3) la felicità gliela si leggeva negli occhi. «Dopo Wimbledon ero molto delusa, non speravo più di vincere uno Slam in questa stagione – ha raccontato – qui pensavo di arrivare al massimo al quarto turno. Invece cogliere il 18esimo Slam agli Us Open, e raggiungere due miti come Chris Evert e Martina Navratilova, ha un grande significato per me». Proprio Chris e Martina si sono presentate in campo per festeggiarla con un braccialetto d’oro – a 18 carati, obviously di Tiffany’s, che si va ad aggiungere ai 4 milioni di dollari che la n.1 del mondo ha in-
24 Slam
LAPRESSE
Stelle a confronto Serena Williams, 32 anni, con Chris Evert (destra, 59 anni) e Martina Navratilova, 57
cassato (uno di bonus in quan- 19». A quota 22 c’è Steffi Graf, to vincitrice delle Us Open Se- a 24 la recordwoman Margaries), un record per un torneo ret Court – che però alcuni li di tennis. «Da piccola a Comp- ha vinti prima nell’Era Open, e ton ero una ragazzina con una 11 solo agli Australian Open. racchetta e un «Be’, 22 sono sogno – ha detWOZNIACKI KO 6-3 6-3 tanti– ha sorrito Serena, 33 18° slam come Navratilova so la Panteroanni il 26 setna – meglio ed Evert che le donano pensarci uno tembre - quello di vincere a un bracciale d’oro Tiffany alla volta». DoNew York. Non po la finale Seavrei mai immaginato di finire rena e una Caroline abbattuta con 18 tornei dello Slam. Anzi, ma realista («giocare con Senon finire: per me questo è rena non è divertente») si sol’inizio. Ora punto al numero no concesse un selfie, poi sono
SPAZIO AFFARI > Gli avvisi si ordinano presso: TORINO - via Lugaro 15, tel. 011.6665211/258; PIEMONTE NORD- via Colombo 4, Biella tel. 015.2522926-8353508; PIEMONTE SUD - corso Giolitti 21bis, Cuneo tel. 0171.609122; LIGURIA - corso Italia 20/4, Savona tel. 019.8429950; Il prezzo delle inserzioni risulta dal prodotto del numero di parole (minimo 15) per la tariffa della Rubrica, con l’aggiunta dei diritti fissi e delle imposte pari al 22% globale e deve essere corrisposto anticipatamente.
PREZZI A PAROLA DELLE RUBRICHE (IVA ESCLUSA) 1 Affari e Capitali, 2 Attività Commerciali, 5 Immobiliare Vendita, 6 Immobiliare Acquisto Euro 2,84 /// 3 Lavoro Offerte, 7 Affitti Offerte, 8 Affitti Domande, 9 Autoveicoli, 10 Viaggi e Vacanze, 11 Matrimoniali, 12 Investigazioni, 13 Varie Euro 2,61 /// 4 Lavoro Domande: - operai, autisti, fattorini, personale pubblici esercizi, impiegati, personale domestico, baby sitter, lavori vari e part-time, assistenza sanitaria, Euro 0,91 /// tecnici Euro 1,59 /// altre domande Euro 2,61 Avvisi urgenti, data fissa, o neretti: il doppio.
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Il record di tornei vinti appartiene a Margaret Court A quota 22 c’è invece Steffi Graf
uscite in coppia e la Williams, come promesso, ha pagato da bere. In cambio Caroline l’accompagnerà da oggi alla Fashion Week di New York, alla quale Serena partecipa per la prima volta come stilista, presentando la sua linea di abitini «street style», leopard at i o m i m e t i c i . Da l 16settembre saranno in vendita, costo fra i 26,9 e i 79,9 dollari. Per un braccialetto di Tiffany’s, invece, bisogna sborsare un po’ di più. Oppure vincere 18 Slam.
In breve Ciclismo: Contador super
Alla Vuelta, due espulsi 1 Nella 16ª durissima tap-
pa della Vuelta, con un altro arrivo in salita, vittoria solitaria di Alberto Contador su Froome (15”), De Marchi (50”), Valverde (55”), Rodriguez (59”) e Aru (1’06”). Durante la tappa l’italiano Brambilla e il russo Rovny sono stati espulsi dalla Vuelta dopo essersi più volte malmenati. Contador è sempre più leader (2º Valverde a 1’36”), Aru è saldo 5º (3’38”).
Volley: Mondiali polacchi
Zaytsev non ce la fa 1 Confermata
la distorsione alla caviglia destra per Ivan Zaytsev, opposto titolare dell’Italvolley. Difficilissimo rivederlo in campo al Mondiale, che per gli azzurri riprenderà domani alle 16,40 a Lodz contro la Serbia.
Basket: Mondiali spagnoli
Slovenia contro gli Usa 1 Ai
Mondiali in Spagna, oggi sono in programma i primi due quarti di finale (tv su Sportitalia): ore 17 Lituania-Turchia, 21 SloveniaUsa; domani Serbia-Brasile (18) e Francia-Spagna (22).
Fase finale in Francia
Europei 2015 in 4 Paesi 1 Gli
Europei di basket 2015, per i quali l’Italia di Simone Pianigiani si è appena qualificata, si giocheranno in quattro nazioni anziché in Ucraina, che ha rinunciato per la delicata situazione politica in quel Paese: la prima fase si disputerà tra Croazia, Germania, Francia e Lettonia, la fase finale in Francia.
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LA MORTE DEL PIRATA
Nuovi interrogativi sul caso Pantani: spunta a sorpresa un altro testimone GIORGIO VIBERTI
Poco più di un mese fa aveva fatto scalpore la riapertura dell’inchiesta sulla morte di Marco Pantani, avvenuta nel Residence Le Rose di Rimini il 14 febbraio 2014. La chiusura (rapidissima) delle indagini parlò di morte per un’overdose di cocaina, ma quell’inchiesta non aveva mai pienamente convinto, per la velocità con cui era stata chiusa e per le incongruenze che presentava. L’avvocato Antonio De Rensis, legale dei genitori di Pantani, ha così ottenuto la riapertura dell’inchiesta, affidata ora al pm Elisa Milocco. Che non potrà esimersi dall’interrogare anche il testimone intervistato pochi giorni fa da Sky Sport, la cui versione dei fatti è stata trasmessa ieri in tv. Marco - il testimone ha lo stesso nome che aveva il Pirata - dice che il giorno del presunto «delirio paranoide» di Pantani «in preda agli effetti della cocaina» (così concluse la prima inchiesta) era con la madre nella stanza vicina a quella del ciclista romagnolo nel Residence Le Rose. Eppure non sentì il baccano di Pantani che stava riducendo «l’appartamento in condizioni indescrivibili», come si legge nella prima sentenza. E perché il testimone Marco non è mai stato sentito dagli inquirenti? Pare inoltre che anche il test antidoping del 5 giugno 1989 a Madonna di Campiglio su Pantani riservi clamorose novità. Altro che caso chiuso.
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9A71BCD E FB11B97B 82 LA STAMPA
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URBANISM AWARDS
Torino, Rotterdam e Aarhus sfida sulla qualità urbana Cerchiamo di fare bella figura. Oggi e domani in città ci sono i «giudici» dell’Urbanism Awards nell’ambito del l’European City of the Year. Il riconoscimento verrà assegnato alla città che ha consolidato un trend positivo in qua-
IL TEMPO IN CITTÀ Ieri
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Diario
lità urbana e trasformazioni. La delegazione dell’Academy of Urbanism di Londra è stata accolta dal sindaco Fassino e, ovviamente, dall’assessore all’Urbanistica Lo Russo. I nostro «avversari» sono Rotterdam e la danese Aarhus.
La città che ha vinto l’Urbanism Awards del 2014 è Marsiglia
TORINO
LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Via Lugaro 15, 10126 Torino, tel. 011 6568111 fax 011 6639003, e-mail
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È caccia alla Punto rossa “Ha travolto il posteggiatore” All’origine della lite la richiesta di “pizzo” per il parcheggio Massimo Numa A PAGINA 45
È la notte olimpica di Ligabue Pochi biglietti ancora disponibili per il concerto
IL BILANCIO DEL PIEMONTE UN AIUTO AI CONTI POTREBBE ARRIVARE DAI RISPARMI DEL CONSIGLIO
Sanità, il buco cresce Ecco altri venti milioni I conti della sanità piemontese sembrano un pozzo senza fondo. Ieri la giunta regionale ha approvato i conti di Asl e Aso del 2012 ed è arrivata la sorpresa: all’appello mancano altri venti milioni, forse qualcosa in più. La
cifra precisa si conoscerà dopo l’approvazione dei conti della Città della Salute. Un buco che deve essere ripianato già nel bilancio di assestamento. Maurizio Tropeano
I 100 giorni di Chiamparino “Un solo mandato poi l’addio per avere le mani libere”
A PAGINA 41
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Paolo Ferrari A PAGINA 55
La storia/1
LA MEDIA NIGRA E IL LICEO CAVOUR GIÀ IN CLASSE PER RISPARMIARE
Viaggio nella città “rattoppata”
In classe con contratto e busta paga
Per risparmiare catrame al posto di porfido e lose danneggiate
Venti allievi di Grassi, Levi e Avogadro assunti dall'Enel Martinengo A PAGINA 42
Fabrizio Assandri A PAGINA 47
La storia/2
I tagli Alitalia slittano a novembre E la Regione accelera per la fusione Caselle-Levaldigi Servizio
Prof falciano le erbacce troppo alte REPORTERS
A scuola sette giorni prima Assandri A PAGINA 43
ALLE PAGINE 52 E 53
Noseda, ultimo atto GUIDO NOVARIA titoli di coda hanno cominciato a scorrere già da giorni, anche se sull’uscita di Gianandrea Noseda dalla direzione musicale del Regio manca ancora l’ufficialità. Ieri sera, Noseda si è rivisto con il sindaco Fassino, alla vigilia dell’insediamento del nuovo Consiglio d’indirizzo della Fondazione Teatro Regio. Ancora un caffè, così com’era successo a fine maggio, dopo la rottura di Noseda con Vergnano, annunciata durante la presentazione della stagione lirica che proprio Noseda
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inaugurerà, il 30 settembre, con il Requiem di Verdi. Tre mesi fa, Fassino era convinto di ricucire lo strappo che, al contrario, si è ulteriormente accentuato. Oggi pomeriggio Noseda sarà in teatro per registrare un cd, mentre Fassino presiederà il Consiglio d’indirizzo dal quale partirà la proposta al ministro Franceschini di riconfermare sovrintendente Walter Vergnano. Pare che fra gli orchestrali stia girando l’ennesima lettera di sostegno a Noseda, ma soprattutto l’invito al concerto di sabato prossimo al Regio per MiTo. Per Noseda, ultimo atto o gran finale?
Camera di commercio Arriva Ilotte MARINA CASSI ra una settimana - lunedì prossimo tranne improbabili cambiamenti di scenario - Vincenzo Ilotte sarà eletto presidente della Camera di Commercio. Come il suo predecessore, Alessandro Barberis - che lascia dopo due mandati di cui uno segnato pesantemente dalla crisi economica - anche Ilotte arriva dall’industria. È stato presidente dell’Amma di Torino, l’associazione degli industriali metalmeccanici. Come a ogni elezione dei vertici camerali anche in questa ci sono state settimane di larvate tensioni tra le varie categorie perchè tutte aspirano di solito a esprimere il presidente. Ma oggi il vero nodo più del nome del presidente - è la rivoluzione che il governo Renzi ha annunciato travolgerà le Camere di Commercio. Per alcune, non per Torino, si tratterà di un accorpamento. Ma in ogni caso anche la Camera torinese subirà il taglio dei contributi da parte delle imprese che potrebbe comportare in tre anni un dimezzamento delle risorse. I lavoratori temono per il posto e le aziende temono per le attività di sostegno all’internazionalizzazione. Lunedì i 33 componenti del Consiglio - tra cui Mattioli, Cherio, Alberto, Papini, De Santis, Gonella, Montagnese eleggeranno il presidente. E per il futuro si vedrà.
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Vanno trovati entro fine anno per evitare nuovi tagli 2
IL CASO
Al liceo di Caluso docenti diventano anche giardinieri Saroglia A PAGINA 43
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40 .Cronaca di Torino
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
gg Dossier/Le sfide della Regione
“Non mi ricandido così ho le mani libere” Chiamparino fa il primo bilancio del suo governo e annuncia che non ripeterà il mandato: sarò troppo vecchio «Nei prossimi 1700 giorni potrò dedicarmi a far ripartire il Piemonte senza vincoli fuori e dentro il partito» si possono garantire le scelte fatte in anni di vacche grasse quando sono state costruiti aeroporti, autostrade e anche ospedali sotto casa senza mai interrogarsi sulla loro sostenibilità e strategicità».
MAURIZIO TROPEANO
«Il cancelliere socialdemocratico tedesco Gerhard Schroeder ha contribuito a mettere in sicurezza e a far ripartire la Germania ma poi ha perso le elezioni. Io non corro questo pericolo perché non ho intenzione di ricandidarmi alla fine di questo mandato e avendo così le mani libere farò di tutto per far ripartire il Piemonte». Sergio Chiamparino, presidente del Piemonte, sceglie l’uomo che ha aperto la strada ad Angela Merkel per far capire, soprattutto al suo partito che non farà sconti nel compiere scelte che potrebbero suonare impopolari soprattutto per sindaci e amministratori. Cure shock se servono a far ripartire il Piemonte senza timore di perdere consenso perché Il metro di paragone potrebbe essere perchè ha fatto un bilancio dei primi centro giorni di governo spiegando anche che «nel 2019 e a settant’anni è ovvio che un politico non si ricandidi, dal mio punto di vista sarebbe strano il contrario». Questa sicurezza gli permette di muoversi senza vincoli dentro e fuori dal partito come ha spiegato nell’intervista a da due studenti del Master di giornalismo dell’Università di Torino e poi alla tavolata che si è via via arricchita di commensali nella pizzeria della festa democratica gestita dal circolo di Barriera di Milano. «Chi si siede qui - spiegava Carlo Bongiovanni, il capo della sua segreteria - può solo lavorare senza avere, però, un futuro politico».
Mani libere per riforme
REPORTERS
Alla festa del Pd per un selfie con il presidente Chiamparino La popolarità dell’ex sindaco resta molto alta. Domenica sera alla festa democratica il presidente della giunta regionale non ha avuto il successo della Boschi ma è stato inseguito dai fan per un selfie
Giù dalla torre
La fine di un’epoca
Probabilmente Davide Gariglio, giovane segretario regionale del Pd, ma anche la consigliera regionale Nadia Conticelli e forse il segretario provinciale Fabrizio Morri, hanno un’idea diversa del loro futuro politico e la «corrente» Chiamparino raccoglie l’adesione del solo Antonio Saitta, l’assessore regionale alla Salute. «Per far ripartire il Piemonte - riflette Chiamparino - sono necessarie le riforme perché non ci sono più soldi e perché non
Prendi il caso dell’aeroporto di Levaldigi o della tangenziale est di Torino oppure dell’Expo di Valenza. Non si tocca, invece, la Tav. Certo Sandro Plano, il sindaco ribelle, non va espulso dal partito ma poi Chiamparino scava un solco profondo con «chi pensava di cavalcare il movimento no Tav per ottenere risultati politici. Ma cavalcare la tigre è difficile, ti gira e ti mangia, o nel migliore dei casi ti porta dove vuole lei». Poi arriva l’affondo: «C’è una parte della sinistra che, avendo perso ogni riferimento ideologico, non avendo più il capitalismo come nemico da combattere, inventa il treno. È una sinistra molto minoritaria e io vorrei averci poco a che fare». Chiamparino sa che si dovranno fare scelte difficili perché non ci sono i soldi - «e la colpa non può solo ricadere su chi ha preso decisioni sbagliate nel passato» - ma soprattutto perché è cambiata un’epoca». Il modello di azione per garantire servizi e rilanciare l’economia diventa l’affondo su Levaldigi: «A me interessano i cittadini, non le società e ai piemontesi interessano collegamenti rapidi per tutti i luoghi del mondo».
Tra Petrini e Farinetti butto dalla torre Carlin, tanto lui cadendo non si farà male
Sono e sarò sempre per la Tav ma Sandro Plano non va espulso dal partito
C’è una parte della sinistra che non ha più il nemico-capitalismo allora ha scelto il treno
Nel 2019 e a 70 anni è ovvio che un politico non si ricandidi Sarebbe strano il contrario
Mani libere anche nel Pd. Primo: «Sarebbe opportuno che i dirigenti non abbiano incarichi in società partecipate da enti pubblici». Secondo: «C’è da ripensare alla necessità di un partito che vada oltre le correnti perchè quando si hanno grandi responsabilità di governo, qui o a Roma, serve un partito che assecondi il progetto di cambiamento». Difficile trovare una ricetta ma il Chiampa-pensiero, forse, si può rintracciare nel gioco della torre che ha concluso l’intervista alla festa del Pd. Tra Fassino e Gariglio chi butterebbe giù? «Gariglio». E tra Petrini e Farinetti? «Petrini... tanto comunque cadendo nessuno di loro si fa male».
1 Un lettore scrive: con stupore che, per una serie non meglio precisata di ritardi nella progettazione, il Comune di Torino starebbe pensando di partire con la nuova Linea 2 della Metropolitana da Torino Sud (zona Mirafiori) anziché da Torino Nord (piazza Rebaudengo). Le “sorprese” sono più d’una. Anzitutto, di tale tracciato si parla da parecchi anni, quindi il tempo per addivenire ad un progetto organico e cantierabile c’è stato, considerando che la modifica alla viabilità ferroviaria (le cosiddette “Spine”) ed a quella stradale ad essa interferente è un processo ormai da anni noto ed in fase di avanzata realizzazione. Inoltre, lo storico “trincerone” che conduce all’ex Scalo Vanchiglia è da tempo in disuso, non è mai stato né tombato né interrato proprio perché potrebbe essere riconvertito alla suddetta linea metropolitana (con
2 «Leggo
12344567 936 A3B26 1
12 4567485 9AB C4DEA66D 8ABB7 FA64D 9D9 CA97B559D 5 7465A45 7 D48 15A4557BB7A4DCD46D857ABBA1D9B757FD5978A4ABAFD967E9A 1 relativo adeguamento di sezione), contenendo i costi per le attività di scavo: tuttavia, di questa ipotesi non è più stata data notizia all’opinione pubblica. Infine, una volta di più, si assisterebbe allo scarso interesse da parte dell’Amministrazione cittadina per i quartieri della zona Nord-Est, nonostante questi abbiano per anni sopportato i disagi dei lavori del passante ferroviario Torino-Milano, attendano l’allaccio alla rete del teleriscaldamento ed assistano ad un progressivo declino sociale ed urbanistico di storiche borgate come Lucento, Barriera di Mila-
no e Borgo Vittoria. Mi chiedo, pertanto, quali ragioni facciano realisticamente preferire l’inizio dei lavori da Mirafiori». ANDREA ALPINI
Un lettore scrive: 1° settembre rientravo da Algeri via Roma con moglie e due bambini (34 mesi e 18 mesi). Causa ritardi vari, arrivavamo con più di tre ore di ritardo a Torino, dopo la mezzanotte. Causa transito breve a Roma (circa 1 ora) perdevamo tutti i bagagli. (3 valigie per 2 adulti e due bambini di meno di tre anni, un lettino ed un passeg-
2 «Lunedi
gino). Arrivando a Torino dopo le ore 24, il servizio bagagli smarriti della Sagat era chiuso. Dopo quasi tre giorni interi, mancano ancora le due valigie dei bambini ed il lettino. La mia lamentela nasce da un profondo senso di frustrazione che in questi 3 giorni mi sono costati ore al telefono cercando di avere notizie. «Inutile raccontare le peripezie di telefonare alla Sagat, bagagli smarriti: nessuno risponde. Malgrado l’invio il mattino dopo di mail con tutti i dati, fax con tutti i dati, nessun contatto da loro. E quando si riesce a parlare, passando tramite altri
Un lettore scrive: considerazione sulla lettera che auspica la costruzione di strade, parcheggi ed attrezzature varie per consentire a coloro che non possono camminare a lungo di usufruire delle bellezze della montagna, anche per rilanciare il turismo in crisi. Non credo sia una soluzione da augurarsi; la principale prerogativa della montagna è il poter godere di spazi incontaminati, del silenzio e della quiete che vi si respirano, tutte cose che verrebbero alterate da una sua eccessiva civilizzazione, per non parlare del grave danno al delicato equilibrio biologico montano. In un mondo dove tutto è dovuto un passo indietro qui sarebbe auspicabile».
2 «Qualche
uffici, si viene cortesemente informati che essendo il personale ridotto e parte in mutua, i presenti, avendo del lavoro da eseguire, non possono rispondere al telefono. Al di là della cortesia individuale, quando si riesce a parlare, e questo dopo ore di attesa è scandaloso constatare il disservizio che viene corrisposto a dei viaggiatori in un aeroporto che dovrebbe essere internazionale. In una azienda privata se il servizio dato alla clientela fosse quello che la Sagat mi ha dato, qualcuno sarebbe certamente intervenuto». MAURIZIO CASASSA
CLAUDIO B.
[email protected] via Lugaro 15, 10126 Torino Forum lettere su www.lastampa.it/specchio www.facebook.com/specchiodeitempi
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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Cronaca di Torino .41
g «Cominciamo dal rendere più appropriati gli esami»
il caso
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I
conti della sanità piemontese continuano a nascondere sorprese negative, anche se ai primi di ottobre il quadro dei bilanci di Asl e Aso del 2102/2013 dovrebbe essere ultimato rendendo più agevole il lavoro del vicepresidente, Aldo Reschigna, alle prese con un bilancio di assestamento del 2014 che lascia pochi margini per spese diverse da quelle mediche. Ieri la giunta regionale ha approvato i bilanci consuntivi di Asl e Aso di due anni fa ad eccezione di quello della Città della Salute. I risultati. Se potesse Antonio Saitta, assessore regionale alla Salute, si metterebbe le mani nei capelli perché all’appello mancano almeno 20 milioni, forse qualcosa di più «e dobbiamo assolutamente coprirli». Il bilancio del Consiglio regionale, invece, si chiude con un attivo di 13 milioni e il presidente dell’Assemblea, Mauro Laus, è intenzionato a restituirli alla giunta vincolando, però, la loro destinazione. I bilanci delle aziende
Ieri la giunta Chiamparino ha certificato la perdita di 6 milioni somma derivanti dai documenti di tutte le Asl ad eccezione di Città della Salute. Il venti settembre si conoscerà con esattezza anche il bilancio della nuova azienda nata dall’accorpamento di Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e Cto. Le previsioni parlano di almeno 14, 15 milioni. Il Movimento 5 Stelle chiede a Saitta di portare i bilanci consuntivi all’esame della commissione sanità del Consiglio regionale. I consiglieri Bono, Bertola e Batzella «condividono l’intento di rimettere in pista i conti in rosso della sanità ma se per ottenere questo obiettivo la giunta intende sopprimere i servizi, pensiamo che forse qualcosa si è sbagliato e si continua a sbagliare». L’assessore affronterà la questione nei prossimi giorni e spiega: «Dobbiamo stringere i denti, nel 2015 i conti della sanità saranno in ordine e così dal bilancio si potranno liberare ri-
domande a Amedeo Bianco Ordine dei Medici
Amedeo Bianco, presidente dell’Ordine dei Medici di Torino e della Federazione degli Ordini, ha incontrato ieri l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta. Tema dell’incontro?
REPORTERS
Il conto della Città della Salute Manca ancora all’appello il bilancio della struttura che comprende Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e Cto una straordinaria eccellenza sanitaria che pesa più di ogni altra sui conti della Regione
Al bilancio della Sanità mancano altri venti milioni Un aiuto potrebbe arrivare dai risparmi del Consiglio Regionale La Regione stabilizza 30 precari “E’unattodiresponsabilità” 1 A partire dal primo otto-
bre la Regione assumerà a tempo indeterminato trenta precari.È questo il risultato dell’accordo firmato nei giorni scorsi dall’assessore al personale, Giovani Maria Ferraris e le organizzazioni sindacali. Il percorso di stabilizzazione viene portato avanti grazie ai risparmi effettuati sulla gestione del personale. La Regione si è impegnata, dopo le necessarie verifiche economiche ad alzare gradualmente «la percentuale della prestazione lavorativa di tutto il personale oggetto delle recenti stabiliz-
zazioni». Secondo Ferraris «questa stabilizzazione è un atto di responsabilità». La speranza è di utilizzare in futuro i risparmi per «nuove assunzioni con concorsi pubblici».
sorse per investimenti e progetti». Questo è il futuro. Il presente è più difficile. Saitta lo spiega così: «Stiamo rispettando la tabella di marcia che ci eravamo dati per rimettere ordine e fare chiarezza sui conti della Sanità. All’inizio di novembre ci presenteremo al ministero con i compiti fatti, cioè fornire un quadro preciso della situazione». Questo permetterà di evitare il commissariamento ma «le perdite che risulteranno dovranno essere ripianate, approvare i bilanci consuntivi significa questo». Un obbligo che rende più difficile trovare le risorse per le spese degli altri assessorati. Boccata d’ossigeno
Una boccata d’ossigeno dovrebbe arrivare dai risparmi realiz-
zati dal Consiglio regionale. C’è un «tesoretto» di circa 13 milioni ma i fondi effettivamente a disposizione sono 10. Sarà l’ufficio di presidenza dell’Assemblea regionale a decidere come utilizzare quei fondi. Se la prassi instaurata con la gestione dell’ex presidente Valerio Cattaneo sarà confermata i risparmi finiranno tra le voci attive del bilancio della regione e potranno essere utilizzati. L’attuale presidente, Mauro Laus, vorrebbe però vincolare la giunta Chiamparino a spenderli per affrontare alcune criticità. Tre in particolare: le borse di studio, i livelli essenziali di assistenza e l’emergenza cultura, cioè saldare i contributi di decine e decine di associazioni dando ossigeno alle persone che ci lavorano.
«Nei prossimi mesi bisognerà affrontare un grande sforzo per riportare la Sanità a livelli di spesa compatibili con i finanziamenti statali. C’è poco da indorare la pillola: conosciamo bene qual è la realtà del piano di rientro. La Regione ci chiede collaborazione per ridurre gli sprechi, ma non basterà. Si dovranno riorganizzare territorialmente e qualitativamente i servizi, pensando in ottica di governo del sistema globale più che al proprio orticello». Quali sono le vostre richieste?
