N. 1 del 28.02.2014
COMUNE DI AGORDO Provincia di Belluno
COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Riconoscimento Imprenditore dell’anno. Riconoscimento al Perito Minerario Gianfranco Mazzolli. Riconoscimento al Sig. Italo Schena. L’anno Duemilaquattordici il giorno Ventotto del mese di Febbraio alle ore 18.30, in seguito a convocazione si è riunito il Consiglio Comunale con l’intervento dei Signori (Consiglieri presenti n. 14, su 17 assegnati e 17 in carica):
GAVAZ Renzo RAMAZZINA Angelo DA ROIT Sisto FARENZENA Enrico BIEN Cristina SOPPELSA Damiano FONTANIVE Barbara Maria TOME’ Stefano FAVRETTI Andrea DELL’AGNOLA Nadia CATTADORI Corrado URPI Pietro SITO Claudio RONCHI Graziano SELVA MORETTI Paolo GUADAGNINI Gian Pietro DAL BO Cesare
P P P AG P P P P P AG P P P P P P AG
Assiste il Segretario Comunale dr. Rosario CAMMILLERI Constatato il numero legale degli intervenuti assume la presidenza il Signor Renzo GAVAZ nella sua qualità di SINDACO ed espone le allegate proposte di deliberazione,
IL CONSIGLIO COMUNALE VISTE le proposte di deliberazione allegate e ritenuto di approvarle integralmente; SENTITI gli allegati interventi;
PAGINA IN BIANCO
Atto di Consiglio Comunale n. 1 del 28.02.2014 COMUNE DI AGORDO
VISTI i pareri nelle stesse espressi ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs 267/2000; Con voti espressi per alzata di mano: 14 favorevoli, 0 astenuti, 0 contrari.
DELIBERA -
di APPROVARE integralmente le proposte di deliberazione in oggetto indicate.
IL CONSIGLIO COMUNALE CON separata votazione palese, con esito: 14 favorevoli, 0 astenuti, 0 contrari.
DELIBERA -
di DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4^, del D. Lgs 267/2000.
Letto, confermato e sottoscritto. IL PRESIDENTE f. to Renzo GAVAZ
IL SEGRETARIO COMUNALE f.to dr. Rosario CAMMILLERI
PAGINA IN BIANCO
Atto di Consiglio Comunale n. 1 del 28.02.2014 COMUNE DI AGORDO
COMUNE DI AGORDO Provincia di Belluno
Area: Servizio Amministrativo PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO OGGETTO: RICONOSCIMENTO IMPRENDITORE DELL’ANNO. L’ASSESSORE PIETRO URPI Premesso quanto segue: Su iniziativa dell’assessorato alle attività produttive, già nell’anno 2008 l’Amministrazione ha accolto la proposta di conferire il riconoscimento di “Imprenditore dell’anno” a due imprenditori che, nel corso degli anni, si sono distinti particolarmente nell’ambito della loro professione. Gia dal primo anno è stato chiesto alle associazioni di categoria (ASCOM; APPIA; UNIONE ARTIGIANI E PICCOLA INDUSTRIA; ASSINDUSTRIA,) di fornire alcuni nominativi di imprenditori di Agordo, che si sono particolarmente distinti nell’ambito della loro professione; L’Amministrazione, preso atto di quanto segnalato dalle Associazioni di categoria negli anni precedenti, e valutata la situazione esistente sul territorio comunale, ha ritenuto di procedere al riconoscimento di “Imprenditore dell’anno” ai signori: ANTONIO PEGORARO e SANTE ZANDO’ Antonio Pegoraro Nasce a Galliera Veneta (PD) il 22 gennaio 1936; è residente ad Agordo da giugno del 1972. Socio accomandatario della Ditta PEGORARO S.A.S. DI PEGORARO ANTONIO & C., con sede ad Agordo, in Via S. Maria n° 1, fino al 2011; ora l’attività è intestata al figlio Pegoraro Gianmarco.
Ha trascorso quattro anni in collegio Canova di Possagno (TV) e cinque anni nell'Istituto Filippin di Paderno del Grappa (TV). A diciannove anni ha conseguito il diploma di Ragioniere. Durante le vacanze, lavorava nel magazzino di tessuti del padre. All’età di ventenni ha rilevato il negozio in piazza dei Martiri a Belluno. Tre anni dopo, presa la patente E, ha acquistato un “grosso bilico” di quattordici metri e con il fratello Giancarlo, e quattro dipendenti, ha iniziato l’attività di ambulante, prima con tessuti e poi con abbigliamento, per ben undici anni, girando tutti i paesi di montagna, da Cavalese a Tarvisio. Contemporaneamente ha aperto un grande negozio di abbigliamento vicino al Teatro Comunale di Belluno. Nel giugno del 1972 è arrivato ad Agordo, dove ha rilevato il negozio del comm. Carlo Bortolini. Il 5 luglio del 1980 ha aperto l'attuale negozio di tre piani, in via S. maria ad Agordo. Continua tutt’oggi la sua attività di commerciante collaborando con il figlio Gianmarco. Sante Zandò
Nasce il 3 Agosto 1948 a Spoleto (PG), dove lavorava il padre. Tornato con la famiglia ad Agordo, ha frequentato l'Istituto Tecnico "Umberto Follador", conseguendo il diploma di perito chimico nel 1967. Assolto il servizio militare negli anni 1968 - 1969, inizia a lavorare, a partire dall'ottobre del 1969, presso la ditta Duraflex S.p.A. di Rovereto (TN), dove ricopriva il ruolo di Tecnico di Laboratorio, Responsabile della Ricerca e Assistenza alla clientela. Nel 1978, la Duraflex S.p.A. entra in crisi per cui, all’inizio del 1979, dopo una fase di transizione, inizia l’attività imprenditoriale in Toscana, a Montecatini Terme. Costituisce la società Verinlegno che, oltre al commercio dei prodotti Duraflex, aveva come scopo la produzione in proprio di vernici per il mercato locale. Inizia così un percorso con produzione e vendita, nelle regioni limitrofe inizialmente, successivamente in tutto il territorio nazionale, in particolare nelle zone di grande produzione del mobile come il Triveneto, la Brianza, le Marche. In totale ci sono 23 depositi, dalla Sicilia a tutto il nord Italia . Il marchio Verinlegno è oggi conosciuto ed apprezzato, come sinonimo di qualità, vasta gamma di prodotti, innovazione e capacità