IDEAM Il modello della Retorica Antica per la sceneggiatura e la composizione di un e-text
Communication Strategies Lab Dipartimento di Scienze dell'Educazione e dei Processi Formativi e Culturali - Università degli Studi di Firenze via Laura 48, 50121 Firenze - tel +39 055 2756196 - email
[email protected] - website www.csl.unifi.it
I
INVENTIO Fase di ricerca e di inventario degli argomenti-chiave e dei contenuti accessori relativi al tema che si intende affrontare. È l’arcipelago tematico su cui verterà il discorso, la lezione, l’elaborato, in una parola il testo, in qualsiasi forma esso si presenti, ecc… o
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D E
raccolta dei materiali provenienti da diverse fonti (ricerche bibliografiche, webquest, materiali appositamente prodotti) e in diversi formati (i più comuni formati di testo, di immagine e di video, che coincidono in genere con i formati dei maggiori software di produttività personale raccolti in office suite e simili); annotazioni a carattere aperto (una nota-idea che costituisce un’unità a sé) e annotazioni strutturate (in forma di schedature di oggetti: caratteristiche e destinazioni di un materiale che si intende procurarsi);
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DISPOSITIO Fase in cui l’inventario viene ordinato e gerarchizzato in modo da acquisire un’organizzazione e una struttura su cui modellare la logica interna del testo che verrà creato. È la falsariga tematica e mentale che verrà seguita (non necessariamente secondo l’ordine prefissato) nella redazione vera e propria del testo. o
creazione di relazioni spaziali, temporali e di consequenzialità fra i materiali raccolti e inventariati, in modo da ottenere strutture e rappresentazioni di rapida consultazione e controllo del flusso dei contenuti;
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annotazioni punto per punto per verificare il materiale che si intende utilizzare, il suo possesso, la necessità di rielaborarlo, ecc.
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Livello uno o Sottolivello Livello due o Sottolivello Sotto-sottolivello Livello tre o Sottolivello Sotto-sottolivello o Sottolivello Livello quattro Livello cinque
ELOCUTIO Nodo uno Fase che prevede la redazione delle singole parti precedentemente individuate e ordinate. Gli argomenti sono stabiliti, è stata individuata la strategia generale e sono stati fissati i vari nodi da coprire: è il momento di procede punto per punto, individuando la Nodo due forma più adatta in relazione alla collocazione e al ruolo che ogni elemento ricopre nell’insieme.
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editing materiale dei vari contenuti: associazione testo/immagini, utilizzo di video, scelta dei formati di presentazione.
Nodo tre
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A M
ACTIO Fase di assemblaggio, in cui si assiste alla generazione effettiva del testo elaborato: o
chiusura in forma fissa e immutabile, destinata alla fruizione differita (testo a stampa, presentazione, dispensa, ipertesto/ipermedia autoconsistenti da pubblicare in ambienti online);
o
apertura in forma di planning su cui allestire una performance diretta (forme testuali da utilizzare in classe come semilavorati che si integrano con le azioni del docente, il quale vi trova un percorso da seguire, dei contenuti già organizzati, degli esempi pronti all’uso, dei test da sottoporre come verifica, ecc.)