«Dai medici agli infermieri, ai biologi, chimici, farmacisti, psicologi, tecnici di Radiologia e veterinari, tutti i Profe s s i o n i s t i sanitari dovrebbero ave re u n ruolo nelle razionalizzazioni possibili, in virtù della loro specifica competenza nell’appropriatezza degli strumenti diagnostici e terapeutici e nei percorsi di cura. Migliorare la qualità significa anche risparmiare evitando inutili esami e procedure». Quali saranno i primi obiettivi da raggiungere?
«Dovremo trovare entro ottobre una quadra tra le esigenze di chi lavora nel comparto sanitario e quelle della Regione. Nelle prossime settimane sono previsti altri incontri tecnici per perfezionare la collaborazione e il rapporto con i vari Ordini e collegi professionali. Con un obiettivo ben preciso: salvaguardare il servizio sanitario pubblico». [E.BAR.]
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42 .Cronaca di Torino
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
gg Dossier/ritorno in aula
In classe con il contratto e la busta paga Venti studenti degli istituti Avogadro, Levi e Grassi assunti da Enel
L’entusiasta
«Non trovo le parole per esprimere la mia gioia» Samuel Di Pinto «Questa è un’occasione grandissima, inaspettata»
il caso MARIA TERESA MARTINENGO
enti ragazzi di quarta elettrotecnico degli istituti Avogadro, Primo Levi e Grassi di Torino, con altri 125 «compagni di corso» di Piacenza, Venezia, Firenze, Civitavecchia, Napoli e Brindisi, sono entrati ieri in una sorta di «realtà parallela» (come da capitolo 5 - Lavoro della «Buona scuola» di Renzi). Un primo giorno di lezioni come non si è mai visto, che ha preso il via con la firma di un contratto di apprendistato di alta formazione. Da ieri, insomma, Federico, Simone, Yuri, Alessandro e gli altri sono dipendenti Enel: li attendono due anni di alternanza scuola-lavoro e, dopo la Maturità, un terzo anno di apprendistato professionalizzante. L’obiettivo dell’azienda: formare operai/tecnici di distribuzione sulla base delle sue necessità.
V
La ragazza
«Non ci avevo mai pensato ma salirò anch’io sui tralicci» Debora Dell’Anna «Non escludo, in futuro, di iscrivermi all’università»
REPORTERS
Apprendisti un giorno la settimana Il gruppo di studenti che ieri ha firmato il contratto è stato selezionato durante l’estate. Questa settimana farà una full immersion in azienda
La divisa rosso-blu
La firma del contratto - 460 euro lordi mensili con 13a e 14a mensilità - e la consegna del borsone rosso-blu aziendale con l’abbigliamento da lavoro hanno sancito l’avvio di un’esperienza definita «un’opportunità straordinaria» da questi diciassettenni qualsiasi, con molta voglia di fare e mettersi alla prova, che si sono presentati per metà in jeans e per metà in bermuda al benvenuto dei vertici di Enel Distribuzione nella sede di Beinasco. L’accoglienza
«Da oggi siete assunti. Già nel pomeriggio conoscerete le regole fondamentali dell’azienda. In primo luogo la sicurezza, il nostro valore più grande», li ha salutati Gabriella Breda, re-
sponsabile del personale. Accan- all’Avogadro e il venerdì si divideto, a condividere l’avvio dell’av- rà sotto la guida di una mezza ventura, due dei tre presidi coin- dozzina di tutor Enel in laboratovolti nel progetto, Tommaso De ri e siti. Nel primo anno la classe Luca dell’Itis Avogadro e Anna seguirà un calendario ad hoc di Rosaria Toma del Levi. De Luca vacanze/ferie: 242 ore di laboraha seguito passo dopo passo con torio, il venerdì, e 342, nell’estate la dirigenza del2015, di «training l’azienda e il miniTEMPI STRETTI on the job». «Il stero dell’Istruè stato diLe selezioni tutto zione la messa a scusso nei mesi sono avvenute passati con i sinpunto del percorin piena estate dacati e messo a so che ha portato in tempi stretti, punto con il dopo l’approvazione, in giugno, Miur», ha spiegato Anna Capriodel decreto sull’apprendistato - glio, area Risorse umane, che ha alla proposta ai ragazzi e alle loro curato i contatti con le scuole. famiglie, alla selezione (che ha sconvolto le vacanze di molti) e I programmi quindi alla costituzione di questa «Quest’anno abbiamo assunto classe quarta speciale, con pro- 1500 giovani, con voi abbiamo grammi «ripensati», che studie- l’ambizione di creare tecnici veri rà per cinque giorni la settimana - ha detto Ernesto Coppa, re-
sponsabile Enel Distribuzione Nord-Ovest -. Il nostro è un servizio fondamentale: dobbiamo essere esperti, preparati. In voi il cliente vedrà l’azienda». Andrea Caregari, responsabile Rete Piemonte-Liguria ha ringraziato «i professori che hanno capito che bisogna cambiare» e i ragazzi «per i sacrifici in più che farete rispetto ai vostri compagni». «Tutti saremo sotto esame in questo progetto», ha detto il tutor dei ragazzi all’Avogadro, Rocco Del Giudice. Dopo la giornata introduttiva, oggi - con scarpe anti-infortuni ed elmetto - prima visita ad un impianto, domani full immersion nella sicurezza e così via per tutta la settimana. Lunedì prossimo si inizia all’Avo. Nel pomeriggio primo consiglio di classe «misto» scuola-azienda.
«Ho sempre sognato di lavorare all’Enel» Riccardo Scalzo «Risparmierò gli stipendi per comperarmi la macchina»
Economia sotto assedio dalle aspiranti matricole
FEDERICO CALLEGARO
Una coda che, dall’ingresso interno, arrivava fino al controviale di corso Unione Sovietica. Per presentarsi al test di selezione che permette l’accesso a Economia, ieri pomeriggio, sono arrivati in 2326. Una piccola folla eterogenea, con interessi e aspettative diverse ma con un pun-
to in comune: «Migliorare la propria condizione e, perché no, imparare a fare impresa». Sono 1690 i posti disponibili assegnati superando un esame a risposta multipla che prevedeva 80 domande tra economia, diritto, matematica e storia, da consegnare in 90 minuti. Mattia Laudi, fresco di diploma: «Mi piacerebbe aprire un ristorante italiano in America – racconta il ragazzo – Per un’attività tutta mia, però, voglio prima avere le competenze giuste da spendere nel mondo degli affari». Un mondo che interessa anche, Marie Claire Mustafiri, altra candidata, anche lei intenzionata a spendere all’estero la sua futura qualifi-
Allieva dell’Itis Primo Levi, Debora Dell’Anna è l’unica ragazza ad aver partecipato alle selezioni. «So di essere “anomala”, anche nella mia classe ero l’unica femmina. Ma mi è sembrato giusto provare. Quando mi è stato proposto questo progetto, nessuno pensava che avrei accettato. Invece mi sono detta: imparerò un mestiere e chissà che non mi piaccia. In caso contrario, non escludo di iscrivermi ad un corso di laurea», dice Debora. In famiglia, mamma è sarta, papà camionista, trasporta auto per la Fiat. Il fratello è diplomato «ma non ha ancora trovato niente». Debora sa che, come tutti i compagni, dovrà salire sui tralicci. «Non me l’aspettavo, ma ci proverò». Anche di indossare la tuta non l’avrebbe immaginato e così di guadagnare a 17 anni. «I soldi? Li metterò da parte».
Il predestinato
La giornata dei test
Ma 600 dovranno andare altrove sono solo 1690 i posti disponibili
Durante la mattina di benvenuto nella sede di Enel Distribuzione a Beinasco, l’emozione di Samuel Di Pinto, allievo (fin qui) dell’Itis Grassi, è stata quella di un po’ tutti i venti neoassunti. L’immagine dell’entusiasmo. «Non è solo una cosa bella, questa. Non so come spiegare... È una grande opportunità. Voglio ringraziare tutti per questo progetto», ha detto Samuel, otto e mezzo di media a scuola, papà dipendente di un’azienda metalmeccanica e mamma disoccupata. «Per me questa è un’occasione grandissima, inaspettata. In famiglia mi hanno lasciato decidere da solo, senza forzature. Io ho provato e a quanto pare è andata bene. I soldi che guadagneremo ragazzi di 17 anni devono sfruttarli al meglio. Con i primi penso che prenderò la patente».
Per Riccardo Scalzo, media dell’otto all’Avogadro, carattere schietto e aperto, il progetto di alternanza scuola-lavoro all’Enel è qualcosa di più di un colpo di fortuna, è un segno del destino. «L’elettricità è sempre stata la mia passione e ho desiderato fin da piccolo di lavorare all’Enel. Tanto che lo stage estivo del quarto anno speravo di farlo qui. Questa opportunità per me è stata qualcosa da cogliere al volo. Speriamo vada tutto bene». Riccardo pensa di risparmiare i futuri stipendi in vista dell’acquisto dell’auto (ieri sono fioccate le domande sulle... modalità di riscossione). Ma pensa anche all’esame di Maturità, l’anno prossimo. «Mi mette ansia - dice perché sarà diverso da quello degli altri, non avremo nessun compagno più grande a cui chiedere spiegazioni».
L’eccellente
«Meglio guadagnare che avere i soldi in regalo»
In coda Si sono presentatii in 2326 per il test d’ammissione a economia
ca: «Il futuro delle vendite, a mio avviso, è in Africa. E’ li che voglio lavorare». «Rispetto all’ultimo anno il numero degli iscritti è in leggera flessione ma il calo è da attribuirsi alla nascita del corso online per cui il test non serve – spiega Francesca Culasso, responsabile della procedura dei test – Questo è anche il primo esame che, per chi volesse,
Davide Barberis
permettiamo di sostenere interamente in inglese. Lo scopo è quello di facilitare gli studenti stranieri. L’iniziativa è stata premiata visto che l’hanno scelto in 142». Ma ieri, all’Università di Torino, è stata anche giornata di test per chi voleva accedere a Scienze Strategiche. In questo caso i candidati per uno dei 40 posti disponibili erano 118.
«Mi ero iscritto all’Itis per avere un diploma che avesse valore»
Davide Barberis - che ieri si è prestato ad indossare la divisa per le foto - quest’anno ha vinto le Olimpiadi di Scienze dell’Unione Europea ed è universalmente noto all’Avogadro come un’eccellenza. «Questa occasione - dice - la vivo come qualcosa in più che la scuola mi sta offrendo. Io avevo scelto l’istituto tecnico per non essere costretto ad andare all’università, volevo un diploma che valesse qualcosa di per sé». Davide è senz’altro uno «con i piedi per terra». «Essere assunto all’Enel non mi sembra ancora possibile.... Avere dei soldi miei è un valore aggiunto. Voglio dire che è più bello guadagnarseli i soldi alla mia età piuttosto che averli in regalo. Io li risparmierò in vista di qualche necessità». Che cosa? «Si vedrà», dice con prudenza.
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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Cronaca di Torino .43
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“Noi forzati dell’inizio anticipato” Alla media “Nigra” le lezioni sono cominciate ieri. Il preside Tomeo: “È un modo per attuare significativi risparmi” In aula i 180 iscritti in prima al liceo classico-musicale Cavour, accolti da ex allievi freschi di laurea in lettere FABRIZIO ASSANDRI
«È andata benissimo, ho socializzato subito» ripete alla mamma sicuro di sé Giuseppe Concolino, dopo il primo giorno di prima media. Ma a chi gli chiede se gli piaccia studiare, risponde incerto: “Io studio il meno necessario. Volevo dire il più necessario”. Lunedì prossimo comincia ufficialmente la scuola per i torinesi, ma grazie – o per colpa – dell’autonomia, alcuni ragazzi sono già sui banchi. A Torino i primi sono stati gli studenti della media Nigra di corso Svizzera, ormai una tradizione.
CAMPUS EINAUDI
Come nasce una scuola che funziona
«Meglio la vacanza»
Matteo Fassone ha portato a mano una cartolina al suo compagno Leonardo Zanino, che conosceva già alle elementari. C’è scritto: “Con tanti auguri per la grande avventura che cominciamo oggi”. Il primato della settimana d’anticipo non piace a tutti. C’è chi, come Monica Reale, che non si stacca un attimo dalla mano di mamma Silvia e ha scelto la Nigra per la sezione musicale, avrebbe preferito
Pareri sempre discordi fra i ragazzi sull’avvio delle lezioni Genitori soddisfatti
REPORTERS
Una settima prima Per gli studenti della Nigra, la campanella ha suonato sette giorni prima rispetto alle altre scuole del Piemonte dove l’inizio del nuovo anno scolastico è previsto per lunedì 15 settembre
un’altra settimana di vacanza. O come Elisabetta Santià, con i rasta nei capelli e la maglietta con Campanellino di Peter Pan.
900
55
ore
minuti
Sono quelle totalizzate dai ragazzi della scuola media Costantino Nigra
È la durata dell’ora di lezione alla Nigra:altra fonte di risparmi
35 settimane
Ma secondo il preside Maurizio Tomeo, che quest’anno è reggente anche alla scuola Manzoni, oltre alla Nigra e alla Gambaro, iniziare prima è un modo di risparmiare. Spalmando le ore su 35 settimane anziché 33 e con ore di 55 minuti invece di 60, “i ragazzi totalizzano 900 ore, peraltro con un solo rientro settimanale, mentre i docenti sono “in debito” e la scuola può usare le loro ore per le sostituzioni, risparmiando sui sol-
di sempre più risicati che ci dà lo Stato”. Dall’Ecuador
C’è chi è felice dell’inizio anticipato: «Lavoro e non posso lasciare i figli a casa” dice Victor Torres. Tutta la famiglia, con
la mamma e il piccolo Isaac, è venuta ad accompagnare Paul. I genitori non smettono di scattare foto. “I miei figli sono arrivati dall’Ecuador da sei mesi. Siamo molto emozionati. Qui si integreranno”. L’inizio dell’anno è anche legato alle at-
tese manutenzioni. Alla sede di via Bianzé, segnalata dal Comune al premier Renzi, scelta che aveva attirato qualche polemica, ci sono lavori in corso. Cantieri in corso
«I soldi di Renzi non li abbiamo ancora visti – dice il preside – ma c’era il pericolo che alcuni controsoffitti crollassero e il Comune è intervenuto. Lì anche la palestra è inagibile». Non mancano le preoccupazioni economiche: “La maggior parte dei libri erano edizioni nuove. Ma se sono confermati i criteri dell’anno scorso, dovrei ottenere l’assegno dalla Regione” diec Mauro Depace,papà di Erika.
All’Istituto Avogadro, tecnologico e liceo delle scienze applicate, le classi prime cominceranno l’anno scolastico venerdì. Alla media Dante Alighieri, Parella, i ragazzi con “voto di consiglio”, una sessantina, al pomeriggio dal 1° settembre ripassano a scuola, gratis, le materie in cui sono deboli. Al liceo Cavour prima campanella ieri per 180 studenti. Si tratta dei ragazzi della prima liceo, senza distinzioni tra classico e musicale. Da quest’anno al Cavour si trasferisce il liceo musicale che arriva dal Passoni: «Per evitare confusioni, rinun-
MAURO SAROGLIA
Apertura anticipata dell’anno scolastico, all’istituto di istruzione superiore «Piero Martinetti» di Caluso: il migliaio di studenti che ha varcato i cancelli ieri, ha trovato – quasi da non crederci – gli ampi spazi verdi in ordine, con l’erba tagliata di fresco, pronti per le prime lezioni di
In questi giorni i ragazzi sono accolti da ex allievi del liceo appena laureati in lettere classiche. Insieme ripassano italiano. “L’iniziativa fa parte del progetto accoglienza che portiamo avanti da qualche anno, ai ragazzi piace: quasi tutti hanno aderito”.
Tutto in ordine I docenti hanno lavorato con grande impegno per liberare le aree verdi esterne dalle erbacce: «Magari chiediamo l’opzione agraria»
Docenti a scuola con falce e rastrelli “Troppe erbacce nel nostro liceo” educazione fisica all’aperto. Merito di un gruppo di docenti che, nei giorni scorsi, si è rimboccato le maniche e, armato di trattore, falci, rastrelli, ha ripulito i prati. «In un liceo di provincia – commenta il preside, professor Daniele Vallino – le occasioni per affiancare all’attività intellettuale quella fisica si trovano facilmente...». La manutenzione non dovrebbe essere a carico della Provincia? «Al di là dell’endemica carenza di fondi – prosegue il dirigente scolastico -, in questo momento l’ente Provincia sta per scomparire sostituito dalla Città metropolitana: anche volendo, non
ciamo a chiamare le prime del classico quarte ginnasio, ma semplicemente prima liceo». Una piccola rivoluzione inaugurata ieri. E la prima settimana di scuola sarà per i “primini” un’occasione per “rompere il ghiaccio” tra di loro e con la nuova scuola, come spiega la preside Emanuela Ainardi. I tutor
Quelli del Cavour
Al «Martinetti» di Caluso
Per l’apertura anticipata di ieri le aree verdi erano in ordine
«La buona scuola. Per costruire un progetto di scuola che aiuti la rinascita del Paese» è il tema della V Conferenza regionale della scuola che si tiene dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 18 nell’aula magna del Campus Einaudi, lungo Dora Siena. Tra i relatori della fitta giornata in cui si presenteranno esperienze piemontesi innovative o esemplari, Adriana Luciano, Luciano Abburrà, Massimo Baldacci, Domenico Chiesa, Manuela Olagnero.
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Il preside Daniele Vallino: «Qui è facile affiancare all’attività intellettuale quella fisica»
avrebbe la possibilità giuridica di impegnare soldi in simili iniziative». Una volta di più, benedetto sia il volontariato! «Qui a Caluso – dice Vallino –, da questo punto di vista siamo privilegiati: non è difficile trovare chi abbia un’attività agricola, magari gli stessi docenti, e possa mettere a disposizione attrezzature e
un po’ del proprio tempo extralavorativo». Nessun problema per la copertura assicurativa, grazie all’inserimento di diverse iniziative a carattere ambientale nel piano dell’offerta formativa della scuola. «Il rapporto scienza-ambiente – sostiene il preside – è una peculiarità del nostro isti-
tuto. Da anni è attiva una convenzione con Legambiente, e abbiamo appena rinnovato l’accordo con il Fondo Ambiente Italiano, per la presenza di studenti e docenti del “Martinetti” al castello di Masino». Il professor Vallino accenna anche a un progetto di divulgazione scientifica sul tema dell’acqua, in lizza per es-
sere finanziato, destinato a coinvolgere le scuole elementari e medie del territorio. «Il nostro liceo – conclude – ospita oltre mille persone, Caluso ne ha poco più di seimila: fatte le proporzioni, siamo come un piccolo campus universitario. Il che può essere un’opportunità per i ragazzi non solo di Caluso, ma di un territorio ampio, di vivere la scuola in modo positivo. I problemi non mancano, ovvio... pensiamo ad esempio ai trasporti. Ma le risorse le possiamo trovare: con intelligenza, fantasia e la volontà delle persone di mettersi in gioco». Anche falciando l’erba del prato, se serve.
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44 .Cronaca di Torino
LA STAMPA
.MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Il falso avvocato Funzionario comunale tenta il suicidio in cella muore cadendo Salvato da un agente dal balcone dell’ufficio È stato condannato per bancarotta fraudolenta
il caso CLAUDIO LAUGERI
n lenzuolo trasformato in cappio, un biglietto per chiedere scusa ai figli, ma anche per sminuire le accuse sfociate in indagini, processi. E una condanna: 4 anni e 8 mesi per bancarotta. L’intervento di un agente di polizia penitenziaria ha salvato la vita a Francesco Maria R., 48 anni, laureato in legge e mai diventato avvocato, chiuso in una cella del «padiglione A» del «Lorusso e Cutugno». È in isolamento da quando le sue dichiarazioni hanno consentito di arrestare altri personaggi coinvolti nell’inchiesta che lo aveva portato in carcere.
In carcere
In cortile
La polizia penitenziaria del «Lorusso e Cutugno» controlla a vista i detenuti in cella d’isolamento
L’intervento di carabinieri e soccorritori nel cortile in via Corte d’Appello dove ieri è stato trovato il corpo del funzionario
U
La vicenda
L’uomo è al centro di svariate indagini. Secondo la procura, in alcune occasioni si era fatto passare per avvocato, incassando soldi per pratiche che non poteva mandare avanti.
Si è lanciato nel vuoto, indagano i carabinieri
la storia MASSIMO NUMA
anca ancora una conferma ufficiale da parte degli inquirenti, coordinati dai pm Roberto Furlan e Alberto Benso, ma Marco C., 48 anni, funzionario amministrativo del Comune, è morto suicida. Si sarebbe lanciato ieri alle 8,05 da un balcone degli uffici comunali in via Corte d’Appello 16. È morto per una lesione cranica e per sospette lesioni interne che solo l’autopsia di domani potrà definitivamente chiarire.
M REPORTERS
Poi, avrebbe fatto «sparire» 120 mila euro in una compravendita immobiliare. E ancora, la bancarotta milionaria della «Credits Security Consultants srl», azienda collegata alla «mega truffa» dei quiz telefonici. Per quell’inchiesta, erano stati arrestati anche i commercialisti Giuseppe e Alessandro Cerruti, padre e figlio, che avevano ricoperto cariche come la presidenza delle farmacie comunali di Torino, una poltrona nel cda dell’Amiat, il ruolo di sindaco revisore in Smat, Fingranda e in Comune. In carcere
L’avvocato mancato era un piccolo tassello del mosaico ricostruito dal pm Roberto Furlan. Aveva ammesso le proprie responsabi-
lità e collaborato con la procura. Per questo era in isolamento. «Sabato sono andato a trovarlo, era abbattuto, non riusciva a ottenere gli arresti domiciliari racconta il difensore, Antonio Foti -. Il suo ruolo nella vicenda è marginale, gli avevo detto che avrei incontrato il giudice per valutare i domiciliari». In carcere, era controllato a vista. Ha atteso che l’agente passasse davanti alla cella e ha cercato di far scorrere il cappio. Pochi secondi e sarebbe riuscito nel proprio intento. «Quest’ultimo evento dimostra l’assoluta inadeguatezza dell’Amministrazione rispetto alle esigenze della struttura» dice Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp.
REPORTERS
il corpo era distante un paio di metri dalla linea di caduta, una traiettoria innaturale; c’erano tracce di sangue anche nel punto in cui l’uomo si sarebbe lanciato. I vigili del fuoco controlleranno muri e balconate alla ricerca di eventuali tracce. Primi interrogatori
Sospetti sulla dinamica
Sono stati i messi comunali a scoprire il corpo sul selciato. Subito dopo sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri del colonnello Domenico Mascoli, i colleghi della compagnia San Carlo, due medici legali, sotto la supervisione di due pm. C’erano alcune stranezze. L’uomo stringeva ancora in pugno il telefonino;
I carabinieri hanno sentito i familiari del funzionario, molto stimato e benvoluto dai colleghi. Gestiva l’ufficio, con due colleghi, al pianterreno di via Milano 3, nel Municipio. Timbrato il cartellino alle 7,50, ha raggiunto a piedi via Corte d’Appello. Ha salito le scale dell’ex palazzo del Tribunale e, secondo l’ipotesi più probabile, ha scavalcato le
protezioni del ballatoio del sottotetto e si è lasciato cadere. Un testimone afferma di aver sentito un tonfo. I motivi
La scelta di morire in via Corte d’Appello potrebbe essere legata al desiderio di non farsi vedere dai colleghi più legati a lui. Il suo ufficio, al pianterreno, era chiuso a chiave. Non ha lasciato scritti né ha manifestato intenzioni suicide. Anzi, l’altra sera ha festeggiato il compleanno di uno dei suoi figli e sembrava deciso ad accompagnarlo a vedere uno spettacolo. Il sindaco Fassino ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia e sospeso, per lutto, le riunioni del consiglio comunale.
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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Cronaca di Torino .45
Diario
Per il posteggiatore investito è caccia a una Punto rossa La lite sarebbe partita da una richiesta di “pizzo” per il parcheggio
La storia MASSIMO NUMA TORINO
accia a una Punto rossa. I testimoni hanno segnato tre elementi del numero di targa, lettere e numeri. Basteranno per trovare il proprietario. Questione di ore. Gli investigatori stanno controllando i registri della Motorizzazione per risalire all’auto investitrice, condotta da un uomo solo. Poi i dati verranno incrociati con le immagini videoregistrate dai sistemi di sicurezza di tutta la zona. C’è aria di ottimismo, tra gli inquirenti. Il «pirata» è un ragazzo, sempre secondo i testi. Dopo avere investito il giovane straniero, invece di soccorrerlo, è fuggito. Aveva, come alternativa, quella di mettersi in contatto con la centrale del 118 per segnalare il ferito e avvisare poi il 112 o il 113. Invece ha scelto di nascondersi, lasciando sull’asfalto il corpo agonizzante.
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“I finanzieri piemontesi sono pronti a scioperare” I finanzieri piemontesi sono pronti a incrociare le braccia contro la proroga del tetto salariale. Così annunciano i rappresentanti dei militari. Affermano: «Daremo il nostro partecipato e concreto sostegno a tutte le iniziative del le organizzazioni sindacali ed il Cocer porranno in essere per ristabilire il principio della giusta retribuzione Controlli della Finanza per le funzioni svolte e per eliminare le disparità createsi nelle stesse amministrazioni del comparto sicurezza e difesa, addirittura tra gli stessi pari grado e i medesimi incarichi». Per i rappresentati le «Fiamme Gialle e gli altri lavoratori in divisa hanno già contribuito al risanamento delle finanze pubbliche in maniera sostanziosa, attraverso una misura che doveva essere temporanea ma che si è protratta per 4 anni. Il Governo trovi altrove le risorse necessarie, ossia tra gli sprechi di denaro pubblico».