di dare soluzioni rapide ai problemi della clientela. L’azienda sviluppa nuovi prodotti e nuove tecnologie mirate a soddisfare le esigenze del settore dell’arredamento di cui l’Italia è ancora oggi il punto di riferimento nel mondo. Prodotti innovativi, effetti speciali, vernici idrosolubili e quindi a basso impatto ambientale ed ecologico. La società ha subito nel tempo importanti trasformazioni, passando da ditta artigianale a società di capitali S.r.l. per poi evolversi definitivamente in S.p.A. Il capitale è detenuto in parti uguali dai tre soci fondatori Zandò Sante, Bartoli Antonio e Marchetti Piero. Nel laboratorio di ricerca, dove lavora circa il 20% dei dipendenti, si studiano prodotti per vari settori come serramenti, porte e finestre per esterno, parquet, vetro e componenti di mobili in plastica. Nel 2002 è stata avviata la produzione di vernici per metallo . Alla fine degli anni 90, Sante si è dedicato all’espansione delle vendite all’estero; prima nel Sud Europa e nei paesi del bacino del Mediterraneo (Grecia, Spagna, Malta, Cipro, ma anche Israele, Tunisia, Palestina e Libano), poi nell’Est Europa, in paesi quali Ex Yugoslavia, Romania, Bulgaria, Russia, Polonia, Ucraina, Moldavia, Paesi Baltici. A partire dagli anni 2003-2005, si sono aggiunti altri paesi Extra Europei come Kuwait, Qatar, Emirati Arabi, India, Senegal, Camerun. Negli ultimi due anni si sono inoltre aggiunti paesi più lontani: Taiwan, Filippine, Singapore, Sri Lanka, Malesia, Vietnam, Australia, Sudafrica, Nord America con Canada e Stati Uniti, Guatemala, per un totale di più di circa 40 paesi. Il tutto è stato possibile partecipando a fiere del settore in vari paesi, adeguando il personale (tecnico e commerciale) e gli impianti ma soprattutto, viaggiando per visitare e sviluppare i punti di vendita con meeting dedicati. Ad oggi, circa il 50% del tempo lavorativo di Sante è speso all’estero. L’obiettivo dell’anno 2014 è l’allargamento delle vendite alla Cina. Ad oggi, la società conta 81 dipendenti diretti più vari collaboratori esterni, di cui uno situato in Taiwan. Sono coinvolti direttamente i figli dei soci i quali ricoprono vari ruoli e rappresentano il futuro dell’azienda. Attualmente, la produzione è indirizzata per il 55% circa all’estero, mentre la restante parte in Italia che, nonostante l’attuale stagnazione, rimane sempre fonte di idee, nuove soluzioni e tendenze che noi esportiamo all’estero. Visto il Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267; Visto lo Statuto Comunale, approvato con deliberazione consigliare n° 52 del 18 dicembre 2006, e successive mm. e ii.,
PROPONE
di conferire il riconoscimento di “IMPRENDITORE DELL’ANNO” a: ANTONIO PEGORARO e SANTE ZANDO’
con le seguenti relative motivazioni: ad Antonio Pegoraro: « Presente da oltre quaranta anni nella realtà economica agordina, rappresenta il chiaro esempio di attività commerciale impostata su un rapporto di fiducia e disponibilità verso le persone, trasferendo il suo modo di fare ai figli che portano avanti il risultato del suo impegno lavorativo» a Sante Zandò: « Appartenente ad una famiglia che con dedizione, intelligenza e spirito di servizio, ha dato lustro alla nostra comunità è stato capace di conseguire, fondandosi su questi valori, notevoli risultati in ambiti lavorativi internazionali, dimostrando capacità imprenditoriali non comuni, coinvolgendo attivamente i suoi congiunti in questo cammino» Di dichiarare la coseguente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267. Agordo, 18/02/2014 L’ASSESSORE F.to Prof. Pietro Urpi
Parere di regolarità tecnica: favorevole Agordo, 18/02/2014 IL RESPONSABILE SERVIZIO AMMINISTRATIVO F.to (p.i. Stefano Costa)
COMUNE DI AGORDO Provincia di Belluno
Area: Servizio Amministrativo PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO OGGETTO: RICONOSCIMENTO AL PERITO MINERARIO GIANFRANCO MAZZOLLI. IL SINDACO RELAZIONA: A riconoscimento dell’attività lavorativa di Gianfranco Mazzolli, nato a Massa Marittima (GR) il 7 novembre 1932, diplomatosi Perito Minerario all’Istituto Minerario di Massa Marittima nell’anno 1954, assunto il 1° febbraio del 1955 dalla Società Montecatini nella miniera di Valle Imperina, dove a svolto le mansioni di Capo Ufficio tecnico e Assistente dei lavori di coltivazione nel sotterraneo; per aver raccolto, con ammirevole e paziente lavoro di ricerca e di ricostruzione, la storica documentazione del sito minerario di Valle Imperina; per la profonda sensibilità intellettuale dimostrata, grazie alla quale un patrimonio di alto valore storico e simbolico del nostro territorio è stato salvato dall’incuria e dalla dimenticanza; per essersi dimostrato uomo colto, discreto e di grande sensibilità creando nel cuore un profondo legame con l’Agordino, sua terra adottiva negli anni della giovinezza, ma mai dimenticata nel tempo; per l’amore e la passione con cui ha condotto il suo lavoro, per il rispetto per la storia di Agordo e dell’intero Agordino che lo hanno portato a decidere di donare il materiale della sua imponente ricerca a beneficio della nostra Città; Visto il Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267; Visto lo Statuto Comunale, approvato con deliberazione consigliare n° 52 del 18 dicembre 2006, e successive mm. e ii., PROPONE di conferire un riconoscimento al perito minerario GIANFRANCO MAZZOLI, con le seguenti relative motivazioni: a Gianfranco Mazzolli Ultimo Dirigente Tecnico testimone della chiusura della miniera di Valle Imperina.
