FILOSOFIE E MODE ALIMENTARI COME INDUTTORI DI PATOLOGIA ALIMENTARE H. Cena, C Allegri
Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate Sezione di Scienza dell’Alimentazione
Alimentazione e salute Un’alimentazione scorretta può scatenare o aggravare alcune malattie: Æ variazioni del peso (obesità o magrezza) Æ aumento di colesterolo e/o trigliceridi Æ aumento glicemia o diabete Æ aumento pressione arteriosa Æ minori difese dell’organismo contro le malattie Æ allergie alimentari Æ tumori Æ anemie Æ malattie a carico di vasi sanguigni, cuore, cervello, polmoni, fegato, stomaco, intestino, ossa…
«uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non la semplice assenza di malattia o di infermità» OMS
Fattori che potenzialmente inducono malattie
FILOSOFIE ALIMENTARI
Fattori personali
Fattori ambientali
Percezione sensoriale Gusto Comfort Valori Costo Salute Simbolismo
MODE ALIMENTARI
Scelte alimentari
Furst et al, 1996
FILOSOFIE ALIMENTARI
¾ Vegetarismo ¾ Ortoressia ¾ Alimenti Biologici, Puristi, Macrobiotici
MODE ALIMENTARI ¾Regimi Dietetici non bilanciati o fortemente ristretti ¾Intolleranze Alimentari ¾Fast Food/Junk Food ¾Consumo Di Alcool
VEGETARISMO Filosofia di vita improntata sull’esclusione dalla dieta dei cibi di origine animale. ¾Dieta vegetariana Si elimina ogni tipo di carne animale, compresi i pesci e i crostacei, ma si continuano a mangiare i sottoprodotti animali, quali latte, uova, formaggio e miele. ¾Vegetaliana Eliminazione tutti i prodotti di origine animale compreso uova, latte, miele e formaggio. ¾Crudista in cui si assumono cibi crudi con lo scopo di evitare attraverso trattamenti termici l’impoverimento dei sali minerali e delle vitamine degli alimenti. ¾Fruttariana in cui ci si nutre solo di frutta fresca e semi. ¾Vegana in cui si evitano anche latte e formaggi, uova, ma anche pellicce, cuoio, lana e tutti i prodotti testati sugli animali.
ADA (American Dietetic Association) riconosce che le diete vegetariane ben pianificate possono essere compatibili con un buon apporto nutrizionale. Dipende da: - tipo di dieta vegetariana scelta
- grado di selezione dei cibi - organizzazione del pasto
Carenze nutrizionali possibili: 9 Proteine ad alto valore biologico
9 Vitamina B12, D, riboflavina 9 Calcio, zinco e ferro
NB: Particolari periodi della vita sono a rischio nutrizionale: gravidanza, allattamento, accrescimento , convalescenza, anziani.
ORTORESSIA Dal greco "orthos" che significa giusto e corretto, e “orexis" che significa appetito. E’ l’ossessione per il mangiare sano. Spesso si parte da teorie quali quelle dei crudisti, macrobiotici, vegetaliani, diete stile Ornish, allergie alimentari, puristi ecc.. Da segnalare non tanto la composizione della dieta di per sé ma l’atteggiamento ossessivo dei soggetti Alimentazione salutistica portata all’estremo, sviluppano proprie regole alimentari molto specifiche alla ricerca di un alimentazione sana.
(Donini et al, 2004; Rossner, 2004; Cartwright, 2004; Catalina Zamora et al, 2005; Mthieu, 2005; Kinzl et al, 2006)
Orthorexia nervosa: a preliminary study with a proposal for diagnosis and an attempt to measure the dimension of the phenomenon. Eat Weight Disorders, 2004
Orthorexia nervosa:validation of a diagnosis questionnaire. (ORTO–15) Eat Weight Disorders, 2005
Alternative medicine: how well does it live up to its own ideals? Altern Ther Health Med. 1997
Test “Bratman” per l’ortoressia
Steve Bratman,1997
ALIMENTI BIOLOGICI PRODOTTI BIOLOGICI: che provengono da agricoltura biologica. Sono ottenuti senza alcuna sostanza chimica di sintesi e nel pieno rispetto dell'ambiente.