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Val Sangone
Bimbo di tre anni azzannato al volto dal cane A Valgioie, in Val Sangone un bimbo di tre anni è stato morso da un cane e ricoverato nel pomeriggio di ieri all’ospedale Regina Margherita. Il piccolo è andato a trovare la zia, accompagnato dalla mamma, che abita nella borgata Chiodiero. Mentre le due donne chiacchieravano, il bimbo si è messo a giocare sul- Una centrale del 118 l’aia con il cuginetto. Improvvisamente uno dei due cani, il più grosso, un pastore tedesco, si è avventato sul bimbo, e lo ha azzannato ad una guancia. La mamma non si è fatta prendere dal panico nonostante la vistosa ferita e dopo aver tamponato il viso del figlio, ha raggiunto il punto di primo intervento dell’ospedale di Giaveno. Di qui, con l’intervento del 118, il bimbo è stato successivamente al Regina Margherita. Le sue condizioni non sarebbero gravi. [G. MAR. ]
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REPORTERS
La vittima resta grave. I colleghi sono spariti Il parcheggiatore abusivo investito sabato sera resta in gravissime condizioni. I carabinieri hanno cercato di interrogare i «colleghi» che lavorano nella zona ma sono spariti da ieri
Appello al pirata
I vigili urbani gli hanno rivolto un appello: «Se si presentasse subito spontaneamente il suo atteggiamento verrebbe tenuto in debito conto dai pm della Procura». In caso contrario, il costo giudiziario sarà altissimo, con tutte le aggravanti del caso. Sono in fase avanzata le indagini della polizia municipale sull’investimento di un parcheggiatore abusivo romeno, avvenuto sabato alle 21,40 in via Gioannetti, angolo corso Moncalieri. È quasi certo che il movente del tentato omicidio vada ricercato nella lite avvenuta tra l’automobilista e il parcheggiatore. Alla fine l’uomo, o la donna, a bordo della «Punto» ha premuto l’acceleratore, travolgendo il romeno, ora ricoverato in condizioni disperate al Mauriziano. È in coma farmacologico, le sue condizioni sono per ora stazionarie. Ha riportato un grave trauma cra-
Annuncio del Cobar
Sulla «Stampa» BORGO AURORA
il caso
Inseguimento da film: perde 109 punti sulla patente
MASSIMO NUMA
Q
uattro testimoni hanno raccontato ai vigili urbani la stessa versione: un automobilista, dopo un’accesa discussione con un parcheggiatore abusivo che non voleva lasciare ripartire l’auto dal parcheggio se non dopo essere pagato, lo avrebbe volontariamente investito e si sarebbe poi allontanato senza soccorrerlo. Adesso è ricercato dai vigili urbani che hanno già raccolto «indizi importanti» per identificarlo nelle prossime ore. E’ accaduto sabato notte alle 21.40 in via Gioannetti angolo corso Moncalieri, a poca distanza dalla Gran Madre. L’uomo, un romeno di 34 anni, è stato ricoverato all’ospedale Mauriziano in condizioni gravissime per un trauma cranico, fratture agli arti e
Una pattuglia della polizia municipale, alle 4 di ieri in Borgata Aurora, ha intercettato un’auto con tre africani a bordo. Da un controllo dei terminali Ana (Associazione nazionale Assicurazioni) risultava che l’utilitaria viaggiava senza assicurazione. I vigili iniziavano un folle inseguimento per le strade del quartiere, coinvolgendo le pattuglie della polizia e dei carabinieri. Una corsa folle attraverso gli incroci, «bruciando» semafori rossi e sorpassi spericolati. Alla fine, per evitare che l’uomo alla guida commettesse altre imprudenze e per evitare conseguenze ad altri ignari auto-
REPORTERS
In via Gioannetti un fiore contro la violenza
GRAN MADRE
Il fatto è accaduto sabato notte nel cuore della movida sospette lesioni interne. Nelle prossime ore sarà sottoposto a un complesso intervento chirurgico per tentare di salvarlo; ha perso molto sangue ed è in coma farmacologico. A terra senza soccorso
«Ho visto quando è stato investito, quel ragazzo è stato colpito dal muso dell’auto ed è finito in mezzo alla strada, l’autista se n’è andato via, a tutta velocità - racconta un dipendente di un ristorante della zona - non saprei dire se l’ha fatto apposta, di certo è fuggito via...Siamo stati noi a dare l’allarme al 118, i vigili urbani sono arrivati subito, in pochi minuti, anche le ambulanze, c’erano tante persone che hanno assistito». Qualcuno tra i testimoni avrebbe memorizzato il numero di targa e il tipo di auto, mentre gli agenti della sezione infortunistica dei vigili urbani sono al lavoro per con le immagini video-registrate dagli impianti di sicurezza della zona per raccogliere altri elementi. Gli inve-
Una donna, ieri mattina, ha comprato un fiore da una bancarella e lo ha lasciato, come gesto di solidarietà, sul punto esatto dove è stato trovato il corpo esanime del parcheggiatore abusivo, un romeno di 34 anni
Travolge un parcheggiatore Caccia al pirata della strada I testimoni raccontano: l’ha fatto apposta. La vittima è in coma stigatori lanciano un appello a romeno. E’ ancora sotto choc: eventuali altri testimoni, per ri- «Ho visto tutto, è stato terribile, costruire questo grave episodio era ferito in modo molto grave, nel modo più preciso possibile, non ho capito bene cos’era sucdinamica e dettagli sono anco- cesso prima ma l’impatto è stato molto violenra incerti, ci sono molti aspetti anLE INDAGINI to», ha detto prima di allontanarcora da chiarire. I vigili urbani si commossa. Un fiore
hanno raccolto
numerosi indizi Black out Sull’asfalto sono Nella zona, tra rimaste solo tracce di sangue e nessun se- l’altro, c’era stato un calo di gno di frenata. Una donna, ieri elettricità, i lampioni di corso mattina, ha comprato un fiore Moncalieri, proprio in quei mida una bancarella e lo ha lascia- nuti cruciali si erano spenti, fato, come gesto di solidarietà, sul cendo precipitare nel buio l’inpunto esatto dove è stato trova- tera zona. Possibile che l’oscuto il corpo esanime del giovane rità abbia tratto in inganno l’in-
vestitore impedendogli di ve- no sempre presenti, come acdere la sagoma dell’uomo che cade invece nella vicina piazza aveva davanti? Di certo non Gran Madre. può non essersi accorto di In genere, spiegano i resiaverlo travolto, nè è giustifica- denti, questo «lavoro» lo svolbile la fuga e il mancato soccor- gono occasionalmente i clochard che dorso del ferito. Il numero telefoniBLACK OUT mono sulle panchine poco dico dei vigili urbaI lampioni stanti, lato Capni con cui ci può su corso Moncalieri puccini. Sabato mettere in conerano spenti notte c’erano tatto con la cendecine di auto trale è lo parcheggiate ovunque per la 0114426509 0 10 finale. prima versa movida post-vaParcheggiatori abusivi canze. Altri automobilisti non In questo parcheggio del trat- si erano accorti della presento finale di via Gioannetti, i za parcheggiatori abusivi, in parcheggiatori abusivi non so- quelle ore.
Controlli della strada
mobilisti, l’inseguimento veniva interrotto. La macchina non era rubata e gli agenti hanno subito individuato la proprietaria della vettura, una nigeriana di 34 anni sposata con un italiano di 60, madre di un bimbo. La donna era a casa e non sapeva niente di cos’era accaduto. Così ha dichiarato agli agenti. Nel frattempo l’utilitaria era stata parcheggiata sotto la sua abitazione. I vigili, a carico del guidatore, hanno elevato 29 verbali per le varie infrazioni al codice della strada, per un totale di 5 mila 600 di multa di multa e la perdita di 109 punti della patente in un colpo solo. Quasi un record. La proprietaria, se non riuscirà a convincere il conducente dell’auto a presentarsi al comando della polizia municipale, rischia sanzioni sino a 6 mila 500 euro, più il sequestro del veicolo. [M.NU.]
Sulla «Stampa» di ieri abbiamo raccontato la tragedia del parcheggiatore romeno investito.
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nico, lesioni interne e fratture. La ricostruzione
Sabato notte c’era molta gente nella zona della Gran Madre. Difficile trovare un parcheggio at-
torno alle 22, l’ora di maggiore intensità del traffico. G. M., 34 anni, il parcheggiatore abusivo aveva scelto di «lavorare» nel parcheggio proprio di fronte a una pizzeria molto frequentata, non distante dagli altri locali della movida torinese. Segnalava gli spazi liberi, addirittura - secondo i testimoni - lasciava parcheggiare le auto in zone fuori dalle aree consentite, in cambio di piccole somme di denaro. In mezzo a questa situazione di caos, è arrivato il ragazzo della Punto rossa che, a quanto pare, aveva parcheggiato l’auto un paio d’ore prima. Il romeno s’è avvicinato per farsi dare i soldi, lui lo ha respinto in modo deciso, apprestandosi a ripartire. Il romeno avrebbe tentato di bloccarlo, mettendosi proprio dinanzi all’auto: «O paghi o da qui non ti muovi». L’auto è ripartita a tutta velocità e lo ha
centrato in pieno. Una macchia di sangue è ancora visibile a una decina di metri dal parcheggio, il fiore giallo che era stato posato da una signora commossa sull’asfalto in segno di solidarietà è stato polverizzato dalle auto dopo pochi minuti. Parcheggiatori spariti
Nella zona i parcheggiatori, da un paio di giorni, sono spariti. carabinieri e polizia hanno riprese a tenere sotto controllo la zona Gran Madre, dove i parcheggiatori abusivi, anche italiani, sono numerosi e, alcuni, molto insistenti e aggressivi. Non è una buona ragione per reagire con violenza, ma è duro il commento di un frequentatore della Gran Madre: «Spiace per l’uomo ferito ma prima o poi doveva accadere qualcosa del genere. Gli automobilisti vengono taglieggiati persino nelle zone a pagamento Gtt».
Unicredit
Un accordo per credito alle nuove imprese Un accordo per agevolare i finanziamenti alle imprese neo costituite o in via di costituzione è stato stipulato tra Réseau entreprendre Piemonte, Eurofidi e UniCredit. L’intesa ha l’obiettivo non solo di creare nuovo tessuto imprenditoriale nella regione, ma anche di incoraggiare la nascita di nuovi posti di lavoro. L’accordo Una start up prevede che le imprese seguite e segnalate da Réseau Entreprendre Piemonte possano accedere a finanziamenti agevolati concessi da UniCredit e garantiti da Eurofidi. Dal 2010 a oggi i neo-imprenditori accompagnati dal progetto sono 16 e 71 i nuovi posti di lavoro. Il Rèseau svolge la funzione di accompagnamento valutando i progetti imprenditoriali. L’accordo - come spiega Attilio Ghiglione, deputy manager UniCredit Nord Ovest - «rientra nella politica di UniCredit: sostenere lo sviluppo imprenditoriale».
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La protesta sul balcone
POLEMICA L’INIZIATIVA DIFESA DAL MOVIMENTO 5 STELLE
Secondo il Comune, i vessilli del movimento sono comparsi solo durante il concerto dei Lou Dalfin, ma una foto dimostrerebbe che i vessilli No Tav erano già presenti in pieno giorno
Vessilli No Tav sul municipio Una bufera sul “caso Almese” Dura condanna del Pd: “Così è stata calpestata la legge” MASSIMILIANO PEGGIO
Bandiere della discordia. Ha scatenato un putiferio la comparsa di striscioni e vessilli No Tav sul balcone del Comune di Almese, sabato scorso, in occasione del concerto del gruppo occitano dei Lou Dalfin, uno degli appuntamenti della «notte bianca», in program-
ma dalle 18 in poi. «Le due bandiere - ha spiegato il sindaco Ombretta Bertolo - sono comparse esclusivamente durante il concerto». Come a voler rimarcare il messaggio a difesa del territorio lanciato dai musicisti, si giustificano dal Comune, «senza avere nulla a che fare con il resto della festa». Ma una foto che campeggia sul sito No Tav «Spinta dal Bass» dimostrerebbe che i vessilli del movimento erano già presenti in pieno giorno. Il caso è stato segnalato in Prefettura. Reazioni
Tuonano i politici. Per il segretario regionale del Partito demo-
cratico e capogruppo in Regione, Davide Gariglio, l’episodio è «inaccettabile», ritenendo antidemocratico il comportamento del primo cittadino. E spiega: «Strumentalizzare edifici pubblici con gli striscioni No Tav rappresenta una evidente violazione di legge: trovo assurdo che un sindaco che dovrebbe essere il primo cittadino della sua comunità compia azioni illegali e non rispettose della pluralità delle opinioni». Condanna a tutto spiano. E aggiunge: «Indipendentemente dalle convinzioni di ognuno, i luoghi pubblici devono essere inclusivi per tutti, senza trasmettere alcuna forma di ostilità». Così non la pensa Fran-
me elezioni amministrative, ha dimostrato con il voto la propria contrarietà al Tav». Processi
cesca Frediani consigliere regionale di M5S, che difende il sindaco e le proteste No Tav. «Le bandiere sul balcone del municipio di Almese - dice - sono legittimi e democratici». E afferma: «Gli spazi comunali, su tutto il territorio nazionale, spesso vengono utilizzati per inviare messaggi, si pensi al caso dei Marò detenuti in India o per chiedere la libera-
zione di cooperanti rapiti in zone di guerra. In questo caso il messaggio riguarda la salvaguardia del territorio della Val Susa da un’opera destinata a devastare l’ambiente e sprecare preziose risorse che appartengono alla collettività». Libertà di pensiero? «I vessilli No Tav sono perfettamente legittimi: la popolazione di Almese, in occasione dell’ulti-
La prossima settimana, con la riapertura dell’attività giudiziaria, riprenderanno nell’aula bunker delle Vallette i processi a esponenti No Tav: quello sugli scontri dell’estate 2011 con oltre cinquanta imputati, e il procedimento contro i quattro attivisti dell’area anarchica accusati di attentato con finalità terroristiche per l’attacco incendiario del maggio 2013 al cantiere di Chiomonte. Il primo processo è alle battute finali: si attendono infatti le richieste di pena della procura.
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46 .Cronaca di Torino
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
L'artista
Maurizio Cattelan firma “One Torino” e prova lo choc
La presenza di Maurizio Cattelan lascerà il segno sulla prossima edizione di Artissima
Per Artissima una mostra che vuole lasciare il segno Tate Modern annuncia il nuo- sterioso: c’è chi scommette che vo direttore. Il mondo dell’arte sarà «Shit and die» (letteralresta attonito. Una pioggia di mente «caga e muori»). Ma lui riclic. Aspiranti alla poltrona e mescola le carte e disorienta, curiosi non si lasciano sfuggi- proponendo anche «Feels like re la notizia. Ma quando apro- Sunday», «Nasty Buffet», «What no l’avviso di E-Flux, restano the world would be without», con il cerino in mano: «Ogni ri- «From dust to dust» e il nuovo ferimento a fatti e persone re- «Babies and rabies», da poco ali nel titolo è comparso sul sopuramente canetwork FINO A GIOVEDÌ cial suale. Ci congraTumblr, caTutto sarà svelato nale a cuialtro tuliamo con il diCatterettore della Ta- sui letti per i cadaveri lan, l’artista italiaal Museo Lombroso no più quotato al te Modern, che è ancora nella sua mondo, ha affidaposizione. In questo annuncio to le anticipazioni. On line, già si si parla di Artissima». danno alcune notizie su questo suo lavoro inedito da curatore Lo show (che segue l’esperienza del 2006 Il solito Cattelan. Genio e srego- alla Biennale di Berlino), dopo latezza. Tanto che il numero uno l’annunciato pensionamento da del museo londinese, Chris Der- artista. Un ritorno eclatante, che con, gli scrive per congratularsi la fiera d’arte contemporanea di dello scherzo e fargli gli in bocca Torino è riuscita ad accaparraral lupo per il nuovo progetto da si. Merito dell’opera di convincicuratore. Dal titolo ancora mi- mento di Sarah Cosulich Cana-
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Sudoku
ui siti on line, primo fra tutti www.eflux.com, Maurizio Cattelan fa già parlar di sé e della mostra One Torino. Spiazza, confonde, provoca, stupisce. Presenta sul portale di pubblicità dell’arte più famoso al mondo l’esposizione che curerà per Artissima a Palazzo Cavour, dal 5 novembre all’11 gennaio, richiamando l’attenzione del lettore con un giocoso specchietto per le allodole: «Tate Modern announces new Director», la
Il sudoku
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Le soluzioni dei giochi di domenica
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Su E-flux Cattelan snocciola le parole chiave dell’esposizione: «Sesso, potere, morte, merda». Tutto per choccare insomma. La mostra sarà curata ovviamente da lui, insieme a Myriam Ben Salah e Marta Papini. Gli artisti saranno 37, distribuiti in 20 stanze su 1000 mq, nella casa signorile in cui visse Cavour, a mo’ di viaggio tra la storia della città e dei suoi musei. Infatti, si legge: «Riu-
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niremo ricordi inquietanti di Torino e fantasmi bizzarri di Palazzo Cavour nel modo più soggettivo, ossessivo, irrazionale e non esaustivo possibile». L’artista padovano ha fatto numerose puntatine di ricognizione, negli scorsi mesi, in alcuni musei cittadini: da quello di Antropologia Criminale Cesare Lombroso, a quello della Montagna, dell’Automobile, della Frutta e di Anatomia, dove tra l’altro giovedì si terrà la conferenza stampa che dovrebbe svelare dettagli sul suo progetto, One Torino e sulla fiera in generale. Artissima si svolge-
rà dal 7 al 9 novembre, probabilmente all’Oval, ma l’accordo con Gl Events, proprietario del Lingotto Fiere, non è ancora stato firmato. Un’altra novità 2014 sarà la sezione Per4m, trend attualissimo, da Art Basel a Frieze London, quello di trasformare le performance in oggetti commerciali da fiera. L’idea di Cattelan punta a sbaragliare: accogliere i giornalisti nella Sala Settoria del Museo, sui tavoli un tempo usati per la vivisezione dei corpi. Torneranno in mostra senz’altro scheletri e teschi, e con tutta probabilità animali imbalsamati.
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Il gioco consiste nel riempire tutte le caselle in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni settore contenga tutti i numeri senza alcuna ripetizione: negli junior sudoku sono in gioco i numeri da 1 a 6, nel sudoku medio e difficile i numeri da 1 a 9
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rutto. Per la sua terza edizione, la direttrice ha deciso di mettersi in gioco e rischiare.
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Il tempo: più nuvoloso ma rovesci in prevalenza in montagna; piogge più estese domani. SOLE
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Situazione e avvisi meteo
PIOGGIA DEBOLEMODERATA
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La Spezia
PIOGGIA INTENSA
Parzialmente nuvoloso in pianura con addensamenti più estesi nel primo mattino sui settori pedemontani. Sulle Alpi inizialmente soleggiato tra velature, ma più nuvoloso dalle ore centrali con rovesci sparsi tendenti a sconfinare sui primi tratti di pianura. In Liguria più nuvoloso a Ponente.
NEBBIA
TEMPORALE
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DOMANI
SVIZZERA Annecy
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A cura di www.nimbus.it
L’alta pressione che ha garantito una parentesi soleggiata e calda si indebolisce e correnti più umide dall’Atlantico oggi portano un aumento della nuvolosità ma rovesci in prevalenza tra le Alpi e le zone pedemontane. Domani le piogge si faranno più estese anche in pianura e in Liguria con temporali nel pomeriggio-sera, mentre tra giovedì sera e venerdì giungerà aria decisamente più fredda da nord, con un calo delle temperature ma effetti ancora incerti riguardo a nuvolosità e precipitazioni.
MILANO
Novara Vercelli
Grenoble
Pavia
TORINO Asti
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Gap GENOVA Cuneo
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Sorge alle ore 6,58
Alpi occidentali 1943-1945 L’ultima difesa della frontiera alpina
POCO MOSSO
MARE MOSSO
MARE AGITATO
Irregolarmente nuvoloso o nuvoloso con schiarite più ampie al mattino sulle Alpi. In mattinata piogge in Liguria e sul Piemonte meridionale e orientale. Dal pomeriggio rovesci e temporali in trasferimento dalle Alpi verso le pianure, meno probabili su Ponente Ligure, Astigiano e Alessandrino.
Temperature ˚C CITTÀ
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AOSTA VERBANIA BIELLA NOVARA VERCELLI TORINO ASTI ALESSANDRIA CUNEO MILANO GENOVA SAVONA IMPERIA
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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Cronaca di Torino .47
«Qualche concerto in meno e il problema si risolve»
il caso FABRIZIO ASSANDRI
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tacconi che rovinano le piazze non sono un problema solo del centro. Sì, perché anche in periferia ci sono angoli «aulici» spesso pieni di toppe che sono peggio del buco. Almeno dal punto di vista estetico. In periferia non ci sono piazze storiche, ma da un lato ci sono gli spazi di recente realizzazione. Opere magari di pregiata fattura, ma che non hanno fatto i conti con la ristrettezza di bilancio che non permette di sostituire materiali costosi. Dall’altro ci sono le vecchie vie con i ciottoli sempre più a rischio.
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Un esempio del primo caso è via Issiglio, di fronte al Bennet. Intorno al passaggio pedonale al posto del pavè ci sono rattoppi sconnessi, una specie di collage con interventi successivi, stratificati, che hanno colori e altezze diverse. Le lose di pietra sono sparite. Al loro posto bitume. Altro esempio è piazza Delpiano, dietro corso Lione. Il pavè che forma giochi cro-
Mancano i soldi ma spesso il risultato è un danno di immagine
In passato aveva accesso i riflettori sul manto di piazza Carignano: per quale motivo?
Patchwork stradale Dalle piazze auliche del centro alle grandi strade di scorrimento, al Passante alle vie laterali: non c’è angolo della città che sfugga al «rattoppo»: per cubetti saltati, pietre rotte e lose spezzate, si ricorre all’economico ma poco estetico asfalto
Non solo in centro Le toppe invadono la città
matici e disegni regolari è stato sostituito, nel bel mezzo della piazza, da una colata di cemento. Quelle «vecchie»
Nel quartiere Campidoglio l’acciottolato contribuisce alla dimensione di borgo. Ma non sempre le riparazioni ne tengono conto. In via Fiano angolo via Musinè al posto delle pietre c’è asfalto, ma è di sicuro in via Corio la situazione peggiore, con il bitume che in più punti non s’è nemmeno assestato. E anche dove i ciottoli sono stati rimessi il risultato lascia perplessi: le pietre sono tenute insieme dal cemento e formano delle cunette. Discorso a parte merita via Cantalupa: la via è stata comunalizzata dieci anni fa, ma mai nessuno ha curato l’acciottolato, lasciandolo andare in miseria. Presto diventerà solo un ricordo: la via è destinata, quando ci saranno le risorse, ad essere asfaltata.
Per risparmiare catrame al posto di porfido e lose danneggiate Sulla «Stampa» Diario
Reportage
Fuga nei boschi subito dopo l’attacco
Protesta No Tav: fuochi d’artificio contro il cantiere
PAOLO COCCORESE
a sensazione è la stessa che ci pervade quando guardiamo quelle belle foto di famiglia che vorremmo che non lasciassero mai il fondo del cassetto. Ritratti di attimi felici rovinati dai particolari. Un maglione dalla fantasia ultra-kitsch, pettinature horror o espressioni neanche mister Bean. Come in piazza Carignano. La visione dell’elegante agorà barocca è guastata dal dettaglio che non t’aspetti. Quale? Le colate di catrame tra i cubetti del tappeto di pavè invidiato anche a Parigi. La città da cartolina, ammirata in tutto il Mondo, ha il sorriso rovinato dalle carie.
Circa 300 attivisti No Tav hanno manifestato ieri sera nelle vicinanze del cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte, in Valle di Susa. Sono partiti da Giaglione e, passando per i boschi della Val Clarea, sono arrivati al ponte della centrale elettrica vicino al cantiere. Qui hanno battuto con bastoni sulle recinzioni e hanno lanciato fuochi Fuochi sul cantiere d’artificio. Si sono poi ritirati nei boschi. Tra i presenti alla manifestazione Heidi Giuliani, madre di Carlo, rimasto ucciso negli scontri durante il G8 di Genova del 2001. La protesta di questa sera era l’annunciata «passeggiata al cantiere» al termine della settimana del «campeggio studentesco» No Tav a Venaus. Due notti fa una quarantina di attivisti No Tav ha tirato razzi, tagliato la recinzioni e cercato di incendiare una centralina elettrica.
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L
Campidoglio
Piazza Carignano Per molti torinesi è la piazza più bella della città e così un lettore ha scritto a «Specchio dei tempi» per denunciare l’eccesso di asfalto per tappare i buchi nel porfido
La lettera
Martedì «Specchio dei Tempi» ha accolto il grido di allarme di un lettore. «Passeggiando insieme ai tanti turisti che hanno invaso il centro ho notato che anche nella pavimentazione dell’elegante piazza Carignano stanno spuntando tacconi di bitume al posto dei “sampietrini”. Non deve diventare come piazza Castello sfigurata dal L’ASSESSORE
Lubatti: «Non è bello ma entro il 2015 tutto sarà a posto» catrame al posto delle lose: non sarebbe un bel biglietto da visita per chi arriva in città». Partita a dama
E’ così che è partito un tour speciale delle nostre piazze e strade auliche. Il percorso è quello proposto dalle guide, ma lo abbiamo fatto guardando per terra alla scoperta del cubetto di porfido mancante e non con gli occhi per aria a la-
Toppe di catrame nel cuore del centro Mancano i soldi e il porfido si aggiusta con il bitume Si evitano le buche ma la cura non piace ai turisti sospiro di sollievo: qui almeno, dopo un po’ di tempo, le chiudono». Poi, indica un’isola di bitume circondata dal pavé. «Nei giorni scorsi, ho visto che degli operai stavano scavando – aggiunge -. I problemi principali dei turisti sono il decoro e i borseggiatori. Ma, è ovvio che la piazza ridotta così non è un vanto». Verso il futuro
I cubetti e le lose mancanti sono
Il giallo dell’incendio nella palestra parrocchiale Si contano i danni dopo l’incendio che l’altra notte, verso le 2, ha distrutto uno dei locali della parrocchia Sant’Anna, via Medici, quartiere Campidoglio. Decine di migliaia di euro, dice il parroco don Davide Pavanello. Ed è mistero sulle cause del rogo che ha avvolto la piccola palestra sotto la cappellina, dove la società Csp tie- I locali sono inagibili ne corsi di formazione di psicomotricità e attività coi bambini. La maniglia era sbloccata, e da Csp assicurano che era stata chiusa. È capitato più volte che lì andassero a bivaccare la notte persone non autorizzate, di recente è stato svaligiato il banco alimentare. La parrocchia aveva intensificato la sicurezza. È stato proprio un vigilante a dare l’allarme chiamando vigili e pompieri che hanno rapidamente spento le fiamme, impedendo danni ben maggiori. [F. ASS.]
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Via Guido Reni
Finto incidente all’incrocio per chiedere un cartello C’è stato anche un incidente simulato, con intervento della Croce Rossa, nella manife-
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La denuncia apparsa domenica sui rattoppi di piazza Carignano che fanno inorridire i turisti. E non solo.