Con amore per il suo lavoro, rispetto per la storia di Agordo e della sua Vallata, ha raccolto, con profonda sensibilità intellettuale, la storica documentazione del sito minerario, donandola alla nostra Città a perenne testimonianza, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI AGORDO ringrazia con sincera e sentita gratitudine. Di dichiarare la coneguente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267. Agordo, 18/02/2014 IL SINDACO F.to (Renzo Gavaz)
Parere di regolarità tecnica: favorevole Agordo, 18/02/2014 IL RESPONSABILE SERVIZIO AMMINISTRATIVO F.to (p.i. Stefano Costa)
COMUNE DI AGORDO Provincia di Belluno
Area: Servizio Amministrativo PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO OGGETTO: RICONOSCIMENTO AL SIG. ITALO SCHENA. IL SINDACO RELAZIONA: A riconoscimento dell’attività lavorativa e sociale di Italo Schena, nato ad Agordo il 9 gennaio 1934, commerciante fino al 31 dicembre 2003, con un negozio in Piazza della Libertà, punto di riferimento per decenni dell’ultra centenaria Sezione Agordina del CAI, all’interno della quale ha ricoperto ruoli di responsabilità; - per essersi costantemente impegnato nelle realtà sportive, sociali, di volontariato e culturali agordine, come lo sci, l’hockey, le bocce, l’Associazione turistica e l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo Conca Agordina, i Donatori di sangue e, ultimamente, il Circolo “El Brói” dell’Auser e la locale sezione dell‘Università Adulti/Anziani; - per aver dimostrato particolare concreta attenzione nei confronti di tutti gli eventi che hanno interessato Agordo e l’Agordino, sia di carattere sociale che culturale e naturale, immortalandoli in “storici” filmati e racconti - come quello sull’alluvione del 4 novembre 1966 - testimonianze vive ed esemplari di una non comune sensibilità e attaccamento alla propria terra, alla sua gente e alle sue montagne. Visto il Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267; Visto lo Statuto Comunale, approvato con deliberazione consigliare n° 52 del 18 dicembre 2006, e successive mm. e ii., PROPONE di conferire un riconoscimento al sig. ITALO SCHENA con le seguenti relative motivazioni: a Italo Schena Da sempre impegnato nelle realtà sociali e culturali Agordine, ne ha saputo catturare, con discrezione e maestria, gli avvenimenti e i momenti più significativi, divenendo così prezioso testimone della nostra storia, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI AGORDO con gratitudine e riconoscenza.
Di dichiarare la coneguente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del Testo Unico degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n° 267. Agordo, 18/02/2014 IL SINDACO F.to (Renzo Gavaz)
Parere di regolarità tecnica: favorevole Agordo, 18/02/2014 IL RESPONSABILE SERVIZIO AMMINISTRATIVO F.to (p.i. Stefano Costa)
INTERVENTI Il Sindaco: “Buonasera a tutti. Quanta bella gente stasera. Questi bei quattro giovanotti. Oggi ritengo che sia proprio un giorno di grande festa per queste premiazioni che vengono assegnate a queste quattro persone che tutti conosciamo e stimiamo. Cosa posso dire? Io mi blocco sempre ho sempre il mio solito difetto, quello di non essere un oratore. Però ora è l’emozione che mi prende… per il rapporto che ho con voi e tutta la gente che partecipa a questo riconoscimento che vi viene dato da parte dell’Amministrazione di Agordo. Cosa posso dire? Tante cose; è quando ho tante cose in testa che mi blocco. Poi durante la seduta procederemo nel fare commenti e chiarimenti; scusate ma veramente non mi vengono le parole. Sono fatto così, comunque ormai ritengo di non migliorare, è sempre stato un mio grande difetto e allora vediamo di dare inizio a questa cerimonia con questi quattro riconoscimenti. Entriamo nel vivo diciamo così. Il Segretario fa l’appello e diamo l’apertura alla seduta.” Il Sindaco legge la lettera di convocazione del Consiglio. “Per quanto riguarda l’imprenditore dell’anno che è un riconoscimento che viene assegnato a chi veramente dà onore alla Città di Agordo. Abbiamo iniziato noi dieci anni orsono quando ci siamo insediati qui. Quest’anno i riconoscimenti di imprenditori dell’anno vanno a Sante Zandò e Antonio Pegoraro. Passo la parola all’Assessore Urpi per le attività produttive.” L’Assessore URPI Pietro: “Grazie Sindaco, buonasera a tutti. Questa è un’iniziativa che questa amministrazione ha preso appena insediatasi e l’ha concretizzata per la prima volta nel 2008. ogni anno premiamo due imprenditori su segnalazione delle associazioni di categoria e sull’esame della realtà. Dallo scorso anno abbiamo iniziato a premiare imprenditori Agordini che non hanno l’attività ad Agordo. Qualcuno ci ha chiesto come mai veniva premiato qualcuno che non è residente ad Agordo, ma noi sappiamo ad esempio che Sante è più Agordino degli Agordini., a iniziare dal sottoscritto. Ci tenevo a chiarire questa cosa. Il premio lo diamo in base ai curriculum e alle indicazioni che ci vengono date. Per i premiati di quest’anno diamo adesso lettura di alcune note biografiche. Antonio Pegoraro nasce a Galliera Veneta il 22.01.1936 ed è residente ad Agordo dal giugno del 1972. fino al 2011 ha gestito l’attività Pegoraro snc con sede ad Agordo. Ora l’attività Ora l’attività è in mano al figlio Pegoraro Gianmarco. Ha trascorso quattro anni in collegio a Possagno e cinque anni all’istituto Filippin di Paderno del Grappa. A 19 anni ha