PERCHE’ E’ TANTO DI MODA? I consumatori scelgono alimenti biologici sia per il sapore che per ragioni ambientali, ma la ragione principale è che ritengono che essi siano più salutari. Il che è per loro traducibile in: 1. Assenza di fertilizzanti e pesticidi 2. Maggior contenuto di nutrienti 3. Un sapore migliore 4. Minor rischio di contaminazione microbiologica
Dalle EVIDENZE SCIENTIFICHE sappiamo che i prodotti biologici: 1. E' probabile che riducano sensibilmente l'esposizione dei consumatori ai pesticidi di sintesi attraverso la dieta (Environ Health Perspect. 2003 ) 2. Possono presentare livelli maggiori di antiossidanti, ma il dato è variabile in quanto dipendente da altri parametri di coltivazione, conservazione e commercializzazione. (Food Addit Contam. 2005) 3. Ogni altro beneficio sulla salute umana non è né confermato né smentito
(Forum Nutr. 2005)
4. Il rischio di contaminazione microbiologica non è più elevata che nel caso di alimenti convenzionali (l'igiene alimentare è il principale determinante in entrambi i casi) (Crit Rev Food Sci Nutr. 2006)
FILOSOFIE ALIMENTARI
overall “magical food and health beliefs”
• • • •
♀ /♂ Spesso vegetariani Sostenitori della MAC Percezione personale di “alimentazione corretta” • Spesso condotte di evitamento • Ambiente Appetite, 2004; Can J Publ Health, 2005
Conclusione 1
MODE ALIMENTARI
overall “psychology of dieting”
• • • • • • •
♀/♂ Apparenza Immagine corporea Controllo del peso corporeo Massa muscolare Forza Ambiente, relazioni sociali Conclusione 2
FILOSOFIE ALIMENTARI
¾ Vegetarismo ¾ Ortoressia ¾ Alimenti Biologici, Puristi, Macrobiotici
MODE ALIMENTARI ¾Regimi Dietetici non bilanciati o fortemente ipocalorici ¾Intolleranze Alimentari ¾Fast Food/Junk Food ¾Consumo Di Alcool
La psicologia dello stare a dieta è più consistente preoccupazione di essere grassi o magri, Appetite 1995
della
FORTEMENTE IPOCALORICA Diete con apporti nutrizionali inferiori al fabbisogno, troppo rapide, che promettono dimagramenti miracolosi. MALNUTRIZIONE protratta nel tempo comporta
CONSEGUENZE: possono variare da un leggero indebolimento con perdite di massa magra, fino a danni gravi e non facilmente reversibili su diversi apparati. Alterazione del tono dell’umore, bilancio azotato negativo, calcolosi biliare.
PASTI SOSTITUTIVI Prodotti dietetici destinati a diete ipocaloriche volte alla riduzione del peso che seguono una precisa regolamentazione. CARATTERISTICHE (CEE, 1999): -valore energetico oscilla tra 200 e 400 calorie per pasto sostitutivo. -energia fornita dalle proteine deve rappresentare il 25-50% dell'energia totale per porzione. -la quota calorica rappresentata dai lipidi non deve superare il 30% delle calorie totali di cui 1/3 dei grassi contenuti in una porzione dovrebbe essere rappresentato da insaturi. -contenuto di vitamine e minerali deve rappresentare circa il 30% delle RDA, e il quantitativo di potassio non deve essere inferiore a 500 mg per pasto. -contenuto in fibre non deve superare certi limiti -contenuto di glucidi è variabile da un prodotto all'altro, vengono preferenzialmente utilizzati edulcoranti sintetici (a basso tenore calorico).
Diete a basso contenuto di CHO (20 -50 g /die) Low fat diets Diete iperproteiche Tipo “dieta a ZONA “ formulata con apporto elevato di proteine, moderato di grassi e carboidrati secondo la proporzione CHO : GRASSI : PROTEINE = 30 : 30 : 40
Dansinger ML. et al. Comparison of the Atkins, Ornish, Weight Watchers, and Zone diets for weight loss and heart disease risk reduction: a randomized trial. Ornish diet è una dieta vegetariana con apporto di grassi < 10% dell’energia/die
JAMA. 2005 5;293(1):43-53
EFFETTI DELLA DIETA IPERPROTEICA • Efficace nel favorire il calo ponderale : ¾ maggiore T.I.D. delle proteine vs carboidrati e lipidi ¾ maggiore effetto saziante delle proteine (A.R.Skov, International Journal of Obesity, 1999)
• Se associata a basse quantità di carboidrati ed elevate quantità di lipidi è chetogenetica • Produce elevate quantità di scorie metaboliche azotate • Può indurre disidratazione • Produce mobilizzazione di Calcio dalle ossa accelerando il processo osteoporotico • Litiasi renale •IR
(Allen, Am J Clin Nutr, 1979)
TEST di DIAGNOSTICA NON CONVENZIONALE non validati scientificamente usati genericamente per allergie ed intolleranze test di leucocitotossicità
in vitro
BRYAN’test ALCAT test NuTron test
test di provocazione/neutralizzazione
in vivo
PNT intradermico PNT sublinguale
test del riflesso cardiaco- auricolare
in vivo
dosaggio di IgG
in vitro
dosaggio di immunocomplessi
in vitro
pulse test
in vivo
analisi dei capelli
in vitro
chinesiologia applicata
in vivo
DRIA test, Allergy Tap TM