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Rattoppi con piastrelle
Il problema è evidente anche in molte rotonde: in corso Rosselli, o in via Frejus, i buchi lasciati dai quadretti del pavè vengono riempiti con l’asfalto. Piccolo capolavoro in via Cesana: dove c’era un palo al posto del pavè ora ci sono due anelli concentrici, uno in cemento e l’altro in asfalto. Una curiosità, invece, sulla banchina di corso Svizzera: gli autobloccanti saltati via sono stati rimpiazzati dalle piastrelle. La ciclabile deturpata
In una classifica, la palma
Mezzo “sì” dei quartieri al bilancio di Fassino Un bel compromesso non si nega a nessuno. Nemmeno e soprattutto al sindaco Fassino arrivato pieno di buone intenzioni all’incontro con i dieci presidenti delle Circoscrizioni furibondi per l’ennesimo taglio alle loro già scarse risorse: 1,2 milioni sui 6 del 2013, sostengono. Una furia concretizzatasi nella minaccia di dare parere negativo al bilancio di previsione 2014. Un parere non vincolante, ma politicamente importante. Dicevamo delle buone intenzioni del sindaco ché non può fare diversamente. Quest’anno il bilan-
cio di previsione è un bilancio che si definisce, anche se i cultori della materia inorridiscono, tecnico. Vale a dire che, non sapendo ancora con precisione su quali risorse contare ma già sapendo che bisognerà tagliare, invece di fare un bilancio «vero», se ne fa uno «finto». Significa che si taglia in modo lineare, cioè un tot per tutti senza distinguere ciò che è utile o meno utile. Quello che dovrebbe fare un politico, per intenderci. Rinviando all’autunno la definizione precisa di spese e tagli assessorato per assessorato e pure per le Circoscrizioni «che non hanno un bilancio proprio, ma la loro dotazione è contenuta
spetterebbe alla ciclabile di Spina 1. Specie in corso Mediterraneo tra via Colombo e corso Einaudi non si contano le palate di bitume che sostituiscono le lose rosa, peraltro I PERICOLI
A volte la riparazione frettolosa cancella la segnaletica rotte e basculanti in più punti. L’asfalto ha coperto anche la segnaletica orizzontale: c’è un buco nero al posto del disegno della bici.
Il taglio di un sesto
IL COMPROMESSO DOPO LA POLEMICA
BEPPE MINELLO
P. F. Quaglieni Centro Pannunzio
Per evitare che le piazze da cartolina si trasformino in tappeti di sampietrini mancanti riempiti da rattoppi di bitume, il direttore generale del Centro Pannunzio, il professore Pier Franco Quaglieni lancia una proposta. «Il problema sono le scarse risorse? E allora bisognerebbe risparmiare su qualche iniziativa, come alcuni concerti. Con quel denaro si potrebbero pagare le manutenzioni delle piazze».
Le aree «nuove»
L’ESTETICA
domande a
Secondo i dati forniti dalle Circoscrizioni, il bilancio 2014 del Comune prevede per loro un taglio di 1,2 milioni sui 6 dell’anno scorso
nel bilancio di Palazzo Civico» spiega il presidente della 1, Guerrini, il quale ben conosce i tormenti della giunta Fassino visto che siede pure lui nel governo cittadino in rappresentanza dei 9 colleghi. La paura dei più è che «cosa fatta capo ha» e il taglio «tecnico» diventi definitivo. «Vi capisco» ha esordito Fassino impegnandosi fare
il possibile per venire incontro alle esigenze dei quartieri. Che hanno dato parere positivo alla delibera delle tariffe che accompagna il bilancio ma mantenuto il «no» al documento finanziario vero e proprio. «Un no destinato a diventare un sì spiega Guerrini - se le promesse del sindaco si trasformeranno in qualcosa di concreto».
Gli operai non si sono messi d’accordo sui rattoppi: ce ne sono alcuni neri come pece, altri grigi, per l’alternanza tra cemento e asfalto. «Non solo i turisti, anche i cittadini hanno diritto al decoro» dice il ciclista Mario. Un anno fa il Comune disse che si trattava di una riparazione temporanea: le lose nuove non si sono viste. E nel futuro il problema potrebbe essere risolto alla radice. La futura copertura del passante sarà «low cost»: niente lose, si andrà direttamente di asfalto.
«Scrissi una lettera, che lesse anche il sindaco, perchè camminando per la città mi accorsi che era stata deturpata dalle colate di cemento. Io amo Torino e, soprattutto, quella piazza che ha un’importanza storica fondamentale per il Risorgimento. Meritava più attenzione». Il problema rimane d’attualità: propone una soluzione?
«Parto da due considerazioni. La realtà di Torino è simile a quella di altre grandi città. E la questione è dettata dalla limitata disponibilità di fondi. Così, ritengo che sia necessario trovarli risparmiando su altri voci» Bene, quali?
«Un’ipotesi? Meno concerti e più manutenzioni» Punta il dito su qualche evento in particolare?
«No, preferisco essere vago per non farmi nemici. Ma posso dire: l’estetica delle piazze è un valore da preservare sia per i cittadini sia per i turisti» Col Sindaco Fassino come finì?
«Ripristinò la pavimentazione di piazza Carignano. E si impegnò a porre maggior attenzione a concederla per accogliere eventi. Metodo che, senza essere un divieto assoluto che non condivido, si dovrebbe estendere anche alle altre piazze storiche». [PA.CO.]
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48 .Quartieri
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Aperte tutti i giorni: piazza Massaua 1, sempre aperta (24 ore su 24). Atrio Stazione Porta Nuova, dalle ore 7 alle ore 19,30. Orario minimo 9-19,30: corso Toscana 20; via Monferrato 22/E; via Nicola Fabrizi 102; corso Dante 78; corso Corsica 9; piazza Statuto 4; via S. M. Mazzarello 18/D; corso Duca Abruzzi 66; piazza della Repubblica 21; corso Siracusa 87;
corso Orbassano 302; via Sacchi 4; via Palestrina 49; corso Belgio 97. Di sera (19,30-21,30): piazza Galimberti 7; via Foligno 69; via Sempione 112; via San Remo 37; via Sacchi 4; corso Traiano 73; corso Francia 1/bis. Di notte (19,30-9): corso Belgio 151/B; via Nizza 65; corso Vitt . Emanuele II; piazza Massaua 1. Informazioni: www.farmapiemonte.org
QUARTIERI
A CURA DI ANTONELLA MARIOTTI
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Parella
Centro
Le mucche vincono la battaglia con il camping
I giardini di via Giulio trovano dei custodi
Non sarà sfrattato il pascolo di via Servais in vista dell’Expo 2015 Le mucche di via Servais possono continuare a ruminare indisturbate. Non saranno sfrattate dai camper in arrivo per l’Expo. Il Comune aveva stilato una lista delle possibili sedi dove realizzare i campeggi per i turisti nel 2015. Tra queste, peraltro la più grande, c’era il pascolo di 32mila metri quadrati alle spalle del parco Pellerina. Ipotesi scartata dopo l’incontro in Comune con Coldiretti, che ha chiesto un dietrofront. Il contratto d’affitto del terreno, di proprietà comunale, scade a novembre, ma sarà rinnovato per altri tre anni. «Siamo molto soddisfatti di aver messo al riparo quel campo» dice Michele Mellano, presidente di Coldiretti Torino. «La nostra priorità è salvaguardare l’attività economica del pascolo – conferma l’assessore Enzo Lavolta – e la destinazione agricola del terreno». Il pascolo è accanto agli orti urbani e al “viale della frutta”, un’area degradata recuperata grazie al lavoro degli abitanti. L’ipotesi che lo scorcio bucolico diventasse una piazzola aveva suscitato molte polemiche. Contro si erano schierati Pro Natura, Circoscrizione 4, associazioni del quartiere. In Comune i capigruppo di maggioranza, in primis Maurizio Trombotto e Guido Alunno, hanno chiesto al Comune di fare marcia indietro con un’interpellanza all’assessore Maurizio Braccialarghe. La difesa del suolo agricolo in città è previsto da una delibera di iniziativa popolare, che in teoria dovrebbe impedire varianti urbani-
Il cartello esposto
Pozzo Strada
FABRIZIO ASSANDRI
Le polemiche
DIEGO MOLINO
Poco personale l’anagrafe non riapre dopo le ferie
Fattoria in città Il pascolo di via Servais non sarà sfrattato per fare posto al campeggio ideato per l’Expo 2015 Il Comune cerca però una sede alternativa
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20
milioni mq
ditte agricole
ad uso agricolo in città (anche se usati solo in parte). Di questi, 1milione sono usati a fienagione.
di Coldiretti su terreni comunali. Trenta tra vendita diretta, produttori orticoli e florovivaisti
stiche su quei terreni. La polemica è la stessa che vide scontrarsi Ikea e Provincia sul progetto del megastore su area agricola a La Loggia.
L’agricampeggio
Dal braccio di ferro con Coldiretti è venuta fuori però anche una proposta, per una realtà inedita in città, l’agricam-
peggio, peraltro prevista nel progetto Torino Città da Coltivare. Il Comune ha chiesto a Coldiretti di verificare se tra i suoi soci c’è qualcuno interessato a far coesistere l’attività agricola con quella turistica.«In linea col tema dell’Expo, il cibo» dice Lavolta. L’agricoltore così può scegliere. Ma Gino Frus, del pascolo di via Servais, fa sapere che lui è felice di continuare a far pascolare le sue mucche. Resta il nodo di trovare una sede per il campeggio, tanto più che a fine mese scade la concessione di Villa Rey. Pare ci siano difficoltà anche su un’altra delle sedi prescelte, via Pianezza.
Non c’è personale e l’anagrafe chiude. O meglio, non riapre dopo le ferie. Gli sportelli anagrafici della Venchi Unica, in via De Sanctis, dovevano riaprire il primo settembre e invece bisognerà aspettare almeno un’altra settimana. Forse due: con certezza ancora non si sa. E fuori dal portone chiuso c’è un cartello che, perentorio, recita testualmente: «Non chiedere informazioni». È stato messo lì dai servizi sociali, che condividono quegli spazi: «Noi non c’entriamo con l’anagrafe, inutile chiedere a noi». Lo stop non era stato previsto: tanto che a metà della settimana scorsa un avviso della Circoscrizione informava che l’anagrafe sarebbe rimasta chiusa «fino a venerdì 5 settembre». Poi non s’è più saputo nulla. Così chi ieri è andato agli sportelli si trovava di fronte solo il cartello che invitava a «non chiedere informazioni». E la chiusura prolungata fa temere a molti cittadini che l’anagrafe, sempre per la cronica mancanza di personale, possa addirittura chiudere. Ipotesi però scongiurata con forza dal presidente della Circoscrizione 3, Daniele Valle: «L’anagrafe della Venchi Unica non chiuderà, anche perché pur essendo un ufficio di piccole dimensioni svolge molte pratiche».
Simbolo del borgo
Bertolla
Adelina Giacosa ha ricevuto fiori e una targa della Circoscrizione in onore del centesimo genetliaco. Domenica sarà protagonista della Festa dei lavandai
Adelina la lavandaia festeggia 100 anni “Peccato non poter più andare in bici” Una vita dedicata ad un mestiere che oggi non esiste più ALMA BRUNETTO
A Bertolla, borgata all’estrema periferia nord dove una volta c’erano distese di fili da stendere e le “bialere”, corsi d’acqua che venivano utilizzati per lavare la biancheria, Adelina la conoscono tutti. Un mestiere, la lavandaia, scomparso con l’avvento
Finalmente i giardini di via Giulio avranno i loro “angeli custodi”. Dopo anni segnati da cambi di gestione e vandalismi, nei prossimi giorni l’apertura e la chiusura dell’area giochi vicino all’anagrafe centrale verrà affidata alla cooperativa sociale Mamacà. L’idea è nata dalle mamme dei bambini come spiega Laura Tomarchio, psicologa che segue il progetto: «Ci è stato chiesto di prendercene cura, a noi non costa nulla perché la nostra sede è proprio davanti ai giardini». La cooperativa coinvolge 12 ragazzi ex tossicodipendenti, che così avranno la possibilità di iniziare un reinserimento sociale. Negli ultimi mesi, specie di notte, l’area incustodita era diventata ritrovo di vagabondi o vandali; la mattina non era raro trovare al suo interno siringhe, bottiglie di vetro e altri rifiuti. La convenzione di un anno, che verrà firmata in questi giorni, prevede che i giardini siano aperti dalle 10 alle 20 dal lunedì al venerdì, mentre da novembre a marzo la chiusura sarà anticipata alle 18. Sabato e domenica apertura dalle 9 alle 18. Andrea Tomasetto, coordinatore all’Ambiente della Uno, spiega: «L’accordo prevede che la cooperativa si occupi di aprire e chiudere i cancelli, ma se il Comune darà il via libera farà anche piccoli lavori di pulizia e manutenzione». I problemi nei giardini sorsero una decina d’anni fa con la rinuncia del vecchio custode. Poi le chiavi furono affidate alla parrocchia Sant’Agostino per un paio d’anni; in tempi recenti un gruppo di genitori provò a gestire l’area, ma senza continuità. Ora per mamme e bambini sembra essere arrivato il lieto fine.
delle lavatrici. Adelina Giacosa festeggia i suoi cento anni in piena salute e con una verve ed un’energia da fare invidia. Ha due occhi vispi e azzurri, che rispecchiano la sua carica emotiva, nonostante la sua vita sia stata tutt’altro che una passeggiata. Nata ad Alba, ha conosciuto sin da giovanissima il significato di un duro lavoro. «Portavo le pietre con il cavallo e un carretto ribaltabile al fiume Tanaro» dice. E proprio qui ha incontrato il marito Angelino, che faceva il garzone e da fidanzati andava a prenderla con la vespa. L’uomo è mancato da molti anni e
anche i due loro figli, Elsa e Gigi, sono spirati da una decina d’anni. La signora Giacosa è comunque trisnonna, con una decina tra nipoti e pronipoti, ed ha una sorella tenace quanto lei: Rosa, 98 anni, vive ad Alba. La longevità di Adelina è da attribuire oltre ad una fibra forte, alla sua generosità e all’operosità, in compagnia della sua amata bicicletta sin dagli anni della Grande Guerra. In quel periodo è stata staffetta partigiana ed è riuscita a salvare il fratello a Gassino, dove i tedeschi avevano già preparato la fossa per ucciderlo. Poi ha iniziato a lavora-
re alla Manifattura Tabacchi. Giornate intense e dure. Al mattino sveglia alle 4 e fino alle 7,30 a fare la lavandaia, bucato nella bialera e via, senza perdere tempo, sulla due ruote si infilava il grembiule strada facendo e con le scarpe da allacciare andava al lavoro. Alle 17 era di nuovo nei campi
«per fare il “fen”, raccogliere il fieno». Sempre senza sosta, una volta raggiunta la pensione è stata per 30 anni la perpetua nella parrocchia di San Grato. Adelina coltiva con grande cura il giardino ma ha dovuto abbandonare la bicicletta nel 2002, dopo l’ennesima caduta
avvenuta non per distrazione ma per l’abitudine a non usare freni e a scendere in corsa. La nonna sprint da molti anni è il simbolo della «Festa dei lavandai» che culminerà domenica con la sfilata nel borgo e dove Adelina sfoggerà il suo costume a bordo di un’auto scoperta. Tino Prina presidente dell’associazione «I Lavandè» e Domenica Racca, amica affezionata, le hanno preparato una sorpresa. Giovedì sera dopo la messa in piemontese in parrocchia ci sarà un rinfresco e l’inaugurazione del manifesto che racconta la sua vita, tra fotografie ed oggetti.
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Grugliasco, petizione per la scuola materna In 485 hanno firmato per dire «no» allo spostamento dei 100 alunni della scuola materna Don Milani alla Ungaretti. Secondo i genitori, la scuola non ha i requisiti per accogliere i bambini disabili. I genitori, inoltre, stanno valutando se far scattare un’azione civile contro il Comune. [P. ROM.]
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ETROPOLI M Per le vostre segnalazioni
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Collegno
Rivoli
Nichelino
Affondo della Corte dei Conti “Soldi sprecati per la Top Spa”
Pochi bimbi A rischio gli asili nido cittadini
Un bando internazionale per il teatro Superga
La società fra Comune e Cidiu nel mirino dei giudici contabili
Calano le iscrizioni nei nidi e il Comune di Rivoli punta a migliorare e rendere più flessibile il servizio. «Dei 140 posti disponibili nei due nidi, Donini e Melograno - spiega il sindaco Franco Dessì -, abbiamo solo 92 domande. Un calo, rispetto all’anno scorso, del 30 per cento». Per questo stanno elaborando un questionario che verrà diffuso tra i nuovi nati e presso i pediatri di zona. «L’idea - ammette l’assessore Franca Zoavo - è fornire un servizio più in linea con le esigenze delle mamme. Le ipotesi? Allungare l’orario di apertura, accogliere i bimbi anche solo in alcuni giorni della settimana o solo mezza giornata, oppure per alcune ore, stile baby parking». Insomma, un nido pensato in funzione delle mamme e dei loro impegni. Un rinnovamento indispensabile per aumentare gli iscritti, prima di misure draconiane. «Non voglio neanche pensarlo - conclude il sindaco -, ma se scenderemo ancora saremo costretti ridurre il servizio». Ossia, chiudere un nido. [P. ROM.]
PATRIZIO ROMANO
La Corte dei Conti bacchetta il Comune di Collegno. Nei giorni scorsi è planata sui tavoli dell’amministrazione una relazione di 38 pagine, in cui la sezione regionale di controllo, analizza i dieci anni di vita della Top (Torino Ovest Produce srl), nata nel 2002 e messa in liquidazione nel 2012. Il finale della Corte dei Conti è impietoso sostenendo «l’illegittimità dei versamenti di 210 mila euro e di 201 mila euro» effettuati dal Comune quando la società era già in liquidazione, la «non conformità all’articolo 97 della Costituzione» per il mutuo di 150 mila euro concesso sempre dal Comune nel 2008 e chiude affermando che trasmetterà «copia della presente delibera alla Procura regionale per il Piemonte» della Corte dei Conti. Insomma, il Comune non avrebbe dovuto intervenire a sostegno della sua partecipata. La Top, nata come spa, si
FOTO PATRIZIO ROMANO
Scatola vuota Il progetto Top prevedeva un centro medico, un ufficio postale, un centro di formazione, un centro spedizioni.
trasforma in srl nel 2004, con due soli soci: il Comune di Collegno al 90% e il Cidiu al 10%. Scopo della società quello di gestire il nuovo Piano degli insediamenti produttivi. «Una
sorta di città tecnologico-industriale» scrive la Corte dei Conti, che doveva prevedere: un centro medico, un ufficio postale, un centro di formazione, un centro spedizioni, un
giardino dell’infanzia, uno sportello bancario e una mensa. «Non risulta che tali strutture siano mai state realizzate» stigmatizza la Corte. Non solo. Fin dal 2003 si evidenziano «sintomi di sofferenza» della Top. E il Comune interviene trattandola come una società «in house», cosa che non convince per nulla i giudici. In Comune, però, sono certi che non ci sia stato alcun danno erariale. «Prendiamo atto di questa comunicazione con rispetto - dichiara il sindaco Francesco Casciano, che è stato presidente della Top dal 2004 al 2009 -. E abbiamo già spiegato le ragioni di quella che noi riteniamo una scelta responsabile. Anche perché se invece della liquidazione avessimo scelto la via del fallimento i costi a carico del Comune sarebbero stati più alti». Poi difende il percorso. «Oggi abbiamo qui aziende come la Leone e la Elbi - chiosa -, ed altre 100 tra fabbriche ed attività commerciali. Il bilancio per la città è positivo».
GIUSEPPE LEGATO
Dopo averlo riabilitato trasformandolo da ex cinema a luci rosse a riferimento teatrale di mezza provincia, Nichelino cerca una nuova dimensione per il teatro Superga e apre a un bando internazionale per identificare chi se ne occuperà per i prossimi sei anni. Chi vincerà gestirà la struttura di punta della realtà culturale cittadina e nel pacchetto messo a punto dall’assessore Diego Sarno ci sono anche «incursioni» nella programmazione culturale della biblioteca Arpino e dell’Informagiovani. Una mini rivoluzione perché il Comune continuerà a investire i soldi (250 mila euro all’anno) e a pagare tutte le utenze, il gestore invece oltre alla stesura del cartellone di lirica, prosa e teatro dovrà anche occuparsi degli incassi, della biglietteria, e di tutto ciò che riguarda il pianeta Superga. Privatizzazione? «No, ma ricerca di un respiro più europeo per il nostro teatro».
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Tav, scavo finito entro il 2015 Gli scavi della discenderia di Chiomonte per la Tav Torino-Lione «stanno procedendo senza reali problemi ed è confermata la previsione di terminarli entro fine 2015». Lo ha detto Mario Virano, commissario di governo per la Tav in un incontro promosso da Bartolomeo Giachino (Forza Italia).
CONOMIA E
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NORD OVEST
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Da trent’anni
Grignasco a Genova per il Salone nautico Parla valsesiano una delle maggiore aziende italiane di componentistica navale. La Guidi Marine Accessories, di Grignasco, in provincia di Novara, è presente da più di trent’anni al Salone internazionale nautico di Genova. Per il quarto anno consecutivo promuoverà un evento artistico in occasione del Salone, in programma dal 2 al 22 ottobre. L’imprenditore Bruno Guidi (foto) fa sì che ogni anno le opere d’arte entrino a far parte della sua collezione aziendale sostenendo gli artisti e la loro ricerca. In questa edizione del Salone allo stand Guidi verrà esposto uno spettacolare piccolo yacht di Chris Gilmour, di cinque metri di lunghezza, realizzato in cartone riciclato: è la barca prodotta negli Anni Settanta dai Cantieri Navali Camuffo, clienti di Guidi. Il Galata Museo del Mare ospiterà invece un nuovo appuntamento tra arte e industria, presentando le opere di Marco Lodola e Jill Mathis.
Poli innovazione
Una fabbrica verde e anche intelligente Quali sono le soluzioni tecnologiche capaci di rendere la fabbrica sempre più intelligente ed eco-compatibile? Una risposta a questo problema, che riguarderà sempre più la fabbrica del futuro, è stata data dal convegno «La Fabbrica Smart&Green: efficacia ed efficienza nella produzione» che si è tenuto a Torino all’Unione industriale. È stato organizzato da otto dei dodici Poli di innovazione piemontesi e hanno partecipato oltre 200 professionisti e ricercatori provenienti da imprese, centri di ricerca e atenei. Il convegno è stato accompagnato da una fase di studio con la elaborazione di 39 progetti di ricerca e innovazione realizzati dai Poli, i cui risultati sono messi a disposizione delle imprese per rendere sempre più innovativi i processi produttivi per la fabbrica di domani, per la produzione energetica e l’agricoltura innovativa.
Tessile
Apre Milano Unica salone delle griffe IdeaBiella, Shirt avenue e ModaIn, con il meglio dei tessuti innovativi, simbolo del lusso, aprono oggi per 3 giorni al Portello, nei padiglioni di Milano Unica. Sarà il presidente Silvio Albini a dare il benvenuto ai buyer che affolleranno i corridoi in cerca di ispirazioni per le collezioni dell’autunno-inverno 2015-16. «Noi - spiega Pier Luigi Loro Piana, presidente di IdeaBiella – la nostra parte la stiamo facendo al meglio. Tocca adesso al Sistema Paese e in primis al Governo guidato da Matteo Renzi, dimostrare che agli annunci corrisponde l’effettiva volontà e la capacità di portarci fuori da una crisi che appare senza fine. La credibilità acquisita a livello europeo, anche con la recente nomina del Ministro degli Esteri dell’Unione, deve ora tradursi in misure concrete che riducano l’ossessiva e demotivante pressione fiscale e aumentino la nostra capacità di competere ad armi pari sullo scenario globale».
ANSA
Sono i ragazzi e i giovani adulti le vere vittime della recessione, per loro i posti sono pochi e ad altissimo tasso di precarietà
Mercato del lavoro
Il Piemonte non è un posto per i giovani lavoratori Nella crisi hanno trovato occupazione più gli over 50 che gli under 24 MARINA CASSI
l mercato del lavoro piemontese è un luogo misterioso dove si scontrano fenomeni contradditori e sorprendenti. La prima sorpresa è che nel secondo trimestre dell’anno aumentano - pur nel calo complessivo di addetti - i dipendenti dell'industria proprio mentre stanno maturando alcune grandi crisi industriali. La seconda ancor più eclatante è che alla fin fine a non lavorare sono i giovani, mentre per i lavoratori più anziani quelli per i quali si teme l’impossibilità di riciclaggio nel caso di perdita del posto - il lavoro c’è.
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stata una fortissima contrazione della domanda rivolta ai giovani fino a 34 anni - con 132 mila avviamenti pari a meno 32% - a fronte della crescita contenuta, ma per nulla disprezzabile delle occasioni di lavoro rivolte agli ultra cinquantenni: più 12% con avviamenti passati dal 78 a 87 mila. I dati dell’Inps
E anche i dati dell’Osservatorio Inps
Giovani e «vecchi»
È sempre più evidente - come dimostrano i dati dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro che la vera emergenza occupazione riguarda i giovani. Il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni è passato dal 31,9% del 2012 al 40,2% del 2013 e supera il 46% in provincia di Torino: la provincia con il più alto tasso di disoccupazione del Nord Italia. Un aumento analogo interessa anche i giovani tra 25 e 34 anni il cui tasso di disoccupazione sale dall’11,7 al 15,1%. Ma i dati sono impressionanti se guardati nell’arco di cinque anni: si sono persi 150 mila posti di lavoro di giovani fino a 34 anni mentre gli occupati con più di 45 anni sono cresciuti di 120 mila unità. Dal dossier dell'Osservatorio regionale viene fuori chiaramente che il ricambio generazionale è bloccato. Tra il 2008 e il 2013 c’è
raccontano la medesima storia: fra fine 2007 e fine 2012 il saldo occupazionale è pari a meno 108 mila posti per gli addetti fino a 34 anni e a più 63 mila quelli fra 45 e 64 anni. La conferma di questo andamento viene anche dai dati della rilevazione Istat sulle forze di lavoro per la provincia di Torino. Tra 2008 e 2013 il tasso di occupazione dei giovani i 15 e i 24 anni è sceso di circa 10 punti (dal 25,9% al 15,5%); quello per
le persone tra 50 e 64 anni è salito di 9 punti (dal 46,2 al 55,2%). I pericoli di impoverimento
Come spiega l’economista Mauro Zangola in questa situazione sono insiti pericoli anche molto gravi. Dice: «C’è a mio avviso la tendenza a non tenere in giusto conto lo stretto legame che esiste tra il lavoro per i giovani e lo sviluppo. In realtà si tratta di un legame fortissimo e rischieremo di accorgercene fra 20 o 30 anni quando in assenza di sviluppo e di un insufficiente ricambio generazionale la persistente disoccupazione giovanile determinerà un forte impoverimento della nostra area per il progressivo assottigliarsi dei risparmi accumulati dai genitori e dai nonni e di cui potrà beneficiare l’attuale generazione e presumibilmente solo una parte di quella successiva». La sorpresa industria
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Nel secondo trimestre 2014 gli occupati erano in regione un milione e 787 mila, quelle in cerca di occupazione 234 mila di cui 125 mila uomini e 109 donne. Il tasso di disoccupazione è l’11,6%. Il 65% è occupato nei servizi; il 32% nell’industria compresa l’edilizia. Rispetto all’anno precedente ci sono 23 mila addetti in meno e i posti li hanno persi le donne. Per il secondo trimestre consecutivo, infatti, è nell’industria che crescono gli addetti: 17 mila in più mentre se ne perdono 42 mila nei servizi. Quindi, pur con numeri ancora modesti, sembra che l’industria - ma non l'edilizia che lascia sul campo 8 mila posti - si stia riprendendo. È presto per dirlo, ma potrebbe essere un segnale.