conseguito il diploma di ragioniere. Durante le vacanze lavorava nel magazzino di tessuti del padre. All’età di 20 anni ha rilevato il negozio di Piazza dei Martiri a Belluno. Tre anni dopo aver preso la patente e ha acquistato un grosso bilico e con il fratello Giancarlo e altri quattro dipendenti ha iniziato l’attività di ambulante prima con i tessuti e poi con l’abbigliamento per ben 11 anni girando come ambulante tutti i paesi di montagna da Cavalese a Tarvisio. Contemporaneamente ha aperto un negozio di abbigliamento vicino al Teatro Comunale a Belluno. Nel Giugno 1972 è arrivato ad Agordo dove ha rilevato il negozio del Commendator Carlo Bortolini. Il 5 luglio 1980 ha aperto l’attuale centro commerciale su tre piani in Via Santa Maria ad Agordo. Continua la sua attività collaborando col figlio Gianmarco. Sante Zandò. Nasce il 3 agosto 1948 a Spoleto dove lavorava il padre. Tornato ad Agordo ha frequentato l’Istituto Minerario U. Follador conseguendo il diploma nel 1968. Se mi è consentita una parentesi molti hanno fatto rilevare che ad Agordo non ci sono solo i periti Minerari ma ci sono anche i periti chimici. A me è sempre venuto il dubbio che tu avessi fatto il chimico perché i tuoi fratelli insegnavano al minerario. Perdonate la battuta…Assolto il servizio militare nel 1968/69 inizia a lavorare nell’ottobre del 69 presso la ditta Duraflex di Rovereto dove riveste il ruolo di Responsabile alla ricerca e assistenza alla clientela. Nel 1978 la Duraflex entra in crisi per cui nel 1969 anno di transizione inizia l’attività imprenditoriale in Toscana a Montecatini Terme. Costituisce la società Verinlegno che oltre al commercio dei prodotti Duraflex aveva lo scopo di produrre vernici per il legno per il mercato locale. Inizia Così un percorso di produzione e vendita nelle regioni limitrofe. Successivamente in tutto il territorio Nazionale in particolare nelle grandi zone di produzione del mobile come il Triveneto, la Brianza, Le Marche. In totale ci sono 23 depositi oggi dalla Sicilia al Nord Italia. Il marchio Verinlegno è oggi apprezzato e conosciuto come sinonimo di qualità, vasta gamma di prodotti, innovazione e capacità
di dare soluzioni rapide ai problemi della clientela. La produzione sviluppa nuovi prodotti e tecnologie che mirano a soddisfare le esigenze del settore dell’arredamento di cui l’Italia è ancora oggi punto di riferimento nel mondo. Prodotti innovativi, vernici idrosolubili e quindi basso impatto ambientale ed ecologico. La società ha subito nel tempo importanti trasformazioni passando da ditta artigianale a società di capitali srl per poi evolversi definitivamente in spa. Il capitale è detenuto dai soci fondatori Sante Zandò, Bartoli Antonio e Marchetti Piero. Nel laboratorio di ricerca dove lavora circa il 20% dei dipendenti si studiano prodotti per vari settori come serramenti, porte e finestre per l’esterno, parquet, vetro e componenti per mobili in plastica. Nel 2002 è stata avviata la produzione di vernici per metallo. Alla fine degli anni 90 Sante si è dedicato all’espansione delle vendite all’estero. Sull’Europa e nei paesi del mediterraneo – Grecia, Spagna, Cipro - ma anche Israele, Tunisia, Palestina e Libano poi nell’Est Europa e in paesi quali Bulgaria, Romania, Ex Jugoslavia, Russia, Polonia, Ucraina, Moldavia, Paesi Baltici. A partire dagli anni 2003/2005 si sono aggiunti altri paesi extraeuropei come Kuwait, Qatar, Emirati Arabi, India, Senegal, Camerun. Negli ultimi anni si sono inoltre aggiunti Paesi più lontani come Taiwan, Filippine, Sri Lanka Malesia, Vietnam, Sud Africa, Nord America con Canada e Stati Uniti, Guatemala in totale sono più di 40 paesi. Il tutto è stato possibile partecipando alle fiere di settore, adeguando il personale tecnico e commerciale, ma soprattutto viaggiando per sviluppare e visitare i punti di vendita con meeting dedicati. Ad oggi circa il 50% del tempo lavorativo di Sante è speso all’estero. L’obiettivo per l’anno 2014 è l’allargamento delle vendite alla Cina. Ad oggi la società conta 81 dipendenti diretti, più diversi collaboratori esterni di cui uno a Taiwan. Sono coinvolti direttamente i figli dei soci che ricoprono vari ruoli e rappresentano il futuro dell’azienda. Attualmente la produzione è indirizzata per il 55% all’estero e il resto in Italia che, nonostante la stagnazione, è sempre fonte di idee nuove, soluzioni e tendenze che esportiamo all’estero. Visti questi curricula vitae si propone di conferire il riconoscimento di imprenditore dell’Anno a Sante Zandò e Pegoraro Antonio. Ad Antonio Pegoraro presente da oltre 40 anni nella realtà economica Agordina, rappresenta il chiaro esempio di un’attività commerciale basata sulla disponibilità e fiducia verso le persone. Trasferendo il suo modo di fare ai figli che portano avanti il suo esempio personale e lavorativo. A Sante Zandò appartenente a una famiglia che con dedizione e spirito di servizio e intelligenza ha dato lustro alla nostra comunità; facendo tesoro di questi valori è stato capace di fondare un’attività imprenditoriale coinvolgendo anche i suoi congiunti.” Il Sindaco: “Sante allora posso dire che sei figlio del mondo complimenti. Sempre sereno e agguerrito. Il nostro amico Antonio, il nostro giovincello, anche a te faccio tanti complimenti per la tua attività che hai portato avanti con signorilità e un modo di fare che definirei unico. Degli altri non abbiamo ancora