ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 1 REDDITO DI COMUNITA’ Cosa è? Il Reddito di Comunità è un sostegno economico per le famiglie in difficoltà. Con il Reddito di Comunità la comunità aiuta i cittadini che sono in cerca di lavoro, che hanno perso il lavoro, che hanno un reddito più basso della soglia di povertà relativa. Con il Reddito di Comunità la comunità consente ai suoi membri di evitare l’emarginazione (sociale e lavorativa), di combattere la disuguaglianza, di non perdere la dignità Chi può riceverlo e quanto riceve? Chi ha almeno 18 anni e vive in una famiglia che ha un reddito familiare complessivo netto mensile che non supera i: 1 adulto
2 adulti
2 adulti 1 figlio
2 adulti 2 figli
1 adulto 2 figli
724 euro 1.013 euro 1.236 euro 1.509 euro 1.249 euro Ogni mese il Comune eroga un contributo integrativo che consente di raggiungere questi redditi. Cosa si deve fare per riceverlo? Andare in Comune per presentare la richiesta e compilare (aiutati da un impiegato del Comune) la certificazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente). Il Comune, ogni mese, raccoglie le richieste e prepara una classifica (pubblica e trasparente) per aiutare prima le famiglie che hanno più bisogno. Quando termina? Quando il proprio reddito familiare complessivo netto annuo è più alto di quello scritto sopra. Quando si rifiutano tre offerte di lavoro. Quando si ha meno di 25 anni e non si “studia più”. Quando il Comune scopre che un qualsiasi membro della propria famiglia non dichiara parte dei propri redditi (“lavora in nero”) o, in generale, quando scopre che la dichiarazione ISEE non è vera. Dove trova il Comune i soldi da dare alle famiglie? Riduzione delle spese di amministrazione e “5xmille” dei residenti. Recupero evasione fiscale e aumento addizionale IRPEF.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 2 “SCRIVI AL COMUNE” Cosa è? E’ un modo semplice, pratico e accessibile a tutti per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita del proprio Comune, anche a quelli che non hanno un accesso a Internet. Come funziona? “Scrivi al Comune” è un foglio di carta. Un semplice foglio di carta che il cittadino trova in ogni esercizio pubblico (bar, ristoranti, edicole, supermercati, negozi, officine ecc.), nelle scuole, nelle farmacie e, ovviamente, all’ingresso del proprio Comune. Su questo foglio si possono esprimere suggerimenti, lamentele, considerazioni su cosa funziona e su cosa non funziona, su cosa c’è e su cosa manca nel proprio Comune. Il foglio, che può essere anonimo ma sarebbe meglio che fosse firmato, viene poi depositato in una “Cassetta della proPOSTA” che si trova negli stessi esercizi pubblici, scuole, farmacie ecc. Il Comune, periodicamente, raccoglie le comunicazioni dei cittadini e, in occasione degli incontri con la cittadinanza, chiede ai vari amministratori di fornire le risposte richieste. E’, per analogia, l’estensione su carta del servizio “URP - @ Scrivi al Comune”, disponibile alla pagina http://www.comune.lesa.no.it/ComScrivici.asp Chi lo può utilizzare? “Scrivi al Comune” può essere utilizzato non solo dai cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa, ma anche da chi soggiorna nel nostro territorio per periodi più o meno lunghi. Ogni suggerimento è prezioso, anche se fornito da chi ci visita per un solo giorno. Quanto spende il Comune per questo servizio? Si può ipotizzare di utilizzare un impiegato del Comune (collaboratore categoria B3) per mezza giornata a settimana, tutto l’anno. Il costo del servizio (figurativo, in quanto si utilizza un dipendente già in organico) si potrebbe aggirare intorno ai 2.000 euro all’anno.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 3 “FACCIAMO RETE” Cosa è? E’ un comitato di imprenditori, artigiani, commercianti che propone iniziative ed azioni per lo sviluppo delle attività produttive sul territorio comunale. Come funziona? Ogni tre mesi il Comune invita i referenti delle imprese, gli artigiani, i commercianti e chiunque altro svolga una attività economica nel territorio comunale ad un incontro nel quale condividere esperienze, esigenze e nuove idee per migliorare lo sviluppo del tessuto economico. Per ogni incontro si definisce un argomento centrale e si richiede ad ogni partecipante di contribuire, su base volontaria, con una esperienza di successo (propria o altrui), con una necessità da soddisfare (per verificare quali opportunità ci sono a livello locale) e con una idea di sviluppo del proprio business in sinergia con altri attori economici presenti sul territorio. Gli incontri si concludono con l’identificazione di una azione che coinvolge due o più attori e con l’impegno a concretizzarla nei successivi tre mesi. Nel corso del successivo incontro gli attori coinvolti illustrano gli obiettivi raggiunti e i successivi sviluppi, se significativi, della collaborazione. Chi può partecipare? La partecipazione è estesa a tutti i titolari di Partita Iva residenti a Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa. Possono partecipare anche altri attori economici, se funzionali allo sviluppo delle azioni di collaborazione individuate. Quanto costa al Comune? Il Comune deve mettere a disposizione la sala consiliare presso lo stabile “Società Operaia” e organizzare un semplice rinfresco. Spesa complessiva: 1.000 euro all’anno.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 4 “BORSE DI STUDIO” Cosa è? E’ un programma di sostegno allo studio per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e per gli studenti universitari. Come funziona? Ogni anno il Comune stanzia dei fondi a beneficio degli studenti più meritevoli, quale rimborso parziale delle spese sostenute per l’iscrizione, per l’acquisto dei libri, per le spese di trasporto e di soggiorno. Sono previste 5 borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, 10 borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, 3 borse di studio per gli studenti universitari. Per partecipare all’assegnazione è sufficiente comunicare al Comune nome, cognome, data di nascita, scuola e classe frequentata e documentare i risultati scolastici ottenuti (per i minorenni le informazioni devono essere fornite dai genitori). La graduatoria viene determinata nel mese di luglio, in base alla votazione ottenuta al termine di ogni anno scolastico (per gli universitari si considera la media ponderata dei voti degli esami). Gli studenti che hanno diritto alla borsa di studio ricevono una comunicazione da parte del Comune e l’accredito tramite bonifico. Chi può partecipare? La partecipazione è estesa a tutti gli studenti che non hanno ancora compiuto i 25 anni di età, residenti a Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa. Per garantire il sostegno a chi ha maggiormente bisogno, sono esclusi gli studenti che appartengono a nuclei familiari con I.S.E.E. (Indicatore Situazione Economica Equivalente) superiore a 15.000 euro. Quanto costa al Comune? Le borse di studio per l’anno scolastico 2014/2015 hanno un valore di: 200 euro per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, di 1.000 euro per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, di 3.000 euro per gli studenti universitari. Spesa complessiva: 20.000 euro all’anno.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 5 “Meno debiti, più progetti utili: il Buono Ordinario Comunale” Cosa è? Il Buono Ordinario Comunale è un titolo di debito che i cittadini possono sottoscrivere per finanziare il proprio Comune. Come funziona? Solo negli anni 2010 e 2011 il Comune di Lesa ha acceso mutui pari a oltre 2.200.000 euro. Questi mutui e le altre forme di indebitamento obbligano il Comune (e quindi, tramite le tasse, i cittadini) a pagare, alle banche, oltre 150.000 euro all’anno di interessi. La proposta prevede l’emissione di un Buono Ordinario Comunale al tasso del 2% netto che può essere sottoscritto dai cittadini del nostro comune per rimborsare i mutui e gli altri finanziamenti esistenti. La sostituzione di un debito verso le banche con un debito verso i propri cittadini ha molti vantaggi e nessuno svantaggio: - gli interessi pagati ritornano alle famiglie del nostro territorio; - pagando un tasso più basso (ma molto interessante per i cittadini che investono) il Comune ottiene un risparmio di interessi; - gli interessi risparmiati si traducono in tasse più basse per i cittadini (aumentando così il rendimento complessivo dell’investimento); - il finanziamento diretto dei cittadini garantisce maggior controllo e potere decisionale sui progetti che con quei soldi il Comune intende realizzare. Chi può partecipare? La partecipazione è riservata ai residenti di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa. L’investimento minimo è di 1.000 euro. L’investimento massimo non può superare i 20.000 euro. Quanto costa al Comune? Questa operazione costa al Comune le commissioni da pagare alla banca con cui si stipula il contratto per l’emissione dei Buoni Ordinari Comunali. Questi costi sono trascurabili rispetto ai benefici derivanti dai più bassi tassi di interesse. Ipotesi di risparmio annuo: 50.000 euro (minori tasse per i cittadini).
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 6 “RIFIUTI ZERO – Umido e Verde” Cosa è? “Rifiuti Zero” è un programma per la progressiva riduzione e per la migliore gestione dei rifiuti domestici. Cosa si vuole realizzare? L’Unione dei Comuni di Belgirate, Lesa e Meina ha prodotto, nel 2012, 380.000kg di scarti alimentari (“umido”) e 560.000kg di scarti vegetali (“verde”). La raccolta di questo tipo di rifiuti è particolarmente onerosa ed impegna la società incaricata ad effettuare tre passaggi ogni settimana davanti le nostre abitazioni. In aggiunta, lo smaltimento dei rifiuti organici avviene ad 80km di distanza, con notevoli costi di trasporto, inquinamento e dispendio di tempo. I rifiuti organici devono essere smaltiti all’interno del nostro territorio, riducendo trasferimenti inutili, inquinamento e costi per i cittadini. A tal proposito, si propone l’utilizzo dei terreni comunali all’interno dell’Istituto Cavallini. L’attività scolastica dell’Istituto, l’ampia disponibilità di terreni e la relativa lontananza dai centri abitati ne fanno un posto più che adeguato per il trattamento di questo tipo di rifiuti. Una cooperativa sociale appositamente costituita si occuperà della gestione di tali rifiuti, producendo compost da utilizzare per le produzioni dello stesso Istituto Cavallini o da vendere agli abitanti dei tre comuni. Con adeguati investimenti è possibile realizzare anche un impianto per il riscaldamento che sfrutti la biomassa. In questo modo si migliora l’ambiente, si riutilizzano localmente i prodotti generati dai rifiuti, si finanzia un importante struttura educativa e economica del nostro territorio, si riducono le spese per i cittadini. Quanto costa al Comune? Niente. Gli oltre 130.000 euro (valore stimato per l’Unione dei Comuni) che ogni anno spendiamo per la gestione dei rifiuti organici possono ridursi almeno del 50%, generando ricavi per finanziare le attività dell’Istituto Cavallini e riducendo la tassa sui rifiuti (che oggi costa circa 100 euro all’anno per ogni abitante).