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52 .Economia Nord-Ovest
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
gg Dossier/il caso aeroporti
I fondi di Levaldigi dirottati a Caselle La Regione accelera L’assessore Balocco però cerca un compromesso “E se fosse la seconda pista dello scalo torinese?” MAURIZIO TROPEANO
«E’ cambiata la giunta, ci auguriamo che Chiamparino dimostri più attenzione non diciamo per Levaldigi ma per il sistema aeroportuale del Piemonte nel suo insieme». Era la fine di luglio quando Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere, parlando con alcune testate giornalistiche, chiedeva al governo regionale targato centrosinistra un segnale di attenzione. La gara internazionale per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza della Geac, la società che gestisce lo scalo nella pianura tra Cuneo e Savigliano era appena andata deserta. Alla fine anche la Tasyapi, società turca con capitali russi, che aveva a lungo dialogato con i vertici della società si è fatta da parte. Un mese e mezzo dopo è arrivata la risposta da parte di Chiamparino: negativa. «La Regione - ha spiegato il presidente intervenendo alla festa del Pd di Torino - ha deciso di non impegnarsi nella ricapitalizzazione della Geac». Una linea anticipata sabato mattina nell’incontro con i parlamentari piemontesi: «Siamo contrari a finanziare direttamente i voli in quanto l’esperienza dimostra che i voli che vengono così finanziati terminano quando finiscono le sovvenzioni. Inoltre in questo modo si possono produrre danni come nel caso di aeroporti a noi vicini che sono cronicamente in perdita». Il taglio netto
Sabato Chiamparino non ha mai nominato Levaldigi. Lo ha fatto domenica sera dettando la linea: «Non ho niente contro l’aeroporto di Cuneo, ma deve vivere senza i soldi pubblici del-
Sulla «Stampa» CHIAMPARINO SUL RISIKO AEROPORTI
«Destiniamo a Caselle i soldi per Levaldigi» La Regione ha deciso di non impegnarsi nella ricapitalizzazione della Società che gestisce l’aeroporto di Cuneo Levaldigi. Lo ha annunciato ieri sera il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, intervenendo alla Festa Democratica in corso a in piazza d’Armi. Numerosa, come sempre, la partecipazione di pubblico agli incontri, Sergio Chiamparino ha spiegato: «Attraverso Finpiemonte e Fingranda noi abbiamo il 18 per cento delle azioni della società, e non abbiamo in-
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L’aeroporto di Levaldigi
tenzione di far vivere quella società che l’anno prossimo avrà sicuramente un deficit». La sua posizione è netta. Dice ancora il presidente Chiamparino: «Non ho
niente contro l’aeroporto di Cuneo Levaldigi, ma deve vivere non con soldi pubblici della Regione». Chiamparino pensa piuttosto al potenziamento dello scalo «Sandro Pertini» di Torino. «Meglio sarebbe - sottolinea sempre dal palco della Festa democratica - un’integrazione con lo scalo di Caselle». E a questo proposito annuncia subito una proposta concreta: «Mettiamo i soldi oggi destinati a Levaldigi per finanziare le iniziative di promozione di [M.TRO.] Caselle».
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Ieri l’annuncio di Chiamparino della decisione di tagliare i fondi destinati allo scaldo di CuneoLevaldigi. Il presidente della Giunta l’ha detto durante l’incontro con i parlamentari e senatori piemontesi riunitisi negli uffici di piazza Castello.
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la regione». La regione, attraverso FinPiemonte partecipazioni, controlla direttamente il 18% delle azioni Geac. In modo diretto attraverso Fingranda (il 46% delle quote sono regionali) un altro 10,63% di azioni. E così quando si dovrà discuterà della richiesta di ricapitalizzazione - 1,2 milioni complessivi, la metà con aumento del capitale e l’altra metà con un sovrapprezzo delle azioni - la giunta Chiamparino indicherà a FinPiemonte partecipazioni di non aderire. Dunque non verranno messi a disposizione 206 mila euro come da possesso delle quote. I vertici di Fingranda decideranno in autonomia se stanziare o meno i 131 mila euro richiesti ma dovranno farlo tenendo conto del no regionale. L’accelerazione
La ricapitalizzazione dovrebbe servire a dare una mano all’operazione salvataggio. Da anni la
società registra perdite significative e chiuderà il 2013 con un altro milione in meno. Giuseppina De Santis, assessore regionale alle partecipate, descrive la società come in uno stato pre-fallimentare. Capitale sociale e riserve sono state azzerate e c’è una situazione patrimoniale netta negativa di circa 47 mila euro. Numeri che hanno convinto Chiamparino a rompere gli indugi. Dunque la regione si chiama fuori ma «io - spiega Chiamparino - non voglio chiudere Levaldigi. Se ci sono investitori privati o pubblici che vogliono interventire ben vengano ma mi chiedo se abbia un senso avere ancora uno scalo a 45 chilometri da Torino e a metà strada da Genova. Forse sarebbe meglio ragionare su possibili integrazioni con Caselle». L’alleanza
Alla fine di luglio, Dardanello, citava come esempio l’alleanza tra Pisa e Firenze che potrebbe anche permettere di ottenere il riconoscimento di scalo di primaria importanza. «A me interessano i cittadini, non le società e ai cittadini del Piemonte interessano collegamenti rapidi e veloci per tutti i luoghi del mondo», precisa Chiamparino. Parole che indicano come la priorità per Chiamparino sia potenziare Caselle dopo l’addio di Alitalia e così si potrebbero destinare i fondi per un’eventuale ricapitalizzazione di Levaldigi per «partecipare anche economicamente ad un progetto di promozione territoriale che parta dallo scalo torinese». In questa logica il potenziamento di Torino potrebbe avere ricadute anche su Levaldigi. Lo spiega Francesco Balocco, assessore regionale ai Trasporti, ex sindaco di Fossano ( la città è azionista di Geac, ndr.): «Levaldigi come seconda pista di caselle ci sta, bisogna capire concretamente come realizzarlo
Il taglio dei voli
Alitalia rinvia al primo novembre la riduzione dei collegamenti La mediazione del sindaco di Torino, Piero Fassino che venerdì scorso ha incontrato l’amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha dato i suoi primi risultati. La trattativa tra l’ex compagnia di bandiera e la Sagat, la società che gestisce l’aeroporto di Caselle, è partita ufficialmente ieri ha permesso di ottenere la moratoria di un mese dalla cancellazione dei voli per Bari, Palermo e Catania. Il taglio ci sarà ma partirà non più alla fine di settem-
bre ma dal 1 novembre. Ieri pomeriggio, nel corso del vertice convocato da fassino con gli azionisti di Sagat (Regione, F2I, Tecnoconsult, Unione Industriale, Camera di Commercio), Roberto Barbieri, amministratore delegato della società si è detto fiducioso di poter coprire tutti i voli fin qui garantiti da Alitalia. Per altro «quelle destinazioni sono raggiungibili con aerei di altre compagnie e il nostro obiettivo - ha proseguito Barbieri - è di riuscire a garantire un numero di colle-
gamenti superiore a quello attuale». Il sindaco aveva già ottenuto da Alitalia la conferma dei voli su Napoli e Barbieri ha confermato l’avvio del confronto per la Calabria.Fassino ha trovato una sponda anche nel sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, presidente anche del Consiglio delle Autonomie locali: «E’ necessario garantire il diritto alla mobilità per tutta la nutrita comunità di corregionali. Siamo a fianco del sindaco Fassino per una battaglia che vede uniti ammi-
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Economia Nord-Ovest .53
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“Finalmente, “Cosa cambia? quello scalo I soldi finiscono non ha futuro” sempre a Torino”
3.160.287 A Torino
Sono i passeggeri che nel 2013 erano passati per Torino un dato che era stato però pesantemente negativo per Caselle che aveva registrato un calo del 10 per cento rispetto al 2012. Nel 2014 c’è un forte segnale di ripresa
Esposito: andava fatto prima L’accusa del direttore cuneese Il senatore
Intervista
292.000 S A Levaldigi
Sono i passeggeri di Levaldigi nel 2013. Il dato aveva regalato allo scalo cuneese la migliore crescita d’Italia con un sorprendete +23% Ora i voli settimanali stanno portando un’ottima performance ma con numeri per ora diversi dal 2013
Sulla «Stampa» pasanizAlii e li
conseguente all’accordo con Etihad, cancellerà per quanto riguarda lo scalo di Torino, tutti i collegamenti operati ad eccezione di quelli su Roma e Tirana. In altri termini saranno cancellati i collegamenti con Alghero, Bari, Catania, Lamezia, Napoli, Palermo e Reggio Calabria. La nostra offerta di collegamenti con il Meridione sarà quindi drasticamente ridotta e, in particolare, il Piemonte non sarà più collegato con la Calabria....
Centimetri LA STAMPA
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Con i migliori saluti,
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Giuseppe Donato
Roberto Barbieri
PRESIDENTE
AMMISTRATORE DELEGATO
Caselle: Alitalia se ne va ma noi non siamo isolati L’ ad Barbieri: lavoriamo perché le altre compagnie aumentino i voli
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edditività Alicandi à eo o poanen-
Ha detto
«Le rotte cancellate hanno un numero di passeggeri sempre elevato»
za. Le alternative ci sono come dimostra l’offerta di nuovi servizi verso Palermo arrivata ieri da un’altra compagnia».
via Roma a tutta Italia e dal 17 settembre la tratta sarà potenziata con i voli plurigiornalieri di Vueling».
C’è chi chiede di aprire una trattativa con Ryanair o con altri concorrenti di Ethiad per fare di Torino una base operativa. Lo farete?
I vertici Sagat hanno chiesto aiuto ad enti locali e mondo imprenditoriale. Volete un sostegno economico?
«No. Se siamo un’infrastruttura a servizio di Torino e della regione servono politiche di marketing territoriale perché le rotte si mantengono non solo con chi parte ma anche con i turisti che arrivano».
«Lavoriamo per consolidare e ampliare l’esistente e poi cercheremo altri operatori. Adesso la nostra priorità è anche assicurare i voli per la Calabria (lo faremo). Caselle resta collegato
Sulla «Stampa»
Il nostro servizio di ieri che annunciava la smobilitazione di Alitalia da Caselle.
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La mobilitazione della città dopo l’annuncio di Alitalia, ha permesso di guadagnare tempo e recuperare un paio di rotte
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nistratori di territori diversi, ma accomunati dall’unico interesse di preservare la qualità di un servizio essenziale per la collettività».
Ad oggi la partita Calabria sembra slegata «dall’inizio dei contatti con altre compagnie per i collegamenti per le altre rotte del Sud». annunciato da Barbieri in comune. Il vertice - per la regione era presente l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco, è servito anche per fare il punto sulle altre iniziative di Sagat per l’espansione dello scalo di Caselle. Barbieri ha ribadito l’impegno della società a proseguire nelle strategie di espansione dei collegamenti nazionali e internazionali «confortati peraltro dalla costante crescita di passeggeri registrata con il miglior trend nel 2014 tra gli scali italiani». Da palazzo Civico si fa anche sapere che «tutti i partecipanti all’incontro hanno condiviso queste linee di azione». [M.TR.]
top ai fondi regionali bardia, ha la metà dei suoi abiper Levaldigi, avanti tanti e deve vedersela con tre tutta su Caselle. La pri- aeroporti, di cui due - Linate e ma mossa di Sergio Chiam- Malpensa - sono mostri sacri. parino per rimettere in piedi Se Malpensa – com’è vero – saun progetto di rilancio – vero rà il centro delle rotte lunghe, – dell’aeroporto torinese, è la noi dobbiamo intercettare prima boccata d’ossigeno do- quelle di medio raggio. Se le lapo giorni di apnea attorno al- sciamo tutte a Linate saremo lo scalo in cui Alitalia vuole spazzati via». praticamente tagliare tutti i Come si fa a competere con collegamenti col Sud: «FinalLinate? Solo le compagnie mente Sergio ha messo la palow cost possono bastare? rola fine a una devoluzione «Ma non soltanto. Teniamo economica che teneva in vita conto che con Volotea e Meriun aeroporto senza futuro. Si diana – senza offesa, ma è una doveva fare già da dieci anni, constatazione pacifica - non ce ma figuriamoci se avrebbero la caveremo. Poi, certo, bisomai potuto gnerebbe che pensarlo e reaL’APPUNTAMENTO anche Sagat colizzarlo le giuna ra«Arriva in Italia minciasse te di centrodegionare sulle stra”. Il senato- l’ad di Etihad, servono spese strutturali idee per il territorio» che si chiedono re del Pd Stefano Esposito aballe compagnie bozza un sorriso ma torna che investono a Torino. I loro subito serio: E’ un primo pas- costi aeroportuali sono alti, so, ma per rimettere a posto più alti di molti altri scali. E, vile cose serve molto di più. E sto che l’aeroporto è privato e se le cose vanno a posto ne il privato deve farlo funzionaavrà vantaggio anche Cuneo. re, quello dei costi degli slot è Partiamo con le proposte un fattore che determina maggiore o minore appetibilità». allora. La prima? «Intanto vorrei dire a ChiamAl netto dei costi, Alitalia taparino e Fassino che la prosgliaivoliperilSudperché–disima settimana l’amminicono - sono anti economici. stratore delegato di Etihad Le risulta? James Hogan sarà in Italia. «Su questo avrei delle riserve. Verrà a parlare di strategie Sto ultimando proprio in quesu Milano e Roma. Bisogne- sti giorni uno studio per appurebbe portarlo qui per fargli rare se sia veramente cosi. A vedere come stanno le cose me non sembra. Secondo me ci davvero. A loro interessano sono le condizioni per dimole prospettive economiche strare che non è vero. Pensi a del territorio. Non è vero che un volo come quello per la Cac’è poco da offrire, anzi». labria. Le risulta semi vuoto?» Seconda proposta?
«Una premessa: il Piemonte confina con la Lom-
Ferruccio Dardanello
Stefano Esposito è il vicepresidente della Commissione Trasporti al Senato
A lei cosa risulta?
«A me sembra che funzioni bene». [G.LEG.]
Presidente nazionale di Unioncamere
il caso PAOLA SCOLA LEVALDIGI
«L
a Regione non vuole sostenere i voli? Allora non dovrà essercene per nessuno, mentre finora della Regione ha beneficiato solo Caselle. Una nuova politica di aggregazione? Siamo pronti a sederci a un tavolo. Ma percorreremo tutte le strade perché la nostra terra, che ha titoli e meriti, non torni a essere periferia della periferia». Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo e presidente nazionale di Unioncamere, azionista di riferimento di Geac (società di gestione dello scalo di Levaldigi), ancora una volta è la «bandiera» della Granda a sostegno dell’aeroporto «Cuneo Alpi del Mare». Anche di fronte alle parole del presidente Chiamparino sullo stop dei fondi regionali all’infrastruttura cuneese. Il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, non si arrende: «Sono dispiaciuto. Ma è anche uno sprone per il territorio cuneese a difendere una sua struttura così importante come l’aeroporto». Scalo (in cui gli enti pubblici hanno investito, negli anni, oltre 50 milioni di euro) che ha da poco ottenuto la concessione definitiva ventennale ed è stato inserito come «strategico» nel nuovo Piano nazionale. «Prosegue la politica di “A Torino sì, a Cuneo no” – sottolinea il direttore di Levaldigi, Gian Pietro Pepino -. Nel 2009 stavamo definendo i voli Ryanair su Bari, Brindisi e Madrid. La pratica si arenò e dopo un paio di mesi emerse che la Regione aveva offerto alla compagnia ol-
Gian Pietro Pepino Dal 2006 è direttore dello scalo do Levaldigi
tre il doppio per fare i voli da Torino. E chiesto che non facesse nuove basi nel raggio di 200 km da Caselle. Dai bilanci delle partecipate, si evidenzia che la Regione ha finanziato almeno fino al 2012, e per milioni di euro, prima “sviluppo Piemonte turismo” e poi Turismo Torino, che giravano i soldi a compagnie e tour operator per volare a Caselle. A Levaldigi di questi comarketing non è mai arrivato un solo centesimo». Ma quanto ha «speso» la Regione a Cuneo? Pepino: “Da quando mi occupo direttamente della società, da fine 2006, ha investito in Geac 697.000 euro nel 2008 e 120.000 nel 2013, come aumento di capitale. Nelle prossime settimane doveva sottoscriverne, attraverso Finpiemonte Partecipazioni, altri 206.000 di aumento. Non lo farà per darli a Caselle? Non è cambiato nulla». «Sono rammaricato – interviene Amilcare Merlo, responsabile Trasporti di Confindustria Cuneo e imprenditore, già socio Geac -: forse pregiudicherà Levaldigi e una complementarietà con Caselle di vicendevole interesse per economia, turismo e commercio del territorio. Ci sono tutte le possibile per lavorare in forte collaborazione con Torino: mi pare strano sia così difficile trovare argomenti comuni».
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SPECIALE CORSI E TERZA ETA'
PUBLIKOMPASS SERVIZI PROMOZIONALI
DA OTTOBRE ALL’ASSOCIAZIONE EURO3 IN VIA VERDI 9
Al via i corsi di computer smartphone e lingue pensati per la Terza Età E’ un dato di fatto, anche nella Terza Età si ama sperimentare, rimettersi in gioco, tornare sui banchi di scuola per imparare... E oggi imparare significa aggiornarsi sulle nuove tecnologie, - computer, smartphone, tablet - presenti inevitabilmente nella vita di tutti, sui social media - Facebook e Twitter -, conoscere una lingua per viaggiare, informarsi. È adesserein contatto con il mondo,a comunicare in maniera rapida, a cercare in rete informazioni utili e curiose (ancheperchinonèfigliodell’eratecnologica) che servono i corsi dell’Associazione Euro3, in via Verdi 9 a Torino (tel. 011.8129772). Nella sede di Euro3, nel complesso della Cavallerizza (in un’area che non è stata assolutamente toccata dal recente incendio!), sono aperte le iscrizioni ai corsi di Computer, Inglese e Spagnolo in partenza ad ottobre. I corsi di computer, come quelli di lingue durano 30 ore, con una lezione a settimana di 3 ore ciascuna da farsi la mattina (ore 9,15-12,15) oppure il pomeriggio (15-18). Il costo del-
l’iscrizione per 30 ore di lezione sia di computer che di lingua è 150 euro. La Scuola dispone di quattro aule tutte dotate di video-proiettori con schermo a muro e computer di ultima generazione. Ogni allievo ha una postazione per esercitarsi e dispense facili da consultare per seguire meglio le lezioni. All’Euro3 si possono frequentare lezioni di Macintosh, iPad, iPhone, Smartphone e Tablet. Imparare ad utilizzare questi dispositivi, apre un mondo... Primadituttosiimparerannoi«fondamentali»equindiausarelapostaelettronica, a creare cartelle per organizzare l’archivio delle vostre foto, dei documenti, le collezioni che riflettono le vostre passioni. Poi, dopo appena qualche passo nel mondo digitale, potrete acquistare quotidiani e riviste da leggere sul computer o sul tablet, informarvi sul meteo, prenotare un albergo o una visita medica, richiedere certificati o ordinare la spesa quando - magari per un’influenza - non potete uscire da casa. Ma potrete anche divertirvi visitando «virtualmente» una
Cicli di lezioni ad hoc per allievi «over 75» I IL’Associazione Euro3 va incontro, nell’approccio al computer e a internet, anche agli amici «over 75» che possono avere qualche difficoltà in più. L’obiettivo è permettere a tutti coloro che hanno voglia di imparare a usare la tecnologia con cui «navigare» nella rete, di poterlo fare senza problemi. Per questo nella sede di via Verdi 9, nell’affascinante complesso della Cavallerizza, da ottobre saranno attivati anche corsi specifici per chi si sente un po’ più «fragile» di altri, magari con qualche piccola lentezza
nei movimenti oppure con qualche incertezza nella memoria. Per tutte le persone che hanno già compiuto i 75 anni, ma si mantengono curiose e desiderose di osservare il mondo anche dalla finestra del computer, del tablet, del cellulare di ultima generazione, il mese prossimo inizieranno lezioni dedicate in particolare alle loro esigenze. Dalle basi di Word alle mail, dalla gestione delle cartelle alle ricerche in internet: niente di tutto questo sarà più un obiettivo impossibile da raggiungere.
collezione di quadri, un grande museo o conversare in chat. Vi interessa tutto questo, vi fa piacere superare la distanza che sentite tra voi e i vostrifiglionipoti?L’AssociazioneEuro3è al vostro fianco, accogliendovi in un ambientetranquillo,sereno,idealeperstabilire relazioni positive. «Chi già ci conosce spiega Maria Pia Di Domenico, presidente diEuro3-saqualisonoinostripuntidiforza:aggiornamentocontinuosiadell’hardware che del software; selezione accurata di giovani docenti bravi nell’insegnamento e nelle relazioni umane; supporti tecnici e dispense che facilitano l’apprendimento; cura della comunicazione; una segreteriaefficienteecoinvoltanelcrearelegami tra gli associati» La presidente e il direttorePabloRosèsonosempreprontiarisolverequalunquetipodiproblema. La segreteria della Scuola Euro3 è in via Verdi 9 ed è aperta tutti i giorni (dal lunedì al venerdì) ore 9-13 e 14-18. Ulteriori informazioni: tel. 011.8129772; e-mail:
[email protected] sito internet: www.euro3.it
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Travaglio al Cinema Centrale Lunedì prossimo Marco Travaglio sarà ospite della libreria «Profumi per la Mente» nei locali del cinema Centrale in via Carlo Alberto 27. Il giornalista presenterà «E’ stato la mafia» (Edito da Chiarelettere). [N. P.]
In città .55
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INCITTA’ Per le vostre segnalazioni:
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Liga in scena
Persone e opere d’arte
Luciano Ligabue ha collezionato molte performance non solo allo stadio o al Palasport ma anche al Salone del Libro e all’Università
GUIDO CURTO
La scaletta 1. Il muro del suono 2. Il volume delle tue bugie 3. Happy Hour 4. Ho messo via 5. Ciò che rimane di noi 6. Nati per vivere 7. Sulla mia strada 8. Il giorno di dolore che uno ha 9. Siamo chi siamo 10. Ci sei sempre stata 11. Balliamo sul mondo 12. Sono sempre i sogni a dare forma al mondo 13. Bambolina e barracuda 14. Per sempre 15. L’odore del sesso 16. Urlando contro il cielo 17. La neve se ne frega 18. Medley: Un colpo all’anima + Eri bellissima + Marlon Brando è sempre lui 19. Tu sei lei 20. A che ora è la fine del mondo? 21. Piccola stella senza cielo 22. Il sale della terra 23. Il meglio deve ancora venire 24. Tra palco e realtà BIS: 25. Quella che non sei 26. Certe notti 27. Con la scusa del rock’n'roll
PAOLO FERRARI
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eneroso, al punto da essere paragonato a Bruce Springsteen per l’approccio sanguigno al palco e per la durata dei suoi show; ma al tempo colloquiale e facondo, come si deve a un cantautore che considera Francesco Guccini un fratello maggiore. Luciano Ligabue si presenta domani allo Stadio Olimpico con la solita grinta e con quel piglio da ragazzo americano della via Emilia che sta tutto dentro il titolo di uno dei suoi primi successi, «Lambrusco e popcorn».
Le novità A tenere banco nella prima parte del concerto è però l’album più recente, quel «Mondovisione» che ha chiuso il 2013 in vetta alla classifica dei dischi più venduti dell’anno in Italia. E allora, pronti via: «Il muro del suono» e «Il volume delle tue bugie» aprono il set coi loro titoli esplicitamente rock. La prima canzone ha fatto discutere: l’Unione Giovani Avvocati ha protestato per l’immagine negativa della categoria che il cantautore avrebbe fornito con il suo testo. Tornando alla scaletta, il Liga sabato sera a Trieste ha apportato modifiche anche significative al menù proposto a inizio estate. LE ORIGINI
Con gli «Orazero» ha faticato al fianco dei «Fratelli di Soleda» Dentro «Happy Hour», fuori «I ragazzi sono in giro», per cominciare. Poi si riparte con «Ho messo via» e altri due brani del 2013, «Ciò che rimane di noi» e «Nati per vivere», mentre «Il giorno di dolore che uno ha» porta all’ultimo singolo, «Siamo chi siamo».