parlato e vediamo dopo, il Ciacio è lì in attesa. Se ci sono degli interventi da parte dei Consiglieri. Passiamo agli altri due premiati. Proposta di delibera di consiglio riconoscimento al Perito Minerario Gianfranco Mazzolli. Riconoscimento per l’attività lavorativa di Gianfranco Mazzolli, nato a Massa Marittima, Grosseto, nel 1932, diplomatosi all’Istituto Minerario di Massa Marittima nel 1954. Assunto il 1 febbraio del 1955 dalla Società Montecatini nella miniera di Valle Imperina dove ha svolto le mansioni di capoufficio tecnico e assistente dei lavori di coltivazione nel sotterraneo. Per aver raccolto con ammirevole lavoro di ricerca del materiale del sito minerario di Valle Imperina e la profonda sensibilità intellettuale dimostrata grazie alla quale un patrimonio di alto valore storico e simbolico del nostro territorio è stato salvato dall’incuria. Per essersi dimostrato uomo colto, discreto e di grande sensibilità creando nel cuore un profondo legame con l’Agordino sua terra di adozione nella prima giovinezza, ma mai dimenticata nel tempo. Per l’amore e la passione con cui ha condotto il suo lavoro. Per il rispetto per la storia di Agordo e dell’intero Agordino che lo hanno spinto a donare tutto il materiale della sua imponente ricerca a beneficio della nostra Città. Grazie Gianfranco, grazie. Visto il tuel 18/08/2000 267 ecc. Si propone di conferire un riconoscimento al P.M. Gianfranco Mazzolli con le seguenti motivazioni: a Gianfranco Mazzolli ultimo dirigente tecnico testimone della chiusura della miniera di Valle Imperina con amore per il suo lavoro rispetto per la storia di Agordo e della sua vallata ha raccolto con profonda sensibilità culturale la storica documentazione del sito minerario dandola alla nostra
città a perenne testimonianza. L’Amministrazione di Agordo ringrazia con sincera e sentita gratitudine. Riconoscimento al Sig. Italo Schena proposta di delibera al Consiglio. A riconoscimento dell’attività lavorativa e sociale di Italo Schena nato ad Agordo nel 1937 commerciante fino al 31.12.2003 con un negozio riferimento per decenni; ha operato anche nell’ultima Sezione del Cai. All’interno della quale ha ricoperto ruoli di responsabilità. Per essersi costantemente impegnato nelle attività sportive sociali e di volontariato e culturali Agordine come lo sci, l’hockey, le bocce, l’Associazione Turistica e l’Azienda Autonoma di Soggiorno della Conca Agordina, i Donatori di Sangue e ultimamente il circolo Auser El Broi e la locale sezione dell’Università adulti anziani. Per aver sempre dimostrato particolare attenzione per tutto quello che ha interessato Agordo e l’Agordino. Sia di carattere sociale culturale e naturale immortalandoli in storici filmati e racconti come quello dell’alluvione del 4 novembre 1966 testimonianze vive ed esemplari di una non comune sensibilità e attaccamento alla propria terra alla sua gente e alle sue montagne. Visto il tuel ecc…Si propone di conferire a Italo Schena un riconoscimento con le seguenti motivazioni: a Italo Schena da sempre impegnato nelle realtà sociali e culturali Agordine ne ha saputo catturare con discrezione e maestria gli avvenimenti e i momenti più significativi divenendo così prezioso testimone della nostra storia. L’amministrazione Comunale di Agordo con gratitudine e riconoscenza.” Il Consigliere SITO Claudio: “Buonasera a tutti. Devo dire che ho colto con grande piacere la decisione della maggioranza di fare con notevole anticipo l’organizzazione di questa cerimonia. Sono contento soprattutto per tre motivi: il primo perché mi permette di complimentarmi e congratularmi con Antonio e Sante per la lunga carriera imprenditoriale. Il secondo perché mi offre la possibilità di parlare di una materia a me molto cara. Terzo perché sento fortissima la necessità di togliermi in questa sala e nell’esercizio del mio ruolo istituzionale un fastidiosissimo sassolino. Lo devo fare oggi perché non so se ci saranno altre occasioni. Spero di sì. Vi racconterò due storie una vera e una inventata anche se purtroppo però molto vicina alla realtà. Cercherò di non essere noioso anche se non abuserò per più di dieci minuti della vostra attenzione. Siamo nel 1974 a Cupertino negli Stati Uniti d’America. Steve Jobs questo è il nome del protagonista delle due storie ha 19 anni e lavora alla Atari, azienda leader di produzione di videogiochi, dove si occupa di circuiti elettronici. Ha un carissimo amico di cinque anni più vecchio che si chiama Steve Wozniak che è un tecnico informatico hanno un’idea. Produrre un computer innovativo. Nel 1976 decidono di mettersi in proprio e fondano la Apple. Per finanziarsi Jobs vende la sua calcolatrice e Woznyak il suo vecchio pulmino Volkswagen. La prima sede è proprio il garage dei genitori di Jobs. Con la prima sperimentazione producono il primo computer che chiamano Apple-one. Ne vendono tanti e lo perfezionano. Nel 1977 vede la luce la prima evoluzione che chiamano Apple-2. È un successone e in poco tempo raggiungono il milione di dollari di ricavi. Nel 1980 ai primi di dicembre sbarcano a Wall Street e quotano il titolo in borsa. Dopo pochi giorni il titolo vale 256.000.000 di dollari. Alla fine di dicembre, tre settimane dopo, quintuplicano il valore e si attestano a 1,79 miliardi di dollari. Con la storia vera mi fermo qui. Quello che è diventata oggi la Apple e quello che ha fatto Steve Jobs lo sanno quasi tutti. Aggiungo