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 7 “BILANCIO PARTECIPATIVO” Cosa è? Il “Bilancio Partecipativo” assegna direttamente ai cittadini la responsabilità di gestire una parte, sempre crescente, degli investimenti del proprio Comune. Cosa si vuole realizzare? Nel 2014 il Comune mette a “disposizione” dei cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio e Villa un importo pari al 10% degli investimenti pianificati per l’anno 2015. Il Comune crea dei gruppi di lavoro di 10 persone per ognuna delle possibili aree di intervento (es. pianificazione urbanistica, servizi scolastici, raccolta rifiuti, servizi pubblici di interesse generale ecc.) sorteggiando i partecipanti tra i residenti (2 cittadini per ogni frazione in ogni gruppo di lavoro). Il Comune informa i gruppi di lavoro sulle principali caratteristiche di un intervento pubblico e fornisce delle indicazioni di massima su come calcolarne i costi. Ogni gruppo di lavoro ha il compito di proporre una o più opere pubbliche, riferite al proprio ambito di competenza (es. ammodernamento dei parchi giochi destinati ai bambini). Tutte le proposte vengono discusse insieme al Sindaco, agli assessori e a tutti i consiglieri, per verificare la fattibilità e decidere quali interventi sottoporre al voto della cittadinanza. Gli interventi prescelti vengono comunicati a tutti i cittadini, sia tramite pubblicazione sul sito web del Comune sia tramite una pubblicazione distribuita a tutti gli esercizi pubblici. I cittadini possono quindi votare le proposte presentate recandosi presso gli uffici comunali (il periodo di voto deve essere esteso ad una settimana, domenica inclusa). Negli anni successivi si potrà anche votare direttamente sul sito web del Comune. Le proposte selezionate diventano progetti che il Comune deve realizzare, fino al completo utilizzo degli importi a disposizione. Ogni mese il Comune fornisce ai cittadini chiare e semplici informazioni sullo stato di avanzamento dei progetti, per il tramite degli assessori competenti. Quanto costa al Comune? Niente.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 8 “CEMENTO ZERO” Cosa è? “Cemento Zero” rappresenta la volontà di dire basta al consumo di territorio, puntando non più sulle nuove costruzioni ma sulla riqualificazione di quelle esistenti. Cosa si vuole realizzare? Il Piano Regolatore comunale è ormai praticamente esaurito. Non si può (quasi) più edificare su nuovi terreni. E’ questo è un bene, perché in tutti questi anni i comuni, tutti i comuni, hanno finanziato i servizi ai cittadini tramite gli oneri di urbanizzazione e svendendo aree ai privati. Quale è stato il risultato? I comuni hanno realizzato degli introiti una tantum in cambio di cemento che resterà sul nostro territorio per sempre! Fermare il consumo di territorio non vuol dire bloccare per sempre l’edilizia. Bisogna solo cambiare le priorità: agevolando gli interventi di recupero e manutenzione degli edifici esistenti. Il Comune deve rendere più semplice, per i proprietari, poter riqualificare i propri immobili, ma deve anche penalizzare, tassando, coloro che mantengono gli immobili in uno stato di abbandono. Solo quando non è proprio possibile recuperare un edificio, perché troppo oneroso, allora si deve ricorrere alla demolizione e ricostruzione. Ma senza occupare un metro quadrato di terreno in più! Il nuovo Piano Regolatore deve pertanto anteporre il rispetto del territorio al bilancio comunale, deve rispettare l’esigenza dei cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa di vivere in territorio che non sia invaso da seconde case abitate per pochi mesi all’anno, deve garantire alle generazioni future la ricchezza rappresentata da alberi, piante, terreni agricoli, aria pulita, turismo ambientale. Quanto costa al Comune? Niente. L’adozione di “Cemento Zero” può portare solo dei guadagni: in termini di bellezza del territorio, in termini di riqualificazione e risparmio energetico, in termini di maggiore attenzione ad una delle cose più preziose che abbiamo: la terra.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 9 “ RADIO 5 COMUNITA’ ” Cosa è? E’ una web radio realizzata dal Comune e gestita da giovani, e meno giovani, che trasmette musica e notizie per gli abitanti di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa. Cosa si vuole realizzare? L’aggregazione, fisica e “virtuale”, è un passo importante verso la creazione di una comunità. Ma l’aggregazione da sola non basta, ci vuole uno scopo, una passione, un obiettivo positivo per stare insieme. E l’obiettivo deve essere raggiunto tramite azioni responsabili e socialmente utili. La creazione di una radio che serva la nostra comunità, le nostre “5 comunità”, soddisfa tutti questi requisiti. Il Comune di Lesa dispone di spazi che possono essere utilizzati per installare un piccolo studio radiofonico, e le esigenze di una web radio sono estremamente contenute: computer, microfono e Internet. La radio deve essere affidata in gestione ai giovani abitanti (dai 14 ai 25 anni) di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa, che, coordinandosi, possono coprire una fascia oraria che va dalle 16 alle 21, ogni giorno feriale e dalle 14 alle 21 il sabato e i festivi. Una web radio può essere ascoltata tramite qualsiasi computer, tablet o smartphone collegato a Internet. La programmazione, supervisionata da un comitato di famiglie, rinnovato ogni sei mesi, si può basare su una combinazione di musica, notizie e cultura. La radio deve fornire informazioni sugli eventi locali e nazionali che vengono raccolti direttamente dai giovani. La radio deve educare alla musica, dando spazio ai vari generi musicali in modo da poter soddisfare i diversi gusti. La radio deve dar spazio alla cultura, invitando persone che desiderano condividere le loro esperienze e le loro conoscenze su temi quali l’ambiente, l’arte, la letteratura, le culture diverse dalla nostra, le lingue, le professioni, la scienza ecc. Quanto costa al Comune? Per la realizzazione di questa iniziativa il Comune stanzia 5.000 euro all’anno, a copertura dei costi relativi a: computer, attrezzatura audio, diritti SIAE e manutenzione. Piccole sponsorizzazioni possono coprire una parte dei costi.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 10 “PASS-AGIAMO” Cosa è? E’ un modo per rendere più agevoli, più sociali e più economici gli spostamenti dei cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa. Cosa si vuole realizzare? Nel nostro territorio l’utilizzo dell’auto è praticamente obbligatorio. I mezzi pubblici sono pochi e non esistono altri servizi pubblici (es. taxi). Sono molti i cittadini che per recarsi al lavoro, per fare la spesa, per accompagnare i figli a scuola o ad attività extra-scolastiche percorrono medie o lunghe distanze con la propria auto. Ci sono invece dei cittadini che, pur avendo le stesse esigenze, devono organizzare i loro spostamenti in maniera meno autonoma. Il Comune, per agevolare e rendere più economici gli spostamenti dei propri cittadini, istituisce il servizio “Pass-Agiamo”. Il servizio prevede l’attivazione di un numero di telefono dedicato e gestito da un impiegato comunale, che può essere utilizzato dai cittadini che desiderano offrire un passaggio in auto ad altri cittadini. Basta comunicare i propri spostamenti ricorrenti e pianificati (es. spostamenti casa-stazione, casa-lavoro ecc.). Lo stesso numero di telefono deve essere utilizzato dai cittadini che non hanno la possibilità di spostarsi in auto o che, semplicemente, vogliono contribuire a ridurre l’inquinamento e le spese. Il Comune, raccolte le offerte e le richieste di “passaggio”, provvede a pianificare percorsi e passaggi e informa i cittadini. Il servizio rappresenta una valida alternativa al trasporto individuale, oltre a consentire un sensibile risparmio economico e, non ultimo, un significativo aiuto a tutti quei cittadini che, per vari motivi, non sono autonomi negli spostamenti. Quanto costa al Comune? Nessun costo aggiuntivo. Basta solo individuare un dipendente che si occupi di raccogliere le richieste, coordinare gli spostamenti e informare i cittadini.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 11 “ LESA OUTLET ” Cosa è? E’ una iniziative che punta a ridare vita alla comunità commerciale, coniugando la creazione di nuovi posti di lavoro con l’incremento dell’afflusso turistico. Cosa si vuole realizzare? Il commercio resta una delle principali opportunità di lavoro e di sviluppo di un territorio. «Nel settore economico gli ultimi anni hanno prodotto effetti significativi riducendo, se non azzerando, in alcuni casi il tessuto commerciale e produttivo del paese» (tratto dalla “Relazione previsionale e programmatica per il periodo 2013-2015” del Comune di Lesa). Il Comune e la comunità devono invertire questa tendenza, avviando iniziative che favoriscano la ripresa del commercio e, successivamente, della produzione. “Lesa outlet” si propone di riportare le attività commerciali a Lesa, favorendo l’insediamento di negozi, italiani ed esteri, sul territorio comunale. Sono molti gli immobili, privati e pubblici, che possono essere destinati ad attività commerciali. Ovviamente, il singolo locale offerto alla singola azienda per vendere i propri prodotti non ha molte probabilità di successo. La situazione cambia radicalmente se Comune e Pro Loco, proattivamente e dopo aver concordato una strategia unitaria con i proprietari di immobili e i commercianti già presenti, prendono contatto con aziende italiane ed estere interessate a promuovere i propri prodotti in un territorio che, tra la provincia di Novara e quella del VCO, conta oltre 500.000 abitanti. A questo bacino di utenza, bisogna aggiungere sia tutti coloro che gravitano sull’asse Sesto Calende-Milano Nord Ovest sia i turisti, che una iniziativa di questo tipo riuscirebbe ad attrarre. E’ sicuramente più piacevole fare “shopping” di qualità e conveniente in una splendida cittadina sulle rive del lago, che frequentare un triste e anonimo outlet costruito dal niente, in mezzo al niente. Quanto costa al Comune? E’ una opportunità di maggiori entrate, senza alcuna spesa. Serve solo una attività di coordinamento, da parte dell’assessore competente, nei confronti dei soggetti privati interessati all’iniziativa.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 12 “ANNI D’ORO” Cosa è? E’ una iniziativa che punta a valorizzare l’esperienza, le competenze, la saggezza e il tempo dei cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio e Villa che hanno raggiunto l’età della pensione. Cosa si vuole realizzare? Oltre il 50% delle persone che hanno la residenza nel nostro comune ha più di 65 anni. Parliamo di quasi 1.300 persone. Sono tante. Rappresentano una risorsa infinita di esperienza, di competenze, di saper fare, di saper essere. Rappresentano una risorsa, immensamente grande, di tempo. Quel tempo che oggi, spesso, manca. Tempo che può essere messo a disposizione dei cittadini, sia direttamente che indirettamente. Alcune proposte: - organizzare dei momenti di incontro con i bambini, con i ragazzi e con i giovani da dedicare ad un racconto di una esperienza, ad una dimostrazione di come si facevano una volta certe cose, ad una lettura; - rendersi disponibili per assistere altre persone, ancora più anziane, a volte solo per far loro compagnia; - curare degli eventi per conto del Comune; - offrire la propria disponibilità alle famiglie con bambini che non possono fare affidamento su altri supporti familiari; - incrementare le attività delle associazioni, contribuendo a rendere più attivo il nostro territorio; - prendersi cura degli spazi pubblici e dei locali comunali; - offrirsi come guide del week-end ai turisti italiani che vengono a scoprire le bellezze del nostro territorio. Non ci sono limiti alle idee. Quanto costa al Comune? Niente. Basta solo che qualcuno del Comune dedichi del tempo per contattare, capire, organizzare. Il resto, lo fanno i cittadini.