Centimetri LA STAMPA
Stadio Olimpico
Ligasfondail“Murodelsuono” peraccendereloshowaTorino Pochissimi posti vuoti per la tappa del “Mondovisione Tour” Si comincia con i nuovi successi ma non mancano i pezzi classici
Orazero e via Ed eccoci in viaggio verso metà show, con una vecchia perla, «Balliamo sul mondo». Lì si entra nella storia. Quella del Luciano Ligabue debuttante, a fine Anni Ottanta, con gli Orazero; gruppi torinesi come i Fratelli di Soledad dividevano con lui il camerino, a pane, salame e 45 giri da vendere (oggi valgono una fortuna) ai concorsi per band emergenti. Lui aveva con sé un paio di dischi singoli, «Anime in plexiglass» ed «Eroi di latta»; quest’ultima sarebbe diventata per l’appunto «Balliamo sul mondo» al momento di inciderla, con un testo meno aggressivo, per l’album d’esordio, poi presentato il 12 novembre 1990 allo Studio Due di via Nizza. Un disco che il Liga ama ancora molto, e di cui all’Olimpico si possono gusta-
Gli orari Dalle11invenditagliultimitagliandi 1 Il concerto di Ligabue
allo Stadio Olimpico inizia alle 21,30 per esaltare la scenografia grazie all’avvento dell’oscurità. La cassa di via Filadelfia apre alle 11 per mettere in vendita gli ultimi biglietti ed è questo l’unico posto dove acquistarli. È meglio evitare i bagarini che probabilmente ci saranno nella zona intorno allo Stadio. Esauriti i posti a sedere, si può sperare ancora nel prato, cui si accede con 46 euro. Dalle 11 alle 22 si possono inoltre ritirare i ticket acquistati via internet o call center. Dalle 15,30 entrano i soci del fan club Bar Mario,
alle 16 scatta l’assalto degli altri. Il palco è sotto la curva Primavera (chiusa), rivolto verso la Maratona. Ciascuno dei dodici settori in cui è diviso l’impianto ha un proprio percorso di ingresso, ampiamente segnalato dalla cartellonistica. I disabili entrano da corso Sebastopoli. I biglietti vengono vagliati uno per uno dai lettori laser collocati prima di ogni ingresso; eventuali tagliandi falsi non hanno nessuna possibilità di passare il controllo, per cui è sconsigliato fidarsi dei bagarini. L’agenzia Set Up Live risponde allo 011 / 619.49.71. [P. FER.]
re anche «Bambolina e barracuda», «Piccola stella senza cielo» e una scheggia di «Marlon Brando è sempre lui», incastrata in un medley che comprende «Un colpo all’anima» ed «Eri bellissima».
di «Mondovisione». Il mito però è lei, «Certe notti», manifesto generazionale di una provincia mai doma. Che rimanda a un periodo della vita di Ligabue di cui non si parla mai: fu lui a fondare nel 1993 con Valerio Soave a Nizza Sempre «Certe notti» Monferrato la casa discograCose che succedono nella se- fica Mescal. Luciano la lasciò conda parte del live, quando due anni dopo, ma sotto quel la festa è ormai marchio sarebesplosa e si pro- NEL SEGNO DI MESCAL bero maturate cede verso la La casa discografica le fortune di Suraffica finale di bsonica, Aftefondata da Ligabue rhours, Mau canzoni, chitarlanciò i Subsonica Mau, La Crus, re e immagini su schermo semiciModena City lindrico. «Tra palco e realtà» Ramblers, Motel Connection, è un finto finale, perché il boss Cristina Donà e tanti altri aremiliano e la band sono pronti tefici dell’emersione del rock a tornare per un buon quarto alternativo italiano dal sottod’ora farcito delle immancabi- suolo alle classifiche di vendili «Quella che non sei», «Certe ta. Perché «Sono sempre i sonotti» e «Con la scusa del roc- gni a dare forma al mondo»: k’n’roll», che chiude il cerchio parola del Liga.
La piccola Tate Modern torinese
E’
una piccola Tate Modern torinese, la Fondazione Merz in via Limone 24. Non foss’altro perché, come la nuova Tate londinese, la fondazione è stata realizzata all’interno di un’ex centrale elettrica, che serviva le officine Lancia di Borgo San Paolo. Un vasto ambiente ben ristrutturato e riconvertito in abbagliante spazio espositivo d’arte contemporanea, dove, dal 2005, sono esposte opere di Mario e Marisa Merz (ma non solo). I due coniugi-artisti, torinesi di fama internazionale, che per tutta una vita han lavorato fianco a fianco (Mario, purtroppo, è morto nel 2003 a 78 anni, mentre Marisa è ancora attiva alla bella età di 88 anni), però seguendo percorsi ben distinti e autonomi. Ma non è tanto di loro che qui vogliamo parlare, bensì del fatto che la Fondazione propone da anni un fitto calendario di mostre dedicate anche ad altri artisti contemporanei. Una di queste è in corso fino al 21 settembre, e presenta accanto ai capolavori dei Merz, le opere di altri sei artisti contemporanei che nel corso dell’anno avevano partecipato alla rassegna “Meteorite in giardino”. Sono Cecil Hjelvik Andersen, Michael Fliri, Alessandro Piangiamore, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Botto & Bruno. Tutti interessanti, ma in particolare segnaliamo le due coppie d’artista, entrambe torinesi, che, a differenza dei Merz, operano a quattro mani. Caretto e Spagna lavorano sul tema della Natura e nel cortile-cavea hanno realizzato una installazione con “fascinose” radici d’alberi; Botto & Bruno presentano un video in cui la telecamera insegue la crescita di un bambino nomade a Torino, e una fotoinstallazione in cui si susseguono tante immagini in bianco e nero di fabbriche dismesse della cintura torinese. Come a dire che il destino del nostro Occidente (ma anche di Torino e di Borgo San Paolo) sarà postindustriale; prendiamone atto e riconvertiamo le fabbriche in luoghi dove si produca cultura, come in questa Fondazione.
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56 .In città
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
La colazione a Palazzo Madama
Artigiani top negli scatti di Beretta
Due capolavori sulla Guerra
Da oggi al 30 settembre Palazzo Madama (piazza Castello) apre le porte della Caffetteria a chi vuole iniziare la giornata con caffé, the e pasticcini nella magnifica veranda juvarriana: da martedì a sabato dalle 7,30 alle 9,30.
Nell’ambito delle «10 mostre X 8 Gallery» dedicate all'artigianato, da oggi al 14 settembre nella Corte della Ristorazione (via Nizza 230) è allestita la mostra «Le eccellenze artigiane negli scatti di Lella Beretta». Orario: dalle 10 alle 21.
Due film entrati nella storia del cinema quelli proiettati per la rassegna «Al Fronte. La Grande Guerra nei film antimilitaristi», al Massimo (via Verdi 18): alle 16 «La grande illusione» di Jean Renoir e alle 18,30 «Orizzonti di gloria» di Kubrick.
In silenzio
Il programma Tuttiglispettacoli finoal12ottobre
Non c’è spazio per le parole nello spettacolo che stasera va in scena per la rassegna organizzata dal Teatro Stabile alle Fonderie Limone di Moncalieri
FRANCESCA ROSSO
D
ritto al cuore. E alla pancia. Come le emozioni più pure, senza lasciare scampo alla mente. Alain Platel, talento coreografico fiammingo, fondatore della compagnia Ballets C de la B apre e chiude il festival Torinodanza 2014 l’omaggio che il Teatro Stabile fa alla danza.
Torinodanza la rassegna diretta da Gigi Cristoforetti (foto) prosegue sabato al Carignano con la prima italiana di «Incontri» di Carolyn Carlson e Eva Yerbabuena, protagonista a seguire anche di «Ay!». Dal 17 al 20 settembre si torna alle Fonderie Limone per «Golgota» del Bartabas Theatre Equestre Zingaro. Al Carignano sono poi di scena «Circa» di Yaron Lifschitz (22 e 23 settembre); «Aide memoire» della Kibbutz Contemporary Dance Company (27 e 28 settembre) e «Bit» di Maguy Marin (30 settembre). Alle Fonderie Limone il 2 ottobre Maguy Marin e Denis Mariotte danzano sui «Nocturnes», il 7 e l’8 Kaori Ito interpreta «Plexus» di Aurelien Bory e dal 10 al 12 ottobre arriva l’atteso bis di Alain Platel con «Coup fatal» di Serge Kakudji e Paul Kerstens. Prima del capitolo Made.it, in calendario a novembre, il 17 e il 18 ottobre a Moncalieri è previsto anche «Rhinoceros in love» di Liao Yimei del National Theatre Company of China.
Da Pina ad Alain Il modo di raccontare con passione e compassione l’umanità fragile e sofferente che caratterizza Alain Platel ha qualcosa di unico, che lo rende erede della grande PiIL TESTIMONE DELLA BAUSCH
Alain Platel è stato uno dei pochi a seguire le orme della coreografa na Bausch, la musa del teatro danza. Ma se spesso questa etichetta si applica con troppa facilità, nel caso di Platel è perfetta. La sua esplorazione del disagio e della marginalità tocca vertici di profondità inedite e impossibili da cogliere per qualunque spettatore. Gigi Cristoforetti, direttore di Torinodanza, ha il merito di aver sempre dedicato a questo esploratore dell’animo umano un’attenzione particolare e lungimirante.
CHRIS VAN DER BURGH
Fonderie Limone
I passi vanno dritti al cuore Torinodanza parte da Platel
L’ora di Tauberbach
Va in scena “Tauberbach” la prima nazionale del coreografo fiammingo L’emozione del movimento capace di accendere i sentimenti più profondi
Stasera (ore 21) alle Fonderie Limone «Tauberbach» ci trasporta nelle periferie dell’esistenza, le discariche dei rifiuti. L’ispirazione dello spettacolo è doppia. Da una parte Estamira, il documentario di Marcos Prado sulla vita di una catadora (raccoglitrice)
di immondizia interpretata dalla grande attrice Elsie de Brauw. Una personalità divisa tra mondi lontani, che condivide la sua giornata con un insieme di strani personaggi che popolano le discariche. Persone che cercano la propria soprav-
vivenza rendendo vitale il superfluo degli altri. Sono loro, gli straordinari danzatori di Alain Platel. Il gruppo di interpreti è, per il coreografo, un vero collettivo, una comunità di persone che lavora per creare insieme al pubblico una serie di ri-
sposte ai problemi che ci coinvolgono come individui e come società. Molto di più di uno spettacolo di danza.
La seconda via L’altra ispirazione è Tauber Bach di Artur Zmijewski (Ba-
ch cantato dai sordi) che fa da colonna sonora insieme a arie di Mozart eseguite dal vivo. Tauberbach è una nuova tappa della ricerca che unisce vsprs (2006), Nine Finger (2007), pitié! (2008), Out of Context - for Pina (2010) e
C(H)OEURS (2012), spettacoli che Torinodanza ha proposto con successo negli anni passati. Con questi titoli Platel ha esplorato quella che definisce «danza bastarda», la ricerca dei ballerini nelle aree più primitive della loro mente.
Diario Cap10100
Murazzi
Caffè del Progresso
La vita di Ellington in jazz club d’antan
Gnomiz risate sulla spiaggia
Il talento che piace a Jovanotti
Uno spaccato sulla musica afroamericana attraverso i dialoghi immaginari fra Duke Ellington e Harry Carney, il sax baritono della sua orchestra. Questa sera alle 21 al Cap 10100 si va «In viaggio con Ellington», reading tratto dal best seller Fabio Gorlier «Natura morta con custodia di sax» di Geoff Dyer per la sceneggiatura di Luciano Viotto. Teatro, musica e immagini racconteranno così il binomio jazz e letteratura, per ricordare il Duca dello swing a quarant’anni dalla sua scomparsa. Il pubblico sarà fatto accomodare ai tavoli di un jazz club d’antan, allestito per l’occasione sul palco del teatro di corso Moncalieri 18. Al centro della scena la custodia e il cappello di Prez, The President, il soprannome dato da Billie Holiday a Lester Young. Un filmato muto in bianco e nero caratterizzerà con le immagini (molte delle quali inedite) le otto scene del reading, interpretato da Lucia Cervo sullo swing dagli Anni 30 ai 50 interpretato da Fiorenzo Pereno ai sassofoni e Fabio Gorlier al pianoforte. L’ingresso è gratuito.
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Ai raduni Anonymous ci sono sempre le stesse facce. E dietro alla maschera di Guy Fawkes, resa famosa da «V per Vendetta», si nascondono anche gli Gnomiz: Franco Bocchio e Stefano Gorno, gli Gli Gnomiz hacker di Zelig (Off nel 2012, Circus nel 2013) protagonisti dello spettacolo gratuito in scena questa sera alle 21,30 ai Murazzi. A portarli sulla spiaggia di Torino sono Arci, B-Teatro e Trigomiro Creativo, e loro intratterranno il pubblico con tante «strane coppie», dal santone BabaYoghy e il suo adepto alla rivisitazione comica dell’esorcista. Il duo sabaudo-lombardo ha fondato a Torino l’associazione Tac – Tutta un’altra comicità e inviterà anche alla presentazione dei corsi di Comedy Studio, in programma il 15 settembre alle 18 al circolo Noà (su prenotazione al 347/94.09.544). Qualche arcata più in là, Arci propone invece un approfondimento sulla questione israelo-palestinese con, alle 19, i «Racconti di guerra dalla Striscia di Gaza» di Cosimo Caridi, e alle 21 il confronto fra Sami Hallac e Ugo Zamburru.
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Il sound che piace a Jovanotti è di casa al Caffè del Progresso. Il cartellone autunnale della Fratellanza Artistica nel locale di corso San Maurizio 69 si apre questa sera con un doppio concerto: alle 21 Anthony Lazyman e a seguire, sino al- Due venti contro le 23,30, Due venti contro, il progetto musicale di Giacomo Reinero. Caricando i suoi primi esperimenti da solista su Youtube il cantautore di Piobesi, classe 1988, è stato notato da Lorenzo Cherubini, il quale lo sprona a proseguire e a sviluppare una raccolta di suoi pezzi. Si avvicina così a Stefano Casalis, tastierista e arrangiatore dei Poor Man Style, che accetta la collaborazione così come poi hanno fatto anche Dj Koma, Francesca Capetta, il trombettista dei Lou Dalfin Diego Vasserot e il chitarrista Marcos Glash Pintor. Country e folk sono invece le canzoni di Lazyman, che quest’estate ha sperimentato l’arte di strada esibendosi in via Lagrange, davanti alla Rinascente. L’ingresso è gratuito; si prosegue il 16 settembre con Il gioco di Aida e il 23 con Dandy.
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
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Festa Ied con i progetti degli allievi
Protagonisti cercasi per opera d’arte
Al «Massimo» un classico di Wilder
I migliori progetti, realizzati durante l’anno accademico, alle 18 vengono presentati all’Istituto Europeo di Design (via S. Quintino 39) con la mostra «Apriti IED!»: sono ispirati ai temi «sociale/good», «style/glam» e «smart/greeen».
È l’occasione per partecipare alla realizzazione di un’opera d’arte: dalle 18 alle 20 (anche domani e giovedì) alla Galleria Coen (piazza Emanuele Filiberto 17/a), il pittore Saropuma, di cui lo spazio ospita una mostra, dipingerà alcune tele.
Un atto d’accusa contro il giornalismo scandalistico, è il centro del film «L’asso nella manica» di Billy Wilder, annata 1951, con Kirk Douglas e Jan Sterling: alle 20,30 passa sullo schermo del Massimo per «Magnifiche Visioni». Ingresso: 6 euro. Per le vostre segnalazioni:
[email protected]
Olio del 1956
MiTo
Vernizzi, il direttore artistico che aprì il Regio ricostruito
L’opera di Mario Faraoni si intitola «Interno» ed è esposta a Pinerolo
Omaggio al “musicista da podio” nel centenario della nascita GUIDO NOVARIA
Sulla «Stampa»
È un MiTo dei centenari quello targato 2014. Non solo Grande Guerra, ma anche grandi musicisti del passato come Fulvio Vernizzi, il direttore artistico che guidò orchestra, coro e cantanti nei «Vespri siciliani» per la riapertura del Regio, il 10 aprile del 1973, ricostruito su progetto dell’architetto Carlo Mollino dopo l’incendio del 1936. Vernizzi diresse «a nome e per conto» di Vittorio Gui, costretto a dare forfait per problemi di salute a pochi giorni dalla prima. Oggi, alle 16, convegno nella biblioteca «Andrea Della Corte» che ha ricevuto da familiari di Vernizzi partiture, libri, appunti diventati il «FondoVernizzi». Un lavoro coordinato da Giangiorgio Satragni, fra i relatori dell’incontro di oggi: «Il centenario della nascita di Vernizzi è l’occasione per riscoprire questo straordinario musicista da podio, che guidò anche le orchestre sinfoniche Rai di Torino e Milano, facendo conoscere i compositori italiani del primo Novecento».
Il giornale dell’11 aprile 1973 con la recensione di Massimo Mila sui «Vespri siciliani»,l’opera di Verdi per il Regio rinato.
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e coinvolgente conduttore di «Petruska», il programma di musica classica in onda su Rai5, girato a Torino. Barocca
Al Teatro Carignano,ore 21, spazio alla musica barocca con «Dido and Aeans» di Henry Purcell, nell’interpretazione dell’Accademia degli Astrusi diretta da Federico Ferri. Per gli appassionati del genere, concerto da non perdere.
Non solo Verdi
Originario di Busseto, Fulvio Vernizzi, dal Dna verdiano, ottenne un notevole successo dall’esecuzione dei «Vespri Siciliani» nel nuovo Regio, mettendo sostanzialmente in ombra la regia di quell’allestimento, firmata da Maria Callas, che ha lasciato ricordi decisamente migliori come cantante. Ancora Satragni: «Vernizzi lavorò come direttore artistico a fianco dello storico sovrintendente Giuseppe Erba. Lui, però, si sentiva a suo agio soltanto sul podio, con la burocrazia e i problemi ge-
Jazz
Dna “verdiano” Fulvio Vernizzi ha trascorso gran parte della sua vita professionale a Torino: era nato nella verdiana Busseto
stionali del teatro non andava molto d’accordo». Il materiale del «Fondo Vernizzi» rappresenta un regalo straordinario non solo per Torino, ma anche per studiosi e musicologi italiani e stranieri. All’incontro di oggi, partecipa anche la figlia del direttore d’orchestra, Cristina.
Al CAP 10100, ore 21, (ingresso gratuito) «Duke,Hary & Pres», con Lucia Cervo, voce recitante, Fiorenzo Pereno ai sassofoni e Fabio Gorlier, al pianoforte. Domani
Contemporanea
Per la musica contemporanea, da segnalare al Piccolo Regio, ore 17, l’esibizione dell’Antidogma Chamber Orchestra, diretta da Guido Maria Guida, con brani di Ligeti, Colla e di Michele dell’Ongaro, sovrintendente dell’Orchestra Nazionale della Rai e travolgente
È la serata di Martha Argerich. La grandissima pianista argentina propone nell’Auditorium «Giovanni Agnelli» al Lingotto il concerto n.1 per pianoforte e orchestra di Ciaikovskij. Sul palco l’Orchestra giovanile dello Stato di Bahia diretta da Ricardo Castro.
Piazza Castello
Tre mostre rimediano all’oblio del maestro Faraoni Torino, Pinerolo, Torre Pellice espongono le opere suddivise per temi NOEMI PENNA
Tre mostre in una per ricordare Mario Faraoni. Torino, Pinerolo e Torre Pellice sono unite dall’inconfondibile segno grafico di uno dei grandi maestri dimenticati del Piemonte, che nel 1963 fu invitato a dipingere dal vero l’immagine del Cervino insieme a Dalì, Fautrier e Hartung. Ottantasette opere
S’intitola «Mai senza Rosso Pozzuoli» ed è la rassegna monografica organizzata dall’Associazione Mario Faraoni in occasione del centenario del pittore – nato a Cremona nel 1914 ma vissuto a Pinerolo – che vuole rileggere l’intensa attività paesaggista e ritrattista di un artista dal carattere schivo, alla ricerca della spiritualità panteistica che inseriva nei suoi dipinti. Si potranno così apprezzare ottantasette opere, suddivise per temi: a Torino (nella sala mostre della Regione Piemonte di piazza Castello 165, visibile sino al 20 settembre) la figura umana, i suoi intimistici e
delicati ritratti; a Pinerolo (alla Collezione civica d’arte di Palazzo Vittone di piazza Vittorio Veneto 8, esposta sino al 19 ottobre) la produzione dedicata alla tradizione del paesaggio; a Torre Pellice (alla Civica Galleria d’Arte Contemporanea Filippo Scroppo di via Roberto D’Azeglio 10, sino al 18 ottobre), la produzione grafica a china, che rivela il lato più immediato e moderno del suo tratto pittorico. Brivido della luce
Mario Faraoni fu definito da Marziano Bernardi «un eccellente ritrattista del paesaggio» e da Luigi Carluccio «un artista fine, delicato, sensitivo». Il figlio Raul ricorda invece che «l’imbrunire gli portava un certo timore, quasi che il passaggio fra due mondi, ovvero il giorno e la notte, provocasse in lui uno sconvolgimento. Esiste un momento particolare in cui la luce c’è ancora, ma tutti i colori scompaiono. Un giorno, tornando da un’escursione in Valle, ci colse proprio quel momento e vidi mio padre come percorso da un brivido». Monografia
In occasione delle mostre è stata realizzata anche una monografia, con i testi critici di Bruno Quaranta e Mario Marchiando Pacchiole e le immagini delle opere più significative, edita da Alzani.
Diario Circolo dei Lettori
Museo Resistenza
Parco del Valentino
Quando la casa diventa biblioteca
Diario di prigionia del tenente Rivoir
Le passeggiate delle neo mamme
A Milano c’è un appartamento trasformato in libreria. E’ la Kasa dei libri di largo Aldo de Benedetti 4 che ospita mostre, eventi e più di 20 mila volumi. Il padrone di casa, a cui piace condividere la sua biblioteca personale, è Andrea Kerbaker, La «Kasa dei libri» ospite oggi al Circolo del Lettori di Torino per presentare l’iniziativa e il suo ultimo lavoro: «Breve storia del libro (a modo mio)», un viaggio da Gutenberg agli e-reader edito da Ponte alle Grazie. A incontrarlo, alle 18 nella sala grande di via Bogino 9, è il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte Alberto Sinigaglia. Kerbaker si definisce «un traghettatore di libri altrimenti perduti» e ripercorrerà anche l’appassionante storia delle grandi biblioteche private che hanno segnato la letteratura mondiale. La serata al Circolo prosegue alle 21 con la proiezione di «365 Paolo Fresu, il tempo di un viaggio», documentario di Roberto Minini-Meròt che in cento minuti racchiude la carriera del musicista sardo che incanta il mondo con la sua tromba. [N.PEN]
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Dall’8 settembre 1943, con il proclama di armistizio del generale Badoglio, il tenente colonnello Adolfo Rivoir, comandante del 5° Reggimento alpini dislocato a Fortezza, si ritrova come migliaia di altri ufficiali italiani in una situazio- Museo della Resistenza ne incredibilmente difficile. In assenza di precisi ordini, e dovendo tener conto dell’equivoca raccomandazione di non prendere iniziative ostili contro le truppe germaniche, viene bloccato dai tedeschi, costretto a consegnare le armi dell’Unità e a darsi prigioniero insieme ai suoi soldati, senza sospettare il destino di internati militari che li attende. Il suo diario di prigionia, scritto in Polonia e Germania, è ora un libro: «L’ufficiale che salvò la bandiera», edito da Claudiana, a cura di Ivetta Fuhrmann, che verrà presentato oggi alle 17 nella sala conferenze del Museo Diffuso della Resistenza, in corso Valdocco 4. Con la curatrice intervengono lo storico Gian Enrico Rusconi, Pensiero Acutis di Anei Torino, Marcella Filippa di Ismel e Paola Olivetti di Ancr. [N.P.]
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Da questa mattina ripartono i gruppi di cammino organizzati da «M’ami – Il luogo delle mamme»: passeggiate all’aria aperta a diversa andatura ed esercizi a corpo libero per tenersi in forma e stare bene con se stesse e il proprio bam- Mamme in movimento bino piccolo – da portare in carrozzina, passeggino, fascia o marsupio –, con la supervisione dell’istruttrice Elena Ceselin. Ogni martedì e sabato l’appuntamento è al Parco del Valentino, dalle 10,30 a mezzogiorno, con ritrovo davanti al Castello, sede della Facoltà di Architettura. Il mercoledì, dalle 16 alle 17,30, gli esercizi si svolgono al Colonnetti, con partenza dagli impianti sportivi Cus di via Panetti 30. La partecipazione è gratuita, su prenotazione al 334/62.82.318: è utile portarsi un asciugamano o un tappetino da ginnastica e una bottiglietta d’acqua. L’iniziativa è promossa dall’Asl To1 in collaborazione con le Circoscrizioni 1, 9 e 10 e il sostegno di Compagnia di San Paolo, Consultori Familiari, Pediatri di libera scelta e del progetto Nati per leggere. [N.PEN.]
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Sport Cronaca .59
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Triathlon, infortunio all’ex olimpionico Polikarpenko Tanto spavento e una botta fortissima, ma Vladimir Polikarpenko (41 anni), ex atleta olimpico ucraino di triathlon e da più di vent’anni torinese d’adozione, città dove corre e allena la squadra Age dell’Aquatica, se l’è cavata con una microfrattura alla testa, due denti rotti e alcuni punti di sutura alle labbra e alla lingua. Polikarpenko durante il triathlon olimpico di Sanremo, a un chilometro e mezzo dalla conclusione della frazione in bicicletta è caduto sbattendo violentemente il volto.
A CURA DI SILVIA GARBARINO
Per le vostre segnalazioni
[email protected]
Pallavolo
Ciclismo
Europei 2016, la zampata di Torino
La Rostese allestisce un team Juniores
La città favorita nell’ospitare uno dei due gironi di qualificazione con l’Italia OSCAR SERRA
Capitale Europea Sarannostanziati duemilioni
Per gli appassionati di volley c’è da fregarsi le mani. Quella nazionale che tanto sta facendo tribolare i suoi tifosi ai Mondiali in Polonia sarà quasi certamente protagonista a Torino nel girone di qualificazione agli Europei che si disputeranno nel 2016 in Bulgaria. La notizia non è ancora ufficiale, ci sono ancora da limare gli ultimi spigoli, ma a sentire chi sta lavorando all’impresa di portare un grande evento a Torino, il più dovrebbe essere fatto.
1 Da qui
I dettagli da definire
La manifestazione si svolgerà dal 12 al 14 ottobre del prossimo anno, la cornice dovrebbe essere quasi certamente quella del Palavela: MATCH AL PALAVELA
Sei gare nell’impianto che è stato preferito al vecchio Ruffini «Stiamo trattando i dettagli per l’allestimento e i costi con i gestori dell’impianto» ammette il presidente della Federvolley piemontese Ezio Ferro. Troppo piccolo il PalaRuffini per manifestazioni di questo calibro, capaci di attirare migliaia di persone tra atleti, tecnici, addetti ai lavori e spettatori. In tre giorni verranno disputate complessivamente sei partite, tre vedranno protagonista l’Italia di Mauro Berruto e dello dello «zar» Ivan Zaytsev. Si tratta di uno dei due gironi di qualificazioni alle semifinali e finali del trofeo continentale che si svolgeranno tra Bulgaria e Italia. La decisione finale spetta alla Fipavnazionale: un raggruppamento dovrebbe essere a Torino, l’altro a Milano, a meno di sconvolgimenti dell’ultima ora.