TITOLO Sottotitolo Contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto contenuto
MEMORIA Fase di supporto al momento operativo di tutte le altre fasi, per tenere a portata di mano la cosa giusta al momento giusto (condividendola tra tutti i membri di una comunità). Erano mnemotecniche di supporto all’estemporaneità del testo orale; si traducono, in presenza di forme digitali di testualità, in sistemi di gestione condivisa, collaborativa e automatizzata della conoscenza (knowledge management system - KMS) e dei contenuti (content management system - CMS): o
"bookmarking" di luoghi e risorse in Rete da consultare all'occorrenza e far convergere/linkare nella giusta collocazione;
o
modalità-di-archiviazione, supporto-di-salvataggio e percorsi-di-richiamo delle unità di contenuto strutturato che danno corpo alla rete (vuota) dei collegamenti/link delle composizioni ipertestuali/ipermediali
Æ link + link + link Æ Æ Æ Æ url + url Æ Æ Æ Æ category + tag Æ Æ Æ
Æ directory + subdirectory ↓ ↓ ↓ Æ server + drive + repository ↓ ↓ ↓ Æ archive + path + location ↓ ↓ ↓
Æ extension + type + device ÆÅ
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Modello IDEAM - fase I (inventio) Si tratta della fase che prevede: •
•
raccolta di materiali provenienti da diverse fonti (ricerche bibliografiche, webquest, materiali appositamente prodotti) e in diversi formati (i più comuni formati di testo, di immagine e di video, che coincidono in genere con i formati dei maggiori software di produttività personale raccolti in office suite e simili); annotazioni a carattere aperto (una notaidea che costituisce un’unità a sé) e annotazioni strutturate (in forma di schedature di oggetti: caratteristiche e destinazioni di un materiale che si intende procurarsi);
È importante mantenere l’ordine… Possiamo utilizzare la griglia proposta nel documento fase_I per raccogliere e annotare i temi che vogliamo trattare e le argomentazioni che intendiamo affrontare: se distribuiamo i contenuti servendoci di righe e colonne (è possibile servirsi anche delle loro intestazioni) possiamo ottenere una tavola sinottica su cui controllare in ogni momento lo stato della ricerca e che cosa eventualmente manca… Differenziazioni tipografiche (corsivo, grassetto, MAIUSCOLO, colore, ecc.) possono rappresentare ulteriori modalità di inventariazione del materiale, basta comporre una legenda delle convenzioni e/o abbreviazioni
L’inventio riguarda insomma gli elementi costitutivi del nostro discorso, i mattoni con cui lo costruiremo.
INVENTIO
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Modello IDEAM - fase D (dispositio) Funzioni di questa fase: •
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creazione di relazioni spaziali, temporali e di consequenzialità fra i materiali raccolti e inventariati, in modo da ottenere strutture e rappresentazioni di rapida consultazione e controllo del flusso dei contenuti; annotazioni punto per punto per verificare il materiale che si intende utilizzare, il suo possesso, la necessità di rielaborarlo, ecc.
Si tratta insomma di disporre efficacemente il materiale della fase di Inventio. Si può allora
seguire l’ordine naturale, ma anche optare per un ordinamento artificiale. Utilizzare la tabella del documento fase_D per ordinare i contenuti del documento fase_I optando per una consequenzialità neutra, progressiva o strutturata. È possibile (e in alcuni casi necessario) servirsi di organizzazioni più articolate, rappresentate attraverso mappe concettuali e/o diagrammi di flusso: in tal caso sostituire il documento fase_D con il documento generato da un software in grado di creare una mappa/diagramma.
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Modello IDEAM - fase E (elocutio) È la fase di: •
editing materiale dei vari contenuti (associazione testo/immagini, utilizzo di video, scelta dei formati di presentazione)
Segue alla selezione degli argomenti che si intende utilizzare (inventio) e alla loro combinazione (dispositio). È il momento del trattamento: se nella retorica letteraria si trattava di comporre e impiegare le figure più accattivanti, nel nostro caso si tratta, innanzitutto, di individuare il formato che meglio si presta a veicolare gli argomenti trattati, poi, di comporre, disporre, associare, equilibrare i vari
elementi che compongono il testo, l’ipertesto, la presentazione, l’audiovideo, il multimedia, ecc. Il documento fase_E propone un modello base di scaletta-di-trattamento: le prime due colonne ripropongono gli elementi raccolti in fase di Inventio disposti secondo l’ordine stabilito in fase di Disposizio, si tratta insomma di uno sviluppo testuale dei punti del documento fase_D; le altre colonne descrivono ogni intreccio e interazione tra i vari materiali (ad es. testo+immagini o immagini+suoni); è possibile inserire tutte le colonne che si ritiene opportuno e all’occorrenza anche una rappresentazione visuale di quello che sarà il risultato (in tal caso si otterrà un vero e proprio storyboard).
Composizione: … Punto
Redazione testuale
Media associati
Note di composizione
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Modello IDEAM - fase A (actio) È questa la fase culminante del processo. Si può distinguere fra: •
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chiusura in forma fissa e immutabile, destinata alla fruizione differita (testo a stampa, presentazione, dispensa, ipertesto/ipermedia autoconsistenti da pubblicare in ambienti online); apertura in forma di planning su cui allestire una performance diretta (forme testuali da utilizzare in classe come semilavorati che si integrano con le azioni del docente, il quale vi trova un percorso da seguire, dei contenuti già organizzati, degli esempi pronti all’uso, dei test da sottoporre come verifica, ecc.)