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 13 “REFERENDUM DELIBERATIVO-PROPOSITIVO SENZA QUORUM” Cosa è? Con il “Referendum deliberativo-propositivo senza quorum” si introduce la possibilità, per i cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio e Villa, di vincolare il Consiglio Comunale a mettere in pratica quanto deciso dai cittadini stessi. Cosa si vuole realizzare? «Varie forme di referendum e iniziative, se ben concepite, possono essere uno strumento utile per migliorare il funzionamento, il rendimento e la qualità delle democrazie liberali.» Lo Statuto del Comune di Lesa (l’ultima modifica risale al 24 settembre 2009) tratta, negli articoli 71 e 72, l’istituto del referendum. Si afferma che “Sono previsti referendum consultivi…”, “Non possono essere indetti referendum: in materia di tributi locali e di tariffe…”, “Il referendum comunale è valido quando abbia votato almeno il 50% più uno dei cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune”. La presente proposta si pone l’obiettivo di modificare l’articolo 71, eliminando il referendum consultivo e introducendo il referendum deliberativo-propositivo senza quorum. Il referendum deliberativo-propositivo è una proposta deliberativa che, ove il referendum abbia esito positivo, obbliga gli organi comunali a trasformare in azioni concrete quanto proposto dai cittadini. Resta sempre necessaria la raccolta delle firme, ma viene abolito il quorum di validità: «il quorum scoraggia la democrazia e contraddice il principio democratico per il quale “chi partecipa decide”». Per agevolare l’utilizzo dell’istituto referendario il Comune deve adottare tutte le misure idonee a facilitare la diffusione delle iniziative e supportare il comitato promotore negli adempimenti amministrativi. In considerazione del trasferimento all’Unione dei Comuni collinari del Vergante delle funzioni fondamentali e non (legge 135/2012 – legge regionale 11/2012) ogni iniziativa andrà promossa anche nei comuni dell’Unione. Quanto costa al Comune? Niente. Il Comune deve solo dare un po’ più di “spazio” ai cittadini.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 14 “Acqua MIA” Cosa è? E’ l’installazione di distributori di acqua potabile nelle frazioni di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa. E’ una iniziativa semplice, controllata, economica, rispettosa dell’ambiente. Cosa si vuole realizzare? In Italia, ogni anno, si utilizzano 6 miliardi di bottiglie di plastica per far bere agli italiani dell’acqua che è stata imbottigliata, inscatolata, trasportata, distribuita, comprata, bevuta, buttata, riciclata. 100 bottiglie per ogni abitante all’anno (bambini inclusi). Questo vuol dire che il nostro comune ne consuma oltre 230.000. Bottiglie da comprare al supermercato, caricare in auto, utilizzare, mettere nei sacchi rosa (e pagare la TARES), per ricominciare lo stesso giro ogni settimana. Ma che senso ha, consumare tutte queste risorse, inquinare l’ambiente, far fare profitti enormi a poche società (molte sono straniere) per poter usufruire di un proprio diritto, un diritto primario, quello di bere acqua potabile? Stresa, Invorio e molti altri comuni si sono già dotati di distributori pubblici di acqua potabile. Distributori collegati all’acquedotto cittadino, che forniscono acqua di ottima qualità, controllata, sia naturale che gasata. Il Comune deve dotare ogni cittadino di bottiglie in vetro e di una tessera (se possibile, è meglio riutilizzare quella dei rifiuti) che deve essere utilizzata ogni volta che si “fa il pieno” presso il distributore dell’acqua. Fino a 100 litri annui a persona, l’acqua naturale si paga 3 centesimi al litro, quella gasata 6 centesimi. Per ogni bottiglia riempita si avrà un sconto sulla tariffa pagata per lo smaltimento dei rifiuti. Il Comune si pone l’obiettivo di installare almeno un distributore in ogni frazione, per ridurre al minimo il disagio del trasporto dell’acqua dal distributore alla propria abitazione. Le persone anziane e quelle che hanno problemi nei trasporti, possono usufruire del servizio gratuito messo a disposizione dal Comune, da utilizzare mediante prenotazione telefonica. Quanto costa al Comune? Niente. I distributori possono essere acquistati e installati direttamente dal consorzio che già gestisce la nostra acqua. Il costo viene distribuito su tutti gli utenti e si ripaga in meno di un anno.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 15 “ AMPLIFICHIAMO LE OPPORTUNITA’ ” Cosa è? E’ una azione quinquennale che punta al continuo e costante miglioramento del senso di comunità, già attivamente perseguito dalle numerose associazioni presenti sul territorio e dal Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.AS.). Cosa si vuole realizzare? La Carta dei Servizi 2010 del C.I.S.AS. delinea, a pagina 15, le linee operative del Consorzio. Tra le azioni figurano « Lavorare per processi di inclusione sociale» e «Sviluppare processi di partecipazione dei cittadini». Sono tante le iniziative del Consorzio che possono essere “replicate” sul nostro territorio (alcune lo sono già: a Lesa il Consorzio – area Sociale segue 58 nuclei familiari), migliorando la collaborazione con le associazioni e invogliando i cittadini a fornire un più attivo contributo. I “Servizi pre-post nascita e prima infanzia” prevedono, ad esempio, «l’attivazione di azioni concertate con le Amministrazioni Comunali per la realizzazione di spazi gioco / spazi famiglie a frequenza gratuita per bambini da 0 a 3 anni» (es. Pombia), così come «iniziative innovative di sostegno alla funzione genitoriale» e «incremento dei “servizi in contesto domiciliare” di tipo socio-sanitario nei primi mesi di vita». Per i bambini che vivono situazioni momentanee di difficoltà, si possono amplificare le opportunità offerte dall’ “affido familiare”. Per moltiplicare le occasioni di aggregazione e di partecipazione sociale dei ragazzi, una opportunità è rappresentata dal progetto “Filmiamoci”, coordinata da un oratorio di Bellinzago Novarese e aperta a tutti i ragazzi dei comuni della Provincia di Novara. Gli adulti, che già possono condividere le proprie passioni ed esperienze all’interno delle associazioni esistenti, hanno l’opportunità di utilizzare il Consorzio per fornire/trovare nuove opportunità di lavoro (servizio di “mediazione al lavoro”), per amplificare il proprio messaggio ed ampliare il bacino di utenza, offrendo al contempo nuovi e stimolanti contributi per arricchire il ventaglio di iniziative a disposizione dei cittadini abitanti nei Comuni aderenti al Consorzio (un esempio recente è rappresentato dal percorso-mostra fotografica coordinata dal C.I.S.AS.) Quanto costa al Comune? Niente di più rispetto alla quota attuale. Ma bisogna amplificare la visibilità di queste iniziative, ricordare continuamente la loro esistenza, contribuire con nuove idee e aumentare il coinvolgimento dei cittadini.
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LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 16 “UNI-CO: il giornale di tutti” Cosa è? E’ il ripristino di un giornale “comunale”, pubblicato mensilmente e dedicato ai fatti, alle opinioni e alle iniziative degli abitanti delle frazioni di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa (e dei comuni di Belgirate e Meina). Cosa si vuole realizzare? Sono tante le cose che succedono nel nostro comune e in quelli dell’Unione. Sono tante e diverse le opinioni che una comunità, una associazione, un singolo possiedono e che vale la pena condividere. Sono potenzialmente infinite le iniziative che si possono realizzare partendo da una idea e comunicandola agli altri. La comunicazione libera e costruttiva è uno dei pilastri di una comunità di successo, piccola o grande che sia. Un giornale comunale (in attesa che tutte, proprio tutte, le famiglie abbiano la possibilità di accedere alle informazioni attraverso un computer e una connessione a Internet) è il modo migliore per agevolare la comunicazione. Il Comune (o meglio, l’Unione) può pubblicare una selezione delle principali iniziative, dei progetti, delle delibere. Ogni singolo cittadino può condividere con gli altri una sua opinione o una sua proposta. Le attività commerciali del luogo (e non) possono far conoscere le proprie produzioni e i propri servizi. Le associazioni possono raccontare le loro azioni e programmare nuovi interventi a favore della comunità. Le parrocchie possono condividere le proprie iniziative. I ragazzi delle scuole, di ogni ordine e grado, possono contribuire con le loro storie e con interventi divulgativi. La scelta dei contributi editoriali e l’impaginazione possono essere gestiti dall’amministrazione comunale e dai cittadini (comitato di redazione). La stampa e la distribuzione possono essere gestite direttamente dai Comuni, che possono richiedere la collaborazione dei cittadini per ridurre il più possibile i costi. Un giornale di tutti, fatto da tutti, letto da tutti. La base di partenza c’è già. Quanto costa al Comune? Per Lesa, con 1.500 euro al mese (riducibili grazie alle sponsorizzazioni) si riesce a garantire una adeguata informazione a tutti i cittadini…e si contribuisce a creare una, unica, comunità.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 17 “La banca delle COSE” Cosa è? Un punto di raccolta e condivisione di tutti gli strumenti e gli oggetti di uso non frequente, che possono essere messi a disposizione dei cittadini di Lesa e frazioni per un loro più efficiente utilizzo. Cosa si vuole realizzare? Se pensiamo agli strumenti e agli oggetti che popolano le nostre case, i nostri garage, le nostre cantine, sicuramente ce ne vengono in mente alcuni che non usiamo con molta frequenza. Spesso sono strumenti che utilizziamo per eseguire dei lavori (es. bricolage, giardinaggio), ma possono anche essere oggetti di arredamento che utilizziamo per la casa (es. sedie o tavoli di “scorta”) o particolari strumenti per la cucina ecc. Soprattutto in questi momenti di ridotte disponibilità economiche e di grande attenzione alle spese per acquisti non necessari potrebbe essere utile, oltre che molto più intelligente, pensare più all’utilizzo che al possesso. E’ molto probabile che all’interno della nostra comunità siano presenti praticamente tutti gli strumenti e gli oggetti di cui una ordinaria famiglia può avere bisogno, temporaneamente, per soddisfare delle esigenze particolari. La proposta prevede la creazione di un servizio di raccolta e distribuzione di tutti gli strumenti e gli oggetti di uso temporaneo. Il servizio è gratuito per chi conferisce uno o più oggetti, mentre prevede il pagamento di una quota di iscrizione annuale (es. 20 euro) per coloro che non hanno niente da condividere, ma desiderano utilizzare il meccanismo di condivisione. Per ogni utilizzo si può ipotizzare un costo simbolico (es. 2 euro, con un massimo di 5 euro), che consenta di coprire le spese di gestione delle richieste. Per strumenti e oggetti particolarmente ingombranti o nel caso in cui l’utilizzatore sia impossibilitato al ritiro, si prevede l’attivazione di un servizio di consegna e ritiro a domicilio. Utilizzare, anziché possedere, può essere reso ancora più conveniente se, in abbinamento al servizio di prestito, si usufruisce anche di un servizio di manutenzione periodica e mantenimento in ordine degli strumenti e degli oggetti messi a disposizione della comunità. Quanto costa al Comune? Basta un semplice locale da adibire a magazzino e una linea telefonica per le prenotazioni. Al resto ci pensano i cittadini.