Lo zar azzurro Ivan Zaytsev, stella della Nazionale italiana di Mauro Berruto, si è infortunato nella gara contro gli Usa ai Mondiali in Polonia.
Brand in cerca di griffe
È questo il primo grande evento che va a impreziosire il calendario di Torino Capitale Europea 2015, un brand che l’assessore allo Sport della Città Stefano Gallo sta cercando di valorizzare con manifestazioni e competizioni di alto livello. Finora si è mosso in sordina, ma le prime indiscrezioni sulle principali kermesse del prossimo anno iniziano a trapelare: leggi, per esempio, i Campionati italiani di tennis tavolo, di scena a giugno al PalaTazzoli e
i tricolori assoluti di scherma, anch’essi a giugno, dal 12 al 15, che si svolgeranno, invece, al PalaRuffini. «Stiamo lavorando pancia a terra per allestire un palinsesto che faccia davvero di Torino una capitale dello Sport – afferma l’assessore -. Grandi eventi e attività di base sul territorio, come le miniolimpiadi che organizzeremo negli istituti dell’area metropolitana torinese: questo è il connubio sul quale puntiamo per promuovere lo sport a 360 gradi».
Una finale giovanile
E sempre a proposito di pallavolo da copertina il presidente Fipav Piemonte, Ferro, ammette: «Assieme al presente del nostro sport sarebbe bello portare a Torino anche le promesse del futuro. Vorrei organizzare una finale nazionale giovanile, per la quale, tuttavia, serve un aiuto degli enti locali e di sponsor privati che stiamo cercando con la stessa intensità con cui ci siamo mossi per l’Italia dei big . Confido negli imprenditori».
Tennis
Bocce
Ai tricolori avanzano le sei teste di serie
Dallonsconfitto dimisura Ilcampioneitalianoè Nari
DOMENICO LATAGLIATA
Nessun problema per le prime sei teste di serie, scese in campo ieri in occasione del secondo turno dei Campionati Italiani femminili di seconda categoria in corso al Circolo della Stampa Sporting: Federica Di Sarra, numero uno del seeding, ha concesso un solo game a Chiara Arcangeli (6-1 6-0), ma in scioltezza hanno passato il turno anche Giulia Gabba, Stefania Chieppa, Irina Smirnova, Alice Canepa e Agnese Zucchini rispettivamente contro Giulia Calvi, Chiara Prati, Gaia Squarcialupi, Michela Ver-
pelli e Francesca Bonometti. Nel derby torinese tra le diciassettenni Federica Sema (Carmatennis) e Federica Joe Gardella (Sporting), ha avuto la meglio la seconda (6-1 6-7 7-5): oggi la Gardella se la vedrà con la Zucchini, classifica 2.2 e numero sei del tabellone. Accedono al turno successivo anche le torinesi Annamaria Procacci (6-4 6-2 sulla quattordicenne lombarda Rumi) e Drousile Dzeubou (6-0 6-2) sulla Viviani: oggi, tra gli altri incontri (il via alle 10, ingresso libero) sono in programma Procacci contro la vincente di Petrei/Orlini e DzeubouSmirnova.
GIOVANNI BERGER
I Campionati Italiani Individuali parlano piemontese con cinque vittorie, e una sola ligure, su sei titoli in palio ad Albenga, cittadina che ha ospitato nel week end la manifestazione. Nella gara più prestigiosa, quello senior maschile, successo del ligure Simone Nari, da una stagione tesserato per La Perosina, team della Val Chisone. Nari ha alle spalle un palmares davvero invidiabile con 20 titoli italiani conquistati, compresi quelli Giovanili. Un atleta che rientrava nello stretto
giro dei favoriti, mentre la gara contemplava 116 iscritti. In finale ha sconfitto, 13 a 11, il giovane Gianluca Dallon (Pianezza), una sorpresa poiché neo promosso in serie A. Il bronzo è andato condiviso a Emanuele Bruzzone (BRB Ivrea) e Luciano Rossi (Pianezza). Nella categoria D sempre maschile, un match finale tutto torinese con vittoria di Alfredo Crepaldi (Rivolese), 13 a 8, su Carlo Bossotti (Sanbenignese). Terzi a pari merito Nicola Zorzin (Romans d’Isonzo) e Roberto Quaglia (Tre Valli Mondovi). Tra le donne, nella catego-
alla fine dell’anno prenderà f o r m a quello che a oggi è solo un logo: Stefano Torino Ca- G allo pitale Europea dello Sport 2015. E’ un’agenda fitta quella che vedrà protagonista la Città nei prossimi mesi, in vista di un appuntamento per il quale «il prossimo anno stanzieremo due milioni in un fondo ad hoc» annuncia l’assessore allo Sport Stefano Gallo. Il 23 ottobre è previsto il primo evento istituzionale al Coni di Roma, dove il sindaco Piero Fassino illustrerà le linee guida delle manifestazioni di fronte al presidente Giovanni Malagò e ai comuni d’Italia che prima hanno ottenuto tale riconoscimento a livello nazionale. Il 19 novembre, nella sede del Parlamento europeo, ci sarà, invece, la consegna ufficiale della bandiera di Capitale dello Sport da parte delle autorità di Cardiff, ultima città a essersene avvalsa. Il 27 novembre si svolgerà a Torino la conferenza stampa con il calendario con tutte gli avvenimenti sportivi dell’anno, mentre il 4 dicembre il capoluogo piemontese ospiterà la presentazione del programma redatto in occasione del semestre di presidenza europeo in cui lo sport viene illustrato come strumento per superare ogni forma di razzismo. [O.SER.]
FRANCO BOCCA
Tra tante squadre che chiudono i battenti e un numero sempre crescente di gare cancellate dalla crisi, ogni tanto arriva una buona notizia per gli appassionati di ciclismo: la Rostese, che da decenni è la società di riferimento per le categorie Esordienti e Allievi, nel 2015 riproporrà, dopo parecchi anni, anche una formazione Juniores, comprendente, cioè, ragazzi di 17 e 18 anni. «All’inizio - spiega il Presidente, Massimo Benotto - l’idea era quella di costituire una squadra di basso profilo, tanto per permettere ai nostri Allievi che passano di categoria di continuare a correre, visto che le squadre Juniores in Piemonte sono sempre meno. Ma poi abbiamo dovuto rivedere i nostri Rossetto piani, in considerazione delle moltissime richieste che abbiamo ricevuto e degli accordi di collaborazione che ci sono stati proposti». Nella nuova squadra, che sarà composta da 12 elementi, ci saranno Stefano Rossetto, Fabio Nicolino, Alberto Cerruti e Luca Paganini. A breve si conosceranno anche gli altri. Direttore Sportivo l’ex-corridore Marco Nota, laureando in Scienze Motorie, che si avvarrà della collaborazione di Gian Pietro Frigo. Il progetto Juniores della Rostese è avallato da un accordo, ancora in fase embrionale, con il team Continental trevigiano Marchiol-Emisfero, mentre i ragazzi saranno seguiti, per i test di biomeccanica, dallo staff della FLJ Sport Solution.
TORRINI
Simone Nari, neo tricolore individuale
ria AB derby di “marca Fossano” e tris tricolore per Paola Mandola, 13 a 2, su Barbara Gerbaudo (Forti Sani). Sul terzo gradino Valentina Avveduto (Cattolica Genova) e Paola Torasso (Centallese). Nella Cat. C Denis Arnaldi (Roverino) oro e Carlo Rocca-
ti (Pozzo Strada) argento. Bronzi per Ezio Borgna (Tesoriera) e Fabrizio Crestani (Pralungo). Adesso le attenzioni si spostano sui Mondiali Under 18 e Under 23 che si disputeranno nell’ultima settimana di settembre a Chieri.
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60 .Dove andiamo
STAMPA .LA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Musei ACCADEMIA ALBERTINA - PINACOTECA (Via Accademia Albertina 8; tel. 011/0897370). Lun-mar-gio-sab-
dom 10-18. Ven 10-21.30. Mer chiuso. Le mostre: «Dipinti e disegni gaudenziani (fino al 30/9). Visite guidate; sab ore 16, dom e festivi ore 11 e 16. A... COME AMBIENTE (cso Umbria 90, tel. 011 0702535). Sab-dom 14-9, ultimo ingresso alle 18 ARCHIVIO DI STATO (p.zza Castello 209, tel. 011 540382). Sala studio di piazza Castello e via Piave 21, orario: lun-ven 8-18,30, sab 8-14. ARCHIVIO STORICO DELLA CITTA’ (via Barbaroux 32, tel. 011 4431811). Orario: lun-ven 8,30-18,30, dom 10.30-18.30, sab chiuso. ARMERIA REALE (bigl. unica Palazzo Reale p. Castello 191, tel. 011 543889). Or.: mar-dom e festivi 8,30-19,30. BASILICA DI SUPERGA E REALI TOMBE DI CASA SAVOIA (strada Basilica di Superga 75, tel. 011 8997456). Lundom. 9,30-19. Visite alla Cupola, lun-ven. 10-18, sabato 9,30-19, dom 12,45-19. BIBLIOTECA REALE (piazza Castello 191, telefono 011/543855). Orario: lun-mar-mer 8,15-18,45; gio-ven 8,15-13,45; 14-18,45; sab 8,15-13,45. BORGO E ROCCA MEDIEVALE (viale Virgilio - Parco del Valentino, telefono 011 4431701). Orario: la Rocca, da mar a dom e festivi 10-18. Ultimo ingresso 45 minuti prima. Borgo: Orario: tutti i giorni 9-19. FONDAZIONE 107 (via Sansovino 234, tel. 011/45 444 74). Or.: gio-dom 14-19. Visite guidate su prenotazione. FONDAZIONE ACCORSI OMETTO - MUSEO DI ARTI DECORATIVE (via Po 55, interno 3, tel. 011/8376883). mardom 10-13, 14-18. Visite esclusivamente guidate. FONDAZIONE MERZ (via Limone 24, Torino). Mar-dom 11-19. FONDAZIONE SANDRETTO (via Modane 16, tel. 011/379.76.00). Orari: gio: 20-23, ven-sab-dom: 12-19. GAM (via Magenta 31, tel. 011/4429518). Mar-dom 10-18. Mostra: Ars Viva 2013/2014 Truth/Reality. La biglietteria chiude un’ora prima. Tel. 011 4429546/7. JUVENTUS MUSEUM (via Druento 153 interno 42). Orario: lun-mer-gio-ven 10.30-19, sab-dom e festivi 10.30-19.30, mar chiuso. Per info www.juventus.com. MAO - MUSEO D’ARTE ORIENTALE (via San Domenico 11, tel. 011 4436927). Or.: mar-dom. 10-18, lun chiuso. La bigl. chiude un’ora prima. Visita ogni primo mar del mese alle 16 (ingr. gratuito al museo – visita 4 euro). MUSEO DEL CARCERE «Le Nuove» (via P. Borsellino n. 3, tel. 011/309.01.15; 011/76.04.88). Or. visita guidata: lun-sab. ore 15; dom ore 15 e 17; 2° e 4° dom ore 9, 15 e 17; S. Messa ore 10,30. Ricovero antiaereo sabdom 17.15. MUSEO DELLO SPORT- STADIO OLIMPICO (C.so Agnelli ang. c.so Sebastopoli, tel. 011/1978 56 17;
[email protected]). Mar-ven 14-18, sab-dom 10-18 Visite guidate dello Stadio inizio ogni ora. Chiuso per le partite. MUSEO DI ANTICHITA’ (via XX Settembre 86, tel. 011 521 2251). Biglietteria unica presso Palazzo Reale. Or.: da mar-sab. 8.30-19.30; dom e festivi 14-19.30. Tutte le domeniche alle 16 visita tematica gratuita. MUSEO DI ANTROPOLOGIA CRIMINALE «CESARE LOMBROSO» (via P.Giuria 15, 011 6708195). lun-sab 10-18. MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA (c.so Valdocco 4/A, tel. 011 4420780). Allestimento permanente: «Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione». Or.: mar-mer-ven-sab-dom 10-18, gio. 14-22. Lun chiuso. MUSEO EGIZIO (via Accademia delle Scienze 6, tel 011 5617776). Orario: tutti i giorni 8,30-19,30, lun chiuso. Ultimo ingresso un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELL’AUTO (corso Unità d’Italia 40, tel. 011 677666). Or.: lun 10-14, mar 14-19, mergio., dom 10-19, ven-sab 10-21. La biglietteria chiude un’ora prima.. MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA ALLA MOLE ANTONELLIANA (via Montebello 20, tel 011 8138560). Orario: tutti i giorni 9-20, lun chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima. MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA (piazzale Monte dei Cappuccini 7, tel. 011/6604104). Le mostre: «Visioni tra le rocce» fino al 30/11, «Spartiti delle montagne. Copertine di musica», fino al 12/10. Orario: 10-18. MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO – PALAZZO CARIGNANO (piazza Carlo Alberto 8, tel. 011 5621147). Orario mar-dom. 10-18, ultimo ingresso ore 17,15, lun chiuso. Fino al 14 settembre mostra «Belle Epoque. Lo sguardo ironico di Dalsani» MUSEO PIETRO MICCA (Via Guicciardini 7/a tel. 011 54 63 17). Mar-dom 10-18 (ultimo ingresso 17). Visite guidate 10,30, 14,30, 16,30 MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI (via Giolitti 36, tel. 011/4326354). Chiuso. MUSEO STORICO REALE MUTUA (Via Garibaldi 22) . Mar e gio 16 - 18, primo e terzo weekend del mese sab14,30 – 18, dom 10 - 18. Su prenotazione lun- gio 9 – 13 MUSLI – MUSEO DELLA SCUOLA E DEL LIBRO PER L’INFANZIA
(Palazzo Barolo, via Corte d’Appello 20/c, tel. 011/197.84.944). lun-ven 9,30-12,30; ogni seconda dom del mese 15,30-18,30. Visita guidata 5 euro. PALAZZO MADAMA - MUSEO CIVICO DI ARTE ANTICA (p.zza Castello, tel. 011 4433501 Collezioni permanenti: mar-sab ore 10-18; dom. 10-19. Scalone: mar-dom ore 10-19, ingresso libero. PALAZZO REALE (p. Castello, tel. 011 4361455). Or.: tutti i giorni 9-19,30, lun. chiuso, sab. visite 9,30 - 18,10. PAV PARCO ARTE VIVENTE (Via Giordano Bruno 31, tel. 011 3182235). Or.: ven 15-18, sab-dom 12-19. PINACOTECA «GIOVANNI E MARELLA AGNELLI» (Lingotto, 8 Gallery - via Nizza 230, tel. 011 0062713 www.pinacoteca-agnelli.it). Orario: mar-dom. 10-19, ultimo ingresso 18,15. PROMOTRICE BELLE ARTI (viale Crivelli 11, tel. 011/5790095). Orario: martedì-sabato 11-13/16,30-20, festivi 10,30-12,30, lunedì chiuso. SPAZIO LA STAMPA (via Lugaro 21 www.lastampa.it/spaziolastampa). Ingr. libero: lun-ven 10-19, sab 10-20, dom 16-20. Visite guidate su prenotazione allo 011/6568.319 o mail a
[email protected] - Visite diurne: museo+redazione 3 euro - Visite serali: museo+redazione+stabilimento 5 euro - Visita guidata diurna sab e dom ore 17,30. TEMPORARY MUSEUM (cso Verona 15/C, c/o BasicVillage, tel. 011/432.4591). Esposizione permanente: «La Rivoluzione Informatica: dal Mainframe all’iPad». Mer-ven 15-19, sab-dom 10.19. PROVINCIA CASTELLO DI RIVOLI - MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA (piazza Mafalda di Savoia, tel. 011 9565220/22). Or.:
mar- ven. 10-17, sab-dom. 10-19, lun. chiuso.
FORTE DI FENESTRELLE. Or: da gio. a lun. 10-17; chiuso mar. e mer.. Prenotazioni tel. 0121 83600. FORTE DI EXILLES (10080 EXILLES). Or: visite/aree museali/mostra olimpica Torino 2006: or. di visita: dal mar.
alla dom. 14-19, chiuso il lunedì.
MUSEO DELLO SPAZIO E PLANETARIO DIGITALE (via Osservatorio 8, Pino Torinese, tel. 011 8118740,
www.planetarioditorino.it). REGGIA DI VENARIA REALE (p.zza Repubblica, Venaria, tel. 011/4992333; www.lavenaria.it). La mostra: «Alta Moda, Grande Teatro». mar-mer-gio 10-16, ven 10-16 19-24, sab-dom 9.30-19.30; giardini mar-ven 1018, sab-dom 9.30-19.30. PALAZZINA DI CACCIA (p.zza Principe Amedeo 7, Stupinigi). Orario mar-ven 10-17.30 (ultimo ingresso 17); sab-dom 10-18.30 (ultimo ingresso 18). Tel. 011/013.30.73
[email protected]
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
I Cinema
Dove andiamo .61
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Le trame
del 9 settembre 2014
AMBROSIO CINECAFÈ corso Vittorio 52, tel. 011540.068. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 I nostri ragazzi Sala 1 P 16.00-18.00-21.00 La ragazza del dipinto Sala 2 P 16.00-18.00-21.00 E fu sera e fu mattina Sala 3 16.00-21.00 Grand Budapest Hotel Sala 3 18.30 CENTRALE ARTHOUSE via Carlo Alberto 27, tel. 011540.110. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 militari, universitari, Aiace, over 65, under 18 Colpa delle stelle 16.30-19.00-21.30 CITYPLEX MASSAUA piazza Massaua 9, tel. 01177.40.461. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00 Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio Winx Club - Il mistero degli abissi P 15.00-17.00-18.35 Planes 2 - Missione antincendio P 16.40-18.30 Into the Storm P 20.30-22.30 I mercenari 3 P 15.10-17.40-20.10-22.30 Step Up All In P 15.00-20.10-22.30 Dragon Trainer P 14.50-16.40-18.40-20.30-22.30 Colpa delle stelle P 15.00-17.30-20.00-22.30 CLASSICO piazza Vittorio 5, tel. 01153.63.323. Prezzi: € 6,00, ridotti € 4,00 Mud 17.30-20.00 Blue Valentine 22.30 DUE GIARDINI ARTHOUSE via Monfalcone 62, tel. 01132.72.214. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; I nostri ragazzi Nirvana P 16.10-18.10-20.10-22.10 La ragazza del dipinto Ombrerosse P 16.00-18.00-20.00-22.00 ELISEO p.zza Sabotino, tel. 01144.75.241. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spettacolo; Abb. 14 € 4,40 Colpa delle stelle Eliseo Grande 16.00-19.00-21.30 Under the Skin V.M. 14 Eliseo Blu P 15.30-17.40-19.50-22.00 Il fuoco della vendetta Eliseo Rosso P 15.30-17.40-19.50-22.00 F.LLI MARX ARTHOUSE corso Belgio 53, tel. 01181.21.410. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 universitari, militari, Aiace, over 65, under 18; € 4,00 primo spettacolo; Il fuoco della vendetta Sala Groucho P 16.00-20.10 In ordine di sparizione Sala Groucho P 18.00-22.15 The Stag - Se sopravvivo mi sposo Sala Chico P 16.30-18.15-20.00-22.00 Chef Sala Harpo P 16.00-18.10-20.15-22.20 GREENWICH VILLAGE via Po 30, tel. 01183.90.123. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Planes 2 - Missione antincendio Sala 1 P 18.00 Walking on sunshine Sala 1 P 19.45-21.30 La mafia uccide solo d’estate Sala 2 P 18.00-21.00 Winx Club - Il mistero degli abissi Sala 3 P 18.00-19.45 Mai così vicini Sala 3 P 21.30
IDEAL - CITYPLEXcorso Beccaria 4, tel. 01152.14.316. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pom., militari, under 18, universitari, Agis, Aiace, over 65 dopo le 17.55; € 4,50 over 65 fino alle 17.55; € 4,50 Tessera Io Studio (solo il lunedì e martedì); € 4,50 Donna (solo il martedì); Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 I mercenari 3 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Colpa delle stelle P 15.00-17.30-20.00-22.30 Dragon Trainer 2 P 15.45-18.00-20.15 Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie P 22.30 Planes 2 - Missione antincendio 3D P 16.10-18.20 Into the Storm P 20.30-22.30 Winx Club - Il mistero degli abissi P 15.30-17.45 Hercules - Il Guerriero P 20.20-22.30 LUX galleria San Federico, tel. 01156.28.907. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,50 ridotto, militari, under 18, universitari, Io Studio; € 4,00 over 60 pom.; € 5,00 over60 ser. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 Dragon Trainer 2 Sala 1 P 17.50-20.30 Hercules - Il Guerriero Sala 1 P 22.30 I mercenari 3 Sala 2 P 17.50-20.10-22.30 Colpa delle stelle Sala 3 P 17.50-20.10-22.30 MASSIMO via Verdi 18, tel. 01181.38.574. Prezzi Massimo 1 e 2: € 7,00 int.; € 5,00 rid., Aiace, stud. univ.; € 4,00 over 60. Massimo 3: € 6,00 int.; € 4,00 rid., Aiace; € 3,00 over 60. Proiezioni 3D € 10,00 int.; € 8,00 rid. Under the Skin V.M. 14 Massimo 1 P 16.00-18.10-20.20-22.30 Belluscone. Una storia siciliana Massimo 2 P 16.30-18.30-20.30-22.30 La grande illusione Massimo 3 P 16.15 (v.o. sott.it.) Orizzonti di gloria Massimo 3 P 18.30 (v.o. sott.it.) L’asso nella manica Massimo 3 P 20.30-22.30 (v.o. sott.it.) NAZIONALE via Pomba 7, tel. 01181.24.173. Prezzi: € 7,50 int.; € 5,00 under 18, universitari, militari, Aiace; € 4,00 over 60; € 5,00 1 e 2 spett. pom.; Abb. 14 € 4,40 Arance e martello Nazionale 1 16.00-18.00-20.00-22.00 One on One V.M. 14 Nazionale 2 16.00 Le due vie del destino Nazionale 2 20.30 (anteprima ad inviti) REPOSI via XX Settembre 15, tel. 011531.400. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. pomeridiano, Militari, Under 18, Universitari, Io studio; € 5,00 ridotto Aiace; € 4,50 over 60; € 27,00 abb. 6 ingr.; € 51,00 abb. 12 ingr.; abb. Arthouse accettato; Abb. Agis accettato. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 8,00 I nostri ragazzi Reposi 1 P 15.30-17.50-20.10-22.30 I mercenari 3 Reposi 2 P 15.00-17.30-20.00-22.30 Colpa delle stelle Reposi 3 P 15.30-17.30-20.00-22.30 Planes 2 - Missione antincendio Reposi 4 15.15-17.40 Step Up All In Reposi 4 20.05-22.30 Winx Club - Il mistero degli abissi Reposi 5 15.00-16.50 Into the Storm Reposi 5 18.40-20.30-22.30 Walking on sunshine Reposi 6 15.15-17.40-20.05-22.30 Dragon Trainer 2 Reposi 7 15.30-17.50-20.10-22.30 ROMANO galleria Subalpina, tel. 01156.20.145. Prezzi: € 7,50 int. serale; € 5,50 int. Pom., ridotto Aiace, militare, under 18, universitario; € 4,00 over 60 (fino alle 17,55); € 5,00 over 60 (dopo le 17,55); Abb. Agis accettato. € 4,50 Tessera Io Studio; € 7,50. Proiezioni 3D: € 10,00 Int.; € 8,00 Rid.; € 6,00 Tessera Io Studio La ragazza del dipinto Sala 1 P 16.00-18.00-20.00-22.00 The Stag - Se sopravvivo mi sposo Sala 2 P 16.00-18.00-20.00-22.00 Pazza idea Sala 3 P 16.00-19.00-21.30
THE SPACE CINEMA TORINO - PARCO DORA salita Michelangelo Garove 24, tel. 892111. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,00 rid.; € 5,00 over 60, Soci Aci, Under 25 card, tariffa For Ladies; € 5,00 La tariffa A/R andata e ritorno (solo 2D) dal lunedì al giovedì I mercenari 3 Sala 1 P 15.40-18.35-21.30 Colpa delle stelle Sala 2 P 15.45-18.40-21.35 Walking on sunshine Sala 3 P 16.35-19.00-21.25 Into the Storm Sala 4 P 16.40-21.25 Maleficent Sala 4 P 19.00 Winx Club - Il mistero degli abissi P 17.15-19.25 Sala 5 Liberaci dal male V.M. 14 Sala 5 P 21.35 Dragon Trainer 2 Sala 6 P 16.30-19.00 Quel momento imbarazzante Sala 6 P 21.30 Step Up All In Sala 7 P 16.25-19.05-21.45 Planes 2 - Missione antincendio Sala 8 P 16.45 The director Sala 8 P 19.00-21.00 UCI CINEMAS LINGOTTO via Nizza 262, tel. 892960. Prezzi: € 8,00 int.; € 6,30 studenti; € 5,80 bimbi fino a 8 anni; € 6,00 over 65; € 8,00 notturno. Proiezioni 3D: int. € 10,00, rid. € 9,00, acquisto occhiali 3D € 1,00 Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie P 22.10 Into the Storm P 20.00 Dragon Trainer 2 P 14.45-17.15 Hercules - Il Guerriero P 14.30-17.00-19.30 The director P 21.50 Walking on sunshine P 15.00-17.30-19.50-22.15 Comportamenti molto... cattivi P 14.50-17.10-20.00-22.25 Colpa delle stelle P 15.00-18.45-22.00 I mercenari 3 P 16.25-19.25-22.20 Planes 2 - Missione antincendio P 14.15 Dragon Trainer 2 P 14.10-16.40 I mercenari 3 P 19.10-22.10 Planes 2 - Missione antincendio P 15.00-17.30 Into the Storm P 19.50-22.20 Winx Club - Il mistero degli abissi P 14.45-17.10 Step Up All In P 15.30-18.30-21.30 I mercenari 3 P 14.15-17.10 Dragon Trainer 2 P 20.05 Quel momento imbarazzante P 22.35 The giver - Il mondo di Jonas P 20.30
Cinema: Torino e altre visioni AGNELLI via P. Sarpi 111/a, tel. 01131.61.429. Chiusura estiva ARENA PARCO RIGNON corso Orbassano 200, tel. 34826.62.696. Riposo CECCHI POINT via A. Cecchi 17, tel. 34756.46.645. Riposo CINE CARDINAL MASSAIA via Sospello 32, tel. 011257.881. Riposo ESEDRA via Bagetti 30, tel. 01143.37.474. Chiusura estiva MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 01123.04.153. Riposo VALDOCCO via Salerno 12, tel. 01152.24.279. Riposo
Cinema aperti: Area Metropolitana e Provincia BEINASCO THE SPACE CINEMA BEINASCO - LE FORNACI via G. Falcone, tel. 892111. Prezzi: € 8,50 intero; € 6,70 rid., ragazzi fino 10 anni; € 6,00 over 65, studenti universitari. Proiezioni 3D: € 11,50 intero dal lun. al ven. dopo le ore 18, sab. e dom. tutto il giorno, € 9,50 rid. dal lun. al ven. prima delle ore 18, ragazzi fino 10 anni, anziani sopra i 60 anni Colpa delle stelle Sala 1 16.15-19.00-21.50 Winx Club - Il mistero degli abissi Sala 2 16.20-18.25 Into the Storm Sala 2 20.30-22.40 Walking on sunshine Sala 3 17.30-19.50-22.10 Dragon Trainer 2 Sala 4 17.00-19.20 Hercules - Il Guerriero Sala 4 21.40 Planes 2 - Missione antincendio Sala 5 16.00-18.05 Liberaci dal male V.M. 14 Sala 5 22.35 Il fuoco della vendetta Sala 5 20.00 I mercenari 3 Sala 6 16.15-19.00-21.45 Comportamenti molto... cattivi Sala 7 17.50-20.10-22.30 Transformers 4 Sala 8 16.10-22.00 Maleficent Sala 8 19.40 Step Up All In Sala 9 16.40 The director Sala 9 19.15-21.50
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MULTISALA 0121393.905. Into the Storm Italia 200 I mercenari 3 Italia 500 RITZ 0121374.957. Step Up All In
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LUMIERE 01196.82.088. Colpa delle stelle Into the Storm Walking on sunshine I mercenari 3
A CURA DI Daniele Cavalla
COLPA DELLE STELLE ··· Drammatico. Regia di Josh Boone, con Shailene Woodley e Ansel Elgort. Durata: 125 minuti. La storia d’amore tra due giovani alle prese con la malattia. Dal best seller di John Green, trionfo al box office americano.