solamente che nel 2007 è stato considerato dalla rivista “Fortune” uno dei 25 uomini più influenti e potenti del mondo. Nel 2010 è stato eletto persona dell’anno dal Financial Times che è il giornale finanziario più famoso del pianeta. Steve Jobs è morto per un tumore al pancreas nel 2011. aveva 56 anni. La seconda storiella forse vi farà sorridere, ma sono sicuro che chi condivide la mia professione e quella dei premiati imprenditori di oggi sorriderà amaramente. Non è mia: io mi sono limitato a rielaborarla ed accorciarla per poterla presentare in questa sala e in questo contesto. Facciamo a finta che Steve Jobs sia nato in Italia, scegliete voi dove. Siamo nel 2013 e ha 19 anni. Non ha molta voglia di studiare però è uno smanettone e capisce molto di informatica. Ha un’idea: parla con un suo amico e lo convince a sperimentare la costruzione di un computer innovativo. Il laboratorio è ovviamente il garage dei genitori di Steve. Per finanziarsi vendono il vecchio motorino e una vecchia bicicletta. Con i soldi ricavati provano ad acquistare i pezzi necessari ma senza una ragione sociale, né una partita IVA non riescono ad acquistare nulla. Vanno da un Commercialista che li istruisce sulle pratiche da
sbrigare e incominciano con la trafila burocratica. Decidono il nome della società, ovviamente Mela. Aprono la partita IVA e pagano la tassa; si iscrivono alla Camera di Commercio e pagano la tassa; vanno dal Notaio per la registrazione dello Statuto e pagano la tassa e l’onorario; aprono le posizioni previdenziali, fanno vidimare i libri contabili, aprono, perché obbligatorio, un conto corrente bancario, pagano l’INAIL, si registrano alla SIAE, perché in laboratorio ascoltano una radiolina, aprono una pratica dal fiscalista, seguono e pagano i corsi antinfortunistica pronto soccorso e antincendio, pagano, perché obbligati, un esperto per le inutili valutazioni di sicurezza aziendale, rimanendo infine senza denaro. Il capitale iniziale è stato inesorabilmente mangiato dalla burocrazia. I due sono tenaci e provano un’altra strada: vendere i computer prima di produrli. Mettono annunci, attaccano volantini, cercano acquirenti, bussano alle imprese. Volete sperimentare un nuovo computer? Qualcuno è interessato e dice: portamelo e te lo pago a 90 giorni. Ma, veramente non ce l’abbiamo ancora, ci servirebbe un ordine scritto per ottenere credito dalle banche e dai fornitori. Ma quel pezzo di carta, quel primo ordine, non serve e non vale. Li buttano fuori sia dalle banche che dalle fabbriche. Non sapendo che fare si vendono il secondo motorino. Con il ricavato assemblano i primi pezzi e fanno i primi PC. Li vendono, guadagnano qualcosa e ne mettono altri in cantiere. La cosa sembra andare, ma serve più denaro. Vanno in banca ma il direttore dice: i soldi noi li diamo solo a chi li ha già. Non facciamo credito a chi non ha niente. Tornano nel garage e mentre pensano come fare bussano al portone. Sono i vigili urbani: “Ci hanno detto che qui avete un’attività commerciale. Per cortesia possiamo vedere i documenti?”. “Ma quali documenti, stiamo solo sperimentando”. “A noi risulta che avete venduto dei computer quindi controlliamo”. “Dunque, il garage non è a norma, manca il salvavita, non ci sono i bagni con lo spogliatoio. Non avete comunicato l’inizio dell’attività, non avete il registro dei rifiuti speciali; non avete predisposto gli studi di settore. Dovete pagare l’IMU, la TARES, la TASI, la TOSAP, l’IRES l’IRAP, l’anticipo IRPEF e l’imposta Unica Comunale e probabilmente il verbale sarà molto salato”. Gira la voce e il giorno dopo si presenta la Guardia di Finanza, l’Ispettorato del Lavoro, l’Agenzia delle Entrate, i Vigili del Fuoco e l’Ufficio Igiene. Tutti si scusano: “Ci hanno mandati, forse avete pestato i piedi a qualcuno”. Tutti compilano verbali che volatilizzano i primi guadagni. Nonostante tutto i clienti sono soddisfatti, i computer vanno alla grande! Bisogna costruirne altri costi quel che costi. Il Commercialista di cui sopra li tranquillizza: “siete a posto, ci sono i fondi Europei” potrete avere un finanziamento a fondo perduto di euro 100.000,00. Ricordatevi però del mio onorario e di fare un regalo a un amico che ci aiuterà a spingere la pratica”. I ragazzi sono entusiasti ma poi vengono a sapere che il denaro arriverà a rendicontazione, di conseguenza dovranno autofinanziarsi. Convincono i genitori a firmare una fideiussione. Comprano altri pezzi e lavorano duro. Assemblano altri computer, li vendono e ne producono altri, ma il finanziamento però non arriva. Su quello che hanno venduto devono pagare le tasse versare l’IVA. Il Commercialista preme. Hanno finito soldi, pezzi e speranze. In questo modo non riescono più ad andare avanti. Il padre di Steve lo prende da parte e gli dice: “Figliolo, libera questo box che lo affittiamo”. I due ragazzi si guardano, abbandonano il progetto e diventano garagisti. Se Steve Jobs fosse nato in Italia, la Apple non sarebbe mai nata o meglio sarebbe diventata una mela spolpata. Voi due cari Antonio e Sante per me siete due eroi perché siete riusciti a resistere a tutto ciò. Questo mio intervento è dedicato a voi e a tutti gli imprenditori Agordini, compresa Radio Più che è sempre disinteressatamente qui con noi e ai colleghi imprenditori Faretti, Bien, Guadagnini, Soppelsa e al Sindaco Gavaz. Oggi per fare impresa bisogna essere folli, pazzi, tenaci, pazienti, masochisti, grandi lavoratori, dotati di ottima salute perché è vietato ammalarsi. Bisogna ritenere superflue le vacanze, le domeniche e i riposi settimanali e purtroppo a volte tutte queste caratteristiche e tutte queste qualità non bastano. Con molta amarezza penso alle 236 aziende che hanno chiuso nel solo 2013 nella Provincia di Belluno. Penso alla desolazione della nostra Via C. Battisti che in meno di un decennio ha perso 7 attività. Penso ai tanti anni di lavoro che invece di darci certezze, ci fanno sentire ancora dei precari e per finire penso a questo Stato ingordo che quando le cose vanno bene ci dissangua e quando vanno male ci abbandona. Scusandomi se ho portato un po’ di amarezza in una serata che invece