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 18 “Educhiamo al RISPETTO” Cosa è? E’ una proposta di integrazione del programma scolastico che prevede la collaborazione delle forze dell’ordine, delle associazioni e delle società di servizi presenti sul nostro territorio. Cosa si vuole realizzare? Chi viaggia in treno e parte da Lesa (ma ad Arona la situazione non è molto diversa) si rende immediatamente conto del degrado in cui si trova la nostra stazione ferroviaria (inaugurata nel 1905). Il degrado non dipende solo dalla vetustà dell’edificio e dalla ridotta manutenzione, ma soprattutto dall’incuria e dalla maleducazione di chi ha trasformato muri e pavimenti in “lavagne indelebili”. Senza andare molto lontano (pochi metri), un altro esempio è l’area sportiva vicino alle scuole: il campo da calcio e quello da basket “non sono in ottime condizioni”. Gli esempi possono continuare, ma il messaggio è sempre lo stesso: i giovani (non tutti) hanno poco rispetto per le cose pubbliche. Non proponiamo di reintrodurre l’Educazione Civica (soppressa durante l’anno scolastico 1990/1991), ma possiamo proporre all’Istituto Comprensivo del Vergante di integrare il curricolo verticale “Educazione alla cittadinanza” per dare spazio a chi, in virtù del suo lavoro, può fornire delle preziose indicazioni ai nostri studenti su come trattare la “cosa pubblica”. Si può chiedere alla Polizia Municipale e ai Carabinieri di raccontare degli episodi del loro lavoro e di spiegare a cosa si potrebbe andare incontro in caso di comportamenti non corretti. Si può chiedere alla Protezione Civile e alla Croce Rossa di far comprendere l’importanza di tenere un determinato comportamento per salvaguardare noi stessi e il nostro ambiente. Si può chiedere a chi, in Comune, si occupa degli interventi di manutenzione e di pulizia, di spiegare cosa vuol dire tenere in ordine quanto abbiamo intorno a noi e quanto costa mettere a posto le cose di cui tutti usufruiamo (ma che spesso pensiamo che non appartengano a nessuno). Bastano 30 minuti di “lezione” alla settimana per ogni classe. 30 minuti per riflettere sul fatto che rispettare le regole vuol dire anche farle rispettare, nel proprio interesse e in quello di tutti gli altri cittadini. Quanto costa al Comune? Niente. Una semplice richiesta all’Istituto Comprensivo del Vergante.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 19 “Facciamo la spesa in…Comune” Cosa è? E’ un aiuto alla ripresa del piccolo commercio locale, alla rivitalizzazione del territorio, alla riduzione del costo della vita, al miglioramento della qualità dell’ambiente e, soprattutto, delle relazioni sociali. Cosa si vuole realizzare? “Grande Distribuzione Organizzata – GDO”, una sigla che da l’illusione di progresso (l’idea è stata importata nel 1957), di risparmio, di libertà di scelta, di modernità, di comodità. Tutto vero, ma: - progresso? è veramente progresso dover salire in macchina e fare dai 20 ai 30 chilometri di strada (andata e ritorno), stando in coda ed inquinando, per comprare pasta, frutta, carne, acqua(?), uova, latte, verdura almeno una volta a settimana, ma spesso di più? - risparmio? considerando solamente il costo della benzina/gasolio e attribuendo un valore economico “piccolo a piacere” al tempo, quanto resta di vero risparmio? - libertà di scelta? se pensiamo alla pasta, in Italia ci sono oltre 100 produttori di medie-grandi dimensioni, ma quante sono le marche di pasta nella vostra dispensa? - comodità? se manca un chiodo per attaccare un quadro, un quaderno per il figlio o un prodotto per la casa quanta strada bisogna fare e quanto tempo bisogna perdere? Abbiamo la fortuna di vivere in un posto che ci offre (ancora per quanto?) la possibilità di servirci dai commercianti locali, aiutando l’economia del territorio, rispettando l’ambiente e migliorando le relazioni sociali. Solo la spesa alimentare mensile media di ogni famiglia è pari a 470 euro, quindi più di 5.000 euro all’anno, che moltiplicati per le famiglie residenti a Lesa e frazioni fanno una spesa totale (solo per alimenti) di oltre 6 milioni di euro all’anno! Vale la pena organizzarsi per spendere di meno e vivere meglio. Allora creiamo la “PDO – Piccola Distribuzione Organizzata”!!! I negozi li abbiamo (e altri potranno nascere), mettiamo in rete le famiglie (in attesa dell’accesso gratuito ad Internet basta un semplice telefono, un numero da chiamare e qualcuno che “segni gli ordini”), troviamo un posto dove custodire la merce (sta nascendo un grande contenitore di cemento a Solcio, ne potremo usare un pezzo?) e diamo lavoro ai nostri cittadini e vita al nostro territorio. Quanto costa al Comune? Solo lo sforzo di provare a coordinare i nostri commercianti.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 20 “1+2+10 = Ascolto e Partecipazione” Cosa è? E’ una proposta di organizzazione del Comune in modo che rappresenti veramente quello che i cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa pensano, desiderano, vogliono vedere realizzato nel loro territorio. Cosa si vuole realizzare? La legge richiede che ogni Comune abbia 1 Sindaco. Il disegno di legge attualmente in discussione presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato prevede, per i comuni come il nostro, la presenza di 2 assessori e 10 consiglieri. Sono 13 persone, 13 normali cittadini che hanno un compito importante: ascoltare e, dopo aver ascoltato, individuare delle soluzioni. Ma questo non basta. I nostri 13 cittadini devono essere efficaci ed efficienti. Devono trasformare quelle soluzioni in fatti concreti (efficacia), mettendoci il minor tempo possibile e facendo spendere ai propri concittadini l’importo più basso possibile (efficienza). In questo modo si garantisce un adeguato funzionamento di tutte le attività (private e pubbliche) presenti sul nostro territorio e si garantisce una vita dignitosa, serena e, perché no, felice a tutti i cittadini. Si propone pertanto di istituire: - l’assessorato al Buon Funzionamento, che deve garantire che le attività amministrative, gli esercizi commerciali e gli altri servizi presenti sul territorio soddisfino tutte le esigenze dei cittadini; - l’assessorato al Buon Umore, che deve creare le condizioni per un continuo miglioramento della qualità della vita di chiunque sia presente nel nostro territorio. Per quanto riguarda i 10 consiglieri si propone di: - assegnare ad ogni coppia di consiglieri una frazione del nostro territorio (2 consiglieri di riferimento per Calogna, 2 per Comnago, 2 per Lesa ecc.); - affidare ad un consigliere il compito di garantire il Buon Funzionamento e ad un consigliere il compito di occuparsi del Buon Umore nel territorio di riferimento. 13 persone a disposizione dei cittadini. Un modo diverso di interpretare l’amministrazione pubblica. Quanto costa al Comune? Solo il tempo per ascoltare, per riflettere e per realizzare quello che i cittadini ritengono sia importante per le persone e per il territorio.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 21 “USCIAMO DAL BUIO: cultura, cultura e ancora cultura” Cosa è? E’ una proposta di istituzione di un evento culturale che duri un anno intero (inizio gennaio 2015) in cui mettere insieme arte pittorica, arte letteraria, arte musicale, arte coreutica (danza) e qualsiasi altra forma di espressione delle emozioni, invitando sul nostro territorio artisti noti e meno noti. Diamo ancora più voce alla cultura. Cosa si vuole realizzare? La cultura è uno dei beni più preziosi che possiede il nostro Paese. La cultura è uno degli investimenti migliori che il nostro Paese può fare per garantirsi un prospero futuro. Se analizziamo tutte le manifestazioni culturali degli ultimi dodici mesi troviamo (dati ottenuti dal sito della Pro Loco): scrittori, musicisti, esperti d’arte, scultori, fotografi, cori, compagnie d’opera, bande musicali, ballerini, scuole di canto ecc. A Lesa e frazioni la cultura trova già spazio, dobbiamo ampliarlo. Diamo ancora maggiore impulso alla cultura, diamo a sempre più persone la possibilità di godere della bellezza esteriore e dell’emozione interiore generata da un bel quadro, da un quintetto d’archi, da un libro di poesie, da un gruppo danzante. Ognuno di noi deve partecipare alla realizzazione di questo grande evento, un evento lungo un intero anno. Ognuno di noi deve utilizzare i propri amici, i propri contatti, le proprie passioni per costruire, coordinato dalla Pro Loco di Lesa, uno degli eventi del programma culturale 2015. Ognuno di noi può così diventare “promotore” di un evento. E’ anche una ottima occasione per aumentare il flusso turistico verso il nostro territorio. Possiamo finanziare ogni evento emettendo dei biglietti speciali: - ingresso e consumazione presso uno dei bar di Lesa (es. 5 euro); - ingresso e pranzo (es. 15 euro) o cena (es. 25 euro) presso uno dei ristoranti di Lesa. I biglietti sono prenotabili e acquistabili esclusivamente presso la Pro Loco di Lesa. Circa l’80% del costo del biglietto è di competenza dei gestori dei locali commerciali presso i quali verranno utilizzati, il restante 20% è destinato al Comune a parziale copertura delle spese dell’evento. Tariffe scontate per i residenti dell’Unione dei Comuni. Quanto costa al Comune? Poco. La disponibilità del salone della Società Operaia, il servizio d’ordine e l’assistenza tecnica.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 22 “Bacheca LAVORO” Cosa è? E’ una vetrina, fisica e virtuale, che il Comune mette a disposizione di tutte le persone che sono in cerca di un lavoro. Cosa si vuole realizzare? La situazione economica attuale non è delle migliori. Ci sono famiglie che non dispongono di nessun tipo di reddito. Ci sono famiglie in cui i redditi percepiti consentono a stento di raggiungere la fine del mese. “Dall’altra parte del mondo” ci sono famiglie che godono di una buona condizione economica, possiedono più immobili, sono titolari di piccole e medie imprese. In Italia il divario tra questi due tipi di famiglie si sta costantemente ampliando: aumentano le disuguaglianze economiche e sociali. Aumenta la distanza tra le persone. Il Comune ha poteri molto limitati in tal senso, ma può comunque svolgere un ruolo di connettore, di agevolatore di relazioni economiche (e di conseguenza sociali). La nostra proposta prevede di istituire una bacheca pubblica, da collocare sia in diversi punti del nostro territorio sia sul sito Internet del Comune (ben visibile, non come link al sito ilvergante.it), nella quale pubblicare nomi, recapiti, capacità e disponibilità delle persone che sono attualmente prive di occupazione o che hanno un reddito talmente basso che hanno bisogno di trovare ulteriori fonti di sostegno economico. Ogni persona, assistita da un impiegato del Comune o, ancora meglio, da un rappresentante del Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali, può far conoscere alle persone e alle imprese presenti nel territorio in cui vive la propria situazione, le proprie esperienze, le proprie capacità, le proprie disponibilità e gli ambiti lavorativi in cui pensa di poter essere di maggior aiuto. Tutte le persone che hanno tempo e capacità devono essere messe in grado di utilizzarle per far progredire la comunità e per far progredire se stesse. Non farlo rappresenta uno spreco e una vergogna. Non ci deve essere invece nessuna vergogna nel manifestare pubblicamente il proprio desiderio di lavorare. Non in una vera comunità. E’ una questione di dignità umana e di buona convivenza civile. Quanto costa al Comune? Poche centinaia di euro all’anno (affissioni, manutenzione sito).