test elettrodermici
in vivo
EAV VEGA test
biorisonanza
in vivo
Bicom TM
ELISA
CLASSIFICAZIONE DELL’ ACCADEMIA EUROPEA DI ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA (EAACI 1995)
reazioni avverse agli alimenti NON TOSSICHE
TOSSICHE es: tossinfezioni alimentari
reazioni immunologiche
reazioni NON immunologiche
ALLERGIE
INTOLLERANZE (metaboliche)
IgE mediate
NON IgE mediate - da immunocomplessi
enzimatiche
farmacologiche
- citotossiche - cellulo mediate
celiachia
indefinite
INTOLLERANZE ALIMENTARI si parla di intolleranze indefinite ogni qual volta ¾si è di fronte ad un quadro sintomatologico sovrapponibile a quello allergico ¾non sono dimostrate reazioni immunomediate ¾le reazioni non sono secondarie a deficit enzimatici o insulti ad opera di sostanze farmacologicamente attive presenti negli alimenti
TEST di DIAGNOSTICA CONVENZIONALE delle intolleranze alimentari validati scientificamente non ne esiste nessuno facilmente disponibile in ambiente di ricerca
procedure gastrointestinali: radiologia dopo test di provocazione alimentare biopsia mucosa intestinale reattività bronchiale dopo provocazione alimentare test di permeabilità intestinale dosaggio delle citochine
test scarsamente riproducibili
dosaggio IgG, IgM, IgA alimentospecifiche attivazione del complemento complessi immuni costituiti da antigeni alimentari
IL FENOMENO M.A.C. (Medicina Alternativa Complementare)
entità del fenomeno nei diversi paesi: Italia 15-28% Germania
60-70%
Francia
60-70%
Stati Uniti
50%
Australia
50 %
le probabili cause del fenomeno: 9 insoddisfazione metodiche convenzionali 9 minore invasività 9 ridotto o nullo ricorso a farmaci 9 ridotti effetti collaterali a livello di terapia
FILOSOFIE ALIMENTARI
¾ Vegetarismo ¾ Ortoressia ¾ Alimenti Biologici, Puristi, Macrobiotici
MODE ALIMENTARI ¾Regimi Dietetici non bilanciati o fortemente ipocalorici ¾Intolleranze Alimentari ¾Fast Food/Junk Food ¾Consumo Di Alcool
Controllo del peso corporeo- Apparenza Immagine corporea- Massa muscolare Forza - Ambiente, relazioni sociali
PREPARATI DI SINTESI O ALIMENTI? “Non è ancora stato dimostrato che i prodotti commerciali costituiti da combinazioni di carboidrati con proteine o aminoacidi siano più efficaci degli alimenti nel ripristinare le scorte di glicogeno nel muscolo e gli aminoacidi necessari per la sintesi proteica” (R.Maughan, The athete’s diet: nutrition goals and dietary strategies, Proceedings of the Nutrition Society, 2002)
Senza considerare il consumo di proteine/aminoacidi in polvere, creatina, deidroepiandrosterone, ormone della crescita, ormoni steroidei rispettivamente nel 4.7% e dei maschi e 1,6% delle femmine (12-18) per migliorare la forma fisica, la forza, l’apparenza. Field et al, Pediatrics 2005
McCabe MP et al, 2001; Neumark-Sztainer D, 1999; Irving Lm et al, 2002; Yesalis CE et al, 1997; Melia P et al, 1996; Tanner SM et al, 1995; Faigenbaum AD et al, 1998; Wichstrom L et al, 2001. Conseguenze note: Aggressività Alterazione lipidi ematici Alterazione sistema riproduttivo
Loud KJ et al, 2003
MODE EMERGENTI: benessere a tutti i costi?!! BIGORESSIA (fame di grossezza) o complesso di ADONE cronica insoddisfazione per il proprio aspetto fisico associato ad un ossessivo timore di perdere la perfetta forma fisica raggiunta dopo allenamenti estenuanti, diete drastiche con abuso di integratori. Tutto ciò è accompagnato da comportamenti auto-punitivi che portano a uno stato di sovra-allenamento con le dovute conseguenze psico-fisiche (‘auto isolamento sociale’). Interessa anche le ragazze che frequentano palestre «...più preoccupate di essere deboli che non di essere femminili» «Irrobustire l'immagine di sé e guadagnare sicurezza diventa una sorta di "anoressia inversa". L'insoddisfazione, l'ansia e la perdita dell'autostima spingono questi soggetti nelle mani di pseudopreparatori atletici e di procacciatori di anabolizzanti». E’ a tutti gli effetti una psico-patologia (Muscle Dysmorphia) inserita nel DSM IV-TR sotto la categoria dei disturbi ossessivo complusivi. (James E.Leone 2005)
FILOSOFIE ALIMENTARI
¾ Vegetarismo ¾ Ortoressia ¾ Alimenti Biologici, Puristi, Macrobiotici
MODE ALIMENTARI ¾Regimi Dietetici non bilanciati o fortemente ipocalorici ¾Intolleranze Alimentari ¾Fast Food/Junk Food ¾Consumo Di Alcool
Controllo del peso corporeo- Apparenza Immagine corporea- Massa muscolare Forza - Ambiente, relazioni sociali
Consumo di alcool 70
1993
2003
60
2003
50
1993
2003
40 1993
30
Il grafico mostra un aumento nella frequenza dell’uso di alcool (in questo caso Italia Nord-Orientale)
20 10 0 vino
birra
alcolici fuori pasto
Significativo è l’aumento di alcolici fuori pasto, in ordine aperitivi alcolici, liquori e amari.