dovrebbe essere festosa, concludo rinnovando i miei complimenti con la speranza che in futuro ci siano ancora imprenditori da premiare e si possano ancora organizzare serate come questa. Grazie a tutti per avermi ascoltato pazientemente.” Il Sindaco: “Grazie Sito”. Il Capogruppo di minoranza GUADAGNINI Gianpietro: “A nome e per conto del gruppo di Minoranza Agordo Unita porgo sinceri complimenti ai premiati. In questa società dove tutti e tutto è continuamente messo in discussione, dove si trova mancanza di fiducia per il futuro questi riconoscimenti danno un segnale di speranza; per questo motivo mi onora rendere omaggio e condividere con l’Amministrazione la scelta delle persone premiate. Il vostro impegno, la vostra esperienza possono essere un esempio per tutto noi e di stimolo per i nostri giovani e le generazioni future. Grazie.” Il Capogruppo di Maggioranza SOPPELSA Damiano: “Anche da parte mia in qualità di capogruppo della maggioranza porgo i più vivi complimenti ai premiati di questa sera. Non la faccio tanto lunga perché già tante parole sono state spese e in modo adeguato perché i meriti ci sono. Per ognuno vorrei rilevare quello che mi ha colpito. Di Antonio Pegoraro quello che mi ha colpito è l’aver saputo cogliere l’estro degli anni sessanta. L’acquisto di quel camion e girare con quelle strade con il fratello e i dipendenti. Credo che la neve sia caduta anche negli anni sessanta e non solo quest’anno. Complimenti per quello che ha fatto con i suoi vent’ anni, perché allora nulla fa paura. Poi magari con l’età. Sante Zandò l’ho conosciuto non direttamente, ma tramite mio papà che lo conosceva. Eravate confinanti, ecco. Su lui posso dire che tuttora porta avanti assieme agli altri soci, che sono i soci fondatori, la ditta: per anni andare d’accordo in tre non penso sia sempre facile. Questa è una capacità non da poco e adesso aver coinvolto anche i figli: questo significa continuità e vuol dire che la ditta ha fatto passi da gigante in questi anni. Tanti auguri. Gianfranco Mazzolli ho avuto il piacere di conoscerlo e chiacchierare con lui gli anni scorsi. Ho sentito con quanta passione ha sempre decantato la Valle Imperina, le miniere e la sua attività. Lui le ha viste purtroppo chiudere ma è stato e ha saputo essere il custode di queste miniere e del loro contenuto. Uomo colto e discreto. Complimenti. Al Ciacio cosa dire? Anche lui ci consegna a perenne memoria non so quanti filmati. Credo non sappia neanche lui quanti. Ho collaborato con lui da vicino. Ho collaborato e siamo stati assieme fino all’una di notte quando mi ha aiutato per cose personali. In lui quello che mi ha colpito è stata la costanza. Da cinquant’anni riesce a portare avanti le cose e far tesoro di quello che immagazzina è cosa non da poco. Complimenti. Il Sig. MAZZOLLI Gianfranco: Signor Sindaco, Signori Consiglieri. Sono emozionato e commosso per avermi considerato tra i cittadini che si distinguono per essere di esempio nell’espletare la loro attività in modo professionale e culturale anche verso la Vallata Agordina. Signor Sindaco ho accolto con piacere la vostra iniziativa che tra l’altro rappresenta per me un ricordo incancellabile di tutti i minatori, delle loro ansie, delle loro aspettative, costretti, una volta chiusa la miniera, a tornare al lavoro in paesi lontani per far fronte al mantenimento delle loro famiglie. Affermai alla mia direzione che la disciplina e l’obbedienza in eccesso erano lezione di umiltà e consolidò il rapporto di tolleranza reciproca seppur nella diversità dei ruoli. Questo comportamento fu tenuto presente fino alla chiusura della miniera. Alla fine delle lavorazioni mi prodigai come capo dell’Ufficio Tecnico per salvare o per meglio dire a recuperare quei documenti, disegni e strumenti che accompagnavano la secolare storia della miniera e dello stabilimento di Valle Imperina. Tutta questa documentazione è stata donata all’Amministrazione Comunale di Agordo e sono sicuro che il Comune saprà conservarla e divulgarla tra le generazioni future. Signor Sindaco e Signori Consiglieri un ringraziamento sincero.” Il Sindaco: “Grazie molte. Ora con la Legge Brancher abbiamo avviato la prassi per sistemare l’edificio storico dei Periti Minerari, dove all’interno ci sarà una sala per i tuoi lavori. Sicuramente andranno a buon fine in un museo della storia del Perito Minerario, di 150 anni di storia del perito minerario. Abbiamo 9 milioni da investire sui fondi Brancher. Sono bei soldini che siamo riusciti ad avere. Tutta la storia mineraria che parte dalla scuola passa per le miniere di Valle Imperina e si arriva fino a Vallalta e poi passando il torrente arriviamo fino a Trento a Sagron del Mis. Con il