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 23 “Alfabetizzazione informatica: tutti connessi” Cosa è? E’ un programma di progressiva diffusione della cultura e della tecnologia informatica presso tutte le famiglie di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa. Cosa si vuole realizzare? Conoscere, sapere è uno dei piaceri della vita. Si legge (pochissimo), si ascolta la radio (poco), si discute con altre persone (dipende), si guarda la televisione (troppo) per conoscere, per informarsi, per sapere. Giornali, radio, televisione hanno due caratteristiche: sono tendenzialmente a senso unico (il messaggio va da chi lo invia a chi lo riceve) e sono limitanti (di solito si compra sempre lo stesso quotidiano, si ascolta una specifica radio, si guarda il solito telegiornale). Inoltre tutti questi mezzi, con rare eccezioni, non consentono di sapere proprio niente di quello che accade nel proprio territorio, nel luogo dove ognuno di noi passa la maggior parte delle ore della propria giornata. Tutti questi svantaggi si annullano agevolando l’utilizzo di Internet, sia per informarsi, sia per informare. La proposta di alfabetizzazione informatica prevede: - esecuzione di un semplice censimento di tutte le famiglie (circa 1.200) che dispongono di un computer e di un accesso a Internet; - individuazione degli interventi infrastrutturali per consentire a tutti l’utilizzo domestico di Internet; - realizzazione di corsi di alfabetizzazione informatica gratuiti da tenersi presso gli edifici comunali o nelle varie frazioni; - creazione di un gruppo di acquisto, coordinato dal Comune, per l’acquisto di computer (anche usati) a prezzi agevolati e per ridurre il costo delle connessioni; - stanziamento di un fondo annuale (verificando periodicamente la possibilità di aderire a programmi di agevolazione nazionali o regionali) per aiutare alcune famiglie a sostenere le spese per computer e connessione Internet. Aggiungere un computer alle proprie fonti di informazione amplia sia le proprie conoscenze che quelle degli altri, perché consente di comunicare i propri pensieri, le proprie opinioni. Internet è anche partecipazione. Quanto costa al Comune? Si può ipotizzare uno stanziamento, per il primo anno, di 50.000 euro da utilizzare per: formazione, sostegno economico, primi interventi infrastrutturali.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 24 “Horizon 2020: con l’Unione si vince” Cosa è? E’ una proposta da presentare all’Unione dei Comuni per realizzare insieme un progetto che consenta di accedere ai fondi del programma dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione. Cosa si vuole realizzare? Uno dei modi per sconfiggere la crisi economica è utilizzare l’ingegno, investire nella ricerca, trovare delle soluzioni innovative. L’Unione Europea da la possibilità a tutti gli Stati membri di beneficiare di finanziamenti importanti tramite il programma Horizon 2020. Sono 18 le sezioni in cui è diviso il programma, tutte orientate ad individuare soluzioni che rendano l’Europa e la sua economia più innovativa, più produttiva, più competitiva, utilizzando le risorse naturali con sempre maggiore attenzione e riducendo l’impatto sull’ambiente. L’Unione dei Comuni ha una opportunità che non deve perdere. Alcune delle aree di nostro interesse possono essere: “Acqua: incrementare il suo valore per l’Europa”, “Rifiuti: riciclo, riuso, conservazione materiali grezzi”, “Città e comunità intelligenti”. Sono sicuramente molte le competenze che le persone che vivono il nostro territorio possono esprimere in uno o più di questi settori. Sono varie le esperienze che è possibile combinare insieme per generare soluzioni innovative. Si propone pertanto di affidare all’Unione dei Comuni il compito di diffondere le informazioni relative a Horizon 2020 e di creare un gruppo di lavoro che, coinvolgendo università e centri di ricerca interessati a sviluppare soluzioni che utilizzino le specificità del nostro territorio, generi proposte da sottoporre all’Unione Europea. Alcuni esempi: il nostro territorio ben si presta allo sviluppo di soluzioni legate alla gestione del ciclo dell’acqua (es. possiamo sfruttare la pioggia?), così come alla sperimentazione di soluzioni per proteggersi da inondazioni e esondazioni; l’assenza di alcuni tipi di servizi e, di conseguenza, la necessità di spostarsi (es. gli studenti e i pendolari) può stimolare nuove modalità di gestione del trasporto pubblico e privato; si può anche ipotizzare di mettere a disposizione dei ricercatori un intero pezzo del nostro territorio per lavorare su un nuovo concetto di microcittà partendo dal recupero degli edifici e lavorando a soluzioni che puntino all’economia verde e all’autonomia energetica (es. Cavallini). Quanto costa al Comune? Un enorme sforzo organizzativo, che potrebbe essere compensato da enormi benefici, sia economici, sia di visibilità e di creazione di opportunità di lavoro.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 25 “Invadiamo la biblioteca di Lesa…con i nostri libri” Cosa è? E’ una proposta di ampliamento della biblioteca comunale, incrementando “a dismisura” la disponibilità di libri, gli spazi e i servizi accessori. Cosa si vuole realizzare? In Italia si legge pochissimo. Il “Rapporto sulla promozione della lettura in Italia” (marzo 2013) dice che solo il 46% degli italiani ha letto almeno un libro (di cui quasi la metà ha letto non più di tre libri in un anno – uno ogni quattro mesi!). Afferma sempre il report che «I comportamenti di lettura sono condizionati da numerosi fattori di natura ambientale, culturale, sociale, familiare. Tra questi, in primo luogo incidono il grado di istruzione e il livello socio-economico». Questi dati sono “tristi” e preoccupanti. La cultura è proprio uno dei modi per migliorare la propria situazione economica, per rendere più attiva e completa la propria vita sociale. La nostra proposta vuole rendere la biblioteca comunale un importante elemento su cui fondare la ripresa, anche economica, del nostro territorio. Alcune azioni che proponiamo sono: - “invadere” la biblioteca con tutti (o quasi) i libri che abbiamo in casa; se li abbiamo letti, possiamo metterli a disposizione degli altri; quando desideriamo rileggerli, sappiamo dove trovarli; - estendere l’orario di apertura della biblioteca (oggi aperta solo poche ore in alcuni giorni della settimana), grazie alla partecipazione attiva dei cittadini e, perché no, degli studenti che frequentano l’ultimo anno della scuola secondaria che nel pomeriggio, mentre studiano in biblioteca, possono occuparsi dei clienti-lettori; - istituire un servizio di consulenza telefonica (“Cosa posso leggere domani?”), con annessa prenotazione e consegna a domicilio; - ampliare gli spazi a disposizione della biblioteca, migliorando sia la quantità che la qualità degli ambienti; - introdurre dei servizi aggiuntivi, che rendano più stimolante e più piacevole recarsi in biblioteca (es. ciclo di proiezioni abbinate a un tema letterario, punto di ascolto per la musica in vinile, degustazione di infusi, giornate a tema ecc.). Quanto costa al Comune? La sistemazione dei locali. Una spesa contenuta, rispetto agli enormi benefici per i cittadini del nostro territorio.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 26 “Le BOTTEGHE di Lesa” Cosa è? E’ una proposta finalizzata a dare maggiore impulso e visibilità alle attività artigianali, presenti e “passate”. Cosa si vuole realizzare? C’è una enorme differenza tra “sapere” e “saper fare”. Il “sapere” è sicuramente importante ed è un elemento fondamentale per lo sviluppo della nostra società. Il “saper fare” è forse più importante, sia perché traduce il sapere in azioni, sia perché contribuisce a migliorare il sapere stesso. Le piccole attività artigianali sono una perfetta sintesi di “sapere” e “saper fare”. Ce ne sono tante sul nostro territorio, molte di più potrebbero arrivarne. Gli edifici per ospitarle possono essere messi a disposizione dal Comune, che beneficerebbe di nuove fonti di reddito e darebbe nuova linfa vitale al territorio. Lo spazio interno di uno di questi edifici potrebbe essere diviso in “aree di specializzazione”, ognuna affidata in gestione a chi già svolge attività artigianali nel nostro territorio o a chi è interessato ad avviarne una. Pensiamo ad una sartoria (eccellenza a Lesa), ad un calzolaio (dove sono finiti?), ad un riparatore di piccoli elettrodomestici (perché non si ripara quasi più niente?). Sono tanti i servizi di cui una normale famiglia ha bisogno e che potrebbero essere soddisfatti dai piccoli artigiani, se si creano le condizioni giuste, socialmente ed economicamente. Proiettando “oltre” questo pensiero, l’edificio dedicato ad ospitare le piccole attività artigianali potrebbe diventare un punto di attrazione per le scuole (non solo del nostro territorio) i cui alunni potrebbero vedere e toccare quei lavori che richiedono la vera “maestria”, per i turisti, che imparerebbero qualcosa in più sulla cultura del luogo che li ospita, per coloro che preferiscono il locale al globale e per chi è attento all’ambiente e preferisce aggiustare e adattare anziché buttare e ricomprare. Quanto costa al Comune? L’individuazione dell’edificio adatto e la sua messa in ordine. Gli investimenti verrebbero ripagati non solo dai canoni di utilizzo, ma dallo sviluppo di nuove attività imprenditoriali, dalla trasmissione della cultura “del fare”, dal beneficiare di un ulteriore punto di attrazione sul territorio.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 27 “R-ESTATE a Lesa” Cosa è? E’ una proposta che punta a valorizzare le tante, tantissime attività sportive, agonistiche e non agonistiche, disponibili nel nostro territorio. Cosa si vuole realizzare? Vela, canottaggio, camminate, calcio, pallavolo, ciclismo, corsa, tennis, nuoto, sci, pattinaggio, basket, altro? Sono veramente tante le attività sportive che si possono realizzare a Lesa e dintorni. Attività adatte sia alle donne che agli uomini, di tutte le età. Adatte in particolar modo ai bambini, ai ragazzi, ai giovani. L’offerta è ampia e varia in base alle stagioni. Lesa, le sue frazioni, i comuni dell’Unione e quelli limitrofi possono diventare un grande centro sportivo immerso nella natura, nella tranquillità e nella bellezza. La proposta prevede: - un accordo di cooperazione tra tutte le società sportive e le altre associazioni presenti sul territorio per la predisposizione di un calendario coordinato di attività da offrire a residenti e turisti; - la creazione di una tessera stagionale che da diritto ad usufruire, al solo costo della tessera, di tutte le attività sportive disponibili nel periodo dell’anno prescelto. “R-ESTATE a Lesa”, ad esempio, può essere il programma di attività sportive da svolgere nel periodo delle vacanze scolastiche. Un grande (sia per quantità che per qualità) campus sportivo estivo che potrebbe attirare a Lesa le famiglie con i loro figli, creando una nuova opportunità di sviluppo per il nostro territorio. Questa è solo una delle iniziative che consentirebbero di rivitalizzare il tessuto sociale e di aiutare le attività economiche che operano nel nostro territorio. Le numerose seconde case potrebbero ritornare ad essere abitate non solo per qualche fine settimana all’anno ma per molti, molti mesi. Avremmo così a disposizione maggiori fondi per interventi di ammodernamento delle strutture esistenti e di miglioramento e sviluppo del nostro territorio. E’ un altro modo per accendere un faro su questo nostro bel territorio e per contrastare il suo «generale impoverimento», non solo economico. Quanto costa al Comune? Coordinare e promuovere l’iniziativa nella nostra Regione, in Lombardia e presso le municipalità estere che hanno interesse per il nostro territorio.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 28 “Meno rifiuti, più benessere, più risparmio” Cosa è? E’ un insieme di piccole iniziative per far del bene al nostro territorio e alle nostre tasche. Cosa si vuole realizzare? E’ stato stimato che una famiglia butta nella spazzatura ogni settimana più di 200 grammi di cibo, per un valore di oltre 7 euro. Non tutto il cibo è nelle nostre case, molto proviene dagli scaffali dei supermercati, dove i prodotti vicini alla scadenza spesso vengono destinati al macero, anziché commercializzati con forti sconti al fine di prevenirne lo spreco. Queste sono alcune informazioni che si possono trovare nel “Rapporto Waste Watcher 2013” (www.wastewatcher.it). Cambiando tipo di merce, è interessante sapere che in Italia ogni anno vengono utilizzate e poi gettate 350 milioni di pile. Se guardiamo solo al nostro comune, si tratta di 13.000 pile ogni anno. Cosa possiamo fare per ridurre questi sprechi, queste “incoerenze” ambientali, queste spese inutili e dannose per il nostro portafoglio? Ecco due piccole e provocatorie proposte, che devono essere seguite da altre 10, 100, 1.000 nuove piccole proposte. La prima proposta prevede la collocazione, in alcuni esercizi commerciali, di uno scaffale e di un piccolo frigorifero con la porta trasparente. E’ la zona “SCADE OGGI” nella quale ogni cittadino può lasciare il cibo in scadenza che ritiene di non riuscire a consumare, in modo che chi ha bisogno possa utilizzarlo ed evitare che venga sprecato. La seconda proposta prevede l’istituzione di un servizio, diffuso sul territorio, di raccolta di pile usate e sostituzione gratuita con pile ricaricabili. Le pile ricaricabili, una volta esaurita la loro carica, vengono riconsegnate nei punti di ricarica, sostituite con delle pile cariche e a loro volta ricaricate per essere messe a disposizione del successivo utilizzatore. In questo modo, progressivamente, si riduce l’utilizzo delle tradizionali pile usa e getta (altamente inquinanti) e si incrementa l’utilizzo delle pile ricaricabili, che hanno un costo ambientale minore e che consentono un risparmio economico alle famiglie utilizzatrici. Quanto costa al Comune? Un contributo a fondo perduto agli esercizi commerciali per l’acquisto dello scaffale, del piccolo frigo e per la dotazione di pile ricaricabili e relativi caricatori.