Stili di vita e condizioni di salute: Indagine multiscopo sulle famiglie – ISTAT, 2003
L'alcol è il killer numero uno dei giovani americani. Ma anche in Germania e in Italia il consumo di alcol tra i giovani è diventato problematico. L’ età di avvio al consumo alcolico in Italia è la più bassa di tutta l’Europa: 12 anni circa
CONSEGUENZE: INCIDENTI STRADALI • rallentamento riflessi INFORTUNI SUL LAVORO • diminuzione capacità di concentrazione COMPORTAMENTI VIOLENTI e attenzione • stati d’ansia (attacchi di panico) • crisi depressive • cambiamenti sociali (problemi di comunicazione, diminuzione dell'autostima e della capacità di giudizio) • danni epatici (cirrosi) • disturbi renali • patologie cardiache
Osservatorio Nazionale Alcol – OssFAD - ISS
FAST FOOD Caratteristiche dei pasti FAST FOOD : • Grandezza delle porzioni E’ stato dimostrato che maggiore è la grandezza della porzione presentata e maggiore è la quantità di cibo consumato (Obes Res 2004 ); JADA, 2006
(In USA la porzione “super size” di bibita misura quasi 2 litri per un introito calorico medio di circa 700 kcal)
• Alta densità calorica Un menu tipico Americano fornisce un introito calorico di circa 260 kcal per 100 gr, il che corrisponde al doppio dell’introito calorico medio consigliato in una sana alimentazione Gli individui che consumano pasti nei ristoranti fast-food più di 2 volte alla settimana aumentano 4,5 kg in più e presentano un aumento dell’insulinoresistenza del 104% maggiore rispetto a coloro che frequentano i fast-food meno di una volta alla settimana Lancet, 2005
ACIDI TRANS
L’assunzione di acidi grassi trans nell’alimentazione italiana è in media di solo 1.3 g/die, contro i 5-10 g/die rilevati in paesi con consumi elevati di grassi idrogenati. E’ opportuno che l’assunzione di tali grassi non superi i 5 g/die. LARN 1996
Negli USA le fonti più importanti di acidi grassi trans sono la margarina solida, patate fritte a vari prodotti da forno. Una porzione di patatine fritta ne può contenere 5-6 g.
salute
FILOSOFIE E MODE ALIMENTARI INDUTTORI DI PATOLOGIA ALIMENTARE ?
PATOLOGIA ALIMENTARE Stato patologico che si stabilisce quando non siano soddisfatte le esigenze nutritive, qualitative e quantitative di un organismo nel tempo.
MALNUTRIZIONE IN ECCESSO
IN DIFETTO Malnutrizione energetico-proteica
Sovrappeso e obesità • apporto energetico in eccesso • le più frequenti forme di malnutrizione nei paesi “ricchi” • obiettivamente conclamate • numerose complicanze
• insufficiente apporto energetico • più rara del sovrappeso • spesso subclinica • spesso sottovalutata • può diventare conclamata nei soggetti a rischio (anziani, patologie cerebrovascolari, gastro-intestinali, mentali, tumori, infezioni, ustioni, diete ipocaloriche prolungate)
Carenze vitaminico-minerali • alimentazione squilibrata • spesso subcliniche • si possono associare a: - m. energetico-proteica - sovrappeso-obesità
La nuova Piramide Alimentare
LIFE COURSE INFLUENCES Ideals Personal factors Resources Social factors Context PERSONAL FOOD SYSTEM Value negotiations Managing relationships Health
Taste
Cost
Other
convenience strategies
FOOD CHOICE
Furst et al, 1996 Falk et al, 1996