IL FUOCO DELLA VENDETTA ···· Drammatico. Regia di Scott Cooper, con Christian Bale e Casey Affleck. Durata: 116 minuti. La tranquilla esistenza di Russell Baze, operaio di provincia, viene rovinata dal fratello minore, un reduce dalla guerra in Iraq che si mette nei guai. Dall’autore di «Crazy Heart».
HERCULES ··· Avventura. Regia di Brett Ratner, con Dwayne Johnson e John Hurt. Durata: 98 minuti. Le nuove avventure cinematografiche dell’eroe greco, dirige il cineasta di «Red dragon».
INTO THE STORM ··· Azione. Regia di Steven Quale, con Sarah Wayne Callies e Richard Armitage. Durata: 92 minuti. La cittadina americana di Silverton si viene a trovare al centro di un tornado. Dal cineasta di «Final destination 5».
LIBERACI DAL MALE ··· Poliziesco. Regia di Scott Derrickson, con Eric Bana e Edgar Ramirez. Durata: 117 minuti, Un tormentato sergente della polizia di New York si mette a indagare nel Bronx su un caso di omicidi con risvolti nel paranormale. Al punto da chiedere aiuto a un esorcista. Ispirato a una storia vera. Dirige il cineasta di «Sinister».
I MERCENARI 3 ··· Azione. Regia di Patrick Hughes, con Sylvester Stallone e Mel Gibson. Durata: 127 minuti. Barney Ross e soci affrontano la potente banda del trafficante d’armi Stonebanks.
MUD ···· Drammatico. Regia di Jeff Nichols, con Matthew McConaughey e Tye Sheridan. Durata: 130 minuti. In Arkansas due adolescenti scoprono l’esistenza di una piccola isola considerata deserta: in realtà ci vive Mud, un fuggitivo ricercato dalla polizia che chiede loro aiuto. Dall’autore dell’acclamato «Take Shelter».
I NOSTRI RAGAZZI ··· Drammatico. Regia di Ivano De Matteo, con Alessandro Gassman e Luigi Lo Cascio. Durata: 92 minuti. I figli di due fratelli, uno avvocato e l’altro chirurgo, aggrediscono una notte un senzatetto. Dal romanzo di Erman Koch «La cena».
ONE ON ONE ··· Noir. Regia di Kim Ki-Duk. Durata: 122 minuti. A Seul viene brutalmente uccisa una studentessa: i sette sospettati appartengono a una setta. Dal maestro coreano di «Ferro 3 - La casa vuota» e «La samaritana».
PAZZA IDEA P 21.00 P 21.00
21.00
SETTIMO TORINESE
··· Drammatico. Regia di Panos H. Koutras. Durata: 128 minuti. In Grecia due giovani fratelli si mettono alla ricerca del padre scappato quando erano piccoli. La loro passione è Patty Pravo, presente nel film.
QUEL MOMENTO ...
PETRARCA via Petrarca 7, tel. 01180.07.050. I mercenari 3 Sala 1 21.30 Walking on sunshine Sala 2 21.20 Into the Storm Sala 3 21.10
·· Commedia. Regia di film di Tom Gormican, con Zac Efron e Miles Teller. Durata: 94 minuti. Le vicissitudini sentimentali di tre amici single.
VENARIA
P 20.15 P 22.30
··· Biografico. Regia di Amma Asante, con Gugu Mbatha Raw e Tom Wilkinson. Durata: 114’. La storia vera della ragazza di colore Dido Elizabeth Belle, figlia illegittima di un ammiraglio inglese del diciottesimo secolo.
P 20.15-22.30
STEP UP ALL IN
SUPERCINEMA 01145.94.406. I mercenari 3 Dragon Trainer 2 Into the Storm Walking on sunshine
PIANEZZA
IVREA BOARO 0125641.480. Grand Budapest Hotel
POLITEAMA 0125641.571. Colpa delle stelle
BRUTTO · MEDIOCRE ·· INTERESSANTE/DIVERTENTE ··· BELLO ····
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LA RAGAZZA DEL DIPINTO
·· Musicale. Regia di Trish Sie. Durata: 90 minuti. Il quinto capitolo della saga comincia con Sean che rimane a Los Angeles in cerca di un’opportunità per la carriera da ballerino.
Cinema chiusi oggi AVIGLIANA AUDITORIUM E. FASSINO - ALMESE AUDITORIUM MAGNETTO - BARDONECCHIA SABRINA - BEINASCO BERTOLINO - BORGARO TORINESE ITALIA - CARMAGNOLA ELIOS - CESANA TORINESE SANSIPARIO - CHIERI SPLENDOR - COLLEGNO - UNIPLEX LUCE - COLLEGNO ARPINO - COAZZE COAZZE - COURGNÈ MARGHERITA - GIAVENO SAN LORENZO - LEINÌ AUDITORIUM - NONE EDEN - PINEROLO HOLLYWOOD - PIOSSASCO IL MULINO - RIVOLI BORGONUOVO SAN MAURO TORINESE GOBETTI - SAUZE D’OULX SAYONARA - SESTRIERE FRAITEVE - SUSA CENISIO - VALPERGA AMBRA - VENARIA TEATRO DELLA CONCORDIA - VILLAR PEROSA NUOVO - VILLASTELLONE JOLLY - VINOVO AUDITORIUM DIGITAL
THE STAG ··· Commedia. Regia di John Butler, con Andrew Scott e Peter McDonald. Durata: 94 minuti. Uno scenografo teatrale prossimo alle nozze viene convinto a partecipare a un insolito «addio al celibato» nella campagna irlandese. Campione d’incassi in patria, immancabili nella colonna sonora gli U2.
UNDER THE SKIN ·· Thriller. Regia di Jonathan Glazer, con Scarlett Johansson. Durata: 107 minuti. Isserley è un’attraente serial killer proveniente da un altro pianeta che semina morte in Scozia. Dal romanzo di Michel Faber, dirige il regista di «Birth».
Teatri del 9 settembre 2014 AGIESSE-ALFATEATROviaCasalborgone16/I,
tel. 011 81.93.529. Si prenota per la 25° Stagione 2014/2015 di ALFATEATRO con Al cavallino bianco, Le mille e una notte, La scugnizza, Fantasia d’operette, Addio giovinezza, Cincila, 3 mostre storice foto, Costumi, Marionette, Spettacoli di prosa, Grande serata di Capodanno, Festa di Carnevale, Spettacoli per bambini, Corsi di teatro e didanzaperbambinieadultiepomeriggidel sabato per ripercorrere la storia dell’Alfateatroconproiezionivideostoriciemomenti dal vivo con attori e cantanti ALFIERIpiazzaSolferino2,tel.01156.23.800. Proseguelacampagnaabbonamentipertuttiicartelloni2014-2015neiTeatriErba,Alfieri e Gioiello. In vendita biglietti singoli per la Rassegna «Piemonte in scena», «Festival di cultura classica» e «Festival dell’Operetta». Siprenotaper«FrancoCerutti,sartoperbrutti»,inscenadall’8al12ottobre.Domenica14 settembre:scadenzaprelazione«vecchiabbonamenti» (posto fisso e sconto rinnovo) AUDITORIUM RAI p.zza Rossaro, tel. 011 81.04.653. Concerto celebrativo dei primi vent’anni dell’OSN RaiJuraj Valcuha direttore.MusichediLudwigvanBeethoven.Giovedì 25. Ore 21. Venerdì 26. Ore 20.30 CARIGNANO/TEATRO STABILE TORINO piazza Carignano6,tel.800.235.333.Proseguelavendita abbonamenti - senza l’assegnazione
dei posti - 7 Spettacoli a scelta, 10 Spettacoli a scelta, 12 Spettacoli a scelta, abbonamenti 6bianca,ProgettoInternazionaleeAVoceAlta, abbonamenti e biglietti Torinodanza CASATEATRORAGAZZIEGIOVANIcorsoG.Ferraris 266/C, tel. 011 19.740.280. Prosegue fino al 12 settembre Estate in scena laboratorioteatraleestivoperragazzidai5ai13anni.Turnisettimanalilun.-ven.ore8.30-17.30. Informazioni, prenotazioni e iscrizioni tel. 011.19740280 COLOSSEO via M. Cristina 71, tel. 011 66.98.034. E’ aperta la Campagna Abbonamenti 2014-2015: Abbonamento Mito, Arcobaleno,Arco+Mito.Perinformazioniconsultare www.teatrocolosseo.it. Sono in vendita i biglietti per “Dignità autonome di prostituzione” e “La famiglia Addams” ERBAcorsoMoncalieri241,tel.01166.15.447. Proseguelacampagnaabbonamentipertuttiicartelloni2014-2015neiTeatriErba,Alfieri e Gioiello. Si prenota per “Paralisi”, in scena il 12 e 13 settembre, spettacolo che inaugura la Rassegna “Piemonte in scena” e per “Campionissime”, unica data lunedì 15 settembre ore 21. Scopri tutti gli altri appuntamenti della Rassegna al sito www.torinospettacoli.it GIOIELLO TEATRO via Cristoforo Colombo 31bis, tel. 011 58.05.768. Prosegue la cam-
pagna abbonamenti per tutti i cartelloni 2014-2015 nei Teatri Erba, Alfieri e Gioiello. Si prenota per “La fortuna con la F maiuscola”inscenadal10al12ottobreeper“The bluedollsshow”inscenadal23al26ottobre, con possibilità di aperitivo prima dello spettacolo seraledalleore20alloSwishCafè del Teatro Gioiello, su prenotazione GOBETTI TEATRO/TEATRO STABILE TORINO
viaRossini8,tel. 800.235.333.ArtistiAssociati Paolo Trenta La Locandieradi Carlo Goldoni.ConLorenzoAudisio,RobertoBriatta,Angelo Rubatto, Rita Sacchetti, Roberto Carelli, Umberto Biagini, Nadia Ferrante, Sabrina Vivalda. Adattamento e Regia di Paolo Trenta. Giovedì 18. Ore 21 I CONCERTI DEL POMERIGGIO piazza Solferino 4. Conferenza di presentazione della stagione 2014-2015 venerdì 19 settembre ore 11,30 al Teatro Alfieri. Ingresso gratuito. Inaugurazione stagione: Luna tu... Selezione di arie dalle operette più amatecon SusyPicchiosoprano,FulvioMassabaritono, MassimilianoBriziopianoforte.Mercoledì1 ottobre, ore 16 LAVANDERIA A VAPORE c. Pastrengo angolo via Tampellini (Collegno), tel. 011 40.33.800. Campagna abbonamenti stagione danza 2014/15. Inaugurazione sabato4Ottobreore21.CentreChoregraphique National de Nantes, in prima per l’Italia,
“La fulgurance du viva du vivant” di Claude Brumachon BTT scuola di danza e perfezionamento nuova sede via Cigna 5 Torino, sono aperte le iscrizioni LBT- LA BOTTEGA TEATRALE corso Govone 16,tel.0161840.796.E’prontal’Undicesima Stagione di Teatro di Figura Le Figure dell’Inverno al Teatro Educatorio della Provvidenza di Torino. Richiedeteci il Programma. Sono aperte le iscrizioni ai corsi di Recitazioneperragazzieadulti,aiCorsidiDizione ed Educazione della Voce, di Recitazione CinematograficaeaiCorsidiHipHopTeatral Coreografico per bambini e ragazzi MITO SETTEMBRE MUSICA 2014 tel. 011 44.24.787. Concerto, Musiche di Ligeti, dall’Ongaro, Colla. Antidogma Chamber Orchestra, Guido Maria Guida, direttore, Ore 17 (Piccolo Regio Giacomo Puccini) Concerto, Musiche di Brahms, Jan Hugo pianoforte. Ore 18 (Teatro Vittoria) Tauerbach, Alain Platel / les ballets C de la B. Ore 21 (Limone Fonderie Teatrali) Henry Purcell, Dido and Aeneas Esecuzione in forma di concerto. Accademia degli Astrusi, Ars Cantica Choir. Ore 21 (Teatro Carignano) MONCALIERI LIMONE FONDERIE TEATRALI/TEATRO STABILE TORINO via Pastrengo 88,
tel. 800.235.333. Stasera ore 21.00 per Torinodanza festival prima italiana di TAUBER-
BACH, ideazione e direzione di Alain Platel,MünchnerKammerspiele,lesballetsCde la B. Prosegue la vendita abbonamenti senza l’assegnazione dei posti - 7 Spettacoli a scelta, 10 Spettacoli a scelta, 12 Spettacoli a scelta, abbonamenti 6bianca, Progetto Internazionale e A Voce Alta, abbonamenti e biglietti Torinodanza MONTEROSA via Brandizzo 65, tel. 011 23.04.153. In allestimento la Stagione Teatrale2014/2015conappuntamentidiTeatro in Lingua Piemontese, Teatro di Prosa, Teatro Ragazzi, Teatro per le scuole, Teatro del Sacro.Direttedaigranditeatriperl’Operalirica ed il balletto e inoltre gli imperdibili appuntamento con “Exhibition”, la grande Arte al cinema! TEATRO NUOVO corso M. D’Azeglio 17, tel. 65.00.200. Il Gesto e l’anima 36° Rassegna Internazionale di Danza e Arti Integrate. 16 ottobreore21“LesballetstrockaderodeMonte Carlo”, 40° Anniversario. Biglietti in vendita presso i teatri Nuovo, Erba, Gioiello e Alfieri.Sonoapertelepre-iscrizioniaLiceoTeatro Nuovo - Corsi di formazione professionalegratuiti2014/2015.Tel:011.6500205/210 OFFICINA CAOS piazza E. Montale 18 A www.stalkerteatro.net, tel. 011 73.99.833. Dal 18 al 21 settembre, presso Palazzo Ferrero(Biella):XXVIIDifferentiSensazioni–Festival Internazionale delle Arti. Con Stalker
Teatro, AjaRiot, Elvira Frosini e Daniele Timpano, Dagomago, Carluccio Rossi, Saïd Ait Elmoumen & Simona Bellino, Teatro InstabilediAosta,LeeShannon,SkinTrade,Roberta Mosca, Gabriella Maiorino, Massimo Serra, Cie La Bagarre PICCOLO REGIO GIACOMO PUCCINI. Ore 17 Concerto MITO. Stagione d’Opera e di Balletto 2014-2015: Messa da Requiem, Otello, Giulio Cesare, Giselle, Don Chisciotte, Roberto Bolle, Goyescas, Suor Angelica, Le nozze di Figaro, Il turco in Italia, I puritani, Hänsel e Gretel, Faust, La bohème, Il barbiere di Siviglia, La traviata, Norma. PICCOLOTEATROPEREMPRUNER-Grugliasco, tel. 011 787.780. Sono aperte le iscrizioni ai laboratori teatrali rivolti a bambini, adolescenti e adulti a Tearo Perempruner di Grugliasco (TO). Info 011787780 TANGRAM TEATRO via Don Orione 5, tel. 011 338.698. Circolo dei lettori via Bogino 9, Torino. Conferenza stampa Stagione Teatrale 2014-2015. Presentazione progetto Maldiplaco. Venerdì 12 settembre ore 12.30. Info sul sito www.tangramteatro.it o al numero 011.338698 TEATRO AGNELLI via Sarpi 111, tel. 011 30.42.808. Per informazioni sulle attività di AssembleaTeatrotel.0113042808(orarioufficio) o www.assembleateatro.com
TEATRO CIVICO GARYBALDI DI SETTIMO TORINESEviadeiPartigiani4-SettimoTorinese,
tel.01180.28.456.SantibrigantiTeatroincollaborazione con Teatrulla presenta “EEEstate a Teatro” fino al 12 settembre. Stagione 2014/2015 “Sogni duri come pietre” apertura 25 ottobre con Bebo Storti TEATROMARCHESAcorsoVercelli141,tel.338 87.06.798. Dal 1° di Ottobre riprendono in Corsi di Danza e di Teatro. Sabato 25 ore 21 e Domenica 26 Ottobre ore 16, Inaugurazione della nuova stagione 2014/145 “BarrieraDanza” presentazione del cartellone “Gran Galà di Stelle dello Spettacolo” in collaborazione con la Circoscrizione 6 TEATRO REGIO. Stagione d’Opera e di Balletto 2014-15: fino al 20/9 vendita abbonamenti a 14, 10, 6, 5 e 4 spettacoli; fino al 12/9 vendita riservata abbonati Regio dei bigliettiperRobertoBolleandFriendsdel29, 30 e 31/12 TEATRO SUPERGA piazzetta Macario - Nichelino www.teatrosuperga.it, tel. 011 62.79.789. Campagna abbonamenti stagione artistica 2014/2015. Rassegna lirica: “Turandot” (8/11). “Cenerentola” (13/12). “Coppelia” (17/1/15, balletto), “Cin Cin Là”(14/2). Rassegna di prosa: “Puzzle” (21/11); “Le ho mai raccontato del vento del nord” (19/12, con Chiara Caselli e Maurizio Citran); “L’uomo nel diluvio” (9/1/15); “Amerika”(27/1);“Cameraconvista”(19/2);
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9A71BCD E FB11B97B 82 LA STAMPA 8
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LA STAMPA MARTEDÌ 9 SETTEMBRE 2014
Il tempo
Instabile su Alpi e Appennino, peggiora anche al Sud tra giovedì e venerdì
SITUAZIONE
NORD
CENTRO
SUD
L’alta pressione che ha riportato condizioni soleggiate e caldo estivo si indebolirà in settimana con un marcato peggioramento da giovedì per la discesa dal nord-Europa di una circolazione depressionaria con aria fredda. Oggi instabilità limitata ai rilievi alpini e appenninici, ma più nuvoloso al nord.
Parzialmente nuvoloso al mattino sulle pianure, con nubi più compatte sui settori pedemontani; più soleggiato sulle Alpi e lungo le coste, salvo addensamenti sul Ponente Ligure. Nel pomeriggio rovesci e temporali sparsi sulle Alpi e sull’Appennino Emiliano, localmente in sconfinamento sulle pianure adiacenti.
Giornata nel complesso soleggiata con cielo generalmente sereno o poco nuvoloso al mattino. Nel pomeriggio maggior variabilità con annuvolamenti cumuliformi lungo l’Appennino associati a isolati temporali specie tra Abruzzo, Molise e sud del Lazio. Qualche temporale possibile anche sui rilievi sardi.
Giornata nel complesso ben soleggiata con cielo generalmente sereno al mattino. Maggior variabilità nel pomeriggio sui rilievi con rischio di qualche temporale isolato su Appennino Campano, zone interne pugliesi, Basilicata e Calabria tirrenica. Rimane ben soleggiato altrove.
NUVOLOSO
POCO NUVOLOSO
IN EUROPA
Il Sole
LE PREVISIONI DI OGGI
SOLE
COPERTO
VARIABILE
PIOGGIA DEBOLE-MODERATA
PIOGGIA INTENSA
TEMPORALE
NEBBIA
VENTO
NEVE
Culmina alle ore 13,08
Sorge alle ore 6,42
Tramonta alle ore 19,33 LUNA PIENA
La Luna Si leva Cala alle ore alle ore 7,02 19,39
OGGI
MARE CALMO
POCO MOSSO
MARE MOSSO
MARE AGITATO
L’alta pressione garantisce tempo stabile tra le Isole Britanniche e l’Europa occidentale ma qualche rovescio può attivarsi nel pomeriggio sul sud della Francia e sulla regione alpina. Piogge e temporali tra Scandinavia e Baltico, isolati nel pomeriggio su Balcani, zone interne greche e Turchia.
Le precipitazioni attese oggi
LA TENDENZA DELLE TEMPERATURE Temperature in lieve calo al nord, stazionarie altrove. Punte oltre i 30 ˚C all'estremo sud e in Sardegna.
DOMANI
Tempo .63
.
Trento 16 27 Aosta 16 24
Torino 18 26
Milano 19 25 Genova 19 25
Trieste 18 28
Venezia 20 28
Bologna 19 25 Firenze 18 30
ona Perugia 16 28
Piogge al nord, più estese e con temporali dal pomeriggio, anche sul medio versante tirrenico. Soleggiato al sud.
20
Roma 19 31
DOPODOMANI
DEBOLI
L‘ 15 26 Campobasso 14 25
FORTI
MOLTO FORTI
Foggia 18 29
Vigilanza meteo di oggi e domani Bari 18 28
Napoli 19 30
Alghero 20 32
MODERATE
Rovesci o temporali sulle Alpi e sull’Appennino localmente in sconfinamento in pianura al nord.
Potenza 13 25
Cagliari 21 31
Catanzaro 17 29 Palermo 20 31
Reggio Calabria 19 31
Catania 21 30
Passaggio di forti piogge e temporali in Emilia, al centro e sul Basso versante tirrenico. Schiarite al nord.
ALGERI ANKARA BAGHDAD BANGKOK BEIRUT BOMBAY BRASILIA BUENOS AIRES CALGARY CARACAS CASABLANCA CHICAGO CITTÀ DEL CAPO CITTÀ DEL MESSICO DAKAR DUBAI FILADELFIA GERUSALEMME HONG KONG IL CAIRO JOHANNESBURG KINSHASA LA MECCA L'AVANA LOS ANGELES MANILA MELBOURNE MIAMI MONTREAL NAIROBI NEW YORK NUOVA DELHI PECHINO SHANGHAI SINGAPORE TOKYO WASHINGTON
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MODERATA
ELEVATA
ESTREMA
A cura di www.nimbus.it
Centimetri-LA STAMPA
Martedì I tempi degli animali
Tempo e temperature previsti nel mondo e in Europa CITTÀ
NESSUNA
Nessuna allerta.
CITTÀ
AMSTERDAM ATENE BARCELLONA BELGRADO BERLIN BERNA BRATISLAVA BRUSSELS BUCAREST BUDAPEST COPENHAGEN DUBLIN EDIMBURGO HELSINKI ISTANBUL LISBONA LONDRA LUBIANA MADRID MOSCA OSLO PARIGI PODGORICA PRAGA REYKJAVIK ROMA SARAJEVO S. PIETROBURGO SOFIA STOCCOLMA TALLINN TIRANA VARSAVIA VIENNA VILNIUS ZAGABRIA
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Povero piccione, viaggiatore spodestato Adesso c’è Larry, l’uccellino di Twitter CARLO GRANDE
C
ent’anni fa, agli inizi di settembre del 1914, si estinse l’ultimo esemplare di piccione migratore (Ectopistes migratorius, anche detto colomba migratrice), specie un tempo selvatica, che contava milioni di esemplari. L’ultima si chiamava Martha, aveva 29 anni e viveva nello zoo di Cincinnati. Riusciva a malapena a muoversi sul trespolo, c’era chi le tirava la sabbia per costringerla a camminare. Ora Martha ha smesso di soffrire e la sua specie si è estinta: ancora a metà ’800 c’erano stormi di milioni di piccioni migratori nei cieli degli Usa orientali. La tecnologia assestò il colpo decisivo: il telegrafo segnalò la loro posizione ai cacciatori, migliaia saltarono sui treni per impallinarli e spedirli nei ristoranti degli States. Qualcuno tenta
di clonarla con l’aiuto degli embrioni della «colomba fasciata» delle foreste costiere degli Usa occidentali, suo parente più prossimo. Un altro uccello spodestato dalla tecnologia è il piccione viaggiatore, benemerito delle comunicazioni e di tante guerre, con una irresistibile voglia di tornare a casa: tra i più famosi Paddy, che attraversò la Manica annunciando agli inglesi lo sbarco in Normandia. Insomma, i volatili sono fra noi anche il piccione che riflette in un film del Festival di Venezia. Un tempo le notizie arrivavano con un battito d’ali (o con un colpo su un tronco o su una pelle di tamburo o con volute di fumo), adesso è un po’ differente? Forse sì: Larry, l’uccellino di Twitter, non ha carne né piume e non si sa di che specie sia. Sicuramente una razza milio-
naria. Il nome deriverebbe da Larry Joe Bird, ex cestista dei Boston Celtics per cui il co-fondatore di Twitter – siamo snob e ne eviteremo il nome - tifava. Larry non è Martha, ma anche lui è una sorta di fantasma. Compare spesso (Marta è in mostra a Washington, in questi giorni) ma a differenza del pennuto di Noè non porta sempre notizie di terre emerse anzi spesso ci sommerge di parole, bla-bla. Stormi di tweet dicono che nessuna specie è in salvo, nemmeno se conta milioni di individui: ci sono pescherecci in grado di svuotare gli oceani e tecnologie per svuotare i cervelli. Nulla è per sempre, nemmeno gli uomini, obbligati a tenere gli occhi bassi, su uno schermo e non verso il cielo e a provare, quando i tweet tacciono, una specie di angoscia, un assurdo horror vacui. www.lastampa.it/grande
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