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 29 “Valorizziamo le lingue e le culture straniere” Cosa è? Questa proposta si occupa di istruzione. Un’istruzione che, questa volta, vede al centro la conoscenza delle lingue straniere. Questa proposta vuole essere uno stimolo ad avvicinarsi alle diverse culture e prepararsi ad un futuro in cui la “mente multiculturale” sarà sempre più fattore di progresso e sviluppo. Cosa si vuole realizzare? Quanti sono i cittadini di Lesa che provengono da culture diverse dalla nostra e che parlano più di una lingua? Ci sono persone che provengono dal Sudamerica, dal Centroamerica, da altri Paesi Europei, dall’Oriente, dal Medio Oriente, dall’Africa ecc. Un insieme di esperienze, vite, famiglie, racconti. Un enorme patrimonio culturale che è presente, da tempo, sul nostro territorio. Un patrimonio utile a conoscere meglio il mondo che ci sta intorno, che ci può aiutare a comprendere cosa succede “fuori” per migliorare quello che possiamo realizzare “dentro”. Iniziamo allora con un’ora al giorno, da dedicare, a rotazione, alle diverse lingue e alle rispettive culture. Possiamo chiedere ai nostri concittadini di regalare un’ora del loro tempo ai nostri ragazzi e, perché no, anche a noi adulti. Si può iniziare con delle semplici lezioni di lingua: qualche regola di grammatica, esercizi di pronuncia, piccole frasi. Si può continuare con alcuni racconti tratti dalla propria storia, per farci capire da dove si proviene, come si vive fuori dall’Italia, quali sono le cose importanti, le regole da rispettare, i valori. Si può concludere con “storia e geografia”: raccontare il proprio Paese, le sue origini, il suo sviluppo, le sue prospettive. Sarebbe una grande occasione per ampliare le proprie conoscenze, per suscitare curiosità e tante domande, per avvicinare e avvicinarsi. Si dice che apprendere una nuova lingua ha molta influenza sul modo di ragionare e di osservare criticamente ciò che ci sta intorno. Questa proposta è un incitamento a conoscere, ad imparare, ad essere curiosi, a fare in modo che “nessuno resti indietro”, a dare a tutti la possibilità di “andare OLTRE”. Quanti benefici per i nostri ragazzi (es. trascorrere un periodo all’estero). Quanti vantaggi per noi adulti. Quante nuove opportunità per tutte le persone che abitano il nostro territorio. Quanto costa al Comune? La sala Pertini, ogni settimana, dal lunedì al venerdì, per un’ora.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 30 “RESIDUI radioATTIVI” Cosa è? E’ un’altra proposta che va nella direzione della massima trasparenza tra amministrazione e cittadini. Cosa si vuole realizzare? I cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa devono sapere, devono essere informati di ogni attività effettuata dal Comune che li amministra. In particolar modo, i cittadini, che pagano imposte e tasse, devono essere informati della situazione economica del proprio Comune. Purtroppo, il Bilancio di un Comune, anche se piccolo come il nostro, non è proprio facile da capire. Le informazioni sono molte e non sempre è chiaro a cosa si riferiscono. Tra queste informazioni, una voce particolarmente importante è quella che riguarda i “Residui Attivi”. Cosa sono? Sono i crediti del Comune. Se il Comune manda ad una famiglia una richiesta di pagamento per la tassa sui rifiuti e questa famiglia non paga (i motivi possono essere tanti) questo “credito” viene registrato nella voce “Residui Attivi”. Lo stesso avviene se la Regione Piemonte “promette” al Comune di Lesa di finanziare delle opere pubbliche e poi “si dimentica” di trasferire i soldi sul conto del nostro Comune. Anche questi sono “Residui Attivi”. La “Relazione di fine mandato”, appena pubblicata, dice che i “Residui Attivi” del nostro Comune sono pari ad oltre 3.100.000 euro. Di questi 917.000 euro sono relativi a imposte e tasse e oltre 1.260.000 euro sono relativi a mancati trasferimenti da parte della Regione o dello Stato (si saranno dimenticati?). Con la presente proposta si chiede all’amministrazione comunale di mettere a disposizione di tutti i cittadini una lista, chiara e semplice, degli enti, delle società, delle persone che hanno debiti verso il nostro Comune, e quindi hanno debiti verso noi cittadini. La lista, che deve contenere i nomi dei debitori, gli importi da pagare e la scadenza di questi debiti, deve essere aggiornata ogni sei mesi e messa a disposizione dei cittadini sul sito web del Comune di Lesa. Se il Comune non incassa, non può a sua volta pagare le imprese che svolgono i lavori per la comunità. Se il Comune non incassa, deve chiedere i soldi in prestito alle banche, pagando interessi che poi ricadono, come sempre, sui cittadini. Ecco perché ogni cittadino deve sapere. Quanto costa al Comune? Niente
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 31 “Rigeneriamo il BENE COMUNE” Cosa è? E’ la proposta di adozione di un regolamento che «disciplina le forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani». Cosa si vuole realizzare? Il Comune di Bologna ha recentemente introdotto a livello sperimentale un regolamento comunale (da cui è tratto il testo sopra riportato) che rende più facile, più chiara e più attiva la collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione locale. Gli interventi possono riguardare sia beni materiali (es. un edificio di proprietà comunale, cioè nostra), sia beni immateriali (es. l’immagine turistica di Lesa), sia digitali (es. il sito web del Comune di Lesa) che sono «funzionali al benessere individuale e collettivo». Facciamo un esempio concreto. Sembra che il nostro Comune abbia deciso di non procedere, ancora, con gli interventi di manutenzione ordinaria del circolo comunale di Lesa (inseriti nella Relazione previsionale e programmatica per il periodo 2013-2015, pagina 35). E’ probabile che la motivazione sia sempre la stessa: carenza di fondi. Se ci fosse un chiaro regolamento che disciplina la collaborazione tra cittadini e amministrazione, il Comune potrebbe: - promuovere in maniera più energica l’innovazione sociale; - evitare il degrado di beni appartenenti alla comunità; - pubblicare “opportunità di collaborazione” e stipulare “patti di collaborazione”; - stanziare, ma non è sempre necessario, un contributo economico. A loro volta, tramite l’intervento di cura e rigenerazione dei beni comuni, i cittadini “attivi” potrebbero: - manifestare ancor più concretamente la propria partecipazione alla vita della comunità; - decidere se realizzare interventi a carattere occasionale o continuativo; - definire le modalità di fruizione collettiva dei beni comuni. Sarebbe molto bello vedere singoli cittadini (giovani e meno giovani), associazioni, professionisti, imprese locali formare un gruppo di intervento per la “rigenerazione” del circolo comunale di Lesa. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo rapporto tra Comune e comunità. Quanto costa al Comune? Alcuni fogli di carta e, poco, inchiostro.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMMA ELETTORALE – PROPOSTA 32 “Salviamo il paesaggio!” Cosa è? E’ un grido di allarme per portare all’attenzione di tutti noi cittadini quel particolare “bene comune” rappresentato dal paesaggio e dal nostro patrimonio culturale. Cosa si vuole realizzare? La Costituzione Italiana ha tra i suoi principi fondamentali la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Il patrimonio culturale rappresenta un valore inestimabile per la collettività. Ma la collettività, e con essa le amministrazioni locali, sembra non interessarsi: sono più di 100.000 i beni censiti nel 2012 nella Carta del rischio del patrimonio culturale. Il rapporto BES 2013 “Il benessere equo e sostenibile in Italia” dice che in tutta la Nazione la spesa dei Comuni nel settore cultura è mediamente pari al 3,4% della spese corrente e al 3,1% di quella in conto capitale. Il Comune di Lesa nel 2012 (ultimo dato disponibile) ha utilizzato per cultura e beni culturali l’1,91% delle spese correnti (47.869 euro su un totale di 2.505.000) e lo 0,75% delle spese in conto capitale (impegnando l’incredibile cifra di 2.000 euro su un totale di 265.000). Poco, troppo poco. Sempre il BES 2013 recita «Un luogo che conserva il più possibile integro il proprio patrimonio edilizio storico…rafforza il senso di appartenenza dei cittadini, base del civismo e dell’attenzione individuale alla salvaguardia della qualità del paesaggio, e risulta fattore di attrazione per il turismo sostenibile, a vantaggio delle economie locali.» Dobbiamo cambiare il modo di interpretare il nostro rapporto con il paesaggio. Cemento zero, dotazioni economiche adeguate (utilizziamo diversamente parte dei 766.000 euro annui destinati alla gestione del patrimonio comunale, dedicandoli alla valorizzazione del bene comune), rigenerazione dei beni comuni, agricoltura locale. Sono questi i principi che devono guidare la prossima amministrazione quando affronterà il tema del piano regolatore e l’assegnazione delle risorse disponibili a bilancio. Purtroppo il paesaggio e il patrimonio culturale non trovano quasi mai spazio nell’arido bilancio comunale, anche se il loro valore reale supera, di gran lunga, tutte le voci in esso contenute. Ogni amministrazione ha il dovere di preservare la qualità del paesaggio e di far crescere il suo valore. Un valore per i cittadini di oggi, ma soprattutto per quelli di domani. Quanto costa al Comune? Niente. Solo una diversa assegnazione delle priorità.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMMA ELETTORALE – PROPOSTA 33 “Ascoltiamo il futuro” Cosa è? Questa proposta è, in realtà, una richiesta. Una richiesta indirizzata all’Istituto Comprensivo Statale del Vergante e al suo dirigente scolastico. Una richiesta di ascolto. Di ascolto del futuro. Cosa si vuole realizzare? Tra esattamente due mesi (25 maggio 2014) si terranno le elezioni amministrative per eleggere il nuovo Sindaco e il Consiglio comunale. Le liste, più o meno note, stanno lavorando intensamente ai programmi e alle candidature. Ci si incontra, si discute, si legge, si guarda cosa hanno fatto gli altri. Si cercano casi di successo. Ma soprattutto, si disegnano i piani da realizzare sul nostro territorio nei prossimi cinque anni. Questo disegno sarà tanto più efficace quanto più sarà possibile ascoltare le esigenze, i suggerimenti, le emozioni provenienti da chi vive il nostro territorio. Noi siamo fortunati, perché il nostro territorio ospita un osservatorio privilegiato. Un osservatorio fatto da piccoli cittadini che, grazie alla loro limitata esperienza, hanno subito poche “contaminazioni”. Un osservatorio fatto da piccoli cittadini che, grazie alla loro freschezza mentale, esprimono un pensiero libero e innovativo. Ma è anche un osservatorio fatto da cittadini adulti che, in virtù del loro importantissimo ruolo, tutti i giorni raccolgono e interpretano i messaggi che i nostri piccoli cittadini mandano loro. Un Comune lo ha già fatto. E’ il Comune di Guardagriele (Chieti), che con la delibera n.70 del 29/11/2005 ha istituito il regolamento per l’elezione del Consiglio Comunale delle Bambine e dei Bambini: “ Il C.C.B.B. è un organo con potere consultivo nei confronti del Consiglio Comunale”. Allora ascoltiamo anche noi le bambine e i bambini della scuola primaria. Ascoltiamo le ragazze e i ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado (scuola media). Ascoltiamoli con attenzione, perché tra cinque anni alcuni di loro saranno cittadini “adulti” e la loro azione, la loro partecipazione sarà importante per il futuro della nostra comunità. La proposta/richiesta che qui formuliamo suggerisce pertanto di: - autorizzare gli insegnanti della scuola primaria e della scuola secondaria ad attivare, in breve tempo, delle sessioni di lavoro in classe, con la finalità di scrivere un “programma elettorale speciale”;
- autorizzare un momento di incontro tra i bambini/ragazzi e alcuni rappresentanti delle liste che si presenteranno alle prossime elezioni, per ascoltare il programma elettorale proposto dai nostri studenti, grandi e piccoli, e comprendere bene le esigenze in esso espresse; - organizzare un incontro tra gli insegnanti e alcuni rappresentanti delle liste, al fine di raccogliere suggerimenti e azioni da inserire nei rispettivi programmi elettorali alla voce “Istruzione”; - autorizzare un incontro con gli studenti e gli insegnanti per poter restituire, con parole e con impegni precisi, quanto è stato raccolto nei momenti di ascolto; - istituire, nel corso del prossimo mandato, un Consiglio Comunale “under 15”. Ascoltiamo le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi. Ascoltiamoli adesso, che mancano due mesi alle elezioni. Ma ricordiamoci di ascoltarli anche quando le elezioni sono finite. Ascoltiamoli periodicamente, per verificare se quello che l’amministrazione comunale sta facendo va nella direzione di un territorio più pulito, più sicuro, più solidale, più economicamente gratificante, più attento ai valori veri. Prendendo in prestito una frase di Abramo Lincoln, possiamo concludere questa nostra richiesta affermando che… “Nessuno è così alto come quando si china per ascoltare un bambino”. Quanto costa al Comune? Nessun esborso economico. Basta il supporto per far arrivare questa richiesta all’Istituto Comprensivo Statale del Vergante. Se la richiesta sarà accettata, daremo tutti una mano per organizzare gli incontri tra gli studenti, gli insegnanti e le liste che si presenteranno alle prossime elezioni.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMMA ELETTORALE – PROPOSTA 34 “Priorità SALUTE” Cosa è? E’ l’introduzione di un piano di promozione del benessere e prevenzione delle malattie a livello comunale, riservato a tutti gli abitanti di Calogna, Comnago, Lesa, Villa, Solcio che hanno più di 65 anni. Cosa si vuole realizzare? In Italia la vita media è pari a 79 anni per gli uomini e a 84 per le donne. Sono quasi 1.300 (su un totale di 2.300) i cittadini del nostro comune che hanno più di 65 anni, e la salute, per tutti, ma soprattutto per loro, è una delle condizioni indispensabili del benessere individuale. La buona salute deve essere considerata sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale. La relazione tra le due è molto stretta. Vediamo quindi cosa può fare il nostro Comune per promuovere il benessere fisco e prevenire le malattie. Un primo obiettivo deve essere il…MoVimento, che in questo caso vuol dire…camminare. Si dice che 7.000 passi al giorno siano un ottimo esercizio fisico. Organizziamo allora dei percorsi salute quotidiani, facilitando i momenti di incontro e il coordinamento tra le persone e agevoliamo, anche economicamente, l’utilizzo delle strutture sportive presenti nel territorio (corsi di ginnastica dolce, yoga ecc.). Un secondo obiettivo è puntare ad una corretta alimentazione, con particolare riguardo al corretto consumo di frutta e verdura di stagione. Si può stipulare una convenzione con i produttori locali affinché assicurino un servizio di distribuzione capillare a tutti coloro che, per vari motivi, non possono permettersi una alimentazione equilibrata. Si può inoltre agevolare la coltivazione autonoma di piccoli appezzamenti di terreno concessi in comodato gratuito dal Comune ai neo-agricoltori per migliorare qualità e, soprattutto, quantità dei prodotti ortofrutticoli. Un terzo obiettivo è rappresentato da un programma periodico di prevenzione (estendendo i servizi attuali nel Vergante) attraverso controlli medici standard (es. analisi del sangue, controllo della pressione ecc.), da effettuarsi al proprio domicilio. Spingendosi oltre, si può anche realizzare, all’interno di uno degli edifici comunali o presso la farmacia, un innovativo centro di telemedicina (nel VCO dal 2009), che permetta ai nostri cittadini “over 65” di beneficiare di consulenze mediche ed esami senza allontanarsi troppo dalla propria abitazione. Quanto costa al Comune? Camminate = 0€. Corsi ginnastica = 5.000€. Convenzione “fruttaverdura” = 10.000€. Analisi periodiche = 10.000€. Per la telemedicina è necessario uno studio di fattibilità (partendo dall’esperienza del VCO).