Il documento fase_A presenta due bozze di elaborato formattato secondo le norme-base di organizzazione logica e semantica degli elementi e delle porzioni di un testo. Si tratta di un testo scritto, vale a dire una tipologie di composizione chiusa, in cui, una volta stabilito il format, si tratta di applicarlo diffusamente in ogni luogo del documento: in tal caso basta utilizzare gli “Stili” del wordprocessor
e/o la funzione “Copia formato” per formattare il testo secondo le norme editoriali previste per la tipologia di elaborato che si sta componendo: ulteriori dettagli sono disponibili nella guida al software utilizzato (nella maggior parte dei casi attivabile con il tasto F1). Quando invece ci si cimenta con la redazione di documenti aperti (tracce per l’utilizzo estemporaneo, documenti che accompagnano performance orali: lezioni, conferenze, ecc.) il format può subire numerose variazioni subordinate alle necessità soggettive e alle situazioni cui è destinato: in tal caso il documento fase_A può essere ignorato a vantaggio di format creati ex-novo e organizzati in modo da prendere in considerazione l’impostazione della voce, la postura e il controllo dei gesti che rafforzano e accompagnano il discorso, vale a dire la gamma delle funzioni a cui faceva tradizionalmente riferimento la fase dell’Actio quando la retorica non era l’arte dello scrivere, ma della discussione in pubblico (dimensione che la prassi didattica e i nuovi media richiamano, più o meno direttamente, in causa).
TITOLO DI LIVELLO 1 (per il titolo generale) Titolo di livello 2 (per il titolo dei capitoli) Corpo del testo – da utilizzare per la redazione dei vari paragrafi. Corpo del testo per il paragrafo corpo del testo per il paragrafo corpo del testo per il paragrafo corpo del testo per il paragrafo corpo del testo per il paragrafo corpo del testo per il paragrafo corpo del testo per il paragrafo. Corpo del testo ridotto – da utilizzare per una citazione. Corpo del testo per una citazione corpo del testo per una citazione corpo del testo per una citazione corpo del testo per una citazione corpo del testo per una citazione.
Attenzione!! Questo documento presenta una bozza di elaborato formattato secondo le norme-base di organizzazione logica e semantica delle porzioni di un testo: titoli, capitoli, paragrafi, ecc. Si tratta di un testo scritto, vale a dire una tipologie di composizione chiusa, in cui, una volta stabilito il format, si tratta di applicarlo diffusamente in ogni luogo del documento: in tal caso basta utilizzare gli “Stili” del wordprocessor e/o la funzione “Copia formato” per formattare il testo secondo le norme editoriali previste per la tipologia di elaborato che si sta componendo: ulteriori dettagli sono disponibili nella guida al software utilizzato (nella maggior parte dei casi attivabile con il tasto F1).
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Modello IDEAM - fase M (memoria) È la fase di supporto al momento operativo di tutte le altre fasi. Possiamo identificare: •
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"bookmarking" di luoghi e risorse in Rete, da consultare all'occorrenza e far convergere/linkare nella giusta collocazione; modalità-di-archiviazione, supporto-disalvataggio e percorsi-di-richiamo delle unità di contenuto strutturato che danno corpo alla rete (vuota) dei collegamenti/link delle composizioni ipertestuali/ipermediali.
Il fine è quello di tenere a portata di mano la cosa giusta al momento giusto, condividendola con i membri di una comunità, collaboratori, assistenti o coautori che siano.
system, un po’ content management system) e fornisce un’ipotesi di gestione della conoscenza e dei contenuti: materiali e argomenti individuati nella fase di Inventio vengono organizzati in una tabella ordinata e ordinabile secondo le opportune classificazioni. Nell’esempio che segue si parte dall’argomento (vale a dire dalla tavola del documento fase_I) fino ad arrivare alla cartella di archiviazione (in caso il materiale consista in documenti distinti), passando per il formato (molto utile nella composizione di documenti digitali) e per eventuali parole-chiave (che facilitino ricerche automatizzate), ma altre e più personali organizzazioni possono essere liberamente introdotte aumentando e titolando opportunamente le colonne della tabella proposta.
Il documento fase_M rappresenta un modello di KMS/CMS (un po’ knowledge management
MEMORIA
Argomento o tematica
Tipologia o formato
Parolachiave
Cartella di archiviazione
Abstract o note
Campo a scelta
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