coinvolgimento di Trento abbiamo preso altri 10 punti. Questo è il miglior progetto in assoluto che è stato presentato all’Odi, quello della storia del Perito Minerario. Anche lì tutti abbiamo dato tanto per questa memoria del perito minerario. Ancora grazie.” Il Sig. ZANDO’ Sante: “Io voglio ringraziare il Sindaco e gli Amministratori per questo riconoscimento. Sono tanti anni che per il mio lavoro sono fuori da Agordo per il mio lavoro, come ben avete illustrato. Le mie radici però mi riportano sempre qui. Vengo spesso e qui è un punto di riferimento per la mia famiglia. Anche mia moglie è Agordina e abbiamo mantenuto la casa. Mi piace ricordare che qui in questo stabile mio nonno, di cui porto il nome Zandò Sante, è stato Segretario Comunale e tutti i miei, mio padre è stato perito minerario e ha girato in Africa, a Kosseir e in Tunisia; mia zia Elisa è stata maestra qui in questo stabile per più di 40 anni. I miei fratelli hanno insegnato per anni alla scuola mineraria e hanno partecipato alle attività socioculturali di Agordo – CAI e altre associazioni -. Io lo apprezzo molto questo vostro riconoscimento, proprio per questo attaccamento. Ringrazio i miei amici, la mia famiglia, i miei figli tutti e tre sono venuti da Montecatini per condividere con me questa cerimonia. Vi ringrazio e ripasso la parola al Sindaco.” Il Sindaco: “Grazie Sante, anche soprattutto perché non bisogna mai dimenticare l’albero che ha generato la vita diceva il Professor Faretti” Il Sig. PEGORARO Antonio: “Volevo dire che dopo undici anni di ambulantato ho conosciuto molti paesi e molte zone. Arrivavo oltre i confini di Tarvisio, tutta la vallata che porta dalla Carnia a Tarvisio. Arrivavo a lavorare anche in Comelico, Cadore e Agordino. Mi sono fermato e con mio fratello, mio padre e mia moglie ho sviluppato il negozio di Belluno che andava molto bene. Di lì poi mi sono staccato con un preciso pensiero: io ne creo un’altra di attività, perché quella di Belluno andava bene. Questo fa parte del mio carattere. Ho pensato di arrivare in Agordo perché ero a conoscenza dello sviluppo della Luxottica. Cosa c’è di meglio che arrivare in Agordo? È’ un paese straordinario. Con tanta gente da bene e c’era lo sviluppo di Luxottica e siamo arrivati qui. Gli ultimi anni ho fatto fatica a costruire l’ambiente che ora abbiamo e che purtroppo non dà la soddisfazione dei primi anni. Bisogna essere tenaci come diceva prima Sito e andare avanti e non mollare mai. Devo ringraziare il Signor Sindaco che rappresenta questa bella cittadina, i consiglieri e quanti mi vogliono bene. Questo premio non è per me. Sento che è anche della mia azienda che comprende i figli, le mie commesse. In tantissimi anni ne abbiamo avute oltre trenta e anche a Belluno avevo trenta dipendenti. Si è arrivati a questa conclusione. Ringrazio di cuore per questo straordinario riconoscimento.” Il Sindaco: “Grazie a te Antonio ti sei fatto onore.” Il Sig. SCHENA Italo: “Ricevere un premio – qualsiasi premio possa essere – dall’Amministrazione Comunale fa chiaramente piacere anche se sinceramente non mi sembra di aver fatto un granché nella mia vita. È vero che ho sempre collaborato con le varie società sportive, ma mai come protagonista sempre in modo marginale. Ho collaborato anche con le attività culturali. È stata una grossa sorpresa, non mi aspettavo sinceramente un premio simile. Anche sui filmati li ho sempre fatti perché mi divertivo a farli, per un mio ricordo e per un piacere personale. Grazie per questo premio che non mi aspettavo e grazie anche ai miei amici qui dietro che sono venuti stasera.” Il Sindaco: “Grazie Italo, peccato che non diano più il premio ai discreti perché sei sempre stato un discreto. Certamente la Città di Agordo si onora dell’operato che avete fatto durante la vostra vita. La città di Agordo Cuore delle Dolomiti è con voi.” Dopo la votazione si procede con la cerimonia di premiazione. L’Assessore URPI Pietro: “Consegnamo una pergamena dove sono scritte le motivazioni del riconoscimento e una targa del Comune di Agordo.” Si leggono le pergamene come da proposte allegate. Il Sig. ZANDO’ Sante: “Il ringraziamento del successo dell’azienda va a tutti quelli che collaborano, perché oggi con tutte le difficoltà, bisogna essere un team, da soli non si fa nulla. Bisogna lavorare assieme e collaborare tutti allo stesso obiettivo. Ringrazio tutti quelli che lavorano per la mia azienda.
PAGINA IN BIANCO
Atto di Consiglio Comunale n. 1 del 28.02.2014 COMUNE DI AGORDO
CERTIFICAZIONE Il sottoscritto Segretario Comunale certifica che copia della presente deliberazione: -
viene affissa all’Albo pretorio il 13.03.2014 e per 15 giorni consecutivi.
-
Viene comunicata alla Prefettura il ______________
Addì, 13.03.2014 Il Segretario Comunale f. to Dr. Rosario CAMMILLERI
Copia conforme all’originale ad uso amministrativo, composta da n. 13 fogli, compresi gli allegati. Addì, 13.03.2014 Il Segretario Comunale Dr. Rosario CAMMILLERI Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 D.Lgs. 39/1993
________________________________________________________________________ CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’ Il sottoscritto Segretario Comunale CERTIFICA che la presente deliberazione è divenuta esecutiva ai sensi dell’art. 134, comma 3^ del D. Lgs 267/2000 il _________________.
Addì, _____________ Il Segretario Comunale Dr. Rosario CAMMILLERI