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 35 “Attenti alle spese - Introduzione” Cosa è? E’ un insieme di iniziative che hanno l’obiettivo di ridurre del 5% le spese del nostro Comune nei prossimi 5 anni, per far conseguire agli abitanti di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio e Villa un risparmio annuale sulle imposte e sulle tasse comunali di circa 100 euro a famiglia. Cosa si vuole realizzare? Il Rendiconto di Gestione del Comune di Lesa per l’anno 2012 (quello del 2013 sarà pronto in aprile) dice che le spese correnti del nostro Comune sono state pari a 2.505.258,50 euro. Le spese più importanti sono state: - 915.796,34 euro per amministrazione, gestione e controllo; - 622.383,13 euro per territorio e ambiente; - 354.152,87 euro per il settore sociale; - 314.774,44 euro per viabilità e trasporti. Per poter effettuare queste spese il Comune ha chiesto ai cittadini il pagamento di imposte e tasse, pari a 2.074.072,77 euro (a cui si aggiungono oltre 408.000 euro di entrate extratributarie). Una gran parte di questa somma, pari a 1.100.000 euro, deriva dall’imposta comunale sugli immobili applicata alle seconde case (e quindi pagata da persone che non sono residenti nel nostro Comune). Se togliamo questo importo dal totale, otteniamo la cifra di 974.000 euro, che rappresenta le imposte e le tasse pagate dai cittadini di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa (in media 900 euro a famiglia). L’obiettivo della proposta “Attenti alle spese” è di riuscire a ridurre le imposte e le tasse comunali di circa 100 euro a famiglia. Si propone di costruire, con la attiva partecipazione dei cittadini, un pacchetto di soluzioni che consentano al nostro Comune di risparmiare in media 100.000 euro annui, mantenendo invariati i servizi fondamentali per la comunità. Ad esempio, i risparmi possono derivare sia da una più attenta gestione dell’acquisto di beni e servizi (es. accurata selezione e gestione dei fornitori, utilizzo di centrali acquisti – già attivo per CEV, differimento di interventi non prioritari, coinvolgimento dei privati ecc.) sia da una diversa gestione delle risorse finanziarie (vedi proposta 5). Le proposte generate dai cittadini devono stimolare la prossima amministrazione a lavorare nella direzione di un progressivo alleggerimento del carico fiscale, anche in considerazione del difficile momento economico che il nostro territorio e la nazione intera stanno attraversando. Quanto costa al Comune? Zero
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 36 “Tassiamo il degrado” Cosa è? E’ una proposta di introduzione di una tassazione “speciale”, rivolta a tutti coloro che possiedono, all’interno del nostro Comune, una proprietà immobiliare o un terreno in stato di completo abbandono. Cosa si vuole realizzare? Il degrado va combattuto con determinazione. Non è bello vedere edifici abbandonati, che hanno giardini assaliti da piante infestanti e ridotti a piccole (o grandi) giungle. Ogni pezzo del nostro territorio contribuisce alla bellezza complessiva del nostro paesaggio. E ognuno di noi dovrebbe averne cura. In alcuni punti Lesa offre delle immagini davvero sconfortanti. Tralasciando i monumenti storici, già ampiamente oggetto di dibattito, portiamo, solo come esempio, un edificio che le persone che percorrono via alla Cartiera vedono spesso: una (ex) bella villa, con un ampio giardino, in completo stato di abbandono. La nostra proposta prevede un iniziale censimento di tutte le proprietà che risultano in stato di abbandono da oltre cinque anni. Il censimento può essere fatto tramite una ricognizione fotografica esterna dello stato dell’immobile e delle sue pertinenze. Il Comune provvede quindi a prendere contatto con i proprietari per chiedere di poter prendere visione dello stato interno dell’immobile e delle sue pertinenze. Completata la ricognizione e verificato il reale stato di abbandono (sempre opinabile, ma a volte indiscutibilmente oggettivo), il Comune ingiunge alla proprietà di recuperare l’immobile abbandonato e chiede che venga presentato, entro 90 giorni, un progetto preliminare degli interventi, con annesso preventivo economico e sua sostenibilità da parte della proprietà stessa. A ricezione del progetto il Comune concede ulteriori 90 giorni alla proprietà per presentare il permesso per effettuare gli interventi di ristrutturazione. Nel caso tale permesso non venga presentato, il Comune informa la proprietà che provvederà, con decorrenza immediata, ad applicare la “tassa sul degrado”, determinata sulla base dei metri quadri dell’immobile e delle sue pertinenze. Quando l’ammontare dei crediti vantati dal Comune raggiunge un determinato valore, il Comune può procedere con le opportune azioni giudiziali. Quanto costa al Comune? Solo un po’ di coraggio.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 37 “Consulta giovanile” Cosa è? Si propone di ridare voce ai giovani, che sono sempre più lontani dall’amministrazione della cosa pubblica e, così facendo, dal loro futuro. Cosa si vuole realizzare? Se cercate le parole “giovane”, “giovani” nello Statuto del Comune di Lesa rimarrete delusi. Non esistono! Solo l’art.66 sfiora i giovani, affermando che “Il Comune di Lesa valorizza le autonome forme associative e di cooperazione dei cittadini, anche di età inferiore ai 18 anni,…”. Ma non diciamo sempre che il futuro lo devono disegnare i giovani? Sono loro che vivranno, lavoreranno, garantiranno la salvaguardia e lo sviluppo del nostro territorio. Ma dove sono i giovani di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa? Perché non si avvicinano alla vita amministrativa? Come possiamo convogliare la loro energia verso un nuovo modo di amministrare il nostro territorio? Una possibilità esiste ed è la Consulta Giovanile. La Consulta Giovanile è un organo comunale, per fortuna, apartitico. C’è un solo semplice requisito da soddisfare per farne parte: avere un’età compresa tra 16 e 25 anni. Oltre alla voglia di fare qualcosa per la propria comunità e per il proprio territorio. La Consulta permette ai giovani di farsi portavoce, presso il Comune, delle proprie problematiche, di esprimere le proprie opinioni e di presentare proposte e progetti. La Consulta non è una nuova associazione e non entra in competizione con quelle esistenti. Al contrario, seguendo la logica dell’inclusione, vuole essere il punto di unione fra tutti i movimenti che interessano i giovani in quanto tali. L’obiettivo è quello di stimolare l’energia giovanile. Si propone pertanto di inserire nello Statuto del Comune di Lesa l’istituzione della Consulta Giovanile, con la funzione, solo inizialmente consultiva, di suggerire e stimolare gli organi elettivi del Comune nelle materie relative alla politiche giovanili. Si propone inoltre di assegnare alla Consulta Giovanile una porzione, progressivamente crescente, della parte del bilancio del Comune dedicata alle politiche sociali (354.000 euro nel 2012), allo sviluppo economico (0 euro nel 2012) e ai servizi produttivi (0 euro nel 2012). Quanto costa al Comune? Più ascolto, più attenzione, meno autoreferenzialità.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 38 “Cresciamo con il BOSCO” Cosa è? Si propone di migliorare l’attuale gestione ambientale del bosco per generare effetti benefici sull’ambiente e sull’economia. Cosa si vuole realizzare? I boschi italiani sono stati riconosciuti da tempo come un elemento fondamentale del territorio, per i molteplici servizi che offrono alla collettività (ossigeno, ricreazione, paesaggio, legname, frutti, funghi, difesa da dissesti e valanghe). Nel territorio di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa il bosco rappresenta il 10% della superficie. Può una corretta gestione ambientale del bosco avere effetti benefici anche sull’economia? Gestire il bosco significa innanzitutto metterlo in condizione di assolvere il suo compito di contrastare frane e alluvioni, tema particolarmente sentito nella popolazione, stante le numerose tragedie correlate, ma significa anche sviluppare una filiera legata all’incremento annuo del bosco che sfrutta tale incremento per produrre legname da arredamento, da edilizia e per uso energetico. Non si tratta pertanto di deforestare, ma utilizzare l’accrescimento annuo. L’Austria utilizza il 90% di tale accrescimento, l’Europa in media il 60%, mentre l’Italia solo il 30%, penultima e davanti solo alla Grecia. Al contrario acquistiamo ogni anno l’enorme quantità di 20 milioni di tonnellate di legname dall’estero (di dubbia provenienza e quindi sostenibilità), favorendo così altre economie e non quella nazionale. Il bosco italiano permetterebbe a moltissime economie locali di riprendere una strada di sviluppo “sostenibile”, ma è necessario che la politica nazionale e regionale dia forti indicazioni in tal senso. La Regione Piemonte, anche attraverso la legge regionale 4/2009, “Gestione e promozione economica delle foreste”, ha tra i propri obiettivi quello di promuovere la gestione sostenibile e la multifunzionalità delle foreste, considerandole un patrimonio comune da valorizzare. La nostra proposta prevede quindi di proseguire, nell’ambito dell’Associazione Forestale dei Due Laghi (fino al 30/06/2014, poi vedremo), con lo sviluppo di piani per le filiere di tipo “economico” (foresta-legno, legno-energia, arboricoltura da legno), ma soprattutto di piani per le filiere di tipo “ambientale”, nelle quali si valorizzano le funzioni non produttive svolte dai boschi, tra le quali il turismo montano e, più in generale, il turismo legato alla natura. Quanto costa al Comune? Costo attualmente non determinabile.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 39 “Giochiamo con l’acqua” Cosa è? Si propone di effettuare degli investimenti per valorizzare una risorsa naturale, un bene comune che si trova sempre di fronte ai nostri occhi e che dobbiamo trasformare in fonte di sviluppo per il nostro territorio. Cosa si vuole realizzare? Una parte del territorio comunale di Lesa è…acqua. Il lago è di fronte ai nostri occhi ogni giorno. Siamo abituati a goderci la sua tranquilla presenza. E come spesso accade, ciò che diventa abitudine non è mai considerato. Non si pensa che possa diventare qualcosa di diverso. Il lago è un bene comune ed al contempo una risorsa per il nostro territorio. Una risorsa da rispettare, da non snaturare, ma pur sempre una risorsa che, se ben utilizzata, può aiutare la ripresa della nostra economia, può dare lavoro a molte famiglie, può riportare i giovani e il turismo in generale a Lesa. La presente proposta vuole portare alla vostra attenzione, due possibili e, come nostra abitudine, originali iniziative per “giocare con l’acqua”. La prima iniziativa riguarda l’installazione di una struttura per consentire ai giovani di praticare lo sci d’acqua “ecologico” (nessuna barca a motore, basta solo un cavo). E’ qualcosa difficile da descrivere ma molto facile da comprendere attraverso le immagini. Vi invitiamo pertanto a prenderne visione utilizzando il seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=01iLFv7cF_Q La seconda iniziativa, sicuramente più impegnativa sia dal punto di vista dell’investimento economico, sia dal punto di vista della progettazione, autorizzazione e implementazione, riguarda l’installazione di un dispositivo , che se necessario può essere parzialmente rimosso, per la creazione di spettacoli che combinano acqua, luce e musica. Anche in questo caso è molto più semplice vedere una realizzazione (tra le più famose al mondo) che fornire una spiegazione scritta. Uno dei video di maggiore effetto è disponibile al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=ot3OlYOQOJ0 Entrambe le iniziative sono solo esempi, originali e provocatori, di cosa vuol dire immaginare il nuovo, per creare lavoro e sviluppo ed interrompere l’inesorabile declino delle attività economiche di Lesa. “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (M. Proust) Quanto costa al Comune? Sci d’acqua “ecologico” circa 20.000 euro.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 40 “Soddisfatti o Rimborsati” Cosa è? Si propone di introdurre un meccanismo diffuso e partecipato di definizione delle priorità e valutazione dell’operato dell’amministrazione comunale. Anno dopo anno. E chi sbaglia…paga. Cosa si vuole realizzare? 25 Maggio 2014: attenzione alla scelta! La decisione che ognuno di noi prenderà condizionerà la nostra vita locale per cinque lunghi anni. Messo il segno sulla scheda non si può cambiare. Bisogna aspettare il 2019. Ma è giusto? NOOOO! Allora cosa possiamo fare? Il M5S Lesa suggerisce l’adozione di due questionari da consegnare a tutti gli abitanti di Calogna, Comnago, Lesa, Solcio, Villa nel mese di dicembre di ogni anno. Il primo questionario, distribuito i primi giorni di dicembre, riporta, per ogni area (Amministrazione, Giustizia, Polizia, Istruzione Pubblica, Cultura e beni culturali, Sport e ricreazione, Turismo, Viabilità e trasporti, Territorio e ambiente, Settore sociale, Sviluppo economico, Servizi produttivi), un breve elenco di interventi suggeriti dall’amministrazione e uno spazio per raccogliere altri interventi suggeriti dai cittadini. Le risposte ricevute (il questionario può essere depositato in Comune o presso qualsiasi locale pubblico) saranno utilizzate per definire le priorità che l’amministrazione comunale deve assegnare agli interventi da effettuare nel successivo anno. Il secondo questionario, distribuito, se possibile, appena prima di Natale, è composto da due parti. La prima parte riporta l’elenco degli interventi che verranno effettuati nell’anno successivo (in base alle priorità assegnate dai cittadini). La seconda parte riporta un elenco di domande, finalizzato a raccogliere l’opinione dei cittadini sui servizi offerti dall’amministrazione comunale, sulla capacità di ascolto e di risposta, sulla cortesia e disponibilità, sulla qualità ed efficacia degli interventi effettuati. L’esito dei giudizi dei cittadini contribuisce, secondo modalità da inserire nel “Regolamento comunale per il sistema di misurazione e valutazione delle performance”, alla valutazione complessiva dei vari uffici del Comune e dei dipendenti in esso presenti e alla determinazione di eventuali incentivi economici. Ricordiamoci sempre che tutti coloro che hanno un ruolo pubblico sono nostri dipendenti. Spetta a noi cittadini valutarli. E chi sbaglia…paga. Quanto costa al Comune? Niente.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 41 “Accendiamo lo SPORT” Cosa è? Si propone di rivolgere maggiore attenzione alle attività sportive presenti nel nostro territorio, che sono gestite con grande entusiasmo ed energia da persone che hanno un solo interesse: integrare, aggregare, creare il senso di comunità. Cosa si vuole realizzare? Avevamo già trattato il tema sport nella nostra proposta n.27 “R-ESTATE a Lesa”. Ritorniamo in argomento grazie allo spunto ricevuto dall’ASD Lesa Vergante. Siamo in Italia e quindi il calcio resta lo sport per eccellenza, ma sono tanti gli sport che si possono praticare sul nostro territorio (di recente si è aggiunto anche il tiro con l’arco). Prestare attenzione allo sport vuol dire prestare attenzione al futuro delle ragazze e dei ragazzi che, spesso, sono “distratti” da altre attività, poco utili sia al loro corpo che alla loro mente. Cosa può fare la nuova amministrazione per aiutare concretamente le tante associazioni sportive presenti? Intanto può demandare alla Consulta Giovanile (nostra proposta n.37) un coordinamento attivo delle varie iniziative, in stretta collaborazione con i responsabili delle varie associazioni sportive. Può aiutare le associazione nel monitoraggio di bandi o altre opportunità che si dovessero presentare e, nel caso di azioni in tal senso, fornire il massimo supporto organizzativo e “burocratico” per aumentare le possibilità di successo. Può investire nelle aree sportive, effettuando interventi di messa a norma, di ammodernamento e di contenimento dei consumi. Può rendere più efficaci ed efficienti le zone che si trovano nei pressi delle aree sportive, trasformando i momenti di aggregazione in opportunità di svago e divertimento per chi accompagna i ragazzi (genitori, nonni, fratelli, sorelle ecc.) e in opportunità di finanziamento per le associazioni (es. tramite la vendita di alimenti e bevande). Può attirare, avendo degli impianti sportivi in ordine e all’avanguardia, l’interesse di altre associazioni e, perché no, di organizzatori di eventi sportivi. Ma per attirare l’attenzione, dobbiamo accendere i riflettori. E allora, cosa aspettiamo. Accendiamo lo SPORT! Quanto costa al Comune? Qualcosa in più di quanto speso in conto capitale negli anni 2009, 2010, 2011, 2012 (e 2013?), cioè ZERO.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 42 “Villa Cavallini = EXPO 2015 diffusa e sostenibile” Cosa è? Il 3 maggio 2014 i candidati alle elezioni comunali sono stati invitati dall’associazione Vivi Cavallini a condividere le loro proposte per rilanciare uno dei più importanti beni comuni del nostro territorio. Il MoVimento 5 Stelle si presenta con tre (o forse più) proposte. La prima proposta parla di EXPO 2015…ma diffusa e sostenibile. Cosa si vuole realizzare? Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 si terrà l’EXPO 2015, che ha come tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Milioni di persone verranno in Italia per visitare…Rho Fiera! Abitiamo nel paese più bello del mondo e portiamo imprenditori, turisti, famiglie con bambini, giornalisti, curiosi a Rho Fiera! Cemento, ingorghi stradali, smog, treni lenti e sporchi sono questi i ricordi che lasceremo ai visitatori di tutto il mondo? Per fortuna ci sono persone che pensano in maniera diversa e hanno tradotto i loro pensieri nella ricerca “EXPO DIFFUSA E SOSTENIBILE”. Ed è da questo originale progetto di ricerca che prendiamo spunto per presentare la prima, di tre (o più) proposte, per ridare vita ad uno dei pezzi più pregiati del nostro territorio: la Villa e il Parco Cavallini. Proviamo anche noi ad immaginare quale potrebbe essere il contributo di Lesa all’evento mondiale che si terrà il prossimo anno a pochi chilometri da noi. Un istituto agrario ha bisogno di tante cose. Una di queste sono le serre. Le serre della Cavallini non sono proprio in buono stato. I pochi soldi e l’inciviltà delle persone le hanno ridotte a degli oggetti brutti da vedere e scarsamente utilizzabili. Professori e studenti stanno facendo miracoli. Ecco allora la proposta. Smantelliamo le serre attuali e offriamo lo spazio ricavato ai produttori nazionali (prima di tutto) e internazionali di serre a basso impatto ambientale. Gli addetti ai lavori e i semplici visitatori avranno a disposizione, in un ambiente naturale unico nel suo genere, decine di soluzioni per “Nutrire il Pianeta” e produrre “Energia per la Vita”. Migliaia di persone visiteranno, dormiranno, mangeranno, si godranno Lesa, le sue frazioni e i comuni vicini. Tanti ritorneranno anche in futuro. E quando l’EXPO sarà finito, non rimarrà un solo grammo di cemento, ma tante belle, innovative serre per la Cavallini e i suoi studenti. Lesa può ripartire anche dalla Cavallini. Crediamoci. Quanto costa al Comune? Ancora una volta, niente.
LESA - ELEZIONI COMUNALI 2014 PROGRAMMA ELETTORALE – PROPOSTA 43 “Decisioni difficili” Cosa è? E’ una proposta di applicazione del concetto di democrazia partecipata, utilizzando, in attesa di nuovi sviluppi, gli strumenti messi a disposizione dallo Statuto del Comune di Lesa. Cosa si vuole realizzare? La vita di ognuno di noi è il risultato di una sequenza di decisioni. Alcune sono facili (o sembrano tali) e si prendono in poco tempo, ricorrendo solo alle proprie conoscenze ed esperienze. Altre sono difficili e, di solito, richiedono un tempo di riflessione maggiore, in quanto si preferisce ampliare la propria conoscenza e si ritiene opportuno ascoltare persone con più competenza ed esperienza. Anche la vita di un Comune è costellata di decisioni. Siano esse facili o difficili, hanno sempre un impatto sulla vita di molte persone. La responsabilità è dunque maggiore. Le decisioni facili (es. sistemare la pavimentazione stradale deteriorata) devono essere prese in autonomia dai tecnici comunali. Le decisioni difficili (es. dove posizionare un’antenna per i cellulari) devono essere coordinate dagli amministratori comunali, al fine di garantire che la volontà popolare determini la decisione finale. L’articolo 71 dello Statuto del Comune di Lesa prevede l’istituto del referendum consultivo. Il referendum può essere promosso dal 20% degli elettori o dal Consiglio Comunale. Il referendum è valido se partecipa alla votazione almeno il 50% più uno degli iscritti nelle liste elettorali del Comune. In attesa di introdurre il referendum deliberativo senza quorum, il referendum consultivo costituisce l’unico mezzo per prendere le decisioni difficili. Niente deleghe agli amministratori, solo pura democrazia. Per rendere il voto efficace e consapevole, il Comune deve mettere ogni singolo cittadino nelle condizioni di capire per cosa sta votando e quali sono gli effetti della sua decisione. Il Comune deve spedire a casa di ognuno di noi una comunicazione che, in maniera semplice, spieghi l’obiettivo del referendum e fornisca le principali informazioni che il cittadino deve conoscere per poter decidere. E’ opportuno attivare anche una pagina Internet e una assistenza telefonica per i cittadini che hanno bisogno di ulteriori spiegazioni. In una vera comunità le decisioni difficili si prendono insieme. E’ la partecipazione il vero, grande, cambiamento. Quanto costa al Comune? Niente